• LA SECONDA MORTE

    Una perdita umana è il pensiero ricorrente, la ferita più profonda e l’ossessione che accompagna ogni conflitto. Nulla da obiettare.
    Eppure, esiste una ferita ancora più silenziosa e nascosta, perché raramente percepita nella sua interezza. È la ferita della cancellazione.

    Un conflitto non porta con sé soltanto morti e dolore: diventa sinonimo di “annullamento”, di rimozione totale della memoria, della storia, dell’identità stessa di un popolo. Come se la sua cultura non avesse mai avuto diritto di esistere. Come se le sue pietre, le sue strade, i suoi teatri e le sue biblioteche non avessero mai parlato.

    Dal 2022 abbiamo pianto la distruzione del teatro di Odessa, simbolo di arte e bellezza in tempo di guerra. Ebbene, oggi lo stesso copione si ripete nella Gaza che non riconosce più se stessa, dove è difficile persino trovare qualcosa da salvare, se non la tenacia di chi, ancora, sopravvive fra le macerie.
    E sia chiaro: nessun edificio, nessuna chiesa, nessun archivio potrà mai valere quanto una vita umana.
    Ma distruggere i luoghi della memoria significa anche questo: lasciare che la verità di un popolo venga raccontata da altri.
    Da un sistema mediatico e storiografico che non può garantire il sacrosanto principio di imparzialità.

    Ci resta allora solo l’immaginazione.
    Immaginare ciò che non esiste più — o che forse tornerà a vivere, ma secondo i canoni della speculazione e dei progetti di chi costruirà nuovi viadotti, resort, infrastrutture che nulla hanno a che vedere con la memoria palestinese.

    E non è retorica.
    Secondo il report “All That is Lost” dell’organizzazione PEN America, sono oltre 300 i siti culturali distrutti o gravemente danneggiati a Gaza.
    Fra essi, la casa di Yasser Arafat, trasformata in centro culturale dopo la sua morte, oggi ridotta in rovina.
    Il Centro Culturale Rashad El Shawa, dove negli anni ’90 si discuteva di pace con Bill Clinton, è stato raso al suolo nel novembre 2024.
    E ancora la libreria di Samir Mansour, simbolo di resilienza culturale, e la Moschea Omari, che custodiva 20.000 volumi antichi — oggi polvere.

    Polvere come il pavimento a mosaico della Chiesa bizantina di Jabalia, costruita nel 444 d.C., testimone di secoli di convivenza religiosa e di storia condivisa. Colpita anch’essa, cancellata.

    E così, la cultura scivola via, insieme alla memoria.
    Perché la distruzione del patrimonio artistico non è mai solo un “danno collaterale”: è la seconda morte di un popolo, quella che lo priva della sua voce e del suo diritto di esistere nel racconto della storia.

    Forse, di tutto questo, resteranno solo le parole — e il dovere morale di ricordare che anche le pietre, come gli uomini, sanno gridare.

    #Palestina #MemoriaCulturale #PatrimoniPerduti #LaSecondaMorte #CulturaEDistruzione #Gaza #DirittiUmani #MemoriaStorica #ArteESopravvivenza #StoriaNegata #HumanityInRuins #PeaceThroughCulture
    🕯️ LA SECONDA MORTE Una perdita umana è il pensiero ricorrente, la ferita più profonda e l’ossessione che accompagna ogni conflitto. Nulla da obiettare. Eppure, esiste una ferita ancora più silenziosa e nascosta, perché raramente percepita nella sua interezza. È la ferita della cancellazione. Un conflitto non porta con sé soltanto morti e dolore: diventa sinonimo di “annullamento”, di rimozione totale della memoria, della storia, dell’identità stessa di un popolo. Come se la sua cultura non avesse mai avuto diritto di esistere. Come se le sue pietre, le sue strade, i suoi teatri e le sue biblioteche non avessero mai parlato. Dal 2022 abbiamo pianto la distruzione del teatro di Odessa, simbolo di arte e bellezza in tempo di guerra. Ebbene, oggi lo stesso copione si ripete nella Gaza che non riconosce più se stessa, dove è difficile persino trovare qualcosa da salvare, se non la tenacia di chi, ancora, sopravvive fra le macerie. E sia chiaro: nessun edificio, nessuna chiesa, nessun archivio potrà mai valere quanto una vita umana. 👉 Ma distruggere i luoghi della memoria significa anche questo: lasciare che la verità di un popolo venga raccontata da altri. Da un sistema mediatico e storiografico che non può garantire il sacrosanto principio di imparzialità. Ci resta allora solo l’immaginazione. Immaginare ciò che non esiste più — o che forse tornerà a vivere, ma secondo i canoni della speculazione e dei progetti di chi costruirà nuovi viadotti, resort, infrastrutture che nulla hanno a che vedere con la memoria palestinese. E non è retorica. Secondo il report “All That is Lost” dell’organizzazione PEN America, sono oltre 300 i siti culturali distrutti o gravemente danneggiati a Gaza. Fra essi, la casa di Yasser Arafat, trasformata in centro culturale dopo la sua morte, oggi ridotta in rovina. Il Centro Culturale Rashad El Shawa, dove negli anni ’90 si discuteva di pace con Bill Clinton, è stato raso al suolo nel novembre 2024. E ancora la libreria di Samir Mansour, simbolo di resilienza culturale, e la Moschea Omari, che custodiva 20.000 volumi antichi — oggi polvere. Polvere come il pavimento a mosaico della Chiesa bizantina di Jabalia, costruita nel 444 d.C., testimone di secoli di convivenza religiosa e di storia condivisa. Colpita anch’essa, cancellata. E così, la cultura scivola via, insieme alla memoria. Perché la distruzione del patrimonio artistico non è mai solo un “danno collaterale”: è la seconda morte di un popolo, quella che lo priva della sua voce e del suo diritto di esistere nel racconto della storia. Forse, di tutto questo, resteranno solo le parole — e il dovere morale di ricordare che anche le pietre, come gli uomini, sanno gridare. 🕯️ #Palestina #MemoriaCulturale #PatrimoniPerduti #LaSecondaMorte #CulturaEDistruzione #Gaza #DirittiUmani #MemoriaStorica #ArteESopravvivenza #StoriaNegata #HumanityInRuins #PeaceThroughCulture
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  • Synadentix – Advanced Oral Health Supplement for Gums & Teeth

    Discover Synadentix, the natural oral supplement that supports gum health, freshens breath, and strengthens teeth from within. Read reviews, ingredients, and benefits

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    Synadentix – Natural Oral & Gum Health Supplement
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  • San Martin di Tours Fondatore del Cristianesimo Celtico Druidico di San Martin in Giungenza Culdea Benedettina Maurista Chemica Antiquaria Officinale il Celta Pannone GalloRomano Già Milite delle Milizie di Flavio Giuliano Imperadore Iniziato dallo Stesso ai Misteria transmessigli dal Sommo Libanio di Cesarea nella Oasi dei Cerbiatti sulla OndaViva del Magno Alessandro Imperardore Imperadore .........
    San Martin di Tours Fondatore del Cristianesimo Celtico Druidico di San Martin in Giungenza Culdea Benedettina Maurista Chemica Antiquaria Officinale il Celta Pannone GalloRomano Già Milite delle Milizie di Flavio Giuliano Imperadore Iniziato dallo Stesso ai Misteria transmessigli dal Sommo Libanio di Cesarea nella Oasi dei Cerbiatti sulla OndaViva del Magno Alessandro Imperardore Imperadore .........
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  • When Do You Need an Inlay or Onlay? Signs & Treatment Guide

    Discover when you might need an inlay or onlay to restore your smile. This detailed guide by an Irving dentist explains the signs, benefits, and treatment process, helping you make the right choice for lasting dental health and aesthetics. Read more!

    click here:- https://differ.blog/p/when-do-you-need-an-inlay-or-onlay-signs-treatment-guide-b6f6b1
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  • Ci vogliono docili,
    riciclati e colpevoli.

    Mentre ti dicono di fare la doccia in 3 minuti, loro si lavano l’anima in piscine riscaldate a 30 gradi.

    Mentre ti insegnano a mangiare grilli, si servono filetti da 500 euro, annaffiati da vini che tu vedrai solo in cartolina.

    Mentre ti obbligano alla raccolta differenziata, il loro jet privato in un solo volo inquina più di quanto tu potresti inquinare in dieci vite da peccatore ecologico.

    Ti fanno sentire in colpa per il clima, ma non mollano una poltrona,
    un benefit, un summit
    con catering di lusso.

    Tu con la bici, loro con l’elicottero.

    Tu a risparmiare sulla bolletta, loro a scaldarsi col gas dei conflitti.

    Non è ecologia.
    È controllo.

    L’ecologia è diventata la nuova religione dei padroni: tu preghi, loro peccano. E ti fanno pagare il conto.

    Queste bestie non salvano il pianeta. Salvano solo il loro potere.
    Ci vogliono docili, riciclati e colpevoli. Mentre ti dicono di fare la doccia in 3 minuti, loro si lavano l’anima in piscine riscaldate a 30 gradi. Mentre ti insegnano a mangiare grilli, si servono filetti da 500 euro, annaffiati da vini che tu vedrai solo in cartolina. Mentre ti obbligano alla raccolta differenziata, il loro jet privato in un solo volo inquina più di quanto tu potresti inquinare in dieci vite da peccatore ecologico. Ti fanno sentire in colpa per il clima, ma non mollano una poltrona, un benefit, un summit con catering di lusso. Tu con la bici, loro con l’elicottero. Tu a risparmiare sulla bolletta, loro a scaldarsi col gas dei conflitti. Non è ecologia. È controllo. L’ecologia è diventata la nuova religione dei padroni: tu preghi, loro peccano. E ti fanno pagare il conto. Queste bestie non salvano il pianeta. Salvano solo il loro potere.
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  • https://healthmetabolismreset.com/benefits-of-eggs-in-weight-loss-and-life/
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    Benefits of Eggs in Weight Loss and Daily Life
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  • Lavandini, 1 ,sciopera contro i soldi ai docenti , economicamente sottopagati , considerati,senza offesa,quasi indigenti come altri lavoratori e pensionati, alla fame, ; Lavandini , 2, non sciopera contro benestanti,o, ricconi,di qualsiasi partito , meglio se di sinistra..

    Source: https://x.com/BrandauerLudwig/status/1987555111724339371?t=1stUEeiXKrmNEEmbztwmIQ&s=19
    Lavandini, 1 ,sciopera contro i soldi ai docenti , economicamente sottopagati , considerati,senza offesa,quasi indigenti come altri lavoratori e pensionati, alla fame, ; Lavandini , 2, non sciopera contro benestanti,o, ricconi,di qualsiasi partito , meglio se di sinistra.. Source: https://x.com/BrandauerLudwig/status/1987555111724339371?t=1stUEeiXKrmNEEmbztwmIQ&s=19
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  • #Garlasco Per la famiglia, il dna di Sempio trovato sotto quella benedetta unghia di #ChiaraPoggi derivante "da contatto diretto da difesa" sarebbe un'invenzione.
    Nientemeno.
    Sembra a me o con la mezza vittoria di Venditti qualcuno ha ritrovato la favella?
    Sotto le unghie di Chiara Poggi il dna di Sempio: “Contatto diretto da difesa”
    L’ipotesi choc rilanciata dalla trasmissione “Ore 14 sera” su Rai 2...
    https://laprovinciapavese.gelocal.it/speciale/delitto-di-garlasco/2025/11/08/news/sotto_le_unghie_di_chiara_poggi_il_dna_di_sempio_contatto_diretto_da_difesa-15387851/
    #Garlasco Per la famiglia, il dna di Sempio trovato sotto quella benedetta unghia di #ChiaraPoggi derivante "da contatto diretto da difesa" sarebbe un'invenzione. Nientemeno. Sembra a me o con la mezza vittoria di Venditti qualcuno ha ritrovato la favella? Sotto le unghie di Chiara Poggi il dna di Sempio: “Contatto diretto da difesa” L’ipotesi choc rilanciata dalla trasmissione “Ore 14 sera” su Rai 2... https://laprovinciapavese.gelocal.it/speciale/delitto-di-garlasco/2025/11/08/news/sotto_le_unghie_di_chiara_poggi_il_dna_di_sempio_contatto_diretto_da_difesa-15387851/
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  • EFFETTO MAMDA – yes, but… calma

    Quando si percepiscono venti di cambiamento, parole di speranza e propositi basati su solidarietà e bene comune, è umano lasciarsi trascinare.
    Ci emozioniamo, ci esaltiamo, sentiamo di nuovo che “qualcosa si muove”.

    Ma — proprio perché di illusioni ne abbiamo collezionate parecchie — un po’ di prudenza civica non guasta.

    È un bel risultato, quello dei cittadini di New York con l’elezione di Zhoran Mamdani. Faccia pulita, linguaggio diretto, spirito socialdemocratico e un programma che mette al centro i diritti di tutti.
    Bello, ispirante. Ma da qui a farne un modello da importare chiavi in mano per Milano... calma.

    Negli ultimi giorni si è scatenata una specie di febbre da “Effetto Mamda”: c’è chi sogna di trovare un sindaco simile, chi lancia sondaggi come se si trattasse di un casting per il Grande Fratello della politica civica. Tutto comprensibile. Ma davvero crediamo che basti un volto giovane e carismatico per rimettere in sesto una città ferita da anni di malgoverno e autoreferenzialità?
    Non è pessimismo, ma memoria. E qualche punto fermo ci serve per non ripetere gli stessi errori

    Tre cose semplici da considerare:

    1️⃣ Milano non è New York.
    Le due città hanno morfologie, mix sociali e strutture urbanistiche profondamente diverse. Laddove New York è un mosaico di distretti autonomi e di comunità organizzate, Milano vive ancora una rigida centralizzazione amministrativa e un’urbanistica spesso piegata agli interessi immobiliari. I modelli non si “esportano”: si contestualizzano.
    Forse ora come ora qualunque schema ci sembra "oro colato" davanti al fallimento del "Modello Milano".

    2️⃣ Basta con l’uomo solo al comando.
    L’eroe solitario, bello e magnetico come un dio pagano, non serve più. Lo abbiamo visto, lo abbiamo applaudito, e troppe volte ci ha deluso. Il cambiamento vero nasce dal lavoro collettivo, dalle reti civiche, dalla condivisione del potere decisionale.
    Ma a patto che sapremo guardare oltre la concorrenza fra i nostri gruppi politici di opposizione e mettendo da parte le mire personali. Altrimenti la disfatta del 2021 sarà la stessa. Basta guardarsi in cagnesco quindi e ripartiamo.

    3️⃣ Le intenzioni non bastano.
    Stiamo già brindando a un cambiamento che deve ancora tradursi in politiche concrete. È un po’ come il Nobel a Obama: simbolico, ma prematuro. Dietro ogni volto nuovo serve un progetto, una visione collettiva e strutturata.

    E quindi?

    Non è questione di non credere al cambiamento. È questione di non farsi incantare dai riflessi del cambiamento apparente.

    Per Milano, serve una rotta chiara:

    Un candidato empatico ma circondato da una squadra forte, capace di ricucire il legame fra istituzioni e cittadini. Il leader da solo non basta più.

    Un programma concreto, pochi punti ma chiari, costruiti dai quartieri verso il centro. Basta libri dei sogni, servono agende nate dal basso: dal trasporto pubblico all’abitare, dalla giustizia sociale alla qualità della vita.

    Un patto civico nuovo, dove le Municipalità non siano più la “Serie B” della politica, ma il cuore pulsante del cambiamento reale.

    Milano non ha bisogno di un Messia o di un guru come di un profeta, ma di un’etica pubblica nuova.
    Una mentalità diversa, che parta da noi cittadini attivi. Perché senza una spinta collettiva, nemmeno il “Mamdani” più ispirato potrà salvarci.
    Va bene esultare, sognare, farsi contagiare da un entusiasmo sano.
    Ma ricordiamoci che ogni sbornia finisce… e il lunedì arriva per tutti.


    In bocca al lupo, “Mamda”. Ora tocca a noi.
    Posiamo i calici e mettiamoci al lavoro.

    #EffettoMamda #MilanoCivica #PoliticaConcreta #CambiamentoVero #LeadershipDiffusa #Partecipazione #CittàCheCambia #AttivismoCivico
    ✳️ EFFETTO MAMDA – yes, but… calma ✳️ Quando si percepiscono venti di cambiamento, parole di speranza e propositi basati su solidarietà e bene comune, è umano lasciarsi trascinare. Ci emozioniamo, ci esaltiamo, sentiamo di nuovo che “qualcosa si muove”. Ma — proprio perché di illusioni ne abbiamo collezionate parecchie — un po’ di prudenza civica non guasta. ✋ È un bel risultato, quello dei cittadini di New York con l’elezione di Zhoran Mamdani. Faccia pulita, linguaggio diretto, spirito socialdemocratico e un programma che mette al centro i diritti di tutti. Bello, ispirante. Ma da qui a farne un modello da importare chiavi in mano per Milano... calma. Negli ultimi giorni si è scatenata una specie di febbre da “Effetto Mamda”: c’è chi sogna di trovare un sindaco simile, chi lancia sondaggi come se si trattasse di un casting per il Grande Fratello della politica civica. Tutto comprensibile. Ma davvero crediamo che basti un volto giovane e carismatico per rimettere in sesto una città ferita da anni di malgoverno e autoreferenzialità? Non è pessimismo, ma memoria. E qualche punto fermo ci serve per non ripetere gli stessi errori 👇 ⚖️ Tre cose semplici da considerare: 1️⃣ Milano non è New York. Le due città hanno morfologie, mix sociali e strutture urbanistiche profondamente diverse. Laddove New York è un mosaico di distretti autonomi e di comunità organizzate, Milano vive ancora una rigida centralizzazione amministrativa e un’urbanistica spesso piegata agli interessi immobiliari. I modelli non si “esportano”: si contestualizzano. Forse ora come ora qualunque schema ci sembra "oro colato" davanti al fallimento del "Modello Milano". 2️⃣ Basta con l’uomo solo al comando. L’eroe solitario, bello e magnetico come un dio pagano, non serve più. Lo abbiamo visto, lo abbiamo applaudito, e troppe volte ci ha deluso. Il cambiamento vero nasce dal lavoro collettivo, dalle reti civiche, dalla condivisione del potere decisionale. Ma a patto che sapremo guardare oltre la concorrenza fra i nostri gruppi politici di opposizione e mettendo da parte le mire personali. Altrimenti la disfatta del 2021 sarà la stessa. Basta guardarsi in cagnesco quindi e ripartiamo. 3️⃣ Le intenzioni non bastano. Stiamo già brindando a un cambiamento che deve ancora tradursi in politiche concrete. È un po’ come il Nobel a Obama: simbolico, ma prematuro. Dietro ogni volto nuovo serve un progetto, una visione collettiva e strutturata. 💡 E quindi? Non è questione di non credere al cambiamento. È questione di non farsi incantare dai riflessi del cambiamento apparente. Per Milano, serve una rotta chiara: Un candidato empatico ma circondato da una squadra forte, capace di ricucire il legame fra istituzioni e cittadini. Il leader da solo non basta più. Un programma concreto, pochi punti ma chiari, costruiti dai quartieri verso il centro. Basta libri dei sogni, servono agende nate dal basso: dal trasporto pubblico all’abitare, dalla giustizia sociale alla qualità della vita. Un patto civico nuovo, dove le Municipalità non siano più la “Serie B” della politica, ma il cuore pulsante del cambiamento reale. Milano non ha bisogno di un Messia o di un guru come di un profeta, ma di un’etica pubblica nuova. Una mentalità diversa, che parta da noi cittadini attivi. Perché senza una spinta collettiva, nemmeno il “Mamdani” più ispirato potrà salvarci. Va bene esultare, sognare, farsi contagiare da un entusiasmo sano. Ma ricordiamoci che ogni sbornia finisce… e il lunedì arriva per tutti. 🍷 ➡️💼 In bocca al lupo, “Mamda”. Ora tocca a noi. Posiamo i calici e mettiamoci al lavoro. #EffettoMamda #MilanoCivica #PoliticaConcreta #CambiamentoVero #LeadershipDiffusa #Partecipazione #CittàCheCambia #AttivismoCivico
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  • Le NEFANDEZZE dell'IDEOLOGIA GENDER di SINISTRA. UNIVERSITÀ di SASSARI!
    ASCOLTATE BENE!
    MASSIMA Diffusione!
    Le NEFANDEZZE dell'IDEOLOGIA GENDER di SINISTRA. UNIVERSITÀ di SASSARI! ASCOLTATE BENE! MASSIMA Diffusione!
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