• Qualche anno dopo la mia nascita, mio padre conobbe una sconosciuta appena arrivata nel nostro piccolo paese.
    Fin da subito ne fu affascinato…
    Tanto da invitarla a vivere con noi.

    La sconosciuta accettò. E, sorprendentemente, anche mia madre lo fece.

    Crescendo, quella presenza diventò parte della mia vita.
    Aveva un posto tutto suo nella nostra casa e nella mia mente.

    Mia madre mi insegnava il bene e il male.
    Mio padre mi insegnava l’obbedienza.
    Ma lei…
    Lei era più forte.

    Ci parlava per ore di misteri, avventure, emozioni.
    Aveva sempre una risposta a tutto.
    Conosceva il passato, il presente… e prevedeva il futuro.
    Non si poteva discutere con lei.
    Aveva sempre l’ultima parola.

    Fu lei a portarci per la prima volta a una partita di calcio,
    a farci ridere, a farci piangere.
    Parlava senza sosta, e mio padre la adorava.
    Mia madre, un po’ gelosa, ci diceva: «Zitti, ascoltiamo».

    Mio padre, a volte, la portava in camera sua… e ci dormiva accanto.
    A mia madre non piaceva, ma la accettò.

    E ora mi chiedo: avrà mai pregato che se ne andasse?

    Mio padre gestiva la casa con principi morali forti.
    Ma lei non era tenuta a seguirli.

    Niente parolacce, niente litigi tra noi.
    Ma lei?
    Parlava in modo volgare, libero, a volte offensivo.
    Faceva arrossire mio padre e mia madre.

    Ci era vietato fumare o bere.
    Ma lei ci incoraggiava, diceva che era “normale”.
    Parlava apertamente (forse troppo) di sesso.
    E oggi so: ha influenzato il mio modo di vedere le relazioni.

    L’abbiamo criticata tante volte.
    Ma non se n’è mai andata.
    Anzi.
    Siamo stati noi a darle spazio. A farla restare.

    Sono passati più di cinquant’anni.
    Lei è ancora lì.
    È cambiata. È più giovane. Più elegante. Più “smart”.
    Sta lì, in silenzio,
    aspettando che qualcuno le dedichi del tempo.

    Il suo nome?

    La Televisione.

    Ora è sposata con il Computer,
    ha un figlio chiamato Tablet,
    e un nipote chiamato Cellulare.

    La sconosciuta ha una famiglia.

    E la nostra?
    Ognuno più distante dall’altro…
    Qualche anno dopo la mia nascita, mio padre conobbe una sconosciuta appena arrivata nel nostro piccolo paese. Fin da subito ne fu affascinato… Tanto da invitarla a vivere con noi. La sconosciuta accettò. E, sorprendentemente, anche mia madre lo fece. Crescendo, quella presenza diventò parte della mia vita. Aveva un posto tutto suo nella nostra casa e nella mia mente. Mia madre mi insegnava il bene e il male. Mio padre mi insegnava l’obbedienza. Ma lei… Lei era più forte. Ci parlava per ore di misteri, avventure, emozioni. Aveva sempre una risposta a tutto. Conosceva il passato, il presente… e prevedeva il futuro. Non si poteva discutere con lei. Aveva sempre l’ultima parola. Fu lei a portarci per la prima volta a una partita di calcio, a farci ridere, a farci piangere. Parlava senza sosta, e mio padre la adorava. Mia madre, un po’ gelosa, ci diceva: «Zitti, ascoltiamo». Mio padre, a volte, la portava in camera sua… e ci dormiva accanto. A mia madre non piaceva, ma la accettò. E ora mi chiedo: avrà mai pregato che se ne andasse? Mio padre gestiva la casa con principi morali forti. Ma lei non era tenuta a seguirli. Niente parolacce, niente litigi tra noi. Ma lei? Parlava in modo volgare, libero, a volte offensivo. Faceva arrossire mio padre e mia madre. Ci era vietato fumare o bere. Ma lei ci incoraggiava, diceva che era “normale”. Parlava apertamente (forse troppo) di sesso. E oggi so: ha influenzato il mio modo di vedere le relazioni. L’abbiamo criticata tante volte. Ma non se n’è mai andata. Anzi. Siamo stati noi a darle spazio. A farla restare. Sono passati più di cinquant’anni. Lei è ancora lì. È cambiata. È più giovane. Più elegante. Più “smart”. Sta lì, in silenzio, aspettando che qualcuno le dedichi del tempo. Il suo nome? La Televisione. 📺 Ora è sposata con il Computer, ha un figlio chiamato Tablet, e un nipote chiamato Cellulare. La sconosciuta ha una famiglia. E la nostra? Ognuno più distante dall’altro…
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  • Inizia oggi a New York il processo contro Puff Diddy


    Per due decenni ha dominato l’hip hop americano, produttore potentissimo, musicista da tre Grammy, rapper, cantante, imprenditore. Il suo impero si è sgretolato sotto le accuse pesantissime di abusi sessuali, violenze e sfruttamento della prostituzione. Puff Diddy, è detenuto in carcere a Brooklyn da settembre.

    A novembre scorso i giudici avevano deciso di tenerlo in carcere perché “influenzava i testimoni”. La selezione della giuria è prevista per questa mattina e potrebbe durare diversi giorni.

    Combs si è dichiarato non colpevole di tutte le accuse. Si prevede che il processo duri almeno otto settimane.

    Sean John Combs, conosciuto sotto mille pseudonimi Diddy e Puffy, Puff Daddy, P. Diddy e Love, dovrà affrontare le accuse di aver usato l'influenza e le risorse del suo impero commerciale per abusare sessualmente di donne che venivano manipolate per partecipare a spettacoli sessuali a base di droga con prostituti maschili che Combs chiamava "Freak Off". Per tenere le donne sotto controllo, i pubblici ministeri affermano che Combs faceva uso di un mix di influenza e violenza: si offriva di dare una spinta alle loro carriere nel mondo dello spettacolo se avessero fatto ciò che chiedeva, o le interrompeva in caso contrario.

    L'atto d'accusa di 17 pagine contro Combs è secondo i media americani un atto contro un capo mafioso o il capo di una banda di narcotrafficanti, coinvolto nel traffico di esseri umani a fini sessuali. Le feste a casa sua tragicamente leggendarie sarebbero state luoghi di violenze e orrori sotto l’effetto di droghe, per anni nessuno avrebbe avuto il coraggio di andare contro quello che è già stato definito l’Harvey Weinstein della musica.

    Il processo è l'ultimo e il più grave di una lunga serie di problemi legali per Combs; il rapper sta affrontando anche un procedimento civile intentato da oltre 120 presunte vittime, tra cui 25 minorenni all'epoca dei fatti, che lo accusano di violenza sessuale.

    GOODBYE PEDOWOOD potrebbe diventare la migliore produzione hollywoodiana di tutti i tempi


    Source:  t.me/ArsenaleKappa
    Inizia oggi a New York il processo contro Puff Diddy Per due decenni ha dominato l’hip hop americano, produttore potentissimo, musicista da tre Grammy, rapper, cantante, imprenditore. Il suo impero si è sgretolato sotto le accuse pesantissime di abusi sessuali, violenze e sfruttamento della prostituzione. Puff Diddy, è detenuto in carcere a Brooklyn da settembre. A novembre scorso i giudici avevano deciso di tenerlo in carcere perché “influenzava i testimoni”. La selezione della giuria è prevista per questa mattina e potrebbe durare diversi giorni. Combs si è dichiarato non colpevole di tutte le accuse. Si prevede che il processo duri almeno otto settimane. Sean John Combs, conosciuto sotto mille pseudonimi Diddy e Puffy, Puff Daddy, P. Diddy e Love, dovrà affrontare le accuse di aver usato l'influenza e le risorse del suo impero commerciale per abusare sessualmente di donne che venivano manipolate per partecipare a spettacoli sessuali a base di droga con prostituti maschili che Combs chiamava "Freak Off". Per tenere le donne sotto controllo, i pubblici ministeri affermano che Combs faceva uso di un mix di influenza e violenza: si offriva di dare una spinta alle loro carriere nel mondo dello spettacolo se avessero fatto ciò che chiedeva, o le interrompeva in caso contrario. L'atto d'accusa di 17 pagine contro Combs è secondo i media americani un atto contro un capo mafioso o il capo di una banda di narcotrafficanti, coinvolto nel traffico di esseri umani a fini sessuali. Le feste a casa sua tragicamente leggendarie sarebbero state luoghi di violenze e orrori sotto l’effetto di droghe, per anni nessuno avrebbe avuto il coraggio di andare contro quello che è già stato definito l’Harvey Weinstein della musica. Il processo è l'ultimo e il più grave di una lunga serie di problemi legali per Combs; il rapper sta affrontando anche un procedimento civile intentato da oltre 120 presunte vittime, tra cui 25 minorenni all'epoca dei fatti, che lo accusano di violenza sessuale. GOODBYE PEDOWOOD potrebbe diventare la migliore produzione hollywoodiana di tutti i tempi 😎🍿 Source:  t.me/ArsenaleKappa 🅰️ 💥💥 ㅤ
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  • Reiner Fuellmich, l’Avvocato eroe arrestato e condannato in Germania. Seba Terribilini lo racconta

    L’Avvocato Reiner Fuellmich ha da sempre svelato la Verità e difeso i deboli, a livello mondiale. La sua fama e le azioni nella pandemia, contro Volkswagen e Deutsche Ban...
    https://youtu.be/jRXNEWO7RWI?si=2LOIh_2bx4bc5IIY
    Reiner Fuellmich, l’Avvocato eroe arrestato e condannato in Germania. Seba Terribilini lo racconta L’Avvocato Reiner Fuellmich ha da sempre svelato la Verità e difeso i deboli, a livello mondiale. La sua fama e le azioni nella pandemia, contro Volkswagen e Deutsche Ban... https://youtu.be/jRXNEWO7RWI?si=2LOIh_2bx4bc5IIY
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  • La Von der Leyen afferma che i valori dell'Europa sono quelli del Talmud!

    Il Talmud:

    TALMUD, Nidrasch Talpioth, p. 225-L: "Geova creò il non ebreo in forma umana affinché l'ebreo non dovesse essere servito dalle bestie. Il non ebreo è quindi un animale in forma umana, e condannato a servire l'ebreo giorno e notte".

    I non-ebrei vengono chiamati “goym” (”goy” al singolare), cioè i “gentili”, definiti nel Talmud anche come “bestiame” e “animali parlanti”. Frasi tratte dal Talmud ebraico:

    “Quando un ebreo ha un Gentile nelle sue mani, un altro ebreo può andare dallo stesso Gentile, prestargli denaro e truffarlo in sua vece, così da rovinare il Gentile. Poiché la proprietà di un Gentile, secondo la nostra legge, non appartiene a nessuno, e il primo ebreo che passa ha pieno diritto di prendersela.” (Schuican Amen, Choschem Hamischpath, 156)

    “Non è permesso derubare un fratello, ma è permesso derubare un non ebreo, poiché sta scritto (Levitico XDC, 13) “Non deruberai il tuo vicino”. Ma queste parole, dette da Jahvè, non si applicano a un Goy che non è tuo fratello.” (BabaMezia, 6 la)

    “Un ebreo può mentire e spergiurare per condannare un cristiano. Il nome di Dio non è profanato quando si mente ai cristiani.” (BabaKama, 113a, 113b)

    “Se un infedele colpisce un ebreo, è degno di morte [...] Colui che colpisce un israelita sulla mascella, è come se avesse aggredito la Divina Presenza, poiché è scritto: se uno colpisce un uomo, è l’aggressore dell’Unico Santo.” (Sanhedrin, 58b) [Nota: "uomo" è inteso come "ebreo", per l'ebraismo talmudico i non-ebrei non sono uomini, come diceva anche il rabbino Ovadia Yosef]

    “Una cosa perduta da un Goy può non solo essere tenuta dall’uomo che l’ha trovata, ma è anche proibito ridargliela indietro.” (Schuican Aruch, Choschen Hamischpath, 266, I)

    “Gli ebrei devono sempre cercare di imbrogliare i cristiani.” (Zohar I 160a)

    “Quelli che fanno del bene ai cristiani non risorgeranno mai dai morti.” (Zohar I 25b)

    “Al tempo del Cholhamoed il disbrigo di ogni tipo di affare è proibito. Ma è permesso praticare l’usura sui Gentili, perché la pratica dell’usura su un Gentile in ogni momento piace al Signore.” (Schuican Amch, Orach Chaili, 539)

    “I rapporti sessuali con un bambino al di sotto degli 8 anni d’età sono leciti.” (Talmud, Sanhedrin, 69b)

    “Quando un non ebreo deruba un ebreo, deve restituirgli tutto, ma se avviene il contrario, l’ebreo non deve restituire nulla. Inoltre, se un non ebreo uccide un ebreo, deve essere ucciso anche lui, ma non il contrario.” (Talmud, Sanhedrin, 57a)

    “Gesù nacque bastardo.” (Talmud, Yebamoth, 49b)

    “Gesù fu punito e mandato all’inferno dove fu gettato in escrementi ribollenti.” (Talmud, Gittin, 56b, 57a).

    “Tutti i Gentili sono solo degli animali, quindi tutti i loro bambini sono bastardi.” (Talmud, Yebamoth, 98a)

    “È giusto per una bambina di tre anni avere rapporti sessuali.” (Talmud, Abodah Zarah, 37a; Kethuboth, 11b, 39a; Sanhedrin, 55b, 69a,b; Yebamoth, 12a, 57b, 58a, 60b)

    “È giusto divorziare dalla propria moglie se rovina il cibo, o se si trova una donna più bella.” (Talmud, Gittin, 91a)

    “Dalla nascita, l’israelita deve cercare di svellere gli sterpi della vigna, cioè sradicare ed estirpare i goyim dalla terra, poiché non può essere data a Dio Benedetto maggior letizia che quella di adoprarci a sterminare gli empi e i cristiani del mondo.” (Talmud, Sefer Israel, 180)

    “Il rabbino Jochanan dice: Un goy che ficca il naso nella Legge è colpevole di morte.” (Talmud, Sanhedrin, 59a)

    “Il nome di Dio non è profanato quando, per esempio, un ebreo mente ad un goy dicendo: Io ho dato qualcosa a tuo padre, ma egli è morto; tu me lo devi restituire, purché il goy non sappia che tu stai mentendo.” (Talmud, Babha Kama, 113b)
    La Von der Leyen afferma che i valori dell'Europa sono quelli del Talmud! Il Talmud: TALMUD, Nidrasch Talpioth, p. 225-L: "Geova creò il non ebreo in forma umana affinché l'ebreo non dovesse essere servito dalle bestie. Il non ebreo è quindi un animale in forma umana, e condannato a servire l'ebreo giorno e notte". I non-ebrei vengono chiamati “goym” (”goy” al singolare), cioè i “gentili”, definiti nel Talmud anche come “bestiame” e “animali parlanti”. Frasi tratte dal Talmud ebraico: “Quando un ebreo ha un Gentile nelle sue mani, un altro ebreo può andare dallo stesso Gentile, prestargli denaro e truffarlo in sua vece, così da rovinare il Gentile. Poiché la proprietà di un Gentile, secondo la nostra legge, non appartiene a nessuno, e il primo ebreo che passa ha pieno diritto di prendersela.” (Schuican Amen, Choschem Hamischpath, 156) “Non è permesso derubare un fratello, ma è permesso derubare un non ebreo, poiché sta scritto (Levitico XDC, 13) “Non deruberai il tuo vicino”. Ma queste parole, dette da Jahvè, non si applicano a un Goy che non è tuo fratello.” (BabaMezia, 6 la) “Un ebreo può mentire e spergiurare per condannare un cristiano. Il nome di Dio non è profanato quando si mente ai cristiani.” (BabaKama, 113a, 113b) “Se un infedele colpisce un ebreo, è degno di morte [...] Colui che colpisce un israelita sulla mascella, è come se avesse aggredito la Divina Presenza, poiché è scritto: se uno colpisce un uomo, è l’aggressore dell’Unico Santo.” (Sanhedrin, 58b) [Nota: "uomo" è inteso come "ebreo", per l'ebraismo talmudico i non-ebrei non sono uomini, come diceva anche il rabbino Ovadia Yosef] “Una cosa perduta da un Goy può non solo essere tenuta dall’uomo che l’ha trovata, ma è anche proibito ridargliela indietro.” (Schuican Aruch, Choschen Hamischpath, 266, I) “Gli ebrei devono sempre cercare di imbrogliare i cristiani.” (Zohar I 160a) “Quelli che fanno del bene ai cristiani non risorgeranno mai dai morti.” (Zohar I 25b) “Al tempo del Cholhamoed il disbrigo di ogni tipo di affare è proibito. Ma è permesso praticare l’usura sui Gentili, perché la pratica dell’usura su un Gentile in ogni momento piace al Signore.” (Schuican Amch, Orach Chaili, 539) “I rapporti sessuali con un bambino al di sotto degli 8 anni d’età sono leciti.” (Talmud, Sanhedrin, 69b) “Quando un non ebreo deruba un ebreo, deve restituirgli tutto, ma se avviene il contrario, l’ebreo non deve restituire nulla. Inoltre, se un non ebreo uccide un ebreo, deve essere ucciso anche lui, ma non il contrario.” (Talmud, Sanhedrin, 57a) “Gesù nacque bastardo.” (Talmud, Yebamoth, 49b) “Gesù fu punito e mandato all’inferno dove fu gettato in escrementi ribollenti.” (Talmud, Gittin, 56b, 57a). “Tutti i Gentili sono solo degli animali, quindi tutti i loro bambini sono bastardi.” (Talmud, Yebamoth, 98a) “È giusto per una bambina di tre anni avere rapporti sessuali.” (Talmud, Abodah Zarah, 37a; Kethuboth, 11b, 39a; Sanhedrin, 55b, 69a,b; Yebamoth, 12a, 57b, 58a, 60b) “È giusto divorziare dalla propria moglie se rovina il cibo, o se si trova una donna più bella.” (Talmud, Gittin, 91a) “Dalla nascita, l’israelita deve cercare di svellere gli sterpi della vigna, cioè sradicare ed estirpare i goyim dalla terra, poiché non può essere data a Dio Benedetto maggior letizia che quella di adoprarci a sterminare gli empi e i cristiani del mondo.” (Talmud, Sefer Israel, 180) “Il rabbino Jochanan dice: Un goy che ficca il naso nella Legge è colpevole di morte.” (Talmud, Sanhedrin, 59a) “Il nome di Dio non è profanato quando, per esempio, un ebreo mente ad un goy dicendo: Io ho dato qualcosa a tuo padre, ma egli è morto; tu me lo devi restituire, purché il goy non sappia che tu stai mentendo.” (Talmud, Babha Kama, 113b)
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  • ATTENZIONE a QUELLO CHE VIENE DETTO! MASSIMA DIFFUSIONE!
    AIFA dichiara ufficialmente che i trattamenti a mRNA NON bloccavano l'infezione e che erano POTENZIALMENTE TOSSICI E NOCIVI.

    E ancora oggi nessuno dei medici o politici conniventi è stato indagato, processato e condannato.

    Source: https://x.com/elisamariastel1/status/1918596690065436728
    ATTENZIONE a QUELLO CHE VIENE DETTO! MASSIMA DIFFUSIONE! AIFA dichiara ufficialmente che i trattamenti a mRNA NON bloccavano l'infezione e che erano POTENZIALMENTE TOSSICI E NOCIVI. E ancora oggi nessuno dei medici o politici conniventi è stato indagato, processato e condannato. Source: https://x.com/elisamariastel1/status/1918596690065436728
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  • LIBRETTO INFORMATIVO PER IL REFERENDUM DELL’8 E 9 GIUGNO 2025
    Facciamo la nostra parte. Ora. Non dopo.

    Manca poco più di un mese al Referendum e ai suoi 5 quesiti fondamentali.
    C’è chi ha già deciso come votare.
    C’è chi aspetta ancora le indicazioni del proprio partito.
    E c’è una larga parte della popolazione che – con onestà – non ha ancora capito di cosa si tratti.
    E non è una colpa. È un sintomo.
    Un sintomo di una democrazia che non informa abbastanza, che spesso lascia i cittadini in balia di propaganda e confusione.
    Ma questa volta è diverso. Questa volta non si tratta solo di scegliere un simbolo o un partito.
    Si tratta di scegliere se vogliamo davvero contare.
    L’8 e 9 Giugno non si vota per "simpatia", né per "convenienza".
    Si vota per noi. Per i nostri diritti. Per la nostra voce.
    Cinque quesiti che superano le bandiere ideologiche e parlano di giustizia, trasparenza, partecipazione.
    Chi pensa che astenersi sia una forma di protesta, stavolta rischia di fare il gioco di chi conta sul nostro silenzio.
    Se non raggiungiamo il quorum, nessuno ci ascolterà più.
    E avremo consegnato il potere – ancora una volta – a chi lo usa per sé, non per noi.

    ❗️Ma c’è uno strumento prezioso a nostra disposizione.
    Un libretto, redatto grazie al lavoro del collettivo Più Democrazia Italia, in collaborazione con cittadini e comitati per il Sì e per il No.
    Un atto di responsabilità civica, come dovrebbe essere fatto dallo Stato, ma che oggi arriva da noi cittadini.
    È uno strumento neutro, chiaro, onesto. Come dovrebbe essere l'informazione in democrazia.
    Vi invitiamo a leggerlo.
    A condividerlo.
    A discuterne con amici, colleghi, parenti.

    Perché la democrazia diretta parte da qui. Dalla consapevolezza. Dalla scelta. Dal coraggio.

    Scaricalo qui:

    https://www.piudemocraziaitalia.org/2025/04/28/libretto-informativo-per-i-referendum-del-8-9-giugno-2025/

    Buona lettura, buona condivisione e buona partecipazione.
    Facciamoci sentire. È il nostro momento.

    #Referendum2025 #DemocraziaDiretta #PartecipazioneCivica #InformarsiPerScegliere #IoVoto #DirittiDiTutti #PiùDemocrazia #QuorumDaRaggiungere #ItaliaChePartecipa #ResponsabilitàCivile #LibrettoReferendum
    LIBRETTO INFORMATIVO PER IL REFERENDUM DELL’8 E 9 GIUGNO 2025 Facciamo la nostra parte. Ora. Non dopo. ✍️ Manca poco più di un mese al Referendum e ai suoi 5 quesiti fondamentali. C’è chi ha già deciso come votare. C’è chi aspetta ancora le indicazioni del proprio partito. E c’è una larga parte della popolazione che – con onestà – non ha ancora capito di cosa si tratti. E non è una colpa. È un sintomo. Un sintomo di una democrazia che non informa abbastanza, che spesso lascia i cittadini in balia di propaganda e confusione. Ma questa volta è diverso. Questa volta non si tratta solo di scegliere un simbolo o un partito. Si tratta di scegliere se vogliamo davvero contare. L’8 e 9 Giugno non si vota per "simpatia", né per "convenienza". Si vota per noi. Per i nostri diritti. Per la nostra voce. Cinque quesiti che superano le bandiere ideologiche e parlano di giustizia, trasparenza, partecipazione. Chi pensa che astenersi sia una forma di protesta, stavolta rischia di fare il gioco di chi conta sul nostro silenzio. Se non raggiungiamo il quorum, nessuno ci ascolterà più. E avremo consegnato il potere – ancora una volta – a chi lo usa per sé, non per noi. ❗️👉Ma c’è uno strumento prezioso a nostra disposizione. Un libretto, redatto grazie al lavoro del collettivo Più Democrazia Italia, in collaborazione con cittadini e comitati per il Sì e per il No. Un atto di responsabilità civica, come dovrebbe essere fatto dallo Stato, ma che oggi arriva da noi cittadini. È uno strumento neutro, chiaro, onesto. Come dovrebbe essere l'informazione in democrazia. Vi invitiamo a leggerlo. A condividerlo. A discuterne con amici, colleghi, parenti. Perché la democrazia diretta parte da qui. Dalla consapevolezza. Dalla scelta. Dal coraggio. 👉 Scaricalo qui: https://www.piudemocraziaitalia.org/2025/04/28/libretto-informativo-per-i-referendum-del-8-9-giugno-2025/ Buona lettura, buona condivisione e buona partecipazione. Facciamoci sentire. È il nostro momento. #Referendum2025 #DemocraziaDiretta #PartecipazioneCivica #InformarsiPerScegliere #IoVoto #DirittiDiTutti #PiùDemocrazia #QuorumDaRaggiungere #ItaliaChePartecipa #ResponsabilitàCivile #LibrettoReferendum
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  • Il governo canadese inizia a testare l'mRNA inalato per il Covid 'AeroVax'

    Il governo canadese ha iniziato ad intensificare i test per un nuovo e inquietante vaccino mRNA per il Covid, denominato "AeroVax", che mira a superare l'"esitazione vaccinale" utilizzando aerosol per "vaccinare" la popolazione in generale.

    A differenza dei tradizionali “vaccini” che vengono somministrati tramite iniezioni, il nuovo AeroVax è uno spray atomizzato che viene inalato.

    I nuovi “vaccini” vengono spruzzati sotto forma di aerosol e inalati dai riceventi.

    L'AeroVax è stato sviluppato dai ricercatori della McMaster University in Canada, finanziata dalla B&M Gates Foundation.

    https://slaynews.com/news/canadian-government-testing-inhaled-covid-mrna-aerovax/
    Il governo canadese inizia a testare l'mRNA inalato per il Covid 'AeroVax' 🇨🇦Il governo canadese ha iniziato ad intensificare i test per un nuovo e inquietante vaccino mRNA per il Covid, denominato "AeroVax", che mira a superare l'"esitazione vaccinale" utilizzando aerosol per "vaccinare" la popolazione in generale. A differenza dei tradizionali “vaccini” che vengono somministrati tramite iniezioni, il nuovo AeroVax è uno spray atomizzato che viene inalato. ✈️I nuovi “vaccini” vengono spruzzati sotto forma di aerosol e inalati dai riceventi. L'AeroVax è stato sviluppato dai ricercatori della McMaster University in Canada, finanziata dalla B&M Gates Foundation. https://slaynews.com/news/canadian-government-testing-inhaled-covid-mrna-aerovax/
    SLAYNEWS.COM
    Canadian Government Begins Testing Inhaled Covid mRNA 'AeroVax' - Slay News
    The Canadian government has begun ramping up testing for a chilling new Covid mRNA "AeroVax" that seeks to overcome "vaccine hesitancy" by using aerosols to "vaccinate" the general public.
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  • APPLAUSI A SCENA APERTA!

    -Lettera aperta a Mattarella del Prof. Avv. Augusto Sinagra :-

    “Egregio Signore, per lungo tempo abbiamo assistito a sue firme di convalida di decreti-legge o di promulgazione di leggi di dubbia costituzionalità a parere di molti. Prescindo dalle sue conoscenze del diritto costituzionale ma molti hanno pure nutrito il dubbio in ordine alla sua consapevolezza.
    Ora accade che dopo la gravità delle sue dichiarazioni a Mar§iglia lei, pensando di giustificarsi, ha aggravato la situazione affermando a Cettigne (Montenegro) che la Russia deve rispettare la Carta dell’ONU e astenersi per il futuro dall’aggredire altri Stati.
    Premesso che la Russia storicamente non ha mai aggredito nessuno e, viceversa, è stata sempre aggredita (anche dall’Italia nel 1941) e premesso anche che la veste da “vecchio saggio” non le si addice quanto alla saggezza, le ricordo che, secondo la Costituzione, non appartiene alle competenze del Capo dello Stato la gestione o l’orientamento della politica estera della Nazione, che è prerogativa del governo e del parlamento.
    Conseguentemente si potrebbe opportunamente riflettere sulla possibilità che la sua condotta possa configurare, sul piano tecnico- giuridico, l’ipotesi dell’”attentato alla Costituzione della Repubblica” che, in caso di stato di messa di accusa, comporterebbe il giudizio dinanzi alla Corte costituzionale.
    Tuttavia, al di là di ogni considerazione tecnico-giuridica, resta il giudizio politico e storico che graverà sulla sua persona. Nel merito lei dovrebbe ben sapere che il diritto internazionale conosce l’Istituto della “legittima difesa preventiva”. Come pure dovrebbe sapere che proprio la Carta dell’ONU da lei evocata consente il legittimo intervento armato di uno Stato contro altro Stato se ciò appare veramente finalizzato a porre fine ad una violazione sistematica e massiccia dei diritti umani fondamentali. A cominciare dal diritto alla vita.
    È esattamente ciò che è accaduto nel Donbass, in Ucraina, dal 2014 e fino all’intervento militare russo del 2022. Le sue improvvide dichiarazioni espongono a serio pericolo gli interessi della Nazione e i suoi cittadini. Le sue dichiarazioni sembrano difendere gli interessi dell’Unione europea più rivolta verso un’opzione militare che di pace; una Unione europea ormai in stato di putrescenza morale, politica ed economica, come ben detto dal Vicepresidente USA Vance che questa Unione europea ha “schiaffeggiato” quasi con brutalità in occasione del Vertice di Monaco sulla sicurezza.
    Ricordo inoltre che lei era Vicepresidente del Consiglio e Ministro della Difesa nel governo D’Alema quando l’Italia intraprese un’azione di aggressione bellica sotto comando USA senza alcuna autorizzazione dell’ONU e senza neanche una deliberazione della stessa NATO; aggressione bellica che vide pesanti bombardamenti della Serbia (nostra storica amica) e della sua capitale Belgrado.
    E ciò con buona pace dell’art. 11 della Costituzione che consente soltanto la guerra difensiva.
    Dunque, egregio Signore, non crede che il suo non richiesto ammonimento alla Russia in Montenegro debba essere rivolto ad altri Stati, a cominciare dalla stessa Italia?
    Da ultimo, registro che proprio oggi, con fasti e onori lei ha ricevuto il Signor Isaak Herzog Presidente dello Stato di Israele che ad oggi ha disatteso ben 73 Risoluzioni dell’ONU e che si è consegnato al vituperio delle genti per quel che ha fatto e continua a fare nel preordinato e continuato sterminio del Popolo palestinese.
    Lei non ha nulla da dire allo Stato di Israele in tema di rispetto dello Statuto delle Nazioni Unite?
    Ancora la invito calorosamente a presentare sue pubbliche scuse al Presidente e al Popolo russo.”
    Prof. Avv. Augusto Sinagra. Già Ordinario di Diritto dell’Unione Europea presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Direttore della Rivista della Cooperazione giuridica internazionale (fascia A) ed avvocato del Foro di Roma)"

    Source: https://italiaveranews.it/2025/03/01/lettera-aperta-a-mattarella-del-prof-avv-augusto-sinagra/
    APPLAUSI A SCENA APERTA! -Lettera aperta a Mattarella del Prof. Avv. Augusto Sinagra :- “Egregio Signore, per lungo tempo abbiamo assistito a sue firme di convalida di decreti-legge o di promulgazione di leggi di dubbia costituzionalità a parere di molti. Prescindo dalle sue conoscenze del diritto costituzionale ma molti hanno pure nutrito il dubbio in ordine alla sua consapevolezza. Ora accade che dopo la gravità delle sue dichiarazioni a Mar§iglia lei, pensando di giustificarsi, ha aggravato la situazione affermando a Cettigne (Montenegro) che la Russia deve rispettare la Carta dell’ONU e astenersi per il futuro dall’aggredire altri Stati. Premesso che la Russia storicamente non ha mai aggredito nessuno e, viceversa, è stata sempre aggredita (anche dall’Italia nel 1941) e premesso anche che la veste da “vecchio saggio” non le si addice quanto alla saggezza, le ricordo che, secondo la Costituzione, non appartiene alle competenze del Capo dello Stato la gestione o l’orientamento della politica estera della Nazione, che è prerogativa del governo e del parlamento. Conseguentemente si potrebbe opportunamente riflettere sulla possibilità che la sua condotta possa configurare, sul piano tecnico- giuridico, l’ipotesi dell’”attentato alla Costituzione della Repubblica” che, in caso di stato di messa di accusa, comporterebbe il giudizio dinanzi alla Corte costituzionale. Tuttavia, al di là di ogni considerazione tecnico-giuridica, resta il giudizio politico e storico che graverà sulla sua persona. Nel merito lei dovrebbe ben sapere che il diritto internazionale conosce l’Istituto della “legittima difesa preventiva”. Come pure dovrebbe sapere che proprio la Carta dell’ONU da lei evocata consente il legittimo intervento armato di uno Stato contro altro Stato se ciò appare veramente finalizzato a porre fine ad una violazione sistematica e massiccia dei diritti umani fondamentali. A cominciare dal diritto alla vita. È esattamente ciò che è accaduto nel Donbass, in Ucraina, dal 2014 e fino all’intervento militare russo del 2022. Le sue improvvide dichiarazioni espongono a serio pericolo gli interessi della Nazione e i suoi cittadini. Le sue dichiarazioni sembrano difendere gli interessi dell’Unione europea più rivolta verso un’opzione militare che di pace; una Unione europea ormai in stato di putrescenza morale, politica ed economica, come ben detto dal Vicepresidente USA Vance che questa Unione europea ha “schiaffeggiato” quasi con brutalità in occasione del Vertice di Monaco sulla sicurezza. Ricordo inoltre che lei era Vicepresidente del Consiglio e Ministro della Difesa nel governo D’Alema quando l’Italia intraprese un’azione di aggressione bellica sotto comando USA senza alcuna autorizzazione dell’ONU e senza neanche una deliberazione della stessa NATO; aggressione bellica che vide pesanti bombardamenti della Serbia (nostra storica amica) e della sua capitale Belgrado. E ciò con buona pace dell’art. 11 della Costituzione che consente soltanto la guerra difensiva. Dunque, egregio Signore, non crede che il suo non richiesto ammonimento alla Russia in Montenegro debba essere rivolto ad altri Stati, a cominciare dalla stessa Italia? Da ultimo, registro che proprio oggi, con fasti e onori lei ha ricevuto il Signor Isaak Herzog Presidente dello Stato di Israele che ad oggi ha disatteso ben 73 Risoluzioni dell’ONU e che si è consegnato al vituperio delle genti per quel che ha fatto e continua a fare nel preordinato e continuato sterminio del Popolo palestinese. Lei non ha nulla da dire allo Stato di Israele in tema di rispetto dello Statuto delle Nazioni Unite? Ancora la invito calorosamente a presentare sue pubbliche scuse al Presidente e al Popolo russo.” Prof. Avv. Augusto Sinagra. Già Ordinario di Diritto dell’Unione Europea presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Direttore della Rivista della Cooperazione giuridica internazionale (fascia A) ed avvocato del Foro di Roma)" Source: https://italiaveranews.it/2025/03/01/lettera-aperta-a-mattarella-del-prof-avv-augusto-sinagra/
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  • KEN LOACH – Difesa all’inglese per San Siro ⚽️

    Irrompe nel cielo milanese di questa primavera una voce imprevista, potente, straniera eppure così profondamente nostra.

    È la voce di Ken Loach, maestro del cinema militante, che attraversa la Manica per prendere posizione in una “battaglia cittadina” che oggi è diventata simbolo di qualcosa di molto più ampio: la difesa della cultura popolare contro la speculazione.
    In un tempo in cui l’arte tende a ritirarsi nei suoi spazi comodi, Loach dimostra che è ancora possibile – e necessario – uscire dalla propria “comfort zone” e mettersi in gioco. Il suo intervento in difesa dello stadio di San Siro, affidato a una lettera inviata a Lucia Tozzi, è una scossa, un sussulto di poesia civile.

    Parla un inglese, sì. Ma lo fa da uomo del popolo, da regista che ha raccontato con onestà e dolore la classe operaia britannica in capolavori come Piovono pietre e Il vento che accarezza l’erba.
    Parla da tifoso, ma anche da cittadino impegnato, da artista che non si rassegna alla cancellazione dei luoghi dove il popolo ritrova se stesso, il proprio tempo, la propria memoria.

    Queste le parole del maestro:
    “È difficile credere che lo stadio di San Siro sia in pericolo. È uno dei più grandi e storici stadi di calcio al mondo, rispettato dai tifosi di tutto il mondo. L'idea della sua distruzione è sconvolgente e non deve essere permesso che accada… Quando la capienza viene ridotta e i prezzi dei biglietti aumentano, molti tifosi della classe operaia e popolare saranno esclusi... Confidiamo tutti che i milanesi, appassionati di calcio, non permetteranno che questa distruzione si verifichi.”

    Un appello limpido e drammaticamente necessario, che centra quattro punti cardinali attorno a cui ricostruire un'idea di città e comunità:
    Valore storico e culturale: San Siro è patrimonio mondiale, non merce.
    Difesa della classe operaia: l’esclusione sociale passa anche dagli spalti.
    L’atmosfera popolare: ciò che rende vivo uno stadio è la voce del popolo.
    Passione contro profitto: il calcio nasce popolare, morirà se resta solo business.

    E tutto questo mentre scade oggi, 30 aprile, alle 23:59, il bando del Comune di Milano sulle manifestazioni d’interesse per la vendita del Meazza. E mentre ci avviciniamo a un Primo Maggio che puzza di precarietà e futuro negato. In un tempo in cui mancano persino quei momenti rituali fatti di panem et circenses, l’arte e la cultura possono tornare a essere opposizione, militanza, resistenza.
    Oggi Ken Loach ci ha ricordato che la Cultura può salvarci. Che esiste ancora una voce capace di attraversare i confini per difendere non solo uno stadio, ma un’idea di società.

    Uno a zero per la Cultura.
    Due a zero con quella “inglesità” fatta di coraggio.
    Palla al centro.
    Prendi nota, Milano.

    #KenLoach #SanSiroNonSiTocca #DifendiamoSanSiro #CinemaMilitante #CalcioPopolare #StopSpeculazione #CulturaAttiva #MeazzaPerSempre #MilanoResiste #ArteCheResiste #NoAlNuovoStadio
    KEN LOACH – Difesa all’inglese per San Siro ⚽️ Irrompe nel cielo milanese di questa primavera una voce imprevista, potente, straniera eppure così profondamente nostra. È la voce di Ken Loach, maestro del cinema militante, che attraversa la Manica per prendere posizione in una “battaglia cittadina” che oggi è diventata simbolo di qualcosa di molto più ampio: la difesa della cultura popolare contro la speculazione. In un tempo in cui l’arte tende a ritirarsi nei suoi spazi comodi, Loach dimostra che è ancora possibile – e necessario – uscire dalla propria “comfort zone” e mettersi in gioco. Il suo intervento in difesa dello stadio di San Siro, affidato a una lettera inviata a Lucia Tozzi, è una scossa, un sussulto di poesia civile. Parla un inglese, sì. Ma lo fa da uomo del popolo, da regista che ha raccontato con onestà e dolore la classe operaia britannica in capolavori come Piovono pietre e Il vento che accarezza l’erba. Parla da tifoso, ma anche da cittadino impegnato, da artista che non si rassegna alla cancellazione dei luoghi dove il popolo ritrova se stesso, il proprio tempo, la propria memoria. Queste le parole del maestro: “È difficile credere che lo stadio di San Siro sia in pericolo. È uno dei più grandi e storici stadi di calcio al mondo, rispettato dai tifosi di tutto il mondo. L'idea della sua distruzione è sconvolgente e non deve essere permesso che accada… Quando la capienza viene ridotta e i prezzi dei biglietti aumentano, molti tifosi della classe operaia e popolare saranno esclusi... Confidiamo tutti che i milanesi, appassionati di calcio, non permetteranno che questa distruzione si verifichi.” Un appello limpido e drammaticamente necessario, che centra quattro punti cardinali attorno a cui ricostruire un'idea di città e comunità: Valore storico e culturale: San Siro è patrimonio mondiale, non merce. Difesa della classe operaia: l’esclusione sociale passa anche dagli spalti. L’atmosfera popolare: ciò che rende vivo uno stadio è la voce del popolo. Passione contro profitto: il calcio nasce popolare, morirà se resta solo business. E tutto questo mentre scade oggi, 30 aprile, alle 23:59, il bando del Comune di Milano sulle manifestazioni d’interesse per la vendita del Meazza. E mentre ci avviciniamo a un Primo Maggio che puzza di precarietà e futuro negato. In un tempo in cui mancano persino quei momenti rituali fatti di panem et circenses, l’arte e la cultura possono tornare a essere opposizione, militanza, resistenza. Oggi Ken Loach ci ha ricordato che la Cultura può salvarci. Che esiste ancora una voce capace di attraversare i confini per difendere non solo uno stadio, ma un’idea di società. Uno a zero per la Cultura. Due a zero con quella “inglesità” fatta di coraggio. Palla al centro. Prendi nota, Milano. #KenLoach #SanSiroNonSiTocca #DifendiamoSanSiro #CinemaMilitante #CalcioPopolare #StopSpeculazione #CulturaAttiva #MeazzaPerSempre #MilanoResiste #ArteCheResiste #NoAlNuovoStadio
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  • QUESTO SIGNIFICA PARLAR CHIARO!

    Il vice primo ministro serbo Aleksandar Vulin ha dichiarato a RIA Novosti che l'UE ha deciso di imporre sanzioni nei suoi confronti, vietandogli l'ingresso nei Paesi dell'Unione. Mercoledì scorso Vulin aveva dichiarato al Parlamento europeo che la Serbia non entrerà mai in guerra con la Russia in cambio dell'adesione all'UE. Ha detto che la Serbia per 20 anni ha soddisfatto “ogni desiderio e richiesta” dell'UE, ma gli è stato detto che il blocco ammetterà l'Ucraina e la Moldavia come prossimi membri, anche se non hanno ancora soddisfatto una sola condizione per entrare.

    Vulin aveva anche respinto la richiesta di imporre sanzioni alla Russia. La Serbia non “non scenderà così in basso da imporre sanzioni alla Russia a causa di un conflitto che si sarebbe potuto evitare se solo aveste rispettato gli accordi di Minsk”.

    Ha inoltre dichiarato alla TASS che Bruxelles ha elaborato un piano per rovesciare il presidente serbo Aleksandar Vucic con il sostegno dei servizi segreti occidentali.
    @LauraRuHK

    THIS IS CLEAR!

    Serbian Deputy Prime Minister Aleksandar Vulin told RIA Novosti that the EU has decided to impose sanctions on him, banning him from entering the EU. Vulin told the European Parliament on Wednesday that Serbia would never go to war with Russia in exchange for EU membership. He said that Serbia had fulfilled “every wish and request” of the EU for 20 years, but was told that the bloc would admit Ukraine and Moldova as future members, even though they had not yet met a single condition for membership.

    Vulin also rejected the call to impose sanctions on Russia. Serbia “will not stoop so low as to impose sanctions on Russia because of a conflict that could have been avoided if only you had respected the Minsk agreements.”

    He also told TASS that Brussels had drawn up a plan to overthrow Serbian President Aleksandar Vucic with the support of Western intelligence services.
    @LauraRuHK

    Fonte: https://t.me/fdonato/1684
    QUESTO SIGNIFICA PARLAR CHIARO! Il vice primo ministro serbo Aleksandar Vulin ha dichiarato a RIA Novosti che l'UE ha deciso di imporre sanzioni nei suoi confronti, vietandogli l'ingresso nei Paesi dell'Unione. Mercoledì scorso Vulin aveva dichiarato al Parlamento europeo che la Serbia non entrerà mai in guerra con la Russia in cambio dell'adesione all'UE. Ha detto che la Serbia per 20 anni ha soddisfatto “ogni desiderio e richiesta” dell'UE, ma gli è stato detto che il blocco ammetterà l'Ucraina e la Moldavia come prossimi membri, anche se non hanno ancora soddisfatto una sola condizione per entrare. Vulin aveva anche respinto la richiesta di imporre sanzioni alla Russia. La Serbia non “non scenderà così in basso da imporre sanzioni alla Russia a causa di un conflitto che si sarebbe potuto evitare se solo aveste rispettato gli accordi di Minsk”. Ha inoltre dichiarato alla TASS che Bruxelles ha elaborato un piano per rovesciare il presidente serbo Aleksandar Vucic con il sostegno dei servizi segreti occidentali. @LauraRuHK THIS IS CLEAR! Serbian Deputy Prime Minister Aleksandar Vulin told RIA Novosti that the EU has decided to impose sanctions on him, banning him from entering the EU. Vulin told the European Parliament on Wednesday that Serbia would never go to war with Russia in exchange for EU membership. He said that Serbia had fulfilled “every wish and request” of the EU for 20 years, but was told that the bloc would admit Ukraine and Moldova as future members, even though they had not yet met a single condition for membership. Vulin also rejected the call to impose sanctions on Russia. Serbia “will not stoop so low as to impose sanctions on Russia because of a conflict that could have been avoided if only you had respected the Minsk agreements.” He also told TASS that Brussels had drawn up a plan to overthrow Serbian President Aleksandar Vucic with the support of Western intelligence services. @LauraRuHK Fonte: https://t.me/fdonato/1684
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