• LA NUOVA SFORTUNATA NORMALITÀ. ANCHE PER I PERSONAGGI FAMOSI.
    Questo è un elenco incompleto di quello che è successo negli ultimi anni a parecchi cittadini italiani più o meno noti, fra di loro purtroppo molti giovani e alcune persone degne della massima stima. Altre un po’ meno.
    In un paese normale sarebbe logico indagare se questi soggetti (quelli che non lo hanno ammesso pubblicamente) si siano sottoposti o meno a certe iniezioni di farmaci sperimentali creati in due mesi da alcune aziende, fra cui la più condannata al mondo…che ha candidamente ammesso di essere stata a conoscenza fin dall’inizio dei gravissimi effetti collaterali dei prodotti, compresa la morte.
    Ma sfortunatamente non viene fatto.
    Ora moltiplicate questo elenco per 10.000 (i cittadini non famosi in percentuale più o meno) e otterrete quello che sta accadendo in Italia e nel mondo.
    Se io fossi nei panni delle persone che sono state inoculate con queste sostanze sarei perlomeno un po’ arrabbiato con i medici, i politici e i giornalisti collusi che le hanno spacciate per sieri miracolosi…e soprattuto farei esami approfonditi per prevenire seri problemi di salute. Lo consiglio caldamente e sono a conoscenza di vite salvate grazie a un pronto intervento.
    Michele Merlo, 28 anni, ex concorrente di “Amici”, leucemia fulminante, deceduto.
    Daniela Romano, 40 anni, ex concorrente di “Amici”, “una brutta malattia”, deceduta.
    Simone Roganti, 21 anni, ciclista, “malore improvviso”, deceduto.
    Luca Lazzari, 22 anni, nuotatore, “malore improvviso”, deceduto.
    Mattia Giani, 26 anni, calciatore, “malore improvviso”, deceduto.
    Federico Bricco, 30 anni, calciatore, “malore improvviso”, deceduto.
    Edoardo Fiore, 17 anni, pallavolista, “malore improvviso”, deceduto.
    Valentina Sergi, 33 anni, pallavolista, “malore improvviso”, deceduta.
    Romina De Angelis, 43 anni, ex pallavolista, “malore improvviso”, deceduta.
    Barbara Siciliano, 52 anni, ex pallavolista, “malore improvviso”, deceduta.
    Elena Cisonni, 34 anni, modella, “malore improvviso”, deceduta.
    Domenico Petrini, 38 ani, sindaco di Subiaco, “malore improvviso”, deceduto.
    Matteo Concari, 45 anni, sindaco di Soragna, “malore improvviso”, deceduto.
    Augusto Moretti, 54 anni, sindaco di Peschiera Borromeo, “malore improvviso”, deceduto.
    Gianni Ferretti, 60 anni, sindaco di Rozzano, “malore improvviso”, deceduto.
    Andrea Pardini, 34 anni, giornalista, “malore improvviso”, deceduto.
    Carlotta Dessí, 35 anni, giornalista, tumore, deceduta.
    Valentina Gerace, 40 anni, giornalista, “malore improvviso”, deceduta.
    Francesco Segato, in arte Frances, 46 anni, DJ, “malore improvviso”, deceduto.
    Manuel Fogliata, in arte Nuel, 46 anni, DJ, infarto, deceduto.
    Francesco "Ciccio" Milazzo, 53 anni, DJ, “malore improvviso”, deceduto.
    Massimo Cotto, 62 anni, giornalista e DJ, “malore improvviso”, deceduto.
    Sua moglie Chiara Buratti, 47 anni, attrice e cantante, ricoverata per una “sindrome rara”.
    Michela Murgia, 51 anni, scrittrice, tumore (aggravatosi velocemente), deceduta.
    Valentina Del Re, 44 anni, violinista del programma “Propaganda Live”, una “lunga malattia”, deceduta.
    Giovanni Di Cosimo, 61 anni, trombettista del programma “Propaganda Live”, tumore, deceduto.
    Andrea Savorelli, 30 anni, attore, recitava nel “Paradiso delle Signore”, leucemia, deceduto.
    Valentina Tomada, 55 anni, attrice, recitava nel “Paradiso delle Signore”, una “lunga malattia”, deceduta.
    Pietro Genuardi, 62 anni, attore, recitava nel “Paradiso delle Signore”, tumore del sangue, deceduto.
    Maurizio Bologna, 58 anni, attore, infarto, deceduto.
    Gianfranco Butinar, 51 anni, attore e imitatore, infarto, deceduto.
    Nazareno Darzillo, 45 anni, cantante lirico, “malore improvviso”, deceduto.
    Sinisa Mihajlovic, 53 anni, ex calciatore e allenatore, leucemia (aggravatasi velocemente), deceduto.
    Gianluca Vialli, 58 anni, ex calciatore, tumore (aggravatosi velocemente), deceduto.
    Salvatore Schillaci detto Totó, 59 anni, ex calciatore, tumore, deceduto.
    Paola Marella, 61 anni, architetto e conduttrice TV, tumore, deceduta.
    Ernesto Assante, 66 anni, critico musicale, “malore improvviso”, deceduto.
    David Sassoli, 65 anni, giornalista e politico, tumore (aggravatosi velocemente), deceduto.
    Franco di Mare, 68 anni, giornalista, tumore, deceduto.
    Armando Sommajuolo, 70 anni, giornalista, tumore, deceduto.
    Andrea Purgatori, 70 anni, giornalista, tumore e conseguente "catastrofica sequela di errori e omissioni", deceduto.
    Gino Strada, 73 anni, medico e fondatore di Emergency, problemi cardiaci non ben specificati, deceduto.
    Gigi Riva, 79 anni, ex calciatore, “malore improvviso peggiorato velocemente”, deceduto (per la cronaca Gianni Rivera, 81 anni, ex calciatore e protagonista di una memorabile puntata di “Porta a Porta” sta benissimo).
    Oliviero Toscani, 82 anni, fotografo, malattia rara incurabile, deceduto (aveva paragonato i cittadini che si battevano per la libertà di scelta terapeutica sancita dalla Costituzione ai terrapiattisti).
    Carla Fracci, 84 anni, ballerina (conoscevo personalmente lei e la sua grande vitalità prima di una certa puntura), tumore, deceduta.
    Silvio Berlusconi, 86 anni, imprenditore ed ex Presidente del Consiglio, leucemia (aggravatasi velocemente), deceduto.
    E poi…
    Edoardo Bove, 22 anni, calciatore, arresto cardiaco.
    Bianca Balti, modella, 40 anni, tumore.
    Costantino Vitagliano, 50 anni, tronista e attore, malattia autoimmune.
    Sabrina Salerno, 56 anni, cantante e showgirl, tumore.
    Giovanni Allevi, 55 anni, pianista, tumore.
    Piero Pelù, 62 anni, cantante, gravi acufeni.
    Simone Cristicchi, 48 anni, cantautore, paralisi di Bell (aveva chiesto fondi per finanziare la produzione di sieri italiani).
    Simona Ventura, 59 anni, conduttrice TV, paralisi di Bell.
    Mara Venier, 73 anni, conduttrice TV, paralisi facciale (ha dato la colpa al dentista che l’ha querelata).
    Suo genero Pier Francesco Forleo, 62 anni, dirigente RAI, tumore, deceduto.
    Mauro Coruzzi in arte Platinette, 69 anni, conduttore e opinionista, due ictus ischemici.
    Jerry Calá, 73 anni, attore, infarto.
    Max Del Papa, giornalista, tumore (fra i pochi a divulgare i suoi sospetti riguardo ai sieri).
    Antonino Spirlí, 63 anni, politico, ex presidente della Regione Calabria, tumore (fra i pochi ad esternare i suoi sospetti riguardo ai sieri).
    Roberto Castelli, 78 anni, politico, ex ministro della giustizia, grave infezione alla prostata (fra i pochi ad esternare i suoi sospetti riguardo ai sieri).
    Una approfondita analisi della genesi dei sieri sperimentali e delle conseguenze che stanno portando, corroborata dai pareri di medici autorevoli, da dati e da ricerche scientifiche è presente nel mio documentario.

    PAOLO CASSINA

    “NON È ANDATO TUTTO BENE” che vi invito a divulgare:
    LINK AL DOCUMENTARIO INTEGRALE “NON È ANDATO TUTTO BENE” IN ITALIANO:
    https://playmastermovie.com/non-e-andato-tutto-bene-le.../
    LINK AL DOCUMENTARIO “NON È ANDATO TUTTO BENE” IN VERSIONE INGLESE:
    RUMBLE
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    YOUTUBE
    https://www.youtube.com/watch?v=8PSxBxafO30
    #nonèandatotuttobene
    LA NUOVA SFORTUNATA NORMALITÀ. ANCHE PER I PERSONAGGI FAMOSI. Questo è un elenco incompleto di quello che è successo negli ultimi anni a parecchi cittadini italiani più o meno noti, fra di loro purtroppo molti giovani e alcune persone degne della massima stima. Altre un po’ meno. In un paese normale sarebbe logico indagare se questi soggetti (quelli che non lo hanno ammesso pubblicamente) si siano sottoposti o meno a certe iniezioni di farmaci sperimentali creati in due mesi da alcune aziende, fra cui la più condannata al mondo…che ha candidamente ammesso di essere stata a conoscenza fin dall’inizio dei gravissimi effetti collaterali dei prodotti, compresa la morte. Ma sfortunatamente non viene fatto. Ora moltiplicate questo elenco per 10.000 (i cittadini non famosi in percentuale più o meno) e otterrete quello che sta accadendo in Italia e nel mondo. Se io fossi nei panni delle persone che sono state inoculate con queste sostanze sarei perlomeno un po’ arrabbiato con i medici, i politici e i giornalisti collusi che le hanno spacciate per sieri miracolosi…e soprattuto farei esami approfonditi per prevenire seri problemi di salute. Lo consiglio caldamente e sono a conoscenza di vite salvate grazie a un pronto intervento. Michele Merlo, 28 anni, ex concorrente di “Amici”, leucemia fulminante, deceduto. Daniela Romano, 40 anni, ex concorrente di “Amici”, “una brutta malattia”, deceduta. Simone Roganti, 21 anni, ciclista, “malore improvviso”, deceduto. Luca Lazzari, 22 anni, nuotatore, “malore improvviso”, deceduto. Mattia Giani, 26 anni, calciatore, “malore improvviso”, deceduto. Federico Bricco, 30 anni, calciatore, “malore improvviso”, deceduto. Edoardo Fiore, 17 anni, pallavolista, “malore improvviso”, deceduto. Valentina Sergi, 33 anni, pallavolista, “malore improvviso”, deceduta. Romina De Angelis, 43 anni, ex pallavolista, “malore improvviso”, deceduta. Barbara Siciliano, 52 anni, ex pallavolista, “malore improvviso”, deceduta. Elena Cisonni, 34 anni, modella, “malore improvviso”, deceduta. Domenico Petrini, 38 ani, sindaco di Subiaco, “malore improvviso”, deceduto. Matteo Concari, 45 anni, sindaco di Soragna, “malore improvviso”, deceduto. Augusto Moretti, 54 anni, sindaco di Peschiera Borromeo, “malore improvviso”, deceduto. Gianni Ferretti, 60 anni, sindaco di Rozzano, “malore improvviso”, deceduto. Andrea Pardini, 34 anni, giornalista, “malore improvviso”, deceduto. Carlotta Dessí, 35 anni, giornalista, tumore, deceduta. Valentina Gerace, 40 anni, giornalista, “malore improvviso”, deceduta. Francesco Segato, in arte Frances, 46 anni, DJ, “malore improvviso”, deceduto. Manuel Fogliata, in arte Nuel, 46 anni, DJ, infarto, deceduto. Francesco "Ciccio" Milazzo, 53 anni, DJ, “malore improvviso”, deceduto. Massimo Cotto, 62 anni, giornalista e DJ, “malore improvviso”, deceduto. Sua moglie Chiara Buratti, 47 anni, attrice e cantante, ricoverata per una “sindrome rara”. Michela Murgia, 51 anni, scrittrice, tumore (aggravatosi velocemente), deceduta. Valentina Del Re, 44 anni, violinista del programma “Propaganda Live”, una “lunga malattia”, deceduta. Giovanni Di Cosimo, 61 anni, trombettista del programma “Propaganda Live”, tumore, deceduto. Andrea Savorelli, 30 anni, attore, recitava nel “Paradiso delle Signore”, leucemia, deceduto. Valentina Tomada, 55 anni, attrice, recitava nel “Paradiso delle Signore”, una “lunga malattia”, deceduta. Pietro Genuardi, 62 anni, attore, recitava nel “Paradiso delle Signore”, tumore del sangue, deceduto. Maurizio Bologna, 58 anni, attore, infarto, deceduto. Gianfranco Butinar, 51 anni, attore e imitatore, infarto, deceduto. Nazareno Darzillo, 45 anni, cantante lirico, “malore improvviso”, deceduto. Sinisa Mihajlovic, 53 anni, ex calciatore e allenatore, leucemia (aggravatasi velocemente), deceduto. Gianluca Vialli, 58 anni, ex calciatore, tumore (aggravatosi velocemente), deceduto. Salvatore Schillaci detto Totó, 59 anni, ex calciatore, tumore, deceduto. Paola Marella, 61 anni, architetto e conduttrice TV, tumore, deceduta. Ernesto Assante, 66 anni, critico musicale, “malore improvviso”, deceduto. David Sassoli, 65 anni, giornalista e politico, tumore (aggravatosi velocemente), deceduto. Franco di Mare, 68 anni, giornalista, tumore, deceduto. Armando Sommajuolo, 70 anni, giornalista, tumore, deceduto. Andrea Purgatori, 70 anni, giornalista, tumore e conseguente "catastrofica sequela di errori e omissioni", deceduto. Gino Strada, 73 anni, medico e fondatore di Emergency, problemi cardiaci non ben specificati, deceduto. Gigi Riva, 79 anni, ex calciatore, “malore improvviso peggiorato velocemente”, deceduto (per la cronaca Gianni Rivera, 81 anni, ex calciatore e protagonista di una memorabile puntata di “Porta a Porta” sta benissimo). Oliviero Toscani, 82 anni, fotografo, malattia rara incurabile, deceduto (aveva paragonato i cittadini che si battevano per la libertà di scelta terapeutica sancita dalla Costituzione ai terrapiattisti). Carla Fracci, 84 anni, ballerina (conoscevo personalmente lei e la sua grande vitalità prima di una certa puntura), tumore, deceduta. Silvio Berlusconi, 86 anni, imprenditore ed ex Presidente del Consiglio, leucemia (aggravatasi velocemente), deceduto. E poi… Edoardo Bove, 22 anni, calciatore, arresto cardiaco. Bianca Balti, modella, 40 anni, tumore. Costantino Vitagliano, 50 anni, tronista e attore, malattia autoimmune. Sabrina Salerno, 56 anni, cantante e showgirl, tumore. Giovanni Allevi, 55 anni, pianista, tumore. Piero Pelù, 62 anni, cantante, gravi acufeni. Simone Cristicchi, 48 anni, cantautore, paralisi di Bell (aveva chiesto fondi per finanziare la produzione di sieri italiani). Simona Ventura, 59 anni, conduttrice TV, paralisi di Bell. Mara Venier, 73 anni, conduttrice TV, paralisi facciale (ha dato la colpa al dentista che l’ha querelata). Suo genero Pier Francesco Forleo, 62 anni, dirigente RAI, tumore, deceduto. Mauro Coruzzi in arte Platinette, 69 anni, conduttore e opinionista, due ictus ischemici. Jerry Calá, 73 anni, attore, infarto. Max Del Papa, giornalista, tumore (fra i pochi a divulgare i suoi sospetti riguardo ai sieri). Antonino Spirlí, 63 anni, politico, ex presidente della Regione Calabria, tumore (fra i pochi ad esternare i suoi sospetti riguardo ai sieri). Roberto Castelli, 78 anni, politico, ex ministro della giustizia, grave infezione alla prostata (fra i pochi ad esternare i suoi sospetti riguardo ai sieri). Una approfondita analisi della genesi dei sieri sperimentali e delle conseguenze che stanno portando, corroborata dai pareri di medici autorevoli, da dati e da ricerche scientifiche è presente nel mio documentario. PAOLO CASSINA “NON È ANDATO TUTTO BENE” che vi invito a divulgare: LINK AL DOCUMENTARIO INTEGRALE “NON È ANDATO TUTTO BENE” IN ITALIANO: https://playmastermovie.com/non-e-andato-tutto-bene-le.../ LINK AL DOCUMENTARIO “NON È ANDATO TUTTO BENE” IN VERSIONE INGLESE: RUMBLE https://rumble.com/v6vrhu9-non-e-andato-tutto-bene-the... YOUTUBE https://www.youtube.com/watch?v=8PSxBxafO30 #nonèandatotuttobene
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  • LA REGGIA ROSSA
    La censura continua

    Quando si dice che la Cultura, in tempo di guerra, viene violentata, strumentalizzata, privata della sua missione universale... beh, non è solo retorica per farci belli sui social o riempire le timeline di indignazione.

    Viviamo in un Paese che ha perso il rispetto per l’arte e che si ricorda della cultura solo quando serve per fare passerella. Il governo? Di qualunque colore sia, non aiuta.
    L’Intelligenza Artificiale? Ottima capro espiatorio per giustificare l’inerzia creativa, la perdita di immaginazione e la pigrizia mentale di chi ha smesso di pensare con la propria testa.
    Ma se già in tempi normali la Cultura è in difficoltà, in tempi di guerra si aggiunge pure la censura preventiva: chi non è “dalla parte giusta” va cancellato, ostracizzato, resettato dal palinsesto. E via con la morale a comando.
    Ma quella divisione profonda che oggi ci devasta poteva essere sanata proprio attraverso la Cultura. È per questo che noi, pochi idealisti sopravvissuti, continuiamo a urlare nel vuoto affinché l’arte torni ad essere parte del dibattito, anche e soprattutto quando il dibattito fa paura.

    Qual è lo stato dell’arte in tempo di guerra?
    Risposta breve: è a pezzi. E vi bastano due effetti collaterali per capire il quadro:

    - L’arte viene soffocata all’origine, censurata, neutralizzata. Gli artisti? Allontanati, isolati, etichettati.

    - Peggio: sopravvive solo quella "arte" addomesticata dal potere, perfettamente conforme alle narrative ufficiali.
    Insomma, la propaganda di regime ha solo cambiato format: oggi si fa anche con gli archi e i pianoforti.

    Parliamo di questo presente dove si aggiunge una nuova "perla":

    Caserta, luglio 2025. Reggia.
    Il protagonista? Valery Gergiev, direttore d’orchestra russo di fama mondiale, accusato di essere vicino a Putin e, per questo, cancellato dai teatri europei.
    Ebbene, Gergiev è atteso il 27 luglio alla Reggia di Caserta per la rassegna “Un’estate da Re”, finanziata dalla Regione Campania. E qui parte l’attacco:

    L’eurodeputata Pina Picierno (PD) accusa il governatore Vincenzo De Luca di sponsorizzare un fiancheggiatore del Cremlino. La Commissione Europea, tirata in ballo, chiarisce:

    L’evento NON è finanziato da fondi UE.

    I palcoscenici europei dovrebbero evitare artisti che sostengono la guerra in Ucraina.

    Ma De Luca non arretra e scrive:

    “Quello della cultura e dell’arte è uno dei casi nei quali può crescere il dialogo fra le persone e possono svilupparsi i valori di solidarietà umana.”

    Parole sacrosante. Eppure, Picierno rincara la dose: "Inaccettabile dare spazio a chi sostiene il regime. Troviamo un giovane artista russo o bielorusso rifugiato. L’arte non può essere propaganda."

    Uno scontro che sa di schizofrenia politica, l’ennesimo episodio tragicomico in un Partito Democratico dove convivono anime troppo distanti. Ma stavolta il vero sconfitto non è De Luca o Picierno.
    Chi perde è il pubblico, è l’arte stessa, ancora una volta sacrificata sull’altare del politicamente corretto, dei comunicati stampa europei e della paura di sbagliare posizione.

    Ma se l’arte non può più essere uno spazio neutrale, allora non ci resta nulla. E no, non è l’intelligenza artificiale a toglierci l’anima:
    È l’ignoranza, la paura, il conformismo.
    È la censura mascherata da morale.
    Vogliamo davvero vivere in un’epoca in cui un direttore d’orchestra viene trattato come un emissario del Male?
    L'arte, se è vera, non consola il potere. Lo mette in discussione.

    È ora di alzare la voce. E di riprenderci la Cultura come bene comune, non come strumento di guerra.

    Come dicevano un tempo: "L'arte è ciò che rende la vita più interessante della stessa arte".
    Facciamone buon uso.

    #ArteLibera #NoAllaCensuraCulturale #Gergiev #DeLuca #ReggiadiCaserta #Picierno #CulturaControLaGuerra #UnestateDaRe #DifendiamoLarte #FreedomOfExpression #PropagandaCulture #paceattraversolarte
    🎭 LA REGGIA ROSSA 🔴 La censura continua Quando si dice che la Cultura, in tempo di guerra, viene violentata, strumentalizzata, privata della sua missione universale... beh, non è solo retorica per farci belli sui social o riempire le timeline di indignazione. Viviamo in un Paese che ha perso il rispetto per l’arte e che si ricorda della cultura solo quando serve per fare passerella. Il governo? Di qualunque colore sia, non aiuta. L’Intelligenza Artificiale? Ottima capro espiatorio per giustificare l’inerzia creativa, la perdita di immaginazione e la pigrizia mentale di chi ha smesso di pensare con la propria testa. 👉 Ma se già in tempi normali la Cultura è in difficoltà, in tempi di guerra si aggiunge pure la censura preventiva: chi non è “dalla parte giusta” va cancellato, ostracizzato, resettato dal palinsesto. E via con la morale a comando. Ma quella divisione profonda che oggi ci devasta poteva essere sanata proprio attraverso la Cultura. È per questo che noi, pochi idealisti sopravvissuti, continuiamo a urlare nel vuoto affinché l’arte torni ad essere parte del dibattito, anche e soprattutto quando il dibattito fa paura. 🎬 Qual è lo stato dell’arte in tempo di guerra? Risposta breve: è a pezzi. E vi bastano due effetti collaterali per capire il quadro: - L’arte viene soffocata all’origine, censurata, neutralizzata. Gli artisti? Allontanati, isolati, etichettati. - Peggio: sopravvive solo quella "arte" addomesticata dal potere, perfettamente conforme alle narrative ufficiali. Insomma, la propaganda di regime ha solo cambiato format: oggi si fa anche con gli archi e i pianoforti. Parliamo di questo presente dove si aggiunge una nuova "perla": 📍 Caserta, luglio 2025. Reggia. Il protagonista? Valery Gergiev, direttore d’orchestra russo di fama mondiale, accusato di essere vicino a Putin e, per questo, cancellato dai teatri europei. Ebbene, Gergiev è atteso il 27 luglio alla Reggia di Caserta per la rassegna “Un’estate da Re”, finanziata dalla Regione Campania. E qui parte l’attacco: 💥 L’eurodeputata Pina Picierno (PD) accusa il governatore Vincenzo De Luca di sponsorizzare un fiancheggiatore del Cremlino. La Commissione Europea, tirata in ballo, chiarisce: 🔴L’evento NON è finanziato da fondi UE. 🔴I palcoscenici europei dovrebbero evitare artisti che sostengono la guerra in Ucraina. Ma De Luca non arretra e scrive: 👉“Quello della cultura e dell’arte è uno dei casi nei quali può crescere il dialogo fra le persone e possono svilupparsi i valori di solidarietà umana.” Parole sacrosante. Eppure, Picierno rincara la dose: "Inaccettabile dare spazio a chi sostiene il regime. Troviamo un giovane artista russo o bielorusso rifugiato. L’arte non può essere propaganda." Uno scontro che sa di schizofrenia politica, l’ennesimo episodio tragicomico in un Partito Democratico dove convivono anime troppo distanti. Ma stavolta il vero sconfitto non è De Luca o Picierno. Chi perde è il pubblico, è l’arte stessa, ancora una volta sacrificata sull’altare del politicamente corretto, dei comunicati stampa europei e della paura di sbagliare posizione. 🎨 Ma se l’arte non può più essere uno spazio neutrale, allora non ci resta nulla. E no, non è l’intelligenza artificiale a toglierci l’anima: 👉 È l’ignoranza, la paura, il conformismo. 👉 È la censura mascherata da morale. Vogliamo davvero vivere in un’epoca in cui un direttore d’orchestra viene trattato come un emissario del Male? L'arte, se è vera, non consola il potere. Lo mette in discussione. È ora di alzare la voce. E di riprenderci la Cultura come bene comune, non come strumento di guerra. Come dicevano un tempo: "L'arte è ciò che rende la vita più interessante della stessa arte". Facciamone buon uso. ✊🎻 #ArteLibera #NoAllaCensuraCulturale #Gergiev #DeLuca #ReggiadiCaserta #Picierno #CulturaControLaGuerra #UnestateDaRe #DifendiamoLarte #FreedomOfExpression #PropagandaCulture #paceattraversolarte
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  • DA ASCOLTARE con molta ATTENZIONE. MASSIMA DIFFUSIONE!
    "Merz è un personaggio molto pericoloso. Quello che non riuscì a Hitler con l'atomica potrebbe riuscire a lui". L'analisi di Luciano Canfora - Video
    Canfora: “La Russia non ha mai attaccato l’Occidente. È sempre stata invasa” - Video

    A Battitori liberi, su Radio Cusano Campus, lo storico Luciano Canfora traccia una lettura di lungo periodo del conflitto tra Mosca e Kiev, muovendo dalla genesi della Russia sovietica fino agli equilibri attuali. “Il panorama più ampio si può ricavare anche dall’esperienza del secolo precedente – afferma Canfora – Quando nacque la Russia sovietica nel ’18, praticamente si cercò di strangolarla in culla. Ci fu l’intervento militare inglese, francese, cecoslovacco, anche un pugno di italiani».

    Lo storico spiega che la Russia sopravvisse a quell’assedio iniziale grazie anche al presidente americano Woodrow Wilson, che cercò un compromesso per evitare una nuova guerra mondiale. Ma l’accerchiamento occidentale proseguì per decenni: “La Russia fu riconosciuta tardi, molto tardi. L’Italia e l’Inghilterra nel 1924, gli Stati Uniti molto dopo”.
    La seconda guerra mondiale segna una svolta. “Nel 1941 arriva l’attacco proditorio tedesco. La Russia reagisce in maniera corale, nazionale. Al termine del conflitto ottiene un punto fermo, una cintura di sicurezza intorno ai propri confini“.

    Canfora sottolinea che la Russia ha una lunga memoria storica delle invasioni: “Da Bonaparte nel 1800, da Pietro il Grande nel 1700. È sempre stata invasa da Occidente”. Fu il patto di sicurezza ottenuto dopo il 1945 a rappresentare una risposta a quella storia.

    Dopo il crollo dell’Urss, “non come statualità, ma come impalcatura politica”, la Nato, “per iniziativa essenzialmente americana”, si espande verso Est. “Ha pensato di mangiare tutto lo spazio intermedio arrivando fino ai confini“. Per Canfora, “la causa del conflitto Russia–Ucraina è quella lì”. E aggiunge: “La soluzione verrà quando si capirà che un nuovo ordine comporta una cintura di sicurezza che separi dei corpi tendenti al conflitto. Questo è il punto. Avverrà domani? Avverrà tra un mese? Questo non lo sappiamo”.

    Il focus si sposta sulla Germania. “L’elemento nuovo, preoccupante, è la Germania di Merz – puntualizza lo storico – L’attuale Germania, dopo la vittoria del cancelliere Merz, rappresenta la parte più conservatrice della Cdu”. Canfora cita le parole del leader tedesco: “Avremo in Germania il più potente esercito di tutta l’Europa”. E commenta: “Non escludo che, come ha fatto Israele, che si è impadronita della bomba atomica senza averne il permesso, anche la Germania voglia arrivare a questo. Quello che non riuscì a fare Hitler, perché non arrivò a tempo a fare l’atomica, potrebbe riuscire a Merz “.

    Canfora considera Merz “un pericolo“, perché “è un convinto sostenitore dell’egemonia tedesca sull’Europa“. Il mezzo è una propaganda allarmistica: “Consiste nel dire che esiste il pericolo russo. Se conoscesse la storia, saprebbe che la Russia non ha mai attaccato a Occidente in tutti i suoi secoli di storia. Quella di Merz è una menzogna spudorata che mira ad accentuare la tensione fino ai limiti che potrebbero diventare insostenibili».

    Canfora definisce “stravagante” e “paradossale” la posizione del governo Meloni: “Guarda contemporaneamente all’America e alla Germania. Sarebbe auspicabile seguire le vampate pacifiste di Trump, ammesso che riesca a fare qualcosa, cosa che l’Europa non vuole”. Per questo, osserva, “non si può essere contemporaneamente amici di Trump, che vuole arrivare ad accordi di pace, e amici di Merz, che vuole riarmarci fino ai denti. È una politica contraddittoria”.

    Quando il conduttore Savino Balzano gli chiede conto del doppiopesismo nei confronti di Russia e Israele, in particolare del capo dello Stato Sergio Mattarella, Canfora risponde: “Se la memoria non mi inganna, il nostro presidente della Repubblica era ministro della Difesa nel governo D’Alema, nel 1999, che partecipò all’attacco assolutamente ingiustificato contro la Jugoslavia“. Ricorda i bombardamenti su Belgrado e sottolinea: “Anche allora fu violato il cosiddetto principio del diritto internazionale“.
    Il suggerimento di Canfora a Mattarella è lapidario: “Consiglio memoria, coerenza e autocritica“.

    Infine, sull’identità geopolitica del continente, lo storico ricorda: “L’Europa non è mai stata un posto proteso alla pace, l’Europa ha provocato ben due guerre mondiali, una sull’altra, la seconda peggio della prima, sostanzialmente per spinta imperialistica, violenta. Nella prima guerra mondiale addirittura si volevano spartire il mondo togliendo spazio alla Germania e dandolo all’Inghilterra e alla Francia”.
    La conclusione di Canfora è tranchant: “L’Europa ha colpe spaventose, ipocrisia a non finire. Quando ha perso quota politica militare, è diventata buona di animo. Adesso alcuni personaggi pericolosi, soprattutto Merz, a suo modo il povero Macron, poi i volenterosi di Starmer che è uscito dall’Europa ma di fatto comanda sulla Ue, hanno ripreso la voglia di fare politica guerresca in proprio. Quindi, se c’è una caratteristica dell’Europa, è proprio quella di provocare guerre”.


    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/09/canfora-russia-germania-merz-ucraina-europa-meloni/8056197/
    DA ASCOLTARE con molta ATTENZIONE. MASSIMA DIFFUSIONE! "Merz è un personaggio molto pericoloso. Quello che non riuscì a Hitler con l'atomica potrebbe riuscire a lui". L'analisi di Luciano Canfora - Video Canfora: “La Russia non ha mai attaccato l’Occidente. È sempre stata invasa” - Video A Battitori liberi, su Radio Cusano Campus, lo storico Luciano Canfora traccia una lettura di lungo periodo del conflitto tra Mosca e Kiev, muovendo dalla genesi della Russia sovietica fino agli equilibri attuali. “Il panorama più ampio si può ricavare anche dall’esperienza del secolo precedente – afferma Canfora – Quando nacque la Russia sovietica nel ’18, praticamente si cercò di strangolarla in culla. Ci fu l’intervento militare inglese, francese, cecoslovacco, anche un pugno di italiani». Lo storico spiega che la Russia sopravvisse a quell’assedio iniziale grazie anche al presidente americano Woodrow Wilson, che cercò un compromesso per evitare una nuova guerra mondiale. Ma l’accerchiamento occidentale proseguì per decenni: “La Russia fu riconosciuta tardi, molto tardi. L’Italia e l’Inghilterra nel 1924, gli Stati Uniti molto dopo”. La seconda guerra mondiale segna una svolta. “Nel 1941 arriva l’attacco proditorio tedesco. La Russia reagisce in maniera corale, nazionale. Al termine del conflitto ottiene un punto fermo, una cintura di sicurezza intorno ai propri confini“. Canfora sottolinea che la Russia ha una lunga memoria storica delle invasioni: “Da Bonaparte nel 1800, da Pietro il Grande nel 1700. È sempre stata invasa da Occidente”. Fu il patto di sicurezza ottenuto dopo il 1945 a rappresentare una risposta a quella storia. Dopo il crollo dell’Urss, “non come statualità, ma come impalcatura politica”, la Nato, “per iniziativa essenzialmente americana”, si espande verso Est. “Ha pensato di mangiare tutto lo spazio intermedio arrivando fino ai confini“. Per Canfora, “la causa del conflitto Russia–Ucraina è quella lì”. E aggiunge: “La soluzione verrà quando si capirà che un nuovo ordine comporta una cintura di sicurezza che separi dei corpi tendenti al conflitto. Questo è il punto. Avverrà domani? Avverrà tra un mese? Questo non lo sappiamo”. Il focus si sposta sulla Germania. “L’elemento nuovo, preoccupante, è la Germania di Merz – puntualizza lo storico – L’attuale Germania, dopo la vittoria del cancelliere Merz, rappresenta la parte più conservatrice della Cdu”. Canfora cita le parole del leader tedesco: “Avremo in Germania il più potente esercito di tutta l’Europa”. E commenta: “Non escludo che, come ha fatto Israele, che si è impadronita della bomba atomica senza averne il permesso, anche la Germania voglia arrivare a questo. Quello che non riuscì a fare Hitler, perché non arrivò a tempo a fare l’atomica, potrebbe riuscire a Merz “. Canfora considera Merz “un pericolo“, perché “è un convinto sostenitore dell’egemonia tedesca sull’Europa“. Il mezzo è una propaganda allarmistica: “Consiste nel dire che esiste il pericolo russo. Se conoscesse la storia, saprebbe che la Russia non ha mai attaccato a Occidente in tutti i suoi secoli di storia. Quella di Merz è una menzogna spudorata che mira ad accentuare la tensione fino ai limiti che potrebbero diventare insostenibili». Canfora definisce “stravagante” e “paradossale” la posizione del governo Meloni: “Guarda contemporaneamente all’America e alla Germania. Sarebbe auspicabile seguire le vampate pacifiste di Trump, ammesso che riesca a fare qualcosa, cosa che l’Europa non vuole”. Per questo, osserva, “non si può essere contemporaneamente amici di Trump, che vuole arrivare ad accordi di pace, e amici di Merz, che vuole riarmarci fino ai denti. È una politica contraddittoria”. Quando il conduttore Savino Balzano gli chiede conto del doppiopesismo nei confronti di Russia e Israele, in particolare del capo dello Stato Sergio Mattarella, Canfora risponde: “Se la memoria non mi inganna, il nostro presidente della Repubblica era ministro della Difesa nel governo D’Alema, nel 1999, che partecipò all’attacco assolutamente ingiustificato contro la Jugoslavia“. Ricorda i bombardamenti su Belgrado e sottolinea: “Anche allora fu violato il cosiddetto principio del diritto internazionale“. Il suggerimento di Canfora a Mattarella è lapidario: “Consiglio memoria, coerenza e autocritica“. Infine, sull’identità geopolitica del continente, lo storico ricorda: “L’Europa non è mai stata un posto proteso alla pace, l’Europa ha provocato ben due guerre mondiali, una sull’altra, la seconda peggio della prima, sostanzialmente per spinta imperialistica, violenta. Nella prima guerra mondiale addirittura si volevano spartire il mondo togliendo spazio alla Germania e dandolo all’Inghilterra e alla Francia”. La conclusione di Canfora è tranchant: “L’Europa ha colpe spaventose, ipocrisia a non finire. Quando ha perso quota politica militare, è diventata buona di animo. Adesso alcuni personaggi pericolosi, soprattutto Merz, a suo modo il povero Macron, poi i volenterosi di Starmer che è uscito dall’Europa ma di fatto comanda sulla Ue, hanno ripreso la voglia di fare politica guerresca in proprio. Quindi, se c’è una caratteristica dell’Europa, è proprio quella di provocare guerre”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/09/canfora-russia-germania-merz-ucraina-europa-meloni/8056197/
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  • Meloni all’ANSA: giornalismo autorevole? No, giornalismo venduto!

    Nel 2024 l'ANSA ha ricevuto dal governo 6 milioni e 358mila euro. Ora la Presidente del Consiglio visita la redazione della nota agenzia stampa ed è un tutto un inchino, strette di mano, applausi, ecc.

    Ma quando la politica e l’informazione vanno a braccetto, l’informazione smette di esistere e si trasforma in mera propaganda.

    https://www.youtube.com/watch?v=L9qQAr39EGQ
    Meloni all’ANSA: giornalismo autorevole? No, giornalismo venduto! 🤑 Nel 2024 l'ANSA ha ricevuto dal governo 6 milioni e 358mila euro. Ora la Presidente del Consiglio visita la redazione della nota agenzia stampa ed è un tutto un inchino, strette di mano, applausi, ecc. Ma quando la politica e l’informazione vanno a braccetto, l’informazione smette di esistere e si trasforma in mera propaganda. https://www.youtube.com/watch?v=L9qQAr39EGQ
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  • E il 7% e già una percentuale alta!!! QUASI LA TOTALITA' degli ITALIANO HA CAPITO! ALTRO CHE SICURI e EFFICACI. ORMAI LA GENTE LO SA e lo HO SPERIMENTATO sulla PRORPIA PELLE! STATE LONTANI da QUESTI SIERI GENICI SPERIMENTALI e dai GIORNALI PAGATI dalle MULTINAZIONALI del FARMACO per FARE PROPAGANDA!
    Massima Diffusione!

    "I vaccini Covid sono sicuri, ma solo il 7% degli over 80 ha deciso di farli
    Crollano le segnalazioni di reazioni avverse e tutti gli alert sono stati chiusi dall'Ema senza un impatto sul profilo beneficio-rischio. Italia con il record negativo in Europa di anziani vaccinati"

    https://www.ilsole24ore.com/art/i-vaccini-covid-sono-sicuri-ma-solo-7percento-over-80-ha-deciso-farli-AHMOx1MB?utm_source=firefox-newtab-it-it&refresh_ce=1

    Guardate anche con attenzione questi post:

    1. https://www.scenario.press/posts/109383
    2. https://www.scenario.press/posts/83682
    E il 7% e già una percentuale alta!!! QUASI LA TOTALITA' degli ITALIANO HA CAPITO! ALTRO CHE SICURI e EFFICACI. ORMAI LA GENTE LO SA e lo HO SPERIMENTATO sulla PRORPIA PELLE! STATE LONTANI da QUESTI SIERI GENICI SPERIMENTALI e dai GIORNALI PAGATI dalle MULTINAZIONALI del FARMACO per FARE PROPAGANDA! Massima Diffusione! "I vaccini Covid sono sicuri, ma solo il 7% degli over 80 ha deciso di farli Crollano le segnalazioni di reazioni avverse e tutti gli alert sono stati chiusi dall'Ema senza un impatto sul profilo beneficio-rischio. Italia con il record negativo in Europa di anziani vaccinati" https://www.ilsole24ore.com/art/i-vaccini-covid-sono-sicuri-ma-solo-7percento-over-80-ha-deciso-farli-AHMOx1MB?utm_source=firefox-newtab-it-it&refresh_ce=1 Guardate anche con attenzione questi post: 1. https://www.scenario.press/posts/109383 2. https://www.scenario.press/posts/83682
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    I vaccini Covid sono sicuri, ma solo il 7% degli over 80 ha deciso di farli
    Crollano le segnalazioni di reazioni avverse e tutti gli alert sono stati chiusi dall'Ema senza un impatto sul profilo beneficio-rischio. Italia con il record negativo in Europa di anziani vaccinati
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  • Si possono già distinguere almeno due fasi in questa "guerra a distanza".
    1) L'iperesaltazione israeliana del primo giorno per il lancio dell'operazione "Rising Lion", con Netanyahu che, al secondo giorno, annuncia il pieno dominio sui cieli di Teheran.
    2) La reazione iraniana con l'esaltazione israeliana che va a scemare, fino al tradizionale gioco della "carta della vittima" da parte dello stesso Netanyahu per forzare l'intervento diretto (sul piano logistico è già un dato di fatto) USA contro l'Iran. Curioso, in questo senso, anche il fatto che lo stesso governo israeliano sia passato dal "non pubblicate foto e video dell'impatto dei missili iraniani" (per non ferire il morale della popolazione) al "pubblicate qualsiasi cosa" (strategia seguita, ovviamente, anche dai nostri mezzi di informazione), compreso lo scontro a muso duro tra Ben Gvir (quello che vuole la pulizia etnica a Gaza) ed il capo del Mossad. Con Ben Gvir che si lamenta perché, probabilmente, la guerra all'Iran ruba risorse al suo piano di sterminio (oltre 250 milioni di dollari al giorno, e consideriamo che solo nell'ultimo anno dell'amministrazione Biden Israele si è preso 20 miliardi di dollari dagli Stati Uniti; mentre, tradizionalmente, tale aiuto si è sempre aggirato intorno ai 5/6 miliardi annui, donazioni private compresse; e magari ricordiamo pure che Israele è l'unico Stato che non deve rendere conto a Washington su come investe i soldi ricevuti).
    Ad ogni modo, quello di spendere tutto al primo colpo è una tradizione conclamata nella dottrina militare israeliana, talvolta coronata da successo (1967), altre volte no (2006). Ed anche in questo caso i risultati sul terreno sono abbastanza deludenti (fatta eccezione per l'uccisione di alti ufficiali dei pasdaran e scienziati iraniani, sempre che l'uccisione di civili possa essere considerato come successo militare). Il programma nucleare iraniano è scalfito solo in parte e le capacità di risposta di Tehran sono quasi intatte.
    Se il conflitto dovesse prolungarsi, la posizione di Tel Aviv potrebbe ulteriormente compromettersi. Se gli USA intervengono direttamente bisognerà valutare in che modo lo faranno. I dubbi di Trump, infatti, sono determinati dal rischio di non ottenere una reale vittoria spendibile sul piano della propaganda interna agli USA e all'Occidente più in generale. Russia e Cina difficilmente consentiranno un comunque assai difficile "cambio di regime" e gli USA potrebbero rischiare una inutile "vittoria di Pirro" con un'azione che avrebbe quasi esclusivamente un valore simbolico (gli iraniani, probabilmente, stanno già procedendo ad evacuazione e smantellamento degli eventuali obiettivi).
    Dunque, senza la sicurezza del cambio di regime gli USA non agiranno, o lo faranno in modo parziale.
    In conclusione, ed in riferimento alla Cina, è curioso il fatto che l'attacco israeliano sia arrivato a pochi giorni dall'inaugurazione della ferrovia Pechino-Tehran, ramo fondamentale della Nuova Via della Seta: segno inequivocabile del fatto che (a prescindere dalle dichiarazioni di facciata), questo "nuovo" conflitto ha ragioni ben più ampie di quanto si possa pensare.

    Daniele Perra
    Si possono già distinguere almeno due fasi in questa "guerra a distanza". 1) L'iperesaltazione israeliana del primo giorno per il lancio dell'operazione "Rising Lion", con Netanyahu che, al secondo giorno, annuncia il pieno dominio sui cieli di Teheran. 2) La reazione iraniana con l'esaltazione israeliana che va a scemare, fino al tradizionale gioco della "carta della vittima" da parte dello stesso Netanyahu per forzare l'intervento diretto (sul piano logistico è già un dato di fatto) USA contro l'Iran. Curioso, in questo senso, anche il fatto che lo stesso governo israeliano sia passato dal "non pubblicate foto e video dell'impatto dei missili iraniani" (per non ferire il morale della popolazione) al "pubblicate qualsiasi cosa" (strategia seguita, ovviamente, anche dai nostri mezzi di informazione), compreso lo scontro a muso duro tra Ben Gvir (quello che vuole la pulizia etnica a Gaza) ed il capo del Mossad. Con Ben Gvir che si lamenta perché, probabilmente, la guerra all'Iran ruba risorse al suo piano di sterminio (oltre 250 milioni di dollari al giorno, e consideriamo che solo nell'ultimo anno dell'amministrazione Biden Israele si è preso 20 miliardi di dollari dagli Stati Uniti; mentre, tradizionalmente, tale aiuto si è sempre aggirato intorno ai 5/6 miliardi annui, donazioni private compresse; e magari ricordiamo pure che Israele è l'unico Stato che non deve rendere conto a Washington su come investe i soldi ricevuti). Ad ogni modo, quello di spendere tutto al primo colpo è una tradizione conclamata nella dottrina militare israeliana, talvolta coronata da successo (1967), altre volte no (2006). Ed anche in questo caso i risultati sul terreno sono abbastanza deludenti (fatta eccezione per l'uccisione di alti ufficiali dei pasdaran e scienziati iraniani, sempre che l'uccisione di civili possa essere considerato come successo militare). Il programma nucleare iraniano è scalfito solo in parte e le capacità di risposta di Tehran sono quasi intatte. Se il conflitto dovesse prolungarsi, la posizione di Tel Aviv potrebbe ulteriormente compromettersi. Se gli USA intervengono direttamente bisognerà valutare in che modo lo faranno. I dubbi di Trump, infatti, sono determinati dal rischio di non ottenere una reale vittoria spendibile sul piano della propaganda interna agli USA e all'Occidente più in generale. Russia e Cina difficilmente consentiranno un comunque assai difficile "cambio di regime" e gli USA potrebbero rischiare una inutile "vittoria di Pirro" con un'azione che avrebbe quasi esclusivamente un valore simbolico (gli iraniani, probabilmente, stanno già procedendo ad evacuazione e smantellamento degli eventuali obiettivi). Dunque, senza la sicurezza del cambio di regime gli USA non agiranno, o lo faranno in modo parziale. In conclusione, ed in riferimento alla Cina, è curioso il fatto che l'attacco israeliano sia arrivato a pochi giorni dall'inaugurazione della ferrovia Pechino-Tehran, ramo fondamentale della Nuova Via della Seta: segno inequivocabile del fatto che (a prescindere dalle dichiarazioni di facciata), questo "nuovo" conflitto ha ragioni ben più ampie di quanto si possa pensare. Daniele Perra
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  • VAFFANCULO BENIGNI. QUANTO TI HANNO PAGATO.
    Ieri sera su Rai1 è andato in scena uno dei teatrini più miserabili e spregevoli, mai andati in onda sulla televisione pubblica italiana. I protagonisti? Bruno Vespa e Roberto Benigni. 

    Un mix devastante di propaganda, falsità storiche, revisionismo e spazzatura intellettuale. 

    Visti i personaggi, è molto probabile che nessuno si azzarderà a contraddirli e mettere in discussione quanto è stato detto in quel salotto. Lo faccio io, anche per voi. 

    Condividete il video a più non posso, facciamolo arrivare ai due pagliacci in questione... che si rendano conto che siamo in molti a non accettare più porcate simili. 

    ---

    Scarica e condividi questo video anche su altre piattaforme e suggerisci il mio canale ai tuoi amici: @matteogracis
    VAFFANCULO BENIGNI. QUANTO TI HANNO PAGATO. Ieri sera su Rai1 è andato in scena uno dei teatrini più miserabili e spregevoli, mai andati in onda sulla televisione pubblica italiana. I protagonisti? Bruno Vespa e Roberto Benigni.  Un mix devastante di propaganda, falsità storiche, revisionismo e spazzatura intellettuale. 🤮 Visti i personaggi, è molto probabile che nessuno si azzarderà a contraddirli e mettere in discussione quanto è stato detto in quel salotto. Lo faccio io, anche per voi.  Condividete il video a più non posso, facciamolo arrivare ai due pagliacci in questione... che si rendano conto che siamo in molti a non accettare più porcate simili.  --- Scarica e condividi questo video anche su altre piattaforme e suggerisci il mio canale ai tuoi amici: @matteogracis 👈
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  • RFK Jr. ha appena avvisato tutti i giornali medici acquistati da Big Pharma e tutte quelle altre riviste che sono un "vaso per la propaganda farmaceutica."
    Kennedy sta scuotendo lo status quo tagliando i legami con queste pubblicazioni corrotte e costruendo qualcosa di meglio.
    RFK Jr. ha appena avvisato tutti i giornali medici acquistati da Big Pharma e tutte quelle altre riviste che sono un "vaso per la propaganda farmaceutica." Kennedy sta scuotendo lo status quo tagliando i legami con queste pubblicazioni corrotte e costruendo qualcosa di meglio.
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  • L'organo ufficiale del Quirinale tace che casi di effetti avversi nel mondo sono un numero esorbitante, nell'ordine dei milioni. Io questa la chiamo infamia. Non ho mai gioito se qualcuno fa la fine mia, o peggiore, ma lo schifo per questa propaganda sulla pelle nostra è immenso.

    Source: https://x.com/DelMax64/status/1927625463716880427?t=zgMAVOB-M10JsGyprcrLdw&s=19
    L'organo ufficiale del Quirinale tace che casi di effetti avversi nel mondo sono un numero esorbitante, nell'ordine dei milioni. Io questa la chiamo infamia. Non ho mai gioito se qualcuno fa la fine mia, o peggiore, ma lo schifo per questa propaganda sulla pelle nostra è immenso. Source: https://x.com/DelMax64/status/1927625463716880427?t=zgMAVOB-M10JsGyprcrLdw&s=19
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  • RFK JR: "We're probably going to stop publishing in the Lancet, New England Journal of Medicine, JAMA and those other journals because they're all corrupt."

    He’s right. These journals have become vessels for pharmaceutical propaganda—not science.
    https://x.com/McCulloughFund/status/1927495139154428267?t=FtAEXs1BuXn3YiakB-uZCA&s=19
    RFK JR: "We're probably going to stop publishing in the Lancet, New England Journal of Medicine, JAMA and those other journals because they're all corrupt." He’s right. These journals have become vessels for pharmaceutical propaganda—not science. https://x.com/McCulloughFund/status/1927495139154428267?t=FtAEXs1BuXn3YiakB-uZCA&s=19
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