• DA ASCOLTARE con molta ATTENZIONE. MASSIMA DIFFUSIONE!
    "Merz è un personaggio molto pericoloso. Quello che non riuscì a Hitler con l'atomica potrebbe riuscire a lui". L'analisi di Luciano Canfora - Video
    Canfora: “La Russia non ha mai attaccato l’Occidente. È sempre stata invasa” - Video

    A Battitori liberi, su Radio Cusano Campus, lo storico Luciano Canfora traccia una lettura di lungo periodo del conflitto tra Mosca e Kiev, muovendo dalla genesi della Russia sovietica fino agli equilibri attuali. “Il panorama più ampio si può ricavare anche dall’esperienza del secolo precedente – afferma Canfora – Quando nacque la Russia sovietica nel ’18, praticamente si cercò di strangolarla in culla. Ci fu l’intervento militare inglese, francese, cecoslovacco, anche un pugno di italiani».

    Lo storico spiega che la Russia sopravvisse a quell’assedio iniziale grazie anche al presidente americano Woodrow Wilson, che cercò un compromesso per evitare una nuova guerra mondiale. Ma l’accerchiamento occidentale proseguì per decenni: “La Russia fu riconosciuta tardi, molto tardi. L’Italia e l’Inghilterra nel 1924, gli Stati Uniti molto dopo”.
    La seconda guerra mondiale segna una svolta. “Nel 1941 arriva l’attacco proditorio tedesco. La Russia reagisce in maniera corale, nazionale. Al termine del conflitto ottiene un punto fermo, una cintura di sicurezza intorno ai propri confini“.

    Canfora sottolinea che la Russia ha una lunga memoria storica delle invasioni: “Da Bonaparte nel 1800, da Pietro il Grande nel 1700. È sempre stata invasa da Occidente”. Fu il patto di sicurezza ottenuto dopo il 1945 a rappresentare una risposta a quella storia.

    Dopo il crollo dell’Urss, “non come statualità, ma come impalcatura politica”, la Nato, “per iniziativa essenzialmente americana”, si espande verso Est. “Ha pensato di mangiare tutto lo spazio intermedio arrivando fino ai confini“. Per Canfora, “la causa del conflitto Russia–Ucraina è quella lì”. E aggiunge: “La soluzione verrà quando si capirà che un nuovo ordine comporta una cintura di sicurezza che separi dei corpi tendenti al conflitto. Questo è il punto. Avverrà domani? Avverrà tra un mese? Questo non lo sappiamo”.

    Il focus si sposta sulla Germania. “L’elemento nuovo, preoccupante, è la Germania di Merz – puntualizza lo storico – L’attuale Germania, dopo la vittoria del cancelliere Merz, rappresenta la parte più conservatrice della Cdu”. Canfora cita le parole del leader tedesco: “Avremo in Germania il più potente esercito di tutta l’Europa”. E commenta: “Non escludo che, come ha fatto Israele, che si è impadronita della bomba atomica senza averne il permesso, anche la Germania voglia arrivare a questo. Quello che non riuscì a fare Hitler, perché non arrivò a tempo a fare l’atomica, potrebbe riuscire a Merz “.

    Canfora considera Merz “un pericolo“, perché “è un convinto sostenitore dell’egemonia tedesca sull’Europa“. Il mezzo è una propaganda allarmistica: “Consiste nel dire che esiste il pericolo russo. Se conoscesse la storia, saprebbe che la Russia non ha mai attaccato a Occidente in tutti i suoi secoli di storia. Quella di Merz è una menzogna spudorata che mira ad accentuare la tensione fino ai limiti che potrebbero diventare insostenibili».

    Canfora definisce “stravagante” e “paradossale” la posizione del governo Meloni: “Guarda contemporaneamente all’America e alla Germania. Sarebbe auspicabile seguire le vampate pacifiste di Trump, ammesso che riesca a fare qualcosa, cosa che l’Europa non vuole”. Per questo, osserva, “non si può essere contemporaneamente amici di Trump, che vuole arrivare ad accordi di pace, e amici di Merz, che vuole riarmarci fino ai denti. È una politica contraddittoria”.

    Quando il conduttore Savino Balzano gli chiede conto del doppiopesismo nei confronti di Russia e Israele, in particolare del capo dello Stato Sergio Mattarella, Canfora risponde: “Se la memoria non mi inganna, il nostro presidente della Repubblica era ministro della Difesa nel governo D’Alema, nel 1999, che partecipò all’attacco assolutamente ingiustificato contro la Jugoslavia“. Ricorda i bombardamenti su Belgrado e sottolinea: “Anche allora fu violato il cosiddetto principio del diritto internazionale“.
    Il suggerimento di Canfora a Mattarella è lapidario: “Consiglio memoria, coerenza e autocritica“.

    Infine, sull’identità geopolitica del continente, lo storico ricorda: “L’Europa non è mai stata un posto proteso alla pace, l’Europa ha provocato ben due guerre mondiali, una sull’altra, la seconda peggio della prima, sostanzialmente per spinta imperialistica, violenta. Nella prima guerra mondiale addirittura si volevano spartire il mondo togliendo spazio alla Germania e dandolo all’Inghilterra e alla Francia”.
    La conclusione di Canfora è tranchant: “L’Europa ha colpe spaventose, ipocrisia a non finire. Quando ha perso quota politica militare, è diventata buona di animo. Adesso alcuni personaggi pericolosi, soprattutto Merz, a suo modo il povero Macron, poi i volenterosi di Starmer che è uscito dall’Europa ma di fatto comanda sulla Ue, hanno ripreso la voglia di fare politica guerresca in proprio. Quindi, se c’è una caratteristica dell’Europa, è proprio quella di provocare guerre”.


    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/09/canfora-russia-germania-merz-ucraina-europa-meloni/8056197/
    DA ASCOLTARE con molta ATTENZIONE. MASSIMA DIFFUSIONE! "Merz è un personaggio molto pericoloso. Quello che non riuscì a Hitler con l'atomica potrebbe riuscire a lui". L'analisi di Luciano Canfora - Video Canfora: “La Russia non ha mai attaccato l’Occidente. È sempre stata invasa” - Video A Battitori liberi, su Radio Cusano Campus, lo storico Luciano Canfora traccia una lettura di lungo periodo del conflitto tra Mosca e Kiev, muovendo dalla genesi della Russia sovietica fino agli equilibri attuali. “Il panorama più ampio si può ricavare anche dall’esperienza del secolo precedente – afferma Canfora – Quando nacque la Russia sovietica nel ’18, praticamente si cercò di strangolarla in culla. Ci fu l’intervento militare inglese, francese, cecoslovacco, anche un pugno di italiani». Lo storico spiega che la Russia sopravvisse a quell’assedio iniziale grazie anche al presidente americano Woodrow Wilson, che cercò un compromesso per evitare una nuova guerra mondiale. Ma l’accerchiamento occidentale proseguì per decenni: “La Russia fu riconosciuta tardi, molto tardi. L’Italia e l’Inghilterra nel 1924, gli Stati Uniti molto dopo”. La seconda guerra mondiale segna una svolta. “Nel 1941 arriva l’attacco proditorio tedesco. La Russia reagisce in maniera corale, nazionale. Al termine del conflitto ottiene un punto fermo, una cintura di sicurezza intorno ai propri confini“. Canfora sottolinea che la Russia ha una lunga memoria storica delle invasioni: “Da Bonaparte nel 1800, da Pietro il Grande nel 1700. È sempre stata invasa da Occidente”. Fu il patto di sicurezza ottenuto dopo il 1945 a rappresentare una risposta a quella storia. Dopo il crollo dell’Urss, “non come statualità, ma come impalcatura politica”, la Nato, “per iniziativa essenzialmente americana”, si espande verso Est. “Ha pensato di mangiare tutto lo spazio intermedio arrivando fino ai confini“. Per Canfora, “la causa del conflitto Russia–Ucraina è quella lì”. E aggiunge: “La soluzione verrà quando si capirà che un nuovo ordine comporta una cintura di sicurezza che separi dei corpi tendenti al conflitto. Questo è il punto. Avverrà domani? Avverrà tra un mese? Questo non lo sappiamo”. Il focus si sposta sulla Germania. “L’elemento nuovo, preoccupante, è la Germania di Merz – puntualizza lo storico – L’attuale Germania, dopo la vittoria del cancelliere Merz, rappresenta la parte più conservatrice della Cdu”. Canfora cita le parole del leader tedesco: “Avremo in Germania il più potente esercito di tutta l’Europa”. E commenta: “Non escludo che, come ha fatto Israele, che si è impadronita della bomba atomica senza averne il permesso, anche la Germania voglia arrivare a questo. Quello che non riuscì a fare Hitler, perché non arrivò a tempo a fare l’atomica, potrebbe riuscire a Merz “. Canfora considera Merz “un pericolo“, perché “è un convinto sostenitore dell’egemonia tedesca sull’Europa“. Il mezzo è una propaganda allarmistica: “Consiste nel dire che esiste il pericolo russo. Se conoscesse la storia, saprebbe che la Russia non ha mai attaccato a Occidente in tutti i suoi secoli di storia. Quella di Merz è una menzogna spudorata che mira ad accentuare la tensione fino ai limiti che potrebbero diventare insostenibili». Canfora definisce “stravagante” e “paradossale” la posizione del governo Meloni: “Guarda contemporaneamente all’America e alla Germania. Sarebbe auspicabile seguire le vampate pacifiste di Trump, ammesso che riesca a fare qualcosa, cosa che l’Europa non vuole”. Per questo, osserva, “non si può essere contemporaneamente amici di Trump, che vuole arrivare ad accordi di pace, e amici di Merz, che vuole riarmarci fino ai denti. È una politica contraddittoria”. Quando il conduttore Savino Balzano gli chiede conto del doppiopesismo nei confronti di Russia e Israele, in particolare del capo dello Stato Sergio Mattarella, Canfora risponde: “Se la memoria non mi inganna, il nostro presidente della Repubblica era ministro della Difesa nel governo D’Alema, nel 1999, che partecipò all’attacco assolutamente ingiustificato contro la Jugoslavia“. Ricorda i bombardamenti su Belgrado e sottolinea: “Anche allora fu violato il cosiddetto principio del diritto internazionale“. Il suggerimento di Canfora a Mattarella è lapidario: “Consiglio memoria, coerenza e autocritica“. Infine, sull’identità geopolitica del continente, lo storico ricorda: “L’Europa non è mai stata un posto proteso alla pace, l’Europa ha provocato ben due guerre mondiali, una sull’altra, la seconda peggio della prima, sostanzialmente per spinta imperialistica, violenta. Nella prima guerra mondiale addirittura si volevano spartire il mondo togliendo spazio alla Germania e dandolo all’Inghilterra e alla Francia”. La conclusione di Canfora è tranchant: “L’Europa ha colpe spaventose, ipocrisia a non finire. Quando ha perso quota politica militare, è diventata buona di animo. Adesso alcuni personaggi pericolosi, soprattutto Merz, a suo modo il povero Macron, poi i volenterosi di Starmer che è uscito dall’Europa ma di fatto comanda sulla Ue, hanno ripreso la voglia di fare politica guerresca in proprio. Quindi, se c’è una caratteristica dell’Europa, è proprio quella di provocare guerre”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/09/canfora-russia-germania-merz-ucraina-europa-meloni/8056197/
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    "Merz è un personaggio molto pericoloso. Quello che non riuscì a Hitler con l'atomica potrebbe riuscire a lui". L'analisi di Luciano Canfora - Video
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  • LA FOLLIA EUROPEA contro IL PARERE della MAGGIORANZA dei CITTADINI EUROPEI! Bene la Spagna! Ci sono altre priorità!
    Nato, via libera al 5% del Pil per la Difesa entro il 2035. La Spagna si sfila e Trump attacca: “È terribile. Pagherà il doppio sui dazi”
    Nel testo finale del summit a L'Aia nessun accenno all’ingresso di Kiev: "La Russia una minaccia". Il presidente Usa: “Vertice fantastico, un grande successo”
    NOI CITTADINI EUROPEI ma non dell'UE NON CI STIAMO!
    Investite per l'educazione, per la sanità e per il sostegno alle persone diversamente abili, altro che armamenti. MASSIMA DIFFUSIONE!

    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/06/25/nato-5-percento-difesa-news-diretta-live-oggi/8038764/

    Leggi anche: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/25/carrozzine-per-persone-con-disabilita-e-caso-paragon-alla-camera-il-question-time-con-piantedosi-ciriani-nordio-schillaci-e-locatelli/8039099/
    LA FOLLIA EUROPEA contro IL PARERE della MAGGIORANZA dei CITTADINI EUROPEI! Bene la Spagna! Ci sono altre priorità! Nato, via libera al 5% del Pil per la Difesa entro il 2035. La Spagna si sfila e Trump attacca: “È terribile. Pagherà il doppio sui dazi” Nel testo finale del summit a L'Aia nessun accenno all’ingresso di Kiev: "La Russia una minaccia". Il presidente Usa: “Vertice fantastico, un grande successo” NOI CITTADINI EUROPEI ma non dell'UE NON CI STIAMO! Investite per l'educazione, per la sanità e per il sostegno alle persone diversamente abili, altro che armamenti. MASSIMA DIFFUSIONE! https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/06/25/nato-5-percento-difesa-news-diretta-live-oggi/8038764/ Leggi anche: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/25/carrozzine-per-persone-con-disabilita-e-caso-paragon-alla-camera-il-question-time-con-piantedosi-ciriani-nordio-schillaci-e-locatelli/8039099/
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  • Nel corso della notte, è arrivata la reazione iraniana.
    Diverse ondate di missili balistici hanno colpito Tel Aviv, Gerusalemme e altre città della Palestina occupata. Ci sono stati ingenti danni materiali. Sono state colpite anche strutture governative e militari.
    Il regime s1onist4 invasato ha, invece, continuato a bombardare Teheran e varie città iraniane.
    Il boia Nethanyau ha lanciato un appello alla popolazione iraniana, invocando il "cambio di regime". Questo è stato accolto dai partiti monarchici, nostalgici dello Shah, e da qualche formazione curda.
    Temo che da oggi, per tentare il suddetto "colpaccio", Israele intensificherà gli attacchi contro l'economia iraniana, colpendo soprattutto i settori del petrolio e del gas.
    A livello "diplomatico" tutto è immutato.
    Trump, per chi si faceva illusioni, ha scoperto definitivamente le carte e ora è nella cabina di regia dell'aggressione israeliana.
    Gli accordi di pace che aveva proposto all'Iran si sono rivelati una trappola e hanno permesso a Israele di pianificare al meglio l'aggressione.
    I paesi UE sono accodati e allineati. I paesi arabi cosiddetti "moderati" fanno a gara a chi è più prono, offrendosi come supporto alla difesa aerea israeliana.
    Russia e Cina ovviamente condannano. Ma va detto che sono i grandi attori NON protagonisti di questa storia.
    La Cina per scelta, concentrandosi nelle contromisure agli attacchi economici di Trump e nella sua prospettiva maoista-confuciana dei "cent'anni". Ma, prima o poi, gli Usa busseranno alla porta nel suo cortile di casa e Pechino non potrà aspettare e rinviare per sempre.
    La Russia, invece, è impantanata in 3 anni e mezzo di guerra in Ucraina e, dopo la disfatta siriana, non ha più un ruolo attivo in Medio Oriente. Vorrebbe tenersi tutti amici: Nethanyau, Erdogan, l'Iran, i sauditi. Firma accordi di cooperazione militare con Teheran, senza effetti concreti, ma al contempo non se la vuole "spasciare" con Israele, dove vivono milioni di coloni russofoni. Vuole dimostrare di aver ancora un po' di voce, ma sostanzialmente non conta nulla, quantomeno su questo scacchiere.
    Diciamo che il "nuovo mondo multipolare" viene teorizzato, inneggiato, di tanto in tanto si compie qualche passo in quella direzione, ma è ancora ben lungi dal realizzarsi.
    Anzi, si vedono tutti i segnali di una ripresa di vigore dell'imperialismo Usa e delle sue mire espansionistiche. In Medio Oriente, appaltando il tutto a Israele. In America, minacciando di occupare Groenlandia e Panama e stringendo il cerchio verso i governi socialisti latinoamericani. In Europa e in Ucraina, dove Trump ha teso a Putin la stessa trappola predisposta per gli iraniani: parla di pace, ma in realtà sostiene il riarmo di Kiev e si prepara a far perdurare la guerra, tenendo a bada la Russia mentre prova a spianare l'Iran e a testare le prime linee difensive, per ora economiche, cinesi.

    Da Omar Minniti PrBs
    Nel corso della notte, è arrivata la reazione iraniana. Diverse ondate di missili balistici hanno colpito Tel Aviv, Gerusalemme e altre città della Palestina occupata. Ci sono stati ingenti danni materiali. Sono state colpite anche strutture governative e militari. Il regime s1onist4 invasato ha, invece, continuato a bombardare Teheran e varie città iraniane. Il boia Nethanyau ha lanciato un appello alla popolazione iraniana, invocando il "cambio di regime". Questo è stato accolto dai partiti monarchici, nostalgici dello Shah, e da qualche formazione curda. Temo che da oggi, per tentare il suddetto "colpaccio", Israele intensificherà gli attacchi contro l'economia iraniana, colpendo soprattutto i settori del petrolio e del gas. A livello "diplomatico" tutto è immutato. Trump, per chi si faceva illusioni, ha scoperto definitivamente le carte e ora è nella cabina di regia dell'aggressione israeliana. Gli accordi di pace che aveva proposto all'Iran si sono rivelati una trappola e hanno permesso a Israele di pianificare al meglio l'aggressione. I paesi UE sono accodati e allineati. I paesi arabi cosiddetti "moderati" fanno a gara a chi è più prono, offrendosi come supporto alla difesa aerea israeliana. Russia e Cina ovviamente condannano. Ma va detto che sono i grandi attori NON protagonisti di questa storia. La Cina per scelta, concentrandosi nelle contromisure agli attacchi economici di Trump e nella sua prospettiva maoista-confuciana dei "cent'anni". Ma, prima o poi, gli Usa busseranno alla porta nel suo cortile di casa e Pechino non potrà aspettare e rinviare per sempre. La Russia, invece, è impantanata in 3 anni e mezzo di guerra in Ucraina e, dopo la disfatta siriana, non ha più un ruolo attivo in Medio Oriente. Vorrebbe tenersi tutti amici: Nethanyau, Erdogan, l'Iran, i sauditi. Firma accordi di cooperazione militare con Teheran, senza effetti concreti, ma al contempo non se la vuole "spasciare" con Israele, dove vivono milioni di coloni russofoni. Vuole dimostrare di aver ancora un po' di voce, ma sostanzialmente non conta nulla, quantomeno su questo scacchiere. Diciamo che il "nuovo mondo multipolare" viene teorizzato, inneggiato, di tanto in tanto si compie qualche passo in quella direzione, ma è ancora ben lungi dal realizzarsi. Anzi, si vedono tutti i segnali di una ripresa di vigore dell'imperialismo Usa e delle sue mire espansionistiche. In Medio Oriente, appaltando il tutto a Israele. In America, minacciando di occupare Groenlandia e Panama e stringendo il cerchio verso i governi socialisti latinoamericani. In Europa e in Ucraina, dove Trump ha teso a Putin la stessa trappola predisposta per gli iraniani: parla di pace, ma in realtà sostiene il riarmo di Kiev e si prepara a far perdurare la guerra, tenendo a bada la Russia mentre prova a spianare l'Iran e a testare le prime linee difensive, per ora economiche, cinesi. Da Omar Minniti PrBs
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  • QUESTI FOLLI VOGLIONO PORTARCI ALLA TERZA GUERRA MONDIALE. STANNO SCHERZANDO con IL FUOCO!
    Rutte: “La Nato aumenti la difesa aerea del 400%”. Mosca: “Merz ha la mentalità di Hitler. In risposta ad azioni useremo i missili” – Diretta
    Lavrov, ministro degli Esteri russo, attacca il cancelliere tedesco. Kiev: "Nella notte 20 missili e 479 droni, è record". La Polonia alza i caccia dopo i raid sull'ovest dell'Ucraina

    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/06/09/kiev-missili-record-droni-russi-rutte-nato-diretta/8019916/
    QUESTI FOLLI VOGLIONO PORTARCI ALLA TERZA GUERRA MONDIALE. STANNO SCHERZANDO con IL FUOCO! Rutte: “La Nato aumenti la difesa aerea del 400%”. Mosca: “Merz ha la mentalità di Hitler. In risposta ad azioni useremo i missili” – Diretta Lavrov, ministro degli Esteri russo, attacca il cancelliere tedesco. Kiev: "Nella notte 20 missili e 479 droni, è record". La Polonia alza i caccia dopo i raid sull'ovest dell'Ucraina https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/06/09/kiev-missili-record-droni-russi-rutte-nato-diretta/8019916/
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  • QUESTI FOLLI VOGLIONO PORTARCI ALLA TERZA GUERRA MONDIALE!
    "Renault produrrà droni in Ucraina. Saranno usati dall'esercito di Kiev e da quello francese" - Il Fatto Quotidiano
    Uno stabilimento di produzione di droni in Ucraina, non lontano dal fronte. È quello che creerà la casa automobilistica francese Renault. Lo riferisce FranceInfo Dimanche, sottolineando che i droni saranno destinati all’esercito ucraino ma anche per l’esercito francese. Venerdì scorso, il ministro della Difesa Sébastien Lecornu (nella foto con l’omologo ucraino Rustem Umjero) ha annunciato
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/08/renault-produce-droni-da-guerra-ucraina-esercito-francese-ultime-notizie/8019533/
    QUESTI FOLLI VOGLIONO PORTARCI ALLA TERZA GUERRA MONDIALE! "Renault produrrà droni in Ucraina. Saranno usati dall'esercito di Kiev e da quello francese" - Il Fatto Quotidiano Uno stabilimento di produzione di droni in Ucraina, non lontano dal fronte. È quello che creerà la casa automobilistica francese Renault. Lo riferisce FranceInfo Dimanche, sottolineando che i droni saranno destinati all’esercito ucraino ma anche per l’esercito francese. Venerdì scorso, il ministro della Difesa Sébastien Lecornu (nella foto con l’omologo ucraino Rustem Umjero) ha annunciato https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/08/renault-produce-droni-da-guerra-ucraina-esercito-francese-ultime-notizie/8019533/
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    "Renault produrrà droni in Ucraina. Saranno usati dall'esercito di Kiev e da quello francese" - Il Fatto Quotidiano
    Uno stabilimento di produzione di droni in Ucraina, non lontano dal fronte. È quello che creerà la casa automobilistica francese Renault. Lo riferisce FranceInfo Dimanche, sottolineando che i droni saranno destinati all’esercito ucraino ma anche per l’esercito francese. Venerdì scorso, il ministro della Difesa Sébastien Lecornu (nella foto con l’omologo ucraino Rustem Umjero) ha annunciato …
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  • «L’Ucraina non decide: è l’Occidente che combatte, usando Kiev come strumento contro la Russia»

    Lo racconta Maria Zakharova, rappresentante del Ministero degli Affari Esteri della Russia, in una lunga intervista a “Deep State”.

    "Ukraine does not decide: it is the West that fights, using Kiev as a tool against Russia"

    Maria Zakharova, representative of the Ministry of Foreign Affairs of Russia, tells this in a long interview with "Deep State".

    Source: https://x.com/Giorgioaki/status/1931425352716267787?t=XYJdM5m9jg7tYA1__CRD0Q&s=19
    «L’Ucraina non decide: è l’Occidente che combatte, usando Kiev come strumento contro la Russia» Lo racconta Maria Zakharova, rappresentante del Ministero degli Affari Esteri della Russia, in una lunga intervista a “Deep State”. "Ukraine does not decide: it is the West that fights, using Kiev as a tool against Russia" Maria Zakharova, representative of the Ministry of Foreign Affairs of Russia, tells this in a long interview with "Deep State". Source: https://x.com/Giorgioaki/status/1931425352716267787?t=XYJdM5m9jg7tYA1__CRD0Q&s=19
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  • La risposta di Putin non si farà attendere...
    Putin annuncia la vendetta: «Kiev pagherà». Così ha aggirato i consigli di Lavrov e trovato la sponda di Trump
    Vladimir Putin e la reazione agli attacchi di domenica discussa con Difesa e Servizi segreti
    https://www.corriere.it/esteri/25_giugno_05/putin-ucraina-zelensky-639dcfd6-93d7-4542-bab5-75b3b0145xlk_amp.shtml
    La risposta di Putin non si farà attendere... Putin annuncia la vendetta: «Kiev pagherà». Così ha aggirato i consigli di Lavrov e trovato la sponda di Trump Vladimir Putin e la reazione agli attacchi di domenica discussa con Difesa e Servizi segreti https://www.corriere.it/esteri/25_giugno_05/putin-ucraina-zelensky-639dcfd6-93d7-4542-bab5-75b3b0145xlk_amp.shtml
    WWW.CORRIERE.IT
    Putin annuncia la vendetta: «Kiev pagherà». Così ha aggirato i consigli di Lavrov e trovato la sponda di Trump
    Vladimir Putin e la reazione agli attacchi di domenica discussa con Difesa e Servizi segreti
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  • Sirene anti-aeree ora a Kiev. È partita la risposta di Putin. La punizione sarà severa.
    Zelensky si è letteralmente dileguato. Dopo l'inizio della risposta russa, non si sa bene dove sia il "presidente" ucraino. Si parla già di un possibile crollo della catena di comando, ammesso che ancora ve ne sia una, del regime fantoccio di Kiev.

    https://x.com/JimFergusonUK/status/1929272169856455048?t=-twGMEkM8ys_jrGdmEmzEw&s=19
    Sirene anti-aeree ora a Kiev. È partita la risposta di Putin. La punizione sarà severa. Zelensky si è letteralmente dileguato. Dopo l'inizio della risposta russa, non si sa bene dove sia il "presidente" ucraino. Si parla già di un possibile crollo della catena di comando, ammesso che ancora ve ne sia una, del regime fantoccio di Kiev. https://x.com/JimFergusonUK/status/1929272169856455048?t=-twGMEkM8ys_jrGdmEmzEw&s=19
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  • QUESTI FOLLI VOGLINO PORTARCI ALLA TERZA GUERRA MONDIALE!

    “Il coinvolgimento diretto nella guerra è evidente, la Germania sta scivolando lungo lo stesso piano inclinato che l’ha già portata al collasso un paio di volte nel secolo scorso. Spero che politici responsabili in questo Paese arrivino alla giusta conclusione e fermino la follia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov in un’intervista alla tv di Stato russa, dopo che il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha confermato la revoca di ogni restrizione all’Ucraina sull’uso degli armamenti forniti da Berlino e l’intenzione di aiutare Kiev a costruire missili a lungo raggio.

    Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/05/28/ucraina-zelensky-mosca-ha-inviato-50mila-uomini-verso-sumy-per-una-nuova-offensiva-oggi-vede-merz-a-berlino/8005435/
    QUESTI FOLLI VOGLINO PORTARCI ALLA TERZA GUERRA MONDIALE! “Il coinvolgimento diretto nella guerra è evidente, la Germania sta scivolando lungo lo stesso piano inclinato che l’ha già portata al collasso un paio di volte nel secolo scorso. Spero che politici responsabili in questo Paese arrivino alla giusta conclusione e fermino la follia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov in un’intervista alla tv di Stato russa, dopo che il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha confermato la revoca di ogni restrizione all’Ucraina sull’uso degli armamenti forniti da Berlino e l’intenzione di aiutare Kiev a costruire missili a lungo raggio. Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/05/28/ucraina-zelensky-mosca-ha-inviato-50mila-uomini-verso-sumy-per-una-nuova-offensiva-oggi-vede-merz-a-berlino/8005435/
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  • L’OCCASIONE DI ISTANBUL SABOTATA DAGLI EUROPEI❗️
    Elena Basile

    I direttori di Istituti di ricerca e leader di partito si recano a Kiev, parlano con una dirigenza che ha sospeso le elezioni per timore di essere inviata a casa, e ci deliziano con i loro sogni. Si guardano bene dal parlare con i ragazzi al fronte, con i cittadini ordinari, con le popolazioni russofone che rappresentavano il 30 % del Paese.

    🔸️ L’Ucraina si sentirebbe forte (dopo aver perso un terzo del suo territorio e della popolazione, aver finito soldati e munizioni, essere costretta a firmare un accordo da paese colonizzato con Washington sulle terre rare) e vorrebbe continuare la guerra per poter vincere contro una potenza nucleare grazie all’assicurazione offerta dagli europei, leader a guida di paesi deboli politicamente ed economicamente.

    🔸️ L’Ue non ha una difesa né un’integrazione delle forze militari nazionali, non ha neanche una politica estera unitaria con un potere centrale riconosciuto. Il riarmo e le spese fino a 800 miliardi dovrebbero rendere la Germania e gli altri paesi pronti alla guerra nel 2030.

    🔸️ In questi cinque anni di sereni e positivi propositi i cosiddetti filo-ucraini continueranno a gridare Slava Ukraini! e a prodigarsi in esternazioni bellicistiche, attendendosi, con una coerenza sbalorditiva, da un Putin gentiluomo che fermi la sua avanzata e aspetti pazientemente che l’esercito ucraino e i cobelligeranti europei si siano rafforzati.

    Continua

    Riassunto punti salienti

    LIBERTÀ E DEMOCRAZIA
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    ⚠️ L’OCCASIONE DI ISTANBUL SABOTATA DAGLI EUROPEI❗️ Elena Basile ⏹️ I direttori di Istituti di ricerca e leader di partito si recano a Kiev, parlano con una dirigenza che ha sospeso le elezioni per timore di essere inviata a casa, e ci deliziano con i loro sogni. Si guardano bene dal parlare con i ragazzi al fronte, con i cittadini ordinari, con le popolazioni russofone che rappresentavano il 30 % del Paese. 🔸️ L’Ucraina si sentirebbe forte (dopo aver perso un terzo del suo territorio e della popolazione, aver finito soldati e munizioni, essere costretta a firmare un accordo da paese colonizzato con Washington sulle terre rare) e vorrebbe continuare la guerra per poter vincere contro una potenza nucleare grazie all’assicurazione offerta dagli europei, leader a guida di paesi deboli politicamente ed economicamente. 🔸️ L’Ue non ha una difesa né un’integrazione delle forze militari nazionali, non ha neanche una politica estera unitaria con un potere centrale riconosciuto. Il riarmo e le spese fino a 800 miliardi dovrebbero rendere la Germania e gli altri paesi pronti alla guerra nel 2030. 🔸️ In questi cinque anni di sereni e positivi propositi i cosiddetti filo-ucraini continueranno a gridare Slava Ukraini! e a prodigarsi in esternazioni bellicistiche, attendendosi, con una coerenza sbalorditiva, da un Putin gentiluomo che fermi la sua avanzata e aspetti pazientemente che l’esercito ucraino e i cobelligeranti europei si siano rafforzati. Continua ⤵️ Riassunto punti salienti 🔴 LIBERTÀ E DEMOCRAZIA 👉  Canale Libertà e democrazia 👉  @liberademocrazia (Chat)
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