• DAI TACCHI ALLA SEDIA A ROTELLE DOPO IL 2021: "DICEVANO CHE ERA TUTTA UNA MIA QUESTIONE MENTALE".
    Si fa fatica a capire che non è strumentalizzazione del dolore, è portare alla luce qualcuno che viene costantemente lasciato all'ombra dell'attenzione mediatica.
    Dal 2021 il tema degli #effettiavversi è un tabù che resta insopportabile ai più e allo stesso tempo rimane una necessità impellente di divulgare la propria storia: quella di qualcuno a cui era stato consigliato un trattamento che poi ha portato a nefaste conseguenze senza che nessuno se ne assumesse la responsabilità.

    La storia di Elisa

    Polarizzare il dibattito diventa la parola d'ordine quando non si può lasciare la libertà di scegliere. Elisa Napolitano non si sente come se avesse scelto liberamente di fare il vaccino che - non - l'avrebbe protetta dal Covid. Questo perché all'epoca in cui scoprì di non aver sviluppato anticorpi dalla malattia naturale (e neppure dalla prima dose) le è stato consigliato di ricorrere a più dosi booster.
    "E' questo quello che mi ha fatto molto arrabbiare: oggi la stessa soluzione viene sconsigliata alle persone con malattie autoimmuni come la mia, perché può scatenare una nuova reazione autoimmune".

    Era tutto qua il surreale dibattito dell'epoca covid: non negare, divulgare i numeri per come erano, assumersi la responsabilità per quelli che loro dicevano essere "fisiologici" effetti avversi.
    Come è finita lo sappiamo: archiviazioni a gogo e tutti che alzano le mani, ma nel frattempo Elisa deve continuare a vivere, benché in sedia a rotelle. "Il mio sistema da quel momento è andato in tilt, è arrivata questa febbre che non andava via e non avevo risposte nonostante i numerosi esami".

    "La febbre non passò più"

    Ovviamente non è arrivata nemmeno la protezione dal covid: "Un mese dopo aver fatto la prima dose l'ho ripreso e l'ha ripreso tutta la mia famiglia, tutti vaccinati", figli inclusi, "poi ho studiato che gli anticorpi naturali mi avrebbero protetto, ma solo in seguito. Fino ad allora sapevo che per la macchina si va dal meccanico e per la salute dal medico, come tutte le persone comuni".
    Di chiarezza non c'è traccia, anche perché nelle considerazioni medico-legali ottenute su sua richiesta, il medico scrive che "attualmente i dati della letteratura scientifica non sono sufficienti a stabilire un nesso causale specifico, per quanto precede nel caso in esame, risulta soddisfatto esclusivamente il criterio cronologico, quindi si ritiene di esprimere parere non favorevole alla concessione del beneficio richiesto", cioè il rimborso per danni.

    "Ma non bisogna arrendersi mai": Elisa lo dice guardando le foto delle sue torte, che ora è troppo faticoso realizzare.
    Nel video l'intervista di Fabio Duranti.

    https://youtu.be/J9xXCdTqnF0?si=DzVME5ZW-G-6YkHW
    DAI TACCHI ALLA SEDIA A ROTELLE DOPO IL 2021: "DICEVANO CHE ERA TUTTA UNA MIA QUESTIONE MENTALE". Si fa fatica a capire che non è strumentalizzazione del dolore, è portare alla luce qualcuno che viene costantemente lasciato all'ombra dell'attenzione mediatica. Dal 2021 il tema degli #effettiavversi è un tabù che resta insopportabile ai più e allo stesso tempo rimane una necessità impellente di divulgare la propria storia: quella di qualcuno a cui era stato consigliato un trattamento che poi ha portato a nefaste conseguenze senza che nessuno se ne assumesse la responsabilità. La storia di Elisa Polarizzare il dibattito diventa la parola d'ordine quando non si può lasciare la libertà di scegliere. Elisa Napolitano non si sente come se avesse scelto liberamente di fare il vaccino che - non - l'avrebbe protetta dal Covid. Questo perché all'epoca in cui scoprì di non aver sviluppato anticorpi dalla malattia naturale (e neppure dalla prima dose) le è stato consigliato di ricorrere a più dosi booster. "E' questo quello che mi ha fatto molto arrabbiare: oggi la stessa soluzione viene sconsigliata alle persone con malattie autoimmuni come la mia, perché può scatenare una nuova reazione autoimmune". Era tutto qua il surreale dibattito dell'epoca covid: non negare, divulgare i numeri per come erano, assumersi la responsabilità per quelli che loro dicevano essere "fisiologici" effetti avversi. Come è finita lo sappiamo: archiviazioni a gogo e tutti che alzano le mani, ma nel frattempo Elisa deve continuare a vivere, benché in sedia a rotelle. "Il mio sistema da quel momento è andato in tilt, è arrivata questa febbre che non andava via e non avevo risposte nonostante i numerosi esami". "La febbre non passò più" Ovviamente non è arrivata nemmeno la protezione dal covid: "Un mese dopo aver fatto la prima dose l'ho ripreso e l'ha ripreso tutta la mia famiglia, tutti vaccinati", figli inclusi, "poi ho studiato che gli anticorpi naturali mi avrebbero protetto, ma solo in seguito. Fino ad allora sapevo che per la macchina si va dal meccanico e per la salute dal medico, come tutte le persone comuni". Di chiarezza non c'è traccia, anche perché nelle considerazioni medico-legali ottenute su sua richiesta, il medico scrive che "attualmente i dati della letteratura scientifica non sono sufficienti a stabilire un nesso causale specifico, per quanto precede nel caso in esame, risulta soddisfatto esclusivamente il criterio cronologico, quindi si ritiene di esprimere parere non favorevole alla concessione del beneficio richiesto", cioè il rimborso per danni. "Ma non bisogna arrendersi mai": Elisa lo dice guardando le foto delle sue torte, che ora è troppo faticoso realizzare. Nel video l'intervista di Fabio Duranti. https://youtu.be/J9xXCdTqnF0?si=DzVME5ZW-G-6YkHW
    Angry
    1
    0 Reacties 0 aandelen 1K Views
  • La pandemia è stato una prova generale di colpo di stato totalitario della Elite mondialista.

    Ecco il testo integrale dell'intervista:

    L’intervista
    ANDREA ZHOK
    «No, non possiamo chiudere il capitolo della pandemia»
    Il filosofo: «Le ingiustizie di quella stagione devono ancora essere sanate. Cosa peggiore, l’esperimento autoritario che allora si aprì in Occidente rischia di essere solo agli inizi»

    di FABIO DRAGONI

    Andrea Zhok, professore di Filosofia morale all’Università degli studi di Milano: «I risarcimenti alle vittime e la sanzione delle gravi ingiustizie sono le spalle da voltare alla stagione della pandemia».
    Eppure la volontà pare inspiegabilmente latente, la critica di gestione pandemica è ancora un tabù.
    «È comprensibile, da settant’anni in qua tendiamo ad assimilare la memoria storica. Riflessi condizionati, in questo riflettere e contrapporre eventi passati deve provare fastidio, discredito per un’epoca di cui si è deciso di essere stati parte».
    Ora, la coazione quasi etica a “voltare pagina” impedisce di rendere giustizia a quanti furono penalizzati da provvedimenti illiberali. Così si rinuncia a porre rimedio. E si rinuncia, anche, a consolidare i fondamenti democratici: l’uso di poteri straordinari in tempi ordinari è diventato una possibilità.
    La morale collettiva si è rotta, e i torti che continuano a infierire meritano giustizia.

    Morale, che vuol dire?
    «L’aspetto morale centrale riguarda un’ingiustizia profonda, mai riconosciuta e tantomeno sanata. La pandemia, in particolare il 15% della popolazione italiana – coloro che, per vari motivi, hanno scelto di non vaccinarsi o non vaccinarsi dopo i figli – è stato sottoposto a un bullismo istituzionale e sociale di proporzioni inedite. Non semplicemente con esclusione da luoghi vari, ma proprio su campagna di deliberata denigrazione. Processo di “chiarificazione amico/nemico” ben orchestrato in cui rappresentanti istituzionali e media, insieme a medici, esperti, officer, supervisori di vario tipo, non solo si sono resi attori, ma hanno attivamente sostenuto l’idea che fosse giusto colpire i non allineati e che non si potesse loro concedere voce, rispetto o tolleranza. Il meccanismo psicologico e sociale messo in atto è quello tipico di ogni persecuzione».

    Una persecuzione?
    «Sì. E proprio perché questo meccanismo è stato a lungo attivo, e ha prodotto danni pesanti (che sono tuttora presenti), sarebbe necessario riconoscerli pubblicamente e moralmente. È un’esigenza morale e civile di verità, ma anche psicologica e sociale. Non si può “passare oltre” come se nulla fosse stato».

    Perché?
    «Perché questi torti, queste ferite, sono rimaste aperte. Nessuno ha chiesto scusa, nessuno ha cercato di ristabilire il diritto a esistere, socialmente e simbolicamente, delle persone così colpite».

    E allora?
    «Bisogna ricominciare dalla verità dei fatti e dei comportamenti. Non si è trattato solo di una serie di decisioni pubbliche più o meno discutibili. Le istituzioni sono andate ben oltre, nella direzione di una campagna sistematica di marginalizzazione del dissenso. Questa è la verità che deve venire alla luce, e di cui si deve rispondere».

    E invece?
    «Nessun tentativo di rielaborazione collettiva. Tutto sotto il tappeto, in attesa che il tempo cancelli i ricordi. Il fatto è che questa ferita non rimarginata è rimasta sana, e continua a ritornare sull’argomento. La rimozione non basta».

    Le paure anche le motivazioni sono rimaste
    «Le conseguenze pratiche della gestione antidemocratica della pandemia sono molte e altrettanto rilevanti. Sul piano istituzionale, il Parlamento è stato esautorato; sul piano giudiziario, si è rivelato incapace di far valere fondamentali diritti costituzionali; sul piano mediatico, si è realizzato un controllo totale dell’informazione, con la messa al bando del dissenso e la sua criminalizzazione; sul piano culturale, si è attivata una spinta alla conformizzazione sociale e alla delazione; sul piano economico, si sono discriminati i lavoratori e imposti obblighi arbitrari, producendo la perdita del reddito. Si sono prodotti danni sanitari, psicologici e traumatici e tutt’oggi ci sono costi persistenti. E che dire dell’impatto psicologico sulle giovani generazioni? Preadolescenti e adolescenti, costretti a lockdown, distanza, distanziamenti e isolamenti, con l’uso della pandemia come tassa obbligata di depressione, ansia, insonnia, isolamento, suicidio e abbandono scolastico. Gli psicologi che lavorano con loro confermano: il sistema di supporto psicologico è già collassato».

    E anche chi non ha avuto traumi, dice che qualcosa è cambiato.
    «Tutti, anche chi è stato meno coinvolto, ha visto mutare radicalmente l’ambiente, l’aria che si respira. Una fetta della popolazione ha smesso di avere fiducia nelle istituzioni, nei media, nella giustizia, nella scienza. È emerso un problema di controllo capillare dell’informazione. Una delle cose emblematiche di quell’evento, rimossa e non discussa, è proprio l’uso sistematico del “fact checking” come dispositivo di manipolazione».

    Le parole della scienza.
    «Sì. E anche l’uso propagandistico della “scienza”, evocata come “autorità indiscutibile”, che però è stata contraddetta sistematicamente dai fatti. La gestione della pandemia è stata una guerra psicologica in piena regola. E ora? Ora, secondo Zhok, «è da lì (da quella data) che il sistema occidentale non riesce più a tornare a una dimensione ordinaria».

    La militarizzazione è un’eredità della pandemia?
    «In Germania alcuni documenti ufficiali hanno reso noto che gli strumenti di controllo della pandemia erano già stati predisposti nel 2012: test di simulazione, documenti e testimonianze confermano la presenza di esperti militari e rappresentanti della Nato nei comitati scientifici, giustificata dalla possibilità di un attacco batteriologico. Indipendentemente da dove il virus che oggi sembri accreditato essere artificiale – ciò che accaduto è stato un cambiamento di paradigma politico».

    A proposito di lockdown, Neil Ferguson ed epidemiologi britannici ebbero a dire: “la Cina è un regime comunista e parlò di uno. Non riusciremmo a farlo in Europa, ah, abbiamo provato. E poi l’Italia lo ha fatto. E si è messo così come potevano farlo».
    Per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale le società occidentali sono state sottoposte a meccanismi di sorveglianza e controllo degni di uno stato totalitario. Una trasformazione è stata gestita con una violenza senza precedenti. L’intimidazione è stata massiccia, sostenuta da organismi sanitari, ministri, talk show, stampa e riviste scientifiche».

    E chi ha provato a opporsi?
    «È stato deriso, criminalizzato, censurato. I media, le piattaforme, i social hanno selezionato sistematicamente le fonti e le opinioni da pubblicare. L’informazione è stata appaltata a “verificatori indipendenti”, che nel 90% dei casi hanno agito come censori. Il dissenso è diventato un reato».

    Cosa significa oggi?
    «Che non si tratta solo di una parentesi. Il problema è che questo esperimento autoritario rischia di essere solo agli inizi. Oggi abbiamo ancora stati di emergenza prorogati in molti Paesi occidentali. E resta la tendenza a criminalizzare il dissenso: ancora oggi in Germania le manifestazioni vengono vietate, in Italia molti professionisti sono stati sospesi o radiati, i media censurano posizioni “controverse”, i social censurano voci dissonanti. La democrazia occidentale non si è ripresa».
    La pandemia è stato una prova generale di colpo di stato totalitario della Elite mondialista. Ecco il testo integrale dell'intervista: L’intervista ANDREA ZHOK «No, non possiamo chiudere il capitolo della pandemia» Il filosofo: «Le ingiustizie di quella stagione devono ancora essere sanate. Cosa peggiore, l’esperimento autoritario che allora si aprì in Occidente rischia di essere solo agli inizi» di FABIO DRAGONI Andrea Zhok, professore di Filosofia morale all’Università degli studi di Milano: «I risarcimenti alle vittime e la sanzione delle gravi ingiustizie sono le spalle da voltare alla stagione della pandemia». Eppure la volontà pare inspiegabilmente latente, la critica di gestione pandemica è ancora un tabù. «È comprensibile, da settant’anni in qua tendiamo ad assimilare la memoria storica. Riflessi condizionati, in questo riflettere e contrapporre eventi passati deve provare fastidio, discredito per un’epoca di cui si è deciso di essere stati parte». Ora, la coazione quasi etica a “voltare pagina” impedisce di rendere giustizia a quanti furono penalizzati da provvedimenti illiberali. Così si rinuncia a porre rimedio. E si rinuncia, anche, a consolidare i fondamenti democratici: l’uso di poteri straordinari in tempi ordinari è diventato una possibilità. La morale collettiva si è rotta, e i torti che continuano a infierire meritano giustizia. Morale, che vuol dire? «L’aspetto morale centrale riguarda un’ingiustizia profonda, mai riconosciuta e tantomeno sanata. La pandemia, in particolare il 15% della popolazione italiana – coloro che, per vari motivi, hanno scelto di non vaccinarsi o non vaccinarsi dopo i figli – è stato sottoposto a un bullismo istituzionale e sociale di proporzioni inedite. Non semplicemente con esclusione da luoghi vari, ma proprio su campagna di deliberata denigrazione. Processo di “chiarificazione amico/nemico” ben orchestrato in cui rappresentanti istituzionali e media, insieme a medici, esperti, officer, supervisori di vario tipo, non solo si sono resi attori, ma hanno attivamente sostenuto l’idea che fosse giusto colpire i non allineati e che non si potesse loro concedere voce, rispetto o tolleranza. Il meccanismo psicologico e sociale messo in atto è quello tipico di ogni persecuzione». Una persecuzione? «Sì. E proprio perché questo meccanismo è stato a lungo attivo, e ha prodotto danni pesanti (che sono tuttora presenti), sarebbe necessario riconoscerli pubblicamente e moralmente. È un’esigenza morale e civile di verità, ma anche psicologica e sociale. Non si può “passare oltre” come se nulla fosse stato». Perché? «Perché questi torti, queste ferite, sono rimaste aperte. Nessuno ha chiesto scusa, nessuno ha cercato di ristabilire il diritto a esistere, socialmente e simbolicamente, delle persone così colpite». E allora? «Bisogna ricominciare dalla verità dei fatti e dei comportamenti. Non si è trattato solo di una serie di decisioni pubbliche più o meno discutibili. Le istituzioni sono andate ben oltre, nella direzione di una campagna sistematica di marginalizzazione del dissenso. Questa è la verità che deve venire alla luce, e di cui si deve rispondere». E invece? «Nessun tentativo di rielaborazione collettiva. Tutto sotto il tappeto, in attesa che il tempo cancelli i ricordi. Il fatto è che questa ferita non rimarginata è rimasta sana, e continua a ritornare sull’argomento. La rimozione non basta». Le paure anche le motivazioni sono rimaste «Le conseguenze pratiche della gestione antidemocratica della pandemia sono molte e altrettanto rilevanti. Sul piano istituzionale, il Parlamento è stato esautorato; sul piano giudiziario, si è rivelato incapace di far valere fondamentali diritti costituzionali; sul piano mediatico, si è realizzato un controllo totale dell’informazione, con la messa al bando del dissenso e la sua criminalizzazione; sul piano culturale, si è attivata una spinta alla conformizzazione sociale e alla delazione; sul piano economico, si sono discriminati i lavoratori e imposti obblighi arbitrari, producendo la perdita del reddito. Si sono prodotti danni sanitari, psicologici e traumatici e tutt’oggi ci sono costi persistenti. E che dire dell’impatto psicologico sulle giovani generazioni? Preadolescenti e adolescenti, costretti a lockdown, distanza, distanziamenti e isolamenti, con l’uso della pandemia come tassa obbligata di depressione, ansia, insonnia, isolamento, suicidio e abbandono scolastico. Gli psicologi che lavorano con loro confermano: il sistema di supporto psicologico è già collassato». E anche chi non ha avuto traumi, dice che qualcosa è cambiato. «Tutti, anche chi è stato meno coinvolto, ha visto mutare radicalmente l’ambiente, l’aria che si respira. Una fetta della popolazione ha smesso di avere fiducia nelle istituzioni, nei media, nella giustizia, nella scienza. È emerso un problema di controllo capillare dell’informazione. Una delle cose emblematiche di quell’evento, rimossa e non discussa, è proprio l’uso sistematico del “fact checking” come dispositivo di manipolazione». Le parole della scienza. «Sì. E anche l’uso propagandistico della “scienza”, evocata come “autorità indiscutibile”, che però è stata contraddetta sistematicamente dai fatti. La gestione della pandemia è stata una guerra psicologica in piena regola. E ora? Ora, secondo Zhok, «è da lì (da quella data) che il sistema occidentale non riesce più a tornare a una dimensione ordinaria». La militarizzazione è un’eredità della pandemia? «In Germania alcuni documenti ufficiali hanno reso noto che gli strumenti di controllo della pandemia erano già stati predisposti nel 2012: test di simulazione, documenti e testimonianze confermano la presenza di esperti militari e rappresentanti della Nato nei comitati scientifici, giustificata dalla possibilità di un attacco batteriologico. Indipendentemente da dove il virus che oggi sembri accreditato essere artificiale – ciò che accaduto è stato un cambiamento di paradigma politico». A proposito di lockdown, Neil Ferguson ed epidemiologi britannici ebbero a dire: “la Cina è un regime comunista e parlò di uno. Non riusciremmo a farlo in Europa, ah, abbiamo provato. E poi l’Italia lo ha fatto. E si è messo così come potevano farlo». Per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale le società occidentali sono state sottoposte a meccanismi di sorveglianza e controllo degni di uno stato totalitario. Una trasformazione è stata gestita con una violenza senza precedenti. L’intimidazione è stata massiccia, sostenuta da organismi sanitari, ministri, talk show, stampa e riviste scientifiche». E chi ha provato a opporsi? «È stato deriso, criminalizzato, censurato. I media, le piattaforme, i social hanno selezionato sistematicamente le fonti e le opinioni da pubblicare. L’informazione è stata appaltata a “verificatori indipendenti”, che nel 90% dei casi hanno agito come censori. Il dissenso è diventato un reato». Cosa significa oggi? «Che non si tratta solo di una parentesi. Il problema è che questo esperimento autoritario rischia di essere solo agli inizi. Oggi abbiamo ancora stati di emergenza prorogati in molti Paesi occidentali. E resta la tendenza a criminalizzare il dissenso: ancora oggi in Germania le manifestazioni vengono vietate, in Italia molti professionisti sono stati sospesi o radiati, i media censurano posizioni “controverse”, i social censurano voci dissonanti. La democrazia occidentale non si è ripresa».
    Like
    3
    1 Reacties 0 aandelen 1K Views
  • FAUCI SMASCHERATO DA 17 PROCURATORI GENERALI PER CRIMINI CONTRO L'UMANITÀ. di Agostino Conte

    Sta succedendo
    Diciassette procuratori generali degli stati si stanno muovendo contro Fauci, armati delle prove che ha progettato il COVID-19, ha mentito al Congresso e ha aiutato il PCC a scatenare un'arma biologica sul mondo.

    Questa è una guerra, non solo contro un singolo uomo, ma contro l'intera macchina che rappresenta. Fauci non stava "ingannando". Stava eseguendo un piano decennale di guerra psicologica, controllo demografico e sottomissione biologica delle persone.

    Biden ha cercato di proteggerlo. In un atto disperato, ha concesso una grazia preventiva e totale prima che i processi potessero iniziare. Questo da solo lo dimostra: Fauci era colpevole, e il deep state lo sapeva. Ma le accuse a livello statale non possono essere graziate. I procuratori generali stanno sfondando il muro di protezione, pronti a distruggere questo mostro.

    FAUCI HA GESTITO L'INTERA OPERAZIONE

    Il COVID non è stato un incidente. È stata un'operazione programmata. Fauci stava finanziando la ricerca sulle armi biologiche con guadagno di funzione in laboratori segreti finanziati dagli Stati Uniti in tutto il mondo. Ucraina. Cina. E altro ancora.

    Non era solo. NIH, CDC, OMS... erano tutti coinvolti. Anni prima del COVID, Fauci aveva contribuito a redigere l'intero progetto.

    Evento 201 (ottobre 2019): una simulazione della pandemia.
    Previsione per il 2017: Fauci aveva promesso un'epidemia a sorpresa sotto Trump.
    Rockefeller Lockstep Plan (2010): una strategia pre-scritta per una dittatura alimentata dalla pandemia.

    Fauci non ha mai "reagito" a una crisi. L'ha orchestrata.

    HA MENTITO. HA INSABBIATO TUTTO. HA UCCISO MILIONI DI PERSONE.

    Fauci ha diretto la campagna per mettere a tacere la teoria della fuga di notizie dai laboratori. Ha usato riviste scientifiche come armi, corrotto i media e utilizzato email trapelate per nascondere la verità. Ha bloccato l'ivermectina e l'idrossiclorochina, permettendo morti di massa per incrementare le vendite di vaccini.

    Questo è stato un omicidio perpetrato tramite la politica.

    I VACCINI ERANO UNA RETE DI CONTROLLO, NON UNA CURA

    Le iniezioni non erano medicine, erano armi. Creata su contratto militare, la tecnologia mRNA era stata progettata per modificare geneticamente la popolazione.

    Picchi di morti di massa. Arresti cardiaci. Sistemi immunitari al collasso.
    Tutto insabbiato dagli stessi media da lui controllati.

    FAUCI = CRIMINALE DI GUERRA BIOLOGICO

    Ha imposto una sostanza sperimentale a miliardi di persone. Non si è trattato di incompetenza, ma di genocidio intenzionale. E ora gli Stati Uniti stanno reagendo. Con conseguenze anche per chi l'ha sostenuto in Europa.

    I procuratori generali degli Stati stanno presentando accuse di associazione a delinquere, cospirazione, falsa testimonianza e crimini contro l'umanità. La finta grazia di Biden è inutile in questo caso.

    La gente è stanca di aspettare le prove di questo genocidio ma le prove stanno arrivando.

    FAUCI EXPOSED BY 17 STATE ATTORNEYS GENERAL FOR CRIMES AGAINST HUMANITY. by Agostino Conte

    It’s Happening
    Seventeen state attorneys general are moving against Fauci, armed with evidence that he engineered COVID-19, lied to Congress, and helped the CCP unleash a bioweapon on the world.

    This is a war, not just against one man, but against the entire machine he represents. Fauci wasn’t “cheating.” He was executing a decades-long plan of psychological warfare, population control, and biological subjugation of the people.

    Biden tried to protect him. In an act of desperation, he issued a preemptive and full pardon before the trials could begin. That alone proves it: Fauci was guilty, and the deep state knew it. But state-level charges cannot be pardoned. The attorneys general are breaking through the protective wall, ready to destroy this monster.

    FAUCI RUN THE ENTIRE OPERATION

    COVID wasn’t an accident. It was a planned operation. Fauci was funding gain-of-function bioweapons research in secret US-funded labs around the world. Ukraine. China. And more.

    He wasn’t alone. NIH, CDC, WHO… they were all in on it. Years before COVID, Fauci helped draft the entire project.

    Event 201 (October 2019): A simulation of the pandemic.
    Prediction for 2017: Fauci promised a surprise outbreak under Trump.
    Rockefeller Lockstep Plan (2010): A pre-written strategy for a pandemic-fueled dictatorship.

    Fauci never “reacted” to a crisis. He orchestrated it.

    HE LIED. HE COVERED UP. HE KILLED MILLIONS.

    Fauci led the campaign to silence the lab leak theory. He weaponized scientific journals, bribed the media, and used leaked emails to hide the truth. He blocked ivermectin and hydroxychloroquine, allowing mass deaths to boost vaccine sales.

    This was murder through politics.

    VACCINES WERE A CONTROL NET, NOT A CURE

    The shots were not medicine, they were weapons. Created under military contract, the mRNA technology was designed to genetically modify the population.

    Mass death spikes. Cardiac arrests. Immune systems collapsed.
    All covered up by the very media he controlled.

    FAUCI = BIOLOGICAL WAR CRIMINAL

    He forced an experimental substance on billions of people. This was not incompetence, it was intentional genocide. And now the United States is fighting back. With consequences also for those who supported him in Europe.

    State attorneys general are filing charges of conspiracy, conspiracy, perjury and crimes against humanity. Biden's fake pardon is useless in this case.

    People are tired of waiting for evidence of this genocide but the evidence is coming
    FAUCI SMASCHERATO DA 17 PROCURATORI GENERALI PER CRIMINI CONTRO L'UMANITÀ. di Agostino Conte Sta succedendo Diciassette procuratori generali degli stati si stanno muovendo contro Fauci, armati delle prove che ha progettato il COVID-19, ha mentito al Congresso e ha aiutato il PCC a scatenare un'arma biologica sul mondo. Questa è una guerra, non solo contro un singolo uomo, ma contro l'intera macchina che rappresenta. Fauci non stava "ingannando". Stava eseguendo un piano decennale di guerra psicologica, controllo demografico e sottomissione biologica delle persone. Biden ha cercato di proteggerlo. In un atto disperato, ha concesso una grazia preventiva e totale prima che i processi potessero iniziare. Questo da solo lo dimostra: Fauci era colpevole, e il deep state lo sapeva. Ma le accuse a livello statale non possono essere graziate. I procuratori generali stanno sfondando il muro di protezione, pronti a distruggere questo mostro. FAUCI HA GESTITO L'INTERA OPERAZIONE Il COVID non è stato un incidente. È stata un'operazione programmata. Fauci stava finanziando la ricerca sulle armi biologiche con guadagno di funzione in laboratori segreti finanziati dagli Stati Uniti in tutto il mondo. Ucraina. Cina. E altro ancora. Non era solo. NIH, CDC, OMS... erano tutti coinvolti. Anni prima del COVID, Fauci aveva contribuito a redigere l'intero progetto. Evento 201 (ottobre 2019): una simulazione della pandemia. Previsione per il 2017: Fauci aveva promesso un'epidemia a sorpresa sotto Trump. Rockefeller Lockstep Plan (2010): una strategia pre-scritta per una dittatura alimentata dalla pandemia. Fauci non ha mai "reagito" a una crisi. L'ha orchestrata. HA MENTITO. HA INSABBIATO TUTTO. HA UCCISO MILIONI DI PERSONE. Fauci ha diretto la campagna per mettere a tacere la teoria della fuga di notizie dai laboratori. Ha usato riviste scientifiche come armi, corrotto i media e utilizzato email trapelate per nascondere la verità. Ha bloccato l'ivermectina e l'idrossiclorochina, permettendo morti di massa per incrementare le vendite di vaccini. Questo è stato un omicidio perpetrato tramite la politica. I VACCINI ERANO UNA RETE DI CONTROLLO, NON UNA CURA Le iniezioni non erano medicine, erano armi. Creata su contratto militare, la tecnologia mRNA era stata progettata per modificare geneticamente la popolazione. Picchi di morti di massa. Arresti cardiaci. Sistemi immunitari al collasso. Tutto insabbiato dagli stessi media da lui controllati. FAUCI = CRIMINALE DI GUERRA BIOLOGICO Ha imposto una sostanza sperimentale a miliardi di persone. Non si è trattato di incompetenza, ma di genocidio intenzionale. E ora gli Stati Uniti stanno reagendo. Con conseguenze anche per chi l'ha sostenuto in Europa. I procuratori generali degli Stati stanno presentando accuse di associazione a delinquere, cospirazione, falsa testimonianza e crimini contro l'umanità. La finta grazia di Biden è inutile in questo caso. La gente è stanca di aspettare le prove di questo genocidio ma le prove stanno arrivando. FAUCI EXPOSED BY 17 STATE ATTORNEYS GENERAL FOR CRIMES AGAINST HUMANITY. by Agostino Conte It’s Happening Seventeen state attorneys general are moving against Fauci, armed with evidence that he engineered COVID-19, lied to Congress, and helped the CCP unleash a bioweapon on the world. This is a war, not just against one man, but against the entire machine he represents. Fauci wasn’t “cheating.” He was executing a decades-long plan of psychological warfare, population control, and biological subjugation of the people. Biden tried to protect him. In an act of desperation, he issued a preemptive and full pardon before the trials could begin. That alone proves it: Fauci was guilty, and the deep state knew it. But state-level charges cannot be pardoned. The attorneys general are breaking through the protective wall, ready to destroy this monster. FAUCI RUN THE ENTIRE OPERATION COVID wasn’t an accident. It was a planned operation. Fauci was funding gain-of-function bioweapons research in secret US-funded labs around the world. Ukraine. China. And more. He wasn’t alone. NIH, CDC, WHO… they were all in on it. Years before COVID, Fauci helped draft the entire project. Event 201 (October 2019): A simulation of the pandemic. Prediction for 2017: Fauci promised a surprise outbreak under Trump. Rockefeller Lockstep Plan (2010): A pre-written strategy for a pandemic-fueled dictatorship. Fauci never “reacted” to a crisis. He orchestrated it. HE LIED. HE COVERED UP. HE KILLED MILLIONS. Fauci led the campaign to silence the lab leak theory. He weaponized scientific journals, bribed the media, and used leaked emails to hide the truth. He blocked ivermectin and hydroxychloroquine, allowing mass deaths to boost vaccine sales. This was murder through politics. VACCINES WERE A CONTROL NET, NOT A CURE The shots were not medicine, they were weapons. Created under military contract, the mRNA technology was designed to genetically modify the population. Mass death spikes. Cardiac arrests. Immune systems collapsed. All covered up by the very media he controlled. FAUCI = BIOLOGICAL WAR CRIMINAL He forced an experimental substance on billions of people. This was not incompetence, it was intentional genocide. And now the United States is fighting back. With consequences also for those who supported him in Europe. State attorneys general are filing charges of conspiracy, conspiracy, perjury and crimes against humanity. Biden's fake pardon is useless in this case. People are tired of waiting for evidence of this genocide but the evidence is coming
    Angry
    1
    0 Reacties 0 aandelen 4K Views
  • Prove generali di controllo globale!
    CONTINUA a PAGARE con LA CARTA o il BANCOMAT, ma SAPPI che SENZA CONTANTI non potrai FARE PIU' NULLA.
    MASSIMA CONDIVISIONE!
    ECCO COSA E' SUCCESSO in SPAGNA, PORTOGALLO e SUD della FRANCIA!
    E questa è solo una delle conseguenze.

    Source: https://www.instagram.com/reel/DJCERi2o3NS/?igsh=Z3pueTF2cTB2anlw
    Prove generali di controllo globale! CONTINUA a PAGARE con LA CARTA o il BANCOMAT, ma SAPPI che SENZA CONTANTI non potrai FARE PIU' NULLA. MASSIMA CONDIVISIONE! ECCO COSA E' SUCCESSO in SPAGNA, PORTOGALLO e SUD della FRANCIA! E questa è solo una delle conseguenze. Source: https://www.instagram.com/reel/DJCERi2o3NS/?igsh=Z3pueTF2cTB2anlw
    Love
    Angry
    2
    0 Reacties 0 aandelen 833 Views 3
  • Nel documento ufficiale "Simpsonwood Memo", datato Giugno 2000, la "scienza" era già perfettamente a conoscenza della "correlazione molto significativa" fra vaccini ed autismo: hanno preferito annacquare e silenziare tutto

    In un vecchio documento che doveva rimanere privato, vi è una trascrizione verbale di un incontro svolto alla CDC, che dimostra scientificamente, tramite uno studio svolto, la "relazione statisticamente significativa" fra vaccini ed autismo.

    Eravamo nel 2000: 25 anni fa.

    Ora pensate a tutto quello che hanno fatto dopo con le varie leggi pro vaccini, fino ad arrivare alla criminale Legge Lorenzin ed alla farsa del virus immaginario, essendo perfettamente a conoscenza di questo terribile studio che mette i chiodi sulla bara di tutti questi sieri mortiferi.

    Fatalità: chi fece pubblicare questo documento, Robert F. Kennedy Jr., adesso è nella stanza dei bottoni, ovvero Segretario alla Salute dell'amministrazione Trump. Kennedy può e deve rompere il giochino a questi mostri.

    Il fatto di sapere che questi sieri abbiano conseguenze nefaste su chi li assume, li identifica in un solo modo: demoni maledetti.

    In the official document "Simpsonwood Memo", dated June 2000, "science" was already perfectly aware of the "highly significant correlation" between vaccines and autism: they preferred to water it down and silence everything

    In an old document that was supposed to remain private, there is a verbal transcript of a meeting held at the CDC, which scientifically demonstrates, through a study conducted, the "statistically significant relationship" between vaccines and autism.

    It was 2000: 25 years ago.

    Now think about everything they did afterwards with the various pro-vaccine laws, up to the criminal Lorenzin Law and the farce of the imaginary virus, being perfectly aware of this terrible study that puts the nails in the coffin of all these deadly serums.

    Fatality: the person who published this document, Robert F. Kennedy Jr., is now in the control room, namely Secretary of Health of the Trump administration. Kennedy can and must break the game of these monsters.

    The knowledge that these serums have dire consequences on those who take them identifies them in only one way: cursed demons.

    luogocomune.net

    In_Telegram_Veritas
    Nel documento ufficiale "Simpsonwood Memo", datato Giugno 2000, la "scienza" era già perfettamente a conoscenza della "correlazione molto significativa" fra vaccini ed autismo: hanno preferito annacquare e silenziare tutto In un vecchio documento che doveva rimanere privato, vi è una trascrizione verbale di un incontro svolto alla CDC, che dimostra scientificamente, tramite uno studio svolto, la "relazione statisticamente significativa" fra vaccini ed autismo. Eravamo nel 2000: 25 anni fa. Ora pensate a tutto quello che hanno fatto dopo con le varie leggi pro vaccini, fino ad arrivare alla criminale Legge Lorenzin ed alla farsa del virus immaginario, essendo perfettamente a conoscenza di questo terribile studio che mette i chiodi sulla bara di tutti questi sieri mortiferi. Fatalità: chi fece pubblicare questo documento, Robert F. Kennedy Jr., adesso è nella stanza dei bottoni, ovvero Segretario alla Salute dell'amministrazione Trump. Kennedy può e deve rompere il giochino a questi mostri. Il fatto di sapere che questi sieri abbiano conseguenze nefaste su chi li assume, li identifica in un solo modo: demoni maledetti. In the official document "Simpsonwood Memo", dated June 2000, "science" was already perfectly aware of the "highly significant correlation" between vaccines and autism: they preferred to water it down and silence everything In an old document that was supposed to remain private, there is a verbal transcript of a meeting held at the CDC, which scientifically demonstrates, through a study conducted, the "statistically significant relationship" between vaccines and autism. It was 2000: 25 years ago. Now think about everything they did afterwards with the various pro-vaccine laws, up to the criminal Lorenzin Law and the farce of the imaginary virus, being perfectly aware of this terrible study that puts the nails in the coffin of all these deadly serums. Fatality: the person who published this document, Robert F. Kennedy Jr., is now in the control room, namely Secretary of Health of the Trump administration. Kennedy can and must break the game of these monsters. The knowledge that these serums have dire consequences on those who take them identifies them in only one way: cursed demons. luogocomune.net 🔗 In_Telegram_Veritas
    Angry
    1
    0 Reacties 0 aandelen 3K Views 14
  • “……– Volevo solo dire che tutti i pensieri che hanno enormi conseguenze sono sempre semplici. La mia idea è che se le persone cattive sono collegate tra loro e costituiscono una forza, allora le persone oneste non devono far altro che fare lo stesso. È così semplice...”

    L.N.Tolstoy
    “Guerra e pace”.
    “……– Volevo solo dire che tutti i pensieri che hanno enormi conseguenze sono sempre semplici. La mia idea è che se le persone cattive sono collegate tra loro e costituiscono una forza, allora le persone oneste non devono far altro che fare lo stesso. È così semplice...” L.N.Tolstoy “Guerra e pace”.
    0 Reacties 0 aandelen 500 Views
  • Missili Taurus a Kiev, Mosca: "Ogni attacco sarebbe considerato partecipazione della Germania alle ostilità" - Il Fatto Quotidiano
    L'avvertimento della Russia alla Germania

    Proseguono le polemiche sulla possibile consegna dei missili Taurus all’Ucraina da parte della Germania. Ogni attacco contro la Russia che dovesse essere effettuato utilizzando missili Taurus forniti da Berlino sarebbe considerato da Mosca come “una partecipazione della Germania alle ostilità, con tutte le conseguenze per la Germania” ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, dopo che nei giorni scorsi il futuro cancelliere Friedrich Merz ha aperto alla possibilità di fornire tali armamenti a Kiev. “È impossibile lanciare questi missili da crociera senza l’assistenza diretta dei militari delle forze armate tedesche”, ha aggiunto Zakharova, citata dalla Tass.

    Non ci sono solo le dichiarazioni della Zakharova. “Apparentemente il vertice della cricca fascista dell’Ucraina è arrivato a Parigi per colloqui con Regno Unito, Germania e Francia su quante bare saranno pronti ad accettare dopo lo schieramento di truppe della ‘coalizione dei volenterosi'” scrive su X Dmitry Medvedev, ex presidente russo e attuale numero due del Consiglio di Sicurezza nazionale, commentando le consultazioni in programma a Parigi, con la partecipazione anche degli Usa.

    Nei giorni scorsi l’ambasciatore ucraino in Germania, Oleksij Makejew, aveva dichiarato a Welt Tv di sperare che sotto il nuovo governo guidato da nuovo cancelliere Friedrich Merz, venga assunto rapidamente l’impegno per la consegna. “Il Taurus è un sistema fantastico, di gran lunga superiore ai sistemi russi. E i nostri militari troveranno sicuramente una buona applicazione per questo”.
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/17/missili-taurus-mosca-ogni-attacco-contro-la-russia-sarebbe-considerato-partecipazione-della-germania-alle-ostilita/7956916/
    Missili Taurus a Kiev, Mosca: "Ogni attacco sarebbe considerato partecipazione della Germania alle ostilità" - Il Fatto Quotidiano L'avvertimento della Russia alla Germania Proseguono le polemiche sulla possibile consegna dei missili Taurus all’Ucraina da parte della Germania. Ogni attacco contro la Russia che dovesse essere effettuato utilizzando missili Taurus forniti da Berlino sarebbe considerato da Mosca come “una partecipazione della Germania alle ostilità, con tutte le conseguenze per la Germania” ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, dopo che nei giorni scorsi il futuro cancelliere Friedrich Merz ha aperto alla possibilità di fornire tali armamenti a Kiev. “È impossibile lanciare questi missili da crociera senza l’assistenza diretta dei militari delle forze armate tedesche”, ha aggiunto Zakharova, citata dalla Tass. Non ci sono solo le dichiarazioni della Zakharova. “Apparentemente il vertice della cricca fascista dell’Ucraina è arrivato a Parigi per colloqui con Regno Unito, Germania e Francia su quante bare saranno pronti ad accettare dopo lo schieramento di truppe della ‘coalizione dei volenterosi'” scrive su X Dmitry Medvedev, ex presidente russo e attuale numero due del Consiglio di Sicurezza nazionale, commentando le consultazioni in programma a Parigi, con la partecipazione anche degli Usa. Nei giorni scorsi l’ambasciatore ucraino in Germania, Oleksij Makejew, aveva dichiarato a Welt Tv di sperare che sotto il nuovo governo guidato da nuovo cancelliere Friedrich Merz, venga assunto rapidamente l’impegno per la consegna. “Il Taurus è un sistema fantastico, di gran lunga superiore ai sistemi russi. E i nostri militari troveranno sicuramente una buona applicazione per questo”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/17/missili-taurus-mosca-ogni-attacco-contro-la-russia-sarebbe-considerato-partecipazione-della-germania-alle-ostilita/7956916/
    Angry
    1
    0 Reacties 0 aandelen 3K Views
  • Zelensky pronto a negoziati con la Russia: ma non era impossibile?

    Notizia dell'ultimora: Zelensky: sono pronto a negoziati diretti con Putin.

    Dopo centinaia di migliaia di morti (il numero ufficiale nessuno lo sa, ma si parla di una stima tra le 200 e le 400mila vittime totali), circa 500 miliardi di euro spesi dal blocco atlantico (USA ed Europa), più una mattanza sociale ed economica di tutti i paesi europei coinvolti, con speculazioni selvagge e aumenti esponenziali di materie prime, bollette, ecc (gli italiani ne sanno qualcosa…),
    ora l’ex attore comico che per anni è stato portato in trionfo dai leader occidentali e ha sempre rifiutato qualsiasi trattativa, sarebbe pronto a parlare con Putin.

    Ma come? Non c’avevate detto innumerevoli volte che la Russia era in crisi? E che non avrebbe mai e poi mai potuto vincere né portare a casa alcun risultato contro l’Ucraina, perché la NATO era invincibile e l’unica possibilità per i russi sarebbe stata ritirarsi?
    Non avete ripetuto all’esaurimento che scendere a negoziati con Putin avrebbe significato la disfatta e che quindi era inaccettabile? Che se gli fosse stata concessa la parte dell’Ucraina che voleva avrebbe poi invaso l’Europa fino ad arrivare al Portogallo?

    Ma soprattutto, il burattino Zelensky non avrebbe potuto sedersi al tavolo delle trattative all’indomani dell’inizio dell’operazione speciale russa evitando così tutto quello che è accaduto negli ultimi 3 anni? ...come del resto alcuni di noi hanno sempre suggerito e auspicato!

    E anche in questo caso, per l’ennesima volta, i leader europei e tutta la stampa di regime (quella italiana in primis), portano a casa una colossale figura di merda… e a pagarne le conseguenze, anche in questo caso e per l’ennesima volta, è il popolo, la gente comune, gli ultimi.

    ---
    Condividi questo video e suggerisci il mio canale ai tuoi amici: @matteogracis
    Zelensky pronto a negoziati con la Russia: ma non era impossibile? 🧐 Notizia dell'ultimora: Zelensky: sono pronto a negoziati diretti con Putin. Dopo centinaia di migliaia di morti (il numero ufficiale nessuno lo sa, ma si parla di una stima tra le 200 e le 400mila vittime totali), circa 500 miliardi di euro spesi dal blocco atlantico (USA ed Europa), più una mattanza sociale ed economica di tutti i paesi europei coinvolti, con speculazioni selvagge e aumenti esponenziali di materie prime, bollette, ecc (gli italiani ne sanno qualcosa…), ora l’ex attore comico che per anni è stato portato in trionfo dai leader occidentali e ha sempre rifiutato qualsiasi trattativa, sarebbe pronto a parlare con Putin. Ma come? Non c’avevate detto innumerevoli volte che la Russia era in crisi? E che non avrebbe mai e poi mai potuto vincere né portare a casa alcun risultato contro l’Ucraina, perché la NATO era invincibile e l’unica possibilità per i russi sarebbe stata ritirarsi? Non avete ripetuto all’esaurimento che scendere a negoziati con Putin avrebbe significato la disfatta e che quindi era inaccettabile? Che se gli fosse stata concessa la parte dell’Ucraina che voleva avrebbe poi invaso l’Europa fino ad arrivare al Portogallo? Ma soprattutto, il burattino Zelensky non avrebbe potuto sedersi al tavolo delle trattative all’indomani dell’inizio dell’operazione speciale russa evitando così tutto quello che è accaduto negli ultimi 3 anni? ...come del resto alcuni di noi hanno sempre suggerito e auspicato! E anche in questo caso, per l’ennesima volta, i leader europei e tutta la stampa di regime (quella italiana in primis), portano a casa una colossale figura di merda… e a pagarne le conseguenze, anche in questo caso e per l’ennesima volta, è il popolo, la gente comune, gli ultimi. --- Condividi questo video e suggerisci il mio canale ai tuoi amici: @matteogracis 📲
    Angry
    Love
    4
    0 Reacties 0 aandelen 2K Views 9
  • La questione è semplice: se la Von der Leyen si palesa al tavolo e dice: si possono spendere 800 miliardi per le armi, l'istinto di tutti quelli seduti è calcolare cosa ci guadagna il proprio paese.
    Lo capisco.
    Tutti ci troveranno un guadagno: sono soldi da spendere. Se avesse detto dovete trovare 800 miliardi da mettere qui, tagliate e tassate, ci sarebbe stata la rivolta. Infatti sul piano nemmeno Orban ha obiettato.
    Ma È SBAGLIATO DANNAZIONE... dovrebbe essere un'occasione per ribaltare il tavolo e denunciare quella che è palesemente la più grande negazione della democrazia della storia perché nasconde l'arbitrio assoluto sotto parvenza democratica e collegiale senza nemmeno il coraggio di dire le cose come sono apertamente.
    NON SI PUÒ ACCETTARE un sistema dove non puoi spendere SOLDI TUOI per ospedali, fabbriche, strade perché altrimenti ti METTONO SOTTO PROCEDURA mentre se si sveglia una con l'emergenza del mese allora ecco che magicamente si può spendere.
    L'Italia dal piano di riarmo ci guadagnerà e oggettivamente le nostre forze armate avevano un gran bisogno di investimenti dopo anni di tagli ma non si può e non si deve stare al loro gioco, senza nemmeno denunciarlo per fargli capire che il trucco dei soldi che non ci sono ormai non lo berrà più nessuno.
    Io confido che il Presidente Meloni lo dirà a gran voce, nell'attesa comincio a dirlo io e lo farò in ogni sede.
    I soldi non sono infiniti perché la spesa ha conseguenze e come spenderli è una decisione POLITICA, però il processo decisionale deve essere DEMOCRATICO, non guidato dalla balla più credibile del momento per creare emergenze che non ci sono e consentire alla cricca degli euroburocrati di prendere sempre più potere a scapito della sovranità nazionale.
    L'emergenza della Grecia, l'emergenza climatica, l'emergenza covid, l'emergenza green, l'emergenza Russia... ma basta! Basta davvero. Una volta il trucco c'è e non si vede, alla quinta volta anche i bambini capiscono che la donna non viene davvero segata in due dal mago.

    Source:
    https://x.com/borghi_claudio/status/1898675385531085166?t=PP0Xj3MBf5gFVOnyRTi--Q&s=19
    La questione è semplice: se la Von der Leyen si palesa al tavolo e dice: si possono spendere 800 miliardi per le armi, l'istinto di tutti quelli seduti è calcolare cosa ci guadagna il proprio paese. Lo capisco. Tutti ci troveranno un guadagno: sono soldi da spendere. Se avesse detto dovete trovare 800 miliardi da mettere qui, tagliate e tassate, ci sarebbe stata la rivolta. Infatti sul piano nemmeno Orban ha obiettato. Ma È SBAGLIATO DANNAZIONE... dovrebbe essere un'occasione per ribaltare il tavolo e denunciare quella che è palesemente la più grande negazione della democrazia della storia perché nasconde l'arbitrio assoluto sotto parvenza democratica e collegiale senza nemmeno il coraggio di dire le cose come sono apertamente. NON SI PUÒ ACCETTARE un sistema dove non puoi spendere SOLDI TUOI per ospedali, fabbriche, strade perché altrimenti ti METTONO SOTTO PROCEDURA mentre se si sveglia una con l'emergenza del mese allora ecco che magicamente si può spendere. L'Italia dal piano di riarmo ci guadagnerà e oggettivamente le nostre forze armate avevano un gran bisogno di investimenti dopo anni di tagli ma non si può e non si deve stare al loro gioco, senza nemmeno denunciarlo per fargli capire che il trucco dei soldi che non ci sono ormai non lo berrà più nessuno. Io confido che il Presidente Meloni lo dirà a gran voce, nell'attesa comincio a dirlo io e lo farò in ogni sede. I soldi non sono infiniti perché la spesa ha conseguenze e come spenderli è una decisione POLITICA, però il processo decisionale deve essere DEMOCRATICO, non guidato dalla balla più credibile del momento per creare emergenze che non ci sono e consentire alla cricca degli euroburocrati di prendere sempre più potere a scapito della sovranità nazionale. L'emergenza della Grecia, l'emergenza climatica, l'emergenza covid, l'emergenza green, l'emergenza Russia... ma basta! Basta davvero. Una volta il trucco c'è e non si vede, alla quinta volta anche i bambini capiscono che la donna non viene davvero segata in due dal mago. Source: https://x.com/borghi_claudio/status/1898675385531085166?t=PP0Xj3MBf5gFVOnyRTi--Q&s=19
    Angry
    1
    0 Reacties 0 aandelen 5K Views
  • "Milano: il castello di carte si sgretola" di Marcore

    Milano, 8 marzo 2025 - Il caso "Salva Milano" si sta trasformando in un vero e proprio terremoto politico e giudiziario, mettendo a nudo contraddizioni e responsabilità che sembrano coinvolgere direttamente il sindaco Giuseppe Sala. Al centro dello scandalo c’è Guido Bardelli, assessore alla Casa dimissionario, chiamato in giunta dallo stesso Sala appena pochi mesi fa, nel luglio 2024, con un compito preciso: affrontare la crisi edilizia della città. Ma le recenti inchieste della Procura di Milano, culminate nell’arresto dell’ex dirigente comunale Giovanni Oggioni e nelle dimissioni di Bardelli annunciate il 7 marzo 2025, sollevano un interrogativo inevitabile: come poteva il sindaco non sapere?

    Secondo quanto emerge dalle carte dell’inchiesta riportate da Il Fatto Quotidiano (5 marzo 2025, “Dobbiamo far cadere questa giunta: nelle chat dell’inchiesta di Milano il messaggio di Bardelli, diventato assessore sei mesi dopo”), Bardelli, prima della sua nomina, era già in contatto con Oggioni, condividendo critiche feroci alla giunta Sala e auspicando la sua caduta. “Dobbiamo far cadere questa giunta”, scriveva Bardelli a Oggioni nel dicembre 2023, quando era ancora un avvocato di spicco e presidente della Compagnia delle Opere. Sei mesi dopo, Sala lo sceglie come assessore alla Casa, una decisione che oggi appare quantomeno sospetta, soprattutto alla luce delle intercettazioni riportate da Il Giorno (6 marzo 2025, “Salva Milano, le intercettazioni: a Roma pressing sul decreto, a Milano la congiura anti-Sala”).

    Qui si legge che Bardelli avrebbe avuto un ruolo attivo nella stesura della norma “Salva Milano”, collaborando con l’architetto Marco Cerri, altro indagato, per consegnare il testo al deputato Tommaso Foti.
    Il Corriere della Sera (6 marzo 2025, “Milano, il messaggio dell’assessore alla Casa Bardelli nelle carte dell’inchiesta sull’urbanistica: ‘Dobbiamo far cadere questa Giunta’”) evidenzia come queste chat mostrino un Bardelli non solo critico verso l’amministrazione, ma anche inserito in una rete di rapporti che influenzavano le scelte urbanistiche della città.

    Eppure, Sala lo ha voluto in giunta, nonostante il suo passato e le sue posizioni fossero ben note nel panorama milanese. Fanpage.it (21 giugno 2024, “Chi è Guido Bardelli, da avvocato dei costruttori ad assessore alla Casa di Milano che piace alla Lega”) lo descrive come un tecnico vicino agli ambienti dei costruttori e della Compagnia delle Opere, una scelta che già all’epoca aveva fatto storcere il naso al Pd, ma che Sala aveva difeso come “di alto profilo” (Corriere della Sera, 21 giugno 2024, “Guido Bardelli assessore alla Casa a Milano, la nomina che agita il Pd”).

    Le rivelazioni dell’inchiesta, riportate anche da Repubblica (6 marzo 2025, “Chi è Guido Bardelli, l’assessore alla Casa finito nel mirino: ‘Dobbiamo far cadere la giunta’”), suggeriscono che Bardelli non fosse un semplice tecnico, ma un attore chiave nel tentativo di plasmare la “Salva Milano” per sanare presunti abusi edilizi. Rainews.it (5 marzo 2025, “Inchieste sull’urbanistica, Gip: la ‘Salva Milano’ dettata dagli indagati a Governo e deputati”) conferma che la norma sarebbe stata “dettata” da indagati come Cerri e Oggioni, con Bardelli come anello di congiunzione. E Sala? Il sindaco, che per mesi ha difeso il provvedimento (Il Fatto Quotidiano, 6 marzo 2025, “Salva Milano, Sala: ‘Mi è sembrato onesto fare un passo indietro’”), ora fa marcia indietro, annunciando che il Comune non sosterrà più l’iter della legge. Una retromarcia che sa di ammissione implicita, ma tardiva.

    Le dimissioni di Bardelli, comunicate dopo l’incontro con Sala il 7 marzo 2025 (Milano Today, 7 marzo 2025, “Guido Bardelli (Casa) si dimette da assessore”), non cancellano le domande. Come poteva Sala non essere al corrente delle posizioni di Bardelli, del suo legame con Oggioni e del suo ruolo nella vicenda “Salva Milano”? Il Giornale (7 marzo 2025, “Milano, si dimette l’assessore alla Casa Guido Bardelli. In una chat scriveva: ‘Questa giunta deve cadere’”) sottolinea l’imbarazzo del primo cittadino, che ora deve “valutare alternative” per non interrompere il Piano Casa. Ma il danno è fatto: il castello di carte costruito da Sala si sta sgretolando, e con esso la credibilità di un’amministrazione che appare sempre più compromessa.

    Matteo Salvini, vicepremier, non ha risparmiato sarcasmo (Il Fatto Quotidiano, 7 marzo 2025, “Inchieste edilizia Milano: si dimette l’assessore alla Casa, Guido Bardelli”), commentando: “Adesso sicuramente il sindaco Sala saprà risolvere la situazione”.

    Intanto, il centrosinistra milanese è in subbuglio, con Angelo Bonelli di Europa Verde che rivendica la propria opposizione alla “Salva Milano” (Il Giorno, 6 marzo 2025). La Procura continua le indagini, ma una cosa è certa: la nomina di Bardelli, voluta da Sala, non può essere liquidata come una svista. Il sindaco sapeva chi stava portando in giunta, e ora ne paga le conseguenze.

    Marcore

    #sindacosala
    #salvamilano
    #comunemilano
    #scandaloediliziomilano
    "Milano: il castello di carte si sgretola" di Marcore Milano, 8 marzo 2025 - Il caso "Salva Milano" si sta trasformando in un vero e proprio terremoto politico e giudiziario, mettendo a nudo contraddizioni e responsabilità che sembrano coinvolgere direttamente il sindaco Giuseppe Sala. Al centro dello scandalo c’è Guido Bardelli, assessore alla Casa dimissionario, chiamato in giunta dallo stesso Sala appena pochi mesi fa, nel luglio 2024, con un compito preciso: affrontare la crisi edilizia della città. Ma le recenti inchieste della Procura di Milano, culminate nell’arresto dell’ex dirigente comunale Giovanni Oggioni e nelle dimissioni di Bardelli annunciate il 7 marzo 2025, sollevano un interrogativo inevitabile: come poteva il sindaco non sapere? Secondo quanto emerge dalle carte dell’inchiesta riportate da Il Fatto Quotidiano (5 marzo 2025, “Dobbiamo far cadere questa giunta: nelle chat dell’inchiesta di Milano il messaggio di Bardelli, diventato assessore sei mesi dopo”), Bardelli, prima della sua nomina, era già in contatto con Oggioni, condividendo critiche feroci alla giunta Sala e auspicando la sua caduta. “Dobbiamo far cadere questa giunta”, scriveva Bardelli a Oggioni nel dicembre 2023, quando era ancora un avvocato di spicco e presidente della Compagnia delle Opere. Sei mesi dopo, Sala lo sceglie come assessore alla Casa, una decisione che oggi appare quantomeno sospetta, soprattutto alla luce delle intercettazioni riportate da Il Giorno (6 marzo 2025, “Salva Milano, le intercettazioni: a Roma pressing sul decreto, a Milano la congiura anti-Sala”). Qui si legge che Bardelli avrebbe avuto un ruolo attivo nella stesura della norma “Salva Milano”, collaborando con l’architetto Marco Cerri, altro indagato, per consegnare il testo al deputato Tommaso Foti. Il Corriere della Sera (6 marzo 2025, “Milano, il messaggio dell’assessore alla Casa Bardelli nelle carte dell’inchiesta sull’urbanistica: ‘Dobbiamo far cadere questa Giunta’”) evidenzia come queste chat mostrino un Bardelli non solo critico verso l’amministrazione, ma anche inserito in una rete di rapporti che influenzavano le scelte urbanistiche della città. Eppure, Sala lo ha voluto in giunta, nonostante il suo passato e le sue posizioni fossero ben note nel panorama milanese. Fanpage.it (21 giugno 2024, “Chi è Guido Bardelli, da avvocato dei costruttori ad assessore alla Casa di Milano che piace alla Lega”) lo descrive come un tecnico vicino agli ambienti dei costruttori e della Compagnia delle Opere, una scelta che già all’epoca aveva fatto storcere il naso al Pd, ma che Sala aveva difeso come “di alto profilo” (Corriere della Sera, 21 giugno 2024, “Guido Bardelli assessore alla Casa a Milano, la nomina che agita il Pd”). Le rivelazioni dell’inchiesta, riportate anche da Repubblica (6 marzo 2025, “Chi è Guido Bardelli, l’assessore alla Casa finito nel mirino: ‘Dobbiamo far cadere la giunta’”), suggeriscono che Bardelli non fosse un semplice tecnico, ma un attore chiave nel tentativo di plasmare la “Salva Milano” per sanare presunti abusi edilizi. Rainews.it (5 marzo 2025, “Inchieste sull’urbanistica, Gip: la ‘Salva Milano’ dettata dagli indagati a Governo e deputati”) conferma che la norma sarebbe stata “dettata” da indagati come Cerri e Oggioni, con Bardelli come anello di congiunzione. E Sala? Il sindaco, che per mesi ha difeso il provvedimento (Il Fatto Quotidiano, 6 marzo 2025, “Salva Milano, Sala: ‘Mi è sembrato onesto fare un passo indietro’”), ora fa marcia indietro, annunciando che il Comune non sosterrà più l’iter della legge. Una retromarcia che sa di ammissione implicita, ma tardiva. Le dimissioni di Bardelli, comunicate dopo l’incontro con Sala il 7 marzo 2025 (Milano Today, 7 marzo 2025, “Guido Bardelli (Casa) si dimette da assessore”), non cancellano le domande. Come poteva Sala non essere al corrente delle posizioni di Bardelli, del suo legame con Oggioni e del suo ruolo nella vicenda “Salva Milano”? Il Giornale (7 marzo 2025, “Milano, si dimette l’assessore alla Casa Guido Bardelli. In una chat scriveva: ‘Questa giunta deve cadere’”) sottolinea l’imbarazzo del primo cittadino, che ora deve “valutare alternative” per non interrompere il Piano Casa. Ma il danno è fatto: il castello di carte costruito da Sala si sta sgretolando, e con esso la credibilità di un’amministrazione che appare sempre più compromessa. Matteo Salvini, vicepremier, non ha risparmiato sarcasmo (Il Fatto Quotidiano, 7 marzo 2025, “Inchieste edilizia Milano: si dimette l’assessore alla Casa, Guido Bardelli”), commentando: “Adesso sicuramente il sindaco Sala saprà risolvere la situazione”. Intanto, il centrosinistra milanese è in subbuglio, con Angelo Bonelli di Europa Verde che rivendica la propria opposizione alla “Salva Milano” (Il Giorno, 6 marzo 2025). La Procura continua le indagini, ma una cosa è certa: la nomina di Bardelli, voluta da Sala, non può essere liquidata come una svista. Il sindaco sapeva chi stava portando in giunta, e ora ne paga le conseguenze. Marcore #sindacosala #salvamilano #comunemilano #scandaloediliziomilano
    Like
    4
    0 Reacties 0 aandelen 8K Views
Zoekresultaten