• Di fronte all’incredibile “anticipazione di giudizio” del vice presidente della @CorteCost #LucaAntonini, segnalata ieri da un post di @RHolzeisen, sulla decisione cui la Consulta sarà chiamata il #17Novembre sull’obbligo vaccinale e la sospensione dal lavoro e dagli stipendi dei più che legittimati renitenti (allego l’audio specifico da podcast ufficiale della #Consulta, qui l’integrale spreaker.com/episode/antoni…), il #ProfAugustoSinagra commenta da par suo e con precisione chirurgica.
    La deriva delle Istituzioni italiane è DEVASTANTE!

    Pc @Quirinale @Palazzo_Chigi @FratellidItalia @LegaSalvini @forza_italia

    “ZARATHUSTRA E IL COVID
     
    Lo Zarathustra di cui parlo è un tale Luca Antonini del quale non avevo mai sentito parlare.
    Ho scoperto che è un giudice costituzionale che faceva l’avvocato a Gallarate.
    Egli vanta un importante curriculum nel quale viene menzionata la sua appartenenza ad una non meglio conosciuta “Corte dei Gentili” che non si sa bene di cosa si occupi ma certamente deve essere composta da Signori molto cortesi ed educati.
    L’ Avv. Luca Antonini in un recentissimo evento, volendo promuovere le vaccinazioni COVID, ha detto che la solidarietà non perde la sua spontaneità se è imposta come obbligo legale.
    Da qui due prime riflessioni: la prima è che il pensatore in questione ritiene giustificato e costituzionalmente compatibile il ricatto a mezzo legge che sospendeva il salario a chi non si vaccinava.
    La seconda riflessione è che la teoria antoniniana copre anche la solidarietà obbligatoria del “bieco Ventennio”: penso all’oro alla Patria, alla proliferazione per ottenere la totale esenzione fiscale, alla tassa sui celibi, ed altro ancora.
    Ma quel che più sorprende è che lo studioso di Gallarate (forse poco informato) non sa che ormai è definitivamente accertato, per pur tardiva confessione dell’AIFA e per dichiarazioni delle imprese farmaceutiche indicate come Big Pharma, i “vaccini” non avevano e non hanno alcuna capacità immunizzante e ciò senza calcolare gli eventi avversi particolarmente gravi e il numero impressionante e crescente delle morti improvvise per ictus cerebrale o per diverse patologie cardiache, soprattutto tra i giovani, e mai riconosciute come causate dai cosiddetti vaccini.
    Evidentemente pare brutto dirlo.
    La cosa più triste è che tale dichiarazione del pensatore gallaratese vengono fatte alla vigilia dell'udienza della Corte costituzionale fissata per il 17 novembre prossimo per trattare un ricorso rimesso alla Corte dal Tribunale di Catania e riguardante proprio la ignobile pretesa legislativa di imporre la vaccinazione obbligatoria agli “over 50”.
    E così che l’Avv. Luca Antonini, anticipando il suo giudizio, intende la terzietà del giudice e il suo obbligo non solo di essere terzo e indipendente ma anche di apparire tale.
    Evidentemente il pensatore di Gallarate ignora la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo. O, diversamente, se la conosce a lui pare una quisquilia.
    Egli dovrebbe astenersi o dovrebbe essere ricusato ma qui arriva il bello: il Regolamento interno della Corte costituzionale esclude che i suoi giudici possano astenersi o essere ricusati.
    E questa è la Corte costituzionale che dovrebbe garantire il rispetto della Costituzione e i diritti e le libertà che essa riconosce.
    Interverrà Mattarella Sergio figlio di Bernardo? Sicuramente no, non ha tempo: lui è troppo impegnato a sostenere il riarmo, denunciare il pericolo russo, promuovere la scomparsa della sovranità dello Stato e altre amenità di questo tipo.
    Ometto ogni ulteriore commento per evitare l’accusa di vilipendio.
    Augusto Sinagra”

    Source:
    https://x.com/GfveGianfra/status/1989067561317621888?t=FBzAiaYabub9ERSvtM7PiQ&s=19
    @CoE_RuleofLaw

    @GiulioMarini2 @Giusepp99918361 @SandriAvv
    @AStramezzi @heather_parisi @pbecchi @SoniaLaVera @antonellacirce1 @BonassoRoberto
    @boni_castellane

    @AmbasciataUSA @rusembitaly
    Di fronte all’incredibile “anticipazione di giudizio” del vice presidente della @CorteCost #LucaAntonini, segnalata ieri da un post di @RHolzeisen, sulla decisione cui la Consulta sarà chiamata il #17Novembre sull’obbligo vaccinale e la sospensione dal lavoro e dagli stipendi dei più che legittimati renitenti (allego l’audio specifico da podcast ufficiale della #Consulta, qui l’integrale spreaker.com/episode/antoni…), il #ProfAugustoSinagra commenta da par suo e con precisione chirurgica. La deriva delle Istituzioni italiane è DEVASTANTE! Pc @Quirinale @Palazzo_Chigi @FratellidItalia @LegaSalvini @forza_italia “ZARATHUSTRA E IL COVID   Lo Zarathustra di cui parlo è un tale Luca Antonini del quale non avevo mai sentito parlare. Ho scoperto che è un giudice costituzionale che faceva l’avvocato a Gallarate. Egli vanta un importante curriculum nel quale viene menzionata la sua appartenenza ad una non meglio conosciuta “Corte dei Gentili” che non si sa bene di cosa si occupi ma certamente deve essere composta da Signori molto cortesi ed educati. L’ Avv. Luca Antonini in un recentissimo evento, volendo promuovere le vaccinazioni COVID, ha detto che la solidarietà non perde la sua spontaneità se è imposta come obbligo legale. Da qui due prime riflessioni: la prima è che il pensatore in questione ritiene giustificato e costituzionalmente compatibile il ricatto a mezzo legge che sospendeva il salario a chi non si vaccinava. La seconda riflessione è che la teoria antoniniana copre anche la solidarietà obbligatoria del “bieco Ventennio”: penso all’oro alla Patria, alla proliferazione per ottenere la totale esenzione fiscale, alla tassa sui celibi, ed altro ancora. Ma quel che più sorprende è che lo studioso di Gallarate (forse poco informato) non sa che ormai è definitivamente accertato, per pur tardiva confessione dell’AIFA e per dichiarazioni delle imprese farmaceutiche indicate come Big Pharma, i “vaccini” non avevano e non hanno alcuna capacità immunizzante e ciò senza calcolare gli eventi avversi particolarmente gravi e il numero impressionante e crescente delle morti improvvise per ictus cerebrale o per diverse patologie cardiache, soprattutto tra i giovani, e mai riconosciute come causate dai cosiddetti vaccini. Evidentemente pare brutto dirlo. La cosa più triste è che tale dichiarazione del pensatore gallaratese vengono fatte alla vigilia dell'udienza della Corte costituzionale fissata per il 17 novembre prossimo per trattare un ricorso rimesso alla Corte dal Tribunale di Catania e riguardante proprio la ignobile pretesa legislativa di imporre la vaccinazione obbligatoria agli “over 50”. E così che l’Avv. Luca Antonini, anticipando il suo giudizio, intende la terzietà del giudice e il suo obbligo non solo di essere terzo e indipendente ma anche di apparire tale. Evidentemente il pensatore di Gallarate ignora la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo. O, diversamente, se la conosce a lui pare una quisquilia. Egli dovrebbe astenersi o dovrebbe essere ricusato ma qui arriva il bello: il Regolamento interno della Corte costituzionale esclude che i suoi giudici possano astenersi o essere ricusati. E questa è la Corte costituzionale che dovrebbe garantire il rispetto della Costituzione e i diritti e le libertà che essa riconosce. Interverrà Mattarella Sergio figlio di Bernardo? Sicuramente no, non ha tempo: lui è troppo impegnato a sostenere il riarmo, denunciare il pericolo russo, promuovere la scomparsa della sovranità dello Stato e altre amenità di questo tipo. Ometto ogni ulteriore commento per evitare l’accusa di vilipendio. Augusto Sinagra” Source: https://x.com/GfveGianfra/status/1989067561317621888?t=FBzAiaYabub9ERSvtM7PiQ&s=19 @CoE_RuleofLaw @GiulioMarini2 @Giusepp99918361 @SandriAvv @AStramezzi @heather_parisi @pbecchi @SoniaLaVera @antonellacirce1 @BonassoRoberto @boni_castellane @AmbasciataUSA @rusembitaly
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  • Risposte del Ministro degli Affari Esteri della Russia S.V. Lavrov alle domande del quotidiano italiano «Corriere della Sera», che ha rifiutato di pubblicare integralmente senza tagli e censura (Mosca, 13 novembre 2025)

    Testo completo dell'intervista

    Tesi chiave:

    • Gli accordi di Anchorage rappresentano una tappa importante nel percorso verso una pace duratura in Ucraina. <...> Siamo ancora pronti a tenere a Budapest il secondo vertice russo-americano, se si baserà realmente su risultati ben elaborati dell'Alaska.

    • A differenza dei paesi occidentali, che hanno raso al suolo interi quartieri cittadini, noi rispettiamo le persone — civili e militari. Le nostre forze armate agiscono con la massima responsabilità, infliggendo colpi di precisione esclusivamente a obiettivi militari e alle infrastrutture di trasporto ed energetiche che li supportano.

    • Gli obiettivi dell’operazione militare speciale (SVO) sono stati definiti dal Presidente della Russia V.V. Putin nel 2022 e sono ancora attuali. Non si tratta di sfere di influenza, ma di riportare l’Ucraina a uno status neutrale, non allineato e denuclearizzato, con il rigoroso rispetto dei diritti umani e di tutti i diritti delle minoranze russe e di altre nazionalità. Proprio così questi impegni sono stati registrati nella Dichiarazione di indipendenza dell’Ucraina del 1990 e nella sua Costituzione, ed è tenendo conto di tali impegni proclamati che la Russia ha riconosciuto l’indipendenza dello Stato ucraino.

    ❗️ Vogliamo e otterremo il ritorno dell’Ucraina a radici sane e stabili della sua statualità, che implica il rifiuto di concedere servilmente il suo territorio per l’uso militare da parte della NATO, la purificazione dall’ideologia nazista proibita a Norimberga, il ripristino di tutti i diritti ai russi, agli ungheresi e a tutte le altre minoranze nazionali.

    • È significativo che le élite di Bruxelles, trascinando il regime di Kiev nell’UE, tacciano sulla flagrante discriminazione dei cosiddetti “popoli non autoctoni” e allo stesso tempo lodino la giunta di Zelensky come difensore dei “valori europei”. Ciò conferma ulteriormente che il nazismo sta rialzando la testa in Europa.

    • La maggior parte delle capitali europee costituiscono ora il nucleo della cosiddetta “coalizione dei volenterosi”, che desidera solo una cosa — che le ostilità in Ucraina durino il più a lungo possibile, “fino all’ultimo ucraino”. A quanto pare, non hanno altro modo per distogliere l’attenzione del loro elettorato dai problemi socio-economici interni fortemente aggravati.

    • La conflittualità, a cui ha portato la politica sconsiderata e senza prospettive delle élite europee, non è una scelta della Russia. La situazione attuale non risponde agli interessi dei nostri popoli.

    • Non “promuoviamo” un ordine mondiale multipolare, esso si sta formando oggettivamente — non attraverso conquiste, schiavitù, oppressione e sfruttamento, come hanno fatto i colonizzatori per costruire il loro “ordine” (e poi il capitalismo), ma attraverso la cooperazione, il rispetto reciproco degli interessi, la distribuzione razionale del lavoro basata sull’unione dei vantaggi competitivi comparativi dei paesi partecipanti e delle strutture di integrazione.

    • Per la Russia non esistono paesi e popoli ostili, ma paesi con governi ostili. A causa della presenza di uno di questi a Roma, le relazioni russo-italiane stanno attraversando la crisi più grave della loro storia del dopoguerra. Ciò non è avvenuto per nostra iniziativa.

    • La cooperazione paritaria e reciprocamente vantaggiosa tra Russia e Italia risponde agli interessi dei nostri popoli. Se a Roma saranno pronti a muoversi verso il ripristino del dialogo basato sul rispetto reciproco e sul rispetto degli interessi, ce lo facciano sapere, siamo sempre pronti ad ascoltare.
    🇷🇺 Risposte del Ministro degli Affari Esteri della Russia S.V. Lavrov alle domande del quotidiano italiano «Corriere della Sera», che ha rifiutato di pubblicare integralmente senza tagli e censura (Mosca, 13 novembre 2025) Testo completo dell'intervista Tesi chiave: • Gli accordi di Anchorage rappresentano una tappa importante nel percorso verso una pace duratura in Ucraina. <...> Siamo ancora pronti a tenere a Budapest il secondo vertice russo-americano, se si baserà realmente su risultati ben elaborati dell'Alaska. • A differenza dei paesi occidentali, che hanno raso al suolo interi quartieri cittadini, noi rispettiamo le persone — civili e militari. Le nostre forze armate agiscono con la massima responsabilità, infliggendo colpi di precisione esclusivamente a obiettivi militari e alle infrastrutture di trasporto ed energetiche che li supportano. • Gli obiettivi dell’operazione militare speciale (SVO) sono stati definiti dal Presidente della Russia V.V. Putin nel 2022 e sono ancora attuali. Non si tratta di sfere di influenza, ma di riportare l’Ucraina a uno status neutrale, non allineato e denuclearizzato, con il rigoroso rispetto dei diritti umani e di tutti i diritti delle minoranze russe e di altre nazionalità. Proprio così questi impegni sono stati registrati nella Dichiarazione di indipendenza dell’Ucraina del 1990 e nella sua Costituzione, ed è tenendo conto di tali impegni proclamati che la Russia ha riconosciuto l’indipendenza dello Stato ucraino. ❗️ Vogliamo e otterremo il ritorno dell’Ucraina a radici sane e stabili della sua statualità, che implica il rifiuto di concedere servilmente il suo territorio per l’uso militare da parte della NATO, la purificazione dall’ideologia nazista proibita a Norimberga, il ripristino di tutti i diritti ai russi, agli ungheresi e a tutte le altre minoranze nazionali. • È significativo che le élite di Bruxelles, trascinando il regime di Kiev nell’UE, tacciano sulla flagrante discriminazione dei cosiddetti “popoli non autoctoni” e allo stesso tempo lodino la giunta di Zelensky come difensore dei “valori europei”. Ciò conferma ulteriormente che il nazismo sta rialzando la testa in Europa. • La maggior parte delle capitali europee costituiscono ora il nucleo della cosiddetta “coalizione dei volenterosi”, che desidera solo una cosa — che le ostilità in Ucraina durino il più a lungo possibile, “fino all’ultimo ucraino”. A quanto pare, non hanno altro modo per distogliere l’attenzione del loro elettorato dai problemi socio-economici interni fortemente aggravati. • La conflittualità, a cui ha portato la politica sconsiderata e senza prospettive delle élite europee, non è una scelta della Russia. La situazione attuale non risponde agli interessi dei nostri popoli. • Non “promuoviamo” un ordine mondiale multipolare, esso si sta formando oggettivamente — non attraverso conquiste, schiavitù, oppressione e sfruttamento, come hanno fatto i colonizzatori per costruire il loro “ordine” (e poi il capitalismo), ma attraverso la cooperazione, il rispetto reciproco degli interessi, la distribuzione razionale del lavoro basata sull’unione dei vantaggi competitivi comparativi dei paesi partecipanti e delle strutture di integrazione. • Per la Russia non esistono paesi e popoli ostili, ma paesi con governi ostili. A causa della presenza di uno di questi a Roma, le relazioni russo-italiane stanno attraversando la crisi più grave della loro storia del dopoguerra. Ciò non è avvenuto per nostra iniziativa. • La cooperazione paritaria e reciprocamente vantaggiosa tra Russia e Italia risponde agli interessi dei nostri popoli. Se a Roma saranno pronti a muoversi verso il ripristino del dialogo basato sul rispetto reciproco e sul rispetto degli interessi, ce lo facciano sapere, siamo sempre pronti ad ascoltare.
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  • ULTIMA ORA: IL GIUDICE SUSANNA ZANDA ASSOLTA IN CASSAZIONE.

    La Corte di Cassazione si è espressa con l'assoluzione della giudice Susanna Zanda dalle accuse rivoltegli.

    La giudice ha subito provvedimenti e sanzioni disciplinari che minano la sua carriera e la sua dignità umana e professionale per aver emesso sentenze contro le restrizioni ingiustificate alle libertà dei cittadini durante il periodo della c. d. pandemia. Accuse che appaiono a molti come una ritorsione e un avvertimento verso quelle toghe che osano contraddire le decisioni dei Governi.

    Aveva per prima rifiutato il Green Pass e esternato il suo dissenso tanto da vedersi deferita al CSM (Consiglio Superiore della Magistratura).

    “Il supergreen pass tende ad indurre gli over 50 all’inoculo di un trattamento genico sperimentale, che si era già acclarato avere un’efficacia immunizzante ‘negativa’, come confermato dagli ultimi dati Aifa”, disse.

    Inoltre la Giudice aveva ricordato che "La degradazione della persona del lavoratore a merce di supermercato, potrebbe essere giudicato lesivo della dignità della persona, integrando un comportamento illecito della parte datoriale" definendo il provvedimento della tessera verde come eversivo rispetto ai diritti disciplinati e garantiti in Costituzione.

    Oggi la pronuncia di assoluzione dal provvedimento disciplinare aperto dalla Procura Generale della stessa Corte, per sindacare in merito alle decisioni prese dal Magistrato Zanda.

    Ogni tanto una buona notizia.



    Seguimi e aiutami ad essere un giornalista indipendente con una donazione libera su Paypal:

    paypal.me/DavideGianlucaPorro

    Non ho editori alle spalle, posso svolgere questo lavoro solo grazie ai miei sacrifici e all'aiuto spontaneo di cittadini onesti come te.

    Grazie di cuore.
    🔴ULTIMA ORA: IL GIUDICE SUSANNA ZANDA ASSOLTA IN CASSAZIONE. La Corte di Cassazione si è espressa con l'assoluzione della giudice Susanna Zanda dalle accuse rivoltegli. La giudice ha subito provvedimenti e sanzioni disciplinari che minano la sua carriera e la sua dignità umana e professionale per aver emesso sentenze contro le restrizioni ingiustificate alle libertà dei cittadini durante il periodo della c. d. pandemia. Accuse che appaiono a molti come una ritorsione e un avvertimento verso quelle toghe che osano contraddire le decisioni dei Governi. Aveva per prima rifiutato il Green Pass e esternato il suo dissenso tanto da vedersi deferita al CSM (Consiglio Superiore della Magistratura). “Il supergreen pass tende ad indurre gli over 50 all’inoculo di un trattamento genico sperimentale, che si era già acclarato avere un’efficacia immunizzante ‘negativa’, come confermato dagli ultimi dati Aifa”, disse. Inoltre la Giudice aveva ricordato che "La degradazione della persona del lavoratore a merce di supermercato, potrebbe essere giudicato lesivo della dignità della persona, integrando un comportamento illecito della parte datoriale" definendo il provvedimento della tessera verde come eversivo rispetto ai diritti disciplinati e garantiti in Costituzione. Oggi la pronuncia di assoluzione dal provvedimento disciplinare aperto dalla Procura Generale della stessa Corte, per sindacare in merito alle decisioni prese dal Magistrato Zanda. Ogni tanto una buona notizia. 🆘🆘🆘🆘🆘🆘🆘🆘🆘🆘🆘🆘🆘 👍 Seguimi e aiutami ad essere un giornalista indipendente con una donazione libera su Paypal: paypal.me/DavideGianlucaPorro Non ho editori alle spalle, posso svolgere questo lavoro solo grazie ai miei sacrifici e all'aiuto spontaneo di cittadini onesti come te. Grazie di cuore.
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  • RIPROVIAMOCI
    Insieme, per restituire voce e scelta ai cittadini

    Ebbene sì.
    La cosa più importante nella vita – e ancora di più in questo periodo storico – rimane una sola: non arrendersi.

    Se la politica merita ancora di essere vissuta e partecipata, dobbiamo avere il coraggio di andare oltre le polemiche e riportare l’attenzione sulle reali esigenze dei cittadini:
    ridare a ognuno di noi una legge elettorale giusta, che consenta di scegliere davvero chi ci rappresenta.

    Nonostante i risultati passati, abbiamo deciso di riprendere da capo l’esperienza – comunque costruttiva – di “Io Voglio Scegliere” del 2024.

    Così, lo scorso 3 maggio 2025 a Rimini, cinque soci fondatori hanno dato vita all’Associazione “Per la Rappresentanza – Voto LibEguale”, con un obiettivo chiaro:
    restituire agli italiani il diritto di scelta dei propri rappresentanti in Parlamento, attraverso un voto libero, personale, segreto ed eguale.

    La nostra azione si ispira alla Costituzione – in particolare all’articolo 48 – e al ricordo di uomini coraggiosi come Giacomo Matteotti e Felice Besostri, che ci hanno insegnato quanto la democrazia vada difesa ogni giorno.

    Cosa stiamo facendo ora

    In questi mesi stiamo lavorando alla presentazione di tre Leggi di Iniziativa Popolare per una riforma parziale ma decisiva del Rosatellum, con l’obiettivo di rendere il voto:

    più libero,

    più eguale,

    più rappresentativo.

    Perché solo così potremo riconnettere cittadini e istituzioni e contrastare la crescente disaffezione politica e l’astensionismo.

    Una firma che fa la differenza

    Siamo in una fase di ripartenza, e vogliamo coinvolgere tutte le persone sensibili alla vita democratica del Paese.

    Un piccolo gesto può avere un grande impatto:
    firma online per sostenere le proposte che promuoviamo direttamente o in collaborazione con altre realtà civiche.

    In particolare, ti invitiamo a firmare per la campagna sul “voto fuori sede”, attualmente attiva qui:

    https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/4200000

    Perché aderire a Voto LibEguale?

    Perché non cerchiamo visibilità o vantaggi di parte.
    Il nostro è un progetto collettivo e partecipato, alimentato dall’entusiasmo e dal contributo di tutti.

    Crediamo che solo facendo rete potremo contrastare l’immobilismo dei poteri consolidati e restituire ai cittadini la vera sovranità, quella che nasce dal diritto di scegliere.

    Unisciti a noi

    info@votolibeguale.it
    www.votolibeguale.it

    Perché la democrazia non è un concetto astratto: è partecipazione, è responsabilità, è futuro.

    Riproviamoci insieme!

    #VotoLibEguale #Riproviamoci #DemocraziaAttiva
    💪 RIPROVIAMOCI Insieme, per restituire voce e scelta ai cittadini 🇮🇹 Ebbene sì. La cosa più importante nella vita – e ancora di più in questo periodo storico – rimane una sola: non arrendersi. Se la politica merita ancora di essere vissuta e partecipata, dobbiamo avere il coraggio di andare oltre le polemiche e riportare l’attenzione sulle reali esigenze dei cittadini: ridare a ognuno di noi una legge elettorale giusta, che consenta di scegliere davvero chi ci rappresenta. Nonostante i risultati passati, abbiamo deciso di riprendere da capo l’esperienza – comunque costruttiva – di “Io Voglio Scegliere” del 2024. Così, lo scorso 3 maggio 2025 a Rimini, cinque soci fondatori hanno dato vita all’Associazione “Per la Rappresentanza – Voto LibEguale”, con un obiettivo chiaro: restituire agli italiani il diritto di scelta dei propri rappresentanti in Parlamento, attraverso un voto libero, personale, segreto ed eguale. La nostra azione si ispira alla Costituzione – in particolare all’articolo 48 – e al ricordo di uomini coraggiosi come Giacomo Matteotti e Felice Besostri, che ci hanno insegnato quanto la democrazia vada difesa ogni giorno. ⚖️ Cosa stiamo facendo ora In questi mesi stiamo lavorando alla presentazione di tre Leggi di Iniziativa Popolare per una riforma parziale ma decisiva del Rosatellum, con l’obiettivo di rendere il voto: più libero, più eguale, più rappresentativo. Perché solo così potremo riconnettere cittadini e istituzioni e contrastare la crescente disaffezione politica e l’astensionismo. ✍️ Una firma che fa la differenza Siamo in una fase di ripartenza, e vogliamo coinvolgere tutte le persone sensibili alla vita democratica del Paese. Un piccolo gesto può avere un grande impatto: 👉 firma online per sostenere le proposte che promuoviamo direttamente o in collaborazione con altre realtà civiche. In particolare, ti invitiamo a firmare per la campagna sul “voto fuori sede”, attualmente attiva qui: 👉https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/4200000 💬 Perché aderire a Voto LibEguale? Perché non cerchiamo visibilità o vantaggi di parte. Il nostro è un progetto collettivo e partecipato, alimentato dall’entusiasmo e dal contributo di tutti. Crediamo che solo facendo rete potremo contrastare l’immobilismo dei poteri consolidati e restituire ai cittadini la vera sovranità, quella che nasce dal diritto di scegliere. 🤝 Unisciti a noi 📧 info@votolibeguale.it 🌐 www.votolibeguale.it 💬 Perché la democrazia non è un concetto astratto: è partecipazione, è responsabilità, è futuro. Riproviamoci insieme! 💙 #VotoLibEguale #Riproviamoci #DemocraziaAttiva
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  • Pochi giorni fa, il TAR della Regione Lazio ha difatti ribadito che quei bislacchi provvedimenti sanitari, che però si sono rivelato utili per testare la disponibilità dei cittadini ad accettare pedissequamente uno stato di emergenza, in vista presumibilmente di ben più peggiori scenari artatamente predisposti dagli stessi centri distopici, erano legittimi e conformi alla Costituzione.
    È una vergogna... certo!
    Continuo a sperare che un giorno o l' altro la classe sanitaria ( medici e infermieri) abbia un sussulto di orgoglio intellettuale, che ritorni in sé, si ricordi che la materia sanitaria non è di pertinenza della politica; spero che quanto prima i medici e gli infermieri ritrovino il coraggio di riaffermare le pratiche realmente fondate sulle evidenze scientifiche....allora, solo allora, non sarà necessario ricorrere ai tribunali.
    E come ricordava con le lacrime agli occhi in quel infausto periodo un' infermiera capo sala, se gli infermieri, in specie quelli di fede cristiana, si fossero rammentati quanto scriveva la fondatrice dell' assistenza infermieristica moderna, Florence Nightingale, la legge che impose la vaccinazione obbligatoria sarebbe rimasta confinata in qualche cassetto dello studio del ministero della salute.
    Pochi giorni fa, il TAR della Regione Lazio ha difatti ribadito che quei bislacchi provvedimenti sanitari, che però si sono rivelato utili per testare la disponibilità dei cittadini ad accettare pedissequamente uno stato di emergenza, in vista presumibilmente di ben più peggiori scenari artatamente predisposti dagli stessi centri distopici, erano legittimi e conformi alla Costituzione. È una vergogna... certo! Continuo a sperare che un giorno o l' altro la classe sanitaria ( medici e infermieri) abbia un sussulto di orgoglio intellettuale, che ritorni in sé, si ricordi che la materia sanitaria non è di pertinenza della politica; spero che quanto prima i medici e gli infermieri ritrovino il coraggio di riaffermare le pratiche realmente fondate sulle evidenze scientifiche....allora, solo allora, non sarà necessario ricorrere ai tribunali. E come ricordava con le lacrime agli occhi in quel infausto periodo un' infermiera capo sala, se gli infermieri, in specie quelli di fede cristiana, si fossero rammentati quanto scriveva la fondatrice dell' assistenza infermieristica moderna, Florence Nightingale, la legge che impose la vaccinazione obbligatoria sarebbe rimasta confinata in qualche cassetto dello studio del ministero della salute.
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  • https://youtu.be/0ilF4LJsV4E?si=0_oH-lUYbRuxMEiY

    Domandiamoci bene bene tutti a cosa tutto serve la geoingegneria climaticaE perché nelle scie chimiche degli aerei che sorvolano i nostri cieli sono contenute sostanze altamente inquinanti e tossiche per gli esseri viventi e per la natura
    E perché Enrico Gianini è stato internato senza il suo consenso... Ingiustamente

    ENRICO GIANINI LIBERO

    P.S. : Per ulteriore e basilare conoscenza di tutta la popolazione italiana:... 👇🏻👇🏻👇🏻

    nelle acque piovane

    Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-10970 presentata da DOMENICO SCILIPOTI martedi' 22 febbraio 2011, seduta n.437 SCILIPOTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: nel 1999 il Parlamento europeo con delibera nr. A 4-0005/99 del 14 gennaio 1999 si e espressa contro le sperimentazioni HAARP (con base in Alaska-Usa); nel 2002 l'Italia ha firmato un accordo bilaterale con gli USA sulla ricerca climatica e il capo dei ricercatori italiani e il Professore Franco Prodi; nel 2003 l'ex Ministro della difesa, Martino, autorizza le forze aeree Usa (USAF) a sorvolare gli spazi aerei dell'Italia; nel periodo dal 2003 al 2009 sono state presentate nr. 14 interrogazioni parlamentari sull'argomento; le sostanze tossiche utilizzate per le operazioni di aerosol sono composte da metalli, polimeri, silicati, virus e batteri; l'alluminio e' una sostanza neurotossica che danneggia sia il sistema nervoso centrale, che i processi omeostatici cellulari (l'alluminio e' un fattore determinante nell'Alzheimer); l'intossicazioni di metalli produce un abbassamento delle difese immunitarie; l'alluminio uccide la flora batterica dei terreni; le piogge prodotte dalle scie chimiche cambiano il ph dei terreni; le operazioni di aerosol, comunemente chiamate scie chimiche, finiscono per determinare, ad avviso dell'interrogante, una lesione di diritti sanciti dalla Costituzione -: se il Governo intenda assumere, per quanto di competenza, iniziative volte: a) ad accertare i valori di acidita', ovvero, i ph cambiati dal 2003 al 2010, a mappare con precisione la qualita' attuale dei terreni e a garantire la cessazione delle operazioni suddette in quanto obbligano all'utilizzo di OGM; b) a misurare il livello di bario e di alluminio nelle acque piovane su tutto il territorio nazionale promuovendo verifiche dopo le piogge provocate dalle operazioni militari; c) a misurare il tasso d'inquinamento dell'aria specificamente in relazione ai prodotti utilizzati nelle operazioni di aerosol; d) a determinare il rischio ambientale e per la salute della popolazione dei territori soggetti a operazioni di scie chimiche permanenti; e) a chiarire l'influenza che le operazioni di scie chimiche dal 2003 ad oggi hanno avuto sulla salute degli italiani; f) a pubblicare le ricerche epidemiologiche relative: 1) alle malattie infettive dell'apparato respiratorio; 2) allergie dovute a intossicazione da metalli; 3) Alzheimer e altre malattie degenerative riconducibili all'intossicazione di metalli; g) a stimare la correlazione dell'aumento delle malattie in rapporto alle sostanze utilizzate nelle scie chimiche (ovviamente ogni malattia e' multifattoriale e le questioni ambientali incidono significativamente, ma dal 2003 se vi e' stato un aumento statistico significativo probabilmente dovuto alle scie chimiche); intenda promuovere la cancellazione del segreto di Stato relativo alle scie chimiche e far cessare le operazioni che comportano scie chimiche tutt'oggi effettuate. (4-10970)

    RESTIAMO LIBERI IN SALUTE E UMANI
    https://youtu.be/0ilF4LJsV4E?si=0_oH-lUYbRuxMEiY Domandiamoci bene bene tutti a cosa tutto serve la geoingegneria climatica❓E perché nelle scie chimiche degli aerei che sorvolano i nostri cieli sono contenute sostanze altamente inquinanti e tossiche per gli esseri viventi e per la natura❓ E perché Enrico Gianini è stato internato senza il suo consenso... Ingiustamente ❓❓❓ ENRICO GIANINI LIBERO ‼️ P.S. : Per ulteriore e basilare conoscenza di tutta la popolazione italiana:... 👇🏻👇🏻👇🏻 nelle acque piovane Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-10970 presentata da DOMENICO SCILIPOTI martedi' 22 febbraio 2011, seduta n.437 SCILIPOTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: nel 1999 il Parlamento europeo con delibera nr. A 4-0005/99 del 14 gennaio 1999 si e espressa contro le sperimentazioni HAARP (con base in Alaska-Usa); nel 2002 l'Italia ha firmato un accordo bilaterale con gli USA sulla ricerca climatica e il capo dei ricercatori italiani e il Professore Franco Prodi; nel 2003 l'ex Ministro della difesa, Martino, autorizza le forze aeree Usa (USAF) a sorvolare gli spazi aerei dell'Italia; nel periodo dal 2003 al 2009 sono state presentate nr. 14 interrogazioni parlamentari sull'argomento; le sostanze tossiche utilizzate per le operazioni di aerosol sono composte da metalli, polimeri, silicati, virus e batteri; l'alluminio e' una sostanza neurotossica che danneggia sia il sistema nervoso centrale, che i processi omeostatici cellulari (l'alluminio e' un fattore determinante nell'Alzheimer); l'intossicazioni di metalli produce un abbassamento delle difese immunitarie; l'alluminio uccide la flora batterica dei terreni; le piogge prodotte dalle scie chimiche cambiano il ph dei terreni; le operazioni di aerosol, comunemente chiamate scie chimiche, finiscono per determinare, ad avviso dell'interrogante, una lesione di diritti sanciti dalla Costituzione -: se il Governo intenda assumere, per quanto di competenza, iniziative volte: a) ad accertare i valori di acidita', ovvero, i ph cambiati dal 2003 al 2010, a mappare con precisione la qualita' attuale dei terreni e a garantire la cessazione delle operazioni suddette in quanto obbligano all'utilizzo di OGM; b) a misurare il livello di bario e di alluminio nelle acque piovane su tutto il territorio nazionale promuovendo verifiche dopo le piogge provocate dalle operazioni militari; c) a misurare il tasso d'inquinamento dell'aria specificamente in relazione ai prodotti utilizzati nelle operazioni di aerosol; d) a determinare il rischio ambientale e per la salute della popolazione dei territori soggetti a operazioni di scie chimiche permanenti; e) a chiarire l'influenza che le operazioni di scie chimiche dal 2003 ad oggi hanno avuto sulla salute degli italiani; f) a pubblicare le ricerche epidemiologiche relative: 1) alle malattie infettive dell'apparato respiratorio; 2) allergie dovute a intossicazione da metalli; 3) Alzheimer e altre malattie degenerative riconducibili all'intossicazione di metalli; g) a stimare la correlazione dell'aumento delle malattie in rapporto alle sostanze utilizzate nelle scie chimiche (ovviamente ogni malattia e' multifattoriale e le questioni ambientali incidono significativamente, ma dal 2003 se vi e' stato un aumento statistico significativo probabilmente dovuto alle scie chimiche); intenda promuovere la cancellazione del segreto di Stato relativo alle scie chimiche e far cessare le operazioni che comportano scie chimiche tutt'oggi effettuate. (4-10970) RESTIAMO LIBERI IN SALUTE E UMANI ‼️
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  • “Lascia che quel miracolo della sua vita sia anche la tua svolta”

    Il discorso integrale di Erika Kirk

    Dio vi benedica tutti per essere venuti qui da tutto il mondo, per onorare e celebrare il mio Charlie. A pochi chilometri da qui, due anni fa, all'America Fest 2023, Charlie ha tenuto un discorso sul palco per il nostro evento TP USA Faith. Charlie ama parlare a braccio. È molto bravo in questo, senza un copione. Quindi personalmente non sapevo cosa avrebbe detto. E ciò di cui ha scelto di parlare quel giorno è stata la sua sottomissione alla volontà di Dio. Ha citato uno dei suoi versetti biblici preferiti, Isaia 6:8. "Eccomi, Signore. Manda me".

    Dopo che Charlie ebbe finito, l'ho incontrato nel backstage e gli ho parlato, non lo dimenticherò mai. Gli ho detto: "Charlie, tesoro, per favore parlami la prossima volta prima di dire quella frase. Perché quando dici una cosa del genere, c'è così tanta potenza, quando dici: ‘Eccomi, Signore, usami’, che Dio ti prenderà in parola”. E lo ha fatto con Charlie.

    Undici giorni fa Dio ha accettato quella totale resa di mio marito e lo ha chiamato al suo fianco. Più di ogni altra cosa, Charlie voleva fare non la sua volontà, ma quella di Dio. E in questi ultimi 11 giorni, nonostante tutto il dolore, mai prima d'ora ho trovato tanto conforto come ora nelle parole del Padre Nostro: "Sia fatta la tua volontà". L'amore di Dio mi è stato rivelato proprio il giorno in cui mio marito è stato assassinato.

    Nel pomeriggio del 10 settembre sono arrivata in un ospedale dello Utah per fare l'impensabile: vedere il corpo assassinato di mio marito. Ho visto la ferita che gli ha tolto la vita, ho provato tutto quello che ci si aspetterebbe di provare: h o provato shock, ho provato orrore e un dolore al cuore che non sapevo nemmeno esistesse, ma c'era anche qualcos'altro. Anche nella morte, potevo vedere l'uomo che amo. Ho visto l'unico capello grigio su un lato della sua testa, di cui non gli avevo mai parlato. Ora lo sa. Scusa, tesoro, te lo dico ora. Ma non gliel'ho mai detto. Non volevo. Ho visto anche questo. Ho visto anche sulle sue labbra un flebile sorriso. E questo mi ha detto qualcosa di importante. Mi ha rivelato una grande misericordia di Dio in questa tragedia. Quando l'ho visto, ho capito che Charlie non aveva sofferto. Persino il medico mi ha detto che la sua morte era stata qualcosa di così istantanea che, anche se Charlie fosse stato colpito dentro sala operatoria stessa, non si sarebbe potuto fare nulla. Non c'era dolore. Non c'è paura, non c'è agonia. Un attimo prima Charlie stava facendo ciò che amava: discuteva e dibatteva nel campus, lottava per il Vangelo e la verità di fronte a una grande folla e poi ha chiuso i suoi occhi e si è trovato di fronte al suo salvatore in Paradiso. E tutti i misteri celesti gli sono stati rivelati.

    L'amore di Dio ha continuato a rivelarsarsi su di me nei giorni successivi. Il giorno dopo, sulla pista dell'Air Force Two, mi sono confrontata con Usha Vance, una donna preziosa. Le tebevo la mano e le ho detto onestamente: "Non so come posso affrontare tutto questo". Mi ha risposto così: "Sai, quando sei su un aereo con i tuoi figli e sono gli ultimi 15 minuti di volo e la situazione è caotica. I bambini non collaborano, i giocattoli volano ovunque e tutti urlano. E pensi: "Non vedo l'ora che questo volo atterri. E mancano 15 minuti al tuo arrivo". E mi disse: "Supererai questi 15 minuti e anche i successivi 15 minuti". Usha, non credo che tu te ne sia resa conto allora, ma quelle parole erano esattamente ciò che avevo bisogno di sentire. Ma soprattutto, la misericordia e l'amore di Dio mi sono stati rivelati in questi ultimi dieci giorni.

    Dopo l'assassinio di Charlie, non abbiamo visto violenza. Non abbiamo visto rivolte. Non abbiamo visto la rivoluzione, invece, abbiamo visto ciò che mio marito ha sempre pregato di vedere in questo Paese: abbiamo visto un risveglio. La scorsa settimana, abbiamo visto persone aprire una Bibbia per la prima volta in un decennio, abbiamo visto persone pregare per la prima volta da quando erano bambini, abbiamo visto persone andare a una funzione religiosa per la prima volta in tutta la loro vita.

    A Charlie piaceva tenere un diario, e lo dico perché lo faceva per ricordare momenti importanti e frasi che lo avevano segnato. E una delle cose che scrisse nel suo diario era questa: Ogni volta che prendi una decisione, questa lascia un segno nella tua anima. A quelli di voi là fuori che hanno appena preso quella decisione e hanno fatto il primo passo verso una vita spirituale, dico “grazie e benvenuti”. Un giorno, spero che guardiate indietro e vi rendiate conto che è stata la decisione più importante della vostra vita. Perché lo è. Per tutti voi. Lo è. Per tutti voi che siete già credenti. È vostro compito guidare queste persone. Non prendetelo alla leggera. Annaffiate il seme della loro fede. Proteggetelo e aiutatelo a crescere.

    Ogni giorno, mentre Charlie entrava in ufficio, scorreva la sua lista dei contatti – e so che molti di voi erano tra questi – scorreva la sua lista dei contatti e inviava i versetti della Bibbia del giorno. Sapeva che la fede è un'abitudine, più la vivi, più cresce, ma sappi anche questo: il seme è stato appena piantato, il nemico ti tenterà di più in un momento come questo, Dio sarà sempre lì per te, ma tu devi scegliere di orientare la tua anima ogni giorno, ancora e ancora nella direzione di Cristo. Prega ancora, leggi di nuovo la Bibbia, vai in chiesa domenica, e la domenica successiva, e quella dopo ancoraE liberati dalle tentazioni e dalle catene di questo mondo. Essere un seguace di Cristo non è facile. Non è previsto che lo fosse.

    Gesù ha detto: "Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua". Ha detto che sarebbe stato perseguitato, ha detto che saremmo stati perseguitati. Charlie lo sapeva, e ha portato con letizia la sua croce fino alla fine. Voglio che tutti voi lo sappiate, certo Charlie è morto troppo presto, ma era anche pronto a morire. Non c'era niente, niente che stesse rimandando, che fosse troppo difficile o troppo faticoso o niente che semplicemente non volesse fare, ha lasciato questo mondo senza rimpianti. Ha fatto il 100% di quello che poteva ogni giorno. E vi dico un’altra cosa. Charlie è morto con un lavoro incompiuto, ma non con una missione in sospeso.

    Mi mancherà. Mi mancherà tantissimo. Perché il nostro matrimonio e la nostra famiglia erano bellissimi. Lo sono ancora. La causa più importante nella vita di Charlie era cercare di far rivivere la famiglia americana. Quando parlava ai giovani, era sempre desideroso di raccontare loro la visione di Dio sul matrimonio e di come, se avessero avuto il coraggio di viverla, avrebbe arricchito ogni aspetto della loro vita, proprio come aveva arricchito la nostra. Una volta qualcuno mi è stato chiesto come facessimo io e Charlie a mantenere così forte il nostro matrimonio quando lui era impegnato in viaggio. Era il nostro piccolo segreto, lettere d'amore. Ogni sabato, Charlie me ne scriveva uno. Non ha mai saltato un sabato. E in ognuno di quei bigliettini, mi raccontava qual era stato il momento clou della settimana, quanto fosse grato per me e per i nostri bambini. E alla fine, concludeva sempre con la domanda più bella, concludeva sempre chiedendo: "Per favore, fammi sapere come posso servirti meglio come marito, dimmi come posso essere un marito migliore".

    Charlie aveva perfettamente compreso il ruolo di Dio per un marito cristiano: un uomo che guida per poter essere a servizio. A tutti gli uomini che guardano da tutto il mondo, accettate la sfida di Charlie e abbracciate la vera virilità: siate forti e coraggiosi per le vostre famiglie, amate le vostre mogli e guidatele, amate i vostri figli e proteggeteli, siate la guida della vostra casa anche nella fede. Ma per favore, siate una guida degna di essere seguita da vostra moglie. Vostra moglie non è la vostra serva, vostra moglie non è la vostra dipendente, non è la vostra schiava. È la vostra alleata, non siete rivali. Siete una sola carne. Lavorate insieme per la gloria di Dio.

    Ero la confidente di Charlie. Ero la sua fortezza, la sua consigliera più vicina e fidata, la sua migliore amica. Mi sono riversata su di lui e l'ho amato profondamente. Gli ho dato forza perché il suo amore per me mi spingeva a essere una moglie migliore. Ogni giorno mi onorava. E pregavo di poter essere la moglie che Dio voleva che fossi per mio marito.

    Donne, ho una sfida anche per voi: siate virtuose. La nostra forza risiede nel disegno di Dio per il nostro ruolo, siamo le custodi, siamo quelle che incoraggiano, siamo quelle che preservano. Custodite il vostro cuore. Tutto ciò che fate scaturisce da esso. E se siete madri, vi prego di riconoscere che questo è il compito più importante che avete. Noi cercavamo di accompagnarlo quando potevamo, ma mi assicuravo che, quando Charlie tornava dal lavoro, quello fosse il suo luogo sacro, lontano dalle preoccupazioni del mondo. Non lo facevo sentire in colpa per essere stato via troppo a lungo o troppo a lungo, o per essere tornato a casa troppo tardi, gli dicevo sempre che la casa era qui per lui, pronta ad accoglierlo. E l'ho trasformata nel posto in cui voleva tornare il prima possibile quando era in viaggio.

    Non si tenevano i conti fra noi, eravamo una squadra che lavorava insieme per la stessa missione. Non ho mai voluto essere quella che si frapponeva tra Charlie e il compito che Dio aveva preparato per lui e gli aveva assegnato, e sapevo che Charlie avrebbe sempre fatto del suo meglio per esser mio alleato. Il mio matrimonio con Charlie è stata la cosa migliore che mi sia mai capitata, e so che è stata la cosa migliore che sia mai capitata anche a lui. Voleva che tutti provassero quella gioia.

    Ed è questo che rende così bello il progetto di Dio per il matrimonio: che tutti possono. Potrei parlarne all'infinito. Negli anni a venire, lo farò. Ma la missione di Charlie, soprattutto, era rivolta direttamente a coloro che non sono sposati. Aveva scelto un nome appropriato per la sua organizzazione, sapeva che le cose non andavano bene in America, e soprattutto tra i giovani, e che avevano bisogno di una nuova direzione. Charlie desiderava ardentemente raggiungere e salvare i Ragazzi Perduti del West, i giovani che si sentono senza direzione, senza scopo, senza fede e senza motivo di vivere, uomini che sprecano la loro vita in distrazioni, consumati dal risentimento, dalla rabbia e dall'odio. Charlie voleva aiutarli. Voleva che trovassero una casa con Turning Point USA, e quando andava al campus, voleva mostrare loro un percorso migliore e una vita migliore, che era a portata di tutti, lui volava mostrarglielo.

    Mio marito, Charlie. Voleva salvare giovani uomini, proprio come quello che gli ha tolto la vita, oh. quel giovane. Sulla croce il nostro Salvatore disse: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno". Quell'uomo, quel giovane, io lo perdono. Lo perdono perché è ciò che Cristo ha fatto nella sua vita. Ciò che Charlie avrebbe fatto. La risposta all'odio non è l'odio. La risposta che conosciamo dal Vangelo è l'amore, e sempre amore.

    Amore per i nostri nemici e amore per coloro che ci perseguitano.

    Il mondo ha bisogno di Turning Point USA. Ha bisogno di un gruppo che allontani i giovani dal sentiero della miseria e del peccato. Ha bisogno di qualcosa che allontani le persone dall'inferno in questo mondo e nell'altro. Ha bisogno di giovani indirizzati verso la verità e la bellezza. E quindi vi prometto, oggi, che ogni aspetto del nostro lavoro diventerà più grande.

    Sono immensamente onorato di essere il nuovo CEO di Turning Point USA, non lo prendo alla leggera, Charlie ed io eravamo uniti nello stesso obiettivo, la sua passione era la mia passione. E ora la sua missione è la mia missione. Tutto ciò che Turning Point USA ha costruito grazie alla visione e al duro lavoro di Charlie, lo renderò dieci volte più grande grazie al potere della sua memoria. USA Faith aggiungerà migliaia di nuovi pastori e decine di membri della congregazione. E sì, gli eventi del campus continueranno e continueremo a tenere dibattiti e confronti.

    Il Primo Emendamento della nostra Costituzione è l'emendamento più umano. Siamo esseri naturalmente parlanti, naturalmente credenti, e il Primo Emendamento protegge il nostro diritto a fare entrambe le cose. Nessun assassino ci impedirà mai di difendere questi diritti. Mai. Perché quando si mina il confronto, quando si spezza il dialogo, questo è ciò che accade. Quando perdiamo la capacità e la volontà di comunicare otteniamo violenza.

    E mentre sono qui ora e guardo questa bellissima foto di mio marito davanti a me, appesa allo stadio, penso a mio marito 13 anni fa. Non l'avevo ancora incontrato. Aveva 18 anni. Un uomo. Appena uscito dal liceo, che correva per i corridoi della Camera dei Rappresentanti senza un dollaro in tasca e un solo contatto sul telefono. Chi lo vedeva diceva che non sapeva cosa stava facendo, ma lui lo sapeva. Sapeva cosa stava facendo. Sapeva esattamente cosa stava facendo. Avrebbe cambiato il mondo. E lo ha fatto.

    La vita di Charlie è stata una svolta per questo Paese. È stato un miracolo. Lascia che quel miracolo della sua vita sia anche la tua svolta: scegli la preghiera, scegli il coraggio, scegli la bellezza, scegli l'avventura, scegli la famiglia, scegli una vita di fede, soprattutto, scegli Cristo. Ti amo, Charlie, tesoro. E ti renderò orgoglioso.

    Dio vi benedica tutti. E Dio benedica l'America.
    “Lascia che quel miracolo della sua vita sia anche la tua svolta” Il discorso integrale di Erika Kirk Dio vi benedica tutti per essere venuti qui da tutto il mondo, per onorare e celebrare il mio Charlie. A pochi chilometri da qui, due anni fa, all'America Fest 2023, Charlie ha tenuto un discorso sul palco per il nostro evento TP USA Faith. Charlie ama parlare a braccio. È molto bravo in questo, senza un copione. Quindi personalmente non sapevo cosa avrebbe detto. E ciò di cui ha scelto di parlare quel giorno è stata la sua sottomissione alla volontà di Dio. Ha citato uno dei suoi versetti biblici preferiti, Isaia 6:8. "Eccomi, Signore. Manda me". Dopo che Charlie ebbe finito, l'ho incontrato nel backstage e gli ho parlato, non lo dimenticherò mai. Gli ho detto: "Charlie, tesoro, per favore parlami la prossima volta prima di dire quella frase. Perché quando dici una cosa del genere, c'è così tanta potenza, quando dici: ‘Eccomi, Signore, usami’, che Dio ti prenderà in parola”. E lo ha fatto con Charlie. Undici giorni fa Dio ha accettato quella totale resa di mio marito e lo ha chiamato al suo fianco. Più di ogni altra cosa, Charlie voleva fare non la sua volontà, ma quella di Dio. E in questi ultimi 11 giorni, nonostante tutto il dolore, mai prima d'ora ho trovato tanto conforto come ora nelle parole del Padre Nostro: "Sia fatta la tua volontà". L'amore di Dio mi è stato rivelato proprio il giorno in cui mio marito è stato assassinato. Nel pomeriggio del 10 settembre sono arrivata in un ospedale dello Utah per fare l'impensabile: vedere il corpo assassinato di mio marito. Ho visto la ferita che gli ha tolto la vita, ho provato tutto quello che ci si aspetterebbe di provare: h o provato shock, ho provato orrore e un dolore al cuore che non sapevo nemmeno esistesse, ma c'era anche qualcos'altro. Anche nella morte, potevo vedere l'uomo che amo. Ho visto l'unico capello grigio su un lato della sua testa, di cui non gli avevo mai parlato. Ora lo sa. Scusa, tesoro, te lo dico ora. Ma non gliel'ho mai detto. Non volevo. Ho visto anche questo. Ho visto anche sulle sue labbra un flebile sorriso. E questo mi ha detto qualcosa di importante. Mi ha rivelato una grande misericordia di Dio in questa tragedia. Quando l'ho visto, ho capito che Charlie non aveva sofferto. Persino il medico mi ha detto che la sua morte era stata qualcosa di così istantanea che, anche se Charlie fosse stato colpito dentro sala operatoria stessa, non si sarebbe potuto fare nulla. Non c'era dolore. Non c'è paura, non c'è agonia. Un attimo prima Charlie stava facendo ciò che amava: discuteva e dibatteva nel campus, lottava per il Vangelo e la verità di fronte a una grande folla e poi ha chiuso i suoi occhi e si è trovato di fronte al suo salvatore in Paradiso. E tutti i misteri celesti gli sono stati rivelati. L'amore di Dio ha continuato a rivelarsarsi su di me nei giorni successivi. Il giorno dopo, sulla pista dell'Air Force Two, mi sono confrontata con Usha Vance, una donna preziosa. Le tebevo la mano e le ho detto onestamente: "Non so come posso affrontare tutto questo". Mi ha risposto così: "Sai, quando sei su un aereo con i tuoi figli e sono gli ultimi 15 minuti di volo e la situazione è caotica. I bambini non collaborano, i giocattoli volano ovunque e tutti urlano. E pensi: "Non vedo l'ora che questo volo atterri. E mancano 15 minuti al tuo arrivo". E mi disse: "Supererai questi 15 minuti e anche i successivi 15 minuti". Usha, non credo che tu te ne sia resa conto allora, ma quelle parole erano esattamente ciò che avevo bisogno di sentire. Ma soprattutto, la misericordia e l'amore di Dio mi sono stati rivelati in questi ultimi dieci giorni. Dopo l'assassinio di Charlie, non abbiamo visto violenza. Non abbiamo visto rivolte. Non abbiamo visto la rivoluzione, invece, abbiamo visto ciò che mio marito ha sempre pregato di vedere in questo Paese: abbiamo visto un risveglio. La scorsa settimana, abbiamo visto persone aprire una Bibbia per la prima volta in un decennio, abbiamo visto persone pregare per la prima volta da quando erano bambini, abbiamo visto persone andare a una funzione religiosa per la prima volta in tutta la loro vita. A Charlie piaceva tenere un diario, e lo dico perché lo faceva per ricordare momenti importanti e frasi che lo avevano segnato. E una delle cose che scrisse nel suo diario era questa: Ogni volta che prendi una decisione, questa lascia un segno nella tua anima. A quelli di voi là fuori che hanno appena preso quella decisione e hanno fatto il primo passo verso una vita spirituale, dico “grazie e benvenuti”. Un giorno, spero che guardiate indietro e vi rendiate conto che è stata la decisione più importante della vostra vita. Perché lo è. Per tutti voi. Lo è. Per tutti voi che siete già credenti. È vostro compito guidare queste persone. Non prendetelo alla leggera. Annaffiate il seme della loro fede. Proteggetelo e aiutatelo a crescere. Ogni giorno, mentre Charlie entrava in ufficio, scorreva la sua lista dei contatti – e so che molti di voi erano tra questi – scorreva la sua lista dei contatti e inviava i versetti della Bibbia del giorno. Sapeva che la fede è un'abitudine, più la vivi, più cresce, ma sappi anche questo: il seme è stato appena piantato, il nemico ti tenterà di più in un momento come questo, Dio sarà sempre lì per te, ma tu devi scegliere di orientare la tua anima ogni giorno, ancora e ancora nella direzione di Cristo. Prega ancora, leggi di nuovo la Bibbia, vai in chiesa domenica, e la domenica successiva, e quella dopo ancoraE liberati dalle tentazioni e dalle catene di questo mondo. Essere un seguace di Cristo non è facile. Non è previsto che lo fosse. Gesù ha detto: "Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua". Ha detto che sarebbe stato perseguitato, ha detto che saremmo stati perseguitati. Charlie lo sapeva, e ha portato con letizia la sua croce fino alla fine. Voglio che tutti voi lo sappiate, certo Charlie è morto troppo presto, ma era anche pronto a morire. Non c'era niente, niente che stesse rimandando, che fosse troppo difficile o troppo faticoso o niente che semplicemente non volesse fare, ha lasciato questo mondo senza rimpianti. Ha fatto il 100% di quello che poteva ogni giorno. E vi dico un’altra cosa. Charlie è morto con un lavoro incompiuto, ma non con una missione in sospeso. Mi mancherà. Mi mancherà tantissimo. Perché il nostro matrimonio e la nostra famiglia erano bellissimi. Lo sono ancora. La causa più importante nella vita di Charlie era cercare di far rivivere la famiglia americana. Quando parlava ai giovani, era sempre desideroso di raccontare loro la visione di Dio sul matrimonio e di come, se avessero avuto il coraggio di viverla, avrebbe arricchito ogni aspetto della loro vita, proprio come aveva arricchito la nostra. Una volta qualcuno mi è stato chiesto come facessimo io e Charlie a mantenere così forte il nostro matrimonio quando lui era impegnato in viaggio. Era il nostro piccolo segreto, lettere d'amore. Ogni sabato, Charlie me ne scriveva uno. Non ha mai saltato un sabato. E in ognuno di quei bigliettini, mi raccontava qual era stato il momento clou della settimana, quanto fosse grato per me e per i nostri bambini. E alla fine, concludeva sempre con la domanda più bella, concludeva sempre chiedendo: "Per favore, fammi sapere come posso servirti meglio come marito, dimmi come posso essere un marito migliore". Charlie aveva perfettamente compreso il ruolo di Dio per un marito cristiano: un uomo che guida per poter essere a servizio. A tutti gli uomini che guardano da tutto il mondo, accettate la sfida di Charlie e abbracciate la vera virilità: siate forti e coraggiosi per le vostre famiglie, amate le vostre mogli e guidatele, amate i vostri figli e proteggeteli, siate la guida della vostra casa anche nella fede. Ma per favore, siate una guida degna di essere seguita da vostra moglie. Vostra moglie non è la vostra serva, vostra moglie non è la vostra dipendente, non è la vostra schiava. È la vostra alleata, non siete rivali. Siete una sola carne. Lavorate insieme per la gloria di Dio. Ero la confidente di Charlie. Ero la sua fortezza, la sua consigliera più vicina e fidata, la sua migliore amica. Mi sono riversata su di lui e l'ho amato profondamente. Gli ho dato forza perché il suo amore per me mi spingeva a essere una moglie migliore. Ogni giorno mi onorava. E pregavo di poter essere la moglie che Dio voleva che fossi per mio marito. Donne, ho una sfida anche per voi: siate virtuose. La nostra forza risiede nel disegno di Dio per il nostro ruolo, siamo le custodi, siamo quelle che incoraggiano, siamo quelle che preservano. Custodite il vostro cuore. Tutto ciò che fate scaturisce da esso. E se siete madri, vi prego di riconoscere che questo è il compito più importante che avete. Noi cercavamo di accompagnarlo quando potevamo, ma mi assicuravo che, quando Charlie tornava dal lavoro, quello fosse il suo luogo sacro, lontano dalle preoccupazioni del mondo. Non lo facevo sentire in colpa per essere stato via troppo a lungo o troppo a lungo, o per essere tornato a casa troppo tardi, gli dicevo sempre che la casa era qui per lui, pronta ad accoglierlo. E l'ho trasformata nel posto in cui voleva tornare il prima possibile quando era in viaggio. Non si tenevano i conti fra noi, eravamo una squadra che lavorava insieme per la stessa missione. Non ho mai voluto essere quella che si frapponeva tra Charlie e il compito che Dio aveva preparato per lui e gli aveva assegnato, e sapevo che Charlie avrebbe sempre fatto del suo meglio per esser mio alleato. Il mio matrimonio con Charlie è stata la cosa migliore che mi sia mai capitata, e so che è stata la cosa migliore che sia mai capitata anche a lui. Voleva che tutti provassero quella gioia. Ed è questo che rende così bello il progetto di Dio per il matrimonio: che tutti possono. Potrei parlarne all'infinito. Negli anni a venire, lo farò. Ma la missione di Charlie, soprattutto, era rivolta direttamente a coloro che non sono sposati. Aveva scelto un nome appropriato per la sua organizzazione, sapeva che le cose non andavano bene in America, e soprattutto tra i giovani, e che avevano bisogno di una nuova direzione. Charlie desiderava ardentemente raggiungere e salvare i Ragazzi Perduti del West, i giovani che si sentono senza direzione, senza scopo, senza fede e senza motivo di vivere, uomini che sprecano la loro vita in distrazioni, consumati dal risentimento, dalla rabbia e dall'odio. Charlie voleva aiutarli. Voleva che trovassero una casa con Turning Point USA, e quando andava al campus, voleva mostrare loro un percorso migliore e una vita migliore, che era a portata di tutti, lui volava mostrarglielo. Mio marito, Charlie. Voleva salvare giovani uomini, proprio come quello che gli ha tolto la vita, oh. quel giovane. Sulla croce il nostro Salvatore disse: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno". Quell'uomo, quel giovane, io lo perdono. Lo perdono perché è ciò che Cristo ha fatto nella sua vita. Ciò che Charlie avrebbe fatto. La risposta all'odio non è l'odio. La risposta che conosciamo dal Vangelo è l'amore, e sempre amore. Amore per i nostri nemici e amore per coloro che ci perseguitano. Il mondo ha bisogno di Turning Point USA. Ha bisogno di un gruppo che allontani i giovani dal sentiero della miseria e del peccato. Ha bisogno di qualcosa che allontani le persone dall'inferno in questo mondo e nell'altro. Ha bisogno di giovani indirizzati verso la verità e la bellezza. E quindi vi prometto, oggi, che ogni aspetto del nostro lavoro diventerà più grande. Sono immensamente onorato di essere il nuovo CEO di Turning Point USA, non lo prendo alla leggera, Charlie ed io eravamo uniti nello stesso obiettivo, la sua passione era la mia passione. E ora la sua missione è la mia missione. Tutto ciò che Turning Point USA ha costruito grazie alla visione e al duro lavoro di Charlie, lo renderò dieci volte più grande grazie al potere della sua memoria. USA Faith aggiungerà migliaia di nuovi pastori e decine di membri della congregazione. E sì, gli eventi del campus continueranno e continueremo a tenere dibattiti e confronti. Il Primo Emendamento della nostra Costituzione è l'emendamento più umano. Siamo esseri naturalmente parlanti, naturalmente credenti, e il Primo Emendamento protegge il nostro diritto a fare entrambe le cose. Nessun assassino ci impedirà mai di difendere questi diritti. Mai. Perché quando si mina il confronto, quando si spezza il dialogo, questo è ciò che accade. Quando perdiamo la capacità e la volontà di comunicare otteniamo violenza. E mentre sono qui ora e guardo questa bellissima foto di mio marito davanti a me, appesa allo stadio, penso a mio marito 13 anni fa. Non l'avevo ancora incontrato. Aveva 18 anni. Un uomo. Appena uscito dal liceo, che correva per i corridoi della Camera dei Rappresentanti senza un dollaro in tasca e un solo contatto sul telefono. Chi lo vedeva diceva che non sapeva cosa stava facendo, ma lui lo sapeva. Sapeva cosa stava facendo. Sapeva esattamente cosa stava facendo. Avrebbe cambiato il mondo. E lo ha fatto. La vita di Charlie è stata una svolta per questo Paese. È stato un miracolo. Lascia che quel miracolo della sua vita sia anche la tua svolta: scegli la preghiera, scegli il coraggio, scegli la bellezza, scegli l'avventura, scegli la famiglia, scegli una vita di fede, soprattutto, scegli Cristo. Ti amo, Charlie, tesoro. E ti renderò orgoglioso. Dio vi benedica tutti. E Dio benedica l'America.
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  • QUESTO MI SEMBRA VERAMENTE SCANDALOSO!!!
    Solo tre patteggiamenti: così si chiude il processo per la strage del Mottarone. La madre di una vittima: “Questo è il valore che danno alla vita delle persone”
    di F. Q.
    Il gup di Verbania ha accolto le istanze a 3 anni e 10 mesi avanzata da Luigi Nerini, il titolare della Ferrovia del Mottarone, e a 4 anni e 11 mesi e 4 anni e 5 mesi proposte da Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, rispettivamente direttore d’esercizio e capo servizio dell’impianto. Nessuno dei tre va in carcere.

    Si è chiuso il capitolo giudiziario nell’ambito del procedimento sulla strage della funivia Stresa-Mottarone. Il giudice per l’udienza preliminare ha accolto tre patteggiamenti e pronunciato sentenza di non luogo a procedere per altri due imputati che sono stati prosciolti. Il gup di Verbania, Gianni Macchioni, ha accolto le istanze a patteggiare a 3 anni e 10 mesi avanzata da Luigi Nerini, il titolare della Ferrovia del Mottarone, e a 4 anni e 11 mesi e 4 anni e 5 mesi proposte da Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, rispettivamente direttore d’esercizio e capo servizio dell’impianto. Con tale pena nessuno dei tre va in carcere. Gli indagati all’epoca erano stati fermati e poi scarcerati dal gip tra le polemiche, salvo poi essere rimessi ai domiciliari dal Riesame. La Cassazione infine aveva annullato gli arresti. La Procura aveva chiesto il proscioglimento di Martin Leitner, consigliere delegato della omonima società, e di Peter Rabanser, responsabile del Customer Service. La Regione Piemonte, ha revocato la costituzione di parte civile dopo un risarcimento di circa 100mila euro.

    “Questo è il valore che danno alla vita delle persone” ha detto Vincenza Minutella, la mamma di Silvia Malnati. “Dal signor Nerini non c’è mai stata una lettera di scusa ai famigliari delle vittime, questo ci lascia con un po’ di amaro in bocca. Siamo comunque soddisfatti dell’esito del processo perché c’è stata una condanna severa per le persone contro cui ci eravamo costituiti parte civile, cioè Nerini e Tadini” ha detto Lo ha detto l’avvocato Emanuele Zanalda, legale di alcuni parenti del ramo paterno di Eitan, il bimbo israeliano unico sopravvissuto alla tragedia.

    La strage
    Il 23 maggio del 2021 morirono 14 passeggeri a bordo della cabina precipitata per la rottura della fune traente dell’impianto e del concomitante inserimento dei ‘forchettoni’ che impedirono l’attivazione dei freni di emergenza. A tre mesi dall’ultima udienza, nella quale i pm di Verbania avevano riformulato le accuse eliminando quella di attentato alla sicurezza dei trasporti aggravato dal disastro. Secondo i periti incaricati la funivia del Mottarone era precipitata “a causa del degrado della fune” traente. Di conseguenza, “una corretta attuazione dei controlli” avrebbe evitato la morte delle persone a bordo.

    I pm
    “Nessuna pena, nessun risarcimento potrà mai lenire il dolore per quanto accaduto. Chiudere ora, in una maniera complessivamente adeguata, è un modo per tutti di cominciare a ricucire quello strappo” aveva detto il rappresentante dell’accusa in udienza aggiungendo che si tratta di una “decisione non facile. Spero che le parti offese possano non dico accettare, ma comprendere questo esito”. I pm in aula hanno illustrato i motivi della richiesta di proscioglimento per i due dirigenti della Leitner. Peter Rabanser, che dell’azienda altoatesina è il responsabile del customer service, non può essere ritenuto responsabile di quanto inizialmente contestato – hanno spiegato – perché non spettava a lui il controllo sull’operato del direttore d’esercizio dell’impianto Enrico Perocchio, pubblico ufficiale sul cui operato i controlli spettavano all’Ustif, l’acronimo che indica l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi.

    Le reazioni
    “Non sono sorpresa, era già previsto dalla scorsa udienza. Ma sono molto amareggiata: loro (i pm, ndr) forse non sono stati sette ore su in mezzo ai morti come me. Rispetto la decisione, però l’intervento della Procura mi è sembrato piuttosto da brivido. Giustificano il fatto che non vai a processo perché in questo modo si rinnova il dolore?” aveva detto la sindaca di Stresa, Marcella Severino, prima della decisione. La prima cittadina ha poi ribadito il concetto: “Il solco era già stato tracciato l’udienza precedente, dove si era capito benissimo, quando sono stati rivisti i capi d’imputazione dove si voleva andare. Sono molto, molto amareggiata. Forse, avendo vissuto la tragedia in prima persona, l’ho un pò cucita sulla pelle, speravo veramente ci fosse giustizia. In questo momento devo riflettere ma sono molto perplessa”.

    “La società Leitner non può che esprimere il proprio apprezzamento per la sentenza di non luogo a procedere – si legge in una nota – in relazione alla posizione del proprio vicepresidente Martin Leitner e del dirigente Peter Rabanser. Una decisione che si pone in linea di totale continuità con le già avvenute archiviazioni della posizione del proprio presidente Anton Seeber e della stessa Società per gli addebiti 231/01. Sin dall’inizio del procedimento la società Leitner ha costantemente ribadito la propria condotta improntata a diligenza, coscienza e responsabilità, nell’esecuzione del contratto di manutenzione vigente con la società Ferrovie del Mottarone”.

    Il procuratore e il rischio prescrizione
    “Questo risultato non è il migliore, ma è una soluzione complessivamente adeguata. Siamo consapevoli della profondità del dolore dei familiari delle vittime, ma il processo penale non può mirare a restituire nulla e neppure ad attenuare il dolore. Non devono pensare all’entità della pena, ma che questo patteggiamento rappresenta un accertamento dei fatti e delle responsabilità. Questo anche la persona offesa può prenderlo in considerazione per provare a girare pagina nel limite di quanto umanamente possibile” ha detto ai giornalisti il procuratore di Verbania, Alessandro Pepè.

    “Questa non è la soluzione migliore, non è quella a cui il procuratore pensava nel corso delle indagini, ma è la soluzione che si basa su un dato di fatto: i tempi di indagini e dell’udienza preliminari sono stati particolarmente lunghi, ci siamo trovati a iniziare la seconda udienza preliminare dopo oltre quattro anni dai fatti e dobbiamo prendere atto di questa situazione. Riteniamo – ha concluso – che questo tipo di atteggiamento, che certamente non applica pene particolarmente severe, possa essere preferibile rispetto all’inizio di un percorso dibattimentale che sarebbe stato molto lungo e anche dall’esito incerto visto il tempo già decorso e considerato che si trattava solo più di reati colposi. I tempi della prescrizione li conosciamo e non sono particolarmente lunghi”.

    Le difese
    “Tadini è sempre stato trasparente e presente, ha scritto una lettera breve e toccante. Secondo me abbiamo chiuso nella maniera tecnicamente giusta. Chiaramente qualcuno sarà insoddisfatto, ma io credo che sia la scelta corretta e definitiva. Alla luce di tutto quello che è accaduto, per quanto mi riguarda sono molto soddisfatto, credo di aver fatto un buon lavoro” dice l’avvocato Marcello Perillo. “Il mio cliente subisce una condanna severa ma che gli consente di pensare di non dover tornare in un carcere: questo era il nostro obiettivo primario rispetto a un disastro che avrebbe potuto avere delle conseguenze gravissime anche su di lui” commenta l’avvocato Andrea Da Prato, difensore di Perocchio. “Sentenza giusta? La verità storica è un’altra cosa, ci vorrebbe un dibattimento ma non era il caso di affrontarlo“, ha concluso.

    La lettera dell’imputato
    “Sono profondamente addolorato per tutto il dolore, per le tante, troppe sofferenze causate dal mio comportamento, le cui conseguenze sono andate ben al di là di quanto potessi immaginare nei giorni che hanno preceduto la tragedia. Da quando è accaduto il fatto, non so darmi pace” si legge nella lettera che Tadini ha scritto per accompagnare la richiesta di patteggiamento. “So bene – afferma – che per quanto io possa essere pentito, il mio dolore, la contrizione del mio cuore non potrà alleviare la sofferenza dei famigliari delle vittime. Più che la condanna, temo il loro mancato perdono. Possa Dio darmi l’occasione di espirare il male compiuto dando loro al contempo tutto ciò che la loro vita necessita per tornare a fiorire”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/18/strage-mottarone-patteggiamento-imputati-notizie/8130804/
    QUESTO MI SEMBRA VERAMENTE SCANDALOSO!!! Solo tre patteggiamenti: così si chiude il processo per la strage del Mottarone. La madre di una vittima: “Questo è il valore che danno alla vita delle persone” di F. Q. Il gup di Verbania ha accolto le istanze a 3 anni e 10 mesi avanzata da Luigi Nerini, il titolare della Ferrovia del Mottarone, e a 4 anni e 11 mesi e 4 anni e 5 mesi proposte da Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, rispettivamente direttore d’esercizio e capo servizio dell’impianto. Nessuno dei tre va in carcere. Si è chiuso il capitolo giudiziario nell’ambito del procedimento sulla strage della funivia Stresa-Mottarone. Il giudice per l’udienza preliminare ha accolto tre patteggiamenti e pronunciato sentenza di non luogo a procedere per altri due imputati che sono stati prosciolti. Il gup di Verbania, Gianni Macchioni, ha accolto le istanze a patteggiare a 3 anni e 10 mesi avanzata da Luigi Nerini, il titolare della Ferrovia del Mottarone, e a 4 anni e 11 mesi e 4 anni e 5 mesi proposte da Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, rispettivamente direttore d’esercizio e capo servizio dell’impianto. Con tale pena nessuno dei tre va in carcere. Gli indagati all’epoca erano stati fermati e poi scarcerati dal gip tra le polemiche, salvo poi essere rimessi ai domiciliari dal Riesame. La Cassazione infine aveva annullato gli arresti. La Procura aveva chiesto il proscioglimento di Martin Leitner, consigliere delegato della omonima società, e di Peter Rabanser, responsabile del Customer Service. La Regione Piemonte, ha revocato la costituzione di parte civile dopo un risarcimento di circa 100mila euro. “Questo è il valore che danno alla vita delle persone” ha detto Vincenza Minutella, la mamma di Silvia Malnati. “Dal signor Nerini non c’è mai stata una lettera di scusa ai famigliari delle vittime, questo ci lascia con un po’ di amaro in bocca. Siamo comunque soddisfatti dell’esito del processo perché c’è stata una condanna severa per le persone contro cui ci eravamo costituiti parte civile, cioè Nerini e Tadini” ha detto Lo ha detto l’avvocato Emanuele Zanalda, legale di alcuni parenti del ramo paterno di Eitan, il bimbo israeliano unico sopravvissuto alla tragedia. La strage Il 23 maggio del 2021 morirono 14 passeggeri a bordo della cabina precipitata per la rottura della fune traente dell’impianto e del concomitante inserimento dei ‘forchettoni’ che impedirono l’attivazione dei freni di emergenza. A tre mesi dall’ultima udienza, nella quale i pm di Verbania avevano riformulato le accuse eliminando quella di attentato alla sicurezza dei trasporti aggravato dal disastro. Secondo i periti incaricati la funivia del Mottarone era precipitata “a causa del degrado della fune” traente. Di conseguenza, “una corretta attuazione dei controlli” avrebbe evitato la morte delle persone a bordo. I pm “Nessuna pena, nessun risarcimento potrà mai lenire il dolore per quanto accaduto. Chiudere ora, in una maniera complessivamente adeguata, è un modo per tutti di cominciare a ricucire quello strappo” aveva detto il rappresentante dell’accusa in udienza aggiungendo che si tratta di una “decisione non facile. Spero che le parti offese possano non dico accettare, ma comprendere questo esito”. I pm in aula hanno illustrato i motivi della richiesta di proscioglimento per i due dirigenti della Leitner. Peter Rabanser, che dell’azienda altoatesina è il responsabile del customer service, non può essere ritenuto responsabile di quanto inizialmente contestato – hanno spiegato – perché non spettava a lui il controllo sull’operato del direttore d’esercizio dell’impianto Enrico Perocchio, pubblico ufficiale sul cui operato i controlli spettavano all’Ustif, l’acronimo che indica l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi. Le reazioni “Non sono sorpresa, era già previsto dalla scorsa udienza. Ma sono molto amareggiata: loro (i pm, ndr) forse non sono stati sette ore su in mezzo ai morti come me. Rispetto la decisione, però l’intervento della Procura mi è sembrato piuttosto da brivido. Giustificano il fatto che non vai a processo perché in questo modo si rinnova il dolore?” aveva detto la sindaca di Stresa, Marcella Severino, prima della decisione. La prima cittadina ha poi ribadito il concetto: “Il solco era già stato tracciato l’udienza precedente, dove si era capito benissimo, quando sono stati rivisti i capi d’imputazione dove si voleva andare. Sono molto, molto amareggiata. Forse, avendo vissuto la tragedia in prima persona, l’ho un pò cucita sulla pelle, speravo veramente ci fosse giustizia. In questo momento devo riflettere ma sono molto perplessa”. “La società Leitner non può che esprimere il proprio apprezzamento per la sentenza di non luogo a procedere – si legge in una nota – in relazione alla posizione del proprio vicepresidente Martin Leitner e del dirigente Peter Rabanser. Una decisione che si pone in linea di totale continuità con le già avvenute archiviazioni della posizione del proprio presidente Anton Seeber e della stessa Società per gli addebiti 231/01. Sin dall’inizio del procedimento la società Leitner ha costantemente ribadito la propria condotta improntata a diligenza, coscienza e responsabilità, nell’esecuzione del contratto di manutenzione vigente con la società Ferrovie del Mottarone”. Il procuratore e il rischio prescrizione “Questo risultato non è il migliore, ma è una soluzione complessivamente adeguata. Siamo consapevoli della profondità del dolore dei familiari delle vittime, ma il processo penale non può mirare a restituire nulla e neppure ad attenuare il dolore. Non devono pensare all’entità della pena, ma che questo patteggiamento rappresenta un accertamento dei fatti e delle responsabilità. Questo anche la persona offesa può prenderlo in considerazione per provare a girare pagina nel limite di quanto umanamente possibile” ha detto ai giornalisti il procuratore di Verbania, Alessandro Pepè. “Questa non è la soluzione migliore, non è quella a cui il procuratore pensava nel corso delle indagini, ma è la soluzione che si basa su un dato di fatto: i tempi di indagini e dell’udienza preliminari sono stati particolarmente lunghi, ci siamo trovati a iniziare la seconda udienza preliminare dopo oltre quattro anni dai fatti e dobbiamo prendere atto di questa situazione. Riteniamo – ha concluso – che questo tipo di atteggiamento, che certamente non applica pene particolarmente severe, possa essere preferibile rispetto all’inizio di un percorso dibattimentale che sarebbe stato molto lungo e anche dall’esito incerto visto il tempo già decorso e considerato che si trattava solo più di reati colposi. I tempi della prescrizione li conosciamo e non sono particolarmente lunghi”. Le difese “Tadini è sempre stato trasparente e presente, ha scritto una lettera breve e toccante. Secondo me abbiamo chiuso nella maniera tecnicamente giusta. Chiaramente qualcuno sarà insoddisfatto, ma io credo che sia la scelta corretta e definitiva. Alla luce di tutto quello che è accaduto, per quanto mi riguarda sono molto soddisfatto, credo di aver fatto un buon lavoro” dice l’avvocato Marcello Perillo. “Il mio cliente subisce una condanna severa ma che gli consente di pensare di non dover tornare in un carcere: questo era il nostro obiettivo primario rispetto a un disastro che avrebbe potuto avere delle conseguenze gravissime anche su di lui” commenta l’avvocato Andrea Da Prato, difensore di Perocchio. “Sentenza giusta? La verità storica è un’altra cosa, ci vorrebbe un dibattimento ma non era il caso di affrontarlo“, ha concluso. La lettera dell’imputato “Sono profondamente addolorato per tutto il dolore, per le tante, troppe sofferenze causate dal mio comportamento, le cui conseguenze sono andate ben al di là di quanto potessi immaginare nei giorni che hanno preceduto la tragedia. Da quando è accaduto il fatto, non so darmi pace” si legge nella lettera che Tadini ha scritto per accompagnare la richiesta di patteggiamento. “So bene – afferma – che per quanto io possa essere pentito, il mio dolore, la contrizione del mio cuore non potrà alleviare la sofferenza dei famigliari delle vittime. Più che la condanna, temo il loro mancato perdono. Possa Dio darmi l’occasione di espirare il male compiuto dando loro al contempo tutto ciò che la loro vita necessita per tornare a fiorire”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/18/strage-mottarone-patteggiamento-imputati-notizie/8130804/
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    Strage del Mottarone, tre imputati chiedono di patteggiare
    Per la strage della funivia Stresa-Mottarone del 23 maggio 2021 tre imputati hanno chiesto di patteggiare con pene fino a 4 anni e 5 mesi
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  • I SARDI SI STANNO MOBILITANDO PER ESIGERE DALLA PRESIDENTE TODDE LO STOP TOTALE DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI EOLICI E FOTOVOLTAICI NELL'ISOLA. UN SOLO MESSAGGIO: AZZERALI TUTTI! - https://www.ifanews.it/i-sardi-si-stanno-mobilitando-per-esigere-dalla-presidente-todde-lo-stop-totale-degli-impianti-industriali-eolici-e-fotovoltaici-nellisola-un-solo-messaggio-azzerali-tutti

    I Sardi Popolo Fiero che rispetta le sue antiche tradizioni che ama il suo territorio e che quando emigra per lavorare poi torna nella sua meravigliosa terra per vivere a contatto con la natura montagne e mare una terra di antiche tradizioni e bellezze culturali ATLANTIDE emersa dall'acqua con la pastorizia umiliata dai politici inetti con il turismo internazionale di quanti nel mondo vogliono visitare quest'isola meravigliosa una Regione a Statuto Speciale che ha ottenuto la sua costituzione vergata con il sangue un paradiso dove il governo centrale ha dimenticato essere zona franca e essere autonoma quello regionale invece profanando i valori paesaggistici e le belle arti vuole creare i parchi eolici e fotovoltaici distruggendo i valori credo che sia giunta l'ora di dire basta fermatevi il popolo sardo si ribellera' giù le mani dalla Sardegna solo Uniti Si Vince
    Antonino Magistro Presidente del Popolo di Italia Liberi e Forti
    I SARDI SI STANNO MOBILITANDO PER ESIGERE DALLA PRESIDENTE TODDE LO STOP TOTALE DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI EOLICI E FOTOVOLTAICI NELL'ISOLA. UN SOLO MESSAGGIO: AZZERALI TUTTI! - https://www.ifanews.it/i-sardi-si-stanno-mobilitando-per-esigere-dalla-presidente-todde-lo-stop-totale-degli-impianti-industriali-eolici-e-fotovoltaici-nellisola-un-solo-messaggio-azzerali-tutti I Sardi Popolo Fiero che rispetta le sue antiche tradizioni che ama il suo territorio e che quando emigra per lavorare poi torna nella sua meravigliosa terra per vivere a contatto con la natura montagne e mare una terra di antiche tradizioni e bellezze culturali ATLANTIDE emersa dall'acqua con la pastorizia umiliata dai politici inetti con il turismo internazionale di quanti nel mondo vogliono visitare quest'isola meravigliosa una Regione a Statuto Speciale che ha ottenuto la sua costituzione vergata con il sangue un paradiso dove il governo centrale ha dimenticato essere zona franca e essere autonoma quello regionale invece profanando i valori paesaggistici e le belle arti vuole creare i parchi eolici e fotovoltaici distruggendo i valori credo che sia giunta l'ora di dire basta fermatevi il popolo sardo si ribellera' giù le mani dalla Sardegna solo Uniti Si Vince Antonino Magistro Presidente del Popolo di Italia Liberi e Forti
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  • SECONDO ROUND PER LA DEMOCRAZIA
    (mai demordere, mai arretrare)

    Dimenticate i sequel cinematografici . Qui non c’è finzione: c’è la vera battaglia per il futuro del Paese.
    Sì, siamo in un momento storico drammatico, dove guerre e crisi monopolizzano l’attenzione. Ma proprio perché il mondo brucia non possiamo permettere che la voce dei cittadini venga soffocata, che la politica vera venga cancellata dall’indifferenza o da sistemi che ci tolgono il diritto di scegliere.

    Archiviata l’esperienza di “Io voglio scegliere”, oggi si rinnova il percorso con il Comitato Iniziative Popolari, nato da donne e uomini che non si arrendono. Perché la riforma della legge elettorale non è un tecnicismo: è il punto da cui tutto ricomincia.
    Non lasciamoci anestetizzare dall’astensionismo o dalla rassegnazione del “sono tutti uguali”. Questa è la nostra seconda chance.

    Il Comitato è aperto a tutti i cittadini e le cittadine che credono ancora nei valori di Democrazia, Libertà, Solidarietà, Sussidiarietà ed Eguaglianza, così come sanciti dalla nostra Costituzione .
    Non ha fini di lucro. Ha fini di dignità, di verità, di partecipazione.
    E oggi basta una firma — finalmente elettronica — per rimettere in moto una Democrazia interrotta.

    Il 10 settembre, nella Sala Stampa della Camera dei Deputati, sono state presentate due Leggi di Iniziativa Popolare:

    1️⃣ Una ordinaria, che restituisce ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti con un sistema elettorale proporzionale, senza soglie di sbarramento né premi di maggioranza, con preferenze di genere equilibrate.
    2️⃣ Una costituzionale, che propone un sistema di governo basato sul modello del Cancellierato tedesco: un premier scelto dal Parlamento, forte nei poteri ma responsabile, revocabile solo con una sfiducia costruttiva. Un’alternativa seria e democratica al premierato elettivo che rischia di indebolire le istituzioni.

    Tutti i dettagli sul sito:
    www.comitatoiniziativepopolari.it

    Seguite gli aggiornamenti su Facebook :

    https://www.facebook.com/share/16Avj3bJvW/

    e Instagram:

    https://www.instagram.com/comitatoiniziativepopolari?igsh=N25haTh6emg0YzZv

    Adesso tocca a noi. Non basta indignarsi, bisogna agire.
    Firmate. Partecipate. Condividete. Fate vostra questa battaglia.
    Perché la Democrazia vive solo se noi la difendiamo.
    Io ci sono, pronto a fare squadra su Milano e dare tutto il supporto possibile.

    Vi aspettiamo.

    #IniziativePopolari #SecondoRound #IoVoglioScegliere #DemocraziaViva #Partecipazione #Lip #firmaperlademocrazia
    ✊ SECONDO ROUND PER LA DEMOCRAZIA (mai demordere, mai arretrare) Dimenticate i sequel cinematografici 🎬. Qui non c’è finzione: c’è la vera battaglia per il futuro del Paese. Sì, siamo in un momento storico drammatico, dove guerre e crisi monopolizzano l’attenzione. Ma proprio perché il mondo brucia 🌍🔥 non possiamo permettere che la voce dei cittadini venga soffocata, che la politica vera venga cancellata dall’indifferenza o da sistemi che ci tolgono il diritto di scegliere. 👉 Archiviata l’esperienza di “Io voglio scegliere”, oggi si rinnova il percorso con il Comitato Iniziative Popolari, nato da donne e uomini che non si arrendono. Perché la riforma della legge elettorale non è un tecnicismo: è il punto da cui tutto ricomincia. Non lasciamoci anestetizzare dall’astensionismo o dalla rassegnazione del “sono tutti uguali”. Questa è la nostra seconda chance. Il Comitato è aperto a tutti i cittadini e le cittadine che credono ancora nei valori di Democrazia, Libertà, Solidarietà, Sussidiarietà ed Eguaglianza, così come sanciti dalla nostra Costituzione 📜🇮🇹. Non ha fini di lucro. Ha fini di dignità, di verità, di partecipazione. 💻 E oggi basta una firma — finalmente elettronica — per rimettere in moto una Democrazia interrotta. 📌 Il 10 settembre, nella Sala Stampa della Camera dei Deputati, sono state presentate due Leggi di Iniziativa Popolare: 1️⃣ Una ordinaria, che restituisce ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti con un sistema elettorale proporzionale, senza soglie di sbarramento né premi di maggioranza, con preferenze di genere equilibrate. 2️⃣ Una costituzionale, che propone un sistema di governo basato sul modello del Cancellierato tedesco: un premier scelto dal Parlamento, forte nei poteri ma responsabile, revocabile solo con una sfiducia costruttiva. Un’alternativa seria e democratica al premierato elettivo che rischia di indebolire le istituzioni. ℹ️ Tutti i dettagli sul sito: www.comitatoiniziativepopolari.it 📲 Seguite gli aggiornamenti su Facebook : https://www.facebook.com/share/16Avj3bJvW/ e Instagram: https://www.instagram.com/comitatoiniziativepopolari?igsh=N25haTh6emg0YzZv 💡 Adesso tocca a noi. Non basta indignarsi, bisogna agire. Firmate. Partecipate. Condividete. Fate vostra questa battaglia. Perché la Democrazia vive solo se noi la difendiamo. Io ci sono, pronto a fare squadra su Milano e dare tutto il supporto possibile. ➡️ Vi aspettiamo. #IniziativePopolari #SecondoRound #IoVoglioScegliere #DemocraziaViva #Partecipazione #Lip #firmaperlademocrazia
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