• HAI CAPITO Loro Piana!
    Loro Piana in amministrazione giudiziaria: "Non ha impedito il caporalato tra i fornitori"
    Giacche da 3mila euro pagate 100 e fatte in fabbriche cinesi con lavoratori sfruttati...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/14/loro-piana-caporalato-lusso-amministrazione-giudiziaria-notizie/8060849/
    HAI CAPITO Loro Piana! Loro Piana in amministrazione giudiziaria: "Non ha impedito il caporalato tra i fornitori" Giacche da 3mila euro pagate 100 e fatte in fabbriche cinesi con lavoratori sfruttati... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/14/loro-piana-caporalato-lusso-amministrazione-giudiziaria-notizie/8060849/
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    Loro Piana in amministrazione giudiziaria: "Non ha impedito il caporalato tra i fornitori"
    Giacche da 3mila euro pagate 100 e fatte in fabbriche cinesi con lavoratori sfruttati
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  • Ecco l'effetto della bufala della CO2. Nessuno compra le auto nuove ma cercano solo le usate termiche. E le fabbriche purtroppo chiudono.
    https://www.ilsole24ore.com/art/retromarce-e-confusione-una-crisi-epocale-AHNhCjhB
    Ecco l'effetto della bufala della CO2. Nessuno compra le auto nuove ma cercano solo le usate termiche. E le fabbriche purtroppo chiudono. https://www.ilsole24ore.com/art/retromarce-e-confusione-una-crisi-epocale-AHNhCjhB
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    Retromarce e confusione di una crisi epocale
    L’industria dell’auto è in confusione. Jim Farley, il capo di Ford che due estati fa usò un pick-up elettrico e scoprì solo allora che non andava, adesso...
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  • MiC - la farsa continua”

    "Chi è causa del suo mal, pianga sé stesso."
    Un detto antico, sì, ma talmente attuale da suonare come una sentenza scolpita sul marmo dell’inerzia politica.

    Perché poi non lamentiamoci se in Italia la Cultura resta ancora percepita come una roba da "intellettuali di sinistra con l’anello al naso" . E non serve nemmeno piangere dopo, quando si capisce che l’occasione era lì, pronta da cogliere. Ma non solo non si è colta — no — non ci si è nemmeno avvicinati.
    Il Ministero della Cultura (MiC) doveva rappresentare un punto di svolta per il governo Meloni. Un modo per dimostrare che anche il centrodestra può ragionare in termini artistici, simbolici, profondi, andando oltre lo slogan e la ruspa .
    E invece? Una maledizione istituzionale che pare scritta da Kafka e diretta da Nanni Moretti. Ma senza ironia.
    Ripercorriamo insieme le tappe di questo disastro annunciato. Così, giusto per lasciare ai posteri un pizzico di vergogna in più:

    Si parte con Gennaro Sangiuliano, ministro catapultato dalla cronaca politica a quella rosa. È bastata una liaison sentimentale per oscurare l’agenda culturale. Ché poi parlare di "agenda" è già generoso .

    Poi arriva Alessandro Giuli che riesce nel difficile compito di fare addirittura peggio. Inerzia totale, interventi sempre in ritardo, e il tocco finale: diserta la finale del Premio Strega, lasciando di stucco tutto il mondo culturale. Quando gli viene chiesto conto, se la cava con una battutina:

    “Non mi hanno fatto avere nemmeno i libri finalisti”
    (No tranquillo Ministro, nessuno dubitava del fatto che li avrebbe letti…)

    Ciliegina sulla torta: le dimissioni di Nicola Borrelli, Direttore Generale Cinema e Audiovisivo del MiC, dopo il caso Kaufmann.
    Ricapitolando: il regista americano Kaufmann, sospettato del duplice omicidio a Villa Pamphilj, avrebbe ricevuto ben 863.000 € in tax credit per un film mai uscito: “Stelle della Notte”, che brilla solo negli archivi ministeriali .
    La procura vuole vederci chiaro: fondi solo deliberati o anche già versati? Si parla già di un nuovo filone d’indagine. E come minimo, l’odore di truffa allo Stato è forte come l’umidità nei palazzi romani.

    E sorvoliamo, per carità di patria, sulla gestione ordinaria del ministero: assenza totale di visione, dialogo con gli operatori ridotto ai minimi sindacali, Cinecittà abbandonata a sé stessa, simbolo di una cultura che da "fabbrica dei sogni" è diventata deposito della polvere e del disinteresse .
    Ma attenzione. Non è una lamentela sterile. E non ce la prendiamo nemmeno troppo con il popolo italiano, che ormai della Cultura si cura poco — o nulla.

    No, qui si parla prima di tutto di una classe politica che non ci crede, che non investe, che non immagina, che non costruisce alternative né simbologie collettive.
    E allora, di chi è la colpa adesso?
    Già nel 2022, all’alba delle Politiche, avevo evidenziato due fronti fondamentali per il Paese:
    la transizione ecologica
    e la transizione culturale
    Due occasioni storiche per alzare il livello, per pensare in chiave umanistica. E invece…
    Il centrodestra è rimasto fedele alla sua indole: pratico, grezzo, ruspante. Il centrosinistra, dal canto suo, non ha fatto di meglio: chiuso nel suo eterno girotondo autoreferenziale, perso dietro priorità che scaldano solo le proprie cerchie interne.

    E allora che facciamo? Ci arrendiamo?
    No. Perché prima o poi, arriverà una forza politica che crede davvero nello spirito umanistico come fondamento del vivere civile. Una forza che non teme la parola "Cultura" perché non produce consenso facile.
    Una forza che capisce che la Cultura è infrastruttura, che genera visione, coesione, valore.
    Sarà domani? Forse.

    Ma per oggi, possiamo solo dire, con l’amaro in bocca:
    "Molto bene… avanti così, mi raccomando."

    #MinisteroDellaCultura #CulturaItaliana #FallimentiIstituzionali #PremioStrega2025 #Cinecittà #TaxCreditGate #PoliticaItaliana #Sangiuliano #Giuli #Borrelli #CrisiCulturale #TransizioneCulturale #IdealiUmanistici #VisionePolitica #Italia2025
    🎭 MiC - la farsa continua” 🎬🤡 "Chi è causa del suo mal, pianga sé stesso." Un detto antico, sì, ma talmente attuale da suonare come una sentenza scolpita sul marmo dell’inerzia politica. Perché poi non lamentiamoci se in Italia la Cultura resta ancora percepita come una roba da "intellettuali di sinistra con l’anello al naso" 🎨✊. E non serve nemmeno piangere dopo, quando si capisce che l’occasione era lì, pronta da cogliere. Ma non solo non si è colta — no — non ci si è nemmeno avvicinati. Il Ministero della Cultura (MiC) doveva rappresentare un punto di svolta per il governo Meloni. Un modo per dimostrare che anche il centrodestra può ragionare in termini artistici, simbolici, profondi, andando oltre lo slogan e la ruspa 🏗️📢. E invece? Una maledizione istituzionale che pare scritta da Kafka e diretta da Nanni Moretti. Ma senza ironia. 📉 Ripercorriamo insieme le tappe di questo disastro annunciato. Così, giusto per lasciare ai posteri un pizzico di vergogna in più: Si parte con Gennaro Sangiuliano, ministro catapultato dalla cronaca politica a quella rosa. È bastata una liaison sentimentale per oscurare l’agenda culturale. Ché poi parlare di "agenda" è già generoso 📕💔. Poi arriva Alessandro Giuli che riesce nel difficile compito di fare addirittura peggio. Inerzia totale, interventi sempre in ritardo, e il tocco finale: diserta la finale del Premio Strega, lasciando di stucco tutto il mondo culturale. Quando gli viene chiesto conto, se la cava con una battutina: “Non mi hanno fatto avere nemmeno i libri finalisti” 📚😅 (No tranquillo Ministro, nessuno dubitava del fatto che li avrebbe letti…) Ciliegina sulla torta: le dimissioni di Nicola Borrelli, Direttore Generale Cinema e Audiovisivo del MiC, dopo il caso Kaufmann. Ricapitolando: il regista americano Kaufmann, sospettato del duplice omicidio a Villa Pamphilj, avrebbe ricevuto ben 863.000 € in tax credit per un film mai uscito: “Stelle della Notte”, che brilla solo negli archivi ministeriali 🕵️‍♂️🎞️. La procura vuole vederci chiaro: fondi solo deliberati o anche già versati? Si parla già di un nuovo filone d’indagine. E come minimo, l’odore di truffa allo Stato è forte come l’umidità nei palazzi romani. E sorvoliamo, per carità di patria, sulla gestione ordinaria del ministero: assenza totale di visione, dialogo con gli operatori ridotto ai minimi sindacali, Cinecittà abbandonata a sé stessa, simbolo di una cultura che da "fabbrica dei sogni" è diventata deposito della polvere e del disinteresse 🕳️🎬. Ma attenzione. Non è una lamentela sterile. E non ce la prendiamo nemmeno troppo con il popolo italiano, che ormai della Cultura si cura poco — o nulla. 👉No, qui si parla prima di tutto di una classe politica che non ci crede, che non investe, che non immagina, che non costruisce alternative né simbologie collettive. E allora, di chi è la colpa adesso? Già nel 2022, all’alba delle Politiche, avevo evidenziato due fronti fondamentali per il Paese: la transizione ecologica 🌱 e la transizione culturale 📖 Due occasioni storiche per alzare il livello, per pensare in chiave umanistica. E invece… Il centrodestra è rimasto fedele alla sua indole: pratico, grezzo, ruspante. Il centrosinistra, dal canto suo, non ha fatto di meglio: chiuso nel suo eterno girotondo autoreferenziale, perso dietro priorità che scaldano solo le proprie cerchie interne. 🎯 E allora che facciamo? Ci arrendiamo? No. Perché prima o poi, arriverà una forza politica che crede davvero nello spirito umanistico come fondamento del vivere civile. Una forza che non teme la parola "Cultura" perché non produce consenso facile. Una forza che capisce che la Cultura è infrastruttura, che genera visione, coesione, valore. Sarà domani? Forse. Ma per oggi, possiamo solo dire, con l’amaro in bocca: "Molto bene… avanti così, mi raccomando." 🙃🇮🇹 #MinisteroDellaCultura #CulturaItaliana #FallimentiIstituzionali #PremioStrega2025 #Cinecittà #TaxCreditGate #PoliticaItaliana #Sangiuliano #Giuli #Borrelli #CrisiCulturale #TransizioneCulturale #IdealiUmanistici #VisionePolitica #Italia2025
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  • Le parole vergognose di Giorgia Meloni sulla guerra in Medio-Oriente

    VIDEO APPENA CENSURATO SU INSTAGRAM

    Incredibile intervento del Presidente del Consiglio italiano, al termine del recente G7, riguardante la guerra in Medio-Oriente. Una narrazione completamente distorta e manipolata per giustificare le nefandezze di Israele e l'appoggio dei governi occidentali.

    AGGIORNAMENTO: L’AIEA sbugiarda i leader UE: “nessuna prova che l’Iran stia fabbricando armi nucleari”

    ---

    Scarica e condividi questo video anche su altre piattaforme e suggerisci il mio canale ai tuoi amici: @matteogracis

    Source: https://t.me/matteogracis/1441
    Le parole vergognose di Giorgia Meloni sulla guerra in Medio-Oriente 🤮 VIDEO APPENA CENSURATO SU INSTAGRAM 🚫 Incredibile intervento del Presidente del Consiglio italiano, al termine del recente G7, riguardante la guerra in Medio-Oriente. Una narrazione completamente distorta e manipolata per giustificare le nefandezze di Israele e l'appoggio dei governi occidentali. AGGIORNAMENTO: L’AIEA sbugiarda i leader UE: “nessuna prova che l’Iran stia fabbricando armi nucleari” ☢️ --- Scarica e condividi questo video anche su altre piattaforme e suggerisci il mio canale ai tuoi amici: @matteogracis 👈 Source: https://t.me/matteogracis/1441
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  • LA PRESA per I FONDELLI INFINITA!!! MI RICORDA LA VICENDA dei VACCINI e degli SMS spariti sul più grande contratto firmato dalla Commissione Europea!
    La Commissione Ue: "Non finanziamo progetti militari impiegati a Gaza"
    L'inchiesta rivela come il colosso delle armi israeliano IAI abbia ottenuto fondi europei acquisendo una società greca. Il M5S presenta un'interrogazione urgente a Bruxelles...

    “La Commissione non finanzia alcun progetto militare impiegato nel conflitto a Gaza“. Da Bruxelles arriva la risposta all’inchiesta giornalistica di Investigative Europe e del consorzio greco Reporters United, secondo la quale l’Ue, attraverso il Fondo europeo per la difesa, ha finanziato il colosso delle armi israeliano Israeli Aerospace Industries. “Il Fondo europeo per la difesa – ha replicato un portavoce di Palazzo Berlaymont nel corso del consueto incontro con la stampa – è saldamente radicato nei valori dell’Ue e nel diritto internazionale”. E ha poi aggiunto che la Commissione valuta anche l’aspetto etico per ciascun progetto del Fondo, inclusi i casi portati all’attenzione mediatica dal consorzio investigativo relativi all’acquisizione parziale dell’azienda greca di armamenti Intracom da parte di quella israeliana Iai e alla fabbricazione di droni. “La valutazione è stata effettuata anche in questo caso specifico”, assicura il portavoce evidenziando che non è stata resa pubblica “per motivi evidenti”, ma che gli standard “sono stati rispettati”.
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/11/fondi-ue-armi-israele-commissione-smentisce-gaza/8023071/
    LA PRESA per I FONDELLI INFINITA!!! MI RICORDA LA VICENDA dei VACCINI e degli SMS spariti sul più grande contratto firmato dalla Commissione Europea! La Commissione Ue: "Non finanziamo progetti militari impiegati a Gaza" L'inchiesta rivela come il colosso delle armi israeliano IAI abbia ottenuto fondi europei acquisendo una società greca. Il M5S presenta un'interrogazione urgente a Bruxelles... “La Commissione non finanzia alcun progetto militare impiegato nel conflitto a Gaza“. Da Bruxelles arriva la risposta all’inchiesta giornalistica di Investigative Europe e del consorzio greco Reporters United, secondo la quale l’Ue, attraverso il Fondo europeo per la difesa, ha finanziato il colosso delle armi israeliano Israeli Aerospace Industries. “Il Fondo europeo per la difesa – ha replicato un portavoce di Palazzo Berlaymont nel corso del consueto incontro con la stampa – è saldamente radicato nei valori dell’Ue e nel diritto internazionale”. E ha poi aggiunto che la Commissione valuta anche l’aspetto etico per ciascun progetto del Fondo, inclusi i casi portati all’attenzione mediatica dal consorzio investigativo relativi all’acquisizione parziale dell’azienda greca di armamenti Intracom da parte di quella israeliana Iai e alla fabbricazione di droni. “La valutazione è stata effettuata anche in questo caso specifico”, assicura il portavoce evidenziando che non è stata resa pubblica “per motivi evidenti”, ma che gli standard “sono stati rispettati”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/11/fondi-ue-armi-israele-commissione-smentisce-gaza/8023071/
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    La Commissione Ue: "Non finanziamo progetti militari impiegati a Gaza"
    L'inchiesta rivela come il colosso delle armi israeliano IAI abbia ottenuto fondi europei acquisendo una società greca. Il M5S presenta un'interrogazione urgente a Bruxelles
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  • CARI AMICI, MENOMALE CHE SI E' SVEGLIATO TAJANI ED HA DETTO CHE ISRAELE DEVE FERMARE L' OPERAZIONE DI DISTRUZIONE DELLA PALESTINA A GAZA !!!! MEGLIO TARDI CHE MAI !!!! E LA MELONA COME E' POSSIBILE CHE SI MANDINO ANCORA LE ARMI FABBRICATE DALLA ARMERIA DI CUI E' TITOLARE IL MINISTRO DELLA DIFESA, A NOME GUIDO CROSETTO, A GAZA, PERCHE' CONTINUI IL GENOCIDIO ???!!! INCREDIBILE !!!! E' ORA CHE TUTTO IL MONDO DICA BASTA ALL'ORRORE CHE SI STA PROTRAENDO CONTRO INNOCENTI E BIMBI, DAL 7 OTTOBRE 2023 !!!!! PERFETTAMENTE INUTILE CHE NETHANYAU TENTI DI GIUSTIFICARE QUELLO CHE STA FACENDO, RICORDANDO QUELLO CHE HA FATTO HAMAS !!!!! UN ABBRACCIO A E BUONA GIORNATA A TUTTI.
    CARI AMICI, MENOMALE CHE SI E' SVEGLIATO TAJANI ED HA DETTO CHE ISRAELE DEVE FERMARE L' OPERAZIONE DI DISTRUZIONE DELLA PALESTINA A GAZA !!!! MEGLIO TARDI CHE MAI !!!! E LA MELONA COME E' POSSIBILE CHE SI MANDINO ANCORA LE ARMI FABBRICATE DALLA ARMERIA DI CUI E' TITOLARE IL MINISTRO DELLA DIFESA, A NOME GUIDO CROSETTO, A GAZA, PERCHE' CONTINUI IL GENOCIDIO ???!!! INCREDIBILE !!!! E' ORA CHE TUTTO IL MONDO DICA BASTA ALL'ORRORE CHE SI STA PROTRAENDO CONTRO INNOCENTI E BIMBI, DAL 7 OTTOBRE 2023 !!!!! PERFETTAMENTE INUTILE CHE NETHANYAU TENTI DI GIUSTIFICARE QUELLO CHE STA FACENDO, RICORDANDO QUELLO CHE HA FATTO HAMAS !!!!! UN ABBRACCIO A E BUONA GIORNATA A TUTTI.
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  • Storico accordo dell'Oms sulle pandemie, l'Italia si astiene 'per riaffermare la sovranità degli Stati' - Sanità.
    L'intesa è stata adottata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità 'per rendere il mondo più equo e sicuro da future crisi'. Oltre all'Italia altri 11 Paesi si astengono, tra cui Iran, Israele e Russia (ANSA).

    Commento: Italia astenuta su trattato pandemico. Le opposizioni insorgono. PD, 5 s, Renzi Fratoianni gridano allo scandalo che il governo Meloni non ha accettato il trattato pandemico.
    Se avevate bisogno di una altra prova di chi sta rubando la nostra libertà personale e come nazione la avete avuta.
    Questuo governo non ha mantenuto le promesse.
    Queste opposizioni sono da processare per alto tradimento, collusione con potenze straniere e vendute ai fabbricanti di armi e di sieri di sterminio.


    https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2025/05/20/oms-adottato-storico-accordo-sulle-pandemie_8776b091-ecc6-4576-9bb0-f2c305115ed1.html
    Storico accordo dell'Oms sulle pandemie, l'Italia si astiene 'per riaffermare la sovranità degli Stati' - Sanità. L'intesa è stata adottata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità 'per rendere il mondo più equo e sicuro da future crisi'. Oltre all'Italia altri 11 Paesi si astengono, tra cui Iran, Israele e Russia (ANSA). Commento: Italia astenuta su trattato pandemico. Le opposizioni insorgono. PD, 5 s, Renzi Fratoianni gridano allo scandalo che il governo Meloni non ha accettato il trattato pandemico. Se avevate bisogno di una altra prova di chi sta rubando la nostra libertà personale e come nazione la avete avuta. Questuo governo non ha mantenuto le promesse. Queste opposizioni sono da processare per alto tradimento, collusione con potenze straniere e vendute ai fabbricanti di armi e di sieri di sterminio. https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2025/05/20/oms-adottato-storico-accordo-sulle-pandemie_8776b091-ecc6-4576-9bb0-f2c305115ed1.html
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    Storico accordo dell'Oms sulle pandemie, l'Italia si astiene 'per riaffermare la sovranità degli Stati' - Sanità - Ansa.it
    L'intesa è stata adottata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità 'per rendere il mondo più equo e sicuro da future crisi'. Oltre all'Italia altri 11 Paesi si astengono, tra cui Iran, Israele e Russia (ANSA)
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  • Caos urbanistica, il Comune anticipa la Procura e restituisce oneri di urbanizzazione per il progetto in via Salomone che considera a rischio

    https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/25_aprile_06/caos-urbanistica-il-comune-anticipa-la-procura-e-restituisce-oneri-di-urbanizzazione-per-il-progetto-in-via-salomone-che-ed8a2c0d-6fb2-4adb-8487-cba9f348bxlk.shtml?refresh_ce



    Palazzo Marino previene le mosse della Procura, giocando d’anticipo. Per la prima volta il Comune restituisce a un costruttore le somme versate come oneri di urbanizzazione per un progetto su cui la Procura non ha aperto un fascicolo ma che avrebbe potuto presentare criticità, sulla base dei profili contestati dalla magistratura nelle inchieste sull’urbanistica. La prima società a ricevere la restituzione è Bluestone, per il progetto in via Salomone 77. Un provvedimento adottato in via cautelare in attesa di sviluppi futuri sul fronte delle inchieste. In prospettiva potrebbero essercene anche altri, in seguito al lavoro di istruttoria che Palazzo Marino sta portando avanti da un anno.

    Il Comune a febbraio del 2024, sulla base di una delibera approvata dalla giunta, ha istituito un gruppo di lavoro per visionare quei dossier su cui la Procura non ha aperto un’indagine ma che potrebbero presentare criticità, sulla base dei rilievi emersi dalle inchieste sull’urbanistica. Nell’istruttoria che Palazzo Marino da un anno sta portando avanti, il Comune ha chiesto ad alcuni costruttori di rivedere aspetti progettuali, ad altri di modificare il piano attuativo. Per la prima volta, nel corso dell’istruttoria, Palazzo Marino è arrivato anche a restituire a una società la somma versata per gli oneri di urbanizzazione. È accaduto a Bluestone per il progetto in via Salomone, dove l’edificio, da sede della casa editrice Ricordi, dovrebbe diventare un complesso residenziale di 200 appartamenti.
    PUBBLICITÀ

    Per avviare il cantiere è stata rilasciata la Scia, segnalazione certificata di inizio attività, in alternativa al permesso di costruire. L’intervento è stato qualificato come «ristrutturazione edilizia», «con demolizione e ricostruzione» di un fabbricato «a vocazione residenziale». Il progetto prevede un «cambio d’uso» dell’edificio in via Salomone: da stabile utilizzato per ospitare uffici a edificio «a totale superficie residenziale». Come contributo di costruzione è stato determinato l’importo complessivo di quasi 2 milioni, da versare a rate.

    La prima, già saldata, pari a quasi 500 mila euro. Dal lavoro di istruttoria svolto dal Comune è emerso che il progetto, su cui la Procura non ha aperto un fascicolo, avrebbe potuto presentare delle criticità, in quanto uno dei profili contestati dalla magistratura riguarda proprio il titolo edilizio. Per la Procura per alcuni interventi sarebbero necessari i permessi di costruire, piuttosto che la Scia.

    Così ad agosto del 2024 l’amministrazione agisce «in regime di autotutela», annullando d’ufficio il titolo edilizio che si è formato. In altre parole, il Comune interviene prevenendo possibili accuse dalla Procura ed evitando lo stallo di un altro progetto edilizio in città. Poiché però Bluestone aveva già versato al Comune parte della somma dovuta per gli oneri di urbanizzazione, Palazzo Marino si è preso l’impegno di restituirla alla società. Da quanto emerge dalla determina, l’amministrazione ha approvato la restituzione della prima rata e degli interessi legali pari a seimila euro circa. La somma verrà liquidata nelle prossime settimane.

    Il Comune, intanto, continua la sua istruttoria su quei progetti che non sono sotto indagine della Procura ma che potrebbero presentare profili di criticità. Per quei dossier, invece, per cui la magistratura ha aperto un fascicolo Palazzo Marino ricerca un accordo. Giovedì l’avvocatura del Comune ha incontrato la Procura per cercare di trovare una soluzione allo stallo urbanistico in città. Al vaglio c’è la strada della giustizia riparativa. L’ipotesi è quella che i costruttori possano versare gli oneri di urbanizzazione mancanti o adibire aree dei propri progetti a spazi per servizi da destinare alla cittadinanza. Non è scontato che le parti in gioco accettino l’accordo. La strada è in salita ma dall’incontro è emersa la volontà di non arrecare danni inutili alla città
    Caos urbanistica, il Comune anticipa la Procura e restituisce oneri di urbanizzazione per il progetto in via Salomone che considera a rischio https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/25_aprile_06/caos-urbanistica-il-comune-anticipa-la-procura-e-restituisce-oneri-di-urbanizzazione-per-il-progetto-in-via-salomone-che-ed8a2c0d-6fb2-4adb-8487-cba9f348bxlk.shtml?refresh_ce Palazzo Marino previene le mosse della Procura, giocando d’anticipo. Per la prima volta il Comune restituisce a un costruttore le somme versate come oneri di urbanizzazione per un progetto su cui la Procura non ha aperto un fascicolo ma che avrebbe potuto presentare criticità, sulla base dei profili contestati dalla magistratura nelle inchieste sull’urbanistica. La prima società a ricevere la restituzione è Bluestone, per il progetto in via Salomone 77. Un provvedimento adottato in via cautelare in attesa di sviluppi futuri sul fronte delle inchieste. In prospettiva potrebbero essercene anche altri, in seguito al lavoro di istruttoria che Palazzo Marino sta portando avanti da un anno. Il Comune a febbraio del 2024, sulla base di una delibera approvata dalla giunta, ha istituito un gruppo di lavoro per visionare quei dossier su cui la Procura non ha aperto un’indagine ma che potrebbero presentare criticità, sulla base dei rilievi emersi dalle inchieste sull’urbanistica. Nell’istruttoria che Palazzo Marino da un anno sta portando avanti, il Comune ha chiesto ad alcuni costruttori di rivedere aspetti progettuali, ad altri di modificare il piano attuativo. Per la prima volta, nel corso dell’istruttoria, Palazzo Marino è arrivato anche a restituire a una società la somma versata per gli oneri di urbanizzazione. È accaduto a Bluestone per il progetto in via Salomone, dove l’edificio, da sede della casa editrice Ricordi, dovrebbe diventare un complesso residenziale di 200 appartamenti. PUBBLICITÀ Per avviare il cantiere è stata rilasciata la Scia, segnalazione certificata di inizio attività, in alternativa al permesso di costruire. L’intervento è stato qualificato come «ristrutturazione edilizia», «con demolizione e ricostruzione» di un fabbricato «a vocazione residenziale». Il progetto prevede un «cambio d’uso» dell’edificio in via Salomone: da stabile utilizzato per ospitare uffici a edificio «a totale superficie residenziale». Come contributo di costruzione è stato determinato l’importo complessivo di quasi 2 milioni, da versare a rate. La prima, già saldata, pari a quasi 500 mila euro. Dal lavoro di istruttoria svolto dal Comune è emerso che il progetto, su cui la Procura non ha aperto un fascicolo, avrebbe potuto presentare delle criticità, in quanto uno dei profili contestati dalla magistratura riguarda proprio il titolo edilizio. Per la Procura per alcuni interventi sarebbero necessari i permessi di costruire, piuttosto che la Scia. Così ad agosto del 2024 l’amministrazione agisce «in regime di autotutela», annullando d’ufficio il titolo edilizio che si è formato. In altre parole, il Comune interviene prevenendo possibili accuse dalla Procura ed evitando lo stallo di un altro progetto edilizio in città. Poiché però Bluestone aveva già versato al Comune parte della somma dovuta per gli oneri di urbanizzazione, Palazzo Marino si è preso l’impegno di restituirla alla società. Da quanto emerge dalla determina, l’amministrazione ha approvato la restituzione della prima rata e degli interessi legali pari a seimila euro circa. La somma verrà liquidata nelle prossime settimane. Il Comune, intanto, continua la sua istruttoria su quei progetti che non sono sotto indagine della Procura ma che potrebbero presentare profili di criticità. Per quei dossier, invece, per cui la magistratura ha aperto un fascicolo Palazzo Marino ricerca un accordo. Giovedì l’avvocatura del Comune ha incontrato la Procura per cercare di trovare una soluzione allo stallo urbanistico in città. Al vaglio c’è la strada della giustizia riparativa. L’ipotesi è quella che i costruttori possano versare gli oneri di urbanizzazione mancanti o adibire aree dei propri progetti a spazi per servizi da destinare alla cittadinanza. Non è scontato che le parti in gioco accettino l’accordo. La strada è in salita ma dall’incontro è emersa la volontà di non arrecare danni inutili alla città
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    Caos urbanistica, il Comune anticipa la Procura e restituisce oneri di urbanizzazione per il progetto in via Salomone che considera a rischio
    Progetti in stallo preventivo: in via Salomone primo caso di rimborso per «correggere» l’iter. Sull'operazione di Bluestone non è aperto un fascicolo, Palazzo Marino: procediamo in autotutela
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  • Usa: "Intesa con Ucraina e Russia per navigazione sicura nel Mar Nero". Kiev colpisce la Crimea con il nuovo missile - Il Fatto Quotidiano
    Terminati i colloqui Usa-Russia a Riad, in Arabia Saudita. Mosca: "Non saranno resi noti i contenuti". Giovedì a Parigi la riunione dei paesi "volenterosi"...

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/25/ucraina-zelensky-macron-base-kursk-uccisi-30-soldati/7927168/

    I colloqui a Riad, in Arabia Saudita, tra gli Stati Uniti e la Russia sono terminati lunedì sera. Le delegazioni di Washington e Mosca hanno già inviato relazioni ai leader di entrambi i Paesi. I rappresentanti degli Usa e quelli ucraini, invece, si sono visti martedì mattina per il secondo round di negoziati. Nessuna dichiarazione congiunta ma la Casa Bianca diffonde due differenti testi per ciascun colloquio, facendo sapere che gli esperti dei gruppi di lavoro Usa-Russia hanno concordato a Riad sugli stessi punti condivisi da Washington e Kiev. Ma mentre si apre uno spiraglio per garantire anche la navigazione sicura nel Mar Nero, su fronte della guerra continuano i raid e i bombardamenti con Kiev che ha anche annunciato di avere utilizzato il nuovissimo missile da crociera Long-Neptune anche contro la Crimea.

    Le dichiarazioni della Casa Bianca – “Gli Stati Uniti, la Russia e l’Ucraina hanno concordato di garantire la sicurezza della navigazione, eliminare l’uso della forza e impedire l’uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero”, rende noto la Casa Bianca. Al punto 2 della dichiarazione con Mosca si legge che gli Stati Uniti contribuiranno a ripristinare l’accesso della Russia al mercato mondiale per le esportazioni di prodotti agricoli e fertilizzanti, a ridurre i costi delle assicurazioni marittime e a migliorare l’accesso ai porti e ai sistemi di pagamento per tali transazioni. Mentre il secondo punto della dichiarazione con Kiev afferma che gli Stati Uniti e l’Ucraina hanno concordato che gli Usa rimangono impegnati a contribuire allo scambio di prigionieri di guerra, al rilascio di detenuti civili e al ritorno dei bambini ucraini trasferiti con la forza. Tra i punti concordati dai tre Paesi, fa sapere Washington, anche lo sviluppo di misure per l’attuazione dell’accordo del presidente Trump e del presidente Putin e del presidente Zelensky per vietare gli attacchi contro le strutture energetiche di Russia e Ucraina e l’accoglimento “con favore” dei “buoni uffici di Paesi Terzi al fine di sostenere l’applicazione degli accordi su energia e traffico marittimo”.

    “Trump vuole fermare le uccisioni” – Entrambe le note si concludono con la riaffermazione che gli Stati Uniti hanno ribadito a Mosca e Kiev “l’imperativo del presidente Trump di fermare le uccisioni da entrambe le parti del conflitto, come passo necessario per raggiungere una soluzione di pace duratura. A tal fine, gli Stati Uniti continueranno a facilitare i negoziati tra le due parti per raggiungere una risoluzione pacifica, in linea con gli accordi presi a Riad”.

    Le razioni – Il governo ucraino, confermando l’intesa raggiunta con gli Stati Uniti a Riad, ha allo stesso tempo avvertito che “tutti i movimenti delle navi militari russe al di fuori della parte orientale del Mar Nero costituiranno una violazione dello spirito di questo accordo, saranno considerati una violazione dell’impegno a garantire una navigazione sicura nel Mar Nero e una minaccia alla sicurezza nazionale dell’Ucraina. In questo caso l’Ucraina avrà pieno diritto di esercitare il diritto all’autodifesa“, ha scritto su X il ministro della Difesa Rustem Umerov, che ha guidato la delegazione ucraina in Arabia Saudita. Dal fronte russo, invece, il primo vice capo del Comitato di difesa e sicurezza del Consiglio della Federazione Russa, Vladimir Chizhov, ha tenuto a specificare che Russia e Stati Uniti non hanno adottato una dichiarazione congiunta dopo i colloqui di Riad a causa della posizione dell’Ucraina: “Anche il fatto che si siano seduti per 12 ore e si sia accordato su una dichiarazione congiunta, che però non è stata adottata a causa della posizione dell’Ucraina, è molto tipico e sintomatico”, ha detto Chizhov al canale televisivo Rossiya-24. I punti da chiarire rimangono, pertanto ancora, tanti.

    Il punto di Zelensky – L’Ucraina intende “attuare” gli accordi annunciati dalla Casa Bianca, in particolare per quanto riguarda la tregua nel Mar Nero tra Kiev e Mosca. A dichiararlo, definendoli “buone misure“, è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Faremo del nostro meglio per attuare gli accordi raggiunti nell’incontro tra Ucraina e Stati Uniti”, ha dichiarato Zelensky in una conferenza stampa. “Saremo costruttivi”, ha aggiunto. Ma “le infrastrutture civili non saranno incluse nell’accordo” che prevede la fine degli attacchi ucraini e russi alle rispettive strutture energetiche, ha precisato, Zelensky. Il presidente ucraino ha però criticato gli Usa per il ripristino delle esportazioni agricole russe: “Riteniamo che questo sia un indebolimento della posizione e un indebolimento delle sanzioni, a nostro avviso. Non conosciamo ancora i dettagli di questa voce”, ha detto. Zelensky ha anche mosso delle critiche all’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff per le sue dichiarazioni sui territori di cui la Russia rivendica l’annessione: “Molte delle informazioni diffuse da alcune persone e dalla persona che lei ha citato… sono molto in linea con i messaggi del Cremlino“, ha dichiarato rispondendo a una domanda su un’intervista rilasciata da Witkoff nei giorni scorsi.

    Il punto di Mosca – Il Cremlino, intanto, afferma che Russia e Stati Uniti “hanno concordato di sviluppare misure per attuare gli accordi dei presidenti dei due Paesi sul divieto di attacchi agli impianti energetici in Russia e Ucraina per un periodo di 30 giorni, a partire dal 18 marzo 2025, con possibilità di estensione e ritiro dall’accordo in caso di mancato rispetto da parte di una delle parti”. Mosca è favorevole ad attuare un accordo sulla sicurezza della navigazione sul Mar Nero ma afferma che l’intesa con gli Usa entrerà in vigore dopo il ritiro delle sanzioni sulle esportazioni agricole russe e su alcuni settori collegati. “La Russia e gli Stati Uniti continueranno a lavorare per raggiungere una pace solida e duratura” in Ucraina, si legge nella nota del Cremlino.

    L’incontro all’Eliseo – Intanto di certo al momento c’è, invece, che Emmanuel Macron accoglierà mercoledì sera all’Eliseo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “per un incontro seguito da una cena di lavoro”. Il capo dello stato francese – precisa la presidenza – “ribadirà a Zelensky che la Francia farà della continuazione e del rafforzamento del sostegno militare e finanziario all’Ucraina la sua priorità assoluta”. L’Eliseo aggiunge che l’incontro “consentirà ai due dirigenti di preparare la riunione sulla pace e la sicurezza per l’Ucraina che si terrà il giorno dopo a Parigi”, la riunione dei cosiddetti paesi “volenterosi” alla quale parteciperà anche Giorgia Meloni.

    La guerra sul campo – Sul fronte bellico, invece, fa rumore l’annuncio dell’aeronautica militare ucraina che afferma di aver colpito una base militare russa nella regione di Kursk, in Russia, eliminando circa 30 soldati russi. Lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev ha spiegato che la distruzione di questa base riduce la capacità dei russi di condurre operazioni di combattimento nelle regioni di Sumy e Kursk. In più, in un’intervista al giornale norvegese Nettavisen, il ministro delle industrie strategiche di Kiev, Herman Smetanin, ha fatto sapere che il nuovissimo missile da crociera di fabbricazione ucraina Long-Neptune – con una gittata di 1.000 chilometri – è stato utilizzato contro la Russia: non solo contro una raffineria di petrolio russa di Tuapse, ma in realtà “la prima volta che l’abbiamo utilizzato abbiamo attaccato un obiettivo militare nella penisola della Crimea occupata”, ha dichiarato. Mosca, da parte sua, accusa le forze ucraine di aver sparato volutamente su un gruppo di giornalisti e operatori di media russi nella zona del fronte provocando la morte di tre di loro. “Il fuoco era mirato, volevano specificamente ucciderli”, ha detto Peskov. Le accuse non sono verificabili in modo indipendente. Secondo il Cremlino e il ministero degli Esteri russo, ieri sono morti il giornalista di Izvestia, Aleksandr Fedorchak, il cameraman del canale televisivo Zvezda, Andrey Panov, e l’autista, Aleksandr Sirkeli, mentre altri due giornalisti sono rimasti feriti.
    Usa: "Intesa con Ucraina e Russia per navigazione sicura nel Mar Nero". Kiev colpisce la Crimea con il nuovo missile - Il Fatto Quotidiano Terminati i colloqui Usa-Russia a Riad, in Arabia Saudita. Mosca: "Non saranno resi noti i contenuti". Giovedì a Parigi la riunione dei paesi "volenterosi"... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/25/ucraina-zelensky-macron-base-kursk-uccisi-30-soldati/7927168/ I colloqui a Riad, in Arabia Saudita, tra gli Stati Uniti e la Russia sono terminati lunedì sera. Le delegazioni di Washington e Mosca hanno già inviato relazioni ai leader di entrambi i Paesi. I rappresentanti degli Usa e quelli ucraini, invece, si sono visti martedì mattina per il secondo round di negoziati. Nessuna dichiarazione congiunta ma la Casa Bianca diffonde due differenti testi per ciascun colloquio, facendo sapere che gli esperti dei gruppi di lavoro Usa-Russia hanno concordato a Riad sugli stessi punti condivisi da Washington e Kiev. Ma mentre si apre uno spiraglio per garantire anche la navigazione sicura nel Mar Nero, su fronte della guerra continuano i raid e i bombardamenti con Kiev che ha anche annunciato di avere utilizzato il nuovissimo missile da crociera Long-Neptune anche contro la Crimea. Le dichiarazioni della Casa Bianca – “Gli Stati Uniti, la Russia e l’Ucraina hanno concordato di garantire la sicurezza della navigazione, eliminare l’uso della forza e impedire l’uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero”, rende noto la Casa Bianca. Al punto 2 della dichiarazione con Mosca si legge che gli Stati Uniti contribuiranno a ripristinare l’accesso della Russia al mercato mondiale per le esportazioni di prodotti agricoli e fertilizzanti, a ridurre i costi delle assicurazioni marittime e a migliorare l’accesso ai porti e ai sistemi di pagamento per tali transazioni. Mentre il secondo punto della dichiarazione con Kiev afferma che gli Stati Uniti e l’Ucraina hanno concordato che gli Usa rimangono impegnati a contribuire allo scambio di prigionieri di guerra, al rilascio di detenuti civili e al ritorno dei bambini ucraini trasferiti con la forza. Tra i punti concordati dai tre Paesi, fa sapere Washington, anche lo sviluppo di misure per l’attuazione dell’accordo del presidente Trump e del presidente Putin e del presidente Zelensky per vietare gli attacchi contro le strutture energetiche di Russia e Ucraina e l’accoglimento “con favore” dei “buoni uffici di Paesi Terzi al fine di sostenere l’applicazione degli accordi su energia e traffico marittimo”. “Trump vuole fermare le uccisioni” – Entrambe le note si concludono con la riaffermazione che gli Stati Uniti hanno ribadito a Mosca e Kiev “l’imperativo del presidente Trump di fermare le uccisioni da entrambe le parti del conflitto, come passo necessario per raggiungere una soluzione di pace duratura. A tal fine, gli Stati Uniti continueranno a facilitare i negoziati tra le due parti per raggiungere una risoluzione pacifica, in linea con gli accordi presi a Riad”. Le razioni – Il governo ucraino, confermando l’intesa raggiunta con gli Stati Uniti a Riad, ha allo stesso tempo avvertito che “tutti i movimenti delle navi militari russe al di fuori della parte orientale del Mar Nero costituiranno una violazione dello spirito di questo accordo, saranno considerati una violazione dell’impegno a garantire una navigazione sicura nel Mar Nero e una minaccia alla sicurezza nazionale dell’Ucraina. In questo caso l’Ucraina avrà pieno diritto di esercitare il diritto all’autodifesa“, ha scritto su X il ministro della Difesa Rustem Umerov, che ha guidato la delegazione ucraina in Arabia Saudita. Dal fronte russo, invece, il primo vice capo del Comitato di difesa e sicurezza del Consiglio della Federazione Russa, Vladimir Chizhov, ha tenuto a specificare che Russia e Stati Uniti non hanno adottato una dichiarazione congiunta dopo i colloqui di Riad a causa della posizione dell’Ucraina: “Anche il fatto che si siano seduti per 12 ore e si sia accordato su una dichiarazione congiunta, che però non è stata adottata a causa della posizione dell’Ucraina, è molto tipico e sintomatico”, ha detto Chizhov al canale televisivo Rossiya-24. I punti da chiarire rimangono, pertanto ancora, tanti. Il punto di Zelensky – L’Ucraina intende “attuare” gli accordi annunciati dalla Casa Bianca, in particolare per quanto riguarda la tregua nel Mar Nero tra Kiev e Mosca. A dichiararlo, definendoli “buone misure“, è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Faremo del nostro meglio per attuare gli accordi raggiunti nell’incontro tra Ucraina e Stati Uniti”, ha dichiarato Zelensky in una conferenza stampa. “Saremo costruttivi”, ha aggiunto. Ma “le infrastrutture civili non saranno incluse nell’accordo” che prevede la fine degli attacchi ucraini e russi alle rispettive strutture energetiche, ha precisato, Zelensky. Il presidente ucraino ha però criticato gli Usa per il ripristino delle esportazioni agricole russe: “Riteniamo che questo sia un indebolimento della posizione e un indebolimento delle sanzioni, a nostro avviso. Non conosciamo ancora i dettagli di questa voce”, ha detto. Zelensky ha anche mosso delle critiche all’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff per le sue dichiarazioni sui territori di cui la Russia rivendica l’annessione: “Molte delle informazioni diffuse da alcune persone e dalla persona che lei ha citato… sono molto in linea con i messaggi del Cremlino“, ha dichiarato rispondendo a una domanda su un’intervista rilasciata da Witkoff nei giorni scorsi. Il punto di Mosca – Il Cremlino, intanto, afferma che Russia e Stati Uniti “hanno concordato di sviluppare misure per attuare gli accordi dei presidenti dei due Paesi sul divieto di attacchi agli impianti energetici in Russia e Ucraina per un periodo di 30 giorni, a partire dal 18 marzo 2025, con possibilità di estensione e ritiro dall’accordo in caso di mancato rispetto da parte di una delle parti”. Mosca è favorevole ad attuare un accordo sulla sicurezza della navigazione sul Mar Nero ma afferma che l’intesa con gli Usa entrerà in vigore dopo il ritiro delle sanzioni sulle esportazioni agricole russe e su alcuni settori collegati. “La Russia e gli Stati Uniti continueranno a lavorare per raggiungere una pace solida e duratura” in Ucraina, si legge nella nota del Cremlino. L’incontro all’Eliseo – Intanto di certo al momento c’è, invece, che Emmanuel Macron accoglierà mercoledì sera all’Eliseo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “per un incontro seguito da una cena di lavoro”. Il capo dello stato francese – precisa la presidenza – “ribadirà a Zelensky che la Francia farà della continuazione e del rafforzamento del sostegno militare e finanziario all’Ucraina la sua priorità assoluta”. L’Eliseo aggiunge che l’incontro “consentirà ai due dirigenti di preparare la riunione sulla pace e la sicurezza per l’Ucraina che si terrà il giorno dopo a Parigi”, la riunione dei cosiddetti paesi “volenterosi” alla quale parteciperà anche Giorgia Meloni. La guerra sul campo – Sul fronte bellico, invece, fa rumore l’annuncio dell’aeronautica militare ucraina che afferma di aver colpito una base militare russa nella regione di Kursk, in Russia, eliminando circa 30 soldati russi. Lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev ha spiegato che la distruzione di questa base riduce la capacità dei russi di condurre operazioni di combattimento nelle regioni di Sumy e Kursk. In più, in un’intervista al giornale norvegese Nettavisen, il ministro delle industrie strategiche di Kiev, Herman Smetanin, ha fatto sapere che il nuovissimo missile da crociera di fabbricazione ucraina Long-Neptune – con una gittata di 1.000 chilometri – è stato utilizzato contro la Russia: non solo contro una raffineria di petrolio russa di Tuapse, ma in realtà “la prima volta che l’abbiamo utilizzato abbiamo attaccato un obiettivo militare nella penisola della Crimea occupata”, ha dichiarato. Mosca, da parte sua, accusa le forze ucraine di aver sparato volutamente su un gruppo di giornalisti e operatori di media russi nella zona del fronte provocando la morte di tre di loro. “Il fuoco era mirato, volevano specificamente ucciderli”, ha detto Peskov. Le accuse non sono verificabili in modo indipendente. Secondo il Cremlino e il ministero degli Esteri russo, ieri sono morti il giornalista di Izvestia, Aleksandr Fedorchak, il cameraman del canale televisivo Zvezda, Andrey Panov, e l’autista, Aleksandr Sirkeli, mentre altri due giornalisti sono rimasti feriti.
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    Usa: "Intesa con Ucraina e Russia per navigazione sicura nel Mar Nero". Kiev colpisce la Crimea con il nuovo missile - Il Fatto Quotidiano
    Terminati i colloqui Usa-Russia a Riad, in Arabia Saudita. Mosca: "Non saranno resi noti i contenuti". Giovedì a Parigi la riunione dei paesi "volenterosi"
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  • La questione è semplice: se la Von der Leyen si palesa al tavolo e dice: si possono spendere 800 miliardi per le armi, l'istinto di tutti quelli seduti è calcolare cosa ci guadagna il proprio paese.
    Lo capisco.
    Tutti ci troveranno un guadagno: sono soldi da spendere. Se avesse detto dovete trovare 800 miliardi da mettere qui, tagliate e tassate, ci sarebbe stata la rivolta. Infatti sul piano nemmeno Orban ha obiettato.
    Ma È SBAGLIATO DANNAZIONE... dovrebbe essere un'occasione per ribaltare il tavolo e denunciare quella che è palesemente la più grande negazione della democrazia della storia perché nasconde l'arbitrio assoluto sotto parvenza democratica e collegiale senza nemmeno il coraggio di dire le cose come sono apertamente.
    NON SI PUÒ ACCETTARE un sistema dove non puoi spendere SOLDI TUOI per ospedali, fabbriche, strade perché altrimenti ti METTONO SOTTO PROCEDURA mentre se si sveglia una con l'emergenza del mese allora ecco che magicamente si può spendere.
    L'Italia dal piano di riarmo ci guadagnerà e oggettivamente le nostre forze armate avevano un gran bisogno di investimenti dopo anni di tagli ma non si può e non si deve stare al loro gioco, senza nemmeno denunciarlo per fargli capire che il trucco dei soldi che non ci sono ormai non lo berrà più nessuno.
    Io confido che il Presidente Meloni lo dirà a gran voce, nell'attesa comincio a dirlo io e lo farò in ogni sede.
    I soldi non sono infiniti perché la spesa ha conseguenze e come spenderli è una decisione POLITICA, però il processo decisionale deve essere DEMOCRATICO, non guidato dalla balla più credibile del momento per creare emergenze che non ci sono e consentire alla cricca degli euroburocrati di prendere sempre più potere a scapito della sovranità nazionale.
    L'emergenza della Grecia, l'emergenza climatica, l'emergenza covid, l'emergenza green, l'emergenza Russia... ma basta! Basta davvero. Una volta il trucco c'è e non si vede, alla quinta volta anche i bambini capiscono che la donna non viene davvero segata in due dal mago.

    Source:
    https://x.com/borghi_claudio/status/1898675385531085166?t=PP0Xj3MBf5gFVOnyRTi--Q&s=19
    La questione è semplice: se la Von der Leyen si palesa al tavolo e dice: si possono spendere 800 miliardi per le armi, l'istinto di tutti quelli seduti è calcolare cosa ci guadagna il proprio paese. Lo capisco. Tutti ci troveranno un guadagno: sono soldi da spendere. Se avesse detto dovete trovare 800 miliardi da mettere qui, tagliate e tassate, ci sarebbe stata la rivolta. Infatti sul piano nemmeno Orban ha obiettato. Ma È SBAGLIATO DANNAZIONE... dovrebbe essere un'occasione per ribaltare il tavolo e denunciare quella che è palesemente la più grande negazione della democrazia della storia perché nasconde l'arbitrio assoluto sotto parvenza democratica e collegiale senza nemmeno il coraggio di dire le cose come sono apertamente. NON SI PUÒ ACCETTARE un sistema dove non puoi spendere SOLDI TUOI per ospedali, fabbriche, strade perché altrimenti ti METTONO SOTTO PROCEDURA mentre se si sveglia una con l'emergenza del mese allora ecco che magicamente si può spendere. L'Italia dal piano di riarmo ci guadagnerà e oggettivamente le nostre forze armate avevano un gran bisogno di investimenti dopo anni di tagli ma non si può e non si deve stare al loro gioco, senza nemmeno denunciarlo per fargli capire che il trucco dei soldi che non ci sono ormai non lo berrà più nessuno. Io confido che il Presidente Meloni lo dirà a gran voce, nell'attesa comincio a dirlo io e lo farò in ogni sede. I soldi non sono infiniti perché la spesa ha conseguenze e come spenderli è una decisione POLITICA, però il processo decisionale deve essere DEMOCRATICO, non guidato dalla balla più credibile del momento per creare emergenze che non ci sono e consentire alla cricca degli euroburocrati di prendere sempre più potere a scapito della sovranità nazionale. L'emergenza della Grecia, l'emergenza climatica, l'emergenza covid, l'emergenza green, l'emergenza Russia... ma basta! Basta davvero. Una volta il trucco c'è e non si vede, alla quinta volta anche i bambini capiscono che la donna non viene davvero segata in due dal mago. Source: https://x.com/borghi_claudio/status/1898675385531085166?t=PP0Xj3MBf5gFVOnyRTi--Q&s=19
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