• LA GUERRA L'AVETE PERSA DA MESI!
    KALLAS FATTENE UNA RAGIONE!
    Guerra Ucraina - Russia, le news di oggi. Media: Mosca invia altre truppe verso Pokrovosk
    Financial Times: Londra ha tentato di aprire canale segreto con Putin. Kallas: “La democrazia è sotto attacco, va difesa meglio”
    https://www.repubblica.it/esteri/2025/11/12/diretta/guerra_ucraina_russia_news_oggi-424975350/
    LA GUERRA L'AVETE PERSA DA MESI! KALLAS FATTENE UNA RAGIONE! Guerra Ucraina - Russia, le news di oggi. Media: Mosca invia altre truppe verso Pokrovosk Financial Times: Londra ha tentato di aprire canale segreto con Putin. Kallas: “La democrazia è sotto attacco, va difesa meglio” https://www.repubblica.it/esteri/2025/11/12/diretta/guerra_ucraina_russia_news_oggi-424975350/
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    Guerra Ucraina - Russia, le news di oggi. Media: Mosca invia altre truppe verso Pokrovosk
    Financial Times: Londra ha tentato di aprire canale segreto con Putin. Kallas: “La democrazia è sotto attacco, va difesa meglio”
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  • HANNO PERSO LA GUERRA E LE STANNO PROVANDO TUTTE PER SCATENARE LA TERZA GUERRA MONDIALE!

    Un piano messo a punto dai servizi di Kiev e di Londra che prevedeva di dirottare un caccia Mig-31 delle forze aeree di Mosca armato con un missile ipersonico Kinzhal verso la base Nato di Costanza, in Romania, la più grande installazione militare dell’Alleanza atlantica in Europa. A denunciare “la provocazione su larga scala” è stato il servizio segreto federale russo Fsb, che all’agenzia Tass ha riferito anche di un coinvolgimento nell’operazione del Regno Unito.

    “Per dirottare il velivolo – hanno affermato i servizi di Mosca – l’Ucraina era pronta a reclutare piloti russi offrendo loro 3 milioni di dollari“. La tv di Stato ha mostrato foto dei messaggi e registrazioni di un uomo che l’Fsb sostiene lavorasse per Kiev e Londra dai quali emerge la sostanziosa offerta di denaro a un pilota russo, al quale sarebbe stata anche promessa la cittadinanza di un Paese occidentale, per far volare il Mig verso l’Europa.

    “Il servizio di sicurezza federale – si legge in una nota citata dalla Tass – ha scoperto e sventato un’operazione della Direzione generale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino e dei suoi supervisori britannici di dirottare un Mig-31 russo, equipaggiato con un missile ipersonico Kinzhal, e destinarlo all’estero”. “Per il dirottamento, l’intelligence ucraina – continua la nota – ha provato a reclutare piloti russi, offrendo loro 3 milioni di dollari. I servizi speciali programmavano di inviare il jet nell’area dove sorge la base aerea più grande della Nato, a Costanza, in Romania, dove sarebbe stato poi abbattuto dalla difesa aerea. Le misure messe in atto hanno sventato i piani dell’intelligence ucraina e britannica di portare avanti una provocazione su larga scala”. Lo stesso Fsb ha reso noto che le Forze Armate russe hanno lanciato un attacco in rappresaglia alla “provocazione” di Kiev, colpendo una base degli F-16 in Ucraina.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/11/russia-ucraina-mig-31-base-nato-news/8191941/amp/
    HANNO PERSO LA GUERRA E LE STANNO PROVANDO TUTTE PER SCATENARE LA TERZA GUERRA MONDIALE! Un piano messo a punto dai servizi di Kiev e di Londra che prevedeva di dirottare un caccia Mig-31 delle forze aeree di Mosca armato con un missile ipersonico Kinzhal verso la base Nato di Costanza, in Romania, la più grande installazione militare dell’Alleanza atlantica in Europa. A denunciare “la provocazione su larga scala” è stato il servizio segreto federale russo Fsb, che all’agenzia Tass ha riferito anche di un coinvolgimento nell’operazione del Regno Unito. “Per dirottare il velivolo – hanno affermato i servizi di Mosca – l’Ucraina era pronta a reclutare piloti russi offrendo loro 3 milioni di dollari“. La tv di Stato ha mostrato foto dei messaggi e registrazioni di un uomo che l’Fsb sostiene lavorasse per Kiev e Londra dai quali emerge la sostanziosa offerta di denaro a un pilota russo, al quale sarebbe stata anche promessa la cittadinanza di un Paese occidentale, per far volare il Mig verso l’Europa. “Il servizio di sicurezza federale – si legge in una nota citata dalla Tass – ha scoperto e sventato un’operazione della Direzione generale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino e dei suoi supervisori britannici di dirottare un Mig-31 russo, equipaggiato con un missile ipersonico Kinzhal, e destinarlo all’estero”. “Per il dirottamento, l’intelligence ucraina – continua la nota – ha provato a reclutare piloti russi, offrendo loro 3 milioni di dollari. I servizi speciali programmavano di inviare il jet nell’area dove sorge la base aerea più grande della Nato, a Costanza, in Romania, dove sarebbe stato poi abbattuto dalla difesa aerea. Le misure messe in atto hanno sventato i piani dell’intelligence ucraina e britannica di portare avanti una provocazione su larga scala”. Lo stesso Fsb ha reso noto che le Forze Armate russe hanno lanciato un attacco in rappresaglia alla “provocazione” di Kiev, colpendo una base degli F-16 in Ucraina. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/11/russia-ucraina-mig-31-base-nato-news/8191941/amp/
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  • ⚡️Gli USA stringono l’assedio navale al Venezuela mentre preparano un attacco. Maduro chiede aiuto a Mosca (Irina Sokolova)

    https://www.farodiroma.it/aggiornato-gli-usa-stringono-lassedio-navale-al-venezuela-mentre-preparano-un-attacco-maduro-chiede-aiuto-a-mosca-irina-sokolova/
    ⚡️🇺🇸🇻🇪Gli USA stringono l’assedio navale al Venezuela mentre preparano un attacco. Maduro chiede aiuto a Mosca (Irina Sokolova) https://www.farodiroma.it/aggiornato-gli-usa-stringono-lassedio-navale-al-venezuela-mentre-preparano-un-attacco-maduro-chiede-aiuto-a-mosca-irina-sokolova/
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    Gli USA stringono l'assedio navale al Venezuela mentre preparano un attacco. Maduro chiede aiuto a Mosca (Irina Sokolova) - FarodiRoma
    Le tensioni tra Stati Uniti e Venezuela hanno raggiunto un nuovo e pericoloso livello dopo la diffusione di report che parlano di un imminente attacco statunitense contro obiettivi militari sul territorio venezuelano. Secondo The Wall Street Journal e il Miami Herald, l’amministrazione Trump avrebbe ormai completato la pianificazione di operazioni che potrebbero scattare “in qualsiasi […]
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  • FINALMENTE qualcuno CHE PARLA CHIARO! "L'UE non conta nulla e tanto meno la Von der Leyen..."
    Orban: "L'Ue non conta nulla, Trump deve togliere le sanzioni a Mosca". Zelensky: “Si lavora a un piano di pace come quello per Gaza" - Il Fatto Quotidiano
    Il premier ungherese oggi a Roma: prima l'incontro con Papa Leone XIV, poi con Giorgia Meloni: "Ottimo incontro". Il tycoon contro Mosca per il test sul missile a propulsione nucleare Burevestnik: “Inappropriato”
    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/10/27/trump-critica-putin-per-il-test-del-nuovo-missile-a-propulsione-nucleare-non-e-appropriato-faccia-cessare-la-guerra/8174061/
    FINALMENTE qualcuno CHE PARLA CHIARO! "L'UE non conta nulla e tanto meno la Von der Leyen..." Orban: "L'Ue non conta nulla, Trump deve togliere le sanzioni a Mosca". Zelensky: “Si lavora a un piano di pace come quello per Gaza" - Il Fatto Quotidiano Il premier ungherese oggi a Roma: prima l'incontro con Papa Leone XIV, poi con Giorgia Meloni: "Ottimo incontro". Il tycoon contro Mosca per il test sul missile a propulsione nucleare Burevestnik: “Inappropriato” https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/10/27/trump-critica-putin-per-il-test-del-nuovo-missile-a-propulsione-nucleare-non-e-appropriato-faccia-cessare-la-guerra/8174061/
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    Orban: "L'Ue non conta nulla, Trump deve togliere le sanzioni a Mosca". Zelensky: “Si lavora a un piano di pace come quello per Gaza" - Il Fatto Quotidiano
    Il premier ungherese oggi a Roma: prima l'incontro con Papa Leone XIV, poi con Giorgia Meloni: "Ottimo incontro". Il tycoon contro Mosca per il test sul missile a propulsione nucleare Burevestnik: “Inappropriato”
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  • La sfida dei missili: Mosca risponde alla minaccia dei Tomahawk con i Burevestnik (prima che scada il trattato New Start con gli Usa)
    Già il nome dice tutto. O, quantomeno, ci prova. In russo Burevestnik significa «uccello delle tempeste» o «procellaria», uccello marino che annuncia l’arrivo delle tempeste nonché protagonista di una celebre poesia rivoluzionaria di Maksim Gorkij. Mentre tramonta l’ipotesi di un nuovo faccia a faccia tra Trump e Putin a Budapest, il presidente russo annuncia il successo del test del Burevestnik 9M730.

    Il missile da crociera superficie-superficie a propulsione nucleare — ribattezzato dalla Nato SSC-X-9 Skyfall — secondo il Cremlino possiede una gittata praticamente illimitata e una traiettoria di volo imprevedibile, caratteristiche che lo renderebbero «invincibile» rispetto agli attuali e futuri scudi antimissile, oltre che nella definizione di Putin «un’arma che nessun altro Paese al mondo possiede».

    Propulsione e manovra
    Secondo la stampa russa, al momento del lancio il Burevestnik misura circa 12 metri, per poi ridursi a 9 in volo. La propulsione è affidata a un motore termico nucleare che entra in funzione soltanto dopo il decollo. Svelato nel 2018, insieme al supersiluro Poseidon, al nuovo missile balistico intercontinentale RS-28 Sarmat, alla testata ipersonica planante (Hgv) Avangard e al missile ipersonico Kinzhal, è il «gioiello» dell’arsenale strategico russo. Secondo il generale Valery Gerasimov capo di stato maggiore delle forze armate russe, durante il test effettuato il 21 ottobre, il Burevestnik ha percorso 14 mila chilometri rimanendo in volo per circa 15 ore sempre grazie alla propulsione nucleare.

    La sfida dei missili
    Il test si inserisce in una più ampia serie di esercitazioni strategiche condotte la scorsa settimana, durante le quali Putin ha supervisionato manovre nucleari su terra, mare e aria. Ma non solo. Arriva anche in un momento particolarmente teso delle relazioni di Mosca con Washington che ha minacciato di fornire a Kiev missili Tomahawk, in grado di colpire obiettivi in profondità nel territorio russo.

    Ma soprattutto, se la Russia possiede 5.459 testate nucleari mentre gli Stati Uniti ne hanno 5.177 (insieme, i due Paesi detengono circa l’87% dell’arsenale nucleare mondiale, una potenza distruttiva sufficiente a cancellare il nostro pianeta più volte), da considerare anche che il trattato New Start (Strategic Arms Reduction Treaty), firmato da Russia e Stati Uniti nel 2010, scade tra pochi mesi, nel febbraio 2026.


    Ed ad oggi i negoziati per una nuova ratifica dell’accordo sembrano inesistenti. Da non dimenticare poi che a fine 2024 le autorità russe hanno approvato alcuni cambiamenti formali alla dottrina nucleare, consentendo l’utilizzo di tali armamenti qualora venga minacciata la «sovranità e l’integrità territoriale» della Russia e della Bielorussia, anche attraverso attacchi con «armi convenzionali», cioè non nucleari.

    Tradotto: l’artificio retorico dell’impiego di armi atomiche come minaccia o extrema ratio non è più un tabù, anzi. Dall’altra parte, il dialogo in materia non sembra tra le priorità della Casa Bianca almeno per ora. Sia perché eventuali negoziazioni fornirebbero ulteriore potere contrattuale alla Russia nella trattativa per la fine della guerra in Ucraina, sia perché Washington vuole un trattato più ampio, che tenga conto del crescente ruolo della Cina come potenza nucleare.

    Dottrina e trattati
    Secondo la Nuclear Threat Initiative, la Russia ha condotto almeno 13 lanci di prova del Burevestnik, di cui solo due sono stati considerati parzialmente riusciti. Lo sviluppo stesso del super missile non è stato privo di passi falsi e, per alcuni, restano dubbi sulla possibilità di ridurre a sufficienza le dimensioni di un propulsore nucleare. Nel 2019 cinque persone morirono nel tentativo di recuperarne uno dal fondale marino, perso durante un test fallito. Infine, secondo gli esperti, il Burevestnik rappresenta un’opzione valida per un secondo attacco nucleare.

    Può raggiungere obiettivi di controvalore negli Stati Uniti o in Europa, penetrare le difese missilistiche e causare danni aggiuntivi al territorio e ai centri abitati lungo la sua traiettoria di volo, ma dal momento che presenta rischi di radiazioni durante il volo a partire dal decollo è una scelta poco adatta per il primo strike. In sintesi, l’uccello delle tempeste può volare, sì. Ma non più in alto di tutti.

    https://www.corriere.it/esteri/25_ottobre_27/missili-mosca-russia-new-start-usa-23b0548c-dd2a-4356-996e-0f9106604xlk.shtml
    La sfida dei missili: Mosca risponde alla minaccia dei Tomahawk con i Burevestnik (prima che scada il trattato New Start con gli Usa) Già il nome dice tutto. O, quantomeno, ci prova. In russo Burevestnik significa «uccello delle tempeste» o «procellaria», uccello marino che annuncia l’arrivo delle tempeste nonché protagonista di una celebre poesia rivoluzionaria di Maksim Gorkij. Mentre tramonta l’ipotesi di un nuovo faccia a faccia tra Trump e Putin a Budapest, il presidente russo annuncia il successo del test del Burevestnik 9M730. Il missile da crociera superficie-superficie a propulsione nucleare — ribattezzato dalla Nato SSC-X-9 Skyfall — secondo il Cremlino possiede una gittata praticamente illimitata e una traiettoria di volo imprevedibile, caratteristiche che lo renderebbero «invincibile» rispetto agli attuali e futuri scudi antimissile, oltre che nella definizione di Putin «un’arma che nessun altro Paese al mondo possiede». Propulsione e manovra Secondo la stampa russa, al momento del lancio il Burevestnik misura circa 12 metri, per poi ridursi a 9 in volo. La propulsione è affidata a un motore termico nucleare che entra in funzione soltanto dopo il decollo. Svelato nel 2018, insieme al supersiluro Poseidon, al nuovo missile balistico intercontinentale RS-28 Sarmat, alla testata ipersonica planante (Hgv) Avangard e al missile ipersonico Kinzhal, è il «gioiello» dell’arsenale strategico russo. Secondo il generale Valery Gerasimov capo di stato maggiore delle forze armate russe, durante il test effettuato il 21 ottobre, il Burevestnik ha percorso 14 mila chilometri rimanendo in volo per circa 15 ore sempre grazie alla propulsione nucleare. La sfida dei missili Il test si inserisce in una più ampia serie di esercitazioni strategiche condotte la scorsa settimana, durante le quali Putin ha supervisionato manovre nucleari su terra, mare e aria. Ma non solo. Arriva anche in un momento particolarmente teso delle relazioni di Mosca con Washington che ha minacciato di fornire a Kiev missili Tomahawk, in grado di colpire obiettivi in profondità nel territorio russo. Ma soprattutto, se la Russia possiede 5.459 testate nucleari mentre gli Stati Uniti ne hanno 5.177 (insieme, i due Paesi detengono circa l’87% dell’arsenale nucleare mondiale, una potenza distruttiva sufficiente a cancellare il nostro pianeta più volte), da considerare anche che il trattato New Start (Strategic Arms Reduction Treaty), firmato da Russia e Stati Uniti nel 2010, scade tra pochi mesi, nel febbraio 2026. Ed ad oggi i negoziati per una nuova ratifica dell’accordo sembrano inesistenti. Da non dimenticare poi che a fine 2024 le autorità russe hanno approvato alcuni cambiamenti formali alla dottrina nucleare, consentendo l’utilizzo di tali armamenti qualora venga minacciata la «sovranità e l’integrità territoriale» della Russia e della Bielorussia, anche attraverso attacchi con «armi convenzionali», cioè non nucleari. Tradotto: l’artificio retorico dell’impiego di armi atomiche come minaccia o extrema ratio non è più un tabù, anzi. Dall’altra parte, il dialogo in materia non sembra tra le priorità della Casa Bianca almeno per ora. Sia perché eventuali negoziazioni fornirebbero ulteriore potere contrattuale alla Russia nella trattativa per la fine della guerra in Ucraina, sia perché Washington vuole un trattato più ampio, che tenga conto del crescente ruolo della Cina come potenza nucleare. Dottrina e trattati Secondo la Nuclear Threat Initiative, la Russia ha condotto almeno 13 lanci di prova del Burevestnik, di cui solo due sono stati considerati parzialmente riusciti. Lo sviluppo stesso del super missile non è stato privo di passi falsi e, per alcuni, restano dubbi sulla possibilità di ridurre a sufficienza le dimensioni di un propulsore nucleare. Nel 2019 cinque persone morirono nel tentativo di recuperarne uno dal fondale marino, perso durante un test fallito. Infine, secondo gli esperti, il Burevestnik rappresenta un’opzione valida per un secondo attacco nucleare. Può raggiungere obiettivi di controvalore negli Stati Uniti o in Europa, penetrare le difese missilistiche e causare danni aggiuntivi al territorio e ai centri abitati lungo la sua traiettoria di volo, ma dal momento che presenta rischi di radiazioni durante il volo a partire dal decollo è una scelta poco adatta per il primo strike. In sintesi, l’uccello delle tempeste può volare, sì. Ma non più in alto di tutti. https://www.corriere.it/esteri/25_ottobre_27/missili-mosca-russia-new-start-usa-23b0548c-dd2a-4356-996e-0f9106604xlk.shtml
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  • Ucraina - Russia, le notizie sul conflitto in diretta | Putin: «Risposta sbalorditiva se Kiev usa armi a lungo raggio. Sanzioni Usa atto ostile». Caccia russi violano lo spazio aereo lituano

    https://www.corriere.it/esteri/diretta-live/25_ottobre_23/ucraina-russia-le-notizie-sul-conflitto-in-diretta-trump-sfida-mosca-dure-sanzioni-alle-big-petrolifere-russe-incontrero-putin_amp.shtml
    Ucraina - Russia, le notizie sul conflitto in diretta | Putin: «Risposta sbalorditiva se Kiev usa armi a lungo raggio. Sanzioni Usa atto ostile». Caccia russi violano lo spazio aereo lituano https://www.corriere.it/esteri/diretta-live/25_ottobre_23/ucraina-russia-le-notizie-sul-conflitto-in-diretta-trump-sfida-mosca-dure-sanzioni-alle-big-petrolifere-russe-incontrero-putin_amp.shtml
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  • C'E' ANCORA QUALCUNO, e PURTROPPO SONO TANTI che SOFFIANO su VENTI di GUERRA e NON CAPISCONO che LA GUERRA l'HANNO ORMAI PERSA da MESI!
    FATEVENE una RAGIONE!
    Ucraina, Cnn: "Congelato l'incontro Rubio-Lavrov". Mosca smentisce: "Ue e Nato vogliono sabotare il vertice Trump-Putin a Budapest" - Il Fatto Quotidiano
    Non è chiaro quale impatto possa avere l’annullamento sull'atteso faccia a faccia tra il presidente Usa e il leader russo. Zelensky e i leader Ue: "I confini non possono essere modificati con la forza". Ryabkov, vicecapo della diplomazia di Mosca: "Europa e Alleanza atlantica sono la forza più distruttiva sulla scena internazionale"

    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/10/21/ucraina-incontro-rubio-lavrov-vertice-trump-putin-diretta-news/8167713/
    C'E' ANCORA QUALCUNO, e PURTROPPO SONO TANTI che SOFFIANO su VENTI di GUERRA e NON CAPISCONO che LA GUERRA l'HANNO ORMAI PERSA da MESI! FATEVENE una RAGIONE! Ucraina, Cnn: "Congelato l'incontro Rubio-Lavrov". Mosca smentisce: "Ue e Nato vogliono sabotare il vertice Trump-Putin a Budapest" - Il Fatto Quotidiano Non è chiaro quale impatto possa avere l’annullamento sull'atteso faccia a faccia tra il presidente Usa e il leader russo. Zelensky e i leader Ue: "I confini non possono essere modificati con la forza". Ryabkov, vicecapo della diplomazia di Mosca: "Europa e Alleanza atlantica sono la forza più distruttiva sulla scena internazionale" https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/10/21/ucraina-incontro-rubio-lavrov-vertice-trump-putin-diretta-news/8167713/
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    Ucraina, Cnn: "Congelato l'incontro Rubio-Lavrov". Mosca smentisce: "Ue e Nato vogliono sabotare il vertice Trump-Putin a Budapest" - Il Fatto Quotidiano
    Non è chiaro quale impatto possa avere l’annullamento sull'atteso faccia a faccia tra il presidente Usa e il leader russo. Zelensky e i leader Ue: "I confini non possono essere modificati con la forza". Ryabkov, vicecapo della diplomazia di Mosca: "Europa e Alleanza atlantica sono la forza più distruttiva sulla scena internazionale"
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  • Ucraina, Trump: Kiev e Mosca si fermino. Confini territoriali sono stati definiti dalla guerra
    ''Lasciamo che entrambi rivendichino la vittoria, lasciamo che sia la storia a decidere'', ha dertto Trump
    https://www.imolaoggi.it/2025/10/18/ucraina-trump-kiev-e-mosca-si-fermino/
    Ucraina, Trump: Kiev e Mosca si fermino. Confini territoriali sono stati definiti dalla guerra ''Lasciamo che entrambi rivendichino la vittoria, lasciamo che sia la storia a decidere'', ha dertto Trump https://www.imolaoggi.it/2025/10/18/ucraina-trump-kiev-e-mosca-si-fermino/
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    Ucraina, Trump: Kiev e Mosca si fermino. Confini territoriali sono stati definiti dalla guerra
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  • LA VERITA' SUI COLLOQUI tra Donald Trump e Zelensky, la guerra l'Ucraina l'ha già persa da mesi è arrivato il momento di ammetterlo. Zelensky ha cancellato un'intera generazione. NON SI PUO' CONTINUARE a SOSTENERE un FOLLE!
    Trump-Zelensky, lite furibonda sul Donbass: "Cedilo o sarai distrutto"
    Il presidente Usa avrebbe chiesto al leader ucraino di consegnare il Donbass a Putin dopo una telefonata con il leader russo...


    Il presidente russo Vladimir Putin, nella telefonata di giovedì scorso con il presidente statunitense Donald Trump, ha chiesto che Kiev ceda il pieno controllo della regione di Donetsk come condizione per porre fine alla guerra in Ucraina. Lo riporta in esclusiva il Washington Post, citando due alti funzionari a conoscenza della conversazione. Secondo le fonti, l’insistenza di Putin su Donetsk — area strategica dell’Ucraina orientale contesa dal 2014 — indica che il leader del Cremlino non intende arretrare rispetto alle richieste che hanno finora bloccato ogni trattativa, nonostante l’ottimismo espresso da Trump sulla possibilità di un accordo. Dall’inizio del conflitto, Mosca tenta senza successo di consolidare il controllo del Donetsk, dove le forze ucraine sono radicate da anni in una regione considerata un baluardo contro l’avanzata russa verso la capitale Kiev.

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo l’incontro di venerdì con Trump, ha lanciato un appello agli alleati. “L’Ucraina non darà mai ai terroristi alcuna ricompensa per i loro crimini e contiamo sui nostri partner per mantenere questa posizione”, ha scritto su X. Zelensky, che non ha ottenuto i missili Tomahawk, ha chiesto “passi decisivi a Usa, Europa, G20 e G7”, sottolineando che “Putin non può essere fermato con le parole”. “Le vite vanno protette”, ha aggiunto. “Abbiamo acconsentito a un cessate il fuoco senza condizioni e offerto più volte modi per fermare gli attacchi, ma la Russia continua a ostacolare il processo, manipolando e intensificando i bombardamenti lungo la linea del fronte”. Solo nell’ultima settimana, secondo il presidente ucraino, Mosca avrebbe impiegato “oltre 3.200 droni d’attacco, 1.370 bombe guidate e circa 50 missili” contro il Paese.

    Intanto altre dieci persone sono rimaste ferite in un attacco con droni sulla comunità di Shakhtarska, nel distretto di Synelnyky, nella regione di Dnipropetrovsk. Lo ha riferito su Telegram il capo a interim dell’amministrazione militare regionale, Vladyslav Haivanenko, citato da Ukrinform. “Una donna è in gravi condizioni. Gli appartamenti di tre palazzi sono andati a fuoco”, ha spiegato Haivanenko. Colpite anche abitazioni e infrastrutture nelle comunità di Mezhyvska e Mykolaivska. Le truppe russe hanno inoltre bombardato la regione di Nikopol con artiglieria e droni: danni sono stati segnalati nel capoluogo e nella comunità di Pokrovska, dove il tetto di una casa ha preso fuoco.

    Secondo il ministero della Difesa russo, invece, i sistemi di difesa aerea di Mosca avrebbero abbattuto 45 droni ucraini durante la notte, sopra diverse regioni della Federazione, tra cui Samara, Saratov, Rostov, Voronezh e la Crimea.


    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/10/19/trump-zelensky-lite-donbass-putin-news/8165834/
    LA VERITA' SUI COLLOQUI tra Donald Trump e Zelensky, la guerra l'Ucraina l'ha già persa da mesi è arrivato il momento di ammetterlo. Zelensky ha cancellato un'intera generazione. NON SI PUO' CONTINUARE a SOSTENERE un FOLLE! Trump-Zelensky, lite furibonda sul Donbass: "Cedilo o sarai distrutto" Il presidente Usa avrebbe chiesto al leader ucraino di consegnare il Donbass a Putin dopo una telefonata con il leader russo... Il presidente russo Vladimir Putin, nella telefonata di giovedì scorso con il presidente statunitense Donald Trump, ha chiesto che Kiev ceda il pieno controllo della regione di Donetsk come condizione per porre fine alla guerra in Ucraina. Lo riporta in esclusiva il Washington Post, citando due alti funzionari a conoscenza della conversazione. Secondo le fonti, l’insistenza di Putin su Donetsk — area strategica dell’Ucraina orientale contesa dal 2014 — indica che il leader del Cremlino non intende arretrare rispetto alle richieste che hanno finora bloccato ogni trattativa, nonostante l’ottimismo espresso da Trump sulla possibilità di un accordo. Dall’inizio del conflitto, Mosca tenta senza successo di consolidare il controllo del Donetsk, dove le forze ucraine sono radicate da anni in una regione considerata un baluardo contro l’avanzata russa verso la capitale Kiev. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo l’incontro di venerdì con Trump, ha lanciato un appello agli alleati. “L’Ucraina non darà mai ai terroristi alcuna ricompensa per i loro crimini e contiamo sui nostri partner per mantenere questa posizione”, ha scritto su X. Zelensky, che non ha ottenuto i missili Tomahawk, ha chiesto “passi decisivi a Usa, Europa, G20 e G7”, sottolineando che “Putin non può essere fermato con le parole”. “Le vite vanno protette”, ha aggiunto. “Abbiamo acconsentito a un cessate il fuoco senza condizioni e offerto più volte modi per fermare gli attacchi, ma la Russia continua a ostacolare il processo, manipolando e intensificando i bombardamenti lungo la linea del fronte”. Solo nell’ultima settimana, secondo il presidente ucraino, Mosca avrebbe impiegato “oltre 3.200 droni d’attacco, 1.370 bombe guidate e circa 50 missili” contro il Paese. Intanto altre dieci persone sono rimaste ferite in un attacco con droni sulla comunità di Shakhtarska, nel distretto di Synelnyky, nella regione di Dnipropetrovsk. Lo ha riferito su Telegram il capo a interim dell’amministrazione militare regionale, Vladyslav Haivanenko, citato da Ukrinform. “Una donna è in gravi condizioni. Gli appartamenti di tre palazzi sono andati a fuoco”, ha spiegato Haivanenko. Colpite anche abitazioni e infrastrutture nelle comunità di Mezhyvska e Mykolaivska. Le truppe russe hanno inoltre bombardato la regione di Nikopol con artiglieria e droni: danni sono stati segnalati nel capoluogo e nella comunità di Pokrovska, dove il tetto di una casa ha preso fuoco. Secondo il ministero della Difesa russo, invece, i sistemi di difesa aerea di Mosca avrebbero abbattuto 45 droni ucraini durante la notte, sopra diverse regioni della Federazione, tra cui Samara, Saratov, Rostov, Voronezh e la Crimea. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/10/19/trump-zelensky-lite-donbass-putin-news/8165834/
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    Trump-Zelensky, lite furibonda sul Donbass: "Cedilo o sarai distrutto"
    Il presidente Usa avrebbe chiesto al leader ucraino di consegnare il Donbass a Putin dopo una telefonata con il leader russo
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  • 𝗢𝗴𝗴𝗶 𝗲̀ 𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮, 𝗣𝘂𝘁𝗶𝗻 𝗳𝗶𝗿𝗺𝗮 𝗹’𝗮𝗰𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼 𝗺𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗖𝘂𝗯𝗮, 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗲𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝗰𝘂𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗖𝗮𝗿𝗮𝗶𝗯𝗶

    Oggi, 15 ottobre 2025 il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha firmato la legge che ratifica un accordo di cooperazione militare tra il governo russo e il governo della Repubblica di Cuba.

    Si tratta di un evento che segna un momento decisivo nelle relazioni internazionali, un passo determinato e simbolico che richiama e supera le suggestioni storiche del passato, proiettando le due nazioni verso una rinnovata alleanza strategica e militare.

    L'accordo, firmato a L'Avana il 13 marzo 2025 e successivamente a Mosca il 19 marzo 2025, è stato approvato dalla Duma di Stato russa il 7 ottobre, per poi essere definitivamente ratificato oggi con la firma presidenziale di Putin, a sancire il pieno impegno della Russia in questo nuovo capitolo della sua politica estera.

    È una notizia che risuona con forza, perché ciò che viene siglato oggi non è solo un'intesa tecnica, ma una visione condivisa del futuro tra due nazioni storicamente amiche e oggi più che mai unite nel contrastare un ordine mondiale unilaterale e squilibrato.

    L’accordo stabilisce un quadro giuridico completo per lo sviluppo della cooperazione militare bilaterale.
    Esso include scambi di delegazioni tra le forze armate dei due Paesi, addestramenti congiunti, assistenza tecnica, fornitura di equipaggiamento militare, supporto logistico, e persino visite ufficiali di navi da guerra russe nei porti cubani.

    Sebbene non si parli ancora ufficialmente di basi militari permanenti, l’intesa apre le porte a un consolidamento stabile della presenza russa nei Caraibi, a poche centinaia di chilometri dalla costa degli Stati Uniti.

    È una mossa che, senza alcuna provocazione diretta, invia un chiaro messaggio di equilibrio multipolare e di autonomia geopolitica.

    Per Cuba, questo accordo rappresenta una boccata d’aria e una solida ancora in un momento in cui l’isola continua a resistere con determinazione a decenni di embargo, isolamento e pressioni internazionali.

    La cooperazione con Mosca consente all'Avana di rafforzare le proprie capacità difensive, modernizzare le forze armate e contare su un partner affidabile con il quale condividere ideali di sovranità, autodeterminazione e resistenza all’ingerenza straniera.

    Per la Russia, l’accordo è una dimostrazione concreta della sua capacità di proiettare influenza e collaborazione anche in aree geografiche strategiche che l’Occidente considera parte della propria sfera di interesse.

    Non si tratta di una provocazione, ma di un’affermazione netta e giusta, la Russia non accetta confini imposti al suo ruolo globale, e trova in Cuba un alleato che condivide lo stesso spirito di indipendenza.

    Il significato simbolico è immenso.

    In un mondo dove le alleanze si moltiplicano e le tensioni aumentano, il riavvicinamento tra Russia e Cuba è un gesto di memoria storica ma soprattutto di futuro.

    È un messaggio chiaro ai popoli del mondo, le alternative all’egemonia esistono, e si possono costruire con dignità, rispetto reciproco e visione strategica.

    L’accordo militare tra Russia e Cuba non è solo una notizia, è un evento che resterà nella storia.

    È la conferma che due Paesi possono scegliersi liberamente, rafforzarsi reciprocamente e camminare fianco a fianco verso un futuro di cooperazione, sicurezza condivisa e autodeterminazione.

    In un’epoca in cui tutti parlano e molto spesso a sproposito, perdendosi in inutili acidità riflesso solo della loro inutilità globale, dove molti parlano di guerra e confronto, Cuba e Russia parlano di alleanza e stabilità.
    Fanno.
    E come diceva José Martì, "il miglior modo di dire è fare".

    E lo fanno, oggi, con una firma che vale più di mille parole.

    Articolo a cura di Silvana Sale, 15 ottobre 2025
    Silvana Sale
    𝗢𝗴𝗴𝗶 𝗲̀ 𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮, 𝗣𝘂𝘁𝗶𝗻 𝗳𝗶𝗿𝗺𝗮 𝗹’𝗮𝗰𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼 𝗺𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗖𝘂𝗯𝗮, 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗲𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝗰𝘂𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗖𝗮𝗿𝗮𝗶𝗯𝗶🌹💗💕 Oggi, 15 ottobre 2025 il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha firmato la legge che ratifica un accordo di cooperazione militare tra il governo russo e il governo della Repubblica di Cuba. Si tratta di un evento che segna un momento decisivo nelle relazioni internazionali, un passo determinato e simbolico che richiama e supera le suggestioni storiche del passato, proiettando le due nazioni verso una rinnovata alleanza strategica e militare. L'accordo, firmato a L'Avana il 13 marzo 2025 e successivamente a Mosca il 19 marzo 2025, è stato approvato dalla Duma di Stato russa il 7 ottobre, per poi essere definitivamente ratificato oggi con la firma presidenziale di Putin, a sancire il pieno impegno della Russia in questo nuovo capitolo della sua politica estera. È una notizia che risuona con forza, perché ciò che viene siglato oggi non è solo un'intesa tecnica, ma una visione condivisa del futuro tra due nazioni storicamente amiche e oggi più che mai unite nel contrastare un ordine mondiale unilaterale e squilibrato. L’accordo stabilisce un quadro giuridico completo per lo sviluppo della cooperazione militare bilaterale. Esso include scambi di delegazioni tra le forze armate dei due Paesi, addestramenti congiunti, assistenza tecnica, fornitura di equipaggiamento militare, supporto logistico, e persino visite ufficiali di navi da guerra russe nei porti cubani. Sebbene non si parli ancora ufficialmente di basi militari permanenti, l’intesa apre le porte a un consolidamento stabile della presenza russa nei Caraibi, a poche centinaia di chilometri dalla costa degli Stati Uniti. È una mossa che, senza alcuna provocazione diretta, invia un chiaro messaggio di equilibrio multipolare e di autonomia geopolitica. Per Cuba, questo accordo rappresenta una boccata d’aria e una solida ancora in un momento in cui l’isola continua a resistere con determinazione a decenni di embargo, isolamento e pressioni internazionali. La cooperazione con Mosca consente all'Avana di rafforzare le proprie capacità difensive, modernizzare le forze armate e contare su un partner affidabile con il quale condividere ideali di sovranità, autodeterminazione e resistenza all’ingerenza straniera. Per la Russia, l’accordo è una dimostrazione concreta della sua capacità di proiettare influenza e collaborazione anche in aree geografiche strategiche che l’Occidente considera parte della propria sfera di interesse. Non si tratta di una provocazione, ma di un’affermazione netta e giusta, la Russia non accetta confini imposti al suo ruolo globale, e trova in Cuba un alleato che condivide lo stesso spirito di indipendenza. Il significato simbolico è immenso. In un mondo dove le alleanze si moltiplicano e le tensioni aumentano, il riavvicinamento tra Russia e Cuba è un gesto di memoria storica ma soprattutto di futuro. È un messaggio chiaro ai popoli del mondo, le alternative all’egemonia esistono, e si possono costruire con dignità, rispetto reciproco e visione strategica. L’accordo militare tra Russia e Cuba non è solo una notizia, è un evento che resterà nella storia. È la conferma che due Paesi possono scegliersi liberamente, rafforzarsi reciprocamente e camminare fianco a fianco verso un futuro di cooperazione, sicurezza condivisa e autodeterminazione. In un’epoca in cui tutti parlano e molto spesso a sproposito, perdendosi in inutili acidità riflesso solo della loro inutilità globale, dove molti parlano di guerra e confronto, Cuba e Russia parlano di alleanza e stabilità. Fanno. E come diceva José Martì, "il miglior modo di dire è fare". E lo fanno, oggi, con una firma che vale più di mille parole.🌹💗 Articolo a cura di Silvana Sale, 15 ottobre 2025 Silvana Sale
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