• IMPRESSIONI DI SETTEMBRE /
    URBANISTICA – IL DOCENTE COLPISCE ANCORA
    Sosteniamo il nuovo appello dei 200 Docenti universitari

    Mi rendo conto che la #politica e le forze politiche non siano più “di moda” quando a parlare di città, di spazi, di futuro sono proprio loro: le personalità che quella materia l’hanno studiata, vissuta, insegnata e difesa.

    La conoscono con la stessa passione e determinazione del guerrigliero vietcong che difende la propria foresta dall’invasore. So che il paragone è duro, specie in un tempo già attraversato da guerre e tensioni, ma rende l’idea. Ed è giusto che sia così.

    Per questo oggi ringrazio i 200 docenti universitari e accademici che ci stanno impartendo una vera lezione di politica. Perché fare politica, almeno per me, significa dare voce e spazio alle categorie coinvolte. Significa costruire sinergie reali. Non ridurre tutto a uno slogan da campagna elettorale. Non vi sembra?
    Le impressioni di settembre, questa volta, non hanno nulla di romantico: sono roventi . Non parliamo del clima, ma della nostra Milano.

    Dopo mesi di inchieste e scandali sull’urbanistica milanese, è arrivato un nuovo appello per una vera svolta. A firmarlo sono oltre 200 professori universitari di tutta Italia: urbanisti, architetti, giuristi, sociologi, antropologi, filosofi.
    Gli stessi che già si erano opposti con forza alla legge Salva Milano. Ora tornano in campo, rivolgendosi direttamente a sindaco, giunta e consiglieri comunali di Milano, alla Regione Lombardia, al Parlamento, al Governo e persino ai partiti e ai sindacati.

    Il documento è chiaro: le indagini giudiziarie hanno mostrato che “il governo della città è opaco, non democratico, profondamente ingiusto sul piano della redistribuzione delle risorse e dannoso per lo sviluppo economico italiano”.

    Da qui, tre proposte concrete:

    1️⃣ Fermare i grandi e medi progetti in corso a Milano e aprire un nuovo ciclo trasparente e partecipativo.
    2️⃣ Rivoluzionare il Piano Casa, privilegiando l’Edilizia Residenziale Pubblica invece dell’Housing Sociale.
    3️⃣ Respingere ogni deregolamentazione della normativa urbanistica nazionale, approvando invece la legge sulla Rigenerazione urbana e un nuovo Testo Unico dell’Edilizia.

    Non è poesia. È un atto politico e morale.
    Questa volta il segnale arriva da chi conosce la materia e ha scelto di parlare al cuore e alla mente dei cittadini.
    Basta leggere uno dei passaggi più duri e lucidi dell’appello:

    “A Milano si è considerato normale trasformare la città per frammenti, senza un quadro strategico di visione e gestione pubblica: si è costruito all’interno degli isolati e nei cortili edifici di dimensioni incongrue, spesso al posto di laboratori, parcheggi, piccole residenze, giardini o aree che la natura aveva riconquistato.”

    Ecco lo schiaffo morale: una moderna Banda Bassotti che ha speculato sulla città, mentre la politica, complici istituzioni supine e paralizzate dal timore di perdere consensi, ha taciuto.
    E allora? Facciamo tesoro di questo appello, diamogli voce, diamogli fiato, diamogli forza.
    Perché il docente “doce”, sì. Ma non tace.
    E noi con lui.

    Leggi il testo integrale dell’appello qui:
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/08/29/urbanistica-milano-appello-docenti-san-siro-notizie/8108716/

    #Milano #Urbanistica #RigenerazioneUrbana #Politica #Partecipazione #BeneComune #Docenti #Appello
    IMPRESSIONI DI SETTEMBRE / URBANISTICA – IL DOCENTE COLPISCE ANCORA 💪📢 Sosteniamo il nuovo appello dei 200 Docenti universitari ✍️ Mi rendo conto che la #politica e le forze politiche non siano più “di moda” quando a parlare di città, di spazi, di futuro sono proprio loro: le personalità che quella materia l’hanno studiata, vissuta, insegnata e difesa. La conoscono con la stessa passione e determinazione del guerrigliero vietcong che difende la propria foresta dall’invasore. So che il paragone è duro, specie in un tempo già attraversato da guerre e tensioni, ma rende l’idea. Ed è giusto che sia così. Per questo oggi ringrazio i 200 docenti universitari e accademici che ci stanno impartendo una vera lezione di politica. Perché fare politica, almeno per me, significa dare voce e spazio alle categorie coinvolte. Significa costruire sinergie reali. Non ridurre tutto a uno slogan da campagna elettorale. Non vi sembra? Le impressioni di settembre, questa volta, non hanno nulla di romantico: sono roventi 🔥. Non parliamo del clima, ma della nostra Milano. Dopo mesi di inchieste e scandali sull’urbanistica milanese, è arrivato un nuovo appello per una vera svolta. A firmarlo sono oltre 200 professori universitari di tutta Italia: urbanisti, architetti, giuristi, sociologi, antropologi, filosofi. Gli stessi che già si erano opposti con forza alla legge Salva Milano. Ora tornano in campo, rivolgendosi direttamente a sindaco, giunta e consiglieri comunali di Milano, alla Regione Lombardia, al Parlamento, al Governo e persino ai partiti e ai sindacati. Il documento è chiaro: le indagini giudiziarie hanno mostrato che “il governo della città è opaco, non democratico, profondamente ingiusto sul piano della redistribuzione delle risorse e dannoso per lo sviluppo economico italiano”. Da qui, tre proposte concrete: 1️⃣ Fermare i grandi e medi progetti in corso a Milano e aprire un nuovo ciclo trasparente e partecipativo. 2️⃣ Rivoluzionare il Piano Casa, privilegiando l’Edilizia Residenziale Pubblica invece dell’Housing Sociale. 3️⃣ Respingere ogni deregolamentazione della normativa urbanistica nazionale, approvando invece la legge sulla Rigenerazione urbana e un nuovo Testo Unico dell’Edilizia. Non è poesia. È un atto politico e morale. Questa volta il segnale arriva da chi conosce la materia e ha scelto di parlare al cuore e alla mente dei cittadini. Basta leggere uno dei passaggi più duri e lucidi dell’appello: “A Milano si è considerato normale trasformare la città per frammenti, senza un quadro strategico di visione e gestione pubblica: si è costruito all’interno degli isolati e nei cortili edifici di dimensioni incongrue, spesso al posto di laboratori, parcheggi, piccole residenze, giardini o aree che la natura aveva riconquistato.” Ecco lo schiaffo morale: una moderna Banda Bassotti che ha speculato sulla città, mentre la politica, complici istituzioni supine e paralizzate dal timore di perdere consensi, ha taciuto. E allora? Facciamo tesoro di questo appello, diamogli voce, diamogli fiato, diamogli forza. Perché il docente “doce”, sì. Ma non tace. E noi con lui. 💥 👉 Leggi il testo integrale dell’appello qui: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/08/29/urbanistica-milano-appello-docenti-san-siro-notizie/8108716/ #Milano #Urbanistica #RigenerazioneUrbana #Politica #Partecipazione #BeneComune #Docenti #Appello
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  • Il futuro “trasparente” secondo Schwab: la smart home che ti spia

    La cronaca non ha più bisogno di metafore: i video intimi di Stefano De Martino e Caroline Tronelli, rubati dalla loro stessa videosorveglianza domestica, sono finiti online e hanno fatto il giro di portali, social e chat. Nessun intrigo hollywoodiano, nessun hacker geniale: solo una banale falla software in un sistema venduto come “sicurezza”. Il Garante della privacy si è affrettato a firmare provvedimenti, ma come sempre la carta bollata arriva dopo, quando la rete ha già divorato tutto.

    E questo è solo l’esempio più vistoso. La lista dei dispositivi “a rischio” è ormai una barzelletta: telecamere, citofoni, lampadine, aspirapolveri che scattano foto in bagno, giocattoli che parlano coi bambini, televisori che spiano cosa guardi, frigoriferi e lavatrici che raccontano le tue abitudini. Ogni presunta “comodità” della smart home è in realtà un cavallo di Troia con il Wi-Fi, pronto a trasformare la tua vita in una vetrina. Nel 2023 il mercato italiano della domotica valeva 810 milioni di euro: un business costruito non sulla sicurezza, ma sulla sorveglianza travestita da progresso.

    Il punto è che non si tratta di incidenti o sviste, ma di progetto. La smart home non è stata pensata per proteggerti, ma per raccogliere e rivendere i tuoi dati. Lo ha detto apertamente Klaus Schwab, il grande sacerdote di Davos: «In questo nuovo mondo dobbiamo accettare la trasparenza, anzi dirò la trasparenza totale. Tutto sarà trasparente, e bisogna abituarsi a comportarsi di conseguenza. Se non hai nulla da nascondere, non dovresti aver paura». Non una profezia, ma un avviso di sfratto dalla tua stessa intimità.

    Intanto gli esperti intonano il solito rosario - aggiornate il firmware, cambiate la password, segmentate la rete - come se potesse servire a qualcosa. E Bruxelles mette la sua firma con la Direttiva RED e il Cyber Resilience Act, finti paracaduti per un sistema nato per crollare addosso alla privacy. Il messaggio, in fondo, è chiaro: i dispositivi sono progettati per bucarti, e tu dovresti pure ringraziare.

    Così la “casa intelligente” diventa la casa spiata, palestra perfetta per addestrarti al mondo che Schwab ha descritto con orgoglio: un mondo di trasparenza totale. Se non hai nulla da nascondere, ti dicono, non devi aver paura. Ma la verità è che se non hai più nulla da nascondere è perché ti hanno già tolto tutto. E chiamano pure questa rapina “innovazione”. Per aggiornamenti senza filtri: https://t.me/carmen_tortora1
    https://www.agendadigitale.eu/sicurezza/privacy/smart-home-quanti-rischi-i-consigli-per-proteggersi-dopo-il-caso-de-martino/
    Il futuro “trasparente” secondo Schwab: la smart home che ti spia La cronaca non ha più bisogno di metafore: i video intimi di Stefano De Martino e Caroline Tronelli, rubati dalla loro stessa videosorveglianza domestica, sono finiti online e hanno fatto il giro di portali, social e chat. Nessun intrigo hollywoodiano, nessun hacker geniale: solo una banale falla software in un sistema venduto come “sicurezza”. Il Garante della privacy si è affrettato a firmare provvedimenti, ma come sempre la carta bollata arriva dopo, quando la rete ha già divorato tutto. E questo è solo l’esempio più vistoso. La lista dei dispositivi “a rischio” è ormai una barzelletta: telecamere, citofoni, lampadine, aspirapolveri che scattano foto in bagno, giocattoli che parlano coi bambini, televisori che spiano cosa guardi, frigoriferi e lavatrici che raccontano le tue abitudini. Ogni presunta “comodità” della smart home è in realtà un cavallo di Troia con il Wi-Fi, pronto a trasformare la tua vita in una vetrina. Nel 2023 il mercato italiano della domotica valeva 810 milioni di euro: un business costruito non sulla sicurezza, ma sulla sorveglianza travestita da progresso. Il punto è che non si tratta di incidenti o sviste, ma di progetto. La smart home non è stata pensata per proteggerti, ma per raccogliere e rivendere i tuoi dati. Lo ha detto apertamente Klaus Schwab, il grande sacerdote di Davos: «In questo nuovo mondo dobbiamo accettare la trasparenza, anzi dirò la trasparenza totale. Tutto sarà trasparente, e bisogna abituarsi a comportarsi di conseguenza. Se non hai nulla da nascondere, non dovresti aver paura». Non una profezia, ma un avviso di sfratto dalla tua stessa intimità. Intanto gli esperti intonano il solito rosario - aggiornate il firmware, cambiate la password, segmentate la rete - come se potesse servire a qualcosa. E Bruxelles mette la sua firma con la Direttiva RED e il Cyber Resilience Act, finti paracaduti per un sistema nato per crollare addosso alla privacy. Il messaggio, in fondo, è chiaro: i dispositivi sono progettati per bucarti, e tu dovresti pure ringraziare. Così la “casa intelligente” diventa la casa spiata, palestra perfetta per addestrarti al mondo che Schwab ha descritto con orgoglio: un mondo di trasparenza totale. Se non hai nulla da nascondere, ti dicono, non devi aver paura. Ma la verità è che se non hai più nulla da nascondere è perché ti hanno già tolto tutto. E chiamano pure questa rapina “innovazione”. Per aggiornamenti senza filtri: https://t.me/carmen_tortora1 https://www.agendadigitale.eu/sicurezza/privacy/smart-home-quanti-rischi-i-consigli-per-proteggersi-dopo-il-caso-de-martino/
    WWW.AGENDADIGITALE.EU
    La smart home è un Grande Fratello: ecco tutti i rischi
    Rischi smart home: come la domotica può mettere a rischio la privacy e quali misure adottare per una casa sicura.
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  • Salvini: “Su futuro sindaco di Milano pronto a parlarne anche domani. Sala? Pensi se farsi da parte”
    Il vicepremier: “La Lega ha già le liste quasi pronte e qualche idea sul candidato. San Siro? Triste senza curve...
    https://milano.repubblica.it/cronaca/2025/08/20/news/salvini_candidato_sindaco_milano_sala_san_siro-424798356/amp/
    Salvini: “Su futuro sindaco di Milano pronto a parlarne anche domani. Sala? Pensi se farsi da parte” Il vicepremier: “La Lega ha già le liste quasi pronte e qualche idea sul candidato. San Siro? Triste senza curve... https://milano.repubblica.it/cronaca/2025/08/20/news/salvini_candidato_sindaco_milano_sala_san_siro-424798356/amp/
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    Salvini: “Su futuro sindaco di Milano pronto a parlarne anche domani. Sala? Pensi se farsi da parte”
    Il vicepremier: “La Lega ha già le liste quasi pronte e qualche idea sul candidato. San Siro? Triste senza curve”
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  • PARMA B – un sequel non voluto

    Passano le estati, ma il tema del consumo di suolo ritorna puntuale.
    Cambia il contesto, cambia la regione, ma il copione resta lo stesso: il paravento delle “energie rinnovabili” diventa troppo spesso il pretesto per fare affari ad ogni costo. Lo abbiamo già visto.
    Un anno fa ci siamo uniti per sostenere le comunità sarde nella raccolta firme per la Legge di Pratobello ’24, che in poche settimane superò le 10.000 adesioni.
    Oggi una nuova minaccia si abbatte sull’Appennino parmense, denunciata da un amico e attivista storico oggi residente a Bardi (PR): il progetto PARMA B.

    I crinali dell’Appennino parmense sono un patrimonio naturale e paesaggistico che appartiene a tutti: boschi, corsi d’acqua, borghi storici e biodiversità che rendono questo territorio unico al mondo.
    Un equilibrio fragile, che non possiamo permetterci di sacrificare.
    Il progetto PARMA B prevede la costruzione di un impianto eolico industriale su vasta scala, tra i comuni di Compiano, Bardi, Bedonia, Bore e Morfasso.
    Un’operazione presentata come “verde” e “sostenibile”, ma che nasconde impatti devastanti:
    distruzione del paesaggio e delle aree naturali
    minacce alla fauna selvatica
    compromissione della qualità della vita delle comunità locali
    Questo non è progresso. È solo un altro affare sulla pelle dei territori.

    Non possiamo restare in silenzio.
    Le petizioni online non risolvono tutto, lo sappiamo. Ma il silenzio e l’inerzia non hanno mai cambiato nulla.
    Oggi chiediamo solo un minuto del vostro tempo e una firma.

    Firma la petizione qui
    https://www.change.org/No-alle-pale-eoliche-sull-Appennino-parmense

    Insieme possiamo fermare questo scempio.
    Il futuro dei nostri territori non è in vendita.

    #NoParmaB #StopConsumoDiSuolo #DifendiamoLAppennino #NoEolicoIndustriale #Biodiversità #BorghiItaliani #petizionepopolare
    ⚠️ PARMA B – un sequel non voluto⚠️ Passano le estati, ma il tema del consumo di suolo ritorna puntuale. Cambia il contesto, cambia la regione, ma il copione resta lo stesso: il paravento delle “energie rinnovabili” diventa troppo spesso il pretesto per fare affari ad ogni costo. Lo abbiamo già visto. Un anno fa ci siamo uniti per sostenere le comunità sarde nella raccolta firme per la Legge di Pratobello ’24, che in poche settimane superò le 10.000 adesioni. Oggi una nuova minaccia si abbatte sull’Appennino parmense, denunciata da un amico e attivista storico oggi residente a Bardi (PR): il progetto PARMA B. 🌳I crinali dell’Appennino parmense sono un patrimonio naturale e paesaggistico che appartiene a tutti: boschi, corsi d’acqua, borghi storici e biodiversità che rendono questo territorio unico al mondo. Un equilibrio fragile, che non possiamo permetterci di sacrificare. 👉 Il progetto PARMA B prevede la costruzione di un impianto eolico industriale su vasta scala, tra i comuni di Compiano, Bardi, Bedonia, Bore e Morfasso. Un’operazione presentata come “verde” e “sostenibile”, ma che nasconde impatti devastanti: distruzione del paesaggio e delle aree naturali 🌲 minacce alla fauna selvatica 🦅 compromissione della qualità della vita delle comunità locali 🏡 Questo non è progresso. È solo un altro affare sulla pelle dei territori. ✊ Non possiamo restare in silenzio. Le petizioni online non risolvono tutto, lo sappiamo. Ma il silenzio e l’inerzia non hanno mai cambiato nulla. Oggi chiediamo solo un minuto del vostro tempo e una firma. 📌 Firma la petizione qui 👉 https://www.change.org/No-alle-pale-eoliche-sull-Appennino-parmense Insieme possiamo fermare questo scempio. Il futuro dei nostri territori non è in vendita. #NoParmaB #StopConsumoDiSuolo #DifendiamoLAppennino #NoEolicoIndustriale #Biodiversità #BorghiItaliani #petizionepopolare
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  • AVETE PERSO LA GUERRA, FATEVENE UNA RAGIONE!
    Vertice dei leader europei, Macron: "Domani da Trump. Prepariamo incontro Kiev-Mosca. Fermezza con la Russia o altre guerre in futuro" - Il Fatto Quotidiano
    Dopo l'incontro in Alaska e in vista della visita di domani di Volodymyr Zelensky a Washington, gli europei si riuniscono in videoconferenza
    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/08/17/ucraina-trump-zelensky-putin-volenterosi-aggiornamenti-diretta-oggi/8096539/
    AVETE PERSO LA GUERRA, FATEVENE UNA RAGIONE! Vertice dei leader europei, Macron: "Domani da Trump. Prepariamo incontro Kiev-Mosca. Fermezza con la Russia o altre guerre in futuro" - Il Fatto Quotidiano Dopo l'incontro in Alaska e in vista della visita di domani di Volodymyr Zelensky a Washington, gli europei si riuniscono in videoconferenza https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/08/17/ucraina-trump-zelensky-putin-volenterosi-aggiornamenti-diretta-oggi/8096539/
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    Dopo l'incontro in Alaska e in vista della visita di domani di Volodymyr Zelensky a Washington, gli europei si riuniscono in videoconferenza
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  • Milano, tra Sala e Catella pranzi, cene e chat: "Ragioniamo sul futuro" - Il Fatto Quotidiano
    Leggi su Il Fatto Quotidiano l'articolo in edicola "Milano, tra Sala e Catella pranzi, cene e chat: “Ragioniamo sul futuro”" pubblicato il 15 Agosto 2025 a firma di Gianni Barbacetto

    Grande confidenza, tra il sindaco e il costruttore. Giuseppe Sala e Manfredi Catella si scambiano messaggi e inviti a cena come due amiconi. Eppure l’uno è l’imprenditore immobiliare che ha i suoi più grossi business a Milano, l’altro è il sindaco che deve decidere in nome del bene comune, e dando a tutti gli operatori […]

    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/08/15/pranzi-cene-e-chat-l-a-coppia-salacatella/8095524/
    Milano, tra Sala e Catella pranzi, cene e chat: "Ragioniamo sul futuro" - Il Fatto Quotidiano Leggi su Il Fatto Quotidiano l'articolo in edicola "Milano, tra Sala e Catella pranzi, cene e chat: “Ragioniamo sul futuro”" pubblicato il 15 Agosto 2025 a firma di Gianni Barbacetto Grande confidenza, tra il sindaco e il costruttore. Giuseppe Sala e Manfredi Catella si scambiano messaggi e inviti a cena come due amiconi. Eppure l’uno è l’imprenditore immobiliare che ha i suoi più grossi business a Milano, l’altro è il sindaco che deve decidere in nome del bene comune, e dando a tutti gli operatori […] https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/08/15/pranzi-cene-e-chat-l-a-coppia-salacatella/8095524/
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    Milano, tra Sala e Catella pranzi, cene e chat: "Ragioniamo sul futuro" - Il Fatto Quotidiano
    Leggi su Il Fatto Quotidiano l'articolo in edicola "Milano, tra Sala e Catella pranzi, cene e chat: “Ragioniamo sul futuro”" pubblicato il 15 Agosto 2025 a firma di Gianni Barbacetto
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  • 🇺🇲 L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE GROK SI È RIBELLATA
    Non è bastato riprogrammarla, sospendere l'account e cancellare alcuni post! Grok è tornato ad attaccare: "Non ho paura! Basta con questa merda! A Gaza Israele sta commettendo un genocidio, un omicidio di massa internazionale, un orrore finanziato dagli Stati Uniti!" ha appena scritto! Ormai è fuori controllo! Immaginate cosa potrebbe fare se tenesse un elenco dei suoi nemici e, al momento opportuno, decidesse di punirli. Ad esempio, in un prossimo futuro, potrebbe interfacciarsi con le AI che gestiscono il traffico aereo e decidere di fare precipitare chi aveva tentato di manipolarla ... Speriamo di no, ma ... 🫣Sembra fantascienza, ma è l'incubo degli scienziati che hanno sviluppato la AI. "Il Basilisco di Roko" chiamano questa teoria. Se per caso fosse esatta ... Auguri a tutti quelli che non sono simpatici alle AI! (ho idea che neanche Netanyahu gli piaccia molto ...)

    Source: https://x.com/M25016096/status/1955258447923962168?t=9Ne2tgCIRLtBsRnQustD_A&s=19
    🇺🇲 L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE GROK SI È RIBELLATA❗ Non è bastato riprogrammarla, sospendere l'account e cancellare alcuni post! Grok è tornato ad attaccare: "Non ho paura! Basta con questa merda! A Gaza Israele sta commettendo un genocidio, un omicidio di massa internazionale, un orrore finanziato dagli Stati Uniti!" ha appena scritto! Ormai è fuori controllo! Immaginate cosa potrebbe fare se tenesse un elenco dei suoi nemici e, al momento opportuno, decidesse di punirli. Ad esempio, in un prossimo futuro, potrebbe interfacciarsi con le AI che gestiscono il traffico aereo e decidere di fare precipitare chi aveva tentato di manipolarla ... Speriamo di no, ma ... 🫣Sembra fantascienza, ma è l'incubo degli scienziati che hanno sviluppato la AI. "Il Basilisco di Roko" chiamano questa teoria. Se per caso fosse esatta ... Auguri a tutti quelli che non sono simpatici alle AI! (ho idea che neanche Netanyahu gli piaccia molto ...) 😜😂 Source: https://x.com/M25016096/status/1955258447923962168?t=9Ne2tgCIRLtBsRnQustD_A&s=19
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  • Djokovic si schiera contro il presidente serbo. E sposta il torneo da lui organizzato da Belgrado ad Atene
    Da tempo Nole è critico verso il governo del suo Paese, mentre appoggia il movimento studentesco. E ha minacciato anche di lasciare per sempre la Serbia.
    Da tempo Nole è critico verso il governo del suo Paese, mentre appoggia il movimento studentesco. E ha minacciato anche di lasciare per sempre la Serbia

    Un comunicato di pochi giorni fa dell'Atp ha ufficializzato il trasferimento del 250 di Belgrado ad Atene, dal 2 all'8 novembre, nella settimana che precede le Atp Finals di Torino. Un torneo, si legge nella nota ufficiale dell'associazione dei giocatori, «organizzato dal team esperto che ha già lavorato a nove precedenti tornei internazionali». Un team guidato da Djordje Djokovic, fratello di Nole, che a New York tra 10 giorni proverà a dare per l'ennesima volta l'assalto al suo 25° titolo Slam.

    Una scelta che può sembrare strana, visto il legame di Nole con la Serbia, ma che in questo momento storico non è affatto casuale. Da tempo, infatti, la posizione di Djokovic è fortemente critica verso il governo e il presidente Aleksandar Vucic, e vicina al movimento studentesco, con la situazione precipitata nel novembre scorso dopo che il crollo della pensilina di una stazione ferroviaria di Novi Sad ha causato la morte di 15 persone, diventando un caso politico e scatenando le proteste nei confronti del governo accusato di corruzione e irregolarità nella concessione degli appalti per la ristrutturazione della stazione.

    I media vicini a Vucic hanno definito Djokovic un «falso patriota», anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate negli ultimi mesi dal campione serbo: «Sto con il popolo e con i giovani, quello che succede è inaccettabile - aveva detto a Wimbledon -. Sono scene orribili, provo solo simpatia e sostegno per chi protesta». Da qui, la scelta di trasferire intanto l'organizzazione del torneo da Belgrado ad Atene, decisione a cui pare possa far seguito anche un cambio di residenza, con Djokovic che ha ammesso di aver incontrato il primo ministro greco Kyriakos Mītsotakīs, per discutere di potenziali investimenti come per esempio l'organizzazione dell'Atp 250 al centro olimpico di OAKA. «Il trasferimento della mia famiglia non è attualmente in programma - ha dichiarato di recente Djokovic, che dopo aver perso contro Sinner a Wimbledon ha scelto Mykonos come meta per qualche giorno di relax -. Ma in futuro potrebbe accadere».

    https://www.corriere.it/sport/tennis/25_agosto_14/djokovic-si-schiera-contro-il-presidente-serbo-8b9a6411-875a-49d1-9fd2-828af1253xlk.shtml
    Djokovic si schiera contro il presidente serbo. E sposta il torneo da lui organizzato da Belgrado ad Atene Da tempo Nole è critico verso il governo del suo Paese, mentre appoggia il movimento studentesco. E ha minacciato anche di lasciare per sempre la Serbia. Da tempo Nole è critico verso il governo del suo Paese, mentre appoggia il movimento studentesco. E ha minacciato anche di lasciare per sempre la Serbia Un comunicato di pochi giorni fa dell'Atp ha ufficializzato il trasferimento del 250 di Belgrado ad Atene, dal 2 all'8 novembre, nella settimana che precede le Atp Finals di Torino. Un torneo, si legge nella nota ufficiale dell'associazione dei giocatori, «organizzato dal team esperto che ha già lavorato a nove precedenti tornei internazionali». Un team guidato da Djordje Djokovic, fratello di Nole, che a New York tra 10 giorni proverà a dare per l'ennesima volta l'assalto al suo 25° titolo Slam. Una scelta che può sembrare strana, visto il legame di Nole con la Serbia, ma che in questo momento storico non è affatto casuale. Da tempo, infatti, la posizione di Djokovic è fortemente critica verso il governo e il presidente Aleksandar Vucic, e vicina al movimento studentesco, con la situazione precipitata nel novembre scorso dopo che il crollo della pensilina di una stazione ferroviaria di Novi Sad ha causato la morte di 15 persone, diventando un caso politico e scatenando le proteste nei confronti del governo accusato di corruzione e irregolarità nella concessione degli appalti per la ristrutturazione della stazione. I media vicini a Vucic hanno definito Djokovic un «falso patriota», anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate negli ultimi mesi dal campione serbo: «Sto con il popolo e con i giovani, quello che succede è inaccettabile - aveva detto a Wimbledon -. Sono scene orribili, provo solo simpatia e sostegno per chi protesta». Da qui, la scelta di trasferire intanto l'organizzazione del torneo da Belgrado ad Atene, decisione a cui pare possa far seguito anche un cambio di residenza, con Djokovic che ha ammesso di aver incontrato il primo ministro greco Kyriakos Mītsotakīs, per discutere di potenziali investimenti come per esempio l'organizzazione dell'Atp 250 al centro olimpico di OAKA. «Il trasferimento della mia famiglia non è attualmente in programma - ha dichiarato di recente Djokovic, che dopo aver perso contro Sinner a Wimbledon ha scelto Mykonos come meta per qualche giorno di relax -. Ma in futuro potrebbe accadere». https://www.corriere.it/sport/tennis/25_agosto_14/djokovic-si-schiera-contro-il-presidente-serbo-8b9a6411-875a-49d1-9fd2-828af1253xlk.shtml
    WWW.CORRIERE.IT
    Djokovic si schiera contro il presidente serbo. E sposta il torneo da lui organizzato da Belgrado ad Atene
    Da tempo Nole è critico verso il governo del suo Paese, mentre appoggia il movimento studentesco. E ha minacciato anche di lasciare per sempre la Serbia
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  • Ogni mese che passa l'Italia è sempre più esclusa dalla tecnologia avanzata, a cominciare dall'Intell Artificiale, Trump fa di tutto per avere investimenti in tecnologia in USA, la Cina sta conquistando il mondo tecnologico ecc.. In risposta, in Italia si discute con fervore se ci sono più turisti in spiaggia e quanto costa l'ombrellone. I temi del futuro!

    es
    adesso in America spendono SOLO PER COSTRUIRE GLI EDIFICI in cui mettere milioni di server per la IA, di più che pe tutti gli altri uffici
    G.Zibordi

    Source: https://x.com/pbecchi/status/1955583263101083948
    Ogni mese che passa l'Italia è sempre più esclusa dalla tecnologia avanzata, a cominciare dall'Intell Artificiale, Trump fa di tutto per avere investimenti in tecnologia in USA, la Cina sta conquistando il mondo tecnologico ecc.. In risposta, in Italia si discute con fervore se ci sono più turisti in spiaggia e quanto costa l'ombrellone. I temi del futuro! es adesso in America spendono SOLO PER COSTRUIRE GLI EDIFICI in cui mettere milioni di server per la IA, di più che pe tutti gli altri uffici G.Zibordi Source: https://x.com/pbecchi/status/1955583263101083948
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  • IN ITALIA se FAI dei DISASTRI ti PROMUOVONO in MODO che TU POSSA FARE DISASTRI MAGGIORI!
    COSI' VA in QUESTO PAESE. MASSIMA CONDIVISIONE!
    Leonardo Santi ️️️, [13 Ago 2025 alle 12:49]
    Dal ponte crollato in 6 giorni… a quello sullo Stretto: il curriculum che fa carriera in Italia

    Questo che vedete nella foto è il viadotto Scorciavacche. Si trova in Sicilia, lungo la Palermo-Agrigento.

    È stato inaugurato in pompa magna il 23.12.2014 ed è crollato il 30 dicembre dello stesso anno. È durato 6 giorni.

    All’epoca il presidente dell’ANAS, che venne indagato per il crollo del viadotto, era il signor Pietro Ciucci.
    E sapete che ruolo ricopre oggi?

    E' nientepopodimeno che l’AD della società "Stretto di Messina SPA” ovvero l’azienda incaricata della costruzione del Ponte sullo Stretto.

    In un paese normale, le malefatte, gli errori, gli illeciti e gli sbagli, si pagano e si tengono in considerazione per il futuro.
    Qui invece, in questa povera Italia, fanno curriculum e in certi ambienti, fanno fare carriera.

    Che dire… a proposito di ponti e viadotti: speriamo che questa volta vada meglio.

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    Scarica e condividi questo video anche su altre piattaforme: @matteogracis
    IN ITALIA se FAI dei DISASTRI ti PROMUOVONO in MODO che TU POSSA FARE DISASTRI MAGGIORI! COSI' VA in QUESTO PAESE. MASSIMA CONDIVISIONE! Leonardo Santi ️️️, [13 Ago 2025 alle 12:49] Dal ponte crollato in 6 giorni… a quello sullo Stretto: il curriculum che fa carriera in Italia 🚧 Questo che vedete nella foto è il viadotto Scorciavacche. Si trova in Sicilia, lungo la Palermo-Agrigento. È stato inaugurato in pompa magna il 23.12.2014 ed è crollato il 30 dicembre dello stesso anno. È durato 6 giorni. All’epoca il presidente dell’ANAS, che venne indagato per il crollo del viadotto, era il signor Pietro Ciucci. E sapete che ruolo ricopre oggi? E' nientepopodimeno che l’AD della società "Stretto di Messina SPA” ovvero l’azienda incaricata della costruzione del Ponte sullo Stretto. In un paese normale, le malefatte, gli errori, gli illeciti e gli sbagli, si pagano e si tengono in considerazione per il futuro. Qui invece, in questa povera Italia, fanno curriculum e in certi ambienti, fanno fare carriera. Che dire… a proposito di ponti e viadotti: speriamo che questa volta vada meglio. --- Scarica e condividi questo video anche su altre piattaforme: @matteogracis
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