• Panoramica del mercato degli elettrodomestici: opportunità e sfide future

    Il mercato degli elettrodomestici ha registrato una crescita costante negli ultimi anni, trainata dall'aumento dell'urbanizzazione, dall'incremento del reddito disponibile e dai rapidi progressi tecnologici. I consumatori di oggi sono sempre più attenti alla praticità, all'efficienza energetica e all'integrazione con le tecnologie per la casa intelligente, fattori che stanno plasmando i prodotti e i servizi offerti in questo settore.

    Leggi il rapporto sul mercato degli elettrodomestici oggi stesso - https://www.skyquestt.com/report/household-appliances-market
    Panoramica del mercato degli elettrodomestici: opportunità e sfide future Il mercato degli elettrodomestici ha registrato una crescita costante negli ultimi anni, trainata dall'aumento dell'urbanizzazione, dall'incremento del reddito disponibile e dai rapidi progressi tecnologici. I consumatori di oggi sono sempre più attenti alla praticità, all'efficienza energetica e all'integrazione con le tecnologie per la casa intelligente, fattori che stanno plasmando i prodotti e i servizi offerti in questo settore. Leggi il rapporto sul mercato degli elettrodomestici oggi stesso - https://www.skyquestt.com/report/household-appliances-market
    WWW.SKYQUESTT.COM
    Household Appliances Market Size, Share | Analysis [2033]
    Household Appliances Market will rise from $861.61 billion (2025) to $1282.72 billion (2033), CAGR 5.1%.
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  • QUESTO è VERGOGNOSO e gli STIPENDI fermi da ANNI! Guardate il grafico è sconsolante!
    Il reddito reale delle famiglie italiane tra 2004 e 2024 è sceso del 4%: il dato peggiore nell’Ue con la Grecia. La media è +22%
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/25/reddito-famiglie-italiane-calo-eurostat-notizie/8206976/
    QUESTO è VERGOGNOSO e gli STIPENDI fermi da ANNI! Guardate il grafico è sconsolante! Il reddito reale delle famiglie italiane tra 2004 e 2024 è sceso del 4%: il dato peggiore nell’Ue con la Grecia. La media è +22% https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/25/reddito-famiglie-italiane-calo-eurostat-notizie/8206976/
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    Italia ultima in UE: reddito famiglie calato del 4% negli ultimi 20 anni
    Eurostat certifica: Italia e Grecia sono gli unici paesi UE dove il reddito reale delle famiglie è diminuito dal 2004, contro una media europea del +22%
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  • Amazon licenzia 30.000 persone: Reddito Universale ora! - Il Blog di Beppe Grillo
    di J.Lo Zippe Amazon licenzia 30.000 persone. La multinazionale di Jeff Bezos punta a tagliare funzioni amministrative e operative, sostituendo molti ruoli con sistemi automatizzati e algoritmi predittivi. La macchina avanza e l’uomo arretra
    https://beppegrillo.it/amazon-licenzia-30-000-persone-reddito-universale-ora/
    Amazon licenzia 30.000 persone: Reddito Universale ora! - Il Blog di Beppe Grillo di J.Lo Zippe Amazon licenzia 30.000 persone. La multinazionale di Jeff Bezos punta a tagliare funzioni amministrative e operative, sostituendo molti ruoli con sistemi automatizzati e algoritmi predittivi. La macchina avanza e l’uomo arretra https://beppegrillo.it/amazon-licenzia-30-000-persone-reddito-universale-ora/
    BEPPEGRILLO.IT
    Amazon licenzia 30.000 persone: Reddito Universale ora! - Il Blog di Beppe Grillo
    di J.Lo Zippe Amazon licenzia 30.000 persone. La multinazionale di Jeff Bezos punta a tagliare funzioni amministrative e operative, sostituendo molti ruoli con sistemi automatizzati e algoritmi predittivi. La macchina avanza e l’uomo arretra. Microsoft, Google, Intel e oltre 280 aziende tecnologiche hanno ridotto il personale nel 2025. Ogni nuovo algoritmo cancella un impiegato, ogni […]
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  • ECCO ALLA FINE CHI CI RIMETTE! NESSUNA POLITICA per LE FAMIGLIE PIU' DEBOLI!
    Mentre il Reddito di cittadinanza riduceva l’incidenza della povertà dall’8,9% al 7,5%, l’Adi la porta solo all’8,3%. E il 40,6% dei poveri che ricevevano il RdC oggi è escluso...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/10/08/limitato-interesse-del-governo-per-la-lotta-alla-poverta-il-disastro-di-meloni-nei-dati-caritas-che-bocciano-adi-e-sfl/8153378/
    ECCO ALLA FINE CHI CI RIMETTE! NESSUNA POLITICA per LE FAMIGLIE PIU' DEBOLI! Mentre il Reddito di cittadinanza riduceva l’incidenza della povertà dall’8,9% al 7,5%, l’Adi la porta solo all’8,3%. E il 40,6% dei poveri che ricevevano il RdC oggi è escluso... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/10/08/limitato-interesse-del-governo-per-la-lotta-alla-poverta-il-disastro-di-meloni-nei-dati-caritas-che-bocciano-adi-e-sfl/8153378/
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    Povertà, il disastro di Giorgia Meloni nei dai della Caritas
    Mentre il Reddito di cittadinanza riduceva l’incidenza della povertà dall’8,9% al 7,5%, l’Adi la porta solo all’8,3%. E il 40,6% dei poveri che ricevevano il RdC oggi è escluso
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  • QUESTO SIGNIFICA PARLARE CHIARO!

    Milano, il video di una donna multata scatena il web: “Non posso più lavorare, resto sul divano”
    Sta facendo il giro dei social il video di una signora multata a Milano, visibilmente furiosa per una sanzione da 173 euro con sospensione della guida.
    Il motivo? Violazione delle nuove regole sull’Area B e C, che limitano l'accesso ai veicoli più inquinanti senza abbonamento o permesso.

    Nel video, la donna accusa le istituzioni di colpire chi lavora onestamente, denunciando i costi di trasporto in città, la difficoltà a spostarsi senza auto e il paradosso di “dover pagare per inquinare”.

    “Non posso più usare la macchina per andare a lavorare, da domani resto sul divano. Mi tocca chiedere l’ADI.”

    Una sfuriata accesa, tra frustrazione sociale e disagio reale, che ha acceso un acceso dibattito tra chi si indigna, chi si riconosce… e chi ironizza.

    Fonte: TikTok @laribelle077

    #Milano #AreaB #AreaC #multa #trasporti #viabilità #sfuriatavirale #verbale #cittàeautomobili #ADI #reddito #costonellavorare #mobilitàurbana #dissatadigente #videoVirale #milanosocial #mammeelavoro
    QUESTO SIGNIFICA PARLARE CHIARO! Milano, il video di una donna multata scatena il web: “Non posso più lavorare, resto sul divano” 🚗💥📹 Sta facendo il giro dei social il video di una signora multata a Milano, visibilmente furiosa per una sanzione da 173 euro con sospensione della guida. 🎙️ Il motivo? Violazione delle nuove regole sull’Area B e C, che limitano l'accesso ai veicoli più inquinanti senza abbonamento o permesso. Nel video, la donna accusa le istituzioni di colpire chi lavora onestamente, denunciando i costi di trasporto in città, la difficoltà a spostarsi senza auto e il paradosso di “dover pagare per inquinare”. 🗣️ “Non posso più usare la macchina per andare a lavorare, da domani resto sul divano. Mi tocca chiedere l’ADI.” Una sfuriata accesa, tra frustrazione sociale e disagio reale, che ha acceso un acceso dibattito tra chi si indigna, chi si riconosce… e chi ironizza. Fonte: TikTok @laribelle077 #Milano #AreaB #AreaC #multa #trasporti #viabilità #sfuriatavirale #verbale #cittàeautomobili #ADI #reddito #costonellavorare #mobilitàurbana #dissatadigente #videoVirale #milanosocial #mammeelavoro
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  • La pandemia è stato una prova generale di colpo di stato totalitario della Elite mondialista.

    Ecco il testo integrale dell'intervista:

    L’intervista
    ANDREA ZHOK
    «No, non possiamo chiudere il capitolo della pandemia»
    Il filosofo: «Le ingiustizie di quella stagione devono ancora essere sanate. Cosa peggiore, l’esperimento autoritario che allora si aprì in Occidente rischia di essere solo agli inizi»

    di FABIO DRAGONI

    Andrea Zhok, professore di Filosofia morale all’Università degli studi di Milano: «I risarcimenti alle vittime e la sanzione delle gravi ingiustizie sono le spalle da voltare alla stagione della pandemia».
    Eppure la volontà pare inspiegabilmente latente, la critica di gestione pandemica è ancora un tabù.
    «È comprensibile, da settant’anni in qua tendiamo ad assimilare la memoria storica. Riflessi condizionati, in questo riflettere e contrapporre eventi passati deve provare fastidio, discredito per un’epoca di cui si è deciso di essere stati parte».
    Ora, la coazione quasi etica a “voltare pagina” impedisce di rendere giustizia a quanti furono penalizzati da provvedimenti illiberali. Così si rinuncia a porre rimedio. E si rinuncia, anche, a consolidare i fondamenti democratici: l’uso di poteri straordinari in tempi ordinari è diventato una possibilità.
    La morale collettiva si è rotta, e i torti che continuano a infierire meritano giustizia.

    Morale, che vuol dire?
    «L’aspetto morale centrale riguarda un’ingiustizia profonda, mai riconosciuta e tantomeno sanata. La pandemia, in particolare il 15% della popolazione italiana – coloro che, per vari motivi, hanno scelto di non vaccinarsi o non vaccinarsi dopo i figli – è stato sottoposto a un bullismo istituzionale e sociale di proporzioni inedite. Non semplicemente con esclusione da luoghi vari, ma proprio su campagna di deliberata denigrazione. Processo di “chiarificazione amico/nemico” ben orchestrato in cui rappresentanti istituzionali e media, insieme a medici, esperti, officer, supervisori di vario tipo, non solo si sono resi attori, ma hanno attivamente sostenuto l’idea che fosse giusto colpire i non allineati e che non si potesse loro concedere voce, rispetto o tolleranza. Il meccanismo psicologico e sociale messo in atto è quello tipico di ogni persecuzione».

    Una persecuzione?
    «Sì. E proprio perché questo meccanismo è stato a lungo attivo, e ha prodotto danni pesanti (che sono tuttora presenti), sarebbe necessario riconoscerli pubblicamente e moralmente. È un’esigenza morale e civile di verità, ma anche psicologica e sociale. Non si può “passare oltre” come se nulla fosse stato».

    Perché?
    «Perché questi torti, queste ferite, sono rimaste aperte. Nessuno ha chiesto scusa, nessuno ha cercato di ristabilire il diritto a esistere, socialmente e simbolicamente, delle persone così colpite».

    E allora?
    «Bisogna ricominciare dalla verità dei fatti e dei comportamenti. Non si è trattato solo di una serie di decisioni pubbliche più o meno discutibili. Le istituzioni sono andate ben oltre, nella direzione di una campagna sistematica di marginalizzazione del dissenso. Questa è la verità che deve venire alla luce, e di cui si deve rispondere».

    E invece?
    «Nessun tentativo di rielaborazione collettiva. Tutto sotto il tappeto, in attesa che il tempo cancelli i ricordi. Il fatto è che questa ferita non rimarginata è rimasta sana, e continua a ritornare sull’argomento. La rimozione non basta».

    Le paure anche le motivazioni sono rimaste
    «Le conseguenze pratiche della gestione antidemocratica della pandemia sono molte e altrettanto rilevanti. Sul piano istituzionale, il Parlamento è stato esautorato; sul piano giudiziario, si è rivelato incapace di far valere fondamentali diritti costituzionali; sul piano mediatico, si è realizzato un controllo totale dell’informazione, con la messa al bando del dissenso e la sua criminalizzazione; sul piano culturale, si è attivata una spinta alla conformizzazione sociale e alla delazione; sul piano economico, si sono discriminati i lavoratori e imposti obblighi arbitrari, producendo la perdita del reddito. Si sono prodotti danni sanitari, psicologici e traumatici e tutt’oggi ci sono costi persistenti. E che dire dell’impatto psicologico sulle giovani generazioni? Preadolescenti e adolescenti, costretti a lockdown, distanza, distanziamenti e isolamenti, con l’uso della pandemia come tassa obbligata di depressione, ansia, insonnia, isolamento, suicidio e abbandono scolastico. Gli psicologi che lavorano con loro confermano: il sistema di supporto psicologico è già collassato».

    E anche chi non ha avuto traumi, dice che qualcosa è cambiato.
    «Tutti, anche chi è stato meno coinvolto, ha visto mutare radicalmente l’ambiente, l’aria che si respira. Una fetta della popolazione ha smesso di avere fiducia nelle istituzioni, nei media, nella giustizia, nella scienza. È emerso un problema di controllo capillare dell’informazione. Una delle cose emblematiche di quell’evento, rimossa e non discussa, è proprio l’uso sistematico del “fact checking” come dispositivo di manipolazione».

    Le parole della scienza.
    «Sì. E anche l’uso propagandistico della “scienza”, evocata come “autorità indiscutibile”, che però è stata contraddetta sistematicamente dai fatti. La gestione della pandemia è stata una guerra psicologica in piena regola. E ora? Ora, secondo Zhok, «è da lì (da quella data) che il sistema occidentale non riesce più a tornare a una dimensione ordinaria».

    La militarizzazione è un’eredità della pandemia?
    «In Germania alcuni documenti ufficiali hanno reso noto che gli strumenti di controllo della pandemia erano già stati predisposti nel 2012: test di simulazione, documenti e testimonianze confermano la presenza di esperti militari e rappresentanti della Nato nei comitati scientifici, giustificata dalla possibilità di un attacco batteriologico. Indipendentemente da dove il virus che oggi sembri accreditato essere artificiale – ciò che accaduto è stato un cambiamento di paradigma politico».

    A proposito di lockdown, Neil Ferguson ed epidemiologi britannici ebbero a dire: “la Cina è un regime comunista e parlò di uno. Non riusciremmo a farlo in Europa, ah, abbiamo provato. E poi l’Italia lo ha fatto. E si è messo così come potevano farlo».
    Per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale le società occidentali sono state sottoposte a meccanismi di sorveglianza e controllo degni di uno stato totalitario. Una trasformazione è stata gestita con una violenza senza precedenti. L’intimidazione è stata massiccia, sostenuta da organismi sanitari, ministri, talk show, stampa e riviste scientifiche».

    E chi ha provato a opporsi?
    «È stato deriso, criminalizzato, censurato. I media, le piattaforme, i social hanno selezionato sistematicamente le fonti e le opinioni da pubblicare. L’informazione è stata appaltata a “verificatori indipendenti”, che nel 90% dei casi hanno agito come censori. Il dissenso è diventato un reato».

    Cosa significa oggi?
    «Che non si tratta solo di una parentesi. Il problema è che questo esperimento autoritario rischia di essere solo agli inizi. Oggi abbiamo ancora stati di emergenza prorogati in molti Paesi occidentali. E resta la tendenza a criminalizzare il dissenso: ancora oggi in Germania le manifestazioni vengono vietate, in Italia molti professionisti sono stati sospesi o radiati, i media censurano posizioni “controverse”, i social censurano voci dissonanti. La democrazia occidentale non si è ripresa».
    La pandemia è stato una prova generale di colpo di stato totalitario della Elite mondialista. Ecco il testo integrale dell'intervista: L’intervista ANDREA ZHOK «No, non possiamo chiudere il capitolo della pandemia» Il filosofo: «Le ingiustizie di quella stagione devono ancora essere sanate. Cosa peggiore, l’esperimento autoritario che allora si aprì in Occidente rischia di essere solo agli inizi» di FABIO DRAGONI Andrea Zhok, professore di Filosofia morale all’Università degli studi di Milano: «I risarcimenti alle vittime e la sanzione delle gravi ingiustizie sono le spalle da voltare alla stagione della pandemia». Eppure la volontà pare inspiegabilmente latente, la critica di gestione pandemica è ancora un tabù. «È comprensibile, da settant’anni in qua tendiamo ad assimilare la memoria storica. Riflessi condizionati, in questo riflettere e contrapporre eventi passati deve provare fastidio, discredito per un’epoca di cui si è deciso di essere stati parte». Ora, la coazione quasi etica a “voltare pagina” impedisce di rendere giustizia a quanti furono penalizzati da provvedimenti illiberali. Così si rinuncia a porre rimedio. E si rinuncia, anche, a consolidare i fondamenti democratici: l’uso di poteri straordinari in tempi ordinari è diventato una possibilità. La morale collettiva si è rotta, e i torti che continuano a infierire meritano giustizia. Morale, che vuol dire? «L’aspetto morale centrale riguarda un’ingiustizia profonda, mai riconosciuta e tantomeno sanata. La pandemia, in particolare il 15% della popolazione italiana – coloro che, per vari motivi, hanno scelto di non vaccinarsi o non vaccinarsi dopo i figli – è stato sottoposto a un bullismo istituzionale e sociale di proporzioni inedite. Non semplicemente con esclusione da luoghi vari, ma proprio su campagna di deliberata denigrazione. Processo di “chiarificazione amico/nemico” ben orchestrato in cui rappresentanti istituzionali e media, insieme a medici, esperti, officer, supervisori di vario tipo, non solo si sono resi attori, ma hanno attivamente sostenuto l’idea che fosse giusto colpire i non allineati e che non si potesse loro concedere voce, rispetto o tolleranza. Il meccanismo psicologico e sociale messo in atto è quello tipico di ogni persecuzione». Una persecuzione? «Sì. E proprio perché questo meccanismo è stato a lungo attivo, e ha prodotto danni pesanti (che sono tuttora presenti), sarebbe necessario riconoscerli pubblicamente e moralmente. È un’esigenza morale e civile di verità, ma anche psicologica e sociale. Non si può “passare oltre” come se nulla fosse stato». Perché? «Perché questi torti, queste ferite, sono rimaste aperte. Nessuno ha chiesto scusa, nessuno ha cercato di ristabilire il diritto a esistere, socialmente e simbolicamente, delle persone così colpite». E allora? «Bisogna ricominciare dalla verità dei fatti e dei comportamenti. Non si è trattato solo di una serie di decisioni pubbliche più o meno discutibili. Le istituzioni sono andate ben oltre, nella direzione di una campagna sistematica di marginalizzazione del dissenso. Questa è la verità che deve venire alla luce, e di cui si deve rispondere». E invece? «Nessun tentativo di rielaborazione collettiva. Tutto sotto il tappeto, in attesa che il tempo cancelli i ricordi. Il fatto è che questa ferita non rimarginata è rimasta sana, e continua a ritornare sull’argomento. La rimozione non basta». Le paure anche le motivazioni sono rimaste «Le conseguenze pratiche della gestione antidemocratica della pandemia sono molte e altrettanto rilevanti. Sul piano istituzionale, il Parlamento è stato esautorato; sul piano giudiziario, si è rivelato incapace di far valere fondamentali diritti costituzionali; sul piano mediatico, si è realizzato un controllo totale dell’informazione, con la messa al bando del dissenso e la sua criminalizzazione; sul piano culturale, si è attivata una spinta alla conformizzazione sociale e alla delazione; sul piano economico, si sono discriminati i lavoratori e imposti obblighi arbitrari, producendo la perdita del reddito. Si sono prodotti danni sanitari, psicologici e traumatici e tutt’oggi ci sono costi persistenti. E che dire dell’impatto psicologico sulle giovani generazioni? Preadolescenti e adolescenti, costretti a lockdown, distanza, distanziamenti e isolamenti, con l’uso della pandemia come tassa obbligata di depressione, ansia, insonnia, isolamento, suicidio e abbandono scolastico. Gli psicologi che lavorano con loro confermano: il sistema di supporto psicologico è già collassato». E anche chi non ha avuto traumi, dice che qualcosa è cambiato. «Tutti, anche chi è stato meno coinvolto, ha visto mutare radicalmente l’ambiente, l’aria che si respira. Una fetta della popolazione ha smesso di avere fiducia nelle istituzioni, nei media, nella giustizia, nella scienza. È emerso un problema di controllo capillare dell’informazione. Una delle cose emblematiche di quell’evento, rimossa e non discussa, è proprio l’uso sistematico del “fact checking” come dispositivo di manipolazione». Le parole della scienza. «Sì. E anche l’uso propagandistico della “scienza”, evocata come “autorità indiscutibile”, che però è stata contraddetta sistematicamente dai fatti. La gestione della pandemia è stata una guerra psicologica in piena regola. E ora? Ora, secondo Zhok, «è da lì (da quella data) che il sistema occidentale non riesce più a tornare a una dimensione ordinaria». La militarizzazione è un’eredità della pandemia? «In Germania alcuni documenti ufficiali hanno reso noto che gli strumenti di controllo della pandemia erano già stati predisposti nel 2012: test di simulazione, documenti e testimonianze confermano la presenza di esperti militari e rappresentanti della Nato nei comitati scientifici, giustificata dalla possibilità di un attacco batteriologico. Indipendentemente da dove il virus che oggi sembri accreditato essere artificiale – ciò che accaduto è stato un cambiamento di paradigma politico». A proposito di lockdown, Neil Ferguson ed epidemiologi britannici ebbero a dire: “la Cina è un regime comunista e parlò di uno. Non riusciremmo a farlo in Europa, ah, abbiamo provato. E poi l’Italia lo ha fatto. E si è messo così come potevano farlo». Per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale le società occidentali sono state sottoposte a meccanismi di sorveglianza e controllo degni di uno stato totalitario. Una trasformazione è stata gestita con una violenza senza precedenti. L’intimidazione è stata massiccia, sostenuta da organismi sanitari, ministri, talk show, stampa e riviste scientifiche». E chi ha provato a opporsi? «È stato deriso, criminalizzato, censurato. I media, le piattaforme, i social hanno selezionato sistematicamente le fonti e le opinioni da pubblicare. L’informazione è stata appaltata a “verificatori indipendenti”, che nel 90% dei casi hanno agito come censori. Il dissenso è diventato un reato». Cosa significa oggi? «Che non si tratta solo di una parentesi. Il problema è che questo esperimento autoritario rischia di essere solo agli inizi. Oggi abbiamo ancora stati di emergenza prorogati in molti Paesi occidentali. E resta la tendenza a criminalizzare il dissenso: ancora oggi in Germania le manifestazioni vengono vietate, in Italia molti professionisti sono stati sospesi o radiati, i media censurano posizioni “controverse”, i social censurano voci dissonanti. La democrazia occidentale non si è ripresa».
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  • OSSERVATE ATTENTAMENTE IL MINUSCOLO QUADRATO BIANCO
    Questo piccolo quadrato bianco è CO2 prodotta dall'uomo, pari allo 0,0016% dell'atmosfera. Ti stanno tassando, ti stanno derubando del tuo reddito e stanno schiavizzando la tua vita per qualcosa di essenziale per le piante e per un pianeta più verde. L'allarmismo climatico non è scienza. È una truffa globale. Svegliatevi,!

    LOOK CAREFULLY AT THE TINY WHITE SQUARE
    This tiny white square is man-made CO2, equal to 0.0016% of the atmosphere. They are taxing you, robbing you of your income, and enslaving your life for something essential for plants and a greener planet. Climate alarmism is not science. It is a global scam. Wake up,!

    Source: https://x.com/OrtigiaP/status/1916087003206009210?t=IqcXfuSrTRgjkx4qr6RUsA&s=19
    OSSERVATE ATTENTAMENTE IL MINUSCOLO QUADRATO BIANCO Questo piccolo quadrato bianco è CO2 prodotta dall'uomo, pari allo 0,0016% dell'atmosfera. Ti stanno tassando, ti stanno derubando del tuo reddito e stanno schiavizzando la tua vita per qualcosa di essenziale per le piante e per un pianeta più verde. L'allarmismo climatico non è scienza. È una truffa globale. Svegliatevi,! LOOK CAREFULLY AT THE TINY WHITE SQUARE This tiny white square is man-made CO2, equal to 0.0016% of the atmosphere. They are taxing you, robbing you of your income, and enslaving your life for something essential for plants and a greener planet. Climate alarmism is not science. It is a global scam. Wake up,! Source: https://x.com/OrtigiaP/status/1916087003206009210?t=IqcXfuSrTRgjkx4qr6RUsA&s=19
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  • STEVE BANNON
    'L'UE È STATA UNA CATASTROFE PER LA VOSTRA NAZIONE"
    La vostra grande nazione non ha avuto crescita economica negli ultimi 20 anni, non ha avuto aumento del reddito procapite negli ultimi 25 anni...avete avuto un tecnocrate dopo l'altro per imposizione di Bruxelles.

    Source: https://x.com/___Anna22/status/1906100312345297333
    💥STEVE BANNON 'L'UE È STATA UNA CATASTROFE PER LA VOSTRA NAZIONE" La vostra grande nazione non ha avuto crescita economica negli ultimi 20 anni, non ha avuto aumento del reddito procapite negli ultimi 25 anni...avete avuto un tecnocrate dopo l'altro per imposizione di Bruxelles. Source: https://x.com/___Anna22/status/1906100312345297333
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  • SHOCK! Lagarde vuole l'euro digitale entro ottobre 2025, nonostante i sondaggi che ha condotto dicano che gli europei sono totalmente contrari. Ora deve superare la fase legislativa passando attraverso la Commissione europea della von der Leyen, il Parlamento e il Consiglio. Il Prof. Werner, economista tedesco specializzato in banche e sviluppo, il primo a suggerire il termine "Quantitative Easing", o QE, coniando anche il termine "QE2", avverte riguardo i pericoli dell'euro digitale e CBDC: “I conti digitali dei dissidenti e dei critici del regime potrebbero essere disattivati. Sarà molto difficile anche acquistare beni di prima necessità. Questa è una distopia orwelliana di controllo totale, la fine di ogni libertà. Questo è ciò a cui mirano davvero le banche centrali. Diverse banche centrali, come la Banca d'Inghilterra, hanno già preparato il loro microchip RF-ID da impiantare sotto la pelle. Il reddito di cittadinanza universale è l'esca per farti accettare il microchip. Dobbiamo lavorare contro questo”! Il loro obbiettivo è arrivare al marchio 666 della Bestia di Apocalisse 13:16-18! Opponiamoci!

    UNISCITI gratuitamente al canale: https://t.me/dentrolanotizia
    SHOCK! Lagarde vuole l'euro digitale entro ottobre 2025, nonostante i sondaggi che ha condotto dicano che gli europei sono totalmente contrari. Ora deve superare la fase legislativa passando attraverso la Commissione europea della von der Leyen, il Parlamento e il Consiglio. Il Prof. Werner, economista tedesco specializzato in banche e sviluppo, il primo a suggerire il termine "Quantitative Easing", o QE, coniando anche il termine "QE2", avverte riguardo i pericoli dell'euro digitale e CBDC: “I conti digitali dei dissidenti e dei critici del regime potrebbero essere disattivati. Sarà molto difficile anche acquistare beni di prima necessità. Questa è una distopia orwelliana di controllo totale, la fine di ogni libertà. Questo è ciò a cui mirano davvero le banche centrali. Diverse banche centrali, come la Banca d'Inghilterra, hanno già preparato il loro microchip RF-ID da impiantare sotto la pelle. Il reddito di cittadinanza universale è l'esca per farti accettare il microchip. Dobbiamo lavorare contro questo”! Il loro obbiettivo è arrivare al marchio 666 della Bestia di Apocalisse 13:16-18! Opponiamoci! UNISCITI gratuitamente al canale: https://t.me/dentrolanotizia
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  • Questo nazista possiede una casa da 35 milioni di dollari in Florida e ha 1,2 miliardi di dollari in conti all'estero.
    possiede 15 case, 3 aerei privati ​​e ha un reddito mensile di 11 milioni di dollari. Nel caso vi stiate chiedendo dove siano
    finito i nostri soldi.
    Questo nazista possiede una casa da 35 milioni di dollari in Florida e ha 1,2 miliardi di dollari in conti all'estero. possiede 15 case, 3 aerei privati ​​e ha un reddito mensile di 11 milioni di dollari. Nel caso vi stiate chiedendo dove siano finito i nostri soldi.
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