• CATELLA’S DAY – altro da aggiungere...?

    "Oh oh oh Catella’s Day…
    Oh oh oh Catella’s free…"

    Qualcuno si stupisce ancora?
    C’è ancora qualcuno che si indigna sul serio?
    Nulla che non si potesse già immaginare. Finale scontato come nella più prevedibile delle serie Netflix , con il protagonista che torna a recitare lo stesso copione — magari per un’altra stagione da 5 puntate.

    Non rinnego ciò che scrissi giorni fa: lungi da me fare da cassa di risonanza al “vero sindaco di Milano” , ma quella di oggi è l’immagine plastica di una duplice sconfitta. La prima è della magistratura . La seconda, non meno grave, è della cittadinanza.

    Molti milanesi (e ancor più gli abitanti dell’hinterland) non hanno idea di chi sia Manfredi Catella. E se lo sanno, spesso si limitano ad applaudire i suoi grattacieli "modern London style" . Sta di fatto che oggi ci becchiamo l’ennesimo finale già scritto: un epilogo “telefonato”, concluso col più classico dei tarallucci e vino . Alla faccia nostra. Anzi, sulle nostre tasche .

    Il Tribunale del Riesame di Milano ha annullato i domiciliari di Manfredi Catella, patron di Coima, arrestato il 31 luglio nell’inchiesta sull’urbanistica. Accusato di aver “oliato” l’architetto Alessandro Scandurra con consulenze gonfiate (per il Pirellino e il villaggio olimpico), Catella era l’ultimo dei sei indagati ancora ai domiciliari.

    Uno a uno, infatti, tutti gli arresti sono stati smontati: dall’assessore Tancredi al manager Pella, passando per Scandurra stesso. Ora anche Catella torna libero, in attesa delle motivazioni che i giudici depositeranno nei prossimi 45 giorni.

    Insomma: un’inchiesta che partiva col botto e che, per ora, si chiude con il più classico degli sbadigli .

    Secondo voi, onestamente… può succedere qualcosa di diverso da quanto abbiamo già immaginato?
    Vogliamo ancora credere nei cambiamenti come a miracoli piovuti dal cielo?
    Se sì, accomodiamoci pure: continuiamo a sognare.

    Quella di oggi non è solo una sentenza, è una lezione al contrario. Milano non è più la città delle opportunità, è un feudo per pochi. Una terra di nessuno… o meglio, di qualcuno. Qui chi ha soldi vince, comanda e detta le regole. Gli altri? La plebaglia che non si può permettere neppure i privilegi “legali” di chi ha un team di avvocati da Champions League .

    Questa è Milano.
    La città del Marchese del Grillo : “Io so’ io, e voi non siete un c…”.
    La città dove vince sempre il più furbo, mentre tu arrivi a fatica a fine mese.
    La città dove, se vuoi restare, devi accettare di vivere ai margini, lasciando il centro a studenti fuori sede, imprenditori globali e stakeholders di passaggio che ingrassano il grande Luna Park urbano .

    Questa è Milano. Anche dopo questo affronto.
    Indigniamoci pure.
    Ma le cose sono due:

    1. O un giorno nascerà un cittadino/a con le tasche piene stile Elon Musk pronto a smuovere tribunali e giustizia.

    2. Oppure servirà una vera alternativa politica, fatta di gente integerrima che abbia la volontà di cambiare davvero ogni angolo dell’amministrazione.

    Altrimenti… Milano resta questa.
    O la accetti e la subisci.
    O te ne vai.

    #Milano #CatellasDay #Urbanistica #Corruzione #GiustiziaItaliana #CittàDaBere #MilanoLunapark #indignazionecivile
    🎭 CATELLA’S DAY – altro da aggiungere...? 🏙️🍷 "Oh oh oh Catella’s Day… Oh oh oh Catella’s free…" Qualcuno si stupisce ancora? 🤔 C’è ancora qualcuno che si indigna sul serio? 😑 Nulla che non si potesse già immaginare. Finale scontato come nella più prevedibile delle serie Netflix 📺, con il protagonista che torna a recitare lo stesso copione — magari per un’altra stagione da 5 puntate. Non rinnego ciò che scrissi giorni fa: lungi da me fare da cassa di risonanza al “vero sindaco di Milano” 🏛️, ma quella di oggi è l’immagine plastica di una duplice sconfitta. La prima è della magistratura ⚖️. La seconda, non meno grave, è della cittadinanza. Molti milanesi (e ancor più gli abitanti dell’hinterland) non hanno idea di chi sia Manfredi Catella. E se lo sanno, spesso si limitano ad applaudire i suoi grattacieli "modern London style" 🏗️✨. Sta di fatto che oggi ci becchiamo l’ennesimo finale già scritto: un epilogo “telefonato”, concluso col più classico dei tarallucci e vino 🍪🍷. Alla faccia nostra. Anzi, sulle nostre tasche 💸. Il Tribunale del Riesame di Milano ha annullato i domiciliari di Manfredi Catella, patron di Coima, arrestato il 31 luglio nell’inchiesta sull’urbanistica. Accusato di aver “oliato” l’architetto Alessandro Scandurra con consulenze gonfiate (per il Pirellino e il villaggio olimpico), Catella era l’ultimo dei sei indagati ancora ai domiciliari. Uno a uno, infatti, tutti gli arresti sono stati smontati: dall’assessore Tancredi al manager Pella, passando per Scandurra stesso. Ora anche Catella torna libero, in attesa delle motivazioni che i giudici depositeranno nei prossimi 45 giorni. Insomma: un’inchiesta che partiva col botto 💥 e che, per ora, si chiude con il più classico degli sbadigli 😴. Secondo voi, onestamente… può succedere qualcosa di diverso da quanto abbiamo già immaginato? 🤨 Vogliamo ancora credere nei cambiamenti come a miracoli piovuti dal cielo? 🌩️ Se sì, accomodiamoci pure: continuiamo a sognare. Quella di oggi non è solo una sentenza, è una lezione al contrario. Milano non è più la città delle opportunità, è un feudo per pochi. Una terra di nessuno… o meglio, di qualcuno. Qui chi ha soldi 💰 vince, comanda e detta le regole. Gli altri? La plebaglia che non si può permettere neppure i privilegi “legali” di chi ha un team di avvocati da Champions League ⚽👔. Questa è Milano. La città del Marchese del Grillo 🕴️: “Io so’ io, e voi non siete un c…”. La città dove vince sempre il più furbo, mentre tu arrivi a fatica a fine mese. La città dove, se vuoi restare, devi accettare di vivere ai margini, lasciando il centro a studenti fuori sede, imprenditori globali e stakeholders di passaggio che ingrassano il grande Luna Park urbano 🎡. Questa è Milano. Anche dopo questo affronto. Indigniamoci pure. Ma le cose sono due: 1. O un giorno nascerà un cittadino/a con le tasche piene stile Elon Musk 🚀 pronto a smuovere tribunali e giustizia. 2. Oppure servirà una vera alternativa politica, fatta di gente integerrima che abbia la volontà di cambiare davvero ogni angolo dell’amministrazione. Altrimenti… Milano resta questa. O la accetti e la subisci. O te ne vai. #Milano #CatellasDay #Urbanistica #Corruzione #GiustiziaItaliana #CittàDaBere #MilanoLunapark #indignazionecivile
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  • LE SOLITE BUFFONATE all'ITALIANA! Chi ruba una mela al supermercato si prende 5 anni!
    Inchiesta urbanistica Milano: revocati domiciliari a Tancredi, Pella e Marinoni
    Il Tribunale del Riesame di Milano ha revocato gli arresti domiciliari e disposto l'interdittiva per Tancredi, Pella e Marinoni nell'inchiesta urbanistica
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/08/14/inchiesta-urbanistica-milano-revoca-domiciliari-notizie/8095290/
    LE SOLITE BUFFONATE all'ITALIANA! Chi ruba una mela al supermercato si prende 5 anni! Inchiesta urbanistica Milano: revocati domiciliari a Tancredi, Pella e Marinoni Il Tribunale del Riesame di Milano ha revocato gli arresti domiciliari e disposto l'interdittiva per Tancredi, Pella e Marinoni nell'inchiesta urbanistica https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/08/14/inchiesta-urbanistica-milano-revoca-domiciliari-notizie/8095290/
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    Inchiesta urbanistica Milano: revocati domiciliari a Tancredi, Pella e Marinoni
    Il Tribunale del Riesame di Milano ha revocato gli arresti domiciliari e disposto l'interdittiva per Tancredi, Pella e Marinoni nell'inchiesta urbanistica
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  • CEMENTOPOLI - Summer Remix

    Fra tre settimane si torna alla solita giostra di settembre: scuole aperte, lavori a manetta, e le polemiche estive che dovrebbero calare… ma no, qui a Milano il Festivalbar della corruzione continua .
    Cementopoli 2.0 si sta rivelando più un fiasco che un vaso di Pandora. E, diciamocelo, il copione lo conosciamo a memoria — solo che ogni giorno salta fuori una nuova “traccia bonus” che ci fa perdere tempo e fiducia.

    Questa volta il singolo più chiacchierato è tratto dalla chat “Pirellino”:
    “Ma mi confermi come assessore?” scrive l’ex assessore Tancredi a Catella.
    “Voi siete i best ever. Io se volete vi faccio da segretario”, risponde il re dell’immobiliare milanese.
    E il DG Malangone, entusiasta: “Me lo tatuo sulla schiena”.
    La Procura non ride: parla di mercimonio della funzione pubblica, di sfregio delle leggi e di attentato alla democrazia urbanistica.

    Tradotto: qui i pubblici ufficiali agiscono come dipendenti privati, deferenti agli ordini di un privato cittadino… che, a leggere i messaggi, pare fosse considerato il vero sindaco di Milano .

    Ma non è certo il primo episodio, anzi: è solo l’ultimo capitolo di un palinsesto di tormentoni politici che sembrano fatti apposta per tenerci incollati allo schermo mentre altrove si consumano altri scippi silenziosi ai danni della città.

    Scarcerazione di Scandurra & Bezzicheri
    Presentata come il colpo di scena della stagione, ma alla fine è solo il solito giro di giostra giudiziaria. Tanto clamore per nulla: il tempo mediatico speso qui è lo stesso che potrebbe servire per discutere di come evitare che simili figure abbiano ancora margini di manovra… e invece no, si resta a commentare la sentenza come se fosse la finale di Champions.

    Proteste delle famiglie senza casa
    Una tragedia sociale trasformata in “servizio di colore” per i telegiornali, senza un vero seguito politico. Il problema resta lì, irrisolto, e intanto il dibattito pubblico si sposta rapidamente su chi ha scritto cosa nelle chat. Nel frattempo, mentre si litiga sui messaggini, la città continua a perdere case accessibili e spazi vivibili.

    Il silenzio imbarazzante del PD e le frasi di circostanza del centro-sinistra
    La fiera dell’ipocrisia: si evitano prese di posizione nette per paura di perdere voti o poltrone, e si preferisce il linguaggio da comunicato stampa, tanto vuoto quanto “corretto”. Così il rumore resta alto ma il significato vicino allo zero.

    E noi? Restiamo qui, spettatori di questa telenovela politica, sapendo già che finirà a tarallucci e vino , esattamente come ogni altro scandalo in salsa italiana.

    Nel frattempo, sotto silenzio, è in stadio avanzato il processo di chiusura del Leonardo3, un pezzo di patrimonio culturale milanese, stessa sorte toccata ad altrettante realtà importanti. Ma su questo, silenzio totale: niente titoloni, niente “chat bollenti”, nessuna indignazione virale.

    Forse è il momento di spegnere per un attimo le nostre “bioporte” digitali e investire energia nel creare un’alternativa politica vera: fatta di cittadini e non di lobby, capace di proteggere la città e la qualità della vita da questo lento saccheggio.
    Finché non lo faremo, resteremo bloccati nel solito loop: stallo, decadenza… e noia pura.

    #Cementopoli #Milano #Corruzione #PoliticaItaliana #Urbanistica #DenunciaSociale #Giustizia #MilanoSvegliati #estatemilanese
    🎭 CEMENTOPOLI - Summer Remix 🎷🍹 Fra tre settimane si torna alla solita giostra di settembre: scuole aperte, lavori a manetta, e le polemiche estive che dovrebbero calare… ma no, qui a Milano il Festivalbar della corruzione continua 🎶. Cementopoli 2.0 si sta rivelando più un fiasco che un vaso di Pandora. E, diciamocelo, il copione lo conosciamo a memoria — solo che ogni giorno salta fuori una nuova “traccia bonus” che ci fa perdere tempo e fiducia. Questa volta il singolo più chiacchierato è tratto dalla chat “Pirellino”: 📱 “Ma mi confermi come assessore?” scrive l’ex assessore Tancredi a Catella. 📱 “Voi siete i best ever. Io se volete vi faccio da segretario”, risponde il re dell’immobiliare milanese. 📱 E il DG Malangone, entusiasta: “Me lo tatuo sulla schiena”. La Procura non ride: parla di mercimonio della funzione pubblica, di sfregio delle leggi e di attentato alla democrazia urbanistica. Tradotto: qui i pubblici ufficiali agiscono come dipendenti privati, deferenti agli ordini di un privato cittadino… che, a leggere i messaggi, pare fosse considerato il vero sindaco di Milano 🏙️. Ma non è certo il primo episodio, anzi: è solo l’ultimo capitolo di un palinsesto di tormentoni politici che sembrano fatti apposta per tenerci incollati allo schermo mentre altrove si consumano altri scippi silenziosi ai danni della città. Scarcerazione di Scandurra & Bezzicheri🎢 Presentata come il colpo di scena della stagione, ma alla fine è solo il solito giro di giostra giudiziaria. Tanto clamore per nulla: il tempo mediatico speso qui è lo stesso che potrebbe servire per discutere di come evitare che simili figure abbiano ancora margini di manovra… e invece no, si resta a commentare la sentenza come se fosse la finale di Champions. Proteste delle famiglie senza casa 🏚️ Una tragedia sociale trasformata in “servizio di colore” per i telegiornali, senza un vero seguito politico. Il problema resta lì, irrisolto, e intanto il dibattito pubblico si sposta rapidamente su chi ha scritto cosa nelle chat. Nel frattempo, mentre si litiga sui messaggini, la città continua a perdere case accessibili e spazi vivibili. Il silenzio imbarazzante del PD e le frasi di circostanza del centro-sinistra 🙄 La fiera dell’ipocrisia: si evitano prese di posizione nette per paura di perdere voti o poltrone, e si preferisce il linguaggio da comunicato stampa, tanto vuoto quanto “corretto”. Così il rumore resta alto ma il significato vicino allo zero. E noi? Restiamo qui, spettatori di questa telenovela politica, sapendo già che finirà a tarallucci e vino 🍷, esattamente come ogni altro scandalo in salsa italiana. 💡 Nel frattempo, sotto silenzio, è in stadio avanzato il processo di chiusura del Leonardo3, un pezzo di patrimonio culturale milanese, stessa sorte toccata ad altrettante realtà importanti. Ma su questo, silenzio totale: niente titoloni, niente “chat bollenti”, nessuna indignazione virale. Forse è il momento di spegnere per un attimo le nostre “bioporte” digitali e investire energia nel creare un’alternativa politica vera: fatta di cittadini e non di lobby, capace di proteggere la città e la qualità della vita da questo lento saccheggio. Finché non lo faremo, resteremo bloccati nel solito loop: stallo, decadenza… e noia pura. #Cementopoli #Milano #Corruzione #PoliticaItaliana #Urbanistica #DenunciaSociale #Giustizia #MilanoSvegliati #estatemilanese
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  • LA VERITÀ SUL SISTEMA MILANO COMINCIA A VENIRE a GALLA!
    Inchiesta urbanistica Milano: il Comune in mano a Catella, il vero sindaco - Il Fatto Quotidiano
    Leggi su Il Fatto Quotidiano l'articolo in edicola "Inchiesta urbanistica Milano: il Comune in mano a Catella, il vero sindaco" pubblicato il 13 Agosto 2025 a firma di Gianni Barbacetto
    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/08/13/milano-in-mano-a-catella-il-vero-sindaco/8093296/
    LA VERITÀ SUL SISTEMA MILANO COMINCIA A VENIRE a GALLA! Inchiesta urbanistica Milano: il Comune in mano a Catella, il vero sindaco - Il Fatto Quotidiano Leggi su Il Fatto Quotidiano l'articolo in edicola "Inchiesta urbanistica Milano: il Comune in mano a Catella, il vero sindaco" pubblicato il 13 Agosto 2025 a firma di Gianni Barbacetto https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/08/13/milano-in-mano-a-catella-il-vero-sindaco/8093296/
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  • IL SINDACO SALA NON POTEVA NON SAPERE!!!
    Inchiesta urbanistica Milano, i magistrati e l’assessore: “La giunta Sala sapeva” - Il Fatto Quotidiano
    Leggi su Il Fatto Quotidiano l'articolo in edicola "Inchiesta urbanistica Milano, i magistrati e l’assessore: “La giunta Sala sapeva”" pubblicato il 3 Agosto 2025 a firma di Leo Amato e Ferruccio Sansa
    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/08/03/i-magistrati-e-lassessore-la-giunta-sala-sapeva/8083036/
    IL SINDACO SALA NON POTEVA NON SAPERE!!! Inchiesta urbanistica Milano, i magistrati e l’assessore: “La giunta Sala sapeva” - Il Fatto Quotidiano Leggi su Il Fatto Quotidiano l'articolo in edicola "Inchiesta urbanistica Milano, i magistrati e l’assessore: “La giunta Sala sapeva”" pubblicato il 3 Agosto 2025 a firma di Leo Amato e Ferruccio Sansa https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/08/03/i-magistrati-e-lassessore-la-giunta-sala-sapeva/8083036/
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    Inchiesta urbanistica Milano, i magistrati e l’assessore: “La giunta Sala sapeva” - Il Fatto Quotidiano
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  • AL VIA IL PRIMO PROCESSO!
    Park Towers: rinviati a giudizio sei imputati per il caso urbanistico milanese
    Immobiliarista, progettista e tre funzionari comunali a processo per abuso edilizio e lottizzazione abusiva nel progetto delle tre torri...

    È già tempo di processo per la prima delle inchieste sull’urbanistica di Milano. La giudice per le indagini preliminari di Milano, Alessandra Di Fazio, ha disposto il rinvio a giudizio per i sei imputati sul caso delle Park Towers, il progetto di tre torri per 113 appartamenti, in zona Crescenzago a Milano, finito al centro di uno dei filoni delle indagini sulla gestione urbanistica per accuse di abuso edilizio, lottizzazione abusiva e falso. Vanno a processo l’immobiliarista Andrea Bezziccheri di Bluestone, il progettista Sergio Francesco Maria Asti, tre ex dirigenti e funzionari dello Sportello Unico Edilizia del Comune, Carla Barone, Francesco Rosata e Maurizio De Luca, e Roberto Vederio, rappresentante legale della Devero Costruzioni. Le indagini erano state chiuse nel gennaio del 2024.
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    Il piano regolatore “ombra” di Milano costruito grazie agli “incarichi” delle grandi imprese agli architetti del Comune
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    Leggi articolo

    Gli inquirenti avevano chiesto il sequestro preventivo del cantiere (quasi ultimato), ma il giudice per le indagini preliminari, pur respingendola, aveva riconosciuto “la piena fondatezza dell’impianto accusatorio e la sussistenza dei reati di abuso edilizio e lottizzazione abusiva, contestati a tutti gli indagati”. Il gip aveva respinto il sequestro rilevando la “sproporzione di tale rimedio giuridico in relazione allo stato troppo avanzato dei lavori (ormai quasi ultimati)”

    Il magistrati aveva sottolineato nel provvedimento come la giurisprudenza di Corte Costituzionale, Consiglio di Stato e Corte di Cassazione fosse “concorde e univoca” nel ritenere la pianificazione urbanistica un obbligo imprescindibile della Pubblica amministrazione e un diritto della popolazione, e che pertanto costruzioni impattanti (per via dei nuovi carichi urbanistici che creano), come quella di specie, non possono essere realizzate in assenza di un previo ‘piano attuativo’, di un piano urbanistico cioè che assicuri il raccordo con l’edificato preesistente e il necessario ridimensionamento dei servizi nell’intera zona (che comporta il coinvolgimento procedurale degli organi comunali e della popolazione)”.

    Per il gip l’insediamento di via Crescenzago, a causa delle gravose dimensioni, del numero di abitanti cui è destinato (almeno 321) e della necessità del previo piano attuativo, “non poteva essere qualificato come ristrutturazione edilizia né essere realizzato a mezzo Scia, in sostituzione di un permesso”. Per il giudice, in particolare, “la determina dirigenziale del Comune numero 65 del 2018 sulla Scia edilizia (a firma dei dirigenti) e la circolare numero 1 del luglio 2023 contrastano con tutte le chiare interpretazioni giurisprudenziali secondo cui il principio di corretta pianificazione urbanistica afferisce a norme di legge fondamentali, poste a tutela di fondamentali diritti delle persone”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/23/park-towers-a-processo-i-sei-imputati-limmobiliarista-il-progettista-e-tre-funzionari-del-comune-di-milano/8071218/
    AL VIA IL PRIMO PROCESSO! Park Towers: rinviati a giudizio sei imputati per il caso urbanistico milanese Immobiliarista, progettista e tre funzionari comunali a processo per abuso edilizio e lottizzazione abusiva nel progetto delle tre torri... È già tempo di processo per la prima delle inchieste sull’urbanistica di Milano. La giudice per le indagini preliminari di Milano, Alessandra Di Fazio, ha disposto il rinvio a giudizio per i sei imputati sul caso delle Park Towers, il progetto di tre torri per 113 appartamenti, in zona Crescenzago a Milano, finito al centro di uno dei filoni delle indagini sulla gestione urbanistica per accuse di abuso edilizio, lottizzazione abusiva e falso. Vanno a processo l’immobiliarista Andrea Bezziccheri di Bluestone, il progettista Sergio Francesco Maria Asti, tre ex dirigenti e funzionari dello Sportello Unico Edilizia del Comune, Carla Barone, Francesco Rosata e Maurizio De Luca, e Roberto Vederio, rappresentante legale della Devero Costruzioni. Le indagini erano state chiuse nel gennaio del 2024. PUBBLICITÀ Leggi Anche Il piano regolatore “ombra” di Milano costruito grazie agli “incarichi” delle grandi imprese agli architetti del Comune Il piano regolatore “ombra” di Milano costruito grazie agli “incarichi” delle grandi imprese agli architetti del Comune Leggi articolo Gli inquirenti avevano chiesto il sequestro preventivo del cantiere (quasi ultimato), ma il giudice per le indagini preliminari, pur respingendola, aveva riconosciuto “la piena fondatezza dell’impianto accusatorio e la sussistenza dei reati di abuso edilizio e lottizzazione abusiva, contestati a tutti gli indagati”. Il gip aveva respinto il sequestro rilevando la “sproporzione di tale rimedio giuridico in relazione allo stato troppo avanzato dei lavori (ormai quasi ultimati)” Il magistrati aveva sottolineato nel provvedimento come la giurisprudenza di Corte Costituzionale, Consiglio di Stato e Corte di Cassazione fosse “concorde e univoca” nel ritenere la pianificazione urbanistica un obbligo imprescindibile della Pubblica amministrazione e un diritto della popolazione, e che pertanto costruzioni impattanti (per via dei nuovi carichi urbanistici che creano), come quella di specie, non possono essere realizzate in assenza di un previo ‘piano attuativo’, di un piano urbanistico cioè che assicuri il raccordo con l’edificato preesistente e il necessario ridimensionamento dei servizi nell’intera zona (che comporta il coinvolgimento procedurale degli organi comunali e della popolazione)”. Per il gip l’insediamento di via Crescenzago, a causa delle gravose dimensioni, del numero di abitanti cui è destinato (almeno 321) e della necessità del previo piano attuativo, “non poteva essere qualificato come ristrutturazione edilizia né essere realizzato a mezzo Scia, in sostituzione di un permesso”. Per il giudice, in particolare, “la determina dirigenziale del Comune numero 65 del 2018 sulla Scia edilizia (a firma dei dirigenti) e la circolare numero 1 del luglio 2023 contrastano con tutte le chiare interpretazioni giurisprudenziali secondo cui il principio di corretta pianificazione urbanistica afferisce a norme di legge fondamentali, poste a tutela di fondamentali diritti delle persone”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/23/park-towers-a-processo-i-sei-imputati-limmobiliarista-il-progettista-e-tre-funzionari-del-comune-di-milano/8071218/
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  • QUI LA FACCENDA PER IL SINDACO SALA SI COMPLICA RAPIDAMENTE!!!
    Inchiesta Urbanistica, anche un bonifico al comitato elettorale del sindaco di Milano Sala sotto la lente dei pm | MilanoFinanza News
    Il contributo, regolarmente registrato alla Corte d’Appello, sarebbe stato versato il 21 ottobre 2021. Al centro dell’inchiesta il rapporto tra costruttori e Comune. La Procura indaga sul sistema delle «rendite fondiarie private»
    https://www.milanofinanza.it/news/un-bonifico-al-sindaco-di-milano-sala-nel-mirino-dei-pm-sull-urbanistica-202507212112471513
    QUI LA FACCENDA PER IL SINDACO SALA SI COMPLICA RAPIDAMENTE!!! Inchiesta Urbanistica, anche un bonifico al comitato elettorale del sindaco di Milano Sala sotto la lente dei pm | MilanoFinanza News Il contributo, regolarmente registrato alla Corte d’Appello, sarebbe stato versato il 21 ottobre 2021. Al centro dell’inchiesta il rapporto tra costruttori e Comune. La Procura indaga sul sistema delle «rendite fondiarie private» https://www.milanofinanza.it/news/un-bonifico-al-sindaco-di-milano-sala-nel-mirino-dei-pm-sull-urbanistica-202507212112471513
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    Inchiesta Urbanistica, anche un bonifico al comitato elettorale del sindaco di Milano Sala sotto la lente dei pm | MilanoFinanza News
    Il contributo, regolarmente registrato alla Corte d’Appello, sarebbe stato versato il 21 ottobre 2021. Al centro dell’inchiesta il rapporto tra costruttori e Comune. La Procura indaga sul sistema delle «rendite fondiarie private»
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  • Milano, oggi la difesa di Sala in consiglio comunale
    Il sindaco incassa l'appoggio del PD locale e puntella la sua posizione. In consiglio dovrebbe arrivare invece dimissionario l'assessore Tancredi...
    https://www.rainews.it/video/2025/07/inchiesta-milano-urbanistica-oggi-sala-consiglio-comunale-difesa-appoggio-pd-1733b8a6-7d16-405d-ae47-2274443a6b3e.html
    Milano, oggi la difesa di Sala in consiglio comunale Il sindaco incassa l'appoggio del PD locale e puntella la sua posizione. In consiglio dovrebbe arrivare invece dimissionario l'assessore Tancredi... https://www.rainews.it/video/2025/07/inchiesta-milano-urbanistica-oggi-sala-consiglio-comunale-difesa-appoggio-pd-1733b8a6-7d16-405d-ae47-2274443a6b3e.html
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    Milano, oggi la difesa di Sala in consiglio comunale
    Il sindaco incassa l'appoggio del PD locale e puntella la sua posizione. In consiglio dovrebbe arrivare invece dimissionario l'assessore Tancredi
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  • Milano, esplode palazzopoli. "Siamo accerchiati dai nuovi grattacieli".
    A Milano si costruisce ovunque, letteralmente in ogni angolo. Là dove c'erano fino a poco tempo fa dei parcheggi sono spuntati nuovi edifici. E sono molto più alti di quelli preesistenti nei dintorni, tanto da offuscarli e far sentire gli abitanti come fossero accerchiati. "Qui il sole va via a mezzogiorno" racconta un residente di via Paoli.
    La nuova maxi inchiesta sull'urbanistica, soprannominata palazzopoli, sta accendendo i riflettori sulla trasformazione della città, che in alcuni angoli appare avere un ritmo dirompente e incontrollato.
    https://youtu.be/Uo9qgBmjiB0?feature=shared


    COPYRIGHT (Contact licensing@localteam.it for usage/license info or visit https://www.localteam.it)
    Milano, esplode palazzopoli. "Siamo accerchiati dai nuovi grattacieli". A Milano si costruisce ovunque, letteralmente in ogni angolo. Là dove c'erano fino a poco tempo fa dei parcheggi sono spuntati nuovi edifici. E sono molto più alti di quelli preesistenti nei dintorni, tanto da offuscarli e far sentire gli abitanti come fossero accerchiati. "Qui il sole va via a mezzogiorno" racconta un residente di via Paoli. La nuova maxi inchiesta sull'urbanistica, soprannominata palazzopoli, sta accendendo i riflettori sulla trasformazione della città, che in alcuni angoli appare avere un ritmo dirompente e incontrollato. https://youtu.be/Uo9qgBmjiB0?feature=shared COPYRIGHT (Contact licensing@localteam.it for usage/license info or visit https://www.localteam.it)
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  • Ohhh piange SALA, DOPO LO SCEMPIO CHE HA FATTO DI MILANO.
    PIANGE POVERO!!! SPERO FINISCA PRESTO QUESTA GIUNTA!!!

    Sala, il giorno più lungo del sindaco di Milano: le lacrime in giunta, il colloquio con Tancredi e quello con Marotta
    Il day after del sindaco tra depressione e voglia di riscatto. La commozione a Palazzo Marino e il giallo delle dimissioni dell'assessore all'Urbanistica
    https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/25_luglio_18/sala-inchiesta-urbanistica-reazione-ef5e7cd0-58d3-4cc4-8a3c-7f1dff6c5xlk.shtml
    Ohhh piange SALA, DOPO LO SCEMPIO CHE HA FATTO DI MILANO. PIANGE POVERO!!! SPERO FINISCA PRESTO QUESTA GIUNTA!!! Sala, il giorno più lungo del sindaco di Milano: le lacrime in giunta, il colloquio con Tancredi e quello con Marotta Il day after del sindaco tra depressione e voglia di riscatto. La commozione a Palazzo Marino e il giallo delle dimissioni dell'assessore all'Urbanistica https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/25_luglio_18/sala-inchiesta-urbanistica-reazione-ef5e7cd0-58d3-4cc4-8a3c-7f1dff6c5xlk.shtml
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    Sala, il giorno più lungo del sindaco di Milano: le lacrime in giunta, il colloquio con Tancredi e quello con Marotta
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