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UN'ANALISI molto OBIETTIVA e VERITIERA!
L’Ucraina in una maniera o nell’altra è rovinata: il piano europeo non ha senso
Enrico Grazzini
Giornalista economico e saggista

Il piano di pace preparato da Trump e Putin è una resa senza (quasi) condizioni per l’Ucraina ma è realistico. Quello dell'Ue invece non ha possibilità e i russi presto arriveranno a Kiev
L’Ucraina in una maniera o nell’altra è rovinata: il piano europeo non ha senso
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Donald Trump
Guerra Russia Ucraina
Unione Europea

Siamo arrivati alla resa dei conti: l’Ucraina ha perso una guerra che non poteva vincere, come anche i bambini potevano capire fin dall’inizio. Questa guerra è iniziata come scontro tra due imperi e ora America e Russia si sono messi d’accordo per spartirsi l’Ucraina.

Speriamo che il conflitto finalmente cessi e non continui fino alla disfatta completa di Kiev e al massacro di altre migliaia di ucraini, e di russi. Ancora non si sa come andrà a finire il Piano di Pace concordato dai due capi imperiali, da Trump e da Putin, e contestato dagli europei: ma quel che è certo è che l’Ucraina in una maniera o nell’altra è rovinata, e che il banchetto per dividersi le spoglie e le ricchezze del paese è iniziato. I governi corrotti dell’Ucraina – dopo avere seguito le sirene della Nato diretta dall’ex presidente americano Joe Biden, dopo avere seguito i proclami di Ursula von der Leyen e del governo Zelensky, che hanno spinto in maniera criminale il paese a abbandonare la sua neutralità e a non negoziare sull’autonomia del Donbas per combattere i russi “fino alla vittoria” – hanno mandato il loro paese e il loro popolo in rovina. Il paese passerà dal governo corrotto degli oligarchi ucraini amici di Zelensky (già implicato nei Pandora Papers) nelle mani di America e Russia, con qualche briciola concessa (forse) anche agli europei. Washington si è già messa d’accordo con Mosca per spartirsi il bottino. Business is business. Gli ucraini sono stati sfruttati come carne da macello.

Se passerà il piano di pace di Trump, gran parte dei fondi di circa 250 miliardi di euro relativi ai beni congelati ai russi dall’inizio della guerra verranno gestiti in joint venture tra Russia e Usa. Il piano statunitense prevede che 100 miliardi di dollari di fondi russi congelati saranno investiti in uno “sforzo guidato dagli Stati Uniti per ricostruire e investire in Ucraina” e che gli Usa riceveranno il 50% dei profitti. Gli Stati Uniti hanno inoltre proposto che la parte rimanente sarà investita in un “veicolo di investimento separato tra Stati Uniti e Russia”.

Il problema è che i soldi russi interessano anche agli europei. Il piano dell’Unione Europea prevede che “l’Ucraina sarà ricostruita attraverso i beni sovrani russi che rimarranno congelati finché la Russia non risarcirà i danni causati all’Ucraina”. Gli europei puntavano a sequestrare i miliardi russi congelati in Europa per armare l’Ucraina: ora puntano invece a gestire i capitali russi per ricostruire l’Ucraina sotto il loro comando. Ursula von der Leyen ha annunciato la creazione del Fondo Europeo per la ricostruzione dell’Ucraina senza però specificare come si finanzierà. Tutti vogliono partecipare al banchetto della ricostruzione ma con i soldi degli altri. Comunque la Ue prevede che i finanziamenti vengano erogati a pezzi, verificando di volta in volta i progressi compiuti da Kiev nella lotta contro la corruzione, nell’attuazione delle riforme democratiche e amministrative e nell’uso dei fondi Ue. Secondo questa prospettiva, l’Ucraina sarà sostanzialmente commissariata e diventerà una sorta di protettorato Ue. Invece gli americani, d’accordo con i russi, vorrebbero che l’Ucraina diventasse una sorta di loro protettorato. In ogni caso il popolo ucraino, condotto alla guerra da governi irresponsabili e corrotti, dovrà sopportare il giogo della servitù.

Putin ha invaso illegalmente l’Ucraina. Ma resta il fatto che all’origine della guerra c’è stata la volontà assurda e irresponsabile dei governi ucraini, forse corrotti con i soldi americani, di lasciare che la Nato mettesse le sue basi e i suoi missili alle frontiere contro la Russia, secondo i piani di espansione militare antirussi già previsti 25 anni prima dal consigliere americano per la sicurezza nazionale Zbigniew Brzezinski. Putin è un tiranno ma ha reagito ai piani Nato un po’ come aveva reagito molti anni prima John Kennedy quando i sovietici cercarono di mettere i loro missili a Cuba, alle porte dell’America.

Source: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/24/piano-pace-ucraina-russia-usa-ue-spartizione-notizie/8205591/
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    Siamo arrivati alla resa dei conti: l’Ucraina ha perso una guerra che non poteva vincere, come anche i bambini potevano capire fin dall’inizio. Questa guerra è iniziata come scontro tra due imperi e ora America e Russia si sono messi d’accordo per spartirsi l’Ucraina.

    Speriamo che il conflitto finalmente cessi e non continui fino alla disfatta completa di Kiev e al massacro di altre migliaia di ucraini, e di russi. Ancora non si sa come andrà a finire il Piano di Pace concordato dai due capi imperiali, da Trump e da Putin, e contestato dagli europei: ma quel che è certo è che l’Ucraina in una maniera o nell’altra è rovinata, e che il banchetto per dividersi le spoglie e le ricchezze del paese è iniziato. I governi corrotti dell’Ucraina – dopo avere seguito le sirene della Nato diretta dall’ex presidente americano Joe Biden, dopo avere seguito i proclami di Ursula von der Leyen e del governo Zelensky, che hanno spinto in maniera criminale il paese a abbandonare la sua neutralità e a non negoziare sull’autonomia del Donbas per combattere i russi “fino alla vittoria” – hanno mandato il loro paese e il loro popolo in rovina. Il paese passerà dal governo corrotto degli oligarchi ucraini amici di Zelensky (già implicato nei Pandora Papers) nelle mani di America e Russia, con qualche briciola concessa (forse) anche agli europei. Washington si è già messa d’accordo con Mosca per spartirsi il bottino. Business is business. Gli ucraini sono stati sfruttati come carne da macello.

    Se passerà il piano di pace di Trump, gran parte dei fondi di circa 250 miliardi di euro relativi ai beni congelati ai russi dall’inizio della guerra verranno gestiti in joint venture tra Russia e Usa. Il piano statunitense prevede che 100 miliardi di dollari di fondi russi congelati saranno investiti in uno “sforzo guidato dagli Stati Uniti per ricostruire e investire in Ucraina” e che gli Usa riceveranno il 50% dei profitti. Gli Stati Uniti hanno inoltre proposto che la parte rimanente sarà investita in un “veicolo di investimento separato tra Stati Uniti e Russia”.

    Il problema è che i soldi russi interessano anche agli europei. Il piano dell’Unione Europea prevede che “l’Ucraina sarà ricostruita attraverso i beni sovrani russi che rimarranno congelati finché la Russia non risarcirà i danni causati all’Ucraina”. Gli europei puntavano a sequestrare i miliardi russi congelati in Europa per armare l’Ucraina: ora puntano invece a gestire i capitali russi per ricostruire l’Ucraina sotto il loro comando. Ursula von der Leyen ha annunciato la creazione del Fondo Europeo per la ricostruzione dell’Ucraina senza però specificare come si finanzierà. Tutti vogliono partecipare al banchetto della ricostruzione ma con i soldi degli altri. Comunque la Ue prevede che i finanziamenti vengano erogati a pezzi, verificando di volta in volta i progressi compiuti da Kiev nella lotta contro la corruzione, nell’attuazione delle riforme democratiche e amministrative e nell’uso dei fondi Ue. Secondo questa prospettiva, l’Ucraina sarà sostanzialmente commissariata e diventerà una sorta di protettorato Ue. Invece gli americani, d’accordo con i russi, vorrebbero che l’Ucraina diventasse una sorta di loro protettorato. In ogni caso il popolo ucraino, condotto alla guerra da governi irresponsabili e corrotti, dovrà sopportare il giogo della servitù.

    Putin ha invaso illegalmente l’Ucraina. Ma resta il fatto che all’origine della guerra c’è stata la volontà assurda e irresponsabile dei governi ucraini, forse corrotti con i soldi americani, di lasciare che la Nato mettesse le sue basi e i suoi missili alle frontiere contro la Russia, secondo i piani di espansione militare antirussi già previsti 25 anni prima dal consigliere americano per la sicurezza nazionale Zbigniew Brzezinski. Putin è un tiranno ma ha reagito ai piani Nato un po’ come aveva reagito molti anni prima John Kennedy quando i sovietici cercarono di mettere i loro missili a Cuba, alle porte dell’America.

    Source: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/24/piano-pace-ucraina-russia-usa-ue-spartizione-notizie/8205591/
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  • Chi è Riccardo Szumski, l’outsider anti-sistema delle elezioni in Veneto | il Nord Est
    https://www.ilnordest.it/politica/riccardo-szumski-chi-e-elezioni-veneto-medico-sindaco-no-vax-resistere-d2ta0w9i
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    Chi è Riccardo Szumski, l’outsider anti-sistema delle elezioni in Veneto
    II medico (radiato) alla guida del movimento “Resistere” ha raccolto attorno a sé l’esercito degli sfiduciati: come è arrivato dalle proteste No Green Pass a esprimere consiglieri
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  • ECCO chi SARA' il nuovo PRESIDENTE della Puglia! Purtroppo gli italiani hanno la memoria corta! Troppo corta!

    Covid: Decaro, restrizioni e vaccini contro collasso Paese - Notizie - Ansa.it
    "Restrizioni e vaccini" sono "l'unica soluzione per evitare la terza ondata e il collasso del Paese". (ANSA)
    https://www.ansa.it/puglia/notizie/2021/03/10/covid-decaro-restrizioni-e-vaccini-contro-collasso-paese_be298ff0-9e8d-4f44-9a69-302c4097d215.html
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  • Chi ha paura della Verità cerca di mettere a tacere i giornalisti liberi. Ma io non ho paura.
    di Raffaella Regoli

    Source: https://www.instagram.com/reel/DRW6vYDjHa5/?igsh=ZXA4NWpjZnIxYzI%3D
    Chi ha paura della Verità cerca di mettere a tacere i giornalisti liberi. Ma io non ho paura. di Raffaella Regoli Source: https://www.instagram.com/reel/DRW6vYDjHa5/?igsh=ZXA4NWpjZnIxYzI%3D
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  • Mattarella, adesso basta!

    “Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?”, «Fino a quando, dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?», diceva Cicerone all’indirizzo di Catilina, un nobile decaduto che mirava a prendere il potere a Roma con un colpo di stato violento, pianificando omicidi e incendi per creare caos e rovesciare il governo.
    “Fino a quando, Mattarella, abuserai della pazienza del Popolo Italiano?”.
    Il quotidiano “La Verità”, ha svelato, a mezzo del suo Direttore, Maurizio Belpietro, che in occasione di un incontro conviviale si sono dette frasi sconcertanti sul futuro del governo Meloni.
    “Dicevano che bisognava organizzare una grande linea dell’opposizione di sinistra, mettere insieme una serie di voci. A un certo punto, si augurava un provvidenziale scossone che cambiasse lo scenario … Il consigliere non nega questo, non erano quattro chiacchere tra amici, c’erano circa venti persone a quella cena”.
    Le parole sul “provvidenziale scossone” sono state dette nel corso di una cena di beneficenza che si è tenuta il 13 novembre “in un ristorante romano che si affaccia su Piazza Navona, alla presenza di oltre venti persone”.
    Giorgia Meloni non poteva fare a meno di andare al Quirinale, per ricucire lo strappo. Ma sconcerta quanto ella ha dichiarato al Capo dello Stato, al quale ha manifestato “il suo rammarico per le parole istituzionalmente e politicamente inopportune pronunciate in un contesto pubblico dal Consigliere, Francesco Saverio Garofani, e riportate ieri da un noto quotidiano italiano".

    Le parole ci sono state e non possono essere liquidate con un “comunque volemose bene”. Già in passato governi di centrodestra sono stati liquidati con veri e propri colpi di stato da parte di Presidenti della Repubblica che hanno agito al di fuori di ogni norma costituzionale.
    Intanto il Garofani rimane al suo posto come se nulla fosse accaduto. Chi lo ha messo in un incarico che è sempre stato disimpegnato da un militare? Mattarella dimentica che la Presidenza della Repubblica non è una succursale dei partiti, per cui uno come Garofani, Consigliere per gli affari del Consiglio supremo di Difesa e segretario dell'organismo, un incarico prestigioso che ricopre dal 2022 come primo non-militare, più volte eletto nel PD, non poteva rivestire quella carica, che è data proprio ai militari per evitare deviazioni politiche.
    Ma Mattarella è credibile quando dice che non sa nulla della vicenda? Non è la prima volta che ciò accade.
    Vogliamo ricordare quando ha detto che i proiettili ad uranio impoverito non esistevano, subito smentito da organi ufficiali della NATO! Intanto tanti militari si sono ammalati di cancro, mentre lui sbatteva loro la porta in faccia, pur chiedendo essi la verità sui fatti.
    Vogliamo ricordare lo scandalo del Consiglio Superiore della Magistratura, in cui, come ha scritto Luca Palamara in un suo libro, avvenivano illeciti di ogni genere con promozioni e destinazioni pilotate, di cui nulla sapeva Sergio Mattarella, pur essendo il suo Presidente e pur essendo riportato un episodio in cui Palamara è stato minacciato dal Procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, per non aver accolto l’invito del Quirinale a destinare in quel Consiglio un uomo segnalato da Mattarella!
    Vogliamo ricordare che, quando sono stati consegnati a Sergio Mattarella, a detta di Filippo Salamone, notissimo collettore di tangenti per conto della mafia, 50 milioni di lire, lui ha dovuto ammettere, obtorto collo, che ne aveva presi solo 3 di milioni! Nel frattempo si è scoperto che quei soldi facevano parte dei 5.000 miliardi di lire, che dovevano essere distribuiti ai politici (il 2,5%, cioè 125 miliardi di lire), di cui oggi si sta occupando la Procura della Repubblica di Caltanissetta nella ben nota inchiesta Mafia/Appalti, in relazione alle uccisioni di Falcone e Borsellino con le loro scorte, in cui ho reso ampia testimonianza ad un Colonnello della Guardia di Finanza, di quell’Ufficio di Procura!
    Vogliamo ricordare il fatto che Sergio Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica il 31 gennaio 2015 da Deputati (630) che non si erano ancora convalidati (si sono convalidati 5 mesi dopo, il 1° luglio 2015) e nulla ha obiettato in proposito, nemmeno sul fatto che 480 parlamentari, dichiarati anche da lui (all’epoca Consigliere della Consulta) illegittimi, lo avevano votato? Dove è andato a finire il senso del rispetto delle massime Istituzioni della Repubblica?
    Vogliamo ricordare il fatto che il 9 marzo 2000, nel momento in cui il Comandante Generale dell’Arma lo aveva cercato (lui all’epoca era Ministro della Difesa) perché si stavano approvando due emendamenti che di fatto avrebbero politicizzato l’Istituzione, lui è scomparso gettando nello sconcerto lo Stato Maggiore dell’Arma, che si è rivolta a me, nella mia veste di Presidente del COCER Carabinieri, per salvare l’Istituzione. Cosa che io feci, scontrandomi con veemenza con Massimo D’Alema (all’epoca Capo del Governo), che faceva lo gnorri, minacciandolo che il giorno dopo sarei andato con i Delegati del COCER Carabinieri, legandoci in uniforme, davanti a Palazzo Chigi?
    Vogliamo ricordare il fatto che Sergio Mattarella ha accettato l’incarico di Ministro della Pubblica Istruzione nel 1989, nel governo presieduto da Giulio Andreotti, pur sapendo che costui, era stato condannato dalla Corte d’Assise d’Appello di Palermo per le sue frequentazioni dei capi mafia, fatti confermati dalla Corte di Cassazione. In uno di questi incontri il capo mafia Bontate ha esortato Andreotti a incontrarlo. Nella circostanza, Bontate gli ha detto che la mafia (fatto riportato in sentenza) avrebbe ucciso suo fratello Piersanti, che stava venendo meno ai patti: aveva ricevuto voti e denaro da Cosa nostra e adesso aveva voltato le spalle ai mafiosi. Andreotti non avvisò né le forze di polizia, né l’interessato, che venne ucciso sei mesi dopo. Nonostante questo fatto sconcertante, stigmatizzato dal giornalista Travaglio, a lui ben noto, ha accettato l’incarico ministeriale.
    Vogliamo ricordare il fatto che per averlo materialmente arrestato il 21 dicembre 2017 per usurpazione di potere politico per non essere stato eletto legittimamente Presidente della Repubblica (il verbale, sottoscritto da ben 11 cittadini è ancora gli atti della Stazione Carabinieri di Roma/Quirinale) sono stato rinviato a giudizio, su richiesta del ben noto Procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone, oggi indagato dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta per aver favorito Cosa nostra, per vilipendio. Nel dicembre del 2024, dopo 7 anni di sofferenze, sono stato assolto, ma la Procura della Repubblica di Roma continua a non verificare se Mattarella sia stato regolarmente eletto, nonostante la dettagliata denuncia presentata.
    Vogliamo ricordare che suo padre Bernardo Mattarella è stato indicato anche in documenti della Commissione di inchiesta parlamentare sulla mafia, come colui che ha transitato i mafiosi nella DC. Di recente, il senatore Scarpinato del M5S, già Sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo, ha dichiarato più volte e pubblicamente che la strage di Portella della Ginestra, dove sono state uccisi, a colpi di mitraglia, 11 lavoratori, è stata una strage di Stato. Allora non è stato Salvatore Giuliano a uccidere i suoi compaesani. Ma, allora chi?
    Suonano terribili le parole di Gaspare Pisciotta pronunciate dinanzi al Presidente della Corte di Assisi di Viterbo: “Signor Presidente la strage di Portella della Ginestra è stata organizzata da Bernardo Mattarella, Giovanni Alliata di Montereale, Tommaso Leone Marchesano, Giacomo Cusumano Geloso e Mario Scelba”.
    Ma Mattarella non sa e non deve sapere. Silvio Berlusconi, però è stato condannato a 4 anni di reclusione per evasione fiscale “perché non poteva non sapere”.
    La legge non è uguale per tutti!
    “Fino a quando Mattarella abuserai della pazienza degli Italiani e non riterrai opportuno di dimetterti, in quanto – come diceva Falcone – la illegalità non premia mai”.

    Roma, 20 novembre 2025

    Antonio Pappalardo
    Mattarella, adesso basta! “Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?”, «Fino a quando, dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?», diceva Cicerone all’indirizzo di Catilina, un nobile decaduto che mirava a prendere il potere a Roma con un colpo di stato violento, pianificando omicidi e incendi per creare caos e rovesciare il governo. “Fino a quando, Mattarella, abuserai della pazienza del Popolo Italiano?”. Il quotidiano “La Verità”, ha svelato, a mezzo del suo Direttore, Maurizio Belpietro, che in occasione di un incontro conviviale si sono dette frasi sconcertanti sul futuro del governo Meloni. “Dicevano che bisognava organizzare una grande linea dell’opposizione di sinistra, mettere insieme una serie di voci. A un certo punto, si augurava un provvidenziale scossone che cambiasse lo scenario … Il consigliere non nega questo, non erano quattro chiacchere tra amici, c’erano circa venti persone a quella cena”. Le parole sul “provvidenziale scossone” sono state dette nel corso di una cena di beneficenza che si è tenuta il 13 novembre “in un ristorante romano che si affaccia su Piazza Navona, alla presenza di oltre venti persone”. Giorgia Meloni non poteva fare a meno di andare al Quirinale, per ricucire lo strappo. Ma sconcerta quanto ella ha dichiarato al Capo dello Stato, al quale ha manifestato “il suo rammarico per le parole istituzionalmente e politicamente inopportune pronunciate in un contesto pubblico dal Consigliere, Francesco Saverio Garofani, e riportate ieri da un noto quotidiano italiano". Le parole ci sono state e non possono essere liquidate con un “comunque volemose bene”. Già in passato governi di centrodestra sono stati liquidati con veri e propri colpi di stato da parte di Presidenti della Repubblica che hanno agito al di fuori di ogni norma costituzionale. Intanto il Garofani rimane al suo posto come se nulla fosse accaduto. Chi lo ha messo in un incarico che è sempre stato disimpegnato da un militare? Mattarella dimentica che la Presidenza della Repubblica non è una succursale dei partiti, per cui uno come Garofani, Consigliere per gli affari del Consiglio supremo di Difesa e segretario dell'organismo, un incarico prestigioso che ricopre dal 2022 come primo non-militare, più volte eletto nel PD, non poteva rivestire quella carica, che è data proprio ai militari per evitare deviazioni politiche. Ma Mattarella è credibile quando dice che non sa nulla della vicenda? Non è la prima volta che ciò accade. Vogliamo ricordare quando ha detto che i proiettili ad uranio impoverito non esistevano, subito smentito da organi ufficiali della NATO! Intanto tanti militari si sono ammalati di cancro, mentre lui sbatteva loro la porta in faccia, pur chiedendo essi la verità sui fatti. Vogliamo ricordare lo scandalo del Consiglio Superiore della Magistratura, in cui, come ha scritto Luca Palamara in un suo libro, avvenivano illeciti di ogni genere con promozioni e destinazioni pilotate, di cui nulla sapeva Sergio Mattarella, pur essendo il suo Presidente e pur essendo riportato un episodio in cui Palamara è stato minacciato dal Procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, per non aver accolto l’invito del Quirinale a destinare in quel Consiglio un uomo segnalato da Mattarella! Vogliamo ricordare che, quando sono stati consegnati a Sergio Mattarella, a detta di Filippo Salamone, notissimo collettore di tangenti per conto della mafia, 50 milioni di lire, lui ha dovuto ammettere, obtorto collo, che ne aveva presi solo 3 di milioni! Nel frattempo si è scoperto che quei soldi facevano parte dei 5.000 miliardi di lire, che dovevano essere distribuiti ai politici (il 2,5%, cioè 125 miliardi di lire), di cui oggi si sta occupando la Procura della Repubblica di Caltanissetta nella ben nota inchiesta Mafia/Appalti, in relazione alle uccisioni di Falcone e Borsellino con le loro scorte, in cui ho reso ampia testimonianza ad un Colonnello della Guardia di Finanza, di quell’Ufficio di Procura! Vogliamo ricordare il fatto che Sergio Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica il 31 gennaio 2015 da Deputati (630) che non si erano ancora convalidati (si sono convalidati 5 mesi dopo, il 1° luglio 2015) e nulla ha obiettato in proposito, nemmeno sul fatto che 480 parlamentari, dichiarati anche da lui (all’epoca Consigliere della Consulta) illegittimi, lo avevano votato? Dove è andato a finire il senso del rispetto delle massime Istituzioni della Repubblica? Vogliamo ricordare il fatto che il 9 marzo 2000, nel momento in cui il Comandante Generale dell’Arma lo aveva cercato (lui all’epoca era Ministro della Difesa) perché si stavano approvando due emendamenti che di fatto avrebbero politicizzato l’Istituzione, lui è scomparso gettando nello sconcerto lo Stato Maggiore dell’Arma, che si è rivolta a me, nella mia veste di Presidente del COCER Carabinieri, per salvare l’Istituzione. Cosa che io feci, scontrandomi con veemenza con Massimo D’Alema (all’epoca Capo del Governo), che faceva lo gnorri, minacciandolo che il giorno dopo sarei andato con i Delegati del COCER Carabinieri, legandoci in uniforme, davanti a Palazzo Chigi? Vogliamo ricordare il fatto che Sergio Mattarella ha accettato l’incarico di Ministro della Pubblica Istruzione nel 1989, nel governo presieduto da Giulio Andreotti, pur sapendo che costui, era stato condannato dalla Corte d’Assise d’Appello di Palermo per le sue frequentazioni dei capi mafia, fatti confermati dalla Corte di Cassazione. In uno di questi incontri il capo mafia Bontate ha esortato Andreotti a incontrarlo. Nella circostanza, Bontate gli ha detto che la mafia (fatto riportato in sentenza) avrebbe ucciso suo fratello Piersanti, che stava venendo meno ai patti: aveva ricevuto voti e denaro da Cosa nostra e adesso aveva voltato le spalle ai mafiosi. Andreotti non avvisò né le forze di polizia, né l’interessato, che venne ucciso sei mesi dopo. Nonostante questo fatto sconcertante, stigmatizzato dal giornalista Travaglio, a lui ben noto, ha accettato l’incarico ministeriale. Vogliamo ricordare il fatto che per averlo materialmente arrestato il 21 dicembre 2017 per usurpazione di potere politico per non essere stato eletto legittimamente Presidente della Repubblica (il verbale, sottoscritto da ben 11 cittadini è ancora gli atti della Stazione Carabinieri di Roma/Quirinale) sono stato rinviato a giudizio, su richiesta del ben noto Procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone, oggi indagato dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta per aver favorito Cosa nostra, per vilipendio. Nel dicembre del 2024, dopo 7 anni di sofferenze, sono stato assolto, ma la Procura della Repubblica di Roma continua a non verificare se Mattarella sia stato regolarmente eletto, nonostante la dettagliata denuncia presentata. Vogliamo ricordare che suo padre Bernardo Mattarella è stato indicato anche in documenti della Commissione di inchiesta parlamentare sulla mafia, come colui che ha transitato i mafiosi nella DC. Di recente, il senatore Scarpinato del M5S, già Sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo, ha dichiarato più volte e pubblicamente che la strage di Portella della Ginestra, dove sono state uccisi, a colpi di mitraglia, 11 lavoratori, è stata una strage di Stato. Allora non è stato Salvatore Giuliano a uccidere i suoi compaesani. Ma, allora chi? Suonano terribili le parole di Gaspare Pisciotta pronunciate dinanzi al Presidente della Corte di Assisi di Viterbo: “Signor Presidente la strage di Portella della Ginestra è stata organizzata da Bernardo Mattarella, Giovanni Alliata di Montereale, Tommaso Leone Marchesano, Giacomo Cusumano Geloso e Mario Scelba”. Ma Mattarella non sa e non deve sapere. Silvio Berlusconi, però è stato condannato a 4 anni di reclusione per evasione fiscale “perché non poteva non sapere”. La legge non è uguale per tutti! “Fino a quando Mattarella abuserai della pazienza degli Italiani e non riterrai opportuno di dimetterti, in quanto – come diceva Falcone – la illegalità non premia mai”. Roma, 20 novembre 2025 Antonio Pappalardo
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  • COSA vi ASPETTAVATE dopo AVERLI ALLONTANATI dalla FAMIGLIA?

    Famiglia nel bosco: il racconto dei genitori dei bimbi allontanati
    Il racconto dei genitori dei bambini che vivevano nel bosco di Palmoli, allontanati dal tribunale per le condizioni abitative considerate pericolose...
    Mentre la politica blatera, il ministro della Giustizia pensa di dover intervenire e i magistrati fanno quadrato intorno ai colleghi, i genitori dei bimbi allontanati dalla capanna in cui vivevano, prima di essere allontanati per ordine del Tribunale dell’Aquila, spiegano ai giornalisti cosa sta accadendo ai figli e cosa accade a loro. “C’è stata la fase della rabbia, poi quella della paura. Ora sono superate, sono fiducioso” confida al Corriere della Sera che vuole ricongiungersi con la sua famiglia. L’uomo spiega anche che l’abitazione – considerata inadatta per assenza di corrente elettrica e acqua – verrà migliorata. “Si tratta di un progetto studiato da un ingegnere al quale ci siamo rivolti. Prevede di aggiungere un locale alla casa. Ospiterà cucina e bagno“, dichiara rispondendo alle critiche sulla inadeguatezza delle condizioni abitative.

    Le criticità
    I piccoli, una bambina di 8 anni e due gemelli di 6, vivevano in quello che appare come un rudere fatiscente e privo di utenze e in una roulotte nel bosco a Palmoli (Chieti). per i magistrati è stato necessario allontanare i minori dall’abitazione familiare, “in considerazione del pericolo per l’integrità fisica derivante dalla condizione abitativa, nonché dal rifiuto da parte dei genitori di consentire le verifiche e i trattamenti sanitari obbligatori per legge”. Inoltre, “l’assenza di agibilità e pertanto di sicurezza statica, anche sotto il profilo del rischio sismico e della prevenzione di incendi, degli impianti elettrico, idrico e termico e delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità dell’abitazione, comporta la presunzione ex lege dell’esistenza del periodo di pregiudizio per l’integrità e l’incolumità fisica dei minori”.

    Solo latte di soia e niente tv
    A questi dati l’uomo replica così: “Hanno detto che viviamo nell’inconsapevolezza. Invece abbiamo il nostro know how – continua, ricordando la cura con cui gestiscono la vita familiare e le coltivazioni di frutta e verdura -. Vorrei dire qualcosa che non è stato compreso: noi proviamo una particolare soddisfazione a nutrirci dei prodotti della terra da noi stessi coltivata. Una soddisfazione nel fare a meno di tutto ciò che è in più”. Un’alimentazione di fatto vegana, ma non seguita da uno specialista e sconsigliata dalla letteratura scientifica e dalle società di pediatria. Almeno nei primi sei anni di vita, secondo gli esperti, i bambini non dovrebbero mai fare a meno dei derivati di origine animale. L’uomo tiene a specificare: “Niente latte di mucca. Non mangiamo animali), verdure e frutta solo delle nostre coltivazioni. Colazione? Tè con porridge. Voi continuate a concentrarvi su cose superflue. A noi non servono. Non abbiamo elettrodomestici, ma non ci servono. Non abbiamo la tv. In compenso abbiamo due pc che vengono utilizzati anche dai bambini per studiare”.

    “Sotto choc”, “euforici”
    Il padre dei piccoli dice che sono “Sono sotto choc per questa separazione. È difficile spiegare, si tratta di un equilibrio a cui sono abituati. La sera ci si ritrova tutti assieme per mangiare, scherzare, giocare. Questo è venuto meno. Sono distrutto. Li ho visti dieci minuti questa mattina, il tempo di lasciare indumenti e giocattoli e li ho dovuti lasciare. Nel centro dove li hanno portati non è prevista la mia presenza”.

    Anche la madre ritiene che i figli stiano vivendo un trauma: “Li vedo stranamente euforici, e capisco che è la dimostrazione della loro ansia. Vorrebbero tornare a casa, tornare ad essere un nucleo familiare. Io resto qui, non li lascio soli. I nostri figli non andranno in una scuola ortodossa, continueranno a ricevere un’educazione familiare e naturale, si chiama unschooling e ti connette con la parte destra del cervello” aggiunge ribadendo il loro progetto educativo. L’avvocato Giovanni Angelucci sta preparando l’appello contro l’ordinanza che ha tolto la potestà genitoriale. I genitori, intanto, confidano che il progetto edilizio, con stanze aggiuntive e bagno interno, possa migliorare le condizioni della casa e consentire il ritorno dei figli.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/23/famiglia-bosco-bambini-allontanati-palmoli-notizie/8204948/
    COSA vi ASPETTAVATE dopo AVERLI ALLONTANATI dalla FAMIGLIA? Famiglia nel bosco: il racconto dei genitori dei bimbi allontanati Il racconto dei genitori dei bambini che vivevano nel bosco di Palmoli, allontanati dal tribunale per le condizioni abitative considerate pericolose... Mentre la politica blatera, il ministro della Giustizia pensa di dover intervenire e i magistrati fanno quadrato intorno ai colleghi, i genitori dei bimbi allontanati dalla capanna in cui vivevano, prima di essere allontanati per ordine del Tribunale dell’Aquila, spiegano ai giornalisti cosa sta accadendo ai figli e cosa accade a loro. “C’è stata la fase della rabbia, poi quella della paura. Ora sono superate, sono fiducioso” confida al Corriere della Sera che vuole ricongiungersi con la sua famiglia. L’uomo spiega anche che l’abitazione – considerata inadatta per assenza di corrente elettrica e acqua – verrà migliorata. “Si tratta di un progetto studiato da un ingegnere al quale ci siamo rivolti. Prevede di aggiungere un locale alla casa. Ospiterà cucina e bagno“, dichiara rispondendo alle critiche sulla inadeguatezza delle condizioni abitative. Le criticità I piccoli, una bambina di 8 anni e due gemelli di 6, vivevano in quello che appare come un rudere fatiscente e privo di utenze e in una roulotte nel bosco a Palmoli (Chieti). per i magistrati è stato necessario allontanare i minori dall’abitazione familiare, “in considerazione del pericolo per l’integrità fisica derivante dalla condizione abitativa, nonché dal rifiuto da parte dei genitori di consentire le verifiche e i trattamenti sanitari obbligatori per legge”. Inoltre, “l’assenza di agibilità e pertanto di sicurezza statica, anche sotto il profilo del rischio sismico e della prevenzione di incendi, degli impianti elettrico, idrico e termico e delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità dell’abitazione, comporta la presunzione ex lege dell’esistenza del periodo di pregiudizio per l’integrità e l’incolumità fisica dei minori”. Solo latte di soia e niente tv A questi dati l’uomo replica così: “Hanno detto che viviamo nell’inconsapevolezza. Invece abbiamo il nostro know how – continua, ricordando la cura con cui gestiscono la vita familiare e le coltivazioni di frutta e verdura -. Vorrei dire qualcosa che non è stato compreso: noi proviamo una particolare soddisfazione a nutrirci dei prodotti della terra da noi stessi coltivata. Una soddisfazione nel fare a meno di tutto ciò che è in più”. Un’alimentazione di fatto vegana, ma non seguita da uno specialista e sconsigliata dalla letteratura scientifica e dalle società di pediatria. Almeno nei primi sei anni di vita, secondo gli esperti, i bambini non dovrebbero mai fare a meno dei derivati di origine animale. L’uomo tiene a specificare: “Niente latte di mucca. Non mangiamo animali), verdure e frutta solo delle nostre coltivazioni. Colazione? Tè con porridge. Voi continuate a concentrarvi su cose superflue. A noi non servono. Non abbiamo elettrodomestici, ma non ci servono. Non abbiamo la tv. In compenso abbiamo due pc che vengono utilizzati anche dai bambini per studiare”. “Sotto choc”, “euforici” Il padre dei piccoli dice che sono “Sono sotto choc per questa separazione. È difficile spiegare, si tratta di un equilibrio a cui sono abituati. La sera ci si ritrova tutti assieme per mangiare, scherzare, giocare. Questo è venuto meno. Sono distrutto. Li ho visti dieci minuti questa mattina, il tempo di lasciare indumenti e giocattoli e li ho dovuti lasciare. Nel centro dove li hanno portati non è prevista la mia presenza”. Anche la madre ritiene che i figli stiano vivendo un trauma: “Li vedo stranamente euforici, e capisco che è la dimostrazione della loro ansia. Vorrebbero tornare a casa, tornare ad essere un nucleo familiare. Io resto qui, non li lascio soli. I nostri figli non andranno in una scuola ortodossa, continueranno a ricevere un’educazione familiare e naturale, si chiama unschooling e ti connette con la parte destra del cervello” aggiunge ribadendo il loro progetto educativo. L’avvocato Giovanni Angelucci sta preparando l’appello contro l’ordinanza che ha tolto la potestà genitoriale. I genitori, intanto, confidano che il progetto edilizio, con stanze aggiuntive e bagno interno, possa migliorare le condizioni della casa e consentire il ritorno dei figli. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/23/famiglia-bosco-bambini-allontanati-palmoli-notizie/8204948/
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    Famiglia nel bosco: il racconto dei genitori dei bimbi allontanati
    Il racconto dei genitori dei bambini che vivevano nel bosco di Palmoli, allontanati dal tribunale per le condizioni abitative considerate pericolose.
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  • RFK Jr:
    Il WEF è "un club di miliardari che si propone di far sì che il mondo sposti la ricchezza verso l'alto e di imporre controlli totalitari su tutti gli altri".
    "Mi stupisce che queste persone vadano a Davos con i loro jet privati ​​e siano in grado di dire ai leader mondiali come governarci in modo da sradicare i nostri diritti costituzionali e civili".

    RFK Jr:
    Il WEF è "un club di miliardari che si propone di far sì che il mondo sposti la ricchezza verso l'alto e di imporre controlli totalitari su tutti gli altri".
    "Mi stupisce che queste persone vadano a Davos con i loro jet privati ​​e siano in grado di dire ai leader mondiali come governarci in modo da sradicare i nostri diritti costituzionali e civili".
    RFK Jr: Il WEF è "un club di miliardari che si propone di far sì che il mondo sposti la ricchezza verso l'alto e di imporre controlli totalitari su tutti gli altri". "Mi stupisce che queste persone vadano a Davos con i loro jet privati ​​e siano in grado di dire ai leader mondiali come governarci in modo da sradicare i nostri diritti costituzionali e civili". RFK Jr: Il WEF è "un club di miliardari che si propone di far sì che il mondo sposti la ricchezza verso l'alto e di imporre controlli totalitari su tutti gli altri". "Mi stupisce che queste persone vadano a Davos con i loro jet privati ​​e siano in grado di dire ai leader mondiali come governarci in modo da sradicare i nostri diritti costituzionali e civili".
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  • Ma poi ci pensa il genio della sghignazzante Nathalie Tocci, a sgomberare il campo dai dubbi: in un commento su “La Stampa” di oggi, 22 novembre, teorizza che forse la Russia rischia di vincere nella trattativa, ma è stata sconfitta nella guerra. Proprio così....

    L'ultimo, imperdibile, post del Prof. Angelo d'Orsi

    https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-angelo_dorsi__europa_ridotta_a_cadavere_politico/39602_63782/
    Ma poi ci pensa il genio della sghignazzante Nathalie Tocci, a sgomberare il campo dai dubbi: in un commento su “La Stampa” di oggi, 22 novembre, teorizza che forse la Russia rischia di vincere nella trattativa, ma è stata sconfitta nella guerra. Proprio così.... L'ultimo, imperdibile, post del Prof. Angelo d'Orsi https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-angelo_dorsi__europa_ridotta_a_cadavere_politico/39602_63782/
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    Angelo d'Orsi - Europa ridotta a cadavere politico
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  • MILANO E LE RIQUALIFICAZIONI-REGALO: CHI SI RICORDA LOC2026?

    In una città dormiente e con la compiacenza di media asserviti, andava in scena la privatizzazione di piazzale Loreto e di altri pezzi della città a fondi privati, con solo poche realtà (noi c'eravamo) a denunciarne i rischi.
    Indovinate come è andata a finire:

    https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/inchiesta-urbanistica-i3sfvrgw

    https://www.milanofinanza.it/news/urbanistica-la-maxi-inchiesta-di-milano-si-allarga-indagini-anche-per-turbativa-d-asta-202510291741316356

    https://t.me/noztlmilanolibera/895

    https://t.me/movimentoperleliberta/3495

    https://t.me/noztlmilanolibera/1016?single

    https://www.domusweb.it/it/notizie/2025/06/20/riqualificazione-piazzale-loreto-milano-diventa-centro-commerciale.html
    MILANO E LE RIQUALIFICAZIONI-REGALO: CHI SI RICORDA LOC2026? In una città dormiente e con la compiacenza di media asserviti, andava in scena la privatizzazione di piazzale Loreto e di altri pezzi della città a fondi privati, con solo poche realtà (noi c'eravamo) a denunciarne i rischi. Indovinate come è andata a finire: https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/inchiesta-urbanistica-i3sfvrgw https://www.milanofinanza.it/news/urbanistica-la-maxi-inchiesta-di-milano-si-allarga-indagini-anche-per-turbativa-d-asta-202510291741316356 https://t.me/noztlmilanolibera/895 https://t.me/movimentoperleliberta/3495 https://t.me/noztlmilanolibera/1016?single https://www.domusweb.it/it/notizie/2025/06/20/riqualificazione-piazzale-loreto-milano-diventa-centro-commerciale.html
    WWW.ILGIORNO.IT
    Urbanistica, ipotesi turbativa d’asta: “Bandi su misura e aree spartite”. Faro dall’ex anagrafe a Loreto e Mind
    L’accusa dei pm: dalle chat Catella-Tancredi-Malangone gravi indizi. “Il Ceo di Coima dava le direttive”. Si allunga l’elenco di indagati (oltre 100) e imputazioni. “Scali ferroviari? Bene comune sacrificato”
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  • L'UCRAINA E IL PIANO DI TRUMP: NON VOGLIONO CEDERE TERRITORIO NÉ RESTRINGERE L'ESERCITO

    Dichiarazione della vice rappresentante permanente dell'Ucraina presso l'ONU Kristina Gayovishin:
    ... le nostre linee rosse sono chiare e immutabili.
    Non ci sarà mai alcun riconoscimento, formale o di altro tipo, del territorio ucraino temporaneamente occupato dalla Federazione Russa come territorio russo. La nostra terra non è in vendita.
    L'Ucraina non accetterà alcuna limitazione al suo diritto all'autodifesa o al numero e alle capacità delle sue forze armate.
    Non tollereremo inoltre alcuna violazione della nostra sovranità, compreso il nostro diritto sovrano di scegliere le alleanze a cui vogliamo aderire.
    Qualsiasi processo di pace autentico deve rispettare il principio fondamentale: niente sull'Ucraina senza l'Ucraina e niente sull'Europa senza l'Europa.
    L'UCRAINA E IL PIANO DI TRUMP: NON VOGLIONO CEDERE TERRITORIO NÉ RESTRINGERE L'ESERCITO ▪️Dichiarazione della vice rappresentante permanente dell'Ucraina presso l'ONU Kristina Gayovishin: ▪️... le nostre linee rosse sono chiare e immutabili. ▪️Non ci sarà mai alcun riconoscimento, formale o di altro tipo, del territorio ucraino temporaneamente occupato dalla Federazione Russa come territorio russo. La nostra terra non è in vendita. ▪️L'Ucraina non accetterà alcuna limitazione al suo diritto all'autodifesa o al numero e alle capacità delle sue forze armate. ▪️Non tollereremo inoltre alcuna violazione della nostra sovranità, compreso il nostro diritto sovrano di scegliere le alleanze a cui vogliamo aderire. ▪️Qualsiasi processo di pace autentico deve rispettare il principio fondamentale: niente sull'Ucraina senza l'Ucraina e niente sull'Europa senza l'Europa.
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