• IL DIGITALE STA RUBANDO L'INFANZIA!
    Mentre Microsoft, Google e Apple cercano di piazzare i loro programmi dentro ogni scuola pubblica, nella Silicon Valley e in altre aree abitate da dirigenti del settore tecnologico l'approccio ai dispositivi digitali per i loro figli è stato sempre centellinato.
    Come mai questa discrepanza?
    Steve Jobs, il fondatore di Apple, non permetteva alle figlie adolescenti di usare la sua invenzione: l'iPhone. Bill Gates non ha dato ai figli il cellulare prima dei 14 anni. Sundar Pichai, il CEO di Alphabet e Google ha vietato lo smartphone ai figli fino ai 14 anni. Satya Nadella, CEO di Microsoft monitora attentamente i siti visitati dai figli. Chris Anderson, ex editore di Wired e CEO di 3D Robotics ha educato i figli imponendo limiti di tempo e controlli su ogni dispositivo presente in casa. Evan Williams, co-fondatore di Twitter ai figli adolescenti ha sempre preferito comprare libri anziché gadget tecnologici, mentre Tim Cook, CEO di Apple ha proibito al nipote i social. Susan Wojcicki, CEO di YouTube ha autorizzato lo smartphone quando i suoi figli hanno cominciato ad uscire da soli, ed Evan Spiegel, co-fondatore e CEO di Snapchat ha permesso al figliastro massimo un'ora e mezza alla settimana davanti agli schermi.
    Non solo i Big che costruiscono e progettano dispositivi tecnologici, software e social, non fanno usare il digitale ai propri figli, ma questi vengono educati nelle scuole Waldorf!
    Le scuole Waldorf, dette anche steineriane sono nate nel 1919 a Stoccarda grazie al filosofo e scienziato austriaco Rudolf Steiner.
    Tanto per capirci a Los Altos c’è la Waldorf School of the Peninsula, con circa 320 studenti, due terzi dei quali hanno genitori che lavorano per i giganti del web. Per loro niente cellulare, ma solo giocattoli in legno e interazioni all’aria aperta.
    Si tratta di uno dei 270 istituti steineriani negli Stati Uniti, di cui 52 solo in California, quindi nella Silicon Valley, mentre da noi in Italia ce ne sono meno di un centinaio!
    La pedagogia steineriana punta a sviluppare individualità libere, facendo emergere le potenzialità proprie di ogni bambino, rispettando i tempi di evoluzione fisica e mentale diversi per ognuno.
    Come mai chi costruisce i dispositivi digitali porta i propri figli nelle scuole Waldorf? Sicuramente deriva da una paura sempre più concreta e studiata: la perdita di vivacità nei bambini correlata a un abuso di nuove tecnologie.
    Sempre più studi confermano infatti che i bambini e gli adolescenti passano più ore davanti a uno schermo rispetto a dormire, e per questo manifestano inclinazione a depressione, solitudine, scarsa concentrazione, instabilità emotiva per arrivare all'autolesionismo e al suicidio. Il disagio generazionale risulta raddoppiato solo negli ultimi 5-6 anni.
    Lo psicoterapeuta Alberto Pellai utilizza una azzeccata metafora: “Il cervello dei bambini è come il DAS: morbido e plasmabile finché lo lavori, ma se lo lasci riposare, si indurisce”. Il cervello è infatti neuroplastico, capace cioè di creare connessioni sinaptiche in modo esponenziale. Tuttavia, l’esposizione precoce agli schermi depotenzia questa capacità. Tradotto: rende più cretini! Ed è proprio quello che desidera il Sistema.
    Ha perfettamente ragione Pellai quando dice che “il digitale sta rubando l’infanzia", e la responsabilità è dei genitori!
    IL DIGITALE STA RUBANDO L'INFANZIA! Mentre Microsoft, Google e Apple cercano di piazzare i loro programmi dentro ogni scuola pubblica, nella Silicon Valley e in altre aree abitate da dirigenti del settore tecnologico l'approccio ai dispositivi digitali per i loro figli è stato sempre centellinato. Come mai questa discrepanza? Steve Jobs, il fondatore di Apple, non permetteva alle figlie adolescenti di usare la sua invenzione: l'iPhone. Bill Gates non ha dato ai figli il cellulare prima dei 14 anni. Sundar Pichai, il CEO di Alphabet e Google ha vietato lo smartphone ai figli fino ai 14 anni. Satya Nadella, CEO di Microsoft monitora attentamente i siti visitati dai figli. Chris Anderson, ex editore di Wired e CEO di 3D Robotics ha educato i figli imponendo limiti di tempo e controlli su ogni dispositivo presente in casa. Evan Williams, co-fondatore di Twitter ai figli adolescenti ha sempre preferito comprare libri anziché gadget tecnologici, mentre Tim Cook, CEO di Apple ha proibito al nipote i social. Susan Wojcicki, CEO di YouTube ha autorizzato lo smartphone quando i suoi figli hanno cominciato ad uscire da soli, ed Evan Spiegel, co-fondatore e CEO di Snapchat ha permesso al figliastro massimo un'ora e mezza alla settimana davanti agli schermi. Non solo i Big che costruiscono e progettano dispositivi tecnologici, software e social, non fanno usare il digitale ai propri figli, ma questi vengono educati nelle scuole Waldorf! Le scuole Waldorf, dette anche steineriane sono nate nel 1919 a Stoccarda grazie al filosofo e scienziato austriaco Rudolf Steiner. Tanto per capirci a Los Altos c’è la Waldorf School of the Peninsula, con circa 320 studenti, due terzi dei quali hanno genitori che lavorano per i giganti del web. Per loro niente cellulare, ma solo giocattoli in legno e interazioni all’aria aperta. Si tratta di uno dei 270 istituti steineriani negli Stati Uniti, di cui 52 solo in California, quindi nella Silicon Valley, mentre da noi in Italia ce ne sono meno di un centinaio! La pedagogia steineriana punta a sviluppare individualità libere, facendo emergere le potenzialità proprie di ogni bambino, rispettando i tempi di evoluzione fisica e mentale diversi per ognuno. Come mai chi costruisce i dispositivi digitali porta i propri figli nelle scuole Waldorf? Sicuramente deriva da una paura sempre più concreta e studiata: la perdita di vivacità nei bambini correlata a un abuso di nuove tecnologie. Sempre più studi confermano infatti che i bambini e gli adolescenti passano più ore davanti a uno schermo rispetto a dormire, e per questo manifestano inclinazione a depressione, solitudine, scarsa concentrazione, instabilità emotiva per arrivare all'autolesionismo e al suicidio. Il disagio generazionale risulta raddoppiato solo negli ultimi 5-6 anni. Lo psicoterapeuta Alberto Pellai utilizza una azzeccata metafora: “Il cervello dei bambini è come il DAS: morbido e plasmabile finché lo lavori, ma se lo lasci riposare, si indurisce”. Il cervello è infatti neuroplastico, capace cioè di creare connessioni sinaptiche in modo esponenziale. Tuttavia, l’esposizione precoce agli schermi depotenzia questa capacità. Tradotto: rende più cretini! Ed è proprio quello che desidera il Sistema. Ha perfettamente ragione Pellai quando dice che “il digitale sta rubando l’infanzia", e la responsabilità è dei genitori!
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  • SCIE CHIMICHE!
    QUELLO CHE VOGLIONO TENERVI NASCOSTO!
    Ecco perché è stato internato. LIBERATE Enrico Gianini. Subito!

    https://www.youtube.com/watch?v=r37Eh0mLMpc
    SCIE CHIMICHE! QUELLO CHE VOGLIONO TENERVI NASCOSTO! Ecco perché è stato internato. LIBERATE Enrico Gianini. Subito! https://www.youtube.com/watch?v=r37Eh0mLMpc
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  • LA NUOVA SFORTUNATA NORMALITÀ. ANCHE PER I PERSONAGGI FAMOSI.
    Questo è un elenco incompleto di quello che è successo negli ultimi anni a parecchi cittadini italiani più o meno noti, fra di loro purtroppo molti giovani e alcune persone degne della massima stima. Altre un po’ meno.
    In un paese normale sarebbe logico indagare se questi soggetti (quelli che non lo hanno ammesso pubblicamente) si siano sottoposti o meno a certe iniezioni di farmaci sperimentali creati in due mesi da alcune aziende, fra cui la più condannata al mondo…che ha candidamente ammesso di essere stata a conoscenza fin dall’inizio dei gravissimi effetti collaterali dei prodotti, compresa la morte.
    Ma sfortunatamente non viene fatto.
    Ora moltiplicate questo elenco per 10.000 (i cittadini non famosi in percentuale più o meno) e otterrete quello che sta accadendo in Italia e nel mondo.
    Se io fossi nei panni delle persone che sono state inoculate con queste sostanze sarei perlomeno un po’ arrabbiato con i medici, i politici e i giornalisti collusi che le hanno spacciate per sieri miracolosi…e soprattuto farei esami approfonditi per prevenire seri problemi di salute. Lo consiglio caldamente e sono a conoscenza di vite salvate grazie a un pronto intervento.
    Michele Merlo, 28 anni, ex concorrente di “Amici”, leucemia fulminante, deceduto.
    Daniela Romano, 40 anni, ex concorrente di “Amici”, “una brutta malattia”, deceduta.
    Simone Roganti, 21 anni, ciclista, “malore improvviso”, deceduto.
    Luca Lazzari, 22 anni, nuotatore, “malore improvviso”, deceduto.
    Mattia Giani, 26 anni, calciatore, “malore improvviso”, deceduto.
    Federico Bricco, 30 anni, calciatore, “malore improvviso”, deceduto.
    Edoardo Fiore, 17 anni, pallavolista, “malore improvviso”, deceduto.
    Valentina Sergi, 33 anni, pallavolista, “malore improvviso”, deceduta.
    Romina De Angelis, 43 anni, ex pallavolista, “malore improvviso”, deceduta.
    Barbara Siciliano, 52 anni, ex pallavolista, “malore improvviso”, deceduta.
    Elena Cisonni, 34 anni, modella, “malore improvviso”, deceduta.
    Domenico Petrini, 38 ani, sindaco di Subiaco, “malore improvviso”, deceduto.
    Matteo Concari, 45 anni, sindaco di Soragna, “malore improvviso”, deceduto.
    Augusto Moretti, 54 anni, sindaco di Peschiera Borromeo, “malore improvviso”, deceduto.
    Gianni Ferretti, 60 anni, sindaco di Rozzano, “malore improvviso”, deceduto.
    Andrea Pardini, 34 anni, giornalista, “malore improvviso”, deceduto.
    Carlotta Dessí, 35 anni, giornalista, tumore, deceduta.
    Valentina Gerace, 40 anni, giornalista, “malore improvviso”, deceduta.
    Francesco Segato, in arte Frances, 46 anni, DJ, “malore improvviso”, deceduto.
    Manuel Fogliata, in arte Nuel, 46 anni, DJ, infarto, deceduto.
    Francesco "Ciccio" Milazzo, 53 anni, DJ, “malore improvviso”, deceduto.
    Massimo Cotto, 62 anni, giornalista e DJ, “malore improvviso”, deceduto.
    Sua moglie Chiara Buratti, 47 anni, attrice e cantante, ricoverata per una “sindrome rara”.
    Michela Murgia, 51 anni, scrittrice, tumore (aggravatosi velocemente), deceduta.
    Valentina Del Re, 44 anni, violinista del programma “Propaganda Live”, una “lunga malattia”, deceduta.
    Giovanni Di Cosimo, 61 anni, trombettista del programma “Propaganda Live”, tumore, deceduto.
    Andrea Savorelli, 30 anni, attore, recitava nel “Paradiso delle Signore”, leucemia, deceduto.
    Valentina Tomada, 55 anni, attrice, recitava nel “Paradiso delle Signore”, una “lunga malattia”, deceduta.
    Pietro Genuardi, 62 anni, attore, recitava nel “Paradiso delle Signore”, tumore del sangue, deceduto.
    Maurizio Bologna, 58 anni, attore, infarto, deceduto.
    Gianfranco Butinar, 51 anni, attore e imitatore, infarto, deceduto.
    Nazareno Darzillo, 45 anni, cantante lirico, “malore improvviso”, deceduto.
    Sinisa Mihajlovic, 53 anni, ex calciatore e allenatore, leucemia (aggravatasi velocemente), deceduto.
    Gianluca Vialli, 58 anni, ex calciatore, tumore (aggravatosi velocemente), deceduto.
    Salvatore Schillaci detto Totó, 59 anni, ex calciatore, tumore, deceduto.
    Paola Marella, 61 anni, architetto e conduttrice TV, tumore, deceduta.
    Ernesto Assante, 66 anni, critico musicale, “malore improvviso”, deceduto.
    David Sassoli, 65 anni, giornalista e politico, tumore (aggravatosi velocemente), deceduto.
    Franco di Mare, 68 anni, giornalista, tumore, deceduto.
    Armando Sommajuolo, 70 anni, giornalista, tumore, deceduto.
    Andrea Purgatori, 70 anni, giornalista, tumore e conseguente "catastrofica sequela di errori e omissioni", deceduto.
    Gino Strada, 73 anni, medico e fondatore di Emergency, problemi cardiaci non ben specificati, deceduto.
    Gigi Riva, 79 anni, ex calciatore, “malore improvviso peggiorato velocemente”, deceduto (per la cronaca Gianni Rivera, 81 anni, ex calciatore e protagonista di una memorabile puntata di “Porta a Porta” sta benissimo).
    Oliviero Toscani, 82 anni, fotografo, malattia rara incurabile, deceduto (aveva paragonato i cittadini che si battevano per la libertà di scelta terapeutica sancita dalla Costituzione ai terrapiattisti).
    Carla Fracci, 84 anni, ballerina (conoscevo personalmente lei e la sua grande vitalità prima di una certa puntura), tumore, deceduta.
    Silvio Berlusconi, 86 anni, imprenditore ed ex Presidente del Consiglio, leucemia (aggravatasi velocemente), deceduto.
    E poi…
    Edoardo Bove, 22 anni, calciatore, arresto cardiaco.
    Bianca Balti, modella, 40 anni, tumore.
    Costantino Vitagliano, 50 anni, tronista e attore, malattia autoimmune.
    Sabrina Salerno, 56 anni, cantante e showgirl, tumore.
    Giovanni Allevi, 55 anni, pianista, tumore.
    Piero Pelù, 62 anni, cantante, gravi acufeni.
    Simone Cristicchi, 48 anni, cantautore, paralisi di Bell (aveva chiesto fondi per finanziare la produzione di sieri italiani).
    Simona Ventura, 59 anni, conduttrice TV, paralisi di Bell.
    Mara Venier, 73 anni, conduttrice TV, paralisi facciale (ha dato la colpa al dentista che l’ha querelata).
    Suo genero Pier Francesco Forleo, 62 anni, dirigente RAI, tumore, deceduto.
    Mauro Coruzzi in arte Platinette, 69 anni, conduttore e opinionista, due ictus ischemici.
    Jerry Calá, 73 anni, attore, infarto.
    Max Del Papa, giornalista, tumore (fra i pochi a divulgare i suoi sospetti riguardo ai sieri).
    Antonino Spirlí, 63 anni, politico, ex presidente della Regione Calabria, tumore (fra i pochi ad esternare i suoi sospetti riguardo ai sieri).
    Roberto Castelli, 78 anni, politico, ex ministro della giustizia, grave infezione alla prostata (fra i pochi ad esternare i suoi sospetti riguardo ai sieri).
    Una approfondita analisi della genesi dei sieri sperimentali e delle conseguenze che stanno portando, corroborata dai pareri di medici autorevoli, da dati e da ricerche scientifiche è presente nel mio documentario.

    PAOLO CASSINA

    “NON È ANDATO TUTTO BENE” che vi invito a divulgare:
    LINK AL DOCUMENTARIO INTEGRALE “NON È ANDATO TUTTO BENE” IN ITALIANO:
    https://playmastermovie.com/non-e-andato-tutto-bene-le.../
    LINK AL DOCUMENTARIO “NON È ANDATO TUTTO BENE” IN VERSIONE INGLESE:
    RUMBLE
    https://rumble.com/v6vrhu9-non-e-andato-tutto-bene-the...
    YOUTUBE
    https://www.youtube.com/watch?v=8PSxBxafO30
    #nonèandatotuttobene
    LA NUOVA SFORTUNATA NORMALITÀ. ANCHE PER I PERSONAGGI FAMOSI. Questo è un elenco incompleto di quello che è successo negli ultimi anni a parecchi cittadini italiani più o meno noti, fra di loro purtroppo molti giovani e alcune persone degne della massima stima. Altre un po’ meno. In un paese normale sarebbe logico indagare se questi soggetti (quelli che non lo hanno ammesso pubblicamente) si siano sottoposti o meno a certe iniezioni di farmaci sperimentali creati in due mesi da alcune aziende, fra cui la più condannata al mondo…che ha candidamente ammesso di essere stata a conoscenza fin dall’inizio dei gravissimi effetti collaterali dei prodotti, compresa la morte. Ma sfortunatamente non viene fatto. Ora moltiplicate questo elenco per 10.000 (i cittadini non famosi in percentuale più o meno) e otterrete quello che sta accadendo in Italia e nel mondo. Se io fossi nei panni delle persone che sono state inoculate con queste sostanze sarei perlomeno un po’ arrabbiato con i medici, i politici e i giornalisti collusi che le hanno spacciate per sieri miracolosi…e soprattuto farei esami approfonditi per prevenire seri problemi di salute. Lo consiglio caldamente e sono a conoscenza di vite salvate grazie a un pronto intervento. Michele Merlo, 28 anni, ex concorrente di “Amici”, leucemia fulminante, deceduto. Daniela Romano, 40 anni, ex concorrente di “Amici”, “una brutta malattia”, deceduta. Simone Roganti, 21 anni, ciclista, “malore improvviso”, deceduto. Luca Lazzari, 22 anni, nuotatore, “malore improvviso”, deceduto. Mattia Giani, 26 anni, calciatore, “malore improvviso”, deceduto. Federico Bricco, 30 anni, calciatore, “malore improvviso”, deceduto. Edoardo Fiore, 17 anni, pallavolista, “malore improvviso”, deceduto. Valentina Sergi, 33 anni, pallavolista, “malore improvviso”, deceduta. Romina De Angelis, 43 anni, ex pallavolista, “malore improvviso”, deceduta. Barbara Siciliano, 52 anni, ex pallavolista, “malore improvviso”, deceduta. Elena Cisonni, 34 anni, modella, “malore improvviso”, deceduta. Domenico Petrini, 38 ani, sindaco di Subiaco, “malore improvviso”, deceduto. Matteo Concari, 45 anni, sindaco di Soragna, “malore improvviso”, deceduto. Augusto Moretti, 54 anni, sindaco di Peschiera Borromeo, “malore improvviso”, deceduto. Gianni Ferretti, 60 anni, sindaco di Rozzano, “malore improvviso”, deceduto. Andrea Pardini, 34 anni, giornalista, “malore improvviso”, deceduto. Carlotta Dessí, 35 anni, giornalista, tumore, deceduta. Valentina Gerace, 40 anni, giornalista, “malore improvviso”, deceduta. Francesco Segato, in arte Frances, 46 anni, DJ, “malore improvviso”, deceduto. Manuel Fogliata, in arte Nuel, 46 anni, DJ, infarto, deceduto. Francesco "Ciccio" Milazzo, 53 anni, DJ, “malore improvviso”, deceduto. Massimo Cotto, 62 anni, giornalista e DJ, “malore improvviso”, deceduto. Sua moglie Chiara Buratti, 47 anni, attrice e cantante, ricoverata per una “sindrome rara”. Michela Murgia, 51 anni, scrittrice, tumore (aggravatosi velocemente), deceduta. Valentina Del Re, 44 anni, violinista del programma “Propaganda Live”, una “lunga malattia”, deceduta. Giovanni Di Cosimo, 61 anni, trombettista del programma “Propaganda Live”, tumore, deceduto. Andrea Savorelli, 30 anni, attore, recitava nel “Paradiso delle Signore”, leucemia, deceduto. Valentina Tomada, 55 anni, attrice, recitava nel “Paradiso delle Signore”, una “lunga malattia”, deceduta. Pietro Genuardi, 62 anni, attore, recitava nel “Paradiso delle Signore”, tumore del sangue, deceduto. Maurizio Bologna, 58 anni, attore, infarto, deceduto. Gianfranco Butinar, 51 anni, attore e imitatore, infarto, deceduto. Nazareno Darzillo, 45 anni, cantante lirico, “malore improvviso”, deceduto. Sinisa Mihajlovic, 53 anni, ex calciatore e allenatore, leucemia (aggravatasi velocemente), deceduto. Gianluca Vialli, 58 anni, ex calciatore, tumore (aggravatosi velocemente), deceduto. Salvatore Schillaci detto Totó, 59 anni, ex calciatore, tumore, deceduto. Paola Marella, 61 anni, architetto e conduttrice TV, tumore, deceduta. Ernesto Assante, 66 anni, critico musicale, “malore improvviso”, deceduto. David Sassoli, 65 anni, giornalista e politico, tumore (aggravatosi velocemente), deceduto. Franco di Mare, 68 anni, giornalista, tumore, deceduto. Armando Sommajuolo, 70 anni, giornalista, tumore, deceduto. Andrea Purgatori, 70 anni, giornalista, tumore e conseguente "catastrofica sequela di errori e omissioni", deceduto. Gino Strada, 73 anni, medico e fondatore di Emergency, problemi cardiaci non ben specificati, deceduto. Gigi Riva, 79 anni, ex calciatore, “malore improvviso peggiorato velocemente”, deceduto (per la cronaca Gianni Rivera, 81 anni, ex calciatore e protagonista di una memorabile puntata di “Porta a Porta” sta benissimo). Oliviero Toscani, 82 anni, fotografo, malattia rara incurabile, deceduto (aveva paragonato i cittadini che si battevano per la libertà di scelta terapeutica sancita dalla Costituzione ai terrapiattisti). Carla Fracci, 84 anni, ballerina (conoscevo personalmente lei e la sua grande vitalità prima di una certa puntura), tumore, deceduta. Silvio Berlusconi, 86 anni, imprenditore ed ex Presidente del Consiglio, leucemia (aggravatasi velocemente), deceduto. E poi… Edoardo Bove, 22 anni, calciatore, arresto cardiaco. Bianca Balti, modella, 40 anni, tumore. Costantino Vitagliano, 50 anni, tronista e attore, malattia autoimmune. Sabrina Salerno, 56 anni, cantante e showgirl, tumore. Giovanni Allevi, 55 anni, pianista, tumore. Piero Pelù, 62 anni, cantante, gravi acufeni. Simone Cristicchi, 48 anni, cantautore, paralisi di Bell (aveva chiesto fondi per finanziare la produzione di sieri italiani). Simona Ventura, 59 anni, conduttrice TV, paralisi di Bell. Mara Venier, 73 anni, conduttrice TV, paralisi facciale (ha dato la colpa al dentista che l’ha querelata). Suo genero Pier Francesco Forleo, 62 anni, dirigente RAI, tumore, deceduto. Mauro Coruzzi in arte Platinette, 69 anni, conduttore e opinionista, due ictus ischemici. Jerry Calá, 73 anni, attore, infarto. Max Del Papa, giornalista, tumore (fra i pochi a divulgare i suoi sospetti riguardo ai sieri). Antonino Spirlí, 63 anni, politico, ex presidente della Regione Calabria, tumore (fra i pochi ad esternare i suoi sospetti riguardo ai sieri). Roberto Castelli, 78 anni, politico, ex ministro della giustizia, grave infezione alla prostata (fra i pochi ad esternare i suoi sospetti riguardo ai sieri). Una approfondita analisi della genesi dei sieri sperimentali e delle conseguenze che stanno portando, corroborata dai pareri di medici autorevoli, da dati e da ricerche scientifiche è presente nel mio documentario. PAOLO CASSINA “NON È ANDATO TUTTO BENE” che vi invito a divulgare: LINK AL DOCUMENTARIO INTEGRALE “NON È ANDATO TUTTO BENE” IN ITALIANO: https://playmastermovie.com/non-e-andato-tutto-bene-le.../ LINK AL DOCUMENTARIO “NON È ANDATO TUTTO BENE” IN VERSIONE INGLESE: RUMBLE https://rumble.com/v6vrhu9-non-e-andato-tutto-bene-the... YOUTUBE https://www.youtube.com/watch?v=8PSxBxafO30 #nonèandatotuttobene
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  • Francesco Tricarico: "Le parole delle canzoni di oggi sono innocue, solo suono, null'altro"
    Per l'artista milanese "Musicultura è l'ultimo baluardo per difendere un mondo poetico sempre più fragile, abbandonato e lasciato a se stesso"...
    https://www.rainews.it/video/2025/06/francesco-tricarico-da-musicultura-2025-7cc7bcac-d156-4b30-941d-45cd1992e27d.html
    Francesco Tricarico: "Le parole delle canzoni di oggi sono innocue, solo suono, null'altro" Per l'artista milanese "Musicultura è l'ultimo baluardo per difendere un mondo poetico sempre più fragile, abbandonato e lasciato a se stesso"... https://www.rainews.it/video/2025/06/francesco-tricarico-da-musicultura-2025-7cc7bcac-d156-4b30-941d-45cd1992e27d.html
    WWW.RAINEWS.IT
    Francesco Tricarico: "Le parole delle canzoni di oggi sono innocue, solo suono, null'altro"
    Per l'artista milanese "Musicultura è l'ultimo baluardo per difendere un mondo poetico sempre più fragile, abbandonato e lasciato a se stesso"
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  • FOLLIA PURA. E POI NON CI SONO SOLDI per le SCUOLE che CADONO a PEZZI, per GLI OSPEDALI che CONTINUANO a CHIUDERE e PER LE CARROZZINE e i SERVIZI per i DISABILI!
    Difesa, Meloni tratta con l’Ue: 4 miliardi in più già quest’anno - Il Fatto Quotidiano
    Il negoziato è ancora in corso, tra Roma e Bruxelles. Ma l’obiettivo politico sembra ormai definito: nel 2026 il governo italiano è intenzionato a stanziare i primi fondi per aumentare le spese per la Difesa. La cifra stabilita sarebbe quella dello 0,2% del Pil, spiegano due fonti di governo a conoscenza della trattativa con l’Unione …
    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/07/14/difesa-meloni-tratta-con-lue-4-miliardi-in-piu-gia-questanno/8060539/
    FOLLIA PURA. E POI NON CI SONO SOLDI per le SCUOLE che CADONO a PEZZI, per GLI OSPEDALI che CONTINUANO a CHIUDERE e PER LE CARROZZINE e i SERVIZI per i DISABILI! Difesa, Meloni tratta con l’Ue: 4 miliardi in più già quest’anno - Il Fatto Quotidiano Il negoziato è ancora in corso, tra Roma e Bruxelles. Ma l’obiettivo politico sembra ormai definito: nel 2026 il governo italiano è intenzionato a stanziare i primi fondi per aumentare le spese per la Difesa. La cifra stabilita sarebbe quella dello 0,2% del Pil, spiegano due fonti di governo a conoscenza della trattativa con l’Unione … https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/07/14/difesa-meloni-tratta-con-lue-4-miliardi-in-piu-gia-questanno/8060539/
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    Difesa, Meloni tratta con l’Ue: 4 miliardi in più già quest’anno - Il Fatto Quotidiano
    Il negoziato è ancora in corso, tra Roma e Bruxelles. Ma l’obiettivo politico sembra ormai definito: nel 2026 il governo italiano è intenzionato a stanziare i primi fondi per aumentare le spese per la Difesa. La cifra stabilita sarebbe quella dello 0,2% del Pil, spiegano due fonti di governo a conoscenza della trattativa con l’Unione …
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  • ECCO A COSA SERVIRA' L'ESERCITO EUROPEO. Ma noi l'avevamo già capito!
    Senatore Claudio Borghi #Lega
    MASSIMA DIFFUSIONE!
    ECCO A COSA SERVIRA' L'ESERCITO EUROPEO. Ma noi l'avevamo già capito! Senatore Claudio Borghi #Lega 👏👏👏 MASSIMA DIFFUSIONE!
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  • GRAZIE STELLANTIS!
    È UN VERO PECCATO CHE UN MARCHIO COSÌ PRESTIGIOSO SIA DESTINATO A CHIUDERE!!!

    https://www.reportmotori.it/2025/07/11/crisi-senza-precedenti-per-il-colosso-dellauto-italiana-solo-45-auto-prodotte-nel-2025-e-un-disastro/amp/
    GRAZIE STELLANTIS! È UN VERO PECCATO CHE UN MARCHIO COSÌ PRESTIGIOSO SIA DESTINATO A CHIUDERE!!! https://www.reportmotori.it/2025/07/11/crisi-senza-precedenti-per-il-colosso-dellauto-italiana-solo-45-auto-prodotte-nel-2025-e-un-disastro/amp/
    WWW.REPORTMOTORI.IT
    Crisi senza precedenti per il colosso dell'auto italiana: solo 45 auto prodotte nel 2025, è un disastro - ReportMotori.it
    La Maserati ha prodotto appena 45 auto in 6 mesi nel corso del 2025, un dato terribilmente negativo. La situazione è sempre più seria.
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  • SECONDO ME NO!
    Comet è il browser IA di Perplexity che “costa” 200 dollari al mese. Abbiamo davvero bisogno di browser a pagamento con l’IA?
    Lanciato e abbinato al piano di abbonamento da 200 dollari al mese di Perplexity (che offre anche altri servizi), Comet è un browser in grado di svolgere azioni e aiutare l’utente. Fa parte dei cosiddetti browser "AI-powered"

    https://www.dday.it/redazione/53646/comet-e-il-browser-ia-di-perplexity-che-costa-200-dollari-al-mese-abbiamo-davvero-bisogno-di-browser-a-pagamento-con-lia
    SECONDO ME NO! Comet è il browser IA di Perplexity che “costa” 200 dollari al mese. Abbiamo davvero bisogno di browser a pagamento con l’IA? Lanciato e abbinato al piano di abbonamento da 200 dollari al mese di Perplexity (che offre anche altri servizi), Comet è un browser in grado di svolgere azioni e aiutare l’utente. Fa parte dei cosiddetti browser "AI-powered" https://www.dday.it/redazione/53646/comet-e-il-browser-ia-di-perplexity-che-costa-200-dollari-al-mese-abbiamo-davvero-bisogno-di-browser-a-pagamento-con-lia
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  • LA REGGIA ROSSA
    La censura continua

    Quando si dice che la Cultura, in tempo di guerra, viene violentata, strumentalizzata, privata della sua missione universale... beh, non è solo retorica per farci belli sui social o riempire le timeline di indignazione.

    Viviamo in un Paese che ha perso il rispetto per l’arte e che si ricorda della cultura solo quando serve per fare passerella. Il governo? Di qualunque colore sia, non aiuta.
    L’Intelligenza Artificiale? Ottima capro espiatorio per giustificare l’inerzia creativa, la perdita di immaginazione e la pigrizia mentale di chi ha smesso di pensare con la propria testa.
    Ma se già in tempi normali la Cultura è in difficoltà, in tempi di guerra si aggiunge pure la censura preventiva: chi non è “dalla parte giusta” va cancellato, ostracizzato, resettato dal palinsesto. E via con la morale a comando.
    Ma quella divisione profonda che oggi ci devasta poteva essere sanata proprio attraverso la Cultura. È per questo che noi, pochi idealisti sopravvissuti, continuiamo a urlare nel vuoto affinché l’arte torni ad essere parte del dibattito, anche e soprattutto quando il dibattito fa paura.

    Qual è lo stato dell’arte in tempo di guerra?
    Risposta breve: è a pezzi. E vi bastano due effetti collaterali per capire il quadro:

    - L’arte viene soffocata all’origine, censurata, neutralizzata. Gli artisti? Allontanati, isolati, etichettati.

    - Peggio: sopravvive solo quella "arte" addomesticata dal potere, perfettamente conforme alle narrative ufficiali.
    Insomma, la propaganda di regime ha solo cambiato format: oggi si fa anche con gli archi e i pianoforti.

    Parliamo di questo presente dove si aggiunge una nuova "perla":

    Caserta, luglio 2025. Reggia.
    Il protagonista? Valery Gergiev, direttore d’orchestra russo di fama mondiale, accusato di essere vicino a Putin e, per questo, cancellato dai teatri europei.
    Ebbene, Gergiev è atteso il 27 luglio alla Reggia di Caserta per la rassegna “Un’estate da Re”, finanziata dalla Regione Campania. E qui parte l’attacco:

    L’eurodeputata Pina Picierno (PD) accusa il governatore Vincenzo De Luca di sponsorizzare un fiancheggiatore del Cremlino. La Commissione Europea, tirata in ballo, chiarisce:

    L’evento NON è finanziato da fondi UE.

    I palcoscenici europei dovrebbero evitare artisti che sostengono la guerra in Ucraina.

    Ma De Luca non arretra e scrive:

    “Quello della cultura e dell’arte è uno dei casi nei quali può crescere il dialogo fra le persone e possono svilupparsi i valori di solidarietà umana.”

    Parole sacrosante. Eppure, Picierno rincara la dose: "Inaccettabile dare spazio a chi sostiene il regime. Troviamo un giovane artista russo o bielorusso rifugiato. L’arte non può essere propaganda."

    Uno scontro che sa di schizofrenia politica, l’ennesimo episodio tragicomico in un Partito Democratico dove convivono anime troppo distanti. Ma stavolta il vero sconfitto non è De Luca o Picierno.
    Chi perde è il pubblico, è l’arte stessa, ancora una volta sacrificata sull’altare del politicamente corretto, dei comunicati stampa europei e della paura di sbagliare posizione.

    Ma se l’arte non può più essere uno spazio neutrale, allora non ci resta nulla. E no, non è l’intelligenza artificiale a toglierci l’anima:
    È l’ignoranza, la paura, il conformismo.
    È la censura mascherata da morale.
    Vogliamo davvero vivere in un’epoca in cui un direttore d’orchestra viene trattato come un emissario del Male?
    L'arte, se è vera, non consola il potere. Lo mette in discussione.

    È ora di alzare la voce. E di riprenderci la Cultura come bene comune, non come strumento di guerra.

    Come dicevano un tempo: "L'arte è ciò che rende la vita più interessante della stessa arte".
    Facciamone buon uso.

    #ArteLibera #NoAllaCensuraCulturale #Gergiev #DeLuca #ReggiadiCaserta #Picierno #CulturaControLaGuerra #UnestateDaRe #DifendiamoLarte #FreedomOfExpression #PropagandaCulture #paceattraversolarte
    🎭 LA REGGIA ROSSA 🔴 La censura continua Quando si dice che la Cultura, in tempo di guerra, viene violentata, strumentalizzata, privata della sua missione universale... beh, non è solo retorica per farci belli sui social o riempire le timeline di indignazione. Viviamo in un Paese che ha perso il rispetto per l’arte e che si ricorda della cultura solo quando serve per fare passerella. Il governo? Di qualunque colore sia, non aiuta. L’Intelligenza Artificiale? Ottima capro espiatorio per giustificare l’inerzia creativa, la perdita di immaginazione e la pigrizia mentale di chi ha smesso di pensare con la propria testa. 👉 Ma se già in tempi normali la Cultura è in difficoltà, in tempi di guerra si aggiunge pure la censura preventiva: chi non è “dalla parte giusta” va cancellato, ostracizzato, resettato dal palinsesto. E via con la morale a comando. Ma quella divisione profonda che oggi ci devasta poteva essere sanata proprio attraverso la Cultura. È per questo che noi, pochi idealisti sopravvissuti, continuiamo a urlare nel vuoto affinché l’arte torni ad essere parte del dibattito, anche e soprattutto quando il dibattito fa paura. 🎬 Qual è lo stato dell’arte in tempo di guerra? Risposta breve: è a pezzi. E vi bastano due effetti collaterali per capire il quadro: - L’arte viene soffocata all’origine, censurata, neutralizzata. Gli artisti? Allontanati, isolati, etichettati. - Peggio: sopravvive solo quella "arte" addomesticata dal potere, perfettamente conforme alle narrative ufficiali. Insomma, la propaganda di regime ha solo cambiato format: oggi si fa anche con gli archi e i pianoforti. Parliamo di questo presente dove si aggiunge una nuova "perla": 📍 Caserta, luglio 2025. Reggia. Il protagonista? Valery Gergiev, direttore d’orchestra russo di fama mondiale, accusato di essere vicino a Putin e, per questo, cancellato dai teatri europei. Ebbene, Gergiev è atteso il 27 luglio alla Reggia di Caserta per la rassegna “Un’estate da Re”, finanziata dalla Regione Campania. E qui parte l’attacco: 💥 L’eurodeputata Pina Picierno (PD) accusa il governatore Vincenzo De Luca di sponsorizzare un fiancheggiatore del Cremlino. La Commissione Europea, tirata in ballo, chiarisce: 🔴L’evento NON è finanziato da fondi UE. 🔴I palcoscenici europei dovrebbero evitare artisti che sostengono la guerra in Ucraina. Ma De Luca non arretra e scrive: 👉“Quello della cultura e dell’arte è uno dei casi nei quali può crescere il dialogo fra le persone e possono svilupparsi i valori di solidarietà umana.” Parole sacrosante. Eppure, Picierno rincara la dose: "Inaccettabile dare spazio a chi sostiene il regime. Troviamo un giovane artista russo o bielorusso rifugiato. L’arte non può essere propaganda." Uno scontro che sa di schizofrenia politica, l’ennesimo episodio tragicomico in un Partito Democratico dove convivono anime troppo distanti. Ma stavolta il vero sconfitto non è De Luca o Picierno. Chi perde è il pubblico, è l’arte stessa, ancora una volta sacrificata sull’altare del politicamente corretto, dei comunicati stampa europei e della paura di sbagliare posizione. 🎨 Ma se l’arte non può più essere uno spazio neutrale, allora non ci resta nulla. E no, non è l’intelligenza artificiale a toglierci l’anima: 👉 È l’ignoranza, la paura, il conformismo. 👉 È la censura mascherata da morale. Vogliamo davvero vivere in un’epoca in cui un direttore d’orchestra viene trattato come un emissario del Male? L'arte, se è vera, non consola il potere. Lo mette in discussione. È ora di alzare la voce. E di riprenderci la Cultura come bene comune, non come strumento di guerra. Come dicevano un tempo: "L'arte è ciò che rende la vita più interessante della stessa arte". Facciamone buon uso. ✊🎻 #ArteLibera #NoAllaCensuraCulturale #Gergiev #DeLuca #ReggiadiCaserta #Picierno #CulturaControLaGuerra #UnestateDaRe #DifendiamoLarte #FreedomOfExpression #PropagandaCulture #paceattraversolarte
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  • Francesca Albanese sanzionata dagli Usa | Il paradosso? Dal nuovo Raìs della Siria al macellaio Duterte: ecco tutti i criminali risparmiati dalla Casa Bianca
    di Gianni Rosini
    Per la relatrice speciale delle Nazioni Unite per la Palestina misure come era successo per Osama Bin Laden e il Chapo Guzman. Ma è la lista di chi non ha subito ritorsioni che dimostra come nel sistema americano non tutti i criminali vengano puniti...

    Le sanzioni americane sono spesso considerate il discrimine per decidere chi debba essere considerato un “cattivo”, il metodo condiviso per dividere il mondo tra chi si comporta in maniera accettabile e chi, invece, deve essere condannato all’isolamento. In effetti, se si scorre la lista di coloro che negli anni sono stati colpiti da questo provvedimento, che di recente ha aggiunto anche il nome della relatrice speciale delle Nazioni Unite per la Palestina, Francesca Albanese, si trovano soggetti tutt’altro che rispettabili, tra terroristi come Osama bin Laden, narcotrafficanti alla Joaquin El Chapo Guzmán, signori della guerra come Joseph Kony o dittatori sanguinari del calibro di Kim Jong-un.

    Che terribile crimine ha commesso, quindi, Francesca Albanese per ritrovarsi in compagnia di questi soggetti? Dopo l’annuncio da parte del segretario di Stato americano, Marco Rubio, lei ha reagito con ironia: “È un record, sono la prima persona dell’Onu a cui è successo. Per cosa? Per aver denunciato un genocidio? Per aver documentato un sistema? Mi sanzionano, ma non mi hanno mai contestato i fatti”. E ha poi contrattaccato: “Le sanzioni funzioneranno solo se le persone saranno spaventate e smetteranno di impegnarsi. Voglio ricordare a tutti che il motivo per cui vengono imposte queste sanzioni è la ricerca della giustizia“.

    Le ritorsioni contro la relatrice italiana racchiudono una verità importante, la stessa già affiorata dopo che lo stesso provvedimento aveva colpito o l’ex procuratrice capo della Corte Penale Internazionale, Fatou Bensouda, che indagava sui crimini americani e britannici in Afghanistan o i giudici della Cpi che hanno spiccato un mandato d’arresto nei confronti del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e del suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, con l’accusa di crimini di guerra: le sanzioni americane non colpiscono i cattivi del mondo, ma solo coloro che sono considerati dalla Casa Bianca nemici di Washington o dei suoi alleati. Per capirlo non si deve guardare ai nomi contenuti in questo speciale girone dell’inferno del XXI secolo. Al contrario, si devono cercare quelli di chi in quella lista non appare. Ecco qualche esempio.

    Source: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/13/sanzioni-usa-criminali-risparmiati-albanese-news/8058221/
    Francesca Albanese sanzionata dagli Usa | Il paradosso? Dal nuovo Raìs della Siria al macellaio Duterte: ecco tutti i criminali risparmiati dalla Casa Bianca di Gianni Rosini Per la relatrice speciale delle Nazioni Unite per la Palestina misure come era successo per Osama Bin Laden e il Chapo Guzman. Ma è la lista di chi non ha subito ritorsioni che dimostra come nel sistema americano non tutti i criminali vengano puniti... Le sanzioni americane sono spesso considerate il discrimine per decidere chi debba essere considerato un “cattivo”, il metodo condiviso per dividere il mondo tra chi si comporta in maniera accettabile e chi, invece, deve essere condannato all’isolamento. In effetti, se si scorre la lista di coloro che negli anni sono stati colpiti da questo provvedimento, che di recente ha aggiunto anche il nome della relatrice speciale delle Nazioni Unite per la Palestina, Francesca Albanese, si trovano soggetti tutt’altro che rispettabili, tra terroristi come Osama bin Laden, narcotrafficanti alla Joaquin El Chapo Guzmán, signori della guerra come Joseph Kony o dittatori sanguinari del calibro di Kim Jong-un. Che terribile crimine ha commesso, quindi, Francesca Albanese per ritrovarsi in compagnia di questi soggetti? Dopo l’annuncio da parte del segretario di Stato americano, Marco Rubio, lei ha reagito con ironia: “È un record, sono la prima persona dell’Onu a cui è successo. Per cosa? Per aver denunciato un genocidio? Per aver documentato un sistema? Mi sanzionano, ma non mi hanno mai contestato i fatti”. E ha poi contrattaccato: “Le sanzioni funzioneranno solo se le persone saranno spaventate e smetteranno di impegnarsi. Voglio ricordare a tutti che il motivo per cui vengono imposte queste sanzioni è la ricerca della giustizia“. Le ritorsioni contro la relatrice italiana racchiudono una verità importante, la stessa già affiorata dopo che lo stesso provvedimento aveva colpito o l’ex procuratrice capo della Corte Penale Internazionale, Fatou Bensouda, che indagava sui crimini americani e britannici in Afghanistan o i giudici della Cpi che hanno spiccato un mandato d’arresto nei confronti del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e del suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, con l’accusa di crimini di guerra: le sanzioni americane non colpiscono i cattivi del mondo, ma solo coloro che sono considerati dalla Casa Bianca nemici di Washington o dei suoi alleati. Per capirlo non si deve guardare ai nomi contenuti in questo speciale girone dell’inferno del XXI secolo. Al contrario, si devono cercare quelli di chi in quella lista non appare. Ecco qualche esempio. Source: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/13/sanzioni-usa-criminali-risparmiati-albanese-news/8058221/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Sanzioni USA a Francesca Albanese e i criminali che invece restano impuniti
    Dagli ex terroristi ai dittatori sanguinari: ecco chi Washington non colpisce con sanzioni, mentre le impone alla relatrice ONU
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