• Per favore, leggete dal Dott. Ezzideen, Gaza

    Non c'è internet. Nessun segnale. Nessun suono. Nessun mondo oltre questa gabbia.
    Ho camminato per trenta minuti tra rovine e polvere. Non in cerca di una via di fuga, ma di un frammento di segnale, giusto quel tanto che basta per sussurrare: "Siamo ancora vivi".
    Non perché qualcuno stia ascoltando, ma perché morire senza essere ascoltati è la morte definitiva.
    Gaza ora è silenziosa. Non di pace, ma di annientamento.
    Non un silenzio di immobilità, ma di soffocamento.
    Hanno tagliato l'ultimo cavo. Nessun messaggio esce. Nessuna immagine entra.
    Persino il dolore è stato proibito.
    Ho superato i cadaveri di edifici, di case, di uomini, alcuni respiravano, altri no. Tutti cancellati dalla stessa mano che ha cancellato le nostre voci.
    Questo non è solo un assedio di bombe. È un assedio della memoria: una guerra contro la nostra capacità di dire: "Eravamo qui".
    I bombardamenti non sono mai cessati, soprattutto a Jabalia. Bombardano le strade dove i bambini chiedono cibo. Bombardano le file dove le madri aspettano la farina. Bombardano la fame stessa.
    Niente cibo. Niente acqua. Nessuna via d'uscita. E coloro che ci provano, coloro che cercano aiuto, vengono colpiti.
    Qui si muore, e nessuno lo sa.
    Non perché le uccisioni si siano fermate, ma perché la distruzione della connessione è riuscita.
    Internet è stato il nostro ultimo respiro. Non era un lusso; era l'ultima prova della nostra umanità.
    Ora non c'è più. E nel buio, massacrano senza conseguenze.
    Ho trovato questo debole segnale eSIM come un uomo morente trova un barlume di fiamma. Ero in piedi sotto un cielo squarciato, rischiando la morte, non per essere salvato, ma per inviare questo.
    Un singolo messaggio. Un'ultima resistenza.
    Se state leggendo questo, ricordate che abbiamo attraversato il fuoco per dirlo.
    Non siamo rimasti in silenzio. Siamo stati messi a tacere.
    E quando i cavi saranno ripristinati, la verità trasparirà dai fili, e il mondo saprà cosa ha scelto di non vedere.

    Dott. Ezzideen, Gaza
    -----------------------------
    Silenzio per Gaza

    A partire da oggi, spegnerò il mio cellulare dalle 21:00 alle 21:30 per una settimana, per il popolo palestinese.
    30 minuti di silenzio digitale
    "Silenzio per Gaza" è una campagna digitale coordinata. È un'ondata crescente.
    Perché qualcosa si può fare: una pausa digitale giornaliera di 30 minuti ogni sera, dalle 21:00 alle 21:30 ora locale di ogni Paese.
    Durante questa pausa:
    Niente social media. Nessun messaggio. Nessun commento. Telefoni e computer saranno spenti.
    Questa azione collettiva invierà un forte segnale digitale agli algoritmi e mostrerà la nostra solidarietà con Gaza. (Non è facile, ma facciamo qualcosa. È ciò che conta.)
    L'idea:
    Ogni giorno, alla stessa ora, milioni di utenti in tutto il mondo rimarranno completamente in silenzio sui social media per 30 minuti. Nessun post. Nessun Mi piace. Nessun commento. Nessuna app aperta.
    Silenzio digitale completo. Spegni il telefono.
    È un atto di resistenza, una protesta digitale globale.
    La rabbia di tanti cittadini di fronte a un'ingiustizia immensa.
    Perché qualcosa si può fare: semplice ed efficace.
    Ricordate il silenzio digitale delle 21:00.
    (Impostate una sveglia sul telefono: promemoria per le 21:00.)

    Spiegazione tecnica:
    1. Impatto algoritmico
    Le piattaforme dei social media dipendono dall'attività costante degli utenti. Siamo noi che manteniamo attivo il sistema. Un calo improvviso e sincronizzato dell'attività, anche per un breve periodo, può:
    (a) interrompere gli algoritmi di visibilità.
    (b) influenzare le statistiche sul traffico in tempo reale.
    (c) inviare un segnale tecnico ai server in merito a comportamenti anomali degli utenti.
    Questo atto evidenzia la resistenza dei cittadini all'ingiustizia, che fino ad ora era alimentata dalla nostra passività. 2. Impatto simbolico
    In un mondo iperconnesso, il silenzio digitale è una dichiarazione potente.
    Crea un netto contrasto tra il rumore dei social media e il silenzio forzato a Gaza.
    È un momento di riflessione collettiva.
    3. Impatto sociale
    Se l'azione sarà diffusa, i leader vedranno che i cittadini respingono il crimine a Gaza –
    E solo allora si muoveranno.

    Miriamo a creare un'ondata progressista che si diffonda in tutto il mondo .
    Non dimenticate: 21:00 (21:00) — Silenzio digitale!
    Impostate i vostri orologi. Spegnete i telefoni!


    Dalle 21:00 (21:00) alle 21:30 (21:30) — Ovunque vi troviate nel mondo:
    SMETTETE di usare:
    * Telefoni
    * Computer
    * Laptop

    SILENZIO — per il bene di Gaza. GRAZIE
    Per favore, leggete dal Dott. Ezzideen, Gaza Non c'è internet. Nessun segnale. Nessun suono. Nessun mondo oltre questa gabbia. Ho camminato per trenta minuti tra rovine e polvere. Non in cerca di una via di fuga, ma di un frammento di segnale, giusto quel tanto che basta per sussurrare: "Siamo ancora vivi". Non perché qualcuno stia ascoltando, ma perché morire senza essere ascoltati è la morte definitiva. Gaza ora è silenziosa. Non di pace, ma di annientamento. Non un silenzio di immobilità, ma di soffocamento. Hanno tagliato l'ultimo cavo. Nessun messaggio esce. Nessuna immagine entra. Persino il dolore è stato proibito. Ho superato i cadaveri di edifici, di case, di uomini, alcuni respiravano, altri no. Tutti cancellati dalla stessa mano che ha cancellato le nostre voci. Questo non è solo un assedio di bombe. È un assedio della memoria: una guerra contro la nostra capacità di dire: "Eravamo qui". I bombardamenti non sono mai cessati, soprattutto a Jabalia. Bombardano le strade dove i bambini chiedono cibo. Bombardano le file dove le madri aspettano la farina. Bombardano la fame stessa. Niente cibo. Niente acqua. Nessuna via d'uscita. E coloro che ci provano, coloro che cercano aiuto, vengono colpiti. Qui si muore, e nessuno lo sa. Non perché le uccisioni si siano fermate, ma perché la distruzione della connessione è riuscita. Internet è stato il nostro ultimo respiro. Non era un lusso; era l'ultima prova della nostra umanità. Ora non c'è più. E nel buio, massacrano senza conseguenze. Ho trovato questo debole segnale eSIM come un uomo morente trova un barlume di fiamma. Ero in piedi sotto un cielo squarciato, rischiando la morte, non per essere salvato, ma per inviare questo. Un singolo messaggio. Un'ultima resistenza. Se state leggendo questo, ricordate che abbiamo attraversato il fuoco per dirlo. Non siamo rimasti in silenzio. Siamo stati messi a tacere. E quando i cavi saranno ripristinati, la verità trasparirà dai fili, e il mondo saprà cosa ha scelto di non vedere. Dott. Ezzideen, Gaza ----------------------------- Silenzio per Gaza A partire da oggi, spegnerò il mio cellulare dalle 21:00 alle 21:30 per una settimana, per il popolo palestinese. 30 minuti di silenzio digitale "Silenzio per Gaza" è una campagna digitale coordinata. È un'ondata crescente. Perché qualcosa si può fare: una pausa digitale giornaliera di 30 minuti ogni sera, dalle 21:00 alle 21:30 ora locale di ogni Paese. Durante questa pausa: Niente social media. Nessun messaggio. Nessun commento. Telefoni e computer saranno spenti. Questa azione collettiva invierà un forte segnale digitale agli algoritmi e mostrerà la nostra solidarietà con Gaza. (Non è facile, ma facciamo qualcosa. È ciò che conta.) L'idea: Ogni giorno, alla stessa ora, milioni di utenti in tutto il mondo rimarranno completamente in silenzio sui social media per 30 minuti. Nessun post. Nessun Mi piace. Nessun commento. Nessuna app aperta. Silenzio digitale completo. Spegni il telefono. È un atto di resistenza, una protesta digitale globale. La rabbia di tanti cittadini di fronte a un'ingiustizia immensa. Perché qualcosa si può fare: semplice ed efficace. Ricordate il silenzio digitale delle 21:00. (Impostate una sveglia sul telefono: promemoria per le 21:00.) Spiegazione tecnica: 1. Impatto algoritmico Le piattaforme dei social media dipendono dall'attività costante degli utenti. Siamo noi che manteniamo attivo il sistema. Un calo improvviso e sincronizzato dell'attività, anche per un breve periodo, può: (a) interrompere gli algoritmi di visibilità. (b) influenzare le statistiche sul traffico in tempo reale. (c) inviare un segnale tecnico ai server in merito a comportamenti anomali degli utenti. Questo atto evidenzia la resistenza dei cittadini all'ingiustizia, che fino ad ora era alimentata dalla nostra passività. 2. Impatto simbolico In un mondo iperconnesso, il silenzio digitale è una dichiarazione potente. Crea un netto contrasto tra il rumore dei social media e il silenzio forzato a Gaza. È un momento di riflessione collettiva. 3. Impatto sociale Se l'azione sarà diffusa, i leader vedranno che i cittadini respingono il crimine a Gaza – E solo allora si muoveranno. Miriamo a creare un'ondata progressista che si diffonda in tutto il mondo 🌎. Non dimenticate: 21:00 (21:00) — Silenzio digitale! Impostate i vostri orologi. Spegnete i telefoni! 📣📣📣 Dalle 21:00 (21:00) alle 21:30 (21:30) — Ovunque vi troviate nel mondo: SMETTETE di usare: * Telefoni * Computer * Laptop SILENZIO — per il bene di Gaza. GRAZIE
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  • SFATIAMO ANCHE QUESTO MITO DEL COLESTEROLO BASSO A TUTTI I COSTI
    "Il colesterolo è la molecola più importante del corpo... Non dare la colpa al colesterolo per i danni causati dal calcio." Dottor Hal Huggins "L'1,5% della placca arteriosa è costituito da grassi e di questi lo 0,5% è colesterolo." "Il 90% della placca è costituito da calcio. Allora dov'è il problema... il calcio o il colesterolo?"

    Il colesterolo non è il nemico. Anzi, è una delle sostanze più essenziali per il nostro organismo. Il 60% del tuo cervello è costituito da grasso e il 30% da colesterolo. I tuoi ormoni, le membrane cellulari e il sistema nervoso dipendono tutti da questo. Il messaggio diffuso secondo cui il colesterolo alto causa l'ostruzione delle arterie è falso e sbagliato.
    Gli studi dimostrano che la placca arteriosa è composta principalmente da calcio, non da colesterolo. Solo lo 0,5% della placca è costituito da colesterolo. Il resto? Oltre il 90% è accumulo di calcio. L'aterosclerosi è una malattia infiammatoria, non una malattia del colesterolo o una carenza di statine. Il colesterolo non è la causa dell'infiammazione che si trasforma in placca arteriosa e aterosclerosi.
    Eliminare la radice dell'infiammazione che causa il danno arterioso: Bassi livelli di vitamina D Carenza di magnesio Carenza di K2 Integratori di calcio Oli di semi industriali Zucchero lavorato Carboidrati Resistenza all'insulina Alimenti ultra-processati Fumare Obesità Tossine ambientali sonno scarso Mancanza di esercizio Stress

    Una dieta a base di cibi integrali e poveri di carboidrati, che privilegia i cibi di origine animale ricchi di nutrienti ed elimina gli oli di semi nocivi e lo zucchero, garantisce il miglior profilo di colesterolo sano. Questo stile di vita mantiene bassi i trigliceridi e alti i livelli di HDL, uno dei migliori biomarcatori per la salute del cuore. Il rapporto TG/HDL dovrebbe essere ottimale, pari o inferiore a 1,5.

    Più alto è il tuo LDL, più a lungo vivi https://bmjopen.bmj.com/content/bmjopen/6/6/e010401.full.pdf https://meddocsonline.org/annals-of-epidemiology-and-public-health/the-LDL-paradox-higher-LDL-cholesterol-is-associated-with-greater-longevity.pdf L'LDL non causa malattie cardiovascolari https://tandfonline.com/doi/full/10.10Relatore: Dott. Hal Huggins Video:
    @Wellness_Radar

    "Cholesterol Is The Most Important Molecule In The Body...Don't Blame Cholesterol For The Harm That Calcium Causes."
    Dr Hal Huggins

    "1.5% Of Arterial Plaque Is Fat & Of That 0.5% Is Cholesterol."

    "90% Of The Plaque Is Calcium. So Where's The Problem...Calcium Or Cholesterol?"

    Cholesterol isn’t the enemy. In fact, it’s one of the most essential substances in your body.

    60% of your brain is fat & 30% of that is cholesterol. Your hormones, cell membranes & nervous system all depend on it.

    The mainstream message that high cholesterol causes clogged arteries is fraudulent & wrong.

    Studies show that arterial plaque is mostly calcium — not cholesterol. Only 0.5% of the plaque is cholesterol. The rest? Over 90% is calcium buildup.

    Atherosclerosis Is An Inflammatory Disease, Not A Cholesterol Disease or A Statin Deficiency.

    Cholesterol is not the cause of the Inflammation that turns to arterial plaque & atherosclerosis.

    Eliminate The Root of The Inflammation Which Causes The Arterial Damage:
    Low Vitamin D Levels
    Magnesium Deficiency
    K2 Deficiency
    Calcium Supplements
    Industrial Seed Oils
    Processed Sugar
    Carbohydrates
    Insulin Resistance
    Ultra Processed Foods
    Smoking
    Obesity
    Environmental Toxins
    Poor Sleep
    Lack of Exercise
    Stress

    A whole food, low carbohydrate diet prioritizing nutrient dense animal foods, eliminating harmful seed oils & sugar, provides the best healthy cholesterol profile.

    This lifestyle keeps Triglycerides low & HDL high, which is one of the best biomarkers for heart health. TG/HDL ratio optimally should be 1.5 or less.

    The Higher Your LDL, The Longer You Live
    https://bmjopen.bmj.com/content/bmjopen/6/6/e010401.full.pdf
    LDL Paradox: Higher LDL, Greater Longevity
    https://meddocsonline.org/annals-of-epidemiology-and-public-health/the-LDL-paradox-higher-LDL-cholesterol-is-associated-with-greater-longevity.pdf
    LDL Does Not Cause Cardiovascular Disease
    https://tandfonline.com/doi/full/10.1080/17512433.2018.1519391#abstract
    Speaker: Dr Hal Huggins
    Video: @Wellness_Radar

    Source: https://x.com/ValerieAnne1970/status/1959886206096875953
    SFATIAMO ANCHE QUESTO MITO DEL COLESTEROLO BASSO A TUTTI I COSTI "Il colesterolo è la molecola più importante del corpo... Non dare la colpa al colesterolo per i danni causati dal calcio." Dottor Hal Huggins "L'1,5% della placca arteriosa è costituito da grassi e di questi lo 0,5% è colesterolo." "Il 90% della placca è costituito da calcio. Allora dov'è il problema... il calcio o il colesterolo?" Il colesterolo non è il nemico. Anzi, è una delle sostanze più essenziali per il nostro organismo. Il 60% del tuo cervello è costituito da grasso e il 30% da colesterolo. I tuoi ormoni, le membrane cellulari e il sistema nervoso dipendono tutti da questo. Il messaggio diffuso secondo cui il colesterolo alto causa l'ostruzione delle arterie è falso e sbagliato. Gli studi dimostrano che la placca arteriosa è composta principalmente da calcio, non da colesterolo. Solo lo 0,5% della placca è costituito da colesterolo. Il resto? Oltre il 90% è accumulo di calcio. L'aterosclerosi è una malattia infiammatoria, non una malattia del colesterolo o una carenza di statine. Il colesterolo non è la causa dell'infiammazione che si trasforma in placca arteriosa e aterosclerosi. Eliminare la radice dell'infiammazione che causa il danno arterioso: Bassi livelli di vitamina D Carenza di magnesio Carenza di K2 Integratori di calcio Oli di semi industriali Zucchero lavorato Carboidrati Resistenza all'insulina Alimenti ultra-processati Fumare Obesità Tossine ambientali sonno scarso Mancanza di esercizio Stress Una dieta a base di cibi integrali e poveri di carboidrati, che privilegia i cibi di origine animale ricchi di nutrienti ed elimina gli oli di semi nocivi e lo zucchero, garantisce il miglior profilo di colesterolo sano. Questo stile di vita mantiene bassi i trigliceridi e alti i livelli di HDL, uno dei migliori biomarcatori per la salute del cuore. Il rapporto TG/HDL dovrebbe essere ottimale, pari o inferiore a 1,5. 👇 Più alto è il tuo LDL, più a lungo vivi 📷 https://bmjopen.bmj.com/content/bmjopen/6/6/e010401.full.pdf 📷 https://meddocsonline.org/annals-of-epidemiology-and-public-health/the-LDL-paradox-higher-LDL-cholesterol-is-associated-with-greater-longevity.pdf 📷 L'LDL non causa malattie cardiovascolari 📷https://tandfonline.com/doi/full/10.10Relatore: Dott. Hal Huggins Video: @Wellness_Radar "Cholesterol Is The Most Important Molecule In The Body...Don't Blame Cholesterol For The Harm That Calcium Causes." Dr Hal Huggins "1.5% Of Arterial Plaque Is Fat & Of That 0.5% Is Cholesterol." "90% Of The Plaque Is Calcium. So Where's The Problem...Calcium Or Cholesterol?" Cholesterol isn’t the enemy. In fact, it’s one of the most essential substances in your body. 60% of your brain is fat & 30% of that is cholesterol. Your hormones, cell membranes & nervous system all depend on it. The mainstream message that high cholesterol causes clogged arteries is fraudulent & wrong. Studies show that arterial plaque is mostly calcium — not cholesterol. Only 0.5% of the plaque is cholesterol. The rest? Over 90% is calcium buildup. Atherosclerosis Is An Inflammatory Disease, Not A Cholesterol Disease or A Statin Deficiency. Cholesterol is not the cause of the Inflammation that turns to arterial plaque & atherosclerosis. Eliminate The Root of The Inflammation Which Causes The Arterial Damage: Low Vitamin D Levels Magnesium Deficiency K2 Deficiency Calcium Supplements Industrial Seed Oils Processed Sugar Carbohydrates Insulin Resistance Ultra Processed Foods Smoking Obesity Environmental Toxins Poor Sleep Lack of Exercise Stress A whole food, low carbohydrate diet prioritizing nutrient dense animal foods, eliminating harmful seed oils & sugar, provides the best healthy cholesterol profile. This lifestyle keeps Triglycerides low & HDL high, which is one of the best biomarkers for heart health. TG/HDL ratio optimally should be 1.5 or less. 👇The Higher Your LDL, The Longer You Live👇 https://bmjopen.bmj.com/content/bmjopen/6/6/e010401.full.pdf 👇LDL Paradox: Higher LDL, Greater Longevity👇 https://meddocsonline.org/annals-of-epidemiology-and-public-health/the-LDL-paradox-higher-LDL-cholesterol-is-associated-with-greater-longevity.pdf 👇LDL Does Not Cause Cardiovascular Disease👇 https://tandfonline.com/doi/full/10.1080/17512433.2018.1519391#abstract Speaker: Dr Hal Huggins Video: @Wellness_Radar Source: https://x.com/ValerieAnne1970/status/1959886206096875953
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  • "L'ARTE IN TEMPO DI GUERRA" Video dell'incontro di Sabato 20/09 – Tre giorni per la Pace

    "L’arte in tempo di guerra" è stata per noi una piccola grande sfida all’interno della Tre giorni per la Pace. Non è stato semplice, ma con impegno e condivisione siamo riusciti a portare nel cuore di questo palinsesto un momento di riflessione in cui l’arte e la cultura hanno trovato spazio accanto ai temi, purtroppo drammaticamente attuali, dei conflitti.

    Mantenendo l'umilta' abbiamo trascorso un’ora e mezza insieme a tre amici relatori che non sono solo artisti, ma anche attivisti , capaci di intrecciare esperienza personale, sensibilità e impegno civile. È stato un dialogo intenso, che ci ha ricordato come l’arte, persino nei momenti più bui, sappia diventare strumento di coscienza e di resistenza.

    Ringrazio di cuore chi ha partecipato e chi ci ha sostenuto: forse, proprio da incontri come questo, possono nascere i semi di una nuova riflessione collettiva, fondata su valori umanistici che oggi più che mai abbiamo il dovere di recuperare.

    Rivedi l’incontro qui:
    https://www.youtube.com/live/EXU8ikCaPgA?feature=shared

    #ArteInTempoDiGuerra #TreGiorniPerLaPace #ArteECultura #Attivismo #ValoriUmanistici #RiflessioneCollettiva
    🎨 "L'ARTE IN TEMPO DI GUERRA" ✨📅 Video dell'incontro di Sabato 20/09 – Tre giorni per la Pace 🕊️ "L’arte in tempo di guerra" è stata per noi una piccola grande sfida all’interno della Tre giorni per la Pace. Non è stato semplice, ma con impegno e condivisione siamo riusciti a portare nel cuore di questo palinsesto un momento di riflessione in cui l’arte e la cultura hanno trovato spazio accanto ai temi, purtroppo drammaticamente attuali, dei conflitti. Mantenendo l'umilta' abbiamo trascorso un’ora e mezza insieme a tre amici relatori che non sono solo artisti, ma anche attivisti 🎭✊, capaci di intrecciare esperienza personale, sensibilità e impegno civile. È stato un dialogo intenso, che ci ha ricordato come l’arte, persino nei momenti più bui, sappia diventare strumento di coscienza e di resistenza. 🙏 Ringrazio di cuore chi ha partecipato e chi ci ha sostenuto: forse, proprio da incontri come questo, possono nascere i semi di una nuova riflessione collettiva, fondata su valori umanistici che oggi più che mai abbiamo il dovere di recuperare. 🎥 Rivedi l’incontro qui: https://www.youtube.com/live/EXU8ikCaPgA?feature=shared #ArteInTempoDiGuerra #TreGiorniPerLaPace #ArteECultura #Attivismo #ValoriUmanistici #RiflessioneCollettiva
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  • IL CREPUSCOLO DI SAN SIRO
    (Ma di che c… stiamo parlando??! )

    Tutto è cominciato a metà della scorsa consiliatura al Comune di Milano e, da allora, non abbiamo visto altro che un indecente saliscendi: cambi di fronte, revisioni, documenti tenuti sotto chiave e accordi sotterranei che oggi si materializzano in una Delibera di Giunta che sa tanto di “cronaca di una merda annunciata”.

    Non mi illudevo certo che sarebbe stata una passeggiata. Ma persino un inguaribile idealista finisce per perdere la pazienza di fronte a scorrettezze così plateali, ormai esibite alla luce del sole senza più nemmeno la pudica ipocrisia degli anni ’80.

    Sorvoliamo sul lungo calvario di San Siro negli anni: ciò che lascia attoniti oggi è la farsa finale di una delibera che contiene delle perle indimenticabili:

    1️⃣ Prezzo di vendita di stadio + aree limitrofe: 197 milioni di euro, di cui 73 subito e il resto a rate. E ovviamente, “sconto” del Comune per tunnel Patroclo e bonifiche.

    2️⃣ Il Comune ci mette pure del suo: 22 milioni di soldi pubblici per coprire parte dei costi. Una bella “mano tesa” ai club, no?

    3️⃣ Dulcis in fundo: lo “scudo penale” chiesto da Inter e Milan, inserito all’ultimo. Tradotto: se ci fossero indagini o procedimenti che bloccano i lavori o ne mettono a rischio la “bancabilità”… i club possono tirarsi indietro. E a quel punto vien quasi da fare il tifo per la Corte dei Conti!

    Ma la vergogna più grande è un’altra: questa Delibera n.1323 NON È EMENDABILE.
    O con noi o contro di noi. Prendere o lasciare. Alla faccia del confronto democratico (curioso per chi si chiama Partito Democratico). Mai vista una roba del genere.
    San Siro, oggi, va ben oltre la questione edilizia o ambientale. È il simbolo di un atto di supremazia del potere, che calpesta la storia, la memoria collettiva e il benessere dei cittadini, per fare un regalo a due società calcistiche (anzi, a due fondi) di cui non sappiamo nemmeno chi siano i veri padroni.
    E intanto ci dicono che non si può discutere, che non si può modificare nulla perché “si comprometterebbe l’equilibrio delle relazioni”.
    Ma di che c… stiamo parlando???
    Il silenzio sul vincolo storico dello stadio grida vendetta. Perché non si attiva subito una causa su questo fronte?

    Il 25 settembre tireremo le somme. Ma oggi più che mai serve ricordare a noi stessi che la vera forza sta nel mantenere un fronte cittadino unito, oltre i personalismi e le differenze. Non servono lotte armate né violenze – ce n’è già abbastanza nel mondo. Ma quando il cittadino milanese inizierà a sentirsi davvero preso per il culo?
    Io resto un idealista, lo so. E rivendico quella stagione politica in cui eravamo chiamati “quelli del NO”. Non un no cieco, ma un no ragionato, basato su studi e buonsenso, che puntava al bene collettivo.
    E allora sì, mi viene da mettere in guardia anche gli ex compagni di viaggio: attenti a un campo largo che rischia di diventare il banchetto di volpi e affaristi.

    Un vero campo allargato dobbiamo entrare nell’ottica di costruirlo noi cittadini, addetti ai lavori, teorici e pensatori. Tutti insieme sotto lo stesso fronte.
    Perché forse non ci è chiaro che il piano di scontro non è più orizzontale, fra contradaioli o parrocchiani, ma verticale: fra chi subisce e chi comanda, forte soltanto di un’arma chiamata “dinero” .
    Inutile girarci intorno.

    #SanSiro #Milano #NoAllaSpeculazione #BastaRegaliAiPoteriForti #CittadiniUniti #resistenzacivile
    🏟️ IL CREPUSCOLO DI SAN SIRO (Ma di che c… stiamo parlando??! 🤬) Tutto è cominciato a metà della scorsa consiliatura al Comune di Milano e, da allora, non abbiamo visto altro che un indecente saliscendi: cambi di fronte, revisioni, documenti tenuti sotto chiave e accordi sotterranei che oggi si materializzano in una Delibera di Giunta che sa tanto di “cronaca di una merda annunciata”. Non mi illudevo certo che sarebbe stata una passeggiata. Ma persino un inguaribile idealista finisce per perdere la pazienza di fronte a scorrettezze così plateali, ormai esibite alla luce del sole senza più nemmeno la pudica ipocrisia degli anni ’80. Sorvoliamo sul lungo calvario di San Siro negli anni: ciò che lascia attoniti oggi è la farsa finale di una delibera che contiene delle perle indimenticabili: 1️⃣ Prezzo di vendita di stadio + aree limitrofe: 197 milioni di euro, di cui 73 subito e il resto a rate. E ovviamente, “sconto” del Comune per tunnel Patroclo e bonifiche. 2️⃣ Il Comune ci mette pure del suo: 22 milioni di soldi pubblici per coprire parte dei costi. Una bella “mano tesa” ai club, no? 3️⃣ Dulcis in fundo: lo “scudo penale” chiesto da Inter e Milan, inserito all’ultimo. Tradotto: se ci fossero indagini o procedimenti che bloccano i lavori o ne mettono a rischio la “bancabilità”… i club possono tirarsi indietro. E a quel punto vien quasi da fare il tifo per la Corte dei Conti! ⚖️ 👉 Ma la vergogna più grande è un’altra: questa Delibera n.1323 NON È EMENDABILE. O con noi o contro di noi. Prendere o lasciare. Alla faccia del confronto democratico (curioso per chi si chiama Partito Democratico). Mai vista una roba del genere. San Siro, oggi, va ben oltre la questione edilizia o ambientale. È il simbolo di un atto di supremazia del potere, che calpesta la storia, la memoria collettiva e il benessere dei cittadini, per fare un regalo a due società calcistiche (anzi, a due fondi) di cui non sappiamo nemmeno chi siano i veri padroni. E intanto ci dicono che non si può discutere, che non si può modificare nulla perché “si comprometterebbe l’equilibrio delle relazioni”. Ma di che c… stiamo parlando??? 😡 Il silenzio sul vincolo storico dello stadio grida vendetta. Perché non si attiva subito una causa su questo fronte? 📅 Il 25 settembre tireremo le somme. Ma oggi più che mai serve ricordare a noi stessi che la vera forza sta nel mantenere un fronte cittadino unito, oltre i personalismi e le differenze. Non servono lotte armate né violenze – ce n’è già abbastanza nel mondo. Ma quando il cittadino milanese inizierà a sentirsi davvero preso per il culo? Io resto un idealista, lo so. E rivendico quella stagione politica in cui eravamo chiamati “quelli del NO”. Non un no cieco, ma un no ragionato, basato su studi e buonsenso, che puntava al bene collettivo. E allora sì, mi viene da mettere in guardia anche gli ex compagni di viaggio: attenti a un campo largo che rischia di diventare il banchetto di volpi e affaristi. 🔥 Un vero campo allargato dobbiamo entrare nell’ottica di costruirlo noi cittadini, addetti ai lavori, teorici e pensatori. Tutti insieme sotto lo stesso fronte. Perché forse non ci è chiaro che il piano di scontro non è più orizzontale, fra contradaioli o parrocchiani, ma verticale: fra chi subisce e chi comanda, forte soltanto di un’arma chiamata “dinero” 💰. Inutile girarci intorno. #SanSiro #Milano #NoAllaSpeculazione #BastaRegaliAiPoteriForti #CittadiniUniti #resistenzacivile
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  • Il mondo alla rovescia tanto caro agli italiani corrotti e rintronati negli affari loro!!!

    L'Odissea del
    dott. Delicati arrestato e privato dei diritti elementari previsti dalla legge, gli venne rovinata la carriera e la sua reputazione, per aver esercitato il suo dovere di medico Ippocratico del PRIMUM NON NOCERE: nell'aver esonerato e salvato dagli intrugli COVID genici tossici letali quasi 20 mila persone!!! Abbandonato persino dai media della c.d. informazione libera. Ascoltate

    https://t.me/resistenza_attiva/1931
    Il mondo alla rovescia tanto caro agli italiani corrotti e rintronati negli affari loro!!! L'Odissea del dott. Delicati arrestato e privato dei diritti elementari previsti dalla legge, gli venne rovinata la carriera e la sua reputazione, per aver esercitato il suo dovere di medico Ippocratico del PRIMUM NON NOCERE: nell'aver esonerato e salvato dagli intrugli COVID genici tossici letali quasi 20 mila persone!!! Abbandonato persino dai media della c.d. informazione libera. Ascoltate https://t.me/resistenza_attiva/1931
    T.ME
    RESISTENZA ATTIVA
    Dottor Delicati ci racconta la verit??. TRAMANDA LA VERIT?? https://t.me/resistenza_attiva
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  • " Il sogno israeliano è finito! "

    Ecco le parole di apertura del quotidiano israeliano Haretz con il titolo:
    "I palestinesi sono le migliori persone del mondo a difendere la loro patria. "
    Si può credere che un giornale israeliano di spicco oggi riconosca la verità dei palestinesi, descrivendoli come uno dei popoli più nobili della terra che dopo settantacinque anni si è alzato per difendere i propri diritti, come se fosse un corpo unico?

    "Una delle cose più belle in cui batte una coscienza viva, le cose più belle in cui sboccia la libertà intellettuale, e le cose più pure che portano emancipazione.
    Durante la guerra a Gaza e gli attacchi antimissilistici contro di noi, le nostre perdite sono state superiori a 912 milioni di dollari ogni tre giorni, dal costo dei caccia, dei missili patrioti e dei macchinari di rifornimento, oltre al consumo di munizioni e missili di ogni genere. Questo non include la chiusura del commercio, il crollo della borsa, la paralisi delle istituzioni e dell'edilizia, il crollo dell'agricoltura e dell'industria, la morte del pollame nelle aziende agricole per milioni di dollari, alcuni aeroporti e treni fermi, il costo per ospitare i rifugiati ai rifugi, non per menzionano la distruzione dei missili di resistenza su case, negozi, auto e fabbriche.

    Abbiamo iniziato questa guerra e le abbiamo dato fuoco, ma non la controlleremo, e sicuramente non le porremo fine. La sua fine non è a nostro favore, specialmente dopo che le città arabe dentro Israele ci hanno sorpreso sollevandosi contro, mentre pensavamo avessero perso la loro identità palestinese.
    Quanto ai palestinesi, sono loro i proprietari della terra. Chi altro la difende con l'anima, i soldi e i figli con tanta forza, orgoglio e sfida? Io, ebreo, sfido tutto Israele a entrare in questa profonda appartenenza e connessione con la terra.

    Se il nostro popolo si fosse realmente aggrappato alla terra di Palestina, non avremmo visto un numero così grande di ebrei correre verso gli aeroporti per migrare dall'inizio della guerra. Abbiamo assaporato l'amarezza dell'uccisione, della prigionia, dell'assedio e della separazione, li abbiamo annegati nella droga, e abbiamo cercato di invadere le loro menti con idee perverse che li hanno sottratti alla loro religione, come la liberazione, l'ateismo, il dubbio, la corruzione e l'anarchia. Ma la cosa incredibile è che trovi tra loro un tossicodipendente che si alza per difendere la sua terra e le sue proprietà, gridando "Allah Akbar" come se fosse uno scienziato della Galilea.

    Piuttosto, pur sapendo cosa li aspetta dall'umiliazione e dall'arresto, non hanno mai esitato ad andare alla Moschea di Al-Aqsa per pregare. Ironia della sorte, gli eserciti dei paesi in piena forza non hanno osato fare ciò che la Resistenza palestinese ha offerto in pochi giorni con la caduta della leggenda dell'indomabile soldato israeliano, che fu ucciso e rapito. E visto che i missili della resistenza hanno raggiunto Tel Aviv, meglio lasciare il grande sogno delirante di Israele.
    I palestinesi dovrebbero avere un paese vicino con cui viviamo in pace reciproca, che da solo possa allungare la nostra vita su questa terra ancora qualche anno.

    Credo che anche se continuiamo per mille anni - se riusciamo a sopravvivere per i prossimi dieci anni come stato ebraico - arriverà un giorno in cui pagheremo tutto. Il palestinese tornerà di nuovo, volta dopo volta, e questa volta arriverà sulla scia di Gawada verso "Tel Aviv"."

    Diffondete prima che venga cancellato, è un articolo eccezionale e di grande valore.

    https://peopleunitedforpeace.wordpress.com/2025/09/01/il-sogno-israeliano-e-finito-haaretz/
    " Il sogno israeliano è finito! " Ecco le parole di apertura del quotidiano israeliano Haretz con il titolo: "I palestinesi sono le migliori persone del mondo a difendere la loro patria. " Si può credere che un giornale israeliano di spicco oggi riconosca la verità dei palestinesi, descrivendoli come uno dei popoli più nobili della terra che dopo settantacinque anni si è alzato per difendere i propri diritti, come se fosse un corpo unico? "Una delle cose più belle in cui batte una coscienza viva, le cose più belle in cui sboccia la libertà intellettuale, e le cose più pure che portano emancipazione. Durante la guerra a Gaza e gli attacchi antimissilistici contro di noi, le nostre perdite sono state superiori a 912 milioni di dollari ogni tre giorni, dal costo dei caccia, dei missili patrioti e dei macchinari di rifornimento, oltre al consumo di munizioni e missili di ogni genere. Questo non include la chiusura del commercio, il crollo della borsa, la paralisi delle istituzioni e dell'edilizia, il crollo dell'agricoltura e dell'industria, la morte del pollame nelle aziende agricole per milioni di dollari, alcuni aeroporti e treni fermi, il costo per ospitare i rifugiati ai rifugi, non per menzionano la distruzione dei missili di resistenza su case, negozi, auto e fabbriche. Abbiamo iniziato questa guerra e le abbiamo dato fuoco, ma non la controlleremo, e sicuramente non le porremo fine. La sua fine non è a nostro favore, specialmente dopo che le città arabe dentro Israele ci hanno sorpreso sollevandosi contro, mentre pensavamo avessero perso la loro identità palestinese. Quanto ai palestinesi, sono loro i proprietari della terra. Chi altro la difende con l'anima, i soldi e i figli con tanta forza, orgoglio e sfida? Io, ebreo, sfido tutto Israele a entrare in questa profonda appartenenza e connessione con la terra. Se il nostro popolo si fosse realmente aggrappato alla terra di Palestina, non avremmo visto un numero così grande di ebrei correre verso gli aeroporti per migrare dall'inizio della guerra. Abbiamo assaporato l'amarezza dell'uccisione, della prigionia, dell'assedio e della separazione, li abbiamo annegati nella droga, e abbiamo cercato di invadere le loro menti con idee perverse che li hanno sottratti alla loro religione, come la liberazione, l'ateismo, il dubbio, la corruzione e l'anarchia. Ma la cosa incredibile è che trovi tra loro un tossicodipendente che si alza per difendere la sua terra e le sue proprietà, gridando "Allah Akbar" come se fosse uno scienziato della Galilea. Piuttosto, pur sapendo cosa li aspetta dall'umiliazione e dall'arresto, non hanno mai esitato ad andare alla Moschea di Al-Aqsa per pregare. Ironia della sorte, gli eserciti dei paesi in piena forza non hanno osato fare ciò che la Resistenza palestinese ha offerto in pochi giorni con la caduta della leggenda dell'indomabile soldato israeliano, che fu ucciso e rapito. E visto che i missili della resistenza hanno raggiunto Tel Aviv, meglio lasciare il grande sogno delirante di Israele. I palestinesi dovrebbero avere un paese vicino con cui viviamo in pace reciproca, che da solo possa allungare la nostra vita su questa terra ancora qualche anno. Credo che anche se continuiamo per mille anni - se riusciamo a sopravvivere per i prossimi dieci anni come stato ebraico - arriverà un giorno in cui pagheremo tutto. Il palestinese tornerà di nuovo, volta dopo volta, e questa volta arriverà sulla scia di Gawada verso "Tel Aviv"." Diffondete prima che venga cancellato, è un articolo eccezionale e di grande valore. https://peopleunitedforpeace.wordpress.com/2025/09/01/il-sogno-israeliano-e-finito-haaretz/
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    “Il sogno israeliano è finito” – Haaretz
    Ecco come sono arrivate le parole di apertura del quotidiano israeliano Haaretz con il titolo: “I palestinesi sono le migliori persone del mondo a difendere la loro patria.” Si può cred…
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  • FORZA E' ORA CHE il MONDO SI MUOVA!
    Oltre 40mila persone accompagnano la partenza della Global Sumud Flotilla da Genova. Salis: "
    In una città medaglia d’oro per la Resistenza, si aiuta gli altri a resistere”, ha scandito la sindaca Silvia Salis dal palco.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/08/31/40mila-persone-partenza-global-sumud-flotilla-genova-salis-video-gaza-palestinesi/8110146/
    FORZA E' ORA CHE il MONDO SI MUOVA! Oltre 40mila persone accompagnano la partenza della Global Sumud Flotilla da Genova. Salis: " In una città medaglia d’oro per la Resistenza, si aiuta gli altri a resistere”, ha scandito la sindaca Silvia Salis dal palco. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/08/31/40mila-persone-partenza-global-sumud-flotilla-genova-salis-video-gaza-palestinesi/8110146/
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    Oltre 40mila persone accompagnano la partenza della Global Sumud Flotilla da Genova. Salis: "
    In una città medaglia d’oro per la Resistenza, si aiuta gli altri a resistere”, ha scandito la sindaca Silvia Salis dal palco [Video]
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  • RICORDO BENE SE DICO CHE SOLO QUATTRO ANNI FA VENIVO DEFINITO "COMPLOTTISTA" : EPPURE NON ERO UN MEDICO ALLORA COME NON LO SONO OGGI MA UN COMUNE LIBERO PROFESSIONISTA, NE' ERO E SONO TUTTORA UN ECONOMISTA PIUTTOSTO UN BUON PADRE DI FAMIGLIA(cosi dicono).

    "FALSI ED IPOCRITI", cosi gia' li definiva l'evangelista Matteo circa 2000 anni; siete pieni di avidita', non avete ancora imparato nulla tanto che ancora oggi qlcuno di voi osa sostenere la "causa malata" e di questo vi ringraziano dall'aldila' Angelo, Antonio, Laura,Paolo(e potrei continuare con un elenco imbarazzante)tutti amici a me molti cari che non ci sono piu quando avrebbero potuto esserci ancora.
    Dopo questo "sfogo", vi invito SEMPLICEMENTE a leggere alcuni stralci del primo articolo sottoposto a peer-review che definisce il “turbo cancro” indotto dal vaccino COVID-19.

    PREFAZIO:Per la prima volta, i “tumori turbo” passano dalla censura alla letteratura medica sottoposta a revisione paritaria.
    Per anni, il termine "turbocancro" è stato ridicolizzato come una teoria del complotto anti-vaccino: infatti le autorità sanitarie ed i media tradizionali hanno insistito sul fatto che "non ci fossero prove(evidenze scientifiche, si dice cosi!!!) dell'esistenza di un fenomeno del genere.
    Tuttavia, una recentissima revisione della letteratura ha delineato oltre 100 studi(non casi!!!) sottoposti a revisione paritaria che indicano SENZA ALCUN DUBBIO DI SORTA che le iniezioni di mRNA possono causare o accelerare il cancro attraverso 17 distinti meccanismi biologici.
    Ora, per la prima volta in qs giorni è stato pubblicato sul "Journal of Independent Medicine"(non certo un giornale scientifico complottista!!!)un articolo scientifico sottoposto a revisione paritaria intitolato "Turbo Cancers indotti dall'mRNA del COVID-19", che definisce formalmente il "turbo cancer" e raccoglie il crescente numero di casi clinici, segnali epidemiologici e percorsi meccanicistici che spiegano come le iniezioni di mRNA del COVID-19 e la proteina spike possano causare tumori improvvisi, aggressivi e resistenti al trattamento: i "tumori turbo" sono definiti tumori maligni insolitamente aggressivi e in rapida progressione; sono caratterizzati da improvvise ricadute nei pazienti precedentemente in remissione e da una nuova insorgenza nei soggetti più giovani in fase avanzata.
    I dati provenienti da Stati Uniti, Regno Unito e Giappone(l'Italia non e' da meno ma da noi i dati NON VENGONO ANCORA PUBBLICATI E CHISSA' PERCHE'!!!) mostrano un brusco aumento dell'incidenza e della mortalità per cancro a partire dal 2021 ,proprio in linea con le campagne di vaccinazione di massa, guardacaso che stranissima coincidenza!!!!

    -TRADUZIONI UFFICIALE DI ALCUNI PASSAGGI DELL'ARTICOLO-(ad opera di Nicolas Hulscher, MPH)

    "L'analisi VAERS rivela che le segnalazioni più sproporzionate riguardano tumori dell'appendice, del seno, del colon-retto, dell'endometrio, della laringe, del fegato e del cervello.
    La proteina spike del SARS-CoV-2 interrompe i sistemi fondamentali di difesa contro il cancro, tra cui:
    - Riprogrammazione metabolica (che costringe le cellule a produrre energia simile a quella del cancro).
    - Resistenza all'apoptosi (interferenza con i soppressori tumorali p53 e BRCA1).
    - Attivazione delle cellule staminali cancerose (tramite le vie Wnt, Notch, NF-κB e del recettore degli estrogeni).
    - Angiogenesi e metastasi (attraverso il mimetismo di VEGF, MMP9 e galectina-3).
    - Evasione immunitaria (induzione di IgG4, linfopenia, soppressione delle cellule NK).
    RISCHI ONCOGENI NASCOSTI NELLE INIEZIONI:
    - Riattivazione dell'EBV dopo i richiami.
    - Sequenze del promotore del DNA SV40 rilevate nelle fiale del vaccino.
    - La N1-metil-pseudouridina (m1Ψ) ha dimostrato di accelerare la crescita del tumore nei modelli.
    - Possibile trascrizione inversa e integrazione genomica dell'mRNA.
    POPOLAZIONI AD ALTO RISCHIO
    - Sopravvissuti al cancro in remissione.
    - Individui con una forte storia familiare di tumori maligni.
    - Gli anziani (75+).
    - Coloro che ricevono più dosi di richiamo.

    Gli autori raccomandano il protocollo ROOT4: EGCG come profilassi antitumorale sicura e a basso costo per gli individui ad alto rischio.
    CONCLUSIONI
    L'insorgenza di tumori turbo in seguito alla vaccinazione contro il COVID-19 – caratterizzata da un comportamento insolitamente aggressivo, ricadute nei casi di remissione e insorgenza in individui più giovani – rappresenta un quadro clinico preoccupante che richiede un urgente riesame scientifico. Mentre il dibattito pubblico ha ampiamente liquidato questi tumori come casuali o biologicamente improbabili, i dati scientifico/ meccanicistici presentati in questa revisione suggeriscono il contrario. La proteina spike del SARS-CoV-2 potrebbe interferire con i principali percorsi regolatori della carcinogenesi, tra cui la riprogrammazione metabolica, la sorveglianza immunitaria, la resistenza all'apoptosi e la proliferazione delle cellule staminali cancerogene".
    🔥🔥🔥RICORDO BENE SE DICO CHE SOLO QUATTRO ANNI FA VENIVO DEFINITO "COMPLOTTISTA" : EPPURE NON ERO UN MEDICO ALLORA COME NON LO SONO OGGI MA UN COMUNE LIBERO PROFESSIONISTA, NE' ERO E SONO TUTTORA UN ECONOMISTA PIUTTOSTO UN BUON PADRE DI FAMIGLIA(cosi dicono). "FALSI ED IPOCRITI", cosi gia' li definiva l'evangelista Matteo circa 2000 anni; siete pieni di avidita', non avete ancora imparato nulla tanto che ancora oggi qlcuno di voi osa sostenere la "causa malata" e di questo vi ringraziano dall'aldila' Angelo, Antonio, Laura,Paolo(e potrei continuare con un elenco imbarazzante)tutti amici a me molti cari che non ci sono piu quando avrebbero potuto esserci ancora🙏❤️🙏. Dopo questo "sfogo", vi invito SEMPLICEMENTE a leggere alcuni stralci del primo articolo sottoposto a peer-review che definisce il “turbo cancro” indotto dal vaccino COVID-19. PREFAZIO:Per la prima volta, i “tumori turbo” passano dalla censura alla letteratura medica sottoposta a revisione paritaria. Per anni, il termine "turbocancro" è stato ridicolizzato come una teoria del complotto anti-vaccino: infatti le autorità sanitarie ed i media tradizionali hanno insistito sul fatto che "non ci fossero prove(evidenze scientifiche, si dice cosi!!!) dell'esistenza di un fenomeno del genere. Tuttavia, una recentissima revisione della letteratura ha delineato oltre 100 studi(non casi!!!) sottoposti a revisione paritaria che indicano SENZA ALCUN DUBBIO DI SORTA che le iniezioni di mRNA possono causare o accelerare il cancro attraverso 17 distinti meccanismi biologici. Ora, per la prima volta in qs giorni è stato pubblicato sul "Journal of Independent Medicine"(non certo un giornale scientifico complottista!!!)un articolo scientifico sottoposto a revisione paritaria intitolato "Turbo Cancers indotti dall'mRNA del COVID-19", che definisce formalmente il "turbo cancer" e raccoglie il crescente numero di casi clinici, segnali epidemiologici e percorsi meccanicistici che spiegano come le iniezioni di mRNA del COVID-19 e la proteina spike possano causare tumori improvvisi, aggressivi e resistenti al trattamento: i "tumori turbo" sono definiti tumori maligni insolitamente aggressivi e in rapida progressione; sono caratterizzati da improvvise ricadute nei pazienti precedentemente in remissione e da una nuova insorgenza nei soggetti più giovani in fase avanzata. I dati provenienti da Stati Uniti, Regno Unito e Giappone(l'Italia non e' da meno ma da noi i dati NON VENGONO ANCORA PUBBLICATI E CHISSA' PERCHE'!!!) mostrano un brusco aumento dell'incidenza e della mortalità per cancro a partire dal 2021 ,proprio in linea con le campagne di vaccinazione di massa, guardacaso che stranissima coincidenza!!!! -TRADUZIONI UFFICIALE DI ALCUNI PASSAGGI DELL'ARTICOLO-(ad opera di Nicolas Hulscher, MPH) "L'analisi VAERS rivela che le segnalazioni più sproporzionate riguardano tumori dell'appendice, del seno, del colon-retto, dell'endometrio, della laringe, del fegato e del cervello. La proteina spike del SARS-CoV-2 interrompe i sistemi fondamentali di difesa contro il cancro, tra cui: - Riprogrammazione metabolica (che costringe le cellule a produrre energia simile a quella del cancro). - Resistenza all'apoptosi (interferenza con i soppressori tumorali p53 e BRCA1). - Attivazione delle cellule staminali cancerose (tramite le vie Wnt, Notch, NF-κB e del recettore degli estrogeni). - Angiogenesi e metastasi (attraverso il mimetismo di VEGF, MMP9 e galectina-3). - Evasione immunitaria (induzione di IgG4, linfopenia, soppressione delle cellule NK). RISCHI ONCOGENI NASCOSTI NELLE INIEZIONI: - Riattivazione dell'EBV dopo i richiami. - Sequenze del promotore del DNA SV40 rilevate nelle fiale del vaccino. - La N1-metil-pseudouridina (m1Ψ) ha dimostrato di accelerare la crescita del tumore nei modelli. - Possibile trascrizione inversa e integrazione genomica dell'mRNA. POPOLAZIONI AD ALTO RISCHIO - Sopravvissuti al cancro in remissione. - Individui con una forte storia familiare di tumori maligni. - Gli anziani (75+). - Coloro che ricevono più dosi di richiamo. Gli autori raccomandano il protocollo ROOT4: EGCG come profilassi antitumorale sicura e a basso costo per gli individui ad alto rischio. CONCLUSIONI L'insorgenza di tumori turbo in seguito alla vaccinazione contro il COVID-19 – caratterizzata da un comportamento insolitamente aggressivo, ricadute nei casi di remissione e insorgenza in individui più giovani – rappresenta un quadro clinico preoccupante che richiede un urgente riesame scientifico. Mentre il dibattito pubblico ha ampiamente liquidato questi tumori come casuali o biologicamente improbabili, i dati scientifico/ meccanicistici presentati in questa revisione suggeriscono il contrario. La proteina spike del SARS-CoV-2 potrebbe interferire con i principali percorsi regolatori della carcinogenesi, tra cui la riprogrammazione metabolica, la sorveglianza immunitaria, la resistenza all'apoptosi e la proliferazione delle cellule staminali cancerogene". 👹😡🖤
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  • VENEZIA 82 | Appello per la Pace

    La Mostra del Cinema di Venezia non può ridursi a un “contenitore vuoto” di glamour, tappeti rossi e premi scintillanti. Certo, da decenni siamo abituati a questa faccia della kermesse, in competizione eterna con Cannes. Ma oggi la sfida non può limitarsi all’estetica: deve riguardare la libertà di espressione, la difesa dei diritti umani e la capacità dell’arte di denunciare.

    Se la musica ha già dato voce a Gaza con prese di posizione forti da parte di artisti italiani e internazionali, ora anche la settima arte sceglie di schierarsi. Merito del collettivo Venice4Palestine (V4P), che sta raccogliendo adesioni e consensi crescenti. Tra queste spicca anche la madrina della 82ª edizione, Emanuela Fanelli, chiamata a un compito tanto simbolico quanto politico: trasformare il palcoscenico veneziano in una cassa di risonanza globale per un appello al #cessateilfuoco e alla #pace.

    In meno di 24 ore, l’appello di Venice4Palestine – “Non è più possibile restare in silenzio di fronte al massacro in corso in Palestina” – ha raccolto oltre 1.200 firme. Una mobilitazione senza precedenti nel mondo del cinema, con nomi come Marco Bellocchio, Laura Morante, Valeria Golino, Toni e Beppe Servillo, Carlo Verdone, Miriam Leone, Fiorella Mannoia, Alba e Alice Rohrwacher, Gabriele Muccino, Abel Ferrara, Roger Waters e moltissimi altri.

    Attori, registi, musicisti, scrittori e intellettuali si uniscono per chiedere alla Biennale e alla Mostra di assumere una posizione “chiara, visibile e solidale” rispetto a Gaza. Perché il cinema non è un lusso per pochi, ma un dovere civile: farsi strumento di consapevolezza, riflessione e resistenza.

    Il collettivo domanda che Venezia non sia una “vetrina vuota”, ma che apra spazi di discussione e confronto sui crimini in Palestina. La mobilitazione del 30 agosto, sostenuta dalla rete Artisti #NoBavaglio, sarà un momento cruciale: un banco di prova per capire se la Mostra saprà ancora incarnare lo spirito politico e di resistenza che in passato ha reso il cinema un linguaggio universale di lotta.

    La Biennale, dal canto suo, ha risposto dichiarandosi “aperta al dialogo”, ricordando come già negli ultimi anni siano stati presentati film che affrontano le urgenze del nostro tempo, da The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania a Of Dogs and Men di Dani Rosenberg. Ma ora il passo richiesto è più radicale: non basta proiettare, serve prendere posizione.

    ❗️❗️Mentre la politica resta silente, incapace di schierarsi, è ancora una volta l’arte a compiere il gesto più radicale: dare voce a chi non ce l’ha. Forse un festival non cambierà gli equilibri mondiali, ma può diventare megafono di un messaggio necessario.

    ❗️❗️In un Paese dove il cinema sembra ormai confinato a dibattiti nostalgici o ad “oggetto fuori moda”, almeno le sue platee e i suoi riflettori possono trasformarsi in teatri di resistenza, capaci di gridare in faccia a governi e istituzioni la loro colpevole inazione.

    Confido che questa Mostra non sia solo una parentesi di luccichio e mondanità , ma che sappia tornare a incarnare il ruolo più autentico della Cultura: rompere il silenzio e scuotere coscienze.

    E forse – chissà – se avessimo ancora il maestro Pasolini, avremmo parole ancora più taglienti per raccontare questo nostro tempo così fragile e contraddittorio.

    #Venezia82 #Venice4Palestine #CulturaResistenza #CinemaPolitico #StopWar #FreePalestine #ArtePerLaPace #NoAlGenocidio
    🎬✨ VENEZIA 82 | Appello per la Pace 🕊️🇵🇸 La Mostra del Cinema di Venezia non può ridursi a un “contenitore vuoto” di glamour, tappeti rossi e premi scintillanti. Certo, da decenni siamo abituati a questa faccia della kermesse, in competizione eterna con Cannes. Ma oggi la sfida non può limitarsi all’estetica: deve riguardare la libertà di espressione, la difesa dei diritti umani e la capacità dell’arte di denunciare. Se la musica ha già dato voce a Gaza con prese di posizione forti da parte di artisti italiani e internazionali, ora anche la settima arte sceglie di schierarsi. Merito del collettivo Venice4Palestine (V4P), che sta raccogliendo adesioni e consensi crescenti. Tra queste spicca anche la madrina della 82ª edizione, Emanuela Fanelli, chiamata a un compito tanto simbolico quanto politico: trasformare il palcoscenico veneziano in una cassa di risonanza globale per un appello al #cessateilfuoco e alla #pace. 🌍🎥 In meno di 24 ore, l’appello di Venice4Palestine – “Non è più possibile restare in silenzio di fronte al massacro in corso in Palestina” – ha raccolto oltre 1.200 firme. Una mobilitazione senza precedenti nel mondo del cinema, con nomi come Marco Bellocchio, Laura Morante, Valeria Golino, Toni e Beppe Servillo, Carlo Verdone, Miriam Leone, Fiorella Mannoia, Alba e Alice Rohrwacher, Gabriele Muccino, Abel Ferrara, Roger Waters e moltissimi altri. Attori, registi, musicisti, scrittori e intellettuali si uniscono per chiedere alla Biennale e alla Mostra di assumere una posizione “chiara, visibile e solidale” rispetto a Gaza. Perché il cinema non è un lusso per pochi, ma un dovere civile: farsi strumento di consapevolezza, riflessione e resistenza. Il collettivo domanda che Venezia non sia una “vetrina vuota”, ma che apra spazi di discussione e confronto sui crimini in Palestina. La mobilitazione del 30 agosto, sostenuta dalla rete Artisti #NoBavaglio, sarà un momento cruciale: un banco di prova per capire se la Mostra saprà ancora incarnare lo spirito politico e di resistenza che in passato ha reso il cinema un linguaggio universale di lotta. La Biennale, dal canto suo, ha risposto dichiarandosi “aperta al dialogo”, ricordando come già negli ultimi anni siano stati presentati film che affrontano le urgenze del nostro tempo, da The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania a Of Dogs and Men di Dani Rosenberg. Ma ora il passo richiesto è più radicale: non basta proiettare, serve prendere posizione. ❗️❗️👉Mentre la politica resta silente, incapace di schierarsi, è ancora una volta l’arte a compiere il gesto più radicale: dare voce a chi non ce l’ha. Forse un festival non cambierà gli equilibri mondiali, ma può diventare megafono di un messaggio necessario. ❗️❗️👉In un Paese dove il cinema sembra ormai confinato a dibattiti nostalgici o ad “oggetto fuori moda”, almeno le sue platee e i suoi riflettori possono trasformarsi in teatri di resistenza, capaci di gridare in faccia a governi e istituzioni la loro colpevole inazione. 🎬👉Confido che questa Mostra non sia solo una parentesi di luccichio e mondanità ✨, ma che sappia tornare a incarnare il ruolo più autentico della Cultura: rompere il silenzio e scuotere coscienze. E forse – chissà – se avessimo ancora il maestro Pasolini, avremmo parole ancora più taglienti per raccontare questo nostro tempo così fragile e contraddittorio. 📽️🔥 #Venezia82 #Venice4Palestine #CulturaResistenza #CinemaPolitico #StopWar #FreePalestine #ArtePerLaPace #NoAlGenocidio
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  • ENO / ALBARN & CO. – La musica colpisce ancora

    Se insisto a dire che la Cultura e l'Arte sono la "chiave" di lettura e riconciliazione delle parti nel mondo non è a caso. Perché a differenza di tanti fuffaguru, santoni del web o letterati moderni che devono per forza vendere e accedere alla categoria best seller, gli artisti operano su canoni emozionali e valori condivisi che riescono ad accomunare davvero le persone al di sopra dei soliti criteri politici. E questa non è sola e semplice ricerca di visibilità, perché una kermesse fatta di più interpreti di stili diversi che si unicorno per una performance di un giorno ha un valore maggiore di un comizio. Negli anni ’80 ringraziammo Bob Geldof che con il “Live Aid” lanciò insieme a una schiera di artisti un segnale storico per la lotta alla fame nel mondo. I problemi non sono cambiati purtroppo e si ritornerà di nuovo a Wembley. Magari con meno sfarzo e magniloquenza da anni ’80 ma con una musica che colpisce ancora e lancia i suoi segnali. Possiamo ritenerci fortunati che in questa metà di anni ’20 possiamo ancora contare su “gegnacci” come Brian Eno e Damon Albarn che, con la solita compostezza, occupano ora le prime pagine per un evento degno di nota.

    Il 17 settembre, Wembley Arena: Together For Palestine. Brian Eno e Damon Albarn guidano una lineup che mescola star globali (James Blake, Jamie xx, Bastille, Paloma Faith…) e voci palestinesi come Adnan Joubran, Faraj Suleiman e Nai Barghouti. L’obiettivo? Eno lo dice chiaro: «Gli artisti hanno sempre aiutato a denunciare le ingiustizie e a immaginare futuri migliori. È il momento di unirci, alzare la voce e riaffermare la nostra umanità condivisa».

    E poi Albarn, che davanti a Channel 4 News non si nasconde più: «Bisogna riconoscere il genocidio che avviene a Gaza. I palestinesi appartengono a quei territori, non si possono semplicemente cacciare via. Non è accettabile». Il musicista inglese già
    durante la promozione del nuovo progetto del collettivo Africa Express, Bahidorà, aveva inoltre espresso il desiderio di lavorare con musicisti palestinesi e israeliani: “Africa Express potrebbe andare in Palestina,” aveva detto. “Non è politica, è cultura. Vorrei andare anche in Israele per unire le persone”.

    Semplice e senza doppie interpretazioni.
    La musica non ha mai smesso di lanciare i suoi segnali nei decenni. Segnali e simboli che non si vogliono considerare forse con le dovute attenzioni e riguardi, relegando come sempre la cultura in un piano secondario.
    Per fortuna ci sono ancora personalità motivate e pronte e rialzare la testa oltre che il suono.
    La Cultura è la strada e l'arte è la sua forma più profonda e precisa per segnarne il percorso.
    Restiamo sintonizzati. Soprattutto col cervello. E che questi suoni arrivino alle orecchie da "mercante"del governante.

    #TogetherForPalestine #BrianEno #DamonAlbarn #MusicaPerLaPace #ArteAttivismo #CulturaResistenza #FreePalestine #StopWar #Wembley2025
    🎶 ENO / ALBARN & CO. – La musica colpisce ancora 🎤✊ Se insisto a dire che la Cultura e l'Arte sono la "chiave" di lettura e riconciliazione delle parti nel mondo non è a caso. Perché a differenza di tanti fuffaguru, santoni del web o letterati moderni che devono per forza vendere e accedere alla categoria best seller, gli artisti operano su canoni emozionali e valori condivisi che riescono ad accomunare davvero le persone al di sopra dei soliti criteri politici. E questa non è sola e semplice ricerca di visibilità, perché una kermesse fatta di più interpreti di stili diversi che si unicorno per una performance di un giorno ha un valore maggiore di un comizio. Negli anni ’80 ringraziammo Bob Geldof che con il “Live Aid” lanciò insieme a una schiera di artisti un segnale storico per la lotta alla fame nel mondo. I problemi non sono cambiati purtroppo e si ritornerà di nuovo a Wembley. Magari con meno sfarzo e magniloquenza da anni ’80 ma con una musica che colpisce ancora e lancia i suoi segnali. Possiamo ritenerci fortunati che in questa metà di anni ’20 possiamo ancora contare su “gegnacci” come Brian Eno e Damon Albarn che, con la solita compostezza, occupano ora le prime pagine per un evento degno di nota. Il 17 settembre, Wembley Arena: Together For Palestine. Brian Eno e Damon Albarn guidano una lineup che mescola star globali (James Blake, Jamie xx, Bastille, Paloma Faith…) e voci palestinesi come Adnan Joubran, Faraj Suleiman e Nai Barghouti. L’obiettivo? Eno lo dice chiaro: «Gli artisti hanno sempre aiutato a denunciare le ingiustizie e a immaginare futuri migliori. È il momento di unirci, alzare la voce e riaffermare la nostra umanità condivisa». E poi Albarn, che davanti a Channel 4 News non si nasconde più: «Bisogna riconoscere il genocidio che avviene a Gaza. I palestinesi appartengono a quei territori, non si possono semplicemente cacciare via. Non è accettabile». Il musicista inglese già durante la promozione del nuovo progetto del collettivo Africa Express, Bahidorà, aveva inoltre espresso il desiderio di lavorare con musicisti palestinesi e israeliani: “Africa Express potrebbe andare in Palestina,” aveva detto. “Non è politica, è cultura. Vorrei andare anche in Israele per unire le persone”. Semplice e senza doppie interpretazioni. La musica non ha mai smesso di lanciare i suoi segnali nei decenni. Segnali e simboli che non si vogliono considerare forse con le dovute attenzioni e riguardi, relegando come sempre la cultura in un piano secondario. Per fortuna ci sono ancora personalità motivate e pronte e rialzare la testa oltre che il suono. La Cultura è la strada e l'arte è la sua forma più profonda e precisa per segnarne il percorso. Restiamo sintonizzati. Soprattutto col cervello. E che questi suoni arrivino alle orecchie da "mercante"del governante. #TogetherForPalestine #BrianEno #DamonAlbarn #MusicaPerLaPace #ArteAttivismo #CulturaResistenza #FreePalestine #StopWar #Wembley2025
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