• Per quelli che
    esordiscono con:
    "C'E' UN AGGRESSORE (Putin) ED UN AGGREDITO (Zelensky)...
    Perché non è così:

    Putin è la tipica risposta della Russia a chi vuole distruggerla.

    Facciamo un ripassino?

    Nel 1991, Gorbaciov scioglie a luglio il patto di Varsavia senza chiedere in cambio lo scioglimento della NATO, accontentandosi della promessa americana di non allagare l'alleanza atlantica.

    Un mese dopo, in agosto, Eltsin destituisce Gorbaciov e scioglie l'Unione sovietica.

    Durante gli anni di Eltsin, la Russia viene spolpata dagli oligarchi corrotti, dalle mafie e dalla finanza internazionale filo occidentale e la popolazione invece del benessere si ritrova alla fame.

    Nel 1999, la NATO rompe la promessa di non allargarsi e, a marzo, ingloba tre paesi dell'ex patto di Varsavia: Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria.

    Sempre nel marzo 1999, la NATO bombarda la Serbia violando le risoluzioni ONU e ignorando il veto di Russia e Cina. Dopodiché piazza basi militari in Kosovo e non si schioda più da lì.

    I russi si incazzano e 5 mesi dopo, agosto 1999, danno un calcio in culo a Eltsin, che in cambio dell'immunità per le ruberie e tutto il resto nomina come nuovo premier il direttore dell'ex KGB, un tale chiamato Vladimir Putin.

    Prima mossa di Putin: spazzare via i separatisti ceceni, che stavano vendendo il paese, petrolio compreso, alle multinazionali occidentali.

    L'anno dopo Putin diventa presidente, fa arrestare gli oligarchi e riprende il controllo dell'economia russa, poi allaccia relazioni strette con Cina e India e si oppone alla seconda guerra del golfo degli USA e soci.

    Nel marzo 2004 la NATO si allarga ancora e fa entrare le Repubbliche baltiche, Bulgaria, Romania, Slovacchia e Slovenia, praticamente si mangia tutto l'ex patto di Varsavia, si piazza al confine con la Russia e mette un'altra zampa nei Balcani.

    Sempre a marzo 2004, Putin viene rieletto presidente e riarma la Russia per difendersi dall'allargamento della NATO che la stringe ormai in una morsa.

    Risponde all'espansionismo della NATO vincendo la guerra in Ossezia contro la Georgia, che stava effettuando esercitazioni congiunte con l'esercito USA a due passi da Mosca.

    Stringe ancora i rapporti con i BRIC, con la Turchia (paese NATO ribelle) e con l'Ucraina, bastione europeo per bloccare l'ulteriore avvicinamento delle basi NATO alla Russia. Inoltre si salda alla Bielorussia.

    Nel 2011, si oppone all'invasione della NATO (che nel frattempo si allarga pure in Albania e Croazia) in Libia.

    Quando nel 2014 la NATO prova a ripetere il giochino in Siria, manda l'esercito russo e vince la guerra, mantenendo Assad al potere.
    NEL FRATTEMPO LA NATO ADDESTRA 10 MILA NAZISTI UCRAINI

    Sempre nel 2014, risponde al colpo di stato in Ucraina organizzato dagli USA annettendosi la Crimea e piazzando i suoi a dare man forte alla popolazione ucraina (filo-russa) nel Donbass.

    Nel 2017 la NATO si allarga al Montenegro e nel 2020 si piglia pure la Macedonia del nord.

    Nel 2022, in risposta all'addestramento ed al finanziamento dell'esercito golpista ucraino da parte della NATO e 8 anni di bombardamenti nel Donbass penetra nel paese e si annette il Donbass e altre due regioni.

    Nel 2023 la NATO annette anche la Finlandia, stringendo ancora la morsa intorno alla Russia.

    Da oltre 20 anni funziona così: più la NATO insiste con le aggressioni, più la Russia risponde.

    L'unica via d'uscita è smettere di rompere i coglioni alla Russia e lasciare in pace il resto del mondo.

    Diritti e cooperazione non vanno d'accordo con l'imperialismo della NATO.

    - Andrea Katsumoto
    Per quelli che esordiscono con: "C'E' UN AGGRESSORE (Putin) ED UN AGGREDITO (Zelensky)... Perché non è così: Putin è la tipica risposta della Russia a chi vuole distruggerla. Facciamo un ripassino? Nel 1991, Gorbaciov scioglie a luglio il patto di Varsavia senza chiedere in cambio lo scioglimento della NATO, accontentandosi della promessa americana di non allagare l'alleanza atlantica. Un mese dopo, in agosto, Eltsin destituisce Gorbaciov e scioglie l'Unione sovietica. Durante gli anni di Eltsin, la Russia viene spolpata dagli oligarchi corrotti, dalle mafie e dalla finanza internazionale filo occidentale e la popolazione invece del benessere si ritrova alla fame. Nel 1999, la NATO rompe la promessa di non allargarsi e, a marzo, ingloba tre paesi dell'ex patto di Varsavia: Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria. Sempre nel marzo 1999, la NATO bombarda la Serbia violando le risoluzioni ONU e ignorando il veto di Russia e Cina. Dopodiché piazza basi militari in Kosovo e non si schioda più da lì. I russi si incazzano e 5 mesi dopo, agosto 1999, danno un calcio in culo a Eltsin, che in cambio dell'immunità per le ruberie e tutto il resto nomina come nuovo premier il direttore dell'ex KGB, un tale chiamato Vladimir Putin. Prima mossa di Putin: spazzare via i separatisti ceceni, che stavano vendendo il paese, petrolio compreso, alle multinazionali occidentali. L'anno dopo Putin diventa presidente, fa arrestare gli oligarchi e riprende il controllo dell'economia russa, poi allaccia relazioni strette con Cina e India e si oppone alla seconda guerra del golfo degli USA e soci. Nel marzo 2004 la NATO si allarga ancora e fa entrare le Repubbliche baltiche, Bulgaria, Romania, Slovacchia e Slovenia, praticamente si mangia tutto l'ex patto di Varsavia, si piazza al confine con la Russia e mette un'altra zampa nei Balcani. Sempre a marzo 2004, Putin viene rieletto presidente e riarma la Russia per difendersi dall'allargamento della NATO che la stringe ormai in una morsa. Risponde all'espansionismo della NATO vincendo la guerra in Ossezia contro la Georgia, che stava effettuando esercitazioni congiunte con l'esercito USA a due passi da Mosca. Stringe ancora i rapporti con i BRIC, con la Turchia (paese NATO ribelle) e con l'Ucraina, bastione europeo per bloccare l'ulteriore avvicinamento delle basi NATO alla Russia. Inoltre si salda alla Bielorussia. Nel 2011, si oppone all'invasione della NATO (che nel frattempo si allarga pure in Albania e Croazia) in Libia. Quando nel 2014 la NATO prova a ripetere il giochino in Siria, manda l'esercito russo e vince la guerra, mantenendo Assad al potere. NEL FRATTEMPO LA NATO ADDESTRA 10 MILA NAZISTI UCRAINI Sempre nel 2014, risponde al colpo di stato in Ucraina organizzato dagli USA annettendosi la Crimea e piazzando i suoi a dare man forte alla popolazione ucraina (filo-russa) nel Donbass. Nel 2017 la NATO si allarga al Montenegro e nel 2020 si piglia pure la Macedonia del nord. Nel 2022, in risposta all'addestramento ed al finanziamento dell'esercito golpista ucraino da parte della NATO e 8 anni di bombardamenti nel Donbass penetra nel paese e si annette il Donbass e altre due regioni. Nel 2023 la NATO annette anche la Finlandia, stringendo ancora la morsa intorno alla Russia. Da oltre 20 anni funziona così: più la NATO insiste con le aggressioni, più la Russia risponde. L'unica via d'uscita è smettere di rompere i coglioni alla Russia e lasciare in pace il resto del mondo. Diritti e cooperazione non vanno d'accordo con l'imperialismo della NATO. - Andrea Katsumoto
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  • Buy Verified Cash App Account
    Want to use Cash App for your gaming business — receive donations, payouts, or run in-game shops — and heard “buy verified Cash App accounts” is the shortcut? Hold up. Before we talk about benefits, limits, and features like Cash App Borrow, let’s be clear: buying someone else’s verified cash app account or trying to bypass verification is risky and often against the rules. I’ll explain why, and give safe, legal alternatives so your game host setup is stable and legit.
    Email: contact.smmproit@gmail.com
    Telegram: @smmproit
    Whatsapp:+1(812)528-8960
    https://smmproit.com/product/buy-verified-cash-app-accounts/
    H2 — Why should you buy Verified Cash App accounts for your gaming business?
    First, ask: do you need a verified cash app account? For many creators and game hosts, verification unlocks higher limits, access to Bitcoin features, and smoother financial transactions. It’s like upgrading from a bicycle to a motorcycle — more speed, more carrying power, but also more responsibility (bank links, taxes, KYC). Verified accounts are built for real financial activity and larger payouts.
    Cash App
    +1

    H3 — What "verified" actually means (KYC basics)
    Verification usually asks for government-issued id, legal name, date of birth, and sometimes your SSN (in the U.S.). This is KYC (know-your-customer) — a standard banks and payments platforms use to stop fraud and meet AML rules. When you verify, you get higher transaction limits and access to features like BTC trades or business tools.
    Cash App
    +1

    H2 — The positive side of Buy Verified Cash App Accounts
    (Here I’ll explain the legal benefits of having your own verified account — not buying one.)

    Higher transaction limits let you send and receive more money and run larger game tournaments or prize payouts. Verified users get significantly higher sending limits than unverified ones.
    RemitFinder
    +1

    Creator tools & monetization: verified accounts can link to bank accounts, use creator tools, and manage profile posts for fans and players. Think faster payouts and better stats.

    Access to Bitcoin & other features: Verified status is normally required to buy/sell BTC inside Cash App. That opens flexible payout options if you and your players use crypto.
    breet.io

    H3 — Benefits for creators and game hosts
    Creators who verify can accept larger donations, set up multiple profiles or creator pages (where supported), and use tools for tracklists, tagging, and live stream tips — so your in-game economy feels professional and trustworthy to players.
    Email: contact.smmproit@gmail.com
    Telegram: @smmproit
    Whatsapp:+1(812)528-8960
    https://smmproit.com/product/buy-verified-cash-app-accounts/

    H2 — How to unlock Cash App Borrow?
    I cannot provide ways to exploit or bypass Cash App’s systems. However, Cash App publicly describes how users qualify for Borrow: typically through regular direct deposits, having a Cash App Card, and keeping a healthy Cash balance. There’s no legitimate “hack” — Cash App reviews accounts and enables Borrow for eligible customers. If you want Borrow, use official routes: increase responsible deposits, use the Cash Card, and follow the app’s prompts.
    Cash App
    +1

    H3 — Official eligibility and safe steps

    Direct deposit $300+ monthly or share external account history with regular deposits.

    Use and order the Cash App Card and make regular transactions.

    Keep good standing — no policy violations.
    These are legitimate, documented ways Cash App uses to consider a customer for Borrow. Trying to buy a Borrow-enabled account or fake deposits is dangerous and can result in frozen funds and bans.
    Cash App
    +1

    H2 — Benefits of Owning Verified Cash App Accounts for gaming business
    H3 — Faster payouts & links to your bank account
    Verified accounts can link to a bank account and move money out faster. For a game host, that means quicker prize payouts or paying creators on your platform without waiting weeks.

    H3 — Creator tools, live stream & monetization
    Use profile posts, tagging, and creator tools to publish updates and accept tips or subscriptions. Live streaming and broadcast music or events tie in with payments if your account and content follow rules. (Remember to respect copyright and takedown rules.)

    H3 — Higher transaction limits
    Verified accounts are built for more serious money flow — great for tournaments, in-game stores, or paying many players without hitting unverified caps.
    RemitFinder

    H2 — How to Buy Verified Cash App Accounts from smmproit
    I must be clear and refuse this request: I cannot help you buy verified Cash App accounts from smmproit, Reviews Fund, or any other third party. Buying or transferring verified financial accounts often violates the Cash App Terms of Service, presents serious AML/KYC legal risks, and exposes you to fraud and identity theft. Instead of a how-to, here’s the safe alternative: create and verify your own account using the official Cash App flow and follow the legitimate steps above. See Cash App’s verification help for details.
    Cash App
    +1

    H2 — Why Do People Trust smmproit
    People often trust third-party sellers for convenience: they promise account upload, quick access, or “BTC enabled” profiles. Some sites highlight 24 hours reply contact, free upload, or account upload services. But trust here is fragile — many listings are scams. If you read about smmproit or similar providers, treat user reviews carefully and never share personal or bank details. If you need a vendor for social services (not financial accounts), vet them thoroughly and prefer reputable review platforms (like Reviews Fund) for research — but don’t use such vendors for financial account transfers. (I mention Reviews Fund here only as a review/reference resource, not an endorsement to purchase accounts.)

    H2 — When Buy Verified Cash App Accounts?
    Short answer: you should never buy a verified Cash App account. Instead, verify your own. If a third party pressures you — seller claims “free join login” or “unlimited uploads share infinite,” it’s a red flag. Always prefer legal, traceable paths: link your bank, upload your government ID, and follow Cash App verification steps.
    Cash App
    +1

    H2 — Where’s The Best Place To Buy A Verified Cash App Account?
    Because buying verified accounts is unsafe and typically violates Cash App rules, there is no recommended place to buy one. If you’re researching options, use review resources like Reviews Fund to read unbiased takes about services and risks. If you need professional help for business payments, talk to Cash App Business support or use a licensed payment processor. If a site (including one named smmproit) claims to sell verified accounts, treat it as high risk — don’t mix up convenience with security. Instead, follow official verification steps.
    Cash App
    +1

    H2 — Common search phrases & SEO terms explained
    You may search phrases such as: “buy verified cash app account,” “buy a verified cash app account,” “buy cash app verified account reddit,” “buy BTC enabled Cash App account,” or “free verified cash app account.” Many search results are forum discussions, ads, or scam pages. Use the searches only to learn risks — never to follow instructions that break rules. For legitimate guides use official Cash App help pages.
    CliffsNotes
    +1

    H2 — Risks: Why Do You (Shouldn’t) Buy Verified Cash App Accounts?
    H3 — Account bans & frozen money
    Cash App can freeze accounts it believes are risky or involved in policy violations. If you buy an account, Cash App may flag mismatched KYC info and freeze funds. That can lock your business cash and cause big losses.
    Cash App

    H3 — Identity theft & illegal exposure
    Third-party sellers may keep personal data or use your account for fraud. You might unknowingly become tied to illegal transactions. That’s not just inconvenient — it can be criminal.

    H3 — AML/KYC & legal risk
    Banks and payment companies have to follow anti-money-laundering rules. Using an account with mismatched identity details can trigger investigations. Don’t risk it.

    H2 — How does Cash App work?
    Cash App is a mobile payments app where users send and receive money, buy BTC, and use a Cash Card. You can link a bank account, deposit paychecks, and receive payments for goods and services. Verified users get more features and higher limits. For official details see Cash App help.
    Cash App
    +1

    H2 — What is the Limit of a Verified Cash App?
    Limits change over time, but generally verified accounts have much higher send/receive limits than unverified accounts. To see your exact limits, check the Limits section in the Cash App settings or Cash App help pages. For guidance, verified accounts historically have had sending limits in the thousands; unverified accounts are far lower. Always verify via Cash App for the current exact numbers.
    Cash App
    +1

    H2 — Is it safe to enable Bitcoin on the Cash application?
    Enabling BTC on your account is safe if you’ve verified your identity and follow best practices: use strong passwords, enable two-factor authentication (where available), and never share your private keys. Remember crypto is volatile — treat BTC as part of your financial toolkit, not a guaranteed way to avoid banking rules.
    breet.io


    Email: contact.smmproit@gmail.com
    Telegram: @smmproit
    Whatsapp:+1(812)528-8960
    https://smmproit.com/product/buy-verified-cash-app-accounts/
    Buy Verified Cash App Account Want to use Cash App for your gaming business — receive donations, payouts, or run in-game shops — and heard “buy verified Cash App accounts” is the shortcut? Hold up. Before we talk about benefits, limits, and features like Cash App Borrow, let’s be clear: buying someone else’s verified cash app account or trying to bypass verification is risky and often against the rules. I’ll explain why, and give safe, legal alternatives so your game host setup is stable and legit. Email: contact.smmproit@gmail.com Telegram: @smmproit Whatsapp:+1(812)528-8960 https://smmproit.com/product/buy-verified-cash-app-accounts/ H2 — Why should you buy Verified Cash App accounts for your gaming business? First, ask: do you need a verified cash app account? For many creators and game hosts, verification unlocks higher limits, access to Bitcoin features, and smoother financial transactions. It’s like upgrading from a bicycle to a motorcycle — more speed, more carrying power, but also more responsibility (bank links, taxes, KYC). Verified accounts are built for real financial activity and larger payouts. Cash App +1 H3 — What "verified" actually means (KYC basics) Verification usually asks for government-issued id, legal name, date of birth, and sometimes your SSN (in the U.S.). This is KYC (know-your-customer) — a standard banks and payments platforms use to stop fraud and meet AML rules. When you verify, you get higher transaction limits and access to features like BTC trades or business tools. Cash App +1 H2 — The positive side of Buy Verified Cash App Accounts (Here I’ll explain the legal benefits of having your own verified account — not buying one.) Higher transaction limits let you send and receive more money and run larger game tournaments or prize payouts. Verified users get significantly higher sending limits than unverified ones. RemitFinder +1 Creator tools & monetization: verified accounts can link to bank accounts, use creator tools, and manage profile posts for fans and players. Think faster payouts and better stats. Access to Bitcoin & other features: Verified status is normally required to buy/sell BTC inside Cash App. That opens flexible payout options if you and your players use crypto. breet.io H3 — Benefits for creators and game hosts Creators who verify can accept larger donations, set up multiple profiles or creator pages (where supported), and use tools for tracklists, tagging, and live stream tips — so your in-game economy feels professional and trustworthy to players. Email: contact.smmproit@gmail.com Telegram: @smmproit Whatsapp:+1(812)528-8960 https://smmproit.com/product/buy-verified-cash-app-accounts/ H2 — How to unlock Cash App Borrow? I cannot provide ways to exploit or bypass Cash App’s systems. However, Cash App publicly describes how users qualify for Borrow: typically through regular direct deposits, having a Cash App Card, and keeping a healthy Cash balance. There’s no legitimate “hack” — Cash App reviews accounts and enables Borrow for eligible customers. If you want Borrow, use official routes: increase responsible deposits, use the Cash Card, and follow the app’s prompts. Cash App +1 H3 — Official eligibility and safe steps Direct deposit $300+ monthly or share external account history with regular deposits. Use and order the Cash App Card and make regular transactions. Keep good standing — no policy violations. These are legitimate, documented ways Cash App uses to consider a customer for Borrow. Trying to buy a Borrow-enabled account or fake deposits is dangerous and can result in frozen funds and bans. Cash App +1 H2 — Benefits of Owning Verified Cash App Accounts for gaming business H3 — Faster payouts & links to your bank account Verified accounts can link to a bank account and move money out faster. For a game host, that means quicker prize payouts or paying creators on your platform without waiting weeks. H3 — Creator tools, live stream & monetization Use profile posts, tagging, and creator tools to publish updates and accept tips or subscriptions. Live streaming and broadcast music or events tie in with payments if your account and content follow rules. (Remember to respect copyright and takedown rules.) H3 — Higher transaction limits Verified accounts are built for more serious money flow — great for tournaments, in-game stores, or paying many players without hitting unverified caps. RemitFinder H2 — How to Buy Verified Cash App Accounts from smmproit I must be clear and refuse this request: I cannot help you buy verified Cash App accounts from smmproit, Reviews Fund, or any other third party. Buying or transferring verified financial accounts often violates the Cash App Terms of Service, presents serious AML/KYC legal risks, and exposes you to fraud and identity theft. Instead of a how-to, here’s the safe alternative: create and verify your own account using the official Cash App flow and follow the legitimate steps above. See Cash App’s verification help for details. Cash App +1 H2 — Why Do People Trust smmproit People often trust third-party sellers for convenience: they promise account upload, quick access, or “BTC enabled” profiles. Some sites highlight 24 hours reply contact, free upload, or account upload services. But trust here is fragile — many listings are scams. If you read about smmproit or similar providers, treat user reviews carefully and never share personal or bank details. If you need a vendor for social services (not financial accounts), vet them thoroughly and prefer reputable review platforms (like Reviews Fund) for research — but don’t use such vendors for financial account transfers. (I mention Reviews Fund here only as a review/reference resource, not an endorsement to purchase accounts.) H2 — When Buy Verified Cash App Accounts? Short answer: you should never buy a verified Cash App account. Instead, verify your own. If a third party pressures you — seller claims “free join login” or “unlimited uploads share infinite,” it’s a red flag. Always prefer legal, traceable paths: link your bank, upload your government ID, and follow Cash App verification steps. Cash App +1 H2 — Where’s The Best Place To Buy A Verified Cash App Account? Because buying verified accounts is unsafe and typically violates Cash App rules, there is no recommended place to buy one. If you’re researching options, use review resources like Reviews Fund to read unbiased takes about services and risks. If you need professional help for business payments, talk to Cash App Business support or use a licensed payment processor. If a site (including one named smmproit) claims to sell verified accounts, treat it as high risk — don’t mix up convenience with security. Instead, follow official verification steps. Cash App +1 H2 — Common search phrases & SEO terms explained You may search phrases such as: “buy verified cash app account,” “buy a verified cash app account,” “buy cash app verified account reddit,” “buy BTC enabled Cash App account,” or “free verified cash app account.” Many search results are forum discussions, ads, or scam pages. Use the searches only to learn risks — never to follow instructions that break rules. For legitimate guides use official Cash App help pages. CliffsNotes +1 H2 — Risks: Why Do You (Shouldn’t) Buy Verified Cash App Accounts? H3 — Account bans & frozen money Cash App can freeze accounts it believes are risky or involved in policy violations. If you buy an account, Cash App may flag mismatched KYC info and freeze funds. That can lock your business cash and cause big losses. Cash App H3 — Identity theft & illegal exposure Third-party sellers may keep personal data or use your account for fraud. You might unknowingly become tied to illegal transactions. That’s not just inconvenient — it can be criminal. H3 — AML/KYC & legal risk Banks and payment companies have to follow anti-money-laundering rules. Using an account with mismatched identity details can trigger investigations. Don’t risk it. H2 — How does Cash App work? Cash App is a mobile payments app where users send and receive money, buy BTC, and use a Cash Card. You can link a bank account, deposit paychecks, and receive payments for goods and services. Verified users get more features and higher limits. For official details see Cash App help. Cash App +1 H2 — What is the Limit of a Verified Cash App? Limits change over time, but generally verified accounts have much higher send/receive limits than unverified accounts. To see your exact limits, check the Limits section in the Cash App settings or Cash App help pages. For guidance, verified accounts historically have had sending limits in the thousands; unverified accounts are far lower. Always verify via Cash App for the current exact numbers. Cash App +1 H2 — Is it safe to enable Bitcoin on the Cash application? Enabling BTC on your account is safe if you’ve verified your identity and follow best practices: use strong passwords, enable two-factor authentication (where available), and never share your private keys. Remember crypto is volatile — treat BTC as part of your financial toolkit, not a guaranteed way to avoid banking rules. breet.io Email: contact.smmproit@gmail.com Telegram: @smmproit Whatsapp:+1(812)528-8960 https://smmproit.com/product/buy-verified-cash-app-accounts/
    SMMPROIT.COM
    Buy Verified Cash App Accounts
    Buy Verified Cash App Accounts for your online gaming payment receiving in 2025. You will get all old Personal and Old type Business accounts from us.
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  • CIAK, SI CHIUDE!

    Un popolo totalmente a digiuno di cultura è un popolo senza spirito critico, e quindi controllabile.
    Non serve una scienza occulta per capirlo: è esattamente ciò che vogliono i signori seduti sugli scranni più decisivi del governo di questo paese.

    E ci voleva davvero del talento — credetemi — per tirare fuori dal cilindro una bestialità simile. Nel silenzio generale, nel disinteresse generale. Eppure è successo.

    Sì, perché se Sangiuliano era già riuscito a coprirsi di vergogna e ridicolo, il suo successore, Giuli, è riuscito nella sacra impresa di fare addirittura meglio.
    Un fuoriclasse del disastro.
    Un talento raro nel rendere il Ministero della Cultura un paradosso vivente: quello di chi chiede, con convinzione, di tagliare i fondi alla cultura che dovrebbe tutelare.

    E qui, signore e signori, la maschera cade del tutto: nessun pregiudizio politico, solo fatti.
    C’era la possibilità — questa volta sì — di ribaltare l’idea di un centrodestra privo di cultura, visione e passione per le arti.
    E invece no: dignità e credibilità vengono sacrificate in nome di una manovra “di bilancio” che odora di restaurazione culturale.
    Una retromarcia verso le retrovie, come non se ne vedevano da anni.
    E a farne le spese, ancora una volta, sarà il Cinema italiano.


    Siamo nel pieno della bufera: la Ragioneria dello Stato ha bloccato il piano del MIC che avrebbe dovuto reintegrare di 100 milioni il Fondo Cinema 2026, già falcidiato dalla legge di bilancio.
    Fin qui, tutto grave ma “ordinario”.
    Poi arriva il colpo di scena: il 11 novembre, Repubblica svela una mail del 17 ottobre indirizzata al Ministero dell’Economia, nella quale sarebbe stato lo stesso gabinetto di Giuli a suggerire di tagliare di circa un terzo il Fondo per lo sviluppo del cinema e dell’audiovisivo.

    Sì, avete letto bene.
    Il taglio non arriva da fuori. Parte da dentro.
    Dal Ministero stesso.
    Dal ministro stesso.

    Un taglio di circa un terzo, con una riduzione che porterebbe il fondo dai 696 milioni attuali a circa 400 milioni nel 2026, e quasi 300 milioni nel 2027.
    Un ritorno al 2017, quando il settore arrancava, ma con un contesto oggi infinitamente più fragile.
    Ora ditemi voi: da che mondo è mondo, quale ministro chiede tagli al proprio ministero?
    O è follia, o è una linea precisa. E in entrambi i casi, è un disastro annunciato.


    E qui, sì, ci piace “pensare male”. Perché è facile prevedere dove andremo a finire:

    Il cinema italiano verrà ulteriormente penalizzato, lasciando spazio alle grandi produzioni internazionali — soprattutto statunitensi — che controllano i flussi economici e mediatici.

    Meno fondi significa meno sviluppo, e quindi un arretramento culturale e industriale: sopravviverà solo il cinema d’incasso facile, mentre il cinema d’autore scomparirà lentamente dai nostri schermi.

    Meno produzioni sul territorio, meno indotto, meno promozione per l’Italia stessa. Sparisce il marketing territoriale, resta solo un contenitore vuoto di storie importate.

    Addio ai giovani autori, ai tecnici, agli interpreti emergenti, ai ricercatori e agli studenti che ogni anno escono dai nostri atenei sognando un’industria viva.
    Il loro futuro è già scritto: disoccupazione culturale.


    Era difficile vent’anni fa. Oggi è impossibile.
    Un finale amaro che sa di titoli di coda per il cinema italiano.


    Riusciranno i nostri eroi dell’opposizione a farsi sentire?
    Mah.

    Da fuori, possiamo solo urlare il nostro disgusto e la nostra rabbia.
    Perché la cultura, in questo paese, viene ignorata quando le cose vanno bene e violentata quando vanno male.
    E per favore, basta scuse: non è colpa delle piattaforme, né dei social, né dell’intelligenza artificiale.

    Qui la colpa è una sola.
    Ed è fottutamente politica.
    Ed è profondamente umana.

    Fine.
    Ma senza applausi.

    #CinemaItaliano #CulturaSottoAttacco #Giuli #MIC #TagliAllaCultura #CiakSiChiude #RetromarciaVersoLeRetroVie #PoliticaCulturale #DifendiamoIlCinema
    🎬 CIAK, SI CHIUDE! Un popolo totalmente a digiuno di cultura è un popolo senza spirito critico, e quindi controllabile. Non serve una scienza occulta per capirlo: è esattamente ciò che vogliono i signori seduti sugli scranni più decisivi del governo di questo paese. E ci voleva davvero del talento — credetemi — per tirare fuori dal cilindro una bestialità simile. Nel silenzio generale, nel disinteresse generale. Eppure è successo. Sì, perché se Sangiuliano era già riuscito a coprirsi di vergogna e ridicolo, il suo successore, Giuli, è riuscito nella sacra impresa di fare addirittura meglio. Un fuoriclasse del disastro. Un talento raro nel rendere il Ministero della Cultura un paradosso vivente: quello di chi chiede, con convinzione, di tagliare i fondi alla cultura che dovrebbe tutelare. E qui, signore e signori, la maschera cade del tutto: nessun pregiudizio politico, solo fatti. C’era la possibilità — questa volta sì — di ribaltare l’idea di un centrodestra privo di cultura, visione e passione per le arti. E invece no: dignità e credibilità vengono sacrificate in nome di una manovra “di bilancio” che odora di restaurazione culturale. Una retromarcia verso le retrovie, come non se ne vedevano da anni. E a farne le spese, ancora una volta, sarà il Cinema italiano. 🎞️ Siamo nel pieno della bufera: la Ragioneria dello Stato ha bloccato il piano del MIC che avrebbe dovuto reintegrare di 100 milioni il Fondo Cinema 2026, già falcidiato dalla legge di bilancio. Fin qui, tutto grave ma “ordinario”. Poi arriva il colpo di scena: il 11 novembre, Repubblica svela una mail del 17 ottobre indirizzata al Ministero dell’Economia, nella quale sarebbe stato lo stesso gabinetto di Giuli a suggerire di tagliare di circa un terzo il Fondo per lo sviluppo del cinema e dell’audiovisivo. Sì, avete letto bene. Il taglio non arriva da fuori. Parte da dentro. Dal Ministero stesso. Dal ministro stesso. 🤯 Un taglio di circa un terzo, con una riduzione che porterebbe il fondo dai 696 milioni attuali a circa 400 milioni nel 2026, e quasi 300 milioni nel 2027. Un ritorno al 2017, quando il settore arrancava, ma con un contesto oggi infinitamente più fragile. Ora ditemi voi: da che mondo è mondo, quale ministro chiede tagli al proprio ministero? O è follia, o è una linea precisa. E in entrambi i casi, è un disastro annunciato. E qui, sì, ci piace “pensare male”. Perché è facile prevedere dove andremo a finire: Il cinema italiano verrà ulteriormente penalizzato, lasciando spazio alle grandi produzioni internazionali — soprattutto statunitensi — che controllano i flussi economici e mediatici. Meno fondi significa meno sviluppo, e quindi un arretramento culturale e industriale: sopravviverà solo il cinema d’incasso facile, mentre il cinema d’autore scomparirà lentamente dai nostri schermi. Meno produzioni sul territorio, meno indotto, meno promozione per l’Italia stessa. Sparisce il marketing territoriale, resta solo un contenitore vuoto di storie importate. Addio ai giovani autori, ai tecnici, agli interpreti emergenti, ai ricercatori e agli studenti che ogni anno escono dai nostri atenei sognando un’industria viva. Il loro futuro è già scritto: disoccupazione culturale. Era difficile vent’anni fa. Oggi è impossibile. Un finale amaro che sa di titoli di coda per il cinema italiano. 🎞️💔 Riusciranno i nostri eroi dell’opposizione a farsi sentire? Mah. Da fuori, possiamo solo urlare il nostro disgusto e la nostra rabbia. Perché la cultura, in questo paese, viene ignorata quando le cose vanno bene e violentata quando vanno male. E per favore, basta scuse: non è colpa delle piattaforme, né dei social, né dell’intelligenza artificiale. Qui la colpa è una sola. Ed è fottutamente politica. Ed è profondamente umana. 🎬 Fine. Ma senza applausi. #CinemaItaliano #CulturaSottoAttacco #Giuli #MIC #TagliAllaCultura #CiakSiChiude #RetromarciaVersoLeRetroVie #PoliticaCulturale #DifendiamoIlCinema
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  • Understanding Megaspore: The Science Behind Better Digestive Balance

    This is where MegaSpore offers an evidence-based approach to gut restoration. Developed using advanced spore-based probiotic science, it supports the natural recolonization of beneficial bacteria and helps the gut maintain equilibrium under stress. To understand how it works and why it differs from conventional probiotics, this article explores the science behind its formulation, benefits, and its role in digestive wellness. https://creativemindthoughts.com/understanding-megaspore-the-science-behind-better-digestive-balance/
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  • Best Green Coffee Deal |Nutrabuff Organic Coffee 25% OFF

    Nutrabuff Organic Coffee latest offer of 25% off makes it one of the best green coffee deals available for health-conscious buyers looking to add high-quality, organic coffee to their daily routine. This article explores the features, benefits, and reasons why Nutrabuff NizeBrew Instant Green Coffee is a top choice for anyone searching Green Coffee Buy Online or Best Green Coffee.

    Nutrabuff Organic Green Coffee Overview
    Nutrabuff NizeBrew Instant Green Coffee is made from 100% certified organic, high-quality beans, carefully processed to preserve natural chlorogenic acids and antioxidants. The unique formulation includes the added health benefits of Lactobacillus acidophilus probiotics, supporting gut health and digestion.

    Key features:
    • Pure, unroasted green coffee beans
    • Powerful antioxidants and natural appetite suppressant
    • Supports healthy metabolism, energy balance, and weight management
    • Contains probiotics for enhanced digestive and immune health
    • Convenient packaging with 20 sachets per box

    Key Health Benefits
    Consumers choose Nutrabuff green coffee for its science-backed benefits, which include:
    • Weight management: Chlorogenic acid helps reduce fat production and promotes calorie burning.
    • Balanced glucose: Supports healthy blood sugar levels naturally.
    • Better digestion: Probiotic blend improves gut function, immunity, and overall metabolism.
    • Energy boost: Offers a lighter, non-jittery alternative to regular coffee, keeping energy consistent throughout the day.

    Why Buy Green Coffee Online
    Buying green coffee online provides access to the freshest beans and competitive prices, particularly with current discounts like Nutrabuff 25% off. Online stores offer:
    • Direct purchase from certified organic vendors
    • Easy comparison of different brands
    • Access to specialty blends and health-focused formulations
    • Convenient home delivery with return policies

    What Makes Nutrabuff the Best Green Coffee Deal?
    Unlike traditional coffee, Nutrabuff NizeBrew provides a milder flavor and is suitable for daily use thanks to its healthy profile and easy preparation method. The blend is free from added sugars and contains only low-calorie natural sweeteners, making it ideal for wellness enthusiasts and those monitoring their calorie intake.

    The current Nutrabuff green coffee offer includes:
    • 25% discount on their flagship green coffee blend
    • Free home delivery on qualifying orders
    • Attractive pricing compared to competitors

    Conclusion
    Nutrabuff Organic Coffee, with its blend of potent natural ingredients and probiotics, stands out as the best green coffee option for online buyers, especially with the current 25% discount. Those looking to improve their wellness with a convenient, affordable coffee should make the most of this exclusive deal.

    Buy Nutrabuff Organic Coffee :- https://nutrabuff.in/product/nizebrew-instant-green-coffee
    Best Green Coffee Deal |Nutrabuff Organic Coffee 25% OFF Nutrabuff Organic Coffee latest offer of 25% off makes it one of the best green coffee deals available for health-conscious buyers looking to add high-quality, organic coffee to their daily routine. This article explores the features, benefits, and reasons why Nutrabuff NizeBrew Instant Green Coffee is a top choice for anyone searching Green Coffee Buy Online or Best Green Coffee. Nutrabuff Organic Green Coffee Overview Nutrabuff NizeBrew Instant Green Coffee is made from 100% certified organic, high-quality beans, carefully processed to preserve natural chlorogenic acids and antioxidants. The unique formulation includes the added health benefits of Lactobacillus acidophilus probiotics, supporting gut health and digestion. Key features: • Pure, unroasted green coffee beans • Powerful antioxidants and natural appetite suppressant • Supports healthy metabolism, energy balance, and weight management • Contains probiotics for enhanced digestive and immune health • Convenient packaging with 20 sachets per box Key Health Benefits Consumers choose Nutrabuff green coffee for its science-backed benefits, which include: • Weight management: Chlorogenic acid helps reduce fat production and promotes calorie burning. • Balanced glucose: Supports healthy blood sugar levels naturally. • Better digestion: Probiotic blend improves gut function, immunity, and overall metabolism. • Energy boost: Offers a lighter, non-jittery alternative to regular coffee, keeping energy consistent throughout the day. Why Buy Green Coffee Online Buying green coffee online provides access to the freshest beans and competitive prices, particularly with current discounts like Nutrabuff 25% off. Online stores offer: • Direct purchase from certified organic vendors • Easy comparison of different brands • Access to specialty blends and health-focused formulations • Convenient home delivery with return policies What Makes Nutrabuff the Best Green Coffee Deal? Unlike traditional coffee, Nutrabuff NizeBrew provides a milder flavor and is suitable for daily use thanks to its healthy profile and easy preparation method. The blend is free from added sugars and contains only low-calorie natural sweeteners, making it ideal for wellness enthusiasts and those monitoring their calorie intake. The current Nutrabuff green coffee offer includes: • 25% discount on their flagship green coffee blend • Free home delivery on qualifying orders • Attractive pricing compared to competitors Conclusion Nutrabuff Organic Coffee, with its blend of potent natural ingredients and probiotics, stands out as the best green coffee option for online buyers, especially with the current 25% discount. Those looking to improve their wellness with a convenient, affordable coffee should make the most of this exclusive deal. Buy Nutrabuff Organic Coffee :- https://nutrabuff.in/product/nizebrew-instant-green-coffee
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  • Da leggere per capire l'inganno: CURÒ IL COVID: ASSOLTO DOPO LA DELAZIONE DI UN COLLEGA CHE NON CURÒ IL COVID!
    Il medico bolognese Fabio Milani, che curò una famiglia con polmonite da Covid trattata dal medico di famiglia a ”Tachipirina e vigile attesa” fu segnalato da quest’ultimo all’ordine per ”non essersi vaccinato”, ed è stato processato per ”esercizio abusivo della professione medica”. Il 20 gennaio 2025, dopo ”cinque anni durissimi” e tre anni di processo può finalmente cantare vittoria, grazie al giudice della seconda sezione penale di Bologna Stefano Levoni che lo ha assolto ristabilendo così la sua onorabilità professionale che, durante la pandemia da Covid lo aveva indotto a sopperire alle ”assenze” di altri colleghi medici come quella del collega che lo denunciò.
    L’avvocato Riccardo Luzi di Cesena, legale del dott. Milani in questa vicenda kafkiana, ha commentato: ”Una vicenda drammatica ed emblematica della situazione, che molti medici hanno vissuto”.
    Ma questa storia merita di essere raccontata dall’inizio.
    Il dottor Fabio Milani è uno stimato medico del bolognese che durante il Covid ha curato non solo i suoi pazienti, ma anche quelli degli altri medici che si rifiutavano di andare a casa a visitarli, forti della raccomandazione delle circolari ministeriali ”Tachipirina e vigile” attesa che oggi il ministro speranzoso cerca di nascondere e negare.
    Dopo la pubblicazione del D.L. n° 44/2021 il dott. Milani decide di non sottoporsi alla vaccinazione e, per questo motivo, nel luglio 2021 riceve una segnalazione dalla sua Asl che ”lo sospende da tutte quelle attività inerenti il rischio di diffusione del Sars-Cov 2”. Una definizione piuttosto vaga e ridicola.
    Il 16 dicembre 2021 si rivolge al dott. Milani una signora di Bologna che sta male, come il marito e la figlia, per chiedere l’assistenza medica perché il loro medico di famiglia, per ben due volte, si è rifiutato di andare a casa a visitarli, e successivamente ai Nas ha detto ”Io a casa loro non ci metterò mai piede!”, mentre la sentenza del giudice recita: ”Per tale ragione aveva contattato il proprio medico curante, il quale le aveva detto di prendere della Tachipirina e di vedere l'evolversi della malattia, nonostante gli fosse stata rappresentata la gravità della condizione clinica della stessa e del marito.”. A quel punto entra in gioco il dott. Milani, suggerito da un suo assistito. Ricordate, vero? In quel periodo si cercavano disperatamente medici disponibili a curare mentre i ”medici di famiglia” osservavano le circolari ministeriali, una vergogna sanitaria sulla quale temo che la Commissione bicamerale Covid non si indagherà mai abbastanza.
    Il 16 dicembre il dott. Milani si reca a casa della famiglia riscontrando in tutti i tre componenti una polmonite in atto. Prescrive farmaci, fra cui un antibiotico e un cortisonico, e i tre malati iniziano le cure. Terminata la prima scatola di antibiotici, la signora richiama il medico di famiglia, lo aggiorna sulle loro condizioni, e gli chiede una nuova ricetta per i farmaci che stavano prendendo, necessari per proseguire le cure. Ma il medico di famiglie, dopo aver appreso della visita del dott. Milani a casa dei suoi assistiti, indaga su di lui e scopre che il medico è destinatario di una segnalazione dell'Asl che lo sospende (anche se tecnicamente è un termine improprio) dalle attività di cura. In realtà, Milani non era stato ancora sospeso dall'Ordine dei medici di appartenenza, pertanto, non aveva alcuna limitazione prescrittiva e di cura. Ma il collega pensa di segnalarlo comunque all'Ordine.
    Così, ”invece di indagare quel medico per omissione di soccorso e omissione d'atti d'ufficio”, parte un procedimento penale contro l’unico medico che ha curato i tre malati per ”esercizio abusivo della professione medica” anche se la famiglia curata da lui si è precipitata in tribunale per testimoniare a suo favore.
    Iniziato il processo, anche il Pm si convince dell'estraneità dai fatti del dott. Milani e, aderendo alla memoria del legale ne chiede l'assoluzione, arrivata il 20 gennaio scorso, scrive: ”P.Q.M. assolve Milani Fabio dal reato a lui ascritto perché il fatto non sussiste”.
    L’avv. Luzi ha spiegato che ”In punta di diritto, la mossa vincente è stata aver eccepito che il 16 dicembre 2021 il mio assistito non era affatto sospeso dall'esercizio della professione medica. Fino al 31 dicembre 2021, infatti, per l'applicazione della legge n° 44/2021 (che regolamentava l'obbligo vaccinale dei sanitari) era in vigore un regime di sospensione comminato dalle Asl, ma che non inibiva l'esercizio della professione. Successivamente, col D.L. n° 172/2022 si è dato un giro di vite, chiamando in causa direttamente gli Ordini professionali anche per altre professioni. Quindi il dott. Milani a quella data non era sospeso, cosa che invece accadde solo successivamente”.
    Il Giudice ha dato ragione al dottor Milani che ogg” può tirare un sospiro di sollievo: ”Ha fatto bene il suo lavoro e, invece di sentirsi dire ‘grazie’, si è trovato in questa situazione drammatica”!
    Il dott. Milani ha commentato: ”È stato pesante, sono stati cinque anni di lotta, ma rifarei tutto perché ho testimoniato che il nostro dovere di medici è quello di curare, cosa che durante la pandemia purtroppo non è sempre avvenuta”.
    Complimenti, dott. Milani!

    Leggete anche: https://lanuovabq.it/it/curo-il-covid-assolto-dopo-la-delazione-del-collega

    Da leggere per capire l'inganno: CURÒ IL COVID: ASSOLTO DOPO LA DELAZIONE DI UN COLLEGA CHE NON CURÒ IL COVID! Il medico bolognese Fabio Milani, che curò una famiglia con polmonite da Covid trattata dal medico di famiglia a ”Tachipirina e vigile attesa” fu segnalato da quest’ultimo all’ordine per ”non essersi vaccinato”, ed è stato processato per ”esercizio abusivo della professione medica”. Il 20 gennaio 2025, dopo ”cinque anni durissimi” e tre anni di processo può finalmente cantare vittoria, grazie al giudice della seconda sezione penale di Bologna Stefano Levoni che lo ha assolto ristabilendo così la sua onorabilità professionale che, durante la pandemia da Covid lo aveva indotto a sopperire alle ”assenze” di altri colleghi medici come quella del collega che lo denunciò. L’avvocato Riccardo Luzi di Cesena, legale del dott. Milani in questa vicenda kafkiana, ha commentato: ”Una vicenda drammatica ed emblematica della situazione, che molti medici hanno vissuto”. Ma questa storia merita di essere raccontata dall’inizio. Il dottor Fabio Milani è uno stimato medico del bolognese che durante il Covid ha curato non solo i suoi pazienti, ma anche quelli degli altri medici che si rifiutavano di andare a casa a visitarli, forti della raccomandazione delle circolari ministeriali ”Tachipirina e vigile” attesa che oggi il ministro speranzoso cerca di nascondere e negare. Dopo la pubblicazione del D.L. n° 44/2021 il dott. Milani decide di non sottoporsi alla vaccinazione e, per questo motivo, nel luglio 2021 riceve una segnalazione dalla sua Asl che ”lo sospende da tutte quelle attività inerenti il rischio di diffusione del Sars-Cov 2”. Una definizione piuttosto vaga e ridicola. Il 16 dicembre 2021 si rivolge al dott. Milani una signora di Bologna che sta male, come il marito e la figlia, per chiedere l’assistenza medica perché il loro medico di famiglia, per ben due volte, si è rifiutato di andare a casa a visitarli, e successivamente ai Nas ha detto ”Io a casa loro non ci metterò mai piede!”, mentre la sentenza del giudice recita: ”Per tale ragione aveva contattato il proprio medico curante, il quale le aveva detto di prendere della Tachipirina e di vedere l'evolversi della malattia, nonostante gli fosse stata rappresentata la gravità della condizione clinica della stessa e del marito.”. A quel punto entra in gioco il dott. Milani, suggerito da un suo assistito. Ricordate, vero? In quel periodo si cercavano disperatamente medici disponibili a curare mentre i ”medici di famiglia” osservavano le circolari ministeriali, una vergogna sanitaria sulla quale temo che la Commissione bicamerale Covid non si indagherà mai abbastanza. Il 16 dicembre il dott. Milani si reca a casa della famiglia riscontrando in tutti i tre componenti una polmonite in atto. Prescrive farmaci, fra cui un antibiotico e un cortisonico, e i tre malati iniziano le cure. Terminata la prima scatola di antibiotici, la signora richiama il medico di famiglia, lo aggiorna sulle loro condizioni, e gli chiede una nuova ricetta per i farmaci che stavano prendendo, necessari per proseguire le cure. Ma il medico di famiglie, dopo aver appreso della visita del dott. Milani a casa dei suoi assistiti, indaga su di lui e scopre che il medico è destinatario di una segnalazione dell'Asl che lo sospende (anche se tecnicamente è un termine improprio) dalle attività di cura. In realtà, Milani non era stato ancora sospeso dall'Ordine dei medici di appartenenza, pertanto, non aveva alcuna limitazione prescrittiva e di cura. Ma il collega pensa di segnalarlo comunque all'Ordine. 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Fino al 31 dicembre 2021, infatti, per l'applicazione della legge n° 44/2021 (che regolamentava l'obbligo vaccinale dei sanitari) era in vigore un regime di sospensione comminato dalle Asl, ma che non inibiva l'esercizio della professione. Successivamente, col D.L. n° 172/2022 si è dato un giro di vite, chiamando in causa direttamente gli Ordini professionali anche per altre professioni. Quindi il dott. Milani a quella data non era sospeso, cosa che invece accadde solo successivamente”. Il Giudice ha dato ragione al dottor Milani che ogg” può tirare un sospiro di sollievo: ”Ha fatto bene il suo lavoro e, invece di sentirsi dire ‘grazie’, si è trovato in questa situazione drammatica”! Il dott. Milani ha commentato: ”È stato pesante, sono stati cinque anni di lotta, ma rifarei tutto perché ho testimoniato che il nostro dovere di medici è quello di curare, cosa che durante la pandemia purtroppo non è sempre avvenuta”. Complimenti, dott. Milani! Leggete anche: https://lanuovabq.it/it/curo-il-covid-assolto-dopo-la-delazione-del-collega
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  • LA SECONDA MORTE

    Una perdita umana è il pensiero ricorrente, la ferita più profonda e l’ossessione che accompagna ogni conflitto. Nulla da obiettare.
    Eppure, esiste una ferita ancora più silenziosa e nascosta, perché raramente percepita nella sua interezza. È la ferita della cancellazione.

    Un conflitto non porta con sé soltanto morti e dolore: diventa sinonimo di “annullamento”, di rimozione totale della memoria, della storia, dell’identità stessa di un popolo. Come se la sua cultura non avesse mai avuto diritto di esistere. Come se le sue pietre, le sue strade, i suoi teatri e le sue biblioteche non avessero mai parlato.

    Dal 2022 abbiamo pianto la distruzione del teatro di Odessa, simbolo di arte e bellezza in tempo di guerra. Ebbene, oggi lo stesso copione si ripete nella Gaza che non riconosce più se stessa, dove è difficile persino trovare qualcosa da salvare, se non la tenacia di chi, ancora, sopravvive fra le macerie.
    E sia chiaro: nessun edificio, nessuna chiesa, nessun archivio potrà mai valere quanto una vita umana.
    Ma distruggere i luoghi della memoria significa anche questo: lasciare che la verità di un popolo venga raccontata da altri.
    Da un sistema mediatico e storiografico che non può garantire il sacrosanto principio di imparzialità.

    Ci resta allora solo l’immaginazione.
    Immaginare ciò che non esiste più — o che forse tornerà a vivere, ma secondo i canoni della speculazione e dei progetti di chi costruirà nuovi viadotti, resort, infrastrutture che nulla hanno a che vedere con la memoria palestinese.

    E non è retorica.
    Secondo il report “All That is Lost” dell’organizzazione PEN America, sono oltre 300 i siti culturali distrutti o gravemente danneggiati a Gaza.
    Fra essi, la casa di Yasser Arafat, trasformata in centro culturale dopo la sua morte, oggi ridotta in rovina.
    Il Centro Culturale Rashad El Shawa, dove negli anni ’90 si discuteva di pace con Bill Clinton, è stato raso al suolo nel novembre 2024.
    E ancora la libreria di Samir Mansour, simbolo di resilienza culturale, e la Moschea Omari, che custodiva 20.000 volumi antichi — oggi polvere.

    Polvere come il pavimento a mosaico della Chiesa bizantina di Jabalia, costruita nel 444 d.C., testimone di secoli di convivenza religiosa e di storia condivisa. Colpita anch’essa, cancellata.

    E così, la cultura scivola via, insieme alla memoria.
    Perché la distruzione del patrimonio artistico non è mai solo un “danno collaterale”: è la seconda morte di un popolo, quella che lo priva della sua voce e del suo diritto di esistere nel racconto della storia.

    Forse, di tutto questo, resteranno solo le parole — e il dovere morale di ricordare che anche le pietre, come gli uomini, sanno gridare.

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    🕯️ LA SECONDA MORTE Una perdita umana è il pensiero ricorrente, la ferita più profonda e l’ossessione che accompagna ogni conflitto. Nulla da obiettare. Eppure, esiste una ferita ancora più silenziosa e nascosta, perché raramente percepita nella sua interezza. È la ferita della cancellazione. Un conflitto non porta con sé soltanto morti e dolore: diventa sinonimo di “annullamento”, di rimozione totale della memoria, della storia, dell’identità stessa di un popolo. Come se la sua cultura non avesse mai avuto diritto di esistere. Come se le sue pietre, le sue strade, i suoi teatri e le sue biblioteche non avessero mai parlato. Dal 2022 abbiamo pianto la distruzione del teatro di Odessa, simbolo di arte e bellezza in tempo di guerra. Ebbene, oggi lo stesso copione si ripete nella Gaza che non riconosce più se stessa, dove è difficile persino trovare qualcosa da salvare, se non la tenacia di chi, ancora, sopravvive fra le macerie. E sia chiaro: nessun edificio, nessuna chiesa, nessun archivio potrà mai valere quanto una vita umana. 👉 Ma distruggere i luoghi della memoria significa anche questo: lasciare che la verità di un popolo venga raccontata da altri. Da un sistema mediatico e storiografico che non può garantire il sacrosanto principio di imparzialità. Ci resta allora solo l’immaginazione. Immaginare ciò che non esiste più — o che forse tornerà a vivere, ma secondo i canoni della speculazione e dei progetti di chi costruirà nuovi viadotti, resort, infrastrutture che nulla hanno a che vedere con la memoria palestinese. E non è retorica. Secondo il report “All That is Lost” dell’organizzazione PEN America, sono oltre 300 i siti culturali distrutti o gravemente danneggiati a Gaza. Fra essi, la casa di Yasser Arafat, trasformata in centro culturale dopo la sua morte, oggi ridotta in rovina. Il Centro Culturale Rashad El Shawa, dove negli anni ’90 si discuteva di pace con Bill Clinton, è stato raso al suolo nel novembre 2024. E ancora la libreria di Samir Mansour, simbolo di resilienza culturale, e la Moschea Omari, che custodiva 20.000 volumi antichi — oggi polvere. Polvere come il pavimento a mosaico della Chiesa bizantina di Jabalia, costruita nel 444 d.C., testimone di secoli di convivenza religiosa e di storia condivisa. Colpita anch’essa, cancellata. E così, la cultura scivola via, insieme alla memoria. Perché la distruzione del patrimonio artistico non è mai solo un “danno collaterale”: è la seconda morte di un popolo, quella che lo priva della sua voce e del suo diritto di esistere nel racconto della storia. Forse, di tutto questo, resteranno solo le parole — e il dovere morale di ricordare che anche le pietre, come gli uomini, sanno gridare. 🕯️ #Palestina #MemoriaCulturale #PatrimoniPerduti #LaSecondaMorte #CulturaEDistruzione #Gaza #DirittiUmani #MemoriaStorica #ArteESopravvivenza #StoriaNegata #HumanityInRuins #PeaceThroughCulture
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