• FATE MOLTA ATTENZIONE!
    "Attenzione, questi farmaci comuni alterano l'intestino anche anni dopo l'uso": l'allarme nel nuovo studio. L'esperto: “I farmaci restano sicuri, priorità resta la cura del paziente”
    Nuova ricerca rivela che beta-bloccanti, antidepressivi e inibitori della pompa protonica modificano la flora intestinale anche dopo la sospensione...
    Per capire meglio la portata di questo studio abbiamo intervistato Danilo De Gregorio, professore associato di Farmacologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano
    “Attenzione, questi farmaci comuni alterano l’intestino anche anni dopo l’uso”: l’allarme nel nuovo studio. L’esperto: “Restano sicuri, priorità resta la cura del paziente”


    Negli ultimi decenni abbiamo imparato a guardare al microbioma intestinale come a un organo chiave del nostro benessere. Non più soltanto un “aiutante digestivo”, ma un attore attivo nella salute immunitaria, metabolica e persino mentale. Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista mSystems aggiunge però un tassello inatteso: molti farmaci di uso comune – dai beta-bloccanti agli antidepressivi, fino agli inibitori della pompa protonica – possono alterare l’equilibrio dei batteri intestinali per anni, anche dopo la sospensione della terapia.

    Non si tratta soltanto degli antibiotici, da tempo noti per il loro impatto sul microbiota, ma di molecole largamente prescritte nella pratica quotidiana per disturbi cronici come ipertensione, insonnia, ansia e reflusso gastrico. I ricercatori dell’Università di Groningen, nei Paesi Bassi, hanno osservato che gli effetti di questi farmaci si protraggono nel tempo, modificando la composizione e la funzione della flora intestinale ben oltre la durata del trattamento. Si tratta di conclusioni di uno studio che richiedono altre conferme e approfondimenti, tuttavia suscita interrogativi cruciali: fino a che punto la “memoria farmacologica” del nostro intestino influenza la salute generale? E come possiamo bilanciare la necessità di cura con la tutela del microbioma, considerato ormai un alleato essenziale del cervello e del sistema immunitario? Per capire meglio la portata di questi risultati abbiamo intervistato Danilo De Gregorio, professore associato di Farmacologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
    L’esperto: “Risultati interessanti, ma da leggere con prudenza”

    “Lo studio è sicuramente interessante, anche per l’ampiezza della coorte analizzata – spiega De Gregorio – perché parliamo di oltre 2.500 individui sottoposti a screening per valutare l’impatto di diversi farmaci sul microbioma. Tuttavia, da farmacologo, ritengo che i risultati vadano interpretati con cautela. Gli autori hanno analizzato un numero molto elevato di farmaci su una popolazione eterogenea, dai giovani agli anziani, molti dei quali in politerapia. In queste condizioni è complesso isolare l’effetto di un singolo farmaco, poiché le interazioni tra molecole possono già di per sé modificare il microbioma, spesso in modo reversibile e non necessariamente negativo”. Il professore ricorda che il microbioma è un sistema dinamico, influenzato da molte variabili: “Dieta, stress, processi infiammatori, perfino fattori ambientali. Anche bere un bicchiere di latte può, nell’immediato, modificare la flora intestinale. Attribuire alterazioni durature esclusivamente ai farmaci, quindi, può essere fuorviante. I dati olandesi sono utili per generare ipotesi di lavoro, ma è prematuro trarre conclusioni cliniche definitive sulla salute a lungo termine”.
    “I farmaci restano sicuri: la priorità è sempre la cura del paziente”

    In ogni caso, come gestire il possibile impatto dei farmaci più diffusi? De Gregorio è netto: “La priorità resta la cura del paziente. I beta-bloccanti, gli antidepressivi o gli inibitori della pompa protonica hanno benefici consolidati e non ci sono motivi per sospenderli per timore di alterazioni microbiche. È però importante prescriverli sempre in modo appropriato, alla dose minima efficace e per il tempo strettamente necessario. Inoltre, bisognerebbe evitare politerapie superflue: quando si combinano troppi farmaci, le interazioni aumentano e l’effetto complessivo sul microbioma può diventare meno prevedibile”. Dal punto di vista del paziente, aggiunge, è possibile comunque adottare alcune buone pratiche: “Ridurre lo stress e seguire un’alimentazione equilibrata aiuta a mantenere l’omeostasi intestinale. Ma non ci sono, al momento, motivi per limitare o modificare le terapie consolidate sulla base dei risultati di un singolo studio”.

    Come “riparare” un microbioma alterato

    E se un trattamento farmacologico avesse effettivamente modificato la flora intestinale? “Uno dei modi per preservare o riequilibrare il microbioma – spiega l’esperto – è l’utilizzo di prebiotici o probiotici selezionati, combinati con una dieta ricca di fibre e alimenti fermentati. Anche la riduzione dello stress gioca un ruolo importante”. Il farmacologo cita le ricerche del neuroscienziato irlandese John Cryan, tra i pionieri dello studio del cosiddetto asse intestino-cervello: “Alcuni studi sperimentali hanno mostrato che nei pazienti depressi il microbioma risulta alterato e che, nei casi resistenti agli antidepressivi tradizionali, un trapianto fecale da donatori sani può migliorare i sintomi. Non è ancora una terapia clinicamente approvata, ma ci dà la misura di quanto la modulazione del microbioma possa influenzare anche la salute mentale”.
    Un sistema complesso, da rispettare

    Di fatto, lo studio olandese rappresenta più un punto di partenza che un allarme: “I risultati vanno presi con cautela, perché influenzati da molteplici fattori, in particolare nelle persone che assumono più farmaci contemporaneamente. Queste molecole – conclude De Gregorio – restano sicure e utili: ci ricordano soltanto che il corpo è un sistema complesso, e che ogni terapia deve essere calibrata con attenzione”.


    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/12/attenzione-questi-farmaci-comuni-alterano-lintestino-anche-anni-dopo-luso-lallarme-nel-nuovo-studio-lesperto-restano-sicuri-priorita-resta-la-cura-del-paziente/8184689/
    FATE MOLTA ATTENZIONE! "Attenzione, questi farmaci comuni alterano l'intestino anche anni dopo l'uso": l'allarme nel nuovo studio. L'esperto: “I farmaci restano sicuri, priorità resta la cura del paziente” Nuova ricerca rivela che beta-bloccanti, antidepressivi e inibitori della pompa protonica modificano la flora intestinale anche dopo la sospensione... Per capire meglio la portata di questo studio abbiamo intervistato Danilo De Gregorio, professore associato di Farmacologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano “Attenzione, questi farmaci comuni alterano l’intestino anche anni dopo l’uso”: l’allarme nel nuovo studio. L’esperto: “Restano sicuri, priorità resta la cura del paziente” Negli ultimi decenni abbiamo imparato a guardare al microbioma intestinale come a un organo chiave del nostro benessere. Non più soltanto un “aiutante digestivo”, ma un attore attivo nella salute immunitaria, metabolica e persino mentale. Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista mSystems aggiunge però un tassello inatteso: molti farmaci di uso comune – dai beta-bloccanti agli antidepressivi, fino agli inibitori della pompa protonica – possono alterare l’equilibrio dei batteri intestinali per anni, anche dopo la sospensione della terapia. Non si tratta soltanto degli antibiotici, da tempo noti per il loro impatto sul microbiota, ma di molecole largamente prescritte nella pratica quotidiana per disturbi cronici come ipertensione, insonnia, ansia e reflusso gastrico. I ricercatori dell’Università di Groningen, nei Paesi Bassi, hanno osservato che gli effetti di questi farmaci si protraggono nel tempo, modificando la composizione e la funzione della flora intestinale ben oltre la durata del trattamento. Si tratta di conclusioni di uno studio che richiedono altre conferme e approfondimenti, tuttavia suscita interrogativi cruciali: fino a che punto la “memoria farmacologica” del nostro intestino influenza la salute generale? E come possiamo bilanciare la necessità di cura con la tutela del microbioma, considerato ormai un alleato essenziale del cervello e del sistema immunitario? Per capire meglio la portata di questi risultati abbiamo intervistato Danilo De Gregorio, professore associato di Farmacologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. L’esperto: “Risultati interessanti, ma da leggere con prudenza” “Lo studio è sicuramente interessante, anche per l’ampiezza della coorte analizzata – spiega De Gregorio – perché parliamo di oltre 2.500 individui sottoposti a screening per valutare l’impatto di diversi farmaci sul microbioma. Tuttavia, da farmacologo, ritengo che i risultati vadano interpretati con cautela. Gli autori hanno analizzato un numero molto elevato di farmaci su una popolazione eterogenea, dai giovani agli anziani, molti dei quali in politerapia. In queste condizioni è complesso isolare l’effetto di un singolo farmaco, poiché le interazioni tra molecole possono già di per sé modificare il microbioma, spesso in modo reversibile e non necessariamente negativo”. Il professore ricorda che il microbioma è un sistema dinamico, influenzato da molte variabili: “Dieta, stress, processi infiammatori, perfino fattori ambientali. Anche bere un bicchiere di latte può, nell’immediato, modificare la flora intestinale. Attribuire alterazioni durature esclusivamente ai farmaci, quindi, può essere fuorviante. I dati olandesi sono utili per generare ipotesi di lavoro, ma è prematuro trarre conclusioni cliniche definitive sulla salute a lungo termine”. “I farmaci restano sicuri: la priorità è sempre la cura del paziente” In ogni caso, come gestire il possibile impatto dei farmaci più diffusi? De Gregorio è netto: “La priorità resta la cura del paziente. I beta-bloccanti, gli antidepressivi o gli inibitori della pompa protonica hanno benefici consolidati e non ci sono motivi per sospenderli per timore di alterazioni microbiche. È però importante prescriverli sempre in modo appropriato, alla dose minima efficace e per il tempo strettamente necessario. Inoltre, bisognerebbe evitare politerapie superflue: quando si combinano troppi farmaci, le interazioni aumentano e l’effetto complessivo sul microbioma può diventare meno prevedibile”. Dal punto di vista del paziente, aggiunge, è possibile comunque adottare alcune buone pratiche: “Ridurre lo stress e seguire un’alimentazione equilibrata aiuta a mantenere l’omeostasi intestinale. Ma non ci sono, al momento, motivi per limitare o modificare le terapie consolidate sulla base dei risultati di un singolo studio”. Come “riparare” un microbioma alterato E se un trattamento farmacologico avesse effettivamente modificato la flora intestinale? “Uno dei modi per preservare o riequilibrare il microbioma – spiega l’esperto – è l’utilizzo di prebiotici o probiotici selezionati, combinati con una dieta ricca di fibre e alimenti fermentati. Anche la riduzione dello stress gioca un ruolo importante”. Il farmacologo cita le ricerche del neuroscienziato irlandese John Cryan, tra i pionieri dello studio del cosiddetto asse intestino-cervello: “Alcuni studi sperimentali hanno mostrato che nei pazienti depressi il microbioma risulta alterato e che, nei casi resistenti agli antidepressivi tradizionali, un trapianto fecale da donatori sani può migliorare i sintomi. Non è ancora una terapia clinicamente approvata, ma ci dà la misura di quanto la modulazione del microbioma possa influenzare anche la salute mentale”. Un sistema complesso, da rispettare Di fatto, lo studio olandese rappresenta più un punto di partenza che un allarme: “I risultati vanno presi con cautela, perché influenzati da molteplici fattori, in particolare nelle persone che assumono più farmaci contemporaneamente. Queste molecole – conclude De Gregorio – restano sicure e utili: ci ricordano soltanto che il corpo è un sistema complesso, e che ogni terapia deve essere calibrata con attenzione”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/12/attenzione-questi-farmaci-comuni-alterano-lintestino-anche-anni-dopo-luso-lallarme-nel-nuovo-studio-lesperto-restano-sicuri-priorita-resta-la-cura-del-paziente/8184689/
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    "Attenzione, questi farmaci comuni alterano l'intestino anche anni dopo l'uso": l'allarme nel nuovo studio. L'esperto: “I farmaci restano sicuri, priorità resta la cura del paziente”
    Nuova ricerca rivela che beta-bloccanti, antidepressivi e inibitori della pompa protonica modificano la flora intestinale anche dopo la sospensione
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  • Da leggere per capire l'inganno: CURÒ IL COVID: ASSOLTO DOPO LA DELAZIONE DI UN COLLEGA CHE NON CURÒ IL COVID!
    Il medico bolognese Fabio Milani, che curò una famiglia con polmonite da Covid trattata dal medico di famiglia a ”Tachipirina e vigile attesa” fu segnalato da quest’ultimo all’ordine per ”non essersi vaccinato”, ed è stato processato per ”esercizio abusivo della professione medica”. Il 20 gennaio 2025, dopo ”cinque anni durissimi” e tre anni di processo può finalmente cantare vittoria, grazie al giudice della seconda sezione penale di Bologna Stefano Levoni che lo ha assolto ristabilendo così la sua onorabilità professionale che, durante la pandemia da Covid lo aveva indotto a sopperire alle ”assenze” di altri colleghi medici come quella del collega che lo denunciò.
    L’avvocato Riccardo Luzi di Cesena, legale del dott. Milani in questa vicenda kafkiana, ha commentato: ”Una vicenda drammatica ed emblematica della situazione, che molti medici hanno vissuto”.
    Ma questa storia merita di essere raccontata dall’inizio.
    Il dottor Fabio Milani è uno stimato medico del bolognese che durante il Covid ha curato non solo i suoi pazienti, ma anche quelli degli altri medici che si rifiutavano di andare a casa a visitarli, forti della raccomandazione delle circolari ministeriali ”Tachipirina e vigile” attesa che oggi il ministro speranzoso cerca di nascondere e negare.
    Dopo la pubblicazione del D.L. n° 44/2021 il dott. Milani decide di non sottoporsi alla vaccinazione e, per questo motivo, nel luglio 2021 riceve una segnalazione dalla sua Asl che ”lo sospende da tutte quelle attività inerenti il rischio di diffusione del Sars-Cov 2”. Una definizione piuttosto vaga e ridicola.
    Il 16 dicembre 2021 si rivolge al dott. Milani una signora di Bologna che sta male, come il marito e la figlia, per chiedere l’assistenza medica perché il loro medico di famiglia, per ben due volte, si è rifiutato di andare a casa a visitarli, e successivamente ai Nas ha detto ”Io a casa loro non ci metterò mai piede!”, mentre la sentenza del giudice recita: ”Per tale ragione aveva contattato il proprio medico curante, il quale le aveva detto di prendere della Tachipirina e di vedere l'evolversi della malattia, nonostante gli fosse stata rappresentata la gravità della condizione clinica della stessa e del marito.”. A quel punto entra in gioco il dott. Milani, suggerito da un suo assistito. Ricordate, vero? In quel periodo si cercavano disperatamente medici disponibili a curare mentre i ”medici di famiglia” osservavano le circolari ministeriali, una vergogna sanitaria sulla quale temo che la Commissione bicamerale Covid non si indagherà mai abbastanza.
    Il 16 dicembre il dott. Milani si reca a casa della famiglia riscontrando in tutti i tre componenti una polmonite in atto. Prescrive farmaci, fra cui un antibiotico e un cortisonico, e i tre malati iniziano le cure. Terminata la prima scatola di antibiotici, la signora richiama il medico di famiglia, lo aggiorna sulle loro condizioni, e gli chiede una nuova ricetta per i farmaci che stavano prendendo, necessari per proseguire le cure. Ma il medico di famiglie, dopo aver appreso della visita del dott. Milani a casa dei suoi assistiti, indaga su di lui e scopre che il medico è destinatario di una segnalazione dell'Asl che lo sospende (anche se tecnicamente è un termine improprio) dalle attività di cura. In realtà, Milani non era stato ancora sospeso dall'Ordine dei medici di appartenenza, pertanto, non aveva alcuna limitazione prescrittiva e di cura. Ma il collega pensa di segnalarlo comunque all'Ordine.
    Così, ”invece di indagare quel medico per omissione di soccorso e omissione d'atti d'ufficio”, parte un procedimento penale contro l’unico medico che ha curato i tre malati per ”esercizio abusivo della professione medica” anche se la famiglia curata da lui si è precipitata in tribunale per testimoniare a suo favore.
    Iniziato il processo, anche il Pm si convince dell'estraneità dai fatti del dott. Milani e, aderendo alla memoria del legale ne chiede l'assoluzione, arrivata il 20 gennaio scorso, scrive: ”P.Q.M. assolve Milani Fabio dal reato a lui ascritto perché il fatto non sussiste”.
    L’avv. Luzi ha spiegato che ”In punta di diritto, la mossa vincente è stata aver eccepito che il 16 dicembre 2021 il mio assistito non era affatto sospeso dall'esercizio della professione medica. Fino al 31 dicembre 2021, infatti, per l'applicazione della legge n° 44/2021 (che regolamentava l'obbligo vaccinale dei sanitari) era in vigore un regime di sospensione comminato dalle Asl, ma che non inibiva l'esercizio della professione. Successivamente, col D.L. n° 172/2022 si è dato un giro di vite, chiamando in causa direttamente gli Ordini professionali anche per altre professioni. Quindi il dott. Milani a quella data non era sospeso, cosa che invece accadde solo successivamente”.
    Il Giudice ha dato ragione al dottor Milani che ogg” può tirare un sospiro di sollievo: ”Ha fatto bene il suo lavoro e, invece di sentirsi dire ‘grazie’, si è trovato in questa situazione drammatica”!
    Il dott. Milani ha commentato: ”È stato pesante, sono stati cinque anni di lotta, ma rifarei tutto perché ho testimoniato che il nostro dovere di medici è quello di curare, cosa che durante la pandemia purtroppo non è sempre avvenuta”.
    Complimenti, dott. Milani!

    Leggete anche: https://lanuovabq.it/it/curo-il-covid-assolto-dopo-la-delazione-del-collega

    Da leggere per capire l'inganno: CURÒ IL COVID: ASSOLTO DOPO LA DELAZIONE DI UN COLLEGA CHE NON CURÒ IL COVID! Il medico bolognese Fabio Milani, che curò una famiglia con polmonite da Covid trattata dal medico di famiglia a ”Tachipirina e vigile attesa” fu segnalato da quest’ultimo all’ordine per ”non essersi vaccinato”, ed è stato processato per ”esercizio abusivo della professione medica”. Il 20 gennaio 2025, dopo ”cinque anni durissimi” e tre anni di processo può finalmente cantare vittoria, grazie al giudice della seconda sezione penale di Bologna Stefano Levoni che lo ha assolto ristabilendo così la sua onorabilità professionale che, durante la pandemia da Covid lo aveva indotto a sopperire alle ”assenze” di altri colleghi medici come quella del collega che lo denunciò. L’avvocato Riccardo Luzi di Cesena, legale del dott. Milani in questa vicenda kafkiana, ha commentato: ”Una vicenda drammatica ed emblematica della situazione, che molti medici hanno vissuto”. Ma questa storia merita di essere raccontata dall’inizio. Il dottor Fabio Milani è uno stimato medico del bolognese che durante il Covid ha curato non solo i suoi pazienti, ma anche quelli degli altri medici che si rifiutavano di andare a casa a visitarli, forti della raccomandazione delle circolari ministeriali ”Tachipirina e vigile” attesa che oggi il ministro speranzoso cerca di nascondere e negare. Dopo la pubblicazione del D.L. n° 44/2021 il dott. Milani decide di non sottoporsi alla vaccinazione e, per questo motivo, nel luglio 2021 riceve una segnalazione dalla sua Asl che ”lo sospende da tutte quelle attività inerenti il rischio di diffusione del Sars-Cov 2”. Una definizione piuttosto vaga e ridicola. Il 16 dicembre 2021 si rivolge al dott. Milani una signora di Bologna che sta male, come il marito e la figlia, per chiedere l’assistenza medica perché il loro medico di famiglia, per ben due volte, si è rifiutato di andare a casa a visitarli, e successivamente ai Nas ha detto ”Io a casa loro non ci metterò mai piede!”, mentre la sentenza del giudice recita: ”Per tale ragione aveva contattato il proprio medico curante, il quale le aveva detto di prendere della Tachipirina e di vedere l'evolversi della malattia, nonostante gli fosse stata rappresentata la gravità della condizione clinica della stessa e del marito.”. A quel punto entra in gioco il dott. Milani, suggerito da un suo assistito. Ricordate, vero? In quel periodo si cercavano disperatamente medici disponibili a curare mentre i ”medici di famiglia” osservavano le circolari ministeriali, una vergogna sanitaria sulla quale temo che la Commissione bicamerale Covid non si indagherà mai abbastanza. Il 16 dicembre il dott. Milani si reca a casa della famiglia riscontrando in tutti i tre componenti una polmonite in atto. Prescrive farmaci, fra cui un antibiotico e un cortisonico, e i tre malati iniziano le cure. Terminata la prima scatola di antibiotici, la signora richiama il medico di famiglia, lo aggiorna sulle loro condizioni, e gli chiede una nuova ricetta per i farmaci che stavano prendendo, necessari per proseguire le cure. Ma il medico di famiglie, dopo aver appreso della visita del dott. Milani a casa dei suoi assistiti, indaga su di lui e scopre che il medico è destinatario di una segnalazione dell'Asl che lo sospende (anche se tecnicamente è un termine improprio) dalle attività di cura. In realtà, Milani non era stato ancora sospeso dall'Ordine dei medici di appartenenza, pertanto, non aveva alcuna limitazione prescrittiva e di cura. Ma il collega pensa di segnalarlo comunque all'Ordine. Così, ”invece di indagare quel medico per omissione di soccorso e omissione d'atti d'ufficio”, parte un procedimento penale contro l’unico medico che ha curato i tre malati per ”esercizio abusivo della professione medica” anche se la famiglia curata da lui si è precipitata in tribunale per testimoniare a suo favore. Iniziato il processo, anche il Pm si convince dell'estraneità dai fatti del dott. Milani e, aderendo alla memoria del legale ne chiede l'assoluzione, arrivata il 20 gennaio scorso, scrive: ”P.Q.M. assolve Milani Fabio dal reato a lui ascritto perché il fatto non sussiste”. L’avv. Luzi ha spiegato che ”In punta di diritto, la mossa vincente è stata aver eccepito che il 16 dicembre 2021 il mio assistito non era affatto sospeso dall'esercizio della professione medica. Fino al 31 dicembre 2021, infatti, per l'applicazione della legge n° 44/2021 (che regolamentava l'obbligo vaccinale dei sanitari) era in vigore un regime di sospensione comminato dalle Asl, ma che non inibiva l'esercizio della professione. Successivamente, col D.L. n° 172/2022 si è dato un giro di vite, chiamando in causa direttamente gli Ordini professionali anche per altre professioni. Quindi il dott. Milani a quella data non era sospeso, cosa che invece accadde solo successivamente”. Il Giudice ha dato ragione al dottor Milani che ogg” può tirare un sospiro di sollievo: ”Ha fatto bene il suo lavoro e, invece di sentirsi dire ‘grazie’, si è trovato in questa situazione drammatica”! Il dott. Milani ha commentato: ”È stato pesante, sono stati cinque anni di lotta, ma rifarei tutto perché ho testimoniato che il nostro dovere di medici è quello di curare, cosa che durante la pandemia purtroppo non è sempre avvenuta”. Complimenti, dott. Milani! Leggete anche: https://lanuovabq.it/it/curo-il-covid-assolto-dopo-la-delazione-del-collega
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  • 2000 SCIENZIATI CHIEDONO DI FERMARE LA TECNOLOGIA MRNA - 1 Minute News

    Con il titolo "Risk Warning on Drug Safety – Stop mRNA Moratorium: A world Journey of Truth" (Avviso di rischio sulla sicurezza dei farmaci – Moratoria sull'mRNA: un viaggio mondiale alla ricerca della verità), il 9 ottobre 2025 si è svolto un evento significativo in cui trenta esperti di medicina, scienze biologiche, diritto, psicologia ed economia hanno parlato a nome di oltre 2000 scienziati e medici, 10.000 firmatari che insieme mettono in guardia dai rischi della tecnologia mRNA e chiedono una moratoria immediata.

    https://youtu.be/dyZIGfcfCug?si=gUrYGyfqnWzhUSPO
    2000 SCIENZIATI CHIEDONO DI FERMARE LA TECNOLOGIA MRNA - 1 Minute News Con il titolo "Risk Warning on Drug Safety – Stop mRNA Moratorium: A world Journey of Truth" (Avviso di rischio sulla sicurezza dei farmaci – Moratoria sull'mRNA: un viaggio mondiale alla ricerca della verità), il 9 ottobre 2025 si è svolto un evento significativo in cui trenta esperti di medicina, scienze biologiche, diritto, psicologia ed economia hanno parlato a nome di oltre 2000 scienziati e medici, 10.000 firmatari che insieme mettono in guardia dai rischi della tecnologia mRNA e chiedono una moratoria immediata. https://youtu.be/dyZIGfcfCug?si=gUrYGyfqnWzhUSPO
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  • SE DAVVERO FUNZIONA SAREBBE UNA RIVOLUZIONE!
    Riparare la barriera del cervello: così i ricercatori hanno invertito l’Alzheimer nei topi
    Invece di forzare l’ingresso dei farmaci nel cervello, gli scienziati hanno rafforzato il sistema di eliminazione dei rifiuti per far regredire la malattia...
    https://www.ilsole24ore.com/art/riparare-barriera-cervello-cosi-ricercatori-hanno-invertito-l-alzheimer-topi-AHLnieCD
    SE DAVVERO FUNZIONA SAREBBE UNA RIVOLUZIONE! Riparare la barriera del cervello: così i ricercatori hanno invertito l’Alzheimer nei topi Invece di forzare l’ingresso dei farmaci nel cervello, gli scienziati hanno rafforzato il sistema di eliminazione dei rifiuti per far regredire la malattia... https://www.ilsole24ore.com/art/riparare-barriera-cervello-cosi-ricercatori-hanno-invertito-l-alzheimer-topi-AHLnieCD
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    Riparare la barriera del cervello: così i ricercatori hanno invertito l’Alzheimer nei topi
    Invece di forzare l’ingresso dei farmaci nel cervello, gli scienziati hanno rafforzato il sistema di eliminazione dei rifiuti per far regredire la malattia
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  • Liberi tra i vivi

    PROPONE:
    COME DISINTOSSICARSI DAI "VACCINI" (sieri) COVID 19

    Eccovi alcuni suggerimenti (molto importanti soprattutto ma non solo per il benessere dei nostri ragazzi incolpevoli):

    -ESAMI DA EFFETTUARE:
    1) VES:
    Velocità di EritroSedimentazione (VES) è un indice infiammatorio.Come ricorda il suo stesso nome, questo esame misura la velocità con cui gli eritrociti (globuli rossi) - presenti in un campione di sangue reso incoagulabile - sedimentano sul fondo della provetta che li contiene.
    2) PCR:
    La proteina C reattiva (PCR) è un indice d'infiammazione; come tale, le sue concentrazioni nel sangue aumentano in presenza di processi flogistici di varia natura.
    3) EMOCROMO con PIASTRINE:
    detto anche esame emocromocitometrico, questo test consiste nella valutazione dei diversi parametri che si riferiscono ai principali componenti del sangue.
    4) FIBRINOGENO:
    detto anche "fattore I della coagulazione", è una glicoproteina plasmatica sintetizzata dal fegato con lo scopo di favorire l'emostasi (coagulazione del sangue).
    5) D-DIMERO:
    è un prodotto di degradazione della fibrina, una proteina responsabile della formazione di coaguli (trombi) nei vasi sanguigni.Quest'esame è particolarmente utile nello studio di patologie correlate all'eccessiva o inappropriata coagulazione.
    6) test HRV:
    Heart Rate Variability è un test capace di individuare le variazioni della frequenza cardiaca, che è il modo migliore per segnalare una alterazione del sistema nervoso autonomo.

    -INTEGRATORI DA USARE:
    1) Glutatione:
    è un elemento incluso nella formazione e riparazione dei tessuti, nella produzione di sostanze chimiche e per il funzionamento del sistema immunitario.
    2) N-acetilcisteina "NAC":
    (Fluimucil: 200 mg 3 volte la settimana)
    è un integratore che induce l'organismo a produrre glutatione, è noto come il precursore del glutatione e induce l'organismo a secernere glutatione per via endogena, proprio come accade quando si fa sport intensamente. NAC deriva dall'aminoacido L-cisteina e viene utilizzato dall'organismo per costruire antiossidanti. Gli antiossidanti sono vitamine, minerali e altri nutrienti che proteggono e riparano le cellule dai danni. Puoi ottenere NAC come integratore o farmaco da prescrizione.
    3) Zinco:
    in combinazione con NAC sono antiossidanti essenziali.

    Altri integratori che possono essere assunti per aiutare il processo disintossicante sono:
    4) Astaxantina
    5) Melatonina
    6) Cardo mariano
    7) Tarassaco
    Quercetina
    9) Vitamina C
    10) Vitamina D3 e K2 (da associare allo Zinco)
    11) Semi di nigella
    12) Magnesio
    13) Curcumina

    -FARMACI E TERAPIE
    1) Cardioaspirina:
    (1 compressa al giorno) per contenere l'effetto trombotico dei sieri genici.
    2) Antiinfiammatori
    3) Ivermectina
    4) Ossigeno-ozono-terapia: agisce sui mitocondri, è regolatrice di alcuni aspetti del metabolismo del sangue e porta ossigeno.

    -PRATICHE DA SEGUIRE:

    1) Nutrizione: un’alimentazione a ridotto consumo di carboidrati.
    2) migliorare la tolleranza allo stress (resilienza psico-fisica, psicobiologica): respirazione diaframmatica, pratiche di rilassamento, meditazione e preghiera.


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    Liberi tra i vivi 🌾❤️🙏🔆🇮🇹 PROPONE: COME DISINTOSSICARSI DAI "VACCINI" (sieri) COVID 19 Eccovi alcuni suggerimenti (molto importanti soprattutto ma non solo per il benessere dei nostri ragazzi incolpevoli): -ESAMI DA EFFETTUARE: 1) VES: Velocità di EritroSedimentazione (VES) è un indice infiammatorio.Come ricorda il suo stesso nome, questo esame misura la velocità con cui gli eritrociti (globuli rossi) - presenti in un campione di sangue reso incoagulabile - sedimentano sul fondo della provetta che li contiene. 2) PCR: La proteina C reattiva (PCR) è un indice d'infiammazione; come tale, le sue concentrazioni nel sangue aumentano in presenza di processi flogistici di varia natura. 3) EMOCROMO con PIASTRINE: detto anche esame emocromocitometrico, questo test consiste nella valutazione dei diversi parametri che si riferiscono ai principali componenti del sangue. 4) FIBRINOGENO: detto anche "fattore I della coagulazione", è una glicoproteina plasmatica sintetizzata dal fegato con lo scopo di favorire l'emostasi (coagulazione del sangue). 5) D-DIMERO: è un prodotto di degradazione della fibrina, una proteina responsabile della formazione di coaguli (trombi) nei vasi sanguigni.Quest'esame è particolarmente utile nello studio di patologie correlate all'eccessiva o inappropriata coagulazione. 6) test HRV: Heart Rate Variability è un test capace di individuare le variazioni della frequenza cardiaca, che è il modo migliore per segnalare una alterazione del sistema nervoso autonomo. -INTEGRATORI DA USARE: 1) Glutatione: è un elemento incluso nella formazione e riparazione dei tessuti, nella produzione di sostanze chimiche e per il funzionamento del sistema immunitario. 2) N-acetilcisteina "NAC": (Fluimucil: 200 mg 3 volte la settimana) è un integratore che induce l'organismo a produrre glutatione, è noto come il precursore del glutatione e induce l'organismo a secernere glutatione per via endogena, proprio come accade quando si fa sport intensamente. NAC deriva dall'aminoacido L-cisteina e viene utilizzato dall'organismo per costruire antiossidanti. Gli antiossidanti sono vitamine, minerali e altri nutrienti che proteggono e riparano le cellule dai danni. Puoi ottenere NAC come integratore o farmaco da prescrizione. 3) Zinco: in combinazione con NAC sono antiossidanti essenziali. Altri integratori che possono essere assunti per aiutare il processo disintossicante sono: 4) Astaxantina 5) Melatonina 6) Cardo mariano 7) Tarassaco Quercetina 9) Vitamina C 10) Vitamina D3 e K2 (da associare allo Zinco) 11) Semi di nigella 12) Magnesio 13) Curcumina -FARMACI E TERAPIE 1) Cardioaspirina: (1 compressa al giorno) per contenere l'effetto trombotico dei sieri genici. 2) Antiinfiammatori 3) Ivermectina 4) Ossigeno-ozono-terapia: agisce sui mitocondri, è regolatrice di alcuni aspetti del metabolismo del sangue e porta ossigeno. -PRATICHE DA SEGUIRE: 1) Nutrizione: un’alimentazione a ridotto consumo di carboidrati. 2) migliorare la tolleranza allo stress (resilienza psico-fisica, psicobiologica): respirazione diaframmatica, pratiche di rilassamento, meditazione e preghiera. 🇮🇹❤️🙏 ✨️ 17 𝐐+💪
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  • SCOPPIA LA POLEMICA NEGLI USA: TRUMP, KENNEDY E IL LEGAME TRA AUTISMO, VACCINI E PARACETAMOLO

    Donald Trump, tornato alla Casa Bianca, ha acceso un nuovo caso mondiale: durante un briefing ufficiale ha dichiarato che l’uso prolungato di Tylenol (paracetamolo) in gravidanza e l’attuale calendario dei vaccini pediatrici sarebbero tra le cause dell’aumento dei casi di autismo negli ultimi decenni.

    L’ex presidente ha parlato di un “incremento drammatico” dei casi – da 1 bambino su 10.000 a circa 1 su 300 – e ha annunciato che la sua amministrazione avvierà nuove linee guida su farmaci e vaccini destinati a donne in gravidanza e neonati.

    Source: https://www.instagram.com/reel/DPWDpW7DKjF/?igsh=cnlhNzhpcDUydGx5
    SCOPPIA LA POLEMICA NEGLI USA: TRUMP, KENNEDY E IL LEGAME TRA AUTISMO, VACCINI E PARACETAMOLO 🚨 Donald Trump, tornato alla Casa Bianca, ha acceso un nuovo caso mondiale: durante un briefing ufficiale ha dichiarato che l’uso prolungato di Tylenol (paracetamolo) in gravidanza e l’attuale calendario dei vaccini pediatrici sarebbero tra le cause dell’aumento dei casi di autismo negli ultimi decenni. 👉 L’ex presidente ha parlato di un “incremento drammatico” dei casi – da 1 bambino su 10.000 a circa 1 su 300 – e ha annunciato che la sua amministrazione avvierà nuove linee guida su farmaci e vaccini destinati a donne in gravidanza e neonati. Source: https://www.instagram.com/reel/DPWDpW7DKjF/?igsh=cnlhNzhpcDUydGx5
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  • 30/09/2025.
    Pfizer stringe un accordo da 70 miliardi di dollari con gli Stati Uniti per espandere il suo impero di mRNA e abbassare i prezzi dei farmaci.

    L'accordo garantisce un impegno di 70 miliardi di dollari per la R&S negli Stati Uniti - un acconto sulla prossima ondata di prodotti basati sui geni di Pfizer:
    "Vaccini" contro il cancro
    Iniezioni di obesità
    Portafoglio di vaccini ampliati (influenza, RSV, influenza aviaria, altro)
    Biologici della malattia cronica in infiammazione e immunologia
    La stessa Pfizer lo ha spiegato:
    "Con questo accordo, Pfizer può concentrarsi completamente sulla fornitura della prossima generazione di cure... in settori quali l'oncologia, l'obesità, i vaccini, l'infiammazione e l'immunologia".

    IN ESCLUSIVA TRADOTTO INTERAMENTE IN  ITALIANO


    Fonte e Link: La Nuova Normalità https://t.me/lanuovanormalita/10881
    30/09/2025. Pfizer stringe un accordo da 70 miliardi di dollari con gli Stati Uniti per espandere il suo impero di mRNA e abbassare i prezzi dei farmaci. L'accordo garantisce un impegno di 70 miliardi di dollari per la R&S negli Stati Uniti - un acconto sulla prossima ondata di prodotti basati sui geni di Pfizer: "Vaccini" contro il cancro Iniezioni di obesità Portafoglio di vaccini ampliati (influenza, RSV, influenza aviaria, altro) Biologici della malattia cronica in infiammazione e immunologia La stessa Pfizer lo ha spiegato: "Con questo accordo, Pfizer può concentrarsi completamente sulla fornitura della prossima generazione di cure... in settori quali l'oncologia, l'obesità, i vaccini, l'infiammazione e l'immunologia". IN ESCLUSIVA TRADOTTO INTERAMENTE IN  ITALIANO 🔗Fonte e Link: La Nuova Normalità https://t.me/lanuovanormalita/10881
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  • Ci sono ottimi Oncologi, che a fronte di una visita da 300€, prescrivono farmaci costosissimi, da oltre 100.000€/anno.

    Poi, ci sono pochi Medici di campagna (cit. De Donno), che gratuitamente cercano di suggerire terapie metaboliche adiuvanti, di poco costo.

    Essendo oberati di pazienti, quel paio di Medici, chiedono aiuto ai colleghi in rete.
    Le regole sono due:
    1/ Studiamo, scambiamoci paper ed esperienze cliniche, pensiamo a soluzioni innovative, in Scienza e Coscenza, aiutandoci l’un l’altro.
    2/ Ci mettiamo a disposizione per l’emergenza Cancro e Turbo-Cancro, quindi, come da Giuramento di Ippocrate, non pretendiamo parcelle, facciamo solo il nostro dovere.

    Sembra incredibile, ma, ringraziando il Signore, in 24h oltre cento Medici rispondono all’appello e ci sono anche degli Oncologi. Oggi siamo ancora dí più.
    Uomini e donne meravigliosi, che dopo una dura giornata di lavoro, dedicheranno varie ore allo studio e altre a curare gratuitamente.
    L’Umanità esiste ancora in un Mondo distopico e cinico.
    Da questa esperienza, sta nascendo un convegno il 15 Novembre e nascerà una Società Scientifica di Oncologia Metabolica Adiuvante, forse anche una Scuola.
    Non siamo ancora tutti operativi ma guardando la diffusione sul territorio, mi vengono brividi di speranza, sulla classe medica del futuro.

    Source: https://x.com/AStramezzi/status/1972599497600434382
    Ci sono ottimi Oncologi, che a fronte di una visita da 300€, prescrivono farmaci costosissimi, da oltre 100.000€/anno. Poi, ci sono pochi Medici di campagna (cit. De Donno), che gratuitamente cercano di suggerire terapie metaboliche adiuvanti, di poco costo. Essendo oberati di pazienti, quel paio di Medici, chiedono aiuto ai colleghi in rete. Le regole sono due: 1/ Studiamo, scambiamoci paper ed esperienze cliniche, pensiamo a soluzioni innovative, in Scienza e Coscenza, aiutandoci l’un l’altro. 2/ Ci mettiamo a disposizione per l’emergenza Cancro e Turbo-Cancro, quindi, come da Giuramento di Ippocrate, non pretendiamo parcelle, facciamo solo il nostro dovere. Sembra incredibile, ma, ringraziando il Signore, in 24h oltre cento Medici rispondono all’appello e ci sono anche degli Oncologi. Oggi siamo ancora dí più. Uomini e donne meravigliosi, che dopo una dura giornata di lavoro, dedicheranno varie ore allo studio e altre a curare gratuitamente. L’Umanità esiste ancora in un Mondo distopico e cinico. Da questa esperienza, sta nascendo un convegno il 15 Novembre e nascerà una Società Scientifica di Oncologia Metabolica Adiuvante, forse anche una Scuola. Non siamo ancora tutti operativi ma guardando la diffusione sul territorio, mi vengono brividi di speranza, sulla classe medica del futuro. Source: https://x.com/AStramezzi/status/1972599497600434382
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  • EUNOMIS INFORMA, [29 Set 2025 alle 08:38]
    https://www.ilgiornaleditalia.it/news/approfondimenti/734863/legittimita-degli-obblighi-vaccinali-la-sospensione-degli-stipendi-ai-non-vaccinati-di-nuovo-al-vaglio-della-corte-costituzionale.html

    “Il Tribunale di Catania rimette nuovamente alla Corte Costituzionale”

    * di Andrea Montanari, avvocato

    Torna in Corte delle Leggi la “vexatissima quaestio” della sospensione (rectius, privazione) degli stipendi ai lavoratori non vaccinati nel periodo del Covid-19.

    Una delle normative più ingiuste e contestate del recente governo Draghi di epoca “pseudo pandemica” (e forse dell’intera storia repubblicana) torna quindi a giudizio di illegittimità costituzionale, come peraltro abbiamo sempre segnalato sarebbe avvenuto.

    D’altra parte, le famigerate sentenze del 2023 con cui la Corte delle Leggi rigetto’ istanze di remissione e interventi di numerosi avvocati e associazioni (tra cui la nostra Associazione EUNOMIS, con il sostegno di Società italiana di Medicina, difensori in mandato eravamo il sottoscritto e l’egregio avv. Francesco Cardile), volti a fare dichiarare l’illegittimita’ costituzionale dell’obbligo vaccinale e/o della abnorme e discriminatoria sanzione irrogata ai “resistenti” , erano evidentemente ERRATE dal momento che aderirono alla temeraria tesi (pseudoscientifica) della Avvocatura di Stato che sostenne (pur consapevole del contrario) che i farmaci per il Covid - 19 (detti irregolarmente “vaccini”) “prevenivano la trasmissione della infezione” (!).

    Un clamoroso falso storico - sotto il profilo scientifico (da cui la Corte “delle Leggi” avrebbe dovuto astenersi o comunque dichiarare) - che era già noto alla data delle udienze di discussione in Corte che si tennero a fine anno 2022 dopo la lunga notte di veglia che tenemmo a Roma.

    Un clamoroso falso storico dunque che oggi e’ emerso e dimostrato in tutta la sua fondatezza EX ANTE con la pubblicazione dei verbali del CTS della Presidenza del Consiglio dei Ministri (si v. , ex multis, il verbale 4/21 anteriore all’emissione del DL 44/21 che introdusse l’obbligo), con la ammissione di AIFA a seguito di accesso agli atti, con le audizioni in sede di Commissione parlamentare di inchiesta Covid-19, con decine di studi scientifici pubblicati (per quanto ciò risultasse già allora chiaramente anche dai cd. “bugiardini”).

    Si riapriranno dunque le porte al risarcimento degli stipendi illegittimamente negati a tutti questi lavoratori e alle loro famiglie ?
    Noi lo auspichiamo.

    Consigliamo intanto la lettura dell’articolo allegato di commento all’ordinanza di rinvio del Tribunale catanese, uscito su Il Giornale d’Italia, a firma del prof. avv. Gianfrancesco Vecchio, membro del nostri team legali EUNOMIS e Società italiana di Medicina, che tra l’altro fu con noi in Corte Costituzionale.

    * presidente EUNOMIS
    * coordinatore Dipartimento Affari Legali Società italiana di Medicina
    * presidente nazionale FenImprese Sanita’ - Insieme per Salute e Ben-essere https://t.me/eunomis/4646
    EUNOMIS INFORMA, [29 Set 2025 alle 08:38] https://www.ilgiornaleditalia.it/news/approfondimenti/734863/legittimita-degli-obblighi-vaccinali-la-sospensione-degli-stipendi-ai-non-vaccinati-di-nuovo-al-vaglio-della-corte-costituzionale.html 📍 “Il Tribunale di Catania rimette nuovamente alla Corte Costituzionale” * di Andrea Montanari, avvocato Torna in Corte delle Leggi la “vexatissima quaestio” della sospensione (rectius, privazione) degli stipendi ai lavoratori non vaccinati nel periodo del Covid-19. Una delle normative più ingiuste e contestate del recente governo Draghi di epoca “pseudo pandemica” (e forse dell’intera storia repubblicana) torna quindi a giudizio di illegittimità costituzionale, come peraltro abbiamo sempre segnalato sarebbe avvenuto. D’altra parte, le famigerate sentenze del 2023 con cui la Corte delle Leggi rigetto’ istanze di remissione e interventi di numerosi avvocati e associazioni (tra cui la nostra Associazione EUNOMIS, con il sostegno di Società italiana di Medicina, difensori in mandato eravamo il sottoscritto e l’egregio avv. Francesco Cardile), volti a fare dichiarare l’illegittimita’ costituzionale dell’obbligo vaccinale e/o della abnorme e discriminatoria sanzione irrogata ai “resistenti” , erano evidentemente ERRATE dal momento che aderirono alla temeraria tesi (pseudoscientifica) della Avvocatura di Stato che sostenne (pur consapevole del contrario) che i farmaci per il Covid - 19 (detti irregolarmente “vaccini”) “prevenivano la trasmissione della infezione” (!). Un clamoroso falso storico - sotto il profilo scientifico (da cui la Corte “delle Leggi” avrebbe dovuto astenersi o comunque dichiarare) - che era già noto alla data delle udienze di discussione in Corte che si tennero a fine anno 2022 dopo la lunga notte di veglia che tenemmo a Roma. Un clamoroso falso storico dunque che oggi e’ emerso e dimostrato in tutta la sua fondatezza EX ANTE con la pubblicazione dei verbali del CTS della Presidenza del Consiglio dei Ministri (si v. , ex multis, il verbale 4/21 anteriore all’emissione del DL 44/21 che introdusse l’obbligo), con la ammissione di AIFA a seguito di accesso agli atti, con le audizioni in sede di Commissione parlamentare di inchiesta Covid-19, con decine di studi scientifici pubblicati (per quanto ciò risultasse già allora chiaramente anche dai cd. “bugiardini”). Si riapriranno dunque le porte al risarcimento degli stipendi illegittimamente negati a tutti questi lavoratori e alle loro famiglie ? Noi lo auspichiamo. Consigliamo intanto la lettura dell’articolo allegato di commento all’ordinanza di rinvio del Tribunale catanese, uscito su Il Giornale d’Italia, a firma del prof. avv. Gianfrancesco Vecchio, membro del nostri team legali EUNOMIS e Società italiana di Medicina, che tra l’altro fu con noi in Corte Costituzionale. * presidente EUNOMIS * coordinatore Dipartimento Affari Legali Società italiana di Medicina * presidente nazionale FenImprese Sanita’ - Insieme per Salute e Ben-essere https://t.me/eunomis/4646
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  • 1. La biologa Rachel Carson quando nel 1962 denunciò la pericolosità e la cancerogenicità del DDT e di altri fitofarmaci nel suo libro "Primavera silenziosa", venne derisa ed ebbe tutta la scienza, l'industria e la politica contro. Invece aveva ragione lei, contro tutti.

    2. Scienziati dell'American Cyanamid come Robert White-Stevens, scrissero: "Se l'uomo dovesse seguire gli insegnamenti di Miss Carson, si tornerebbe al Medioevo e gli insetti e le malattie erediterebbero ancora una volta la terra". Esattamente come fanno oggi con l'mRNA.

    3. Alla fine il DDT venne vietato negli USA nel 1972 e in Italia nel 1978. Il suo best seller "Primavera Silenziosa" divenne la bibbia del movimento ambientalista, e il Dipartimento di Protezione Ambientale e delle Risorse Naturali in Pennsylvania è ora dedicato a Rachel Carson.

    Source: https://x.com/ChanceGardiner/status/1971251015656898735
    1. La biologa Rachel Carson quando nel 1962 denunciò la pericolosità e la cancerogenicità del DDT e di altri fitofarmaci nel suo libro "Primavera silenziosa", venne derisa ed ebbe tutta la scienza, l'industria e la politica contro. Invece aveva ragione lei, contro tutti. 2. Scienziati dell'American Cyanamid come Robert White-Stevens, scrissero: "Se l'uomo dovesse seguire gli insegnamenti di Miss Carson, si tornerebbe al Medioevo e gli insetti e le malattie erediterebbero ancora una volta la terra". Esattamente come fanno oggi con l'mRNA. 3. Alla fine il DDT venne vietato negli USA nel 1972 e in Italia nel 1978. Il suo best seller "Primavera Silenziosa" divenne la bibbia del movimento ambientalista, e il Dipartimento di Protezione Ambientale e delle Risorse Naturali in Pennsylvania è ora dedicato a Rachel Carson. Source: https://x.com/ChanceGardiner/status/1971251015656898735
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