• NATO e Paura: disinformazione programmata o sudditanza consapevole?

    Prima di cedere a semplificazioni o giudizi affrettati sui conflitti in corso, è utile confrontarsi con i Coordinamenti per la Pace e contro il Riarmo, che da tre anni, in parallelo alle crisi internazionali, mantengono viva una lettura alternativa e critica dei fatti.

    Non si tratta solo di principio o buon senso, ma di lucidità politica. Determinate voci — come quella del giudice Domenico Gallo, ascoltata durante le nostre sedute di coordinamento — aiutano a fare chiarezza sul ruolo effettivo delle istituzioni sovranazionali.

    La NATO non è un governo mondiale. Le decisioni del Consiglio Atlantico non sono vincolanti, non impongono obblighi legali agli Stati membri e devono essere adottate all’unanimità. Una condizione già di per sé irrealistica in un'alleanza composta da decine di Paesi con interessi divergenti.
    Ma allora, perché tanto allarmismo? Perché questa paura della NATO?
    Per una narrazione distorta, alimentata da chi, nei governi, usa l’ombrello NATO come alibi per decisioni che in realtà sono sovrane. L’obiettivo? Mantenere una posizione subalterna, spesso psicologicamente colonizzata dal paradigma atlantista , in nome di una "deterrenza" verso un nemico sovietico che non esiste più — o non nei termini in cui viene rappresentato.

    In questo contesto, è fondamentale recuperare l’analisi dell’ex Generale Fabio Mini, dal titolo eloquente: Le beffe della NATO e la scusa russa. Un articolo tanto illuminante quanto destinato a “sparire” dai radar della rete. Ecco alcuni estratti centrali:

    Il 5% alla difesa? Non è un obbligo

    Dal recente vertice NATO all’Aja si è estrapolato un solo dato: l’aumento della spesa militare al 5% del PIL. Ma, come chiarisce Mini, la parte più rivoluzionaria della dichiarazione finale è proprio quella non scritta.

    “Le dichiarazioni dei summit non sono trattati. Non obbligano legalmente nessuno. Sono linee guida politiche.”

    In pratica, ogni Stato è libero di recepire o meno queste indicazioni. Non ci sono sanzioni per chi non le applica, se non quelle informali: ricatti politici e “gangsterismo” diplomatico.

    Nel 2014 la NATO fissò come obiettivo il 2% del PIL. A dieci anni di distanza, molti Stati membri — nonostante l'aggravarsi del quadro di sicurezza — non hanno ancora raggiunto quella soglia. Oggi, il nuovo “traguardo” del 5% è presentato come necessario per:

    - resistere a un eventuale primo attacco russo,

    - riprendere territori persi,

    - sostenere un conflitto di lunga durata.

    Tutto entro il 2035. Una previsione che, nella sua ambiguità, lascia intravedere il peggiore degli scenari: un conflitto di logoramento, in cui — parole di Mini — "saremmo comunque soccombenti, se non intervenisse il nucleare."
    Per l’Italia significa un incremento graduale ma pesantissimo:

    +0,9% in armamenti e +0,7% in spese “correlate” entro il 2029.

    Spese “correlate” che includono infrastrutture, logistica, persino decoro urbano.

    Persino le spese per armare l’Ucraina — o investimenti industriali su quel fronte — potranno essere “conteggiate” come parte del 5%. Un escamotage per “adempiere” agli impegni senza rafforzare realmente le nostre forze armate.

    La verità è chiara: non è la NATO a imporci questi sacrifici, ma il nostro stesso governo, che sceglie di allinearsi a una strategia militare che porterà nel tempo a svuotare le casse pubbliche senza garantire vera sicurezza.

    Dieci anni in cui non si costruirà una reale deterrenza, ma un sistema instabile e insostenibile, che servirà solo ad alimentare l’industria bellica e a spostare risorse dalla società civile alle spese militari.

    È per questo che invitiamo alla partecipazione attiva nei Coordinamenti, nei gruppi locali, nei momenti di confronto pubblico.

    La mobilitazione richiede una convergenza di idee, ma parte da un requisito fondamentale: un'informazione corretta, libera da panico indotto e retorica militarista.

    #NATO #VerticeAja #NoRiarmo #DifesaComune #PoliticaEstera #PaceNonGuerra #SovranitàNazionale #StopDisinformazione #SpeseMilitari #MobilitazionePopolare #FabioMini #CoordinamentoPace #informazionecritica
    🌍 NATO e Paura: disinformazione programmata o sudditanza consapevole? Prima di cedere a semplificazioni o giudizi affrettati sui conflitti in corso, è utile confrontarsi con i Coordinamenti per la Pace e contro il Riarmo, che da tre anni, in parallelo alle crisi internazionali, mantengono viva una lettura alternativa e critica dei fatti. Non si tratta solo di principio o buon senso, ma di lucidità politica. Determinate voci — come quella del giudice Domenico Gallo, ascoltata durante le nostre sedute di coordinamento — aiutano a fare chiarezza sul ruolo effettivo delle istituzioni sovranazionali. 🛑 La NATO non è un governo mondiale. Le decisioni del Consiglio Atlantico non sono vincolanti, non impongono obblighi legali agli Stati membri e devono essere adottate all’unanimità. Una condizione già di per sé irrealistica in un'alleanza composta da decine di Paesi con interessi divergenti. Ma allora, perché tanto allarmismo? Perché questa paura della NATO? Per una narrazione distorta, alimentata da chi, nei governi, usa l’ombrello NATO come alibi per decisioni che in realtà sono sovrane. L’obiettivo? Mantenere una posizione subalterna, spesso psicologicamente colonizzata dal paradigma atlantista 🇺🇸, in nome di una "deterrenza" verso un nemico sovietico che non esiste più — o non nei termini in cui viene rappresentato. 📌 In questo contesto, è fondamentale recuperare l’analisi dell’ex Generale Fabio Mini, dal titolo eloquente: Le beffe della NATO e la scusa russa. Un articolo tanto illuminante quanto destinato a “sparire” dai radar della rete. Ecco alcuni estratti centrali: 💣 Il 5% alla difesa? Non è un obbligo Dal recente vertice NATO all’Aja si è estrapolato un solo dato: l’aumento della spesa militare al 5% del PIL. Ma, come chiarisce Mini, la parte più rivoluzionaria della dichiarazione finale è proprio quella non scritta. “Le dichiarazioni dei summit non sono trattati. Non obbligano legalmente nessuno. Sono linee guida politiche.” In pratica, ogni Stato è libero di recepire o meno queste indicazioni. Non ci sono sanzioni per chi non le applica, se non quelle informali: ricatti politici e “gangsterismo” diplomatico. 🔍 Nel 2014 la NATO fissò come obiettivo il 2% del PIL. A dieci anni di distanza, molti Stati membri — nonostante l'aggravarsi del quadro di sicurezza — non hanno ancora raggiunto quella soglia. Oggi, il nuovo “traguardo” del 5% è presentato come necessario per: - resistere a un eventuale primo attacco russo, - riprendere territori persi, - sostenere un conflitto di lunga durata. Tutto entro il 2035. Una previsione che, nella sua ambiguità, lascia intravedere il peggiore degli scenari: un conflitto di logoramento, in cui — parole di Mini — "saremmo comunque soccombenti, se non intervenisse il nucleare." 📊 Per l’Italia significa un incremento graduale ma pesantissimo: +0,9% in armamenti e +0,7% in spese “correlate” entro il 2029. Spese “correlate” che includono infrastrutture, logistica, persino decoro urbano. ❗Persino le spese per armare l’Ucraina — o investimenti industriali su quel fronte — potranno essere “conteggiate” come parte del 5%. Un escamotage per “adempiere” agli impegni senza rafforzare realmente le nostre forze armate. La verità è chiara: non è la NATO a imporci questi sacrifici, ma il nostro stesso governo, che sceglie di allinearsi a una strategia militare che porterà nel tempo a svuotare le casse pubbliche senza garantire vera sicurezza. ⚠️ Dieci anni in cui non si costruirà una reale deterrenza, ma un sistema instabile e insostenibile, che servirà solo ad alimentare l’industria bellica e a spostare risorse dalla società civile alle spese militari. 📢 È per questo che invitiamo alla partecipazione attiva nei Coordinamenti, nei gruppi locali, nei momenti di confronto pubblico. La mobilitazione richiede una convergenza di idee, ma parte da un requisito fondamentale: un'informazione corretta, libera da panico indotto e retorica militarista. #NATO #VerticeAja #NoRiarmo #DifesaComune #PoliticaEstera #PaceNonGuerra #SovranitàNazionale #StopDisinformazione #SpeseMilitari #MobilitazionePopolare #FabioMini #CoordinamentoPace #informazionecritica
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  • Il giornalismo di inchiesta è merce sempre più rara.
    In Italia è quasi scomparso, per la gioia di certi politici ed ex ministri che si sentono così al riparo da scomode verità.

    Questo è lo speech della giornalista @SharylAttkisson vincitrice di 5 Emmy Awards, al Hillsdale College di Phoenix:

    Negli ultimi anni Big Pharma si è silenziosamente insinuata in quasi tutte le istituzioni responsabili della formazione della salute pubblica, università comprese, nei media tradizionali, nelle scuole di medicina, nelle organizzazioni no profit, nelle riviste mediche perfino nelle agenzie sanitarie nazionali al punto tale che nulla è più affidabile.

    L'influenza inizia nelle scuole di medicina. Il testo fondamentale utilizzato dagli studenti di medicina negli USA (Manuale Merck) è scritto e pubblicato dalla stessa azienda farmaceutica che produce vaccini.

    I medici dopo la laurea sono tenuti a seguire corsi spesso finanziati da aziende farmaceutiche.

    Le riviste mediche sono infiltrate da interessi farmaceutici al punto che bloccano la pubblicazione di studi a loro sfavorevoli. Gran parte se non la maggior parte della scienza pubblicata in queste riviste, come il NEJM, non è credibile perché le pubblicazioni sono a tal punto assorbite da Big Pharma che non si ottiene affatto la verità.

    Un tempo i giornalisti erano i difensori dell'interesse pubblico, oggi che Big Pharma è diventata inserzionista dominante, le notizie imparziali sono sparite.

    Gli algoritmi dei social spingono le narrazioni mainstream e fanno shadow banning sui contenuti di denuncia.

    Non dobbiamo mai dimenticare che nessuna istituzione, nessuna azienda privata, nessun presunto esperto deve mai fare scelte sulla nostra salute e sul nostro corpo, senza il nostro pieno consenso informato.

    https://youtu.be/lyU_VSqMfQU?feature=shared

    Source: https://x.com/heather_parisi/status/1941889308601827563?s=19
    Il giornalismo di inchiesta è merce sempre più rara. In Italia è quasi scomparso, per la gioia di certi politici ed ex ministri che si sentono così al riparo da scomode verità. Questo è lo speech della giornalista @SharylAttkisson vincitrice di 5 Emmy Awards, al Hillsdale College di Phoenix: Negli ultimi anni Big Pharma si è silenziosamente insinuata in quasi tutte le istituzioni responsabili della formazione della salute pubblica, università comprese, nei media tradizionali, nelle scuole di medicina, nelle organizzazioni no profit, nelle riviste mediche perfino nelle agenzie sanitarie nazionali al punto tale che nulla è più affidabile. L'influenza inizia nelle scuole di medicina. Il testo fondamentale utilizzato dagli studenti di medicina negli USA (Manuale Merck) è scritto e pubblicato dalla stessa azienda farmaceutica che produce vaccini. I medici dopo la laurea sono tenuti a seguire corsi spesso finanziati da aziende farmaceutiche. Le riviste mediche sono infiltrate da interessi farmaceutici al punto che bloccano la pubblicazione di studi a loro sfavorevoli. Gran parte se non la maggior parte della scienza pubblicata in queste riviste, come il NEJM, non è credibile perché le pubblicazioni sono a tal punto assorbite da Big Pharma che non si ottiene affatto la verità. Un tempo i giornalisti erano i difensori dell'interesse pubblico, oggi che Big Pharma è diventata inserzionista dominante, le notizie imparziali sono sparite. Gli algoritmi dei social spingono le narrazioni mainstream e fanno shadow banning sui contenuti di denuncia. Non dobbiamo mai dimenticare che nessuna istituzione, nessuna azienda privata, nessun presunto esperto deve mai fare scelte sulla nostra salute e sul nostro corpo, senza il nostro pieno consenso informato. https://youtu.be/lyU_VSqMfQU?feature=shared Source: https://x.com/heather_parisi/status/1941889308601827563?s=19
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  • RICEVO DAL GEN. NICOLÒ MANCA E VOLENTIERI PUBBLICO...

    - Via Alberto Congiu

    CRIMINALI DI PROFESSIONE!
    L'ambasciata cinese a Mosca ha pubblicato la lista dei paesi bombardati dagli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale:
    Giappone: 6 e 9 agosto 1945
    Corea e Cina: 1950-1953 (Guerra di Corea)
    Guatemala: 1954, 1960, 1967-1969
    Indonesia: 1958
    Cuba : 1959-1961
    Congo: 1964
    Laos : 1964-1973
    Vietnam : 1961-1973
    Cambogia: 1969-1970
    Granada : 1983
    Libano: 1983, 1984 (attacchi contro obiettivi in Libano e Siria)
    Libia : 1986, 2011, 2015
    Salvador : 1980
    Nicaragua: 1980
    Iran: 1987
    Panama : 1989
    Iraq: 1991 (Guerra del Golfo), 1991-2003 (invasioni statunitensi e britanniche), 2003-2015
    Kuwait: 1991
    Somalia: 1993, 2007-2008, 2011
    Bosnia: 1994, 1995
    Sudan: 1998
    Afghanistan: 1998, 2001-2015
    Jugoslavia: Settembre 1995 dove parteciparono anche i "Tornado" del 154^ Gruppo di Ghedi e 1999.
    Yemen: 2002, 2009, 2011, 2024 2025
    Pakistan: 2007-2015
    Siria: 2014-2015
    Iran: 2025.
    Eppure ci sono politici e anche militari che apprezzano questi "esportatori di democrazia", che hanno raso al suolo intere città italiane e Cagliari ne sa qualcosa. Anche Olbia venne distrutta e furono bombardate anche Civitavecchia, Napoli e Montecassino.

    - Nicolò Manca

    I RECEIVE FROM THE GEN. NICOLÒ IS MISSING AND WILLINGLY PUBLIC...

    - Via Alberto Congiu

    PROFESSIONAL CRIMINALS!
    The Chinese embassy in Moscow published the list of countries bombed by the United States after World War II:
    Japan: 6 and 9 August 1945
    Korea and China: 1950-1953 (Korean War)
    Guatemala: 1954, 1960, 1967-1969
    Indonesia: 1958
    Cuba: 1959-1961
    Congo: 1964
    Laos: 1964-1973
    Vietnam: 1961-1973
    Cambodia: 1969-1970
    Granada: 1983
    Lebanon: 1983, 1984 (attacks against targets in Lebanon and Syria)
    Libya: 1986, 2011, 2015
    Salvador: 1980
    Nicaragua: 1980
    Iran: 1987
    Panama: 1989
    Iraq: 1991 (Gulf War), 1991-2003 (US and British invasions), 2003-2015
    Kuwait: 1991
    Somalia: 1993, 2007-2008, 2011
    Bosnia: 1994, 1995
    Sudan: 1998
    Afghanistan: 1998, 2001-2015
    Yugoslavia: September 1995 where the "Tornados" of the 154th Group of Ghedi and 1999 also participated.
    Yemen: 2002, 2009, 2011, 2024 2025
    Pakistan: 2007-2015
    Syria: 2014-2015
    Iran: 2025.
    Yet there are politicians and even soldiers who appreciate these "exporters of democracy", who have razed entire Italian cities to the ground and Cagliari knows something about it. Olbia was also destroyed and Civitavecchia, Naples and Montecassino were also bombed.

    - Nicolò Manca
    RICEVO DAL GEN. NICOLÒ MANCA E VOLENTIERI PUBBLICO... - Via Alberto Congiu CRIMINALI DI PROFESSIONE! L'ambasciata cinese a Mosca ha pubblicato la lista dei paesi bombardati dagli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale: Giappone: 6 e 9 agosto 1945 Corea e Cina: 1950-1953 (Guerra di Corea) Guatemala: 1954, 1960, 1967-1969 Indonesia: 1958 Cuba : 1959-1961 Congo: 1964 Laos : 1964-1973 Vietnam : 1961-1973 Cambogia: 1969-1970 Granada : 1983 Libano: 1983, 1984 (attacchi contro obiettivi in Libano e Siria) Libia : 1986, 2011, 2015 Salvador : 1980 Nicaragua: 1980 Iran: 1987 Panama : 1989 Iraq: 1991 (Guerra del Golfo), 1991-2003 (invasioni statunitensi e britanniche), 2003-2015 Kuwait: 1991 Somalia: 1993, 2007-2008, 2011 Bosnia: 1994, 1995 Sudan: 1998 Afghanistan: 1998, 2001-2015 Jugoslavia: Settembre 1995 dove parteciparono anche i "Tornado" del 154^ Gruppo di Ghedi e 1999. Yemen: 2002, 2009, 2011, 2024 2025 Pakistan: 2007-2015 Siria: 2014-2015 Iran: 2025. Eppure ci sono politici e anche militari che apprezzano questi "esportatori di democrazia", che hanno raso al suolo intere città italiane e Cagliari ne sa qualcosa. Anche Olbia venne distrutta e furono bombardate anche Civitavecchia, Napoli e Montecassino. - Nicolò Manca I RECEIVE FROM THE GEN. NICOLÒ IS MISSING AND WILLINGLY PUBLIC... - Via Alberto Congiu PROFESSIONAL CRIMINALS! The Chinese embassy in Moscow published the list of countries bombed by the United States after World War II: Japan: 6 and 9 August 1945 Korea and China: 1950-1953 (Korean War) Guatemala: 1954, 1960, 1967-1969 Indonesia: 1958 Cuba: 1959-1961 Congo: 1964 Laos: 1964-1973 Vietnam: 1961-1973 Cambodia: 1969-1970 Granada: 1983 Lebanon: 1983, 1984 (attacks against targets in Lebanon and Syria) Libya: 1986, 2011, 2015 Salvador: 1980 Nicaragua: 1980 Iran: 1987 Panama: 1989 Iraq: 1991 (Gulf War), 1991-2003 (US and British invasions), 2003-2015 Kuwait: 1991 Somalia: 1993, 2007-2008, 2011 Bosnia: 1994, 1995 Sudan: 1998 Afghanistan: 1998, 2001-2015 Yugoslavia: September 1995 where the "Tornados" of the 154th Group of Ghedi and 1999 also participated. Yemen: 2002, 2009, 2011, 2024 2025 Pakistan: 2007-2015 Syria: 2014-2015 Iran: 2025. Yet there are politicians and even soldiers who appreciate these "exporters of democracy", who have razed entire Italian cities to the ground and Cagliari knows something about it. Olbia was also destroyed and Civitavecchia, Naples and Montecassino were also bombed. - Nicolò Manca
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  • SAGRA delle banalità – Opinionisti da strapazzo in salsa NATO

    Di solito non mi appassiona il tiro al bersaglio contro politici e personaggi pubblici che non brillano per acume – o per simpatia. Ma quando si scavalca l’asticella della decenza, soprattutto su un tema già esplosivo di suo come la famigerata NATO, allora vale la pena fermarsi e segnalare.
    Perché il rischio concreto è quello di sparare bestialità o ridurre tutto alle solite risse tra parrocchie ideologiche. Una specialità tutta italiana, purtroppo.

    La nota positiva – si fa per dire – è che, stavolta, le perle arrivano da entrambi i poli politici, il che mi esonera (si spera) da qualunque accusa di faziosità.
    Con buona pace per la par condicio, direi: "ognuno ha perso la sua buona occasione per tacere".

    Cominciamo da Guido Crosetto, Ministro della Difesa, che ci ha regalato una riflessione a metà tra l’epifania adolescenziale e la saggezza del bar sotto casa. Il tutto, ovviamente, condito dal tono saggio di chi – fino a qualche anno fa – si occupava di ben altro rispetto alla sicurezza nazionale, su cui oggi si sta “formando in corsa”.

    Ecco il passaggio cult, direttamente da un evento a Padova:

    ❗️ "La Nato, così com’è, non ha più ragione di esistere. Una volta il centro del mondo era l'Oceano Atlantico, ora è il mondo. Una volta Usa ed Europa erano il centro, ora c'è tutto il resto con cui va costruito un rapporto. Se la Nato nasce per garantire la pace e la mutua difesa o diventa un'organizzazione che si prende questo compito parlando con il Sud del mondo, diventa quindi qualcosa di profondamente diverso, oppure non raggiungeremo l'obiettivo di avere sicurezza all'interno di regole che valgano per tutti."

    Ora: davvero ci si accorge solo oggi che il mondo è cambiato?
    Davvero siamo così sorpresi dall’interdipendenza globale, creata anche dalla globalizzazione che noi stessi abbiamo promosso?

    Ma la domanda vera è un’altra:
    Stiamo lavorando concretamente alla ridefinizione del ruolo della NATO, o ci limitiamo alla solita retorica da salotto buono?
    Perché, a occhio, sembrerebbe più la seconda. Anche perché quando si tratta di alleanze internazionali, la nostra postura continua a essere quella di uno studente modello filoyankee, incapace di pensiero autonomo.

    Passiamo ora alla seconda perla della giornata: quella dell’europarlamentare Pina Picierno, che torna alla ribalta con una delle sue ormai celebri “verità moderate”, che riescono nell'impresa di non dire nulla, dicendo tutto.

    L’occasione? Il corteo “Stop Rearm Europe” a Roma, organizzato come risposta pacifista (e contestazione politica) al vertice NATO in corso all’Aja, dove si discute – tra l’altro – dell’aumento delle spese militari europee al 5% .

    Che il corteo rischi di trasformarsi in una passerella elettorale? Vero.
    Che però la sparata cerchiobottista della Picierno sia tanto banale quanto prevedibile? Anche.

    Non sorprende infatti che nemmeno Elly Schlein partecipi ufficialmente alla manifestazione. Il PD, come da copione, si limita a lasciare “libertà di coscienza” a iscritti e militanti.
    Tradotto: paraculaggine istituzionale.

    Ed ecco l’esternazione della Picierno, che merita un posto nella vetrina delle frasi fatte a uso parlamentare:

    ❗️ “Il Pd ha scelto di non prendere parte ufficialmente alla manifestazione proprio perché siamo impegnati a lavorare, dentro le istituzioni, per migliorare le proposte europee, come è giusto e doveroso fare. Aderire a un corteo che contesta radicalmente quelle stesse proposte mi sembrerebbe, da un lato, controproducente, dall’altro profondamente sbagliato – spiega – Sarebbe un esempio di quella politica che preferisce piegare la realtà ai propri desideri. La parola ‘pace’ è la prima del nostro lessico ed è chiaro che siamo tutti pacifisti: tutti vogliamo la pace, tutti siamo convinti che sia la condizione migliore in cui vivere. Ma la realtà, oggi, nel mondo, è ben diversa. Ignorarla o fingere che non esista è un atteggiamento che non può appartenere a chi ha responsabilità di governo. Questa iniziativa strampalata di Conte assomiglia più a una riunione da centro sociale: si propone come contromanifestazione rispetto a un vertice Nato che invece è molto atteso, molto importante.”

    Ora: davvero una manifestazione – condivisibile o meno – rappresenta un atto di infantilismo politico?
    O è solo una voce fuori dal coro che dà fastidio al nuovo ordine militarizzato che l’Europa sta cercando di costruire a colpi di percentuali di PIL in armamenti?

    Allora, che dire? È sbagliato manifestare in piazza, a prescindere dal colore politico?
    È più saggio bruciare un altro 5% dei redditi dei cittadini europei, destinandolo a un aumento delle spese belliche che – oltre a ingrassare pochi – alimenta logiche da guerra permanente e contribuisce all’inquinamento e alla distruzione globale?

    Se questa è la “visione strategica” della politica italiana – da destra a sinistra – non stupisce che l’ideale della pace sembri sempre più distante.

    Perché manca il coraggio di incidere davvero, di proporre una revisione strutturale e non decorativa della NATO.
    Molto più semplice è scambiarsi stoccate in pubblico e alimentare il teatrino.
    Così facendo, però, non si contribuisce né alla pace, né al dibattito.
    Anzi: si calpestano le coscienze di chi chiede solo chiarezza, informazione e senso.

    Del resto, la lezione è antica:

    > "Il bel tacer non fu mai scritto."

    Chi ha davvero voluto cambiare le cose lo ha fatto. E non nei talk show.
    Hanno nomi e coordinate ben precise.
    Si chiamano BRICS.

    #NATO #politicaitaliana #Crosetto #Picierno #attualità #geopolitica #pace #StopRearmEurope #BRICS #militarismo #opinionepubblica
    🎭 SAGRA delle banalità – Opinionisti da strapazzo in salsa NATO Di solito non mi appassiona il tiro al bersaglio contro politici e personaggi pubblici che non brillano per acume – o per simpatia. Ma quando si scavalca l’asticella della decenza, soprattutto su un tema già esplosivo di suo come la famigerata NATO, allora vale la pena fermarsi e segnalare. Perché il rischio concreto è quello di sparare bestialità 🤡 o ridurre tutto alle solite risse tra parrocchie ideologiche. Una specialità tutta italiana, purtroppo. La nota positiva – si fa per dire – è che, stavolta, le perle arrivano da entrambi i poli politici, il che mi esonera (si spera) da qualunque accusa di faziosità. Con buona pace per la par condicio, direi: "ognuno ha perso la sua buona occasione per tacere". Cominciamo da Guido Crosetto, Ministro della Difesa, che ci ha regalato una riflessione a metà tra l’epifania adolescenziale e la saggezza del bar sotto casa. Il tutto, ovviamente, condito dal tono saggio di chi – fino a qualche anno fa – si occupava di ben altro rispetto alla sicurezza nazionale, su cui oggi si sta “formando in corsa”. Ecco il passaggio cult, direttamente da un evento a Padova: ❗️ "La Nato, così com’è, non ha più ragione di esistere. Una volta il centro del mondo era l'Oceano Atlantico, ora è il mondo. Una volta Usa ed Europa erano il centro, ora c'è tutto il resto con cui va costruito un rapporto. Se la Nato nasce per garantire la pace e la mutua difesa o diventa un'organizzazione che si prende questo compito parlando con il Sud del mondo, diventa quindi qualcosa di profondamente diverso, oppure non raggiungeremo l'obiettivo di avere sicurezza all'interno di regole che valgano per tutti." Ora: davvero ci si accorge solo oggi che il mondo è cambiato? 🌍 Davvero siamo così sorpresi dall’interdipendenza globale, creata anche dalla globalizzazione che noi stessi abbiamo promosso? Ma la domanda vera è un’altra: 👉 Stiamo lavorando concretamente alla ridefinizione del ruolo della NATO, o ci limitiamo alla solita retorica da salotto buono? Perché, a occhio, sembrerebbe più la seconda. Anche perché quando si tratta di alleanze internazionali, la nostra postura continua a essere quella di uno studente modello filoyankee, incapace di pensiero autonomo. Passiamo ora alla seconda perla 💎 della giornata: quella dell’europarlamentare Pina Picierno, che torna alla ribalta con una delle sue ormai celebri “verità moderate”, che riescono nell'impresa di non dire nulla, dicendo tutto. L’occasione? Il corteo “Stop Rearm Europe” a Roma, organizzato come risposta pacifista (e contestazione politica) al vertice NATO in corso all’Aja, dove si discute – tra l’altro – dell’aumento delle spese militari europee al 5% 📈. Che il corteo rischi di trasformarsi in una passerella elettorale? Vero. Che però la sparata cerchiobottista della Picierno sia tanto banale quanto prevedibile? Anche. Non sorprende infatti che nemmeno Elly Schlein partecipi ufficialmente alla manifestazione. Il PD, come da copione, si limita a lasciare “libertà di coscienza” a iscritti e militanti. Tradotto: paraculaggine istituzionale. Ed ecco l’esternazione della Picierno, che merita un posto nella vetrina delle frasi fatte a uso parlamentare: ❗️ “Il Pd ha scelto di non prendere parte ufficialmente alla manifestazione proprio perché siamo impegnati a lavorare, dentro le istituzioni, per migliorare le proposte europee, come è giusto e doveroso fare. Aderire a un corteo che contesta radicalmente quelle stesse proposte mi sembrerebbe, da un lato, controproducente, dall’altro profondamente sbagliato – spiega – Sarebbe un esempio di quella politica che preferisce piegare la realtà ai propri desideri. La parola ‘pace’ è la prima del nostro lessico ed è chiaro che siamo tutti pacifisti: tutti vogliamo la pace, tutti siamo convinti che sia la condizione migliore in cui vivere. Ma la realtà, oggi, nel mondo, è ben diversa. Ignorarla o fingere che non esista è un atteggiamento che non può appartenere a chi ha responsabilità di governo. Questa iniziativa strampalata di Conte assomiglia più a una riunione da centro sociale: si propone come contromanifestazione rispetto a un vertice Nato che invece è molto atteso, molto importante.” Ora: davvero una manifestazione – condivisibile o meno – rappresenta un atto di infantilismo politico? O è solo una voce fuori dal coro che dà fastidio al nuovo ordine militarizzato che l’Europa sta cercando di costruire a colpi di percentuali di PIL in armamenti? Allora, che dire? È sbagliato manifestare in piazza, a prescindere dal colore politico? ✊ È più saggio bruciare un altro 5% dei redditi dei cittadini europei, destinandolo a un aumento delle spese belliche che – oltre a ingrassare pochi – alimenta logiche da guerra permanente e contribuisce all’inquinamento e alla distruzione globale? 💸🔥🌫️ Se questa è la “visione strategica” della politica italiana – da destra a sinistra – non stupisce che l’ideale della pace sembri sempre più distante. Perché manca il coraggio di incidere davvero, di proporre una revisione strutturale e non decorativa della NATO. Molto più semplice è scambiarsi stoccate in pubblico e alimentare il teatrino. Così facendo, però, non si contribuisce né alla pace, né al dibattito. Anzi: si calpestano le coscienze di chi chiede solo chiarezza, informazione e senso. Del resto, la lezione è antica: > ✍️ "Il bel tacer non fu mai scritto." Chi ha davvero voluto cambiare le cose lo ha fatto. E non nei talk show. Hanno nomi e coordinate ben precise. 👉 Si chiamano BRICS. #NATO #politicaitaliana #Crosetto #Picierno #attualità #geopolitica #pace #StopRearmEurope #BRICS #militarismo #opinionepubblica
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  • E niente, vi hanno fatto credere che fosse tutto falso, tutta un'invenzione della 'Destra fascista'.
    Tutto per difendere la loro meravigliosa società multiculturale.

    E invece era tutto vero:

    Gruppi organizzati di immigrati musulmani provenienti dal Pakistan hanno rapito e violentato migliaia di ragazzine inglesi, prendendo di mira soprattutto le 'bianche inglesi'.

    Un fatto di una gravità inaudita, che praticamente tutti i media e i politici rossi hanno cercato di insabbiare.
    E niente, vi hanno fatto credere che fosse tutto falso, tutta un'invenzione della 'Destra fascista'. Tutto per difendere la loro meravigliosa società multiculturale. E invece era tutto vero: Gruppi organizzati di immigrati musulmani provenienti dal Pakistan hanno rapito e violentato migliaia di ragazzine inglesi, prendendo di mira soprattutto le 'bianche inglesi'. Un fatto di una gravità inaudita, che praticamente tutti i media e i politici rossi hanno cercato di insabbiare.
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  • QUESTI FOLLI VOGLINO PORTARCI ALLA TERZA GUERRA MONDIALE!

    “Il coinvolgimento diretto nella guerra è evidente, la Germania sta scivolando lungo lo stesso piano inclinato che l’ha già portata al collasso un paio di volte nel secolo scorso. Spero che politici responsabili in questo Paese arrivino alla giusta conclusione e fermino la follia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov in un’intervista alla tv di Stato russa, dopo che il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha confermato la revoca di ogni restrizione all’Ucraina sull’uso degli armamenti forniti da Berlino e l’intenzione di aiutare Kiev a costruire missili a lungo raggio.

    Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/05/28/ucraina-zelensky-mosca-ha-inviato-50mila-uomini-verso-sumy-per-una-nuova-offensiva-oggi-vede-merz-a-berlino/8005435/
    QUESTI FOLLI VOGLINO PORTARCI ALLA TERZA GUERRA MONDIALE! “Il coinvolgimento diretto nella guerra è evidente, la Germania sta scivolando lungo lo stesso piano inclinato che l’ha già portata al collasso un paio di volte nel secolo scorso. Spero che politici responsabili in questo Paese arrivino alla giusta conclusione e fermino la follia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov in un’intervista alla tv di Stato russa, dopo che il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha confermato la revoca di ogni restrizione all’Ucraina sull’uso degli armamenti forniti da Berlino e l’intenzione di aiutare Kiev a costruire missili a lungo raggio. Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/05/28/ucraina-zelensky-mosca-ha-inviato-50mila-uomini-verso-sumy-per-una-nuova-offensiva-oggi-vede-merz-a-berlino/8005435/
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  • VERITA' RIVELATA
    NOVITÀ: il presidente Trump ha appena detto a bassa voce la cosa più importante: le grandi aziende farmaceutiche POSSIEDONO i vostri politici. "È la lobby più potente del mondo. Quella delle case farmaceutiche", ha detto. “Hanno un potere enorme sul Senato, sulla Camera, sui governatori, su tutti.” Trump ha svelato un segreto di Pulcinella che nessun altro presidente oserebbe: chi fa le leggi è comprato e pagato dall'industria farmaceutica. Ora lo sanno tutti.

    TRUTH REVEALED
    NEWS: President Trump just said the most important thing in a low voice: Big Pharma OWNS your politicians. “It’s the most powerful lobby in the world. The drug lobby,” he said. “They have enormous power over the Senate, the House, the governors, everyone.” Trump has revealed an open secret no other president would dare: Lawmakers are bought and paid for by the drug industry. Now everyone knows.

    Source: https://x.com/OrtigiaP/status/1925688189693411540?t=iSrtrA_pKLiTC18awxZJnA&s=19
    VERITA' RIVELATA NOVITÀ: il presidente Trump ha appena detto a bassa voce la cosa più importante: le grandi aziende farmaceutiche POSSIEDONO i vostri politici. "È la lobby più potente del mondo. Quella delle case farmaceutiche", ha detto. “Hanno un potere enorme sul Senato, sulla Camera, sui governatori, su tutti.” Trump ha svelato un segreto di Pulcinella che nessun altro presidente oserebbe: chi fa le leggi è comprato e pagato dall'industria farmaceutica. Ora lo sanno tutti. TRUTH REVEALED NEWS: President Trump just said the most important thing in a low voice: Big Pharma OWNS your politicians. “It’s the most powerful lobby in the world. The drug lobby,” he said. “They have enormous power over the Senate, the House, the governors, everyone.” Trump has revealed an open secret no other president would dare: Lawmakers are bought and paid for by the drug industry. Now everyone knows. Source: https://x.com/OrtigiaP/status/1925688189693411540?t=iSrtrA_pKLiTC18awxZJnA&s=19
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  • RAI – Oscurantismo nostrano in prima serata

    Abbiamo fatto della libertà di espressione una bandiera. Abbiamo difeso voci scomode, icone come Julian Assange, abbiamo creduto che un servizio pubblico dovesse servire... il pubblico. E invece? Ecco l’ennesima dimostrazione che servizio pubblico non significa più informazione pluralista, ma piuttosto esecuzione di ordini dall’alto.

    Mentre politici di primo piano invitano apertamente a disertare le urne (una roba che in altri Paesi suonerebbe come un golpe), la RAI – che ricordiamolo, paghiamo noi – si chiude in un silenzio assordante.
    Zero dibattiti, zero servizi informativi, zero spazio ai cittadini.
    Il referendum? Non pervenuto.
    Eppure, si parla di un voto che riguarda diritti, libertà, e futuro. Ma il grande assente in questa democrazia mutilata è proprio lui: l’accesso all’informazione.
    Questo blackout mediatico non è una svista: è una scelta.

    E allora ci chiediamo: con quale faccia si ripresenteranno tra qualche mese a chiederci fiducia, consenso, legittimità

    Ma attenzione: non è il momento di scivolare nel vittimismo o nella sterile indignazione da social. Il cambiamento non passa solo dalle denunce, ma dall’azione. E oggi l’azione concreta è firmare e diffondere questa petizione nata dal basso, da chi crede ancora nella Democrazia Diretta e nella partecipazione attiva:

    FIRMA QUI:

    https://www.change.org/p/la-rai-deve-informare-non-censurare-stop-all-oscuramento-dei-referendum

    Unisciti anche tu alla richiesta di trasparenza: la RAI deve informare, non censurare.

    Le contraddizioni del nostro Paese le conosciamo bene. Ma non possono diventare un alibi per arrenderci.
    Non lasciamo che l’informazione diventi un privilegio riservato a pochi.

    Non deleghiamo, partecipiamo.
    Facciamoci sentire. Adesso.

    #StopCensuraRAI #Referendum2025 #LibertàDiInformazione #ServizioPubblico #DemocraziaDiretta #PartecipazioneAttiva #InformazioneÈPotere #FirmaLaPetizione #ControLOscurantismo #LaRAISeiTu
    RAI – Oscurantismo nostrano in prima serata 📺🕳️ Abbiamo fatto della libertà di espressione una bandiera. Abbiamo difeso voci scomode, icone come Julian Assange, abbiamo creduto che un servizio pubblico dovesse servire... il pubblico. E invece? Ecco l’ennesima dimostrazione che servizio pubblico non significa più informazione pluralista, ma piuttosto esecuzione di ordini dall’alto. Mentre politici di primo piano invitano apertamente a disertare le urne (una roba che in altri Paesi suonerebbe come un golpe), la RAI – che ricordiamolo, paghiamo noi – si chiude in un silenzio assordante. Zero dibattiti, zero servizi informativi, zero spazio ai cittadini. Il referendum? Non pervenuto. Eppure, si parla di un voto che riguarda diritti, libertà, e futuro. Ma il grande assente in questa democrazia mutilata è proprio lui: l’accesso all’informazione. Questo blackout mediatico non è una svista: è una scelta. E allora ci chiediamo: con quale faccia si ripresenteranno tra qualche mese a chiederci fiducia, consenso, legittimità⁉️ Ma attenzione: non è il momento di scivolare nel vittimismo o nella sterile indignazione da social. Il cambiamento non passa solo dalle denunce, ma dall’azione. E oggi l’azione concreta è firmare e diffondere questa petizione nata dal basso, da chi crede ancora nella Democrazia Diretta e nella partecipazione attiva: 👉FIRMA QUI: https://www.change.org/p/la-rai-deve-informare-non-censurare-stop-all-oscuramento-dei-referendum Unisciti anche tu alla richiesta di trasparenza: la RAI deve informare, non censurare. Le contraddizioni del nostro Paese le conosciamo bene. Ma non possono diventare un alibi per arrenderci. Non lasciamo che l’informazione diventi un privilegio riservato a pochi. Non deleghiamo, partecipiamo. Facciamoci sentire. Adesso. #StopCensuraRAI #Referendum2025 #LibertàDiInformazione #ServizioPubblico #DemocraziaDiretta #PartecipazioneAttiva #InformazioneÈPotere #FirmaLaPetizione #ControLOscurantismo #LaRAISeiTu
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  • Nella Riunione della Camera in Lussemburgo datata 23 Aprile 2025, Amar Goudjil (politico francese che fa parte del partito della Le Pen) sdogana il grafene e nanoparticelle presenti nei vaccini, parlando chiaramente di crimini contro l'Umanità

    L'ordine del giorno di questa seduta era: "Istituzione di una commissione d'inchiesta multidisciplinare indipendente volta a trarre conclusioni sulla realtà sanitaria, statistica, scientifica e politica del periodo Covid-19 in Lussemburgo".

    Goudjil parla anche di metalli pesanti e 55 componenti non dichiarati, trovati in quelli che loro chiamano vaccini.

    E' tutto esposto alla luce del sole.

    Manca solo una componente al quadro: il dolce tintinnio delle manette. Ne pregustiamo il momento con bramosia.


    In the Chamber Meeting in Luxembourg dated April 23, 2025, Amar Goudjil (French politician who is part of Le Pen's party) clears graphene and nanoparticles present in vaccines, clearly speaking of crimes against humanity

    The agenda of this session was: "Establishment of an independent multidisciplinary commission of inquiry aimed at drawing conclusions on the health, statistical, scientific and political reality of the Covid-19 period in Luxembourg".

    Goudjil also speaks of heavy metals and 55 undeclared components, found in what they call vaccines.

    It is all exposed to the light of day.

    Only one component is missing from the picture: the sweet clinking of handcuffs. We eagerly anticipate this moment.

    Source: https://www.chd.lu/fr/meeting/13458
    Sottotitoli: https://t.me/mpowertranslations/119

    In_Telegram_Veritas
    Nella Riunione della Camera in Lussemburgo datata 23 Aprile 2025, Amar Goudjil (politico francese che fa parte del partito della Le Pen) sdogana il grafene e nanoparticelle presenti nei vaccini, parlando chiaramente di crimini contro l'Umanità L'ordine del giorno di questa seduta era: "Istituzione di una commissione d'inchiesta multidisciplinare indipendente volta a trarre conclusioni sulla realtà sanitaria, statistica, scientifica e politica del periodo Covid-19 in Lussemburgo". Goudjil parla anche di metalli pesanti e 55 componenti non dichiarati, trovati in quelli che loro chiamano vaccini. E' tutto esposto alla luce del sole. Manca solo una componente al quadro: il dolce tintinnio delle manette. Ne pregustiamo il momento con bramosia. In the Chamber Meeting in Luxembourg dated April 23, 2025, Amar Goudjil (French politician who is part of Le Pen's party) clears graphene and nanoparticles present in vaccines, clearly speaking of crimes against humanity The agenda of this session was: "Establishment of an independent multidisciplinary commission of inquiry aimed at drawing conclusions on the health, statistical, scientific and political reality of the Covid-19 period in Luxembourg". Goudjil also speaks of heavy metals and 55 undeclared components, found in what they call vaccines. It is all exposed to the light of day. Only one component is missing from the picture: the sweet clinking of handcuffs. We eagerly anticipate this moment. Source: https://www.chd.lu/fr/meeting/13458 Sottotitoli: https://t.me/mpowertranslations/119 🔗 In_Telegram_Veritas
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  • ATTENZIONE a QUELLO CHE VIENE DETTO! MASSIMA DIFFUSIONE!
    AIFA dichiara ufficialmente che i trattamenti a mRNA NON bloccavano l'infezione e che erano POTENZIALMENTE TOSSICI E NOCIVI.

    E ancora oggi nessuno dei medici o politici conniventi è stato indagato, processato e condannato.

    Source: https://x.com/elisamariastel1/status/1918596690065436728
    ATTENZIONE a QUELLO CHE VIENE DETTO! MASSIMA DIFFUSIONE! AIFA dichiara ufficialmente che i trattamenti a mRNA NON bloccavano l'infezione e che erano POTENZIALMENTE TOSSICI E NOCIVI. E ancora oggi nessuno dei medici o politici conniventi è stato indagato, processato e condannato. Source: https://x.com/elisamariastel1/status/1918596690065436728
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