• UN'ALTRA BUONA NOTIZIA!
    La Cassazione boccia il decreto Sicurezza:
    La Suprema Corte evidenzia criticità nel metodo e nel merito del provvedimento bandiera del governo...
    Un provvedimento con seri dubbi di incostituzionalità nel metodo e nel merito. È il riassunto del giudizio della Cassazione sul decreto Sicurezza, contenuto nelle 129 pagine della relazione pubblicata dall’Ufficio del Massimario della Suprema Corte, la struttura incaricata, tra l’altro, di studiare le novità normative. Il documento contiene una bocciatura senza appello del provvedimento-bandiera del governo, a partire dalla scelta di trasformare da un giorno all’altro in decreto legge il “vecchio” ddl Sicurezza, all’esame del Parlamento da oltre un anno, riprendendone i contenuti “quasi alla lettera“. Riportando le critiche già espresse da decine di giuristi, la Cassazione sottolinea l’“evidente mancanza” dei presupposti di “straordinaria necessità ed urgenza” imposti dalla Costituzione, poiché “nessun fatto nuovo è occorso tra la discussione alle Camere del ddl sicurezza e la scelta trasformarlo in un decreto legge dal medesimo contenuto”. Inoltre, viene denunciata la “disomogeneità” dei contenuti della legge (che interviene su settori diversissimi, dalla cannabis light ai poteri dei servizi) e l’abuso della decretazione d’urgenza in materia penale (il decreto introduce 22 tra nuovi reati e aggravanti).

    VEDIAMO ADESSO COSA SUCCEDERA'!


    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/27/decreto-sicurezza-cassazione-incostituzionalita-notizie/8041720/
    UN'ALTRA BUONA NOTIZIA! La Cassazione boccia il decreto Sicurezza: La Suprema Corte evidenzia criticità nel metodo e nel merito del provvedimento bandiera del governo... Un provvedimento con seri dubbi di incostituzionalità nel metodo e nel merito. È il riassunto del giudizio della Cassazione sul decreto Sicurezza, contenuto nelle 129 pagine della relazione pubblicata dall’Ufficio del Massimario della Suprema Corte, la struttura incaricata, tra l’altro, di studiare le novità normative. Il documento contiene una bocciatura senza appello del provvedimento-bandiera del governo, a partire dalla scelta di trasformare da un giorno all’altro in decreto legge il “vecchio” ddl Sicurezza, all’esame del Parlamento da oltre un anno, riprendendone i contenuti “quasi alla lettera“. Riportando le critiche già espresse da decine di giuristi, la Cassazione sottolinea l’“evidente mancanza” dei presupposti di “straordinaria necessità ed urgenza” imposti dalla Costituzione, poiché “nessun fatto nuovo è occorso tra la discussione alle Camere del ddl sicurezza e la scelta trasformarlo in un decreto legge dal medesimo contenuto”. Inoltre, viene denunciata la “disomogeneità” dei contenuti della legge (che interviene su settori diversissimi, dalla cannabis light ai poteri dei servizi) e l’abuso della decretazione d’urgenza in materia penale (il decreto introduce 22 tra nuovi reati e aggravanti). VEDIAMO ADESSO COSA SUCCEDERA'! https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/27/decreto-sicurezza-cassazione-incostituzionalita-notizie/8041720/
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  • QUESTO NON E' ACCETTABILE!
    Blog | Striscia di Gaza: Khuza’a rasa completamente al suolo dall’esercito israeliano
    L'analisi di immagini satellitari conferma la totale distruzione di Khuza'a, città di 11.000 abitanti nel sud della Striscia di Gaza, da parte di Israele.

    Attraverso l’analisi di immagini satellitari e la validazione di video, Amnesty International ha potuto confermare che nelle ultime due settimane di maggio ciò che restava della città di Khuza’a, nel sud della Striscia di Gaza, è stato completamente raso al suolo dalle forze israeliane. In una precedente ricerca, l’organizzazione per i diritti umani aveva documentato l’indiscriminata distruzione di terreni agricoli e centri abitati, senza necessità militari, allo scopo di espandere la “zona cuscinetto” israeliana lungo il perimetro orientale della Striscia di Gaza.

    Ora di Khuza’a, che una volta aveva 11.000 abitanti ed era al centro della parte più fertile della Striscia di Gaza, non resta più nulla: questa è un’altra prova del piano israeliano di imporre condizioni di vita intese a causare la distruzione fisica della popolazione palestinese, in violazione dell’articolo 2.3 della Convenzione sul genocidio.

    Le immagini satellitari del 17 maggio – giorno del lancio dell’operazione israeliana “Carri di Gedeone” – analizzate da Amnesty International mostrano mezzi militari pesanti entrare a Khuza’a. Il 20 maggio il gruppo armato palestinese Jihad islamica ha annunciato di averne colpito uno. Ma la dimensione della distruzione che ne è seguita non ha avuto niente a che fare con quelli che vengono abitualmente chiamati “scontri”.

    Il 27 maggio immagini riprese da un drone e diffuse sulle piattaforme social hanno mostrato, in modo inequivocabile, che nei giorni precedenti quasi tutta Khuza’a era stata distrutta. Un’altra prova, un video validato da Amnesty International, mostra tre bulldozer demolire in tutta tranquillità tre edifici. Del resto, il 25 maggio il comandante militare israeliano Dor Yoetz, in un messaggio alle truppe, aveva comunicato l’obiettivo di “eliminare i terroristi nei pressi di Khirbat Ikhza’a [il nome di Khuza’a in ebraico]”. Alcuni giorni dopo, ha reso noto che il nemico era stato sconfitto e che “Khirbat Ikhza’a non esiste più”.
    ⁠ 
    Il 31 maggio la municipalità di Khuza’a ha dichiarato, sulla sua pagina Facebook, che “la quantità delle distruzioni è superiore al previsto, la città è completamente fuori servizio”. L’impatto è stato devastante soprattutto per chi, dopo le ampie distruzioni della fine del 2023 e dell’inizio del 2024, era tornato a Khuza’a per ricostruire le proprie abitazioni e provare a rendere nuovamente coltivabili i terreni.

    English:

    Blog | Gaza Strip: Khuza’a Completely Razed to the Ground by the Israeli Military

    Satellite imagery analysis confirms the total destruction of Khuza’a, a town of 11,000 inhabitants in the southern Gaza Strip, by Israel.

    Through the analysis of satellite images and verification of videos, Amnesty International has confirmed that over the last two weeks of May, what remained of the town of Khuza’a, in the southern Gaza Strip, was completely leveled by Israeli forces. In previous research, the human rights organization had documented the indiscriminate destruction of agricultural land and residential areas—without military necessity—to expand the Israeli "buffer zone" along the eastern perimeter of the Gaza Strip.

    Now, nothing remains of Khuza’a, which was once home to 11,000 people and situated in the heart of Gaza’s most fertile land. This serves as further evidence of Israel’s plan to impose living conditions intended to bring about the physical destruction of the Palestinian population, in violation of Article 2.3 of the Genocide Convention.

    Satellite images from May 17—the day Israel launched its "Chariots of Gideon" operation—analyzed by Amnesty International show heavy military vehicles entering Khuza’a. On May 20, the Palestinian armed group Islamic Jihad announced it had struck one of them. However, the scale of destruction that followed bore no resemblance to what is commonly referred to as "clashes."

    On May 27, drone footage shared on social media platforms clearly showed that in the preceding days, nearly all of Khuza’a had been destroyed. Further evidence, a video verified by Amnesty International, shows three bulldozers calmly demolishing three buildings. Moreover, on May 25, Israeli military commander Dor Yoetz, in a message to troops, stated the objective was to "eliminate terrorists near Khirbat Ikhza’a" (the Hebrew name for Khuza’a). Days later, he announced that the enemy had been defeated and that "Khirbat Ikhza’a no longer exists."

    On May 31, the Khuza’a municipality declared on its Facebook page that "the scale of destruction exceeds expectations; the town is completely non-functional." The impact has been particularly devastating for those who, after the widespread destruction in late 2023 and early 2024, had returned to Khuza’a to rebuild their homes and attempt to restore the land for cultivation.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/23/khuza-distrutta-israele-striscia-gaza-immagine-satellitari-amnesty/8029523/
    QUESTO NON E' ACCETTABILE! Blog | Striscia di Gaza: Khuza’a rasa completamente al suolo dall’esercito israeliano L'analisi di immagini satellitari conferma la totale distruzione di Khuza'a, città di 11.000 abitanti nel sud della Striscia di Gaza, da parte di Israele. Attraverso l’analisi di immagini satellitari e la validazione di video, Amnesty International ha potuto confermare che nelle ultime due settimane di maggio ciò che restava della città di Khuza’a, nel sud della Striscia di Gaza, è stato completamente raso al suolo dalle forze israeliane. In una precedente ricerca, l’organizzazione per i diritti umani aveva documentato l’indiscriminata distruzione di terreni agricoli e centri abitati, senza necessità militari, allo scopo di espandere la “zona cuscinetto” israeliana lungo il perimetro orientale della Striscia di Gaza. Ora di Khuza’a, che una volta aveva 11.000 abitanti ed era al centro della parte più fertile della Striscia di Gaza, non resta più nulla: questa è un’altra prova del piano israeliano di imporre condizioni di vita intese a causare la distruzione fisica della popolazione palestinese, in violazione dell’articolo 2.3 della Convenzione sul genocidio. Le immagini satellitari del 17 maggio – giorno del lancio dell’operazione israeliana “Carri di Gedeone” – analizzate da Amnesty International mostrano mezzi militari pesanti entrare a Khuza’a. Il 20 maggio il gruppo armato palestinese Jihad islamica ha annunciato di averne colpito uno. Ma la dimensione della distruzione che ne è seguita non ha avuto niente a che fare con quelli che vengono abitualmente chiamati “scontri”. Il 27 maggio immagini riprese da un drone e diffuse sulle piattaforme social hanno mostrato, in modo inequivocabile, che nei giorni precedenti quasi tutta Khuza’a era stata distrutta. Un’altra prova, un video validato da Amnesty International, mostra tre bulldozer demolire in tutta tranquillità tre edifici. Del resto, il 25 maggio il comandante militare israeliano Dor Yoetz, in un messaggio alle truppe, aveva comunicato l’obiettivo di “eliminare i terroristi nei pressi di Khirbat Ikhza’a [il nome di Khuza’a in ebraico]”. Alcuni giorni dopo, ha reso noto che il nemico era stato sconfitto e che “Khirbat Ikhza’a non esiste più”. ⁠  Il 31 maggio la municipalità di Khuza’a ha dichiarato, sulla sua pagina Facebook, che “la quantità delle distruzioni è superiore al previsto, la città è completamente fuori servizio”. L’impatto è stato devastante soprattutto per chi, dopo le ampie distruzioni della fine del 2023 e dell’inizio del 2024, era tornato a Khuza’a per ricostruire le proprie abitazioni e provare a rendere nuovamente coltivabili i terreni. English: Blog | Gaza Strip: Khuza’a Completely Razed to the Ground by the Israeli Military Satellite imagery analysis confirms the total destruction of Khuza’a, a town of 11,000 inhabitants in the southern Gaza Strip, by Israel. Through the analysis of satellite images and verification of videos, Amnesty International has confirmed that over the last two weeks of May, what remained of the town of Khuza’a, in the southern Gaza Strip, was completely leveled by Israeli forces. In previous research, the human rights organization had documented the indiscriminate destruction of agricultural land and residential areas—without military necessity—to expand the Israeli "buffer zone" along the eastern perimeter of the Gaza Strip. Now, nothing remains of Khuza’a, which was once home to 11,000 people and situated in the heart of Gaza’s most fertile land. This serves as further evidence of Israel’s plan to impose living conditions intended to bring about the physical destruction of the Palestinian population, in violation of Article 2.3 of the Genocide Convention. Satellite images from May 17—the day Israel launched its "Chariots of Gideon" operation—analyzed by Amnesty International show heavy military vehicles entering Khuza’a. On May 20, the Palestinian armed group Islamic Jihad announced it had struck one of them. However, the scale of destruction that followed bore no resemblance to what is commonly referred to as "clashes." On May 27, drone footage shared on social media platforms clearly showed that in the preceding days, nearly all of Khuza’a had been destroyed. Further evidence, a video verified by Amnesty International, shows three bulldozers calmly demolishing three buildings. Moreover, on May 25, Israeli military commander Dor Yoetz, in a message to troops, stated the objective was to "eliminate terrorists near Khirbat Ikhza’a" (the Hebrew name for Khuza’a). Days later, he announced that the enemy had been defeated and that "Khirbat Ikhza’a no longer exists." On May 31, the Khuza’a municipality declared on its Facebook page that "the scale of destruction exceeds expectations; the town is completely non-functional." The impact has been particularly devastating for those who, after the widespread destruction in late 2023 and early 2024, had returned to Khuza’a to rebuild their homes and attempt to restore the land for cultivation. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/23/khuza-distrutta-israele-striscia-gaza-immagine-satellitari-amnesty/8029523/
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    L'analisi di immagini satellitari conferma la totale distruzione di Khuza'a, città di 11.000 abitanti nel sud della Striscia di Gaza, da parte di Israele
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  • Presentato in Tribunale dell’Unione Europea ricorso di annullamento dell’autorizzazione della sostanza sperimentale altamente pericolosa KOSTAIVE-Zapomeran, basata sull’RNA autoamplificante, con richiesta di provvedimento cautelare. MASSIMA DIFFUSIONE!
    Il 9 giugno 2025, nella mia funzione istituzionale di membro del Consiglio Provinciale del Sudtirolo/Alto Adige, ho presentato al Tribunale dell’Unione Europea un ricorso di annullamento ai sensi dell’articolo 263 TFUE contro la decisione della Commissione europea del 12 febbraio 2025 con cui è stata autorizzata come “vaccino”-Covid-19 la sostanza sperimentale KOSTAIVE-Zapomeran, basata sull’ingegneria genetica e costituita da RNA auto-amplificante.
    L’autorizzazione di KOSTAIVE è stata concessa senza che fossero stati effettuati studi essenziali per le sostanze basate sull’ingegneria genetica.
    Per KOSTAIVE non sono stati studiati né esclusi la genotossicità, la carcinogenicità, la mutagenicità (alterazione del DNA), né la trasmissibilità all’ambiente.
    Ciò è stato possibile perché nel 2009 la Commissione europea, sotto la presidenza di Josè Emanuel Barroso, ha escluso le sostanze dichiarate formalmente come “vaccini contro le malattie infettive” dall’applicazione delle severe norme di autorizzazione previste per i prodotti di terapia genica, a seguito dell’intervento dell’industria farmaceutica.
    I dettagli e i documenti relativi a questo procedimento criminale sono contenuti nel ricorso di annullamento.
    Non sorprende, quindi, che l’allora presidente della Commissione europea Barroso sia ora i CEO dell’alleanza per i vaccini GAVI e quindi il massimo lobbista dell’industria dei vaccini.
    Il KOSTAIVE comporta gravi rischi per la salute e la vita della popolazione dell’UE. Già dal foglietto illustrativo emerge che esiste il rischio di miocardite e pericardite.
    Esperti in posizioni istituzionali, come il direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità, temono che l’RNA auto-amplificante di KOSTAIVE possa essere trasmesso attraverso vescicole extracellulari (EV) all’intero ambiente, e dunque anche alle persone non trattate con KOSTAIVE e a tutti gli animali (le EV non conoscono barriere di specie).
    Il rispettivo articolo scientifico pubblicato dal dott. Maurizio Federico (e finanziato dal Ministero della Salute) è stato allegato come doc. 6 al ricorso di annullamento.
    Pertanto, il principio della necessità del libero consenso al trattamento farmacologico, sancito dal diritto internazionale, dal diritto dell’Unione Europea e dalle Carte Costituzionali degli Stati membri dell’Unione Europea, è stato di fatto abolito dalla Commissione Europea con l’autorizzazione di questa pericolosa sostanza sperimentale geneticamente modificata con rilevanza penale!
    I motivi per cui in questo caso ogni singolo cittadino dell’UE ha la legittimazione ad agire dinanzi al Tribunale europeo sono riportati in dettaglio nel ricorso di annullamento.
    Data l’estrema urgenza della questione (è in gioco la salute e la vita di tutti i cittadini dell’UE!), è stata presentata anche un’istanza di provvedimento cautelare e la richiesta per l’adozione del procedimento accelerato.
    I cittadini dell’UE, rappresentati da avvocati, possono partecipare al procedimento, che pende con T-375/27, in qualità di intervenienti.

    Lawsuit Filed at the European Union Court to Annul Authorization of the Highly Dangerous Experimental Substance KOSTAIVE-Zapomeran, Based on Self-Amplifying RNA, with Request for Interim Measures

    On June 9, 2025, in my official capacity as a member of the Provincial Council of South Tyrol/Alto Adige, I filed an annulment lawsuit under Article 263 TFEU at the Court of Justice of the European Union against the European Commission’s decision of February 12, 2025, which authorized the experimental substance KOSTAIVE-Zapomeran—a genetically engineered, self-amplifying RNA-based product—as a "Covid-19 vaccine."

    The authorization of KOSTAIVE was granted **without conducting essential studies required for genetically engineered substances.
    For **KOSTAIVE, genotoxicity, carcinogenicity, mutagenicity (DNA alteration), and environmental transmission were neither studied nor ruled out.

    This was possible because, in 2009, under the presidency of José Manuel Barroso, the European Commission excluded substances formally declared as "vaccines against infectious diseases" from the strict authorization rules applied to gene therapy products, following pressure from the pharmaceutical industry.
    The details and documents regarding this criminal proceeding are included in the annulment lawsuit.

    Unsurprisingly, the former European Commission President Barroso is now the CEO of the vaccine alliance GAVI and thus the top lobbyist for the vaccine industry.

    KOSTAIVE poses serious risks to the health and lives of EU citizens. Even the package leaflet acknowledges the risk of myocarditis and pericarditis.

    Experts in institutional positions, such as the Director of the National Center for Global Health at the Italian National Health Institute (Istituto Superiore di Sanità), fear that the self-amplifying RNA in KOSTAIVE could be transmitted through extracellular vesicles (EVs) to the entire environment, including people not treated with KOSTAIVE and all animals (since EVs do not respect species barriers).

    The scientific article published by Dr. Maurizio Federico (and funded by the Italian Ministry of Health) was attached as Document 6 to the annulment lawsuit.

    Thus, the principle of free and informed consent to medical treatment, enshrined in international law, EU law, and the constitutions of EU member states, has been effectively abolished by the European Commission** through the authorization of this dangerous, genetically modified experimental substance, which carries potential criminal liability!

    The reasons why every single EU citizen has standing to bring this case before the European Court are detailed in the annulment lawsuit.

    Given the extreme urgency of the matter (the health and lives of all EU citizens are at stake!), a request for interim measures and an expedited procedure has also been filed.

    EU citizens, represented by lawyers, can join the proceedings (Case T-375/27) as interveners.

    https://www.renate-holzeisen.eu/it/presentato-ricorso-di-annullamento-dellautorizzazione-come-vaccino-della-sostanza-sperimentale-kostaive-zapomeran-con-istanza-cautelare/?amp=1
    ‼️Presentato in Tribunale dell’Unione Europea ricorso di annullamento dell’autorizzazione della sostanza sperimentale altamente pericolosa KOSTAIVE-Zapomeran, basata sull’RNA autoamplificante, con richiesta di provvedimento cautelare. MASSIMA DIFFUSIONE! Il 9 giugno 2025, nella mia funzione istituzionale di membro del Consiglio Provinciale del Sudtirolo/Alto Adige, ho presentato al Tribunale dell’Unione Europea un ricorso di annullamento ai sensi dell’articolo 263 TFUE contro la decisione della Commissione europea del 12 febbraio 2025 con cui è stata autorizzata come “vaccino”-Covid-19 la sostanza sperimentale KOSTAIVE-Zapomeran, basata sull’ingegneria genetica e costituita da RNA auto-amplificante. L’autorizzazione di KOSTAIVE è stata concessa senza che fossero stati effettuati studi essenziali per le sostanze basate sull’ingegneria genetica. Per KOSTAIVE non sono stati studiati né esclusi la genotossicità, la carcinogenicità, la mutagenicità (alterazione del DNA), né la trasmissibilità all’ambiente. Ciò è stato possibile perché nel 2009 la Commissione europea, sotto la presidenza di Josè Emanuel Barroso, ha escluso le sostanze dichiarate formalmente come “vaccini contro le malattie infettive” dall’applicazione delle severe norme di autorizzazione previste per i prodotti di terapia genica, a seguito dell’intervento dell’industria farmaceutica. I dettagli e i documenti relativi a questo procedimento criminale sono contenuti nel ricorso di annullamento. Non sorprende, quindi, che l’allora presidente della Commissione europea Barroso sia ora i CEO dell’alleanza per i vaccini GAVI e quindi il massimo lobbista dell’industria dei vaccini. Il KOSTAIVE comporta gravi rischi per la salute e la vita della popolazione dell’UE. Già dal foglietto illustrativo emerge che esiste il rischio di miocardite e pericardite. Esperti in posizioni istituzionali, come il direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità, temono che l’RNA auto-amplificante di KOSTAIVE possa essere trasmesso attraverso vescicole extracellulari (EV) all’intero ambiente, e dunque anche alle persone non trattate con KOSTAIVE e a tutti gli animali (le EV non conoscono barriere di specie). Il rispettivo articolo scientifico pubblicato dal dott. Maurizio Federico (e finanziato dal Ministero della Salute) è stato allegato come doc. 6 al ricorso di annullamento. Pertanto, il principio della necessità del libero consenso al trattamento farmacologico, sancito dal diritto internazionale, dal diritto dell’Unione Europea e dalle Carte Costituzionali degli Stati membri dell’Unione Europea, è stato di fatto abolito dalla Commissione Europea con l’autorizzazione di questa pericolosa sostanza sperimentale geneticamente modificata con rilevanza penale! I motivi per cui in questo caso ogni singolo cittadino dell’UE ha la legittimazione ad agire dinanzi al Tribunale europeo sono riportati in dettaglio nel ricorso di annullamento. Data l’estrema urgenza della questione (è in gioco la salute e la vita di tutti i cittadini dell’UE!), è stata presentata anche un’istanza di provvedimento cautelare e la richiesta per l’adozione del procedimento accelerato. I cittadini dell’UE, rappresentati da avvocati, possono partecipare al procedimento, che pende con T-375/27, in qualità di intervenienti. ‼️Lawsuit Filed at the European Union Court to Annul Authorization of the Highly Dangerous Experimental Substance KOSTAIVE-Zapomeran, Based on Self-Amplifying RNA, with Request for Interim Measures On June 9, 2025, in my official capacity as a member of the Provincial Council of South Tyrol/Alto Adige, I filed an annulment lawsuit under Article 263 TFEU at the Court of Justice of the European Union against the European Commission’s decision of February 12, 2025, which authorized the experimental substance KOSTAIVE-Zapomeran—a genetically engineered, self-amplifying RNA-based product—as a "Covid-19 vaccine." The authorization of KOSTAIVE was granted **without conducting essential studies required for genetically engineered substances. For **KOSTAIVE, genotoxicity, carcinogenicity, mutagenicity (DNA alteration), and environmental transmission were neither studied nor ruled out. This was possible because, in 2009, under the presidency of José Manuel Barroso, the European Commission excluded substances formally declared as "vaccines against infectious diseases" from the strict authorization rules applied to gene therapy products, following pressure from the pharmaceutical industry. The details and documents regarding this criminal proceeding are included in the annulment lawsuit. Unsurprisingly, the former European Commission President Barroso is now the CEO of the vaccine alliance GAVI and thus the top lobbyist for the vaccine industry. KOSTAIVE poses serious risks to the health and lives of EU citizens. Even the package leaflet acknowledges the risk of myocarditis and pericarditis. Experts in institutional positions, such as the Director of the National Center for Global Health at the Italian National Health Institute (Istituto Superiore di Sanità), fear that the self-amplifying RNA in KOSTAIVE could be transmitted through extracellular vesicles (EVs) to the entire environment, including people not treated with KOSTAIVE and all animals (since EVs do not respect species barriers). The scientific article published by Dr. Maurizio Federico (and funded by the Italian Ministry of Health) was attached as Document 6 to the annulment lawsuit. Thus, the principle of free and informed consent to medical treatment, enshrined in international law, EU law, and the constitutions of EU member states, has been effectively abolished by the European Commission** through the authorization of this dangerous, genetically modified experimental substance, which carries potential criminal liability! The reasons why every single EU citizen has standing to bring this case before the European Court are detailed in the annulment lawsuit. Given the extreme urgency of the matter (the health and lives of all EU citizens are at stake!), a request for interim measures and an expedited procedure has also been filed. EU citizens, represented by lawyers, can join the proceedings (Case T-375/27) as interveners. https://www.renate-holzeisen.eu/it/presentato-ricorso-di-annullamento-dellautorizzazione-come-vaccino-della-sostanza-sperimentale-kostaive-zapomeran-con-istanza-cautelare/?amp=1
    WWW.RENATE-HOLZEISEN.EU
    Presentato ricorso di annullamento dell’autorizzazione come “vaccino” della sostanza sperimentale KOSTAIVE-Zapomeran con istanza cautelare - Renate Holzeisen
    Presentato in Tribunale dell’Unione Europea ricorso di annullamento dell'autorizzazione della sostanza sperimentale altamente pericolosa KOSTAIVE-Zapomeran, basata sull'RNA autoamplificante, con richiesta di provvedimento cautelare
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  • ⭕️La Commissione Medico Scientifica Indipendente ha pubblicato un comunicato allarmante, che si basa sulle conclusioni di uno studio di Maurizio Federico, ricercatore virologo e responsabile del Centro Nazionale per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità. Dunque uno dei massimi esperti italiani.
    In estrema sintesi:
    • Sta per essere commercializzato in Europa Kostaive, il primo vaccino antiCovid autoreplicante. Ultima frontiera della vaccinologia, ha la capacità di riprodursi per un tempo indefinito non solo nel corpo di chi lo riceve, ma può trasmettersi anche ad altre persone e animali, senza barriere di specie persino per via aerea.
    • Il meccanismo biologico di diffusione e i gravi possibili effetti avversi sono descritti in dettaglio in una recente ricerca pubblicata sull’International Journal of Molecular Sciences a firma appunto di Maurizio Federico, dell’Istituto Superiore di Sanità.
    • Si tratta di un azzardo senza precedenti, che coinvolge tutta l’umanità e di cui non si capisce né l'utilità né la necessità. La Commissione indipendente ritiene che gli studi effettuati a livello europeo per l'approvazione di un prodotto farmaceutico inedito siano decisamente lacunosi. Tuttavia la Commissione europea lo ha approvato lo scorso febbraio, dando tempo agli Stati membri di esprimersi. Il tema è rimasto sotto traccia ma sta emergendo prepotentemente in queste ore.
    • L’Italia infatti può opporsi alla decisione della Commissione Europea entro lunedì 9 giugno. Tale decisione meriterebbe un serio confronto scientifico e un ampio dibattito pubblico. Vogliamo davvero correre il rischio di contaminare il Pianeta con un ‘vaccino’ autoreplicante dagli effetti in gran parte sconosciuti?

    Mi associo pertanto all'appello della Commissione indipendente al #Governo Meloni presti ascolto ai parlamentari della maggioranza e agli scienziati che in queste ore si stanno prodigando, nonostante il silenzio dei media, affinché l'Italia si opponga a questo provvedimento in via prudenziale, nell'attesa di valutare appieno utilità e rischi di questa nuova tecnica.
    Sei d'accordo? Diffondi questo appello.

    @GiorgiaMeloni @FDI_Parlamento @LegaSalvini

    Source: https://x.com/MarcelloFoa/status/1930856848908800256?t=86WRghuvLfS7IuHpR7M4HA&s=19
    ‼️⭕️La Commissione Medico Scientifica Indipendente ha pubblicato un comunicato allarmante, che si basa sulle conclusioni di uno studio di Maurizio Federico, ricercatore virologo e responsabile del Centro Nazionale per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità. Dunque uno dei massimi esperti italiani. In estrema sintesi: • Sta per essere commercializzato in Europa Kostaive, il primo vaccino antiCovid autoreplicante. Ultima frontiera della vaccinologia, ha la capacità di riprodursi per un tempo indefinito non solo nel corpo di chi lo riceve, ma può trasmettersi anche ad altre persone e animali, senza barriere di specie persino per via aerea. • Il meccanismo biologico di diffusione e i gravi possibili effetti avversi sono descritti in dettaglio in una recente ricerca pubblicata sull’International Journal of Molecular Sciences a firma appunto di Maurizio Federico, dell’Istituto Superiore di Sanità. • Si tratta di un azzardo senza precedenti, che coinvolge tutta l’umanità e di cui non si capisce né l'utilità né la necessità. La Commissione indipendente ritiene che gli studi effettuati a livello europeo per l'approvazione di un prodotto farmaceutico inedito siano decisamente lacunosi. Tuttavia la Commissione europea lo ha approvato lo scorso febbraio, dando tempo agli Stati membri di esprimersi. Il tema è rimasto sotto traccia ma sta emergendo prepotentemente in queste ore. • L’Italia infatti può opporsi alla decisione della Commissione Europea entro lunedì 9 giugno. Tale decisione meriterebbe un serio confronto scientifico e un ampio dibattito pubblico. Vogliamo davvero correre il rischio di contaminare il Pianeta con un ‘vaccino’ autoreplicante dagli effetti in gran parte sconosciuti? Mi associo pertanto all'appello della Commissione indipendente al #Governo Meloni presti ascolto ai parlamentari della maggioranza e agli scienziati che in queste ore si stanno prodigando, nonostante il silenzio dei media, affinché l'Italia si opponga a questo provvedimento in via prudenziale, nell'attesa di valutare appieno utilità e rischi di questa nuova tecnica. Sei d'accordo? Diffondi questo appello. @GiorgiaMeloni @FDI_Parlamento @LegaSalvini Source: https://x.com/MarcelloFoa/status/1930856848908800256?t=86WRghuvLfS7IuHpR7M4HA&s=19
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  • NESSUNO VI PUÒ OBBLIGARE!!!
    Io ti posso dire solo come ha fatto un mio amico con entrambi i suoi figli da quando sono nati in poi (considera che adesso il più grande ha 21 anni). Lui quando gli arrivava la richiesta di presentazione x effettuare i vaccini rispondeva con lettera raccomandata (oggi se hai la PEC fai prima - non dimenticarti di allegare comunque copia dei documenti di identità e tessera sanitaria), dicendo di essere disponibile a portare i figli a vaccinare purché: 1) il vaccino fosse singolo (non trivalente/esavalente; 2) ai figli venisse prima fatta la prova anticorpale per verificarne la necessità; 3) pretendeva una assunzione di responsabilità da parte del medico vaccinatore su eventuali danni collaterali che avrebbero potuto verificarsi dopo la somministrazione,di qualsiasi entità fossero. Ti assicuro che non gli hanno mai risposto, non gli hanno mai dato multe e non l'hanno mai obbligato a portare i figli a farli o impedito loro di andare a scuola.
    NESSUNO VI PUÒ OBBLIGARE!!! Io ti posso dire solo come ha fatto un mio amico con entrambi i suoi figli da quando sono nati in poi (considera che adesso il più grande ha 21 anni). Lui quando gli arrivava la richiesta di presentazione x effettuare i vaccini rispondeva con lettera raccomandata (oggi se hai la PEC fai prima - non dimenticarti di allegare comunque copia dei documenti di identità e tessera sanitaria), dicendo di essere disponibile a portare i figli a vaccinare purché: 1) il vaccino fosse singolo (non trivalente/esavalente; 2) ai figli venisse prima fatta la prova anticorpale per verificarne la necessità; 3) pretendeva una assunzione di responsabilità da parte del medico vaccinatore su eventuali danni collaterali che avrebbero potuto verificarsi dopo la somministrazione,di qualsiasi entità fossero. Ti assicuro che non gli hanno mai risposto, non gli hanno mai dato multe e non l'hanno mai obbligato a portare i figli a farli o impedito loro di andare a scuola.
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  • DAI TACCHI ALLA SEDIA A ROTELLE DOPO IL 2021: "DICEVANO CHE ERA TUTTA UNA MIA QUESTIONE MENTALE".
    Si fa fatica a capire che non è strumentalizzazione del dolore, è portare alla luce qualcuno che viene costantemente lasciato all'ombra dell'attenzione mediatica.
    Dal 2021 il tema degli #effettiavversi è un tabù che resta insopportabile ai più e allo stesso tempo rimane una necessità impellente di divulgare la propria storia: quella di qualcuno a cui era stato consigliato un trattamento che poi ha portato a nefaste conseguenze senza che nessuno se ne assumesse la responsabilità.

    La storia di Elisa

    Polarizzare il dibattito diventa la parola d'ordine quando non si può lasciare la libertà di scegliere. Elisa Napolitano non si sente come se avesse scelto liberamente di fare il vaccino che - non - l'avrebbe protetta dal Covid. Questo perché all'epoca in cui scoprì di non aver sviluppato anticorpi dalla malattia naturale (e neppure dalla prima dose) le è stato consigliato di ricorrere a più dosi booster.
    "E' questo quello che mi ha fatto molto arrabbiare: oggi la stessa soluzione viene sconsigliata alle persone con malattie autoimmuni come la mia, perché può scatenare una nuova reazione autoimmune".

    Era tutto qua il surreale dibattito dell'epoca covid: non negare, divulgare i numeri per come erano, assumersi la responsabilità per quelli che loro dicevano essere "fisiologici" effetti avversi.
    Come è finita lo sappiamo: archiviazioni a gogo e tutti che alzano le mani, ma nel frattempo Elisa deve continuare a vivere, benché in sedia a rotelle. "Il mio sistema da quel momento è andato in tilt, è arrivata questa febbre che non andava via e non avevo risposte nonostante i numerosi esami".

    "La febbre non passò più"

    Ovviamente non è arrivata nemmeno la protezione dal covid: "Un mese dopo aver fatto la prima dose l'ho ripreso e l'ha ripreso tutta la mia famiglia, tutti vaccinati", figli inclusi, "poi ho studiato che gli anticorpi naturali mi avrebbero protetto, ma solo in seguito. Fino ad allora sapevo che per la macchina si va dal meccanico e per la salute dal medico, come tutte le persone comuni".
    Di chiarezza non c'è traccia, anche perché nelle considerazioni medico-legali ottenute su sua richiesta, il medico scrive che "attualmente i dati della letteratura scientifica non sono sufficienti a stabilire un nesso causale specifico, per quanto precede nel caso in esame, risulta soddisfatto esclusivamente il criterio cronologico, quindi si ritiene di esprimere parere non favorevole alla concessione del beneficio richiesto", cioè il rimborso per danni.

    "Ma non bisogna arrendersi mai": Elisa lo dice guardando le foto delle sue torte, che ora è troppo faticoso realizzare.
    Nel video l'intervista di Fabio Duranti.

    https://youtu.be/J9xXCdTqnF0?si=DzVME5ZW-G-6YkHW
    DAI TACCHI ALLA SEDIA A ROTELLE DOPO IL 2021: "DICEVANO CHE ERA TUTTA UNA MIA QUESTIONE MENTALE". Si fa fatica a capire che non è strumentalizzazione del dolore, è portare alla luce qualcuno che viene costantemente lasciato all'ombra dell'attenzione mediatica. Dal 2021 il tema degli #effettiavversi è un tabù che resta insopportabile ai più e allo stesso tempo rimane una necessità impellente di divulgare la propria storia: quella di qualcuno a cui era stato consigliato un trattamento che poi ha portato a nefaste conseguenze senza che nessuno se ne assumesse la responsabilità. La storia di Elisa Polarizzare il dibattito diventa la parola d'ordine quando non si può lasciare la libertà di scegliere. Elisa Napolitano non si sente come se avesse scelto liberamente di fare il vaccino che - non - l'avrebbe protetta dal Covid. Questo perché all'epoca in cui scoprì di non aver sviluppato anticorpi dalla malattia naturale (e neppure dalla prima dose) le è stato consigliato di ricorrere a più dosi booster. "E' questo quello che mi ha fatto molto arrabbiare: oggi la stessa soluzione viene sconsigliata alle persone con malattie autoimmuni come la mia, perché può scatenare una nuova reazione autoimmune". Era tutto qua il surreale dibattito dell'epoca covid: non negare, divulgare i numeri per come erano, assumersi la responsabilità per quelli che loro dicevano essere "fisiologici" effetti avversi. Come è finita lo sappiamo: archiviazioni a gogo e tutti che alzano le mani, ma nel frattempo Elisa deve continuare a vivere, benché in sedia a rotelle. "Il mio sistema da quel momento è andato in tilt, è arrivata questa febbre che non andava via e non avevo risposte nonostante i numerosi esami". "La febbre non passò più" Ovviamente non è arrivata nemmeno la protezione dal covid: "Un mese dopo aver fatto la prima dose l'ho ripreso e l'ha ripreso tutta la mia famiglia, tutti vaccinati", figli inclusi, "poi ho studiato che gli anticorpi naturali mi avrebbero protetto, ma solo in seguito. Fino ad allora sapevo che per la macchina si va dal meccanico e per la salute dal medico, come tutte le persone comuni". Di chiarezza non c'è traccia, anche perché nelle considerazioni medico-legali ottenute su sua richiesta, il medico scrive che "attualmente i dati della letteratura scientifica non sono sufficienti a stabilire un nesso causale specifico, per quanto precede nel caso in esame, risulta soddisfatto esclusivamente il criterio cronologico, quindi si ritiene di esprimere parere non favorevole alla concessione del beneficio richiesto", cioè il rimborso per danni. "Ma non bisogna arrendersi mai": Elisa lo dice guardando le foto delle sue torte, che ora è troppo faticoso realizzare. Nel video l'intervista di Fabio Duranti. https://youtu.be/J9xXCdTqnF0?si=DzVME5ZW-G-6YkHW
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  • "Chi giocherà con noi ora?"

    Gaza. In una scena straziante, un gruppo di bambini si è riunito intorno alla tomba del loro amico ucciso in un recente attentato dei terroristi israeliani.

    ———————

    GAZA HA BISOGNO DI TUTTI NOI: PROPRIO IN QUESTO MOMENTO


    l'AntiDiplomatico è in prima linea nel sostenere attivamente tutti i progetti di Gazzella Onlus che ogni giorno eroicamente distribuisce beni di prima necessità a Gaza


    Acquistando "Ho ancora le mani per scrivere. Testimonianze dal genocidio a Gaza" (IL LIBRO CON LA L MAIUSCOLA SUL GENOCIDIO IN CORSO) sosterrete i prossimi progetti di "Gazzella Onlus" per la popolazione allo stremo: https://www.ladedizioni.it/prodotto/ho-ancora-le-mani-per-scrivere-testimonianze-del-genocidio-a-gaza/

    LA RESISTENZA DEL POPOLO PALESTINESE E' UNO DEGLI ULTIMI BARLUMI DI LUCE PER L'UMANITA'

    QUI PER SEGUIRE OGNI GIORNO LE ATTIVITA' BENEFICHE DI GAZZELLA ONLUS
    "Chi giocherà con noi ora?" Gaza. In una scena straziante, un gruppo di bambini si è riunito intorno alla tomba del loro amico ucciso in un recente attentato dei terroristi israeliani. ——————— ⚠️⚠️ GAZA HA BISOGNO DI TUTTI NOI: PROPRIO IN QUESTO MOMENTO ⚠️⚠️ l'AntiDiplomatico è in prima linea nel sostenere attivamente tutti i progetti di Gazzella Onlus che ogni giorno eroicamente distribuisce beni di prima necessità a Gaza ➡️ Acquistando "Ho ancora le mani per scrivere. Testimonianze dal genocidio a Gaza" (IL LIBRO CON LA L MAIUSCOLA SUL GENOCIDIO IN CORSO) sosterrete i prossimi progetti di "Gazzella Onlus" per la popolazione allo stremo: https://www.ladedizioni.it/prodotto/ho-ancora-le-mani-per-scrivere-testimonianze-del-genocidio-a-gaza/ LA RESISTENZA DEL POPOLO PALESTINESE E' UNO DEGLI ULTIMI BARLUMI DI LUCE PER L'UMANITA' QUI PER SEGUIRE OGNI GIORNO LE ATTIVITA' BENEFICHE DI GAZZELLA ONLUS
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  • CONTANTE = LIBERTA’
    Aderiamo alla Campagna CONTANTE = LIBERTA' per divulgare tra consumatori ed esercenti la necessità di pagare in contanti: partecipa anche tu!
    https://www.ifeelgood.it/blog/contante-liberta/
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  • SICUREZZA DEMOCRATICA (un appello)

    Siamo troppo distratti, o forse assuefatti, alle ingiustizie quotidiane per accorgerci di come passi sotto silenzio uno degli appelli più necessari per il nostro Paese. Un'Italia stretta tra il bisogno di nuove guide spirituali e la solidarietà a guerre lontane... mentre perde sempre più il contatto con la realtà.
    Un popolo che si adegua a ogni "porcata" — di destra o di sinistra — senza più fiato, senza più reazione.
    Ma per fortuna esistono ancora voci fuori dalla politica attiva, capaci di risvegliare l'attenzione. Voci che oggi denunciano uno dei decreti più scellerati degli ultimi anni: il DDL Sicurezza, approvato con procedura d'urgenza dal governo Meloni.
    Un disastro — per contenuti, forma e modalità di attuazione — che, a mio parere, affonda le sue radici in una malapolitica falsa e ipocrita. Una politica che rifugge il termine "fascismo" ma che, nei fatti, ne ricalca le logiche più oscure: paura e repressione come strumenti di governo. Due sentimenti tossici, lontani anni luce dalle necessità dei tempi che viviamo.

    Per questo oggi rilancio con forza l'appello "Per la Sicurezza democratica", firmato da 257 professori universitari di diritto pubblico di tutta Italia — tra cui giganti come Ugo De Siervo, Gaetano Silvestri, Gustavo Zagrebelsky, Enzo Cheli, Paolo Maddalena, ex Presidenti e Vice-Presidenti della Corte Costituzionale.
    Un documento che si aggiunge alle prese di posizione di magistrati, avvocati penalisti e docenti di diritto penale.
    Il cuore della denuncia è chiaro: il DDL Sicurezza tradisce un’impostazione autoritaria, illiberale e antidemocratica, che punta a governare con la paura e non governare la paura.

    ⚫️I punti critici più gravi?
    - La possibilità per la polizia di portare armi non di ordinanza anche fuori servizio.

    - Inasprimento delle pene per reati generici legati a manifestazioni pubbliche, violando il principio di tipicità e limitando la libertà di riunione costituzionalmente garantita.

    - Norme vaghe e pericolose sull'occupazione di edifici o terreni, lasciate alla completa discrezionalità degli inquirenti.

    ❗️L’uso strumentale della procedura di urgenza/emergenza per approvare misure repressive, forzando il normale iter parlamentare e riducendo il confronto democratico.

    Come ha detto il professor Zaccaria, l’equilibrio tra individuo e autorità è rotto a favore di quest'ultima. È questo il futuro che vogliamo

    Serve il nostro megafono❗️
    Appelli come questi non godono di prime pagine, non fanno rumore nei talk show. Vengono ignorati perché sono liberi da ideologie di parte, ancorati solo alla competenza e al senso costituzionale.

    Ma noi possiamo diventare il loro megafono.
    Rilanciamo, condividiamo, parliamone.
    Perché tra poche settimane arriveranno anche 5 quesiti referendari fondamentali in nome della giustizia e della democrazia partecipativa. E oggi, più che mai, dobbiamo decidere se far rifiorire una "nuova primavera italiana" fatta di voto, impegno, consapevolezza.
    Svegliarsi o rassegnarsi.
    Io scelgo la prima.
    E tu?

    Leggi l'appello :

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/27/decreto-sicurezza-il-testo-integrale-dellappello-e-i-nomi-dei-257-giuristi-che-lo-hanno-sottoscritto/7967103/

    #️⃣ #SicurezzaDemocratica #NoAlDDLsicurezza #Costituzione #LibertàDiManifestare #DirittiCivili #ItaliaDemocratica #PrimaveraItaliana #ReferendumGiustizia2025 #DifendiamoLaDemocrazia
    SICUREZZA DEMOCRATICA ✊ (un appello) Siamo troppo distratti, o forse assuefatti, alle ingiustizie quotidiane per accorgerci di come passi sotto silenzio uno degli appelli più necessari per il nostro Paese. Un'Italia stretta tra il bisogno di nuove guide spirituali e la solidarietà a guerre lontane... mentre perde sempre più il contatto con la realtà. Un popolo che si adegua a ogni "porcata" — di destra o di sinistra — senza più fiato, senza più reazione. Ma per fortuna esistono ancora voci fuori dalla politica attiva, capaci di risvegliare l'attenzione. Voci che oggi denunciano uno dei decreti più scellerati degli ultimi anni: il DDL Sicurezza, approvato con procedura d'urgenza dal governo Meloni. Un disastro — per contenuti, forma e modalità di attuazione — che, a mio parere, affonda le sue radici in una malapolitica falsa e ipocrita. Una politica che rifugge il termine "fascismo" ma che, nei fatti, ne ricalca le logiche più oscure: paura e repressione come strumenti di governo. Due sentimenti tossici, lontani anni luce dalle necessità dei tempi che viviamo. Per questo oggi rilancio con forza l'appello "Per la Sicurezza democratica", firmato da 257 professori universitari di diritto pubblico di tutta Italia — tra cui giganti come Ugo De Siervo, Gaetano Silvestri, Gustavo Zagrebelsky, Enzo Cheli, Paolo Maddalena, ex Presidenti e Vice-Presidenti della Corte Costituzionale. Un documento che si aggiunge alle prese di posizione di magistrati, avvocati penalisti e docenti di diritto penale. Il cuore della denuncia è chiaro: il DDL Sicurezza tradisce un’impostazione autoritaria, illiberale e antidemocratica, che punta a governare con la paura e non governare la paura. ⚫️I punti critici più gravi? - La possibilità per la polizia di portare armi non di ordinanza anche fuori servizio. - Inasprimento delle pene per reati generici legati a manifestazioni pubbliche, violando il principio di tipicità e limitando la libertà di riunione costituzionalmente garantita. - Norme vaghe e pericolose sull'occupazione di edifici o terreni, lasciate alla completa discrezionalità degli inquirenti. ❗️L’uso strumentale della procedura di urgenza/emergenza per approvare misure repressive, forzando il normale iter parlamentare e riducendo il confronto democratico. Come ha detto il professor Zaccaria, l’equilibrio tra individuo e autorità è rotto a favore di quest'ultima. È questo il futuro che vogliamo⁉️ Serve il nostro megafono❗️ Appelli come questi non godono di prime pagine, non fanno rumore nei talk show. Vengono ignorati perché sono liberi da ideologie di parte, ancorati solo alla competenza e al senso costituzionale. Ma noi possiamo diventare il loro megafono. Rilanciamo, condividiamo, parliamone. Perché tra poche settimane arriveranno anche 5 quesiti referendari fondamentali in nome della giustizia e della democrazia partecipativa. E oggi, più che mai, dobbiamo decidere se far rifiorire una "nuova primavera italiana" fatta di voto, impegno, consapevolezza. Svegliarsi o rassegnarsi. Io scelgo la prima. E tu? 👉 Leggi l'appello : https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/27/decreto-sicurezza-il-testo-integrale-dellappello-e-i-nomi-dei-257-giuristi-che-lo-hanno-sottoscritto/7967103/ #️⃣ #SicurezzaDemocratica #NoAlDDLsicurezza #Costituzione #LibertàDiManifestare #DirittiCivili #ItaliaDemocratica #PrimaveraItaliana #ReferendumGiustizia2025 #DifendiamoLaDemocrazia
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  • È SEMPRE REPUBBLICA CHE SPARA LE STRONZATE PIÙ GROSSE! COMPLIMENTI!!!
    Legambiente lancia l’agrivoltaico: “Fa bene all’ambiente e all’agricoltura”
    Dopo le polemiche sul “no” del governo agli impianti a terra, Ciafani ribadisce la necessità della svolta energetica: “I ritardi sulle rinnovabili sono colpa d…see
    https://www.repubblica.it/green-and-blue/2025/04/16/news/legambiente_agrivoltaico_forum_nazionale-424131340/amp/
    È SEMPRE REPUBBLICA CHE SPARA LE STRONZATE PIÙ GROSSE! COMPLIMENTI!!! Legambiente lancia l’agrivoltaico: “Fa bene all’ambiente e all’agricoltura” Dopo le polemiche sul “no” del governo agli impianti a terra, Ciafani ribadisce la necessità della svolta energetica: “I ritardi sulle rinnovabili sono colpa d…see https://www.repubblica.it/green-and-blue/2025/04/16/news/legambiente_agrivoltaico_forum_nazionale-424131340/amp/
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    Dopo le polemiche sul “no” del governo agli impianti a terra, Ciafani ribadisce la necessità della svolta energetica: “I ritardi sulle rinnovabili sono colpa d…
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