• MiC - la farsa continua”

    "Chi è causa del suo mal, pianga sé stesso."
    Un detto antico, sì, ma talmente attuale da suonare come una sentenza scolpita sul marmo dell’inerzia politica.

    Perché poi non lamentiamoci se in Italia la Cultura resta ancora percepita come una roba da "intellettuali di sinistra con l’anello al naso" . E non serve nemmeno piangere dopo, quando si capisce che l’occasione era lì, pronta da cogliere. Ma non solo non si è colta — no — non ci si è nemmeno avvicinati.
    Il Ministero della Cultura (MiC) doveva rappresentare un punto di svolta per il governo Meloni. Un modo per dimostrare che anche il centrodestra può ragionare in termini artistici, simbolici, profondi, andando oltre lo slogan e la ruspa .
    E invece? Una maledizione istituzionale che pare scritta da Kafka e diretta da Nanni Moretti. Ma senza ironia.
    Ripercorriamo insieme le tappe di questo disastro annunciato. Così, giusto per lasciare ai posteri un pizzico di vergogna in più:

    Si parte con Gennaro Sangiuliano, ministro catapultato dalla cronaca politica a quella rosa. È bastata una liaison sentimentale per oscurare l’agenda culturale. Ché poi parlare di "agenda" è già generoso .

    Poi arriva Alessandro Giuli che riesce nel difficile compito di fare addirittura peggio. Inerzia totale, interventi sempre in ritardo, e il tocco finale: diserta la finale del Premio Strega, lasciando di stucco tutto il mondo culturale. Quando gli viene chiesto conto, se la cava con una battutina:

    “Non mi hanno fatto avere nemmeno i libri finalisti”
    (No tranquillo Ministro, nessuno dubitava del fatto che li avrebbe letti…)

    Ciliegina sulla torta: le dimissioni di Nicola Borrelli, Direttore Generale Cinema e Audiovisivo del MiC, dopo il caso Kaufmann.
    Ricapitolando: il regista americano Kaufmann, sospettato del duplice omicidio a Villa Pamphilj, avrebbe ricevuto ben 863.000 € in tax credit per un film mai uscito: “Stelle della Notte”, che brilla solo negli archivi ministeriali .
    La procura vuole vederci chiaro: fondi solo deliberati o anche già versati? Si parla già di un nuovo filone d’indagine. E come minimo, l’odore di truffa allo Stato è forte come l’umidità nei palazzi romani.

    E sorvoliamo, per carità di patria, sulla gestione ordinaria del ministero: assenza totale di visione, dialogo con gli operatori ridotto ai minimi sindacali, Cinecittà abbandonata a sé stessa, simbolo di una cultura che da "fabbrica dei sogni" è diventata deposito della polvere e del disinteresse .
    Ma attenzione. Non è una lamentela sterile. E non ce la prendiamo nemmeno troppo con il popolo italiano, che ormai della Cultura si cura poco — o nulla.

    No, qui si parla prima di tutto di una classe politica che non ci crede, che non investe, che non immagina, che non costruisce alternative né simbologie collettive.
    E allora, di chi è la colpa adesso?
    Già nel 2022, all’alba delle Politiche, avevo evidenziato due fronti fondamentali per il Paese:
    la transizione ecologica
    e la transizione culturale
    Due occasioni storiche per alzare il livello, per pensare in chiave umanistica. E invece…
    Il centrodestra è rimasto fedele alla sua indole: pratico, grezzo, ruspante. Il centrosinistra, dal canto suo, non ha fatto di meglio: chiuso nel suo eterno girotondo autoreferenziale, perso dietro priorità che scaldano solo le proprie cerchie interne.

    E allora che facciamo? Ci arrendiamo?
    No. Perché prima o poi, arriverà una forza politica che crede davvero nello spirito umanistico come fondamento del vivere civile. Una forza che non teme la parola "Cultura" perché non produce consenso facile.
    Una forza che capisce che la Cultura è infrastruttura, che genera visione, coesione, valore.
    Sarà domani? Forse.

    Ma per oggi, possiamo solo dire, con l’amaro in bocca:
    "Molto bene… avanti così, mi raccomando."

    #MinisteroDellaCultura #CulturaItaliana #FallimentiIstituzionali #PremioStrega2025 #Cinecittà #TaxCreditGate #PoliticaItaliana #Sangiuliano #Giuli #Borrelli #CrisiCulturale #TransizioneCulturale #IdealiUmanistici #VisionePolitica #Italia2025
    🎭 MiC - la farsa continua” 🎬🤡 "Chi è causa del suo mal, pianga sé stesso." Un detto antico, sì, ma talmente attuale da suonare come una sentenza scolpita sul marmo dell’inerzia politica. Perché poi non lamentiamoci se in Italia la Cultura resta ancora percepita come una roba da "intellettuali di sinistra con l’anello al naso" 🎨✊. E non serve nemmeno piangere dopo, quando si capisce che l’occasione era lì, pronta da cogliere. Ma non solo non si è colta — no — non ci si è nemmeno avvicinati. Il Ministero della Cultura (MiC) doveva rappresentare un punto di svolta per il governo Meloni. Un modo per dimostrare che anche il centrodestra può ragionare in termini artistici, simbolici, profondi, andando oltre lo slogan e la ruspa 🏗️📢. E invece? Una maledizione istituzionale che pare scritta da Kafka e diretta da Nanni Moretti. Ma senza ironia. 📉 Ripercorriamo insieme le tappe di questo disastro annunciato. Così, giusto per lasciare ai posteri un pizzico di vergogna in più: Si parte con Gennaro Sangiuliano, ministro catapultato dalla cronaca politica a quella rosa. È bastata una liaison sentimentale per oscurare l’agenda culturale. Ché poi parlare di "agenda" è già generoso 📕💔. Poi arriva Alessandro Giuli che riesce nel difficile compito di fare addirittura peggio. Inerzia totale, interventi sempre in ritardo, e il tocco finale: diserta la finale del Premio Strega, lasciando di stucco tutto il mondo culturale. Quando gli viene chiesto conto, se la cava con una battutina: “Non mi hanno fatto avere nemmeno i libri finalisti” 📚😅 (No tranquillo Ministro, nessuno dubitava del fatto che li avrebbe letti…) Ciliegina sulla torta: le dimissioni di Nicola Borrelli, Direttore Generale Cinema e Audiovisivo del MiC, dopo il caso Kaufmann. Ricapitolando: il regista americano Kaufmann, sospettato del duplice omicidio a Villa Pamphilj, avrebbe ricevuto ben 863.000 € in tax credit per un film mai uscito: “Stelle della Notte”, che brilla solo negli archivi ministeriali 🕵️‍♂️🎞️. La procura vuole vederci chiaro: fondi solo deliberati o anche già versati? Si parla già di un nuovo filone d’indagine. E come minimo, l’odore di truffa allo Stato è forte come l’umidità nei palazzi romani. E sorvoliamo, per carità di patria, sulla gestione ordinaria del ministero: assenza totale di visione, dialogo con gli operatori ridotto ai minimi sindacali, Cinecittà abbandonata a sé stessa, simbolo di una cultura che da "fabbrica dei sogni" è diventata deposito della polvere e del disinteresse 🕳️🎬. Ma attenzione. Non è una lamentela sterile. E non ce la prendiamo nemmeno troppo con il popolo italiano, che ormai della Cultura si cura poco — o nulla. 👉No, qui si parla prima di tutto di una classe politica che non ci crede, che non investe, che non immagina, che non costruisce alternative né simbologie collettive. E allora, di chi è la colpa adesso? Già nel 2022, all’alba delle Politiche, avevo evidenziato due fronti fondamentali per il Paese: la transizione ecologica 🌱 e la transizione culturale 📖 Due occasioni storiche per alzare il livello, per pensare in chiave umanistica. E invece… Il centrodestra è rimasto fedele alla sua indole: pratico, grezzo, ruspante. Il centrosinistra, dal canto suo, non ha fatto di meglio: chiuso nel suo eterno girotondo autoreferenziale, perso dietro priorità che scaldano solo le proprie cerchie interne. 🎯 E allora che facciamo? Ci arrendiamo? No. Perché prima o poi, arriverà una forza politica che crede davvero nello spirito umanistico come fondamento del vivere civile. Una forza che non teme la parola "Cultura" perché non produce consenso facile. Una forza che capisce che la Cultura è infrastruttura, che genera visione, coesione, valore. Sarà domani? Forse. Ma per oggi, possiamo solo dire, con l’amaro in bocca: "Molto bene… avanti così, mi raccomando." 🙃🇮🇹 #MinisteroDellaCultura #CulturaItaliana #FallimentiIstituzionali #PremioStrega2025 #Cinecittà #TaxCreditGate #PoliticaItaliana #Sangiuliano #Giuli #Borrelli #CrisiCulturale #TransizioneCulturale #IdealiUmanistici #VisionePolitica #Italia2025
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  • ORRORE SENZA FINE!
    NON POSSO CREDERCI. QUESTA è LA SITUAZIONE degli ALLEVAMENTI di GALLINE in LOMBARDIA!
    Food for Profit svela condizioni igieniche disastrose negli allevamenti lombardi
    L'inchiesta di Giulia Innocenzi documenta carcasse abbandonate e gravi rischi di aviaria negli allevamenti di galline in Lombardia...

    Mentre i prezzi delle uova esplodono a livello globale – in alcune aree degli Stati Uniti sono arrivate a +159% – una nuova inchiesta video del team di Food for Profit mostra due allevamenti intensivi di galline ovaiole in Lombardia, la seconda regione per numero di galline, dopo il Veneto.

    Dai video, ricevuti da un informatore anonimo, emergono gravi carenze di biosicurezza e condizioni igieniche precarie e un alto numero di carcasse abbandonate. Tutti fattori direttamente connessi con il rischio di influenza aviaria. Animali che mangiano le loro feci, gabbie vecchie e carcasse lasciate a marcire. Il primo allevamento in provincia di Brescia, che può contenere quasi 100mila galline, si trova in una zona colpita in passato da focolai di aviaria. Le galline vivono in gabbie metalliche vecchie e molto piccole, faticano a muoversi e molte sono senza piume per lo stress o per lo sfregamento continuo contro le sbarre di metallo.

    Le immagini mostrano feci accumulate tra le grate e galline che mangiano gli escrementi. Numerose carcasse sono lasciate nei corridoi o accanto alle gabbie, in avanzato stato di decomposizione. Dovrebbero essere rimosse immediatamente per ragioni di biosicurezza, ma restano lì per giorni, aumentando il rischio di malattie infettive. Nel 2022, durante un focolaio, questo allevamento ha effettuato un depopolamento, ricevendo quindi un indennizzo. Ha inoltre ricevuto oltre 36mila euro dai fondi del Pnrr. A ottobre 2024, la zona è stata classificata come “Zona di Ulteriore Restrizione”, il livello di allerta più alto per l’influenza aviaria. Ora il rischio aviaria si è allentato, ma le misure di biosicurezza dovrebbero essere ai massimi proprio per scongiurarne il pericolo.

    Il secondo allevamento in provincia di Lodi è ancora più grande: può ospitare fino a 300mila galline. Le riprese con il drone mostrano galline che sono uscite dai capannoni e vagano liberamente all’esterno, in un’area dove l’aviaria è stata rilevata anche nel 2024. Una condizione ad altissimo rischio perché il contatto con la fauna selvatica è una delle principali vie di diffusione del virus. I filmati mostrano inoltre una carcassa di pecora abbandonata, visibilmente non registrata (senza marchi auricolari), posizionata proprio nella zona filtro – quella che dovrebbe garantire il massimo dell’igiene prima dell’accesso ai capannoni. Anche qui il numero di carcasse è altissimo, alcune in stato di decomposizione, altre cannibalizzate dalle altre galline. Le condizioni igieniche sono disastrose: scarafaggi, feci secche, struttura fatiscente, prolassi visibili su molti animali.

    “Tutto questo è gravissimo, sia per gli animali che vivono in queste strutture, sia per le criticità di biosicurezza – dichiara la giornalista Giulia Innocenzi. – Di fronte a un’emergenza mondiale come l’aviaria, una situazione come questa non dovrebbe neanche esistere, perché, in un attimo, dei comportamenti scorretti anche di un solo allevatore possono avere ricadute enormi su tutta la comunità”.

    Senza considerare che questo comporta un uso di soldi pubblici: i paesi europei, Italia inclusa, infatti stanziano fondi per risarcire gli allevamenti intensivi, coprendo i problemi causati dalle malattie infettive come l’aviaria. “C’è bisogno che le irregolarità di allevamenti come questi vengano diffuse pubblicamente e non solo tramite le nostre inchieste – conclude Giulia Innocenzi. – Per questo abbiamo depositato una denuncia formale ai Carabinieri Forestali. Speriamo che sia il primo passo verso un cambiamento necessario.”

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/01/food-profit-allevamenti-galline-lombardia-inchiesta-notizie/8046332/
    ORRORE SENZA FINE! NON POSSO CREDERCI. QUESTA è LA SITUAZIONE degli ALLEVAMENTI di GALLINE in LOMBARDIA! Food for Profit svela condizioni igieniche disastrose negli allevamenti lombardi L'inchiesta di Giulia Innocenzi documenta carcasse abbandonate e gravi rischi di aviaria negli allevamenti di galline in Lombardia... Mentre i prezzi delle uova esplodono a livello globale – in alcune aree degli Stati Uniti sono arrivate a +159% – una nuova inchiesta video del team di Food for Profit mostra due allevamenti intensivi di galline ovaiole in Lombardia, la seconda regione per numero di galline, dopo il Veneto. Dai video, ricevuti da un informatore anonimo, emergono gravi carenze di biosicurezza e condizioni igieniche precarie e un alto numero di carcasse abbandonate. Tutti fattori direttamente connessi con il rischio di influenza aviaria. Animali che mangiano le loro feci, gabbie vecchie e carcasse lasciate a marcire. Il primo allevamento in provincia di Brescia, che può contenere quasi 100mila galline, si trova in una zona colpita in passato da focolai di aviaria. Le galline vivono in gabbie metalliche vecchie e molto piccole, faticano a muoversi e molte sono senza piume per lo stress o per lo sfregamento continuo contro le sbarre di metallo. Le immagini mostrano feci accumulate tra le grate e galline che mangiano gli escrementi. Numerose carcasse sono lasciate nei corridoi o accanto alle gabbie, in avanzato stato di decomposizione. Dovrebbero essere rimosse immediatamente per ragioni di biosicurezza, ma restano lì per giorni, aumentando il rischio di malattie infettive. Nel 2022, durante un focolaio, questo allevamento ha effettuato un depopolamento, ricevendo quindi un indennizzo. Ha inoltre ricevuto oltre 36mila euro dai fondi del Pnrr. A ottobre 2024, la zona è stata classificata come “Zona di Ulteriore Restrizione”, il livello di allerta più alto per l’influenza aviaria. Ora il rischio aviaria si è allentato, ma le misure di biosicurezza dovrebbero essere ai massimi proprio per scongiurarne il pericolo. Il secondo allevamento in provincia di Lodi è ancora più grande: può ospitare fino a 300mila galline. Le riprese con il drone mostrano galline che sono uscite dai capannoni e vagano liberamente all’esterno, in un’area dove l’aviaria è stata rilevata anche nel 2024. Una condizione ad altissimo rischio perché il contatto con la fauna selvatica è una delle principali vie di diffusione del virus. I filmati mostrano inoltre una carcassa di pecora abbandonata, visibilmente non registrata (senza marchi auricolari), posizionata proprio nella zona filtro – quella che dovrebbe garantire il massimo dell’igiene prima dell’accesso ai capannoni. Anche qui il numero di carcasse è altissimo, alcune in stato di decomposizione, altre cannibalizzate dalle altre galline. Le condizioni igieniche sono disastrose: scarafaggi, feci secche, struttura fatiscente, prolassi visibili su molti animali. “Tutto questo è gravissimo, sia per gli animali che vivono in queste strutture, sia per le criticità di biosicurezza – dichiara la giornalista Giulia Innocenzi. – Di fronte a un’emergenza mondiale come l’aviaria, una situazione come questa non dovrebbe neanche esistere, perché, in un attimo, dei comportamenti scorretti anche di un solo allevatore possono avere ricadute enormi su tutta la comunità”. Senza considerare che questo comporta un uso di soldi pubblici: i paesi europei, Italia inclusa, infatti stanziano fondi per risarcire gli allevamenti intensivi, coprendo i problemi causati dalle malattie infettive come l’aviaria. “C’è bisogno che le irregolarità di allevamenti come questi vengano diffuse pubblicamente e non solo tramite le nostre inchieste – conclude Giulia Innocenzi. – Per questo abbiamo depositato una denuncia formale ai Carabinieri Forestali. Speriamo che sia il primo passo verso un cambiamento necessario.” https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/01/food-profit-allevamenti-galline-lombardia-inchiesta-notizie/8046332/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
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    L'inchiesta di Giulia Innocenzi documenta carcasse abbandonate e gravi rischi di aviaria negli allevamenti di galline in Lombardia
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  • Il cerchio si sta chiudendo sempre più verso i veri colpevoli. Le indagini sono state depistate scientemente.
    Garlasco, "Sempio era nella villetta il giorno del delitto di Chiara Poggi"
    I nuovi elementi, emersi dalle ultime indagini dei carabinieri, lo geolocalizzerebbero sulla scena del crimine...

    Ci sarebbero elementi che collocano Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi e oggi indagato, nella villetta di Garlasco proprio la mattina del 13 agosto 2007 mentre la 26enne veniva colpita a morte con un oggetto mai identificato né ritrovato.

    Quasi certamente questi quattro o cinque elementi saranno messi sul tavolo oggi alle 14 dal procuratore Fabio Napoleone, dall’aggiunto Stefano Civardi, e dalle pm Valentina De Stefano e Giuliana Rizza, che sentiranno in procura Sempio. I nuovi elementi, emersi dalle ultime indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, geolocalizzerebbero l’allora 19enne sulla scena del crimine e non a casa con il padre e poi in una libreria a Vigevano, come dallo stesso da sempre dichiarato (con tanto di scontrino del parcheggio).

    Tutto questo in attesa dei risultati dell’incidente probatorio sul dna trovato sotte le unghie di Chiara, che secondo l’ipotesi dei magistrati sarebbe quello dello stesso Andrea Sempio. Non è ancora noto se l’indagato risponderà alle domande dei pm o se si avvarrà – come permesso dalla legge – della facoltà di non rispondere.

    In contemporanea, in un’altra stanza della procura di Pavia, arriverà anche Alberto Stasi – che sta finendo di espiare la condanna a 16 anni di carcere per l’omicidio dell’allora fidanzata Chiara – che sarà sentito come “testimone assistito“. A Venezia, invece, verrà ascoltato anche Marco Poggi, il fratello della vittima. I tre saranno chiamati a chiarire i tanti punti ancora poco chiari e i nuovi elementi emersi. Convocazioni separate ma in contemporanea, per evitare eventuali fughe di notizie come si è già verificato in questi mesi.

    Dopo 18 anni il caso è stato riaperto e, tra comprensibili difficoltà tecniche per il tempo trascorso, per la prima volta ad essere in discussione è la ricostruzione di un’unica persona sulla scena dell’omicidio che ha sorpreso Chiara senza nemmeno darle il tempo di difendersi.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/20/garlasco-nuovi-elementi-sempio-nella-villetta-giorno-delitto-chiara-poggi-news/7995149/
    Il cerchio si sta chiudendo sempre più verso i veri colpevoli. Le indagini sono state depistate scientemente. Garlasco, "Sempio era nella villetta il giorno del delitto di Chiara Poggi" I nuovi elementi, emersi dalle ultime indagini dei carabinieri, lo geolocalizzerebbero sulla scena del crimine... Ci sarebbero elementi che collocano Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi e oggi indagato, nella villetta di Garlasco proprio la mattina del 13 agosto 2007 mentre la 26enne veniva colpita a morte con un oggetto mai identificato né ritrovato. Quasi certamente questi quattro o cinque elementi saranno messi sul tavolo oggi alle 14 dal procuratore Fabio Napoleone, dall’aggiunto Stefano Civardi, e dalle pm Valentina De Stefano e Giuliana Rizza, che sentiranno in procura Sempio. I nuovi elementi, emersi dalle ultime indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, geolocalizzerebbero l’allora 19enne sulla scena del crimine e non a casa con il padre e poi in una libreria a Vigevano, come dallo stesso da sempre dichiarato (con tanto di scontrino del parcheggio). Tutto questo in attesa dei risultati dell’incidente probatorio sul dna trovato sotte le unghie di Chiara, che secondo l’ipotesi dei magistrati sarebbe quello dello stesso Andrea Sempio. Non è ancora noto se l’indagato risponderà alle domande dei pm o se si avvarrà – come permesso dalla legge – della facoltà di non rispondere. In contemporanea, in un’altra stanza della procura di Pavia, arriverà anche Alberto Stasi – che sta finendo di espiare la condanna a 16 anni di carcere per l’omicidio dell’allora fidanzata Chiara – che sarà sentito come “testimone assistito“. A Venezia, invece, verrà ascoltato anche Marco Poggi, il fratello della vittima. I tre saranno chiamati a chiarire i tanti punti ancora poco chiari e i nuovi elementi emersi. Convocazioni separate ma in contemporanea, per evitare eventuali fughe di notizie come si è già verificato in questi mesi. Dopo 18 anni il caso è stato riaperto e, tra comprensibili difficoltà tecniche per il tempo trascorso, per la prima volta ad essere in discussione è la ricostruzione di un’unica persona sulla scena dell’omicidio che ha sorpreso Chiara senza nemmeno darle il tempo di difendersi. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/20/garlasco-nuovi-elementi-sempio-nella-villetta-giorno-delitto-chiara-poggi-news/7995149/
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    Garlasco, "Sempio era nella villetta il giorno del delitto di Chiara Poggi"
    I nuovi elementi, emersi dalle ultime indagini dei carabinieri, lo geolocalizzerebbero sulla scena del crimine
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  • COM'È POSSIBILE CHE NESSUNA TRASMISSIONE D'INCHIESTA PARLI DI GEOINGEGNERIA? UN SILENZIO ASSORDANTE A FRONTE DI UNA PRATICA UFFICIALE. RIFLETTIAMOCI INSIEME!

    Il giornalismo, ammesso sia mai davvero esistito nei crismi leggendari con cui viene raccontato, è morto. Fin qui, nulla di nuovo.

    🔺️Esiste però una nicchia quasi striminzita di trasmissioni o di giornalisti d'inchiesta che, pur in mezzo ad errori ed all'esasperazioni di alcuni temi, riescono ancora a fornire qualche informazione utile.

    Tali trasmissioni si distinguono poiché solite affrontare qualsiasi tema in modo più o meno approfondito. Parliamo di trasmissioni che arrivano a produrre intere puntate su argomenti come 'i coloranti alimentari' oppure 'l'alterazione delle reali origini geografiche dell'uva nella produzione del vino' e roba simile.

    Tutto interessante, nulla quaestio, ma proprio per questo è impossibile non rilevare l'enorme elefante nella stanza.

    🔸️COME PUÒ ESSERE POSSIBILE CHE NESSUNO SI OCCUPI DI GEOINGEGNERIA? Quanto può mai danneggiare la salute umana un colorante alimentare od un'uva proveniente da una regione piuttosto che da un'altra? Ed invece sostanze chimiche e metalli pesanti irrorati nei nostri cieli?

    🔹️La risposta è scontata, imbarazzante. Ed allora PERCHÉ NON SI PARLA DI GEOINGEGNERIA? Affermare che questi giornalisti siano dei servi è, in questo caso, troppo poco, è riduttivo, non basta per spiegare una tale forma di censura sul tema.

    La geoingegneria, una tecnica ormai sdoganata, ormai operativa ed ufficiale in diversi paesi del mondo. COME PUÒ ESSERE CHE NESSUNO SE NE OCCUPI?

    Com'è possibile che pur essendoci dietro a questi progetti ufficiali di geoingegneria gli stessi 'esperti' che non hanno mai negato il fatto che questa ucciderà almeno decine di migliaia di persone (CLICCA QUI E VISIONA) nessuna trasmissione di inchiesta muova un dito per indagare?

    Stanno subendo delle pressioni per tacere? È plausibile...e quindi che credibilità possono avere quando denunciano di altri temi?

    ☄Il silenzio è forse di natura "ideologica"? Hanno negato così forte e per così tanti anni che preferiscono nascondere l'intero argomento ai popoli pur di non dover ammettere che ad avere ragione, come di consueto, eravamo noi? E quindi che credibilità possono avere se il motivo di un tale silenzio fosse questo?

    ❄Qualcuno teme forse che, parlare dei rischi della geoingegneria, possa condizionare il cavallo di battaglia politico dei 'cambiamenti climatici di origine antropica'? E dunque? Vale così poco per questi pseudogiornalisti la verità? Vale così poco la salute dei popoli, la loro stessa salute, la salute dei loro figli e dei loro cari?

    È tutto ufficiale. La geoingegneria, le scie chimiche ed i disastri che ne sono sempre conseguiti, in termini di salute pubblica e di catastrofi ambientali, esistono e sono sempre stati coperti da segreto militare ed un apparato mediatico ed istituzionale colluso.

    🌪Fareste bene a smettere di mentire e di nascondere la verità. Se vi resta una punta di coglioni, professionale parlando, usatela per esporre questo tema prima che la verità che avanza inesorabile vi travolga senza appello.

    Approfondimenti a seguito, visionali tutti, è importante esserne informati.

    UCCIDEREMO DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE CON LA GEOINGEGNERIA, MA SPERIAMO DI SALVARNE DI PIÙ DI QUELLE CHE AMMAZZIAMO. NEL REGNO UNITO PUNTANO SULLA GEOINGEGNERIA PER RIDURRE IL RISCALDAMENTO GLOBALE
    t.me/ugofuoco/5126

    ACIDO SOLFORICO NELL'ATMOSFERA IRRORATO ATTRAVERSO LA GEOINGEGNERIA, UCCIDERÀ MILIONI DI PERSONE MA MITIGHEREMO IL RISCALDAMENTO GLOBALE. PROF. DAVID KEITH
    t.me/ugofuoco/4648

    IL PRIMO MILITARE AL MONDO AD AVER IMPIEGATO UFFICIALMENTE LA GEOINGEGNERIA COME ARMA. "CON URAGANI E TEMPESTE POTEVAMO FARE QUEL CHE VOLESSIMO"
    t.me/ugofuoco/4624

    2025, GUERRA CLIMATICA. PROVOCHERANNO ALLUVIONI PER DISTRUGGERE POPOLI E PAESI. 8 PERSONE POSSIEDONO IL 50% DELLE RICCHEZZE DEL MONDO E VOGLIONO RIDURRE POPOLAZIONE. GIULIETTO CHIESA, 2018
    t.me/ugofuoco/4617

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    🔴💣COM'È POSSIBILE CHE NESSUNA TRASMISSIONE D'INCHIESTA PARLI DI GEOINGEGNERIA? UN SILENZIO ASSORDANTE A FRONTE DI UNA PRATICA UFFICIALE. RIFLETTIAMOCI INSIEME! 🔥Il giornalismo, ammesso sia mai davvero esistito nei crismi leggendari con cui viene raccontato, è morto. Fin qui, nulla di nuovo. 🔺️Esiste però una nicchia quasi striminzita di trasmissioni o di giornalisti d'inchiesta che, pur in mezzo ad errori ed all'esasperazioni di alcuni temi, riescono ancora a fornire qualche informazione utile. ⚡Tali trasmissioni si distinguono poiché solite affrontare qualsiasi tema in modo più o meno approfondito. Parliamo di trasmissioni che arrivano a produrre intere puntate su argomenti come 'i coloranti alimentari' oppure 'l'alterazione delle reali origini geografiche dell'uva nella produzione del vino' e roba simile. 🔻Tutto interessante, nulla quaestio, ma proprio per questo è impossibile non rilevare l'enorme elefante nella stanza. 🔸️COME PUÒ ESSERE POSSIBILE CHE NESSUNO SI OCCUPI DI GEOINGEGNERIA? Quanto può mai danneggiare la salute umana un colorante alimentare od un'uva proveniente da una regione piuttosto che da un'altra? Ed invece sostanze chimiche e metalli pesanti irrorati nei nostri cieli? 🔹️La risposta è scontata, imbarazzante. Ed allora PERCHÉ NON SI PARLA DI GEOINGEGNERIA? Affermare che questi giornalisti siano dei servi è, in questo caso, troppo poco, è riduttivo, non basta per spiegare una tale forma di censura sul tema. ▫️La geoingegneria, una tecnica ormai sdoganata, ormai operativa ed ufficiale in diversi paesi del mondo. COME PUÒ ESSERE CHE NESSUNO SE NE OCCUPI? 🚩Com'è possibile che pur essendoci dietro a questi progetti ufficiali di geoingegneria gli stessi 'esperti' che non hanno mai negato il fatto che questa ucciderà almeno decine di migliaia di persone (CLICCA QUI E VISIONA) nessuna trasmissione di inchiesta muova un dito per indagare? 🏴Stanno subendo delle pressioni per tacere? È plausibile...e quindi che credibilità possono avere quando denunciano di altri temi? ☄Il silenzio è forse di natura "ideologica"? Hanno negato così forte e per così tanti anni che preferiscono nascondere l'intero argomento ai popoli pur di non dover ammettere che ad avere ragione, come di consueto, eravamo noi? E quindi che credibilità possono avere se il motivo di un tale silenzio fosse questo? ❄Qualcuno teme forse che, parlare dei rischi della geoingegneria, possa condizionare il cavallo di battaglia politico dei 'cambiamenti climatici di origine antropica'? E dunque? Vale così poco per questi pseudogiornalisti la verità? Vale così poco la salute dei popoli, la loro stessa salute, la salute dei loro figli e dei loro cari? 🌊È tutto ufficiale. La geoingegneria, le scie chimiche ed i disastri che ne sono sempre conseguiti, in termini di salute pubblica e di catastrofi ambientali, esistono e sono sempre stati coperti da segreto militare ed un apparato mediatico ed istituzionale colluso. 🌪Fareste bene a smettere di mentire e di nascondere la verità. Se vi resta una punta di coglioni, professionale parlando, usatela per esporre questo tema prima che la verità che avanza inesorabile vi travolga senza appello. ▪️Approfondimenti a seguito, visionali tutti, è importante esserne informati. ⚠️UCCIDEREMO DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE CON LA GEOINGEGNERIA, MA SPERIAMO DI SALVARNE DI PIÙ DI QUELLE CHE AMMAZZIAMO. NEL REGNO UNITO PUNTANO SULLA GEOINGEGNERIA PER RIDURRE IL RISCALDAMENTO GLOBALE ➡️ t.me/ugofuoco/5126 ⚠️ACIDO SOLFORICO NELL'ATMOSFERA IRRORATO ATTRAVERSO LA GEOINGEGNERIA, UCCIDERÀ MILIONI DI PERSONE MA MITIGHEREMO IL RISCALDAMENTO GLOBALE. PROF. DAVID KEITH ➡️ t.me/ugofuoco/4648 ⚠️IL PRIMO MILITARE AL MONDO AD AVER IMPIEGATO UFFICIALMENTE LA GEOINGEGNERIA COME ARMA. "CON URAGANI E TEMPESTE POTEVAMO FARE QUEL CHE VOLESSIMO" ➡️ t.me/ugofuoco/4624 ⚠️2025, GUERRA CLIMATICA. PROVOCHERANNO ALLUVIONI PER DISTRUGGERE POPOLI E PAESI. 8 PERSONE POSSIEDONO IL 50% DELLE RICCHEZZE DEL MONDO E VOGLIONO RIDURRE POPOLAZIONE. GIULIETTO CHIESA, 2018 ➡️ t.me/ugofuoco/4617 ✅CONDIVIDIAMO OVUNQUE 🔗Unisciti al canale t.me/ugofuoco
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  • Nel silenzio dei media si è svolto ieri un episodio emblematico proprio davanti Montecitorio. Non so se il ventinovenne professore Giuli avesse previsto che la sua protesta pacifica si sarebbe potuta trasformare nell'esempio pratico di cosa significa il Decreto Sicurezza.

    https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-michele_giuli_il_giovane_professore_in_sciopero_della_fame_e_la_dimostrazione_pratica_di_cos_il_decreto_sicurezza/39130_60213/
    Nel silenzio dei media si è svolto ieri un episodio emblematico proprio davanti Montecitorio. Non so se il ventinovenne professore Giuli avesse previsto che la sua protesta pacifica si sarebbe potuta trasformare nell'esempio pratico di cosa significa il Decreto Sicurezza. https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-michele_giuli_il_giovane_professore_in_sciopero_della_fame_e_la_dimostrazione_pratica_di_cos_il_decreto_sicurezza/39130_60213/
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    Michele Giuli: il giovane professore in sciopero della fame e la dimostrazione pratica di cos'è il Decreto Sicurezza
    Michele Giuli: il giovane professore in sciopero della fame e la dimostrazione pratica di cos'è il Decreto Sicurezza
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  • I VERI TRADITORI DELLA PATRIA - MASSIMA DIFFUSIONE

    Interessantissimo video che andrebbe memorizzato per bene, così da capire una volta per tutte quali sono i veri nemici del popolo. Fate anche attenzione alle date...
    Il 23 maggio 1992 la vettura su cui viaggiavano Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta (Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani) saltò in aria uccidendoli tutti. Dopo soli due mesi, il 19 luglio l'altra strage in Via D'Amelio dove persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque uomini della scorta.
    Qualche settimana dopo, il mercoledì 16 settembre 1992 (noto come Black Wednesday), il criminale ebreo sionista George Soros attaccò l’Italia speculando contro la lira e causando l'espulsione dell'Italia dallo SME (Sistema monetario europeo)!
    Il topo-ministro Giuliano Amato, il ministro del Tesoro Piero Barucci, il governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi e il direttore generale del Tesoro Mario Draghi (tutti ampiamente premiati successivamente) fecero vaporizzare 15.000 miliardi di riserve della Banca Centrale, per poi alla fine cedere alle pressioni del mercato (di Soros) e svalutare la moneta italiana del 30%.
    Dovevano indebolire il paese, destabilizzando la classe politica per spianare la strada all'Operazione Tangentopoli, detta Mani Pulite: l'inchiesta della magistratura politicizzata che tra il 1992 e il 1994 scoperchiò un vasto sistema organizzato di corruzione. Nulla di nuovo ovviamente (hanno mangiato sempre tutti), ma necessitava fare pulizia del vecchio per far posto al nuovo Sistema!
    Grazie a questo, il cospiratore Romano Prodi dal 1992/1993 diede il via alla più grande svendita dei patrimoni e dei gioielli nostrani, regalandoli a gruppi stranieri e al suo amichetto, l'ebreo De Benedetti. Parliamo di Autostrade, Telecom, Alitalia, Iri, Motta, Cirio, Autogrill, Locatelli, Invernizzi, Buitoni, Galbani, Negroni, Ferrarelle, Peroni, Moretti, Fini, Perugina, Mira Lanza, SME, Siv dell’Efim, il Nuovo Pignone dell’Eni, Acciai Speciali Terni, Ilva Laminati Piani, Italimpianti, Dalmine…
    “Smonterò il paese pezzo per pezzo“, disse il delinquente Romano Prodi il 17 gennaio 1998, e per questi servigi ovviamente ebbe totale copertura mediatica dai giornali degli ebrei ashkenaziti Agnelli e De Benedetti.
    Avete capito perché dovevano morire Falcone e Borsellino? Avevano scoperto che la mafia non è l'anti-Stato ma ne è parte integrante!!!!

    Video visto sul canale Il Risveglio della Fenice
    I VERI TRADITORI DELLA PATRIA - MASSIMA DIFFUSIONE Interessantissimo video che andrebbe memorizzato per bene, così da capire una volta per tutte quali sono i veri nemici del popolo. Fate anche attenzione alle date... Il 23 maggio 1992 la vettura su cui viaggiavano Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta (Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani) saltò in aria uccidendoli tutti. Dopo soli due mesi, il 19 luglio l'altra strage in Via D'Amelio dove persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque uomini della scorta. Qualche settimana dopo, il mercoledì 16 settembre 1992 (noto come Black Wednesday), il criminale ebreo sionista George Soros attaccò l’Italia speculando contro la lira e causando l'espulsione dell'Italia dallo SME (Sistema monetario europeo)! Il topo-ministro Giuliano Amato, il ministro del Tesoro Piero Barucci, il governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi e il direttore generale del Tesoro Mario Draghi (tutti ampiamente premiati successivamente) fecero vaporizzare 15.000 miliardi di riserve della Banca Centrale, per poi alla fine cedere alle pressioni del mercato (di Soros) e svalutare la moneta italiana del 30%. Dovevano indebolire il paese, destabilizzando la classe politica per spianare la strada all'Operazione Tangentopoli, detta Mani Pulite: l'inchiesta della magistratura politicizzata che tra il 1992 e il 1994 scoperchiò un vasto sistema organizzato di corruzione. Nulla di nuovo ovviamente (hanno mangiato sempre tutti), ma necessitava fare pulizia del vecchio per far posto al nuovo Sistema! Grazie a questo, il cospiratore Romano Prodi dal 1992/1993 diede il via alla più grande svendita dei patrimoni e dei gioielli nostrani, regalandoli a gruppi stranieri e al suo amichetto, l'ebreo De Benedetti. Parliamo di Autostrade, Telecom, Alitalia, Iri, Motta, Cirio, Autogrill, Locatelli, Invernizzi, Buitoni, Galbani, Negroni, Ferrarelle, Peroni, Moretti, Fini, Perugina, Mira Lanza, SME, Siv dell’Efim, il Nuovo Pignone dell’Eni, Acciai Speciali Terni, Ilva Laminati Piani, Italimpianti, Dalmine… “Smonterò il paese pezzo per pezzo“, disse il delinquente Romano Prodi il 17 gennaio 1998, e per questi servigi ovviamente ebbe totale copertura mediatica dai giornali degli ebrei ashkenaziti Agnelli e De Benedetti. Avete capito perché dovevano morire Falcone e Borsellino? Avevano scoperto che la mafia non è l'anti-Stato ma ne è parte integrante!!!! Video visto sul canale Il Risveglio della Fenice
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  • “Oggi a scuola un attivista Lgbt ha spiegato come cambiare sesso - Giulio, 13 anni”
    “Oggi a scuola ci hanno letto una favola in cui la principessa era un uomo - Anna, 8 anni”
    “La mia scuola ha permesso anche ai maschi di usare i bagni delle femmine - Matilde, 16 anni”

    Questi sono i messaggi shock, con i volti di bambini e ragazzi con lo zaino in spalla, presenti nelle affissioni della campagna di Pro Vita e Famiglia “MioFiglioNo - scuole libere dal gender”.

    Campagna nazionale con cui chiediamo una legge per:
    Stop a progetti sulla fluidità di genere in aula
      Consenso informato dei genitori su ogni attività sensibile
      Possibilità di esonero dai corsi gender
      STOP attivisti LGBTQ+ nelle scuole  

    Troppo spesso queste attività sono un cavallo di Troia per introdurre l’ideologia gender nelle scuole all’insaputa delle famiglie. La campagna di affissioni è partita da Roma (in più di 50 postazioni pubblicitarie) e arriverà in tante altre città italiane per sensibilizzare e mobilitare i genitori. La petizione per una Legge sulla Libertà Educativa della Famiglia - che accompagna la campagna “MioFiglioNo, scuole libere dal gender” - conta già circa 30.000 firme. 

    @jacopocoghe il nostro portavoce ha dichiarato: «Ogni giorno Pro Vita & Famiglia riceve segnalazioni da parte dei genitori di attivisti Lgbt, spesso travestiti da presunti “esperti”, che entrano nelle classi per parlare di transizione di genere, identità fluide, Carriera Alias e bagni neutri. Le scuole italiane si stanno trasformando in enormi campi di rieducazione ideologica di massa e questo avviene tramite la sistematica esclusione delle famiglie. Chiediamo al Governo provvedimenti urgenti per restituire ai genitori italiani il diritto di educare liberamente i loro figli, come chiede l’83% degli italiani secondo un recente sondaggio svolto dall’istituto Noto».
    “Oggi a scuola un attivista Lgbt ha spiegato come cambiare sesso - Giulio, 13 anni” “Oggi a scuola ci hanno letto una favola in cui la principessa era un uomo - Anna, 8 anni” “La mia scuola ha permesso anche ai maschi di usare i bagni delle femmine - Matilde, 16 anni” Questi sono i messaggi shock, con i volti di bambini e ragazzi con lo zaino in spalla, presenti nelle affissioni della campagna di Pro Vita e Famiglia “MioFiglioNo - scuole libere dal gender”. Campagna nazionale con cui chiediamo una legge per: 👉 Stop a progetti sulla fluidità di genere in aula 👉  Consenso informato dei genitori su ogni attività sensibile 👉  Possibilità di esonero dai corsi gender 👉  STOP attivisti LGBTQ+ nelle scuole   Troppo spesso queste attività sono un cavallo di Troia per introdurre l’ideologia gender nelle scuole all’insaputa delle famiglie. La campagna di affissioni è partita da Roma (in più di 50 postazioni pubblicitarie) e arriverà in tante altre città italiane per sensibilizzare e mobilitare i genitori. La petizione per una Legge sulla Libertà Educativa della Famiglia - che accompagna la campagna “MioFiglioNo, scuole libere dal gender” - conta già circa 30.000 firme.  @jacopocoghe il nostro portavoce ha dichiarato: «Ogni giorno Pro Vita & Famiglia riceve segnalazioni da parte dei genitori di attivisti Lgbt, spesso travestiti da presunti “esperti”, che entrano nelle classi per parlare di transizione di genere, identità fluide, Carriera Alias e bagni neutri. Le scuole italiane si stanno trasformando in enormi campi di rieducazione ideologica di massa e questo avviene tramite la sistematica esclusione delle famiglie. Chiediamo al Governo provvedimenti urgenti per restituire ai genitori italiani il diritto di educare liberamente i loro figli, come chiede l’83% degli italiani secondo un recente sondaggio svolto dall’istituto Noto».
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  • Dal canale Telegram Disinformazione.it

    I VERI TRADITORI DELLA PATRIA
    Interessantissimo video che andrebbe memorizzato per bene, così da capire una volta per tutte quali sono i veri nemici del popolo. Fate anche attenzione alle date...
    Il 23 maggio 1992 la vettura su cui viaggiavano Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta (Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani) saltò in aria uccidendoli tutti. Dopo soli due mesi, il 19 luglio l'altra strage in Via D'Amelio dove persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque uomini della scorta.
    Qualche settimana dopo, il mercoledì 16 settembre 1992 (noto come Black Wednesday), il criminale ebreo sionista George Soros attaccò l’Italia speculando contro la lira e causando l'espulsione dell'Italia dallo SME (Sistema monetario europeo)!
    Il topo-ministro Giuliano Amato, il ministro del Tesoro Piero Barucci, il governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi e il direttore generale del Tesoro Mario Draghi (tutti ampiamente premiati successivamente) fecero vaporizzare 15.000 miliardi di riserve della Banca Centrale, per poi alla fine cedere alle pressioni del mercato (di Soros) e svalutare la moneta italiana del 30%.
    Dovevano indebolire il paese, destabilizzando la classe politica per spianare la strada all'Operazione Tangentopoli, detta Mani Pulite: l'inchiesta della magistratura politicizzata che tra il 1992 e il 1994 scoperchiò un vasto sistema organizzato di corruzione. Nulla di nuovo ovviamente (hanno mangiato sempre tutti), ma necessitava fare pulizia del vecchio per far posto al nuovo Sistema!
    Grazie a questo, il cospiratore Romano Prodi dal 1992/1993 diede il via alla più grande svendita dei patrimoni e dei gioielli nostrani, regalandoli a gruppi stranieri e al suo amichetto, l'ebreo De Benedetti. Parliamo di Autostrade, Telecom, Alitalia, Iri, Motta, Cirio, Autogrill, Locatelli, Invernizzi, Buitoni, Galbani, Negroni, Ferrarelle, Peroni, Moretti, Fini, Perugina, Mira Lanza, SME, Siv dell’Efim, il Nuovo Pignone dell’Eni, Acciai Speciali Terni, Ilva Laminati Piani, Italimpianti, Dalmine…
    “Smonterò il paese pezzo per pezzo“, disse il delinquente Romano Prodi il 17 gennaio 1998, e per questi servigi ovviamente ebbe totale copertura mediatica dai giornali degli ebrei ashkenaziti Agnelli e De Benedetti.
    Avete capito perché dovevano morire Falcone e Borsellino? Avevano scoperto che la mafia non è l'anti-Stato ma ne è parte integrante!!!!

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    Dal canale Telegram Disinformazione.it I VERI TRADITORI DELLA PATRIA Interessantissimo video che andrebbe memorizzato per bene, così da capire una volta per tutte quali sono i veri nemici del popolo. Fate anche attenzione alle date... Il 23 maggio 1992 la vettura su cui viaggiavano Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta (Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani) saltò in aria uccidendoli tutti. Dopo soli due mesi, il 19 luglio l'altra strage in Via D'Amelio dove persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque uomini della scorta. Qualche settimana dopo, il mercoledì 16 settembre 1992 (noto come Black Wednesday), il criminale ebreo sionista George Soros attaccò l’Italia speculando contro la lira e causando l'espulsione dell'Italia dallo SME (Sistema monetario europeo)! Il topo-ministro Giuliano Amato, il ministro del Tesoro Piero Barucci, il governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi e il direttore generale del Tesoro Mario Draghi (tutti ampiamente premiati successivamente) fecero vaporizzare 15.000 miliardi di riserve della Banca Centrale, per poi alla fine cedere alle pressioni del mercato (di Soros) e svalutare la moneta italiana del 30%. Dovevano indebolire il paese, destabilizzando la classe politica per spianare la strada all'Operazione Tangentopoli, detta Mani Pulite: l'inchiesta della magistratura politicizzata che tra il 1992 e il 1994 scoperchiò un vasto sistema organizzato di corruzione. Nulla di nuovo ovviamente (hanno mangiato sempre tutti), ma necessitava fare pulizia del vecchio per far posto al nuovo Sistema! Grazie a questo, il cospiratore Romano Prodi dal 1992/1993 diede il via alla più grande svendita dei patrimoni e dei gioielli nostrani, regalandoli a gruppi stranieri e al suo amichetto, l'ebreo De Benedetti. Parliamo di Autostrade, Telecom, Alitalia, Iri, Motta, Cirio, Autogrill, Locatelli, Invernizzi, Buitoni, Galbani, Negroni, Ferrarelle, Peroni, Moretti, Fini, Perugina, Mira Lanza, SME, Siv dell’Efim, il Nuovo Pignone dell’Eni, Acciai Speciali Terni, Ilva Laminati Piani, Italimpianti, Dalmine… “Smonterò il paese pezzo per pezzo“, disse il delinquente Romano Prodi il 17 gennaio 1998, e per questi servigi ovviamente ebbe totale copertura mediatica dai giornali degli ebrei ashkenaziti Agnelli e De Benedetti. Avete capito perché dovevano morire Falcone e Borsellino? Avevano scoperto che la mafia non è l'anti-Stato ma ne è parte integrante!!!! Video visto sul canale Il Risveglio della Fenice
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  • Giulietto chiesa che i media hanno fatto credere pazzo complottista filoputiniano ci aveva raccontato la verità ammessa oggi finalmente dalla corte europea

    E quelli che lo avevano denigrato non chiedono scusa

    Sono ancora lì a pontificare ... #RussiaUkraineWar
    Giorgia Salvagni
    @
    https://x.com/ElenaBasileIT/status/1904095346050945472?t=tik7QQtgEO3-wEXGvlsRdQ&s=19
    Giulietto chiesa che i media hanno fatto credere pazzo complottista filoputiniano ci aveva raccontato la verità ammessa oggi finalmente dalla corte europea E quelli che lo avevano denigrato non chiedono scusa Sono ancora lì a pontificare ... #RussiaUkraineWar Giorgia Salvagni @ https://x.com/ElenaBasileIT/status/1904095346050945472?t=tik7QQtgEO3-wEXGvlsRdQ&s=19
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