• AFFERMAZIONE IMPORTANTE o semplicemente SPARATA ELETTORALE!
    Ignazio La Russa: "Col centrodestra a Milano, non abbatteremo San Siro"
    Secondo il presidente del Senato, se vincerà il centrodestra il Comune cercherà di dare a Milan e Inter altre contropartite per evitare l'abbattimento del Meazza dopo che sarà costruito il nuovo stadio a fianco...
    https://www.milanotoday.it/politica/la-russa-due-stadi-san-siro.html
    AFFERMAZIONE IMPORTANTE o semplicemente SPARATA ELETTORALE! Ignazio La Russa: "Col centrodestra a Milano, non abbatteremo San Siro" Secondo il presidente del Senato, se vincerà il centrodestra il Comune cercherà di dare a Milan e Inter altre contropartite per evitare l'abbattimento del Meazza dopo che sarà costruito il nuovo stadio a fianco... https://www.milanotoday.it/politica/la-russa-due-stadi-san-siro.html
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    Ignazio La Russa: "Col centrodestra a Milano, non abbatteremo San Siro"
    Secondo il presidente del Senato, se vincerà il centrodestra il Comune cercherà di dare a Milan e Inter altre contropartite per evitare l'abbattimento del Meazza dopo che sarà costruito il nuovo stadio a fianco
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  • Chi è Riccardo Szumski, l’outsider anti-sistema delle elezioni in Veneto | il Nord Est
    https://www.ilnordest.it/politica/riccardo-szumski-chi-e-elezioni-veneto-medico-sindaco-no-vax-resistere-d2ta0w9i
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    Chi è Riccardo Szumski, l’outsider anti-sistema delle elezioni in Veneto
    II medico (radiato) alla guida del movimento “Resistere” ha raccolto attorno a sé l’esercito degli sfiduciati: come è arrivato dalle proteste No Green Pass a esprimere consiglieri
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  • Mattarella, adesso basta!

    “Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?”, «Fino a quando, dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?», diceva Cicerone all’indirizzo di Catilina, un nobile decaduto che mirava a prendere il potere a Roma con un colpo di stato violento, pianificando omicidi e incendi per creare caos e rovesciare il governo.
    “Fino a quando, Mattarella, abuserai della pazienza del Popolo Italiano?”.
    Il quotidiano “La Verità”, ha svelato, a mezzo del suo Direttore, Maurizio Belpietro, che in occasione di un incontro conviviale si sono dette frasi sconcertanti sul futuro del governo Meloni.
    “Dicevano che bisognava organizzare una grande linea dell’opposizione di sinistra, mettere insieme una serie di voci. A un certo punto, si augurava un provvidenziale scossone che cambiasse lo scenario … Il consigliere non nega questo, non erano quattro chiacchere tra amici, c’erano circa venti persone a quella cena”.
    Le parole sul “provvidenziale scossone” sono state dette nel corso di una cena di beneficenza che si è tenuta il 13 novembre “in un ristorante romano che si affaccia su Piazza Navona, alla presenza di oltre venti persone”.
    Giorgia Meloni non poteva fare a meno di andare al Quirinale, per ricucire lo strappo. Ma sconcerta quanto ella ha dichiarato al Capo dello Stato, al quale ha manifestato “il suo rammarico per le parole istituzionalmente e politicamente inopportune pronunciate in un contesto pubblico dal Consigliere, Francesco Saverio Garofani, e riportate ieri da un noto quotidiano italiano".

    Le parole ci sono state e non possono essere liquidate con un “comunque volemose bene”. Già in passato governi di centrodestra sono stati liquidati con veri e propri colpi di stato da parte di Presidenti della Repubblica che hanno agito al di fuori di ogni norma costituzionale.
    Intanto il Garofani rimane al suo posto come se nulla fosse accaduto. Chi lo ha messo in un incarico che è sempre stato disimpegnato da un militare? Mattarella dimentica che la Presidenza della Repubblica non è una succursale dei partiti, per cui uno come Garofani, Consigliere per gli affari del Consiglio supremo di Difesa e segretario dell'organismo, un incarico prestigioso che ricopre dal 2022 come primo non-militare, più volte eletto nel PD, non poteva rivestire quella carica, che è data proprio ai militari per evitare deviazioni politiche.
    Ma Mattarella è credibile quando dice che non sa nulla della vicenda? Non è la prima volta che ciò accade.
    Vogliamo ricordare quando ha detto che i proiettili ad uranio impoverito non esistevano, subito smentito da organi ufficiali della NATO! Intanto tanti militari si sono ammalati di cancro, mentre lui sbatteva loro la porta in faccia, pur chiedendo essi la verità sui fatti.
    Vogliamo ricordare lo scandalo del Consiglio Superiore della Magistratura, in cui, come ha scritto Luca Palamara in un suo libro, avvenivano illeciti di ogni genere con promozioni e destinazioni pilotate, di cui nulla sapeva Sergio Mattarella, pur essendo il suo Presidente e pur essendo riportato un episodio in cui Palamara è stato minacciato dal Procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, per non aver accolto l’invito del Quirinale a destinare in quel Consiglio un uomo segnalato da Mattarella!
    Vogliamo ricordare che, quando sono stati consegnati a Sergio Mattarella, a detta di Filippo Salamone, notissimo collettore di tangenti per conto della mafia, 50 milioni di lire, lui ha dovuto ammettere, obtorto collo, che ne aveva presi solo 3 di milioni! Nel frattempo si è scoperto che quei soldi facevano parte dei 5.000 miliardi di lire, che dovevano essere distribuiti ai politici (il 2,5%, cioè 125 miliardi di lire), di cui oggi si sta occupando la Procura della Repubblica di Caltanissetta nella ben nota inchiesta Mafia/Appalti, in relazione alle uccisioni di Falcone e Borsellino con le loro scorte, in cui ho reso ampia testimonianza ad un Colonnello della Guardia di Finanza, di quell’Ufficio di Procura!
    Vogliamo ricordare il fatto che Sergio Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica il 31 gennaio 2015 da Deputati (630) che non si erano ancora convalidati (si sono convalidati 5 mesi dopo, il 1° luglio 2015) e nulla ha obiettato in proposito, nemmeno sul fatto che 480 parlamentari, dichiarati anche da lui (all’epoca Consigliere della Consulta) illegittimi, lo avevano votato? Dove è andato a finire il senso del rispetto delle massime Istituzioni della Repubblica?
    Vogliamo ricordare il fatto che il 9 marzo 2000, nel momento in cui il Comandante Generale dell’Arma lo aveva cercato (lui all’epoca era Ministro della Difesa) perché si stavano approvando due emendamenti che di fatto avrebbero politicizzato l’Istituzione, lui è scomparso gettando nello sconcerto lo Stato Maggiore dell’Arma, che si è rivolta a me, nella mia veste di Presidente del COCER Carabinieri, per salvare l’Istituzione. Cosa che io feci, scontrandomi con veemenza con Massimo D’Alema (all’epoca Capo del Governo), che faceva lo gnorri, minacciandolo che il giorno dopo sarei andato con i Delegati del COCER Carabinieri, legandoci in uniforme, davanti a Palazzo Chigi?
    Vogliamo ricordare il fatto che Sergio Mattarella ha accettato l’incarico di Ministro della Pubblica Istruzione nel 1989, nel governo presieduto da Giulio Andreotti, pur sapendo che costui, era stato condannato dalla Corte d’Assise d’Appello di Palermo per le sue frequentazioni dei capi mafia, fatti confermati dalla Corte di Cassazione. In uno di questi incontri il capo mafia Bontate ha esortato Andreotti a incontrarlo. Nella circostanza, Bontate gli ha detto che la mafia (fatto riportato in sentenza) avrebbe ucciso suo fratello Piersanti, che stava venendo meno ai patti: aveva ricevuto voti e denaro da Cosa nostra e adesso aveva voltato le spalle ai mafiosi. Andreotti non avvisò né le forze di polizia, né l’interessato, che venne ucciso sei mesi dopo. Nonostante questo fatto sconcertante, stigmatizzato dal giornalista Travaglio, a lui ben noto, ha accettato l’incarico ministeriale.
    Vogliamo ricordare il fatto che per averlo materialmente arrestato il 21 dicembre 2017 per usurpazione di potere politico per non essere stato eletto legittimamente Presidente della Repubblica (il verbale, sottoscritto da ben 11 cittadini è ancora gli atti della Stazione Carabinieri di Roma/Quirinale) sono stato rinviato a giudizio, su richiesta del ben noto Procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone, oggi indagato dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta per aver favorito Cosa nostra, per vilipendio. Nel dicembre del 2024, dopo 7 anni di sofferenze, sono stato assolto, ma la Procura della Repubblica di Roma continua a non verificare se Mattarella sia stato regolarmente eletto, nonostante la dettagliata denuncia presentata.
    Vogliamo ricordare che suo padre Bernardo Mattarella è stato indicato anche in documenti della Commissione di inchiesta parlamentare sulla mafia, come colui che ha transitato i mafiosi nella DC. Di recente, il senatore Scarpinato del M5S, già Sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo, ha dichiarato più volte e pubblicamente che la strage di Portella della Ginestra, dove sono state uccisi, a colpi di mitraglia, 11 lavoratori, è stata una strage di Stato. Allora non è stato Salvatore Giuliano a uccidere i suoi compaesani. Ma, allora chi?
    Suonano terribili le parole di Gaspare Pisciotta pronunciate dinanzi al Presidente della Corte di Assisi di Viterbo: “Signor Presidente la strage di Portella della Ginestra è stata organizzata da Bernardo Mattarella, Giovanni Alliata di Montereale, Tommaso Leone Marchesano, Giacomo Cusumano Geloso e Mario Scelba”.
    Ma Mattarella non sa e non deve sapere. Silvio Berlusconi, però è stato condannato a 4 anni di reclusione per evasione fiscale “perché non poteva non sapere”.
    La legge non è uguale per tutti!
    “Fino a quando Mattarella abuserai della pazienza degli Italiani e non riterrai opportuno di dimetterti, in quanto – come diceva Falcone – la illegalità non premia mai”.

    Roma, 20 novembre 2025

    Antonio Pappalardo
    Mattarella, adesso basta! “Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?”, «Fino a quando, dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?», diceva Cicerone all’indirizzo di Catilina, un nobile decaduto che mirava a prendere il potere a Roma con un colpo di stato violento, pianificando omicidi e incendi per creare caos e rovesciare il governo. “Fino a quando, Mattarella, abuserai della pazienza del Popolo Italiano?”. Il quotidiano “La Verità”, ha svelato, a mezzo del suo Direttore, Maurizio Belpietro, che in occasione di un incontro conviviale si sono dette frasi sconcertanti sul futuro del governo Meloni. “Dicevano che bisognava organizzare una grande linea dell’opposizione di sinistra, mettere insieme una serie di voci. A un certo punto, si augurava un provvidenziale scossone che cambiasse lo scenario … Il consigliere non nega questo, non erano quattro chiacchere tra amici, c’erano circa venti persone a quella cena”. Le parole sul “provvidenziale scossone” sono state dette nel corso di una cena di beneficenza che si è tenuta il 13 novembre “in un ristorante romano che si affaccia su Piazza Navona, alla presenza di oltre venti persone”. Giorgia Meloni non poteva fare a meno di andare al Quirinale, per ricucire lo strappo. Ma sconcerta quanto ella ha dichiarato al Capo dello Stato, al quale ha manifestato “il suo rammarico per le parole istituzionalmente e politicamente inopportune pronunciate in un contesto pubblico dal Consigliere, Francesco Saverio Garofani, e riportate ieri da un noto quotidiano italiano". Le parole ci sono state e non possono essere liquidate con un “comunque volemose bene”. Già in passato governi di centrodestra sono stati liquidati con veri e propri colpi di stato da parte di Presidenti della Repubblica che hanno agito al di fuori di ogni norma costituzionale. Intanto il Garofani rimane al suo posto come se nulla fosse accaduto. Chi lo ha messo in un incarico che è sempre stato disimpegnato da un militare? Mattarella dimentica che la Presidenza della Repubblica non è una succursale dei partiti, per cui uno come Garofani, Consigliere per gli affari del Consiglio supremo di Difesa e segretario dell'organismo, un incarico prestigioso che ricopre dal 2022 come primo non-militare, più volte eletto nel PD, non poteva rivestire quella carica, che è data proprio ai militari per evitare deviazioni politiche. Ma Mattarella è credibile quando dice che non sa nulla della vicenda? Non è la prima volta che ciò accade. Vogliamo ricordare quando ha detto che i proiettili ad uranio impoverito non esistevano, subito smentito da organi ufficiali della NATO! Intanto tanti militari si sono ammalati di cancro, mentre lui sbatteva loro la porta in faccia, pur chiedendo essi la verità sui fatti. Vogliamo ricordare lo scandalo del Consiglio Superiore della Magistratura, in cui, come ha scritto Luca Palamara in un suo libro, avvenivano illeciti di ogni genere con promozioni e destinazioni pilotate, di cui nulla sapeva Sergio Mattarella, pur essendo il suo Presidente e pur essendo riportato un episodio in cui Palamara è stato minacciato dal Procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, per non aver accolto l’invito del Quirinale a destinare in quel Consiglio un uomo segnalato da Mattarella! Vogliamo ricordare che, quando sono stati consegnati a Sergio Mattarella, a detta di Filippo Salamone, notissimo collettore di tangenti per conto della mafia, 50 milioni di lire, lui ha dovuto ammettere, obtorto collo, che ne aveva presi solo 3 di milioni! Nel frattempo si è scoperto che quei soldi facevano parte dei 5.000 miliardi di lire, che dovevano essere distribuiti ai politici (il 2,5%, cioè 125 miliardi di lire), di cui oggi si sta occupando la Procura della Repubblica di Caltanissetta nella ben nota inchiesta Mafia/Appalti, in relazione alle uccisioni di Falcone e Borsellino con le loro scorte, in cui ho reso ampia testimonianza ad un Colonnello della Guardia di Finanza, di quell’Ufficio di Procura! Vogliamo ricordare il fatto che Sergio Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica il 31 gennaio 2015 da Deputati (630) che non si erano ancora convalidati (si sono convalidati 5 mesi dopo, il 1° luglio 2015) e nulla ha obiettato in proposito, nemmeno sul fatto che 480 parlamentari, dichiarati anche da lui (all’epoca Consigliere della Consulta) illegittimi, lo avevano votato? Dove è andato a finire il senso del rispetto delle massime Istituzioni della Repubblica? Vogliamo ricordare il fatto che il 9 marzo 2000, nel momento in cui il Comandante Generale dell’Arma lo aveva cercato (lui all’epoca era Ministro della Difesa) perché si stavano approvando due emendamenti che di fatto avrebbero politicizzato l’Istituzione, lui è scomparso gettando nello sconcerto lo Stato Maggiore dell’Arma, che si è rivolta a me, nella mia veste di Presidente del COCER Carabinieri, per salvare l’Istituzione. Cosa che io feci, scontrandomi con veemenza con Massimo D’Alema (all’epoca Capo del Governo), che faceva lo gnorri, minacciandolo che il giorno dopo sarei andato con i Delegati del COCER Carabinieri, legandoci in uniforme, davanti a Palazzo Chigi? Vogliamo ricordare il fatto che Sergio Mattarella ha accettato l’incarico di Ministro della Pubblica Istruzione nel 1989, nel governo presieduto da Giulio Andreotti, pur sapendo che costui, era stato condannato dalla Corte d’Assise d’Appello di Palermo per le sue frequentazioni dei capi mafia, fatti confermati dalla Corte di Cassazione. In uno di questi incontri il capo mafia Bontate ha esortato Andreotti a incontrarlo. Nella circostanza, Bontate gli ha detto che la mafia (fatto riportato in sentenza) avrebbe ucciso suo fratello Piersanti, che stava venendo meno ai patti: aveva ricevuto voti e denaro da Cosa nostra e adesso aveva voltato le spalle ai mafiosi. Andreotti non avvisò né le forze di polizia, né l’interessato, che venne ucciso sei mesi dopo. Nonostante questo fatto sconcertante, stigmatizzato dal giornalista Travaglio, a lui ben noto, ha accettato l’incarico ministeriale. Vogliamo ricordare il fatto che per averlo materialmente arrestato il 21 dicembre 2017 per usurpazione di potere politico per non essere stato eletto legittimamente Presidente della Repubblica (il verbale, sottoscritto da ben 11 cittadini è ancora gli atti della Stazione Carabinieri di Roma/Quirinale) sono stato rinviato a giudizio, su richiesta del ben noto Procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone, oggi indagato dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta per aver favorito Cosa nostra, per vilipendio. Nel dicembre del 2024, dopo 7 anni di sofferenze, sono stato assolto, ma la Procura della Repubblica di Roma continua a non verificare se Mattarella sia stato regolarmente eletto, nonostante la dettagliata denuncia presentata. Vogliamo ricordare che suo padre Bernardo Mattarella è stato indicato anche in documenti della Commissione di inchiesta parlamentare sulla mafia, come colui che ha transitato i mafiosi nella DC. Di recente, il senatore Scarpinato del M5S, già Sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo, ha dichiarato più volte e pubblicamente che la strage di Portella della Ginestra, dove sono state uccisi, a colpi di mitraglia, 11 lavoratori, è stata una strage di Stato. Allora non è stato Salvatore Giuliano a uccidere i suoi compaesani. Ma, allora chi? Suonano terribili le parole di Gaspare Pisciotta pronunciate dinanzi al Presidente della Corte di Assisi di Viterbo: “Signor Presidente la strage di Portella della Ginestra è stata organizzata da Bernardo Mattarella, Giovanni Alliata di Montereale, Tommaso Leone Marchesano, Giacomo Cusumano Geloso e Mario Scelba”. Ma Mattarella non sa e non deve sapere. Silvio Berlusconi, però è stato condannato a 4 anni di reclusione per evasione fiscale “perché non poteva non sapere”. La legge non è uguale per tutti! “Fino a quando Mattarella abuserai della pazienza degli Italiani e non riterrai opportuno di dimetterti, in quanto – come diceva Falcone – la illegalità non premia mai”. Roma, 20 novembre 2025 Antonio Pappalardo
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  • Global Mobile Satellite Services Market Projected to Strengthen in Value and Scale by 2029

    Grab 20% Off With Code ONLINE20 On Global market Reports – Evaluate Global Trends, Market Risks, and Competitive Intelligence

    What Is the Predicted Market Size and CAGR of the Mobile Satellite Services Market by the End of the 2029?
    The mobile satellite services market size has grown strongly in recent years. It will grow from $5.34 billion in 2024 to $5.68 billion in 2025 at a compound annual growth rate (CAGR) of 6.4%. The growth in the historic period can be attributed to emergence of global connectivity needs, increased military and defense applications, expansion of broadcasting and media, enterprise connectivity, telecommunications backhaul.

    The mobile satellite services market size is expected to see strong growth in the next few years. It will grow to $7.07 billion in 2029 at a compound annual growth rate (CAGR) of 5.6%. The growth in the forecast period can be attributed to emerging market growth, commercial space activities, smart transportation, increased agriculture and precision farming, adoption of smart transportation. Major trends in the forecast period include integration with 5G networks, rapid expansion of IoT connectivity, increasing demand for broadband connectivity, enhanced disaster response and public safety solutions, diversification of service offerings.

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    What Are the Significant Market Forces Driving the Mobile Satellite Services Market Performance?
    The expansion of oil and gas exploration is expected to propel the growth of the mobile satellite services market going forward. Oil and gas exploration refers to the process of searching for underground or underwater reservoirs of oil and natural gas deposits. It is rising due to economic, technological, and geopolitical factors to meet global energy needs. Mobile satellite services are used in oil and gas exploration activities to offer dependable communication, data transmission, logistics assistance, and environmental monitoring in remote and challenging environments. For instance, in March 2024, according to the Energy Information Administration, a U.S-based government agency U.S. crude oil production grew by 9% in 2023 compared to 2022, reaching a record 12.9 million barrels per day. This increase has driven higher crude oil exports, despite U.S. refineries continuing to be optimized for processing heavier crude oils. Therefore, the expansion of oil and gas exploration is driving the growth of the mobile satellite services market.

    Which Segments Are Likely to Shape the Future Outlook of the Mobile Satellite Services Market?
    The mobile satellite servicesmarket covered in this report is segmented –

    1) By Service: Voice, Data
    2) By Application: Land Mobile Satellite Service, Aeronautical Mobile Satellite Service, Maritime Mobile Satellite Service
    3) By Industry: Oil And gas, Media And Entertainment, Transportation, Aviation, Defense, Automative, Government, Other Industries

    Subsegments:
    1) By Voice: Satellite Phone Services, Push-To-Talk Services
    2) By Data: Internet Access Services, Remote Monitoring And Control Services


    Which Future-Ready Trends Are Expected to Influence the Mobile Satellite Services Market?
    Major companies operating in the mobile satellite service industry are adopting a strategic partnership approach to provide resilient and reliable connectivity, particularly in remote and rural areas where terrestrial infrastructure is insufficient. Strategic partnerships refer to a process in which companies leverage each other's strengths and resources to achieve mutual benefits and success. For instance, in June 2023, Spark New Zealand, a New Zealand-based telecommunications company, partnered with Lynk Global., a US-based developer of satellite-to-mobile-phone satellite constellations. With this partnership, they aim to launch a satellite-to-mobile service, aiming to enhance connectivity for its customers, address key challenges, capitalize on emerging opportunities, and position themselves as a leader in innovative connectivity solutions for the New Zealand market.

    Which Major Organizations Influence the Direction of the Mobile Satellite Services Market?
    Major companies operating in the mobile satellite services market are Ericsson AB, Telstra Corporation Limited, Singapore Telecommunications Limited., Viasat Inc., Intelsat SA, SES S.A., EchoStar Corporation, Hughes Network Systems, AI Yah Satellite Communications company P.J.S.C, Inmarsat plc, Eutelsat Communications S.A., Telesat Canada, Iridium Communications Inc., Telespazio S.p.A., Comtech Telecommunications Corporation, Orbcomm Inc., Encompass Digital Media Inc., Speedcast International Limited, Globecast Asia Pte Ltd, Gilat Satellite Networks Ltd., Globalstar Inc., Avanti Communications Group plc, Ligado Networks LLC, Russian Satellite Communications Company (RSCC), MTN Satellite Communications Inc.

    Get the detailed mobile satellite services market report today
    https://www.thebusinessresearchcompany.com/report/mobile-satellite-services-global-market-report (https://www.thebusinessresearchcompany.com/report/mobile-satellite-services-global-market-report)

    Which Region Holds the Largest Share of the Mobile Satellite Services Market?
    North America was the largest region in the Mobile Satellite Service market in 2024. North America is expected to be the fastest-growing region in the forecast period. The regions covered in the mobile satellite services market report are Asia-Pacific, Western Europe, Eastern Europe, North America, South America, Middle East, Africa.

    #Contact Us:#
    The Business Research Company: Market Research Reports (https://thebusinessresearchcompany.com/)
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    Global Mobile Satellite Services Market Projected to Strengthen in Value and Scale by 2029 Grab 20% Off With Code ONLINE20 On Global market Reports – Evaluate Global Trends, Market Risks, and Competitive Intelligence What Is the Predicted Market Size and CAGR of the Mobile Satellite Services Market by the End of the 2029? The mobile satellite services market size has grown strongly in recent years. It will grow from $5.34 billion in 2024 to $5.68 billion in 2025 at a compound annual growth rate (CAGR) of 6.4%. The growth in the historic period can be attributed to emergence of global connectivity needs, increased military and defense applications, expansion of broadcasting and media, enterprise connectivity, telecommunications backhaul. The mobile satellite services market size is expected to see strong growth in the next few years. It will grow to $7.07 billion in 2029 at a compound annual growth rate (CAGR) of 5.6%. The growth in the forecast period can be attributed to emerging market growth, commercial space activities, smart transportation, increased agriculture and precision farming, adoption of smart transportation. Major trends in the forecast period include integration with 5G networks, rapid expansion of IoT connectivity, increasing demand for broadband connectivity, enhanced disaster response and public safety solutions, diversification of service offerings. Get your free report sample today: Mobile Satellite Services Market Size and Growth Report 2025 Sample (https://www.thebusinessresearchcompany.com/sample.aspx?id=14143&type=smp) What Are the Significant Market Forces Driving the Mobile Satellite Services Market Performance? The expansion of oil and gas exploration is expected to propel the growth of the mobile satellite services market going forward. Oil and gas exploration refers to the process of searching for underground or underwater reservoirs of oil and natural gas deposits. It is rising due to economic, technological, and geopolitical factors to meet global energy needs. Mobile satellite services are used in oil and gas exploration activities to offer dependable communication, data transmission, logistics assistance, and environmental monitoring in remote and challenging environments. For instance, in March 2024, according to the Energy Information Administration, a U.S-based government agency U.S. crude oil production grew by 9% in 2023 compared to 2022, reaching a record 12.9 million barrels per day. This increase has driven higher crude oil exports, despite U.S. refineries continuing to be optimized for processing heavier crude oils. Therefore, the expansion of oil and gas exploration is driving the growth of the mobile satellite services market. Which Segments Are Likely to Shape the Future Outlook of the Mobile Satellite Services Market? The mobile satellite servicesmarket covered in this report is segmented – 1) By Service: Voice, Data 2) By Application: Land Mobile Satellite Service, Aeronautical Mobile Satellite Service, Maritime Mobile Satellite Service 3) By Industry: Oil And gas, Media And Entertainment, Transportation, Aviation, Defense, Automative, Government, Other Industries Subsegments: 1) By Voice: Satellite Phone Services, Push-To-Talk Services 2) By Data: Internet Access Services, Remote Monitoring And Control Services Which Future-Ready Trends Are Expected to Influence the Mobile Satellite Services Market? Major companies operating in the mobile satellite service industry are adopting a strategic partnership approach to provide resilient and reliable connectivity, particularly in remote and rural areas where terrestrial infrastructure is insufficient. Strategic partnerships refer to a process in which companies leverage each other's strengths and resources to achieve mutual benefits and success. For instance, in June 2023, Spark New Zealand, a New Zealand-based telecommunications company, partnered with Lynk Global., a US-based developer of satellite-to-mobile-phone satellite constellations. With this partnership, they aim to launch a satellite-to-mobile service, aiming to enhance connectivity for its customers, address key challenges, capitalize on emerging opportunities, and position themselves as a leader in innovative connectivity solutions for the New Zealand market. Which Major Organizations Influence the Direction of the Mobile Satellite Services Market? Major companies operating in the mobile satellite services market are Ericsson AB, Telstra Corporation Limited, Singapore Telecommunications Limited., Viasat Inc., Intelsat SA, SES S.A., EchoStar Corporation, Hughes Network Systems, AI Yah Satellite Communications company P.J.S.C, Inmarsat plc, Eutelsat Communications S.A., Telesat Canada, Iridium Communications Inc., Telespazio S.p.A., Comtech Telecommunications Corporation, Orbcomm Inc., Encompass Digital Media Inc., Speedcast International Limited, Globecast Asia Pte Ltd, Gilat Satellite Networks Ltd., Globalstar Inc., Avanti Communications Group plc, Ligado Networks LLC, Russian Satellite Communications Company (RSCC), MTN Satellite Communications Inc. 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The regions covered in the mobile satellite services market report are Asia-Pacific, Western Europe, Eastern Europe, North America, South America, Middle East, Africa. #Contact Us:# The Business Research Company: Market Research Reports (https://thebusinessresearchcompany.com/) Americas +1 310-496-7795 Asia +44 7882 955267 & +91 8897263534 Europe +44 7882 955267 Email: info@tbrc.info (mailto:info@tbrc.info) #Follow Us On:# LinkedIn: The Business Research Company | LinkedIn (https://in.linkedin.com/company/the-business-research-company)
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  • Global Mass Transit Security Market Projected to Strengthen in Value and Scale by 2029

    Grab 20% Off With Code ONLINE20 On Global market Reports – Evaluate Global Trends, Market Risks, and Competitive Intelligence

    What Is the Predicted Market Size and CAGR of the Mass Transit Security Market by the End of the 2029?
    The mass transit security market size has grown strongly in recent years. It will grow from $42.88 billion in 2024 to $46.12 billion in 2025 at a compound annual growth rate (CAGR) of 7.6%. The growth in the historic period can be attributed to public transportation systems, demand for innovative security solutions, increased investments in advanced surveillance, increased access control systems, increased biometrics, security breaches.

    The mass transit security market size is expected to see strong growth in the next few years. It will grow to $58.52 billion in 2029 at a compound annual growth rate (CAGR) of 6.1%. The growth in the forecast period can be attributed to increasing public incidents, deployment of biometric identification systems, terrorism threats, public awareness and cooperation, geopolitical tensions. Major trends in the forecast period include AI-driven threat detection, enhanced biometric identification, internet of things (IoT) security, mobile security solutions, drone detection and mitigation.

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    What Are the Significant Market Forces Driving the Mass Transit Security Market Performance?
    The increasing threats and security concerns are expected to propel the growth of the mass transit security market going forward. Security threats and concerns refer to any potential danger or harmful event that can exploit a vulnerability and cause harm to any personnel. Public transit environments may be susceptible to criminal activities, including theft, assaults, and vandalism. Mass transit security plays a crucial role in addressing threats and security concerns by implementing measures to protect passengers, infrastructure, and operations from various risks. For instance, in April 2024, according to the Department for Science, Innovation and Technology, a UK-based government department, An estimated 22% of businesses and 14% of charities have encountered cyber crime in the past year. This figure increases to 45% for medium-sized businesses, 58% for large businesses, and 37% for high-income charities. Alternatively, among the 50% of businesses and 32% of charities reporting any cybersecurity breaches or attacks, just over two-fifths (44% of businesses and 42% of charities) ultimately fell victim to cyber crime. Therefore, increasing threats and security concerns are driving the mass transit security market.

    Which Segments Are Likely to Shape the Future Outlook of the Mass Transit Security Market?
    The mass transit securitymarket covered in this report is segmented –

    1) By Type: Airways Transit Security, Seaways Transit Security, Roadways Transit Security, Railways Transit Security, Other Types
    2) By Service Type: Managed Services, Professional Services
    3) By Solution: Surveillance and Monitoring, Screening System, Biometric Security And Authentication System, Fire Safety And Detection System, Perimeter Intrusion Detection, Access Control, Other Solutions
    4) By Application: Homeland Security, Industrial, Retail And Payment Industries, Logistics And Transportation Industries, Healthcare, Other Applications

    Subsegments:
    1) By Airways Transit Security: Airport Security Screening, Passenger And Baggage Screening, Perimeter Security Systems
    2) By Seaways Transit Security: Port Security Solutions, Vessel Monitoring Systems, Cargo Security Measures
    3) By Roadways Transit Security: Vehicle Surveillance Systems, Traffic Management Solutions, Emergency Response Systems
    4) By Railways Transit Security: Train Surveillance Systems, Station Security Solutions, Rail Network Monitoring
    5) By Other Types: Emergency Services Security, Public Transport Security Systems, Event Security Management

    What New Market Trends Are Emerging in the Mass Transit Security Market?
    Major companies operating in the mass transit security market are focusing on developing new technologies, such as AI-enabled video analytics platform. This platform process actionable insights and conclusions from digital video using AI techniques. For instance, in October 2024, PRAMA, an India-based manufacturer of video security products, launched transport security innovations, including AI-based cameras and traffic management solutions. PRAMA's transportation solutions uniquely focus on securing transportation hubs with advanced video surveillance systems, featuring a Command and Control solution for proactive video data monitoring. These products are specifically designed to enhance vehicle security and traffic management, ensuring a safe and efficient flow for travelers, vehicles, and pedestrians alike.

    Which Major Organizations Influence the Direction of the Mass Transit Security Market?
    Major companies operating in the mass transit security market are Siemens AG, Panasonic Corporation, Cisco Systems Inc., Hanwha Group, Honeywell International Inc, Johnson Controls International PLC, Thales Group, Tyco International PLC, L3Harris Technologies Inc, Analog Devices Inc., Hikvision Digital Technology Co. Ltd, Bosch Security Systems Inc., NICE Systems Ltd., Axis Communications AB, OSI Systems Inc, Kratos Defense & Security Solutions Inc. (KTOS), Flir Systems Inc., Smiths Detection Inc, Avigilon Corporation, Nuctech Company Limited, Rapiscan Systems Inc, Genetec Inc., Analogic Corporation, Teleste, SDI Presence LLC, March Networks Corporation, IndigoVision Group PLC, High Rise Security Systems LLC, AngelTrax, Fortem Technologies Inc.

    Get the detailed mass transit security market report today
    Mass Transit Security Market Report 2025, Growth and Analysis (https://www.thebusinessresearchcompany.com/report/mass-transit-security-global-market-report)

    Which Region Holds the Largest Share of the Mass Transit Security Market?
    North America was the largest region in the mass transit security market in 2024. Asia-Pacific is expected to be the fastest-growing region in the forecast period. The regions covered in the mass transit security market report are Asia-Pacific, Western Europe, Eastern Europe, North America, South America, Middle East, Africa.

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    Global Mass Transit Security Market Projected to Strengthen in Value and Scale by 2029 Grab 20% Off With Code ONLINE20 On Global market Reports – Evaluate Global Trends, Market Risks, and Competitive Intelligence What Is the Predicted Market Size and CAGR of the Mass Transit Security Market by the End of the 2029? The mass transit security market size has grown strongly in recent years. It will grow from $42.88 billion in 2024 to $46.12 billion in 2025 at a compound annual growth rate (CAGR) of 7.6%. The growth in the historic period can be attributed to public transportation systems, demand for innovative security solutions, increased investments in advanced surveillance, increased access control systems, increased biometrics, security breaches. The mass transit security market size is expected to see strong growth in the next few years. It will grow to $58.52 billion in 2029 at a compound annual growth rate (CAGR) of 6.1%. The growth in the forecast period can be attributed to increasing public incidents, deployment of biometric identification systems, terrorism threats, public awareness and cooperation, geopolitical tensions. Major trends in the forecast period include AI-driven threat detection, enhanced biometric identification, internet of things (IoT) security, mobile security solutions, drone detection and mitigation. Get your free report sample today: Mass Transit Security Market Report 2025, Growth and Analysis Sample (https://www.thebusinessresearchcompany.com/sample.aspx?id=14133&type=smp) What Are the Significant Market Forces Driving the Mass Transit Security Market Performance? The increasing threats and security concerns are expected to propel the growth of the mass transit security market going forward. Security threats and concerns refer to any potential danger or harmful event that can exploit a vulnerability and cause harm to any personnel. Public transit environments may be susceptible to criminal activities, including theft, assaults, and vandalism. Mass transit security plays a crucial role in addressing threats and security concerns by implementing measures to protect passengers, infrastructure, and operations from various risks. For instance, in April 2024, according to the Department for Science, Innovation and Technology, a UK-based government department, An estimated 22% of businesses and 14% of charities have encountered cyber crime in the past year. This figure increases to 45% for medium-sized businesses, 58% for large businesses, and 37% for high-income charities. Alternatively, among the 50% of businesses and 32% of charities reporting any cybersecurity breaches or attacks, just over two-fifths (44% of businesses and 42% of charities) ultimately fell victim to cyber crime. Therefore, increasing threats and security concerns are driving the mass transit security market. Which Segments Are Likely to Shape the Future Outlook of the Mass Transit Security Market? The mass transit securitymarket covered in this report is segmented – 1) By Type: Airways Transit Security, Seaways Transit Security, Roadways Transit Security, Railways Transit Security, Other Types 2) By Service Type: Managed Services, Professional Services 3) By Solution: Surveillance and Monitoring, Screening System, Biometric Security And Authentication System, Fire Safety And Detection System, Perimeter Intrusion Detection, Access Control, Other Solutions 4) By Application: Homeland Security, Industrial, Retail And Payment Industries, Logistics And Transportation Industries, Healthcare, Other Applications Subsegments: 1) By Airways Transit Security: Airport Security Screening, Passenger And Baggage Screening, Perimeter Security Systems 2) By Seaways Transit Security: Port Security Solutions, Vessel Monitoring Systems, Cargo Security Measures 3) By Roadways Transit Security: Vehicle Surveillance Systems, Traffic Management Solutions, Emergency Response Systems 4) By Railways Transit Security: Train Surveillance Systems, Station Security Solutions, Rail Network Monitoring 5) By Other Types: Emergency Services Security, Public Transport Security Systems, Event Security Management What New Market Trends Are Emerging in the Mass Transit Security Market? Major companies operating in the mass transit security market are focusing on developing new technologies, such as AI-enabled video analytics platform. This platform process actionable insights and conclusions from digital video using AI techniques. For instance, in October 2024, PRAMA, an India-based manufacturer of video security products, launched transport security innovations, including AI-based cameras and traffic management solutions. PRAMA's transportation solutions uniquely focus on securing transportation hubs with advanced video surveillance systems, featuring a Command and Control solution for proactive video data monitoring. These products are specifically designed to enhance vehicle security and traffic management, ensuring a safe and efficient flow for travelers, vehicles, and pedestrians alike. Which Major Organizations Influence the Direction of the Mass Transit Security Market? Major companies operating in the mass transit security market are Siemens AG, Panasonic Corporation, Cisco Systems Inc., Hanwha Group, Honeywell International Inc, Johnson Controls International PLC, Thales Group, Tyco International PLC, L3Harris Technologies Inc, Analog Devices Inc., Hikvision Digital Technology Co. Ltd, Bosch Security Systems Inc., NICE Systems Ltd., Axis Communications AB, OSI Systems Inc, Kratos Defense & Security Solutions Inc. (KTOS), Flir Systems Inc., Smiths Detection Inc, Avigilon Corporation, Nuctech Company Limited, Rapiscan Systems Inc, Genetec Inc., Analogic Corporation, Teleste, SDI Presence LLC, March Networks Corporation, IndigoVision Group PLC, High Rise Security Systems LLC, AngelTrax, Fortem Technologies Inc. Get the detailed mass transit security market report today Mass Transit Security Market Report 2025, Growth and Analysis (https://www.thebusinessresearchcompany.com/report/mass-transit-security-global-market-report) Which Region Holds the Largest Share of the Mass Transit Security Market? North America was the largest region in the mass transit security market in 2024. Asia-Pacific is expected to be the fastest-growing region in the forecast period. The regions covered in the mass transit security market report are Asia-Pacific, Western Europe, Eastern Europe, North America, South America, Middle East, Africa. #Contact Us:# The Business Research Company: Market Research Reports (https://thebusinessresearchcompany.com/) Americas +1 310-496-7795 Asia +44 7882 955267 & +91 8897263534 Europe +44 7882 955267 Email: info@tbrc.info (mailto:info@tbrc.info) #Follow Us On:# LinkedIn: The Business Research Company | LinkedIn (https://in.linkedin.com/company/the-business-research-company)
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  • NON C’È PACE PER IL MIC

    Non mi sorprende più – lo dico con un misto di rassegnazione e tenerezza – quanto velocemente un tema culturale sparisca dal radar del popolo italiano. Forse è persino comprensibile, considerando la qualità sempre più modesta degli esempi che arrivano dall’alto: un campionario di scivoloni, leggerezze e improvvisazioni che non meritavamo .

    Non che “prima” fosse l’età dell’oro, certo. Ma agli esponenti del centrodestra attualmente al governo tocca prendersi oneri e onori, visibilità e responsabilità. E il bilancio, mi spiace, continua a precipitare: tra parenti, amici, gaffe di palazzo e teatrini da rotocalco. Prima Sangiuliano, poi Giuli, poi comprimari assortiti… un cast ormai avviato verso il proprio inevitabile quarto d’ora di vergogna.

    Doveva essere un fiore all’occhiello del Paese. Ora siamo al “Tata-fiore”.
    Un’altra vedette che aggiunge un tassello al mosaico tragicomico di un dicastero ormai percepito come zimbello, tre anni segnati da dimissioni che sembrano l’ultimo gesto minimo di dignità.

    Venerdì Piero Tatafiore, portavoce del ministro della Cultura Alessandro Giuli, si è dimesso. Le opposizioni avevano protestato dopo la pubblicazione, sul sito ufficiale del MIC, di tre comunicati legati alla campagna elettorale per le Regionali in Campania. Comunicati in cui si riportavano dichiarazioni del ministro a sostegno del candidato della destra, Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia), definito addirittura «la personificazione della cultura di governo».

    I deputati campani del PD avevano denunciato lo scivolone istituzionale: utilizzare canali dello Stato per fare propaganda politica non è solo inopportuno — è proprio un confine che non andrebbe mai superato.

    Così, davanti alle polemiche, Tatafiore ha annunciato le sue dimissioni:
    «Ho appena comunicato […] le mie immediate e irrevocabili dimissioni dall’incarico di capoufficio stampa del MIC. L’utilizzo di strumenti istituzionali per comunicazioni di natura politica è stato da parte mia un errore improprio di cui mi scuso».

    Fine della storia? Quasi.
    Perché l’episodio, di per sé, non sposterà una virgola sulle Regionali campane. È già stato inghiottito dal silenzio generale. L’ennesima notizia che evaporerà nel disinteresse: perché quando un’istituzione perde credibilità, perde anche ascolto. E il MIC, oggi, ha ben poco da offrire oltre una lunga striscia di tagli ingiustificati, retorica stanca e simboli vuoti.

    Eppure — ed è qui il punto — mentre tutto sembra sfaldarsi, resta uno spiraglio di speranza: la consapevolezza che la cultura non muore per colpa di un ministero mediocre. Resta nell’impegno di chi continua a studiare, a creare, a custodire ciò che conta. Non è una chiamata alle armi: è un promemoria, quasi intimo, che la cultura sopravvive anche quando viene maltrattata.

    Non mi scandalizza più la disaffezione degli italiani verso la cultura se i suoi rappresentanti istituzionali sono di questa caratura. Ma, proprio per questo, non smetto di pensare che sia tutto da rifare — davvero tutto.

    Guardando al 2027, spero che tra le innumerevoli urgenze del Paese ci sia ancora qualcuno capace di restituire alla Cultura la serietà e l’onore che merita. E, lo dico chiaramente, il colore politico qui conta zero se manca la sostanza: una formazione autenticamente umanistica, quella che oggi latita e lascia spazio a figure senza sottotesto, senza visione, senza profondità .

    Per ora possiamo solo prendere atto dell’ovvio: senza credibilità, nessuna promessa vale — né oggi, né domani.

    #MIC #CulturaItaliana #PoliticaCulturale #Dimissioni #Tatafiore #CulturaCheResiste #Italia2027 #CredibilitàIstituzionale #SarcasmoCulturale
    NON C’È PACE PER IL MIC Non mi sorprende più – lo dico con un misto di rassegnazione e tenerezza – quanto velocemente un tema culturale sparisca dal radar del popolo italiano. Forse è persino comprensibile, considerando la qualità sempre più modesta degli esempi che arrivano dall’alto: un campionario di scivoloni, leggerezze e improvvisazioni che non meritavamo 🍌. Non che “prima” fosse l’età dell’oro, certo. Ma agli esponenti del centrodestra attualmente al governo tocca prendersi oneri e onori, visibilità e responsabilità. E il bilancio, mi spiace, continua a precipitare: tra parenti, amici, gaffe di palazzo e teatrini da rotocalco. Prima Sangiuliano, poi Giuli, poi comprimari assortiti… un cast ormai avviato verso il proprio inevitabile quarto d’ora di vergogna. Doveva essere un fiore all’occhiello del Paese. Ora siamo al “Tata-fiore”. Un’altra vedette che aggiunge un tassello al mosaico tragicomico di un dicastero ormai percepito come zimbello, tre anni segnati da dimissioni che sembrano l’ultimo gesto minimo di dignità. Venerdì Piero Tatafiore, portavoce del ministro della Cultura Alessandro Giuli, si è dimesso. Le opposizioni avevano protestato dopo la pubblicazione, sul sito ufficiale del MIC, di tre comunicati legati alla campagna elettorale per le Regionali in Campania. Comunicati in cui si riportavano dichiarazioni del ministro a sostegno del candidato della destra, Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia), definito addirittura «la personificazione della cultura di governo». I deputati campani del PD avevano denunciato lo scivolone istituzionale: utilizzare canali dello Stato per fare propaganda politica non è solo inopportuno — è proprio un confine che non andrebbe mai superato. Così, davanti alle polemiche, Tatafiore ha annunciato le sue dimissioni: «Ho appena comunicato […] le mie immediate e irrevocabili dimissioni dall’incarico di capoufficio stampa del MIC. L’utilizzo di strumenti istituzionali per comunicazioni di natura politica è stato da parte mia un errore improprio di cui mi scuso». Fine della storia? Quasi. Perché l’episodio, di per sé, non sposterà una virgola sulle Regionali campane. È già stato inghiottito dal silenzio generale. L’ennesima notizia che evaporerà nel disinteresse: perché quando un’istituzione perde credibilità, perde anche ascolto. E il MIC, oggi, ha ben poco da offrire oltre una lunga striscia di tagli ingiustificati, retorica stanca e simboli vuoti. Eppure — ed è qui il punto — mentre tutto sembra sfaldarsi, resta uno spiraglio di speranza: la consapevolezza che la cultura non muore per colpa di un ministero mediocre. Resta nell’impegno di chi continua a studiare, a creare, a custodire ciò che conta. Non è una chiamata alle armi: è un promemoria, quasi intimo, che la cultura sopravvive anche quando viene maltrattata. Non mi scandalizza più la disaffezione degli italiani verso la cultura se i suoi rappresentanti istituzionali sono di questa caratura. Ma, proprio per questo, non smetto di pensare che sia tutto da rifare — davvero tutto. Guardando al 2027, spero che tra le innumerevoli urgenze del Paese ci sia ancora qualcuno capace di restituire alla Cultura la serietà e l’onore che merita. E, lo dico chiaramente, il colore politico qui conta zero se manca la sostanza: una formazione autenticamente umanistica, quella che oggi latita e lascia spazio a figure senza sottotesto, senza visione, senza profondità 🎭. Per ora possiamo solo prendere atto dell’ovvio: senza credibilità, nessuna promessa vale — né oggi, né domani. #MIC #CulturaItaliana #PoliticaCulturale #Dimissioni #Tatafiore #CulturaCheResiste #Italia2027 #CredibilitàIstituzionale #SarcasmoCulturale
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  • COSA vi ASPETTAVATE dopo AVERLI ALLONTANATI dalla FAMIGLIA?

    Famiglia nel bosco: il racconto dei genitori dei bimbi allontanati
    Il racconto dei genitori dei bambini che vivevano nel bosco di Palmoli, allontanati dal tribunale per le condizioni abitative considerate pericolose...
    Mentre la politica blatera, il ministro della Giustizia pensa di dover intervenire e i magistrati fanno quadrato intorno ai colleghi, i genitori dei bimbi allontanati dalla capanna in cui vivevano, prima di essere allontanati per ordine del Tribunale dell’Aquila, spiegano ai giornalisti cosa sta accadendo ai figli e cosa accade a loro. “C’è stata la fase della rabbia, poi quella della paura. Ora sono superate, sono fiducioso” confida al Corriere della Sera che vuole ricongiungersi con la sua famiglia. L’uomo spiega anche che l’abitazione – considerata inadatta per assenza di corrente elettrica e acqua – verrà migliorata. “Si tratta di un progetto studiato da un ingegnere al quale ci siamo rivolti. Prevede di aggiungere un locale alla casa. Ospiterà cucina e bagno“, dichiara rispondendo alle critiche sulla inadeguatezza delle condizioni abitative.

    Le criticità
    I piccoli, una bambina di 8 anni e due gemelli di 6, vivevano in quello che appare come un rudere fatiscente e privo di utenze e in una roulotte nel bosco a Palmoli (Chieti). per i magistrati è stato necessario allontanare i minori dall’abitazione familiare, “in considerazione del pericolo per l’integrità fisica derivante dalla condizione abitativa, nonché dal rifiuto da parte dei genitori di consentire le verifiche e i trattamenti sanitari obbligatori per legge”. Inoltre, “l’assenza di agibilità e pertanto di sicurezza statica, anche sotto il profilo del rischio sismico e della prevenzione di incendi, degli impianti elettrico, idrico e termico e delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità dell’abitazione, comporta la presunzione ex lege dell’esistenza del periodo di pregiudizio per l’integrità e l’incolumità fisica dei minori”.

    Solo latte di soia e niente tv
    A questi dati l’uomo replica così: “Hanno detto che viviamo nell’inconsapevolezza. Invece abbiamo il nostro know how – continua, ricordando la cura con cui gestiscono la vita familiare e le coltivazioni di frutta e verdura -. Vorrei dire qualcosa che non è stato compreso: noi proviamo una particolare soddisfazione a nutrirci dei prodotti della terra da noi stessi coltivata. Una soddisfazione nel fare a meno di tutto ciò che è in più”. Un’alimentazione di fatto vegana, ma non seguita da uno specialista e sconsigliata dalla letteratura scientifica e dalle società di pediatria. Almeno nei primi sei anni di vita, secondo gli esperti, i bambini non dovrebbero mai fare a meno dei derivati di origine animale. L’uomo tiene a specificare: “Niente latte di mucca. Non mangiamo animali), verdure e frutta solo delle nostre coltivazioni. Colazione? Tè con porridge. Voi continuate a concentrarvi su cose superflue. A noi non servono. Non abbiamo elettrodomestici, ma non ci servono. Non abbiamo la tv. In compenso abbiamo due pc che vengono utilizzati anche dai bambini per studiare”.

    “Sotto choc”, “euforici”
    Il padre dei piccoli dice che sono “Sono sotto choc per questa separazione. È difficile spiegare, si tratta di un equilibrio a cui sono abituati. La sera ci si ritrova tutti assieme per mangiare, scherzare, giocare. Questo è venuto meno. Sono distrutto. Li ho visti dieci minuti questa mattina, il tempo di lasciare indumenti e giocattoli e li ho dovuti lasciare. Nel centro dove li hanno portati non è prevista la mia presenza”.

    Anche la madre ritiene che i figli stiano vivendo un trauma: “Li vedo stranamente euforici, e capisco che è la dimostrazione della loro ansia. Vorrebbero tornare a casa, tornare ad essere un nucleo familiare. Io resto qui, non li lascio soli. I nostri figli non andranno in una scuola ortodossa, continueranno a ricevere un’educazione familiare e naturale, si chiama unschooling e ti connette con la parte destra del cervello” aggiunge ribadendo il loro progetto educativo. L’avvocato Giovanni Angelucci sta preparando l’appello contro l’ordinanza che ha tolto la potestà genitoriale. I genitori, intanto, confidano che il progetto edilizio, con stanze aggiuntive e bagno interno, possa migliorare le condizioni della casa e consentire il ritorno dei figli.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/23/famiglia-bosco-bambini-allontanati-palmoli-notizie/8204948/
    COSA vi ASPETTAVATE dopo AVERLI ALLONTANATI dalla FAMIGLIA? Famiglia nel bosco: il racconto dei genitori dei bimbi allontanati Il racconto dei genitori dei bambini che vivevano nel bosco di Palmoli, allontanati dal tribunale per le condizioni abitative considerate pericolose... Mentre la politica blatera, il ministro della Giustizia pensa di dover intervenire e i magistrati fanno quadrato intorno ai colleghi, i genitori dei bimbi allontanati dalla capanna in cui vivevano, prima di essere allontanati per ordine del Tribunale dell’Aquila, spiegano ai giornalisti cosa sta accadendo ai figli e cosa accade a loro. “C’è stata la fase della rabbia, poi quella della paura. Ora sono superate, sono fiducioso” confida al Corriere della Sera che vuole ricongiungersi con la sua famiglia. L’uomo spiega anche che l’abitazione – considerata inadatta per assenza di corrente elettrica e acqua – verrà migliorata. “Si tratta di un progetto studiato da un ingegnere al quale ci siamo rivolti. Prevede di aggiungere un locale alla casa. Ospiterà cucina e bagno“, dichiara rispondendo alle critiche sulla inadeguatezza delle condizioni abitative. Le criticità I piccoli, una bambina di 8 anni e due gemelli di 6, vivevano in quello che appare come un rudere fatiscente e privo di utenze e in una roulotte nel bosco a Palmoli (Chieti). per i magistrati è stato necessario allontanare i minori dall’abitazione familiare, “in considerazione del pericolo per l’integrità fisica derivante dalla condizione abitativa, nonché dal rifiuto da parte dei genitori di consentire le verifiche e i trattamenti sanitari obbligatori per legge”. Inoltre, “l’assenza di agibilità e pertanto di sicurezza statica, anche sotto il profilo del rischio sismico e della prevenzione di incendi, degli impianti elettrico, idrico e termico e delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità dell’abitazione, comporta la presunzione ex lege dell’esistenza del periodo di pregiudizio per l’integrità e l’incolumità fisica dei minori”. Solo latte di soia e niente tv A questi dati l’uomo replica così: “Hanno detto che viviamo nell’inconsapevolezza. Invece abbiamo il nostro know how – continua, ricordando la cura con cui gestiscono la vita familiare e le coltivazioni di frutta e verdura -. Vorrei dire qualcosa che non è stato compreso: noi proviamo una particolare soddisfazione a nutrirci dei prodotti della terra da noi stessi coltivata. Una soddisfazione nel fare a meno di tutto ciò che è in più”. Un’alimentazione di fatto vegana, ma non seguita da uno specialista e sconsigliata dalla letteratura scientifica e dalle società di pediatria. Almeno nei primi sei anni di vita, secondo gli esperti, i bambini non dovrebbero mai fare a meno dei derivati di origine animale. L’uomo tiene a specificare: “Niente latte di mucca. Non mangiamo animali), verdure e frutta solo delle nostre coltivazioni. Colazione? Tè con porridge. Voi continuate a concentrarvi su cose superflue. A noi non servono. Non abbiamo elettrodomestici, ma non ci servono. Non abbiamo la tv. In compenso abbiamo due pc che vengono utilizzati anche dai bambini per studiare”. “Sotto choc”, “euforici” Il padre dei piccoli dice che sono “Sono sotto choc per questa separazione. È difficile spiegare, si tratta di un equilibrio a cui sono abituati. La sera ci si ritrova tutti assieme per mangiare, scherzare, giocare. Questo è venuto meno. Sono distrutto. Li ho visti dieci minuti questa mattina, il tempo di lasciare indumenti e giocattoli e li ho dovuti lasciare. Nel centro dove li hanno portati non è prevista la mia presenza”. Anche la madre ritiene che i figli stiano vivendo un trauma: “Li vedo stranamente euforici, e capisco che è la dimostrazione della loro ansia. Vorrebbero tornare a casa, tornare ad essere un nucleo familiare. Io resto qui, non li lascio soli. I nostri figli non andranno in una scuola ortodossa, continueranno a ricevere un’educazione familiare e naturale, si chiama unschooling e ti connette con la parte destra del cervello” aggiunge ribadendo il loro progetto educativo. L’avvocato Giovanni Angelucci sta preparando l’appello contro l’ordinanza che ha tolto la potestà genitoriale. I genitori, intanto, confidano che il progetto edilizio, con stanze aggiuntive e bagno interno, possa migliorare le condizioni della casa e consentire il ritorno dei figli. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/23/famiglia-bosco-bambini-allontanati-palmoli-notizie/8204948/
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    Famiglia nel bosco: il racconto dei genitori dei bimbi allontanati
    Il racconto dei genitori dei bambini che vivevano nel bosco di Palmoli, allontanati dal tribunale per le condizioni abitative considerate pericolose.
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  • Domani torniamo in piazza, nonostante le difficoltà e un clima che continua a metterci alla prova. Torniamo a farlo perché Milano ha bisogno di una voce collettiva, consapevole e determinata.
    Perché il diritto alla casa, ai quartieri vivibili, a una città davvero pubblica non può aspettare.
    Le nostre battaglie locali contano, e contano adesso: ogni passo, ogni presenza, ogni voce contribuisce a costruire la pressione politica necessaria per ottenere un cambiamento reale.

    La perseveranza paga — sempre.
    Ci vediamo in corteo. ✊🏽

    #DirittoAllaCasa #MilanoSolidale #Corteo22Novembre #HousingFirst #StopSfratti #CittàPubblica #MilanoCheLotta #GiustiziaAbitativa #dirittipertutti
    Domani torniamo in piazza, nonostante le difficoltà e un clima che continua a metterci alla prova. Torniamo a farlo perché Milano ha bisogno di una voce collettiva, consapevole e determinata. Perché il diritto alla casa, ai quartieri vivibili, a una città davvero pubblica non può aspettare. Le nostre battaglie locali contano, e contano adesso: ogni passo, ogni presenza, ogni voce contribuisce a costruire la pressione politica necessaria per ottenere un cambiamento reale. La perseveranza paga — sempre. Ci vediamo in corteo. ✊🏽❤️ #DirittoAllaCasa #MilanoSolidale #Corteo22Novembre #HousingFirst #StopSfratti #CittàPubblica #MilanoCheLotta #GiustiziaAbitativa #dirittipertutti
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  • Global Trends & Diplomatic Insights – Highlights from Boris Johnson AIM Summit

    The AIM Summit roundtable featuring Boris Johnson Global Shifts Roundtable Discussion delivered a detailed examination of ongoing global transformations. Johnson highlighted how geopolitical realignments, technological disruptions, and regional instability are redefining the global order. https://www.gulfanalytica.com/navigating-global-shifts-insights-from-a-roundtable-with-boris-johnson-at-the-aim-summit
    Global Trends & Diplomatic Insights – Highlights from Boris Johnson AIM Summit The AIM Summit roundtable featuring Boris Johnson Global Shifts Roundtable Discussion delivered a detailed examination of ongoing global transformations. Johnson highlighted how geopolitical realignments, technological disruptions, and regional instability are redefining the global order. https://www.gulfanalytica.com/navigating-global-shifts-insights-from-a-roundtable-with-boris-johnson-at-the-aim-summit
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  • QUELLO CHE NON VOGLIONO FAR SAPERE SULLE VERE CAUSE DELL’AZIONE RUSSA IN UCRAINA

    di Ivan Zeno

    La verità è semplice, ma viene scientemente nascosta. Per anni la Russia ha chiesto un’unica cosa: protezione per quasi dieci milioni di russofoni in Ucraina. Non l’annessione dell’Ucraina, non la ricostruzione dell’URSS, non le fantasie propagandistiche diffuse in Occidente. Solo una tutela minima, formalizzata negli accordi di Minsk I e II, rispettivamente nel 2014 e nel 2015. Cosa hanno fatto Kiev, Washington e Bruxelles? Assolutamente nulla.

    Hanno ignorato, rinviato, deriso.

    Perché diciamola tutta: l’Ucraina quegli accordi non li ha mai voluti. Li ha spacciati per “punitivi”, quando non prevedevano nemmeno un centimetro di territorio ceduto. Si chiedeva solo un’autonomia speciale, sul modello di qualsiasi regione europea plurilingue. Ma Kiev – con il beneplacito dell’Occidente – ha preferito l’intransigenza totale, arroccandosi dietro slogan identitari invece che affrontare una questione etnica e linguistica reale.

    E allora, quale strada si è scelta? Quella delle armi. Otto anni di bombardamenti sul Donbass, otto anni di vittime civili, otto anni di una guerra che l’Occidente fingendo di non vedere ha semplicemente lasciato marcire. Anzi: ha alimentato politicamente e militarmente, pur di mantenere il conflitto congelato e funzionale ai propri obiettivi geopolitici.

    Nel 2019 Zelensky ha vinto promettendo pace, dialogo e applicazione degli accordi di Minsk. Una menzogna elettorale: una volta al potere ha fatto l’esatto opposto. Nel 2022 preparava l’offensiva finale contro Lugansk e Donetsk, con colonne corazzate pronte a schiacciare le repubbliche separatiste.

    Nessuna autonomia. Nessun compromesso. Solo muscoli e propaganda.

    E sul fronte diplomatico? Putin chiedeva – ancora una volta – un tavolo sulla sicurezza europea. E gli Stati Uniti hanno risposto con un arroganza degna di un impero in decadenza: “Non è in agenda.” Fine della conversazione. Poi però si permettono di impartire lezioni su “dialogo” e “multilateralismo”.

    Il risultato oggi è sotto gli occhi di tutti. Le regioni a maggioranza russofona coincidono quasi perfettamente con i territori ora controllati dalla Russia, salvo Odessa e parte di Kharkov. In pratica, Putin si è preso ciò che per anni americani ed europei hanno disprezzato, ignorato o trattato come un fastidio geopolitico.

    Quello che si poteva garantire con la politica lo si è regalato alla forza militare. Una cecità strategica impressionante.

    E nonostante questa catena di fallimenti, si continua a ripetere la solita favola: “invasori e invasi”, “imperialismo russo”, “Putin vuole conquistare l’Europa”. Una narrazione bambinesca, funzionale solo a coprire responsabilità enormi. Perché se si riconoscesse la verità, bisognerebbe ammettere che l’Occidente ha sbagliato tutto: analisi, diplomazia, strategia e tempistiche.

    E invece si persevera. Ancora armi, ancora miliardi, ancora propaganda.

    E soprattutto un’escalation sempre più vicina alla linea rossa di uno scontro diretto tra NATO e Russia. Una follia geopolitica che nessuno ha il coraggio di ammettere, perché significherebbe riconoscere che l’intera architettura occidentale – politica, militare e mediatica – ha costruito per anni una narrazione completamente scollegata dalla realtà.
    QUELLO CHE NON VOGLIONO FAR SAPERE SULLE VERE CAUSE DELL’AZIONE RUSSA IN UCRAINA di Ivan Zeno La verità è semplice, ma viene scientemente nascosta. Per anni la Russia ha chiesto un’unica cosa: protezione per quasi dieci milioni di russofoni in Ucraina. Non l’annessione dell’Ucraina, non la ricostruzione dell’URSS, non le fantasie propagandistiche diffuse in Occidente. Solo una tutela minima, formalizzata negli accordi di Minsk I e II, rispettivamente nel 2014 e nel 2015. Cosa hanno fatto Kiev, Washington e Bruxelles? Assolutamente nulla. Hanno ignorato, rinviato, deriso. Perché diciamola tutta: l’Ucraina quegli accordi non li ha mai voluti. Li ha spacciati per “punitivi”, quando non prevedevano nemmeno un centimetro di territorio ceduto. Si chiedeva solo un’autonomia speciale, sul modello di qualsiasi regione europea plurilingue. Ma Kiev – con il beneplacito dell’Occidente – ha preferito l’intransigenza totale, arroccandosi dietro slogan identitari invece che affrontare una questione etnica e linguistica reale. E allora, quale strada si è scelta? Quella delle armi. Otto anni di bombardamenti sul Donbass, otto anni di vittime civili, otto anni di una guerra che l’Occidente fingendo di non vedere ha semplicemente lasciato marcire. Anzi: ha alimentato politicamente e militarmente, pur di mantenere il conflitto congelato e funzionale ai propri obiettivi geopolitici. Nel 2019 Zelensky ha vinto promettendo pace, dialogo e applicazione degli accordi di Minsk. Una menzogna elettorale: una volta al potere ha fatto l’esatto opposto. Nel 2022 preparava l’offensiva finale contro Lugansk e Donetsk, con colonne corazzate pronte a schiacciare le repubbliche separatiste. Nessuna autonomia. Nessun compromesso. Solo muscoli e propaganda. E sul fronte diplomatico? Putin chiedeva – ancora una volta – un tavolo sulla sicurezza europea. E gli Stati Uniti hanno risposto con un arroganza degna di un impero in decadenza: “Non è in agenda.” Fine della conversazione. Poi però si permettono di impartire lezioni su “dialogo” e “multilateralismo”. Il risultato oggi è sotto gli occhi di tutti. Le regioni a maggioranza russofona coincidono quasi perfettamente con i territori ora controllati dalla Russia, salvo Odessa e parte di Kharkov. In pratica, Putin si è preso ciò che per anni americani ed europei hanno disprezzato, ignorato o trattato come un fastidio geopolitico. Quello che si poteva garantire con la politica lo si è regalato alla forza militare. Una cecità strategica impressionante. E nonostante questa catena di fallimenti, si continua a ripetere la solita favola: “invasori e invasi”, “imperialismo russo”, “Putin vuole conquistare l’Europa”. Una narrazione bambinesca, funzionale solo a coprire responsabilità enormi. Perché se si riconoscesse la verità, bisognerebbe ammettere che l’Occidente ha sbagliato tutto: analisi, diplomazia, strategia e tempistiche. E invece si persevera. Ancora armi, ancora miliardi, ancora propaganda. E soprattutto un’escalation sempre più vicina alla linea rossa di uno scontro diretto tra NATO e Russia. Una follia geopolitica che nessuno ha il coraggio di ammettere, perché significherebbe riconoscere che l’intera architettura occidentale – politica, militare e mediatica – ha costruito per anni una narrazione completamente scollegata dalla realtà.
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