• ANTIFA OMEOPATICI

    Marco Travaglio - 3 Maggio 2025

    Degli “antifascisti immaginari” ritratti da Padellaro non c’è bisogno di fare i nomi, anche perché sono troppi. Ma basta vedere chi s’è infuriato per la definizione, che ovviamente esclude gli antifascisti veri e seri. E include chi dell’antifascismo di maniera e di carriera ha fatto un mestiere a rischio zero e guadagno mille. Come dice Giordano Bruno Guerri, i partigiani doc rischiavano la vita e molti la persero: quelli fuori tempo massimo rischiano al massimo qualche applauso (e royalty). Un’altra cartina al tornasole per riconoscerli è ciò che accadrà il 9 maggio, 80° anniversario della vittoria dell’Urss contro il Terzo Reich. A Mosca la vittoria nella “Grande Guerra Patriottica” sarà celebrata con la consueta parata nella Piazza Rossa, più solenne del solito per la cifra tonda, dove Putin mostrerà al mondo di essere tutt’altro che isolato ospitando i leader di Cina, India, Brasile, Sudafrica, altri Brics e Palestina. Dall’Europa giungeranno solo lo slovacco Fico e il serbo Vucic, subito minacciati dalla rappresentante per la Politica estera Ue, la estone Kaja Kallas, il cui Paese 80 anni fa stava coi nazisti. E non era il solo: era filonazista anche la parte occidentale dell’Ucraina, la Galizia attorno a Leopoli. Lì nel 1941 migliaia di collaborazionisti accolsero come liberatori i soldati hitleriani della Wehrmacht in marcia verso la Russia e da allora aiutarono le SS a rastrellare e depredare gli ebrei ucraini (1,6 milioni), in parte trucidati in loco e in parte deportati nei lager nazisti. Nella sola Leopoli una serie di terribili pogrom ridusse gli ebrei da 100 mila a un migliaio scarso in quattro anni. Vicino a Leopoli era nato l’ideologo nazionalista Stepan Bandera, filo-nazista, razzista e antisemita, fondatore della 14ª divisione Waffen-Grenadier delle SS, criminale di guerra responsabile dello sterminio di decine di migliaia di ebrei, polacchi, ucraini, russi, fuggito nel dopoguerra in Germania con la protezione dell’MI6, poi giustiziato dal Kgb e tuttoggi venerato in Ucraina come eroe nazionale.

    Che fa la cosiddetta Europa antifascista e antinazista? Trova il modo di commemorare i 26-28 milioni di morti sovietici che la liberarono da Hitler & complici insieme a mezzo milione di caduti anglo-americani? Non sia mai. Nel 1985 s’è inventata un contro-anniversario nel tentativo di oscurare quello russo: la “Giornata dell’Europa per la pace, l’unità e la solidarietà”, che guardacaso cade il 9 maggio come la Dichiarazione Schuman del 1950 (vuoi mettere con la sconfitta del nazifascismo). Quest’anno il ministro degli Esteri ucraino Sybiha ha invitato i vertici Ue a festeggiare. Indovinate dove? A Leopoli. “Grande idea”, ha esultato il suo omologo polacco Sikorski. E il prossimo anno tutti a Salò.

    Fatto Quotidiano
    ANTIFA OMEOPATICI Marco Travaglio - 3 Maggio 2025 Degli “antifascisti immaginari” ritratti da Padellaro non c’è bisogno di fare i nomi, anche perché sono troppi. Ma basta vedere chi s’è infuriato per la definizione, che ovviamente esclude gli antifascisti veri e seri. E include chi dell’antifascismo di maniera e di carriera ha fatto un mestiere a rischio zero e guadagno mille. Come dice Giordano Bruno Guerri, i partigiani doc rischiavano la vita e molti la persero: quelli fuori tempo massimo rischiano al massimo qualche applauso (e royalty). Un’altra cartina al tornasole per riconoscerli è ciò che accadrà il 9 maggio, 80° anniversario della vittoria dell’Urss contro il Terzo Reich. A Mosca la vittoria nella “Grande Guerra Patriottica” sarà celebrata con la consueta parata nella Piazza Rossa, più solenne del solito per la cifra tonda, dove Putin mostrerà al mondo di essere tutt’altro che isolato ospitando i leader di Cina, India, Brasile, Sudafrica, altri Brics e Palestina. Dall’Europa giungeranno solo lo slovacco Fico e il serbo Vucic, subito minacciati dalla rappresentante per la Politica estera Ue, la estone Kaja Kallas, il cui Paese 80 anni fa stava coi nazisti. E non era il solo: era filonazista anche la parte occidentale dell’Ucraina, la Galizia attorno a Leopoli. Lì nel 1941 migliaia di collaborazionisti accolsero come liberatori i soldati hitleriani della Wehrmacht in marcia verso la Russia e da allora aiutarono le SS a rastrellare e depredare gli ebrei ucraini (1,6 milioni), in parte trucidati in loco e in parte deportati nei lager nazisti. Nella sola Leopoli una serie di terribili pogrom ridusse gli ebrei da 100 mila a un migliaio scarso in quattro anni. Vicino a Leopoli era nato l’ideologo nazionalista Stepan Bandera, filo-nazista, razzista e antisemita, fondatore della 14ª divisione Waffen-Grenadier delle SS, criminale di guerra responsabile dello sterminio di decine di migliaia di ebrei, polacchi, ucraini, russi, fuggito nel dopoguerra in Germania con la protezione dell’MI6, poi giustiziato dal Kgb e tuttoggi venerato in Ucraina come eroe nazionale. Che fa la cosiddetta Europa antifascista e antinazista? Trova il modo di commemorare i 26-28 milioni di morti sovietici che la liberarono da Hitler & complici insieme a mezzo milione di caduti anglo-americani? Non sia mai. Nel 1985 s’è inventata un contro-anniversario nel tentativo di oscurare quello russo: la “Giornata dell’Europa per la pace, l’unità e la solidarietà”, che guardacaso cade il 9 maggio come la Dichiarazione Schuman del 1950 (vuoi mettere con la sconfitta del nazifascismo). Quest’anno il ministro degli Esteri ucraino Sybiha ha invitato i vertici Ue a festeggiare. Indovinate dove? A Leopoli. “Grande idea”, ha esultato il suo omologo polacco Sikorski. E il prossimo anno tutti a Salò. Fatto Quotidiano
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  • "La UE ci ha donato il benessere"...

    Eurostat: in UE ancora 93 milioni di persone a rischio povertà
    (praticamente, una su 5)

    https://www.imolaoggi.it/2025/05/07/eurostat-in-ue-93-milioni-di-persone-a-rischio-poverta/
    "La UE ci ha donato il benessere"...🤬 👉Eurostat: in UE ancora 93 milioni di persone a rischio povertà (praticamente, una su 5) https://www.imolaoggi.it/2025/05/07/eurostat-in-ue-93-milioni-di-persone-a-rischio-poverta/
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    Eurostat: in UE 93 milioni di persone a rischio povertà
    93 milioni di persone hanno ancora problemi quotidiani ad andare avanti
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  • La mamma dei Cretini è sempre incinta! E a pagare saremo sempre e solo noi, cittadini europei, con le bollette alle stelle!
    Altre sanzioni Ue in arrivo, stop al gas russo dal 2027 e dazi al 100% sui fertilizzanti. Rischio di nuovi rincari - Il Fatto Quotidiano
    Nuove sanzioni europee contro la Russia in arrivo. Nel mirino fertilizzanti e gnl. Rischio di nuovi rincari a carico di aziende e consumatori...
    La Von der Leyen se ne deve andare. Deve essere processata!

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/05/altre-sanzioni-ue-in-arrivo-stop-al-gas-russo-dal-2027-e-dazi-al-100-sui-fertilizzanti-rischio-di-nuovi-rincari/7975087/
    La mamma dei Cretini è sempre incinta! E a pagare saremo sempre e solo noi, cittadini europei, con le bollette alle stelle! Altre sanzioni Ue in arrivo, stop al gas russo dal 2027 e dazi al 100% sui fertilizzanti. Rischio di nuovi rincari - Il Fatto Quotidiano Nuove sanzioni europee contro la Russia in arrivo. Nel mirino fertilizzanti e gnl. Rischio di nuovi rincari a carico di aziende e consumatori... La Von der Leyen se ne deve andare. Deve essere processata! https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/05/altre-sanzioni-ue-in-arrivo-stop-al-gas-russo-dal-2027-e-dazi-al-100-sui-fertilizzanti-rischio-di-nuovi-rincari/7975087/
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  • Ma va? Non ce n'eravamo accorti? SI VUOLE ASSASSINARE la DEMOCRAZIA o quel POCO che NE RIMANE!

    Nel mondo la libertà di stampa è al "minimo storico", l'Italia scende al 49esimo posto. Il report di Rsf - Il Fatto Quotidiano
    Siamo il Paese peggiore dell’Europa occidentale, scesi di ben tre posti (dal 46esimo al 49esimo) nella classifica generale. Passano gli anni e i numeri di Reporters sans frontières che riguardano la libertà di stampa per l’Italia, ma non solo, sono sempre più impietosi. Proprio alla vigilia della Giornata internazionale per la libertà di stampa, l’organizzazione …

    Siamo il Paese peggiore dell’Europa occidentale, scesi di ben tre posti (dal 46esimo al 49esimo) nella classifica generale. Passano gli anni e i numeri di Reporters sans frontières che riguardano la libertà di stampa per l’Italia, ma non solo, sono sempre più impietosi. Proprio alla vigilia della Giornata internazionale per la libertà di stampa, l’organizzazione no profit anticipa i risultati del suo report annuale (basato su cinque categorie: politica, diritti, economia, socio-cultura e sicurezza) e, a proposito del nostro Paese, scrive: “La libertà di stampa in Italia continua a essere minacciata dalle organizzazioni mafiose, in particolare nel sud del Paese, nonché da vari gruppi estremisti che commettono atti di violenza. I giornalisti lamentano anche il tentativo della classe politica di ostacolare la libera informazione in materia giudiziaria attraverso una ‘legge bavaglio‘ – quella che impedisce la pubblicazione delle intercettazioni, ndr – che si aggiunge alla prassi di azioni legali intentate per intimidire, imbavagliare o punire coloro che cercano di partecipare e di esprimersi su questioni di interesse pubblico”.

    Non è, però, che al resto del mondo vada molto meglio. “La situazione della libertà di stampa globale nel 2025 è ai minimi storici – spiega l’organizzazione nella sua analisi –. Più di metà della popolazione mondiale vive in Paesi con una situazione molto grave”. In fondo alla classifica ci sono Cina, Corea del Nord ed Eritrea, che si collocano rispettivamente alla 178ma, 179ma e 180ma posizione. Male anche gli Stati Uniti, e già nei mesi prima del ritorno del tycoon: passano dal 55mo al 57mo posto con “il primo significativo e prolungato declino della libertà di stampa nella storia moderna, mentre il ritorno di Donald Trump alla presidenza sta aggravando notevolmente la situazione”.

    L’Europa rimane ancora il posto del mondo in cui i giornalisti possono fare informazione con maggiore libertà: nel nostro continente troviamo sette Paesi (sui 180) in cui la situazione è “buona”.

    A guidare la classifica mondiale c’è infatti la Norvegia, primato che si rinnova, seguita da Estonia e Paesi Bassi. Il Regno Unito si piazza ventesimo, surclassato – ed è la sorpresa – da Trinidad e Tobago, la Francia segue Taiwan al 25esimo posto. Ci sono poi delle retrocessioni ancora più eclatanti: la Germania, lo scorso anno al decimo posto, è finita undicesima a causa del “clima di lavoro sempre più ostile per i professionisti dei media in Germania, in particolare a causa degli attacchi dell’estrema destra”. Nel 2024, scrive Rsf, i giornalisti tedeschi che hanno avuto a che fare con ambienti di estrema destra e partiti come Alternativa per la Germania sono stati nuovamente a rischio, denunciando minacce, insulti e timore di violenza fisica. Anche in termini editoriali, la Germania è stata criticata, con il rapporto che indica “numerosi casi documentati in cui i professionisti dei media hanno segnalato ostacoli sproporzionatamente elevati nel riportare informazioni sul conflitto in Medio Oriente”.

    In generale, per la libertà di stampa in tutto il mondo non è un buon momento: “Oltre a una situazione di sicurezza fragile e al crescente autoritarismo, la pressione economica in particolare sta causando problemi ai media di tutto il mondo”, ha affermato Reporters Sans Frontieres. Come sottolinea la direttrice generale Anja Osterhaus, “il giornalismo indipendente è una spina nel fianco degli autocrati”, ma “se i media sono finanziariamente in difficoltà, chi smaschererà disinformazione, disinformazione e propaganda? Oltre alla nostra lotta quotidiana per la sicurezza dei giornalisti, ci impegniamo quindi anche a rafforzare le basi economiche del giornalismo”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/02/nel-mondo-la-liberta-di-stampa-e-al-minimo-storico-litalia-scende-al-49esimo-posto-il-report-di-rsf/7972129/
    Ma va? Non ce n'eravamo accorti? SI VUOLE ASSASSINARE la DEMOCRAZIA o quel POCO che NE RIMANE! Nel mondo la libertà di stampa è al "minimo storico", l'Italia scende al 49esimo posto. Il report di Rsf - Il Fatto Quotidiano Siamo il Paese peggiore dell’Europa occidentale, scesi di ben tre posti (dal 46esimo al 49esimo) nella classifica generale. Passano gli anni e i numeri di Reporters sans frontières che riguardano la libertà di stampa per l’Italia, ma non solo, sono sempre più impietosi. Proprio alla vigilia della Giornata internazionale per la libertà di stampa, l’organizzazione … Siamo il Paese peggiore dell’Europa occidentale, scesi di ben tre posti (dal 46esimo al 49esimo) nella classifica generale. Passano gli anni e i numeri di Reporters sans frontières che riguardano la libertà di stampa per l’Italia, ma non solo, sono sempre più impietosi. Proprio alla vigilia della Giornata internazionale per la libertà di stampa, l’organizzazione no profit anticipa i risultati del suo report annuale (basato su cinque categorie: politica, diritti, economia, socio-cultura e sicurezza) e, a proposito del nostro Paese, scrive: “La libertà di stampa in Italia continua a essere minacciata dalle organizzazioni mafiose, in particolare nel sud del Paese, nonché da vari gruppi estremisti che commettono atti di violenza. I giornalisti lamentano anche il tentativo della classe politica di ostacolare la libera informazione in materia giudiziaria attraverso una ‘legge bavaglio‘ – quella che impedisce la pubblicazione delle intercettazioni, ndr – che si aggiunge alla prassi di azioni legali intentate per intimidire, imbavagliare o punire coloro che cercano di partecipare e di esprimersi su questioni di interesse pubblico”. Non è, però, che al resto del mondo vada molto meglio. “La situazione della libertà di stampa globale nel 2025 è ai minimi storici – spiega l’organizzazione nella sua analisi –. Più di metà della popolazione mondiale vive in Paesi con una situazione molto grave”. In fondo alla classifica ci sono Cina, Corea del Nord ed Eritrea, che si collocano rispettivamente alla 178ma, 179ma e 180ma posizione. Male anche gli Stati Uniti, e già nei mesi prima del ritorno del tycoon: passano dal 55mo al 57mo posto con “il primo significativo e prolungato declino della libertà di stampa nella storia moderna, mentre il ritorno di Donald Trump alla presidenza sta aggravando notevolmente la situazione”. L’Europa rimane ancora il posto del mondo in cui i giornalisti possono fare informazione con maggiore libertà: nel nostro continente troviamo sette Paesi (sui 180) in cui la situazione è “buona”. A guidare la classifica mondiale c’è infatti la Norvegia, primato che si rinnova, seguita da Estonia e Paesi Bassi. Il Regno Unito si piazza ventesimo, surclassato – ed è la sorpresa – da Trinidad e Tobago, la Francia segue Taiwan al 25esimo posto. Ci sono poi delle retrocessioni ancora più eclatanti: la Germania, lo scorso anno al decimo posto, è finita undicesima a causa del “clima di lavoro sempre più ostile per i professionisti dei media in Germania, in particolare a causa degli attacchi dell’estrema destra”. Nel 2024, scrive Rsf, i giornalisti tedeschi che hanno avuto a che fare con ambienti di estrema destra e partiti come Alternativa per la Germania sono stati nuovamente a rischio, denunciando minacce, insulti e timore di violenza fisica. Anche in termini editoriali, la Germania è stata criticata, con il rapporto che indica “numerosi casi documentati in cui i professionisti dei media hanno segnalato ostacoli sproporzionatamente elevati nel riportare informazioni sul conflitto in Medio Oriente”. In generale, per la libertà di stampa in tutto il mondo non è un buon momento: “Oltre a una situazione di sicurezza fragile e al crescente autoritarismo, la pressione economica in particolare sta causando problemi ai media di tutto il mondo”, ha affermato Reporters Sans Frontieres. Come sottolinea la direttrice generale Anja Osterhaus, “il giornalismo indipendente è una spina nel fianco degli autocrati”, ma “se i media sono finanziariamente in difficoltà, chi smaschererà disinformazione, disinformazione e propaganda? Oltre alla nostra lotta quotidiana per la sicurezza dei giornalisti, ci impegniamo quindi anche a rafforzare le basi economiche del giornalismo”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/02/nel-mondo-la-liberta-di-stampa-e-al-minimo-storico-litalia-scende-al-49esimo-posto-il-report-di-rsf/7972129/
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    Nel mondo la libertà di stampa è al "minimo storico", l'Italia scende al 49esimo posto. Il report di Rsf - Il Fatto Quotidiano
    Siamo il Paese peggiore dell’Europa occidentale, scesi di ben tre posti (dal 46esimo al 49esimo) nella classifica generale. Passano gli anni e i numeri di Reporters sans frontières che riguardano la libertà di stampa per l’Italia, ma non solo, sono sempre più impietosi. Proprio alla vigilia della Giornata internazionale per la libertà di stampa, l’organizzazione …
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  • ECCO QUELLO CHE STA ACCADENDO!
    Decreto sicurezza, 257 giuristi danno l'allarme. L'appello: "A rischio la nostra forma di Stato, si vuole governare con la paura" - Il Fatto Quotidiano
    "Meloni ha detto che il 25 Aprile riafferma i valori democratici che il regime fascista aveva negato. Ma con questo decreto comprime proprio le libertà fondamentali"...

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/27/decreto-sicurezza-257-giuristi-danno-lallarme-lappello-a-rischio-la-nostra-forma-di-stato-si-vuole-governare-con-la-paura/7966825/
    ECCO QUELLO CHE STA ACCADENDO! Decreto sicurezza, 257 giuristi danno l'allarme. L'appello: "A rischio la nostra forma di Stato, si vuole governare con la paura" - Il Fatto Quotidiano "Meloni ha detto che il 25 Aprile riafferma i valori democratici che il regime fascista aveva negato. Ma con questo decreto comprime proprio le libertà fondamentali"... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/27/decreto-sicurezza-257-giuristi-danno-lallarme-lappello-a-rischio-la-nostra-forma-di-stato-si-vuole-governare-con-la-paura/7966825/
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    Decreto sicurezza, 257 giuristi danno l'allarme. L'appello: "A rischio la nostra forma di Stato, si vuole governare con la paura" - Il Fatto Quotidiano
    "Meloni ha detto che il 25 Aprile riafferma i valori democratici che il regime fascista aveva negato. Ma con questo decreto comprime proprio le libertà fondamentali"
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  • Negli USA @SecKennedy
    finalmente apre uno squarcio di verità nella nauseante cortina di omertà e disinformazione che continua ad essere diffusa sul vaccino Covid.

    "Il Presidente Trump non crede che tutti debbano essere obbligati a vaccinarsi.
    C'è un intervento medico,
    presenta dei rischi,
    le persone dovrebbero poter scegliere per sé stesse.
    Riguardo al vaccino Covid, la raccomandazione per i bambini è sempre stata in dubbio. Ed era in dubbi perché i bambini avevano un rischio quasi nullo per il Covid-19.
    Alcuni bambini che hanno molto profonde morbidities possono presentare un leggero rischio, ma la maggiore parte dei bambini, no.
    Allora perché lo stiamo dando a decine di milioni di bambini quando il vaccino stesso ha rischi profondi?
    Abbiamo riscontrato enormi rischi associati a miocarditi, periocarditi con ictus, con altre lesioni, con lesioni neurologiche. E questo era chiaro fin dalla pratica clinica dai dati provenienti da Pfizer. In realtà ci sono stati più decessi, abbiamo avuto circa il 23% di morti in più nel gruppo vaccinato rispetto al gruppo placebo.
    Quindi dobbiamo fare delle domande e dobbiamo consultarci con i genitori.
    Dobbiamo dare alle persone il consenso informato. E non dovremmo dare raccomandazioni che fanno del male alla popolazione"
    #IoNonDimentico

    In the US @SecKennedy
    finally opens a glimpse of truth in the nauseating curtain of silence and misinformation that continues to be spread about the Covid vaccine.

    "President Trump does not believe that everyone should be forced to get vaccinated.

    There is a medical intervention,
    it has risks,
    people should be able to choose for themselves.

    With the Covid vaccine, the recommendation for children has always been in doubt. And it was in doubt because children had almost no risk for Covid-19.

    Some children who have very profound morbidities may have a slight risk, but most children, no.

    So why are we giving it to tens of millions of children when the vaccine itself has profound risks?
    We have seen enormous risks associated with myocarditis, periocarditis with stroke, with other injuries, with neurological injuries. And that was clear from the clinical practice from the data coming from Pfizer. There were actually more deaths, we had about 23% more deaths in the vaccinated group than in the placebo group.

    So we have to ask questions and we have to consult with parents.
    We have to give people informed consent. And we shouldn't give recommendations that harm the population"
    #IoNonDimentico

    Source:
    https://x.com/heather_parisi/status/1915004246937964992?t=qnMnzjQ6RWoijw6jYB9i8A&s=19
    Negli USA @SecKennedy finalmente apre uno squarcio di verità nella nauseante cortina di omertà e disinformazione che continua ad essere diffusa sul vaccino Covid. "Il Presidente Trump non crede che tutti debbano essere obbligati a vaccinarsi. C'è un intervento medico, presenta dei rischi, le persone dovrebbero poter scegliere per sé stesse. Riguardo al vaccino Covid, la raccomandazione per i bambini è sempre stata in dubbio. Ed era in dubbi perché i bambini avevano un rischio quasi nullo per il Covid-19. Alcuni bambini che hanno molto profonde morbidities possono presentare un leggero rischio, ma la maggiore parte dei bambini, no. Allora perché lo stiamo dando a decine di milioni di bambini quando il vaccino stesso ha rischi profondi? Abbiamo riscontrato enormi rischi associati a miocarditi, periocarditi con ictus, con altre lesioni, con lesioni neurologiche. E questo era chiaro fin dalla pratica clinica dai dati provenienti da Pfizer. In realtà ci sono stati più decessi, abbiamo avuto circa il 23% di morti in più nel gruppo vaccinato rispetto al gruppo placebo. Quindi dobbiamo fare delle domande e dobbiamo consultarci con i genitori. Dobbiamo dare alle persone il consenso informato. E non dovremmo dare raccomandazioni che fanno del male alla popolazione" #IoNonDimentico In the US @SecKennedy finally opens a glimpse of truth in the nauseating curtain of silence and misinformation that continues to be spread about the Covid vaccine. "President Trump does not believe that everyone should be forced to get vaccinated. There is a medical intervention, it has risks, people should be able to choose for themselves. With the Covid vaccine, the recommendation for children has always been in doubt. And it was in doubt because children had almost no risk for Covid-19. Some children who have very profound morbidities may have a slight risk, but most children, no. So why are we giving it to tens of millions of children when the vaccine itself has profound risks? We have seen enormous risks associated with myocarditis, periocarditis with stroke, with other injuries, with neurological injuries. And that was clear from the clinical practice from the data coming from Pfizer. There were actually more deaths, we had about 23% more deaths in the vaccinated group than in the placebo group. So we have to ask questions and we have to consult with parents. We have to give people informed consent. And we shouldn't give recommendations that harm the population" #IoNonDimentico Source: https://x.com/heather_parisi/status/1915004246937964992?t=qnMnzjQ6RWoijw6jYB9i8A&s=19
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  • Bisogna avere il Massimo rispetto per gli Animali!!
    Bimba di 5 anni afferra il gatto per le zampe e lo fa roteare in aria mentre la mamma filma e ride. Interviene la polizia: "Rischio il carcere e potrei non vedere più mia figlia" - Il Fatto Quotidiano
    Bambina di cinque anni che afferra un gatto per le zampe posteriori e lo fa roteare in aria: la madre rischia il carcere...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/15/bimba-di-5-anni-afferra-il-gatto-per-le-zampe-e-lo-fa-roteare-in-aria-mentre-la-mamma-filma-e-ride-interviene-la-polizia-rischio-il-carcere-e-potrei-non-vedere-piu-mia-figlia/7953585/
    Bisogna avere il Massimo rispetto per gli Animali!! Bimba di 5 anni afferra il gatto per le zampe e lo fa roteare in aria mentre la mamma filma e ride. Interviene la polizia: "Rischio il carcere e potrei non vedere più mia figlia" - Il Fatto Quotidiano Bambina di cinque anni che afferra un gatto per le zampe posteriori e lo fa roteare in aria: la madre rischia il carcere... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/15/bimba-di-5-anni-afferra-il-gatto-per-le-zampe-e-lo-fa-roteare-in-aria-mentre-la-mamma-filma-e-ride-interviene-la-polizia-rischio-il-carcere-e-potrei-non-vedere-piu-mia-figlia/7953585/
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  • Che il palazzo abbattuto a Sumy dal missile russo fosse un obiettivo militare gli ucraini lo sapevano.
    Che fare in quel luogo un raduno di militari, la domenica delle palme, avrebbe comportato un possibile bombardamento dei Russi gli ucraini lo sapevano.
    Che abbiano invitato i civili, per assistere al raduno dei militari ucraini premiati per l'invasione del Kursk, mettendoli a rischio, gli ucraini lo sapevano.
    Che il sindaco di Sumy abbia protestato con forza contro l'esercito ucraino, per aver dato l'ordine di invitare i civili, mette a rischio la vita dello stesso sindaco. Lo sappiamo.
    Che Zelensky sia una scheggia impazzita, che organizza queste sceneggiate per incolpare la Russia, e che cerca in tutti i modi di evitare un accordo per il cessate il fuoco, sapendo che il primo ad essere defenestrato sarebbe lui, è ormai chiaro a chi ha un minimo di sale in zucca.
    Che l'informazione mainstream vada dietro alle sceneggiate di Zelesky per rintuzzare odio e russofobia, è ormai acclarato.
    Che gli ucraini siano le prime vittime di questa follia autodistruttiva di Zelesky, con rastrellamenti violenti per mandare i pochi ucraini rimasti al fronte, con stragi di civili preparate ad hoc, non importa a costoro. È risaputo.
    Che si continui a ignorare che la Russia ha vinto sul campo e che sarebbe necessario intavolare una trattativa capace di salvare il salvabile chiedendo a Zelesky di porre fine alla distruzione del suo popolo, è come mettersi il prosciutto sugli occhi. Lo vediamo.
    Che con la Russia non si scherza e che sia necessario ristabilire rapporti di buon vicinato è la strada maestra, ma rappresenta un doppio salto mortale per chi, come l'attuale Europa, sta facendo un riarmo insensato e altamente inutile, votandosi all'autodistruzione come Zelesky ha fatto con gli ucraini. È tangibile.
    Ora ci bombarderanno di servizi pietosi, per dipingere ancora una volta la Russia come il regno del male da abbattere con urgenza, come stanno facendo da tre anni.
    E si continua a spargere sangue, a manipolare le menti, a reprimere ogni voce critica.
    Il regno del male non è a est.

    Pina Fasciani
    Che il palazzo abbattuto a Sumy dal missile russo fosse un obiettivo militare gli ucraini lo sapevano. Che fare in quel luogo un raduno di militari, la domenica delle palme, avrebbe comportato un possibile bombardamento dei Russi gli ucraini lo sapevano. Che abbiano invitato i civili, per assistere al raduno dei militari ucraini premiati per l'invasione del Kursk, mettendoli a rischio, gli ucraini lo sapevano. Che il sindaco di Sumy abbia protestato con forza contro l'esercito ucraino, per aver dato l'ordine di invitare i civili, mette a rischio la vita dello stesso sindaco. Lo sappiamo. Che Zelensky sia una scheggia impazzita, che organizza queste sceneggiate per incolpare la Russia, e che cerca in tutti i modi di evitare un accordo per il cessate il fuoco, sapendo che il primo ad essere defenestrato sarebbe lui, è ormai chiaro a chi ha un minimo di sale in zucca. Che l'informazione mainstream vada dietro alle sceneggiate di Zelesky per rintuzzare odio e russofobia, è ormai acclarato. Che gli ucraini siano le prime vittime di questa follia autodistruttiva di Zelesky, con rastrellamenti violenti per mandare i pochi ucraini rimasti al fronte, con stragi di civili preparate ad hoc, non importa a costoro. È risaputo. Che si continui a ignorare che la Russia ha vinto sul campo e che sarebbe necessario intavolare una trattativa capace di salvare il salvabile chiedendo a Zelesky di porre fine alla distruzione del suo popolo, è come mettersi il prosciutto sugli occhi. Lo vediamo. Che con la Russia non si scherza e che sia necessario ristabilire rapporti di buon vicinato è la strada maestra, ma rappresenta un doppio salto mortale per chi, come l'attuale Europa, sta facendo un riarmo insensato e altamente inutile, votandosi all'autodistruzione come Zelesky ha fatto con gli ucraini. È tangibile. Ora ci bombarderanno di servizi pietosi, per dipingere ancora una volta la Russia come il regno del male da abbattere con urgenza, come stanno facendo da tre anni. E si continua a spargere sangue, a manipolare le menti, a reprimere ogni voce critica. Il regno del male non è a est. Pina Fasciani
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  • ISLAM

    La Francia (liberale e pioniera nella creazione di ogni permissività) attraversa una fase di “musulmanizzazione” nei costumi e nelle leggi.

    Un avvocato francese di nome Gilbert Collard ha deciso di parlare apertamente

    Tutti i paesi occidentali corrono lo stesso rischio.
    ____

    Sono stato costretto a prendere coscienza dell'estrema difficoltà di definire cosa sia un infedele, per poter scegliere tra Allah o Cristo; anche perché l’Islam è di gran lunga la religione in più rapida crescita nel nostro Paese. Ho partecipato ad un tirocinio annuale di aggiornamento, necessario per rinnovare il mio nulla osta di sicurezza carcerario.
    In questa fase si è svolto l'intervento di quattro relatori, rappresentanti rispettivamente delle religioni cattolica, protestante, ebraica e musulmana, con l'intento di spiegare i fondamenti delle rispettive dottrine.
    Con grande interesse aspettavo la presentazione dell'Imam.

    Notevole la presentazione di quest'ultimo, accompagnata da una videoproiezione.

    Terminati gli interventi è iniziato il momento delle domande e delle risposte e quando è stato il mio turno ho chiesto:

    “Per favore correggetemi se sbaglio, ma credo di aver capito che la maggior parte degli Imam e delle autorità religiose hanno decretato la “Jihad” (guerra santa) contro gli infedeli in tutto il mondo, e che uccidendo un infedele (che è un obbligo imposto a tutti musulmani), si sarebbero assicurati il ​​posto in Paradiso. Se sì, puoi darmi la definizione di infedele?”

    Senza opporsi alle mie domande e senza la minima esitazione, l’Imam rispose:
    "Infedele è ogni non musulmano".

    Ho risposto:
    “Allora ti assicuro che ho capito bene; gli adoratori di Allah devono obbedire all'ordine di uccidere chiunque non appartenga alla tua religione per guadagnarsi un posto in Paradiso, non è vero?

    Il suo viso, che fino ad allora aveva avuto un'espressione piena di sicurezza ed autorità, si trasformò improvvisamente in quello di un ragazzo colto in flagrante con le mani in una zuccheriera!!!

    "Esattamente", rispose in un sussurro.

    Ho ribattuto:
    Quindi, confesso che ho difficoltà a immaginare il Papa che dice ai cattolici di massacrare tutti i vostri sostenitori, o il pastore Stanley che dice la stessa cosa per garantire a tutti i protestanti un posto in Paradiso”.

    L'Imam ha perso la voce!

    Ho continuato:
    “Trovo difficile anche per me considerarmi tuo amico, dal momento che tu e i tuoi confratelli incitate i vostri fedeli a tagliarmi la gola!”

    In più ho un'altra domanda:
    “Seguiresti Allah che ti ordina di uccidermi per ottenere il Paradiso, o Cristo che mi spinge ad amarti affinché anch’io possa accedere al Paradiso, perché Lui vuole che io sia con te?”

    In quel momento si sentiva volare una mosca, mentre l'Imam rimaneva in silenzio.

    Inutile dire che gli organizzatori e promotori del Seminario di Formazione non hanno particolarmente apprezzato questo modo di trattare il Ministro del culto islamico e di esporre alcune verità riguardanti i dogmi di questa religione.

    Nel corso dei prossimi trent’anni, nel nostro Paese ci saranno abbastanza elettori musulmani da poter insediare un governo di loro scelta, con l’applicazione della “Sharia” come legge.

    Mi sembra che tutti i cittadini di questo paese e del mondo dovrebbero essere consapevoli di queste righe, ma il sistema giudiziario e i media liberali combinati con la moda malata del “politicamente corretto”, non permetteranno in alcun modo che questo testo venga pubblicato. intensamente.

    Per questo ti chiedo di inviarlo a tutti i tuoi contatti via Internet.
    Grazie,

    Gilbert Collard, cristiano, cittadino francese e avvocato.
    ISLAM La Francia (liberale e pioniera nella creazione di ogni permissività) attraversa una fase di “musulmanizzazione” nei costumi e nelle leggi. Un avvocato francese di nome Gilbert Collard ha deciso di parlare apertamente Tutti i paesi occidentali corrono lo stesso rischio. ____ Sono stato costretto a prendere coscienza dell'estrema difficoltà di definire cosa sia un infedele, per poter scegliere tra Allah o Cristo; anche perché l’Islam è di gran lunga la religione in più rapida crescita nel nostro Paese. Ho partecipato ad un tirocinio annuale di aggiornamento, necessario per rinnovare il mio nulla osta di sicurezza carcerario. In questa fase si è svolto l'intervento di quattro relatori, rappresentanti rispettivamente delle religioni cattolica, protestante, ebraica e musulmana, con l'intento di spiegare i fondamenti delle rispettive dottrine. Con grande interesse aspettavo la presentazione dell'Imam. Notevole la presentazione di quest'ultimo, accompagnata da una videoproiezione. Terminati gli interventi è iniziato il momento delle domande e delle risposte e quando è stato il mio turno ho chiesto: “Per favore correggetemi se sbaglio, ma credo di aver capito che la maggior parte degli Imam e delle autorità religiose hanno decretato la “Jihad” (guerra santa) contro gli infedeli in tutto il mondo, e che uccidendo un infedele (che è un obbligo imposto a tutti musulmani), si sarebbero assicurati il ​​posto in Paradiso. Se sì, puoi darmi la definizione di infedele?” Senza opporsi alle mie domande e senza la minima esitazione, l’Imam rispose: "Infedele è ogni non musulmano". Ho risposto: “Allora ti assicuro che ho capito bene; gli adoratori di Allah devono obbedire all'ordine di uccidere chiunque non appartenga alla tua religione per guadagnarsi un posto in Paradiso, non è vero? Il suo viso, che fino ad allora aveva avuto un'espressione piena di sicurezza ed autorità, si trasformò improvvisamente in quello di un ragazzo colto in flagrante con le mani in una zuccheriera!!! "Esattamente", rispose in un sussurro. Ho ribattuto: Quindi, confesso che ho difficoltà a immaginare il Papa che dice ai cattolici di massacrare tutti i vostri sostenitori, o il pastore Stanley che dice la stessa cosa per garantire a tutti i protestanti un posto in Paradiso”. L'Imam ha perso la voce! Ho continuato: “Trovo difficile anche per me considerarmi tuo amico, dal momento che tu e i tuoi confratelli incitate i vostri fedeli a tagliarmi la gola!” In più ho un'altra domanda: “Seguiresti Allah che ti ordina di uccidermi per ottenere il Paradiso, o Cristo che mi spinge ad amarti affinché anch’io possa accedere al Paradiso, perché Lui vuole che io sia con te?” In quel momento si sentiva volare una mosca, mentre l'Imam rimaneva in silenzio. Inutile dire che gli organizzatori e promotori del Seminario di Formazione non hanno particolarmente apprezzato questo modo di trattare il Ministro del culto islamico e di esporre alcune verità riguardanti i dogmi di questa religione. Nel corso dei prossimi trent’anni, nel nostro Paese ci saranno abbastanza elettori musulmani da poter insediare un governo di loro scelta, con l’applicazione della “Sharia” come legge. Mi sembra che tutti i cittadini di questo paese e del mondo dovrebbero essere consapevoli di queste righe, ma il sistema giudiziario e i media liberali combinati con la moda malata del “politicamente corretto”, non permetteranno in alcun modo che questo testo venga pubblicato. intensamente. Per questo ti chiedo di inviarlo a tutti i tuoi contatti via Internet. Grazie, Gilbert Collard, cristiano, cittadino francese e avvocato.
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