• ERA il 14 AGOSTO di 7 anni FA. PER NON DIMENTICARE!

    ''Dai mamma, sbrigati è la vigilia, dobbiamo raggiungere gli zii al mare! 'Certo amore mio, iniziate a mettere le borse e le valigie in auto con papà, vi raggiungo subito! E si parte, con la felicità nel cuore,verso la meta desiderata, in macchina selfie gioiosi, primo giorno di ferie per tutti noi, raggiungiamo gli zii in spiaggia, anche se il tempo e' molto triste oggi,piove.. Musica a palla, la mamma si sistema il rossetto perché lei va matta per il trucco, papà è finalmente rilassato perché si potrà godere le meritate vacanze e a me, scoppia il cuore di gioia. Ma questo cielo oggi è così triste.. vabbè, l'importante è avere la gioia nel cuore! La strada verso il mare sembra infinita, oggi c'è molto traffico, ma io sono impaziente di stare con tutti gli zii e i cuginetti. La mia sorellina piccola ha soli 3 mesi, e' qui accanto a me, dorme beata.. sembra tutto perfetto. Arriva il ponte.. io ho paura dei ponti.. ma papà mi dice: ''Stai tranquillo amore mio, chiudi gli occhi e conta fino a 10! Ho chiusi gli occhi.. non sono arrivato a contare fino a 10.. gli occhi li ho chiusi per sempre. Ricordo solo le urla di mamma: CROLLA TUTTOOOOOOO.. e poi il buio, il silenzio, la morte! Era una vigilia di ferragosto come tante altre, era la nostra vigilia, come la vigilia di tante altre persone che come noi, oggi erano felici e spensierate.. ma avremmo dovuto capirlo che il cielo piangeva per noi, egli sapeva che questa felicità sarebbe terminata da li a poco! Elena 3 mesi, Jacopo 9 anni, Amanda 37, Paolo 40.. e avranno quest'età per sempre. Non raggiungeranno più gli zii, i cugini, non andranno più al mare, non saranno più felici perché la loro vita si e' fermata il 14 Agosto 2018, per un maledetto crollo, un ponte di mərda!

    Perché in Italia le infrastrutture sono come castelli di sabbia e non si può morire in questo modo, che questa tragedia tocchi le coscienze di chi ci dovrebbe tutelare e tutelare milioni di automobilisti che viaggiano o percorrono strade per lavoro. Quanti altri morti dobbiamo avere affinché si smuova qualcosa? Non ci sono parole....

    #Genova. A loro ed a tutte le vittime che hanno perso la vita ingiustamente

    #tuttosullamafiaealtrenotiziedicronaca #PonteMorandi #Genova #14agosto2018


    https://www.genovatoday.it/cronaca/crollo-ponte-morandi-nomi-vittime-storia.html
    ERA il 14 AGOSTO di 7 anni FA. PER NON DIMENTICARE! ''Dai mamma, sbrigati è la vigilia, dobbiamo raggiungere gli zii al mare! 'Certo amore mio, iniziate a mettere le borse e le valigie in auto con papà, vi raggiungo subito! E si parte, con la felicità nel cuore,verso la meta desiderata, in macchina selfie gioiosi, primo giorno di ferie per tutti noi, raggiungiamo gli zii in spiaggia, anche se il tempo e' molto triste oggi,piove.. Musica a palla, la mamma si sistema il rossetto perché lei va matta per il trucco, papà è finalmente rilassato perché si potrà godere le meritate vacanze e a me, scoppia il cuore di gioia. Ma questo cielo oggi è così triste.. vabbè, l'importante è avere la gioia nel cuore! La strada verso il mare sembra infinita, oggi c'è molto traffico, ma io sono impaziente di stare con tutti gli zii e i cuginetti. La mia sorellina piccola ha soli 3 mesi, e' qui accanto a me, dorme beata.. sembra tutto perfetto. Arriva il ponte.. io ho paura dei ponti.. ma papà mi dice: ''Stai tranquillo amore mio, chiudi gli occhi e conta fino a 10! Ho chiusi gli occhi.. non sono arrivato a contare fino a 10.. gli occhi li ho chiusi per sempre. Ricordo solo le urla di mamma: CROLLA TUTTOOOOOOO.. e poi il buio, il silenzio, la morte! Era una vigilia di ferragosto come tante altre, era la nostra vigilia, come la vigilia di tante altre persone che come noi, oggi erano felici e spensierate.. ma avremmo dovuto capirlo che il cielo piangeva per noi, egli sapeva che questa felicità sarebbe terminata da li a poco! Elena 3 mesi, Jacopo 9 anni, Amanda 37, Paolo 40.. e avranno quest'età per sempre. Non raggiungeranno più gli zii, i cugini, non andranno più al mare, non saranno più felici perché la loro vita si e' fermata il 14 Agosto 2018, per un maledetto crollo, un ponte di mərda! Perché in Italia le infrastrutture sono come castelli di sabbia e non si può morire in questo modo, che questa tragedia tocchi le coscienze di chi ci dovrebbe tutelare e tutelare milioni di automobilisti che viaggiano o percorrono strade per lavoro. Quanti altri morti dobbiamo avere affinché si smuova qualcosa? Non ci sono parole.... 💔 #Genova. A loro ed a tutte le vittime che hanno perso la vita ingiustamente ❤️‍🩹🌹 #tuttosullamafiaealtrenotiziedicronaca #PonteMorandi #Genova #14agosto2018 https://www.genovatoday.it/cronaca/crollo-ponte-morandi-nomi-vittime-storia.html
    WWW.GENOVATODAY.IT
    Chi andava in vacanza e chi al lavoro, le 43 vite interrotte dal crollo del Morandi
    I piccoli Samuele e Crystal, Mirko e Bruno, impegnati a lavorare sotto la pioggia, e poi Stella, Elisa, Marius, Giorgio: i nomi di chi non verrà dimenticato mai, strappato alla vita dalla caduta del colosso di calcestruzzo e acciaio
    Love
    3
    0 Commentarii 0 Distribuiri 502 Views
  • Estendere le norme fasciste del 1931 alle manifestazioni potenzialmente antisemite è il “capolavoro” dell’ultimo disegno di legge presentato dalla Lega al Senato ( DDL 1004) a prima firma Romeo [non è uno scherzo].

    Source: https://x.com/pbecchi/status/1953162666345939350?s=19
    Estendere le norme fasciste del 1931 alle manifestazioni potenzialmente antisemite è il “capolavoro” dell’ultimo disegno di legge presentato dalla Lega al Senato ( DDL 1004) a prima firma Romeo [non è uno scherzo]. Source: https://x.com/pbecchi/status/1953162666345939350?s=19
    Angry
    3
    0 Commentarii 0 Distribuiri 209 Views
  • Oriana! La verità è solo una!
    Eri una donna Straordinaria, una penna indomita e indelebile nei nostri cuori.
    Passione ardente
    un punto di riferimento autostima al top e lavoro duro! Avevi più palle tu che tutta la redazione!

    Grazie grande Oriana!

    - Sabrina F.
    Oriana! La verità è solo una! Eri una donna Straordinaria, una penna indomita e indelebile nei nostri cuori. Passione ardente ❤️‍🔥 un punto di riferimento autostima al top e lavoro duro! Avevi più palle tu che tutta la redazione! Grazie grande Oriana!🌹 - Sabrina F.
    Like
    1
    0 Commentarii 0 Distribuiri 181 Views 4
  • LETTERA aperta del Dottor Andrea Stramezzi a Giorgia Meloni.

    Chiar.mo Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, mi permetto di scrivere pubblicamente all’Eccellenza Vostra, sperando in una Sua cortese risposta.

    Sono passati quattro anni, da quando il 21 Luglio 2021, Il Premier Mario Draghi destinò forte e chiaro ai cittadini italiani un messaggio univoco e apodittico, quanto scientificamente falso, dandoci del tu, con tono paternalistico e patriarcale: “Non ti vaccini, ti ammali, muori e fai morire gli altri; se ti vaccini non ti ammali e non contagi gli altri”.

    Dopo le elezioni, il Governo è cambiato, ma in questi mille giorni dal Suo insediamento, On.Meloni, molte decisioni governative sul tema, hanno deluso gli italiani e soprattutto gli elettori di Lega e FdI.

    Mi riferisco ad alcune nomine di ex collaboratori di Speranza, del CTS o di vaccinisti convinti al vertice delle Autorità Sanitarie, che infatti continuano a raccomandare le vaccinazioni mRNA “anti” Covid, ormai in assenza di Pandemia o di focolai locali, persino nei bimbi piccoli e nelle gestanti, ignorando migliaia di pubblicazioni scientifiche che ne evidenziano la pericolosità, e che dimostrano una connessione della tossina (leggesi veleno) Spike vaccinale, all’importante aumento di decessi, di morti improvvise e di gravi patologie, fra i quali il cancro, le malattie autoimmuni, quelle cardio circolatorie, tra cui le miocarditi soprattutto nei giovani sportivi, le malattie neurologiche a livello delle piccole fibre e del SNC, etc.

    Anche le speranze riposte nella Commissione Parlamentare d’Inchiesta, di fare piena luce sulla inconsistenza scientifica alla base delle decisioni politiche, sono andate deluse.

    Non convocando e audendo, nonostante le molte promesse personali, alcuni medici “informati sui fatti”, la cui testimonianza (per la quale richiesta abbiamo consegnato al Presidente Lisei, 70mila firme di cittadini, di cui qualche migliaia di Medici e Associazioni) accompagnata da dati scientifici e clinici, sarebbe stata determinante, per additare e stigmatizzare come criminali molte decisioni politiche responsabili di averci privato della libertà (di passeggiare, di muoversi all’interno della Nazione, di andare a trovare figli o nonni a Natale, di andare a lavorare e persino di recarsi in chiesa per una Messa o per un funerale e dei diritti costituzionali, come quello del lavoro e del salario, quello di manifestare e di esprimere la propria opinione, dando mandato politico a tutti gli attori di negare le autopsie e addirittura di osteggiare le esistenti ed efficaci terapie domiciliari e ospedaliere, allo scopo di incutere paura, provocando, per colpa o per dolo, 190mila omicidi, poiché erano tutte morti evitabili (anche i centenari, con cinque copatologie, erano salvabili, come ho dimostrato io e molti altri colleghi salvandoli a casa e in Ospedale) per indurre i sudditi a correre agli hub vaccinali a inocularsi un pro-farmaco genico, che già sapevamo fosse INUTILE poiché le terapie esistevano, INEFFICACE, poiché il SARS-CoV-2 è un virus del raffreddore modificato in laboratorio e come quello naturale non potrà mai dare immunità da guarigione, di gregge e da vaccino, PERICOLOSO, perché realizzato in fretta con nuova tecnologia genica avendolo sperimentato solo per cinque settimane su pochi soggetti (senza poi divulgare che già prima della autorizzazione al commercio, oltre mille soggetti facenti parte dei trial erano deceduti).

    Nel 2020, quando sentivo parlare di ricerca di un vaccino, pensavo fossero solo ignoranti. Poi, quando è stato annunciato e ne abbiamo saputo di più, mi sono preoccupato.

    Ma soprattutto, a Gennaio 2021, quando le autorità sanitarie di tutto il mondo occidentale ancora parlavano di una dose + una di richiamo, mentre io, sul computer del Ministero Salute, ricevevo e-mail dell’OMS, di FDA, di EMA e di Ministeri analoghi di molte Nazioni, e vidi i dati degli ordini di acquisto dei sieri del Regno Unito e di Malta, dopo essere saltato in piedi, ho capito che era un disegno criminale globale, ben preparato.

    Con circa 60 Milioni di abitanti, il Regno Unito aveva già ordinato 500 Milioni di dosi, mentre Malta, con circa 500mila abitanti, 4 Milioni di dosi.

    A Gennaio 2020 avevano già deciso di farci 8 inoculazioni!

    Peccato che in Commissione, queste cose e molte altre, non potrà venire a dirvele nessuno, Sen. Lisei, e… Borghi, Bagnai, Bonguerrieri, Gemmato, Bignami, Gardini.

    Un altro atto, l’approvazione del nuovo Piano Pandemico Nazionale, pur specificando la necessità di approvazione del Parlamento, per norme liberticide anticostituzionali prima estese con DPCM, di fatti ha reso ripetibili e possibili, molti provvedimenti come lock-down e campagne vaccinali (che al terzo anno di Medicina insegnano non vadano mai fatte durante una epidemia o pandemia).

    Quindi, delusi e battaglieri, ci recammo in tanti a Giugno dello scorso anno, a Ginevra, per unirci a cittadini di molte Nazioni e protestare la nostra contrarietà, in occasione della 77ª Assemblea dell’OMS, che intendeva proporre con il proprio Piano Pandemico o in alternativa tramite le modifiche al Regolamento Sanitario Internazionale, di aumentare il proprio potere insindacabile, incrementandolo smisuratamente. rapinando parti importanti della sovranità degli Stati membri, con il pieno mandato al Direttore etiope di decidere da solo, chiuso nel suo ufficio, se nella tale Regione o Nazione fosse in atto una epidemia (non solo di malattia infettiva, ma anche se di natura sociale o climatica!!!), e quindi arrogarsi il potere di imporre un lockdown, un divieto di spostamento tra regioni, un obbligo vaccinale, i farmaci utilizzabili, il tipo di censura mediatica e delle pubblicazioni scientifiche e di asportare parti dei bilanci degli Stati, per contributo solidale.

    Adolfo era un bambino, a confronto di questo comunista, professionista del male, che tanto piace ai miliardari.

    Ebbene, come Lei sa, sul filo di lana della scadenza, solo due giorni fa, con la necessaria discrezione assoluta, per evitare che parti di maggioranza e opposizione, in accordo col colle, si mettessero di traverso, il Ministro Schillaci ha rigettato per iscritto tutte le modifiche previste al RSI.

    Sì, ora possiamo affermare che in qualcosa di importante, il Premier Meloni si è differenziato dal precedente, “vile affarista" (cit. Ex Presidente della Rebubblica , Cossiga).

    Abbiamo tirato in tanti un sospiro di sollievo, e siamo

    contenti di poterLa ringraziare sìnceramente, Premier Giorgia Meloni, e anche il suo Ministro Schillaci, il Governo e la maggioranza tutta, e in particolare alcuni parlamentari della Lega e di FdI, che hanno collaborato a ottenere, nel silenzio carbonaro, questo importante risultato.

    Ora, però, ci piacerebbe che non sia Ursula, a potersi sostituire a Tedros, con nuovi lacci e imposizioni UE, che sta già preparando per poterceli affibiare.

    Quindi, occhio, Signori, guardia alta.

    PS: Sarebbe chiedere troppo, che almeno una o due promesse elettorali venissero rispettate?

    Non so, a proposito di ridurre l'immigrazione, di eliminare masochistiche sanzioni alla Russia, magari investire in sanità e scuola e non in missili da regalare a un guerrafondaio, di progressiva uscita dall'UE e magari dall'Euro, così per buttarne lì qualcuna che avete fatto prima delle elezioni.

    Con Osservanza,

    porgo i saluti e l’augurio di un BUON lavoro.

    PS: a metà Maggio 2022, in occasione di un servizio di “Fuori dal Coro” relativo alla mia sospensione dall’Ordine dei Medici, Lei fu gentile a pubblicare sulla Sua pagina Fb, il video che mi riguardava e nel commento, giudicò “folle”, quella sospensione e dichiarò che FdI, sarebbe stata sempre al fianco di Medici come me, che andavano a curare e guarire a casa, le persone abbandonate.

    Ora Le chiedo sommessamente, se erano, come erano, provvedimenti sospensivi folli, non sarebbe il caso, di scrivere due righe in un Decreto Omnibus, che le rendano tutte nulle, in quanto contraddittorie, a causa della falsa narrazione pandemica?

    Sospensioni e radiazioni di Medici che hanno rispettato il Giuramento di Ippocrate e hanno fatto il loro dovere civico, sono ancora pendenti, su di noi.

    Non chiediamo medaglie, ma un poco di Giustizia, sì, per favore.

    Di Andrea Stramezzi


    Source: https://www.ilgiornaleditalia.it/news/politica/721652/vaccino-covid-4-anni-dallobbligo-imposto-da-draghi-lettera-aperta-a-meloni-sapevamo-tutti-fosse-inutile-inefficace-e-pericoloso.html?utm_source=facebook&utm_medium=messenger&utm_campaign=noibot

    https://x.com/AStramezzi/status/1947307725811024042
    LETTERA aperta del Dottor Andrea Stramezzi a Giorgia Meloni. Chiar.mo Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, mi permetto di scrivere pubblicamente all’Eccellenza Vostra, sperando in una Sua cortese risposta. Sono passati quattro anni, da quando il 21 Luglio 2021, Il Premier Mario Draghi destinò forte e chiaro ai cittadini italiani un messaggio univoco e apodittico, quanto scientificamente falso, dandoci del tu, con tono paternalistico e patriarcale: “Non ti vaccini, ti ammali, muori e fai morire gli altri; se ti vaccini non ti ammali e non contagi gli altri”. Dopo le elezioni, il Governo è cambiato, ma in questi mille giorni dal Suo insediamento, On.Meloni, molte decisioni governative sul tema, hanno deluso gli italiani e soprattutto gli elettori di Lega e FdI. Mi riferisco ad alcune nomine di ex collaboratori di Speranza, del CTS o di vaccinisti convinti al vertice delle Autorità Sanitarie, che infatti continuano a raccomandare le vaccinazioni mRNA “anti” Covid, ormai in assenza di Pandemia o di focolai locali, persino nei bimbi piccoli e nelle gestanti, ignorando migliaia di pubblicazioni scientifiche che ne evidenziano la pericolosità, e che dimostrano una connessione della tossina (leggesi veleno) Spike vaccinale, all’importante aumento di decessi, di morti improvvise e di gravi patologie, fra i quali il cancro, le malattie autoimmuni, quelle cardio circolatorie, tra cui le miocarditi soprattutto nei giovani sportivi, le malattie neurologiche a livello delle piccole fibre e del SNC, etc. Anche le speranze riposte nella Commissione Parlamentare d’Inchiesta, di fare piena luce sulla inconsistenza scientifica alla base delle decisioni politiche, sono andate deluse. Non convocando e audendo, nonostante le molte promesse personali, alcuni medici “informati sui fatti”, la cui testimonianza (per la quale richiesta abbiamo consegnato al Presidente Lisei, 70mila firme di cittadini, di cui qualche migliaia di Medici e Associazioni) accompagnata da dati scientifici e clinici, sarebbe stata determinante, per additare e stigmatizzare come criminali molte decisioni politiche responsabili di averci privato della libertà (di passeggiare, di muoversi all’interno della Nazione, di andare a trovare figli o nonni a Natale, di andare a lavorare e persino di recarsi in chiesa per una Messa o per un funerale e dei diritti costituzionali, come quello del lavoro e del salario, quello di manifestare e di esprimere la propria opinione, dando mandato politico a tutti gli attori di negare le autopsie e addirittura di osteggiare le esistenti ed efficaci terapie domiciliari e ospedaliere, allo scopo di incutere paura, provocando, per colpa o per dolo, 190mila omicidi, poiché erano tutte morti evitabili (anche i centenari, con cinque copatologie, erano salvabili, come ho dimostrato io e molti altri colleghi salvandoli a casa e in Ospedale) per indurre i sudditi a correre agli hub vaccinali a inocularsi un pro-farmaco genico, che già sapevamo fosse INUTILE poiché le terapie esistevano, INEFFICACE, poiché il SARS-CoV-2 è un virus del raffreddore modificato in laboratorio e come quello naturale non potrà mai dare immunità da guarigione, di gregge e da vaccino, PERICOLOSO, perché realizzato in fretta con nuova tecnologia genica avendolo sperimentato solo per cinque settimane su pochi soggetti (senza poi divulgare che già prima della autorizzazione al commercio, oltre mille soggetti facenti parte dei trial erano deceduti). Nel 2020, quando sentivo parlare di ricerca di un vaccino, pensavo fossero solo ignoranti. Poi, quando è stato annunciato e ne abbiamo saputo di più, mi sono preoccupato. Ma soprattutto, a Gennaio 2021, quando le autorità sanitarie di tutto il mondo occidentale ancora parlavano di una dose + una di richiamo, mentre io, sul computer del Ministero Salute, ricevevo e-mail dell’OMS, di FDA, di EMA e di Ministeri analoghi di molte Nazioni, e vidi i dati degli ordini di acquisto dei sieri del Regno Unito e di Malta, dopo essere saltato in piedi, ho capito che era un disegno criminale globale, ben preparato. Con circa 60 Milioni di abitanti, il Regno Unito aveva già ordinato 500 Milioni di dosi, mentre Malta, con circa 500mila abitanti, 4 Milioni di dosi. A Gennaio 2020 avevano già deciso di farci 8 inoculazioni! Peccato che in Commissione, queste cose e molte altre, non potrà venire a dirvele nessuno, Sen. Lisei, e… Borghi, Bagnai, Bonguerrieri, Gemmato, Bignami, Gardini. Un altro atto, l’approvazione del nuovo Piano Pandemico Nazionale, pur specificando la necessità di approvazione del Parlamento, per norme liberticide anticostituzionali prima estese con DPCM, di fatti ha reso ripetibili e possibili, molti provvedimenti come lock-down e campagne vaccinali (che al terzo anno di Medicina insegnano non vadano mai fatte durante una epidemia o pandemia). Quindi, delusi e battaglieri, ci recammo in tanti a Giugno dello scorso anno, a Ginevra, per unirci a cittadini di molte Nazioni e protestare la nostra contrarietà, in occasione della 77ª Assemblea dell’OMS, che intendeva proporre con il proprio Piano Pandemico o in alternativa tramite le modifiche al Regolamento Sanitario Internazionale, di aumentare il proprio potere insindacabile, incrementandolo smisuratamente. rapinando parti importanti della sovranità degli Stati membri, con il pieno mandato al Direttore etiope di decidere da solo, chiuso nel suo ufficio, se nella tale Regione o Nazione fosse in atto una epidemia (non solo di malattia infettiva, ma anche se di natura sociale o climatica!!!), e quindi arrogarsi il potere di imporre un lockdown, un divieto di spostamento tra regioni, un obbligo vaccinale, i farmaci utilizzabili, il tipo di censura mediatica e delle pubblicazioni scientifiche e di asportare parti dei bilanci degli Stati, per contributo solidale. Adolfo era un bambino, a confronto di questo comunista, professionista del male, che tanto piace ai miliardari. Ebbene, come Lei sa, sul filo di lana della scadenza, solo due giorni fa, con la necessaria discrezione assoluta, per evitare che parti di maggioranza e opposizione, in accordo col colle, si mettessero di traverso, il Ministro Schillaci ha rigettato per iscritto tutte le modifiche previste al RSI. Sì, ora possiamo affermare che in qualcosa di importante, il Premier Meloni si è differenziato dal precedente, “vile affarista" (cit. Ex Presidente della Rebubblica , Cossiga). Abbiamo tirato in tanti un sospiro di sollievo, e siamo contenti di poterLa ringraziare sìnceramente, Premier Giorgia Meloni, e anche il suo Ministro Schillaci, il Governo e la maggioranza tutta, e in particolare alcuni parlamentari della Lega e di FdI, che hanno collaborato a ottenere, nel silenzio carbonaro, questo importante risultato. Ora, però, ci piacerebbe che non sia Ursula, a potersi sostituire a Tedros, con nuovi lacci e imposizioni UE, che sta già preparando per poterceli affibiare. Quindi, occhio, Signori, guardia alta. PS: Sarebbe chiedere troppo, che almeno una o due promesse elettorali venissero rispettate? Non so, a proposito di ridurre l'immigrazione, di eliminare masochistiche sanzioni alla Russia, magari investire in sanità e scuola e non in missili da regalare a un guerrafondaio, di progressiva uscita dall'UE e magari dall'Euro, così per buttarne lì qualcuna che avete fatto prima delle elezioni. Con Osservanza, porgo i saluti e l’augurio di un BUON lavoro. PS: a metà Maggio 2022, in occasione di un servizio di “Fuori dal Coro” relativo alla mia sospensione dall’Ordine dei Medici, Lei fu gentile a pubblicare sulla Sua pagina Fb, il video che mi riguardava e nel commento, giudicò “folle”, quella sospensione e dichiarò che FdI, sarebbe stata sempre al fianco di Medici come me, che andavano a curare e guarire a casa, le persone abbandonate. Ora Le chiedo sommessamente, se erano, come erano, provvedimenti sospensivi folli, non sarebbe il caso, di scrivere due righe in un Decreto Omnibus, che le rendano tutte nulle, in quanto contraddittorie, a causa della falsa narrazione pandemica? Sospensioni e radiazioni di Medici che hanno rispettato il Giuramento di Ippocrate e hanno fatto il loro dovere civico, sono ancora pendenti, su di noi. Non chiediamo medaglie, ma un poco di Giustizia, sì, per favore. Di Andrea Stramezzi Source: https://www.ilgiornaleditalia.it/news/politica/721652/vaccino-covid-4-anni-dallobbligo-imposto-da-draghi-lettera-aperta-a-meloni-sapevamo-tutti-fosse-inutile-inefficace-e-pericoloso.html?utm_source=facebook&utm_medium=messenger&utm_campaign=noibot https://x.com/AStramezzi/status/1947307725811024042
    Like
    4
    1 Commentarii 0 Distribuiri 7K Views
  • IL BIVIO È ADESSO

    Amici e amiche,
    stiamo assistendo in questi giorni a un caso giudiziario che potrebbe rappresentare molto più di uno scandalo. Potrebbe essere il bivio storico per Milano.
    Da una parte c’è chi spera nello "scoperchiamento del vaso di Pandora", dall’altra chi già teme – o si augura – che tutto finisca in quel tipico “grande boh” milanese. Tradotto: nulla di fatto, come accadde dopo Expo 2015, quando la città si prese uno schiaffo giuridico condito da assoluzioni e pernacchie.

    Ma oggi, lasciatemelo dire, il clima è diverso. E forse persino più incerto.

    Stiamo tutti aspettando le parole del Sindaco Sala in aula lunedì 21 luglio, ma il centro del discorso non può e non deve essere la solita gara a chi spara il colpo più duro. Non si tratta di delegittimare con nuove invettive o rincorrere il titolo più roboante.
    Tutto questo lo conosciamo già. E sappiamo anche che potrebbe concludersi, come spesso accade, in un buco nell'acqua per chi non è attivista, per chi vive Milano senza partecipare.

    Nel frattempo, si è aperta la solita danza delle ipocrisie politiche.
    Il centrodestra, da sempre vicino agli affari col centrosinistra quando c’era da spartirsi opportunità, oggi alza la voce. Chiede la testa del Sindaco, come se non fosse stato “compagno di merende” nel sostegno alle Olimpiadi invernali e ad altri progetti di potere condiviso.

    Così, tra un centrodestra ambivalente e un centrosinistra frantumato in mille sensibilità e rivoli ideologici, chi ne paga il prezzo è sempre e solo la cittadinanza attiva.
    Quella vera. Quella che ha già dato tanto e ricevuto troppo poco.

    Allora la vera domanda oggi è:
    Che cosa vogliamo fare noi?
    Che cosa vogliamo scegliere davanti a un’estate che rischia di passare, ancora una volta, tra indignazione passeggera, una manifestazione sotto il sole e un ritorno alla vita di sempre… fino al prossimo scandalo?

    Per questo ho scritto, giorni fa, “Se non ora, quando?”.
    E oggi torno con forza a dire: non è una battaglia tra opposti politici.
    Non è una sfida tra destra e sinistra.
    La vera battaglia è psicologica. Ed è nostra.

    Perché il problema non è scegliere il male minore.
    Il problema è che non vogliamo più scegliere affatto.
    Per paura. Per stanchezza. Per cinismo.
    Perché crediamo che la politica sia solo di chi comanda, e non di chi vive.

    Eppure, non possiamo più permetterci di restare immobili.

    O decidiamo di aprire un fronte comune, per scrivere insieme un programma vero per la città – fatto di lavoro, servizi, cultura, spazi pubblici, trasparenza –
    oppure restiamo nel solito loop:
    scandalo → indignazione → corteo → commenti → silenzio → nuovo scandalo.

    È un copione che conosciamo. E non possiamo più accettarlo.

    Non è questione di ideologie. È questione di decidere se vogliamo ancora partecipare o se preferiamo vivere da spettatori, lamentandoci del palcoscenico.

    Non è il momento dei “troppo occupati”.
    Non è il momento degli “io ve l’avevo detto”.
    Non è nemmeno il momento dei “meglio restare fuori, tanto non serve a niente”.

    Non serve fare gli splendidi. Non serve fare gli schizzinosi.
    E soprattutto, non serve aspettare che qualcun altro si muova al posto nostro.

    Non è un “armiamoci e partite”.
    È un “rigiochiamocela”. È un “riproviamoci”.
    È un “usciamo dal loop”.

    Io ci sono. E vi aspetto.

    #MilanoCambia
    #Riproviamoci
    #OltreIlLoop
    #MilanoCivica
    #PartecipazioneAttiva
    #RinascitaPolitica
    #Rigiochiamocela
    #IlBivioÈOra
    #ControLaRassegnazione
    #milanoèditutti
    ⚖️ IL BIVIO È ADESSO⏳ Amici e amiche, stiamo assistendo in questi giorni a un caso giudiziario che potrebbe rappresentare molto più di uno scandalo. Potrebbe essere il bivio storico per Milano. Da una parte c’è chi spera nello "scoperchiamento del vaso di Pandora", dall’altra chi già teme – o si augura – che tutto finisca in quel tipico “grande boh” milanese. Tradotto: nulla di fatto, come accadde dopo Expo 2015, quando la città si prese uno schiaffo giuridico condito da assoluzioni e pernacchie. Ma oggi, lasciatemelo dire, il clima è diverso. E forse persino più incerto. Stiamo tutti aspettando le parole del Sindaco Sala in aula lunedì 21 luglio, ma il centro del discorso non può e non deve essere la solita gara a chi spara il colpo più duro. Non si tratta di delegittimare con nuove invettive o rincorrere il titolo più roboante. Tutto questo lo conosciamo già. E sappiamo anche che potrebbe concludersi, come spesso accade, in un buco nell'acqua per chi non è attivista, per chi vive Milano senza partecipare. Nel frattempo, si è aperta la solita danza delle ipocrisie politiche. Il centrodestra, da sempre vicino agli affari col centrosinistra quando c’era da spartirsi opportunità, oggi alza la voce. Chiede la testa del Sindaco, come se non fosse stato “compagno di merende” nel sostegno alle Olimpiadi invernali e ad altri progetti di potere condiviso. Così, tra un centrodestra ambivalente e un centrosinistra frantumato in mille sensibilità e rivoli ideologici, chi ne paga il prezzo è sempre e solo la cittadinanza attiva. Quella vera. Quella che ha già dato tanto e ricevuto troppo poco. Allora la vera domanda oggi è: Che cosa vogliamo fare noi? Che cosa vogliamo scegliere davanti a un’estate che rischia di passare, ancora una volta, tra indignazione passeggera, una manifestazione sotto il sole e un ritorno alla vita di sempre… fino al prossimo scandalo? Per questo ho scritto, giorni fa, “Se non ora, quando?”. E oggi torno con forza a dire: non è una battaglia tra opposti politici. Non è una sfida tra destra e sinistra. La vera battaglia è psicologica. Ed è nostra. Perché il problema non è scegliere il male minore. Il problema è che non vogliamo più scegliere affatto. Per paura. Per stanchezza. Per cinismo. Perché crediamo che la politica sia solo di chi comanda, e non di chi vive. Eppure, non possiamo più permetterci di restare immobili. O decidiamo di aprire un fronte comune, per scrivere insieme un programma vero per la città – fatto di lavoro, servizi, cultura, spazi pubblici, trasparenza – oppure restiamo nel solito loop: scandalo → indignazione → corteo → commenti → silenzio → nuovo scandalo. È un copione che conosciamo. E non possiamo più accettarlo. Non è questione di ideologie. È questione di decidere se vogliamo ancora partecipare o se preferiamo vivere da spettatori, lamentandoci del palcoscenico. Non è il momento dei “troppo occupati”. Non è il momento degli “io ve l’avevo detto”. Non è nemmeno il momento dei “meglio restare fuori, tanto non serve a niente”. Non serve fare gli splendidi. Non serve fare gli schizzinosi. E soprattutto, non serve aspettare che qualcun altro si muova al posto nostro. Non è un “armiamoci e partite”. È un “rigiochiamocela”. È un “riproviamoci”. È un “usciamo dal loop”. Io ci sono. E vi aspetto. #MilanoCambia #Riproviamoci #OltreIlLoop #MilanoCivica #PartecipazioneAttiva #RinascitaPolitica #Rigiochiamocela #IlBivioÈOra #ControLaRassegnazione #milanoèditutti
    0 Commentarii 0 Distribuiri 3K Views
  • RICORDI DI UNA BUONA SCUOLA

    C’era una volta la scuola.
    Quella viva, vera, quella che si chiamava elementare, perché quello che ci si faceva era, appunto, elementare, semplice.
    Era una scuola pulita, colorata, allegra, con quel profumo tipico, misto di gesso, colla vinilica, carta e sapone. Sapeva appunto di scuola.
    Era una scuola dove arrivavi col sorriso. Attaccavi i cartelloni senza paura che se fossi caduta ti beccavi una denuncia perché l’assicurazione non ne risponde (...)

    Festeggiavi qualsiasi cosa, compleanni, nascite, prime comunioni, si mangiava di tutto e in allegria, senza intolleranze ed allergie. Distribuivi caramelle, cioccolatini e fette di torte fatte in casa (...)

    Si andava a cena con i colleghi e a ricreazione si affettava il salame che portava il maestro e si faceva merenda con quello, perché non c’erano i distributori automatici. Il caffè lo faceva la bidella con la moka e te lo portava in classe, senza che fosse nel suo contratto di lavoro. In compenso se si usavano le tempere ti fermavi a pulire tu i banchi sporchi.

    Era una scuola serena e se qualcuno si ammalava, i colleghi gli telefonavano per sapere come stava, non per sapere il suo orario per trovare le sostituzioni.
    Perché se ti ammalavi nominavano le supplenti, non dividevano gli alunni nelle altre classi.

    Questa era la scuola, la buona scuola.
    Ora è solo un ricordo lontano, una favola da raccontare ai bambini di oggi, sempre che non siano impegnati a girare da una classe all’altra perché la loro maestra è ammalata.

    Quanta nostalgia per tornare ad insegnare in una scuola così! Quella della nostra infanzia, per la quale vedendo le nostre maestre appassionate e colme di valori e personalità vere, autentiche, abbiamo deciso di seguire la loro strada!

    Pina di Caprio
    RICORDI DI UNA BUONA SCUOLA C’era una volta la scuola. Quella viva, vera, quella che si chiamava elementare, perché quello che ci si faceva era, appunto, elementare, semplice. Era una scuola pulita, colorata, allegra, con quel profumo tipico, misto di gesso, colla vinilica, carta e sapone. Sapeva appunto di scuola. Era una scuola dove arrivavi col sorriso. Attaccavi i cartelloni senza paura che se fossi caduta ti beccavi una denuncia perché l’assicurazione non ne risponde (...) Festeggiavi qualsiasi cosa, compleanni, nascite, prime comunioni, si mangiava di tutto e in allegria, senza intolleranze ed allergie. Distribuivi caramelle, cioccolatini e fette di torte fatte in casa (...) Si andava a cena con i colleghi e a ricreazione si affettava il salame che portava il maestro e si faceva merenda con quello, perché non c’erano i distributori automatici. Il caffè lo faceva la bidella con la moka e te lo portava in classe, senza che fosse nel suo contratto di lavoro. In compenso se si usavano le tempere ti fermavi a pulire tu i banchi sporchi. Era una scuola serena e se qualcuno si ammalava, i colleghi gli telefonavano per sapere come stava, non per sapere il suo orario per trovare le sostituzioni. Perché se ti ammalavi nominavano le supplenti, non dividevano gli alunni nelle altre classi. Questa era la scuola, la buona scuola. Ora è solo un ricordo lontano, una favola da raccontare ai bambini di oggi, sempre che non siano impegnati a girare da una classe all’altra perché la loro maestra è ammalata. Quanta nostalgia per tornare ad insegnare in una scuola così! Quella della nostra infanzia, per la quale vedendo le nostre maestre appassionate e colme di valori e personalità vere, autentiche, abbiamo deciso di seguire la loro strada! Pina di Caprio
    Love
    4
    0 Commentarii 0 Distribuiri 797 Views
  • TRENTINI – Amaro in bocca italiano


    Aiutare il prossimo.
    Ma come, per cosa e soprattutto… a quale prezzo?
    Quando ci si spinge oltre i confini, per passione, per vocazione o per lavoro, si dovrebbe avere almeno la certezza che il proprio Paese non ti lascerà solo.

    Post completo:

    https://www.facebook.com/share/p/1JRD9yEFR2/

    #FreeAlbertoTrentini #GiustiziaPerTrentini #SolidarietàInternazionale #CooperazioneSottoAttacco #VeritàEGiustizia #NonLasciamoloSolo #BastaSilenzio #StatoAssente #UmanitàInPrigione #ItaliaSveglia #AttivismoCoerente #MobilitazioneAdesso #ComitatiUniti #GiustiziaPerTutti
    🇮🇹 TRENTINI – Amaro in bocca italiano 🇮🇹 Aiutare il prossimo. Ma come, per cosa e soprattutto… a quale prezzo? Quando ci si spinge oltre i confini, per passione, per vocazione o per lavoro, si dovrebbe avere almeno la certezza che il proprio Paese non ti lascerà solo. Post completo: https://www.facebook.com/share/p/1JRD9yEFR2/ #FreeAlbertoTrentini #GiustiziaPerTrentini #SolidarietàInternazionale #CooperazioneSottoAttacco #VeritàEGiustizia #NonLasciamoloSolo #BastaSilenzio #StatoAssente #UmanitàInPrigione #ItaliaSveglia #AttivismoCoerente #MobilitazioneAdesso #ComitatiUniti #GiustiziaPerTutti
    0 Commentarii 0 Distribuiri 2K Views
  • ECCO I COSTI A LIVELLO UMANO dell'AI.
    Microsoft licenzia migliaia di persone mentre l'IA le fa risparmiare mezzo miliardo
    Microsoft ha annunciato risparmi per oltre 500 milioni di dollari grazie all'intelligenza artificiale, soprattutto nei call center. L'azienda ha gi? tagliato 15000 posti di lavoro quest'anno, sollevando interrogativi sull'impatto reale della tecnologia sul lavoro...
    https://www.hwupgrade.it/news/web/microsoft-licenzia-migliaia-di-persone-mentre-l-ia-le-fa-risparmiare-mezzo-miliardo_140897.html
    ECCO I COSTI A LIVELLO UMANO dell'AI. Microsoft licenzia migliaia di persone mentre l'IA le fa risparmiare mezzo miliardo Microsoft ha annunciato risparmi per oltre 500 milioni di dollari grazie all'intelligenza artificiale, soprattutto nei call center. L'azienda ha gi? tagliato 15000 posti di lavoro quest'anno, sollevando interrogativi sull'impatto reale della tecnologia sul lavoro... https://www.hwupgrade.it/news/web/microsoft-licenzia-migliaia-di-persone-mentre-l-ia-le-fa-risparmiare-mezzo-miliardo_140897.html
    WWW.HWUPGRADE.IT
    Microsoft licenzia migliaia di persone mentre l'IA le fa risparmiare mezzo miliardo
    Microsoft ha annunciato risparmi per oltre 500 milioni di dollari grazie all'intelligenza artificiale, soprattutto nei call center. L'azienda ha gi? tagliato 15000 posti di lavoro quest'anno, sollevando interrogativi sull'impatto reale della tecnologia sul lavoro umano.
    Angry
    2
    0 Commentarii 0 Distribuiri 666 Views
  • Warmwind: il primo sistema operativo con AI che lavora per noi
    Dalla Germania arriva Warmwind, il primo OS basato su AI per automatizzare il lavoro in modo sicuro
    https://www.hdblog.it/tecnologia/articoli/n624705/warmwind-sistema-operativo-ai/
    Warmwind: il primo sistema operativo con AI che lavora per noi Dalla Germania arriva Warmwind, il primo OS basato su AI per automatizzare il lavoro in modo sicuro https://www.hdblog.it/tecnologia/articoli/n624705/warmwind-sistema-operativo-ai/
    WWW.HDBLOG.IT
    Warmwind: il primo sistema operativo con AI che lavora per noi
    Dalla Germania arriva Warmwind, il primo OS basato su AI per automatizzare il lavoro in modo sicuro
    Angry
    1
    0 Commentarii 0 Distribuiri 411 Views
  • Trent’anni dopo Srebrenica, il difficile lavoro di chi cerca di dare un nome alle vittime: “Ci sono ancora 1000 corpi da trovare.



    Sono passati trent’anni da quando le forze serbo-bosniache guidate dal generale Ratko Mladić uccisero circa 8mila musulmani che avevano cercato riparo a Srebrenica, l’area dichiarata protetta dalle Nazioni Unite e che nel luglio del 1995 si trasformò invece in una trappola mortale. In poche ore i maschi dai 12 anni in su furono prelevati e uccisi, il tutto avvenne di fronte al contingente dei Caschi blu, 400 peacekeeper olandesi la cui impotenza permise alle forze serbo-bosniache di agire indisturbati. Con la fine della guerra, in Bosnia-Erzegovina prese pian piano forma la necessità di trovare i morti e dare loro un nome. Da qui, la nascita nel 1996 dell’ICMP, la Commissione Internazionale per le persone scomparse, che ha avuto un ruolo decisivo nell’identificazione delle vittime del conflitto, per una percentuale che al momento si attesta attorno al 75%. Nel team che si occupa del riconoscimento delle vittime di Srebrenica lavora da oltre vent’anni l’antropologa forense Dragana Vučetić.

    Nel suo laboratorio di Tuzla ricostruisce con pazienza i profili biologici dei resti ossei ritrovati nelle fosse comuni, estrapola campioni del Dna e li confronta con quelli forniti dalle famiglie che cercano ancora i propri cari. “Se la corrispondenza genetica è del 99,95% allora procediamo all’identificazione ufficiale” spiega Vučetić. La ricostruzione delle identità delle vittime di Srebrenica, tuttavia, presenta un elemento di difficoltà specifico. In quell’estate ci furono infatti almeno cinque luoghi di esecuzione. I responsabili dei crimini, dopo aver compiuto gli omicidi, cercarono di nascondere le evidenze e successivamente riaprirono le cosiddette fosse primarie per trasferire i corpi già in decomposizione nelle fosse secondarie. Questi spostamenti, effettuati con mezzi pesanti hanno contribuito allo smembramento dei cadaveri, col risultato che i resti appartenenti a una singola persona spesso sono stati ritrovati a chilometri di distanza. Proprio per questo motivo, per quanto riguarda le vittime di Srebrenica, è molto difficile che un singolo corpo sia ritrovato integralmente.

    Il sistema dell’identificazione del Dna è stato adottato dalla Bosnia-Erzegovina nei primi anni del 2000 e ha comportato una vera svolta. Prima di allora, i match venivano effettuati con metodi tradizionali e imprecisi, basati sul riconoscimento dei vestiti o degli oggetti personali. “Molte famiglie riconoscevano lo stesso corpo come proprio parente, quindi possiamo dire che il sistema del Dna ci ha davvero aiutati”. Attualmente mancano all’appello ancora circa mille persone e la speranza è che lo sviluppo di nuove tecnologie possa dare un nuovo impulso al lavoro di localizzazione dei dispersi, che diventa sempre più complicata.


    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/11/genocidio-srebrenica-identificazione-vittime-oggi/8055647/
    Trent’anni dopo Srebrenica, il difficile lavoro di chi cerca di dare un nome alle vittime: “Ci sono ancora 1000 corpi da trovare. Sono passati trent’anni da quando le forze serbo-bosniache guidate dal generale Ratko Mladić uccisero circa 8mila musulmani che avevano cercato riparo a Srebrenica, l’area dichiarata protetta dalle Nazioni Unite e che nel luglio del 1995 si trasformò invece in una trappola mortale. In poche ore i maschi dai 12 anni in su furono prelevati e uccisi, il tutto avvenne di fronte al contingente dei Caschi blu, 400 peacekeeper olandesi la cui impotenza permise alle forze serbo-bosniache di agire indisturbati. Con la fine della guerra, in Bosnia-Erzegovina prese pian piano forma la necessità di trovare i morti e dare loro un nome. Da qui, la nascita nel 1996 dell’ICMP, la Commissione Internazionale per le persone scomparse, che ha avuto un ruolo decisivo nell’identificazione delle vittime del conflitto, per una percentuale che al momento si attesta attorno al 75%. Nel team che si occupa del riconoscimento delle vittime di Srebrenica lavora da oltre vent’anni l’antropologa forense Dragana Vučetić. Nel suo laboratorio di Tuzla ricostruisce con pazienza i profili biologici dei resti ossei ritrovati nelle fosse comuni, estrapola campioni del Dna e li confronta con quelli forniti dalle famiglie che cercano ancora i propri cari. “Se la corrispondenza genetica è del 99,95% allora procediamo all’identificazione ufficiale” spiega Vučetić. La ricostruzione delle identità delle vittime di Srebrenica, tuttavia, presenta un elemento di difficoltà specifico. In quell’estate ci furono infatti almeno cinque luoghi di esecuzione. I responsabili dei crimini, dopo aver compiuto gli omicidi, cercarono di nascondere le evidenze e successivamente riaprirono le cosiddette fosse primarie per trasferire i corpi già in decomposizione nelle fosse secondarie. Questi spostamenti, effettuati con mezzi pesanti hanno contribuito allo smembramento dei cadaveri, col risultato che i resti appartenenti a una singola persona spesso sono stati ritrovati a chilometri di distanza. Proprio per questo motivo, per quanto riguarda le vittime di Srebrenica, è molto difficile che un singolo corpo sia ritrovato integralmente. Il sistema dell’identificazione del Dna è stato adottato dalla Bosnia-Erzegovina nei primi anni del 2000 e ha comportato una vera svolta. Prima di allora, i match venivano effettuati con metodi tradizionali e imprecisi, basati sul riconoscimento dei vestiti o degli oggetti personali. “Molte famiglie riconoscevano lo stesso corpo come proprio parente, quindi possiamo dire che il sistema del Dna ci ha davvero aiutati”. Attualmente mancano all’appello ancora circa mille persone e la speranza è che lo sviluppo di nuove tecnologie possa dare un nuovo impulso al lavoro di localizzazione dei dispersi, che diventa sempre più complicata. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/11/genocidio-srebrenica-identificazione-vittime-oggi/8055647/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Srebrenica, 30 anni dal massacro: il difficile lavoro di chi prova a dare un nome alle vittime
    L'antropologa forense Dragana Vučetić racconta come si identificano i resti di chi è stato ucciso dalle forze serbo-bosniache. Ancora 1000 dispersi
    Angry
    1
    0 Commentarii 0 Distribuiri 2K Views
Sponsorizeaza Paginile