• USCIAMO DALLA GUERRE CON UN RISVEGLIO COLLETTIVO!

    In che modo possiamo uscire da questo delirio catastrofista in cui una èlite di persone che hanno perso il senso della Vita stanno portando l’Umanità?
    In che modo possiamo dare manifestazione alla nostra resistenza interiore che si oppone alle atrocità a cui stiamo assistendo in Palestina ma di fronte alle quali ci sentiamo impotenti?
    Come posso contribuire concretamente a coltivare una Cultura di Pace?

    Sono queste le sfide a cui tutti noi siamo chiamati in questo tempo storico così complesso.

    Nel film “Il Grande Risveglio”, che sto realizzando insieme a Tiziana Alterio, risponderemo a queste importanti domande attraverso le interviste e le esperienze di grandi personalità. Una di queste è Marco Guzzi, il filosofo e poeta che da anni con i gruppi da lui fondati Darsi Pace sta contribuendo al risveglio delle Coscienze.

    Paolo Cassina intervista Marco Guzzi, filosofo e poeta
    USCIAMO DALLA GUERRE CON UN RISVEGLIO COLLETTIVO! In che modo possiamo uscire da questo delirio catastrofista in cui una èlite di persone che hanno perso il senso della Vita stanno portando l’Umanità? In che modo possiamo dare manifestazione alla nostra resistenza interiore che si oppone alle atrocità a cui stiamo assistendo in Palestina ma di fronte alle quali ci sentiamo impotenti? Come posso contribuire concretamente a coltivare una Cultura di Pace? Sono queste le sfide a cui tutti noi siamo chiamati in questo tempo storico così complesso. Nel film “Il Grande Risveglio”, che sto realizzando insieme a Tiziana Alterio, risponderemo a queste importanti domande attraverso le interviste e le esperienze di grandi personalità. Una di queste è Marco Guzzi, il filosofo e poeta che da anni con i gruppi da lui fondati Darsi Pace sta contribuendo al risveglio delle Coscienze. Paolo Cassina intervista Marco Guzzi, filosofo e poeta
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  • CONTINUIAMO A FAR MATURARE LE COSCIENZE. ECCO i DANNI che STANNO CAUSANDO i SIERI SPERIMENTALI COVID-19. Dott.ssa Loretta Bolgan

    Ascoltate e condividete!

    LET'S CONTINUE TO MATURE CONSCIENCES. HERE IS THE DAMAGE THAT EXPERIMENTAL COVID-19 SERUMS ARE CAUSING. Dr. Loretta Bolgan

    Listen and share!

    #marianoamici #amicidiippocrate #amiciperlitalia #pensierocritico #medicinapreventiva #medicina #ippocrate #vaccini #effettiavversi #effetticollaterali

    https://x.com/MarianoAmici/status/1937478020425527352
    CONTINUIAMO A FAR MATURARE LE COSCIENZE. ECCO i DANNI che STANNO CAUSANDO i SIERI SPERIMENTALI COVID-19. Dott.ssa Loretta Bolgan Ascoltate e condividete! LET'S CONTINUE TO MATURE CONSCIENCES. HERE IS THE DAMAGE THAT EXPERIMENTAL COVID-19 SERUMS ARE CAUSING. Dr. Loretta Bolgan Listen and share! #marianoamici #amicidiippocrate #amiciperlitalia #pensierocritico #medicinapreventiva #medicina #ippocrate #vaccini #effettiavversi #effetticollaterali https://x.com/MarianoAmici/status/1937478020425527352
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  • Il Dott. Vanni Frajese su Bassetti. MASSIMA DIFFUSIONE!
    Grande Frajese 👏🏼👏🏼👏🏼 che per l'ennesima volta smerda l'inutile virostar @ProfMBassetti


    CONTINUIAMO A FAR MATURARE LE COSCIENZE.

    A quanto detto da Frajese che approvo in pieno, aggiungo che visto che la mortalità è dello 0,14% significa che l’organismo guarisce da solo nel 99,86% e questo significa anche che la somministrazione dei vaccini (se i dati forniti fossero veri, ma sappiamo che non lo sono) abbassa la protezione naturale del 4,6%.

    - Dott. Mariano Amici

    Fonte: https://x.com/itsmeback_/status/1936714816812417343
    Il Dott. Vanni Frajese su Bassetti. MASSIMA DIFFUSIONE! Grande Frajese 👏🏼👏🏼👏🏼 che per l'ennesima volta smerda l'inutile virostar @ProfMBassetti 🤡 CONTINUIAMO A FAR MATURARE LE COSCIENZE. A quanto detto da Frajese che approvo in pieno, aggiungo che visto che la mortalità è dello 0,14% significa che l’organismo guarisce da solo nel 99,86% e questo significa anche che la somministrazione dei vaccini (se i dati forniti fossero veri, ma sappiamo che non lo sono) abbassa la protezione naturale del 4,6%. - Dott. Mariano Amici Fonte: https://x.com/itsmeback_/status/1936714816812417343
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  • SALVA LA DATA
    Lunedì 23 giugno – Ore 19:00
    Su IGNIS Tv

    Una testimonianza potente. Una voce fuori dal coro. Una verità da ascoltare.
    In diretta con noi Paola Fara, autrice del libro che sta facendo riflettere l’Italia:
    **“Gocce dello stesso mare. In cammino con i danneggiati del vaccino anti Covid-19”.

    Un’intervista da non perdere, per chi ha a cuore la verità, la giustizia e il coraggio di chi, nel silenzio generale, ha subito – e continua a subire – le conseguenze di scelte imposte in nome dell’emergenza.

    Storie vere di dolore e invisibilità.
    Un viaggio umano tra coscienze dimenticate.
    Una riflessione profonda sui diritti sospesi, sulle parole mai dette e su una memoria collettiva da ricostruire.

    Condividi, partecipa, ascolta.
    Perché solo dando voce a chi non ce l’ha, possiamo davvero voltare pagina.

    Lunedì 23 giugno alle 19:00 – solo su IGNIS Tv
    #GocceDelloStessoMare #PaolaFara #IGNISTv #VeritàEDiritti #PostCovid #DanneggiatiDaVaccino #LibertàDiAscoltare #IntervistaEsclusiva #VeritàScomode

    https://www.youtube.com/live/6yQ78nMVnqg?si=2kfpWhZZknHz6b6H
    SALVA LA DATA 🚨 📺 Lunedì 23 giugno – Ore 19:00 🕖 Su IGNIS Tv 🎤 Una testimonianza potente. Una voce fuori dal coro. Una verità da ascoltare. In diretta con noi Paola Fara, autrice del libro che sta facendo riflettere l’Italia: 📘 **“Gocce dello stesso mare. In cammino con i danneggiati del vaccino anti Covid-19”. Un’intervista da non perdere, per chi ha a cuore la verità, la giustizia e il coraggio di chi, nel silenzio generale, ha subito – e continua a subire – le conseguenze di scelte imposte in nome dell’emergenza. 💔 Storie vere di dolore e invisibilità. 🧭 Un viaggio umano tra coscienze dimenticate. ⚖️ Una riflessione profonda sui diritti sospesi, sulle parole mai dette e su una memoria collettiva da ricostruire. 👉 Condividi, partecipa, ascolta. Perché solo dando voce a chi non ce l’ha, possiamo davvero voltare pagina. 📲 Lunedì 23 giugno alle 19:00 – solo su IGNIS Tv #GocceDelloStessoMare #PaolaFara #IGNISTv #VeritàEDiritti #PostCovid #DanneggiatiDaVaccino #LibertàDiAscoltare #IntervistaEsclusiva #VeritàScomode https://www.youtube.com/live/6yQ78nMVnqg?si=2kfpWhZZknHz6b6H
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  • SAGRA delle banalità – Opinionisti da strapazzo in salsa NATO

    Di solito non mi appassiona il tiro al bersaglio contro politici e personaggi pubblici che non brillano per acume – o per simpatia. Ma quando si scavalca l’asticella della decenza, soprattutto su un tema già esplosivo di suo come la famigerata NATO, allora vale la pena fermarsi e segnalare.
    Perché il rischio concreto è quello di sparare bestialità o ridurre tutto alle solite risse tra parrocchie ideologiche. Una specialità tutta italiana, purtroppo.

    La nota positiva – si fa per dire – è che, stavolta, le perle arrivano da entrambi i poli politici, il che mi esonera (si spera) da qualunque accusa di faziosità.
    Con buona pace per la par condicio, direi: "ognuno ha perso la sua buona occasione per tacere".

    Cominciamo da Guido Crosetto, Ministro della Difesa, che ci ha regalato una riflessione a metà tra l’epifania adolescenziale e la saggezza del bar sotto casa. Il tutto, ovviamente, condito dal tono saggio di chi – fino a qualche anno fa – si occupava di ben altro rispetto alla sicurezza nazionale, su cui oggi si sta “formando in corsa”.

    Ecco il passaggio cult, direttamente da un evento a Padova:

    ❗️ "La Nato, così com’è, non ha più ragione di esistere. Una volta il centro del mondo era l'Oceano Atlantico, ora è il mondo. Una volta Usa ed Europa erano il centro, ora c'è tutto il resto con cui va costruito un rapporto. Se la Nato nasce per garantire la pace e la mutua difesa o diventa un'organizzazione che si prende questo compito parlando con il Sud del mondo, diventa quindi qualcosa di profondamente diverso, oppure non raggiungeremo l'obiettivo di avere sicurezza all'interno di regole che valgano per tutti."

    Ora: davvero ci si accorge solo oggi che il mondo è cambiato?
    Davvero siamo così sorpresi dall’interdipendenza globale, creata anche dalla globalizzazione che noi stessi abbiamo promosso?

    Ma la domanda vera è un’altra:
    Stiamo lavorando concretamente alla ridefinizione del ruolo della NATO, o ci limitiamo alla solita retorica da salotto buono?
    Perché, a occhio, sembrerebbe più la seconda. Anche perché quando si tratta di alleanze internazionali, la nostra postura continua a essere quella di uno studente modello filoyankee, incapace di pensiero autonomo.

    Passiamo ora alla seconda perla della giornata: quella dell’europarlamentare Pina Picierno, che torna alla ribalta con una delle sue ormai celebri “verità moderate”, che riescono nell'impresa di non dire nulla, dicendo tutto.

    L’occasione? Il corteo “Stop Rearm Europe” a Roma, organizzato come risposta pacifista (e contestazione politica) al vertice NATO in corso all’Aja, dove si discute – tra l’altro – dell’aumento delle spese militari europee al 5% .

    Che il corteo rischi di trasformarsi in una passerella elettorale? Vero.
    Che però la sparata cerchiobottista della Picierno sia tanto banale quanto prevedibile? Anche.

    Non sorprende infatti che nemmeno Elly Schlein partecipi ufficialmente alla manifestazione. Il PD, come da copione, si limita a lasciare “libertà di coscienza” a iscritti e militanti.
    Tradotto: paraculaggine istituzionale.

    Ed ecco l’esternazione della Picierno, che merita un posto nella vetrina delle frasi fatte a uso parlamentare:

    ❗️ “Il Pd ha scelto di non prendere parte ufficialmente alla manifestazione proprio perché siamo impegnati a lavorare, dentro le istituzioni, per migliorare le proposte europee, come è giusto e doveroso fare. Aderire a un corteo che contesta radicalmente quelle stesse proposte mi sembrerebbe, da un lato, controproducente, dall’altro profondamente sbagliato – spiega – Sarebbe un esempio di quella politica che preferisce piegare la realtà ai propri desideri. La parola ‘pace’ è la prima del nostro lessico ed è chiaro che siamo tutti pacifisti: tutti vogliamo la pace, tutti siamo convinti che sia la condizione migliore in cui vivere. Ma la realtà, oggi, nel mondo, è ben diversa. Ignorarla o fingere che non esista è un atteggiamento che non può appartenere a chi ha responsabilità di governo. Questa iniziativa strampalata di Conte assomiglia più a una riunione da centro sociale: si propone come contromanifestazione rispetto a un vertice Nato che invece è molto atteso, molto importante.”

    Ora: davvero una manifestazione – condivisibile o meno – rappresenta un atto di infantilismo politico?
    O è solo una voce fuori dal coro che dà fastidio al nuovo ordine militarizzato che l’Europa sta cercando di costruire a colpi di percentuali di PIL in armamenti?

    Allora, che dire? È sbagliato manifestare in piazza, a prescindere dal colore politico?
    È più saggio bruciare un altro 5% dei redditi dei cittadini europei, destinandolo a un aumento delle spese belliche che – oltre a ingrassare pochi – alimenta logiche da guerra permanente e contribuisce all’inquinamento e alla distruzione globale?

    Se questa è la “visione strategica” della politica italiana – da destra a sinistra – non stupisce che l’ideale della pace sembri sempre più distante.

    Perché manca il coraggio di incidere davvero, di proporre una revisione strutturale e non decorativa della NATO.
    Molto più semplice è scambiarsi stoccate in pubblico e alimentare il teatrino.
    Così facendo, però, non si contribuisce né alla pace, né al dibattito.
    Anzi: si calpestano le coscienze di chi chiede solo chiarezza, informazione e senso.

    Del resto, la lezione è antica:

    > "Il bel tacer non fu mai scritto."

    Chi ha davvero voluto cambiare le cose lo ha fatto. E non nei talk show.
    Hanno nomi e coordinate ben precise.
    Si chiamano BRICS.

    #NATO #politicaitaliana #Crosetto #Picierno #attualità #geopolitica #pace #StopRearmEurope #BRICS #militarismo #opinionepubblica
    🎭 SAGRA delle banalità – Opinionisti da strapazzo in salsa NATO Di solito non mi appassiona il tiro al bersaglio contro politici e personaggi pubblici che non brillano per acume – o per simpatia. Ma quando si scavalca l’asticella della decenza, soprattutto su un tema già esplosivo di suo come la famigerata NATO, allora vale la pena fermarsi e segnalare. Perché il rischio concreto è quello di sparare bestialità 🤡 o ridurre tutto alle solite risse tra parrocchie ideologiche. Una specialità tutta italiana, purtroppo. La nota positiva – si fa per dire – è che, stavolta, le perle arrivano da entrambi i poli politici, il che mi esonera (si spera) da qualunque accusa di faziosità. Con buona pace per la par condicio, direi: "ognuno ha perso la sua buona occasione per tacere". Cominciamo da Guido Crosetto, Ministro della Difesa, che ci ha regalato una riflessione a metà tra l’epifania adolescenziale e la saggezza del bar sotto casa. Il tutto, ovviamente, condito dal tono saggio di chi – fino a qualche anno fa – si occupava di ben altro rispetto alla sicurezza nazionale, su cui oggi si sta “formando in corsa”. Ecco il passaggio cult, direttamente da un evento a Padova: ❗️ "La Nato, così com’è, non ha più ragione di esistere. Una volta il centro del mondo era l'Oceano Atlantico, ora è il mondo. Una volta Usa ed Europa erano il centro, ora c'è tutto il resto con cui va costruito un rapporto. Se la Nato nasce per garantire la pace e la mutua difesa o diventa un'organizzazione che si prende questo compito parlando con il Sud del mondo, diventa quindi qualcosa di profondamente diverso, oppure non raggiungeremo l'obiettivo di avere sicurezza all'interno di regole che valgano per tutti." Ora: davvero ci si accorge solo oggi che il mondo è cambiato? 🌍 Davvero siamo così sorpresi dall’interdipendenza globale, creata anche dalla globalizzazione che noi stessi abbiamo promosso? Ma la domanda vera è un’altra: 👉 Stiamo lavorando concretamente alla ridefinizione del ruolo della NATO, o ci limitiamo alla solita retorica da salotto buono? Perché, a occhio, sembrerebbe più la seconda. Anche perché quando si tratta di alleanze internazionali, la nostra postura continua a essere quella di uno studente modello filoyankee, incapace di pensiero autonomo. Passiamo ora alla seconda perla 💎 della giornata: quella dell’europarlamentare Pina Picierno, che torna alla ribalta con una delle sue ormai celebri “verità moderate”, che riescono nell'impresa di non dire nulla, dicendo tutto. L’occasione? Il corteo “Stop Rearm Europe” a Roma, organizzato come risposta pacifista (e contestazione politica) al vertice NATO in corso all’Aja, dove si discute – tra l’altro – dell’aumento delle spese militari europee al 5% 📈. Che il corteo rischi di trasformarsi in una passerella elettorale? Vero. Che però la sparata cerchiobottista della Picierno sia tanto banale quanto prevedibile? Anche. Non sorprende infatti che nemmeno Elly Schlein partecipi ufficialmente alla manifestazione. Il PD, come da copione, si limita a lasciare “libertà di coscienza” a iscritti e militanti. Tradotto: paraculaggine istituzionale. Ed ecco l’esternazione della Picierno, che merita un posto nella vetrina delle frasi fatte a uso parlamentare: ❗️ “Il Pd ha scelto di non prendere parte ufficialmente alla manifestazione proprio perché siamo impegnati a lavorare, dentro le istituzioni, per migliorare le proposte europee, come è giusto e doveroso fare. Aderire a un corteo che contesta radicalmente quelle stesse proposte mi sembrerebbe, da un lato, controproducente, dall’altro profondamente sbagliato – spiega – Sarebbe un esempio di quella politica che preferisce piegare la realtà ai propri desideri. La parola ‘pace’ è la prima del nostro lessico ed è chiaro che siamo tutti pacifisti: tutti vogliamo la pace, tutti siamo convinti che sia la condizione migliore in cui vivere. Ma la realtà, oggi, nel mondo, è ben diversa. Ignorarla o fingere che non esista è un atteggiamento che non può appartenere a chi ha responsabilità di governo. Questa iniziativa strampalata di Conte assomiglia più a una riunione da centro sociale: si propone come contromanifestazione rispetto a un vertice Nato che invece è molto atteso, molto importante.” Ora: davvero una manifestazione – condivisibile o meno – rappresenta un atto di infantilismo politico? O è solo una voce fuori dal coro che dà fastidio al nuovo ordine militarizzato che l’Europa sta cercando di costruire a colpi di percentuali di PIL in armamenti? Allora, che dire? È sbagliato manifestare in piazza, a prescindere dal colore politico? ✊ È più saggio bruciare un altro 5% dei redditi dei cittadini europei, destinandolo a un aumento delle spese belliche che – oltre a ingrassare pochi – alimenta logiche da guerra permanente e contribuisce all’inquinamento e alla distruzione globale? 💸🔥🌫️ Se questa è la “visione strategica” della politica italiana – da destra a sinistra – non stupisce che l’ideale della pace sembri sempre più distante. Perché manca il coraggio di incidere davvero, di proporre una revisione strutturale e non decorativa della NATO. Molto più semplice è scambiarsi stoccate in pubblico e alimentare il teatrino. Così facendo, però, non si contribuisce né alla pace, né al dibattito. Anzi: si calpestano le coscienze di chi chiede solo chiarezza, informazione e senso. Del resto, la lezione è antica: > ✍️ "Il bel tacer non fu mai scritto." Chi ha davvero voluto cambiare le cose lo ha fatto. E non nei talk show. Hanno nomi e coordinate ben precise. 👉 Si chiamano BRICS. #NATO #politicaitaliana #Crosetto #Picierno #attualità #geopolitica #pace #StopRearmEurope #BRICS #militarismo #opinionepubblica
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  • "Ho appena deciso con i miei legali, di presentarmi domani, da solo, davanti a 15 colleghi Giudici per controbattere alle 12 gravi accuse addebitatemi dalla Commissione Disciplinare dell’Ordine per radiarmi.
    Perché farò questa imprudenza?
    Perché se essere un Medico che ha curato e guarito oltre 6000 pazienti, gratuitamente, rischiando la vita, lavorando 14 ore al giorno per oltre due anni, subendo perquisizioni, indagini, interrogatori, vessazioni e insulti non è considerato dall’Ordine essere un buon Medico, fedele al Giuramento di Ippocrate, fanno molto bene a radiarmi.
    Ma non per punirmi.
    Per proteggermi dal loro concetto di “nuovo” Medico.
    E perché io non mi riconosco più nell’Ordine, che diventa un braccio del potere, invece che ricordarsi cosa dovrebbe essere un Medico.
    Perché senza i legali? Perché essi stessi mi hanno detto che loro non sarebbero mai in grado di trasmettere la mia passione, il mio spirito di sacrificio e la mia umanità.
    Vogliono che i colleghi si guardino allo specchio, ascoltando le mie parole.
    È l’unica possibilità che ho di salvarmi e continuare a curare. Toccare le loro coscienze e i loro cuori”.

    Dott. Andrea Stramezzi
    "Ho appena deciso con i miei legali, di presentarmi domani, da solo, davanti a 15 colleghi Giudici per controbattere alle 12 gravi accuse addebitatemi dalla Commissione Disciplinare dell’Ordine per radiarmi. Perché farò questa imprudenza? Perché se essere un Medico che ha curato e guarito oltre 6000 pazienti, gratuitamente, rischiando la vita, lavorando 14 ore al giorno per oltre due anni, subendo perquisizioni, indagini, interrogatori, vessazioni e insulti non è considerato dall’Ordine essere un buon Medico, fedele al Giuramento di Ippocrate, fanno molto bene a radiarmi. Ma non per punirmi. Per proteggermi dal loro concetto di “nuovo” Medico. E perché io non mi riconosco più nell’Ordine, che diventa un braccio del potere, invece che ricordarsi cosa dovrebbe essere un Medico. Perché senza i legali? Perché essi stessi mi hanno detto che loro non sarebbero mai in grado di trasmettere la mia passione, il mio spirito di sacrificio e la mia umanità. Vogliono che i colleghi si guardino allo specchio, ascoltando le mie parole. È l’unica possibilità che ho di salvarmi e continuare a curare. Toccare le loro coscienze e i loro cuori”. Dott. Andrea Stramezzi
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  • Domenica Russo morta nell'incidente a Lomazzo davanti ai suoi alunni: chi era "Nika", la maestra di Napoli
    Chi era Domenica Russo, la maestra morta nel drammatico incidente a Lomazzo: il dolore e le testimonianze degli amici.


    Nel drammatico incidente verificatosi a Lomazzo è morta la maestra Domenica Russo, per tutti “Nika”. La 43enne ha perso la vita quando il pullman su cui viaggiava assieme ai suoi amati alunni ha tamponato un mezzo pesante sulla Pedemontana Lombarda (A36), andandosi poi a schiantare contro la parete della galleria in cui stava transitando. L’insegnante, al momento dell’impatto, si trovava sul sedile accanto a quello dell’autista. A nulla sono serviti i tentativi di rianimazione dei soccorsi.

    Domenica Russo, chi era la maestra morta nell'incidente a Lomazzo
    Il dolore degli amici di "Nika"
    Sindacati e insegnanti protestano
    Il cordoglio delle istituzioni

    Domenica Russo, chi era la maestra morta nell’incidente a Lomazzo

    “Nika” era una donna solare, una maestra innamorata del suo lavoro iniziato un anno fa. Mamma e compagna amorevole, era originaria di Napoli. Dopo la laurea in “Scienze del servizio sociale”, dieci anni fa si era trasferita a Sesto Calende, comune in provincia di Varese. Qui aveva cominciato a lavorare come assistente sociale.

    Lo scorso anno l’inizio di una nuova avventura professionale per Domenica che aveva accettato di insegnare alla scuola elementare di Cazzago Brabbia.

    Soccorsi a LomazzoFonte foto: ANSA
    I soccorsi intervenuti sulla Pedemontana dopo l’incidente

    Lunedì 19 maggio, assieme ai suoi alunni, era andata a fare visita al Museo del Cavallo Giocattolo di Grandate. Durante il viaggio di ritorno la tragedia: il drammatico schianto del pullman su cui stava viaggiando con un mezzo pesante. “Nika” è morta, altri tre insegnanti sono rimasti feriti, una bimba è stata ricoverata in codice rosso, 12 alunni in codice giallo e 17 in codice verde.
    Il dolore degli amici di “Nika”

    “Negli ultimi anni stava con un nuovo compagno ed era la donna più felice che si potesse incontrare”. Lo riferisce, come riportato da Repubblica, un’amica della vittima.

    “La figlia era la sua vita – ha proseguito la donna -. È sempre stata una napoletana doc, portava sempre allegria. Era sempre solare, con il sorriso”.

    Domenica amava il suo lavoro e amava soprattutto dare una mano ai ragazzi quando erano in difficoltà. “Quante chiacchierate, quanti abbracci, sorrisi e perché no anche pianti. Ho condiviso gioie e dolori con te. Non riesco a crederci, mi mancherai”, il commento doloroso affidato ai social di un’altra amica di “Nika” che lascia una figlia di 13 anni e il compagno Dario.

    “Dai primi istanti in cui ho appreso le dinamiche di questa tragedia, inspiegabilmente non ho staccato gli occhi da notizie e aggiornamenti e non riuscivo a capire la mia irrequietudine nel saperne eventuali risvolti”, ha scritto sui social un amico di “Nika”.

    “Poi – ha aggiunto l’uomo – mentre già dormivo per una giornata impegnativa a lavoro, c’è chi mi ha scritto e chiamato ripetutamente lasciandomi la cruda verità. Potevano passare mesi e bere un caffè al bar come se non ci fossimo mai persi di vista cancellando anche divergenze che a volte avevamo come cane e gatto. Caffè interminabili, ci si sfogava delle innumerevoli peripezie che questa vita al Nord ci riservava”.

    E ancora: “Vita che in un lampo, una manciata di secondi di un baglio di luce, ti ha portato via dai tuoi affetti, dai tuoi cari, da una figlia, la tua ragione di vita stessa e dal tuo compagno di vita”. “Certe cose non si dicono perché le si percepiscono, ti ho voluto bene più di una sorella, ma oggi più di ieri avrei voluto dirtelo più di ogni altra cosa. Buon viaggio Domenica”, ha concluso l’amico.
    Sindacati e insegnanti protestano

    La tragedia ha innescato proteste nei confronti del mondo del lavoro. “Tutti – spiega una maestra – abbiamo portato e portiamo i ragazzi in gita senza alcuna indennità o pagamento di straordinario. Lo facciamo perché crediamo sia giusto, sia utile, sia didatticamente arricchente. Da sempre e per anni, tutte senza esclusione alcuna. Oggi una di noi è morta. Ho i brividi. Parliamo di morte sul lavoro, non di incidente generico”.

    Anche il sindacato Usb parla di morte sul lavoro: “Usb scuola esprime dolore e sgomento per la morte della giovane maestra, Domenica Russo, di soli 43 anni, in seguito al terribile incidente occorso all’autobus che trasportava suoi e altri bambini durante una gita scolastica. Una delle tante attività non retribuite, piene di responsabilità e di rischi che fanno parte di un mestiere fondamentale e spesso bistrattato”.
    Il cordoglio delle istituzioni

    “La tragedia provoca sgomento in tutti noi. Esprimo il mio più profondo cordoglio alla famiglia della docente e seguo con apprensione la situazione dei feriti e dei bambini coinvolti”. Così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.

    Condoglianze anche da parte del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che è originario proprio del paese della scolaresca coinvolta: “Ho appreso con commozione e con dolore dell’incidente che ha coinvolto la scolaresca del plesso Pascoli di Cazzago Brabbia, la mia scuola quando ero bambino. Esprimo le mie condoglianze alla famiglia della maestra deceduta e sono vicino a tutte le maestre e alle famiglie dei piccoli scolari”.

    “A tutti va il mio pensiero e la mia più sincera vicinanza”, ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Desidero ringraziare tutte le donne e gli uomini impegnati nei soccorsi. Con prontezza e professionalità, hanno messo in sicurezza e rassicurato i piccoli passeggeri”, ha aggiunto Fontana.

    “La notizia della tragica scomparsa di un’insegnante ci colpisce profondamente le parole dell’assessora regionale all’istruzione Simona Tironi —. Si tratta di una tragedia che colpisce nel profondo e che richiama l’importanza e il valore di chi ogni giorno si dedica con responsabilità e passione all’educazione dei nostri giovani”.
    https://www.virgilio.it/notizie/domenica-russo-morta-nell-incidente-a-lomazzo-davanti-ai-suoi-alunni-chi-era-nika-la-maestra-di-napoli-1679576
    Domenica Russo morta nell'incidente a Lomazzo davanti ai suoi alunni: chi era "Nika", la maestra di Napoli Chi era Domenica Russo, la maestra morta nel drammatico incidente a Lomazzo: il dolore e le testimonianze degli amici. Nel drammatico incidente verificatosi a Lomazzo è morta la maestra Domenica Russo, per tutti “Nika”. La 43enne ha perso la vita quando il pullman su cui viaggiava assieme ai suoi amati alunni ha tamponato un mezzo pesante sulla Pedemontana Lombarda (A36), andandosi poi a schiantare contro la parete della galleria in cui stava transitando. L’insegnante, al momento dell’impatto, si trovava sul sedile accanto a quello dell’autista. A nulla sono serviti i tentativi di rianimazione dei soccorsi. Domenica Russo, chi era la maestra morta nell'incidente a Lomazzo Il dolore degli amici di "Nika" Sindacati e insegnanti protestano Il cordoglio delle istituzioni Domenica Russo, chi era la maestra morta nell’incidente a Lomazzo “Nika” era una donna solare, una maestra innamorata del suo lavoro iniziato un anno fa. Mamma e compagna amorevole, era originaria di Napoli. Dopo la laurea in “Scienze del servizio sociale”, dieci anni fa si era trasferita a Sesto Calende, comune in provincia di Varese. Qui aveva cominciato a lavorare come assistente sociale. Lo scorso anno l’inizio di una nuova avventura professionale per Domenica che aveva accettato di insegnare alla scuola elementare di Cazzago Brabbia. Soccorsi a LomazzoFonte foto: ANSA I soccorsi intervenuti sulla Pedemontana dopo l’incidente Lunedì 19 maggio, assieme ai suoi alunni, era andata a fare visita al Museo del Cavallo Giocattolo di Grandate. Durante il viaggio di ritorno la tragedia: il drammatico schianto del pullman su cui stava viaggiando con un mezzo pesante. “Nika” è morta, altri tre insegnanti sono rimasti feriti, una bimba è stata ricoverata in codice rosso, 12 alunni in codice giallo e 17 in codice verde. Il dolore degli amici di “Nika” “Negli ultimi anni stava con un nuovo compagno ed era la donna più felice che si potesse incontrare”. Lo riferisce, come riportato da Repubblica, un’amica della vittima. “La figlia era la sua vita – ha proseguito la donna -. È sempre stata una napoletana doc, portava sempre allegria. Era sempre solare, con il sorriso”. Domenica amava il suo lavoro e amava soprattutto dare una mano ai ragazzi quando erano in difficoltà. “Quante chiacchierate, quanti abbracci, sorrisi e perché no anche pianti. Ho condiviso gioie e dolori con te. Non riesco a crederci, mi mancherai”, il commento doloroso affidato ai social di un’altra amica di “Nika” che lascia una figlia di 13 anni e il compagno Dario. “Dai primi istanti in cui ho appreso le dinamiche di questa tragedia, inspiegabilmente non ho staccato gli occhi da notizie e aggiornamenti e non riuscivo a capire la mia irrequietudine nel saperne eventuali risvolti”, ha scritto sui social un amico di “Nika”. “Poi – ha aggiunto l’uomo – mentre già dormivo per una giornata impegnativa a lavoro, c’è chi mi ha scritto e chiamato ripetutamente lasciandomi la cruda verità. Potevano passare mesi e bere un caffè al bar come se non ci fossimo mai persi di vista cancellando anche divergenze che a volte avevamo come cane e gatto. Caffè interminabili, ci si sfogava delle innumerevoli peripezie che questa vita al Nord ci riservava”. E ancora: “Vita che in un lampo, una manciata di secondi di un baglio di luce, ti ha portato via dai tuoi affetti, dai tuoi cari, da una figlia, la tua ragione di vita stessa e dal tuo compagno di vita”. “Certe cose non si dicono perché le si percepiscono, ti ho voluto bene più di una sorella, ma oggi più di ieri avrei voluto dirtelo più di ogni altra cosa. Buon viaggio Domenica”, ha concluso l’amico. Sindacati e insegnanti protestano La tragedia ha innescato proteste nei confronti del mondo del lavoro. “Tutti – spiega una maestra – abbiamo portato e portiamo i ragazzi in gita senza alcuna indennità o pagamento di straordinario. Lo facciamo perché crediamo sia giusto, sia utile, sia didatticamente arricchente. Da sempre e per anni, tutte senza esclusione alcuna. Oggi una di noi è morta. Ho i brividi. Parliamo di morte sul lavoro, non di incidente generico”. Anche il sindacato Usb parla di morte sul lavoro: “Usb scuola esprime dolore e sgomento per la morte della giovane maestra, Domenica Russo, di soli 43 anni, in seguito al terribile incidente occorso all’autobus che trasportava suoi e altri bambini durante una gita scolastica. Una delle tante attività non retribuite, piene di responsabilità e di rischi che fanno parte di un mestiere fondamentale e spesso bistrattato”. Il cordoglio delle istituzioni “La tragedia provoca sgomento in tutti noi. Esprimo il mio più profondo cordoglio alla famiglia della docente e seguo con apprensione la situazione dei feriti e dei bambini coinvolti”. Così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Condoglianze anche da parte del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che è originario proprio del paese della scolaresca coinvolta: “Ho appreso con commozione e con dolore dell’incidente che ha coinvolto la scolaresca del plesso Pascoli di Cazzago Brabbia, la mia scuola quando ero bambino. Esprimo le mie condoglianze alla famiglia della maestra deceduta e sono vicino a tutte le maestre e alle famiglie dei piccoli scolari”. “A tutti va il mio pensiero e la mia più sincera vicinanza”, ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Desidero ringraziare tutte le donne e gli uomini impegnati nei soccorsi. Con prontezza e professionalità, hanno messo in sicurezza e rassicurato i piccoli passeggeri”, ha aggiunto Fontana. “La notizia della tragica scomparsa di un’insegnante ci colpisce profondamente le parole dell’assessora regionale all’istruzione Simona Tironi —. Si tratta di una tragedia che colpisce nel profondo e che richiama l’importanza e il valore di chi ogni giorno si dedica con responsabilità e passione all’educazione dei nostri giovani”. https://www.virgilio.it/notizie/domenica-russo-morta-nell-incidente-a-lomazzo-davanti-ai-suoi-alunni-chi-era-nika-la-maestra-di-napoli-1679576
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    Domenica Russo morta nell'incidente a Lomazzo davanti ai suoi alunni: chi era "Nika", la maestra di Napoli
    Chi era Domenica Russo, la maestra morta nel drammatico incidente a Lomazzo: il dolore e le testimonianze degli amici
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  • *25° RESPIRANDO POESIA – La follia della guerra, la parola della pace*

    Oggi ci ritroviamo, ancora una volta, con gli amici poeti dell’associazione Respirando Poesia per un incontro speciale che unisce arte, emozione e impegno civile.

    All’interno del Festival Internazionale di Poesia di Milano, il 25° appuntamento si presenta con un titolo evocativo:
    “C’è qualcosa di FOLLE oggi nel sole (anzi d’antico)”,
    per denunciare attraverso la poesia tutta la follia della guerra e restituire voce a un orizzonte dove sia la Pace a pronunciare l’ultima parola.
    Un pomeriggio in cui saranno i versi – non i comizi – a costruire ponti tra popoli e coscienze.

    Parteciperanno al reading le Poete e i Poeti dell’associazione, ma anche tu puoi salire sul palco:
    l’Open Mic è aperto a tutti.

    Quando: Sabato 17 maggio, ore 16:00
    Dove: Spazio Bistrot, Festival Internazionale di Poesia di Milano - MUDEC , Via Tortona 56, Milano.

    Info evento e dettagli: https://www.facebook.com/share/p/1GBFEeD43p/

    #RespirandoPoesia #FestivalPoesiaMilano #PoesiaPerLaPace #ParoleCheUniscono #OpenMicMilano #EventiCulturali #PoesiaContemporanea
    *25° RESPIRANDO POESIA – La follia della guerra, la parola della pace* Oggi ci ritroviamo, ancora una volta, con gli amici poeti dell’associazione Respirando Poesia per un incontro speciale che unisce arte, emozione e impegno civile. All’interno del Festival Internazionale di Poesia di Milano, il 25° appuntamento si presenta con un titolo evocativo: “C’è qualcosa di FOLLE oggi nel sole (anzi d’antico)”, per denunciare attraverso la poesia tutta la follia della guerra e restituire voce a un orizzonte dove sia la Pace a pronunciare l’ultima parola. Un pomeriggio in cui saranno i versi – non i comizi – a costruire ponti tra popoli e coscienze. Parteciperanno al reading le Poete e i Poeti dell’associazione, ma anche tu puoi salire sul palco: l’Open Mic è aperto a tutti. Quando: Sabato 17 maggio, ore 16:00 Dove: Spazio Bistrot, Festival Internazionale di Poesia di Milano - MUDEC , Via Tortona 56, Milano. Info evento e dettagli: https://www.facebook.com/share/p/1GBFEeD43p/ #RespirandoPoesia #FestivalPoesiaMilano #PoesiaPerLaPace #ParoleCheUniscono #OpenMicMilano #EventiCulturali #PoesiaContemporanea
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  • SCHIFOSI BASTARDI!
    Libro di scienzeh delle medie (oggi primarie).
    #fateribrezzo
    SCHIFOSI BASTARDI! Libro di scienzeh delle medie (oggi primarie). #fateribrezzo
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  • Il professore giapponese Murakami dell'Università delle Scienze di Tokyo fa una scoperta sorprendente

    Il vaccino Pfizer contiene la sequenza SV40, nota come promotore del virus del cancro.

    La sequenza SV40 è completamente superflua per produrre il vaccino mRNA, quindi perché è lì?!

    Source: https://x.com/OrtigiaP/status/1920016126454436054
    🥺🥺🥺Il professore giapponese Murakami dell'Università delle Scienze di Tokyo fa una scoperta sorprendente Il vaccino Pfizer contiene la sequenza SV40, nota come promotore del virus del cancro. La sequenza SV40 è completamente superflua per produrre il vaccino mRNA, quindi perché è lì?! Source: https://x.com/OrtigiaP/status/1920016126454436054
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