• Prof. Spaggiari ex direttore ospedale di Lodi
    APPELLO URGENTE
    NO AI VACCINI a mRNA AUTOREPLICANTI! FERMIAMOLI ORA!
    MASSIMA DIFFUSIONE!

    Source: https://www.facebook.com/groups/204112321844208/?ref=share_group_link

    https://t.me/RinascitaLombardia
    Prof. Spaggiari ex direttore ospedale di Lodi APPELLO URGENTE ‼️ NO AI VACCINI a mRNA AUTOREPLICANTI! FERMIAMOLI ORA! MASSIMA DIFFUSIONE! Source: https://www.facebook.com/groups/204112321844208/?ref=share_group_link https://t.me/RinascitaLombardia
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  • Ivano Fossati: «Mia madre, morta nel 2022, e quel gigantesco peso sulla coscienza. I successi di oggi durano solo una settimana»
    Intervista al cantautore: «Ho finito le parole, scrivo solo musica. Smettere di fare dischi dopo quello con Mina fu la scelta giusta. Altri si sarebbero persi, io no. Che gioia vedere i ragazzi che ritrovano l'umanità»

    Source: https://www.corriere.it/cronache/25_ottobre_12/ivano-fossati-intervista-musica-parole-217b1067-6f00-49f7-a889-c066ede05xlk_amp.shtml
    Ivano Fossati: «Mia madre, morta nel 2022, e quel gigantesco peso sulla coscienza. I successi di oggi durano solo una settimana» Intervista al cantautore: «Ho finito le parole, scrivo solo musica. Smettere di fare dischi dopo quello con Mina fu la scelta giusta. Altri si sarebbero persi, io no. Che gioia vedere i ragazzi che ritrovano l'umanità» Source: https://www.corriere.it/cronache/25_ottobre_12/ivano-fossati-intervista-musica-parole-217b1067-6f00-49f7-a889-c066ede05xlk_amp.shtml
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  • QUESTO È VERAMENTE INCREDIBILE!
    David Farrier: «Dalle rondini che accorciano le ali per volare tra le autostrade alle rane che modificano l’intestino per sopravvivere alle microplastiche: l'incredibile intelligenza degli animali per adattarsi ai cambiamenti ambientali»
    Il mondo naturale mostra una plasticità che l’uomo ha dimenticato. Lo scrittore e docente David Farrier, autore di «Il genio della natura», racconta come piante e animali rispondono con intelligenza e creatività alla crisi ambientale...
    https://www.vanityfair.it/article/david-farrier-libro-il-genio-della-natura-intelligenza-animali-piante
    QUESTO È VERAMENTE INCREDIBILE! David Farrier: «Dalle rondini che accorciano le ali per volare tra le autostrade alle rane che modificano l’intestino per sopravvivere alle microplastiche: l'incredibile intelligenza degli animali per adattarsi ai cambiamenti ambientali» Il mondo naturale mostra una plasticità che l’uomo ha dimenticato. Lo scrittore e docente David Farrier, autore di «Il genio della natura», racconta come piante e animali rispondono con intelligenza e creatività alla crisi ambientale... https://www.vanityfair.it/article/david-farrier-libro-il-genio-della-natura-intelligenza-animali-piante
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    David Farrier: «Dalle rondini che accorciano le ali per volare tra le autostrade alle rane che modificano l’intestino per sopravvivere alle microplastiche: l'incredibile intelligenza degli animali per adattarsi ai cambiamenti ambientali»
    Il mondo naturale mostra una plasticità che l’uomo ha dimenticato. Lo scrittore e docente David Farrier, autore di «Il genio della natura», racconta come piante e animali rispondono con intelligenza e creatività alla crisi ambientale
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  • LA RUSSIA NON È MIA NEMICA!
    EUROPA. COSÌ È SE VI PARE!
    A marzo scorso la commissaria europea Hadja Lahbib, che ricopre l' incarico di predisporre adeguate misure in caso di emergenze, dava per la sua prima volta notizia di sé al vasto pubblico europeo, notoriamente anelante di conoscere e apprendere quanta premura mostrano le signore della commissione europea, al contrario dei loro omologhi maschili, nei confronti dei loro concittadini d' Europa. Una notizia affidata ad un video per rassicurare il popolo europeo che quand'anche fosse intervenuta una qualche spiacevole e grave emergenza, tipo un conflitto bellico, essa può essere affrontata servendosi di un kit di sopravvivenza pensato dal proprio ufficio... Qualche accenno di ilarità non pochi lo hanno avuto in prima battuta. Purtuttavia penso che già allora con quel video si voleva iniziare a diffondere, anzi ad imbastire una narrazione calamitosa funzionale a rendere oggettiva nella società civile l' immagine di un pericolo incombente, di cui non si possa sapere quando potrebbe concretizzarsi, proveniente da oriente e perciò stesso occorre stare all' erta.
    Nelle settimane scorse i media cartacei e televisivi, le principali agenzie di stampa hanno eloquentemente segnalato le continue violazioni russe degli spazi aerei di Paesi NATO, l' azione di interferenza del sistema gps del velivolo sul quale viaggiava la presidente della commissione europea, il sabotaggio dei sistemi informatici di alcuni aereoporti europei....Sempre e comunque immediatamente dopo quei fatti le autorità competenti non hanno mai dubbi su chi possa essere l' autore: la Russia..Le prove ? Non c'è né mai bisogno ....Tutti loro ( i governi e i loro prezzolati portavoce, ossia le redazioni dei mezzi di informazione) gridano allo scandalo, rimproverano la Russia di fare strame del diritto internazionale ( se ne fa frequente menzione ma chissà se sanno cosa sia, anche perché spesso lo si invoca a seconda delle circostanze e degli interessi in gioco ), di provocare danni a Paesi europei.
    Ma le ff aa ucraine non vengono forse sostenute, supportate, finanziate, alimentate anche dai Paesi europei? ..Quindi è come se avessero ufficialmente dichiarato guerra alla Russia, la quale perché non dovrebbe muovere un qualche attacco anche solo di tipo cybernetico?
    Sempreché quei droni penetrati nei cieli polacchi, estoni e tutti gli altri eventi verificatisi recentemente siano attribuibili alla Russia... Del resto le guerre, quelle che si vuole che si accendano , necessitano del casus belli... occorre, ovviamente, che sia tale che si possa giustificare ad un popolo riluttante la necessità di dichiarare finalmente guerra.
    Due giorni fa il quotidiano Il Gazzettino, giornale tra i più diffusi ( secondo Wikipedia) nel Triveneto, ha pubblicato un articolo di Laura Pace dal titolo " Attacco nucleare, cosa fare nei primi dieci minuti".
    Ebbene, dopo il suggerimento di un kit di sopravvivenza consigliato da una signora commissaria europea, un giornale italiano, il Gazzettino, riassume per i propri lettori le raccomandazioni predisposte da degli esperti ( chi siano, a quale ente appartengano non è dato di sapere) su come affrontare i primi dieci minuti successivi alla deflagrazione di una bomba nucleare. Io presumo che poi al termine dei dieci minuti si proseguirà ricorrendo al già noto kit di sopravvivenza per trascorrere incolumi le fatidiche 72 ore .
    Secondo quanto riferisce il Gazzettino non appena si scorge il lampo susseguente all' esplosione dell' ordigno atomico occorre
    immediatamente trovare un riparo sottoterra, tipo un fossato, un seminterrato, una metropolitana. Al lampo seguirà la dispersione di polvere radioattiva, quindi bisognerà sigillare, se ci si trovi in casa o in un altro ambiente similare, porte, finestre e fessure. Se si proviene dall' esterno togliersi senza indugio tutti gli abiti, farsi una doccia onde rimuovere almeno il 90 % delle polveri radioattive. Ohibò, l' articolo però non menziona  di alcun  dispositivo deputato alla rilevazione delle polveri radioattive...Come si potrà sapere quanta percentuale di polveri radioattive sono residuate?
    Il lavaggio è da farsi anche agli animali da compagnia.
    È importante non soccombere alla paura, quindi se ci trova in un ambiente chiuso rimanervi per almeno ininterrottamente ventiquattro ore, in attesa di disposizioni provenienti dalle autorità.
    L' articolo si conclude come segue :
    " Non è fantascienza, né catastrofismo da bar. È scienza !"
    Come se non bastasse pochi giorni orsono La Repubblica, Il Messaggiero, La 7....ed altre pregiate e pregevoli fonti di informazione hanno ripreso delle dichiarazioni di un ex vicecomandante della NATO, il britannico Richard Shirref, originariamente pubblicate dal Daily Mail.
    A giudizio del suddetto vice comandante se la Russia ( ancora tu, ma non dovevamo vederci più ) decidesse di sferrare un attacco la NATO, stante l' attuale sua capacità di reazione, durerebbe non più di cinque giorni e l' ordine mondiale verrebbe scardinato.
    L' attacco verrebbe da Kaliningrad, seguirebbero anche degli attacchi informatici ( delle avvisaglie, ma guarda un po', se ne sono avute nei giorni scorsi ai danni di alcuni aeroporti) contro l' Estonia (Ohibò ! Il paese natale della bella Kaja Kallas ..) e la Lituania...Numerosi blackout si avrebbero anche nel Regno Unito, in Francia e in Germania..Il giorno successivo, dichiara ancora l' ex vice comandante, la Cina ( poteva mancare l' altro Paese che
    " minaccia " gli interessi statunitensi?) annuncerebbe ( urbi et orbi ) di sostenere la Russia e poche ore dopo l' annuncio invaderebbe Taiwan.
    La fine della NATO.
    Quale potrebbe essere il messaggio subliminale che si accompagna alla narrazione bellicista che si va costituendo giorno dopo giorno...Forse la seguente?
    "Cittadini e cittadine europee se volete che l' ordine mondiale non venga scardinato occorre rafforzare la NATO... già l' UE ha individuato una soluzione: sostenere l' industria del complesso militare industriale incrementando la spesa che necessita accettando di veder decrescere quella fino ad ora riservata all' istruzione, sanità, previdenza, edilizia pubblica..
    LA RUSSIA NON È MIA NEMICA! EUROPA. COSÌ È SE VI PARE! A marzo scorso la commissaria europea Hadja Lahbib, che ricopre l' incarico di predisporre adeguate misure in caso di emergenze, dava per la sua prima volta notizia di sé al vasto pubblico europeo, notoriamente anelante di conoscere e apprendere quanta premura mostrano le signore della commissione europea, al contrario dei loro omologhi maschili, nei confronti dei loro concittadini d' Europa. Una notizia affidata ad un video per rassicurare il popolo europeo che quand'anche fosse intervenuta una qualche spiacevole e grave emergenza, tipo un conflitto bellico, essa può essere affrontata servendosi di un kit di sopravvivenza pensato dal proprio ufficio... Qualche accenno di ilarità non pochi lo hanno avuto in prima battuta. Purtuttavia penso che già allora con quel video si voleva iniziare a diffondere, anzi ad imbastire una narrazione calamitosa funzionale a rendere oggettiva nella società civile l' immagine di un pericolo incombente, di cui non si possa sapere quando potrebbe concretizzarsi, proveniente da oriente e perciò stesso occorre stare all' erta. Nelle settimane scorse i media cartacei e televisivi, le principali agenzie di stampa hanno eloquentemente segnalato le continue violazioni russe degli spazi aerei di Paesi NATO, l' azione di interferenza del sistema gps del velivolo sul quale viaggiava la presidente della commissione europea, il sabotaggio dei sistemi informatici di alcuni aereoporti europei....Sempre e comunque immediatamente dopo quei fatti le autorità competenti non hanno mai dubbi su chi possa essere l' autore: la Russia..Le prove ? Non c'è né mai bisogno ....Tutti loro ( i governi e i loro prezzolati portavoce, ossia le redazioni dei mezzi di informazione) gridano allo scandalo, rimproverano la Russia di fare strame del diritto internazionale ( se ne fa frequente menzione ma chissà se sanno cosa sia, anche perché spesso lo si invoca a seconda delle circostanze e degli interessi in gioco ), di provocare danni a Paesi europei. Ma le ff aa ucraine non vengono forse sostenute, supportate, finanziate, alimentate anche dai Paesi europei? ..Quindi è come se avessero ufficialmente dichiarato guerra alla Russia, la quale perché non dovrebbe muovere un qualche attacco anche solo di tipo cybernetico? Sempreché quei droni penetrati nei cieli polacchi, estoni e tutti gli altri eventi verificatisi recentemente siano attribuibili alla Russia... Del resto le guerre, quelle che si vuole che si accendano , necessitano del casus belli... occorre, ovviamente, che sia tale che si possa giustificare ad un popolo riluttante la necessità di dichiarare finalmente guerra. Due giorni fa il quotidiano Il Gazzettino, giornale tra i più diffusi ( secondo Wikipedia) nel Triveneto, ha pubblicato un articolo di Laura Pace dal titolo " Attacco nucleare, cosa fare nei primi dieci minuti". Ebbene, dopo il suggerimento di un kit di sopravvivenza consigliato da una signora commissaria europea, un giornale italiano, il Gazzettino, riassume per i propri lettori le raccomandazioni predisposte da degli esperti ( chi siano, a quale ente appartengano non è dato di sapere) su come affrontare i primi dieci minuti successivi alla deflagrazione di una bomba nucleare. Io presumo che poi al termine dei dieci minuti si proseguirà ricorrendo al già noto kit di sopravvivenza per trascorrere incolumi le fatidiche 72 ore . Secondo quanto riferisce il Gazzettino non appena si scorge il lampo susseguente all' esplosione dell' ordigno atomico occorre immediatamente trovare un riparo sottoterra, tipo un fossato, un seminterrato, una metropolitana. Al lampo seguirà la dispersione di polvere radioattiva, quindi bisognerà sigillare, se ci si trovi in casa o in un altro ambiente similare, porte, finestre e fessure. Se si proviene dall' esterno togliersi senza indugio tutti gli abiti, farsi una doccia onde rimuovere almeno il 90 % delle polveri radioattive. Ohibò, l' articolo però non menziona  di alcun  dispositivo deputato alla rilevazione delle polveri radioattive...Come si potrà sapere quanta percentuale di polveri radioattive sono residuate? Il lavaggio è da farsi anche agli animali da compagnia. È importante non soccombere alla paura, quindi se ci trova in un ambiente chiuso rimanervi per almeno ininterrottamente ventiquattro ore, in attesa di disposizioni provenienti dalle autorità. L' articolo si conclude come segue : " Non è fantascienza, né catastrofismo da bar. È scienza !" Come se non bastasse pochi giorni orsono La Repubblica, Il Messaggiero, La 7....ed altre pregiate e pregevoli fonti di informazione hanno ripreso delle dichiarazioni di un ex vicecomandante della NATO, il britannico Richard Shirref, originariamente pubblicate dal Daily Mail. A giudizio del suddetto vice comandante se la Russia ( ancora tu, ma non dovevamo vederci più ) decidesse di sferrare un attacco la NATO, stante l' attuale sua capacità di reazione, durerebbe non più di cinque giorni e l' ordine mondiale verrebbe scardinato. L' attacco verrebbe da Kaliningrad, seguirebbero anche degli attacchi informatici ( delle avvisaglie, ma guarda un po', se ne sono avute nei giorni scorsi ai danni di alcuni aeroporti) contro l' Estonia (Ohibò ! Il paese natale della bella Kaja Kallas ..) e la Lituania...Numerosi blackout si avrebbero anche nel Regno Unito, in Francia e in Germania..Il giorno successivo, dichiara ancora l' ex vice comandante, la Cina ( poteva mancare l' altro Paese che " minaccia " gli interessi statunitensi?) annuncerebbe ( urbi et orbi ) di sostenere la Russia e poche ore dopo l' annuncio invaderebbe Taiwan. La fine della NATO. Quale potrebbe essere il messaggio subliminale che si accompagna alla narrazione bellicista che si va costituendo giorno dopo giorno...Forse la seguente? "Cittadini e cittadine europee se volete che l' ordine mondiale non venga scardinato occorre rafforzare la NATO... già l' UE ha individuato una soluzione: sostenere l' industria del complesso militare industriale incrementando la spesa che necessita accettando di veder decrescere quella fino ad ora riservata all' istruzione, sanità, previdenza, edilizia pubblica..
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  • BOMBA: Un cecchino esploratore dei Marine analizza 4 angolazioni del filmato dell'assassinio di Charlie Kirk — IL LAMPO DI MUZZUOLA DIMOSTRA CHE LA STORIA DELL'FBI È UNA BUGIA! Lo sparo è partito dal POSTERIORE DESTRO, NON DAL TETTO ANTERIORE!

    "Sono sbalordito: questo video di un ex cecchino esploratore dei Marines con 5 anni di esperienza e un background nell'insegnamento della balistica analizza lo scioccante assassinio dell'attivista conservatore Charlie Kirk, avvenuto l'11 settembre 2025 durante un evento universitario dello Utah. Parte da zero, senza dare nulla per scontato dall'FBI, che a suo dire mente sistematicamente, e si concentra esclusivamente sulla balistica, ripresa da più telecamere.

    Cosa c'è nel video (scomposizione dettagliata):

    • Traccia quattro angolazioni di ripresa attorno a Kirk, mostrando la scia del proiettile visibile nei fotogrammi della telecamera 1, dimostrando la traiettoria da dietro e da destra, non dal tetto anteriore dove i funzionari affermano che si trovava il tiratore.

    • Smentisce le affermazioni sull'armatura: ciò che sembra un colpo all'armatura è in realtà l'auricolare e il cavo del microfono di Kirk che reagiscono all'onda d'urto, come dimostrato dalla sua stessa configurazione simile; ferita d'ingresso in basso sul lato destro, uscita sul collo sinistro, che ha causato sangue immediato e nessun rigonfiamento dell'armatura.

    • Assolve il "tizio dal cappello bianco" (Frank Turek, autore di apologetica): il riflesso del telefono non è un proiettile, ma un mirino laser a infrarossi di livello militare (portata 850 nm) del vero tiratore, visibile solo dalla telecamera, non a occhio nudo; il puntino si sposta sullo schermo del telefono, poi Kirk viene colpito una frazione di secondo dopo.

    • Individua il lampo di volata sullo sfondo: punto bianco a fotogramma singolo in alto a sinistra del filmato, cronometrato 8-10 fotogrammi prima dell'impatto, che suggerisce una scia di vapore e conferma la posizione alternativa del tiratore per un proiettile di calibro più piccolo (probabilmente 9 mm o 5,56, non 30-06).

    • Spiega la balistica delle ferite: una cavità temporanea causata da un colpo alla base dell'orecchio/mascella tira il cordone ombelicale e fa girare l'auricolare; la ferita d'uscita fa sgorgare sangue sulla maglietta all'istante, in modo non coerente con l'entrata; probabile morte istantanea tramite la base della spina dorsale/cervello, non perdita di sangue.

    Che questo cambi tutto o susciti ulteriori interrogativi, è un film imperdibile per chiunque dubiti della versione ufficiale del tiratore solitario in questo omicidio politicamente intriso di tensione. Cliccate su play, analizzate voi stessi e condividete per svelare la verità!

    Riprese a: Outside the Overton e Israeli News in diretta su Youtube.

    BOMBSHELL: Marine Scout Sniper Analyzes Four Angles of Charlie Kirk Assassination Footage — MUZZUOLA'S FLASH PROVES FBI STORY A LIE! Shot Came from the RIGHT REAR, NOT THE FRONT ROOF!

    "I'm amazed: this video, by a former Marine scout sniper with five years of experience and a background in teaching ballistics, analyzes the shocking assassination of conservative activist Charlie Kirk, which occurred on September 11, 2025, during a Utah university event. It starts from scratch, taking nothing for granted from the FBI, which it claims systematically lies, and focuses exclusively on ballistics, captured by multiple cameras.

    What's in the video (detailed breakdown):

    • It traces four camera angles around Kirk, showing the bullet trail visible in the frames of camera 1, demonstrating the trajectory from behind and to the right, not from the front roof where officials say the shooter was located.

    • It debunks the armor claims: what appears to be a hit to the armor is actually Kirk's headset and microphone cable reacting to the blast wave, as demonstrated by his own similar configuration; entry wound low on the side right, exit on the left neck, causing immediate bleeding and no swelling of the armor.

    • Exonerates the "white hat guy" (Frank Turek, apologetics author): the phone's reflection is not a bullet, but a military-grade infrared laser sight (850 nm range) of the real shooter, visible only to the camera, not to the naked eye; the dot moves across the phone screen, then Kirk is hit a fraction of a second later.

    • Locates the muzzle flash in the background: a single-frame white dot in the upper left of the footage, timed 8-10 frames before impact, suggesting a vapor trail and confirming the shooter's alternate position for a smaller-caliber bullet (probably 9 mm or 5.56, not .30-06).

    • Explains the ballistics of the wounds: a temporary cavity caused by a shot to the base of the ear/jaw pulls the umbilical cord and rotates the earpiece; the exit wound makes Blood spurting onto the shirt instantly, inconsistent with entry; likely instant death via the base of the spine/brain, not blood loss.

    Whether this changes everything or raises further questions, this is a must-see for anyone who doubts the official lone shooter narrative in this politically charged murder. Click play, analyze for yourself, and share to reveal the truth!

    Following: Outside the Overton and Israeli News live on YouTube.

    Source: https://x.com/i/status/1968645577945620533
    🚨 BOMBA: Un cecchino esploratore dei Marine analizza 4 angolazioni del filmato dell'assassinio di Charlie Kirk — IL LAMPO DI MUZZUOLA DIMOSTRA CHE LA STORIA DELL'FBI È UNA BUGIA! Lo sparo è partito dal POSTERIORE DESTRO, NON DAL TETTO ANTERIORE! 😱 "Sono sbalordito: questo video di un ex cecchino esploratore dei Marines con 5 anni di esperienza e un background nell'insegnamento della balistica analizza lo scioccante assassinio dell'attivista conservatore Charlie Kirk, avvenuto l'11 settembre 2025 durante un evento universitario dello Utah. Parte da zero, senza dare nulla per scontato dall'FBI, che a suo dire mente sistematicamente, e si concentra esclusivamente sulla balistica, ripresa da più telecamere. Cosa c'è nel video (scomposizione dettagliata): • Traccia quattro angolazioni di ripresa attorno a Kirk, mostrando la scia del proiettile visibile nei fotogrammi della telecamera 1, dimostrando la traiettoria da dietro e da destra, non dal tetto anteriore dove i funzionari affermano che si trovava il tiratore. • Smentisce le affermazioni sull'armatura: ciò che sembra un colpo all'armatura è in realtà l'auricolare e il cavo del microfono di Kirk che reagiscono all'onda d'urto, come dimostrato dalla sua stessa configurazione simile; ferita d'ingresso in basso sul lato destro, uscita sul collo sinistro, che ha causato sangue immediato e nessun rigonfiamento dell'armatura. • Assolve il "tizio dal cappello bianco" (Frank Turek, autore di apologetica): il riflesso del telefono non è un proiettile, ma un mirino laser a infrarossi di livello militare (portata 850 nm) del vero tiratore, visibile solo dalla telecamera, non a occhio nudo; il puntino si sposta sullo schermo del telefono, poi Kirk viene colpito una frazione di secondo dopo. • Individua il lampo di volata sullo sfondo: punto bianco a fotogramma singolo in alto a sinistra del filmato, cronometrato 8-10 fotogrammi prima dell'impatto, che suggerisce una scia di vapore e conferma la posizione alternativa del tiratore per un proiettile di calibro più piccolo (probabilmente 9 mm o 5,56, non 30-06). • Spiega la balistica delle ferite: una cavità temporanea causata da un colpo alla base dell'orecchio/mascella tira il cordone ombelicale e fa girare l'auricolare; la ferita d'uscita fa sgorgare sangue sulla maglietta all'istante, in modo non coerente con l'entrata; probabile morte istantanea tramite la base della spina dorsale/cervello, non perdita di sangue. Che questo cambi tutto o susciti ulteriori interrogativi, è un film imperdibile per chiunque dubiti della versione ufficiale del tiratore solitario in questo omicidio politicamente intriso di tensione. Cliccate su play, analizzate voi stessi e condividete per svelare la verità! 👀🔁 Riprese a: Outside the Overton e Israeli News in diretta su Youtube. BOMBSHELL: Marine Scout Sniper Analyzes Four Angles of Charlie Kirk Assassination Footage — MUZZUOLA'S FLASH PROVES FBI STORY A LIE! Shot Came from the RIGHT REAR, NOT THE FRONT ROOF! 😱 "I'm amazed: this video, by a former Marine scout sniper with five years of experience and a background in teaching ballistics, analyzes the shocking assassination of conservative activist Charlie Kirk, which occurred on September 11, 2025, during a Utah university event. It starts from scratch, taking nothing for granted from the FBI, which it claims systematically lies, and focuses exclusively on ballistics, captured by multiple cameras. What's in the video (detailed breakdown): • It traces four camera angles around Kirk, showing the bullet trail visible in the frames of camera 1, demonstrating the trajectory from behind and to the right, not from the front roof where officials say the shooter was located. • It debunks the armor claims: what appears to be a hit to the armor is actually Kirk's headset and microphone cable reacting to the blast wave, as demonstrated by his own similar configuration; entry wound low on the side right, exit on the left neck, causing immediate bleeding and no swelling of the armor. • Exonerates the "white hat guy" (Frank Turek, apologetics author): the phone's reflection is not a bullet, but a military-grade infrared laser sight (850 nm range) of the real shooter, visible only to the camera, not to the naked eye; the dot moves across the phone screen, then Kirk is hit a fraction of a second later. • Locates the muzzle flash in the background: a single-frame white dot in the upper left of the footage, timed 8-10 frames before impact, suggesting a vapor trail and confirming the shooter's alternate position for a smaller-caliber bullet (probably 9 mm or 5.56, not .30-06). • Explains the ballistics of the wounds: a temporary cavity caused by a shot to the base of the ear/jaw pulls the umbilical cord and rotates the earpiece; the exit wound makes Blood spurting onto the shirt instantly, inconsistent with entry; likely instant death via the base of the spine/brain, not blood loss. Whether this changes everything or raises further questions, this is a must-see for anyone who doubts the official lone shooter narrative in this politically charged murder. Click play, analyze for yourself, and share to reveal the truth! 👀🔁 Following: Outside the Overton and Israeli News live on YouTube. Source: https://x.com/i/status/1968645577945620533
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  • Durante l'amministrazione Biden, un patriota, Kai Liam Nix, si è infiltrato nei server Discord delle cellule Antifa e ha scoperto informazioni vitali e talvolta anche compromettenti.

    Nix è riuscito a chiudere molti di questi server e a fare doxxing di molti individui di alto rango associati a queste organizzazioni anti-americane tossiche.

    Nix ha fondato gli 'Appalachian Archives', poi 'American Archives', per documentare le sue scoperte. Da allora, American Archives è diventato un server rispettabile per smascherare estremisti anti-americani.

    Il 10 settembre 2025, il fondatore di Turning Point USA, Charlie Kirk, è stato giustiziato pubblicamente davanti a milioni di persone e alla sua stessa famiglia. L'autore, Tyler Robinson, un radicale di sinistra profondamente inserito in Antifa, ha evidentemente usato la popolare app di messaggistica 'Discord' per comunicazioni utilizzate durante l'assassinio di Kirk. Antifa è molto radicata su Discord e la usa per organizzazione e comunicazioni.

    Nix è stato preso di mira dall'amministrazione federale sotto l'amministrazione Biden

    Se l'amministrazione di sinistra di Biden non avesse ingiustamente imprigionato Nix e lui fosse stato in grado di continuare il suo buon lavoro e difendere l'americanismo, forse le cose sarebbero potute andare diversamente il 10 settembre 2025.

    American Archives ha anche preso provvedimenti contro vari altri pericolosi gruppi anti-americani come la rete satanista "764" e HarmNation.

    Source: https://x.com/dessere88fenice/status/1968403908474306726?t=owT9MRK9EkyvrcnvcM5dYw&s=19
    🇺🇸🚩🤖❌🇺🇸🇺🇸 Durante l'amministrazione Biden, un patriota, Kai Liam Nix, si è infiltrato nei server Discord delle cellule Antifa e ha scoperto informazioni vitali e talvolta anche compromettenti. ➡️ Nix è riuscito a chiudere molti di questi server e a fare doxxing di molti individui di alto rango associati a queste organizzazioni anti-americane tossiche. ➡️ Nix ha fondato gli 'Appalachian Archives', poi 'American Archives', per documentare le sue scoperte. Da allora, American Archives è diventato un server rispettabile per smascherare estremisti anti-americani. ➡️ Il 10 settembre 2025, il fondatore di Turning Point USA, Charlie Kirk, è stato giustiziato pubblicamente davanti a milioni di persone e alla sua stessa famiglia. L'autore, Tyler Robinson, un radicale di sinistra profondamente inserito in Antifa, ha evidentemente usato la popolare app di messaggistica 'Discord' per comunicazioni utilizzate durante l'assassinio di Kirk. Antifa è molto radicata su Discord e la usa per organizzazione e comunicazioni. ➡️ Nix è stato preso di mira dall'amministrazione federale sotto l'amministrazione Biden ➡️ Se l'amministrazione di sinistra di Biden non avesse ingiustamente imprigionato Nix e lui fosse stato in grado di continuare il suo buon lavoro e difendere l'americanismo, forse le cose sarebbero potute andare diversamente il 10 settembre 2025. ➡️ American Archives ha anche preso provvedimenti contro vari altri pericolosi gruppi anti-americani come la rete satanista "764" e HarmNation. Source: https://x.com/dessere88fenice/status/1968403908474306726?t=owT9MRK9EkyvrcnvcM5dYw&s=19
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  • ECCO il NUOVO SPOT della Pfizer!
    QUESTI SONO dei CRIMINALI e NESSUNO ancora LI ARRESTA!
    HANNO messo in CIRCOLAZIONE un SIERO GENICO SPERIMENTALE senza FARE ALCUN TEST e TRUCCANDO i DATI della BREVE SPERIMENTAZIONE!

    Source: https://x.com/Lars_Partelow/status/1965486684927349130

    DA VEDERE ASSOLUTAMENTE fino ALLA FINE! GLI ORRORI della SPERIMENTAZONE dai VACCINI COVID-19. I DATI della SPERIMENTAZIONE sono STATI TENUTI NASCOSTI esclusivamente per FARE PROFITTI. MASSIMA DIFFUSIONE!
    DA INOLTRARE a Bassetti, Burioni, Pregliasco, Capua e a tutte le VIROSTAR da STRAPAZZO con CONFLITTI di INTERESSI con Le BIG PHARMA, grandi come una casa!
    E ADESSO ci VOGLIONO RIPROVARE con i vaccini a mRNA AUTOREPLICANTE!
    ASSASSINI!

    DUB/ITA - Inside the Vaccine Trials - Lived Experiences
    Alla scoperta delle sperimentazioni sui vaccini - Esperienze vissute

    ⏺Questo docu-film offre uno sguardo intimo sulla vita dei volontari che hanno partecipato alla sperimentazione del vaccino.

    ⏺Queste persone si sono presentate con speranza e fiducia, solo per andare incontro a gravi e durature complicazioni di salute.

    Ora, dovendo districarsi in un sistema che offre scarso sostegno, le loro storie mettono in luce una preoccupazione più ampia: i danni post-vaccinali sono spesso ignorati e le voci vengono soffocate da una censura intensa.

    https://www.scenario.press/posts/139077

    QUI POTETE TROVARE il LINK per firmare la nostra petizione per mettere in stato di accusa l'ex Ministro Speranza e Nicola Magrini ex direttore generale di AIFA:
    https://www.scenario.press/petition
    PIU' di 13.000 FIRME RAGGIUNTE.
    ABBIAMO BISOGNO del SOSTEGNO di TUTTI! Grazie per firmare e condividere!
    ECCO il NUOVO SPOT della Pfizer! QUESTI SONO dei CRIMINALI e NESSUNO ancora LI ARRESTA! HANNO messo in CIRCOLAZIONE un SIERO GENICO SPERIMENTALE senza FARE ALCUN TEST e TRUCCANDO i DATI della BREVE SPERIMENTAZIONE! Source: https://x.com/Lars_Partelow/status/1965486684927349130 DA VEDERE ASSOLUTAMENTE fino ALLA FINE! GLI ORRORI della SPERIMENTAZONE dai VACCINI COVID-19. I DATI della SPERIMENTAZIONE sono STATI TENUTI NASCOSTI esclusivamente per FARE PROFITTI. MASSIMA DIFFUSIONE! DA INOLTRARE a Bassetti, Burioni, Pregliasco, Capua e a tutte le VIROSTAR da STRAPAZZO con CONFLITTI di INTERESSI con Le BIG PHARMA, grandi come una casa! E ADESSO ci VOGLIONO RIPROVARE con i vaccini a mRNA AUTOREPLICANTE! ASSASSINI! DUB/ITA - Inside the Vaccine Trials - Lived Experiences Alla scoperta delle sperimentazioni sui vaccini - Esperienze vissute ⏺Questo docu-film offre uno sguardo intimo sulla vita dei volontari che hanno partecipato alla sperimentazione del vaccino. ⏺Queste persone si sono presentate con speranza e fiducia, solo per andare incontro a gravi e durature complicazioni di salute. ✅Ora, dovendo districarsi in un sistema che offre scarso sostegno, le loro storie mettono in luce una preoccupazione più ampia: i danni post-vaccinali sono spesso ignorati e le voci vengono soffocate da una censura intensa. https://www.scenario.press/posts/139077 QUI POTETE TROVARE il LINK per firmare la nostra petizione per mettere in stato di accusa l'ex Ministro Speranza e Nicola Magrini ex direttore generale di AIFA: https://www.scenario.press/petition PIU' di 13.000 FIRME RAGGIUNTE. ABBIAMO BISOGNO del SOSTEGNO di TUTTI! Grazie per firmare e condividere!
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  • Compie 50 anni Wish you were here. Il capolavoro dei Pink Floyd

    A mezzo secolo dalla pubblicazione, Wish you were here, permeato di poetica nostalgia, continua ad affascinare il pubblico.

    Pubblicato il 12 settembre 1975, è il settimo album in studio della band, e seppur all’inizio la critica lo abbia considerato inferiore agli album precedenti, negli anni è stato giustamente rivalutato e considerato un capolavoro del rock progressivo, Wish You Were Here rappresentò una svolta creativa per i Pink Floyd, nello stesso anno in cui Bob Dylan realizzò l’introspettivo, forse autobiografico Blood on the Tracks, invitando il suo pubblico a pensarlo non come un artista, ma come un essere umano con le sue emozioni. Lo stesso accade per i Pink Floyd con Wish You Were Here, un album intriso di elegie e spettri del passato.
    Il nuovo inizio dei Pink Floyd

    Composto da 5 tracce, l’album è aperto e chiuso dalla superba suite Shine On You Crazy Diamond, divisa in 9 parti e dedicata a Syd Barrett. Con il brano che dà il titolo all’album, rappresenta forse al meglio il sound etereo dei “nuovi” Pink Floyd: strutture espanse, effetti spaziali, psichedelia non più distorta e oscura, ma pulita e luminosa. Anche se, singolarmente, i brani dell’album potrebbero non essere tutti al livello del capolavoro, lo diventano appunto nella sequenza completa, il cui concetto e “dosaggio” musicale confermano il talento della band nel creare composizioni complesse, e mette in mostra il virtuosismo alla chitarra di David Gilmour, che si profonde in progressioni di accordi più audaci di quelle presentate su The Dark Side Of The Moon.
    I testi delle canzoni esprimono variamente nostalgia e alienazione, e i Pink Floyd lo descrissero come un album sull’assenza, ed era certamente quella di Barrett, ma anche, da un altro punto di vista, quella della riconoscenza e della lealtà nel mondo, sempre più cinico e affarista, dell’industria musicale.

    Non privo di causticità, l’album è un deliberato e beffardo tentativo di “mordere la mano che nutre”, criticando con feroce sarcasmo il mondo dell’industria discografica. Welcome to the Machine, emblematica già nel titolo, descrive il dialogo che avviene tra un discografico rude e arrogante e un giovane cantante, la cui carriera sarà appunto impostata e diretta dal manager, seguendo esclusivamente il criterio commerciale. Non c’è quindi spazio per ideali, utopie, poesie. Scritta da Roger Waters, la canzone è caratterizzata da una saturazione di sintetizzatori, chitarre acustiche ed effetti su nastro. Suggestivo l’inizio, con il suono naturale del sax che sfuma gradualmente in suoni industriali e sintetizzato, metafora della “macchina senza volto” che ingoia cantanti e musicisti. Sulla medesima scia Have a Cigar mette in ridicolo i “pezzi grossi” dell’industria discografica con testi che ripetono una serie di cliché. Interpretato dal cantautore folk-rock Roy Harper, schiettamente orientato al rock, il brano si apre con un incalzante duetto di basso e chitarra, ed è chiuso da uno splendido a solo di chitarra firmato David Gilmour. In virtù del tono sarcastico, è uno dei pochi momenti di relativa leggerezza in un album altrimenti dominato da un vagabondaggio lugubre e psichedelico.
    L’ombra di Syd Barrett

    Buona parte dell’album è dedicata a Syd Barrett – co-fondatore e primo front-man del gruppo, che lasciò nel 1968 a causa del peggioramento della sua salute mentale – attraverso i brani Wish you were here e Shine On You Crazy Diamond. La prima, caratterizzata da un sobrio, suggestivo riff di ispirazione country, è appunto lo sfogo per la nostalgia di Syd Barrett, anche se, a detta di Waters, la canzone può essere letta che come un’amara sull’essere spettatori indifferenti della propria vita, in preda alla disillusione e allo sconforto. Shine On You Crazy Diamond, invece, è un compiuto tributo in nove parti a Barrett, e nel contesto dell’album è anche la triste metafora di ciò che può accadere a un musicista a causa della natura spietata e indifferente dell’industria musicale; la canzone presenta il caratteristico riff a quattro note di Gilmour (a volte noto come Syd’s Theme), e l’introduzione è forse il suo miglior a solo di chitarra. Alla registrazione dell’album è poi legato un toccante aneddoto: il 5 giugno 1975, presso gli stufi di Abbey Road, la band stava completando il mixaggio di Shine On You Crazy Diamond, quando un uomo sovrappeso con la testa e le sopracciglia rasate entrò, e si mise appartato a osservare la scena. Nessuno, sulle prime, lo riconobbe, poi fu Wright che spiegò agli increduli colleghi che quell’uomo era Barrett. A quel punto, tutti cercarono di parlare con lui, ma come ricordò il batterista Nick Mason nel libro Inside Out, Barrett non riusciva a dare risposte completamente sensate. Quella visita lasciò costernati i suoi vecchi colleghi, che avvertirono drammaticamente l’impossibilità di aiutarlo. Altrettanto improvvisamente di quando era arrivato, Barrett si dileguò poco dopo.
    La copertina di Wish you were here

    Come tante altre copertine degli album dei Pink Floyd, anche quella di Wish you were here è opera di Storm Thorgerson.
    Ambientata negli studi della Warner, in California, rappresenta perfettamente il tema dell’album: la persona sulla sinistra impersona l’industria musicale, mentre quella a destra è l’ingenuo musicista, che si brucia vendendo metaforicamente la sua anima e i suoi desideri artistici nel momento stesso in cui entra a far parte di un’etichetta. Mezzo secolo e 20 milioni di copie vendute dopo, si può affermare con certezza che questo tema abbia risuonato ben oltre il mondo chiuso del rock. L’album ha replicato l’ubiquità culturale di Dark Side né la portata concettuale di The Wall, ma ha un posto nel cuore dei tanti ammiratori dei Pink Floyd per la sua sobria eredità fatta di nostalgia e disillusione.

    Niccolò Lucarelli

    https://www.360music.net/artist/41232/pink-floyd
    Compie 50 anni Wish you were here. Il capolavoro dei Pink Floyd A mezzo secolo dalla pubblicazione, Wish you were here, permeato di poetica nostalgia, continua ad affascinare il pubblico. Pubblicato il 12 settembre 1975, è il settimo album in studio della band, e seppur all’inizio la critica lo abbia considerato inferiore agli album precedenti, negli anni è stato giustamente rivalutato e considerato un capolavoro del rock progressivo, Wish You Were Here rappresentò una svolta creativa per i Pink Floyd, nello stesso anno in cui Bob Dylan realizzò l’introspettivo, forse autobiografico Blood on the Tracks, invitando il suo pubblico a pensarlo non come un artista, ma come un essere umano con le sue emozioni. Lo stesso accade per i Pink Floyd con Wish You Were Here, un album intriso di elegie e spettri del passato. Il nuovo inizio dei Pink Floyd Composto da 5 tracce, l’album è aperto e chiuso dalla superba suite Shine On You Crazy Diamond, divisa in 9 parti e dedicata a Syd Barrett. Con il brano che dà il titolo all’album, rappresenta forse al meglio il sound etereo dei “nuovi” Pink Floyd: strutture espanse, effetti spaziali, psichedelia non più distorta e oscura, ma pulita e luminosa. Anche se, singolarmente, i brani dell’album potrebbero non essere tutti al livello del capolavoro, lo diventano appunto nella sequenza completa, il cui concetto e “dosaggio” musicale confermano il talento della band nel creare composizioni complesse, e mette in mostra il virtuosismo alla chitarra di David Gilmour, che si profonde in progressioni di accordi più audaci di quelle presentate su The Dark Side Of The Moon. I testi delle canzoni esprimono variamente nostalgia e alienazione, e i Pink Floyd lo descrissero come un album sull’assenza, ed era certamente quella di Barrett, ma anche, da un altro punto di vista, quella della riconoscenza e della lealtà nel mondo, sempre più cinico e affarista, dell’industria musicale. Non privo di causticità, l’album è un deliberato e beffardo tentativo di “mordere la mano che nutre”, criticando con feroce sarcasmo il mondo dell’industria discografica. Welcome to the Machine, emblematica già nel titolo, descrive il dialogo che avviene tra un discografico rude e arrogante e un giovane cantante, la cui carriera sarà appunto impostata e diretta dal manager, seguendo esclusivamente il criterio commerciale. Non c’è quindi spazio per ideali, utopie, poesie. Scritta da Roger Waters, la canzone è caratterizzata da una saturazione di sintetizzatori, chitarre acustiche ed effetti su nastro. Suggestivo l’inizio, con il suono naturale del sax che sfuma gradualmente in suoni industriali e sintetizzato, metafora della “macchina senza volto” che ingoia cantanti e musicisti. Sulla medesima scia Have a Cigar mette in ridicolo i “pezzi grossi” dell’industria discografica con testi che ripetono una serie di cliché. Interpretato dal cantautore folk-rock Roy Harper, schiettamente orientato al rock, il brano si apre con un incalzante duetto di basso e chitarra, ed è chiuso da uno splendido a solo di chitarra firmato David Gilmour. In virtù del tono sarcastico, è uno dei pochi momenti di relativa leggerezza in un album altrimenti dominato da un vagabondaggio lugubre e psichedelico. L’ombra di Syd Barrett Buona parte dell’album è dedicata a Syd Barrett – co-fondatore e primo front-man del gruppo, che lasciò nel 1968 a causa del peggioramento della sua salute mentale – attraverso i brani Wish you were here e Shine On You Crazy Diamond. La prima, caratterizzata da un sobrio, suggestivo riff di ispirazione country, è appunto lo sfogo per la nostalgia di Syd Barrett, anche se, a detta di Waters, la canzone può essere letta che come un’amara sull’essere spettatori indifferenti della propria vita, in preda alla disillusione e allo sconforto. Shine On You Crazy Diamond, invece, è un compiuto tributo in nove parti a Barrett, e nel contesto dell’album è anche la triste metafora di ciò che può accadere a un musicista a causa della natura spietata e indifferente dell’industria musicale; la canzone presenta il caratteristico riff a quattro note di Gilmour (a volte noto come Syd’s Theme), e l’introduzione è forse il suo miglior a solo di chitarra. Alla registrazione dell’album è poi legato un toccante aneddoto: il 5 giugno 1975, presso gli stufi di Abbey Road, la band stava completando il mixaggio di Shine On You Crazy Diamond, quando un uomo sovrappeso con la testa e le sopracciglia rasate entrò, e si mise appartato a osservare la scena. Nessuno, sulle prime, lo riconobbe, poi fu Wright che spiegò agli increduli colleghi che quell’uomo era Barrett. A quel punto, tutti cercarono di parlare con lui, ma come ricordò il batterista Nick Mason nel libro Inside Out, Barrett non riusciva a dare risposte completamente sensate. Quella visita lasciò costernati i suoi vecchi colleghi, che avvertirono drammaticamente l’impossibilità di aiutarlo. Altrettanto improvvisamente di quando era arrivato, Barrett si dileguò poco dopo. La copertina di Wish you were here Come tante altre copertine degli album dei Pink Floyd, anche quella di Wish you were here è opera di Storm Thorgerson. Ambientata negli studi della Warner, in California, rappresenta perfettamente il tema dell’album: la persona sulla sinistra impersona l’industria musicale, mentre quella a destra è l’ingenuo musicista, che si brucia vendendo metaforicamente la sua anima e i suoi desideri artistici nel momento stesso in cui entra a far parte di un’etichetta. Mezzo secolo e 20 milioni di copie vendute dopo, si può affermare con certezza che questo tema abbia risuonato ben oltre il mondo chiuso del rock. L’album ha replicato l’ubiquità culturale di Dark Side né la portata concettuale di The Wall, ma ha un posto nel cuore dei tanti ammiratori dei Pink Floyd per la sua sobria eredità fatta di nostalgia e disillusione. Niccolò Lucarelli https://www.360music.net/artist/41232/pink-floyd
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  • La classe non è acqua. Kennedy elimina i baroni dei vaccini dagli enti americani mentre Schillaci ubbidisce a bigpharma.

    Kennedy dà lezioni a Schillaci sui vaccini: nessun dietrofront sugli esperti critici

    Il ministro alla Salute Usa ha licenziato i vertici che gestirono la profilassi di massa. E, malgrado le proteste, ha tirato dritto…

    di MADDALENA LOY

    Kennedy dà lezioni a Schillaci sui vaccini: nessun dietrofront sugli esperti critici

    Il tormentone sugli «esperti» Paolo Bellavite ed Eugenio Serravalle, nominati e poi cacciati dal comitato tecnico sanitario dal ministro Orazio Schillaci (nonostante rappresentassero una netta minoranza rispetto agli altri 80 esperti) trova un curioso riscontro oltreoceano: quando si è trattato di vaccinazioni Covid, non solo altri scienziati della commissione Acip, da anni favorevoli alle inoculazioni, sono stati licenziati e sostituiti con nuovi Cdc.

    Il segretario di Stato ha nominato 8 nuovi consulenti e sfruttato la direttrice dei Cdc. E lo stesso destino è toccato ai vertici del dipartimento della Salute, rei di aver promosso vaccini e obblighi. I nuovi esperti sono molto critici nei confronti delle politiche di profilassi di massa. Tra di essi figurano Martin Kulldorff, epidemiologo coautore della Great Barrington Declaration insieme con Jay Bhattacharya e Sunetra Gupta; Peter Doshi, professore di scienze farmaceutiche e salute pubblica all’Università del Maryland, noto per le sue pubblicazioni sulla rivista «Bmj» che contestano il prestigio dei trial di Pfizer e Moderna; Harvey Risch, epidemiologo della Yale School of Public Health che ha sottolineato la mancanza di prove sull’efficacia dei vaccini Covid e difeso l’uso di idrossiclorochina come terapia precoce; e altri studiosi che si sono espressi con posizioni critiche.

    Acip, afflitta da persistenti conflitti di interesse, non ha mai emanato una raccomandazione nazionale contraria ad alcuna vaccinazione, compresi i vaccini Covid. Kennedy ha sostituito la direttrice dei Cdc, Mandy Cohen, con Mary Talley Bowden, otorinolaringoiatra sostenitrice delle cure precoci domiciliari.

    Alla fine di agosto, Kennedy ha spiegato di aver proceduto con il «licenziamento di chi ha sponsorizzato obblighi vaccinali e mascherine». Ha accusato i suoi predecessori di avere trasformato i Cdc in un’agenzia di marketing per le aziende farmaceutiche, e ha dichiarato di voler ricostruire la fiducia dei cittadini.

    La decisione ha scatenato reazioni furibonde da parte di scienziati, media e opposizione politica. Ma Kennedy non è arretrato: «Non posso accettare che l’industria detti legge al posto della scienza».

    A differenza del suo omologo italiano, Kennedy non ha ceduto al pressing degli altri «esperti» contrari alla nomina di figure critiche, che in Italia ha portato alla rimozione di Bellavite e Serravalle. Negli Stati Uniti, anzi, il nuovo ministro ha addirittura accelerato la “pulizia” dei vertici istituzionali che avevano sponsorizzato la profilassi di massa, sostituendoli con medici e studiosi che hanno sempre sostenuto posizioni alternative.

    L’intento dichiarato è quello di restituire credibilità e trasparenza alle istituzioni sanitarie, considerate ormai compromesse da rapporti troppo stretti con l’industria farmaceutica.
    La classe non è acqua. Kennedy elimina i baroni dei vaccini dagli enti americani mentre Schillaci ubbidisce a bigpharma. Kennedy dà lezioni a Schillaci sui vaccini: nessun dietrofront sugli esperti critici Il ministro alla Salute Usa ha licenziato i vertici che gestirono la profilassi di massa. E, malgrado le proteste, ha tirato dritto… di MADDALENA LOY Kennedy dà lezioni a Schillaci sui vaccini: nessun dietrofront sugli esperti critici Il tormentone sugli «esperti» Paolo Bellavite ed Eugenio Serravalle, nominati e poi cacciati dal comitato tecnico sanitario dal ministro Orazio Schillaci (nonostante rappresentassero una netta minoranza rispetto agli altri 80 esperti) trova un curioso riscontro oltreoceano: quando si è trattato di vaccinazioni Covid, non solo altri scienziati della commissione Acip, da anni favorevoli alle inoculazioni, sono stati licenziati e sostituiti con nuovi Cdc. Il segretario di Stato ha nominato 8 nuovi consulenti e sfruttato la direttrice dei Cdc. E lo stesso destino è toccato ai vertici del dipartimento della Salute, rei di aver promosso vaccini e obblighi. I nuovi esperti sono molto critici nei confronti delle politiche di profilassi di massa. Tra di essi figurano Martin Kulldorff, epidemiologo coautore della Great Barrington Declaration insieme con Jay Bhattacharya e Sunetra Gupta; Peter Doshi, professore di scienze farmaceutiche e salute pubblica all’Università del Maryland, noto per le sue pubblicazioni sulla rivista «Bmj» che contestano il prestigio dei trial di Pfizer e Moderna; Harvey Risch, epidemiologo della Yale School of Public Health che ha sottolineato la mancanza di prove sull’efficacia dei vaccini Covid e difeso l’uso di idrossiclorochina come terapia precoce; e altri studiosi che si sono espressi con posizioni critiche. Acip, afflitta da persistenti conflitti di interesse, non ha mai emanato una raccomandazione nazionale contraria ad alcuna vaccinazione, compresi i vaccini Covid. Kennedy ha sostituito la direttrice dei Cdc, Mandy Cohen, con Mary Talley Bowden, otorinolaringoiatra sostenitrice delle cure precoci domiciliari. Alla fine di agosto, Kennedy ha spiegato di aver proceduto con il «licenziamento di chi ha sponsorizzato obblighi vaccinali e mascherine». Ha accusato i suoi predecessori di avere trasformato i Cdc in un’agenzia di marketing per le aziende farmaceutiche, e ha dichiarato di voler ricostruire la fiducia dei cittadini. La decisione ha scatenato reazioni furibonde da parte di scienziati, media e opposizione politica. Ma Kennedy non è arretrato: «Non posso accettare che l’industria detti legge al posto della scienza». A differenza del suo omologo italiano, Kennedy non ha ceduto al pressing degli altri «esperti» contrari alla nomina di figure critiche, che in Italia ha portato alla rimozione di Bellavite e Serravalle. Negli Stati Uniti, anzi, il nuovo ministro ha addirittura accelerato la “pulizia” dei vertici istituzionali che avevano sponsorizzato la profilassi di massa, sostituendoli con medici e studiosi che hanno sempre sostenuto posizioni alternative. L’intento dichiarato è quello di restituire credibilità e trasparenza alle istituzioni sanitarie, considerate ormai compromesse da rapporti troppo stretti con l’industria farmaceutica.
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  • EUNOMIS INFORMA, [9 Set 2025 alle 17:56]
    Malpensa fiere del Ben-Essere, Convegno SIM domenica 7 settembre 2025, Busto Arsizio (VA).

    La “squadra” dei relatori SIM *
    * (nella foto mancano Paolo Bellavite e Patrizia Gentilini non presenti in quel momento)

    Onorato di avere condotto questo fantastico Convegno:
    “Insieme per Salute e Ben-essere: la Medicina che vogliamo” , presto visibile a tutti sui canali di Byo blu tv , di Eunomis, della SIM e di tutte le Associazioni socie nonché, in parte, nell’atteso docufilm “Il Grande Risveglio” di P. Cassina e T. Alterio che uscirà a Natale.

    Non e’ stato infatti un insieme di interventi - seppur autorevoli - di importanti relatori ma si e’ percepita, chiara e forte, l’esistenza di un “filo conduttore” condiviso per una Medicina più umana, più personalizzata, più libera, più partecipata, più informata, più trasparente e massimamente rispettosa del “principio di precauzione” e della deontologia medica.

    Arrivederci a presto.

    Andrea Montanari *
    Presidente Eunomis
    Dipartimento legale SIM https://t.me/eunomis/4608
    EUNOMIS INFORMA, [9 Set 2025 alle 17:56] 📍 Malpensa fiere del Ben-Essere, Convegno SIM domenica 7 settembre 2025, Busto Arsizio (VA). La “squadra” dei relatori SIM * * (nella foto mancano Paolo Bellavite e Patrizia Gentilini non presenti in quel momento) Onorato di avere condotto questo fantastico Convegno: “Insieme per Salute e Ben-essere: la Medicina che vogliamo” , presto visibile a tutti sui canali di Byo blu tv , di Eunomis, della SIM e di tutte le Associazioni socie nonché, in parte, nell’atteso docufilm “Il Grande Risveglio” di P. Cassina e T. Alterio che uscirà a Natale. Non e’ stato infatti un insieme di interventi - seppur autorevoli - di importanti relatori ma si e’ percepita, chiara e forte, l’esistenza di un “filo conduttore” condiviso per una Medicina più umana, più personalizzata, più libera, più partecipata, più informata, più trasparente e massimamente rispettosa del “principio di precauzione” e della deontologia medica. Arrivederci a presto. Andrea Montanari * Presidente Eunomis Dipartimento legale SIM https://t.me/eunomis/4608
    T.ME
    EUNOMIS INFORMA
    📍 Malpensa fiere del Ben-Essere, Convegno SIM domenica 7 settembre 2025, Busto Arsizio (VA). La “squadra” dei relatori SIM * * (nella foto mancano Paolo Bellavite e Patrizia Gentilini non presenti in quel momento) Onorato di avere condotto questo fantastico Convegno: “Insieme per Salute e Ben-essere: la Medicina che vogliamo” , presto visibile a tutti sui canali di Byo blu tv , di Eunomis, della SIM e di tutte le Associazioni socie nonché, in parte, nell’atteso docufilm “Il Grande Risveglio” di P. Cassina e T. Alterio che uscirà a Natale. Non e’ stato infatti un insieme di interventi - seppur autorevoli - di importanti relatori ma si e’ percepita, chiara e forte, l’esistenza di un “filo conduttore” condiviso per una Medicina più umana, più personalizzata, più libera, più partecipata, più informata, più trasparente e massimamente rispettosa del “principio di precauzione” e della deontologia medica. Arrivederci a presto. Andrea Montanari * Presidente Eunomis Dipartimento legale SIM
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