• ENO / ALBARN & CO. – La musica colpisce ancora

    Se insisto a dire che la Cultura e l'Arte sono la "chiave" di lettura e riconciliazione delle parti nel mondo non è a caso. Perché a differenza di tanti fuffaguru, santoni del web o letterati moderni che devono per forza vendere e accedere alla categoria best seller, gli artisti operano su canoni emozionali e valori condivisi che riescono ad accomunare davvero le persone al di sopra dei soliti criteri politici. E questa non è sola e semplice ricerca di visibilità, perché una kermesse fatta di più interpreti di stili diversi che si unicorno per una performance di un giorno ha un valore maggiore di un comizio. Negli anni ’80 ringraziammo Bob Geldof che con il “Live Aid” lanciò insieme a una schiera di artisti un segnale storico per la lotta alla fame nel mondo. I problemi non sono cambiati purtroppo e si ritornerà di nuovo a Wembley. Magari con meno sfarzo e magniloquenza da anni ’80 ma con una musica che colpisce ancora e lancia i suoi segnali. Possiamo ritenerci fortunati che in questa metà di anni ’20 possiamo ancora contare su “gegnacci” come Brian Eno e Damon Albarn che, con la solita compostezza, occupano ora le prime pagine per un evento degno di nota.

    Il 17 settembre, Wembley Arena: Together For Palestine. Brian Eno e Damon Albarn guidano una lineup che mescola star globali (James Blake, Jamie xx, Bastille, Paloma Faith…) e voci palestinesi come Adnan Joubran, Faraj Suleiman e Nai Barghouti. L’obiettivo? Eno lo dice chiaro: «Gli artisti hanno sempre aiutato a denunciare le ingiustizie e a immaginare futuri migliori. È il momento di unirci, alzare la voce e riaffermare la nostra umanità condivisa».

    E poi Albarn, che davanti a Channel 4 News non si nasconde più: «Bisogna riconoscere il genocidio che avviene a Gaza. I palestinesi appartengono a quei territori, non si possono semplicemente cacciare via. Non è accettabile». Il musicista inglese già
    durante la promozione del nuovo progetto del collettivo Africa Express, Bahidorà, aveva inoltre espresso il desiderio di lavorare con musicisti palestinesi e israeliani: “Africa Express potrebbe andare in Palestina,” aveva detto. “Non è politica, è cultura. Vorrei andare anche in Israele per unire le persone”.

    Semplice e senza doppie interpretazioni.
    La musica non ha mai smesso di lanciare i suoi segnali nei decenni. Segnali e simboli che non si vogliono considerare forse con le dovute attenzioni e riguardi, relegando come sempre la cultura in un piano secondario.
    Per fortuna ci sono ancora personalità motivate e pronte e rialzare la testa oltre che il suono.
    La Cultura è la strada e l'arte è la sua forma più profonda e precisa per segnarne il percorso.
    Restiamo sintonizzati. Soprattutto col cervello. E che questi suoni arrivino alle orecchie da "mercante"del governante.

    #TogetherForPalestine #BrianEno #DamonAlbarn #MusicaPerLaPace #ArteAttivismo #CulturaResistenza #FreePalestine #StopWar #Wembley2025
    🎶 ENO / ALBARN & CO. – La musica colpisce ancora 🎤✊ Se insisto a dire che la Cultura e l'Arte sono la "chiave" di lettura e riconciliazione delle parti nel mondo non è a caso. Perché a differenza di tanti fuffaguru, santoni del web o letterati moderni che devono per forza vendere e accedere alla categoria best seller, gli artisti operano su canoni emozionali e valori condivisi che riescono ad accomunare davvero le persone al di sopra dei soliti criteri politici. E questa non è sola e semplice ricerca di visibilità, perché una kermesse fatta di più interpreti di stili diversi che si unicorno per una performance di un giorno ha un valore maggiore di un comizio. Negli anni ’80 ringraziammo Bob Geldof che con il “Live Aid” lanciò insieme a una schiera di artisti un segnale storico per la lotta alla fame nel mondo. I problemi non sono cambiati purtroppo e si ritornerà di nuovo a Wembley. Magari con meno sfarzo e magniloquenza da anni ’80 ma con una musica che colpisce ancora e lancia i suoi segnali. Possiamo ritenerci fortunati che in questa metà di anni ’20 possiamo ancora contare su “gegnacci” come Brian Eno e Damon Albarn che, con la solita compostezza, occupano ora le prime pagine per un evento degno di nota. Il 17 settembre, Wembley Arena: Together For Palestine. Brian Eno e Damon Albarn guidano una lineup che mescola star globali (James Blake, Jamie xx, Bastille, Paloma Faith…) e voci palestinesi come Adnan Joubran, Faraj Suleiman e Nai Barghouti. L’obiettivo? Eno lo dice chiaro: «Gli artisti hanno sempre aiutato a denunciare le ingiustizie e a immaginare futuri migliori. È il momento di unirci, alzare la voce e riaffermare la nostra umanità condivisa». E poi Albarn, che davanti a Channel 4 News non si nasconde più: «Bisogna riconoscere il genocidio che avviene a Gaza. I palestinesi appartengono a quei territori, non si possono semplicemente cacciare via. Non è accettabile». Il musicista inglese già durante la promozione del nuovo progetto del collettivo Africa Express, Bahidorà, aveva inoltre espresso il desiderio di lavorare con musicisti palestinesi e israeliani: “Africa Express potrebbe andare in Palestina,” aveva detto. “Non è politica, è cultura. Vorrei andare anche in Israele per unire le persone”. Semplice e senza doppie interpretazioni. La musica non ha mai smesso di lanciare i suoi segnali nei decenni. Segnali e simboli che non si vogliono considerare forse con le dovute attenzioni e riguardi, relegando come sempre la cultura in un piano secondario. Per fortuna ci sono ancora personalità motivate e pronte e rialzare la testa oltre che il suono. La Cultura è la strada e l'arte è la sua forma più profonda e precisa per segnarne il percorso. Restiamo sintonizzati. Soprattutto col cervello. E che questi suoni arrivino alle orecchie da "mercante"del governante. #TogetherForPalestine #BrianEno #DamonAlbarn #MusicaPerLaPace #ArteAttivismo #CulturaResistenza #FreePalestine #StopWar #Wembley2025
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  • Stop War on Journalism | Piazza dei Mercanti, Milano
    24 Giugno 2025

    Oggi abbiamo dato voce a un’urgenza che non può più essere ignorata:
    la ricerca della verità come atto politico
    l’attacco sistematico al giornalismo libero, nei conflitti armati e nelle nostre democrazie

    Post completo + reportage:

    https://www.facebook.com/share/p/18q7BwYe5Y/

    #StopWarOnJournalism
    #JulianAssange
    #LibertàDiStampa
    #VeritàEDemocrazia
    #DirittiUmani
    #NoCensura
    #GiornalismoLibero
    #FreedomOfThePress
    #PeaceThroughTruth
    🎥🕊️ Stop War on Journalism | 📍 Piazza dei Mercanti, Milano 🗓️ 24 Giugno 2025 Oggi abbiamo dato voce a un’urgenza che non può più essere ignorata: 🔎 la ricerca della verità come atto politico 📛 l’attacco sistematico al giornalismo libero, nei conflitti armati e nelle nostre democrazie 📷 Post completo + reportage: https://www.facebook.com/share/p/18q7BwYe5Y/ #StopWarOnJournalism #JulianAssange #LibertàDiStampa #VeritàEDemocrazia #DirittiUmani #NoCensura #GiornalismoLibero #FreedomOfThePress #PeaceThroughTruth
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  • STOP WAR ON JOURNALISM!

    #PardonAssangeNow

    La battaglia non è mai terminata veramente.
    È proprio adesso che la nostra voce si risolleva per difendere valori universali: libertà d'informazione, verità e giustizia.
    Dalla figura di Julian Assange si dipana un filo che tocca ogni angolo del mondo del giornalismo e della comunicazione libera.

    Martedì 24 giugno 2025
    Dalle ore 19.00
    Piazza dei Mercanti, Milano
    Presidio parallelo a Napoli, in Piazza Dante, a cura degli amici di Free Assange Napoli

    Partecipa all’evento su Facebook:
    https://facebook.com/events/s/stop-war-on-journalism-pardona/1891404388065215/

    Il 24 giugno 2024 Julian Assange ha riacquistato la libertà dopo 14 anni di persecuzione.
    Una libertà ottenuta al prezzo di un’ammissione paradossale: essersi "dichiarato colpevole"… di giornalismo.
    Ma la verità non può essere un crimine.

    Il suo caso è solo la punta dell’iceberg di un sistema bellico globale che colpisce per primo la trasparenza e il diritto all'informazione.

    Ne sono prova:

    L’assassinio del fotoreporter italiano Andrea Rocchelli, ucciso da fuoco ucraino.

    Gli oltre 200 giornalisti palestinesi assassinati nel genocidio in corso.

    Unisciti a noi!
    Questa non è solo una commemorazione, ma il proseguimento di un lungo cammino di resistenza e consapevolezza.
    Abbiamo bisogno del contributo di tutte e tutti.
    Facciamoci sentire: per Julian, per il giornalismo, per la verità.

    #FreeAssange
    #StopWarOnJournalism
    #FreedomOfPress
    #GiornalismoNonÈUnCrimine
    #AssangeLibero
    #MilanoPerAssange
    #NoMoreCensorship
    #TruthMatters
    .
    🗞️ STOP WAR ON JOURNALISM! ✊ #PardonAssangeNow 🗣️ La battaglia non è mai terminata veramente. È proprio adesso che la nostra voce si risolleva per difendere valori universali: libertà d'informazione, verità e giustizia. Dalla figura di Julian Assange si dipana un filo che tocca ogni angolo del mondo del giornalismo e della comunicazione libera. 📅 Martedì 24 giugno 2025 🕖 Dalle ore 19.00 📍 Piazza dei Mercanti, Milano 📍 Presidio parallelo a Napoli, in Piazza Dante, a cura degli amici di Free Assange Napoli 🔗 Partecipa all’evento su Facebook: 👉 https://facebook.com/events/s/stop-war-on-journalism-pardona/1891404388065215/ Il 24 giugno 2024 Julian Assange ha riacquistato la libertà dopo 14 anni di persecuzione. Una libertà ottenuta al prezzo di un’ammissione paradossale: essersi "dichiarato colpevole"… di giornalismo. Ma la verità non può essere un crimine. Il suo caso è solo la punta dell’iceberg di un sistema bellico globale che colpisce per primo la trasparenza e il diritto all'informazione. 📸 Ne sono prova: L’assassinio del fotoreporter italiano Andrea Rocchelli, ucciso da fuoco ucraino. Gli oltre 200 giornalisti palestinesi assassinati nel genocidio in corso. ✊ Unisciti a noi! Questa non è solo una commemorazione, ma il proseguimento di un lungo cammino di resistenza e consapevolezza. Abbiamo bisogno del contributo di tutte e tutti. 📢 Facciamoci sentire: per Julian, per il giornalismo, per la verità. 🔖 #FreeAssange #StopWarOnJournalism #FreedomOfPress #GiornalismoNonÈUnCrimine #AssangeLibero #MilanoPerAssange #NoMoreCensorship #TruthMatters .
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  • QUESTE TESTE di C. vogliono LA TERZA GUERRA MONDIALE. NON PERMETTIAMOLO.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/08/29/ucraina-borrell-via-le-restrizioni-sulle-armi-date-a-kiev-devono-poter-colpire-in-russia-kuleba-dateci-anche-i-patriots-promessi/7672875/

    #nowar
    #stopwar
    #no3worldwar
    #stopguerra
    QUESTE TESTE di C. vogliono LA TERZA GUERRA MONDIALE. NON PERMETTIAMOLO. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/08/29/ucraina-borrell-via-le-restrizioni-sulle-armi-date-a-kiev-devono-poter-colpire-in-russia-kuleba-dateci-anche-i-patriots-promessi/7672875/ #nowar #stopwar #no3worldwar #stopguerra
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  • FLASHMOB SULLA PACE in PIAZZA S. AGOSTINO MILANO.
    Contro ogni guerra. Siamo per la pace.
    Fermiamo la strage di donne e bambini a Gaza!

    #freegaza
    #freepalestine
    #stopwar
    #fermiamolaguerra
    FLASHMOB SULLA PACE in PIAZZA S. AGOSTINO MILANO. Contro ogni guerra. Siamo per la pace. Fermiamo la strage di donne e bambini a Gaza! #freegaza #freepalestine #stopwar #fermiamolaguerra
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    Contro ogni guerra. Siamo per la pace.
    Fermiamo la strage di donne e bambini a Gaza!

    #freegaza
    #freepalestine
    #stopwar
    #fermiamolaguerra
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  • QUESTI VOGLIONO PORTARCI in GUERRA! NON in MIO NOME!
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/30/litalia-invia-i-missili-storm-shadow-a-kiev-cosa-sono-e-perche-le-parole-del-ministro-uk-smentiscono-il-governo-che-diceva-mai-armi-offensive/7531745/

    #stopwar
    #nowar
    #savepeace
    QUESTI VOGLIONO PORTARCI in GUERRA! NON in MIO NOME! https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/30/litalia-invia-i-missili-storm-shadow-a-kiev-cosa-sono-e-perche-le-parole-del-ministro-uk-smentiscono-il-governo-che-diceva-mai-armi-offensive/7531745/ #stopwar #nowar #savepeace
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  • Cari studenti, protestate per Gaza come suggerisco

    In questo video, usando la teoria sociologica, spiego agli studenti che cosa dovrebbero fare per rendere più efficace la loro protesta in favore dei bambini palestinesi a Gaza.

    https://youtu.be/jEo9NqyT_gs?feature=shared

    #alessandroorsini
    #savegaza
    #freegaza
    #stopwar
    Cari studenti, protestate per Gaza come suggerisco In questo video, usando la teoria sociologica, spiego agli studenti che cosa dovrebbero fare per rendere più efficace la loro protesta in favore dei bambini palestinesi a Gaza. https://youtu.be/jEo9NqyT_gs?feature=shared #alessandroorsini #savegaza #freegaza #stopwar
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  • E SEMPRE MEGLIO CERCARE di CONVIVERE in PACE!
    È ora di iniziare trattative di pace!

    #freepalestine
    #freegaza
    #stopwar
    #palestinalibera
    E SEMPRE MEGLIO CERCARE di CONVIVERE in PACE! È ora di iniziare trattative di pace! #freepalestine #freegaza #stopwar #palestinalibera
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  • Guardate la sua faccia. Con quel sorrisino dipinto!

    Il Presidente della Commissione Europea stava per tenere un discorso al Vertice europeo sulla difesa e la sicurezza quando è stata bruscamente interrotta da un uomo che si è alzato in piedi e le ha rivolto delle accuse.
    "Signora von der Leyen, questo è un arresto da privato cittadino! Lei è accusata di aver favorito il genocidio a Gaza!", ha detto l'uomo.
    "Lei ha espresso il suo totale sostegno a Israele all'inizio di questo genocidio! Il sangue dei bambini palestinesi è sulle sue mani! Lei è una criminale di guerra!
    Free Palestine!"

    #vonderleyen
    #gaza
    #freegaza
    #stopwar
    #freepalestine
    Guardate la sua faccia. Con quel sorrisino dipinto! 🇵🇸🇮🇱🇪🇺Il Presidente della Commissione Europea stava per tenere un discorso al Vertice europeo sulla difesa e la sicurezza quando è stata bruscamente interrotta da un uomo che si è alzato in piedi e le ha rivolto delle accuse. "Signora von der Leyen, questo è un arresto da privato cittadino! Lei è accusata di aver favorito il genocidio a Gaza!", ha detto l'uomo. "Lei ha espresso il suo totale sostegno a Israele all'inizio di questo genocidio! Il sangue dei bambini palestinesi è sulle sue mani! Lei è una criminale di guerra! Free Palestine!" #vonderleyen #gaza #freegaza #stopwar #freepalestine
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