• Francesca Albanese, relatrice ONU, denuncia in un suo ultimo rapporto ( notizia da Il Manifesto di ieri ) la partecipazione all' economia del genocidio in Palestina da parte di molte aziende alimentari, non solo di questo comparto, fra le quali le italiane non sono seconde a nessuna .
    Fare affari con lo Stato di Israele non suscita perplessità, dubbi, mal di testa, problemi di coscienza....in fondo si creano posti di lavoro.
    L' ultimo rapporto della Relatrice ONU ," Dall' economia dell' occupazione all' economia del genocidio", è incentrato su mille aziende, si annoverano anche università ( quella di Edimburgo) , centri di ricerca ( il MIT, così come fiori all' occhiello del nostro made in Italy la Leonardo ( chissà che pianti di contentezza per la presidente del Consiglio,
    donna, mamma, italiana e ...."cristiana" Giorgia Meloni), Google, Amazon, Black Rock... Caterpillar, produttrice dei famosi famigerati bulldozer impiegati per abbattere le abitazioni palestinesi....
    " Tutti loro, dichiara la Relatrice Francesca Albanese, hanno contribuito a violare il diritto di un popolo all' autodeterminazione, a favorire le politiche di annessione dei territori palestinesi e a promuovere l' occupazione, i crimini di appartheid e di genocidio. Leggi penali e civili di differenti giurisdizioni potrebbero essere invocate per accusare in tutta onestà e imparzialità le entità aziendali, altrettanto tutte le altre operanti in altri comparti merceologici, di co - responsabilitá.
    Balocco, Ferrero, Bauli, Pan Ducale, Colussi, Balconi...sono alcuni marchi di aziende che commerciano con lo Stato di Israele.....Cosa risponderebbero i loro alti dirigenti?
    " Commerciamo con i burberi sionisti confidando di placare un poco la loro ira con i nostri prodotti dolciari ".
    E le maestranze..?
    Francesca Albanese, relatrice ONU, denuncia in un suo ultimo rapporto ( notizia da Il Manifesto di ieri ) la partecipazione all' economia del genocidio in Palestina da parte di molte aziende alimentari, non solo di questo comparto, fra le quali le italiane non sono seconde a nessuna . Fare affari con lo Stato di Israele non suscita perplessità, dubbi, mal di testa, problemi di coscienza....in fondo si creano posti di lavoro. L' ultimo rapporto della Relatrice ONU ," Dall' economia dell' occupazione all' economia del genocidio", è incentrato su mille aziende, si annoverano anche università ( quella di Edimburgo) , centri di ricerca ( il MIT, così come fiori all' occhiello del nostro made in Italy la Leonardo ( chissà che pianti di contentezza per la presidente del Consiglio, donna, mamma, italiana e ...."cristiana" Giorgia Meloni), Google, Amazon, Black Rock... Caterpillar, produttrice dei famosi famigerati bulldozer impiegati per abbattere le abitazioni palestinesi.... " Tutti loro, dichiara la Relatrice Francesca Albanese, hanno contribuito a violare il diritto di un popolo all' autodeterminazione, a favorire le politiche di annessione dei territori palestinesi e a promuovere l' occupazione, i crimini di appartheid e di genocidio. Leggi penali e civili di differenti giurisdizioni potrebbero essere invocate per accusare in tutta onestà e imparzialità le entità aziendali, altrettanto tutte le altre operanti in altri comparti merceologici, di co - responsabilitá. Balocco, Ferrero, Bauli, Pan Ducale, Colussi, Balconi...sono alcuni marchi di aziende che commerciano con lo Stato di Israele.....Cosa risponderebbero i loro alti dirigenti? " Commerciamo con i burberi sionisti confidando di placare un poco la loro ira con i nostri prodotti dolciari ". E le maestranze..?
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  • Meloni "L'arma nucleare in mano all'Iran una minaccia per tutti noi"
    ROMA (ITALPRESS) - "Noi sappiamo che oggi c'è una minaccia e che bisogna lavorare per disinnescarla. Siamo tutti convinti che vada disinnescata con delle negoziazioni, ma un tentativo è stato fatto e purtroppo non si è arrivati al risultato". Così la premier Giorgia Meloni, parlando del conflitto tra Iran e Israele al termine del G7 in Canada, rispondendo a chi le chiedeva un commento sulle parole del cancelliere Friedrich Merz, secondo cui Israele "sta facendo il lavoro sporco per tutti noi". "Penso che sia possibile oggi - aggiunge - uno scenario diverso in cui si arriva a delle negoziazioni e si arriva all'obiettivo che tutti condividiamo, che è la rinuncia da parte dell'Iran a essere una potenza nucleare. Sono d'accordo sul fatto - aggiunge - che l'Iran come potenza nucleare non sarebbe una minaccia solamente per Israele, sarebbe una minaccia anche per tutti noi".

    https://www.youtube.com/watch?v=D14k40w5zjM
    Meloni "L'arma nucleare in mano all'Iran una minaccia per tutti noi" ROMA (ITALPRESS) - "Noi sappiamo che oggi c'è una minaccia e che bisogna lavorare per disinnescarla. Siamo tutti convinti che vada disinnescata con delle negoziazioni, ma un tentativo è stato fatto e purtroppo non si è arrivati al risultato". Così la premier Giorgia Meloni, parlando del conflitto tra Iran e Israele al termine del G7 in Canada, rispondendo a chi le chiedeva un commento sulle parole del cancelliere Friedrich Merz, secondo cui Israele "sta facendo il lavoro sporco per tutti noi". "Penso che sia possibile oggi - aggiunge - uno scenario diverso in cui si arriva a delle negoziazioni e si arriva all'obiettivo che tutti condividiamo, che è la rinuncia da parte dell'Iran a essere una potenza nucleare. Sono d'accordo sul fatto - aggiunge - che l'Iran come potenza nucleare non sarebbe una minaccia solamente per Israele, sarebbe una minaccia anche per tutti noi". https://www.youtube.com/watch?v=D14k40w5zjM
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  • +++ CAMPAGNA SULLA INTERRUZIONE DEL TERMINE DELLA PRESCRIZIONE PER RECUPERARE GLI STIPENDI SOSPESI +++

    Cari Amici, lo Studio Legale FUSI ha già depositato circa 100 ricorsi presso i Tribunali del Lavoro italiani per recuperare gli stipendi sospesi a causa della mancata vaccinazione AntiSars CoV-2.

    Sappiamo che molti di Voi intendono ancora aspettare prima di fare ricorso. Tuttavia, più scorre il tempo, e piu vi è il rischio di vedere decaduto e prescritto il diritto di rivolgersi al Tribunale.

    Pertanto, dal 1 Agosto 2025 inizieremo a inviare per PEC le richieste di restituzione degli stipendi ai propri datori di lavoro, con il fine di interrompere il termine prescrizionale in modo che ricominci a scorre di nuovo ripartendo da zero, e poter così serenamente attendere prima di prendere una eventuale decisione di ricorre in Tribunale, eliminando ansie e paure.

    Chi è interessato, dal 1 AGOSTO 2025, potrà contattare il mio Studio alla seguente email: emanuele_fusi@yahoo.it.

    Buona gionata.

    Avv. Emanuele FUSI
    +++ CAMPAGNA SULLA INTERRUZIONE DEL TERMINE DELLA PRESCRIZIONE PER RECUPERARE GLI STIPENDI SOSPESI +++ Cari Amici, lo Studio Legale FUSI ha già depositato circa 100 ricorsi presso i Tribunali del Lavoro italiani per recuperare gli stipendi sospesi a causa della mancata vaccinazione AntiSars CoV-2. Sappiamo che molti di Voi intendono ancora aspettare prima di fare ricorso. Tuttavia, più scorre il tempo, e piu vi è il rischio di vedere decaduto e prescritto il diritto di rivolgersi al Tribunale. Pertanto, dal 1 Agosto 2025 inizieremo a inviare per PEC le richieste di restituzione degli stipendi ai propri datori di lavoro, con il fine di interrompere il termine prescrizionale in modo che ricominci a scorre di nuovo ripartendo da zero, e poter così serenamente attendere prima di prendere una eventuale decisione di ricorre in Tribunale, eliminando ansie e paure. Chi è interessato, dal 1 AGOSTO 2025, potrà contattare il mio Studio alla seguente email: emanuele_fusi@yahoo.it. Buona gionata. Avv. Emanuele FUSI
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  • Rilanciamo: Milano, martedì 24 giugno - ore 19.00, presidio in Piazza dei Mercanti

    Stop war, stop war on journalism

    I diritti da esportare. L'infermiera Nayirah e le armi di distruzione di massa irachene. La provetta di Colin Powell, sventolata in mondovisione. La minaccia del terrore e le torri cadute. Le bombe chimiche di Damasco. L'unica democrazia del Medio Oriente. Il genocidio che non esiste. Il pericolo del programma nucleare iraniano.

    Anni spesi a ripetere il falso nel tentativo di giustificare la guerra e di addomesticare, con un certo successo, l'opinione pubblica. È questo il lavoro del giornalista di regime, imboccato da società di "pubbliche relazioni" e dai servizi della macchina imperiale.

    Ma la natura ripugnante degli interventi umanitari dei B-52 che, oggi come allora, sorvolano Diego Garcia, non puoi nasconderla per sempre. Viene a galla, smascherata dal coraggio degli oltre duecento giornalisti palestinesi assassinati insieme alla propria gente dalle truppe di occupazione. Vacilla, sotto il peso di contraddizioni evidenti, davanti alla resistenza dei popoli

    Ma cede anche davanti a chi non si rassegna al degrado di una professione, quella del reporter, divenuta quasi solo megafono del potere. Davanti a chi, anche a costo della propria vita, ancora documenta liberamente e ha la forza di "chiamare le cose con il proprio nome", nonostante le minacce, nonostante la censura.

    L'iniziativa è promossa dal Comitato Assange Italia
    https://t.me/canalemiracolomilano
    Rilanciamo: 🗓️📌 Milano, martedì 24 giugno - ore 19.00, presidio in Piazza dei Mercanti Stop war, stop war on journalism I diritti da esportare. L'infermiera Nayirah e le armi di distruzione di massa irachene. La provetta di Colin Powell, sventolata in mondovisione. La minaccia del terrore e le torri cadute. Le bombe chimiche di Damasco. L'unica democrazia del Medio Oriente. Il genocidio che non esiste. Il pericolo del programma nucleare iraniano. Anni spesi a ripetere il falso nel tentativo di giustificare la guerra e di addomesticare, con un certo successo, l'opinione pubblica. È questo il lavoro del giornalista di regime, imboccato da società di "pubbliche relazioni" e dai servizi della macchina imperiale. Ma la natura ripugnante degli interventi umanitari dei B-52 che, oggi come allora, sorvolano Diego Garcia, non puoi nasconderla per sempre. Viene a galla, smascherata dal coraggio degli oltre duecento giornalisti palestinesi assassinati insieme alla propria gente dalle truppe di occupazione. Vacilla, sotto il peso di contraddizioni evidenti, davanti alla resistenza dei popoli 🇵🇸 Ma cede anche davanti a chi non si rassegna al degrado di una professione, quella del reporter, divenuta quasi solo megafono del potere. Davanti a chi, anche a costo della propria vita, ancora documenta liberamente e ha la forza di "chiamare le cose con il proprio nome", nonostante le minacce, nonostante la censura. L'iniziativa è promossa dal Comitato Assange Italia https://t.me/canalemiracolomilano
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  • PERCHÈ GLI INSEGNANTI NON STANNO 36 ORE A SETTIMANA IN AULA
    Come accade ogni anno, in questi giorni molti lavoratori non insegnanti invidiano i "3 mesi di vacanza" le "18-22-25 ore a settimana" i "ponti", le "vacanze di Natale e di Pasqua". Ciò che molti non sanno è il fatto che il lavoro che svolge un insegnante non si misura in "ore" e neanche in "giorni".
    L'insegnante non è un impiegato, nonostante negli ultimi 30 anni percepisca uno stipendio di tipo impiegatizio. L'insegnante è un professionista della conoscenza e della formazione. Come tale il suo lavoro non si riduce alle sole ore frontali che trascorre con i propri studenti.
    Dietro ogni ora di lezione, ce n'è una di preparazione con tanto di differenziazione tra i propri studenti, dietro ogni verifica scritta c'è la sua preparazione e soprattutto la correzione, dietro ogni consiglio di classe c'è la preparazione di scrutini, relazioni e , lasciatemelo dire, scartoffie spesso inutili.
    Ridurre il lavoro di un professionista alle sole ore di lezioni in aula è semplicemente offensivo e chi lo fa, sa che sta offendendo nello stesso istante in cui pronuncia quelle frasi fatte.
    Ma anche durante quelle lezioni in aula possiamo dire che non c'è alcun altro mestiere che mette il docente di fronte a 30 alunni da seguire contemporaneamente. Non c'è medico, magisrtrato, avvocato, ingegnere che si relazioni con tutte queste persone insieme, persone speciali che rappresentano il futuro del Paese, persone che ci vengono affidate dai propri genitori.
    Non c'è alcuna altra professione tanto delicata quanto impegnativa che non prevede pause durante la mattinata salvo quelle famose ore buche che nessuno calcola e che servono per i "banali" bisogni fisiologici.
    Tuttavia mi sento di dire che la mia è una professione speciale. nessun'altra professione come quella dell'insegnante consente di lasciare il segno, incidere sulla formazione dei cittadini del futuro, lasciare una eredità culturale non indifferente, nessuna.
    E allora noi insegnanti riponiamo proprio nella specialità della nostra professione quel supplemento emozionale che nessun altro lavoro potrà mai dare. Ciò che l'insegnante "produce" non si misura in metri quadri nè in chilogrammi, quindi perchè il suo lavoro dovrebbe essere misurato in "ore"? Ed è proprio per questo che cerco sempre di evitare di rispondere a certe domande quantificando in ore tutto il lavoro extra che non richiede presenza in aula.
    Prof. Salvo Amato
    PERCHÈ GLI INSEGNANTI NON STANNO 36 ORE A SETTIMANA IN AULA Come accade ogni anno, in questi giorni molti lavoratori non insegnanti invidiano i "3 mesi di vacanza" le "18-22-25 ore a settimana" i "ponti", le "vacanze di Natale e di Pasqua". Ciò che molti non sanno è il fatto che il lavoro che svolge un insegnante non si misura in "ore" e neanche in "giorni". L'insegnante non è un impiegato, nonostante negli ultimi 30 anni percepisca uno stipendio di tipo impiegatizio. L'insegnante è un professionista della conoscenza e della formazione. Come tale il suo lavoro non si riduce alle sole ore frontali che trascorre con i propri studenti. Dietro ogni ora di lezione, ce n'è una di preparazione con tanto di differenziazione tra i propri studenti, dietro ogni verifica scritta c'è la sua preparazione e soprattutto la correzione, dietro ogni consiglio di classe c'è la preparazione di scrutini, relazioni e , lasciatemelo dire, scartoffie spesso inutili. Ridurre il lavoro di un professionista alle sole ore di lezioni in aula è semplicemente offensivo e chi lo fa, sa che sta offendendo nello stesso istante in cui pronuncia quelle frasi fatte. Ma anche durante quelle lezioni in aula possiamo dire che non c'è alcun altro mestiere che mette il docente di fronte a 30 alunni da seguire contemporaneamente. Non c'è medico, magisrtrato, avvocato, ingegnere che si relazioni con tutte queste persone insieme, persone speciali che rappresentano il futuro del Paese, persone che ci vengono affidate dai propri genitori. Non c'è alcuna altra professione tanto delicata quanto impegnativa che non prevede pause durante la mattinata salvo quelle famose ore buche che nessuno calcola e che servono per i "banali" bisogni fisiologici. Tuttavia mi sento di dire che la mia è una professione speciale. nessun'altra professione come quella dell'insegnante consente di lasciare il segno, incidere sulla formazione dei cittadini del futuro, lasciare una eredità culturale non indifferente, nessuna. E allora noi insegnanti riponiamo proprio nella specialità della nostra professione quel supplemento emozionale che nessun altro lavoro potrà mai dare. Ciò che l'insegnante "produce" non si misura in metri quadri nè in chilogrammi, quindi perchè il suo lavoro dovrebbe essere misurato in "ore"? Ed è proprio per questo che cerco sempre di evitare di rispondere a certe domande quantificando in ore tutto il lavoro extra che non richiede presenza in aula. Prof. Salvo Amato
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  • L'AI è già qui e siamo solo agli inizi...
    Microsoft pianifica migliaia di licenziamenti. Ecco come l’intelligenza artificiale sta rimodellando il mercato del lavoro | MilanoFinanza News
    Il colosso tech taglierà migliaia di posti di lavoro nei reparti vendite e in altri team. Mentre aumentano gli investimenti nell’AI, cala il reclutamento di giovani talenti. L’automazione promette efficienza, ma solleva timori per il destino dei lavoratori
    https://www.milanofinanza.it/news/microsoft-pianifica-migliaia-di-licenziamenti-ecco-come-l-intelligenza-artificiale-sta-rimodellando-il-202506191706454264
    L'AI è già qui e siamo solo agli inizi... Microsoft pianifica migliaia di licenziamenti. Ecco come l’intelligenza artificiale sta rimodellando il mercato del lavoro | MilanoFinanza News Il colosso tech taglierà migliaia di posti di lavoro nei reparti vendite e in altri team. Mentre aumentano gli investimenti nell’AI, cala il reclutamento di giovani talenti. L’automazione promette efficienza, ma solleva timori per il destino dei lavoratori https://www.milanofinanza.it/news/microsoft-pianifica-migliaia-di-licenziamenti-ecco-come-l-intelligenza-artificiale-sta-rimodellando-il-202506191706454264
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  • L'AI è già qui e siamo solo agli inizi...
    Microsoft pianifica migliaia di licenziamenti. Ecco come l’intelligenza artificiale sta rimodellando il mercato del lavoro | MilanoFinanza News
    Il colosso tech taglierà migliaia di posti di lavoro nei reparti vendite e in altri team. Mentre aumentano gli investimenti nell’AI, cala il reclutamento di giovani talenti. L’automazione promette efficienza, ma solleva timori per il destino dei lavoratori
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    L'AI è già qui e siamo solo agli inizi... Microsoft pianifica migliaia di licenziamenti. Ecco come l’intelligenza artificiale sta rimodellando il mercato del lavoro | MilanoFinanza News Il colosso tech taglierà migliaia di posti di lavoro nei reparti vendite e in altri team. Mentre aumentano gli investimenti nell’AI, cala il reclutamento di giovani talenti. L’automazione promette efficienza, ma solleva timori per il destino dei lavoratori https://www.milanofinanza.it/news/microsoft-pianifica-migliaia-di-licenziamenti-ecco-come-l-intelligenza-artificiale-sta-rimodellando-il-202506191706454264
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    Il colosso tech taglierà migliaia di posti di lavoro nei reparti vendite e in altri team. Mentre aumentano gli investimenti nell’AI, cala il reclutamento di giovani talenti. L’automazione promette efficienza, ma solleva timori per il destino dei lavoratori
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  • L’intelligenza artificiale generativa trasforma il mondo del lavoro: insegnanti e medici tra i più esposti
    Di Lucio Scribani
    https://www.orizzontescuola.it/lintelligenza-artificiale-generativa-trasforma-il-mondo-del-lavoro-insegnanti-e-medici-tra-i-piu-esposti/
    L’intelligenza artificiale generativa trasforma il mondo del lavoro: insegnanti e medici tra i più esposti Di Lucio Scribani https://www.orizzontescuola.it/lintelligenza-artificiale-generativa-trasforma-il-mondo-del-lavoro-insegnanti-e-medici-tra-i-piu-esposti/
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  • Fiamma Nirenstein su Il Giornale di oggi .
    Secondo Nirenstein è infine giunto il tanto auspicato momento della resa dei conti : la grande svolta per Israele.
    Ha rivolto un appello ai giovani dell' Iran affinché sappiano scorgere in questo momento i segni dei tempi e coerentemente insorgano contro << il potere più liberticida che esista al mondo>> .
    [ non si riferisce ad Israele , tranquilli ] .
    << I crimini, sottolinea Nirenstein, contro il popolo dell' Iran sono passati sotto silenzio.....nel corso dei decenni la hybris del potere degli Ayatollah è diventata quella di un disegno che mira a piegare il mondo per mezzo di alleanze potenti come quella con la Russia e, più nascostamente, con la Cina....Si è avvalso di proxy come gli Hezbollah e gli Houthi, entrambi entusiasti di essere stati adottati da un Iran potente e prossimo ad essere sulla strada della bomba atomica con la quale completare il lavoro dell' Islam che mira ad uccidere gli ebrei e conquistare il mondo......Pensava Khamenei che mai nessuno avrebbe avuto il coraggio di sfidare l' Iran. Invece, il cielo si è rovesciato..... Netanyahu con un suo messaggio ha cercato di indicare una nuova strada di amicizia col popolo dell' Iran, spiegando ad esso che può nascere un mondo di collaborazione internazionale e di amicizia, un futuro privo di odio.... Israele ha capito che il momento era fatale: o la bomba atomica o intervenire adesso>>
    Così Fiamma Nirenstein.
    Insomma, sembra voler dire....: .."Avanti tutta Israele, il futuro è tuo. Niente, nulla, nessuno può arrestare il tuo cammino. Dinnanzi a te solo delle innocue rimostranze verbali che nulla possono nuocere ai tuoi disegni!"
    Da gran tempo una gran parte degli ebrei hanno rinnegato i tre obblighi che la legge ebraica [ halakha ] impone loro affinché abbiano a convivere pacificamente e in concordia con lo Stato presso il quale decidono di dimorare:
    * Obbedire alle leggi dello Stato
    * Pagare le tasse
    * Non creare torbidi, sobillazioni, laddove si prende dimora e portare rispetto per la vita e la proprietà altrui .
    Secondo le Sacre Scritture ebraiche l' ebreo non deve aspirare, tantomeno edificarlo uno Stato, bensì attendere la venuta del Messia, nel frattempo dimorare presso qualsivoglia Stato ottemperando ai tre obblighi.
    Fiamma Nirenstein su Il Giornale di oggi . Secondo Nirenstein è infine giunto il tanto auspicato momento della resa dei conti : la grande svolta per Israele. Ha rivolto un appello ai giovani dell' Iran affinché sappiano scorgere in questo momento i segni dei tempi e coerentemente insorgano contro << il potere più liberticida che esista al mondo>> . [ non si riferisce ad Israele , tranquilli ] . << I crimini, sottolinea Nirenstein, contro il popolo dell' Iran sono passati sotto silenzio.....nel corso dei decenni la hybris del potere degli Ayatollah è diventata quella di un disegno che mira a piegare il mondo per mezzo di alleanze potenti come quella con la Russia e, più nascostamente, con la Cina....Si è avvalso di proxy come gli Hezbollah e gli Houthi, entrambi entusiasti di essere stati adottati da un Iran potente e prossimo ad essere sulla strada della bomba atomica con la quale completare il lavoro dell' Islam che mira ad uccidere gli ebrei e conquistare il mondo......Pensava Khamenei che mai nessuno avrebbe avuto il coraggio di sfidare l' Iran. Invece, il cielo si è rovesciato..... Netanyahu con un suo messaggio ha cercato di indicare una nuova strada di amicizia col popolo dell' Iran, spiegando ad esso che può nascere un mondo di collaborazione internazionale e di amicizia, un futuro privo di odio.... Israele ha capito che il momento era fatale: o la bomba atomica o intervenire adesso>> Così Fiamma Nirenstein. Insomma, sembra voler dire....: .."Avanti tutta Israele, il futuro è tuo. Niente, nulla, nessuno può arrestare il tuo cammino. Dinnanzi a te solo delle innocue rimostranze verbali che nulla possono nuocere ai tuoi disegni!" Da gran tempo una gran parte degli ebrei hanno rinnegato i tre obblighi che la legge ebraica [ halakha ] impone loro affinché abbiano a convivere pacificamente e in concordia con lo Stato presso il quale decidono di dimorare: * Obbedire alle leggi dello Stato * Pagare le tasse * Non creare torbidi, sobillazioni, laddove si prende dimora e portare rispetto per la vita e la proprietà altrui . Secondo le Sacre Scritture ebraiche l' ebreo non deve aspirare, tantomeno edificarlo uno Stato, bensì attendere la venuta del Messia, nel frattempo dimorare presso qualsivoglia Stato ottemperando ai tre obblighi.
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  • QUESTO SIGNIFICA PARLARE CHIARO!

    Milano, il video di una donna multata scatena il web: “Non posso più lavorare, resto sul divano”
    Sta facendo il giro dei social il video di una signora multata a Milano, visibilmente furiosa per una sanzione da 173 euro con sospensione della guida.
    Il motivo? Violazione delle nuove regole sull’Area B e C, che limitano l'accesso ai veicoli più inquinanti senza abbonamento o permesso.

    Nel video, la donna accusa le istituzioni di colpire chi lavora onestamente, denunciando i costi di trasporto in città, la difficoltà a spostarsi senza auto e il paradosso di “dover pagare per inquinare”.

    “Non posso più usare la macchina per andare a lavorare, da domani resto sul divano. Mi tocca chiedere l’ADI.”

    Una sfuriata accesa, tra frustrazione sociale e disagio reale, che ha acceso un acceso dibattito tra chi si indigna, chi si riconosce… e chi ironizza.

    Fonte: TikTok @laribelle077

    #Milano #AreaB #AreaC #multa #trasporti #viabilità #sfuriatavirale #verbale #cittàeautomobili #ADI #reddito #costonellavorare #mobilitàurbana #dissatadigente #videoVirale #milanosocial #mammeelavoro
    QUESTO SIGNIFICA PARLARE CHIARO! Milano, il video di una donna multata scatena il web: “Non posso più lavorare, resto sul divano” 🚗💥📹 Sta facendo il giro dei social il video di una signora multata a Milano, visibilmente furiosa per una sanzione da 173 euro con sospensione della guida. 🎙️ Il motivo? Violazione delle nuove regole sull’Area B e C, che limitano l'accesso ai veicoli più inquinanti senza abbonamento o permesso. Nel video, la donna accusa le istituzioni di colpire chi lavora onestamente, denunciando i costi di trasporto in città, la difficoltà a spostarsi senza auto e il paradosso di “dover pagare per inquinare”. 🗣️ “Non posso più usare la macchina per andare a lavorare, da domani resto sul divano. Mi tocca chiedere l’ADI.” Una sfuriata accesa, tra frustrazione sociale e disagio reale, che ha acceso un acceso dibattito tra chi si indigna, chi si riconosce… e chi ironizza. Fonte: TikTok @laribelle077 #Milano #AreaB #AreaC #multa #trasporti #viabilità #sfuriatavirale #verbale #cittàeautomobili #ADI #reddito #costonellavorare #mobilitàurbana #dissatadigente #videoVirale #milanosocial #mammeelavoro
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