• HA VINTO LA SCIENZA DEL CONFLITTO D'INTERESSI. SCHILLACI "BASTA CON I NOVAX, SCIOLGO LA COMMISSIONE"

    Vi avevo già preannunciato che si trattava di un mero contentino di propaganda, elargito da un merdoso governo di traditori (quelli traditi sono quei poveri ebeti che l'hanno votato), e che la scelta di Bellavite e Serravalle restava comunque del tutto ininfluente data la minoranza assoluta che avrebbe rappresentato (22 uomini di scienza, 2 fra quelli critici nei confronti dei vaccini).

    🔺️L'indole dell'ipervaccinista Schillaci ha tenuto botta per "un giro di lancette". Troppo complesso resistere alle multinazionali del farmaco, ai biechi interessi ed all'apparato politico tutto che esige l'allineamento totale della narrazione scientifica al dogmatismo vaccinale.

    Ridicoli i trionfalismi di quei quattro scappati di casa dei propagandisti del governo Meloni e di quei gatekeeper di informazione e controinformazione, che avevano immediatamente spacciato la nomina per una rivoluzione.

    Schillaci si rimangia tutto. Basta NoVax e la commissione è sciolta.

    👨🏻‍🦲Bassetti se ne bea. Ha vinto la scienzah delle spietate multinazionali farmaceutiche e del conflitto di interesse.

    Vogliamo che cambi qualcosa? È sempre più chiaro che bisogna cambiare sistema di organizzazione della società e riprenderci il potere al fine di consegnarne la amministrazione al popolo senza alcuna rappresentanza partitico-politica. Tutto il resto sono chiacchiere vuote di chi vuole illudersi che qualcosa possa cambiare in positivo senza che si debba rischiare ciascuno di noi in proprio per cambiare tutto sin dalla radice.

    Approfondimenti a seguito, visionali tutti, è importante esserne informati.

    NOVAX TRA I CONSULENTI SUI VACCINI "SCELTA SCONCERTANTE"
    t.me/ugofuoco/5283

    AUMENTO MORTALITÀ PER TUTTE LE CAUSE DOPO VACCINI, CENSURA PLUMBEA SUL TEMA PER RAGIONI ECONOMICHE E PSICOLOGICHE. LE PERSONE SONO ORMAI CONSAPEVOLI DI ESSERE STATE INGANNATE MA PREFERISCONO NON PENSARCI
    t.me/ugofuoco/4626

    BOMBA DEL DR. PAOLO BELLAVITE "NANOPARTICELLE DEI VACCINI FINISCONO NEL CUORE ED INDUCONO GRAVE REAZIONE AUTOIMMUNE"
    t.me/ugofuoco/1660

    DR. BELLAVITE 'LA SPIKE È STATA TROVATA NEL SANGUE, NEL FEGATO, NELLA MILZA, NELLE OVAIE, NELLE GHIANDOLE SURRENALI. QUESTA LA RAGIONE DI PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI, CARDIACHE ED EMORRAGICHE'
    t.me/ugofuoco/789

    CONDIVIDIAMO OVUNQUE PER COSTRUIRE CONSAPEVOLEZZA. DIFFONDIAMO SU WHATSAPP, TWITTER, TIK TOK, INSTAGRAM, TELEGRAM E FACEBOOK.
    🔴💣HA VINTO LA SCIENZA DEL CONFLITTO D'INTERESSI. SCHILLACI "BASTA CON I NOVAX, SCIOLGO LA COMMISSIONE" 🔥Vi avevo già preannunciato che si trattava di un mero contentino di propaganda, elargito da un merdoso governo di traditori (quelli traditi sono quei poveri ebeti che l'hanno votato), e che la scelta di Bellavite e Serravalle restava comunque del tutto ininfluente data la minoranza assoluta che avrebbe rappresentato (22 uomini di scienza, 2 fra quelli critici nei confronti dei vaccini). 🔺️L'indole dell'ipervaccinista Schillaci ha tenuto botta per "un giro di lancette". Troppo complesso resistere alle multinazionali del farmaco, ai biechi interessi ed all'apparato politico tutto che esige l'allineamento totale della narrazione scientifica al dogmatismo vaccinale. ⚡Ridicoli i trionfalismi di quei quattro scappati di casa dei propagandisti del governo Meloni e di quei gatekeeper di informazione e controinformazione, che avevano immediatamente spacciato la nomina per una rivoluzione. 🔻Schillaci si rimangia tutto. Basta NoVax e la commissione è sciolta. 👨🏻‍🦲Bassetti se ne bea. Ha vinto la scienzah delle spietate multinazionali farmaceutiche e del conflitto di interesse. 🏴‍☠️Vogliamo che cambi qualcosa? È sempre più chiaro che bisogna cambiare sistema di organizzazione della società e riprenderci il potere al fine di consegnarne la amministrazione al popolo senza alcuna rappresentanza partitico-politica. Tutto il resto sono chiacchiere vuote di chi vuole illudersi che qualcosa possa cambiare in positivo senza che si debba rischiare ciascuno di noi in proprio per cambiare tutto sin dalla radice. ▪️Approfondimenti a seguito, visionali tutti, è importante esserne informati. ⚠️NOVAX TRA I CONSULENTI SUI VACCINI "SCELTA SCONCERTANTE" ➡️ t.me/ugofuoco/5283 ⚠️AUMENTO MORTALITÀ PER TUTTE LE CAUSE DOPO VACCINI, CENSURA PLUMBEA SUL TEMA PER RAGIONI ECONOMICHE E PSICOLOGICHE. LE PERSONE SONO ORMAI CONSAPEVOLI DI ESSERE STATE INGANNATE MA PREFERISCONO NON PENSARCI ➡️ t.me/ugofuoco/4626 ⚠️BOMBA DEL DR. PAOLO BELLAVITE "NANOPARTICELLE DEI VACCINI FINISCONO NEL CUORE ED INDUCONO GRAVE REAZIONE AUTOIMMUNE" ➡️ t.me/ugofuoco/1660 ⚠️DR. BELLAVITE 'LA SPIKE È STATA TROVATA NEL SANGUE, NEL FEGATO, NELLA MILZA, NELLE OVAIE, NELLE GHIANDOLE SURRENALI. QUESTA LA RAGIONE DI PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI, CARDIACHE ED EMORRAGICHE' ➡️ t.me/ugofuoco/789 ✅CONDIVIDIAMO OVUNQUE PER COSTRUIRE CONSAPEVOLEZZA. DIFFONDIAMO SU WHATSAPP, TWITTER, TIK TOK, INSTAGRAM, TELEGRAM E FACEBOOK.
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  • OLTRE IL DANNO, LA BEFFA

    Giorni fa, nei miei soliti pellegrinaggi in metropolitana tra un vagone e l’altro, mi è cascato l’occhio su un manifesto pubblicitario che mi ha urtato come una bestemmia in Duomo.
    Leonardo da Vinci, in posa da artista ispirato, osservato da una turista-cartolina nel cortile delle armi del Castello Sforzesco. E quindi? E quindi anche una bella scritta patinata:

    "MILANO, WHERE YOU CAN SEE LEONARDO EVERYWHERE".

    In inglese, of course. Perché siamo la città figa, quella che strizza l’occhio all’investitore straniero, mica al cittadino milanese medio.

    Peccato però che, mentre ci raccontano la favoletta del Leonardo ovunque, stiano per spegnere uno dei pochi spazi dove Leonardo lo vedevi per davvero: il Museo Leonardo3.
    E allora mi chiedo:
    Ma ci prendete per il culo con Photoshop?
    Leonardo ovunque… tranne dove serve.
    Questa roba non è promozione culturale, è marketing tossico con spruzzata di ipocrisia istituzionale.

    Ma facciamo ordine :
    Il Museo Leonardo3 è un’istituzione culturale che ha attratto centinaia di migliaia di visitatori e valorizzato il genio di Leonardo da Vinci in modo unico. Ma da qualche tempo il Comune ha deciso di non rinnovare la concessione degli spazi in Galleria Vittorio Emanuele II, senza spiegazioni pubbliche chiare.

    Massimiliano Lisa, che di mestiere fa il direttore, non il burattino, ha iniziato a fare domande scomode ma sacrosante :

    Perché un museo che la stessa amministrazione definiva "eccellenza culturale" fino all’altro ieri oggi diventa improvvisamente abusivo da cacciare

    Invece di chiarire, il Comune cosa fa? Denuncia Lisa per diffamazione. Eh beh certo...
    Silenzio sulle accuse, rumore di carte bollate.

    E allora Lisa risponde. E lo fa come si deve:

    ⚫️“Il Comune di Milano, anziché rispondere nel merito, ha scelto la via dell’intimidazione. La querela è un gesto disperato, che ha il solo scopo di zittire chi ha chiesto trasparenza.”

    Le domande che ha sollevato non erano insulti o illazioni. Erano richieste legittime, precise, documentate.

    ⚫️ “Non ho fatto altro che denunciare pubblicamente e attraverso esposti alla Procura e alla Corte dei Conti delle anomalie gravi sulla gestione degli spazi pubblici. Ma qui non si può parlare: si viene attaccati, messi a tacere.”

    Lisa racconta di una macchina del fango mascherata da legalità, dove chi disturba il manovratore finisce sotto accusa:

    ⚫️“Due anni fa ci definivano un ‘pezzo importante dell’offerta culturale milanese’. Ora ci trattano da clandestini. La verità? Abbiamo toccato nervi scoperti, e chi comanda non ama essere messo in discussione.”

    Lisa ha consegnato prove, testimonianze, dettagli. Ma il Comune risponde solo con carte bollate.

    ⚫️“Non mi fermerò. La mia battaglia non è più solo per il Museo Leonardo3, ma per un sistema che va smontato pezzo per pezzo. Milano merita trasparenza, non teatrini.”

    Milano è diventata 'sta roba qua

    Io sono incazzato.
    Incazzato perché la Milano che predica trasparenza, cultura e antifascismo… poi ti denuncia perché hai chiesto di leggere le carte.
    Incazzato perché questa sinistra borghese da salotto, che si riempie la bocca di parole come “partecipazione”, “bene comune”, “spazi della città”, reprime e zittisce chi mette in discussione la narrazione ufficiale.

    E quindi, no: Leonardo NON è ovunque.
    Ovunque vedo solo ignoranza istituzionalizzata, doppi standard, facciate rifatte per Expo e una schizofrenia culturale che rasenta il grottesco.
    E mentre la città si fa bella per la foto profilo internazionale, a noi resta solo il diritto di stare zitti.

    Mi spiace, ma no: questa Milano non mi rappresenta.

    ⛔️ #Leonardo3NonSiTocca

    #MilanoVergogna #MuseoLeonardo3 #SalaRispondi #NoAllaCensura #LeonardoLoVogliamoQui
    #CulturaSottoAttacco #StopAllaRepressione #MilanoFacciSognareMaDavvero #noninsilenzio
    🧠 OLTRE IL DANNO, LA BEFFA 💥 Giorni fa, nei miei soliti pellegrinaggi in metropolitana tra un vagone e l’altro, mi è cascato l’occhio su un manifesto pubblicitario che mi ha urtato come una bestemmia in Duomo. Leonardo da Vinci, in posa da artista ispirato, osservato da una turista-cartolina nel cortile delle armi del Castello Sforzesco. E quindi? E quindi anche una bella scritta patinata: "MILANO, WHERE YOU CAN SEE LEONARDO EVERYWHERE". In inglese, of course. Perché siamo la città figa, quella che strizza l’occhio all’investitore straniero, mica al cittadino milanese medio. Peccato però che, mentre ci raccontano la favoletta del Leonardo ovunque, stiano per spegnere uno dei pochi spazi dove Leonardo lo vedevi per davvero: il Museo Leonardo3. E allora mi chiedo: Ma ci prendete per il culo con Photoshop? Leonardo ovunque… tranne dove serve. Questa roba non è promozione culturale, è marketing tossico con spruzzata di ipocrisia istituzionale. 👉Ma facciamo ordine : Il Museo Leonardo3 è un’istituzione culturale che ha attratto centinaia di migliaia di visitatori e valorizzato il genio di Leonardo da Vinci in modo unico. Ma da qualche tempo il Comune ha deciso di non rinnovare la concessione degli spazi in Galleria Vittorio Emanuele II, senza spiegazioni pubbliche chiare. Massimiliano Lisa, che di mestiere fa il direttore, non il burattino, ha iniziato a fare domande scomode ma sacrosante : Perché un museo che la stessa amministrazione definiva "eccellenza culturale" fino all’altro ieri oggi diventa improvvisamente abusivo da cacciare⁉️ Invece di chiarire, il Comune cosa fa? Denuncia Lisa per diffamazione. Eh beh certo... Silenzio sulle accuse, rumore di carte bollate. E allora Lisa risponde. E lo fa come si deve: ⚫️“Il Comune di Milano, anziché rispondere nel merito, ha scelto la via dell’intimidazione. La querela è un gesto disperato, che ha il solo scopo di zittire chi ha chiesto trasparenza.” Le domande che ha sollevato non erano insulti o illazioni. Erano richieste legittime, precise, documentate. ⚫️ “Non ho fatto altro che denunciare pubblicamente e attraverso esposti alla Procura e alla Corte dei Conti delle anomalie gravi sulla gestione degli spazi pubblici. Ma qui non si può parlare: si viene attaccati, messi a tacere.” Lisa racconta di una macchina del fango mascherata da legalità, dove chi disturba il manovratore finisce sotto accusa: ⚫️“Due anni fa ci definivano un ‘pezzo importante dell’offerta culturale milanese’. Ora ci trattano da clandestini. La verità? Abbiamo toccato nervi scoperti, e chi comanda non ama essere messo in discussione.” Lisa ha consegnato prove, testimonianze, dettagli. Ma il Comune risponde solo con carte bollate. ⚫️“Non mi fermerò. La mia battaglia non è più solo per il Museo Leonardo3, ma per un sistema che va smontato pezzo per pezzo. Milano merita trasparenza, non teatrini.” 😡 Milano è diventata 'sta roba qua Io sono incazzato. Incazzato perché la Milano che predica trasparenza, cultura e antifascismo… poi ti denuncia perché hai chiesto di leggere le carte. Incazzato perché questa sinistra borghese da salotto, che si riempie la bocca di parole come “partecipazione”, “bene comune”, “spazi della città”, reprime e zittisce chi mette in discussione la narrazione ufficiale. E quindi, no: Leonardo NON è ovunque. Ovunque vedo solo ignoranza istituzionalizzata, doppi standard, facciate rifatte per Expo e una schizofrenia culturale che rasenta il grottesco. E mentre la città si fa bella per la foto profilo internazionale, a noi resta solo il diritto di stare zitti. Mi spiace, ma no: questa Milano non mi rappresenta. ⛔️ #Leonardo3NonSiTocca #MilanoVergogna #MuseoLeonardo3 #SalaRispondi #NoAllaCensura #LeonardoLoVogliamoQui #CulturaSottoAttacco #StopAllaRepressione #MilanoFacciSognareMaDavvero #noninsilenzio
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  • LETTERA aperta del Dottor Andrea Stramezzi a Giorgia Meloni.

    Chiar.mo Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, mi permetto di scrivere pubblicamente all’Eccellenza Vostra, sperando in una Sua cortese risposta.

    Sono passati quattro anni, da quando il 21 Luglio 2021, Il Premier Mario Draghi destinò forte e chiaro ai cittadini italiani un messaggio univoco e apodittico, quanto scientificamente falso, dandoci del tu, con tono paternalistico e patriarcale: “Non ti vaccini, ti ammali, muori e fai morire gli altri; se ti vaccini non ti ammali e non contagi gli altri”.

    Dopo le elezioni, il Governo è cambiato, ma in questi mille giorni dal Suo insediamento, On.Meloni, molte decisioni governative sul tema, hanno deluso gli italiani e soprattutto gli elettori di Lega e FdI.

    Mi riferisco ad alcune nomine di ex collaboratori di Speranza, del CTS o di vaccinisti convinti al vertice delle Autorità Sanitarie, che infatti continuano a raccomandare le vaccinazioni mRNA “anti” Covid, ormai in assenza di Pandemia o di focolai locali, persino nei bimbi piccoli e nelle gestanti, ignorando migliaia di pubblicazioni scientifiche che ne evidenziano la pericolosità, e che dimostrano una connessione della tossina (leggesi veleno) Spike vaccinale, all’importante aumento di decessi, di morti improvvise e di gravi patologie, fra i quali il cancro, le malattie autoimmuni, quelle cardio circolatorie, tra cui le miocarditi soprattutto nei giovani sportivi, le malattie neurologiche a livello delle piccole fibre e del SNC, etc.

    Anche le speranze riposte nella Commissione Parlamentare d’Inchiesta, di fare piena luce sulla inconsistenza scientifica alla base delle decisioni politiche, sono andate deluse.

    Non convocando e audendo, nonostante le molte promesse personali, alcuni medici “informati sui fatti”, la cui testimonianza (per la quale richiesta abbiamo consegnato al Presidente Lisei, 70mila firme di cittadini, di cui qualche migliaia di Medici e Associazioni) accompagnata da dati scientifici e clinici, sarebbe stata determinante, per additare e stigmatizzare come criminali molte decisioni politiche responsabili di averci privato della libertà (di passeggiare, di muoversi all’interno della Nazione, di andare a trovare figli o nonni a Natale, di andare a lavorare e persino di recarsi in chiesa per una Messa o per un funerale e dei diritti costituzionali, come quello del lavoro e del salario, quello di manifestare e di esprimere la propria opinione, dando mandato politico a tutti gli attori di negare le autopsie e addirittura di osteggiare le esistenti ed efficaci terapie domiciliari e ospedaliere, allo scopo di incutere paura, provocando, per colpa o per dolo, 190mila omicidi, poiché erano tutte morti evitabili (anche i centenari, con cinque copatologie, erano salvabili, come ho dimostrato io e molti altri colleghi salvandoli a casa e in Ospedale) per indurre i sudditi a correre agli hub vaccinali a inocularsi un pro-farmaco genico, che già sapevamo fosse INUTILE poiché le terapie esistevano, INEFFICACE, poiché il SARS-CoV-2 è un virus del raffreddore modificato in laboratorio e come quello naturale non potrà mai dare immunità da guarigione, di gregge e da vaccino, PERICOLOSO, perché realizzato in fretta con nuova tecnologia genica avendolo sperimentato solo per cinque settimane su pochi soggetti (senza poi divulgare che già prima della autorizzazione al commercio, oltre mille soggetti facenti parte dei trial erano deceduti).

    Nel 2020, quando sentivo parlare di ricerca di un vaccino, pensavo fossero solo ignoranti. Poi, quando è stato annunciato e ne abbiamo saputo di più, mi sono preoccupato.

    Ma soprattutto, a Gennaio 2021, quando le autorità sanitarie di tutto il mondo occidentale ancora parlavano di una dose + una di richiamo, mentre io, sul computer del Ministero Salute, ricevevo e-mail dell’OMS, di FDA, di EMA e di Ministeri analoghi di molte Nazioni, e vidi i dati degli ordini di acquisto dei sieri del Regno Unito e di Malta, dopo essere saltato in piedi, ho capito che era un disegno criminale globale, ben preparato.

    Con circa 60 Milioni di abitanti, il Regno Unito aveva già ordinato 500 Milioni di dosi, mentre Malta, con circa 500mila abitanti, 4 Milioni di dosi.

    A Gennaio 2020 avevano già deciso di farci 8 inoculazioni!

    Peccato che in Commissione, queste cose e molte altre, non potrà venire a dirvele nessuno, Sen. Lisei, e… Borghi, Bagnai, Bonguerrieri, Gemmato, Bignami, Gardini.

    Un altro atto, l’approvazione del nuovo Piano Pandemico Nazionale, pur specificando la necessità di approvazione del Parlamento, per norme liberticide anticostituzionali prima estese con DPCM, di fatti ha reso ripetibili e possibili, molti provvedimenti come lock-down e campagne vaccinali (che al terzo anno di Medicina insegnano non vadano mai fatte durante una epidemia o pandemia).

    Quindi, delusi e battaglieri, ci recammo in tanti a Giugno dello scorso anno, a Ginevra, per unirci a cittadini di molte Nazioni e protestare la nostra contrarietà, in occasione della 77ª Assemblea dell’OMS, che intendeva proporre con il proprio Piano Pandemico o in alternativa tramite le modifiche al Regolamento Sanitario Internazionale, di aumentare il proprio potere insindacabile, incrementandolo smisuratamente. rapinando parti importanti della sovranità degli Stati membri, con il pieno mandato al Direttore etiope di decidere da solo, chiuso nel suo ufficio, se nella tale Regione o Nazione fosse in atto una epidemia (non solo di malattia infettiva, ma anche se di natura sociale o climatica!!!), e quindi arrogarsi il potere di imporre un lockdown, un divieto di spostamento tra regioni, un obbligo vaccinale, i farmaci utilizzabili, il tipo di censura mediatica e delle pubblicazioni scientifiche e di asportare parti dei bilanci degli Stati, per contributo solidale.

    Adolfo era un bambino, a confronto di questo comunista, professionista del male, che tanto piace ai miliardari.

    Ebbene, come Lei sa, sul filo di lana della scadenza, solo due giorni fa, con la necessaria discrezione assoluta, per evitare che parti di maggioranza e opposizione, in accordo col colle, si mettessero di traverso, il Ministro Schillaci ha rigettato per iscritto tutte le modifiche previste al RSI.

    Sì, ora possiamo affermare che in qualcosa di importante, il Premier Meloni si è differenziato dal precedente, “vile affarista" (cit. Ex Presidente della Rebubblica , Cossiga).

    Abbiamo tirato in tanti un sospiro di sollievo, e siamo

    contenti di poterLa ringraziare sìnceramente, Premier Giorgia Meloni, e anche il suo Ministro Schillaci, il Governo e la maggioranza tutta, e in particolare alcuni parlamentari della Lega e di FdI, che hanno collaborato a ottenere, nel silenzio carbonaro, questo importante risultato.

    Ora, però, ci piacerebbe che non sia Ursula, a potersi sostituire a Tedros, con nuovi lacci e imposizioni UE, che sta già preparando per poterceli affibiare.

    Quindi, occhio, Signori, guardia alta.

    PS: Sarebbe chiedere troppo, che almeno una o due promesse elettorali venissero rispettate?

    Non so, a proposito di ridurre l'immigrazione, di eliminare masochistiche sanzioni alla Russia, magari investire in sanità e scuola e non in missili da regalare a un guerrafondaio, di progressiva uscita dall'UE e magari dall'Euro, così per buttarne lì qualcuna che avete fatto prima delle elezioni.

    Con Osservanza,

    porgo i saluti e l’augurio di un BUON lavoro.

    PS: a metà Maggio 2022, in occasione di un servizio di “Fuori dal Coro” relativo alla mia sospensione dall’Ordine dei Medici, Lei fu gentile a pubblicare sulla Sua pagina Fb, il video che mi riguardava e nel commento, giudicò “folle”, quella sospensione e dichiarò che FdI, sarebbe stata sempre al fianco di Medici come me, che andavano a curare e guarire a casa, le persone abbandonate.

    Ora Le chiedo sommessamente, se erano, come erano, provvedimenti sospensivi folli, non sarebbe il caso, di scrivere due righe in un Decreto Omnibus, che le rendano tutte nulle, in quanto contraddittorie, a causa della falsa narrazione pandemica?

    Sospensioni e radiazioni di Medici che hanno rispettato il Giuramento di Ippocrate e hanno fatto il loro dovere civico, sono ancora pendenti, su di noi.

    Non chiediamo medaglie, ma un poco di Giustizia, sì, per favore.

    Di Andrea Stramezzi


    Source: https://www.ilgiornaleditalia.it/news/politica/721652/vaccino-covid-4-anni-dallobbligo-imposto-da-draghi-lettera-aperta-a-meloni-sapevamo-tutti-fosse-inutile-inefficace-e-pericoloso.html?utm_source=facebook&utm_medium=messenger&utm_campaign=noibot

    https://x.com/AStramezzi/status/1947307725811024042
    LETTERA aperta del Dottor Andrea Stramezzi a Giorgia Meloni. Chiar.mo Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, mi permetto di scrivere pubblicamente all’Eccellenza Vostra, sperando in una Sua cortese risposta. Sono passati quattro anni, da quando il 21 Luglio 2021, Il Premier Mario Draghi destinò forte e chiaro ai cittadini italiani un messaggio univoco e apodittico, quanto scientificamente falso, dandoci del tu, con tono paternalistico e patriarcale: “Non ti vaccini, ti ammali, muori e fai morire gli altri; se ti vaccini non ti ammali e non contagi gli altri”. Dopo le elezioni, il Governo è cambiato, ma in questi mille giorni dal Suo insediamento, On.Meloni, molte decisioni governative sul tema, hanno deluso gli italiani e soprattutto gli elettori di Lega e FdI. Mi riferisco ad alcune nomine di ex collaboratori di Speranza, del CTS o di vaccinisti convinti al vertice delle Autorità Sanitarie, che infatti continuano a raccomandare le vaccinazioni mRNA “anti” Covid, ormai in assenza di Pandemia o di focolai locali, persino nei bimbi piccoli e nelle gestanti, ignorando migliaia di pubblicazioni scientifiche che ne evidenziano la pericolosità, e che dimostrano una connessione della tossina (leggesi veleno) Spike vaccinale, all’importante aumento di decessi, di morti improvvise e di gravi patologie, fra i quali il cancro, le malattie autoimmuni, quelle cardio circolatorie, tra cui le miocarditi soprattutto nei giovani sportivi, le malattie neurologiche a livello delle piccole fibre e del SNC, etc. Anche le speranze riposte nella Commissione Parlamentare d’Inchiesta, di fare piena luce sulla inconsistenza scientifica alla base delle decisioni politiche, sono andate deluse. Non convocando e audendo, nonostante le molte promesse personali, alcuni medici “informati sui fatti”, la cui testimonianza (per la quale richiesta abbiamo consegnato al Presidente Lisei, 70mila firme di cittadini, di cui qualche migliaia di Medici e Associazioni) accompagnata da dati scientifici e clinici, sarebbe stata determinante, per additare e stigmatizzare come criminali molte decisioni politiche responsabili di averci privato della libertà (di passeggiare, di muoversi all’interno della Nazione, di andare a trovare figli o nonni a Natale, di andare a lavorare e persino di recarsi in chiesa per una Messa o per un funerale e dei diritti costituzionali, come quello del lavoro e del salario, quello di manifestare e di esprimere la propria opinione, dando mandato politico a tutti gli attori di negare le autopsie e addirittura di osteggiare le esistenti ed efficaci terapie domiciliari e ospedaliere, allo scopo di incutere paura, provocando, per colpa o per dolo, 190mila omicidi, poiché erano tutte morti evitabili (anche i centenari, con cinque copatologie, erano salvabili, come ho dimostrato io e molti altri colleghi salvandoli a casa e in Ospedale) per indurre i sudditi a correre agli hub vaccinali a inocularsi un pro-farmaco genico, che già sapevamo fosse INUTILE poiché le terapie esistevano, INEFFICACE, poiché il SARS-CoV-2 è un virus del raffreddore modificato in laboratorio e come quello naturale non potrà mai dare immunità da guarigione, di gregge e da vaccino, PERICOLOSO, perché realizzato in fretta con nuova tecnologia genica avendolo sperimentato solo per cinque settimane su pochi soggetti (senza poi divulgare che già prima della autorizzazione al commercio, oltre mille soggetti facenti parte dei trial erano deceduti). Nel 2020, quando sentivo parlare di ricerca di un vaccino, pensavo fossero solo ignoranti. Poi, quando è stato annunciato e ne abbiamo saputo di più, mi sono preoccupato. Ma soprattutto, a Gennaio 2021, quando le autorità sanitarie di tutto il mondo occidentale ancora parlavano di una dose + una di richiamo, mentre io, sul computer del Ministero Salute, ricevevo e-mail dell’OMS, di FDA, di EMA e di Ministeri analoghi di molte Nazioni, e vidi i dati degli ordini di acquisto dei sieri del Regno Unito e di Malta, dopo essere saltato in piedi, ho capito che era un disegno criminale globale, ben preparato. Con circa 60 Milioni di abitanti, il Regno Unito aveva già ordinato 500 Milioni di dosi, mentre Malta, con circa 500mila abitanti, 4 Milioni di dosi. A Gennaio 2020 avevano già deciso di farci 8 inoculazioni! Peccato che in Commissione, queste cose e molte altre, non potrà venire a dirvele nessuno, Sen. Lisei, e… Borghi, Bagnai, Bonguerrieri, Gemmato, Bignami, Gardini. Un altro atto, l’approvazione del nuovo Piano Pandemico Nazionale, pur specificando la necessità di approvazione del Parlamento, per norme liberticide anticostituzionali prima estese con DPCM, di fatti ha reso ripetibili e possibili, molti provvedimenti come lock-down e campagne vaccinali (che al terzo anno di Medicina insegnano non vadano mai fatte durante una epidemia o pandemia). Quindi, delusi e battaglieri, ci recammo in tanti a Giugno dello scorso anno, a Ginevra, per unirci a cittadini di molte Nazioni e protestare la nostra contrarietà, in occasione della 77ª Assemblea dell’OMS, che intendeva proporre con il proprio Piano Pandemico o in alternativa tramite le modifiche al Regolamento Sanitario Internazionale, di aumentare il proprio potere insindacabile, incrementandolo smisuratamente. rapinando parti importanti della sovranità degli Stati membri, con il pieno mandato al Direttore etiope di decidere da solo, chiuso nel suo ufficio, se nella tale Regione o Nazione fosse in atto una epidemia (non solo di malattia infettiva, ma anche se di natura sociale o climatica!!!), e quindi arrogarsi il potere di imporre un lockdown, un divieto di spostamento tra regioni, un obbligo vaccinale, i farmaci utilizzabili, il tipo di censura mediatica e delle pubblicazioni scientifiche e di asportare parti dei bilanci degli Stati, per contributo solidale. Adolfo era un bambino, a confronto di questo comunista, professionista del male, che tanto piace ai miliardari. Ebbene, come Lei sa, sul filo di lana della scadenza, solo due giorni fa, con la necessaria discrezione assoluta, per evitare che parti di maggioranza e opposizione, in accordo col colle, si mettessero di traverso, il Ministro Schillaci ha rigettato per iscritto tutte le modifiche previste al RSI. Sì, ora possiamo affermare che in qualcosa di importante, il Premier Meloni si è differenziato dal precedente, “vile affarista" (cit. Ex Presidente della Rebubblica , Cossiga). Abbiamo tirato in tanti un sospiro di sollievo, e siamo contenti di poterLa ringraziare sìnceramente, Premier Giorgia Meloni, e anche il suo Ministro Schillaci, il Governo e la maggioranza tutta, e in particolare alcuni parlamentari della Lega e di FdI, che hanno collaborato a ottenere, nel silenzio carbonaro, questo importante risultato. Ora, però, ci piacerebbe che non sia Ursula, a potersi sostituire a Tedros, con nuovi lacci e imposizioni UE, che sta già preparando per poterceli affibiare. Quindi, occhio, Signori, guardia alta. PS: Sarebbe chiedere troppo, che almeno una o due promesse elettorali venissero rispettate? Non so, a proposito di ridurre l'immigrazione, di eliminare masochistiche sanzioni alla Russia, magari investire in sanità e scuola e non in missili da regalare a un guerrafondaio, di progressiva uscita dall'UE e magari dall'Euro, così per buttarne lì qualcuna che avete fatto prima delle elezioni. Con Osservanza, porgo i saluti e l’augurio di un BUON lavoro. PS: a metà Maggio 2022, in occasione di un servizio di “Fuori dal Coro” relativo alla mia sospensione dall’Ordine dei Medici, Lei fu gentile a pubblicare sulla Sua pagina Fb, il video che mi riguardava e nel commento, giudicò “folle”, quella sospensione e dichiarò che FdI, sarebbe stata sempre al fianco di Medici come me, che andavano a curare e guarire a casa, le persone abbandonate. Ora Le chiedo sommessamente, se erano, come erano, provvedimenti sospensivi folli, non sarebbe il caso, di scrivere due righe in un Decreto Omnibus, che le rendano tutte nulle, in quanto contraddittorie, a causa della falsa narrazione pandemica? Sospensioni e radiazioni di Medici che hanno rispettato il Giuramento di Ippocrate e hanno fatto il loro dovere civico, sono ancora pendenti, su di noi. Non chiediamo medaglie, ma un poco di Giustizia, sì, per favore. Di Andrea Stramezzi Source: https://www.ilgiornaleditalia.it/news/politica/721652/vaccino-covid-4-anni-dallobbligo-imposto-da-draghi-lettera-aperta-a-meloni-sapevamo-tutti-fosse-inutile-inefficace-e-pericoloso.html?utm_source=facebook&utm_medium=messenger&utm_campaign=noibot https://x.com/AStramezzi/status/1947307725811024042
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  • NATO e Paura: disinformazione programmata o sudditanza consapevole?

    Prima di cedere a semplificazioni o giudizi affrettati sui conflitti in corso, è utile confrontarsi con i Coordinamenti per la Pace e contro il Riarmo, che da tre anni, in parallelo alle crisi internazionali, mantengono viva una lettura alternativa e critica dei fatti.

    Non si tratta solo di principio o buon senso, ma di lucidità politica. Determinate voci — come quella del giudice Domenico Gallo, ascoltata durante le nostre sedute di coordinamento — aiutano a fare chiarezza sul ruolo effettivo delle istituzioni sovranazionali.

    La NATO non è un governo mondiale. Le decisioni del Consiglio Atlantico non sono vincolanti, non impongono obblighi legali agli Stati membri e devono essere adottate all’unanimità. Una condizione già di per sé irrealistica in un'alleanza composta da decine di Paesi con interessi divergenti.
    Ma allora, perché tanto allarmismo? Perché questa paura della NATO?
    Per una narrazione distorta, alimentata da chi, nei governi, usa l’ombrello NATO come alibi per decisioni che in realtà sono sovrane. L’obiettivo? Mantenere una posizione subalterna, spesso psicologicamente colonizzata dal paradigma atlantista , in nome di una "deterrenza" verso un nemico sovietico che non esiste più — o non nei termini in cui viene rappresentato.

    In questo contesto, è fondamentale recuperare l’analisi dell’ex Generale Fabio Mini, dal titolo eloquente: Le beffe della NATO e la scusa russa. Un articolo tanto illuminante quanto destinato a “sparire” dai radar della rete. Ecco alcuni estratti centrali:

    Il 5% alla difesa? Non è un obbligo

    Dal recente vertice NATO all’Aja si è estrapolato un solo dato: l’aumento della spesa militare al 5% del PIL. Ma, come chiarisce Mini, la parte più rivoluzionaria della dichiarazione finale è proprio quella non scritta.

    “Le dichiarazioni dei summit non sono trattati. Non obbligano legalmente nessuno. Sono linee guida politiche.”

    In pratica, ogni Stato è libero di recepire o meno queste indicazioni. Non ci sono sanzioni per chi non le applica, se non quelle informali: ricatti politici e “gangsterismo” diplomatico.

    Nel 2014 la NATO fissò come obiettivo il 2% del PIL. A dieci anni di distanza, molti Stati membri — nonostante l'aggravarsi del quadro di sicurezza — non hanno ancora raggiunto quella soglia. Oggi, il nuovo “traguardo” del 5% è presentato come necessario per:

    - resistere a un eventuale primo attacco russo,

    - riprendere territori persi,

    - sostenere un conflitto di lunga durata.

    Tutto entro il 2035. Una previsione che, nella sua ambiguità, lascia intravedere il peggiore degli scenari: un conflitto di logoramento, in cui — parole di Mini — "saremmo comunque soccombenti, se non intervenisse il nucleare."
    Per l’Italia significa un incremento graduale ma pesantissimo:

    +0,9% in armamenti e +0,7% in spese “correlate” entro il 2029.

    Spese “correlate” che includono infrastrutture, logistica, persino decoro urbano.

    Persino le spese per armare l’Ucraina — o investimenti industriali su quel fronte — potranno essere “conteggiate” come parte del 5%. Un escamotage per “adempiere” agli impegni senza rafforzare realmente le nostre forze armate.

    La verità è chiara: non è la NATO a imporci questi sacrifici, ma il nostro stesso governo, che sceglie di allinearsi a una strategia militare che porterà nel tempo a svuotare le casse pubbliche senza garantire vera sicurezza.

    Dieci anni in cui non si costruirà una reale deterrenza, ma un sistema instabile e insostenibile, che servirà solo ad alimentare l’industria bellica e a spostare risorse dalla società civile alle spese militari.

    È per questo che invitiamo alla partecipazione attiva nei Coordinamenti, nei gruppi locali, nei momenti di confronto pubblico.

    La mobilitazione richiede una convergenza di idee, ma parte da un requisito fondamentale: un'informazione corretta, libera da panico indotto e retorica militarista.

    #NATO #VerticeAja #NoRiarmo #DifesaComune #PoliticaEstera #PaceNonGuerra #SovranitàNazionale #StopDisinformazione #SpeseMilitari #MobilitazionePopolare #FabioMini #CoordinamentoPace #informazionecritica
    🌍 NATO e Paura: disinformazione programmata o sudditanza consapevole? Prima di cedere a semplificazioni o giudizi affrettati sui conflitti in corso, è utile confrontarsi con i Coordinamenti per la Pace e contro il Riarmo, che da tre anni, in parallelo alle crisi internazionali, mantengono viva una lettura alternativa e critica dei fatti. Non si tratta solo di principio o buon senso, ma di lucidità politica. Determinate voci — come quella del giudice Domenico Gallo, ascoltata durante le nostre sedute di coordinamento — aiutano a fare chiarezza sul ruolo effettivo delle istituzioni sovranazionali. 🛑 La NATO non è un governo mondiale. Le decisioni del Consiglio Atlantico non sono vincolanti, non impongono obblighi legali agli Stati membri e devono essere adottate all’unanimità. Una condizione già di per sé irrealistica in un'alleanza composta da decine di Paesi con interessi divergenti. Ma allora, perché tanto allarmismo? Perché questa paura della NATO? Per una narrazione distorta, alimentata da chi, nei governi, usa l’ombrello NATO come alibi per decisioni che in realtà sono sovrane. L’obiettivo? Mantenere una posizione subalterna, spesso psicologicamente colonizzata dal paradigma atlantista 🇺🇸, in nome di una "deterrenza" verso un nemico sovietico che non esiste più — o non nei termini in cui viene rappresentato. 📌 In questo contesto, è fondamentale recuperare l’analisi dell’ex Generale Fabio Mini, dal titolo eloquente: Le beffe della NATO e la scusa russa. Un articolo tanto illuminante quanto destinato a “sparire” dai radar della rete. Ecco alcuni estratti centrali: 💣 Il 5% alla difesa? Non è un obbligo Dal recente vertice NATO all’Aja si è estrapolato un solo dato: l’aumento della spesa militare al 5% del PIL. Ma, come chiarisce Mini, la parte più rivoluzionaria della dichiarazione finale è proprio quella non scritta. “Le dichiarazioni dei summit non sono trattati. Non obbligano legalmente nessuno. Sono linee guida politiche.” In pratica, ogni Stato è libero di recepire o meno queste indicazioni. Non ci sono sanzioni per chi non le applica, se non quelle informali: ricatti politici e “gangsterismo” diplomatico. 🔍 Nel 2014 la NATO fissò come obiettivo il 2% del PIL. A dieci anni di distanza, molti Stati membri — nonostante l'aggravarsi del quadro di sicurezza — non hanno ancora raggiunto quella soglia. Oggi, il nuovo “traguardo” del 5% è presentato come necessario per: - resistere a un eventuale primo attacco russo, - riprendere territori persi, - sostenere un conflitto di lunga durata. Tutto entro il 2035. Una previsione che, nella sua ambiguità, lascia intravedere il peggiore degli scenari: un conflitto di logoramento, in cui — parole di Mini — "saremmo comunque soccombenti, se non intervenisse il nucleare." 📊 Per l’Italia significa un incremento graduale ma pesantissimo: +0,9% in armamenti e +0,7% in spese “correlate” entro il 2029. Spese “correlate” che includono infrastrutture, logistica, persino decoro urbano. ❗Persino le spese per armare l’Ucraina — o investimenti industriali su quel fronte — potranno essere “conteggiate” come parte del 5%. Un escamotage per “adempiere” agli impegni senza rafforzare realmente le nostre forze armate. La verità è chiara: non è la NATO a imporci questi sacrifici, ma il nostro stesso governo, che sceglie di allinearsi a una strategia militare che porterà nel tempo a svuotare le casse pubbliche senza garantire vera sicurezza. ⚠️ Dieci anni in cui non si costruirà una reale deterrenza, ma un sistema instabile e insostenibile, che servirà solo ad alimentare l’industria bellica e a spostare risorse dalla società civile alle spese militari. 📢 È per questo che invitiamo alla partecipazione attiva nei Coordinamenti, nei gruppi locali, nei momenti di confronto pubblico. La mobilitazione richiede una convergenza di idee, ma parte da un requisito fondamentale: un'informazione corretta, libera da panico indotto e retorica militarista. #NATO #VerticeAja #NoRiarmo #DifesaComune #PoliticaEstera #PaceNonGuerra #SovranitàNazionale #StopDisinformazione #SpeseMilitari #MobilitazionePopolare #FabioMini #CoordinamentoPace #informazionecritica
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  • Cominciamo un colloquio con medici e cittadini che condividono gli obiettivi di Patto Internazionale. MASSIMA DIFFUSIONE!

    Alleghiamo un articolo di Andrea Caldart che documenta in modo esemplare come gli Ordini Professionali Sanitari obbediscano alla politica e non ai valori eterni del codice deontologico.

    L’impegno prioritario di Patto Internazionale rimane quello di modificare per legge l’attuale modalità antidemocratica di elezione dei vertici ordinistici e la perpetuazione delle cariche.

    Il silenzio dell’Ordine: quando il confronto tra medici diventa un tabù

    In un’epoca in cui la medicina dovrebbe essere guidata dal confronto, dalla scienza empirica e dall’etica, ciò che più ha colpito negli ultimi cinque anni è stata l’assenza di umanità. Il confronto tra medici, pilastro fondamentale della crescita professionale e scientifica, è stato sistematicamente ostacolato, quando non punito. Eppure, solo dal dialogo, anche tra visioni diverse, possono nascere progresso, consapevolezza e tutela della salute dei pazienti.

    Avremmo voluto rivolgere delle domande al Dr. Filippo Anelli, Presidente della FNOMCeO, per ascoltare la sua versione sulla gestione degli Ordini dei Medici in questi ultimi anni. Ma l’unica risposta arrivata è stata quella dell’ufficio stampa: “Il Presidente non può al momento rispondere all’intervista”.

    Un silenzio che pesa, che allarma, e che lascia spazio a interrogativi legittimi.

    Negli ultimi cinque anni, migliaia di medici in Italia hanno subito procedimenti disciplinari che sembrano avere una matrice più politica che deontologica. I casi emblematici, come quello del Dr. Giuseppe Barbaro, mostrano come il semplice esercizio critico della professione sia stato spesso sanzionato, non sulla base di errori clinici, ma per l’interpretazione politica del Codice Deontologico.

    Il riferimento va in particolare all’art. 4 relativo alla libertà ed indipendenza del medico e dell’art. 58 del Codice, che regola i rapporti tra colleghi, invitando al rispetto delle competenze e alla possibilità del dissenso.

    Invece, in molti casi, è bastata una prescrizione non allineata al pensiero dominante, una diagnosi attenta alla singola storia clinica del paziente, l’invito alla prudenza, per far scattare procedimenti sanzionatori. Tutto questo in aperta violazione anche dell’art. 13, che tutela il diritto del paziente a essere informato in modo completo e veritiero, degli art. 15, 22 e 23 che dovrebbero garantire le cure precoci e la continuità di cura con farmaci efficaci, e degli articoli 45 e 48, che trattano in modo specifico i farmaci genici e sperimentali, imponendo rigore e valutazione caso per caso.

    Soprattutto in merito alla gestione terapeutica del Covid-19, il dibattito è stato schiacciato da una narrazione univoca. Parlare di “vaccino sicuro ed efficace” senza confronto sui dati reali, quando la scheda tecnica ha subito 18 revisioni e lo stesso farmaco era in fase sperimentale, è apparso non solo riduttivo ma irrispettoso verso il metodo scientifico. Allo stesso modo, l’imposizione della “tachipirina e vigile attesa” come linea guida, anziché come opzione, ha escluso ogni possibilità di ricorso alle terapie domiciliari precoci, molte delle quali si sono rivelate clinicamente efficaci e per le quali molte persone hanno avuto salva la propria vita.

    Il vero nodo è deontologico: rifiutare il confronto tra colleghi, in virtù delle norme citate, è già una violazione dei principi che regolano la professione. Invece è stato permesso ad opinionisti “tele-virologi”, di monopolizzare l’informazione medica, senza contraddittorio, mentre i medici che portavano dati clinici venivano zittiti e, molti di loro invece radiati.

    Nel resto del mondo, oggi, molte istituzioni sanitarie stanno facendo autocritica. In Italia, invece, il dibattito è ancora bloccato, e il vertice dell’Ordine dei Medici continua a sottrarsi al confronto. Eppure, è proprio nei momenti di crisi che emerge il vero valore della professione medica: la capacità di ascoltare, di discutere, di rimettere al centro la scienza, ma soprattutto l’essere umano.

    Perché la medicina senza umanità è solo tecnica sterile. E la scienza senza confronto è dogma.

    Andrea Caldart

    https://www.pattointernazionale.org


    Puoi appoggiare il nostro progetto di Verità e Giustizia, diventando sostenitore, se puoi, anche con una piccolissima cifra: IT96O0538712904000004495471 ( specificando libera donazione a sostegno )

    Oppure tramite PayPal : https://www.pattointernazionale.org/membership/

    Puoi contattarci a mezzo mail: raffaella.laghi@pattointernazionale.org
    Cominciamo un colloquio con medici e cittadini che condividono gli obiettivi di Patto Internazionale. MASSIMA DIFFUSIONE! Alleghiamo un articolo di Andrea Caldart che documenta in modo esemplare come gli Ordini Professionali Sanitari obbediscano alla politica e non ai valori eterni del codice deontologico. L’impegno prioritario di Patto Internazionale rimane quello di modificare per legge l’attuale modalità antidemocratica di elezione dei vertici ordinistici e la perpetuazione delle cariche. Il silenzio dell’Ordine: quando il confronto tra medici diventa un tabù In un’epoca in cui la medicina dovrebbe essere guidata dal confronto, dalla scienza empirica e dall’etica, ciò che più ha colpito negli ultimi cinque anni è stata l’assenza di umanità. Il confronto tra medici, pilastro fondamentale della crescita professionale e scientifica, è stato sistematicamente ostacolato, quando non punito. Eppure, solo dal dialogo, anche tra visioni diverse, possono nascere progresso, consapevolezza e tutela della salute dei pazienti. Avremmo voluto rivolgere delle domande al Dr. Filippo Anelli, Presidente della FNOMCeO, per ascoltare la sua versione sulla gestione degli Ordini dei Medici in questi ultimi anni. Ma l’unica risposta arrivata è stata quella dell’ufficio stampa: “Il Presidente non può al momento rispondere all’intervista”. Un silenzio che pesa, che allarma, e che lascia spazio a interrogativi legittimi. Negli ultimi cinque anni, migliaia di medici in Italia hanno subito procedimenti disciplinari che sembrano avere una matrice più politica che deontologica. I casi emblematici, come quello del Dr. Giuseppe Barbaro, mostrano come il semplice esercizio critico della professione sia stato spesso sanzionato, non sulla base di errori clinici, ma per l’interpretazione politica del Codice Deontologico. Il riferimento va in particolare all’art. 4 relativo alla libertà ed indipendenza del medico e dell’art. 58 del Codice, che regola i rapporti tra colleghi, invitando al rispetto delle competenze e alla possibilità del dissenso. Invece, in molti casi, è bastata una prescrizione non allineata al pensiero dominante, una diagnosi attenta alla singola storia clinica del paziente, l’invito alla prudenza, per far scattare procedimenti sanzionatori. Tutto questo in aperta violazione anche dell’art. 13, che tutela il diritto del paziente a essere informato in modo completo e veritiero, degli art. 15, 22 e 23 che dovrebbero garantire le cure precoci e la continuità di cura con farmaci efficaci, e degli articoli 45 e 48, che trattano in modo specifico i farmaci genici e sperimentali, imponendo rigore e valutazione caso per caso. Soprattutto in merito alla gestione terapeutica del Covid-19, il dibattito è stato schiacciato da una narrazione univoca. Parlare di “vaccino sicuro ed efficace” senza confronto sui dati reali, quando la scheda tecnica ha subito 18 revisioni e lo stesso farmaco era in fase sperimentale, è apparso non solo riduttivo ma irrispettoso verso il metodo scientifico. Allo stesso modo, l’imposizione della “tachipirina e vigile attesa” come linea guida, anziché come opzione, ha escluso ogni possibilità di ricorso alle terapie domiciliari precoci, molte delle quali si sono rivelate clinicamente efficaci e per le quali molte persone hanno avuto salva la propria vita. Il vero nodo è deontologico: rifiutare il confronto tra colleghi, in virtù delle norme citate, è già una violazione dei principi che regolano la professione. Invece è stato permesso ad opinionisti “tele-virologi”, di monopolizzare l’informazione medica, senza contraddittorio, mentre i medici che portavano dati clinici venivano zittiti e, molti di loro invece radiati. Nel resto del mondo, oggi, molte istituzioni sanitarie stanno facendo autocritica. In Italia, invece, il dibattito è ancora bloccato, e il vertice dell’Ordine dei Medici continua a sottrarsi al confronto. Eppure, è proprio nei momenti di crisi che emerge il vero valore della professione medica: la capacità di ascoltare, di discutere, di rimettere al centro la scienza, ma soprattutto l’essere umano. Perché la medicina senza umanità è solo tecnica sterile. E la scienza senza confronto è dogma. Andrea Caldart https://www.pattointernazionale.org Puoi appoggiare il nostro progetto di Verità e Giustizia, diventando sostenitore, se puoi, anche con una piccolissima cifra: IT96O0538712904000004495471 ( specificando libera donazione a sostegno ) Oppure tramite PayPal : https://www.pattointernazionale.org/membership/ Puoi contattarci a mezzo mail: raffaella.laghi@pattointernazionale.org
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  • Le parole vergognose di Giorgia Meloni sulla guerra in Medio-Oriente

    VIDEO APPENA CENSURATO SU INSTAGRAM

    Incredibile intervento del Presidente del Consiglio italiano, al termine del recente G7, riguardante la guerra in Medio-Oriente. Una narrazione completamente distorta e manipolata per giustificare le nefandezze di Israele e l'appoggio dei governi occidentali.

    AGGIORNAMENTO: L’AIEA sbugiarda i leader UE: “nessuna prova che l’Iran stia fabbricando armi nucleari”

    ---

    Scarica e condividi questo video anche su altre piattaforme e suggerisci il mio canale ai tuoi amici: @matteogracis

    Source: https://t.me/matteogracis/1441
    Le parole vergognose di Giorgia Meloni sulla guerra in Medio-Oriente 🤮 VIDEO APPENA CENSURATO SU INSTAGRAM 🚫 Incredibile intervento del Presidente del Consiglio italiano, al termine del recente G7, riguardante la guerra in Medio-Oriente. Una narrazione completamente distorta e manipolata per giustificare le nefandezze di Israele e l'appoggio dei governi occidentali. AGGIORNAMENTO: L’AIEA sbugiarda i leader UE: “nessuna prova che l’Iran stia fabbricando armi nucleari” ☢️ --- Scarica e condividi questo video anche su altre piattaforme e suggerisci il mio canale ai tuoi amici: @matteogracis 👈 Source: https://t.me/matteogracis/1441
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  • NON è GAZA é TEL AVIV!!!
    Mentre i media occidentali tacciono o minimizzano, i bombardamenti iraniani stanno infliggendo danni significativi a Israele.
    La narrazione dominante, controllata da interessi sionisti, continua a dipingere Israele come invincibile.
    La realtà sul campo è ben diversa come risulta da questi rari video che state vedendo.
    NON è GAZA é TEL AVIV!!! Mentre i media occidentali tacciono o minimizzano, i bombardamenti iraniani stanno infliggendo danni significativi a Israele. La narrazione dominante, controllata da interessi sionisti, continua a dipingere Israele come invincibile. La realtà sul campo è ben diversa come risulta da questi rari video che state vedendo.
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  • Mentre i media occidentali tacciono o minimizzano, i bombardamenti iraniani stanno infliggendo danni significativi a Israele.
    La narrazione dominante, controllata da interessi sionisti, continua a dipingere Israele come invincibile.
    La realtà sul campo è ben diversa come risulta da questi rari video che state vedendo.
    Mentre i media occidentali tacciono o minimizzano, i bombardamenti iraniani stanno infliggendo danni significativi a Israele. La narrazione dominante, controllata da interessi sionisti, continua a dipingere Israele come invincibile. La realtà sul campo è ben diversa come risulta da questi rari video che state vedendo.
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  • Da Francesco Polimeni - MASSIMA DIFFUSIONE.
    Questo filmato però, che è stato girato da un britannico rimasto bloccato a Tel Aviv, mostra un'altra realtà.
    L'attacco iraniano al più grande deposito di armi di Tel Aviv.
    "Non posso pubblicare questo genere di materiale sui ns canali YouTube, verremmo subito censurati per divulgare informazioni che incentivano la guerra e l'odio razziale.

    Ovviamente i media tradizionali non vi mostreranno mai queste scene, la loro narrazione è schiacciata dalle veline che le solite 3 o 4 agenzie di comunicazione gli impongono un giorno dopo l'altro.
    Così di menzogna i menzogna, siamo davanti all'ennesimo storytelling, in cui l'Iran è il male assoluto e Israele l'unica democrazia del medio oriente, buona, santa e giusta, che ha diritto all'auto difesa bombardando a destra e a manca senza esitazioni. Israele è invincibile il resto sono infedeli destinati a soccombere.
    Questo filmato però, che è stato girato da un britannico rimasto bloccato a Tel Aviv, mostra un'altra realtà.
    L'attacco iraniano al più grande deposito di armi di Tel Aviv.
    Povera gente tutti che a causa della folle idee della guerra, sta già facendo esperienza dell'apocalisse.
    Il brujo."

    INVECE NOI di Scenario.press - libera espressione - possiamo pubblicarlo senza alcuna censura!!!
    Da Francesco Polimeni - MASSIMA DIFFUSIONE. Questo filmato però, che è stato girato da un britannico rimasto bloccato a Tel Aviv, mostra un'altra realtà. L'attacco iraniano al più grande deposito di armi di Tel Aviv. "Non posso pubblicare questo genere di materiale sui ns canali YouTube, verremmo subito censurati per divulgare informazioni che incentivano la guerra e l'odio razziale. Ovviamente i media tradizionali non vi mostreranno mai queste scene, la loro narrazione è schiacciata dalle veline che le solite 3 o 4 agenzie di comunicazione gli impongono un giorno dopo l'altro. Così di menzogna i menzogna, siamo davanti all'ennesimo storytelling, in cui l'Iran è il male assoluto e Israele l'unica democrazia del medio oriente, buona, santa e giusta, che ha diritto all'auto difesa bombardando a destra e a manca senza esitazioni. Israele è invincibile il resto sono infedeli destinati a soccombere. Questo filmato però, che è stato girato da un britannico rimasto bloccato a Tel Aviv, mostra un'altra realtà. L'attacco iraniano al più grande deposito di armi di Tel Aviv. Povera gente tutti che a causa della folle idee della guerra, sta già facendo esperienza dell'apocalisse. Il brujo." INVECE NOI di Scenario.press - libera espressione - possiamo pubblicarlo senza alcuna censura!!!
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  • Resurrezione Culturale – Appello per un Nuovo Inizio
    Uniamoci per scrivere insieme un nuovo programma culturale


    Se continuo a insistere sulla Cultura, un motivo ci sarà. E no, non è solo un’ossessione personale che mi tiene sveglio la notte. Se cerco di spingerla fino al limite, quasi a forza, è perché ci manca. Come una vitamina essenziale che, se assente, manda in tilt il corpo.

    E sfido chiunque a dimostrarmi il contrario: la Cultura, nei programmi elettorali degli ultimi dieci anni, non c’è. O comunque, non tra le priorità. Neanche nella top ten dei desideri più utopici.
    È un errore gravissimo.
    E non lo dico da intellettuale elitario o nostalgico, ma da cittadino che crede ancora nel valore trasversale, sociale e rigenerativo della Cultura.
    In un’epoca di guerre, repressioni e comunicazioni distorte, ci stiamo dimenticando delle sue proprietà nutritive. Eppure la Cultura – nelle sue forme più vive come l’Arte, la Comunicazione, l’Espressione – è sempre stata quel ponte che collega le differenze, che aggrega dove la politica ha diviso.
    Non è uno slogan.
    È una visione concreta che parte da un presupposto: non si può fare politica senza un’anima umanistica.

    Non servono lauree ad Harvard o trent’anni di carriera istituzionale per capirlo:

    L’Italia ha smarrito lo spirito critico che l’ha resa grande.
    Le nostre città hanno perso la capacità di immaginare e narrare il futuro.
    Abbiamo dimenticato il potere educativo ed evolutivo di un teatro, di una mostra, di una narrazione collettiva.

    Vogliamo ancora ignorare tutto questo?
    Vogliamo continuare a nasconderci dietro l'alibi delle emergenze?
    Sanità, lavoro, ambiente: temi cruciali. Ma nessuno di questi può essere affrontato davvero se non recuperiamo la nostra coscienza collettiva, la capacità di parlare, raccontare, sognare.
    Serve visione. Serve umanità.

    A Milano, ci attende una nuova tornata amministrativa.
    E io non mi rassegno a vedere, ancora una volta, la Cultura relegata in fondo, tra le note a piè di pagina di qualche documento programmatico.

    ❗️Per questo faccio un appello.
    A cittadine e cittadini.
    A chi lavora nella cultura e a chi ne è appassionato.
    A giovani e a veterani.
    A chi vuole mettersi in gioco, senza etichette, senza bandiere, con l’unico obiettivo di costruire insieme un programma culturale vero, forte, non decorativo.
    Ho già messo nero su bianco alcune idee. Ma non voglio che restino le mie.
    Voglio che siano il calcio d’inizio di un lavoro collettivo.
    È tempo di rimettere in circolo questa vitamina essenziale.

    È tempo di costruire ponti e connessioni umane, oltre le divisioni e le delusioni.
    Io ci sono. E voi?

    Contattatemi per partecipare a questo percorso.
    Milano lo merita. Noi lo meritiamo.


    #ResurrezioneCulturale #CulturaÈPolitica #Milano2026 #ProgrammaCulturale #AppelloAllaCultura #CostruirePonti #VisioneComune #RinascitaCivile #MilanoRiparte #PoliticaUmanistica
    Resurrezione Culturale – Appello per un Nuovo Inizio ✊📚 Uniamoci per scrivere insieme un nuovo programma culturale Se continuo a insistere sulla Cultura, un motivo ci sarà. E no, non è solo un’ossessione personale che mi tiene sveglio la notte. Se cerco di spingerla fino al limite, quasi a forza, è perché ci manca. Come una vitamina essenziale che, se assente, manda in tilt il corpo. E sfido chiunque a dimostrarmi il contrario: la Cultura, nei programmi elettorali degli ultimi dieci anni, non c’è. O comunque, non tra le priorità. Neanche nella top ten dei desideri più utopici. È un errore gravissimo. E non lo dico da intellettuale elitario o nostalgico, ma da cittadino che crede ancora nel valore trasversale, sociale e rigenerativo della Cultura. In un’epoca di guerre, repressioni e comunicazioni distorte, ci stiamo dimenticando delle sue proprietà nutritive. Eppure la Cultura – nelle sue forme più vive come l’Arte, la Comunicazione, l’Espressione – è sempre stata quel ponte che collega le differenze, che aggrega dove la politica ha diviso. Non è uno slogan. È una visione concreta che parte da un presupposto: non si può fare politica senza un’anima umanistica. Non servono lauree ad Harvard o trent’anni di carriera istituzionale per capirlo: L’Italia ha smarrito lo spirito critico che l’ha resa grande. Le nostre città hanno perso la capacità di immaginare e narrare il futuro. Abbiamo dimenticato il potere educativo ed evolutivo di un teatro, di una mostra, di una narrazione collettiva. Vogliamo ancora ignorare tutto questo? Vogliamo continuare a nasconderci dietro l'alibi delle emergenze? Sanità, lavoro, ambiente: temi cruciali. Ma nessuno di questi può essere affrontato davvero se non recuperiamo la nostra coscienza collettiva, la capacità di parlare, raccontare, sognare. Serve visione. Serve umanità. A Milano, ci attende una nuova tornata amministrativa. E io non mi rassegno a vedere, ancora una volta, la Cultura relegata in fondo, tra le note a piè di pagina di qualche documento programmatico. 👉❗️Per questo faccio un appello. A cittadine e cittadini. A chi lavora nella cultura e a chi ne è appassionato. A giovani e a veterani. A chi vuole mettersi in gioco, senza etichette, senza bandiere, con l’unico obiettivo di costruire insieme un programma culturale vero, forte, non decorativo. Ho già messo nero su bianco alcune idee. Ma non voglio che restino le mie. Voglio che siano il calcio d’inizio di un lavoro collettivo. È tempo di rimettere in circolo questa vitamina essenziale. 🙏È tempo di costruire ponti e connessioni umane, oltre le divisioni e le delusioni. Io ci sono. E voi? Contattatemi per partecipare a questo percorso. Milano lo merita. Noi lo meritiamo. #ResurrezioneCulturale #CulturaÈPolitica #Milano2026 #ProgrammaCulturale #AppelloAllaCultura #CostruirePonti #VisioneComune #RinascitaCivile #MilanoRiparte #PoliticaUmanistica
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