• 𝟭𝟰 𝗮𝗴𝗼𝘀𝘁𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟭
    𝟭𝟰 𝗮𝗴𝗼𝘀𝘁𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟱

    Quattro anni fa, in piena estate, arrivava una circolare assurda: i poliziotti senza 𝘨𝘳𝘦𝘦𝘯 𝘱𝘢𝘴𝘴 venivano sbattuti fuori dalle mense.

    Un provvedimento senza alcuna base scientifica, partorito più per piegare le persone che per tutelare la salute.

    La beffa? Quella stessa circolare impediva di mangiare insieme ai colleghi, ma ci lasciava comunque lavorare 𝗴𝗼𝗺𝗶𝘁𝗼 𝗮 𝗴𝗼𝗺𝗶𝘁𝗼, ore e ore, negli stessi uffici e nelle stesse pattuglie.

    Poi è arrivato l’obbligo vaccinale, imposto con un farmaco sperimentale che, alla luce di quanto emerso, ha causato 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗯𝗲𝗻𝗲𝗳𝗶𝗰𝗶 a molti colleghi.

    Oggi, grazie agli studi, alle evidenze scientifiche e alle indagini della commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione pandemica, sappiamo che quella decisione non era solo sbagliata: era 𝘂𝗻 𝗮𝘁𝘁𝗮𝗰𝗰𝗼 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗴𝗻𝗶𝘁𝗮̀ di chi, fino al giorno prima, era stato usato per vessare i cittadini che non si piegavano a imposizioni politiche, non scientifiche.

    Il 14 agosto non è una data da dimenticare: è il simbolo di come la logica e i diritti possano essere calpestati quando la politica si traveste da scienza.

    𝘾𝙝𝙚 𝙞𝙡 𝙁𝙪𝙩𝙪𝙧𝙤 𝙘𝙞 𝙨𝙞𝙖 𝘼𝙢𝙞𝙘𝙤!

    𝘼𝙣𝙩𝙤𝙣𝙞𝙤 𝙋𝙤𝙧𝙩𝙤
    𝑆𝑒𝑔𝑟𝑒𝑡𝑎𝑟𝑖𝑜 𝐺𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑁𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑂.𝑆.𝐴. 𝑃𝑜𝑙𝑖𝑧𝑖𝑎

    - OsaPolizia Nazionale
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    𝟭𝟰 𝗮𝗴𝗼𝘀𝘁𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟭 𝟭𝟰 𝗮𝗴𝗼𝘀𝘁𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟱 Quattro anni fa, in piena estate, arrivava una circolare assurda: i poliziotti senza 𝘨𝘳𝘦𝘦𝘯 𝘱𝘢𝘴𝘴 venivano sbattuti fuori dalle mense. Un provvedimento senza alcuna base scientifica, partorito più per piegare le persone che per tutelare la salute. La beffa? Quella stessa circolare impediva di mangiare insieme ai colleghi, ma ci lasciava comunque lavorare 𝗴𝗼𝗺𝗶𝘁𝗼 𝗮 𝗴𝗼𝗺𝗶𝘁𝗼, ore e ore, negli stessi uffici e nelle stesse pattuglie. Poi è arrivato l’obbligo vaccinale, imposto con un farmaco sperimentale che, alla luce di quanto emerso, ha causato 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗯𝗲𝗻𝗲𝗳𝗶𝗰𝗶 a molti colleghi. Oggi, grazie agli studi, alle evidenze scientifiche e alle indagini della commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione pandemica, sappiamo che quella decisione non era solo sbagliata: era 𝘂𝗻 𝗮𝘁𝘁𝗮𝗰𝗰𝗼 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗴𝗻𝗶𝘁𝗮̀ di chi, fino al giorno prima, era stato usato per vessare i cittadini che non si piegavano a imposizioni politiche, non scientifiche. Il 14 agosto non è una data da dimenticare: è il simbolo di come la logica e i diritti possano essere calpestati quando la politica si traveste da scienza. 𝘾𝙝𝙚 𝙞𝙡 𝙁𝙪𝙩𝙪𝙧𝙤 𝙘𝙞 𝙨𝙞𝙖 𝘼𝙢𝙞𝙘𝙤! 𝘼𝙣𝙩𝙤𝙣𝙞𝙤 𝙋𝙤𝙧𝙩𝙤 𝑆𝑒𝑔𝑟𝑒𝑡𝑎𝑟𝑖𝑜 𝐺𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑁𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑂.𝑆.𝐴. 𝑃𝑜𝑙𝑖𝑧𝑖𝑎 - OsaPolizia Nazionale su FB
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  • MILANO – Lo stato del degrado

    Stiamo osservando insieme uno stato ormai avanzato di deperimento e degenerazione di Milano. Non solo dal punto di vista ambientale o economico, ma soprattutto sociale. È inutile negarlo.

    Mi dispiace dover usare un termine così crudo, ma la città appare oggi come affetta da una vera e propria cancrena, una metastasi diffusa su cui diventa necessario intervenire in modo "chirurgico".
    Non basta più la prima ondata di indignazione, le classiche urla allo scandalo di turno: rischiano solo di essere insabbiate dal prossimo scandalo, previsto — puntuale come un orologio svizzero — tra qualche mese o anno.
    E noi, come sempre, pronti a commentare ma incapaci di agire davvero.

    ⚫️Questo è il problema.
    Milano ha un “tumore” da estirpare. E, nonostante lo stadio avanzato, non tutto è compromesso: molto dipende dalla volontà dei cittadini di recuperare il proprio "spirito critico" e il coraggio di sapersi “schierare” (ogni riferimento, naturalmente, è davvero puramente casuale giuro).

    ⚫️Già ben prima di Expo 2015 si era fatta strada nel tessuto sociale e politico una vera e propria politica di lavaggio del cervello, con tratti più mafiosi che democratici, e soprattutto di marca “neoliberista”. L’obiettivo dichiarato era rendere Milano più vivibile, attrattiva e competitiva, per residenti e visitatori. Il risultato, invece, è stata la benedizione delle peggiori porcate: eventi spacciati per progresso, strategie di “marketing culturale” che hanno avuto ben poco a che fare con la cultura. Una sorta di cultural-washing in piena regola.

    ⚫️A ciò si è aggiunto il teatrino del coinvolgimento civico: finti processi di “partecipazione”, convocati in fasce orarie improbabili o con modalità lontane da qualsiasi confronto democratico e civile. Di referendum cittadini o di altre forme di question time autentico meglio non parlare: tentativi abortiti prima ancora di arrivare al confronto.

    ⚫️Ma il nodo più doloroso è forse un altro: la nostra stessa incapacità di fare squadra. È difficile già tra comitati e associazioni civiche, che si battono per centimetri di diritti nei rispettivi quartieri; figuriamoci tra partiti e movimenti, impegnati a contendersi percentuali minime di consenso. Tutti elementi che aggravano ulteriormente il quadro, rendendo Milano una città sempre più disaggregata e disgregante.

    A questo si somma l’aumento vertiginoso del costo della vita e della gestione delle economie familiari, che colpisce indiscriminatamente single, famiglie, anziani. Quando la priorità quotidiana diventa “arrivare a fine mese”, è difficile coltivare un’autentica esperienza di politica collettiva. La sopravvivenza sostituisce la partecipazione.

    Negli ultimi anni si è poi aggiunta un’altra forma di cecità: quella dell’empatia totale. Da due anni a questa parte siamo comprensibilmente assorbiti dalle tragedie internazionali, dall’Ucraina alla Palestina. È giusto provare dolore di fronte alla perdita di centinaia di bambini e civili innocenti. Ma questo sentimento, pur necessario, ha contribuito a distogliere la nostra attenzione dal terreno di casa. Nel frattempo Milano è scivolata fuori controllo, ostaggio di decenni di politiche affidate a arraffoni, furbacchioni e affaristi di ogni colore politico. Una visione “neoliberista” che non conosce distinzione tra centrodestra e centrosinistra.

    Se questo scenario ci piace, continuiamo pure con il nostro masochismo urbano. Se invece dentro di noi sopravvive ancora un fuoco interiore, allora è tempo di ribaltare il “paradigma”: abbassare le difese intellettuali, mettere da parte i pregiudizi, smettere di fare gli schizzinosi.

    È tempo di provare davvero a fare squadra. Perché se Milano è malata, la cura dipende solo da noi.

    #Milano #Politica #Società #Neoliberismo #CulturalWashing #CittadinanzaAttiva #Carovita #Partecipazione #Comunità #RigenerazioneSociale #SpiritoCritico
    MILANO – Lo stato del degrado 🏙️ Stiamo osservando insieme uno stato ormai avanzato di deperimento e degenerazione di Milano. Non solo dal punto di vista ambientale o economico, ma soprattutto sociale. È inutile negarlo. Mi dispiace dover usare un termine così crudo, ma la città appare oggi come affetta da una vera e propria cancrena, una metastasi diffusa su cui diventa necessario intervenire in modo "chirurgico". Non basta più la prima ondata di indignazione, le classiche urla allo scandalo di turno: rischiano solo di essere insabbiate dal prossimo scandalo, previsto — puntuale come un orologio svizzero — tra qualche mese o anno. E noi, come sempre, pronti a commentare ma incapaci di agire davvero. ⚫️Questo è il problema. Milano ha un “tumore” da estirpare. E, nonostante lo stadio avanzato, non tutto è compromesso: molto dipende dalla volontà dei cittadini di recuperare il proprio "spirito critico" e il coraggio di sapersi “schierare” (ogni riferimento, naturalmente, è davvero puramente casuale giuro). ⚫️Già ben prima di Expo 2015 si era fatta strada nel tessuto sociale e politico una vera e propria politica di lavaggio del cervello, con tratti più mafiosi che democratici, e soprattutto di marca “neoliberista”. L’obiettivo dichiarato era rendere Milano più vivibile, attrattiva e competitiva, per residenti e visitatori. Il risultato, invece, è stata la benedizione delle peggiori porcate: eventi spacciati per progresso, strategie di “marketing culturale” che hanno avuto ben poco a che fare con la cultura. Una sorta di cultural-washing in piena regola. ⚫️A ciò si è aggiunto il teatrino del coinvolgimento civico: finti processi di “partecipazione”, convocati in fasce orarie improbabili o con modalità lontane da qualsiasi confronto democratico e civile. Di referendum cittadini o di altre forme di question time autentico meglio non parlare: tentativi abortiti prima ancora di arrivare al confronto. ⚫️Ma il nodo più doloroso è forse un altro: la nostra stessa incapacità di fare squadra. È difficile già tra comitati e associazioni civiche, che si battono per centimetri di diritti nei rispettivi quartieri; figuriamoci tra partiti e movimenti, impegnati a contendersi percentuali minime di consenso. Tutti elementi che aggravano ulteriormente il quadro, rendendo Milano una città sempre più disaggregata e disgregante. A questo si somma l’aumento vertiginoso del costo della vita e della gestione delle economie familiari, che colpisce indiscriminatamente single, famiglie, anziani. Quando la priorità quotidiana diventa “arrivare a fine mese”, è difficile coltivare un’autentica esperienza di politica collettiva. La sopravvivenza sostituisce la partecipazione. Negli ultimi anni si è poi aggiunta un’altra forma di cecità: quella dell’empatia totale. Da due anni a questa parte siamo comprensibilmente assorbiti dalle tragedie internazionali, dall’Ucraina alla Palestina. È giusto provare dolore di fronte alla perdita di centinaia di bambini e civili innocenti. Ma questo sentimento, pur necessario, ha contribuito a distogliere la nostra attenzione dal terreno di casa. Nel frattempo Milano è scivolata fuori controllo, ostaggio di decenni di politiche affidate a arraffoni, furbacchioni e affaristi di ogni colore politico. Una visione “neoliberista” che non conosce distinzione tra centrodestra e centrosinistra. 🙏Se questo scenario ci piace, continuiamo pure con il nostro masochismo urbano. Se invece dentro di noi sopravvive ancora un fuoco interiore, allora è tempo di ribaltare il “paradigma”: abbassare le difese intellettuali, mettere da parte i pregiudizi, smettere di fare gli schizzinosi. 👉È tempo di provare davvero a fare squadra. Perché se Milano è malata, la cura dipende solo da noi. #Milano #Politica #Società #Neoliberismo #CulturalWashing #CittadinanzaAttiva #Carovita #Partecipazione #Comunità #RigenerazioneSociale #SpiritoCritico
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  • Quattro anni di silenzio, poi le rivelazioni di Ippolito scuotono l’Italia: famiglie chiedono verità, giustizia e i responsabili:
    https://www.quotidianoweb.it/attualita/quattro-anni-di-silenzio-e-ora-ippolito-parla-troppo-tardi/

    #quotidianoweb #news #notizie #attualità #informazione #informazionelibera #CTS #famigliedellevittimecovid #GIUSTIZIAPERLEVITTIME #Ippolito #taskforce #Trasparenza #Covid19 #protocolli #decisinipolitiche #ospedali #lockdown #associazionifamiliarivittimecovid
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    Quattro anni di silenzio e ora Ippolito parla? Troppo tardi | Quotidianoweb.it
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  • E POI LEGGI QUESTE NOTIZIE che TI FANNO INCAZZARE NERO!
    Autostrade, 650 milioni scomparsi: così il prezzo pagato ai Benetton è stato gonfiato
    di Vincenzo Bisbiglia e Marco Grasso
    Così Cdp&C. avrebbero pagato ai Benetton un prezzo gonfiato

    Centinaia di milioni pagati dagli utenti autostradali e dallo Stato, che invece di andare a finanziare manutenzione e nuove opere sono finiti nelle tasche degli azionisti di Autostrade per l’Italia. E un prezzo di vendita della società che, per effetto di queste politiche aziendali, potrebbe essere stato gonfiato. A danno, ancora una volta, dei contribuenti. […]

    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/08/14/autostrade-quei-650-mln-scomparsi-dai-bilanci/8094349/
    E POI LEGGI QUESTE NOTIZIE che TI FANNO INCAZZARE NERO! Autostrade, 650 milioni scomparsi: così il prezzo pagato ai Benetton è stato gonfiato di Vincenzo Bisbiglia e Marco Grasso Così Cdp&C. avrebbero pagato ai Benetton un prezzo gonfiato Centinaia di milioni pagati dagli utenti autostradali e dallo Stato, che invece di andare a finanziare manutenzione e nuove opere sono finiti nelle tasche degli azionisti di Autostrade per l’Italia. E un prezzo di vendita della società che, per effetto di queste politiche aziendali, potrebbe essere stato gonfiato. A danno, ancora una volta, dei contribuenti. […] https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/08/14/autostrade-quei-650-mln-scomparsi-dai-bilanci/8094349/
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    Autostrade, 650 milioni scomparsi: così il prezzo pagato ai Benetton è stato gonfiato - Il Fatto Quotidiano
    Leggi su Il Fatto Quotidiano l'articolo in edicola "Autostrade, 650 milioni scomparsi: così il prezzo pagato ai Benetton è stato gonfiato" pubblicato il 14 Agosto 2025 a firma di Vincenzo Bisbiglia e Marco Grasso
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  • SARABANDA COMUNALE: promesse, slogan e altre illusioni estive


    Sarebbero da citare vecchi romanzi  francesi per parafrasare quest’estate milanese: una farsa tragicomica, un "feuilleton" di decadenza politica che si ostina a travestirsi da successo amministrativo.

    A pochi giorni dal disastro di Cementopoli 2.0 – serie tv low budget durata meno di un weekend – eccoci servita una nuova puntata della fiction estiva del Comune: l’assestamento di bilancio, approvato lunedì 28 luglio.

    Ebbene sì, gente: ci risiamo. Ho vissuto questo rito già cinque volte da consigliere. Cinque. Sempre lo stesso copione: una sfilza di promesse sventolate come bandierine arcobaleno su una città in apnea, solo per gettare un po’ di fumo negli occhi e rianimare una tifoseria piddina sempre più stordita, sempre meno colpevole ma eternamente complice.

    Questa è la vera SARABANDA delle promesse comunali™: un festival del “faremo”, un circo di numeri lanciati come coriandoli per far sembrare movimento dove c’è solo stallo.

    Ma noi non siamo più quelli dei “forse ci crediamo”. Siamo quelli del “stavolta non ci freghi”.

    Ecco il piatto forte della casa:

    +19 milioni € per i dipendenti comunali e le cooperative sociali. (Sacrosanto. Solita manfrina post-scioperi. Ed altrettanto rivedibile. Ne riparliamo fra qualche mese con i soggetti coinvolti e sondiamo gli umori.)

    +59 milioni € per il trasporto pubblico locale. (Domanda da un milione di corse: miglioreranno i mezzi e la copertura di servizio e la frequenza delle corse ? Questa si che è una semi-missione impossibile)

    +25 milioni € per le politiche sociali. (La voce storicamente più pompata a livello mediatico. Ma quando andiamo a leggere le voci di spesa... metà si dissolve in progettini una tantum. Il sociale non può essere un parcheggio di buone intenzioni)

    +21 milioni € per la manutenzione delle case popolari. (Davvero? Venite a farvi un giro nei condomini gestiti da MM in via Bolla, Gratosoglio, San Siro. Ascensori rotti da mesi, muffa ovunque, amianto e topi. Queste sono le "case" di cui parlate?)

    +30 milioni € per le strade. (Qualche toppa d'asfalto qua e là tra un cantiere infinito e l’altro?)

    +15,8 milioni € per cultura ed educazione. (Aumento degno di nota... ma a chi andrà?  Ai soliti eventi “instagrammabili” da tre giorni e via? Davvero? E comunque lo stanziamento va ridistribuito su 9 Municipalità. Se saltano fuori i soldi per una festa di via è già un successo)

    E poi il gran finale:

    Programma “Zero Sfitti” (che sa di "Zero Impatto", ma ok), il salvataggio del complesso storico in viale Lombardia 65, e la resurrezione promessa del Centro Carraro al Gratosoglio (2026, se vi va bene). Tutto bello. Tutto sulla carta però al momento.




    Ma alla romana: "Ma chi ve crede?!"

    Perché, cari miei, il vero bilancio si fa con la realtà, non con i titoli da conferenza stampa. Non bastano gli “stanziamenti”, serve l’ascolto dei territori, serve progettazione vera, serve che dietro ai numeri ci siano azioni concrete e non solo determine fatte per rattoppare il dissenso.

    Sparano alto, ma noi non siamo qui per contarci le slide. Siamo qui per dire che il cambiamento non passa dai selfie ma dalla partecipazione vera.
    Dai cittadini che portano proposte, dai territori che pretendono risposte.

    E allora mi domando: lo vogliamo colmare questo abisso tra il dire e il fare?

    Oppure continuiamo a guardare la sarabanda da fuori, come spettatori stanchi?

    Fine primo atto. Ma il secondo lo scriviamo noi.



    #MilanoNonCiSta #BilancioFuffa #SarabandaComunale #PromesseAMemoriaCorta #PartecipazioneReale #Cementopoli #PoliticaCheIllude #NumeriDaCirco #Milano2025 #ZeroFiducia
    🎪 SARABANDA COMUNALE: promesse, slogan e altre illusioni estive 🌞📉 Sarebbero da citare vecchi romanzi  francesi per parafrasare quest’estate milanese: una farsa tragicomica, un "feuilleton" di decadenza politica che si ostina a travestirsi da successo amministrativo. A pochi giorni dal disastro di Cementopoli 2.0 – serie tv low budget durata meno di un weekend – eccoci servita una nuova puntata della fiction estiva del Comune: l’assestamento di bilancio, approvato lunedì 28 luglio. 🙃 Ebbene sì, gente: ci risiamo. Ho vissuto questo rito già cinque volte da consigliere. Cinque. Sempre lo stesso copione: una sfilza di promesse sventolate come bandierine arcobaleno su una città in apnea, solo per gettare un po’ di fumo negli occhi e rianimare una tifoseria piddina sempre più stordita, sempre meno colpevole ma eternamente complice. 🤡 Questa è la vera SARABANDA delle promesse comunali™: un festival del “faremo”, un circo di numeri lanciati come coriandoli per far sembrare movimento dove c’è solo stallo. Ma noi non siamo più quelli dei “forse ci crediamo”. Siamo quelli del “stavolta non ci freghi”. 🧠 Ecco il piatto forte della casa: 🍽️ +19 milioni € per i dipendenti comunali e le cooperative sociali. (Sacrosanto. Solita manfrina post-scioperi. Ed altrettanto rivedibile. Ne riparliamo fra qualche mese con i soggetti coinvolti e sondiamo gli umori.) 🚎 +59 milioni € per il trasporto pubblico locale. (Domanda da un milione di corse: miglioreranno i mezzi e la copertura di servizio e la frequenza delle corse ? Questa si che è una semi-missione impossibile) 🏘️ +25 milioni € per le politiche sociali. (La voce storicamente più pompata a livello mediatico. Ma quando andiamo a leggere le voci di spesa... metà si dissolve in progettini una tantum. Il sociale non può essere un parcheggio di buone intenzioni) 🔧 +21 milioni € per la manutenzione delle case popolari. (Davvero? Venite a farvi un giro nei condomini gestiti da MM in via Bolla, Gratosoglio, San Siro. Ascensori rotti da mesi, muffa ovunque, amianto e topi. Queste sono le "case" di cui parlate?) 🛣️ +30 milioni € per le strade. (Qualche toppa d'asfalto qua e là tra un cantiere infinito e l’altro?) 🎭 +15,8 milioni € per cultura ed educazione. (Aumento degno di nota... ma a chi andrà?  Ai soliti eventi “instagrammabili” da tre giorni e via? Davvero? E comunque lo stanziamento va ridistribuito su 9 Municipalità. Se saltano fuori i soldi per una festa di via è già un successo) E poi il gran finale: 🏠 Programma “Zero Sfitti” (che sa di "Zero Impatto", ma ok), il salvataggio del complesso storico in viale Lombardia 65, e la resurrezione promessa del Centro Carraro al Gratosoglio (2026, se vi va bene). Tutto bello. Tutto sulla carta però al momento. 📄 Ma alla romana: "Ma chi ve crede?!" Perché, cari miei, il vero bilancio si fa con la realtà, non con i titoli da conferenza stampa. Non bastano gli “stanziamenti”, serve l’ascolto dei territori, serve progettazione vera, serve che dietro ai numeri ci siano azioni concrete e non solo determine fatte per rattoppare il dissenso. Sparano alto, ma noi non siamo qui per contarci le slide. Siamo qui per dire che il cambiamento non passa dai selfie ma dalla partecipazione vera. 👉Dai cittadini che portano proposte, dai territori che pretendono risposte. 📢 E allora mi domando: lo vogliamo colmare questo abisso tra il dire e il fare? Oppure continuiamo a guardare la sarabanda da fuori, come spettatori stanchi? 🎭 Fine primo atto. Ma il secondo lo scriviamo noi. #MilanoNonCiSta #BilancioFuffa #SarabandaComunale #PromesseAMemoriaCorta #PartecipazioneReale #Cementopoli #PoliticaCheIllude #NumeriDaCirco #Milano2025 #ZeroFiducia
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  • Le crudeltà perpetrate contro i civili a #Gaza ci riguardano tutti: è in gioco la indisponibilità di ogni essere umano.
    Dalla stessa violazione della dignità della persona nascono certe politiche dannose e liberticide, dai #vaccini al #green: è ora di capire che c’è continuità
    Le crudeltà perpetrate contro i civili a #Gaza ci riguardano tutti: è in gioco la indisponibilità di ogni essere umano. Dalla stessa violazione della dignità della persona nascono certe politiche dannose e liberticide, dai #vaccini al #green: è ora di capire che c’è continuità
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  • NASCE Scenario.press - libera espressione - UN SOCIAL CONTRO LA CENSURA dei GROSSI GRUPPI INTERNAZIONALI!
    UN SOCIAL NETWORK LIBERO da OGNI TIPO di CONDIZIONAMENTO E IN FAVORE DELLA LIBERTÀ di STAMPA
    UNA COMUNITÀ di PERSONE CHE CREDONO NELLA LIBERTÀ di PAROLA e di ESPRESSIONE
    SE SEI STANCO di VEDERE CENSURATI I TUOI PENSIERI, E LE TUE OPINIONI POLITICHE E PERSONALI
    ALLORA REGISTRATI SU WWW.SCENARIO.PRESS - libera espressione
    COSA ASPETTI a UNIRTI ALLA PIÚ GRANDE RETE SOCIALE di PERSONE LIBERE?
    Scenario.press - Non esiste democrazia senza libertà di informazione!
    Scenario.press - Lottiamo insieme contro ogni forma di censura

    SCENARIO.PRESS - free expression - IS BORN
    A SOCIAL NETWORK AGAINST CENSORSHIP by LARGE INTERNATIONAL CORPORATIONS!

    A FREE SOCIAL NETWORK from ANY KIND of INFLUENCE AND IN FAVOR OF FREEDOM of the PRESS

    A COMMUNITY of PEOPLE WHO BELIEVE IN FREEDOM of SPEECH and EXPRESSION

    IF YOU ARE TIRED OF SEEING YOUR THOUGHTS AND POLITICAL OR PERSONAL OPINIONS CENSORED

    THEN REGISTER AT www.scenario.press - free expression
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    Scenario.press - There is no democracy without freedom of information

    Scenario.press - Let's fight together against any form of chensorship!

    Full video here: https://youtu.be/n1trKQtOeqM?feature=shared
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  • LETTERA aperta del Dottor Andrea Stramezzi a Giorgia Meloni.

    Chiar.mo Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, mi permetto di scrivere pubblicamente all’Eccellenza Vostra, sperando in una Sua cortese risposta.

    Sono passati quattro anni, da quando il 21 Luglio 2021, Il Premier Mario Draghi destinò forte e chiaro ai cittadini italiani un messaggio univoco e apodittico, quanto scientificamente falso, dandoci del tu, con tono paternalistico e patriarcale: “Non ti vaccini, ti ammali, muori e fai morire gli altri; se ti vaccini non ti ammali e non contagi gli altri”.

    Dopo le elezioni, il Governo è cambiato, ma in questi mille giorni dal Suo insediamento, On.Meloni, molte decisioni governative sul tema, hanno deluso gli italiani e soprattutto gli elettori di Lega e FdI.

    Mi riferisco ad alcune nomine di ex collaboratori di Speranza, del CTS o di vaccinisti convinti al vertice delle Autorità Sanitarie, che infatti continuano a raccomandare le vaccinazioni mRNA “anti” Covid, ormai in assenza di Pandemia o di focolai locali, persino nei bimbi piccoli e nelle gestanti, ignorando migliaia di pubblicazioni scientifiche che ne evidenziano la pericolosità, e che dimostrano una connessione della tossina (leggesi veleno) Spike vaccinale, all’importante aumento di decessi, di morti improvvise e di gravi patologie, fra i quali il cancro, le malattie autoimmuni, quelle cardio circolatorie, tra cui le miocarditi soprattutto nei giovani sportivi, le malattie neurologiche a livello delle piccole fibre e del SNC, etc.

    Anche le speranze riposte nella Commissione Parlamentare d’Inchiesta, di fare piena luce sulla inconsistenza scientifica alla base delle decisioni politiche, sono andate deluse.

    Non convocando e audendo, nonostante le molte promesse personali, alcuni medici “informati sui fatti”, la cui testimonianza (per la quale richiesta abbiamo consegnato al Presidente Lisei, 70mila firme di cittadini, di cui qualche migliaia di Medici e Associazioni) accompagnata da dati scientifici e clinici, sarebbe stata determinante, per additare e stigmatizzare come criminali molte decisioni politiche responsabili di averci privato della libertà (di passeggiare, di muoversi all’interno della Nazione, di andare a trovare figli o nonni a Natale, di andare a lavorare e persino di recarsi in chiesa per una Messa o per un funerale e dei diritti costituzionali, come quello del lavoro e del salario, quello di manifestare e di esprimere la propria opinione, dando mandato politico a tutti gli attori di negare le autopsie e addirittura di osteggiare le esistenti ed efficaci terapie domiciliari e ospedaliere, allo scopo di incutere paura, provocando, per colpa o per dolo, 190mila omicidi, poiché erano tutte morti evitabili (anche i centenari, con cinque copatologie, erano salvabili, come ho dimostrato io e molti altri colleghi salvandoli a casa e in Ospedale) per indurre i sudditi a correre agli hub vaccinali a inocularsi un pro-farmaco genico, che già sapevamo fosse INUTILE poiché le terapie esistevano, INEFFICACE, poiché il SARS-CoV-2 è un virus del raffreddore modificato in laboratorio e come quello naturale non potrà mai dare immunità da guarigione, di gregge e da vaccino, PERICOLOSO, perché realizzato in fretta con nuova tecnologia genica avendolo sperimentato solo per cinque settimane su pochi soggetti (senza poi divulgare che già prima della autorizzazione al commercio, oltre mille soggetti facenti parte dei trial erano deceduti).

    Nel 2020, quando sentivo parlare di ricerca di un vaccino, pensavo fossero solo ignoranti. Poi, quando è stato annunciato e ne abbiamo saputo di più, mi sono preoccupato.

    Ma soprattutto, a Gennaio 2021, quando le autorità sanitarie di tutto il mondo occidentale ancora parlavano di una dose + una di richiamo, mentre io, sul computer del Ministero Salute, ricevevo e-mail dell’OMS, di FDA, di EMA e di Ministeri analoghi di molte Nazioni, e vidi i dati degli ordini di acquisto dei sieri del Regno Unito e di Malta, dopo essere saltato in piedi, ho capito che era un disegno criminale globale, ben preparato.

    Con circa 60 Milioni di abitanti, il Regno Unito aveva già ordinato 500 Milioni di dosi, mentre Malta, con circa 500mila abitanti, 4 Milioni di dosi.

    A Gennaio 2020 avevano già deciso di farci 8 inoculazioni!

    Peccato che in Commissione, queste cose e molte altre, non potrà venire a dirvele nessuno, Sen. Lisei, e… Borghi, Bagnai, Bonguerrieri, Gemmato, Bignami, Gardini.

    Un altro atto, l’approvazione del nuovo Piano Pandemico Nazionale, pur specificando la necessità di approvazione del Parlamento, per norme liberticide anticostituzionali prima estese con DPCM, di fatti ha reso ripetibili e possibili, molti provvedimenti come lock-down e campagne vaccinali (che al terzo anno di Medicina insegnano non vadano mai fatte durante una epidemia o pandemia).

    Quindi, delusi e battaglieri, ci recammo in tanti a Giugno dello scorso anno, a Ginevra, per unirci a cittadini di molte Nazioni e protestare la nostra contrarietà, in occasione della 77ª Assemblea dell’OMS, che intendeva proporre con il proprio Piano Pandemico o in alternativa tramite le modifiche al Regolamento Sanitario Internazionale, di aumentare il proprio potere insindacabile, incrementandolo smisuratamente. rapinando parti importanti della sovranità degli Stati membri, con il pieno mandato al Direttore etiope di decidere da solo, chiuso nel suo ufficio, se nella tale Regione o Nazione fosse in atto una epidemia (non solo di malattia infettiva, ma anche se di natura sociale o climatica!!!), e quindi arrogarsi il potere di imporre un lockdown, un divieto di spostamento tra regioni, un obbligo vaccinale, i farmaci utilizzabili, il tipo di censura mediatica e delle pubblicazioni scientifiche e di asportare parti dei bilanci degli Stati, per contributo solidale.

    Adolfo era un bambino, a confronto di questo comunista, professionista del male, che tanto piace ai miliardari.

    Ebbene, come Lei sa, sul filo di lana della scadenza, solo due giorni fa, con la necessaria discrezione assoluta, per evitare che parti di maggioranza e opposizione, in accordo col colle, si mettessero di traverso, il Ministro Schillaci ha rigettato per iscritto tutte le modifiche previste al RSI.

    Sì, ora possiamo affermare che in qualcosa di importante, il Premier Meloni si è differenziato dal precedente, “vile affarista" (cit. Ex Presidente della Rebubblica , Cossiga).

    Abbiamo tirato in tanti un sospiro di sollievo, e siamo

    contenti di poterLa ringraziare sìnceramente, Premier Giorgia Meloni, e anche il suo Ministro Schillaci, il Governo e la maggioranza tutta, e in particolare alcuni parlamentari della Lega e di FdI, che hanno collaborato a ottenere, nel silenzio carbonaro, questo importante risultato.

    Ora, però, ci piacerebbe che non sia Ursula, a potersi sostituire a Tedros, con nuovi lacci e imposizioni UE, che sta già preparando per poterceli affibiare.

    Quindi, occhio, Signori, guardia alta.

    PS: Sarebbe chiedere troppo, che almeno una o due promesse elettorali venissero rispettate?

    Non so, a proposito di ridurre l'immigrazione, di eliminare masochistiche sanzioni alla Russia, magari investire in sanità e scuola e non in missili da regalare a un guerrafondaio, di progressiva uscita dall'UE e magari dall'Euro, così per buttarne lì qualcuna che avete fatto prima delle elezioni.

    Con Osservanza,

    porgo i saluti e l’augurio di un BUON lavoro.

    PS: a metà Maggio 2022, in occasione di un servizio di “Fuori dal Coro” relativo alla mia sospensione dall’Ordine dei Medici, Lei fu gentile a pubblicare sulla Sua pagina Fb, il video che mi riguardava e nel commento, giudicò “folle”, quella sospensione e dichiarò che FdI, sarebbe stata sempre al fianco di Medici come me, che andavano a curare e guarire a casa, le persone abbandonate.

    Ora Le chiedo sommessamente, se erano, come erano, provvedimenti sospensivi folli, non sarebbe il caso, di scrivere due righe in un Decreto Omnibus, che le rendano tutte nulle, in quanto contraddittorie, a causa della falsa narrazione pandemica?

    Sospensioni e radiazioni di Medici che hanno rispettato il Giuramento di Ippocrate e hanno fatto il loro dovere civico, sono ancora pendenti, su di noi.

    Non chiediamo medaglie, ma un poco di Giustizia, sì, per favore.

    Di Andrea Stramezzi


    Source: https://www.ilgiornaleditalia.it/news/politica/721652/vaccino-covid-4-anni-dallobbligo-imposto-da-draghi-lettera-aperta-a-meloni-sapevamo-tutti-fosse-inutile-inefficace-e-pericoloso.html?utm_source=facebook&utm_medium=messenger&utm_campaign=noibot

    https://x.com/AStramezzi/status/1947307725811024042
    LETTERA aperta del Dottor Andrea Stramezzi a Giorgia Meloni. Chiar.mo Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, mi permetto di scrivere pubblicamente all’Eccellenza Vostra, sperando in una Sua cortese risposta. Sono passati quattro anni, da quando il 21 Luglio 2021, Il Premier Mario Draghi destinò forte e chiaro ai cittadini italiani un messaggio univoco e apodittico, quanto scientificamente falso, dandoci del tu, con tono paternalistico e patriarcale: “Non ti vaccini, ti ammali, muori e fai morire gli altri; se ti vaccini non ti ammali e non contagi gli altri”. Dopo le elezioni, il Governo è cambiato, ma in questi mille giorni dal Suo insediamento, On.Meloni, molte decisioni governative sul tema, hanno deluso gli italiani e soprattutto gli elettori di Lega e FdI. Mi riferisco ad alcune nomine di ex collaboratori di Speranza, del CTS o di vaccinisti convinti al vertice delle Autorità Sanitarie, che infatti continuano a raccomandare le vaccinazioni mRNA “anti” Covid, ormai in assenza di Pandemia o di focolai locali, persino nei bimbi piccoli e nelle gestanti, ignorando migliaia di pubblicazioni scientifiche che ne evidenziano la pericolosità, e che dimostrano una connessione della tossina (leggesi veleno) Spike vaccinale, all’importante aumento di decessi, di morti improvvise e di gravi patologie, fra i quali il cancro, le malattie autoimmuni, quelle cardio circolatorie, tra cui le miocarditi soprattutto nei giovani sportivi, le malattie neurologiche a livello delle piccole fibre e del SNC, etc. Anche le speranze riposte nella Commissione Parlamentare d’Inchiesta, di fare piena luce sulla inconsistenza scientifica alla base delle decisioni politiche, sono andate deluse. Non convocando e audendo, nonostante le molte promesse personali, alcuni medici “informati sui fatti”, la cui testimonianza (per la quale richiesta abbiamo consegnato al Presidente Lisei, 70mila firme di cittadini, di cui qualche migliaia di Medici e Associazioni) accompagnata da dati scientifici e clinici, sarebbe stata determinante, per additare e stigmatizzare come criminali molte decisioni politiche responsabili di averci privato della libertà (di passeggiare, di muoversi all’interno della Nazione, di andare a trovare figli o nonni a Natale, di andare a lavorare e persino di recarsi in chiesa per una Messa o per un funerale e dei diritti costituzionali, come quello del lavoro e del salario, quello di manifestare e di esprimere la propria opinione, dando mandato politico a tutti gli attori di negare le autopsie e addirittura di osteggiare le esistenti ed efficaci terapie domiciliari e ospedaliere, allo scopo di incutere paura, provocando, per colpa o per dolo, 190mila omicidi, poiché erano tutte morti evitabili (anche i centenari, con cinque copatologie, erano salvabili, come ho dimostrato io e molti altri colleghi salvandoli a casa e in Ospedale) per indurre i sudditi a correre agli hub vaccinali a inocularsi un pro-farmaco genico, che già sapevamo fosse INUTILE poiché le terapie esistevano, INEFFICACE, poiché il SARS-CoV-2 è un virus del raffreddore modificato in laboratorio e come quello naturale non potrà mai dare immunità da guarigione, di gregge e da vaccino, PERICOLOSO, perché realizzato in fretta con nuova tecnologia genica avendolo sperimentato solo per cinque settimane su pochi soggetti (senza poi divulgare che già prima della autorizzazione al commercio, oltre mille soggetti facenti parte dei trial erano deceduti). Nel 2020, quando sentivo parlare di ricerca di un vaccino, pensavo fossero solo ignoranti. Poi, quando è stato annunciato e ne abbiamo saputo di più, mi sono preoccupato. Ma soprattutto, a Gennaio 2021, quando le autorità sanitarie di tutto il mondo occidentale ancora parlavano di una dose + una di richiamo, mentre io, sul computer del Ministero Salute, ricevevo e-mail dell’OMS, di FDA, di EMA e di Ministeri analoghi di molte Nazioni, e vidi i dati degli ordini di acquisto dei sieri del Regno Unito e di Malta, dopo essere saltato in piedi, ho capito che era un disegno criminale globale, ben preparato. Con circa 60 Milioni di abitanti, il Regno Unito aveva già ordinato 500 Milioni di dosi, mentre Malta, con circa 500mila abitanti, 4 Milioni di dosi. A Gennaio 2020 avevano già deciso di farci 8 inoculazioni! Peccato che in Commissione, queste cose e molte altre, non potrà venire a dirvele nessuno, Sen. Lisei, e… Borghi, Bagnai, Bonguerrieri, Gemmato, Bignami, Gardini. Un altro atto, l’approvazione del nuovo Piano Pandemico Nazionale, pur specificando la necessità di approvazione del Parlamento, per norme liberticide anticostituzionali prima estese con DPCM, di fatti ha reso ripetibili e possibili, molti provvedimenti come lock-down e campagne vaccinali (che al terzo anno di Medicina insegnano non vadano mai fatte durante una epidemia o pandemia). Quindi, delusi e battaglieri, ci recammo in tanti a Giugno dello scorso anno, a Ginevra, per unirci a cittadini di molte Nazioni e protestare la nostra contrarietà, in occasione della 77ª Assemblea dell’OMS, che intendeva proporre con il proprio Piano Pandemico o in alternativa tramite le modifiche al Regolamento Sanitario Internazionale, di aumentare il proprio potere insindacabile, incrementandolo smisuratamente. rapinando parti importanti della sovranità degli Stati membri, con il pieno mandato al Direttore etiope di decidere da solo, chiuso nel suo ufficio, se nella tale Regione o Nazione fosse in atto una epidemia (non solo di malattia infettiva, ma anche se di natura sociale o climatica!!!), e quindi arrogarsi il potere di imporre un lockdown, un divieto di spostamento tra regioni, un obbligo vaccinale, i farmaci utilizzabili, il tipo di censura mediatica e delle pubblicazioni scientifiche e di asportare parti dei bilanci degli Stati, per contributo solidale. Adolfo era un bambino, a confronto di questo comunista, professionista del male, che tanto piace ai miliardari. Ebbene, come Lei sa, sul filo di lana della scadenza, solo due giorni fa, con la necessaria discrezione assoluta, per evitare che parti di maggioranza e opposizione, in accordo col colle, si mettessero di traverso, il Ministro Schillaci ha rigettato per iscritto tutte le modifiche previste al RSI. Sì, ora possiamo affermare che in qualcosa di importante, il Premier Meloni si è differenziato dal precedente, “vile affarista" (cit. Ex Presidente della Rebubblica , Cossiga). Abbiamo tirato in tanti un sospiro di sollievo, e siamo contenti di poterLa ringraziare sìnceramente, Premier Giorgia Meloni, e anche il suo Ministro Schillaci, il Governo e la maggioranza tutta, e in particolare alcuni parlamentari della Lega e di FdI, che hanno collaborato a ottenere, nel silenzio carbonaro, questo importante risultato. Ora, però, ci piacerebbe che non sia Ursula, a potersi sostituire a Tedros, con nuovi lacci e imposizioni UE, che sta già preparando per poterceli affibiare. Quindi, occhio, Signori, guardia alta. PS: Sarebbe chiedere troppo, che almeno una o due promesse elettorali venissero rispettate? Non so, a proposito di ridurre l'immigrazione, di eliminare masochistiche sanzioni alla Russia, magari investire in sanità e scuola e non in missili da regalare a un guerrafondaio, di progressiva uscita dall'UE e magari dall'Euro, così per buttarne lì qualcuna che avete fatto prima delle elezioni. Con Osservanza, porgo i saluti e l’augurio di un BUON lavoro. PS: a metà Maggio 2022, in occasione di un servizio di “Fuori dal Coro” relativo alla mia sospensione dall’Ordine dei Medici, Lei fu gentile a pubblicare sulla Sua pagina Fb, il video che mi riguardava e nel commento, giudicò “folle”, quella sospensione e dichiarò che FdI, sarebbe stata sempre al fianco di Medici come me, che andavano a curare e guarire a casa, le persone abbandonate. Ora Le chiedo sommessamente, se erano, come erano, provvedimenti sospensivi folli, non sarebbe il caso, di scrivere due righe in un Decreto Omnibus, che le rendano tutte nulle, in quanto contraddittorie, a causa della falsa narrazione pandemica? Sospensioni e radiazioni di Medici che hanno rispettato il Giuramento di Ippocrate e hanno fatto il loro dovere civico, sono ancora pendenti, su di noi. Non chiediamo medaglie, ma un poco di Giustizia, sì, per favore. Di Andrea Stramezzi Source: https://www.ilgiornaleditalia.it/news/politica/721652/vaccino-covid-4-anni-dallobbligo-imposto-da-draghi-lettera-aperta-a-meloni-sapevamo-tutti-fosse-inutile-inefficace-e-pericoloso.html?utm_source=facebook&utm_medium=messenger&utm_campaign=noibot https://x.com/AStramezzi/status/1947307725811024042
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  • Il 10 luglio, la FDA ha approvato un nuovo vaccino Moderna contro il Covid per bambini dai 6 mesi agli 11 anni.

    Il Dott. Robert Malone ha appena rivelato che i funzionari dell'HHS hanno agito alle spalle di RFK Jr. mentre era in vacanza per approvare i vaccini Moderna.

    RFK Jr. non ha ricevuto alcun briefing e non ha dato il suo consenso alla decisione.

    Heather Flick Melanson (Capo di Gabinetto) e Hannah Anderson (Vice Capo di Gabinetto per le Politiche) sono state LICENZIATE.

    Questi vaccini sono ora soggetti a revoca dell'approvazione
    Il 10 luglio, la FDA ha approvato un nuovo vaccino Moderna contro il Covid per bambini dai 6 mesi agli 11 anni. Il Dott. Robert Malone ha appena rivelato che i funzionari dell'HHS hanno agito alle spalle di RFK Jr. mentre era in vacanza per approvare i vaccini Moderna. RFK Jr. non ha ricevuto alcun briefing e non ha dato il suo consenso alla decisione. Heather Flick Melanson (Capo di Gabinetto) e Hannah Anderson (Vice Capo di Gabinetto per le Politiche) sono state LICENZIATE. Questi vaccini sono ora soggetti a revoca dell'approvazione
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  • IL BIVIO È ADESSO

    Amici e amiche,
    stiamo assistendo in questi giorni a un caso giudiziario che potrebbe rappresentare molto più di uno scandalo. Potrebbe essere il bivio storico per Milano.
    Da una parte c’è chi spera nello "scoperchiamento del vaso di Pandora", dall’altra chi già teme – o si augura – che tutto finisca in quel tipico “grande boh” milanese. Tradotto: nulla di fatto, come accadde dopo Expo 2015, quando la città si prese uno schiaffo giuridico condito da assoluzioni e pernacchie.

    Ma oggi, lasciatemelo dire, il clima è diverso. E forse persino più incerto.

    Stiamo tutti aspettando le parole del Sindaco Sala in aula lunedì 21 luglio, ma il centro del discorso non può e non deve essere la solita gara a chi spara il colpo più duro. Non si tratta di delegittimare con nuove invettive o rincorrere il titolo più roboante.
    Tutto questo lo conosciamo già. E sappiamo anche che potrebbe concludersi, come spesso accade, in un buco nell'acqua per chi non è attivista, per chi vive Milano senza partecipare.

    Nel frattempo, si è aperta la solita danza delle ipocrisie politiche.
    Il centrodestra, da sempre vicino agli affari col centrosinistra quando c’era da spartirsi opportunità, oggi alza la voce. Chiede la testa del Sindaco, come se non fosse stato “compagno di merende” nel sostegno alle Olimpiadi invernali e ad altri progetti di potere condiviso.

    Così, tra un centrodestra ambivalente e un centrosinistra frantumato in mille sensibilità e rivoli ideologici, chi ne paga il prezzo è sempre e solo la cittadinanza attiva.
    Quella vera. Quella che ha già dato tanto e ricevuto troppo poco.

    Allora la vera domanda oggi è:
    Che cosa vogliamo fare noi?
    Che cosa vogliamo scegliere davanti a un’estate che rischia di passare, ancora una volta, tra indignazione passeggera, una manifestazione sotto il sole e un ritorno alla vita di sempre… fino al prossimo scandalo?

    Per questo ho scritto, giorni fa, “Se non ora, quando?”.
    E oggi torno con forza a dire: non è una battaglia tra opposti politici.
    Non è una sfida tra destra e sinistra.
    La vera battaglia è psicologica. Ed è nostra.

    Perché il problema non è scegliere il male minore.
    Il problema è che non vogliamo più scegliere affatto.
    Per paura. Per stanchezza. Per cinismo.
    Perché crediamo che la politica sia solo di chi comanda, e non di chi vive.

    Eppure, non possiamo più permetterci di restare immobili.

    O decidiamo di aprire un fronte comune, per scrivere insieme un programma vero per la città – fatto di lavoro, servizi, cultura, spazi pubblici, trasparenza –
    oppure restiamo nel solito loop:
    scandalo → indignazione → corteo → commenti → silenzio → nuovo scandalo.

    È un copione che conosciamo. E non possiamo più accettarlo.

    Non è questione di ideologie. È questione di decidere se vogliamo ancora partecipare o se preferiamo vivere da spettatori, lamentandoci del palcoscenico.

    Non è il momento dei “troppo occupati”.
    Non è il momento degli “io ve l’avevo detto”.
    Non è nemmeno il momento dei “meglio restare fuori, tanto non serve a niente”.

    Non serve fare gli splendidi. Non serve fare gli schizzinosi.
    E soprattutto, non serve aspettare che qualcun altro si muova al posto nostro.

    Non è un “armiamoci e partite”.
    È un “rigiochiamocela”. È un “riproviamoci”.
    È un “usciamo dal loop”.

    Io ci sono. E vi aspetto.

    #MilanoCambia
    #Riproviamoci
    #OltreIlLoop
    #MilanoCivica
    #PartecipazioneAttiva
    #RinascitaPolitica
    #Rigiochiamocela
    #IlBivioÈOra
    #ControLaRassegnazione
    #milanoèditutti
    ⚖️ IL BIVIO È ADESSO⏳ Amici e amiche, stiamo assistendo in questi giorni a un caso giudiziario che potrebbe rappresentare molto più di uno scandalo. Potrebbe essere il bivio storico per Milano. Da una parte c’è chi spera nello "scoperchiamento del vaso di Pandora", dall’altra chi già teme – o si augura – che tutto finisca in quel tipico “grande boh” milanese. Tradotto: nulla di fatto, come accadde dopo Expo 2015, quando la città si prese uno schiaffo giuridico condito da assoluzioni e pernacchie. Ma oggi, lasciatemelo dire, il clima è diverso. E forse persino più incerto. Stiamo tutti aspettando le parole del Sindaco Sala in aula lunedì 21 luglio, ma il centro del discorso non può e non deve essere la solita gara a chi spara il colpo più duro. Non si tratta di delegittimare con nuove invettive o rincorrere il titolo più roboante. Tutto questo lo conosciamo già. E sappiamo anche che potrebbe concludersi, come spesso accade, in un buco nell'acqua per chi non è attivista, per chi vive Milano senza partecipare. Nel frattempo, si è aperta la solita danza delle ipocrisie politiche. Il centrodestra, da sempre vicino agli affari col centrosinistra quando c’era da spartirsi opportunità, oggi alza la voce. Chiede la testa del Sindaco, come se non fosse stato “compagno di merende” nel sostegno alle Olimpiadi invernali e ad altri progetti di potere condiviso. Così, tra un centrodestra ambivalente e un centrosinistra frantumato in mille sensibilità e rivoli ideologici, chi ne paga il prezzo è sempre e solo la cittadinanza attiva. Quella vera. Quella che ha già dato tanto e ricevuto troppo poco. Allora la vera domanda oggi è: Che cosa vogliamo fare noi? Che cosa vogliamo scegliere davanti a un’estate che rischia di passare, ancora una volta, tra indignazione passeggera, una manifestazione sotto il sole e un ritorno alla vita di sempre… fino al prossimo scandalo? Per questo ho scritto, giorni fa, “Se non ora, quando?”. E oggi torno con forza a dire: non è una battaglia tra opposti politici. Non è una sfida tra destra e sinistra. La vera battaglia è psicologica. Ed è nostra. Perché il problema non è scegliere il male minore. Il problema è che non vogliamo più scegliere affatto. Per paura. Per stanchezza. Per cinismo. Perché crediamo che la politica sia solo di chi comanda, e non di chi vive. Eppure, non possiamo più permetterci di restare immobili. O decidiamo di aprire un fronte comune, per scrivere insieme un programma vero per la città – fatto di lavoro, servizi, cultura, spazi pubblici, trasparenza – oppure restiamo nel solito loop: scandalo → indignazione → corteo → commenti → silenzio → nuovo scandalo. È un copione che conosciamo. E non possiamo più accettarlo. Non è questione di ideologie. È questione di decidere se vogliamo ancora partecipare o se preferiamo vivere da spettatori, lamentandoci del palcoscenico. Non è il momento dei “troppo occupati”. Non è il momento degli “io ve l’avevo detto”. Non è nemmeno il momento dei “meglio restare fuori, tanto non serve a niente”. Non serve fare gli splendidi. Non serve fare gli schizzinosi. E soprattutto, non serve aspettare che qualcun altro si muova al posto nostro. Non è un “armiamoci e partite”. È un “rigiochiamocela”. È un “riproviamoci”. È un “usciamo dal loop”. Io ci sono. E vi aspetto. #MilanoCambia #Riproviamoci #OltreIlLoop #MilanoCivica #PartecipazioneAttiva #RinascitaPolitica #Rigiochiamocela #IlBivioÈOra #ControLaRassegnazione #milanoèditutti
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