• È arrivato il nuovo numero de il SUD Milano – Luglio 2025!

    Prima della pausa estiva, torniamo puntuali con un’edizione ricca di contenuti, voci dal territorio e rubriche tutte da scoprire.
    Un saluto speciale a voi lettori, con l’augurio di un’estate serena e rigenerante… ma sempre in buona compagnia: quella della nostra informazione libera, partecipata e radicata nei quartieri del Sud Milano!

    In questo numero:
    Approfondimenti e servizi sui fatti più rilevanti della zona
    Interviste esclusive e storie di impegno civile
    Cultura, teatro, musica e società
    Rubriche dedicate a serie TV, libri e lifestyle

    Buona lettura e buone vacanze da tutta la redazione!

    Scopri l’edizione digitale qui + Numero di Luglio scaricabile in Pdf Home - Il Sud Milano https://www.ilsudmilano.it/

    Seguici anche su Facebook:
    facebook.com/ilSUDMilano

    #ilsudmilano #estate2025 #milano #cultura #territori #cronacalocale #attualità #rubriche #interviste #giornalismoindipendente #freepress #SudMilanoInforma
    📢 È arrivato il nuovo numero de il SUD Milano – Luglio 2025! 📢 Prima della pausa estiva, torniamo puntuali con un’edizione ricca di contenuti, voci dal territorio e rubriche tutte da scoprire. Un saluto speciale a voi lettori, con l’augurio di un’estate serena e rigenerante… ma sempre in buona compagnia: quella della nostra informazione libera, partecipata e radicata nei quartieri del Sud Milano! 🌞🗞️ 👉 In questo numero: ✔️ Approfondimenti e servizi sui fatti più rilevanti della zona ✔️ Interviste esclusive e storie di impegno civile ✔️ Cultura, teatro, musica e società ✔️ Rubriche dedicate a serie TV, libri e lifestyle 📖 Buona lettura e buone vacanze da tutta la redazione! Scopri l’edizione digitale qui + Numero di Luglio scaricabile in Pdf 👉 Home - Il Sud Milano https://www.ilsudmilano.it/ 🔗 Seguici anche su Facebook: facebook.com/ilSUDMilano #ilsudmilano #estate2025 #milano #cultura #territori #cronacalocale #attualità #rubriche #interviste #giornalismoindipendente #freepress #SudMilanoInforma
    Like
    1
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 508 Visualizações
  • Rilanciamo: Milano, martedì 24 giugno - ore 19.00, presidio in Piazza dei Mercanti

    Stop war, stop war on journalism

    I diritti da esportare. L'infermiera Nayirah e le armi di distruzione di massa irachene. La provetta di Colin Powell, sventolata in mondovisione. La minaccia del terrore e le torri cadute. Le bombe chimiche di Damasco. L'unica democrazia del Medio Oriente. Il genocidio che non esiste. Il pericolo del programma nucleare iraniano.

    Anni spesi a ripetere il falso nel tentativo di giustificare la guerra e di addomesticare, con un certo successo, l'opinione pubblica. È questo il lavoro del giornalista di regime, imboccato da società di "pubbliche relazioni" e dai servizi della macchina imperiale.

    Ma la natura ripugnante degli interventi umanitari dei B-52 che, oggi come allora, sorvolano Diego Garcia, non puoi nasconderla per sempre. Viene a galla, smascherata dal coraggio degli oltre duecento giornalisti palestinesi assassinati insieme alla propria gente dalle truppe di occupazione. Vacilla, sotto il peso di contraddizioni evidenti, davanti alla resistenza dei popoli

    Ma cede anche davanti a chi non si rassegna al degrado di una professione, quella del reporter, divenuta quasi solo megafono del potere. Davanti a chi, anche a costo della propria vita, ancora documenta liberamente e ha la forza di "chiamare le cose con il proprio nome", nonostante le minacce, nonostante la censura.

    L'iniziativa è promossa dal Comitato Assange Italia
    https://t.me/canalemiracolomilano
    Rilanciamo: 🗓️📌 Milano, martedì 24 giugno - ore 19.00, presidio in Piazza dei Mercanti Stop war, stop war on journalism I diritti da esportare. L'infermiera Nayirah e le armi di distruzione di massa irachene. La provetta di Colin Powell, sventolata in mondovisione. La minaccia del terrore e le torri cadute. Le bombe chimiche di Damasco. L'unica democrazia del Medio Oriente. Il genocidio che non esiste. Il pericolo del programma nucleare iraniano. Anni spesi a ripetere il falso nel tentativo di giustificare la guerra e di addomesticare, con un certo successo, l'opinione pubblica. È questo il lavoro del giornalista di regime, imboccato da società di "pubbliche relazioni" e dai servizi della macchina imperiale. Ma la natura ripugnante degli interventi umanitari dei B-52 che, oggi come allora, sorvolano Diego Garcia, non puoi nasconderla per sempre. Viene a galla, smascherata dal coraggio degli oltre duecento giornalisti palestinesi assassinati insieme alla propria gente dalle truppe di occupazione. Vacilla, sotto il peso di contraddizioni evidenti, davanti alla resistenza dei popoli 🇵🇸 Ma cede anche davanti a chi non si rassegna al degrado di una professione, quella del reporter, divenuta quasi solo megafono del potere. Davanti a chi, anche a costo della propria vita, ancora documenta liberamente e ha la forza di "chiamare le cose con il proprio nome", nonostante le minacce, nonostante la censura. L'iniziativa è promossa dal Comitato Assange Italia https://t.me/canalemiracolomilano
    Like
    1
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 384 Visualizações
  • Sono perfettamente d'accordo con la disamina!
    Il Sistema lentamente ma inesorabilmente va nella direzione di una totale disumanizzazione.
    La psicopandeminchia da questo punto di vista è stata funzionale!
    Ricordo che una società priva di umanità è l'apripista del transumanesimo!
    Sono perfettamente d'accordo con la disamina! Il Sistema lentamente ma inesorabilmente va nella direzione di una totale disumanizzazione. La psicopandeminchia da questo punto di vista è stata funzionale! Ricordo che una società priva di umanità è l'apripista del transumanesimo!
    Like
    1
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 185 Visualizações 3
  • E niente, vi hanno fatto credere che fosse tutto falso, tutta un'invenzione della 'Destra fascista'.
    Tutto per difendere la loro meravigliosa società multiculturale.

    E invece era tutto vero:

    Gruppi organizzati di immigrati musulmani provenienti dal Pakistan hanno rapito e violentato migliaia di ragazzine inglesi, prendendo di mira soprattutto le 'bianche inglesi'.

    Un fatto di una gravità inaudita, che praticamente tutti i media e i politici rossi hanno cercato di insabbiare.
    E niente, vi hanno fatto credere che fosse tutto falso, tutta un'invenzione della 'Destra fascista'. Tutto per difendere la loro meravigliosa società multiculturale. E invece era tutto vero: Gruppi organizzati di immigrati musulmani provenienti dal Pakistan hanno rapito e violentato migliaia di ragazzine inglesi, prendendo di mira soprattutto le 'bianche inglesi'. Un fatto di una gravità inaudita, che praticamente tutti i media e i politici rossi hanno cercato di insabbiare.
    Angry
    1
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 128 Visualizações
  • 11 SETTEMBRE: COLPO DI STATO SIONISTA CONTRO IL VECCHIO MONDO !

    Non è teoria. È operazione. Non è odio.
    È verità. Il giorno in cui l’umanità è stata messa in catene digitali si chiama 11 settembre 2001. Non fu un attacco subito: fu un colpo di Stato interno, progettato, eseguito e coperto dall’élite sionista globale.

    - COSA ACCADDE DAVVERO?

    Le Torri Gemelle non crollarono per gli aerei. Crollarono a caduta libera, simmetricamente, come da demolizione controllata. WTC 7, il terzo grattacielo, crollò senza essere colpito da nulla.
    Zero intercettazioni aeree, nonostante esercitazioni militari in corso.
    Gli impianti di sicurezza gestiti da una società legata a… Marvin Bush, fratello del presidente.
    Tonnellate di documenti distrutti: su frodi miliardarie, insider trading e inchieste sulla spesa militare scomparsi in fumo.

    CHI C’ERA DAVVERO DIETRO ? I NOMI 👇🏻

    • ARCHITETTI STRATEGICI

    - Richard Perle, Paul Wolfowitz, Douglas Feith, Elliott Abrams: neocon sionisti, autori del “Project for the New American Century” (PNAC). Scrissero che ci voleva “un nuovo Pearl Harbor” per rilanciare il dominio USA-Israele.

    - Zbigniew Brzezinski (mentore di Obama e stratega NATO): teorizzava il controllo dell’Eurasia tramite shock.

    • FINANZIATORI E PROFITTATORI

    - Larry Silverstein: acquistò le Torri 6 mesi prima, le assicurò contro attacchi terroristici. Incassò oltre 7 miliardi di dollari.

    - Frank Lowy: co-proprietario del World Trade Center, sionista legato all’intelligence israeliana.

    • SERVIZI SEGRETI E APPARATI

    - Mossad: presente a New York tramite la Urban Moving Systems, copertura usata da 5 “israeliani danzanti” che filmarono il crollo festeggiando.

    - CIA e NSA: consapevoli, complici, e presenti in ogni snodo critico.

    • COPERTURA MEDIATICA

    Michael Bloomberg, Mort Zuckerman, Sumner Redstone (Rothstein), Rupert Murdoch: oligarchi dell’informazione filo-sionista che hanno zittito ogni voce dissidente.

    Alan Dershowitz: giurista e difensore pubblico dell’élite sionista negli scandali Epstein, 9/11 e oltre.

    • ISTITUZIONI DI COPERTURA

    - AIPAC: lobby israeliana che comanda il Congresso USA.

    - B’nai B’rith, ADL: gruppi di copertura per etichettare ogni voce critica come “antisemita”.

    - Council on Foreign Relations, Trilateral Commission, Skull and Bones, logge massoniche legate a Israele.

    • COSA HANNO OTTENUTO :

    - Patriot Act: legalizzata la sorveglianza di massa.

    - Guerre infinite: Iraq, Afghanistan, Siria, Libia... tutte in funzione degli interessi israeliani.

    - Controllo totale: biometria, droni, dati, passaporti sanitari. Tutto parte da quel giorno.

    - Distruzione del dissenso: ogni oppositore è terrorista, ogni verità è “cospirazionismo”.

    • NON È ANTISEMITISMO:
    È GUERRA AL POTERE !

    L’ebraismo religioso non c’entra. Il popolo ebraico è stato usato, manipolato, e sacrificato anch’esso.
    Il nemico è il sionismo apolide, globalista, elitario.
    Una rete che si infiltra, si mimetizza e sfrutta ogni tragedia per guadagnare potere.

    IN CONCLUSIONE.....

    L' 11 settembre è il momento in cui il Mondo è stato messo sotto regime.
    Da allora siamo in guerra.
    Una guerra invisibile, digitale, psicologica.
    E finché non chiameremo i colpevoli con nome e cognome, saremo schiavi.
    Il silenzio è complicità.
    La verità è la prima forma di resistenza.
    E ora, sai dove colpire.
    11 SETTEMBRE: COLPO DI STATO SIONISTA CONTRO IL VECCHIO MONDO ! Non è teoria. È operazione. Non è odio. È verità. Il giorno in cui l’umanità è stata messa in catene digitali si chiama 11 settembre 2001. Non fu un attacco subito: fu un colpo di Stato interno, progettato, eseguito e coperto dall’élite sionista globale. - COSA ACCADDE DAVVERO? Le Torri Gemelle non crollarono per gli aerei. Crollarono a caduta libera, simmetricamente, come da demolizione controllata. WTC 7, il terzo grattacielo, crollò senza essere colpito da nulla. Zero intercettazioni aeree, nonostante esercitazioni militari in corso. Gli impianti di sicurezza gestiti da una società legata a… Marvin Bush, fratello del presidente. Tonnellate di documenti distrutti: su frodi miliardarie, insider trading e inchieste sulla spesa militare scomparsi in fumo. CHI C’ERA DAVVERO DIETRO ? I NOMI 👇🏻 • ARCHITETTI STRATEGICI - Richard Perle, Paul Wolfowitz, Douglas Feith, Elliott Abrams: neocon sionisti, autori del “Project for the New American Century” (PNAC). Scrissero che ci voleva “un nuovo Pearl Harbor” per rilanciare il dominio USA-Israele. - Zbigniew Brzezinski (mentore di Obama e stratega NATO): teorizzava il controllo dell’Eurasia tramite shock. • FINANZIATORI E PROFITTATORI - Larry Silverstein: acquistò le Torri 6 mesi prima, le assicurò contro attacchi terroristici. Incassò oltre 7 miliardi di dollari. - Frank Lowy: co-proprietario del World Trade Center, sionista legato all’intelligence israeliana. • SERVIZI SEGRETI E APPARATI - Mossad: presente a New York tramite la Urban Moving Systems, copertura usata da 5 “israeliani danzanti” che filmarono il crollo festeggiando. - CIA e NSA: consapevoli, complici, e presenti in ogni snodo critico. • COPERTURA MEDIATICA Michael Bloomberg, Mort Zuckerman, Sumner Redstone (Rothstein), Rupert Murdoch: oligarchi dell’informazione filo-sionista che hanno zittito ogni voce dissidente. Alan Dershowitz: giurista e difensore pubblico dell’élite sionista negli scandali Epstein, 9/11 e oltre. • ISTITUZIONI DI COPERTURA - AIPAC: lobby israeliana che comanda il Congresso USA. - B’nai B’rith, ADL: gruppi di copertura per etichettare ogni voce critica come “antisemita”. - Council on Foreign Relations, Trilateral Commission, Skull and Bones, logge massoniche legate a Israele. • COSA HANNO OTTENUTO : - Patriot Act: legalizzata la sorveglianza di massa. - Guerre infinite: Iraq, Afghanistan, Siria, Libia... tutte in funzione degli interessi israeliani. - Controllo totale: biometria, droni, dati, passaporti sanitari. Tutto parte da quel giorno. - Distruzione del dissenso: ogni oppositore è terrorista, ogni verità è “cospirazionismo”. • NON È ANTISEMITISMO: È GUERRA AL POTERE ! L’ebraismo religioso non c’entra. Il popolo ebraico è stato usato, manipolato, e sacrificato anch’esso. Il nemico è il sionismo apolide, globalista, elitario. Una rete che si infiltra, si mimetizza e sfrutta ogni tragedia per guadagnare potere. IN CONCLUSIONE..... L' 11 settembre è il momento in cui il Mondo è stato messo sotto regime. Da allora siamo in guerra. Una guerra invisibile, digitale, psicologica. E finché non chiameremo i colpevoli con nome e cognome, saremo schiavi. Il silenzio è complicità. La verità è la prima forma di resistenza. E ora, sai dove colpire.
    Like
    1
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 1K Visualizações
  • LA PRESA per I FONDELLI INFINITA!!! MI RICORDA LA VICENDA dei VACCINI e degli SMS spariti sul più grande contratto firmato dalla Commissione Europea!
    La Commissione Ue: "Non finanziamo progetti militari impiegati a Gaza"
    L'inchiesta rivela come il colosso delle armi israeliano IAI abbia ottenuto fondi europei acquisendo una società greca. Il M5S presenta un'interrogazione urgente a Bruxelles...

    “La Commissione non finanzia alcun progetto militare impiegato nel conflitto a Gaza“. Da Bruxelles arriva la risposta all’inchiesta giornalistica di Investigative Europe e del consorzio greco Reporters United, secondo la quale l’Ue, attraverso il Fondo europeo per la difesa, ha finanziato il colosso delle armi israeliano Israeli Aerospace Industries. “Il Fondo europeo per la difesa – ha replicato un portavoce di Palazzo Berlaymont nel corso del consueto incontro con la stampa – è saldamente radicato nei valori dell’Ue e nel diritto internazionale”. E ha poi aggiunto che la Commissione valuta anche l’aspetto etico per ciascun progetto del Fondo, inclusi i casi portati all’attenzione mediatica dal consorzio investigativo relativi all’acquisizione parziale dell’azienda greca di armamenti Intracom da parte di quella israeliana Iai e alla fabbricazione di droni. “La valutazione è stata effettuata anche in questo caso specifico”, assicura il portavoce evidenziando che non è stata resa pubblica “per motivi evidenti”, ma che gli standard “sono stati rispettati”.
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/11/fondi-ue-armi-israele-commissione-smentisce-gaza/8023071/
    LA PRESA per I FONDELLI INFINITA!!! MI RICORDA LA VICENDA dei VACCINI e degli SMS spariti sul più grande contratto firmato dalla Commissione Europea! La Commissione Ue: "Non finanziamo progetti militari impiegati a Gaza" L'inchiesta rivela come il colosso delle armi israeliano IAI abbia ottenuto fondi europei acquisendo una società greca. Il M5S presenta un'interrogazione urgente a Bruxelles... “La Commissione non finanzia alcun progetto militare impiegato nel conflitto a Gaza“. Da Bruxelles arriva la risposta all’inchiesta giornalistica di Investigative Europe e del consorzio greco Reporters United, secondo la quale l’Ue, attraverso il Fondo europeo per la difesa, ha finanziato il colosso delle armi israeliano Israeli Aerospace Industries. “Il Fondo europeo per la difesa – ha replicato un portavoce di Palazzo Berlaymont nel corso del consueto incontro con la stampa – è saldamente radicato nei valori dell’Ue e nel diritto internazionale”. E ha poi aggiunto che la Commissione valuta anche l’aspetto etico per ciascun progetto del Fondo, inclusi i casi portati all’attenzione mediatica dal consorzio investigativo relativi all’acquisizione parziale dell’azienda greca di armamenti Intracom da parte di quella israeliana Iai e alla fabbricazione di droni. “La valutazione è stata effettuata anche in questo caso specifico”, assicura il portavoce evidenziando che non è stata resa pubblica “per motivi evidenti”, ma che gli standard “sono stati rispettati”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/11/fondi-ue-armi-israele-commissione-smentisce-gaza/8023071/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    La Commissione Ue: "Non finanziamo progetti militari impiegati a Gaza"
    L'inchiesta rivela come il colosso delle armi israeliano IAI abbia ottenuto fondi europei acquisendo una società greca. Il M5S presenta un'interrogazione urgente a Bruxelles
    Angry
    2
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 783 Visualizações
  • RANCORI & RINCARI

    Una resa emotiva in tempi di resa politica.

    Sempre più convinto, sempre meno sorpreso.
    Sì, riusciamo ancora a commuoverci per tragedie lontane, a farci attraversare dal dolore altrui, a firmare petizioni per popoli che non vedremo mai. E questo è un bene.
    Ma poi?
    Poi ci guardiamo intorno e sembriamo incapaci di tollerare perfino lo sguardo del vicino.
    Viviamo compressi tra invidie, rancori cronici e rincari morali che ci fanno sentire in perenne competizione.
    Ma per cosa?
    Per un misero "hai ragione tu" sussurrato tra un tiro di sigaretta e un silenzio più vuoto del precedente?

    Siamo un Paese in cui il fuoco interiore brucia più di qualsiasi bomba all’estero.
    Si sogna il cessate il fuoco in Medio Oriente, in Ucraina, ovunque — ma mai ci si interroga su come spegnere il fuoco dentro di noi.
    E no, non siamo programmati per la pace. O almeno, non questa generazione. Non questa società.

    E intanto, l’ennesima occasione per dire qualcosa, per scegliere, per agire — sprecata.

    ⚫️Cinque quesiti referendari. Cinque fallimenti.
    Non per colpa del merito, ma dell’indifferenza.
    Nessun dibattito. Nessuna visione. Solo il solito teatrino tra centrodestra e centrosinistra, a spalleggiarsi nelle ombre dell’irrilevanza.

    Il costo della democrazia? Altissimo.
    Il risultato? Nullo.
    E nel nulla è finita anche l’ultima speranza che avevamo di contare davvero qualcosa.

    Quindi sì, col senno di poi, forse è stato meglio che il Rosatellum non sia nemmeno arrivato a consultazione.
    Risparmiata l’illusione. Risparmiata la farsa.

    Non ha perso solo la politica.
    Ha perso il popolo italiano.
    Un popolo ormai ridotto alla comfort zone della lamentela, incollato a uno schermo, a un tweet, a un "tanto non serve a nulla".

    Ha perso chi pensa che partecipare significhi solo condividere un post indignato.

    Ha perso chi ha barattato l’impegno con l’apatia, la speranza con l’ironia stanca.
    I referendum? Solo l’ennesima scaramuccia tra partiti che non parlano più al Paese.
    E no, questa non è l’ennesima lamentela.
    È un dato di fatto.
    E allora vi chiedo una cosa. Una soltanto:
    Davvero, oggi, ha ancora senso provare a combattere in politica?
    Aspetto una risposta. Ma vera, non da bar.
    Non da social.
    Una risposta da cittadini.

    #RancoriERincari #Italia2025 #PoliticaItaliana #ReferendumFalliti #ApatiaCivica #FuocoInteriore #CrisiCulturale #Disillusione #DemocraziaSprecata #RiflessionePolitica #ResponsabilitàCollettiva #CambiareNoiStessi #partecipanonlamentarti
    🇮🇹 RANCORI & RINCARI 🔥 Una resa emotiva in tempi di resa politica. Sempre più convinto, sempre meno sorpreso. Sì, riusciamo ancora a commuoverci per tragedie lontane, a farci attraversare dal dolore altrui, a firmare petizioni per popoli che non vedremo mai. E questo è un bene. Ma poi? Poi ci guardiamo intorno e sembriamo incapaci di tollerare perfino lo sguardo del vicino. Viviamo compressi tra invidie, rancori cronici e rincari morali che ci fanno sentire in perenne competizione. Ma per cosa? Per un misero "hai ragione tu" sussurrato tra un tiro di sigaretta e un silenzio più vuoto del precedente? 🔥 Siamo un Paese in cui il fuoco interiore brucia più di qualsiasi bomba all’estero. Si sogna il cessate il fuoco in Medio Oriente, in Ucraina, ovunque — ma mai ci si interroga su come spegnere il fuoco dentro di noi. E no, non siamo programmati per la pace. O almeno, non questa generazione. Non questa società. E intanto, l’ennesima occasione per dire qualcosa, per scegliere, per agire — sprecata. ⚫️Cinque quesiti referendari. Cinque fallimenti. Non per colpa del merito, ma dell’indifferenza. Nessun dibattito. Nessuna visione. Solo il solito teatrino tra centrodestra e centrosinistra, a spalleggiarsi nelle ombre dell’irrilevanza. Il costo della democrazia? Altissimo. Il risultato? Nullo. E nel nulla è finita anche l’ultima speranza che avevamo di contare davvero qualcosa. Quindi sì, col senno di poi, forse è stato meglio che il Rosatellum non sia nemmeno arrivato a consultazione. Risparmiata l’illusione. Risparmiata la farsa. Non ha perso solo la politica. Ha perso il popolo italiano. Un popolo ormai ridotto alla comfort zone della lamentela, incollato a uno schermo, a un tweet, a un "tanto non serve a nulla". Ha perso chi pensa che partecipare significhi solo condividere un post indignato. Ha perso chi ha barattato l’impegno con l’apatia, la speranza con l’ironia stanca. I referendum? Solo l’ennesima scaramuccia tra partiti che non parlano più al Paese. E no, questa non è l’ennesima lamentela. È un dato di fatto. E allora vi chiedo una cosa. Una soltanto: Davvero, oggi, ha ancora senso provare a combattere in politica? Aspetto una risposta. Ma vera, non da bar. Non da social. Una risposta da cittadini. #RancoriERincari #Italia2025 #PoliticaItaliana #ReferendumFalliti #ApatiaCivica #FuocoInteriore #CrisiCulturale #Disillusione #DemocraziaSprecata #RiflessionePolitica #ResponsabilitàCollettiva #CambiareNoiStessi #partecipanonlamentarti
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 2K Visualizações
  • Pensavi che la crisi del Covid fosse finita?

    Ecco la prova del contrario
    Géraldine, Mathieu, Mélanie, Émilie, Julia, Julie, Marie-Charlotte, Aline, Roseline, Dominique, Valérie e tanti altri vivono ogni giorno gli effetti collaterali del virus (Covid lungo) o quelli del vaccino.

    In questo video commovente rompono il silenzio.
    Ascoltate le loro voci. Condividete le loro storie. Sostieni la loro lotta.

    Ci vediamo venerdì prossimo per la pubblicazione del video integrale delle loro testimonianze.
    Segui l'associazione AAVIC TEAM sui social media per dare forza a coloro che la società dimentica.

    Puoi fare una donazione su https://aavicteam.com per aiutare tutte le vittime a far sentire la loro verità.

    Vous pensiez que la crise Covid était finie ?

    Voici la preuve du contraire
    Géraldine, Mathieu, Mélanie, Émilie, Julia, Julie, Marie-Charlotte, Aline, Roseline, Dominique, Valérie et tant d'autres vivent chaque jour avec les séquelles du virus (Covid long) ou des effets secondaires du vaccin.

    Dans cette vidéo bouleversante ils brisent le silence.
    Écoutez leurs voix. Partagez leurs histoires. Soutenez leur combat.

    Rendez-vous vendredi prochain pour la sortie de la vidéo complète de leurs témoignages.
    Suivez l'association AAVIC TEAM, sur les réseaux sociaux, pour donner de la force à ceux que la société oublie.

    Vous pouvez faire un don sur https://aavicteam.com afin d'aider toutes les victimes à faire entendre leur vérité.

    https://youtu.be/S9acAI4k0oE?feature=shared
    Pensavi che la crisi del Covid fosse finita? Ecco la prova del contrario Géraldine, Mathieu, Mélanie, Émilie, Julia, Julie, Marie-Charlotte, Aline, Roseline, Dominique, Valérie e tanti altri vivono ogni giorno gli effetti collaterali del virus (Covid lungo) o quelli del vaccino. In questo video commovente rompono il silenzio. Ascoltate le loro voci. Condividete le loro storie. Sostieni la loro lotta. Ci vediamo venerdì prossimo per la pubblicazione del video integrale delle loro testimonianze. Segui l'associazione AAVIC TEAM sui social media per dare forza a coloro che la società dimentica. Puoi fare una donazione su https://aavicteam.com per aiutare tutte le vittime a far sentire la loro verità. Vous pensiez que la crise Covid était finie ? Voici la preuve du contraire Géraldine, Mathieu, Mélanie, Émilie, Julia, Julie, Marie-Charlotte, Aline, Roseline, Dominique, Valérie et tant d'autres vivent chaque jour avec les séquelles du virus (Covid long) ou des effets secondaires du vaccin. Dans cette vidéo bouleversante ils brisent le silence. Écoutez leurs voix. Partagez leurs histoires. Soutenez leur combat. Rendez-vous vendredi prochain pour la sortie de la vidéo complète de leurs témoignages. Suivez l'association AAVIC TEAM, sur les réseaux sociaux, pour donner de la force à ceux que la société oublie. Vous pouvez faire un don sur https://aavicteam.com afin d'aider toutes les victimes à faire entendre leur vérité. https://youtu.be/S9acAI4k0oE?feature=shared
    Angry
    1
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 1K Visualizações
  • Stadio pieno, urne vuote ⚽️

    Ieri a Milano il popolo si è svegliato. Ma non per una causa politica, né per i diritti sociali, né per difendere l’ambiente o la scuola pubblica. No. Si è svegliato per il Milan.
    Una folla compatta, cori, striscioni, rabbia – tutto legittimo, per carità – ma anche tremendamente rivelatore di dove stia andando (o meglio, deragliando) la nostra partecipazione civile.
    Certo, ognuno sceglie le proprie battaglie.
    Ma siamo sicuri che la partecipazione sia davvero scomparsa? O è semplicemente deviata, incanalata in passioni che ci fanno sentire vivi... ma solo per novanta minuti?

    LA CONTESTAZIONE ROSSONERA CHE HA SBANCATO IL WEB

    Alle 17:00 scatta il sit-in sotto la sede del Milan.
    Oltre 3.000 tifosi – Curva Sud in prima linea – contestano la società: Cardinale, Furlani, Scaroni, Ibra e Moncada.
    Striscioni infuocati:
    “Singer, Cardinale, Furlani, Scaroni, Ibra, Moncada: andate tutti via, liberate il Milan da questa agonia”
    e
    “Che sia prima squadra o Milan Futuro, con voi al comando è fallimento sicuro”.
    Una mobilitazione feroce. Social impazziti. Hashtag in tendenza. E intanto?
    Nessuno si è accorto della manifestazione per la Palestina due giorni prima.
    Nessuno si indigna se mancano insegnanti, se i bus non passano o se paradossalmente si dovesse asfaltare anche il "Parco dei Capitani"

    Ma provate a vendere Theo Hernandez e vedrete scatenarsi l’inferno.

    E allora mi chiedo: ma siamo ancora capaci di canalizzare tutta questa energia, questo senso di appartenenza, questo bisogno di identità, verso battaglie che ci riguardano davvero tutti
    O abbiamo deciso che la passione può esistere solo se ha una maglia, uno stemma, una campagna acquisti da commentare sotto il post dell'insider di turno?
    Viviamo in una distopia dove la contestazione è diventata merchandising, e la partecipazione uno slogan vuoto sotto la foto del nuovo acquisto.

    Forse è il momento di riscrivere il nostro dizionario civile.
    Rimettere in ordine le priorità.
    E usare gli stessi strumenti del tifo – voce, presenza, passione – anche per le battaglie che non finiscono ai rigori.

    Perché il Milan è di tutti, sì.
    Ma anche la sanità pubblica, i diritti civili, la scuola, il verde, la dignità del lavoro.

    E allora: o torniamo davvero partecipativi, o la nostra sarà solo una bellissima, struggente, falsa contestazione.

    #ContestazioneDeviata #PartecipazioneFasulla #AttivismoSelective #CurvaSudVsUrneVuote #MilanoSiSmuoveSoloPerIlCalcio #PanemEtCircenses2025 #PoliticaZeroPassione100
    Stadio pieno, urne vuote ⚽️✖️✉️ Ieri a Milano il popolo si è svegliato. Ma non per una causa politica, né per i diritti sociali, né per difendere l’ambiente o la scuola pubblica. No. Si è svegliato per il Milan. Una folla compatta, cori, striscioni, rabbia – tutto legittimo, per carità – ma anche tremendamente rivelatore di dove stia andando (o meglio, deragliando) la nostra partecipazione civile. Certo, ognuno sceglie le proprie battaglie. Ma siamo sicuri che la partecipazione sia davvero scomparsa? O è semplicemente deviata, incanalata in passioni che ci fanno sentire vivi... ma solo per novanta minuti? 🔴 LA CONTESTAZIONE ROSSONERA CHE HA SBANCATO IL WEB Alle 17:00 scatta il sit-in sotto la sede del Milan. Oltre 3.000 tifosi – Curva Sud in prima linea – contestano la società: Cardinale, Furlani, Scaroni, Ibra e Moncada. Striscioni infuocati: “Singer, Cardinale, Furlani, Scaroni, Ibra, Moncada: andate tutti via, liberate il Milan da questa agonia” e “Che sia prima squadra o Milan Futuro, con voi al comando è fallimento sicuro”. Una mobilitazione feroce. Social impazziti. Hashtag in tendenza. E intanto? Nessuno si è accorto della manifestazione per la Palestina due giorni prima. Nessuno si indigna se mancano insegnanti, se i bus non passano o se paradossalmente si dovesse asfaltare anche il "Parco dei Capitani" Ma provate a vendere Theo Hernandez e vedrete scatenarsi l’inferno. ⁉️E allora mi chiedo: ma siamo ancora capaci di canalizzare tutta questa energia, questo senso di appartenenza, questo bisogno di identità, verso battaglie che ci riguardano davvero tutti⁉️ O abbiamo deciso che la passione può esistere solo se ha una maglia, uno stemma, una campagna acquisti da commentare sotto il post dell'insider di turno? Viviamo in una distopia dove la contestazione è diventata merchandising, e la partecipazione uno slogan vuoto sotto la foto del nuovo acquisto. Forse è il momento di riscrivere il nostro dizionario civile. Rimettere in ordine le priorità. E usare gli stessi strumenti del tifo – voce, presenza, passione – anche per le battaglie che non finiscono ai rigori. Perché il Milan è di tutti, sì. Ma anche la sanità pubblica, i diritti civili, la scuola, il verde, la dignità del lavoro. E allora: o torniamo davvero partecipativi, o la nostra sarà solo una bellissima, struggente, falsa contestazione. #ContestazioneDeviata #PartecipazioneFasulla #AttivismoSelective #CurvaSudVsUrneVuote #MilanoSiSmuoveSoloPerIlCalcio #PanemEtCircenses2025 #PoliticaZeroPassione100
    Like
    1
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 8K Visualizações
  • Ogni giorno è una tragica conta delle donne sacrificate sull’altare della società multiculturale e dei porti aperti

    1️⃣ Termoli, al terminal dei bus, un 18enne nordafricano con precedenti ha cercato di violentare una ragazza di 19 anni: solo l'intervento di quattro passanti ha impedito che l'aggressione si trasformasse in uno stupro

    2️⃣ Civitanova, iniziato il processo che vede imputato per violenza sessuale un 24enne marocchino: la vittima ha soltanto 14 anni

    3️⃣ Bagnacavallo, una giovane mamma con la bimba di 4 mesi in braccio è stata molestata e palpeggiata da due magrebini

    4️⃣ Terni, anziana professoressa in pensione aggredita, sfregiata e rapinata in casa: l’indagato è un vicino, un 17enne colombiano con precedenti per spaccio, che è stato anche denunciato per stalking dalla ex fidanzata
    Ogni giorno è una tragica conta delle donne sacrificate sull’altare della società multiculturale e dei porti aperti 1️⃣ Termoli, al terminal dei bus, un 18enne nordafricano con precedenti ha cercato di violentare una ragazza di 19 anni: solo l'intervento di quattro passanti ha impedito che l'aggressione si trasformasse in uno stupro 2️⃣ Civitanova, iniziato il processo che vede imputato per violenza sessuale un 24enne marocchino: la vittima ha soltanto 14 anni 3️⃣ Bagnacavallo, una giovane mamma con la bimba di 4 mesi in braccio è stata molestata e palpeggiata da due magrebini 4️⃣ Terni, anziana professoressa in pensione aggredita, sfregiata e rapinata in casa: l’indagato è un vicino, un 17enne colombiano con precedenti per spaccio, che è stato anche denunciato per stalking dalla ex fidanzata
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 820 Visualizações
Páginas Impulsionadas