• FOLLIA EU!
    Von der Leyen crea il super fondo per rimpinguare la Difesa - Il Fatto Quotidiano
    Gli espedienti per rinforzare la vocazione militarista dell’Unione europea sono vari, anche regolamentari. E infatti oggi la Commissione europea presenterà, nel quadro del nuovo bilancio Ue, la proposta di Regolamento per istituire il “Fondo europeo per la prosperità sostenibile e la sicurezza economica, territoriale, sociale, rurale e marittima”. Un grande contenitore che, come si intuisce …
    NOI SIAMO CONTRO IL RIARMO EUROPEO!
    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/07/16/ursula-crea-il-super-fondo-per-rimpinguare-la-difesa/8062843/
    FOLLIA EU! Von der Leyen crea il super fondo per rimpinguare la Difesa - Il Fatto Quotidiano Gli espedienti per rinforzare la vocazione militarista dell’Unione europea sono vari, anche regolamentari. E infatti oggi la Commissione europea presenterà, nel quadro del nuovo bilancio Ue, la proposta di Regolamento per istituire il “Fondo europeo per la prosperità sostenibile e la sicurezza economica, territoriale, sociale, rurale e marittima”. Un grande contenitore che, come si intuisce … NOI SIAMO CONTRO IL RIARMO EUROPEO! https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/07/16/ursula-crea-il-super-fondo-per-rimpinguare-la-difesa/8062843/
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    Von der Leyen crea il super fondo per rimpinguare la Difesa - Il Fatto Quotidiano
    Gli espedienti per rinforzare la vocazione militarista dell’Unione europea sono vari, anche regolamentari. E infatti oggi la Commissione europea presenterà, nel quadro del nuovo bilancio Ue, la proposta di Regolamento per istituire il “Fondo europeo per la prosperità sostenibile e la sicurezza economica, territoriale, sociale, rurale e marittima”. Un grande contenitore che, come si intuisce …
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  • LA FINE PROGRAMMATA DELL'ESPERIMENTO GLOBALISTA DENOMINATO U.E.

    L''unione Europea" è una SCIAGURA per i popoli: e' la classica istituzione globalista che prende gli ordini dall'alto e stringe sempre di più il cappio al collo dei cittadini i quali, per la sindrome della cosiddetta "rana bollita" non se è accorgono(ricordiamo che la rana scappa subito se l'acqua della pentola è già calda, ma se parte fredda e si riscalda...vi rimane!!!!).
    Ebbene, questa UNIONE EUROPEA della guerra, del riarmo, della censura attraverso il Digital Service Act, del caro bollette, del carovita, dell'euro, dei sieri magici della Von Der Leyen (e chi più ne ha più ne metta) continua a suicidarsi uccidendo pure noi, purtroppo.
    Senza dimenticare che in nome della "dittatura ambientale provocata dal fantomatico riscaldamento globale" che non considera la semplice ciclicità dell'attività solare, la CO2 (il gas della vita respirato dalle piante che lo trasformano in ossigeno) diventa il PRETESTO per qualsiasi legge ammazza-diritti: infatti non sono bastati gli aumenti vertiginosi dei carburanti e l'efficientamento delle case, ora un rapporto europeo dell' "ufficio europeo dell'ambiente" vorrebbe RIDURRE il numero dei metri quadri per ogni persona per "ridurre l'impronta di carbonio". In sostanza, per una persona singola si andrebbe dai 14 ai 20 metri quadri, dai 40 a 80 per una famiglia di 4 persone. Come arrivare a questo? Semplice, tassando chi vuole acquistare più metri quadri!
    È chiaro ormai che la marcia UE vuole estendere a tutti i settori il sistema di compravendita di quote di carbonio, così se hai i soldi "inquini": tutto quanto sopra e' solo FUFFA, lo ripetiamo, l'ambiente diventa un pretesto per una DITTATURA.
    E chi oserebbe contestare vista l'ignoranza delle masse che guardano la LORO informazione mainstream?
    La buona notizia è che tra sanzioni e crisi energetica ad est con la Russia e dazi ad ovest con gli USA la U.E. non può che crollare.
    THE END
    by Sannino

    LIBERI TRA I VIVI
    😡👹☠️🪙🏳️‍🌈🇪🇺🖤🔙 LA FINE PROGRAMMATA DELL'ESPERIMENTO GLOBALISTA DENOMINATO U.E. L''unione Europea" è una SCIAGURA per i popoli: e' la classica istituzione globalista che prende gli ordini dall'alto e stringe sempre di più il cappio al collo dei cittadini i quali, per la sindrome della cosiddetta "rana bollita" non se è accorgono(ricordiamo che la rana scappa subito se l'acqua della pentola è già calda, ma se parte fredda e si riscalda...vi rimane!!!!). Ebbene, questa UNIONE EUROPEA della guerra, del riarmo, della censura attraverso il Digital Service Act, del caro bollette, del carovita, dell'euro, dei sieri magici della Von Der Leyen (e chi più ne ha più ne metta) continua a suicidarsi uccidendo pure noi, purtroppo. Senza dimenticare che in nome della "dittatura ambientale provocata dal fantomatico riscaldamento globale" che non considera la semplice ciclicità dell'attività solare, la CO2 (il gas della vita respirato dalle piante che lo trasformano in ossigeno) diventa il PRETESTO per qualsiasi legge ammazza-diritti: infatti non sono bastati gli aumenti vertiginosi dei carburanti e l'efficientamento delle case, ora un rapporto europeo dell' "ufficio europeo dell'ambiente" vorrebbe RIDURRE il numero dei metri quadri per ogni persona per "ridurre l'impronta di carbonio". In sostanza, per una persona singola si andrebbe dai 14 ai 20 metri quadri, dai 40 a 80 per una famiglia di 4 persone. Come arrivare a questo? Semplice, tassando chi vuole acquistare più metri quadri! È chiaro ormai che la marcia UE vuole estendere a tutti i settori il sistema di compravendita di quote di carbonio, così se hai i soldi "inquini": tutto quanto sopra e' solo FUFFA, lo ripetiamo, l'ambiente diventa un pretesto per una DITTATURA. E chi oserebbe contestare vista l'ignoranza delle masse che guardano la LORO informazione mainstream? La buona notizia è che tra sanzioni e crisi energetica ad est con la Russia e dazi ad ovest con gli USA la U.E. non può che crollare. THE END by Sannino 🌾❤️🙏🌞🇮🇹 LIBERI TRA I VIVI
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  • NATO e Paura: disinformazione programmata o sudditanza consapevole?

    Prima di cedere a semplificazioni o giudizi affrettati sui conflitti in corso, è utile confrontarsi con i Coordinamenti per la Pace e contro il Riarmo, che da tre anni, in parallelo alle crisi internazionali, mantengono viva una lettura alternativa e critica dei fatti.

    Non si tratta solo di principio o buon senso, ma di lucidità politica. Determinate voci — come quella del giudice Domenico Gallo, ascoltata durante le nostre sedute di coordinamento — aiutano a fare chiarezza sul ruolo effettivo delle istituzioni sovranazionali.

    La NATO non è un governo mondiale. Le decisioni del Consiglio Atlantico non sono vincolanti, non impongono obblighi legali agli Stati membri e devono essere adottate all’unanimità. Una condizione già di per sé irrealistica in un'alleanza composta da decine di Paesi con interessi divergenti.
    Ma allora, perché tanto allarmismo? Perché questa paura della NATO?
    Per una narrazione distorta, alimentata da chi, nei governi, usa l’ombrello NATO come alibi per decisioni che in realtà sono sovrane. L’obiettivo? Mantenere una posizione subalterna, spesso psicologicamente colonizzata dal paradigma atlantista , in nome di una "deterrenza" verso un nemico sovietico che non esiste più — o non nei termini in cui viene rappresentato.

    In questo contesto, è fondamentale recuperare l’analisi dell’ex Generale Fabio Mini, dal titolo eloquente: Le beffe della NATO e la scusa russa. Un articolo tanto illuminante quanto destinato a “sparire” dai radar della rete. Ecco alcuni estratti centrali:

    Il 5% alla difesa? Non è un obbligo

    Dal recente vertice NATO all’Aja si è estrapolato un solo dato: l’aumento della spesa militare al 5% del PIL. Ma, come chiarisce Mini, la parte più rivoluzionaria della dichiarazione finale è proprio quella non scritta.

    “Le dichiarazioni dei summit non sono trattati. Non obbligano legalmente nessuno. Sono linee guida politiche.”

    In pratica, ogni Stato è libero di recepire o meno queste indicazioni. Non ci sono sanzioni per chi non le applica, se non quelle informali: ricatti politici e “gangsterismo” diplomatico.

    Nel 2014 la NATO fissò come obiettivo il 2% del PIL. A dieci anni di distanza, molti Stati membri — nonostante l'aggravarsi del quadro di sicurezza — non hanno ancora raggiunto quella soglia. Oggi, il nuovo “traguardo” del 5% è presentato come necessario per:

    - resistere a un eventuale primo attacco russo,

    - riprendere territori persi,

    - sostenere un conflitto di lunga durata.

    Tutto entro il 2035. Una previsione che, nella sua ambiguità, lascia intravedere il peggiore degli scenari: un conflitto di logoramento, in cui — parole di Mini — "saremmo comunque soccombenti, se non intervenisse il nucleare."
    Per l’Italia significa un incremento graduale ma pesantissimo:

    +0,9% in armamenti e +0,7% in spese “correlate” entro il 2029.

    Spese “correlate” che includono infrastrutture, logistica, persino decoro urbano.

    Persino le spese per armare l’Ucraina — o investimenti industriali su quel fronte — potranno essere “conteggiate” come parte del 5%. Un escamotage per “adempiere” agli impegni senza rafforzare realmente le nostre forze armate.

    La verità è chiara: non è la NATO a imporci questi sacrifici, ma il nostro stesso governo, che sceglie di allinearsi a una strategia militare che porterà nel tempo a svuotare le casse pubbliche senza garantire vera sicurezza.

    Dieci anni in cui non si costruirà una reale deterrenza, ma un sistema instabile e insostenibile, che servirà solo ad alimentare l’industria bellica e a spostare risorse dalla società civile alle spese militari.

    È per questo che invitiamo alla partecipazione attiva nei Coordinamenti, nei gruppi locali, nei momenti di confronto pubblico.

    La mobilitazione richiede una convergenza di idee, ma parte da un requisito fondamentale: un'informazione corretta, libera da panico indotto e retorica militarista.

    #NATO #VerticeAja #NoRiarmo #DifesaComune #PoliticaEstera #PaceNonGuerra #SovranitàNazionale #StopDisinformazione #SpeseMilitari #MobilitazionePopolare #FabioMini #CoordinamentoPace #informazionecritica
    🌍 NATO e Paura: disinformazione programmata o sudditanza consapevole? Prima di cedere a semplificazioni o giudizi affrettati sui conflitti in corso, è utile confrontarsi con i Coordinamenti per la Pace e contro il Riarmo, che da tre anni, in parallelo alle crisi internazionali, mantengono viva una lettura alternativa e critica dei fatti. Non si tratta solo di principio o buon senso, ma di lucidità politica. Determinate voci — come quella del giudice Domenico Gallo, ascoltata durante le nostre sedute di coordinamento — aiutano a fare chiarezza sul ruolo effettivo delle istituzioni sovranazionali. 🛑 La NATO non è un governo mondiale. Le decisioni del Consiglio Atlantico non sono vincolanti, non impongono obblighi legali agli Stati membri e devono essere adottate all’unanimità. Una condizione già di per sé irrealistica in un'alleanza composta da decine di Paesi con interessi divergenti. Ma allora, perché tanto allarmismo? Perché questa paura della NATO? Per una narrazione distorta, alimentata da chi, nei governi, usa l’ombrello NATO come alibi per decisioni che in realtà sono sovrane. L’obiettivo? Mantenere una posizione subalterna, spesso psicologicamente colonizzata dal paradigma atlantista 🇺🇸, in nome di una "deterrenza" verso un nemico sovietico che non esiste più — o non nei termini in cui viene rappresentato. 📌 In questo contesto, è fondamentale recuperare l’analisi dell’ex Generale Fabio Mini, dal titolo eloquente: Le beffe della NATO e la scusa russa. Un articolo tanto illuminante quanto destinato a “sparire” dai radar della rete. Ecco alcuni estratti centrali: 💣 Il 5% alla difesa? Non è un obbligo Dal recente vertice NATO all’Aja si è estrapolato un solo dato: l’aumento della spesa militare al 5% del PIL. Ma, come chiarisce Mini, la parte più rivoluzionaria della dichiarazione finale è proprio quella non scritta. “Le dichiarazioni dei summit non sono trattati. Non obbligano legalmente nessuno. Sono linee guida politiche.” In pratica, ogni Stato è libero di recepire o meno queste indicazioni. Non ci sono sanzioni per chi non le applica, se non quelle informali: ricatti politici e “gangsterismo” diplomatico. 🔍 Nel 2014 la NATO fissò come obiettivo il 2% del PIL. A dieci anni di distanza, molti Stati membri — nonostante l'aggravarsi del quadro di sicurezza — non hanno ancora raggiunto quella soglia. Oggi, il nuovo “traguardo” del 5% è presentato come necessario per: - resistere a un eventuale primo attacco russo, - riprendere territori persi, - sostenere un conflitto di lunga durata. Tutto entro il 2035. Una previsione che, nella sua ambiguità, lascia intravedere il peggiore degli scenari: un conflitto di logoramento, in cui — parole di Mini — "saremmo comunque soccombenti, se non intervenisse il nucleare." 📊 Per l’Italia significa un incremento graduale ma pesantissimo: +0,9% in armamenti e +0,7% in spese “correlate” entro il 2029. Spese “correlate” che includono infrastrutture, logistica, persino decoro urbano. ❗Persino le spese per armare l’Ucraina — o investimenti industriali su quel fronte — potranno essere “conteggiate” come parte del 5%. Un escamotage per “adempiere” agli impegni senza rafforzare realmente le nostre forze armate. La verità è chiara: non è la NATO a imporci questi sacrifici, ma il nostro stesso governo, che sceglie di allinearsi a una strategia militare che porterà nel tempo a svuotare le casse pubbliche senza garantire vera sicurezza. ⚠️ Dieci anni in cui non si costruirà una reale deterrenza, ma un sistema instabile e insostenibile, che servirà solo ad alimentare l’industria bellica e a spostare risorse dalla società civile alle spese militari. 📢 È per questo che invitiamo alla partecipazione attiva nei Coordinamenti, nei gruppi locali, nei momenti di confronto pubblico. La mobilitazione richiede una convergenza di idee, ma parte da un requisito fondamentale: un'informazione corretta, libera da panico indotto e retorica militarista. #NATO #VerticeAja #NoRiarmo #DifesaComune #PoliticaEstera #PaceNonGuerra #SovranitàNazionale #StopDisinformazione #SpeseMilitari #MobilitazionePopolare #FabioMini #CoordinamentoPace #informazionecritica
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  • NO AL RIARMO EUROPEO

    March for Peace in Paris — End the War, Exit NATO

    globaldissident | 𝕏 GlobalDiss

    PARIGI OGGI

    PATRIOTI FRANCESI
    NO AL RIARMO EUROPEO ☝️🇪🇺 🇫🇷 March for Peace in Paris — End the War, Exit NATO 🔗 globaldissident | 𝕏 GlobalDiss PARIGI OGGI 🔥 PATRIOTI FRANCESI ☝️🤝🇫🇷💪
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  • DA APPLAUSI! Massimo Cacciari sbotta a Otto e mezzo sul tema del riarmo in Europa: "Ma ragioniamo un attimo, chi volete che ci attacchi? Chi minaccia davvero l’Europa? Ma quali bufale! La Russia vuole invadere l’Europa? Per favore, sono cose da pazzi."

    Massimo Cacciari lashes out at Otto e mezzo on the subject of rearmament in Europe: "But let's think for a moment, who do you want to attack us? Who is really threatening Europe? What nonsense! Russia wants to invade Europe? Please, this is crazy."

    #25giugno #ottoemezzo #Cacciari #Gruber #Putin #riarmo #governo #Russia
    DA APPLAUSI! Massimo Cacciari sbotta a Otto e mezzo sul tema del riarmo in Europa: "Ma ragioniamo un attimo, chi volete che ci attacchi? Chi minaccia davvero l’Europa? Ma quali bufale! La Russia vuole invadere l’Europa? Per favore, sono cose da pazzi." Massimo Cacciari lashes out at Otto e mezzo on the subject of rearmament in Europe: "But let's think for a moment, who do you want to attack us? Who is really threatening Europe? What nonsense! Russia wants to invade Europe? Please, this is crazy." #25giugno #ottoemezzo #Cacciari #Gruber #Putin #riarmo #governo #Russia
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  • PURA FOLLIA!
    Ci indebiteremo per 10 anni e il costo sarà solo sulle spalle dei cittadini.
    Carlo Cottarelli: “Il riarmo che chiede la Nato costa 350 mld e non è giustificato” - Il Fatto Quotidiano
    “L’impressione è che siano numeri piovuti dall’alto, senza una chiara spiegazione. Diciamo che quella ufficiale non mi convince molto”. L’economista Carlo Cottarelli, ex Fmi, ora direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica, è assai perplesso sui nuovi obiettivi Nato sulla spesa militare decisi al vertice dell’Aja. Da dove nascono i dubbi? Un aumento della spesa …

    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/06/27/carlo-cottarelli-il-riarmo-che-chiede-la-nato-costa-350-mld-e-non-e-giustificato/8040999/
    PURA FOLLIA! Ci indebiteremo per 10 anni e il costo sarà solo sulle spalle dei cittadini. Carlo Cottarelli: “Il riarmo che chiede la Nato costa 350 mld e non è giustificato” - Il Fatto Quotidiano “L’impressione è che siano numeri piovuti dall’alto, senza una chiara spiegazione. Diciamo che quella ufficiale non mi convince molto”. L’economista Carlo Cottarelli, ex Fmi, ora direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica, è assai perplesso sui nuovi obiettivi Nato sulla spesa militare decisi al vertice dell’Aja. Da dove nascono i dubbi? Un aumento della spesa … https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/06/27/carlo-cottarelli-il-riarmo-che-chiede-la-nato-costa-350-mld-e-non-e-giustificato/8040999/
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    Carlo Cottarelli: “Il riarmo che chiede la Nato costa 350 mld e non è giustificato” - Il Fatto Quotidiano
    “L’impressione è che siano numeri piovuti dall’alto, senza una chiara spiegazione. Diciamo che quella ufficiale non mi convince molto”. L’economista Carlo Cottarelli, ex Fmi, ora direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica, è assai perplesso sui nuovi obiettivi Nato sulla spesa militare decisi al vertice dell’Aja. Da dove nascono i dubbi? Un aumento della spesa …
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  • ECCO COME METTERE in GINOCCHIO UN INTERO PAESE e CONTINENTE! E a PAGARE SARANNO i CITTADINI non CERTO la Von der Leyen!
    DEVE ESSERE PROCESSATA per LO SCANDALO "VACCINI" e DESTITUITA IMMEDIATAMENTE!
    Riarmo, sarà un disastro per i conti pubblici: 700 miliardi in 10 anni - Il Fatto Quotidiano
    Altro che “si vis pacem para bellum”: occorrerà tagliare la spesa sanitaria, decimare quella per l’istruzione, ridurre le pensioni. Oppure fare esplodere le tasse. Non c’è alternativa se si vorranno trovare 700 miliardi nei prossimi dieci anni per il riarmo deciso dalla Nato e firmato da Giorgia Meloni nell’accordo di ieri al vertice dell’Aja. Sono
    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/06/26/disastro-conti-pubblici-700-miliardi-in-10-anni/8039839/
    ECCO COME METTERE in GINOCCHIO UN INTERO PAESE e CONTINENTE! E a PAGARE SARANNO i CITTADINI non CERTO la Von der Leyen! DEVE ESSERE PROCESSATA per LO SCANDALO "VACCINI" e DESTITUITA IMMEDIATAMENTE! Riarmo, sarà un disastro per i conti pubblici: 700 miliardi in 10 anni - Il Fatto Quotidiano Altro che “si vis pacem para bellum”: occorrerà tagliare la spesa sanitaria, decimare quella per l’istruzione, ridurre le pensioni. Oppure fare esplodere le tasse. Non c’è alternativa se si vorranno trovare 700 miliardi nei prossimi dieci anni per il riarmo deciso dalla Nato e firmato da Giorgia Meloni nell’accordo di ieri al vertice dell’Aja. Sono https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/06/26/disastro-conti-pubblici-700-miliardi-in-10-anni/8039839/
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    Riarmo, sarà un disastro per i conti pubblici: 700 miliardi in 10 anni - Il Fatto Quotidiano
    Altro che “si vis pacem para bellum”: occorrerà tagliare la spesa sanitaria, decimare quella per l’istruzione, ridurre le pensioni. Oppure fare esplodere le tasse. Non c’è alternativa se si vorranno trovare 700 miliardi nei prossimi dieci anni per il riarmo deciso dalla Nato e firmato da Giorgia Meloni nell’accordo di ieri al vertice dell’Aja. Sono …
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  • COSTEI VA FERMATA con un processo!!!
    Von der Leyen: 'Giustificato scavalcare il Parlamento UE sul riarmo'
    La presidente della Commissione europea difende la scelta di utilizzare la clausola di emergenza per il programma SAFE da 150 miliardi
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/19/von-der-leyen-bypass-parlamento-riarmo-notizie/8032364/
    COSTEI VA FERMATA con un processo!!! Von der Leyen: 'Giustificato scavalcare il Parlamento UE sul riarmo' La presidente della Commissione europea difende la scelta di utilizzare la clausola di emergenza per il programma SAFE da 150 miliardi https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/19/von-der-leyen-bypass-parlamento-riarmo-notizie/8032364/
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    Von der Leyen: 'Giustificato scavalcare il Parlamento UE sul riarmo'
    La presidente della Commissione europea difende la scelta di utilizzare la clausola di emergenza per il programma SAFE da 150 miliardi
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  • Nel corso della notte, è arrivata la reazione iraniana.
    Diverse ondate di missili balistici hanno colpito Tel Aviv, Gerusalemme e altre città della Palestina occupata. Ci sono stati ingenti danni materiali. Sono state colpite anche strutture governative e militari.
    Il regime s1onist4 invasato ha, invece, continuato a bombardare Teheran e varie città iraniane.
    Il boia Nethanyau ha lanciato un appello alla popolazione iraniana, invocando il "cambio di regime". Questo è stato accolto dai partiti monarchici, nostalgici dello Shah, e da qualche formazione curda.
    Temo che da oggi, per tentare il suddetto "colpaccio", Israele intensificherà gli attacchi contro l'economia iraniana, colpendo soprattutto i settori del petrolio e del gas.
    A livello "diplomatico" tutto è immutato.
    Trump, per chi si faceva illusioni, ha scoperto definitivamente le carte e ora è nella cabina di regia dell'aggressione israeliana.
    Gli accordi di pace che aveva proposto all'Iran si sono rivelati una trappola e hanno permesso a Israele di pianificare al meglio l'aggressione.
    I paesi UE sono accodati e allineati. I paesi arabi cosiddetti "moderati" fanno a gara a chi è più prono, offrendosi come supporto alla difesa aerea israeliana.
    Russia e Cina ovviamente condannano. Ma va detto che sono i grandi attori NON protagonisti di questa storia.
    La Cina per scelta, concentrandosi nelle contromisure agli attacchi economici di Trump e nella sua prospettiva maoista-confuciana dei "cent'anni". Ma, prima o poi, gli Usa busseranno alla porta nel suo cortile di casa e Pechino non potrà aspettare e rinviare per sempre.
    La Russia, invece, è impantanata in 3 anni e mezzo di guerra in Ucraina e, dopo la disfatta siriana, non ha più un ruolo attivo in Medio Oriente. Vorrebbe tenersi tutti amici: Nethanyau, Erdogan, l'Iran, i sauditi. Firma accordi di cooperazione militare con Teheran, senza effetti concreti, ma al contempo non se la vuole "spasciare" con Israele, dove vivono milioni di coloni russofoni. Vuole dimostrare di aver ancora un po' di voce, ma sostanzialmente non conta nulla, quantomeno su questo scacchiere.
    Diciamo che il "nuovo mondo multipolare" viene teorizzato, inneggiato, di tanto in tanto si compie qualche passo in quella direzione, ma è ancora ben lungi dal realizzarsi.
    Anzi, si vedono tutti i segnali di una ripresa di vigore dell'imperialismo Usa e delle sue mire espansionistiche. In Medio Oriente, appaltando il tutto a Israele. In America, minacciando di occupare Groenlandia e Panama e stringendo il cerchio verso i governi socialisti latinoamericani. In Europa e in Ucraina, dove Trump ha teso a Putin la stessa trappola predisposta per gli iraniani: parla di pace, ma in realtà sostiene il riarmo di Kiev e si prepara a far perdurare la guerra, tenendo a bada la Russia mentre prova a spianare l'Iran e a testare le prime linee difensive, per ora economiche, cinesi.

    Da Omar Minniti PrBs
    Nel corso della notte, è arrivata la reazione iraniana. Diverse ondate di missili balistici hanno colpito Tel Aviv, Gerusalemme e altre città della Palestina occupata. Ci sono stati ingenti danni materiali. Sono state colpite anche strutture governative e militari. Il regime s1onist4 invasato ha, invece, continuato a bombardare Teheran e varie città iraniane. Il boia Nethanyau ha lanciato un appello alla popolazione iraniana, invocando il "cambio di regime". Questo è stato accolto dai partiti monarchici, nostalgici dello Shah, e da qualche formazione curda. Temo che da oggi, per tentare il suddetto "colpaccio", Israele intensificherà gli attacchi contro l'economia iraniana, colpendo soprattutto i settori del petrolio e del gas. A livello "diplomatico" tutto è immutato. Trump, per chi si faceva illusioni, ha scoperto definitivamente le carte e ora è nella cabina di regia dell'aggressione israeliana. Gli accordi di pace che aveva proposto all'Iran si sono rivelati una trappola e hanno permesso a Israele di pianificare al meglio l'aggressione. I paesi UE sono accodati e allineati. I paesi arabi cosiddetti "moderati" fanno a gara a chi è più prono, offrendosi come supporto alla difesa aerea israeliana. Russia e Cina ovviamente condannano. Ma va detto che sono i grandi attori NON protagonisti di questa storia. La Cina per scelta, concentrandosi nelle contromisure agli attacchi economici di Trump e nella sua prospettiva maoista-confuciana dei "cent'anni". Ma, prima o poi, gli Usa busseranno alla porta nel suo cortile di casa e Pechino non potrà aspettare e rinviare per sempre. La Russia, invece, è impantanata in 3 anni e mezzo di guerra in Ucraina e, dopo la disfatta siriana, non ha più un ruolo attivo in Medio Oriente. Vorrebbe tenersi tutti amici: Nethanyau, Erdogan, l'Iran, i sauditi. Firma accordi di cooperazione militare con Teheran, senza effetti concreti, ma al contempo non se la vuole "spasciare" con Israele, dove vivono milioni di coloni russofoni. Vuole dimostrare di aver ancora un po' di voce, ma sostanzialmente non conta nulla, quantomeno su questo scacchiere. Diciamo che il "nuovo mondo multipolare" viene teorizzato, inneggiato, di tanto in tanto si compie qualche passo in quella direzione, ma è ancora ben lungi dal realizzarsi. Anzi, si vedono tutti i segnali di una ripresa di vigore dell'imperialismo Usa e delle sue mire espansionistiche. In Medio Oriente, appaltando il tutto a Israele. In America, minacciando di occupare Groenlandia e Panama e stringendo il cerchio verso i governi socialisti latinoamericani. In Europa e in Ucraina, dove Trump ha teso a Putin la stessa trappola predisposta per gli iraniani: parla di pace, ma in realtà sostiene il riarmo di Kiev e si prepara a far perdurare la guerra, tenendo a bada la Russia mentre prova a spianare l'Iran e a testare le prime linee difensive, per ora economiche, cinesi. Da Omar Minniti PrBs
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  • Fallito attentato al presidente russo Putin.

    L'elicottero che trasportava il presidente è stato bersaglio di un attacco di droni ucraini durante la sua visita nella regione di Kursk. Il comandante in capo della regione riferisce che tutti i droni sono stati distrutti mentre fornivano copertura al presidente.

    Zelensky sta tentando la fortuna. L'Ucraina vuole davvero un'escalation massiccia o, peggio, la propria cancellazione.
    Credo, anzi temo, che i massicci attacchi di questi giorni alle città ucraine (che hanno fatto incazzare e dissociare Trump) siano dovuti a questo episodio. E adesso reagendo in quel modo, Putin sta passando dalla parte del torto, o meglio: sta dando materiale fresco e incontrovertibile ai guerrafondai occidentali per giustificare il nostro scriteriato riarmo.

    Dal profilo Telegram di Trump, postato questa notte:

    Ho sempre avuto un ottimo rapporto con Vladimir Putin, ma gli è successo qualcosa. È completamente impazzito! Sta uccidendo inutilmente un sacco di persone, e non parlo solo di soldati. Missili e droni vengono lanciati contro le città ucraine, senza alcun motivo. Ho sempre detto che vuole TUTTA l'Ucraina, non solo una parte, e forse si sta rivelando giusto, ma se lo fa, porterà alla caduta della Russia! Allo stesso modo, il presidente Zelenskyy non sta facendo alcun favore al suo Paese parlando in quel modo. Tutto ciò che esce dalla sua bocca causa problemi, non mi piace, ed è meglio che finisca. Questa è una guerra che non sarebbe mai iniziata se fossi stato presidente. Questa è la guerra di Zelenskyy, Putin e Biden, non di "Trump". Sto solo aiutando a spegnere i grandi e brutti incendi, appiccati da una grave incompetenza e dall'odio.

    Brutta faccenda.
    Source:  t.me/ArsenaleKappa
    Fallito attentato al presidente russo Putin. L'elicottero che trasportava il presidente è stato bersaglio di un attacco di droni ucraini durante la sua visita nella regione di Kursk. Il comandante in capo della regione riferisce che tutti i droni sono stati distrutti mentre fornivano copertura al presidente. Zelensky sta tentando la fortuna. L'Ucraina vuole davvero un'escalation massiccia o, peggio, la propria cancellazione. Credo, anzi temo, che i massicci attacchi di questi giorni alle città ucraine (che hanno fatto incazzare e dissociare Trump) siano dovuti a questo episodio. E adesso reagendo in quel modo, Putin sta passando dalla parte del torto, o meglio: sta dando materiale fresco e incontrovertibile ai guerrafondai occidentali per giustificare il nostro scriteriato riarmo. Dal profilo Telegram di Trump, postato questa notte: 👇 Ho sempre avuto un ottimo rapporto con Vladimir Putin, ma gli è successo qualcosa. È completamente impazzito! Sta uccidendo inutilmente un sacco di persone, e non parlo solo di soldati. Missili e droni vengono lanciati contro le città ucraine, senza alcun motivo. Ho sempre detto che vuole TUTTA l'Ucraina, non solo una parte, e forse si sta rivelando giusto, ma se lo fa, porterà alla caduta della Russia! Allo stesso modo, il presidente Zelenskyy non sta facendo alcun favore al suo Paese parlando in quel modo. Tutto ciò che esce dalla sua bocca causa problemi, non mi piace, ed è meglio che finisca. Questa è una guerra che non sarebbe mai iniziata se fossi stato presidente. Questa è la guerra di Zelenskyy, Putin e Biden, non di "Trump". Sto solo aiutando a spegnere i grandi e brutti incendi, appiccati da una grave incompetenza e dall'odio. Brutta faccenda. Source:  t.me/ArsenaleKappa 🅰️ 💥💥 ㅤ
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