• Ucraina, moni ovadia: "ecco perché ammiro putin, è un grandissimo statista"
    L'attore e cantante Moni Ovadia spiega il suo supporto al presidente russo Vladimir Putin. "Putin è un grandissimo statista. Parlo ovviamente dal punto di vista della politica internazionale. Lui è arrivato dopo Gorbacev, al quale era stato promesso che la Nato non si sarebbe allargata di un millimetro sul fronte Est, e Eltsin, che voleva regalare la Russia all'Occidente. Putin ha detto sin dall'inizio: la Russia rimane ai russi. Ha provato a dire in tutti i modi agli americani: non mi va bene questo allargamento della Nato. Certo, è un uomo duro. Ma credo che in futuro ringrazieremo che in Russia governasse Putin e non qualcun altro più duro".

    https://youtu.be/QyktkNHoFlE?si=-QBIoMTi-tXef5Vj
    Ucraina, moni ovadia: "ecco perché ammiro putin, è un grandissimo statista" L'attore e cantante Moni Ovadia spiega il suo supporto al presidente russo Vladimir Putin. "Putin è un grandissimo statista. Parlo ovviamente dal punto di vista della politica internazionale. Lui è arrivato dopo Gorbacev, al quale era stato promesso che la Nato non si sarebbe allargata di un millimetro sul fronte Est, e Eltsin, che voleva regalare la Russia all'Occidente. Putin ha detto sin dall'inizio: la Russia rimane ai russi. Ha provato a dire in tutti i modi agli americani: non mi va bene questo allargamento della Nato. Certo, è un uomo duro. Ma credo che in futuro ringrazieremo che in Russia governasse Putin e non qualcun altro più duro". https://youtu.be/QyktkNHoFlE?si=-QBIoMTi-tXef5Vj
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  • ⚡️⚡️⚡️⚡️⚡️
    Discorso di Lavrov all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

    Distrugge gli ipocriti paesi occidentali come gli Stati Uniti  dopo aver appoggiato il genocidio. Inoltre critica anche Israele e la NATO.

    IN ESCLUSIVA TRADOTTO INTERAMENTE IN  ITALIANO
    https://t.me/lanuovanormalita
    ⚡️⚡️⚡️⚡️⚡️ Discorso di Lavrov all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Distrugge gli ipocriti paesi occidentali come gli Stati Uniti  dopo aver appoggiato il genocidio. Inoltre critica anche Israele e la NATO. IN ESCLUSIVA TRADOTTO INTERAMENTE IN  ITALIANO https://t.me/lanuovanormalita
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  • https://youtu.be/0ilF4LJsV4E?si=0_oH-lUYbRuxMEiY

    Domandiamoci bene bene tutti a cosa tutto serve la geoingegneria climaticaE perché nelle scie chimiche degli aerei che sorvolano i nostri cieli sono contenute sostanze altamente inquinanti e tossiche per gli esseri viventi e per la natura
    E perché Enrico Gianini è stato internato senza il suo consenso... Ingiustamente

    ENRICO GIANINI LIBERO

    P.S. : Per ulteriore e basilare conoscenza di tutta la popolazione italiana:... 👇🏻👇🏻👇🏻

    nelle acque piovane

    Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-10970 presentata da DOMENICO SCILIPOTI martedi' 22 febbraio 2011, seduta n.437 SCILIPOTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: nel 1999 il Parlamento europeo con delibera nr. A 4-0005/99 del 14 gennaio 1999 si e espressa contro le sperimentazioni HAARP (con base in Alaska-Usa); nel 2002 l'Italia ha firmato un accordo bilaterale con gli USA sulla ricerca climatica e il capo dei ricercatori italiani e il Professore Franco Prodi; nel 2003 l'ex Ministro della difesa, Martino, autorizza le forze aeree Usa (USAF) a sorvolare gli spazi aerei dell'Italia; nel periodo dal 2003 al 2009 sono state presentate nr. 14 interrogazioni parlamentari sull'argomento; le sostanze tossiche utilizzate per le operazioni di aerosol sono composte da metalli, polimeri, silicati, virus e batteri; l'alluminio e' una sostanza neurotossica che danneggia sia il sistema nervoso centrale, che i processi omeostatici cellulari (l'alluminio e' un fattore determinante nell'Alzheimer); l'intossicazioni di metalli produce un abbassamento delle difese immunitarie; l'alluminio uccide la flora batterica dei terreni; le piogge prodotte dalle scie chimiche cambiano il ph dei terreni; le operazioni di aerosol, comunemente chiamate scie chimiche, finiscono per determinare, ad avviso dell'interrogante, una lesione di diritti sanciti dalla Costituzione -: se il Governo intenda assumere, per quanto di competenza, iniziative volte: a) ad accertare i valori di acidita', ovvero, i ph cambiati dal 2003 al 2010, a mappare con precisione la qualita' attuale dei terreni e a garantire la cessazione delle operazioni suddette in quanto obbligano all'utilizzo di OGM; b) a misurare il livello di bario e di alluminio nelle acque piovane su tutto il territorio nazionale promuovendo verifiche dopo le piogge provocate dalle operazioni militari; c) a misurare il tasso d'inquinamento dell'aria specificamente in relazione ai prodotti utilizzati nelle operazioni di aerosol; d) a determinare il rischio ambientale e per la salute della popolazione dei territori soggetti a operazioni di scie chimiche permanenti; e) a chiarire l'influenza che le operazioni di scie chimiche dal 2003 ad oggi hanno avuto sulla salute degli italiani; f) a pubblicare le ricerche epidemiologiche relative: 1) alle malattie infettive dell'apparato respiratorio; 2) allergie dovute a intossicazione da metalli; 3) Alzheimer e altre malattie degenerative riconducibili all'intossicazione di metalli; g) a stimare la correlazione dell'aumento delle malattie in rapporto alle sostanze utilizzate nelle scie chimiche (ovviamente ogni malattia e' multifattoriale e le questioni ambientali incidono significativamente, ma dal 2003 se vi e' stato un aumento statistico significativo probabilmente dovuto alle scie chimiche); intenda promuovere la cancellazione del segreto di Stato relativo alle scie chimiche e far cessare le operazioni che comportano scie chimiche tutt'oggi effettuate. (4-10970)

    RESTIAMO LIBERI IN SALUTE E UMANI
    https://youtu.be/0ilF4LJsV4E?si=0_oH-lUYbRuxMEiY Domandiamoci bene bene tutti a cosa tutto serve la geoingegneria climatica❓E perché nelle scie chimiche degli aerei che sorvolano i nostri cieli sono contenute sostanze altamente inquinanti e tossiche per gli esseri viventi e per la natura❓ E perché Enrico Gianini è stato internato senza il suo consenso... Ingiustamente ❓❓❓ ENRICO GIANINI LIBERO ‼️ P.S. : Per ulteriore e basilare conoscenza di tutta la popolazione italiana:... 👇🏻👇🏻👇🏻 nelle acque piovane Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-10970 presentata da DOMENICO SCILIPOTI martedi' 22 febbraio 2011, seduta n.437 SCILIPOTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: nel 1999 il Parlamento europeo con delibera nr. A 4-0005/99 del 14 gennaio 1999 si e espressa contro le sperimentazioni HAARP (con base in Alaska-Usa); nel 2002 l'Italia ha firmato un accordo bilaterale con gli USA sulla ricerca climatica e il capo dei ricercatori italiani e il Professore Franco Prodi; nel 2003 l'ex Ministro della difesa, Martino, autorizza le forze aeree Usa (USAF) a sorvolare gli spazi aerei dell'Italia; nel periodo dal 2003 al 2009 sono state presentate nr. 14 interrogazioni parlamentari sull'argomento; le sostanze tossiche utilizzate per le operazioni di aerosol sono composte da metalli, polimeri, silicati, virus e batteri; l'alluminio e' una sostanza neurotossica che danneggia sia il sistema nervoso centrale, che i processi omeostatici cellulari (l'alluminio e' un fattore determinante nell'Alzheimer); l'intossicazioni di metalli produce un abbassamento delle difese immunitarie; l'alluminio uccide la flora batterica dei terreni; le piogge prodotte dalle scie chimiche cambiano il ph dei terreni; le operazioni di aerosol, comunemente chiamate scie chimiche, finiscono per determinare, ad avviso dell'interrogante, una lesione di diritti sanciti dalla Costituzione -: se il Governo intenda assumere, per quanto di competenza, iniziative volte: a) ad accertare i valori di acidita', ovvero, i ph cambiati dal 2003 al 2010, a mappare con precisione la qualita' attuale dei terreni e a garantire la cessazione delle operazioni suddette in quanto obbligano all'utilizzo di OGM; b) a misurare il livello di bario e di alluminio nelle acque piovane su tutto il territorio nazionale promuovendo verifiche dopo le piogge provocate dalle operazioni militari; c) a misurare il tasso d'inquinamento dell'aria specificamente in relazione ai prodotti utilizzati nelle operazioni di aerosol; d) a determinare il rischio ambientale e per la salute della popolazione dei territori soggetti a operazioni di scie chimiche permanenti; e) a chiarire l'influenza che le operazioni di scie chimiche dal 2003 ad oggi hanno avuto sulla salute degli italiani; f) a pubblicare le ricerche epidemiologiche relative: 1) alle malattie infettive dell'apparato respiratorio; 2) allergie dovute a intossicazione da metalli; 3) Alzheimer e altre malattie degenerative riconducibili all'intossicazione di metalli; g) a stimare la correlazione dell'aumento delle malattie in rapporto alle sostanze utilizzate nelle scie chimiche (ovviamente ogni malattia e' multifattoriale e le questioni ambientali incidono significativamente, ma dal 2003 se vi e' stato un aumento statistico significativo probabilmente dovuto alle scie chimiche); intenda promuovere la cancellazione del segreto di Stato relativo alle scie chimiche e far cessare le operazioni che comportano scie chimiche tutt'oggi effettuate. (4-10970) RESTIAMO LIBERI IN SALUTE E UMANI ‼️
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  • EUNOMIS INFORMA, [29 Set 2025 alle 08:38]
    https://www.ilgiornaleditalia.it/news/approfondimenti/734863/legittimita-degli-obblighi-vaccinali-la-sospensione-degli-stipendi-ai-non-vaccinati-di-nuovo-al-vaglio-della-corte-costituzionale.html

    “Il Tribunale di Catania rimette nuovamente alla Corte Costituzionale”

    * di Andrea Montanari, avvocato

    Torna in Corte delle Leggi la “vexatissima quaestio” della sospensione (rectius, privazione) degli stipendi ai lavoratori non vaccinati nel periodo del Covid-19.

    Una delle normative più ingiuste e contestate del recente governo Draghi di epoca “pseudo pandemica” (e forse dell’intera storia repubblicana) torna quindi a giudizio di illegittimità costituzionale, come peraltro abbiamo sempre segnalato sarebbe avvenuto.

    D’altra parte, le famigerate sentenze del 2023 con cui la Corte delle Leggi rigetto’ istanze di remissione e interventi di numerosi avvocati e associazioni (tra cui la nostra Associazione EUNOMIS, con il sostegno di Società italiana di Medicina, difensori in mandato eravamo il sottoscritto e l’egregio avv. Francesco Cardile), volti a fare dichiarare l’illegittimita’ costituzionale dell’obbligo vaccinale e/o della abnorme e discriminatoria sanzione irrogata ai “resistenti” , erano evidentemente ERRATE dal momento che aderirono alla temeraria tesi (pseudoscientifica) della Avvocatura di Stato che sostenne (pur consapevole del contrario) che i farmaci per il Covid - 19 (detti irregolarmente “vaccini”) “prevenivano la trasmissione della infezione” (!).

    Un clamoroso falso storico - sotto il profilo scientifico (da cui la Corte “delle Leggi” avrebbe dovuto astenersi o comunque dichiarare) - che era già noto alla data delle udienze di discussione in Corte che si tennero a fine anno 2022 dopo la lunga notte di veglia che tenemmo a Roma.

    Un clamoroso falso storico dunque che oggi e’ emerso e dimostrato in tutta la sua fondatezza EX ANTE con la pubblicazione dei verbali del CTS della Presidenza del Consiglio dei Ministri (si v. , ex multis, il verbale 4/21 anteriore all’emissione del DL 44/21 che introdusse l’obbligo), con la ammissione di AIFA a seguito di accesso agli atti, con le audizioni in sede di Commissione parlamentare di inchiesta Covid-19, con decine di studi scientifici pubblicati (per quanto ciò risultasse già allora chiaramente anche dai cd. “bugiardini”).

    Si riapriranno dunque le porte al risarcimento degli stipendi illegittimamente negati a tutti questi lavoratori e alle loro famiglie ?
    Noi lo auspichiamo.

    Consigliamo intanto la lettura dell’articolo allegato di commento all’ordinanza di rinvio del Tribunale catanese, uscito su Il Giornale d’Italia, a firma del prof. avv. Gianfrancesco Vecchio, membro del nostri team legali EUNOMIS e Società italiana di Medicina, che tra l’altro fu con noi in Corte Costituzionale.

    * presidente EUNOMIS
    * coordinatore Dipartimento Affari Legali Società italiana di Medicina
    * presidente nazionale FenImprese Sanita’ - Insieme per Salute e Ben-essere https://t.me/eunomis/4646
    EUNOMIS INFORMA, [29 Set 2025 alle 08:38] https://www.ilgiornaleditalia.it/news/approfondimenti/734863/legittimita-degli-obblighi-vaccinali-la-sospensione-degli-stipendi-ai-non-vaccinati-di-nuovo-al-vaglio-della-corte-costituzionale.html 📍 “Il Tribunale di Catania rimette nuovamente alla Corte Costituzionale” * di Andrea Montanari, avvocato Torna in Corte delle Leggi la “vexatissima quaestio” della sospensione (rectius, privazione) degli stipendi ai lavoratori non vaccinati nel periodo del Covid-19. Una delle normative più ingiuste e contestate del recente governo Draghi di epoca “pseudo pandemica” (e forse dell’intera storia repubblicana) torna quindi a giudizio di illegittimità costituzionale, come peraltro abbiamo sempre segnalato sarebbe avvenuto. D’altra parte, le famigerate sentenze del 2023 con cui la Corte delle Leggi rigetto’ istanze di remissione e interventi di numerosi avvocati e associazioni (tra cui la nostra Associazione EUNOMIS, con il sostegno di Società italiana di Medicina, difensori in mandato eravamo il sottoscritto e l’egregio avv. Francesco Cardile), volti a fare dichiarare l’illegittimita’ costituzionale dell’obbligo vaccinale e/o della abnorme e discriminatoria sanzione irrogata ai “resistenti” , erano evidentemente ERRATE dal momento che aderirono alla temeraria tesi (pseudoscientifica) della Avvocatura di Stato che sostenne (pur consapevole del contrario) che i farmaci per il Covid - 19 (detti irregolarmente “vaccini”) “prevenivano la trasmissione della infezione” (!). Un clamoroso falso storico - sotto il profilo scientifico (da cui la Corte “delle Leggi” avrebbe dovuto astenersi o comunque dichiarare) - che era già noto alla data delle udienze di discussione in Corte che si tennero a fine anno 2022 dopo la lunga notte di veglia che tenemmo a Roma. Un clamoroso falso storico dunque che oggi e’ emerso e dimostrato in tutta la sua fondatezza EX ANTE con la pubblicazione dei verbali del CTS della Presidenza del Consiglio dei Ministri (si v. , ex multis, il verbale 4/21 anteriore all’emissione del DL 44/21 che introdusse l’obbligo), con la ammissione di AIFA a seguito di accesso agli atti, con le audizioni in sede di Commissione parlamentare di inchiesta Covid-19, con decine di studi scientifici pubblicati (per quanto ciò risultasse già allora chiaramente anche dai cd. “bugiardini”). Si riapriranno dunque le porte al risarcimento degli stipendi illegittimamente negati a tutti questi lavoratori e alle loro famiglie ? Noi lo auspichiamo. Consigliamo intanto la lettura dell’articolo allegato di commento all’ordinanza di rinvio del Tribunale catanese, uscito su Il Giornale d’Italia, a firma del prof. avv. Gianfrancesco Vecchio, membro del nostri team legali EUNOMIS e Società italiana di Medicina, che tra l’altro fu con noi in Corte Costituzionale. * presidente EUNOMIS * coordinatore Dipartimento Affari Legali Società italiana di Medicina * presidente nazionale FenImprese Sanita’ - Insieme per Salute e Ben-essere https://t.me/eunomis/4646
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  • La violenza islamista devasta la Nigeria: 7.000 cristiani uccisi in 220 giorni
    Un nuovo rapporto denuncia una brutale ondata di attacchi anticristiani in tutta la Nigeria nel 2025, con oltre 7.000 cristiani massacrati in soli 220 giorni —con una media di 32 morti al giorno— e 100 chiese distrutte ogni mese. Solo nello Stato di Benue si registrano oltre 1.100 vittime, tra cui il massacro di Yelewata in cui persero la vita 280 cristiani a giugno. Dal 2009, oltre 125.000 cristiani sono morti, 7.800 sono stati rapiti all’inizio del 2025 e 15 milioni di persone sono state sfollate. Si tratta di un duro avvertimento della continua presa del potere da parte degli islamisti e dell’urgente minaccia alla libertà religiosa in Nigeria. -

    Sterminio Silenzioso: La Crisi Dimenticata dei Cristiani in Nigeria

    Un genocidio strisciante sta avvenendo nell'indifferenza globale mentre l'estremismo islamista devasta le comunità cristiane nigeriane con numeri da guerra civile.

    Un agghiacciante rapporto documenta quella che può essere definita solo come una campagna di pulizia religiosa: nei primi 220 giorni del 2025, oltre 7.000 cristiani sono stati massacrati in Nigeria, una media di 32 morti al giorno. Parallelamente, 100 chiese vengono distrutte ogni mese, in un sistematico tentativo di cancellare la presenza cristiana da vaste regioni del paese.

    Il Contesto di un Massacro Annunciato

    La crisi attuale affonda le sue radici nell'escalation di violenza iniziata nel 2009 con la rivolta di Boko Haram. Da allora, il bilancio è spaventoso: oltre 125.000 cristiani uccisi, 7.800 rapiti solo all'inizio del 2025 e 15 milioni di persone costrette a fuggire dalle loro case, in quello che rappresenta uno dei più gravi episodi di sfollamento forzato al mondo.

    Le Zone del Terrore

    Lo Stato di Benue, nel cuore della Nigeria, si è trasformato in un epicentro del massacro. Oltre 1.100 vittime sono state registrate in questa regione sola, con il massacro di Yelewata di giugno che ha segnato uno dei giorni più sanguinosi: 280 cristiani uccisi in un singolo attacco.

    La violenza, perpetrata da gruppi estremisti islamisti come Boko Haram e i pastori Fulani militarizzati, si caratterizza per la sua brutalità: attacchi a villaggi indifesi, esecuzioni sommarie, mutilazioni e distruzione sistematica di luoghi di culto.

    Fattori della Crisi

    Alla base di questa tragedia convergono diversi elementi:

    · L'espansione territoriale dei gruppi jihadisti nel Nord e Centro Nigeria
    · La complicità di alcune autorità locali e la corruzione dilagante
    · La carenza cronica di sicurezza e l'impunità di cui godono i perpetratori
    · Tensioni etnico-religiose strumentalizzate per fini politici

    Il Silenzio Internazionale

    Nonostante le dimensioni apocalittiche della crisi, la risposta della comunità internazionale rimane inadeguata. Le organizzazioni per i diritti umani denunciano da anni quello che definiscono un "genocidio strisciante", ma l'attenzione mediatica e politica globale rimane marginale.

    Un Appello all'Azione

    Questi numeri non rappresentano solo statistiche, ma famiglie distrutte, comunità annientate e un'intera generazione traumatizzata. La continua presa del potere da parte degli islamisti in Nigeria rappresenta non solo una minaccia alla libertà religiosa, ma alla stessa stabilità dell'Africa occidentale.

    La comunità internazionale non può più voltarsi dall'altra parte. È necessaria un'azione coordinata che unisca pressione diplomatica, sostegno umanitario e strategie concrete per proteggere le minoranze religiose in Nigeria, prima che sia troppo tardi.

    ____________________
    ENGLISH

    Silent Slaughter: Nigeria's Forgotten Christian Crisis

    A creeping genocide is unfolding amid global indifference as Islamist extremism devastates Christian communities in Nigeria with civil war-level casualties.

    A chilling report documents what can only be described as a campaign of religious cleansing: in the first 220 days of 2025, over 7,000 Christians were massacred in Nigeria, averaging 32 deaths per day. Simultaneously, 100 churches are being destroyed monthly, in a systematic attempt to erase Christian presence from vast regions of the country.

    Background of a Foretold Massacre

    The current crisis has its roots in the escalation of violence that began in 2009 with the Boko Haram insurgency. Since then, the death toll has been horrifying: over 125,000 Christians killed, 7,800 kidnapped just in early 2025, and 15 million people forced to flee their homes, representing one of the most severe cases of forced displacement worldwide.

    Epicenters of Terror

    Benue State, in central Nigeria, has become a massacre epicenter. Over 1,100 victims were recorded in this region alone, with the June Yelewata massacre marking one of the bloodiest days: 280 Christians killed in a single attack.

    The violence, perpetrated by Islamist extremist groups like Boko Haram and militarized Fulani herdsmen, is characterized by its brutality: attacks on defenseless villages, summary executions, mutilations, and systematic destruction of places of worship.

    Root Causes of the Crisis

    Several converging factors underlie this tragedy:

    · Territorial expansion of jihadist groups in Northern and Central Nigeria
    · Complicity of some local authorities and rampant corruption
    · Chronic security deficits and impunity enjoyed by perpetrators
    · Ethno-religious tensions exploited for political purposes

    International Silence

    Despite the apocalyptic scale of the crisis, the international community's response remains inadequate. Human rights organizations have been denouncing what they call a "creeping genocide" for years, yet global media and political attention remains marginal.

    A Call to Action

    These numbers represent more than statistics—they represent destroyed families, annihilated communities, and a traumatized generation. The continuing power grab by Islamists in Nigeria threatens not only religious freedom but the very stability of West Africa.

    The international community can no longer look away. Coordinated action is urgently needed—combining diplomatic pressure, humanitarian support, and concrete strategies to protect religious minorities in Nigeria before it's too late.
    La violenza islamista devasta la Nigeria: 7.000 cristiani uccisi in 220 giorni Un nuovo rapporto denuncia una brutale ondata di attacchi anticristiani in tutta la Nigeria nel 2025, con oltre 7.000 cristiani massacrati in soli 220 giorni —con una media di 32 morti al giorno— e 100 chiese distrutte ogni mese. Solo nello Stato di Benue si registrano oltre 1.100 vittime, tra cui il massacro di Yelewata in cui persero la vita 280 cristiani a giugno. Dal 2009, oltre 125.000 cristiani sono morti, 7.800 sono stati rapiti all’inizio del 2025 e 15 milioni di persone sono state sfollate. Si tratta di un duro avvertimento della continua presa del potere da parte degli islamisti e dell’urgente minaccia alla libertà religiosa in Nigeria. - Sterminio Silenzioso: La Crisi Dimenticata dei Cristiani in Nigeria Un genocidio strisciante sta avvenendo nell'indifferenza globale mentre l'estremismo islamista devasta le comunità cristiane nigeriane con numeri da guerra civile. Un agghiacciante rapporto documenta quella che può essere definita solo come una campagna di pulizia religiosa: nei primi 220 giorni del 2025, oltre 7.000 cristiani sono stati massacrati in Nigeria, una media di 32 morti al giorno. Parallelamente, 100 chiese vengono distrutte ogni mese, in un sistematico tentativo di cancellare la presenza cristiana da vaste regioni del paese. Il Contesto di un Massacro Annunciato La crisi attuale affonda le sue radici nell'escalation di violenza iniziata nel 2009 con la rivolta di Boko Haram. Da allora, il bilancio è spaventoso: oltre 125.000 cristiani uccisi, 7.800 rapiti solo all'inizio del 2025 e 15 milioni di persone costrette a fuggire dalle loro case, in quello che rappresenta uno dei più gravi episodi di sfollamento forzato al mondo. Le Zone del Terrore Lo Stato di Benue, nel cuore della Nigeria, si è trasformato in un epicentro del massacro. Oltre 1.100 vittime sono state registrate in questa regione sola, con il massacro di Yelewata di giugno che ha segnato uno dei giorni più sanguinosi: 280 cristiani uccisi in un singolo attacco. La violenza, perpetrata da gruppi estremisti islamisti come Boko Haram e i pastori Fulani militarizzati, si caratterizza per la sua brutalità: attacchi a villaggi indifesi, esecuzioni sommarie, mutilazioni e distruzione sistematica di luoghi di culto. Fattori della Crisi Alla base di questa tragedia convergono diversi elementi: · L'espansione territoriale dei gruppi jihadisti nel Nord e Centro Nigeria · La complicità di alcune autorità locali e la corruzione dilagante · La carenza cronica di sicurezza e l'impunità di cui godono i perpetratori · Tensioni etnico-religiose strumentalizzate per fini politici Il Silenzio Internazionale Nonostante le dimensioni apocalittiche della crisi, la risposta della comunità internazionale rimane inadeguata. Le organizzazioni per i diritti umani denunciano da anni quello che definiscono un "genocidio strisciante", ma l'attenzione mediatica e politica globale rimane marginale. Un Appello all'Azione Questi numeri non rappresentano solo statistiche, ma famiglie distrutte, comunità annientate e un'intera generazione traumatizzata. La continua presa del potere da parte degli islamisti in Nigeria rappresenta non solo una minaccia alla libertà religiosa, ma alla stessa stabilità dell'Africa occidentale. La comunità internazionale non può più voltarsi dall'altra parte. È necessaria un'azione coordinata che unisca pressione diplomatica, sostegno umanitario e strategie concrete per proteggere le minoranze religiose in Nigeria, prima che sia troppo tardi. ____________________ ENGLISH Silent Slaughter: Nigeria's Forgotten Christian Crisis A creeping genocide is unfolding amid global indifference as Islamist extremism devastates Christian communities in Nigeria with civil war-level casualties. A chilling report documents what can only be described as a campaign of religious cleansing: in the first 220 days of 2025, over 7,000 Christians were massacred in Nigeria, averaging 32 deaths per day. Simultaneously, 100 churches are being destroyed monthly, in a systematic attempt to erase Christian presence from vast regions of the country. Background of a Foretold Massacre The current crisis has its roots in the escalation of violence that began in 2009 with the Boko Haram insurgency. Since then, the death toll has been horrifying: over 125,000 Christians killed, 7,800 kidnapped just in early 2025, and 15 million people forced to flee their homes, representing one of the most severe cases of forced displacement worldwide. Epicenters of Terror Benue State, in central Nigeria, has become a massacre epicenter. Over 1,100 victims were recorded in this region alone, with the June Yelewata massacre marking one of the bloodiest days: 280 Christians killed in a single attack. The violence, perpetrated by Islamist extremist groups like Boko Haram and militarized Fulani herdsmen, is characterized by its brutality: attacks on defenseless villages, summary executions, mutilations, and systematic destruction of places of worship. Root Causes of the Crisis Several converging factors underlie this tragedy: · Territorial expansion of jihadist groups in Northern and Central Nigeria · Complicity of some local authorities and rampant corruption · Chronic security deficits and impunity enjoyed by perpetrators · Ethno-religious tensions exploited for political purposes International Silence Despite the apocalyptic scale of the crisis, the international community's response remains inadequate. Human rights organizations have been denouncing what they call a "creeping genocide" for years, yet global media and political attention remains marginal. A Call to Action These numbers represent more than statistics—they represent destroyed families, annihilated communities, and a traumatized generation. The continuing power grab by Islamists in Nigeria threatens not only religious freedom but the very stability of West Africa. The international community can no longer look away. Coordinated action is urgently needed—combining diplomatic pressure, humanitarian support, and concrete strategies to protect religious minorities in Nigeria before it's too late.
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  • L'EPIDEMIA DI BIG PHARMA RFK JR: "Perché non vediamo settantenni con autismo?"
    “Non ho mai visto un caso di autismo conclamato, e intendo autismo profondo. Voglio stare molto attento, sbattere la testa, stimolare, camminare sulle dita dei piedi, non verbale, non allenato in bagno. Non ho mai visto in vita mia un uomo di 70 anni così. Lo vedi solo nei bambini. È un'epidemia.” - RFK JR: "Why Don't We See 70 year olds with Autism?"
    “I've never seen a case of full-blown autism, and I mean profound autism. I wanna be very careful, head-banging, stimming, toe-walking, non-verbal, non-toilet trained. I've never in my life seen a 70-year-old man who looks like that. You're only seeing it in kids. It's an epidemic.”
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    L'EPIDEMIA DI BIG PHARMA RFK JR: "Perché non vediamo settantenni con autismo?" “Non ho mai visto un caso di autismo conclamato, e intendo autismo profondo. Voglio stare molto attento, sbattere la testa, stimolare, camminare sulle dita dei piedi, non verbale, non allenato in bagno. Non ho mai visto in vita mia un uomo di 70 anni così. Lo vedi solo nei bambini. È un'epidemia.” - RFK JR: "Why Don't We See 70 year olds with Autism?" “I've never seen a case of full-blown autism, and I mean profound autism. I wanna be very careful, head-banging, stimming, toe-walking, non-verbal, non-toilet trained. I've never in my life seen a 70-year-old man who looks like that. You're only seeing it in kids. It's an epidemic.” Telegram
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  • QUESTI ASSASSINI SIONISTI VANNO AVANTI INCURANTI di TUTTI e di TUTTO!
    Gaza, attacchi israeliani anche sul campo profughi di Nuseirat: 24 uccisi dall’alba. Un neonato morto per malnutrizione...

    Cristiani in Terra Santa: “Noi danneggiati da occupazione israeliana, non dall’Anp. Falsità da Netanyahu”
    “L’occupazione, non l’Autorità Nazionale Palestinese, danneggia i cristiani in Palestina”. Una rappresentanza di leader delle Chiese cristiane in Terra Santa – tra cui il patriarca latino emerito di Gerusalemme Michel Sabbah, l’arcivescovo greco-ortodosso Attallah Hanna e il vescovo luterano emerito di Terra Santa Munib Younan – contesta le affermazioni del premier israeliano Netanyahu all’Onu.
    “La ragione per cui i cristiani e molti altri stanno lasciando Betlemme è l’occupazione israeliana e le sue politiche di chiusure, permessi, diritti di residenza esclusivi, ecc., e non le politiche dell’Autorità Palestinese”, affermano con forza i leader cristiani, smentendo le parole di Netanyahu.
    Nel loro documento essi puntano il dito contro “una falsità” che riguarda in particolare i cristiani in Palestina, laddove Netanyahu ha affermato: “quando Betlemme, il luogo di nascita di Gesù, era sotto il controllo israeliano, l’80% dei suoi residenti era cristiano. Ma da quando l’Anp ha preso il controllo, tale numero è sceso a meno del 20%”.
    Netanyahu, proseguono i leader ecumenici, “non parla a nome dei cristiani palestinesi e non gli si può permettere di distorcere la verità. Betlemme è stata una città a maggioranza cristiana fino al 1948: allora più dell’80% della popolazione era cristiana. Con l’espulsione di circa 750.000 rifugiati palestinesi dalla loro patria nella Palestina storica durante la Nakba del 1948, tre campi profughi furono stabiliti a Betlemme, cambiando così la composizione demografica della città. Quando Israele ha occupato la Cisgiordania nel 1967, Betlemme aveva una popolazione composta da una maggioranza di musulmani”.
    Per i firmatari del documento, “decenni di occupazione israeliana, causando dure condizioni di vita, hanno provocato l’emigrazione di molti cristiani e musulmani, e questa realtà continua ancora oggi. Betlemme, una città dipendente dal turismo, ha sofferto in particolare negli ultimi due anni della guerra di Israele a Gaza con l’arresto quasi completo del turismo e dei pellegrinaggi. Centinaia di persone hanno lasciato Betlemme negli ultimi mesi a causa delle continue devastazioni dell’occupazione israeliana e della violenza militare”.

    1h fa
    10:03
    Almeno 24 morti dall’alba negli attacchi sulla Striscia. Un neonato morto per malnutrizione
    E’ di almeno 24 morti palestinesi il bilancio degli attacchi odierni delle forze israeliane nella Striscia. Lo riferisce al Jazeera citando fonti mediche, secondo le quali un raid contro due case nel campo profughi di Nuseirat ha causato almeno 10 vittime, “tra le quali donne e bambini”. Intanto, un neonato è morto per malnutrizione a Khan Younis, sono quasi 450 le vittime della fame nella Striscia secondo il ministero della Salute gestito da Hamas.

    1h fa
    10:02
    Attacchi israeliani al campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza: almeno 8 morti
    Almeno otto palestinesi sono stati uccisi durante la notte negli attacchi israeliani nel campo profughi di Nuseirat nel centro di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera. Muhammad Abu Salmiya, direttore dell’ospedale al-Shifa di Gaza City, il più grande complesso medico della Striscia di Gaza, ha spiegato che le équipe mediche sono preoccupate per i carri armati israeliani che si avvicinano alle vicinanze dell’ospedale e non consentono l’accesso ad esso. Si stima che 159 pazienti siano in trattamento.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/09/28/gaza-attacchi-israeliani-anche-sul-campo-profughi-di-nuseirat-24-uccisi-dallalba-un-neonato-morto-per-malnutrizione/8141878/
    QUESTI ASSASSINI SIONISTI VANNO AVANTI INCURANTI di TUTTI e di TUTTO! Gaza, attacchi israeliani anche sul campo profughi di Nuseirat: 24 uccisi dall’alba. Un neonato morto per malnutrizione... Cristiani in Terra Santa: “Noi danneggiati da occupazione israeliana, non dall’Anp. Falsità da Netanyahu” “L’occupazione, non l’Autorità Nazionale Palestinese, danneggia i cristiani in Palestina”. Una rappresentanza di leader delle Chiese cristiane in Terra Santa – tra cui il patriarca latino emerito di Gerusalemme Michel Sabbah, l’arcivescovo greco-ortodosso Attallah Hanna e il vescovo luterano emerito di Terra Santa Munib Younan – contesta le affermazioni del premier israeliano Netanyahu all’Onu. “La ragione per cui i cristiani e molti altri stanno lasciando Betlemme è l’occupazione israeliana e le sue politiche di chiusure, permessi, diritti di residenza esclusivi, ecc., e non le politiche dell’Autorità Palestinese”, affermano con forza i leader cristiani, smentendo le parole di Netanyahu. Nel loro documento essi puntano il dito contro “una falsità” che riguarda in particolare i cristiani in Palestina, laddove Netanyahu ha affermato: “quando Betlemme, il luogo di nascita di Gesù, era sotto il controllo israeliano, l’80% dei suoi residenti era cristiano. Ma da quando l’Anp ha preso il controllo, tale numero è sceso a meno del 20%”. Netanyahu, proseguono i leader ecumenici, “non parla a nome dei cristiani palestinesi e non gli si può permettere di distorcere la verità. Betlemme è stata una città a maggioranza cristiana fino al 1948: allora più dell’80% della popolazione era cristiana. Con l’espulsione di circa 750.000 rifugiati palestinesi dalla loro patria nella Palestina storica durante la Nakba del 1948, tre campi profughi furono stabiliti a Betlemme, cambiando così la composizione demografica della città. Quando Israele ha occupato la Cisgiordania nel 1967, Betlemme aveva una popolazione composta da una maggioranza di musulmani”. Per i firmatari del documento, “decenni di occupazione israeliana, causando dure condizioni di vita, hanno provocato l’emigrazione di molti cristiani e musulmani, e questa realtà continua ancora oggi. Betlemme, una città dipendente dal turismo, ha sofferto in particolare negli ultimi due anni della guerra di Israele a Gaza con l’arresto quasi completo del turismo e dei pellegrinaggi. Centinaia di persone hanno lasciato Betlemme negli ultimi mesi a causa delle continue devastazioni dell’occupazione israeliana e della violenza militare”. 1h fa 10:03 Almeno 24 morti dall’alba negli attacchi sulla Striscia. Un neonato morto per malnutrizione E’ di almeno 24 morti palestinesi il bilancio degli attacchi odierni delle forze israeliane nella Striscia. Lo riferisce al Jazeera citando fonti mediche, secondo le quali un raid contro due case nel campo profughi di Nuseirat ha causato almeno 10 vittime, “tra le quali donne e bambini”. Intanto, un neonato è morto per malnutrizione a Khan Younis, sono quasi 450 le vittime della fame nella Striscia secondo il ministero della Salute gestito da Hamas. 1h fa 10:02 Attacchi israeliani al campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza: almeno 8 morti Almeno otto palestinesi sono stati uccisi durante la notte negli attacchi israeliani nel campo profughi di Nuseirat nel centro di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera. Muhammad Abu Salmiya, direttore dell’ospedale al-Shifa di Gaza City, il più grande complesso medico della Striscia di Gaza, ha spiegato che le équipe mediche sono preoccupate per i carri armati israeliani che si avvicinano alle vicinanze dell’ospedale e non consentono l’accesso ad esso. Si stima che 159 pazienti siano in trattamento. https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/09/28/gaza-attacchi-israeliani-anche-sul-campo-profughi-di-nuseirat-24-uccisi-dallalba-un-neonato-morto-per-malnutrizione/8141878/
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  • LA DECISIONE DEL GIUDICE James Donato È PIÙ CHE LEGITTIMA. DICIAMO STOP AL MONOPOLIO di GOOGLE!
    Google chiede aiuto alla Corte Suprema per salvare il Play Store: “Enormi danni per consumatori e sviluppatori”
    La sconfitta nel processo contro Epic e l'ingiunzione emessa dal giudice distrettuale statunitense James Donato pesano come un macigno sul futuro di Android e del Play Store. Google si è rivolta alla Corte Suprema per bloccare tutto in attesa dell’appello
    https://www.dday.it/redazione/54649/google-chiede-aiuto-alla-corte-suprema-per-salvare-il-play-store-enormi-danni-per-consumatori-e-sviluppatori
    LA DECISIONE DEL GIUDICE James Donato È PIÙ CHE LEGITTIMA. DICIAMO STOP AL MONOPOLIO di GOOGLE! Google chiede aiuto alla Corte Suprema per salvare il Play Store: “Enormi danni per consumatori e sviluppatori” La sconfitta nel processo contro Epic e l'ingiunzione emessa dal giudice distrettuale statunitense James Donato pesano come un macigno sul futuro di Android e del Play Store. Google si è rivolta alla Corte Suprema per bloccare tutto in attesa dell’appello https://www.dday.it/redazione/54649/google-chiede-aiuto-alla-corte-suprema-per-salvare-il-play-store-enormi-danni-per-consumatori-e-sviluppatori
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    Google chiede aiuto alla Corte Suprema per salvare il Play Store: “Enormi danni per consumatori e sviluppatori”
    La sconfitta nel processo contro Epic e l'ingiunzione emessa dal giudice distrettuale statunitense James Donato pesano come un macigno sul futuro di Android e del Play Store. Google si è rivolta alla Corte Suprema per bloccare tutto in attesa dell’appello.
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  • Terza guerra mondiale, Gaiani: "Ecco perché la Nato soffia sul fuoco e incolpa la Russia".
    Gianandrea Gaiani, direttore di Analisi Difesa, ospite a "Calibro 9" con Francesco Borgonovo su Radio Cusano Campus.

    Visita il nostro sito https://www.tag24.it

    https://www.youtube.com/watch?v=xvxuXwXVWjA
    Terza guerra mondiale, Gaiani: "Ecco perché la Nato soffia sul fuoco e incolpa la Russia". Gianandrea Gaiani, direttore di Analisi Difesa, ospite a "Calibro 9" con Francesco Borgonovo su Radio Cusano Campus. Visita il nostro sito https://www.tag24.it https://www.youtube.com/watch?v=xvxuXwXVWjA
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  • Per favore, leggete dal Dott. Ezzideen, Gaza

    Non c'è internet. Nessun segnale. Nessun suono. Nessun mondo oltre questa gabbia.
    Ho camminato per trenta minuti tra rovine e polvere. Non in cerca di una via di fuga, ma di un frammento di segnale, giusto quel tanto che basta per sussurrare: "Siamo ancora vivi".
    Non perché qualcuno stia ascoltando, ma perché morire senza essere ascoltati è la morte definitiva.
    Gaza ora è silenziosa. Non di pace, ma di annientamento.
    Non un silenzio di immobilità, ma di soffocamento.
    Hanno tagliato l'ultimo cavo. Nessun messaggio esce. Nessuna immagine entra.
    Persino il dolore è stato proibito.
    Ho superato i cadaveri di edifici, di case, di uomini, alcuni respiravano, altri no. Tutti cancellati dalla stessa mano che ha cancellato le nostre voci.
    Questo non è solo un assedio di bombe. È un assedio della memoria: una guerra contro la nostra capacità di dire: "Eravamo qui".
    I bombardamenti non sono mai cessati, soprattutto a Jabalia. Bombardano le strade dove i bambini chiedono cibo. Bombardano le file dove le madri aspettano la farina. Bombardano la fame stessa.
    Niente cibo. Niente acqua. Nessuna via d'uscita. E coloro che ci provano, coloro che cercano aiuto, vengono colpiti.
    Qui si muore, e nessuno lo sa.
    Non perché le uccisioni si siano fermate, ma perché la distruzione della connessione è riuscita.
    Internet è stato il nostro ultimo respiro. Non era un lusso; era l'ultima prova della nostra umanità.
    Ora non c'è più. E nel buio, massacrano senza conseguenze.
    Ho trovato questo debole segnale eSIM come un uomo morente trova un barlume di fiamma. Ero in piedi sotto un cielo squarciato, rischiando la morte, non per essere salvato, ma per inviare questo.
    Un singolo messaggio. Un'ultima resistenza.
    Se state leggendo questo, ricordate che abbiamo attraversato il fuoco per dirlo.
    Non siamo rimasti in silenzio. Siamo stati messi a tacere.
    E quando i cavi saranno ripristinati, la verità trasparirà dai fili, e il mondo saprà cosa ha scelto di non vedere.

    Dott. Ezzideen, Gaza
    -----------------------------
    Silenzio per Gaza

    A partire da oggi, spegnerò il mio cellulare dalle 21:00 alle 21:30 per una settimana, per il popolo palestinese.
    30 minuti di silenzio digitale
    "Silenzio per Gaza" è una campagna digitale coordinata. È un'ondata crescente.
    Perché qualcosa si può fare: una pausa digitale giornaliera di 30 minuti ogni sera, dalle 21:00 alle 21:30 ora locale di ogni Paese.
    Durante questa pausa:
    Niente social media. Nessun messaggio. Nessun commento. Telefoni e computer saranno spenti.
    Questa azione collettiva invierà un forte segnale digitale agli algoritmi e mostrerà la nostra solidarietà con Gaza. (Non è facile, ma facciamo qualcosa. È ciò che conta.)
    L'idea:
    Ogni giorno, alla stessa ora, milioni di utenti in tutto il mondo rimarranno completamente in silenzio sui social media per 30 minuti. Nessun post. Nessun Mi piace. Nessun commento. Nessuna app aperta.
    Silenzio digitale completo. Spegni il telefono.
    È un atto di resistenza, una protesta digitale globale.
    La rabbia di tanti cittadini di fronte a un'ingiustizia immensa.
    Perché qualcosa si può fare: semplice ed efficace.
    Ricordate il silenzio digitale delle 21:00.
    (Impostate una sveglia sul telefono: promemoria per le 21:00.)

    Spiegazione tecnica:
    1. Impatto algoritmico
    Le piattaforme dei social media dipendono dall'attività costante degli utenti. Siamo noi che manteniamo attivo il sistema. Un calo improvviso e sincronizzato dell'attività, anche per un breve periodo, può:
    (a) interrompere gli algoritmi di visibilità.
    (b) influenzare le statistiche sul traffico in tempo reale.
    (c) inviare un segnale tecnico ai server in merito a comportamenti anomali degli utenti.
    Questo atto evidenzia la resistenza dei cittadini all'ingiustizia, che fino ad ora era alimentata dalla nostra passività. 2. Impatto simbolico
    In un mondo iperconnesso, il silenzio digitale è una dichiarazione potente.
    Crea un netto contrasto tra il rumore dei social media e il silenzio forzato a Gaza.
    È un momento di riflessione collettiva.
    3. Impatto sociale
    Se l'azione sarà diffusa, i leader vedranno che i cittadini respingono il crimine a Gaza –
    E solo allora si muoveranno.

    Miriamo a creare un'ondata progressista che si diffonda in tutto il mondo .
    Non dimenticate: 21:00 (21:00) — Silenzio digitale!
    Impostate i vostri orologi. Spegnete i telefoni!


    Dalle 21:00 (21:00) alle 21:30 (21:30) — Ovunque vi troviate nel mondo:
    SMETTETE di usare:
    * Telefoni
    * Computer
    * Laptop

    SILENZIO — per il bene di Gaza. GRAZIE
    Per favore, leggete dal Dott. Ezzideen, Gaza Non c'è internet. Nessun segnale. Nessun suono. Nessun mondo oltre questa gabbia. Ho camminato per trenta minuti tra rovine e polvere. Non in cerca di una via di fuga, ma di un frammento di segnale, giusto quel tanto che basta per sussurrare: "Siamo ancora vivi". Non perché qualcuno stia ascoltando, ma perché morire senza essere ascoltati è la morte definitiva. Gaza ora è silenziosa. Non di pace, ma di annientamento. Non un silenzio di immobilità, ma di soffocamento. Hanno tagliato l'ultimo cavo. Nessun messaggio esce. Nessuna immagine entra. Persino il dolore è stato proibito. Ho superato i cadaveri di edifici, di case, di uomini, alcuni respiravano, altri no. Tutti cancellati dalla stessa mano che ha cancellato le nostre voci. Questo non è solo un assedio di bombe. È un assedio della memoria: una guerra contro la nostra capacità di dire: "Eravamo qui". I bombardamenti non sono mai cessati, soprattutto a Jabalia. Bombardano le strade dove i bambini chiedono cibo. Bombardano le file dove le madri aspettano la farina. Bombardano la fame stessa. Niente cibo. Niente acqua. Nessuna via d'uscita. E coloro che ci provano, coloro che cercano aiuto, vengono colpiti. Qui si muore, e nessuno lo sa. Non perché le uccisioni si siano fermate, ma perché la distruzione della connessione è riuscita. Internet è stato il nostro ultimo respiro. Non era un lusso; era l'ultima prova della nostra umanità. Ora non c'è più. E nel buio, massacrano senza conseguenze. Ho trovato questo debole segnale eSIM come un uomo morente trova un barlume di fiamma. Ero in piedi sotto un cielo squarciato, rischiando la morte, non per essere salvato, ma per inviare questo. Un singolo messaggio. Un'ultima resistenza. Se state leggendo questo, ricordate che abbiamo attraversato il fuoco per dirlo. Non siamo rimasti in silenzio. Siamo stati messi a tacere. E quando i cavi saranno ripristinati, la verità trasparirà dai fili, e il mondo saprà cosa ha scelto di non vedere. Dott. Ezzideen, Gaza ----------------------------- Silenzio per Gaza A partire da oggi, spegnerò il mio cellulare dalle 21:00 alle 21:30 per una settimana, per il popolo palestinese. 30 minuti di silenzio digitale "Silenzio per Gaza" è una campagna digitale coordinata. È un'ondata crescente. Perché qualcosa si può fare: una pausa digitale giornaliera di 30 minuti ogni sera, dalle 21:00 alle 21:30 ora locale di ogni Paese. Durante questa pausa: Niente social media. Nessun messaggio. Nessun commento. Telefoni e computer saranno spenti. Questa azione collettiva invierà un forte segnale digitale agli algoritmi e mostrerà la nostra solidarietà con Gaza. (Non è facile, ma facciamo qualcosa. È ciò che conta.) L'idea: Ogni giorno, alla stessa ora, milioni di utenti in tutto il mondo rimarranno completamente in silenzio sui social media per 30 minuti. Nessun post. Nessun Mi piace. Nessun commento. Nessuna app aperta. Silenzio digitale completo. Spegni il telefono. È un atto di resistenza, una protesta digitale globale. La rabbia di tanti cittadini di fronte a un'ingiustizia immensa. Perché qualcosa si può fare: semplice ed efficace. Ricordate il silenzio digitale delle 21:00. (Impostate una sveglia sul telefono: promemoria per le 21:00.) Spiegazione tecnica: 1. Impatto algoritmico Le piattaforme dei social media dipendono dall'attività costante degli utenti. Siamo noi che manteniamo attivo il sistema. Un calo improvviso e sincronizzato dell'attività, anche per un breve periodo, può: (a) interrompere gli algoritmi di visibilità. (b) influenzare le statistiche sul traffico in tempo reale. (c) inviare un segnale tecnico ai server in merito a comportamenti anomali degli utenti. Questo atto evidenzia la resistenza dei cittadini all'ingiustizia, che fino ad ora era alimentata dalla nostra passività. 2. Impatto simbolico In un mondo iperconnesso, il silenzio digitale è una dichiarazione potente. Crea un netto contrasto tra il rumore dei social media e il silenzio forzato a Gaza. È un momento di riflessione collettiva. 3. Impatto sociale Se l'azione sarà diffusa, i leader vedranno che i cittadini respingono il crimine a Gaza – E solo allora si muoveranno. Miriamo a creare un'ondata progressista che si diffonda in tutto il mondo 🌎. Non dimenticate: 21:00 (21:00) — Silenzio digitale! Impostate i vostri orologi. Spegnete i telefoni! 📣📣📣 Dalle 21:00 (21:00) alle 21:30 (21:30) — Ovunque vi troviate nel mondo: SMETTETE di usare: * Telefoni * Computer * Laptop SILENZIO — per il bene di Gaza. GRAZIE
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