• CITTÀ PUBBLICA E CASE PER TUTTI!

    Abbiamo una sfida collettiva qui a Milano che non può più essere rimandata. È la stessa che investe tutte le principali città italiane: ripensare radicalmente le politiche dell’abitare.

    Non si tratta semplicemente di spazi vuoti o di affitti troppo alti: parliamo del diritto a una vita dignitosa per tutti, giovani e anziani, precari e studenti, famiglie e persone sole.

    Il 3 luglio scendiamo in piazza per dire basta a caro affitti, sfratti, sgomberi e speculazione immobiliare.
    Piazzale Lodi (MM3) | Ore 18:30

    Una manifestazione cittadina con sindacati inquilini, studenti, comitati, spazi sociali, reti territoriali, associazioni civiche e forze politiche: uniti e unite per il diritto alla casa e alla città.

    Questa è anche un’occasione per fare squadra , perché solo insieme possiamo costruire una Milano che metta al centro le persone, e non i profitti.

    PARTECIPA. CONDIVIDI. ORGANIZZATI.

    #3luglioMilano #DirittoAllaCasa #CittàPubblica #CaroAffitti #StopSfratti #SpeculazioneZero #CasePerTutti #TettoAgliAffitti #StudentatiPubblici #QuartieriAccessibili #RecuperoCasePopolari #WelfareMetropolitano #AltaTensioneAbitativa #DirittiSociali #milanosolidale
    📢 CITTÀ PUBBLICA E CASE PER TUTTI! 🏘️✊ Abbiamo una sfida collettiva qui a Milano che non può più essere rimandata. È la stessa che investe tutte le principali città italiane: ripensare radicalmente le politiche dell’abitare. Non si tratta semplicemente di spazi vuoti o di affitti troppo alti: parliamo del diritto a una vita dignitosa per tutti, giovani e anziani, precari e studenti, famiglie e persone sole. 🗓️ Il 3 luglio scendiamo in piazza per dire basta a caro affitti, sfratti, sgomberi e speculazione immobiliare. 📍 Piazzale Lodi (MM3) | 🕡 Ore 18:30 Una manifestazione cittadina con sindacati inquilini, studenti, comitati, spazi sociali, reti territoriali, associazioni civiche e forze politiche: uniti e unite per il diritto alla casa e alla città. Questa è anche un’occasione per fare squadra 🤝, perché solo insieme possiamo costruire una Milano che metta al centro le persone, e non i profitti. 🚩 PARTECIPA. CONDIVIDI. ORGANIZZATI. #3luglioMilano #DirittoAllaCasa #CittàPubblica #CaroAffitti #StopSfratti #SpeculazioneZero #CasePerTutti #TettoAgliAffitti #StudentatiPubblici #QuartieriAccessibili #RecuperoCasePopolari #WelfareMetropolitano #AltaTensioneAbitativa #DirittiSociali #milanosolidale
    Like
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 39 Visualizzazioni
  • Francesca Albanese all’evento per Gaza: “Dire che non è genocidio ma solo crimini di guerra è ignoranza giuridica”
    “Quando capiranno di essere stati esecutori materiali di un genocidio, gli israeliani vivranno anni molto bui”. Francesca Albanese alla manifestazione per Gaza - Video

    “Oggi la Palestina è un test, è un banco di prova sul quale si gioca l’umanità e la legalità non solo per i palestinesi e gli israeliani, ma per tutti noi“. Così Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati dal 1967, ha concluso un intervento appassionato e rigoroso alla manifestazione “Non in mio nome”, organizzata dall’associazione Schierarsi il 28 giugno a Roma. Una piazza gremitissima ha ascoltato le sue parole come un appello alla coscienza collettiva, in un evento nato per esprimere solidarietà al popolo palestinese, denunciare le atrocità commesse da Israele a Gaza e in Cisgiordania e sostenere l’azione umanitaria di Medici Senza Frontiere.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/29/gaza-francesca-albanese-genocidio-israele/8043677/
    Francesca Albanese all’evento per Gaza: “Dire che non è genocidio ma solo crimini di guerra è ignoranza giuridica” “Quando capiranno di essere stati esecutori materiali di un genocidio, gli israeliani vivranno anni molto bui”. Francesca Albanese alla manifestazione per Gaza - Video “Oggi la Palestina è un test, è un banco di prova sul quale si gioca l’umanità e la legalità non solo per i palestinesi e gli israeliani, ma per tutti noi“. Così Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati dal 1967, ha concluso un intervento appassionato e rigoroso alla manifestazione “Non in mio nome”, organizzata dall’associazione Schierarsi il 28 giugno a Roma. Una piazza gremitissima ha ascoltato le sue parole come un appello alla coscienza collettiva, in un evento nato per esprimere solidarietà al popolo palestinese, denunciare le atrocità commesse da Israele a Gaza e in Cisgiordania e sostenere l’azione umanitaria di Medici Senza Frontiere. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/29/gaza-francesca-albanese-genocidio-israele/8043677/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    “I palestinesi resistono, ma gli israeliani pagheranno il prezzo del genocidio" Francesca Albanese alla manifestazione per Gaza - Video
    “Quando capiranno di essere stati esecutori materiali di un genocidio, gli israeliani vivranno anni molto bui”. Francesca Albanese alla manifestazione per Gaza - Video
    Like
    2
    0 Commenti 0 Condivisioni 185 Visualizzazioni
  • Stop War on Journalism | Piazza dei Mercanti, Milano
    24 Giugno 2025

    Oggi abbiamo dato voce a un’urgenza che non può più essere ignorata:
    la ricerca della verità come atto politico
    l’attacco sistematico al giornalismo libero, nei conflitti armati e nelle nostre democrazie

    Post completo + reportage:

    https://www.facebook.com/share/p/18q7BwYe5Y/

    #StopWarOnJournalism
    #JulianAssange
    #LibertàDiStampa
    #VeritàEDemocrazia
    #DirittiUmani
    #NoCensura
    #GiornalismoLibero
    #FreedomOfThePress
    #PeaceThroughTruth
    🎥🕊️ Stop War on Journalism | 📍 Piazza dei Mercanti, Milano 🗓️ 24 Giugno 2025 Oggi abbiamo dato voce a un’urgenza che non può più essere ignorata: 🔎 la ricerca della verità come atto politico 📛 l’attacco sistematico al giornalismo libero, nei conflitti armati e nelle nostre democrazie 📷 Post completo + reportage: https://www.facebook.com/share/p/18q7BwYe5Y/ #StopWarOnJournalism #JulianAssange #LibertàDiStampa #VeritàEDemocrazia #DirittiUmani #NoCensura #GiornalismoLibero #FreedomOfThePress #PeaceThroughTruth
    0 Commenti 0 Condivisioni 477 Visualizzazioni
  • Rilanciamo: Milano, martedì 24 giugno - ore 19.00, presidio in Piazza dei Mercanti

    Stop war, stop war on journalism

    I diritti da esportare. L'infermiera Nayirah e le armi di distruzione di massa irachene. La provetta di Colin Powell, sventolata in mondovisione. La minaccia del terrore e le torri cadute. Le bombe chimiche di Damasco. L'unica democrazia del Medio Oriente. Il genocidio che non esiste. Il pericolo del programma nucleare iraniano.

    Anni spesi a ripetere il falso nel tentativo di giustificare la guerra e di addomesticare, con un certo successo, l'opinione pubblica. È questo il lavoro del giornalista di regime, imboccato da società di "pubbliche relazioni" e dai servizi della macchina imperiale.

    Ma la natura ripugnante degli interventi umanitari dei B-52 che, oggi come allora, sorvolano Diego Garcia, non puoi nasconderla per sempre. Viene a galla, smascherata dal coraggio degli oltre duecento giornalisti palestinesi assassinati insieme alla propria gente dalle truppe di occupazione. Vacilla, sotto il peso di contraddizioni evidenti, davanti alla resistenza dei popoli

    Ma cede anche davanti a chi non si rassegna al degrado di una professione, quella del reporter, divenuta quasi solo megafono del potere. Davanti a chi, anche a costo della propria vita, ancora documenta liberamente e ha la forza di "chiamare le cose con il proprio nome", nonostante le minacce, nonostante la censura.

    L'iniziativa è promossa dal Comitato Assange Italia
    https://t.me/canalemiracolomilano
    Rilanciamo: 🗓️📌 Milano, martedì 24 giugno - ore 19.00, presidio in Piazza dei Mercanti Stop war, stop war on journalism I diritti da esportare. L'infermiera Nayirah e le armi di distruzione di massa irachene. La provetta di Colin Powell, sventolata in mondovisione. La minaccia del terrore e le torri cadute. Le bombe chimiche di Damasco. L'unica democrazia del Medio Oriente. Il genocidio che non esiste. Il pericolo del programma nucleare iraniano. Anni spesi a ripetere il falso nel tentativo di giustificare la guerra e di addomesticare, con un certo successo, l'opinione pubblica. È questo il lavoro del giornalista di regime, imboccato da società di "pubbliche relazioni" e dai servizi della macchina imperiale. Ma la natura ripugnante degli interventi umanitari dei B-52 che, oggi come allora, sorvolano Diego Garcia, non puoi nasconderla per sempre. Viene a galla, smascherata dal coraggio degli oltre duecento giornalisti palestinesi assassinati insieme alla propria gente dalle truppe di occupazione. Vacilla, sotto il peso di contraddizioni evidenti, davanti alla resistenza dei popoli 🇵🇸 Ma cede anche davanti a chi non si rassegna al degrado di una professione, quella del reporter, divenuta quasi solo megafono del potere. Davanti a chi, anche a costo della propria vita, ancora documenta liberamente e ha la forza di "chiamare le cose con il proprio nome", nonostante le minacce, nonostante la censura. L'iniziativa è promossa dal Comitato Assange Italia https://t.me/canalemiracolomilano
    Like
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 236 Visualizzazioni
  • QUESTO NON E' ACCETTABILE!
    Blog | Striscia di Gaza: Khuza’a rasa completamente al suolo dall’esercito israeliano
    L'analisi di immagini satellitari conferma la totale distruzione di Khuza'a, città di 11.000 abitanti nel sud della Striscia di Gaza, da parte di Israele.

    Attraverso l’analisi di immagini satellitari e la validazione di video, Amnesty International ha potuto confermare che nelle ultime due settimane di maggio ciò che restava della città di Khuza’a, nel sud della Striscia di Gaza, è stato completamente raso al suolo dalle forze israeliane. In una precedente ricerca, l’organizzazione per i diritti umani aveva documentato l’indiscriminata distruzione di terreni agricoli e centri abitati, senza necessità militari, allo scopo di espandere la “zona cuscinetto” israeliana lungo il perimetro orientale della Striscia di Gaza.

    Ora di Khuza’a, che una volta aveva 11.000 abitanti ed era al centro della parte più fertile della Striscia di Gaza, non resta più nulla: questa è un’altra prova del piano israeliano di imporre condizioni di vita intese a causare la distruzione fisica della popolazione palestinese, in violazione dell’articolo 2.3 della Convenzione sul genocidio.

    Le immagini satellitari del 17 maggio – giorno del lancio dell’operazione israeliana “Carri di Gedeone” – analizzate da Amnesty International mostrano mezzi militari pesanti entrare a Khuza’a. Il 20 maggio il gruppo armato palestinese Jihad islamica ha annunciato di averne colpito uno. Ma la dimensione della distruzione che ne è seguita non ha avuto niente a che fare con quelli che vengono abitualmente chiamati “scontri”.

    Il 27 maggio immagini riprese da un drone e diffuse sulle piattaforme social hanno mostrato, in modo inequivocabile, che nei giorni precedenti quasi tutta Khuza’a era stata distrutta. Un’altra prova, un video validato da Amnesty International, mostra tre bulldozer demolire in tutta tranquillità tre edifici. Del resto, il 25 maggio il comandante militare israeliano Dor Yoetz, in un messaggio alle truppe, aveva comunicato l’obiettivo di “eliminare i terroristi nei pressi di Khirbat Ikhza’a [il nome di Khuza’a in ebraico]”. Alcuni giorni dopo, ha reso noto che il nemico era stato sconfitto e che “Khirbat Ikhza’a non esiste più”.
    ⁠ 
    Il 31 maggio la municipalità di Khuza’a ha dichiarato, sulla sua pagina Facebook, che “la quantità delle distruzioni è superiore al previsto, la città è completamente fuori servizio”. L’impatto è stato devastante soprattutto per chi, dopo le ampie distruzioni della fine del 2023 e dell’inizio del 2024, era tornato a Khuza’a per ricostruire le proprie abitazioni e provare a rendere nuovamente coltivabili i terreni.

    English:

    Blog | Gaza Strip: Khuza’a Completely Razed to the Ground by the Israeli Military

    Satellite imagery analysis confirms the total destruction of Khuza’a, a town of 11,000 inhabitants in the southern Gaza Strip, by Israel.

    Through the analysis of satellite images and verification of videos, Amnesty International has confirmed that over the last two weeks of May, what remained of the town of Khuza’a, in the southern Gaza Strip, was completely leveled by Israeli forces. In previous research, the human rights organization had documented the indiscriminate destruction of agricultural land and residential areas—without military necessity—to expand the Israeli "buffer zone" along the eastern perimeter of the Gaza Strip.

    Now, nothing remains of Khuza’a, which was once home to 11,000 people and situated in the heart of Gaza’s most fertile land. This serves as further evidence of Israel’s plan to impose living conditions intended to bring about the physical destruction of the Palestinian population, in violation of Article 2.3 of the Genocide Convention.

    Satellite images from May 17—the day Israel launched its "Chariots of Gideon" operation—analyzed by Amnesty International show heavy military vehicles entering Khuza’a. On May 20, the Palestinian armed group Islamic Jihad announced it had struck one of them. However, the scale of destruction that followed bore no resemblance to what is commonly referred to as "clashes."

    On May 27, drone footage shared on social media platforms clearly showed that in the preceding days, nearly all of Khuza’a had been destroyed. Further evidence, a video verified by Amnesty International, shows three bulldozers calmly demolishing three buildings. Moreover, on May 25, Israeli military commander Dor Yoetz, in a message to troops, stated the objective was to "eliminate terrorists near Khirbat Ikhza’a" (the Hebrew name for Khuza’a). Days later, he announced that the enemy had been defeated and that "Khirbat Ikhza’a no longer exists."

    On May 31, the Khuza’a municipality declared on its Facebook page that "the scale of destruction exceeds expectations; the town is completely non-functional." The impact has been particularly devastating for those who, after the widespread destruction in late 2023 and early 2024, had returned to Khuza’a to rebuild their homes and attempt to restore the land for cultivation.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/23/khuza-distrutta-israele-striscia-gaza-immagine-satellitari-amnesty/8029523/
    QUESTO NON E' ACCETTABILE! Blog | Striscia di Gaza: Khuza’a rasa completamente al suolo dall’esercito israeliano L'analisi di immagini satellitari conferma la totale distruzione di Khuza'a, città di 11.000 abitanti nel sud della Striscia di Gaza, da parte di Israele. Attraverso l’analisi di immagini satellitari e la validazione di video, Amnesty International ha potuto confermare che nelle ultime due settimane di maggio ciò che restava della città di Khuza’a, nel sud della Striscia di Gaza, è stato completamente raso al suolo dalle forze israeliane. In una precedente ricerca, l’organizzazione per i diritti umani aveva documentato l’indiscriminata distruzione di terreni agricoli e centri abitati, senza necessità militari, allo scopo di espandere la “zona cuscinetto” israeliana lungo il perimetro orientale della Striscia di Gaza. Ora di Khuza’a, che una volta aveva 11.000 abitanti ed era al centro della parte più fertile della Striscia di Gaza, non resta più nulla: questa è un’altra prova del piano israeliano di imporre condizioni di vita intese a causare la distruzione fisica della popolazione palestinese, in violazione dell’articolo 2.3 della Convenzione sul genocidio. Le immagini satellitari del 17 maggio – giorno del lancio dell’operazione israeliana “Carri di Gedeone” – analizzate da Amnesty International mostrano mezzi militari pesanti entrare a Khuza’a. Il 20 maggio il gruppo armato palestinese Jihad islamica ha annunciato di averne colpito uno. Ma la dimensione della distruzione che ne è seguita non ha avuto niente a che fare con quelli che vengono abitualmente chiamati “scontri”. Il 27 maggio immagini riprese da un drone e diffuse sulle piattaforme social hanno mostrato, in modo inequivocabile, che nei giorni precedenti quasi tutta Khuza’a era stata distrutta. Un’altra prova, un video validato da Amnesty International, mostra tre bulldozer demolire in tutta tranquillità tre edifici. Del resto, il 25 maggio il comandante militare israeliano Dor Yoetz, in un messaggio alle truppe, aveva comunicato l’obiettivo di “eliminare i terroristi nei pressi di Khirbat Ikhza’a [il nome di Khuza’a in ebraico]”. Alcuni giorni dopo, ha reso noto che il nemico era stato sconfitto e che “Khirbat Ikhza’a non esiste più”. ⁠  Il 31 maggio la municipalità di Khuza’a ha dichiarato, sulla sua pagina Facebook, che “la quantità delle distruzioni è superiore al previsto, la città è completamente fuori servizio”. L’impatto è stato devastante soprattutto per chi, dopo le ampie distruzioni della fine del 2023 e dell’inizio del 2024, era tornato a Khuza’a per ricostruire le proprie abitazioni e provare a rendere nuovamente coltivabili i terreni. English: Blog | Gaza Strip: Khuza’a Completely Razed to the Ground by the Israeli Military Satellite imagery analysis confirms the total destruction of Khuza’a, a town of 11,000 inhabitants in the southern Gaza Strip, by Israel. Through the analysis of satellite images and verification of videos, Amnesty International has confirmed that over the last two weeks of May, what remained of the town of Khuza’a, in the southern Gaza Strip, was completely leveled by Israeli forces. In previous research, the human rights organization had documented the indiscriminate destruction of agricultural land and residential areas—without military necessity—to expand the Israeli "buffer zone" along the eastern perimeter of the Gaza Strip. Now, nothing remains of Khuza’a, which was once home to 11,000 people and situated in the heart of Gaza’s most fertile land. This serves as further evidence of Israel’s plan to impose living conditions intended to bring about the physical destruction of the Palestinian population, in violation of Article 2.3 of the Genocide Convention. Satellite images from May 17—the day Israel launched its "Chariots of Gideon" operation—analyzed by Amnesty International show heavy military vehicles entering Khuza’a. On May 20, the Palestinian armed group Islamic Jihad announced it had struck one of them. However, the scale of destruction that followed bore no resemblance to what is commonly referred to as "clashes." On May 27, drone footage shared on social media platforms clearly showed that in the preceding days, nearly all of Khuza’a had been destroyed. Further evidence, a video verified by Amnesty International, shows three bulldozers calmly demolishing three buildings. Moreover, on May 25, Israeli military commander Dor Yoetz, in a message to troops, stated the objective was to "eliminate terrorists near Khirbat Ikhza’a" (the Hebrew name for Khuza’a). Days later, he announced that the enemy had been defeated and that "Khirbat Ikhza’a no longer exists." On May 31, the Khuza’a municipality declared on its Facebook page that "the scale of destruction exceeds expectations; the town is completely non-functional." The impact has been particularly devastating for those who, after the widespread destruction in late 2023 and early 2024, had returned to Khuza’a to rebuild their homes and attempt to restore the land for cultivation. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/23/khuza-distrutta-israele-striscia-gaza-immagine-satellitari-amnesty/8029523/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Blog | Striscia di Gaza: Khuza’a rasa completamente al suolo dall’esercito israeliano
    L'analisi di immagini satellitari conferma la totale distruzione di Khuza'a, città di 11.000 abitanti nel sud della Striscia di Gaza, da parte di Israele
    Angry
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 323 Visualizzazioni
  • Martina Pastorelli sull'aborto in UK.
    Leggi come quella inglese che depenalizza l’aborto senza limiti di tempo creano l’humus per le violazioni civili vissute in questi anni: se un essere umano non è inviolabile, non restano solide basi per difendere i nostri diritti, che diventano soggetti ai potenti di turno.

    Source: https://x.com/CathVoicesITA/status/1936309366354780182
    Martina Pastorelli sull'aborto in UK. Leggi come quella inglese che depenalizza l’aborto senza limiti di tempo creano l’humus per le violazioni civili vissute in questi anni: se un essere umano non è inviolabile, non restano solide basi per difendere i nostri diritti, che diventano soggetti ai potenti di turno. Source: https://x.com/CathVoicesITA/status/1936309366354780182
    Like
    2
    0 Commenti 0 Condivisioni 152 Visualizzazioni 3
  • SALVA LA DATA
    Lunedì 23 giugno – Ore 19:00
    Su IGNIS Tv

    Una testimonianza potente. Una voce fuori dal coro. Una verità da ascoltare.
    In diretta con noi Paola Fara, autrice del libro che sta facendo riflettere l’Italia:
    **“Gocce dello stesso mare. In cammino con i danneggiati del vaccino anti Covid-19”.

    Un’intervista da non perdere, per chi ha a cuore la verità, la giustizia e il coraggio di chi, nel silenzio generale, ha subito – e continua a subire – le conseguenze di scelte imposte in nome dell’emergenza.

    Storie vere di dolore e invisibilità.
    Un viaggio umano tra coscienze dimenticate.
    Una riflessione profonda sui diritti sospesi, sulle parole mai dette e su una memoria collettiva da ricostruire.

    Condividi, partecipa, ascolta.
    Perché solo dando voce a chi non ce l’ha, possiamo davvero voltare pagina.

    Lunedì 23 giugno alle 19:00 – solo su IGNIS Tv
    #GocceDelloStessoMare #PaolaFara #IGNISTv #VeritàEDiritti #PostCovid #DanneggiatiDaVaccino #LibertàDiAscoltare #IntervistaEsclusiva #VeritàScomode

    https://www.youtube.com/live/6yQ78nMVnqg?si=2kfpWhZZknHz6b6H
    SALVA LA DATA 🚨 📺 Lunedì 23 giugno – Ore 19:00 🕖 Su IGNIS Tv 🎤 Una testimonianza potente. Una voce fuori dal coro. Una verità da ascoltare. In diretta con noi Paola Fara, autrice del libro che sta facendo riflettere l’Italia: 📘 **“Gocce dello stesso mare. In cammino con i danneggiati del vaccino anti Covid-19”. Un’intervista da non perdere, per chi ha a cuore la verità, la giustizia e il coraggio di chi, nel silenzio generale, ha subito – e continua a subire – le conseguenze di scelte imposte in nome dell’emergenza. 💔 Storie vere di dolore e invisibilità. 🧭 Un viaggio umano tra coscienze dimenticate. ⚖️ Una riflessione profonda sui diritti sospesi, sulle parole mai dette e su una memoria collettiva da ricostruire. 👉 Condividi, partecipa, ascolta. Perché solo dando voce a chi non ce l’ha, possiamo davvero voltare pagina. 📲 Lunedì 23 giugno alle 19:00 – solo su IGNIS Tv #GocceDelloStessoMare #PaolaFara #IGNISTv #VeritàEDiritti #PostCovid #DanneggiatiDaVaccino #LibertàDiAscoltare #IntervistaEsclusiva #VeritàScomode https://www.youtube.com/live/6yQ78nMVnqg?si=2kfpWhZZknHz6b6H
    Like
    3
    0 Commenti 0 Condivisioni 404 Visualizzazioni
  • Stop MILANO – Tel Aviv

    Capisco bene che ognuno abbia le proprie sensibilità e appartenenze politiche. Ma ci sono istanze che vanno trattate al di sopra delle bandiere e delle convinzioni individuali.

    È questa la politica in cui credo: quella capace di gettare il cuore oltre l’ostacolo, quando serve.
    Per questo oggi, sotto il sole cocente di giugno, ho deciso di passare a trovare alcuni amici del Movimento 5 Stelle Milano al banchetto in Viale Papiniano, per dare sostegno pieno a una causa che considero giusta e urgente: lo scioglimento del gemellaggio tra la nostra città e Tel Aviv.
    Non è un gesto di chiusura, né una costruzione di muri. Al contrario, è un segnale — chiaro, politico, civile — da parte di una città che non può continuare a vivere di rendita sulla propria memoria antifascista. Milano, città medaglia d’oro alla Resistenza, ha oggi l’occasione di mostrare coerenza e coraggio.
    Il tempo dei messaggi simbolici forti è adesso. Non si tratta di appartenenze, ma di giustizia. Le urne verranno, ma oggi dobbiamo decidere se vogliamo stare zitti o alzare la testa.

    Firma anche tu per chiedere la revoca del gemellaggio tra Milano e Tel Aviv


    https://partecipazione.comune.milano.it/initiatives/i-296

    Chi può firmare:

    Residenti a Milano o City Users (studenti, domiciliati, lavoratori)
    Dai 16 anni in su
    Accesso con SPID o CIE
    Obiettivo: 1000 firme

    Al raggiungimento, il Consiglio Comunale sarà obbligato a discutere la petizione entro 3 mesi.

    Perché chiediamo la revoca del gemellaggio?

    Perché Tel Aviv oggi rappresenta uno Stato responsabile di crimini di guerra, bombardamenti sui civili, assedio continuo a Gaza, apartheid e violazioni sistematiche dei diritti umani.
    Mantenere questo gemellaggio equivale a chiudere gli occhi, a legittimare una realtà di oppressione, a non prendere posizione.

    Milano non può restare neutrale.
    Milano deve scegliere da che parte stare.

    Milano merita di tornare in alto, non solo per l’economia o per il calcio. Ma per la sua capacità di dare segnali forti, per essere ancora una città guida sul piano morale, democratico e umano.
    La pace va costruita dal basso. E se davvero vogliamo essere adulti nella politica e nella storia, cominciamo da qui.
    Io ho firmato. E tu?

    #StopGemellaggio #MilanoTelAviv #MilanoPerLaGiustizia #FreePalestine #DirittiUmani #NoApartheid #MilanoSolidale #CittadiniAttivi #GiustiziaOra #StopMILANOTelAviv #firmaanchetu
    🔴 Stop MILANO – Tel Aviv Capisco bene che ognuno abbia le proprie sensibilità e appartenenze politiche. Ma ci sono istanze che vanno trattate al di sopra delle bandiere e delle convinzioni individuali. È questa la politica in cui credo: quella capace di gettare il cuore oltre l’ostacolo, quando serve. Per questo oggi, sotto il sole cocente di giugno, ho deciso di passare a trovare alcuni amici del Movimento 5 Stelle Milano al banchetto in Viale Papiniano, per dare sostegno pieno a una causa che considero giusta e urgente: lo scioglimento del gemellaggio tra la nostra città e Tel Aviv. Non è un gesto di chiusura, né una costruzione di muri. Al contrario, è un segnale — chiaro, politico, civile — da parte di una città che non può continuare a vivere di rendita sulla propria memoria antifascista. Milano, città medaglia d’oro alla Resistenza, ha oggi l’occasione di mostrare coerenza e coraggio. Il tempo dei messaggi simbolici forti è adesso. Non si tratta di appartenenze, ma di giustizia. Le urne verranno, ma oggi dobbiamo decidere se vogliamo stare zitti o alzare la testa. ✍️ Firma anche tu per chiedere la revoca del gemellaggio tra Milano e Tel Aviv 👉 https://partecipazione.comune.milano.it/initiatives/i-296 📌 Chi può firmare: ✔️ Residenti a Milano o City Users (studenti, domiciliati, lavoratori) ✔️ Dai 16 anni in su ✔️ Accesso con SPID o CIE 🎯 Obiettivo: 1000 firme 📆 Al raggiungimento, il Consiglio Comunale sarà obbligato a discutere la petizione entro 3 mesi. ❓ Perché chiediamo la revoca del gemellaggio? Perché Tel Aviv oggi rappresenta uno Stato responsabile di crimini di guerra, bombardamenti sui civili, assedio continuo a Gaza, apartheid e violazioni sistematiche dei diritti umani. Mantenere questo gemellaggio equivale a chiudere gli occhi, a legittimare una realtà di oppressione, a non prendere posizione. 👉Milano non può restare neutrale. 👉Milano deve scegliere da che parte stare. Milano merita di tornare in alto, non solo per l’economia o per il calcio. Ma per la sua capacità di dare segnali forti, per essere ancora una città guida sul piano morale, democratico e umano. La pace va costruita dal basso. E se davvero vogliamo essere adulti nella politica e nella storia, cominciamo da qui. Io ho firmato. E tu? #StopGemellaggio #MilanoTelAviv #MilanoPerLaGiustizia #FreePalestine #DirittiUmani #NoApartheid #MilanoSolidale #CittadiniAttivi #GiustiziaOra #StopMILANOTelAviv #firmaanchetu
    0 Commenti 0 Condivisioni 839 Visualizzazioni
  • INFORMATIVE E MODELLI CON PROCEDURA DI LEGGI VIGENTI,
    PER EVITARE LA "VACCINAZIONE" IN OGNI FASCIA DI ETÀ

    Canale ufficiale:
    https://t.me/consensoinfo

    Si esorta a contribuire di diffondere le due liste informative, prodotte dal Gruppo Operativo del Comitato Fortitudo Italia.
    Raccolgono procedure legali, modelli e link con riferimenti normativi di Leggi Vigenti per:

    Genitori che decidono di NON vaccinare i propri figli

    Lavoratori e cittadini che scelgono di NON vaccinarsi per lavorare, svolgere attività fisica o sociale

    Link " Informative e modelli"

    Lista n.1 – Informative e modelli per i Genitori che decidono di NON vaccinare i propri figli

    https://t.me/consensoinfo/212

    Lista n.2 – Informative e modelli per chi sceglie di NON vaccinarsi in ambito sanitario, scolastico, lavorativo , sportivo, associativo, .....

    https://t.me/consensoinfo/552

    Riferimento normativo principale:
    LEGGE 219/2017 – sul CONSENSO LIBERO E INFORMATO

    In Italia, non esiste un obbligo vaccinale generalizzato.
    È possibile esercitare i propri Diritti nel rispetto delle Leggi vigenti.

    Per chi desidera supporto diretto:
    Contatti e Referenti regionali del Comitato Fortitudo Italia

    https://t.me/comitatofortitudo/19102

    Informa, tutela, agisci consapevolmente.
    Il sapere è potere. Il Consenso è un Diritto.
    📋📌 INFORMATIVE E MODELLI CON PROCEDURA DI LEGGI VIGENTI, PER EVITARE LA "VACCINAZIONE" IN OGNI FASCIA DI ETÀ 🔴 Canale ufficiale: https://t.me/consensoinfo Si esorta a contribuire di diffondere le due liste informative, prodotte dal Gruppo Operativo del Comitato Fortitudo Italia. Raccolgono procedure legali, modelli e link con riferimenti normativi di Leggi Vigenti per: ✅ Genitori che decidono di NON vaccinare i propri figli ✅ Lavoratori e cittadini che scelgono di NON vaccinarsi per lavorare, svolgere attività fisica o sociale 📌 Link " Informative e modelli" 🔴 Lista n.1 – Informative e modelli per i Genitori che decidono di NON vaccinare i propri figli 👇👇👇 https://t.me/consensoinfo/212 🔴 Lista n.2 – Informative e modelli per chi sceglie di NON vaccinarsi in ambito sanitario, scolastico, lavorativo , sportivo, associativo, ..... 👇👇👇 https://t.me/consensoinfo/552 📎 Riferimento normativo principale: LEGGE 219/2017 – sul CONSENSO LIBERO E INFORMATO 📌 In Italia, non esiste un obbligo vaccinale generalizzato. È possibile esercitare i propri Diritti nel rispetto delle Leggi vigenti. 📞 Per chi desidera supporto diretto: Contatti e Referenti regionali del Comitato Fortitudo Italia 👇👇👇 https://t.me/comitatofortitudo/19102 Informa, tutela, agisci consapevolmente. Il sapere è potere. Il Consenso è un Diritto.
    T.ME
    LEGGE 219/2017 CONSENSO INFORMATO
    Gruppo Operativo Comitato Fortitudo Italia
    Like
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 381 Visualizzazioni
  • diritti dei lavoratori...
    #iononvoto #IoNonDimentico
    diritti dei lavoratori... #iononvoto #IoNonDimentico
    Angry
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 137 Visualizzazioni
Altri risultati