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Meazza, i residenti non si arrendono: "Ricorso al Tar contro la (s)vendita"
L’iniziativa di Gruppo Verde San Siro con 200 abitanti. E “Le Giardiniere“ si rivolgono al ministero della Cultura
https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/meazza-i-residenti-non-si-359a275c
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  • Le terme più grandi d'Europa sono in Lombardia e adesso arriva anche l'acqua minerale naturale da bere - ComoZero
    Milano, la capitale frenetica, rivela la sua anima termale più profonda, attirando un’onda di oltre 100.000 visitatori in soli otto mesi al parco termale urbano più grande d’Europa. Un’oasi di pace e benessere è rifiorita nel cuore di Milano, precisamente a
    https://comozero.it/attualita/le-terme-piu-grandi-deuropa-sono-in-lombardia-e-adesso-arriva-anche-lacqua-minerale-naturale-da-bere/
    Le terme più grandi d'Europa sono in Lombardia e adesso arriva anche l'acqua minerale naturale da bere - ComoZero Milano, la capitale frenetica, rivela la sua anima termale più profonda, attirando un’onda di oltre 100.000 visitatori in soli otto mesi al parco termale urbano più grande d’Europa. Un’oasi di pace e benessere è rifiorita nel cuore di Milano, precisamente a https://comozero.it/attualita/le-terme-piu-grandi-deuropa-sono-in-lombardia-e-adesso-arriva-anche-lacqua-minerale-naturale-da-bere/
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  • L'EMPATIA È FONDAMENTALE PER UN MEDICO NEL RAPPORTO con il PAZIENTE! ASCOLTATE con ATTENZIONE!
    L'EMPATIA È FONDAMENTALE PER UN MEDICO NEL RAPPORTO con il PAZIENTE! ASCOLTATE con ATTENZIONE!
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  • SOSTENIAMOLA!!!
    Rovigo, manager licenziata dall'Usl si ripresenta al lavoro: portata via a forza dalla polizia
    Guerra nell’azienda sanitaria, la donna aveva denunciato presunte irregolarità in appalti e contratti...
    Guerra nell’azienda sanitaria, la donna aveva denunciato presunte irregolarità in appalti e contratti

    Denunce interne per presunti appalti irregolari all’Usl 5 seguite da procedimenti disciplinari contro la presentatrice degli esposti, la sospensione dal lavoro e quindi il suo licenziamento. Si arriva così all’altro ieri, (giovedì 4 dicembre) quando la manager che ha presentato le denunce, rientrata al lavoro, viene accompagnata fuori dall’ufficio da agenti della questura. Un fatto senza precedenti.

    Muro contro muro
    È ai ferri cortissimi il contenzioso in corso tra l’Usl 5 di Rovigo e Antonietta Perrone, fino allo scorso maggio titolare dell’incarico di Direzione del Provveditorato, Economato e Gestione della Logistica della azienda sociosanitaria polesana. Il muro contro muro è tra l’Usl 5 e la manager 39enne, originaria di Caiazzo (Caserta) residente a Treviso, arrivata a Rovigo nel gennaio 2024 in comando parziale dall’azienda ospedaliera universitaria «Federico II» di Napoli. Le prime avvisaglie dei problemi poi esplosi lo scorso maggio si era avuta a marzo con un intervento della deputata polesana Pd Nadia Romeo: «Mi arrivano – aveva detto Romeo - segnalazioni di attività operatoria programmata all’ospedale e rinviata, con pesanti disagi per i pazienti, per mancanza di materiali e dispositivi. Manca persino il filo per sutura».

    Versioni contrapposte
    La versione – ufficiosa - dell’Usl 5 era che la gestione di Perrone dell’Economato stava paralizzando il funzionamento dell’ospedale. La dirigente avrebbe imposto una ferrea applicazione della legge sugli appalti. Risultato: le forniture ospedaliere sarebbero state rallentate con conseguenti disagi per l’operatività. Completamente diversa la versione fornita da Perrone.

    I suoi legali, i torinesi Filippo Distasio e Francesco Paolo Mingrino, spiegano che la revoca dell’incarico coincide al «periodo a cui risalgono le sue denunce per gravi irregolarità in alcuni appalti e contratti pubblici della Usl 5 Polesana. Fino ad allora, non era stata destinataria in tutta la sua carriera lavorativa di alcuna sanzione disciplinare (neppure un richiamo verbale) ed aveva ricevuto sempre valutazioni eccellenti per il suo operato». Per le sue denunce Perrone è stata sentita sia dalla Procura di Rovigo che dalla Guardia di Finanza rodigina. Da giugno Perrone è destinataria di diversi procedimenti disciplinari e, dall’1 settembre al 30 novembre, viene sospesa cautelarmente dall’Usl 5. Tra gli atti contestati figura anche un procedimento per accertamento di responsabilità dirigenziale, con richiesta di risoluzione del rapporto di lavoro, poi respinta l’11 novembre dal Comitato dei Garanti regionale con parere negativo.

    Il licenziamento
    Nonostante ciò, il 27 novembre il direttore generale Pietro Girardi le notifica il licenziamento disciplinare senza preavviso, decisione impugnata dai legali della dirigente e destinata a sfociare in una causa di lavoro. Scaduti i termini, Perrone rientra in servizio rilevando l’assenza dell’atto deliberativo che renderebbe esecutiva la sanzione. E viene fatta uscire dall’ufficio dalla polizia. L’Usl 5, tramite Girardi, ribadisce la piena correttezza delle proprie decisioni, affermando di aver agito a tutela degli utenti e della comunità e di essere pronta a difendere le proprie posizioni nelle sedi opportune.
    https://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/rovigo/cronaca/25_dicembre_08/licenziata-si-ripresenta-al-lavoro-manager-portata-via-a-forza-dalla-polizia-982b0740-260a-4fe4-917b-5b2207162xlk.shtml
    SOSTENIAMOLA!!! Rovigo, manager licenziata dall'Usl si ripresenta al lavoro: portata via a forza dalla polizia Guerra nell’azienda sanitaria, la donna aveva denunciato presunte irregolarità in appalti e contratti... Guerra nell’azienda sanitaria, la donna aveva denunciato presunte irregolarità in appalti e contratti Denunce interne per presunti appalti irregolari all’Usl 5 seguite da procedimenti disciplinari contro la presentatrice degli esposti, la sospensione dal lavoro e quindi il suo licenziamento. Si arriva così all’altro ieri, (giovedì 4 dicembre) quando la manager che ha presentato le denunce, rientrata al lavoro, viene accompagnata fuori dall’ufficio da agenti della questura. Un fatto senza precedenti. Muro contro muro È ai ferri cortissimi il contenzioso in corso tra l’Usl 5 di Rovigo e Antonietta Perrone, fino allo scorso maggio titolare dell’incarico di Direzione del Provveditorato, Economato e Gestione della Logistica della azienda sociosanitaria polesana. Il muro contro muro è tra l’Usl 5 e la manager 39enne, originaria di Caiazzo (Caserta) residente a Treviso, arrivata a Rovigo nel gennaio 2024 in comando parziale dall’azienda ospedaliera universitaria «Federico II» di Napoli. Le prime avvisaglie dei problemi poi esplosi lo scorso maggio si era avuta a marzo con un intervento della deputata polesana Pd Nadia Romeo: «Mi arrivano – aveva detto Romeo - segnalazioni di attività operatoria programmata all’ospedale e rinviata, con pesanti disagi per i pazienti, per mancanza di materiali e dispositivi. Manca persino il filo per sutura». Versioni contrapposte La versione – ufficiosa - dell’Usl 5 era che la gestione di Perrone dell’Economato stava paralizzando il funzionamento dell’ospedale. La dirigente avrebbe imposto una ferrea applicazione della legge sugli appalti. Risultato: le forniture ospedaliere sarebbero state rallentate con conseguenti disagi per l’operatività. Completamente diversa la versione fornita da Perrone. I suoi legali, i torinesi Filippo Distasio e Francesco Paolo Mingrino, spiegano che la revoca dell’incarico coincide al «periodo a cui risalgono le sue denunce per gravi irregolarità in alcuni appalti e contratti pubblici della Usl 5 Polesana. Fino ad allora, non era stata destinataria in tutta la sua carriera lavorativa di alcuna sanzione disciplinare (neppure un richiamo verbale) ed aveva ricevuto sempre valutazioni eccellenti per il suo operato». Per le sue denunce Perrone è stata sentita sia dalla Procura di Rovigo che dalla Guardia di Finanza rodigina. Da giugno Perrone è destinataria di diversi procedimenti disciplinari e, dall’1 settembre al 30 novembre, viene sospesa cautelarmente dall’Usl 5. Tra gli atti contestati figura anche un procedimento per accertamento di responsabilità dirigenziale, con richiesta di risoluzione del rapporto di lavoro, poi respinta l’11 novembre dal Comitato dei Garanti regionale con parere negativo. Il licenziamento Nonostante ciò, il 27 novembre il direttore generale Pietro Girardi le notifica il licenziamento disciplinare senza preavviso, decisione impugnata dai legali della dirigente e destinata a sfociare in una causa di lavoro. Scaduti i termini, Perrone rientra in servizio rilevando l’assenza dell’atto deliberativo che renderebbe esecutiva la sanzione. E viene fatta uscire dall’ufficio dalla polizia. L’Usl 5, tramite Girardi, ribadisce la piena correttezza delle proprie decisioni, affermando di aver agito a tutela degli utenti e della comunità e di essere pronta a difendere le proprie posizioni nelle sedi opportune. https://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/rovigo/cronaca/25_dicembre_08/licenziata-si-ripresenta-al-lavoro-manager-portata-via-a-forza-dalla-polizia-982b0740-260a-4fe4-917b-5b2207162xlk.shtml
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  • SCIE CHIMICHE SULLE NOSTRE TESTE.

    L'ingegnere aerospaziale Juan Zaragoza spiega che l'irrorazione del cielo da parte degli aerei, chiamata anche chemtrail, è la causa del riscaldamento globale artificiale. E questo argomento è finalizzato ad adottare misure sulla popolazione umana, a togliere diritti e a chiedere pagamenti.

    Firmate e condividete la nostra petizione per dire No alle Scie Chimiche:
    https://signshare.org/p/6

    MASSIMA CONDIVISIONE!!!

    Cosa c'è nella scia?
    Elenco dei contenuti
    - Ossido di alluminio
    - Arsenico
    - Bacilli e funghi
    - Piombo
    - Metilalluminio
    - Trifluoruro di azoto
    - Psedumonas (nome proprio dato al genere di bacilli aerobi gram-negativi e causa di infezioni umane)
    - Selenio
    - Stronzio
    - Batteri sconosciuti
    - Sali di bario
    - Cadmio
    - Cromo
    - Sali di litio (stupefacenti per l'uomo)
    - Spore di muffa
    - Nichel
    - Cesio radioattivo
    - Particelle di titanio
    - Anidride solforosa
    - Microtossine prodotte da funghi
    - Tritanato di bario
    - Enterobacteriaceae
    - Mercurio
    - fibre di vetro con fibre di alluminio e polimeri (possono essere auto-assemblate)

    Firmate e condividete la nostra petizione per dire No alle Scie Chimiche:
    https://signshare.org/p/6

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    SCIE CHIMICHE SULLE NOSTRE TESTE. L'ingegnere aerospaziale Juan Zaragoza spiega che l'irrorazione del cielo da parte degli aerei, chiamata anche chemtrail, è la causa del riscaldamento globale artificiale. E questo argomento è finalizzato ad adottare misure sulla popolazione umana, a togliere diritti e a chiedere pagamenti. Firmate e condividete la nostra petizione per dire No alle Scie Chimiche: https://signshare.org/p/6 MASSIMA CONDIVISIONE!!! Cosa c'è nella scia? Elenco dei contenuti - Ossido di alluminio - Arsenico - Bacilli e funghi - Piombo - Metilalluminio - Trifluoruro di azoto - Psedumonas (nome proprio dato al genere di bacilli aerobi gram-negativi e causa di infezioni umane) - Selenio - Stronzio - Batteri sconosciuti - Sali di bario - Cadmio - Cromo - Sali di litio (stupefacenti per l'uomo) - Spore di muffa - Nichel - Cesio radioattivo - Particelle di titanio - Anidride solforosa - Microtossine prodotte da funghi - Tritanato di bario - Enterobacteriaceae - Mercurio - fibre di vetro con fibre di alluminio e polimeri (possono essere auto-assemblate) Firmate e condividete la nostra petizione per dire No alle Scie Chimiche: https://signshare.org/p/6 MASSIMA CONDIVISIONE!!!
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  • PARTE 10 - 08-11-2025 Convegno Carta di Siena - San Domenico Roma - Dott. Massimo Citro Della Riva

    https://www.youtube.com/watch?v=SJYxs4Llc-8

    08-11-2025 - ROMA - Convegno "La sanità del XXI secolo tra prove scientifiche e conflitti di interesse".

    Visita il nostro nuovo sito: https://cartadisiena.org
    PARTE 10 - 08-11-2025 Convegno Carta di Siena - San Domenico Roma - Dott. Massimo Citro Della Riva https://www.youtube.com/watch?v=SJYxs4Llc-8 08-11-2025 - ROMA - Convegno "La sanità del XXI secolo tra prove scientifiche e conflitti di interesse". Visita il nostro nuovo sito: https://cartadisiena.org
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  • Ha ragione #Trump! Viviamo sotto la dittatura UE con gente non eletta come la Vonderleyen che si permette di decidere contratti sui vaccini senza consultare nessuno (FOLLIA. SOLO PER QUESTO DOVEVA ESSERE SOLLEVATA DI PESO) e oggi multa un’azienda americana e un cittadino americano perché non rispetta le regole che ha deciso la UE ???? Ed è sempre la UE che ci ha imposto di seguire l'America DEM su una guerra che era solo loro. Rompere con la Russia è stato deleterio e oggi ci troviamo soli, senza risorse e con una UE dittatoriale che impone le sue fakenews e impedisce la libertà di parola. Bene ha fatto la Meloni a stare nella scia di Trump. La Ue è finita. Un Vonderleyen non eletta decide per tutti senza alcuna trasparenza. Prendete atto che non serve difesa comune. Chi va in guerra oggi??' L'Europa era benessere ora è islamizzata... errori clamorosi voluti da un' èlite e lo sapete bene. Meglio soli coltivando rapporti proficui perchè l'Italia è stimata da sempre e con questo governo molto di più. La UE ci ha distrutto non gli USA e neanche la Russia. UE DELENDA EST
    Ha ragione #Trump! Viviamo sotto la dittatura UE con gente non eletta come la Vonderleyen che si permette di decidere contratti sui vaccini senza consultare nessuno (FOLLIA. SOLO PER QUESTO DOVEVA ESSERE SOLLEVATA DI PESO) e oggi multa un’azienda americana e un cittadino americano perché non rispetta le regole che ha deciso la UE ???? Ed è sempre la UE che ci ha imposto di seguire l'America DEM su una guerra che era solo loro. Rompere con la Russia è stato deleterio e oggi ci troviamo soli, senza risorse e con una UE dittatoriale che impone le sue fakenews e impedisce la libertà di parola. Bene ha fatto la Meloni a stare nella scia di Trump. La Ue è finita. Un Vonderleyen non eletta decide per tutti senza alcuna trasparenza. Prendete atto che non serve difesa comune. Chi va in guerra oggi??' L'Europa era benessere ora è islamizzata... errori clamorosi voluti da un' èlite e lo sapete bene. Meglio soli coltivando rapporti proficui perchè l'Italia è stimata da sempre e con questo governo molto di più. La UE ci ha distrutto non gli USA e neanche la Russia. UE DELENDA EST
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  • Disobbedire gli costò il posto. Era il 1981 quando il maestro Manzi si rifiutò di redigere le “schede di valutazione” per i ragazzi della sua classe. Perché non poteva bollare un ragazzo con un giudizio, dato che quel ragazzo cambia, si evolve nel tempo. E “marchiarlo” sarebbe stato un rischio per il suo futuro.

    Lo cacciarono da scuola, per questo. Nonostante gli enormi meriti che aveva, primo tra tutti aver alfabetizzato centinaia di migliaia di persone con il suo “Non è mai troppo tardi”. Se ne fregarono e gli tolsero persino lo stipendio.

    Lo scandalo fu però così grande che l’anno successivo dal Ministero gli chiesero di tornare e di convincersi ad adottare quelle schede. Lui, che aveva sempre avuto un gran senso dell’ironia, accettò e si fece fare un timbro ad hoc con cui bollava tutte le schede dei suoi ragazzi alla stessa maniera: “Fa quello che può, non fa che non può”.

    Quando dal Ministero protestarono per quel timbro, lui rispose: “non c’è problema, posso scriverlo anche a penna”.
    Alberto Manzi era questo. Intelligente, sensibile, arguto. Uomo straordinario, nel vero senso della parola.

    Si spegneva oggi, il 4 dicembre, dopo una vita di lotta e di impegno. Ricordarne anche quest'anno la figura, la storia e il lavoro fatto è indispensabile per costruire un’Italia diversa, più ricca di cultura, di educazione anche empatica, di abnegazione e senso del dovere. Un’Italia migliore.
    Disobbedire gli costò il posto. Era il 1981 quando il maestro Manzi si rifiutò di redigere le “schede di valutazione” per i ragazzi della sua classe. Perché non poteva bollare un ragazzo con un giudizio, dato che quel ragazzo cambia, si evolve nel tempo. E “marchiarlo” sarebbe stato un rischio per il suo futuro. Lo cacciarono da scuola, per questo. Nonostante gli enormi meriti che aveva, primo tra tutti aver alfabetizzato centinaia di migliaia di persone con il suo “Non è mai troppo tardi”. Se ne fregarono e gli tolsero persino lo stipendio. Lo scandalo fu però così grande che l’anno successivo dal Ministero gli chiesero di tornare e di convincersi ad adottare quelle schede. Lui, che aveva sempre avuto un gran senso dell’ironia, accettò e si fece fare un timbro ad hoc con cui bollava tutte le schede dei suoi ragazzi alla stessa maniera: “Fa quello che può, non fa che non può”. Quando dal Ministero protestarono per quel timbro, lui rispose: “non c’è problema, posso scriverlo anche a penna”. Alberto Manzi era questo. Intelligente, sensibile, arguto. Uomo straordinario, nel vero senso della parola. Si spegneva oggi, il 4 dicembre, dopo una vita di lotta e di impegno. Ricordarne anche quest'anno la figura, la storia e il lavoro fatto è indispensabile per costruire un’Italia diversa, più ricca di cultura, di educazione anche empatica, di abnegazione e senso del dovere. Un’Italia migliore.
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  • ATTENZIONE A QUESTE MANOVRE!
    Acqua Quotata in Borsa
    L'acqua è stata quotata in Borsa, come l'oro, al petrolio e ad altre materie prime scambiate sui mercati finanziari. L'acqua è diventata una commodity
    https://www.investire-certificati.it/acqua-quotata-in-borsa/
    ATTENZIONE A QUESTE MANOVRE! Acqua Quotata in Borsa L'acqua è stata quotata in Borsa, come l'oro, al petrolio e ad altre materie prime scambiate sui mercati finanziari. L'acqua è diventata una commodity https://www.investire-certificati.it/acqua-quotata-in-borsa/
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  • PAROLE SANTE. ANCHE NOI LO DICIAMO da TANTO TEMPO!
    L'Ue dovrebbe essere abolita": dopo Trump, anche Musk attacca l'Unione europea
    La risposta dell'Europa? Parla solo con un portavoce della Commissione
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/06/musk-attacco-ue-abolizione-trump-notizie/8219346/
    PAROLE SANTE. ANCHE NOI LO DICIAMO da TANTO TEMPO! L'Ue dovrebbe essere abolita": dopo Trump, anche Musk attacca l'Unione europea La risposta dell'Europa? Parla solo con un portavoce della Commissione https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/06/musk-attacco-ue-abolizione-trump-notizie/8219346/
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    La risposta dell'Europa? Parla solo con un portavoce della Commissione
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  • 20. La frase più illuminante di Bohdan è: "Zelensky ha una pessima qualità come presidente: non risolve i problemi, li rimanda." È quello che ha fatto dal 2019, rimandando gli accordi di pace con la Russia, che era l'unica soluzione, sedotto dai pifferai magici di UE e NATO.

    Source: https://x.com/ChanceGardi/status/1997351069265940981?t=6FfdTK8qEyHQSPY6jM_A6w&s=19
    20. La frase più illuminante di Bohdan è: "Zelensky ha una pessima qualità come presidente: non risolve i problemi, li rimanda." È quello che ha fatto dal 2019, rimandando gli accordi di pace con la Russia, che era l'unica soluzione, sedotto dai pifferai magici di UE e NATO. Source: https://x.com/ChanceGardi/status/1997351069265940981?t=6FfdTK8qEyHQSPY6jM_A6w&s=19
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