• CHI TACE (o si gira dall'altra parte) È COMPLICE
    Assemblea pubblica a Milano per la Pace contro il Sistema Guerra, la Propaganda e la Censura


    Viviamo un momento storico in cui il rumore della propaganda sembra voler coprire ogni voce libera.

    Post completo + Comunicato Stampa di Angelo D'Orsi:

    https://www.facebook.com/share/p/17WUK6ECUc/



    #LibertàDiEspressione #StopCensura #PaceNonGuerra #DirittiCivili #MilanoPerLaPace #CoordinamentoPaceMilano  #NoPropaganda #Mobilitazione9Dicembre
    ✊🔔 CHI TACE (o si gira dall'altra parte) È COMPLICE Assemblea pubblica a Milano per la Pace contro il Sistema Guerra, la Propaganda e la Censura 🕊️🛑 Viviamo un momento storico in cui il rumore della propaganda sembra voler coprire ogni voce libera. 🌫️ Post completo + Comunicato Stampa di Angelo D'Orsi: https://www.facebook.com/share/p/17WUK6ECUc/ #LibertàDiEspressione #StopCensura #PaceNonGuerra #DirittiCivili #MilanoPerLaPace #CoordinamentoPaceMilano  #NoPropaganda #Mobilitazione9Dicembre
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 675 Visualizações
  • Parole sante di Cacciari. La netta maggioranza dei cittadini italiani è contro il riarmo!!! L'informazione italiana mainstream è la principale fonte di Fake-News.
    Massimo Cacciari: "I giornali raccontavano che Kiev stava vincendo, e ora la Russia è a un passo dalla capitale. Dal 90% dei media italiani solo fake news"
    Cacciari sul conflitto tra Russia e Ucraina: "In Italia il 90% dei media è entrato in campo spargendo fake news. Mattarella? Orientamento troppo pallido, serviva una posizione netta in difesa dell’articolo 11 della Costituzione. Meloni? Viene da una destra sociale, per lei sostenere il riarmo significa tradire la propria base" - Il video
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/06/ucraina-cacciari-europa-stampa-fake-news-meloni-mattarella-trump-nato/8219087/
    Parole sante di Cacciari. La netta maggioranza dei cittadini italiani è contro il riarmo!!! L'informazione italiana mainstream è la principale fonte di Fake-News. Massimo Cacciari: "I giornali raccontavano che Kiev stava vincendo, e ora la Russia è a un passo dalla capitale. Dal 90% dei media italiani solo fake news" Cacciari sul conflitto tra Russia e Ucraina: "In Italia il 90% dei media è entrato in campo spargendo fake news. Mattarella? Orientamento troppo pallido, serviva una posizione netta in difesa dell’articolo 11 della Costituzione. Meloni? Viene da una destra sociale, per lei sostenere il riarmo significa tradire la propria base" - Il video https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/06/ucraina-cacciari-europa-stampa-fake-news-meloni-mattarella-trump-nato/8219087/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Massimo Cacciari: "I giornali raccontavano che Kiev stava vincendo, e ora la Russia è a un passo dalla capitale. Dal 90% dei media italiani solo fake news"
    Cacciari sul conflitto tra Russia e Ucraina: "In Italia il 90% dei media è entrato in campo spargendo fake news. Mattarella? Orientamento troppo pallido, serviva una posizione netta in difesa dell’articolo 11 della Costituzione. Meloni? Viene da una destra sociale, per lei sostenere il riarmo significa tradire la propria base" - Il video
    Like
    1
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 198 Visualizações
  • Quando toccano i nostri bambini

    Ci sono realtà che non si dicono sottovoce. Si gridano. Si gridano perché fanno male nel punto più profondo, quello che nessuno dovrebbe mai sfiorare: l’infanzia. Non l’infanzia come parola astratta, ma quella vera, fatta di mani piccole, di capelli che profumano di latte, di occhi che non conoscono ancora il male. Quando il mondo è un abbraccio, non un concetto. Quando un bambino si addormenta perché sente una voce gentile, non perché comprende una storia.

    Eppure oggi abbiamo scoperto che in alcuni nidi qualcuno ha pensato bene di infilarsi dentro questa sacralità con la prepotenza di chi non ha più alcun senso del limite. Non stiamo parlando di scuole superiori, non stiamo parlando di adolescenti: stiamo parlando di bambini da tre mesi a tre anni. Creature che non sanno ancora parlare, che non distinguono il gioco dal simbolo, che non capirebbero nemmeno il significato della parola “famiglia”, figurarsi «utero in affitto». E invece qualcuno, nascosto dietro il paravento del “progresso”, ha portato proprio questo dentro l’asilo nido. Lo raccontano i genitori, lo riporta la stampa: libretti, attività, interventi dall’esterno. Tutto senza una spiegazione. Tutto senza un permesso. Tutto senza il minimo pudore.

    Chiunque abbia tenuto in braccio un bambino di pochi mesi lo sa: quel piccolo essere non ha difese. Non può dire no. Non può girarsi dall’altra parte. Non può capire, distinguere, respingere. Assorbe. E proprio perché assorbe, è diventato il bersaglio perfetto per chi vuole modellare il mondo non attraverso il dialogo con gli adulti - troppo scomodi, troppo pensanti - ma occupando il primo spazio vuoto della mente umana. Il più puro. Il più vulnerabile.

    Pensiamoci un secondo: che differenza c’è tra un neonato e un foglio di carta ancora bianco? Nessuna. E quel bianco, quello spazio sacro, qualcuno ha deciso di scriverlo con la penna dell’ideologia. Senza chiedere. Senza rispettare. Senza capire che esistono confini che non si valicano neppure per scherzo.

    Un adulto può scegliere, può discutere, può rifiutare. Un bambino no. E allora cosa siamo diventati se permettiamo che idee costruite a tavolino vengano messe nelle mani di chi non sa neanche ancora indicare sé stesso allo specchio?

    Perché questo è: non educazione, non inclusione, non progresso. È colonizzazione dell’infanzia. Un’infanzia che non può difendersi, che non può gridare, che non può scappare. Viene presa per la gola e riempita di contenuti che non le appartengono, come se la mente umana fosse un vaso da riempire a piacimento altrui.

    E allora sorge una domanda che dovremmo farci tutti:

    che tipo di essere umano vuole costruire chi arriva fino alla culla pur di piantare una bandiera ideologica?

    Perché chi supera questa linea non sta preparando un futuro migliore: sta preparando una generazione che non ricorderà più un tempo in cui poteva essere libera. Una generazione in cui la prima “carezza culturale” non arriva dalla famiglia, ma da qualcuno che si sente proprietario del destino altrui.

    È uno sfregio. Uno sfregio alla fiducia. Uno sfregio alla genitorialità. Uno sfregio alla fragilità più preziosa che abbiamo: i nostri figli.

    Quando si arriva a mettere mano alla culla per riscrivere l’immaginario dei bambini, significa che non ci sono più freni morali. Significa che il rispetto è morto e lo ha sostituito l’ingordigia ideologica. Significa che la società ha smarrito l’istinto primordiale di protezione, quello che perfino gli animali conoscono senza bisogno di scuole, leggi e manuali.

    Perché gli animali difendono i loro piccoli.Noi… li stiamo lasciando in balia di chi usa le loro menti come un campo di prova.

    E allora la verità è semplice, nuda, brutale: chi violenta l’infanzia con l’ideologia non è un educatore. È un predatore culturale.

    E una società che lo permette, che minimizza, che si volta dall’altra parte, è una società che ha deciso di abdicare al suo compito più antico: difendere chi non può difendersi. t.me/carmen_tortora1
    Quando toccano i nostri bambini Ci sono realtà che non si dicono sottovoce. Si gridano. Si gridano perché fanno male nel punto più profondo, quello che nessuno dovrebbe mai sfiorare: l’infanzia. Non l’infanzia come parola astratta, ma quella vera, fatta di mani piccole, di capelli che profumano di latte, di occhi che non conoscono ancora il male. Quando il mondo è un abbraccio, non un concetto. Quando un bambino si addormenta perché sente una voce gentile, non perché comprende una storia. Eppure oggi abbiamo scoperto che in alcuni nidi qualcuno ha pensato bene di infilarsi dentro questa sacralità con la prepotenza di chi non ha più alcun senso del limite. Non stiamo parlando di scuole superiori, non stiamo parlando di adolescenti: stiamo parlando di bambini da tre mesi a tre anni. Creature che non sanno ancora parlare, che non distinguono il gioco dal simbolo, che non capirebbero nemmeno il significato della parola “famiglia”, figurarsi «utero in affitto». E invece qualcuno, nascosto dietro il paravento del “progresso”, ha portato proprio questo dentro l’asilo nido. Lo raccontano i genitori, lo riporta la stampa: libretti, attività, interventi dall’esterno. Tutto senza una spiegazione. Tutto senza un permesso. Tutto senza il minimo pudore. Chiunque abbia tenuto in braccio un bambino di pochi mesi lo sa: quel piccolo essere non ha difese. Non può dire no. Non può girarsi dall’altra parte. Non può capire, distinguere, respingere. Assorbe. E proprio perché assorbe, è diventato il bersaglio perfetto per chi vuole modellare il mondo non attraverso il dialogo con gli adulti - troppo scomodi, troppo pensanti - ma occupando il primo spazio vuoto della mente umana. Il più puro. Il più vulnerabile. Pensiamoci un secondo: che differenza c’è tra un neonato e un foglio di carta ancora bianco? Nessuna. E quel bianco, quello spazio sacro, qualcuno ha deciso di scriverlo con la penna dell’ideologia. Senza chiedere. Senza rispettare. Senza capire che esistono confini che non si valicano neppure per scherzo. Un adulto può scegliere, può discutere, può rifiutare. Un bambino no. E allora cosa siamo diventati se permettiamo che idee costruite a tavolino vengano messe nelle mani di chi non sa neanche ancora indicare sé stesso allo specchio? Perché questo è: non educazione, non inclusione, non progresso. È colonizzazione dell’infanzia. Un’infanzia che non può difendersi, che non può gridare, che non può scappare. Viene presa per la gola e riempita di contenuti che non le appartengono, come se la mente umana fosse un vaso da riempire a piacimento altrui. E allora sorge una domanda che dovremmo farci tutti: che tipo di essere umano vuole costruire chi arriva fino alla culla pur di piantare una bandiera ideologica? Perché chi supera questa linea non sta preparando un futuro migliore: sta preparando una generazione che non ricorderà più un tempo in cui poteva essere libera. Una generazione in cui la prima “carezza culturale” non arriva dalla famiglia, ma da qualcuno che si sente proprietario del destino altrui. È uno sfregio. Uno sfregio alla fiducia. Uno sfregio alla genitorialità. Uno sfregio alla fragilità più preziosa che abbiamo: i nostri figli. Quando si arriva a mettere mano alla culla per riscrivere l’immaginario dei bambini, significa che non ci sono più freni morali. Significa che il rispetto è morto e lo ha sostituito l’ingordigia ideologica. Significa che la società ha smarrito l’istinto primordiale di protezione, quello che perfino gli animali conoscono senza bisogno di scuole, leggi e manuali. Perché gli animali difendono i loro piccoli.Noi… li stiamo lasciando in balia di chi usa le loro menti come un campo di prova. E allora la verità è semplice, nuda, brutale: chi violenta l’infanzia con l’ideologia non è un educatore. È un predatore culturale. E una società che lo permette, che minimizza, che si volta dall’altra parte, è una società che ha deciso di abdicare al suo compito più antico: difendere chi non può difendersi. t.me/carmen_tortora1
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 933 Visualizações
  • VACCINI, GLI OSPEDALI STANNO CAMBIANDO FORMA: ORA VENGONO CAMUFFATI DA "FARMACI BIOLOGICI".

    Un informatore interno al sistema ospedaliero lancia l'allarme: il termine "vaccino" sta scomparendo silenziosamente dai moduli di consenso informato medico e viene sostituito dal vago termine generico "farmaco biologico" o "biogenico". Questa nuova classificazione potrebbe consentire ai pazienti di ricevere iniezioni di vaccini e altri prodotti biologici, anche in stato di incoscienza sotto anestesia!!

    Cosa sono esattamente i "farmaci biologici"? Secondo la Food and Drug Administration (FDA) statunitense, questa categoria comprende un'ampia gamma di sostanze: vaccini, terapie geniche, anticorpi monoclonali, sangue intero e plasma, cellule staminali, fattori di crescita, allergeni, antitossine, proteine ricombinanti, terapie ormonali sostitutive, immunoterapie e persino Botox.

    Quindi, se firmi un modulo che autorizza "farmaci biologici" o "biogenici", potresti potenzialmente dare ai professionisti medici il diritto legale di somministrarti uno qualsiasi di questi prodotti a loro discrezione.

    Il pericolo risiede nei dettagli della nuova formulazione. Pazienti e tutori potrebbero credere di firmare moduli di consenso medico standard, ma il testo ora consente un'ampia approvazione di tutti gli agenti biologici, compresi i vaccini. Ciò significa che se un medico o un infermiere lo ritiene "necessario", ad esempio durante la stagione influenzale o polmonare, potresti ricevere un vaccino senza che tu lo chieda o ti informi. E se sei sotto anestesia, non hai modo di opporti.

    Secondo la legge europea tutti i trattamenti medici devono essere basati sul consenso informato del paziente: questo è stato stabilito da tempo ed è stato sancito nel Codice Civile europea 2013. I medici devono informare i pazienti sulla diagnosi, la procedura di trattamento, i benefici, i rischi e le alternative. Il vero consenso informato implica una chiara informativa su ciò che si sta facendo, sul perché lo si sta facendo e sui rischi associati.

    Ma in questo nuovo quadro normativo, il consenso è nascosto nel gergo legale.

    Gli esperti di etica medica avvertono: l'uso di un linguaggio normativo tecnico rende difficile per la persona media riconoscere che sta autorizzando la somministrazione di vaccini e altri materiali biologici sperimentali. I pazienti sono ora invitati a leggere attentamente ogni parola dei moduli di consenso di ospedali e cliniche. Se vedete i termini "biologici" o "biogenici" in qualsiasi punto del documento, potrebbe trattarsi di un'autorizzazione all'uso di vaccini, terapie geniche o altri trattamenti basati su organismi viventi. Avete il diritto di rifiutare queste autorizzazioni per iscritto!

    Cosa potete fare? Innanzitutto, redigete una chiara dichiarazione scritta: "Non acconsento alla somministrazione di biologici o biogenici". Secondo: procuratevi una copia cartacea del vostro rifiuto firmato, soprattutto se è stato compilato elettronicamente su un tablet. Terzo: ricorda verbalmente al personale medico che non acconsenti a iniezioni o infusioni di questo tipo. Ogni paziente, genitore e caregiver deve farsi portavoce di se stesso e controllare ogni modulo e ogni riga di stampa in piccolo.

    DÉJÀ Q: https://t.me/+yk9HVn5Tu0c4MWE0
    🧩🔴 VACCINI, GLI OSPEDALI STANNO CAMBIANDO FORMA: ORA VENGONO CAMUFFATI DA "FARMACI BIOLOGICI". Un informatore interno al sistema ospedaliero lancia l'allarme: il termine "vaccino" sta scomparendo silenziosamente dai moduli di consenso informato medico e viene sostituito dal vago termine generico "farmaco biologico" o "biogenico". Questa nuova classificazione potrebbe consentire ai pazienti di ricevere iniezioni di vaccini e altri prodotti biologici, anche in stato di incoscienza sotto anestesia!! ✅ Cosa sono esattamente i "farmaci biologici"? Secondo la Food and Drug Administration (FDA) statunitense, questa categoria comprende un'ampia gamma di sostanze: vaccini, terapie geniche, anticorpi monoclonali, sangue intero e plasma, cellule staminali, fattori di crescita, allergeni, antitossine, proteine ricombinanti, terapie ormonali sostitutive, immunoterapie e persino Botox. ✅ Quindi, se firmi un modulo che autorizza "farmaci biologici" o "biogenici", potresti potenzialmente dare ai professionisti medici il diritto legale di somministrarti uno qualsiasi di questi prodotti a loro discrezione. ✅ Il pericolo risiede nei dettagli della nuova formulazione. Pazienti e tutori potrebbero credere di firmare moduli di consenso medico standard, ma il testo ora consente un'ampia approvazione di tutti gli agenti biologici, compresi i vaccini. Ciò significa che se un medico o un infermiere lo ritiene "necessario", ad esempio durante la stagione influenzale o polmonare, potresti ricevere un vaccino senza che tu lo chieda o ti informi. E se sei sotto anestesia, non hai modo di opporti. ✅ Secondo la legge europea tutti i trattamenti medici devono essere basati sul consenso informato del paziente: questo è stato stabilito da tempo ed è stato sancito nel Codice Civile europea 2013. I medici devono informare i pazienti sulla diagnosi, la procedura di trattamento, i benefici, i rischi e le alternative. Il vero consenso informato implica una chiara informativa su ciò che si sta facendo, sul perché lo si sta facendo e sui rischi associati. ✅ Ma in questo nuovo quadro normativo, il consenso è nascosto nel gergo legale. Gli esperti di etica medica avvertono: l'uso di un linguaggio normativo tecnico rende difficile per la persona media riconoscere che sta autorizzando la somministrazione di vaccini e altri materiali biologici sperimentali. I pazienti sono ora invitati a leggere attentamente ogni parola dei moduli di consenso di ospedali e cliniche. Se vedete i termini "biologici" o "biogenici" in qualsiasi punto del documento, potrebbe trattarsi di un'autorizzazione all'uso di vaccini, terapie geniche o altri trattamenti basati su organismi viventi. Avete il diritto di rifiutare queste autorizzazioni per iscritto! 🧩 Cosa potete fare? Innanzitutto, redigete una chiara dichiarazione scritta: "Non acconsento alla somministrazione di biologici o biogenici". Secondo: procuratevi una copia cartacea del vostro rifiuto firmato, soprattutto se è stato compilato elettronicamente su un tablet. Terzo: ricorda verbalmente al personale medico che non acconsenti a iniezioni o infusioni di questo tipo. Ogni paziente, genitore e caregiver deve farsi portavoce di se stesso e controllare ogni modulo e ogni riga di stampa in piccolo. ❎ DÉJÀ Q: https://t.me/+yk9HVn5Tu0c4MWE0
    T.ME
    🔵 DÉJÀ Q 🔴
    ✅ The Choice Is Yours 🧩 🐸 Together We Win ❎
    Angry
    1
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 2K Visualizações
  • “COLPIRNE UNO PER EDUCARNE 100” — Davvero funziona ancora così?

    A quanto pare sì.
    Perché certe pressioni verso i lavoratori non arrivano solo dalle solite aziende “di frontiera”. No: oggi si insinuano perfino nei luoghi che dovrebbero insegnare cultura, diritto, rispetto e — ironia della sorte — senso del lavoro.

    E quando dico che in questo Paese qualcosa non va, non lo dico per sfogo. Lo dico perché stavolta a essere colpito è un lavoratore, un docente, un professionista stimato. E le scuse con cui è stato messo alla porta sono talmente becere che fanno quasi più rumore del licenziamento stesso.
    E no, non lo dico solo perché questo lavoratore lo conosco e abbiamo condiviso battaglie di attivismo.
    Lo dico perché il punto è esattamente questo: in Italia, oggi, l’attivismo e l’azione sindacale danno più fastidio di ogni inefficienza strutturale.

    Continuate pure a scannarvi su chi parlerà alla prossima kermesse di Atreju. Continuate pure a litigare sul nulla cosmico delle polemiche a orologeria.
    Intanto, nella realtà, le priorità vere le pagano sempre gli stessi: lavoratori, insegnanti, persone che ogni giorno provano a rendere dignitoso ciò che altri vogliono rendere precario.
    Persone come il prof. Carlo Fino, che ha osato una cosa gravissima: cercare di migliorare le condizioni di lavoro dei colleghi e la qualità dell’insegnamento per i ragazzi.

    Tutto questo succede alla International School of Como.
    La dirigenza dell’azienda — perché chiamarla “scuola” in queste condizioni è un esercizio di fantasia — ha costruito un castello di accuse pseudo-didattiche, pseudo-metodologiche e pseudo-legali. Contestazioni inconsistenti, infondate e funzionali a un unico obiettivo: intimidire.
    Perché la verità è un’altra, e la sanno tutti:
    Carlo è stato licenziato per la sua attività sindacale con USB, per l’impegno nel far valere contratti, norme, diritti. Per essersi preso la briga di spiegare tutto questo a colleghe e colleghi di diverse nazionalità che, senza di lui, sarebbero stati ancora più esposti.

    Queste sono battaglie concrete. Non le scaramucce politiche da talk show, non i sondaggi del lunedì, non le risse da social media.
    Servono lucidità e coraggio, non mentalità da bookmaker né da opinionisti della tastiera.

    Dal 2016 ho scelto — sempre — di stare dalla parte dei lavoratori, anche quando si trattava di un solo contratto a rischio.
    E allora la storia di Carlo non è solo un caso:
    è il simbolo di una cultura e di un’istruzione che questo Paese non ha più il coraggio di proteggere.

    Per questo, insieme ad altri amici, sosteniamo USB e chiediamo l’immediato ritiro del licenziamento e il reintegro di Carlo nel suo posto di lavoro.

    Comunicato stampa USB:
    https://lombardia.usb.it/leggi-notizia/international-school-of-como-i-lavoratori-proseguono-lagitazione-fino-al-reintegro-di-carlo-1211.html

    #CarloFino #InternationalSchoolOfComo #Lavoro #Scuola #Diritti #USB #Sindacato #LicenziamentoIllegittimo #Attivismo #WorkersRights #ReintegroSubito #GiustiziaSulLavoro #StopRepressioneSindacale
    “COLPIRNE UNO PER EDUCARNE 100” — Davvero funziona ancora così? A quanto pare sì. Perché certe pressioni verso i lavoratori non arrivano solo dalle solite aziende “di frontiera”. No: oggi si insinuano perfino nei luoghi che dovrebbero insegnare cultura, diritto, rispetto e — ironia della sorte — senso del lavoro. E quando dico che in questo Paese qualcosa non va, non lo dico per sfogo. Lo dico perché stavolta a essere colpito è un lavoratore, un docente, un professionista stimato. E le scuse con cui è stato messo alla porta sono talmente becere che fanno quasi più rumore del licenziamento stesso. E no, non lo dico solo perché questo lavoratore lo conosco e abbiamo condiviso battaglie di attivismo. Lo dico perché il punto è esattamente questo: in Italia, oggi, l’attivismo e l’azione sindacale danno più fastidio di ogni inefficienza strutturale. Continuate pure a scannarvi su chi parlerà alla prossima kermesse di Atreju. Continuate pure a litigare sul nulla cosmico delle polemiche a orologeria. Intanto, nella realtà, le priorità vere le pagano sempre gli stessi: lavoratori, insegnanti, persone che ogni giorno provano a rendere dignitoso ciò che altri vogliono rendere precario. Persone come il prof. Carlo Fino, che ha osato una cosa gravissima: cercare di migliorare le condizioni di lavoro dei colleghi e la qualità dell’insegnamento per i ragazzi. Tutto questo succede alla International School of Como. La dirigenza dell’azienda — perché chiamarla “scuola” in queste condizioni è un esercizio di fantasia — ha costruito un castello di accuse pseudo-didattiche, pseudo-metodologiche e pseudo-legali. Contestazioni inconsistenti, infondate e funzionali a un unico obiettivo: intimidire. Perché la verità è un’altra, e la sanno tutti: Carlo è stato licenziato per la sua attività sindacale con USB, per l’impegno nel far valere contratti, norme, diritti. Per essersi preso la briga di spiegare tutto questo a colleghe e colleghi di diverse nazionalità che, senza di lui, sarebbero stati ancora più esposti. Queste sono battaglie concrete. Non le scaramucce politiche da talk show, non i sondaggi del lunedì, non le risse da social media. Servono lucidità e coraggio, non mentalità da bookmaker né da opinionisti della tastiera. Dal 2016 ho scelto — sempre — di stare dalla parte dei lavoratori, anche quando si trattava di un solo contratto a rischio. E allora la storia di Carlo non è solo un caso: è il simbolo di una cultura e di un’istruzione che questo Paese non ha più il coraggio di proteggere. Per questo, insieme ad altri amici, sosteniamo USB e chiediamo l’immediato ritiro del licenziamento e il reintegro di Carlo nel suo posto di lavoro. 📄 Comunicato stampa USB: https://lombardia.usb.it/leggi-notizia/international-school-of-como-i-lavoratori-proseguono-lagitazione-fino-al-reintegro-di-carlo-1211.html #CarloFino #InternationalSchoolOfComo #Lavoro #Scuola #Diritti #USB #Sindacato #LicenziamentoIllegittimo #Attivismo #WorkersRights #ReintegroSubito #GiustiziaSulLavoro #StopRepressioneSindacale
    Angry
    1
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 2K Visualizações
  • Ucraina, Putin: "Cessate il fuoco se Kiev si ritira dal Donbass. Assurdo pensare che vogliamo attaccare l'Europa" - Il Fatto Quotidiano
    Il presidente russo ha parlato in conferenza stampa a Bishkek: "Raggiungere un accordo ora è impossibile perché Zelensky è illegittimo". La prossima settimana una delegazione Usa attesa in Russia. Wsj: "Mosca pronta a colpire la Nato entro il...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/11/27/putin-cessate-fuoco-donbass-asset-russi-diretta-news/8210048/
    Ucraina, Putin: "Cessate il fuoco se Kiev si ritira dal Donbass. Assurdo pensare che vogliamo attaccare l'Europa" - Il Fatto Quotidiano Il presidente russo ha parlato in conferenza stampa a Bishkek: "Raggiungere un accordo ora è impossibile perché Zelensky è illegittimo". La prossima settimana una delegazione Usa attesa in Russia. Wsj: "Mosca pronta a colpire la Nato entro il... https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/11/27/putin-cessate-fuoco-donbass-asset-russi-diretta-news/8210048/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Ucraina, Putin: "Cessate il fuoco se Kiev si ritira dal Donbass. Assurdo pensare che vogliamo attaccare l'Europa" - Il Fatto Quotidiano
    Il presidente russo ha parlato in conferenza stampa a Bishkek: "Raggiungere un accordo ora è impossibile perché Zelensky è illegittimo". La prossima settimana una delegazione Usa attesa in Russia. Wsj: "Mosca pronta a colpire la Nato entro il 2029"
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 632 Visualizações
  • NON C’È PACE PER IL MIC

    Non mi sorprende più – lo dico con un misto di rassegnazione e tenerezza – quanto velocemente un tema culturale sparisca dal radar del popolo italiano. Forse è persino comprensibile, considerando la qualità sempre più modesta degli esempi che arrivano dall’alto: un campionario di scivoloni, leggerezze e improvvisazioni che non meritavamo .

    Non che “prima” fosse l’età dell’oro, certo. Ma agli esponenti del centrodestra attualmente al governo tocca prendersi oneri e onori, visibilità e responsabilità. E il bilancio, mi spiace, continua a precipitare: tra parenti, amici, gaffe di palazzo e teatrini da rotocalco. Prima Sangiuliano, poi Giuli, poi comprimari assortiti… un cast ormai avviato verso il proprio inevitabile quarto d’ora di vergogna.

    Doveva essere un fiore all’occhiello del Paese. Ora siamo al “Tata-fiore”.
    Un’altra vedette che aggiunge un tassello al mosaico tragicomico di un dicastero ormai percepito come zimbello, tre anni segnati da dimissioni che sembrano l’ultimo gesto minimo di dignità.

    Venerdì Piero Tatafiore, portavoce del ministro della Cultura Alessandro Giuli, si è dimesso. Le opposizioni avevano protestato dopo la pubblicazione, sul sito ufficiale del MIC, di tre comunicati legati alla campagna elettorale per le Regionali in Campania. Comunicati in cui si riportavano dichiarazioni del ministro a sostegno del candidato della destra, Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia), definito addirittura «la personificazione della cultura di governo».

    I deputati campani del PD avevano denunciato lo scivolone istituzionale: utilizzare canali dello Stato per fare propaganda politica non è solo inopportuno — è proprio un confine che non andrebbe mai superato.

    Così, davanti alle polemiche, Tatafiore ha annunciato le sue dimissioni:
    «Ho appena comunicato […] le mie immediate e irrevocabili dimissioni dall’incarico di capoufficio stampa del MIC. L’utilizzo di strumenti istituzionali per comunicazioni di natura politica è stato da parte mia un errore improprio di cui mi scuso».

    Fine della storia? Quasi.
    Perché l’episodio, di per sé, non sposterà una virgola sulle Regionali campane. È già stato inghiottito dal silenzio generale. L’ennesima notizia che evaporerà nel disinteresse: perché quando un’istituzione perde credibilità, perde anche ascolto. E il MIC, oggi, ha ben poco da offrire oltre una lunga striscia di tagli ingiustificati, retorica stanca e simboli vuoti.

    Eppure — ed è qui il punto — mentre tutto sembra sfaldarsi, resta uno spiraglio di speranza: la consapevolezza che la cultura non muore per colpa di un ministero mediocre. Resta nell’impegno di chi continua a studiare, a creare, a custodire ciò che conta. Non è una chiamata alle armi: è un promemoria, quasi intimo, che la cultura sopravvive anche quando viene maltrattata.

    Non mi scandalizza più la disaffezione degli italiani verso la cultura se i suoi rappresentanti istituzionali sono di questa caratura. Ma, proprio per questo, non smetto di pensare che sia tutto da rifare — davvero tutto.

    Guardando al 2027, spero che tra le innumerevoli urgenze del Paese ci sia ancora qualcuno capace di restituire alla Cultura la serietà e l’onore che merita. E, lo dico chiaramente, il colore politico qui conta zero se manca la sostanza: una formazione autenticamente umanistica, quella che oggi latita e lascia spazio a figure senza sottotesto, senza visione, senza profondità .

    Per ora possiamo solo prendere atto dell’ovvio: senza credibilità, nessuna promessa vale — né oggi, né domani.

    #MIC #CulturaItaliana #PoliticaCulturale #Dimissioni #Tatafiore #CulturaCheResiste #Italia2027 #CredibilitàIstituzionale #SarcasmoCulturale
    NON C’È PACE PER IL MIC Non mi sorprende più – lo dico con un misto di rassegnazione e tenerezza – quanto velocemente un tema culturale sparisca dal radar del popolo italiano. Forse è persino comprensibile, considerando la qualità sempre più modesta degli esempi che arrivano dall’alto: un campionario di scivoloni, leggerezze e improvvisazioni che non meritavamo 🍌. Non che “prima” fosse l’età dell’oro, certo. Ma agli esponenti del centrodestra attualmente al governo tocca prendersi oneri e onori, visibilità e responsabilità. E il bilancio, mi spiace, continua a precipitare: tra parenti, amici, gaffe di palazzo e teatrini da rotocalco. Prima Sangiuliano, poi Giuli, poi comprimari assortiti… un cast ormai avviato verso il proprio inevitabile quarto d’ora di vergogna. Doveva essere un fiore all’occhiello del Paese. Ora siamo al “Tata-fiore”. Un’altra vedette che aggiunge un tassello al mosaico tragicomico di un dicastero ormai percepito come zimbello, tre anni segnati da dimissioni che sembrano l’ultimo gesto minimo di dignità. Venerdì Piero Tatafiore, portavoce del ministro della Cultura Alessandro Giuli, si è dimesso. Le opposizioni avevano protestato dopo la pubblicazione, sul sito ufficiale del MIC, di tre comunicati legati alla campagna elettorale per le Regionali in Campania. Comunicati in cui si riportavano dichiarazioni del ministro a sostegno del candidato della destra, Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia), definito addirittura «la personificazione della cultura di governo». I deputati campani del PD avevano denunciato lo scivolone istituzionale: utilizzare canali dello Stato per fare propaganda politica non è solo inopportuno — è proprio un confine che non andrebbe mai superato. Così, davanti alle polemiche, Tatafiore ha annunciato le sue dimissioni: «Ho appena comunicato […] le mie immediate e irrevocabili dimissioni dall’incarico di capoufficio stampa del MIC. L’utilizzo di strumenti istituzionali per comunicazioni di natura politica è stato da parte mia un errore improprio di cui mi scuso». Fine della storia? Quasi. Perché l’episodio, di per sé, non sposterà una virgola sulle Regionali campane. È già stato inghiottito dal silenzio generale. L’ennesima notizia che evaporerà nel disinteresse: perché quando un’istituzione perde credibilità, perde anche ascolto. E il MIC, oggi, ha ben poco da offrire oltre una lunga striscia di tagli ingiustificati, retorica stanca e simboli vuoti. Eppure — ed è qui il punto — mentre tutto sembra sfaldarsi, resta uno spiraglio di speranza: la consapevolezza che la cultura non muore per colpa di un ministero mediocre. Resta nell’impegno di chi continua a studiare, a creare, a custodire ciò che conta. Non è una chiamata alle armi: è un promemoria, quasi intimo, che la cultura sopravvive anche quando viene maltrattata. Non mi scandalizza più la disaffezione degli italiani verso la cultura se i suoi rappresentanti istituzionali sono di questa caratura. Ma, proprio per questo, non smetto di pensare che sia tutto da rifare — davvero tutto. Guardando al 2027, spero che tra le innumerevoli urgenze del Paese ci sia ancora qualcuno capace di restituire alla Cultura la serietà e l’onore che merita. E, lo dico chiaramente, il colore politico qui conta zero se manca la sostanza: una formazione autenticamente umanistica, quella che oggi latita e lascia spazio a figure senza sottotesto, senza visione, senza profondità 🎭. Per ora possiamo solo prendere atto dell’ovvio: senza credibilità, nessuna promessa vale — né oggi, né domani. #MIC #CulturaItaliana #PoliticaCulturale #Dimissioni #Tatafiore #CulturaCheResiste #Italia2027 #CredibilitàIstituzionale #SarcasmoCulturale
    Like
    1
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 2K Visualizações
  • Ma poi ci pensa il genio della sghignazzante Nathalie Tocci, a sgomberare il campo dai dubbi: in un commento su “La Stampa” di oggi, 22 novembre, teorizza che forse la Russia rischia di vincere nella trattativa, ma è stata sconfitta nella guerra. Proprio così....

    L'ultimo, imperdibile, post del Prof. Angelo d'Orsi

    https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-angelo_dorsi__europa_ridotta_a_cadavere_politico/39602_63782/
    Ma poi ci pensa il genio della sghignazzante Nathalie Tocci, a sgomberare il campo dai dubbi: in un commento su “La Stampa” di oggi, 22 novembre, teorizza che forse la Russia rischia di vincere nella trattativa, ma è stata sconfitta nella guerra. Proprio così.... L'ultimo, imperdibile, post del Prof. Angelo d'Orsi https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-angelo_dorsi__europa_ridotta_a_cadavere_politico/39602_63782/
    WWW.LANTIDIPLOMATICO.IT
    Angelo d'Orsi - Europa ridotta a cadavere politico
    Angelo d'Orsi - Europa ridotta a cadavere politico
    Like
    2
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 598 Visualizações
  • ECCO UN ALTRO REGALO!
    PPE e destre si alleano per fermare controlli UE sulla libertà di stampa in Italia
    Manfred Weber ha bloccato la missione dell'Eurocamera in Italia su Stato di diritto e libertà di stampa, alleandosi con l'estrema destra...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/20/ppe-blocca-missione-liberta-stampa-italia-news/8201781/
    ECCO UN ALTRO REGALO! PPE e destre si alleano per fermare controlli UE sulla libertà di stampa in Italia Manfred Weber ha bloccato la missione dell'Eurocamera in Italia su Stato di diritto e libertà di stampa, alleandosi con l'estrema destra... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/20/ppe-blocca-missione-liberta-stampa-italia-news/8201781/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    PPE e destre si alleano per fermare controlli UE sulla libertà di stampa in Italia
    Manfred Weber ha bloccato la missione dell'Eurocamera in Italia su Stato di diritto e libertà di stampa, alleandosi con l'estrema destra
    Angry
    1
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 388 Visualizações
  • Il prof Barbaro intervistato da Scenario.press - libera espressione - smentisce e ribalta le affermazioni della stampa: lo studio dimostra la correlazione tra vaccinazione e gravi eventi avversi e rende malati i sani.
    Trucchi statistici e di logica per non dover rispondere di reati gravissimi.
    Per le dirette di Scenario.press questa sera intervistiamo il Dott. Giuseppe Barbaro, cardiologo ospedaliero che opera a Roma - Roma - 18 Novembre 2025
    https://rumble.com/v71vnno-per-le-dirette-di-scenario.press-questa-sera-intervistiamo-il-prof.-giusepp.html?mref=2wyiuy&mc=6s5ce
    Con il Dott. Giuseppe Barbaro abbiamo parlato del nuovo studio che è stato pubblicato su The Lancet la scorsa settimana: "Vascular and inflammatory diseases after COVID-19 infection and vaccination in children and young people in England: a retrospective, population-based cohort study using linked electronic health records" questo è il link dello studio: https://www.thelancet.com/journals/lanchi/article/PIIS2352-4642(25)00247-0/fulltext, di vaccini a mRNA autoreplicante, di conflitti di interesse, di Commissione parlamentare di inchiesta e dei gravi danni dei sieri genici sperimentali Covid-19 nei confronti dei milioni di persone vaccinate.
    BUONA VISIONE!

    MASSIMA CONDIVISIONE
    Il prof Barbaro intervistato da Scenario.press - libera espressione - smentisce e ribalta le affermazioni della stampa: lo studio dimostra la correlazione tra vaccinazione e gravi eventi avversi e rende malati i sani. Trucchi statistici e di logica per non dover rispondere di reati gravissimi. Per le dirette di Scenario.press questa sera intervistiamo il Dott. Giuseppe Barbaro, cardiologo ospedaliero che opera a Roma - Roma - 18 Novembre 2025 https://rumble.com/v71vnno-per-le-dirette-di-scenario.press-questa-sera-intervistiamo-il-prof.-giusepp.html?mref=2wyiuy&mc=6s5ce Con il Dott. Giuseppe Barbaro abbiamo parlato del nuovo studio che è stato pubblicato su The Lancet la scorsa settimana: "Vascular and inflammatory diseases after COVID-19 infection and vaccination in children and young people in England: a retrospective, population-based cohort study using linked electronic health records" questo è il link dello studio: https://www.thelancet.com/journals/lanchi/article/PIIS2352-4642(25)00247-0/fulltext, di vaccini a mRNA autoreplicante, di conflitti di interesse, di Commissione parlamentare di inchiesta e dei gravi danni dei sieri genici sperimentali Covid-19 nei confronti dei milioni di persone vaccinate. BUONA VISIONE! MASSIMA CONDIVISIONE
    Like
    3
    1 Comentários 0 Compartilhamentos 2K Visualizações
Páginas Impulsionadas