• AL VIA IL PRIMO PROCESSO!
    Park Towers: rinviati a giudizio sei imputati per il caso urbanistico milanese
    Immobiliarista, progettista e tre funzionari comunali a processo per abuso edilizio e lottizzazione abusiva nel progetto delle tre torri...

    È già tempo di processo per la prima delle inchieste sull’urbanistica di Milano. La giudice per le indagini preliminari di Milano, Alessandra Di Fazio, ha disposto il rinvio a giudizio per i sei imputati sul caso delle Park Towers, il progetto di tre torri per 113 appartamenti, in zona Crescenzago a Milano, finito al centro di uno dei filoni delle indagini sulla gestione urbanistica per accuse di abuso edilizio, lottizzazione abusiva e falso. Vanno a processo l’immobiliarista Andrea Bezziccheri di Bluestone, il progettista Sergio Francesco Maria Asti, tre ex dirigenti e funzionari dello Sportello Unico Edilizia del Comune, Carla Barone, Francesco Rosata e Maurizio De Luca, e Roberto Vederio, rappresentante legale della Devero Costruzioni. Le indagini erano state chiuse nel gennaio del 2024.
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    Gli inquirenti avevano chiesto il sequestro preventivo del cantiere (quasi ultimato), ma il giudice per le indagini preliminari, pur respingendola, aveva riconosciuto “la piena fondatezza dell’impianto accusatorio e la sussistenza dei reati di abuso edilizio e lottizzazione abusiva, contestati a tutti gli indagati”. Il gip aveva respinto il sequestro rilevando la “sproporzione di tale rimedio giuridico in relazione allo stato troppo avanzato dei lavori (ormai quasi ultimati)”

    Il magistrati aveva sottolineato nel provvedimento come la giurisprudenza di Corte Costituzionale, Consiglio di Stato e Corte di Cassazione fosse “concorde e univoca” nel ritenere la pianificazione urbanistica un obbligo imprescindibile della Pubblica amministrazione e un diritto della popolazione, e che pertanto costruzioni impattanti (per via dei nuovi carichi urbanistici che creano), come quella di specie, non possono essere realizzate in assenza di un previo ‘piano attuativo’, di un piano urbanistico cioè che assicuri il raccordo con l’edificato preesistente e il necessario ridimensionamento dei servizi nell’intera zona (che comporta il coinvolgimento procedurale degli organi comunali e della popolazione)”.

    Per il gip l’insediamento di via Crescenzago, a causa delle gravose dimensioni, del numero di abitanti cui è destinato (almeno 321) e della necessità del previo piano attuativo, “non poteva essere qualificato come ristrutturazione edilizia né essere realizzato a mezzo Scia, in sostituzione di un permesso”. Per il giudice, in particolare, “la determina dirigenziale del Comune numero 65 del 2018 sulla Scia edilizia (a firma dei dirigenti) e la circolare numero 1 del luglio 2023 contrastano con tutte le chiare interpretazioni giurisprudenziali secondo cui il principio di corretta pianificazione urbanistica afferisce a norme di legge fondamentali, poste a tutela di fondamentali diritti delle persone”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/23/park-towers-a-processo-i-sei-imputati-limmobiliarista-il-progettista-e-tre-funzionari-del-comune-di-milano/8071218/
    AL VIA IL PRIMO PROCESSO! Park Towers: rinviati a giudizio sei imputati per il caso urbanistico milanese Immobiliarista, progettista e tre funzionari comunali a processo per abuso edilizio e lottizzazione abusiva nel progetto delle tre torri... È già tempo di processo per la prima delle inchieste sull’urbanistica di Milano. La giudice per le indagini preliminari di Milano, Alessandra Di Fazio, ha disposto il rinvio a giudizio per i sei imputati sul caso delle Park Towers, il progetto di tre torri per 113 appartamenti, in zona Crescenzago a Milano, finito al centro di uno dei filoni delle indagini sulla gestione urbanistica per accuse di abuso edilizio, lottizzazione abusiva e falso. Vanno a processo l’immobiliarista Andrea Bezziccheri di Bluestone, il progettista Sergio Francesco Maria Asti, tre ex dirigenti e funzionari dello Sportello Unico Edilizia del Comune, Carla Barone, Francesco Rosata e Maurizio De Luca, e Roberto Vederio, rappresentante legale della Devero Costruzioni. Le indagini erano state chiuse nel gennaio del 2024. PUBBLICITÀ Leggi Anche Il piano regolatore “ombra” di Milano costruito grazie agli “incarichi” delle grandi imprese agli architetti del Comune Il piano regolatore “ombra” di Milano costruito grazie agli “incarichi” delle grandi imprese agli architetti del Comune Leggi articolo Gli inquirenti avevano chiesto il sequestro preventivo del cantiere (quasi ultimato), ma il giudice per le indagini preliminari, pur respingendola, aveva riconosciuto “la piena fondatezza dell’impianto accusatorio e la sussistenza dei reati di abuso edilizio e lottizzazione abusiva, contestati a tutti gli indagati”. Il gip aveva respinto il sequestro rilevando la “sproporzione di tale rimedio giuridico in relazione allo stato troppo avanzato dei lavori (ormai quasi ultimati)” Il magistrati aveva sottolineato nel provvedimento come la giurisprudenza di Corte Costituzionale, Consiglio di Stato e Corte di Cassazione fosse “concorde e univoca” nel ritenere la pianificazione urbanistica un obbligo imprescindibile della Pubblica amministrazione e un diritto della popolazione, e che pertanto costruzioni impattanti (per via dei nuovi carichi urbanistici che creano), come quella di specie, non possono essere realizzate in assenza di un previo ‘piano attuativo’, di un piano urbanistico cioè che assicuri il raccordo con l’edificato preesistente e il necessario ridimensionamento dei servizi nell’intera zona (che comporta il coinvolgimento procedurale degli organi comunali e della popolazione)”. Per il gip l’insediamento di via Crescenzago, a causa delle gravose dimensioni, del numero di abitanti cui è destinato (almeno 321) e della necessità del previo piano attuativo, “non poteva essere qualificato come ristrutturazione edilizia né essere realizzato a mezzo Scia, in sostituzione di un permesso”. Per il giudice, in particolare, “la determina dirigenziale del Comune numero 65 del 2018 sulla Scia edilizia (a firma dei dirigenti) e la circolare numero 1 del luglio 2023 contrastano con tutte le chiare interpretazioni giurisprudenziali secondo cui il principio di corretta pianificazione urbanistica afferisce a norme di legge fondamentali, poste a tutela di fondamentali diritti delle persone”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/23/park-towers-a-processo-i-sei-imputati-limmobiliarista-il-progettista-e-tre-funzionari-del-comune-di-milano/8071218/
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  • QUI LA FACCENDA PER IL SINDACO SALA SI COMPLICA RAPIDAMENTE!!!
    Inchiesta Urbanistica, anche un bonifico al comitato elettorale del sindaco di Milano Sala sotto la lente dei pm | MilanoFinanza News
    Il contributo, regolarmente registrato alla Corte d’Appello, sarebbe stato versato il 21 ottobre 2021. Al centro dell’inchiesta il rapporto tra costruttori e Comune. La Procura indaga sul sistema delle «rendite fondiarie private»
    https://www.milanofinanza.it/news/un-bonifico-al-sindaco-di-milano-sala-nel-mirino-dei-pm-sull-urbanistica-202507212112471513
    QUI LA FACCENDA PER IL SINDACO SALA SI COMPLICA RAPIDAMENTE!!! Inchiesta Urbanistica, anche un bonifico al comitato elettorale del sindaco di Milano Sala sotto la lente dei pm | MilanoFinanza News Il contributo, regolarmente registrato alla Corte d’Appello, sarebbe stato versato il 21 ottobre 2021. Al centro dell’inchiesta il rapporto tra costruttori e Comune. La Procura indaga sul sistema delle «rendite fondiarie private» https://www.milanofinanza.it/news/un-bonifico-al-sindaco-di-milano-sala-nel-mirino-dei-pm-sull-urbanistica-202507212112471513
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    Inchiesta Urbanistica, anche un bonifico al comitato elettorale del sindaco di Milano Sala sotto la lente dei pm | MilanoFinanza News
    Il contributo, regolarmente registrato alla Corte d’Appello, sarebbe stato versato il 21 ottobre 2021. Al centro dell’inchiesta il rapporto tra costruttori e Comune. La Procura indaga sul sistema delle «rendite fondiarie private»
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  • I SOGNI MUOIONO ALL’ALBA (Ma l’impegno NO)

    Cosa ci aspettavamo?
    Una retata da film, tipo House of cards: Sala che viene portato via in manette dai carabinieri con lo sguardo basso e la cravatta storta? Dai, non siamo nati ieri.
    Idealisti sì… ma non proprio scemi.
    Anche se, va detto, ce l’hanno messa nel didietro per anni e noi lì, buoni buoni.

    Per un attimo — giusto il tempo di un weekend — abbiamo sperato.
    Ma niente. Sala resta. Più saldo in sella che mai . Con tanto di rinnovato pathos democratico per “una maggioranza responsabile” alla guida di Milano.
    Contenti? Non proprio. Ma il punto non è questo.

    Perché l’esito era già scritto:

    Due anni alla fine del mandato. Troppo tardi per mandare tutto a monte, troppo presto per compromettere gli equilibri. Meglio chiudere i giochi con calma: trattative, non processi.

    Tancredi? Un parafulmine con pedigree. Era lì per farsi bruciare, mica per riformare. Vittima sacrificale di lusso. Ma tranquilli, lo rivedremo: magari a una cena di gala o nella lista di qualche Cda pubblico.

    Garantismo bipartisan. Tajani, Meloni, Fontana… e pure qualche mezzobusto della sinistra chic. Tutti insieme appassionatamente a difendere l’uomo delle Olimpiadi. Perché mai smettere di mangiare allo stesso tavolo?

    Milano-Cortina 2026 incombe. Figurati se possono permettersi uno scandalo istituzionale mondiale. Meglio salvare la faccia e sacrificare qualche pedina minore. La reputazione viene prima della verità.

    Sì, i nostri sogni svaniscono all’alba.
    Ma lo sdegno – seppur a fasi alterne – torna come un’influenza stagionale .
    L’impegno no. Quello deve restare.
    E scusate se non riesco a prendere sul serio gli appelli degli intellettuali “ritrovati”, dei teatranti illuminati come la veterana André Ruth Shammah e dei giornalisti-pensatori improvvisamente indignati.
    Ma fino a ieri dov’eravate? In un bar di Brera a sorseggiare Spritz da 12€ mentre la città diventava Disneyland per affaristi?
    A quelli del centrodestra che oggi gridano alla “svolta per Milano”.
    Ai piddini che invocano una “nuova visione” mentre restano incollati alla poltrona.
    Ma che fate, vi parlate allo specchio?
    Destra e sinistra: stessi vestiti, stessa cena, stessi amici.
    Pappa & ciccia. Sempre loro.

    Ma davvero pensate che siamo così scemi? O siamo solo stanchi, anestetizzati, rassegnati a questa politica maleodorante e indigesta?
    No, non chiamatela resilienza.
    È nausea. È lucidità. È voglia di rigetto.

    È il momento di ripartire. Di reagire. Di non aspettare più.

    Questa sera (e tutte le prossime), mi dichiaro impunito.
    Mi dichiaro cittadino.
    Mi dichiaro libero.
    E non ho più voglia di stare a guardare.
    Serve una TERZA VIA. Serve un nuovo fronte civico. Serve un’alternativa.
    E ci serve ORA.

    #MilanoResiste #CivismoAttivo #SalaGate #PoliticaSpazzatura #MilanoNonDorme #GiùLeManiDallaCittà #CambiamoTutto #FuoriLeMasse #StanchiMaVivi #resamai
    🕯️ I SOGNI MUOIONO ALL’ALBA (Ma l’impegno NO) 💥 Cosa ci aspettavamo? Una retata da film, tipo House of cards: Sala che viene portato via in manette dai carabinieri con lo sguardo basso e la cravatta storta? Dai, non siamo nati ieri. Idealisti sì… ma non proprio scemi. Anche se, va detto, ce l’hanno messa nel didietro per anni e noi lì, buoni buoni. Per un attimo — giusto il tempo di un weekend — abbiamo sperato. Ma niente. Sala resta. Più saldo in sella che mai 🐴. Con tanto di rinnovato pathos democratico per “una maggioranza responsabile” alla guida di Milano. Contenti? Non proprio. Ma il punto non è questo. ❌ Perché l’esito era già scritto: ⏳ Due anni alla fine del mandato. Troppo tardi per mandare tutto a monte, troppo presto per compromettere gli equilibri. Meglio chiudere i giochi con calma: trattative, non processi. 🎭 Tancredi? Un parafulmine con pedigree. Era lì per farsi bruciare, mica per riformare. Vittima sacrificale di lusso. Ma tranquilli, lo rivedremo: magari a una cena di gala o nella lista di qualche Cda pubblico. 🤝 Garantismo bipartisan. Tajani, Meloni, Fontana… e pure qualche mezzobusto della sinistra chic. Tutti insieme appassionatamente a difendere l’uomo delle Olimpiadi. Perché mai smettere di mangiare allo stesso tavolo? 🍽️ 🏔️ Milano-Cortina 2026 incombe. Figurati se possono permettersi uno scandalo istituzionale mondiale. Meglio salvare la faccia e sacrificare qualche pedina minore. La reputazione viene prima della verità. Sì, i nostri sogni svaniscono all’alba. Ma lo sdegno – seppur a fasi alterne – torna come un’influenza stagionale 😷. L’impegno no. Quello deve restare. E scusate se non riesco a prendere sul serio gli appelli degli intellettuali “ritrovati”, dei teatranti illuminati come la veterana André Ruth Shammah e dei giornalisti-pensatori improvvisamente indignati. Ma fino a ieri dov’eravate? In un bar di Brera a sorseggiare Spritz da 12€ mentre la città diventava Disneyland per affaristi? 🍹 A quelli del centrodestra che oggi gridano alla “svolta per Milano”. Ai piddini che invocano una “nuova visione” mentre restano incollati alla poltrona. Ma che fate, vi parlate allo specchio? Destra e sinistra: stessi vestiti, stessa cena, stessi amici. Pappa & ciccia. Sempre loro. Ma davvero pensate che siamo così scemi? O siamo solo stanchi, anestetizzati, rassegnati a questa politica maleodorante e indigesta? No, non chiamatela resilienza. È nausea. È lucidità. È voglia di rigetto. 🚨 È il momento di ripartire. Di reagire. Di non aspettare più. Questa sera (e tutte le prossime), mi dichiaro impunito. Mi dichiaro cittadino. Mi dichiaro libero. E non ho più voglia di stare a guardare. Serve una TERZA VIA. Serve un nuovo fronte civico. Serve un’alternativa. E ci serve ORA. #MilanoResiste #CivismoAttivo #SalaGate #PoliticaSpazzatura #MilanoNonDorme #GiùLeManiDallaCittà #CambiamoTutto #FuoriLeMasse #StanchiMaVivi #resamai
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  • MANCA POCHISSIMO AL SUO ARRESTO. QUELLO CHE NON VI FAN VEDERE OGGI FUORI DA PALAZZO MARINO!
    Milano, il sindaco Sala in Consiglio: "Agito sempre nell'interesse dei cittadini, le mie mani sono pulite"
    L'intervento del primo cittadino...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/21/milano-sindaco-sala-consiglio-mie-mani-pulite-news/8069020/
    MANCA POCHISSIMO AL SUO ARRESTO. QUELLO CHE NON VI FAN VEDERE OGGI FUORI DA PALAZZO MARINO! Milano, il sindaco Sala in Consiglio: "Agito sempre nell'interesse dei cittadini, le mie mani sono pulite" L'intervento del primo cittadino... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/21/milano-sindaco-sala-consiglio-mie-mani-pulite-news/8069020/
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  • Milano, oggi la difesa di Sala in consiglio comunale
    Il sindaco incassa l'appoggio del PD locale e puntella la sua posizione. In consiglio dovrebbe arrivare invece dimissionario l'assessore Tancredi...
    https://www.rainews.it/video/2025/07/inchiesta-milano-urbanistica-oggi-sala-consiglio-comunale-difesa-appoggio-pd-1733b8a6-7d16-405d-ae47-2274443a6b3e.html
    Milano, oggi la difesa di Sala in consiglio comunale Il sindaco incassa l'appoggio del PD locale e puntella la sua posizione. In consiglio dovrebbe arrivare invece dimissionario l'assessore Tancredi... https://www.rainews.it/video/2025/07/inchiesta-milano-urbanistica-oggi-sala-consiglio-comunale-difesa-appoggio-pd-1733b8a6-7d16-405d-ae47-2274443a6b3e.html
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    Milano, oggi la difesa di Sala in consiglio comunale
    Il sindaco incassa l'appoggio del PD locale e puntella la sua posizione. In consiglio dovrebbe arrivare invece dimissionario l'assessore Tancredi
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  • "TRAGEDIA" DI SUPERGA:
    FU ATTENTATO.

    I MAGISTRATI LUTERANI DELLA PROCURA DI TORINO BLOCCARONO LE INDAGINI.

    VERSO LA RIAPERTURA INDAGINI.

    MORIRONO TUTTI I GIOCATORI DEL GRANDE TORINO CHE DAVA 10 GIOCATORI SU 11 ALLA NAZIONALE CHE STAVA VINCENDO TUTTE LE GARE INTERNAZIONALI DA 19 ANNI APPLICANDO GLI STUDI BIOLOGICI NUTRIZIONALI DELL' ISTITUTO ITALIANO TUMORI DEGLI ANNI 30,  SULLA COMPLETA REGRESSIONE DEI TUMORI AL QUARTO STADIO, STUDI BIOLOGICI NUTRIZIONALI, MESSI SOTTO SEGRETO NEL 1945 COL COPYRIGHT PERCHE' NON BREVETTABILI.

    I media dissero subito che fu un errore dei piloti che non avevano visto il monte di Superga per la foschia . Era il 4 maggio alle ore 17.
    E che  l' aereo si era schiantato contro la Basilica e che non si era sviluppato alcun incendio.

    Ma i due medici legali intervenuti per primi constatarono che la cabina di pilotaggio presentava un chiaro squarcio e che i corpi dei piloti presentavano evidenti segni di bruciature. Chiamarono gli artificieri.  Gli artificieri per primi intervenuti  constatorono che vi era un enorme squarcio nella cabina di pilotaggio e che era compatibile solo con uno scoppio di un ordigno avvenuto nella cabina di pilotaggio, una bomba ad orologeria. Trovarono evidenti tracce di esplosivo sul luogo.

    Mandanti : 
    grandi famiglie luterane tedesco orientali Rothshild/ Rockfeller e le loro
    multinazionali farmacologiche produttrici di preparati chemioterapici,

    la terapia biologica nutrizionale dell' Istituto Italiano Tumori andava contro la chemioterapia e il Grande Torino e la nazionale italiana di calcio erano l' emblema nel mondo dell' efficacia di questa  terapia biologica nutrizionale che faceva regredire ogni tipo di patologia. 

    Sui preparati chemioterapici i Rothshild/Rockfeller dal 1903 guadagnavano 80 volte i loro costi di produzione, il massimo guadagno realizzabile sulla Terra.


    Esecutori : Ndrangheta, le prime indagini si volsero subito verso l' Ndrangheta che avesse fatto scoppiare la bomba al passaggio dell' aereo sul monte di Superga.
    E' nota,  da tutti gli atti di indagine,  l' estrazione evangelica luterana dei membri della Ndrangheta.

    Le indagini furono tolte agli inquirenti primi assegnatari, i primi medici legali e artificieri intervenuti furono destituiti dall' incarico e la perizia medico legale  sui corpi fu assegnata ad altri medici legali e cosi anche la perizia scientifica sulla cabina di pilotaggio e i resti del resto dell' aereo fu assegnata ad altri artificieri che suffragarono la tesi subito diffusa dai media, che fu un errore dei piloti che a causa della foschia del 4  maggio di giorno non avevano visto un monte di 600 metri che avevano sorvolato già migliaia di volte per poi planare nell' aereoporto di Caselle,  se proveniente dalla Francia.

    Il Grande Torino aveva giocato in Portogallo contro il Benfica.

    La nazionale italiana di calcio con questa tragedia fu decapitata.
      Il Presidente dell' Istituto Italiano Tumori, il Prof. medico chirurgo Gaetano Fichera, fondatore del Cagliari calcio nel 1907, presidente del Milan nel 1927/28,   era stato chiamato nel 1929  da Vittorio Pozzo come nutrizionista sportivo della Nazionale di calcio.

    La Nazionale italiana di calcio vinse tutto dal 1930 a  maggio 1949: Coppa internazionale nel 1930 battendo l' Ungheria di Puskas 5-0, Mondiali nel 1934 e 1938 e Olimpiadi nel 1936.
    Dopo la sosta obbligata della guerra, la Nazionale italiana di calcio, dal 1946 a maggio 1949 aveva vinto  26  partite consecutivamente.

    Nel 1945,  la polizia scientifica tedesco  orientale (Gestapo),  giunta in Italia, elimino'  dal settembre 1943  tutti i medici chirurgo che componevano l' Istituto Italiano Tumori e mise sotto segreto questi studi biologici nutrizionali perché non brevettabili.
    "TRAGEDIA" DI SUPERGA: FU ATTENTATO. I MAGISTRATI LUTERANI DELLA PROCURA DI TORINO BLOCCARONO LE INDAGINI. VERSO LA RIAPERTURA INDAGINI. MORIRONO TUTTI I GIOCATORI DEL GRANDE TORINO CHE DAVA 10 GIOCATORI SU 11 ALLA NAZIONALE CHE STAVA VINCENDO TUTTE LE GARE INTERNAZIONALI DA 19 ANNI APPLICANDO GLI STUDI BIOLOGICI NUTRIZIONALI DELL' ISTITUTO ITALIANO TUMORI DEGLI ANNI 30,  SULLA COMPLETA REGRESSIONE DEI TUMORI AL QUARTO STADIO, STUDI BIOLOGICI NUTRIZIONALI, MESSI SOTTO SEGRETO NEL 1945 COL COPYRIGHT PERCHE' NON BREVETTABILI. I media dissero subito che fu un errore dei piloti che non avevano visto il monte di Superga per la foschia . Era il 4 maggio alle ore 17. E che  l' aereo si era schiantato contro la Basilica e che non si era sviluppato alcun incendio. Ma i due medici legali intervenuti per primi constatarono che la cabina di pilotaggio presentava un chiaro squarcio e che i corpi dei piloti presentavano evidenti segni di bruciature. Chiamarono gli artificieri.  Gli artificieri per primi intervenuti  constatorono che vi era un enorme squarcio nella cabina di pilotaggio e che era compatibile solo con uno scoppio di un ordigno avvenuto nella cabina di pilotaggio, una bomba ad orologeria. Trovarono evidenti tracce di esplosivo sul luogo. Mandanti :  grandi famiglie luterane tedesco orientali Rothshild/ Rockfeller e le loro multinazionali farmacologiche produttrici di preparati chemioterapici, la terapia biologica nutrizionale dell' Istituto Italiano Tumori andava contro la chemioterapia e il Grande Torino e la nazionale italiana di calcio erano l' emblema nel mondo dell' efficacia di questa  terapia biologica nutrizionale che faceva regredire ogni tipo di patologia.  Sui preparati chemioterapici i Rothshild/Rockfeller dal 1903 guadagnavano 80 volte i loro costi di produzione, il massimo guadagno realizzabile sulla Terra. Esecutori : Ndrangheta, le prime indagini si volsero subito verso l' Ndrangheta che avesse fatto scoppiare la bomba al passaggio dell' aereo sul monte di Superga. E' nota,  da tutti gli atti di indagine,  l' estrazione evangelica luterana dei membri della Ndrangheta. Le indagini furono tolte agli inquirenti primi assegnatari, i primi medici legali e artificieri intervenuti furono destituiti dall' incarico e la perizia medico legale  sui corpi fu assegnata ad altri medici legali e cosi anche la perizia scientifica sulla cabina di pilotaggio e i resti del resto dell' aereo fu assegnata ad altri artificieri che suffragarono la tesi subito diffusa dai media, che fu un errore dei piloti che a causa della foschia del 4  maggio di giorno non avevano visto un monte di 600 metri che avevano sorvolato già migliaia di volte per poi planare nell' aereoporto di Caselle,  se proveniente dalla Francia. Il Grande Torino aveva giocato in Portogallo contro il Benfica. La nazionale italiana di calcio con questa tragedia fu decapitata.   Il Presidente dell' Istituto Italiano Tumori, il Prof. medico chirurgo Gaetano Fichera, fondatore del Cagliari calcio nel 1907, presidente del Milan nel 1927/28,   era stato chiamato nel 1929  da Vittorio Pozzo come nutrizionista sportivo della Nazionale di calcio. La Nazionale italiana di calcio vinse tutto dal 1930 a  maggio 1949: Coppa internazionale nel 1930 battendo l' Ungheria di Puskas 5-0, Mondiali nel 1934 e 1938 e Olimpiadi nel 1936. Dopo la sosta obbligata della guerra, la Nazionale italiana di calcio, dal 1946 a maggio 1949 aveva vinto  26  partite consecutivamente. Nel 1945,  la polizia scientifica tedesco  orientale (Gestapo),  giunta in Italia, elimino'  dal settembre 1943  tutti i medici chirurgo che componevano l' Istituto Italiano Tumori e mise sotto segreto questi studi biologici nutrizionali perché non brevettabili.
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  • Milano, esplode palazzopoli. "Siamo accerchiati dai nuovi grattacieli".
    A Milano si costruisce ovunque, letteralmente in ogni angolo. Là dove c'erano fino a poco tempo fa dei parcheggi sono spuntati nuovi edifici. E sono molto più alti di quelli preesistenti nei dintorni, tanto da offuscarli e far sentire gli abitanti come fossero accerchiati. "Qui il sole va via a mezzogiorno" racconta un residente di via Paoli.
    La nuova maxi inchiesta sull'urbanistica, soprannominata palazzopoli, sta accendendo i riflettori sulla trasformazione della città, che in alcuni angoli appare avere un ritmo dirompente e incontrollato.
    https://youtu.be/Uo9qgBmjiB0?feature=shared


    COPYRIGHT (Contact licensing@localteam.it for usage/license info or visit https://www.localteam.it)
    Milano, esplode palazzopoli. "Siamo accerchiati dai nuovi grattacieli". A Milano si costruisce ovunque, letteralmente in ogni angolo. Là dove c'erano fino a poco tempo fa dei parcheggi sono spuntati nuovi edifici. E sono molto più alti di quelli preesistenti nei dintorni, tanto da offuscarli e far sentire gli abitanti come fossero accerchiati. "Qui il sole va via a mezzogiorno" racconta un residente di via Paoli. La nuova maxi inchiesta sull'urbanistica, soprannominata palazzopoli, sta accendendo i riflettori sulla trasformazione della città, che in alcuni angoli appare avere un ritmo dirompente e incontrollato. https://youtu.be/Uo9qgBmjiB0?feature=shared COPYRIGHT (Contact licensing@localteam.it for usage/license info or visit https://www.localteam.it)
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  • Porta Nuova, gli abitanti imprigionati tra i grattacieli di Gioia: «Murati vivi, al buio anche di mattina. Milano ha perso la testa»
    Viaggio nell'ultimo isolato residenziale superstite tra i grattacieli: «Una volta vedevo il parco, ora siamo imprigionati dal cemento. Non posso vendere: il valore di mercato di questa casa è precipitato...
    https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/25_luglio_20/porta-nuova-gli-abitanti-imprigionati-tra-i-grattacieli-di-gioia-murati-vivi-al-buio-anche-di-mattina-milano-ha-perso-la-testa-00a8daa0-e85d-4891-815e-1995c3f46xlk.shtml
    Porta Nuova, gli abitanti imprigionati tra i grattacieli di Gioia: «Murati vivi, al buio anche di mattina. Milano ha perso la testa» Viaggio nell'ultimo isolato residenziale superstite tra i grattacieli: «Una volta vedevo il parco, ora siamo imprigionati dal cemento. Non posso vendere: il valore di mercato di questa casa è precipitato... https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/25_luglio_20/porta-nuova-gli-abitanti-imprigionati-tra-i-grattacieli-di-gioia-murati-vivi-al-buio-anche-di-mattina-milano-ha-perso-la-testa-00a8daa0-e85d-4891-815e-1995c3f46xlk.shtml
    MILANO.CORRIERE.IT
    Porta Nuova, gli abitanti imprigionati tra i grattacieli di Gioia: «Murati vivi, al buio anche di mattina. Milano ha perso la testa»
    Viaggio nell'ultimo isolato residenziale superstite tra i grattacieli: «Una volta vedevo il parco, ora siamo imprigionati dal cemento. Non posso vendere: il valore di mercato di questa casa è precipitato»
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  • Il vero problema di Milano è che non è più una città
    L’inchiesta sul sistema immobiliare milanese, al di là dei presunti illeciti da accertare, mostra impietosa una città in cui sempre più le case sono rendite finanziarie, nella mani di fondi esteri. E in cui si costruisce per loro, contro chi abita a Milano.

    https://www.fanpage.it/milano/il-vero-problema-di-milano-e-che-non-e-piu-una-citta/
    Il vero problema di Milano è che non è più una città L’inchiesta sul sistema immobiliare milanese, al di là dei presunti illeciti da accertare, mostra impietosa una città in cui sempre più le case sono rendite finanziarie, nella mani di fondi esteri. E in cui si costruisce per loro, contro chi abita a Milano. https://www.fanpage.it/milano/il-vero-problema-di-milano-e-che-non-e-piu-una-citta/
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  • IL BIVIO È ADESSO

    Amici e amiche,
    stiamo assistendo in questi giorni a un caso giudiziario che potrebbe rappresentare molto più di uno scandalo. Potrebbe essere il bivio storico per Milano.
    Da una parte c’è chi spera nello "scoperchiamento del vaso di Pandora", dall’altra chi già teme – o si augura – che tutto finisca in quel tipico “grande boh” milanese. Tradotto: nulla di fatto, come accadde dopo Expo 2015, quando la città si prese uno schiaffo giuridico condito da assoluzioni e pernacchie.

    Ma oggi, lasciatemelo dire, il clima è diverso. E forse persino più incerto.

    Stiamo tutti aspettando le parole del Sindaco Sala in aula lunedì 21 luglio, ma il centro del discorso non può e non deve essere la solita gara a chi spara il colpo più duro. Non si tratta di delegittimare con nuove invettive o rincorrere il titolo più roboante.
    Tutto questo lo conosciamo già. E sappiamo anche che potrebbe concludersi, come spesso accade, in un buco nell'acqua per chi non è attivista, per chi vive Milano senza partecipare.

    Nel frattempo, si è aperta la solita danza delle ipocrisie politiche.
    Il centrodestra, da sempre vicino agli affari col centrosinistra quando c’era da spartirsi opportunità, oggi alza la voce. Chiede la testa del Sindaco, come se non fosse stato “compagno di merende” nel sostegno alle Olimpiadi invernali e ad altri progetti di potere condiviso.

    Così, tra un centrodestra ambivalente e un centrosinistra frantumato in mille sensibilità e rivoli ideologici, chi ne paga il prezzo è sempre e solo la cittadinanza attiva.
    Quella vera. Quella che ha già dato tanto e ricevuto troppo poco.

    Allora la vera domanda oggi è:
    Che cosa vogliamo fare noi?
    Che cosa vogliamo scegliere davanti a un’estate che rischia di passare, ancora una volta, tra indignazione passeggera, una manifestazione sotto il sole e un ritorno alla vita di sempre… fino al prossimo scandalo?

    Per questo ho scritto, giorni fa, “Se non ora, quando?”.
    E oggi torno con forza a dire: non è una battaglia tra opposti politici.
    Non è una sfida tra destra e sinistra.
    La vera battaglia è psicologica. Ed è nostra.

    Perché il problema non è scegliere il male minore.
    Il problema è che non vogliamo più scegliere affatto.
    Per paura. Per stanchezza. Per cinismo.
    Perché crediamo che la politica sia solo di chi comanda, e non di chi vive.

    Eppure, non possiamo più permetterci di restare immobili.

    O decidiamo di aprire un fronte comune, per scrivere insieme un programma vero per la città – fatto di lavoro, servizi, cultura, spazi pubblici, trasparenza –
    oppure restiamo nel solito loop:
    scandalo → indignazione → corteo → commenti → silenzio → nuovo scandalo.

    È un copione che conosciamo. E non possiamo più accettarlo.

    Non è questione di ideologie. È questione di decidere se vogliamo ancora partecipare o se preferiamo vivere da spettatori, lamentandoci del palcoscenico.

    Non è il momento dei “troppo occupati”.
    Non è il momento degli “io ve l’avevo detto”.
    Non è nemmeno il momento dei “meglio restare fuori, tanto non serve a niente”.

    Non serve fare gli splendidi. Non serve fare gli schizzinosi.
    E soprattutto, non serve aspettare che qualcun altro si muova al posto nostro.

    Non è un “armiamoci e partite”.
    È un “rigiochiamocela”. È un “riproviamoci”.
    È un “usciamo dal loop”.

    Io ci sono. E vi aspetto.

    #MilanoCambia
    #Riproviamoci
    #OltreIlLoop
    #MilanoCivica
    #PartecipazioneAttiva
    #RinascitaPolitica
    #Rigiochiamocela
    #IlBivioÈOra
    #ControLaRassegnazione
    #milanoèditutti
    ⚖️ IL BIVIO È ADESSO⏳ Amici e amiche, stiamo assistendo in questi giorni a un caso giudiziario che potrebbe rappresentare molto più di uno scandalo. Potrebbe essere il bivio storico per Milano. Da una parte c’è chi spera nello "scoperchiamento del vaso di Pandora", dall’altra chi già teme – o si augura – che tutto finisca in quel tipico “grande boh” milanese. Tradotto: nulla di fatto, come accadde dopo Expo 2015, quando la città si prese uno schiaffo giuridico condito da assoluzioni e pernacchie. Ma oggi, lasciatemelo dire, il clima è diverso. E forse persino più incerto. Stiamo tutti aspettando le parole del Sindaco Sala in aula lunedì 21 luglio, ma il centro del discorso non può e non deve essere la solita gara a chi spara il colpo più duro. Non si tratta di delegittimare con nuove invettive o rincorrere il titolo più roboante. Tutto questo lo conosciamo già. E sappiamo anche che potrebbe concludersi, come spesso accade, in un buco nell'acqua per chi non è attivista, per chi vive Milano senza partecipare. Nel frattempo, si è aperta la solita danza delle ipocrisie politiche. Il centrodestra, da sempre vicino agli affari col centrosinistra quando c’era da spartirsi opportunità, oggi alza la voce. Chiede la testa del Sindaco, come se non fosse stato “compagno di merende” nel sostegno alle Olimpiadi invernali e ad altri progetti di potere condiviso. Così, tra un centrodestra ambivalente e un centrosinistra frantumato in mille sensibilità e rivoli ideologici, chi ne paga il prezzo è sempre e solo la cittadinanza attiva. Quella vera. Quella che ha già dato tanto e ricevuto troppo poco. Allora la vera domanda oggi è: Che cosa vogliamo fare noi? Che cosa vogliamo scegliere davanti a un’estate che rischia di passare, ancora una volta, tra indignazione passeggera, una manifestazione sotto il sole e un ritorno alla vita di sempre… fino al prossimo scandalo? Per questo ho scritto, giorni fa, “Se non ora, quando?”. E oggi torno con forza a dire: non è una battaglia tra opposti politici. Non è una sfida tra destra e sinistra. La vera battaglia è psicologica. Ed è nostra. Perché il problema non è scegliere il male minore. Il problema è che non vogliamo più scegliere affatto. Per paura. Per stanchezza. Per cinismo. Perché crediamo che la politica sia solo di chi comanda, e non di chi vive. Eppure, non possiamo più permetterci di restare immobili. O decidiamo di aprire un fronte comune, per scrivere insieme un programma vero per la città – fatto di lavoro, servizi, cultura, spazi pubblici, trasparenza – oppure restiamo nel solito loop: scandalo → indignazione → corteo → commenti → silenzio → nuovo scandalo. È un copione che conosciamo. E non possiamo più accettarlo. Non è questione di ideologie. È questione di decidere se vogliamo ancora partecipare o se preferiamo vivere da spettatori, lamentandoci del palcoscenico. Non è il momento dei “troppo occupati”. Non è il momento degli “io ve l’avevo detto”. Non è nemmeno il momento dei “meglio restare fuori, tanto non serve a niente”. Non serve fare gli splendidi. Non serve fare gli schizzinosi. E soprattutto, non serve aspettare che qualcun altro si muova al posto nostro. Non è un “armiamoci e partite”. È un “rigiochiamocela”. È un “riproviamoci”. È un “usciamo dal loop”. Io ci sono. E vi aspetto. #MilanoCambia #Riproviamoci #OltreIlLoop #MilanoCivica #PartecipazioneAttiva #RinascitaPolitica #Rigiochiamocela #IlBivioÈOra #ControLaRassegnazione #milanoèditutti
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