• I soldatini di piombo
    Di Marco Travaglio

    Come passa il tempo. Tre anni e mezzo fa, dopo l’invasione russa, i Paesi Ue giuravano: mai soldati né armi, solo aiuti umanitari a Kiev e sanzioni a Mosca. Poi: solo armi leggere e difensive per aiutare l’Ucraina a resistere durante i negoziati di Istanbul. Poi: armi pesanti e offensive per aiutare l’Ucraina che ha abbandonato i negoziati a respingere i russi, ma senza attaccare la Russia. Poi: missili a lungo raggio per colpire in Russia, ma solo nelle regioni di confine. Poi: missili per attaccare in tutta la Russia. Poi: riarmo Ue da 800 miliardi e Nato al 5% del Pil e truppe “volenterose” a Kiev, ma solo dopo la pace contro nuove invasioni. Che è il miglior modo per sabotare la pace: se Putin fa la guerra per impedire che l’Ucraina entri nella Nato, ora che l’ha vinta non accetterà mai che la Nato entri in Ucraina.

    Tre giorni fa cade l’ultima foglia di fico: a Parigi 20 “volenterosi” su 38 approvano l’invio di truppe senza più precisare che lo faranno a guerra finita. Zelensky assicura che arriveranno “migliaia di soldati” per “garanzie di sicurezza subito”. Cioè a guerra in corso. Infatti Francia e Germania, all’insaputa dei Parlamenti, ampliano gli ospedali per curare migliaia di soldati feriti. Salvo poi stupirsi se Putin dice: “Se truppe della Nato comparissero in Ucraina, specialmente ora durante le operazioni militari, saranno obiettivi legittimi”. Mentre combatti, è difficile distinguere i soldati ucraini da quelli europei al loro fianco. Un’ovvietà che i nostri giornaloni, reduci dalle balle sull’attentato russo all’aereo di Ursula, spacciano per una “minaccia di Putin all’Europa”. E intanto piagnucolano perché purtroppo, dopo Parigi, quasi tutti i volenterosi marcano visita: “Solo Francia e Baltici preparano le truppe. Coalizione dei volenterosi in salita” (Rep). Ora, passi la Francia, che per fortuna non ha più un governo e presto neppure un presidente. Ma vogliamo parlare dei bellicosissimi Baltici? Estonia, Lettonia e Lituania hanno, in tre, gli stessi abitanti di San Pietroburgo. E vantano invincibili eserciti di 3.700, 1.500 e 10 mila uomini: la metà di quelli che la Russia recluta in un mese. Zero carri armati, navi da guerra, missili e aerei di difesa. Eppure menano le danze in Ue su Economia (il lettone Dombrovskis), Politica estera (l’estone Kallas) e Difesa (il lituano Kubilius). È con quest’armata fantasma che i Velleitari illudono Zelensky e provocano Putin, prontissimi a fare ciò che prima era un’esclusiva Usa: scatenare le guerre e perderle.

    Ps. Il presidente Mattarella dice che “l’Ue non ha mai scatenato un conflitto”: oltre alle due guerre mondiali della vecchia Europa, dev’essersi scordato i 79 giorni di bombardamenti sulla Serbia quando il vicepremier era un certo Mattarella. Un omonimo?
    I soldatini di piombo Di Marco Travaglio Come passa il tempo. Tre anni e mezzo fa, dopo l’invasione russa, i Paesi Ue giuravano: mai soldati né armi, solo aiuti umanitari a Kiev e sanzioni a Mosca. Poi: solo armi leggere e difensive per aiutare l’Ucraina a resistere durante i negoziati di Istanbul. Poi: armi pesanti e offensive per aiutare l’Ucraina che ha abbandonato i negoziati a respingere i russi, ma senza attaccare la Russia. Poi: missili a lungo raggio per colpire in Russia, ma solo nelle regioni di confine. Poi: missili per attaccare in tutta la Russia. Poi: riarmo Ue da 800 miliardi e Nato al 5% del Pil e truppe “volenterose” a Kiev, ma solo dopo la pace contro nuove invasioni. Che è il miglior modo per sabotare la pace: se Putin fa la guerra per impedire che l’Ucraina entri nella Nato, ora che l’ha vinta non accetterà mai che la Nato entri in Ucraina. Tre giorni fa cade l’ultima foglia di fico: a Parigi 20 “volenterosi” su 38 approvano l’invio di truppe senza più precisare che lo faranno a guerra finita. Zelensky assicura che arriveranno “migliaia di soldati” per “garanzie di sicurezza subito”. Cioè a guerra in corso. Infatti Francia e Germania, all’insaputa dei Parlamenti, ampliano gli ospedali per curare migliaia di soldati feriti. Salvo poi stupirsi se Putin dice: “Se truppe della Nato comparissero in Ucraina, specialmente ora durante le operazioni militari, saranno obiettivi legittimi”. Mentre combatti, è difficile distinguere i soldati ucraini da quelli europei al loro fianco. Un’ovvietà che i nostri giornaloni, reduci dalle balle sull’attentato russo all’aereo di Ursula, spacciano per una “minaccia di Putin all’Europa”. E intanto piagnucolano perché purtroppo, dopo Parigi, quasi tutti i volenterosi marcano visita: “Solo Francia e Baltici preparano le truppe. Coalizione dei volenterosi in salita” (Rep). Ora, passi la Francia, che per fortuna non ha più un governo e presto neppure un presidente. Ma vogliamo parlare dei bellicosissimi Baltici? Estonia, Lettonia e Lituania hanno, in tre, gli stessi abitanti di San Pietroburgo. E vantano invincibili eserciti di 3.700, 1.500 e 10 mila uomini: la metà di quelli che la Russia recluta in un mese. Zero carri armati, navi da guerra, missili e aerei di difesa. Eppure menano le danze in Ue su Economia (il lettone Dombrovskis), Politica estera (l’estone Kallas) e Difesa (il lituano Kubilius). È con quest’armata fantasma che i Velleitari illudono Zelensky e provocano Putin, prontissimi a fare ciò che prima era un’esclusiva Usa: scatenare le guerre e perderle. Ps. Il presidente Mattarella dice che “l’Ue non ha mai scatenato un conflitto”: oltre alle due guerre mondiali della vecchia Europa, dev’essersi scordato i 79 giorni di bombardamenti sulla Serbia quando il vicepremier era un certo Mattarella. Un omonimo?
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  • Gentilissima signora Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dello Stato italiano, comincio con il presentarmi: sono Silvana De Mari, medico radiato.

    I motivi della mia radiazione sono «aver diffuso notizie sbagliate e fuorvianti sulla malattia Covid e aver fatto perdere fiducia alle persone nella medicina ufficiale, e in particolare nei cosiddetti vaccini Covid». Le faccio un rapido elenco delle affermazioni per le quali sono stata punita con la radiazione:

    1) - Il virus è nato nei laboratori di Wuhan. I motivi dell’affermazione sono tre: che il virus venisse da un pipistrello era estremamente improbabile; lo sapevo perché sono stati fatti addirittura documentari che nella città in questione c’è un laboratorio militare dove si ingegnerizzano coronavirus di pipistrelli; i maggiori virologi mondiali, a cominciare dal professor Montagnier sostenevano questa tesi. Avevo ragione io.

    2) - Le mascherine non sono solo inutili, ma dannose: modificano il microbiota boccale favorendo sinusiti e faringiti e addirittura possono favorire che una infezione covid asintomatica diventi sintomatica. Imporla all’aperto è stato un danno. Imporla ai bambini per anni nelle classi è stato un danno. Ho fatto questa affermazione dopo aver consultato decine e decine di articoli medici di cui ho riportato gli estremi sul mio blog. Avevo ragione io.

    3) - Il virus era qui già da ottobre 2019. Come qualsiasi virus influenzale all’inizio ha avuto un’alta mortalità in quanto, come ogni altro virus influenzale, è estremamente pericoloso per persone anziane con patologie pregresse. Il numero dei morti è stato artificialmente gonfiato: abbiamo circolari dell’Istat che hanno preteso e purtroppo ottenuto che ogni paziente con un tampone positivo, anche se morto di infarto o annegamento, fosse dichiarato un morto Covid. Avevo ragione io.

    4) - Il numero dei morti è stato accresciuto dal lockdown, visto che rinchiudere la gente in casa e levare il movimento e la luce solare sono tutte azioni che fanno crollare il sistema immunitario, ed è stato accresciuto dal fatto che sono state negate le terapie domiciliari, per esempio ibuprofene, azitromicina, vitamina C e D, idrossiclorochina, eparina e cortisone. Avevo ragione io.

    5) - La richiesta del ministro Speranza di non effettuare le autopsie, che avrebbero indicato immediatamente la natura trombotica della patologia, ha ritardato e intralciato la terapia corretta. Tachipirina, vigile attesa e poi i polmoni aggrediti da ossigeno ad alta pressione sono stati i tre elementi che hanno aumentato la mortalità. Non fare le autopsie ha permesso di prolungare gli errori terapeutici e ha inoltre terrorizzato la popolazione: si è avuta l’impressione che fare autopsie fosse pericoloso, che il virus avesse una potenza incredibile, che potesse uscire da un corpo defunto. Avevo ragione io.

    6) - Il divieto dei funerali è stato un altro gesto senza senso, con lo scopo unico di terrorizzare e umiliare. Un popolo è stato messo agli arresti domiciliari ed è stata persino negata la pietà per i defunti, solo per terrorizzare. Avevo ragione io.

    7) - Se correttamente curata la malattia ha lo 0,7% di mortalità. Non c’era nessuna emergenza che giustificasse un atto di imprudenza inaudita come somministrare, addirittura in maniera coatta, un vaccino sperimentato per due mesi quando ci vogliono anni, cioè in fase sperimentale. Avevo ragione io.

    8 - Il vaccino non blocca la trasmissione della malattia: si poteva dedurre leggendo la scheda tecnica. Quindi consigliarlo o peggio imporlo per salvare anziani e fragili è stato un arbitrio senza motivo e senza logica. Avevo ragione io

    9) - In un vaccino si inietta, in teoria, un antigene non tossico. Nei vaccini Pfizer e Moderna si inietta mRna che stampa per periodi indefiniti un antigene tossico, la Spike vaccinale: questo è talmente sbagliato da poter essere considerato un crimine. Avevo ragione io.

    10) - Astrazeneca può causare trombosi: avevo ragione io.

    11) - Non si vaccina mai durante un’epidemia perché si causano mutazioni del virus che rendono eterna l’epidemia: avevo ragione io.

    12) - I vaccinati rischiano gravi effetti collaterali fino alla morte improvvisa, chiamata malore improvviso. Non sottoporre ad autopsia i deceduti per cosiddetto malore improvviso è molto grave. Avevo ragione io.

    13) - Combattere con i banchi a rotelle un’epidemia che si ferma prendendo il caffè in piedi invece che seduti dimostra deficit gravi di conoscenze. Avevo ragione io.

    14) - I tamponi erano inaffidabili e sono stati una tortura fisica e un massacro economico per i dissidenti, cioè per i non vaccinati. Avevo ragione io.

    15) - Levare il lavoro e il 100% dello stipendio ai dissidenti è stato un atto politico che nulla ha di medico e che grida vendetta. Avevo ragione io.

    Ho apprezzato molto la fermezza con cui lei ha rifiutato di vaccinare la sua bambina Ginevra e ricordo quanto sgradevoli siano stati i commenti dell’intervistatore. Le scrivo questa missiva per proporre la mia candidatura come ministro della Salute. Il dottor Orazio Schillaci è sicuramente una cara persona, sono certa che la sua mamma è stata molto fiera di lui il giorno della sua laurea. Io sono più intelligente di lui. L’intelligenza consiste nella capacità di distinguere il vero dal falso. Altro dono importante è la fortezza, vale a dire il coraggio per difendere la verità.

    Se la mia candidatura le sembra troppo pirotecnica, insisto sulla candidatura di uno dei colleghi che con intelligenza e fortezza durante la pandemia si sono battuti per la verità e per la cura. Ce ne sono molti. Una nazione la cui sanità è arrivata a costringere le persone, con il ricatto del lavoro e dello stipendio a inocularsi farmaci sperimentali di dubbia utilità e indubbi effetti collaterali deve essere aiutata a ritrovare la strada.

    Silvana De Mari
    Gentilissima signora Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dello Stato italiano, comincio con il presentarmi: sono Silvana De Mari, medico radiato. I motivi della mia radiazione sono «aver diffuso notizie sbagliate e fuorvianti sulla malattia Covid e aver fatto perdere fiducia alle persone nella medicina ufficiale, e in particolare nei cosiddetti vaccini Covid». Le faccio un rapido elenco delle affermazioni per le quali sono stata punita con la radiazione: 1) - Il virus è nato nei laboratori di Wuhan. I motivi dell’affermazione sono tre: che il virus venisse da un pipistrello era estremamente improbabile; lo sapevo perché sono stati fatti addirittura documentari che nella città in questione c’è un laboratorio militare dove si ingegnerizzano coronavirus di pipistrelli; i maggiori virologi mondiali, a cominciare dal professor Montagnier sostenevano questa tesi. Avevo ragione io. 2) - Le mascherine non sono solo inutili, ma dannose: modificano il microbiota boccale favorendo sinusiti e faringiti e addirittura possono favorire che una infezione covid asintomatica diventi sintomatica. Imporla all’aperto è stato un danno. Imporla ai bambini per anni nelle classi è stato un danno. Ho fatto questa affermazione dopo aver consultato decine e decine di articoli medici di cui ho riportato gli estremi sul mio blog. Avevo ragione io. 3) - Il virus era qui già da ottobre 2019. Come qualsiasi virus influenzale all’inizio ha avuto un’alta mortalità in quanto, come ogni altro virus influenzale, è estremamente pericoloso per persone anziane con patologie pregresse. Il numero dei morti è stato artificialmente gonfiato: abbiamo circolari dell’Istat che hanno preteso e purtroppo ottenuto che ogni paziente con un tampone positivo, anche se morto di infarto o annegamento, fosse dichiarato un morto Covid. Avevo ragione io. 4) - Il numero dei morti è stato accresciuto dal lockdown, visto che rinchiudere la gente in casa e levare il movimento e la luce solare sono tutte azioni che fanno crollare il sistema immunitario, ed è stato accresciuto dal fatto che sono state negate le terapie domiciliari, per esempio ibuprofene, azitromicina, vitamina C e D, idrossiclorochina, eparina e cortisone. Avevo ragione io. 5) - La richiesta del ministro Speranza di non effettuare le autopsie, che avrebbero indicato immediatamente la natura trombotica della patologia, ha ritardato e intralciato la terapia corretta. Tachipirina, vigile attesa e poi i polmoni aggrediti da ossigeno ad alta pressione sono stati i tre elementi che hanno aumentato la mortalità. Non fare le autopsie ha permesso di prolungare gli errori terapeutici e ha inoltre terrorizzato la popolazione: si è avuta l’impressione che fare autopsie fosse pericoloso, che il virus avesse una potenza incredibile, che potesse uscire da un corpo defunto. Avevo ragione io. 6) - Il divieto dei funerali è stato un altro gesto senza senso, con lo scopo unico di terrorizzare e umiliare. Un popolo è stato messo agli arresti domiciliari ed è stata persino negata la pietà per i defunti, solo per terrorizzare. Avevo ragione io. 7) - Se correttamente curata la malattia ha lo 0,7% di mortalità. Non c’era nessuna emergenza che giustificasse un atto di imprudenza inaudita come somministrare, addirittura in maniera coatta, un vaccino sperimentato per due mesi quando ci vogliono anni, cioè in fase sperimentale. Avevo ragione io. 8 - Il vaccino non blocca la trasmissione della malattia: si poteva dedurre leggendo la scheda tecnica. Quindi consigliarlo o peggio imporlo per salvare anziani e fragili è stato un arbitrio senza motivo e senza logica. Avevo ragione io 9) - In un vaccino si inietta, in teoria, un antigene non tossico. Nei vaccini Pfizer e Moderna si inietta mRna che stampa per periodi indefiniti un antigene tossico, la Spike vaccinale: questo è talmente sbagliato da poter essere considerato un crimine. Avevo ragione io. 10) - Astrazeneca può causare trombosi: avevo ragione io. 11) - Non si vaccina mai durante un’epidemia perché si causano mutazioni del virus che rendono eterna l’epidemia: avevo ragione io. 12) - I vaccinati rischiano gravi effetti collaterali fino alla morte improvvisa, chiamata malore improvviso. Non sottoporre ad autopsia i deceduti per cosiddetto malore improvviso è molto grave. Avevo ragione io. 13) - Combattere con i banchi a rotelle un’epidemia che si ferma prendendo il caffè in piedi invece che seduti dimostra deficit gravi di conoscenze. Avevo ragione io. 14) - I tamponi erano inaffidabili e sono stati una tortura fisica e un massacro economico per i dissidenti, cioè per i non vaccinati. Avevo ragione io. 15) - Levare il lavoro e il 100% dello stipendio ai dissidenti è stato un atto politico che nulla ha di medico e che grida vendetta. Avevo ragione io. Ho apprezzato molto la fermezza con cui lei ha rifiutato di vaccinare la sua bambina Ginevra e ricordo quanto sgradevoli siano stati i commenti dell’intervistatore. Le scrivo questa missiva per proporre la mia candidatura come ministro della Salute. Il dottor Orazio Schillaci è sicuramente una cara persona, sono certa che la sua mamma è stata molto fiera di lui il giorno della sua laurea. Io sono più intelligente di lui. L’intelligenza consiste nella capacità di distinguere il vero dal falso. Altro dono importante è la fortezza, vale a dire il coraggio per difendere la verità. Se la mia candidatura le sembra troppo pirotecnica, insisto sulla candidatura di uno dei colleghi che con intelligenza e fortezza durante la pandemia si sono battuti per la verità e per la cura. Ce ne sono molti. Una nazione la cui sanità è arrivata a costringere le persone, con il ricatto del lavoro e dello stipendio a inocularsi farmaci sperimentali di dubbia utilità e indubbi effetti collaterali deve essere aiutata a ritrovare la strada. Silvana De Mari
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  • Il senso di BlackRock al forum di Davos spiegato bene

    Maurizio Blondet 4 Settembre 2025

    Il Forum di Davos, dopo la caduta in disgrazia di Schwab, viene preso in mano dal capo di Black Rock, il j  Larry Fink.

    Il padrone del mondo – quello che lucra da tutte le armi, tutti i vaccini, tutta l’energia, tutta l’informazione venduta nel mondo – getta la maschera e fa capire anche ai meno intelligenti cosa Davos fosse veramente. Il giocattolo ideologico di un potere feroce, per impartire ordini a governi corrotti e indottrinare masse composte da gente come te, servo.

    L’idea che miliardi di dosi di vaccino prodotte da aziende detenute da Black Rock dovessero essere commercializzate sebbene non testate, cioè pericolose, viene da Davos. L’idea che, per far accettare quelle dosi, la gente andasse segregata, viene da Davos.

    L’idea che l’allevamento, i boschi e gli stessi polmoni umani siano inquinamento, e pannelli di silicio e torri eoliche di duecento metri prodotte da attori energetici in mano a Black Rock siano “green”, viene da Davos.

    L’idea che il clima sia impazzito per colpa del diesel, che dobbiamo comprare auto elettriche e chiedere mutui al sistema bancario sottostante a Black Rock per procurarci muffa di cappotti termici, viene da Davos.

    L’idea che i popoli vadano smantellati e sostituiti da masse afroislamiche pronte a lavorare per due lire alle dipendenze delle multinazionali detenute da Black Rock, viene da Davos.

    L’idea che le famiglie vadano disintegrate in favore dell’esaltazione di un individualismo omosessuale e schizofrenico che aumenti i consumi riducendo i nuovi nati, viene da Davos.

    L’idea che armare l’Ucraina vendendo armi di industrie detenute da Black Rock sia “pace”, imperversa a Davos.

    Cos’è dunque l’agenda di Davos? Sono gli interessi di Black Rock trasformati in programma politico, sorretti dalla propaganda dei media in mano a Black Rock e imposti con la violenza dei governi corrotti da Black Rock. Lo capirai, ora che Larry Fink ha ufficialmente preso il comando di Davos? Ti stimo talmente imbecille che giurerei ancora una volta di no, servo.

    Non lo capisce, il servo, perché la TV non gliel’ha detto: la tv con quel che tace è il vero potente strumento della dittatura.
    Il senso di BlackRock al forum di Davos spiegato bene Maurizio Blondet 4 Settembre 2025 Il Forum di Davos, dopo la caduta in disgrazia di Schwab, viene preso in mano dal capo di Black Rock, il j  Larry Fink. Il padrone del mondo – quello che lucra da tutte le armi, tutti i vaccini, tutta l’energia, tutta l’informazione venduta nel mondo – getta la maschera e fa capire anche ai meno intelligenti cosa Davos fosse veramente. Il giocattolo ideologico di un potere feroce, per impartire ordini a governi corrotti e indottrinare masse composte da gente come te, servo. L’idea che miliardi di dosi di vaccino prodotte da aziende detenute da Black Rock dovessero essere commercializzate sebbene non testate, cioè pericolose, viene da Davos. L’idea che, per far accettare quelle dosi, la gente andasse segregata, viene da Davos. L’idea che l’allevamento, i boschi e gli stessi polmoni umani siano inquinamento, e pannelli di silicio e torri eoliche di duecento metri prodotte da attori energetici in mano a Black Rock siano “green”, viene da Davos. L’idea che il clima sia impazzito per colpa del diesel, che dobbiamo comprare auto elettriche e chiedere mutui al sistema bancario sottostante a Black Rock per procurarci muffa di cappotti termici, viene da Davos. L’idea che i popoli vadano smantellati e sostituiti da masse afroislamiche pronte a lavorare per due lire alle dipendenze delle multinazionali detenute da Black Rock, viene da Davos. L’idea che le famiglie vadano disintegrate in favore dell’esaltazione di un individualismo omosessuale e schizofrenico che aumenti i consumi riducendo i nuovi nati, viene da Davos. L’idea che armare l’Ucraina vendendo armi di industrie detenute da Black Rock sia “pace”, imperversa a Davos. Cos’è dunque l’agenda di Davos? Sono gli interessi di Black Rock trasformati in programma politico, sorretti dalla propaganda dei media in mano a Black Rock e imposti con la violenza dei governi corrotti da Black Rock. Lo capirai, ora che Larry Fink ha ufficialmente preso il comando di Davos? Ti stimo talmente imbecille che giurerei ancora una volta di no, servo. Non lo capisce, il servo, perché la TV non gliel’ha detto: la tv con quel che tace è il vero potente strumento della dittatura.
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  • LA VERITÀ È CHE ZELENSKY VUOLE COMPLETARE L'ANNIENTAMENTO del SUO POPOLO con la complicità di TUTTA L'EUROPA!
    Ucraina, Putin: "Se Zelensky è pronto, può incontrarmi a Mosca". Kiev: "Inaccettabile" - Il Fatto Quotidiano
    Le parole del presidende russo dalla Cina: "Credo che, con il buon senso, sia possibile concordare un’opzione accettabile per porre fine a questo conflitto“. Il presidente ucraino e i leader Ue sentiranno l'inquilino della Casa Bianca dopo il vertice di giovedì...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/09/03/ucraina-putin-se-zelensky-e-pronto-puo-incontrarmi-a-mosca/8114293/
    LA VERITÀ È CHE ZELENSKY VUOLE COMPLETARE L'ANNIENTAMENTO del SUO POPOLO con la complicità di TUTTA L'EUROPA! Ucraina, Putin: "Se Zelensky è pronto, può incontrarmi a Mosca". Kiev: "Inaccettabile" - Il Fatto Quotidiano Le parole del presidende russo dalla Cina: "Credo che, con il buon senso, sia possibile concordare un’opzione accettabile per porre fine a questo conflitto“. Il presidente ucraino e i leader Ue sentiranno l'inquilino della Casa Bianca dopo il vertice di giovedì... https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/09/03/ucraina-putin-se-zelensky-e-pronto-puo-incontrarmi-a-mosca/8114293/
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    Ucraina, Putin: "Se Zelensky è pronto, può incontrarmi a Mosca". Kiev: "Inaccettabile" - Il Fatto Quotidiano
    Le parole del presidende russo dalla Cina: "Credo che, con il buon senso, sia possibile concordare un’opzione accettabile per porre fine a questo conflitto“. Il presidente ucraino e i leader Ue sentiranno l'inquilino della Casa Bianca dopo il vertice di giovedì
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  • Oggi, #Bologna ricevo invito colloquio per il piano vaccinale obbligatori per mia figlia che ha già 16 anni. SI AVVERTE che se non mi presento verrà comminata la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 100 a euro 500 .
    Ma è normale questa CONVOCAZIONE? in più loro vogliono farmi firmare il piano vaccinale con tutte le dosi e le date già da loro stabilite???!!! ma se non lo ha fatto alla sua figliola @GiorgiaMeloni
    , perché noi altri?
    @borghi_claudio

    #vaccini
    MASSIMA DIFFUSIONE!

    Source: https://x.com/CoSalvadori/status/1962536659662090532
    Oggi, #Bologna ricevo invito colloquio per il piano vaccinale obbligatori per mia figlia che ha già 16 anni. SI AVVERTE che se non mi presento verrà comminata la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 100 a euro 500 . Ma è normale questa CONVOCAZIONE? in più loro vogliono farmi firmare il piano vaccinale con tutte le dosi e le date già da loro stabilite???!!! ma se non lo ha fatto alla sua figliola @GiorgiaMeloni , perché noi altri? @borghi_claudio #vaccini MASSIMA DIFFUSIONE! Source: https://x.com/CoSalvadori/status/1962536659662090532
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  • Si ribella ai migranti e scatta la censura!
    "Lady Ascia" è già un simbolo globale!

    Segue dalla prima pagina de La Verità
    di BONI CASTELLANE

    (...) archetipici, talmente rappresentativa della situazione sociale scozzese, britannica ed europea in genere, talmente peculiare e paradossale che se Pier Paolo Pasolini fosse qui ne avrebbe senza dubbio colto gli aspetti relativi al suo essere un ritratto del sotto-proletariato europeo di oggi.
    Quel ritratto si declina oggi nelle forme del meme il cui impatto e il cui significato travalicano i contorni concreti di una vicenda non chiara ma che ci consente sin d’ora di stabilirne gli elementi essenziali.
    Nel contesto degradato della periferia di Dundee, in Scozia, un gruppo di ragazzine dai dodici ai quattordici anni viene filmato da quello che poi loro diranno essere un aggressore sessuale, ed in particolare una di queste la si vede brandire un coltello e un’ascia mentre inveisce contro l’uomo che la filma, dicendo frasi non chiare ma tra le quali si sente: «Lascia stare mia sorella». Una di loro sarà poi ricoverata per trauma cranico e la «ragazzina con l’ascia» verrà fermata dalla polizia, rilasciata in attesa di processo, con l’accusa di aggressione e porto abusivo d’arma.
    L'uomo, un bulgaro o rumeno di nome Ali Dumana, si é da subito dichiarato innocente e le telecamere di sorveglianza della zona non hanno mostrato nulla che possa chiarire la dinamica dell’accaduto.
    Di questa vicenda, tristemente ordinaria per la Scozia del degrado urbano e per il Paese attraversato dallo scandalo delle grooming gang, gli elementi oggettivi sono già sufficienti per sollecitare alcune riflessioni. La prima é la potenza archetipica del meme che si è creato e che, nel giro di sei giorni, ha totalizzato una cifra approssimativa di cinquanta milioni di visualizzazioni. La ragazzina, subito ribattezzata «Saint Axe», ha risvegliato nell’immaginario collettivo l'archetipo di Giovanna d’Arco, la santa che semplicemente mostrandola la propria spada, condusse i francesi nel 1429 a liberarsi della dominazione straniera e a vincere poi la Guerra dei Cent’anni. Si-tratta di un archetipo particolarmente vitale non solo per la forza dell’immagine di una ragazzina cosi esile che brandisce armi chiaramente non proporzionate alla propria forza in difesa della sorellina, ma in particolare perché, esattamente come Giovanna d’Arco, la ragazzina sarà poi arrestata dalla polizia facendo di lei, per ora, l'unica colpevole dell'accaduto. La ragazzina é la Scozia nelle sue realtà più problematiche e marginali
    Si ribella ai migranti e scatta la censura! "Lady Ascia" è già un simbolo globale! Segue dalla prima pagina de La Verità di BONI CASTELLANE (...) archetipici, talmente rappresentativa della situazione sociale scozzese, britannica ed europea in genere, talmente peculiare e paradossale che se Pier Paolo Pasolini fosse qui ne avrebbe senza dubbio colto gli aspetti relativi al suo essere un ritratto del sotto-proletariato europeo di oggi. Quel ritratto si declina oggi nelle forme del meme il cui impatto e il cui significato travalicano i contorni concreti di una vicenda non chiara ma che ci consente sin d’ora di stabilirne gli elementi essenziali. Nel contesto degradato della periferia di Dundee, in Scozia, un gruppo di ragazzine dai dodici ai quattordici anni viene filmato da quello che poi loro diranno essere un aggressore sessuale, ed in particolare una di queste la si vede brandire un coltello e un’ascia mentre inveisce contro l’uomo che la filma, dicendo frasi non chiare ma tra le quali si sente: «Lascia stare mia sorella». Una di loro sarà poi ricoverata per trauma cranico e la «ragazzina con l’ascia» verrà fermata dalla polizia, rilasciata in attesa di processo, con l’accusa di aggressione e porto abusivo d’arma. L'uomo, un bulgaro o rumeno di nome Ali Dumana, si é da subito dichiarato innocente e le telecamere di sorveglianza della zona non hanno mostrato nulla che possa chiarire la dinamica dell’accaduto. Di questa vicenda, tristemente ordinaria per la Scozia del degrado urbano e per il Paese attraversato dallo scandalo delle grooming gang, gli elementi oggettivi sono già sufficienti per sollecitare alcune riflessioni. La prima é la potenza archetipica del meme che si è creato e che, nel giro di sei giorni, ha totalizzato una cifra approssimativa di cinquanta milioni di visualizzazioni. La ragazzina, subito ribattezzata «Saint Axe», ha risvegliato nell’immaginario collettivo l'archetipo di Giovanna d’Arco, la santa che semplicemente mostrandola la propria spada, condusse i francesi nel 1429 a liberarsi della dominazione straniera e a vincere poi la Guerra dei Cent’anni. Si-tratta di un archetipo particolarmente vitale non solo per la forza dell’immagine di una ragazzina cosi esile che brandisce armi chiaramente non proporzionate alla propria forza in difesa della sorellina, ma in particolare perché, esattamente come Giovanna d’Arco, la ragazzina sarà poi arrestata dalla polizia facendo di lei, per ora, l'unica colpevole dell'accaduto. La ragazzina é la Scozia nelle sue realtà più problematiche e marginali
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  • Si ribella ai migranti e scatta la censura!
    "Lady Ascia" è già un simbolo globale!

    Segue dalla prima pagina de La Verità
    di BONI CASTELLANE

    (...) archetipici, talmente rappresentativa della situazione sociale scozzese, britannica ed europea in genere, talmente peculiare e paradossale che se Pier Paolo Pasolini fosse qui ne avrebbe senza dubbio colto gli aspetti relativi al suo essere un ritratto del sotto-proletariato europeo di oggi.
    Quel ritratto si declina oggi nelle forme del meme il cui impatto e il cui significato travalicano i contorni concreti di una vicenda non chiara ma che ci consente sin d’ora di stabilirne gli elementi essenziali.
    Nel contesto degradato della periferia di Dundee, in Scozia, un gruppo di ragazzine dai dodici ai quattordici anni viene filmato da quello che poi loro diranno essere un aggressore sessuale, ed in particolare una di queste la si vede brandire un coltello e un’ascia mentre inveisce contro l’uomo che la filma, dicendo frasi non chiare ma tra le quali si sente: «Lascia stare mia sorella». Una di loro sarà poi ricoverata per trauma cranico e la «ragazzina con l’ascia» verrà fermata dalla polizia, rilasciata in attesa di processo, con l’accusa di aggressione e porto abusivo d’arma.
    L'uomo, un bulgaro o rumeno di nome Ali Dumana, si é da subito dichiarato innocente e le telecamere di sorveglianza della zona non hanno mostrato nulla che possa chiarire la dinamica dell’accaduto.
    Di questa vicenda, tristemente ordinaria per la Scozia del degrado urbano e per il Paese attraversato dallo scandalo delle grooming gang, gli elementi oggettivi sono già sufficienti per sollecitare alcune riflessioni. La prima é la potenza archetipica del meme che si è creato e che, nel giro di sei giorni, ha totalizzato una cifra approssimativa di cinquanta milioni di visualizzazioni. La ragazzina, subito ribattezzata «Saint Axe», ha risvegliato nell’immaginario collettivo l'archetipo di Giovanna d’Arco, la santa che semplicemente mostrandola la propria spada, condusse i francesi nel 1429 a liberarsi della dominazione straniera e a vincere poi la Guerra dei Cent’anni. Si-tratta di un archetipo particolarmente vitale non solo per la forza dell’immagine di una ragazzina cosi esile che brandisce armi chiaramente non proporzionate alla propria forza in difesa della sorellina, ma in particolare perché, esattamente come Giovanna d’Arco, la ragazzina sarà poi arrestata dalla polizia facendo di lei, per ora, l'unica colpevole dell'accaduto. La ragazzina é la Scozia nelle sue realtà più problematiche e marginali
    Si ribella ai migranti e scatta la censura! "Lady Ascia" è già un simbolo globale! Segue dalla prima pagina de La Verità di BONI CASTELLANE (...) archetipici, talmente rappresentativa della situazione sociale scozzese, britannica ed europea in genere, talmente peculiare e paradossale che se Pier Paolo Pasolini fosse qui ne avrebbe senza dubbio colto gli aspetti relativi al suo essere un ritratto del sotto-proletariato europeo di oggi. Quel ritratto si declina oggi nelle forme del meme il cui impatto e il cui significato travalicano i contorni concreti di una vicenda non chiara ma che ci consente sin d’ora di stabilirne gli elementi essenziali. Nel contesto degradato della periferia di Dundee, in Scozia, un gruppo di ragazzine dai dodici ai quattordici anni viene filmato da quello che poi loro diranno essere un aggressore sessuale, ed in particolare una di queste la si vede brandire un coltello e un’ascia mentre inveisce contro l’uomo che la filma, dicendo frasi non chiare ma tra le quali si sente: «Lascia stare mia sorella». Una di loro sarà poi ricoverata per trauma cranico e la «ragazzina con l’ascia» verrà fermata dalla polizia, rilasciata in attesa di processo, con l’accusa di aggressione e porto abusivo d’arma. L'uomo, un bulgaro o rumeno di nome Ali Dumana, si é da subito dichiarato innocente e le telecamere di sorveglianza della zona non hanno mostrato nulla che possa chiarire la dinamica dell’accaduto. Di questa vicenda, tristemente ordinaria per la Scozia del degrado urbano e per il Paese attraversato dallo scandalo delle grooming gang, gli elementi oggettivi sono già sufficienti per sollecitare alcune riflessioni. La prima é la potenza archetipica del meme che si è creato e che, nel giro di sei giorni, ha totalizzato una cifra approssimativa di cinquanta milioni di visualizzazioni. La ragazzina, subito ribattezzata «Saint Axe», ha risvegliato nell’immaginario collettivo l'archetipo di Giovanna d’Arco, la santa che semplicemente mostrandola la propria spada, condusse i francesi nel 1429 a liberarsi della dominazione straniera e a vincere poi la Guerra dei Cent’anni. Si-tratta di un archetipo particolarmente vitale non solo per la forza dell’immagine di una ragazzina cosi esile che brandisce armi chiaramente non proporzionate alla propria forza in difesa della sorellina, ma in particolare perché, esattamente come Giovanna d’Arco, la ragazzina sarà poi arrestata dalla polizia facendo di lei, per ora, l'unica colpevole dell'accaduto. La ragazzina é la Scozia nelle sue realtà più problematiche e marginali
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  • "VACCINI" COVID mRNA.

    Bassetti, #Schillaci e voi che volete la vera scienza, eccola: due nuovissimi studi sottoposti a revisione paritaria affermano "+510% rischio di miocardite; +286% infarti, +240% ictus, +199% aritmie. I soggetti che hanno ricevuto due dosi hanno perso il 37% della durata di vita prevista negli studi di follow-up. Il rapporto Pfizer del 2021 ha mostrato un tasso di aborto spontaneo dell'81% nelle gravidanze precoci; la rianalisi del NEJM ha confermato un tasso di perdita dell'82%, paragonabile a quello dei farmaci abortivi. Più del 90% dei pensionati danneggiati dai vaccini ha mostrato una riattivazione latente del virus. Aumento dei tumori aggressivi (digestivi, cerebrali, mammari). I vaccini ingegnerizzati che devastano i sistemi immunologico, cardiovascolare, riproduttivo e neurologico hanno causato un'enorme morbilità e mortalità, con effetti che difficilmente potrebbero essere accidentali... le iniezioni di mRNA rappresentano violazioni della Convenzione sulle armi biologiche... il governo ha nascosto questi dati e ha invece promosso la falsa affermazione che le iniezioni prevenivano malattie gravi... Sulla base delle prove accumulate fino ad oggi, la continua somministrazione di vaccini genetici contro il SARS-CoV-2 pone notevoli preoccupazioni per la salute pubblica. Pertanto, la revoca della loro approvazione normativa e l'immediato ritiro dal mercato dovrebbero essere seriamente considerati dalle autorità competenti".
    11 segnalazioni hanno rilevato una contaminazione del DNA nei vaccini contro il COVID-19, documentata da diversi produttori, piattaforme vaccinali e regioni geografiche, con livelli che superano di gran lunga le soglie normative fino al 65.500%. Superate le soglie di richiamo: i vaccini precedenti sono stati ritirati dopo 10-53 decessi (poliomielite da Cutter, influenza suina, Rotashield). I vaccini contro il COVID-19 sono stati collegati a decine di migliaia di decessi in più nel VAERS, fino al 375.340% oltre i criteri di richiamo di Classe I della FDA.
    MASSIMA DIFFUSIONE!

    QUI POTETE TROVARE il LINK per firmare la nostra petizione per mettere in stato di accusa l'ex Ministro Speranza e Nicola Magrini ex direttore generale di AIFA:
    https://www.scenario.press/petition
    PIU' di 13.000 FIRME RAGGIUNTE.
    ABBIAMO BISOGNO del SOSTEGNO di TUTTI! Grazie per firmare e condividere!

    Source: https://x.com/itsmeback_/status/1961674742869401750
    "VACCINI" COVID mRNA. Bassetti🤡, #Schillaci e voi che volete la vera scienza, eccola: due nuovissimi studi sottoposti a revisione paritaria affermano "+510% rischio di miocardite; +286% infarti, +240% ictus, +199% aritmie. I soggetti che hanno ricevuto due dosi hanno perso il 37% della durata di vita prevista negli studi di follow-up. Il rapporto Pfizer del 2021 ha mostrato un tasso di aborto spontaneo dell'81% nelle gravidanze precoci; la rianalisi del NEJM ha confermato un tasso di perdita dell'82%, paragonabile a quello dei farmaci abortivi. Più del 90% dei pensionati danneggiati dai vaccini ha mostrato una riattivazione latente del virus. Aumento dei tumori aggressivi (digestivi, cerebrali, mammari). I vaccini ingegnerizzati che devastano i sistemi immunologico, cardiovascolare, riproduttivo e neurologico hanno causato un'enorme morbilità e mortalità, con effetti che difficilmente potrebbero essere accidentali... le iniezioni di mRNA rappresentano violazioni della Convenzione sulle armi biologiche... il governo ha nascosto questi dati e ha invece promosso la falsa affermazione che le iniezioni prevenivano malattie gravi... Sulla base delle prove accumulate fino ad oggi, la continua somministrazione di vaccini genetici contro il SARS-CoV-2 pone notevoli preoccupazioni per la salute pubblica. Pertanto, la revoca della loro approvazione normativa e l'immediato ritiro dal mercato dovrebbero essere seriamente considerati dalle autorità competenti". 11 segnalazioni hanno rilevato una contaminazione del DNA nei vaccini contro il COVID-19, documentata da diversi produttori, piattaforme vaccinali e regioni geografiche, con livelli che superano di gran lunga le soglie normative fino al 65.500%. Superate le soglie di richiamo: i vaccini precedenti sono stati ritirati dopo 10-53 decessi (poliomielite da Cutter, influenza suina, Rotashield). I vaccini contro il COVID-19 sono stati collegati a decine di migliaia di decessi in più nel VAERS, fino al 375.340% oltre i criteri di richiamo di Classe I della FDA. MASSIMA DIFFUSIONE! QUI POTETE TROVARE il LINK per firmare la nostra petizione per mettere in stato di accusa l'ex Ministro Speranza e Nicola Magrini ex direttore generale di AIFA: https://www.scenario.press/petition PIU' di 13.000 FIRME RAGGIUNTE. ABBIAMO BISOGNO del SOSTEGNO di TUTTI! Grazie per firmare e condividere! Source: https://x.com/itsmeback_/status/1961674742869401750
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  • CARI AMICI, GRAZIE SEMPRE DEI VOSTRI LIKE. IN ITALIA, LA POLITICA , TACE. CONTINUA IL MASSACRO A GAZA, E SONO MORTI ALTRI 30 PALESTINESI, SENZA CHE SI INTERVENGA, DA PARTE DELL'ONU, PER FERMARE IL GENOCIDIO.QUANTO AL CONFLITTO TRA IL COCAINOMANE VIZIOSO E LA FEDERAZIONE RUSSA, SONO STATI ABBATTUTI 44 DRONI LANCIATI DALL'UCRAINO, SUL TERRITORIO RUSSO, CAUSANDO LA MORTE DI TRE PERSONE IN UNA REGIONE DELLA UCRAINA, FILO RUSSA. QUANTO A TRUMP, IO RITENGO CHE STIA FACENDO UNA PESSIMA POLITICA, AGGREDENDO IL MONDO !!!!! ORA, COME MEDIATORE TRA PUTIN ED IL PAGLIACCIO UCRAINO, HA IMPOSTO ALLA UNIONE L'ACQUISTO DI 825 MILIONI DI EURO, PER ARMI E MUNIZIONI. !!!!! UN ABBRACCIO E BUON FINE SETTIMANA.
    CARI AMICI, GRAZIE SEMPRE DEI VOSTRI LIKE. IN ITALIA, LA POLITICA , TACE. CONTINUA IL MASSACRO A GAZA, E SONO MORTI ALTRI 30 PALESTINESI, SENZA CHE SI INTERVENGA, DA PARTE DELL'ONU, PER FERMARE IL GENOCIDIO.QUANTO AL CONFLITTO TRA IL COCAINOMANE VIZIOSO E LA FEDERAZIONE RUSSA, SONO STATI ABBATTUTI 44 DRONI LANCIATI DALL'UCRAINO, SUL TERRITORIO RUSSO, CAUSANDO LA MORTE DI TRE PERSONE IN UNA REGIONE DELLA UCRAINA, FILO RUSSA. QUANTO A TRUMP, IO RITENGO CHE STIA FACENDO UNA PESSIMA POLITICA, AGGREDENDO IL MONDO !!!!! ORA, COME MEDIATORE TRA PUTIN ED IL PAGLIACCIO UCRAINO, HA IMPOSTO ALLA UNIONE L'ACQUISTO DI 825 MILIONI DI EURO, PER ARMI E MUNIZIONI. !!!!! UN ABBRACCIO E BUON FINE SETTIMANA.
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  • QUESTA MI SEMBRA un'OTTIMA INIZIATIVA!
    FORZA ADERIAMO IN CENTINAIA di MIGLIAIA!
    Oltre mille insegnanti italiani si mobilitano contro il genocidio a Gaza
    Da un gruppo WhatsApp nato a Brescia a un movimento nazionale: docenti uniti per sensibilizzare sul conflitto a Gaza e chiedere lo stop alle armi.
    “Sentiamo l’esigenza di fare qualcosa - raccontano - Per questo chiediamo che si indica uno sciopero unitario della scuola, ma capace di coinvolgere anche studenti e famiglie, con lo scopo di fare pressione sul governo affinché interrompa le relazioni militari e commerciali con lo Stato di Israele”
    Più di mille insegnanti si mobilitano per Gaza: “Servono progetti per sensibilizzare i nostri bambini”


    Mobilitazione del mondo della scuola per alzare la voce e dire no al genocidio in corso nella Striscia di Gaza ad opera del governo israeliano. Una iniziativa, nata quasi per caso, spontaneamente, pochi giorni fa a Brescia e che oggi sta coinvolgendo istituti scolastici di tutta Italia, dalla Lombardia alla Sicilia, dall’Alto Adige alla Toscana. Un gruppo WhatsApp che oggi ha raggiunto una dimensione nazionale e che conta oltre mille iscritti tra insegnanti, educatori e operatori che lavorano nell’universo scolastico, dall’asilo nido fino all’università. “Un paio di settimane fa – racconta a ilfattoquotidiano.it Emanuela De Rocco, una delle promotrici della mobilitazione che insegna alla scuola primaria Torricella di Brescia – ho scritto un messaggio sul gruppo ‘Coordinamento bresciano contro la guerra per la pace e il disarmo’. Non potevo immaginare di riprendere la scuola facendo finta di niente. Mi sono chiesta, angosciata e impotente, se fosse possibile trovarsi e condividere questi pensieri, oltre che muovere i sindacati avendo l’impressione che le istituzioni stiano facendo ben poco”. Subito ha risposto Sara Girelli Carasi, insegnante della scuola media Pascoli di Brescia, che ha lanciato l’idea di creare una community di cui ora fanno parte, mentre scriviamo, 1.050 membri.

    “Sentiamo l’esigenza di fare qualcosa – ha detto invece Fernando Scarlata, docente del centro di formazione professionale Canossa di Brescia, anche lui tra i promotori dell’iniziativa pro Gaza – Non possiamo più rimandare. Per questo chiediamo che si indica uno sciopero unitario della scuola, ma capace di coinvolgere anche studenti e famiglie, con lo scopo di fare pressione sul governo affinché interrompa le relazioni militari e commerciali con lo Stato di Israele”. E aggiunge: “Di iniziative in questo periodo ce ne sono parecchie, ma spesso quelle legate al mondo della scuola sono scollegate tra loro. Il nostro obiettivo è dare a questi progetti la giusta visibilità e far uscire queste progettualità dalla scuola per coinvolgere unitariamente tutte le istituzioni”.

    Per questo i promotori della mobilitazione hanno scritto, tre giorni fa in occasione della loro prima assemblea che si è tenuta aula magna dell’Itis Castelli di Brescia, una lettera che spediranno a presidente della Repubblica, governo, Parlamento, sindacati e uffici scolastici territoriali. Nel documento, una sorta di manifesto programmatico che ci si aspetta verrà sottoscritto da migliaia di persone. Si chiede, tra le altre cose, che il governo cessi immediatamente l’invio di armi verso Israele e ogni forma di collaborazione militare con Tel Aviv, che si assuma una posizione di ferma condanna verso i crimini di guerra e contro l’umanità commessi, che si sospenda ogni forma di collaborazione politica ed economica fino a quando non si porrà fine al genocidio in corso e all’occupazione dei territori palestinesi, l’immediato riconoscimento da parte dell’Italia dello Stato di Palestina (come già hanno fatto altri 143 Stati) per affermare un diritto universale e inalienabile, ossia il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese.

    In vista dell’avvio dell’anno scolastico e dei primi collegi-docenti, Girelli Carasi spiega che la community sta pensando a un evento di sensibilizzazione per il primo giorno di scuola. Inoltre, i promotori hanno chiesto al ministero dell’Istruzione di inserire nella normale programmazione didattica spazi e momenti di educazione alla pace e alla non violenza, oltre ad approfondimenti storici su sionismo e anti-semitismo. Argomenti che andranno tarati per tipologia di scuola e utenza. Vi è anche l’idea di suggerire ai ragazzi di intrattenere una corrispondenza epistolare con studenti gazawi e per i bimbi più piccoli la possibilità di avere accanto a loro, in un forte legame ideale, uno degli oltre 18mila bambini uccisi dal 7 ottobre 2023.

    “Il primo settembre riprenderò la scuola – racconta ancora De Rocco – e non posso immaginare di iniziare così, come se niente fosse, di partecipare al primo collegio docenti come fosse routine e poi ritrovare i miei alunni allegri, fiduciosi e giocosi, come dovrebbero essere tutti i bambini del mondo, senza pensare ai bambini di Gaza. Io non posso iniziare facendo finta di niente, non ce la faccio”.

    Le maestre si occupano dei bambini, della loro cura, cercando di trasmettere loro valori e speranze e dunque “come è possibile dedicarsi a tutto ciò – si legge ancora nel documento programmatico – sapendo che ci sono bambini e famiglie che vengo intenzionalmente uccise, lasciate morire di fame e di sete, sapendo che il nostro Paese è complice di simili atrocità?”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/08/29/insegnanti-mobilitazione-gaza-stop-armi-notizie/8107979/
    QUESTA MI SEMBRA un'OTTIMA INIZIATIVA! FORZA ADERIAMO IN CENTINAIA di MIGLIAIA! Oltre mille insegnanti italiani si mobilitano contro il genocidio a Gaza Da un gruppo WhatsApp nato a Brescia a un movimento nazionale: docenti uniti per sensibilizzare sul conflitto a Gaza e chiedere lo stop alle armi. “Sentiamo l’esigenza di fare qualcosa - raccontano - Per questo chiediamo che si indica uno sciopero unitario della scuola, ma capace di coinvolgere anche studenti e famiglie, con lo scopo di fare pressione sul governo affinché interrompa le relazioni militari e commerciali con lo Stato di Israele” Più di mille insegnanti si mobilitano per Gaza: “Servono progetti per sensibilizzare i nostri bambini” Mobilitazione del mondo della scuola per alzare la voce e dire no al genocidio in corso nella Striscia di Gaza ad opera del governo israeliano. Una iniziativa, nata quasi per caso, spontaneamente, pochi giorni fa a Brescia e che oggi sta coinvolgendo istituti scolastici di tutta Italia, dalla Lombardia alla Sicilia, dall’Alto Adige alla Toscana. Un gruppo WhatsApp che oggi ha raggiunto una dimensione nazionale e che conta oltre mille iscritti tra insegnanti, educatori e operatori che lavorano nell’universo scolastico, dall’asilo nido fino all’università. “Un paio di settimane fa – racconta a ilfattoquotidiano.it Emanuela De Rocco, una delle promotrici della mobilitazione che insegna alla scuola primaria Torricella di Brescia – ho scritto un messaggio sul gruppo ‘Coordinamento bresciano contro la guerra per la pace e il disarmo’. Non potevo immaginare di riprendere la scuola facendo finta di niente. Mi sono chiesta, angosciata e impotente, se fosse possibile trovarsi e condividere questi pensieri, oltre che muovere i sindacati avendo l’impressione che le istituzioni stiano facendo ben poco”. Subito ha risposto Sara Girelli Carasi, insegnante della scuola media Pascoli di Brescia, che ha lanciato l’idea di creare una community di cui ora fanno parte, mentre scriviamo, 1.050 membri. “Sentiamo l’esigenza di fare qualcosa – ha detto invece Fernando Scarlata, docente del centro di formazione professionale Canossa di Brescia, anche lui tra i promotori dell’iniziativa pro Gaza – Non possiamo più rimandare. Per questo chiediamo che si indica uno sciopero unitario della scuola, ma capace di coinvolgere anche studenti e famiglie, con lo scopo di fare pressione sul governo affinché interrompa le relazioni militari e commerciali con lo Stato di Israele”. E aggiunge: “Di iniziative in questo periodo ce ne sono parecchie, ma spesso quelle legate al mondo della scuola sono scollegate tra loro. Il nostro obiettivo è dare a questi progetti la giusta visibilità e far uscire queste progettualità dalla scuola per coinvolgere unitariamente tutte le istituzioni”. Per questo i promotori della mobilitazione hanno scritto, tre giorni fa in occasione della loro prima assemblea che si è tenuta aula magna dell’Itis Castelli di Brescia, una lettera che spediranno a presidente della Repubblica, governo, Parlamento, sindacati e uffici scolastici territoriali. Nel documento, una sorta di manifesto programmatico che ci si aspetta verrà sottoscritto da migliaia di persone. Si chiede, tra le altre cose, che il governo cessi immediatamente l’invio di armi verso Israele e ogni forma di collaborazione militare con Tel Aviv, che si assuma una posizione di ferma condanna verso i crimini di guerra e contro l’umanità commessi, che si sospenda ogni forma di collaborazione politica ed economica fino a quando non si porrà fine al genocidio in corso e all’occupazione dei territori palestinesi, l’immediato riconoscimento da parte dell’Italia dello Stato di Palestina (come già hanno fatto altri 143 Stati) per affermare un diritto universale e inalienabile, ossia il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese. In vista dell’avvio dell’anno scolastico e dei primi collegi-docenti, Girelli Carasi spiega che la community sta pensando a un evento di sensibilizzazione per il primo giorno di scuola. Inoltre, i promotori hanno chiesto al ministero dell’Istruzione di inserire nella normale programmazione didattica spazi e momenti di educazione alla pace e alla non violenza, oltre ad approfondimenti storici su sionismo e anti-semitismo. Argomenti che andranno tarati per tipologia di scuola e utenza. Vi è anche l’idea di suggerire ai ragazzi di intrattenere una corrispondenza epistolare con studenti gazawi e per i bimbi più piccoli la possibilità di avere accanto a loro, in un forte legame ideale, uno degli oltre 18mila bambini uccisi dal 7 ottobre 2023. “Il primo settembre riprenderò la scuola – racconta ancora De Rocco – e non posso immaginare di iniziare così, come se niente fosse, di partecipare al primo collegio docenti come fosse routine e poi ritrovare i miei alunni allegri, fiduciosi e giocosi, come dovrebbero essere tutti i bambini del mondo, senza pensare ai bambini di Gaza. Io non posso iniziare facendo finta di niente, non ce la faccio”. Le maestre si occupano dei bambini, della loro cura, cercando di trasmettere loro valori e speranze e dunque “come è possibile dedicarsi a tutto ciò – si legge ancora nel documento programmatico – sapendo che ci sono bambini e famiglie che vengo intenzionalmente uccise, lasciate morire di fame e di sete, sapendo che il nostro Paese è complice di simili atrocità?”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/08/29/insegnanti-mobilitazione-gaza-stop-armi-notizie/8107979/
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