• QUESTO È UN VERO COGLIONE. HA GIÀ STERMINATO UN'INTERA GENERAZIONE di GIOVANI UCRAINI. ORA VUOLE FARE di TUTTO il SUO POPOLO CARNA da CANNONE!
    Zelensky: “Oggi risposta russa al piano di pace. Non prevede il nostro no alla Nato”. Possibile colloquio Putin-Usa
    Esplode un'autobomba nella strada dove è stato ucciso il generale Sarvarov. Attacchi reciproci con droni nella notte. Il presidente ucraino: "No consenso con Usa su Donetsk e Zaporizhzhia"

    https://www.ilfattoquotidiano.it/mondo/live-post/2025/12/24/guerra-russia-ucraina-piano-pace-usa-ultime-notizie-oggi/8237740/
    QUESTO È UN VERO COGLIONE. HA GIÀ STERMINATO UN'INTERA GENERAZIONE di GIOVANI UCRAINI. ORA VUOLE FARE di TUTTO il SUO POPOLO CARNA da CANNONE! Zelensky: “Oggi risposta russa al piano di pace. Non prevede il nostro no alla Nato”. Possibile colloquio Putin-Usa Esplode un'autobomba nella strada dove è stato ucciso il generale Sarvarov. Attacchi reciproci con droni nella notte. Il presidente ucraino: "No consenso con Usa su Donetsk e Zaporizhzhia" https://www.ilfattoquotidiano.it/mondo/live-post/2025/12/24/guerra-russia-ucraina-piano-pace-usa-ultime-notizie-oggi/8237740/
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  • L'ultimo avvertimento di Putin al presidente francese Macron:
    "Signore e signori, ho ascoltato attentamente le parole del presidente Emmanuel Macron, che ha sottolineato la fine dell'egemonia occidentale e l'emergere di un mondo multipolare. Ha ragione su un punto essenziale: il mondo sta cambiando profondamente, ma dimentica di spiegare perché e, soprattutto, dimentica di riconoscere che la Francia e l'Occidente stanno combattendo la Russia oggi proprio perché si rifiutano di accettare questa realtà. Oggi la Russia è bersaglio di sanzioni, attacchi diplomatici, economici, informativi e persino militari, come in Ucraina. Perché? Perché l'Occidente si rifiuta di accettare che la sua era di egemonia indiscussa sia finita. Perché l'Occidente si rifiuta di vedere altre nazioni difendere i propri interessi, valori e sovranità. L'Occidente parla di libertà e democrazia, ma cosa ha fatto per secoli? Francia, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Belgio, Paesi Bassi: hanno tutti colonizzato quasi tutto il pianeta. Ditemi dove, in quale parte del mondo, l'Occidente non ha messo piede e imposto la sua legge? In Africa, la Francia ha disegnato Confini arbitrari, risorse sfruttate e milioni di persone costrette a... spostarsi. In Asia, gli inglesi hanno ridotto in schiavitù intere popolazioni, dall'India alla Cina. In America, le potenze europee hanno massacrato intere civiltà. E ancora oggi, attraverso la NATO, vogliono imporre il loro modello ovunque. Il signor Marcon parla dell'ispirazione politica dell'Europa. Ma dov'è questa ispirazione? L'Europa segue gli Stati Uniti in tutte le loro guerre, senza esitazione: Iraq, Libia, Siria. Ogni volta, causa centinaia di migliaia di morti. È questa ispirazione? E non ditemi che la Russia è un pericolo per il mondo. Per oltre duecento anni, l'Occidente ha cercato di distruggere la Russia: Napoleone venne a Mosca, convinto di poter soggiogare il nostro Paese. Se ne andò sconfitto nella neve. La Germania lanciò la più grande guerra d'invasione contro di noi. Fu sconfitta a Stalingrado, a Kursk e persino nelle strade di Berlino. Durante la Guerra Fredda, gli Stati Uniti cercarono di soffocare la nostra economia, di accerchiarci, di provocare colpi di stato tra i nostri vicini, eppure siamo ancora qui. La Russia ha attraversato momenti difficili. prove, ma nessuno è riuscito a sconfiggerci. Perché stiamo combattendo non solo per la nostra terra, ma anche per... la nostra civiltà, i nostri valori e la nostra dignità. Oggi non è più solo la Russia a rifiutare l'egemonia occidentale; la Cina sta facendo un passo avanti; l'India sta affermando la sua visione del mondo; l'Africa si sta gradualmente liberando dalla tutela straniera; persino l'America Latina sta trovando la sua voce. Non è più un mondo dominato da una singola potenza o da un unico blocco: siamo entrati in un'era multipolare. E nessuno può fermarla. Ecco perché la Francia, l'Europa e l'Occidente sostengono l'Ucraina contro la Russia. Non per amore del popolo ucraino, ma perché vogliono usare questo Paese come pedina per cercare di indebolire la Russia, per limitare il nostro sviluppo e per impedire che questo mondo multipolare prenda forma. Voglio dire loro, dico al Presidente Macron e ai suoi colleghi europei: non potete nuotare controcorrente per sempre. Parlate di valori, ma rifiutate di rispettare le scelte del popolo, parlate di diritto internazionale, ma lo violate non appena non serve più ai vostri interessi, parlate di pace, ma seminate guerra ovunque interveniate. La Russia non è nemica di nessuno, ma non permetteremo mai a nessuno di decidere il nostro futuro. Vogliamo cooperazione, ma cooperazione a parità di condizioni. Vogliamo la pace, ma non a scapito della nostra libertà, della nostra identità. E sia chiaro: nessuno sconfiggerà mai la Russia. Abbiamo sopportato secoli di difficoltà, abbiamo visto imperi nascere e cadere, e siamo ancora qui. E saremo lì domani, in questo nuovo mondo multipolare che sta già nascendo.
    L'ultimo avvertimento di Putin al presidente francese Macron: "Signore e signori, ho ascoltato attentamente le parole del presidente Emmanuel Macron, che ha sottolineato la fine dell'egemonia occidentale e l'emergere di un mondo multipolare. Ha ragione su un punto essenziale: il mondo sta cambiando profondamente, ma dimentica di spiegare perché e, soprattutto, dimentica di riconoscere che la Francia e l'Occidente stanno combattendo la Russia oggi proprio perché si rifiutano di accettare questa realtà. Oggi la Russia è bersaglio di sanzioni, attacchi diplomatici, economici, informativi e persino militari, come in Ucraina. Perché? Perché l'Occidente si rifiuta di accettare che la sua era di egemonia indiscussa sia finita. Perché l'Occidente si rifiuta di vedere altre nazioni difendere i propri interessi, valori e sovranità. L'Occidente parla di libertà e democrazia, ma cosa ha fatto per secoli? Francia, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Belgio, Paesi Bassi: hanno tutti colonizzato quasi tutto il pianeta. Ditemi dove, in quale parte del mondo, l'Occidente non ha messo piede e imposto la sua legge? In Africa, la Francia ha disegnato Confini arbitrari, risorse sfruttate e milioni di persone costrette a... spostarsi. In Asia, gli inglesi hanno ridotto in schiavitù intere popolazioni, dall'India alla Cina. In America, le potenze europee hanno massacrato intere civiltà. E ancora oggi, attraverso la NATO, vogliono imporre il loro modello ovunque. Il signor Marcon parla dell'ispirazione politica dell'Europa. Ma dov'è questa ispirazione? L'Europa segue gli Stati Uniti in tutte le loro guerre, senza esitazione: Iraq, Libia, Siria. Ogni volta, causa centinaia di migliaia di morti. È questa ispirazione? E non ditemi che la Russia è un pericolo per il mondo. Per oltre duecento anni, l'Occidente ha cercato di distruggere la Russia: Napoleone venne a Mosca, convinto di poter soggiogare il nostro Paese. Se ne andò sconfitto nella neve. La Germania lanciò la più grande guerra d'invasione contro di noi. Fu sconfitta a Stalingrado, a Kursk e persino nelle strade di Berlino. Durante la Guerra Fredda, gli Stati Uniti cercarono di soffocare la nostra economia, di accerchiarci, di provocare colpi di stato tra i nostri vicini, eppure siamo ancora qui. La Russia ha attraversato momenti difficili. prove, ma nessuno è riuscito a sconfiggerci. Perché stiamo combattendo non solo per la nostra terra, ma anche per... la nostra civiltà, i nostri valori e la nostra dignità. Oggi non è più solo la Russia a rifiutare l'egemonia occidentale; la Cina sta facendo un passo avanti; l'India sta affermando la sua visione del mondo; l'Africa si sta gradualmente liberando dalla tutela straniera; persino l'America Latina sta trovando la sua voce. Non è più un mondo dominato da una singola potenza o da un unico blocco: siamo entrati in un'era multipolare. E nessuno può fermarla. Ecco perché la Francia, l'Europa e l'Occidente sostengono l'Ucraina contro la Russia. Non per amore del popolo ucraino, ma perché vogliono usare questo Paese come pedina per cercare di indebolire la Russia, per limitare il nostro sviluppo e per impedire che questo mondo multipolare prenda forma. Voglio dire loro, dico al Presidente Macron e ai suoi colleghi europei: non potete nuotare controcorrente per sempre. Parlate di valori, ma rifiutate di rispettare le scelte del popolo, parlate di diritto internazionale, ma lo violate non appena non serve più ai vostri interessi, parlate di pace, ma seminate guerra ovunque interveniate. La Russia non è nemica di nessuno, ma non permetteremo mai a nessuno di decidere il nostro futuro. Vogliamo cooperazione, ma cooperazione a parità di condizioni. Vogliamo la pace, ma non a scapito della nostra libertà, della nostra identità. E sia chiaro: nessuno sconfiggerà mai la Russia. Abbiamo sopportato secoli di difficoltà, abbiamo visto imperi nascere e cadere, e siamo ancora qui. E saremo lì domani, in questo nuovo mondo multipolare che sta già nascendo.
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  • GRANDE risposta e un'attenta analisi. Well done Mr. Putin.
    L'ultimo avvertimento di Putin al presidente francese Macron:
    "Signore e signori, ho ascoltato attentamente le parole del presidente Emmanuel Macron, che ha sottolineato la fine dell'egemonia occidentale e l'emergere di un mondo multipolare. Ha ragione su un punto essenziale: il mondo sta cambiando profondamente, ma dimentica di spiegare perché e, soprattutto, dimentica di riconoscere che la Francia e l'Occidente stanno combattendo la Russia oggi proprio perché si rifiutano di accettare questa realtà. Oggi la Russia è bersaglio di sanzioni, attacchi diplomatici, economici, informativi e persino militari, come in Ucraina. Perché? Perché l'Occidente si rifiuta di accettare che la sua era di egemonia indiscussa sia finita. Perché l'Occidente si rifiuta di vedere altre nazioni difendere i propri interessi, valori e sovranità. L'Occidente parla di libertà e democrazia, ma cosa ha fatto per secoli? Francia, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Belgio, Paesi Bassi: hanno tutti colonizzato quasi tutto il pianeta. Ditemi dove, in quale parte del mondo, l'Occidente non ha messo piede e imposto la sua legge? In Africa, la Francia ha disegnato Confini arbitrari, risorse sfruttate e milioni di persone costrette a... spostarsi. In Asia, gli inglesi hanno ridotto in schiavitù intere popolazioni, dall'India alla Cina. In America, le potenze europee hanno massacrato intere civiltà. E ancora oggi, attraverso la NATO, vogliono imporre il loro modello ovunque. Il signor Marcon parla dell'ispirazione politica dell'Europa. Ma dov'è questa ispirazione? L'Europa segue gli Stati Uniti in tutte le loro guerre, senza esitazione: Iraq, Libia, Siria. Ogni volta, causa centinaia di migliaia di morti. È questa ispirazione? E non ditemi che la Russia è un pericolo per il mondo. Per oltre duecento anni, l'Occidente ha cercato di distruggere la Russia: Napoleone venne a Mosca, convinto di poter soggiogare il nostro Paese. Se ne andò sconfitto nella neve. La Germania lanciò la più grande guerra d'invasione contro di noi. Fu sconfitta a Stalingrado, a Kursk e persino nelle strade di Berlino. Durante la Guerra Fredda, gli Stati Uniti cercarono di soffocare la nostra economia, di accerchiarci, di provocare colpi di stato tra i nostri vicini, eppure siamo ancora qui. La Russia ha attraversato momenti difficili. prove, ma nessuno è riuscito a sconfiggerci. Perché stiamo combattendo non solo per la nostra terra, ma anche per... la nostra civiltà, i nostri valori e la nostra dignità. Oggi non è più solo la Russia a rifiutare l'egemonia occidentale; la Cina sta facendo un passo avanti; l'India sta affermando la sua visione del mondo; l'Africa si sta gradualmente liberando dalla tutela straniera; persino l'America Latina sta trovando la sua voce. Non è più un mondo dominato da una singola potenza o da un unico blocco: siamo entrati in un'era multipolare. E nessuno può fermarla. Ecco perché la Francia, l'Europa e l'Occidente sostengono l'Ucraina contro la Russia. Non per amore del popolo ucraino, ma perché vogliono usare questo Paese come pedina per cercare di indebolire la Russia, per limitare il nostro sviluppo e per impedire che questo mondo multipolare prenda forma. Voglio dire loro, dico al Presidente Macron e ai suoi colleghi europei: non potete nuotare controcorrente per sempre. Parlate di valori, ma rifiutate di rispettare le scelte del popolo, parlate di diritto internazionale, ma lo violate non appena non serve più ai vostri interessi, parlate di pace, ma seminate guerra ovunque interveniate. La Russia non è nemica di nessuno, ma non permetteremo mai a nessuno di decidere il nostro futuro. Vogliamo cooperazione, ma cooperazione a parità di condizioni. Vogliamo la pace, ma non a scapito della nostra libertà, della nostra identità. E sia chiaro: nessuno sconfiggerà mai la Russia. Abbiamo sopportato secoli di difficoltà, abbiamo visto imperi nascere e cadere, e siamo ancora qui. E saremo lì domani, in questo nuovo mondo multipolare che sta già nascendo.
    GRANDE risposta e un'attenta analisi. Well done Mr. Putin. L'ultimo avvertimento di Putin al presidente francese Macron: "Signore e signori, ho ascoltato attentamente le parole del presidente Emmanuel Macron, che ha sottolineato la fine dell'egemonia occidentale e l'emergere di un mondo multipolare. Ha ragione su un punto essenziale: il mondo sta cambiando profondamente, ma dimentica di spiegare perché e, soprattutto, dimentica di riconoscere che la Francia e l'Occidente stanno combattendo la Russia oggi proprio perché si rifiutano di accettare questa realtà. Oggi la Russia è bersaglio di sanzioni, attacchi diplomatici, economici, informativi e persino militari, come in Ucraina. Perché? Perché l'Occidente si rifiuta di accettare che la sua era di egemonia indiscussa sia finita. Perché l'Occidente si rifiuta di vedere altre nazioni difendere i propri interessi, valori e sovranità. L'Occidente parla di libertà e democrazia, ma cosa ha fatto per secoli? Francia, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Belgio, Paesi Bassi: hanno tutti colonizzato quasi tutto il pianeta. Ditemi dove, in quale parte del mondo, l'Occidente non ha messo piede e imposto la sua legge? In Africa, la Francia ha disegnato Confini arbitrari, risorse sfruttate e milioni di persone costrette a... spostarsi. In Asia, gli inglesi hanno ridotto in schiavitù intere popolazioni, dall'India alla Cina. In America, le potenze europee hanno massacrato intere civiltà. E ancora oggi, attraverso la NATO, vogliono imporre il loro modello ovunque. Il signor Marcon parla dell'ispirazione politica dell'Europa. Ma dov'è questa ispirazione? L'Europa segue gli Stati Uniti in tutte le loro guerre, senza esitazione: Iraq, Libia, Siria. Ogni volta, causa centinaia di migliaia di morti. È questa ispirazione? E non ditemi che la Russia è un pericolo per il mondo. Per oltre duecento anni, l'Occidente ha cercato di distruggere la Russia: Napoleone venne a Mosca, convinto di poter soggiogare il nostro Paese. Se ne andò sconfitto nella neve. La Germania lanciò la più grande guerra d'invasione contro di noi. Fu sconfitta a Stalingrado, a Kursk e persino nelle strade di Berlino. Durante la Guerra Fredda, gli Stati Uniti cercarono di soffocare la nostra economia, di accerchiarci, di provocare colpi di stato tra i nostri vicini, eppure siamo ancora qui. La Russia ha attraversato momenti difficili. prove, ma nessuno è riuscito a sconfiggerci. Perché stiamo combattendo non solo per la nostra terra, ma anche per... la nostra civiltà, i nostri valori e la nostra dignità. Oggi non è più solo la Russia a rifiutare l'egemonia occidentale; la Cina sta facendo un passo avanti; l'India sta affermando la sua visione del mondo; l'Africa si sta gradualmente liberando dalla tutela straniera; persino l'America Latina sta trovando la sua voce. Non è più un mondo dominato da una singola potenza o da un unico blocco: siamo entrati in un'era multipolare. E nessuno può fermarla. Ecco perché la Francia, l'Europa e l'Occidente sostengono l'Ucraina contro la Russia. Non per amore del popolo ucraino, ma perché vogliono usare questo Paese come pedina per cercare di indebolire la Russia, per limitare il nostro sviluppo e per impedire che questo mondo multipolare prenda forma. Voglio dire loro, dico al Presidente Macron e ai suoi colleghi europei: non potete nuotare controcorrente per sempre. Parlate di valori, ma rifiutate di rispettare le scelte del popolo, parlate di diritto internazionale, ma lo violate non appena non serve più ai vostri interessi, parlate di pace, ma seminate guerra ovunque interveniate. La Russia non è nemica di nessuno, ma non permetteremo mai a nessuno di decidere il nostro futuro. Vogliamo cooperazione, ma cooperazione a parità di condizioni. Vogliamo la pace, ma non a scapito della nostra libertà, della nostra identità. E sia chiaro: nessuno sconfiggerà mai la Russia. Abbiamo sopportato secoli di difficoltà, abbiamo visto imperi nascere e cadere, e siamo ancora qui. E saremo lì domani, in questo nuovo mondo multipolare che sta già nascendo.
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  • Sudan. Da tempo due fazioni ( RSF e SAF ) militari, in passato alleate quando era necessario unirsi per compiere un colpo di stato e sostituirsi all' allora dittatore (la qualifica di dittatore in Africa non è da ritenersi un termine dispregiativo, tutt' altro) Omar al Sharif, si combattono ferocemente, con il pregevole risultato che ....
    oltre 12 milioni di persone si vostre costrette a fuggire, sia all'interno del paese (8,6 milioni) che nei paesi limitrofi (quasi 4 milioni)....
    Omar al Sharif per meglio preservare il proprio potere indiscusso si avvalse di truppe o meglio di una manovalanza che in breve tempo si guadagnò il titolo di "demoni a cavallo" (Janjaweed ) : incendi di villaggi, stupri....ed altre amenità consimili. Agirono con una efferata brutalità che la CP Internazionale non tardò a condannarla per crimini di guerra e contro l' umanità.
    Una volta caduto il governo di Omar al Sharif, i comandanti delle due suddette fazioni per un poco di tempo guidarono il Sudan godendo, inizialmente, del favore dei sudanesi giacché era stato loro promesso l' avvento della democrazia.
    Due galli che ambiscono a governare senza l' appoggio l' uno dell' altro possono convivere lungamente? Si separarono in malo modo e da allora ciascuno cerca di liquidare l' altro....
    Ora da donde giungono alle proprie armate le armi?
    RSF .... dall' Italia per il tramite degli Emirati Arabi Uniti giacché abbiamo una legge che vieta di vendere armi a Paesi in guerra: gli Emirati Arabi Uniti non hanno in corso conflitti bellici...quindi tutto ok
    Le SAF recentemente hanno siglato un accordo con la Russia..ops mi correggo...la Santa Madre Russia la paladina della Cristianità in cambio della concessione di una base navale sul mar Rosso e i diritti di sfruttamento di un giacimento minerario .
    Altrettanto fanno l' Egitto, la Turchia e....l' Iran, paese che si attiene al Libro Sacro, il Corano ( l' Onnipotente Iddio è dello stesso avviso? ) .
    Tu dai una cosa a me ed io dò una cosa a te ...
    Le RFS sono rifornite dall' Italia e da altri Paesi europei....però l' UE ha decretato delle sanzioni al Sudan....peccato che a farne le spese è chi non conta nulla: il popolo.
    Che dire .....buone festività! Finché c'è guerra c'è speranza....per le economie .
    Lieta giornata.
    Sudan. Da tempo due fazioni ( RSF e SAF ) militari, in passato alleate quando era necessario unirsi per compiere un colpo di stato e sostituirsi all' allora dittatore (la qualifica di dittatore in Africa non è da ritenersi un termine dispregiativo, tutt' altro) Omar al Sharif, si combattono ferocemente, con il pregevole risultato che .... oltre 12 milioni di persone si vostre costrette a fuggire, sia all'interno del paese (8,6 milioni) che nei paesi limitrofi (quasi 4 milioni).... Omar al Sharif per meglio preservare il proprio potere indiscusso si avvalse di truppe o meglio di una manovalanza che in breve tempo si guadagnò il titolo di "demoni a cavallo" (Janjaweed ) : incendi di villaggi, stupri....ed altre amenità consimili. Agirono con una efferata brutalità che la CP Internazionale non tardò a condannarla per crimini di guerra e contro l' umanità. Una volta caduto il governo di Omar al Sharif, i comandanti delle due suddette fazioni per un poco di tempo guidarono il Sudan godendo, inizialmente, del favore dei sudanesi giacché era stato loro promesso l' avvento della democrazia. Due galli che ambiscono a governare senza l' appoggio l' uno dell' altro possono convivere lungamente? Si separarono in malo modo e da allora ciascuno cerca di liquidare l' altro.... Ora da donde giungono alle proprie armate le armi? RSF .... dall' Italia per il tramite degli Emirati Arabi Uniti giacché abbiamo una legge che vieta di vendere armi a Paesi in guerra: gli Emirati Arabi Uniti non hanno in corso conflitti bellici...quindi tutto ok Le SAF recentemente hanno siglato un accordo con la Russia..ops mi correggo...la Santa Madre Russia la paladina della Cristianità in cambio della concessione di una base navale sul mar Rosso e i diritti di sfruttamento di un giacimento minerario . Altrettanto fanno l' Egitto, la Turchia e....l' Iran, paese che si attiene al Libro Sacro, il Corano ( l' Onnipotente Iddio è dello stesso avviso? ) . Tu dai una cosa a me ed io dò una cosa a te ... Le RFS sono rifornite dall' Italia e da altri Paesi europei....però l' UE ha decretato delle sanzioni al Sudan....peccato che a farne le spese è chi non conta nulla: il popolo. Che dire .....buone festività! Finché c'è guerra c'è speranza....per le economie . Lieta giornata.
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  • UN'ANALISI molto OBIETTIVA e VERITIERA!
    L’Ucraina in una maniera o nell’altra è rovinata: il piano europeo non ha senso
    Enrico Grazzini
    Giornalista economico e saggista

    Il piano di pace preparato da Trump e Putin è una resa senza (quasi) condizioni per l’Ucraina ma è realistico. Quello dell'Ue invece non ha possibilità e i russi presto arriveranno a Kiev
    L’Ucraina in una maniera o nell’altra è rovinata: il piano europeo non ha senso
    Icona dei commenti Commenti

    Donald Trump
    Guerra Russia Ucraina
    Unione Europea

    Siamo arrivati alla resa dei conti: l’Ucraina ha perso una guerra che non poteva vincere, come anche i bambini potevano capire fin dall’inizio. Questa guerra è iniziata come scontro tra due imperi e ora America e Russia si sono messi d’accordo per spartirsi l’Ucraina.

    Speriamo che il conflitto finalmente cessi e non continui fino alla disfatta completa di Kiev e al massacro di altre migliaia di ucraini, e di russi. Ancora non si sa come andrà a finire il Piano di Pace concordato dai due capi imperiali, da Trump e da Putin, e contestato dagli europei: ma quel che è certo è che l’Ucraina in una maniera o nell’altra è rovinata, e che il banchetto per dividersi le spoglie e le ricchezze del paese è iniziato. I governi corrotti dell’Ucraina – dopo avere seguito le sirene della Nato diretta dall’ex presidente americano Joe Biden, dopo avere seguito i proclami di Ursula von der Leyen e del governo Zelensky, che hanno spinto in maniera criminale il paese a abbandonare la sua neutralità e a non negoziare sull’autonomia del Donbas per combattere i russi “fino alla vittoria” – hanno mandato il loro paese e il loro popolo in rovina. Il paese passerà dal governo corrotto degli oligarchi ucraini amici di Zelensky (già implicato nei Pandora Papers) nelle mani di America e Russia, con qualche briciola concessa (forse) anche agli europei. Washington si è già messa d’accordo con Mosca per spartirsi il bottino. Business is business. Gli ucraini sono stati sfruttati come carne da macello.

    Se passerà il piano di pace di Trump, gran parte dei fondi di circa 250 miliardi di euro relativi ai beni congelati ai russi dall’inizio della guerra verranno gestiti in joint venture tra Russia e Usa. Il piano statunitense prevede che 100 miliardi di dollari di fondi russi congelati saranno investiti in uno “sforzo guidato dagli Stati Uniti per ricostruire e investire in Ucraina” e che gli Usa riceveranno il 50% dei profitti. Gli Stati Uniti hanno inoltre proposto che la parte rimanente sarà investita in un “veicolo di investimento separato tra Stati Uniti e Russia”.

    Il problema è che i soldi russi interessano anche agli europei. Il piano dell’Unione Europea prevede che “l’Ucraina sarà ricostruita attraverso i beni sovrani russi che rimarranno congelati finché la Russia non risarcirà i danni causati all’Ucraina”. Gli europei puntavano a sequestrare i miliardi russi congelati in Europa per armare l’Ucraina: ora puntano invece a gestire i capitali russi per ricostruire l’Ucraina sotto il loro comando. Ursula von der Leyen ha annunciato la creazione del Fondo Europeo per la ricostruzione dell’Ucraina senza però specificare come si finanzierà. Tutti vogliono partecipare al banchetto della ricostruzione ma con i soldi degli altri. Comunque la Ue prevede che i finanziamenti vengano erogati a pezzi, verificando di volta in volta i progressi compiuti da Kiev nella lotta contro la corruzione, nell’attuazione delle riforme democratiche e amministrative e nell’uso dei fondi Ue. Secondo questa prospettiva, l’Ucraina sarà sostanzialmente commissariata e diventerà una sorta di protettorato Ue. Invece gli americani, d’accordo con i russi, vorrebbero che l’Ucraina diventasse una sorta di loro protettorato. In ogni caso il popolo ucraino, condotto alla guerra da governi irresponsabili e corrotti, dovrà sopportare il giogo della servitù.

    Putin ha invaso illegalmente l’Ucraina. Ma resta il fatto che all’origine della guerra c’è stata la volontà assurda e irresponsabile dei governi ucraini, forse corrotti con i soldi americani, di lasciare che la Nato mettesse le sue basi e i suoi missili alle frontiere contro la Russia, secondo i piani di espansione militare antirussi già previsti 25 anni prima dal consigliere americano per la sicurezza nazionale Zbigniew Brzezinski. Putin è un tiranno ma ha reagito ai piani Nato un po’ come aveva reagito molti anni prima John Kennedy quando i sovietici cercarono di mettere i loro missili a Cuba, alle porte dell’America.

    Source: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/24/piano-pace-ucraina-russia-usa-ue-spartizione-notizie/8205591/
    UN'ANALISI molto OBIETTIVA e VERITIERA! L’Ucraina in una maniera o nell’altra è rovinata: il piano europeo non ha senso Enrico Grazzini Giornalista economico e saggista Il piano di pace preparato da Trump e Putin è una resa senza (quasi) condizioni per l’Ucraina ma è realistico. Quello dell'Ue invece non ha possibilità e i russi presto arriveranno a Kiev L’Ucraina in una maniera o nell’altra è rovinata: il piano europeo non ha senso Icona dei commenti Commenti Donald Trump Guerra Russia Ucraina Unione Europea Siamo arrivati alla resa dei conti: l’Ucraina ha perso una guerra che non poteva vincere, come anche i bambini potevano capire fin dall’inizio. Questa guerra è iniziata come scontro tra due imperi e ora America e Russia si sono messi d’accordo per spartirsi l’Ucraina. Speriamo che il conflitto finalmente cessi e non continui fino alla disfatta completa di Kiev e al massacro di altre migliaia di ucraini, e di russi. Ancora non si sa come andrà a finire il Piano di Pace concordato dai due capi imperiali, da Trump e da Putin, e contestato dagli europei: ma quel che è certo è che l’Ucraina in una maniera o nell’altra è rovinata, e che il banchetto per dividersi le spoglie e le ricchezze del paese è iniziato. I governi corrotti dell’Ucraina – dopo avere seguito le sirene della Nato diretta dall’ex presidente americano Joe Biden, dopo avere seguito i proclami di Ursula von der Leyen e del governo Zelensky, che hanno spinto in maniera criminale il paese a abbandonare la sua neutralità e a non negoziare sull’autonomia del Donbas per combattere i russi “fino alla vittoria” – hanno mandato il loro paese e il loro popolo in rovina. Il paese passerà dal governo corrotto degli oligarchi ucraini amici di Zelensky (già implicato nei Pandora Papers) nelle mani di America e Russia, con qualche briciola concessa (forse) anche agli europei. Washington si è già messa d’accordo con Mosca per spartirsi il bottino. Business is business. Gli ucraini sono stati sfruttati come carne da macello. Se passerà il piano di pace di Trump, gran parte dei fondi di circa 250 miliardi di euro relativi ai beni congelati ai russi dall’inizio della guerra verranno gestiti in joint venture tra Russia e Usa. Il piano statunitense prevede che 100 miliardi di dollari di fondi russi congelati saranno investiti in uno “sforzo guidato dagli Stati Uniti per ricostruire e investire in Ucraina” e che gli Usa riceveranno il 50% dei profitti. Gli Stati Uniti hanno inoltre proposto che la parte rimanente sarà investita in un “veicolo di investimento separato tra Stati Uniti e Russia”. Il problema è che i soldi russi interessano anche agli europei. Il piano dell’Unione Europea prevede che “l’Ucraina sarà ricostruita attraverso i beni sovrani russi che rimarranno congelati finché la Russia non risarcirà i danni causati all’Ucraina”. Gli europei puntavano a sequestrare i miliardi russi congelati in Europa per armare l’Ucraina: ora puntano invece a gestire i capitali russi per ricostruire l’Ucraina sotto il loro comando. Ursula von der Leyen ha annunciato la creazione del Fondo Europeo per la ricostruzione dell’Ucraina senza però specificare come si finanzierà. Tutti vogliono partecipare al banchetto della ricostruzione ma con i soldi degli altri. Comunque la Ue prevede che i finanziamenti vengano erogati a pezzi, verificando di volta in volta i progressi compiuti da Kiev nella lotta contro la corruzione, nell’attuazione delle riforme democratiche e amministrative e nell’uso dei fondi Ue. Secondo questa prospettiva, l’Ucraina sarà sostanzialmente commissariata e diventerà una sorta di protettorato Ue. Invece gli americani, d’accordo con i russi, vorrebbero che l’Ucraina diventasse una sorta di loro protettorato. In ogni caso il popolo ucraino, condotto alla guerra da governi irresponsabili e corrotti, dovrà sopportare il giogo della servitù. Putin ha invaso illegalmente l’Ucraina. Ma resta il fatto che all’origine della guerra c’è stata la volontà assurda e irresponsabile dei governi ucraini, forse corrotti con i soldi americani, di lasciare che la Nato mettesse le sue basi e i suoi missili alle frontiere contro la Russia, secondo i piani di espansione militare antirussi già previsti 25 anni prima dal consigliere americano per la sicurezza nazionale Zbigniew Brzezinski. Putin è un tiranno ma ha reagito ai piani Nato un po’ come aveva reagito molti anni prima John Kennedy quando i sovietici cercarono di mettere i loro missili a Cuba, alle porte dell’America. Source: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/24/piano-pace-ucraina-russia-usa-ue-spartizione-notizie/8205591/
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    Blog | L'Ucraina in una maniera o nell’altra è rovinata: il piano europeo non ha senso
    "L'Ucraina ha perso una guerra che non poteva vincere, anche i bambini potevano capirlo". Dal blog
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  • NON C’È PACE PER IL MIC

    Non mi sorprende più – lo dico con un misto di rassegnazione e tenerezza – quanto velocemente un tema culturale sparisca dal radar del popolo italiano. Forse è persino comprensibile, considerando la qualità sempre più modesta degli esempi che arrivano dall’alto: un campionario di scivoloni, leggerezze e improvvisazioni che non meritavamo .

    Non che “prima” fosse l’età dell’oro, certo. Ma agli esponenti del centrodestra attualmente al governo tocca prendersi oneri e onori, visibilità e responsabilità. E il bilancio, mi spiace, continua a precipitare: tra parenti, amici, gaffe di palazzo e teatrini da rotocalco. Prima Sangiuliano, poi Giuli, poi comprimari assortiti… un cast ormai avviato verso il proprio inevitabile quarto d’ora di vergogna.

    Doveva essere un fiore all’occhiello del Paese. Ora siamo al “Tata-fiore”.
    Un’altra vedette che aggiunge un tassello al mosaico tragicomico di un dicastero ormai percepito come zimbello, tre anni segnati da dimissioni che sembrano l’ultimo gesto minimo di dignità.

    Venerdì Piero Tatafiore, portavoce del ministro della Cultura Alessandro Giuli, si è dimesso. Le opposizioni avevano protestato dopo la pubblicazione, sul sito ufficiale del MIC, di tre comunicati legati alla campagna elettorale per le Regionali in Campania. Comunicati in cui si riportavano dichiarazioni del ministro a sostegno del candidato della destra, Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia), definito addirittura «la personificazione della cultura di governo».

    I deputati campani del PD avevano denunciato lo scivolone istituzionale: utilizzare canali dello Stato per fare propaganda politica non è solo inopportuno — è proprio un confine che non andrebbe mai superato.

    Così, davanti alle polemiche, Tatafiore ha annunciato le sue dimissioni:
    «Ho appena comunicato […] le mie immediate e irrevocabili dimissioni dall’incarico di capoufficio stampa del MIC. L’utilizzo di strumenti istituzionali per comunicazioni di natura politica è stato da parte mia un errore improprio di cui mi scuso».

    Fine della storia? Quasi.
    Perché l’episodio, di per sé, non sposterà una virgola sulle Regionali campane. È già stato inghiottito dal silenzio generale. L’ennesima notizia che evaporerà nel disinteresse: perché quando un’istituzione perde credibilità, perde anche ascolto. E il MIC, oggi, ha ben poco da offrire oltre una lunga striscia di tagli ingiustificati, retorica stanca e simboli vuoti.

    Eppure — ed è qui il punto — mentre tutto sembra sfaldarsi, resta uno spiraglio di speranza: la consapevolezza che la cultura non muore per colpa di un ministero mediocre. Resta nell’impegno di chi continua a studiare, a creare, a custodire ciò che conta. Non è una chiamata alle armi: è un promemoria, quasi intimo, che la cultura sopravvive anche quando viene maltrattata.

    Non mi scandalizza più la disaffezione degli italiani verso la cultura se i suoi rappresentanti istituzionali sono di questa caratura. Ma, proprio per questo, non smetto di pensare che sia tutto da rifare — davvero tutto.

    Guardando al 2027, spero che tra le innumerevoli urgenze del Paese ci sia ancora qualcuno capace di restituire alla Cultura la serietà e l’onore che merita. E, lo dico chiaramente, il colore politico qui conta zero se manca la sostanza: una formazione autenticamente umanistica, quella che oggi latita e lascia spazio a figure senza sottotesto, senza visione, senza profondità .

    Per ora possiamo solo prendere atto dell’ovvio: senza credibilità, nessuna promessa vale — né oggi, né domani.

    #MIC #CulturaItaliana #PoliticaCulturale #Dimissioni #Tatafiore #CulturaCheResiste #Italia2027 #CredibilitàIstituzionale #SarcasmoCulturale
    NON C’È PACE PER IL MIC Non mi sorprende più – lo dico con un misto di rassegnazione e tenerezza – quanto velocemente un tema culturale sparisca dal radar del popolo italiano. Forse è persino comprensibile, considerando la qualità sempre più modesta degli esempi che arrivano dall’alto: un campionario di scivoloni, leggerezze e improvvisazioni che non meritavamo 🍌. Non che “prima” fosse l’età dell’oro, certo. Ma agli esponenti del centrodestra attualmente al governo tocca prendersi oneri e onori, visibilità e responsabilità. E il bilancio, mi spiace, continua a precipitare: tra parenti, amici, gaffe di palazzo e teatrini da rotocalco. Prima Sangiuliano, poi Giuli, poi comprimari assortiti… un cast ormai avviato verso il proprio inevitabile quarto d’ora di vergogna. Doveva essere un fiore all’occhiello del Paese. Ora siamo al “Tata-fiore”. Un’altra vedette che aggiunge un tassello al mosaico tragicomico di un dicastero ormai percepito come zimbello, tre anni segnati da dimissioni che sembrano l’ultimo gesto minimo di dignità. Venerdì Piero Tatafiore, portavoce del ministro della Cultura Alessandro Giuli, si è dimesso. Le opposizioni avevano protestato dopo la pubblicazione, sul sito ufficiale del MIC, di tre comunicati legati alla campagna elettorale per le Regionali in Campania. Comunicati in cui si riportavano dichiarazioni del ministro a sostegno del candidato della destra, Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia), definito addirittura «la personificazione della cultura di governo». I deputati campani del PD avevano denunciato lo scivolone istituzionale: utilizzare canali dello Stato per fare propaganda politica non è solo inopportuno — è proprio un confine che non andrebbe mai superato. Così, davanti alle polemiche, Tatafiore ha annunciato le sue dimissioni: «Ho appena comunicato […] le mie immediate e irrevocabili dimissioni dall’incarico di capoufficio stampa del MIC. L’utilizzo di strumenti istituzionali per comunicazioni di natura politica è stato da parte mia un errore improprio di cui mi scuso». Fine della storia? Quasi. Perché l’episodio, di per sé, non sposterà una virgola sulle Regionali campane. È già stato inghiottito dal silenzio generale. L’ennesima notizia che evaporerà nel disinteresse: perché quando un’istituzione perde credibilità, perde anche ascolto. E il MIC, oggi, ha ben poco da offrire oltre una lunga striscia di tagli ingiustificati, retorica stanca e simboli vuoti. Eppure — ed è qui il punto — mentre tutto sembra sfaldarsi, resta uno spiraglio di speranza: la consapevolezza che la cultura non muore per colpa di un ministero mediocre. Resta nell’impegno di chi continua a studiare, a creare, a custodire ciò che conta. Non è una chiamata alle armi: è un promemoria, quasi intimo, che la cultura sopravvive anche quando viene maltrattata. Non mi scandalizza più la disaffezione degli italiani verso la cultura se i suoi rappresentanti istituzionali sono di questa caratura. Ma, proprio per questo, non smetto di pensare che sia tutto da rifare — davvero tutto. Guardando al 2027, spero che tra le innumerevoli urgenze del Paese ci sia ancora qualcuno capace di restituire alla Cultura la serietà e l’onore che merita. E, lo dico chiaramente, il colore politico qui conta zero se manca la sostanza: una formazione autenticamente umanistica, quella che oggi latita e lascia spazio a figure senza sottotesto, senza visione, senza profondità 🎭. Per ora possiamo solo prendere atto dell’ovvio: senza credibilità, nessuna promessa vale — né oggi, né domani. #MIC #CulturaItaliana #PoliticaCulturale #Dimissioni #Tatafiore #CulturaCheResiste #Italia2027 #CredibilitàIstituzionale #SarcasmoCulturale
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  • CARI AMICI,
    GRAZIE DEI VOSTRI LIKE, CHE PARLANO DI STIMA, DI AMICIZIA E, PERCHE' NO, DI AFFETTO NEI MIEI CONFRONTI. SONO MORTIFICATA PER IL FATTO DI NON POTER DIRE DI NESSUNA NOVITA' CHE DOVREBBE SERVIRE A FAR USCIRE L'ITALIA DAL PANTANO IN CUI E' CADUTA E PURTROPPO, SECONDO IL MIO PENSIERO, IN MANIERA IRREPARABILE!!!
    L'ACCADUTO A CAUSA DELLE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE MATTARELLA A NOME GAROFANI, E' UN MEZZO DI DISTRAZIONE DELLE MASSE DA QUELLA CHE E' LA SITUAZIONE DEL PAESE, LE CUI CONDIZIONI SONO LE PEGGIORI D'EUROPA!!! NON SO QUALE SARA' L'ESITO DELLE ELEZIONI REGIONALI E SO BENISSIMO CHE DEFINIRE LE REGIONI "CARROZZONI" CHE SI NUTRONO DI MILIARDI DI EURO SOTTRATTI AL POPOLO ITALIANO, NON E' COSA INUTILE!!! INFATTI I PICCOLI PARLAMENTI REGIONALI NON FANNO PARLARE D'ALTRO SE NON DI VORTICI DI MILIARDI, SPESI NON CERTAMENTE NELL'INTERESSE DELLA COLLETTIVITA'!!!
    UN ABBRACCIO E BUONA SERATA.
    CARI AMICI, GRAZIE DEI VOSTRI LIKE, CHE PARLANO DI STIMA, DI AMICIZIA E, PERCHE' NO, DI AFFETTO NEI MIEI CONFRONTI. SONO MORTIFICATA PER IL FATTO DI NON POTER DIRE DI NESSUNA NOVITA' CHE DOVREBBE SERVIRE A FAR USCIRE L'ITALIA DAL PANTANO IN CUI E' CADUTA E PURTROPPO, SECONDO IL MIO PENSIERO, IN MANIERA IRREPARABILE!!! L'ACCADUTO A CAUSA DELLE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE MATTARELLA A NOME GAROFANI, E' UN MEZZO DI DISTRAZIONE DELLE MASSE DA QUELLA CHE E' LA SITUAZIONE DEL PAESE, LE CUI CONDIZIONI SONO LE PEGGIORI D'EUROPA!!! NON SO QUALE SARA' L'ESITO DELLE ELEZIONI REGIONALI E SO BENISSIMO CHE DEFINIRE LE REGIONI "CARROZZONI" CHE SI NUTRONO DI MILIARDI DI EURO SOTTRATTI AL POPOLO ITALIANO, NON E' COSA INUTILE!!! INFATTI I PICCOLI PARLAMENTI REGIONALI NON FANNO PARLARE D'ALTRO SE NON DI VORTICI DI MILIARDI, SPESI NON CERTAMENTE NELL'INTERESSE DELLA COLLETTIVITA'!!! UN ABBRACCIO E BUONA SERATA.
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  • Titolo de ‘La Stampa’
    "Ville in Svizzera e milioni all’estero: ecco la Tangentopoli che assedia #Zelensky. Due ministri costretti alle dimissioni, fedelissimi in fuga: il presidente ora teme l’effetto valanga"
    Fino ad una settimana fa era a dir poco blasfemo sognare un titolo del genere su di un giornalone italiano. Certo, ancora sbaglia a chiamare il delinquente di Kiev: ‘presidente’, essendo scaduto da quasi un anno. Ma tutto non si può avere e Roma non fu costruita in una notte. Però il vento è cambiato e come buoni velisti alcuni editori stanno fiutando l’aria. Diamogli il tempo di prendere un po’ di coraggio.
    Il ‘presidente’ ora teme l’effetto valanga, scrivono … Ma davvero in questo Paese c’è ancora qualcuno che pensa che Zelensky non sia il capo assoluto di ogni traffico e maneggio appena scoperto?
    Timur Mindich, suo amico ed ex socio, quello che trasportava da Bruxelles borse piene di contanti; quello che nelle registrazioni della Nabu dice ad un collega: «Non sai quanto pesa un milione e mezzo di euri in contanti» (povera quattrosse di Bruxelles; è stata scoperta); quello che adesso le borse piene di milioni se l’è portate via un’ora prima dell’arresto ... lo chiamavano ‘il portafoglio di Zelensky’ … però il nanetto corrotto non ne sapeva niente, eh?
    Ma quanto la finite di pensare che siamo tutti stupidi? E’ vero, in tanti vi abbiamo votato, quindi così intelligenti non siamo, ma non ci avete mica tirato fuori dal Cottolengo. Crosetto ha ringraziato Zelensky per il coraggio di lottare contro la corruzione!
    Se continuate a foraggiare questo tossico, fate almeno come i ladri di Pesaro (il sorridente Matteo Ricci non c’entra nulla!): di giorno litigateci e di notte andate a rubare insieme! Basta baci, abbracci, slinguazzamenti, limonamenti e ospitate istituzionali. Non ne possiamo più!
    Nessuno lo arresterà questo delinquente impunito? Oggi è in Atene
    a chiedere il gas per l'Ucraina, dopo che ha distrutto il Nord Stream 2 e bombardato il Druzhba. Domani firmerà un accordo 'storico' a Parigi sulla difesa aerea. Poi il pezzente andrà in Spagna con la mano tesa già da ieri.
    Che figura ci fate a passare da utili idioti del Re dei Ladri?
    Sapete, le cose verranno fuori tutte quante. Ci sono dei libri in preparazione ed altri già editi. Nomi, date, luoghi, numeri, conti corrente, ville, case, palazzi, auto, yacht … che in confronti gli asset russi congelati sembrano la paghetta di Zelensky quando era un bambino scemo. Il nano non riuscirà a nascondere neanche un dollaro e forse non se li godrà, se gli americani non vogliono.
    Ma neppure voi fans dell’Impero del Bene riuscirete a nascondere al Popolo il dramma e gli sprechi che avete provocato. Ci vorrà un po’ di tempo, ma toccherà anche a voi.

    - Giuseppe Sardini

    Source: https://x.com/itsmeback_/status/1990076739163222055?t=1t6OCPrVGEqIKQDJPomWOg&s=19
    Titolo de ‘La Stampa’ "Ville in Svizzera e milioni all’estero: ecco la Tangentopoli che assedia #Zelensky. Due ministri costretti alle dimissioni, fedelissimi in fuga: il presidente ora teme l’effetto valanga💩💩💩" Fino ad una settimana fa era a dir poco blasfemo sognare un titolo del genere su di un giornalone italiano. Certo, ancora sbaglia a chiamare il delinquente di Kiev: ‘presidente’, essendo scaduto da quasi un anno. Ma tutto non si può avere e Roma non fu costruita in una notte. Però il vento è cambiato e come buoni velisti alcuni editori stanno fiutando l’aria. Diamogli il tempo di prendere un po’ di coraggio. Il ‘presidente’ ora teme l’effetto valanga, scrivono … Ma davvero in questo Paese c’è ancora qualcuno che pensa che Zelensky non sia il capo assoluto di ogni traffico e maneggio appena scoperto? 🤔 Timur Mindich, suo amico ed ex socio, quello che trasportava da Bruxelles borse piene di contanti; quello che nelle registrazioni della Nabu dice ad un collega: «Non sai quanto pesa un milione e mezzo di euri in contanti» (povera quattrosse di Bruxelles; è stata scoperta); quello che adesso le borse piene di milioni se l’è portate via un’ora prima dell’arresto ... lo chiamavano ‘il portafoglio di Zelensky’ … però il nanetto corrotto non ne sapeva niente, eh? Ma quanto la finite di pensare che siamo tutti stupidi? E’ vero, in tanti vi abbiamo votato, quindi così intelligenti non siamo, ma non ci avete mica tirato fuori dal Cottolengo. Crosetto ha ringraziato Zelensky per il coraggio di lottare contro la corruzione! Se continuate a foraggiare questo tossico, fate almeno come i ladri di Pesaro (il sorridente Matteo Ricci non c’entra nulla!): di giorno litigateci e di notte andate a rubare insieme! Basta baci, abbracci, slinguazzamenti, limonamenti e ospitate istituzionali. Non ne possiamo più! Nessuno lo arresterà questo delinquente impunito? Oggi è in Atene a chiedere il gas per l'Ucraina, dopo che ha distrutto il Nord Stream 2 e bombardato il Druzhba. Domani firmerà un accordo 'storico' a Parigi sulla difesa aerea. Poi il pezzente andrà in Spagna con la mano tesa già da ieri. Che figura ci fate a passare da utili idioti del Re dei Ladri? Sapete, le cose verranno fuori tutte quante. Ci sono dei libri in preparazione ed altri già editi. Nomi, date, luoghi, numeri, conti corrente, ville, case, palazzi, auto, yacht … che in confronti gli asset russi congelati sembrano la paghetta di Zelensky quando era un bambino scemo. Il nano non riuscirà a nascondere neanche un dollaro e forse non se li godrà, se gli americani non vogliono. Ma neppure voi fans dell’Impero del Bene riuscirete a nascondere al Popolo il dramma e gli sprechi che avete provocato. Ci vorrà un po’ di tempo, ma toccherà anche a voi. - Giuseppe Sardini Source: https://x.com/itsmeback_/status/1990076739163222055?t=1t6OCPrVGEqIKQDJPomWOg&s=19
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  • «Quando cominceranno ad ascoltarmi, vi dirò tutto ciò che vi infastidirà, ci sarà un processo contro tutti coloro che sono coinvolti in questi crimini contro l'umanità. Sarà una Norimberga 2».
    Putin rivelerà tutti i crimini di Kiev e delle autorità occidentali in Ucraina. MAGARI fosse domani!
    Intanto trapela, confermata dalla Federazione Russa, una delle più gravi operazioni contro l’umanità intera, messa nel dossier voluto da Putin.
    Nelle acciaierie ‘Azovstal’ c’erano consiglieri NATO. Nell’ottavo piano sotterraneo c’era un laboratorio biologico in cui conducevano esperimenti su persone vive, poi scomparse nella prigione, chiamata ’Biblioteca’, dell'aeroporto di Mariúpol. DECINE di MIGLIAIA di persone. I prigionieri scampati grazie all'arrivo dei russi, parlano di un buco dal quale nessuno tornava più. Una specie di pozzo nel sottosuolo di Azovstal - un'intera città sotterranea dove viaggiavano persino i treni.
    Questi laboratori in Ucraina non sono solo americani. E’ molto più serio: specialisti di tutta la Nato hanno lavorato lì sotto e tutti i leader europei sapevano.
    Ma come nascondere i loro esperimenti e montagne di cadaveri? Con il fuoco. Come i nazisti di molti anni fa, hanno bruciato decine di migliaia di cadaveri. E’ comprensibile il terrore del proprietario di ‘Azovstal’, Rinat Akhmetov, l'oligarca più potente d'Ucraina: a fine guerra sarà incriminato esattamente come i suoi nazisti di ’Azov’ e quelli dei campi di concentramento della seconda guerra mondiale.
    Le truppe russe hanno distrutto con la massima prudenza una decina dei 18 laboratori di armi biologiche in tutta l'Ucraina. E a proposito del pianto di Zelensky e di Zucchi per i bambini ucraini... prima di
    attaccare i laboratori, già nel febbraio 2021, migliaia di bambini erano prigionieri nelle gabbie in questi laboratori sotterranei dell'Ucraina.
    Putin ha le prove che l'Occidente (l'American Health Institute, l'Istituto francese di Salute e il Centro tedesco per la ricerca sulle infezioni) ha investito miliardi di dollari in Ucraina per sviluppare armi biologiche. Quando il mondo occidentale lo permetterà, Putin presenterà ogni singola prova dei crimini contro l'umanità commessi da Zelensky e partner.
    Zelensky ha ricevuto aiuti finanziari e militari per consentire di lavorare in segreto e le prove sono le dichiarazioni video degli scienziati e degli ingegneri che lavoravano in questi laboratori (registrazioni del 2021)
    Putin aveva chiesto lo smantellamento dei laboratori entro il 2020, avvertendo che l'avrebbe fatto lui stesso, se Zelensky non avesse rispettato queste richieste nel quadro delle leggi internazionali. Aveva segnalato i possibili danni diretti e collaterali: Zelensky e l'Occidente hanno la colpa di aver messo in pericolo il popolo ucraino!
    I partner occidentali hanno costruito i biolaboratori di Ukroreich. Il Ministero della Salute israeliano e il MOSSAD hanno avviato un laboratorio biologico sull'isola Zmeyni, situata nel Mar Nero vicino al Delta del fiume Danubio. Il biolaboratorio dell'Isola del Serpente ha partecipato a uno studio sulla rabbia che, se disperso nell’aria, potrebbe devastare la Terra con quasi il 100% di mortalità!
    Putin conferma di aver adottato misure cautelari per garantire che tutti gli agenti patogeni siano stati colpiti in modo da renderli inerti.
    Aspettiamo con fiducia questo ‘Norimberga 2’ e intanto capiamo un po' di più se molti temano la fine di questa guerra. Ma la fine è sempre più vicina …

    Articolo originale; Antonia-Deniza Vasileva - novembre 2025

    Via Giuseppe Sardini
    «Quando cominceranno ad ascoltarmi, vi dirò tutto ciò che vi infastidirà, ci sarà un processo contro tutti coloro che sono coinvolti in questi crimini contro l'umanità. Sarà una Norimberga 2». Putin rivelerà tutti i crimini di Kiev e delle autorità occidentali in Ucraina. MAGARI fosse domani!🙏 Intanto trapela, confermata dalla Federazione Russa, una delle più gravi operazioni contro l’umanità intera, messa nel dossier voluto da Putin. Nelle acciaierie ‘Azovstal’ c’erano consiglieri NATO. Nell’ottavo piano sotterraneo c’era un laboratorio biologico in cui conducevano esperimenti su persone vive, poi scomparse nella prigione, chiamata ’Biblioteca’, dell'aeroporto di Mariúpol. DECINE di MIGLIAIA di persone. I prigionieri scampati grazie all'arrivo dei russi, parlano di un buco dal quale nessuno tornava più. Una specie di pozzo nel sottosuolo di Azovstal - un'intera città sotterranea dove viaggiavano persino i treni. Questi laboratori in Ucraina non sono solo americani. E’ molto più serio: specialisti di tutta la Nato hanno lavorato lì sotto e tutti i leader europei sapevano. Ma come nascondere i loro esperimenti e montagne di cadaveri? Con il fuoco. Come i nazisti di molti anni fa, hanno bruciato decine di migliaia di cadaveri. E’ comprensibile il terrore del proprietario di ‘Azovstal’, Rinat Akhmetov, l'oligarca più potente d'Ucraina: a fine guerra sarà incriminato esattamente come i suoi nazisti di ’Azov’ e quelli dei campi di concentramento della seconda guerra mondiale. Le truppe russe hanno distrutto con la massima prudenza una decina dei 18 laboratori di armi biologiche in tutta l'Ucraina. E a proposito del pianto di Zelensky e di Zucchi per i bambini ucraini... prima di attaccare i laboratori, già nel febbraio 2021, migliaia di bambini erano prigionieri nelle gabbie in questi laboratori sotterranei dell'Ucraina. Putin ha le prove che l'Occidente (l'American Health Institute, l'Istituto francese di Salute e il Centro tedesco per la ricerca sulle infezioni) ha investito miliardi di dollari in Ucraina per sviluppare armi biologiche. Quando il mondo occidentale lo permetterà, Putin presenterà ogni singola prova dei crimini contro l'umanità commessi da Zelensky e partner. Zelensky ha ricevuto aiuti finanziari e militari per consentire di lavorare in segreto e le prove sono le dichiarazioni video degli scienziati e degli ingegneri che lavoravano in questi laboratori (registrazioni del 2021) Putin aveva chiesto lo smantellamento dei laboratori entro il 2020, avvertendo che l'avrebbe fatto lui stesso, se Zelensky non avesse rispettato queste richieste nel quadro delle leggi internazionali. Aveva segnalato i possibili danni diretti e collaterali: Zelensky e l'Occidente hanno la colpa di aver messo in pericolo il popolo ucraino! I partner occidentali hanno costruito i biolaboratori di Ukroreich. Il Ministero della Salute israeliano e il MOSSAD hanno avviato un laboratorio biologico sull'isola Zmeyni, situata nel Mar Nero vicino al Delta del fiume Danubio. Il biolaboratorio dell'Isola del Serpente ha partecipato a uno studio sulla rabbia che, se disperso nell’aria, potrebbe devastare la Terra con quasi il 100% di mortalità! Putin conferma di aver adottato misure cautelari per garantire che tutti gli agenti patogeni siano stati colpiti in modo da renderli inerti. Aspettiamo con fiducia questo ‘Norimberga 2’ e intanto capiamo un po' di più se molti temano la fine di questa guerra. Ma la fine è sempre più vicina … 😉 Articolo originale; Antonia-Deniza Vasileva - novembre 2025 Via Giuseppe Sardini
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  • ORBAN un GRANDE!
    Orban: “I soldi Ue finiscono alla rete mafiosa legata a Zelensky”

    “L’illusione dorata dell’Ucraina sta crollando. Una rete mafiosa di guerra con innumerevoli legami con il presidente Zelensky è stata smascherata. Il ministro dell’Energia si è già dimesso e il principale sospettato è fuggito dal Paese. Questo è il caos in cui l’élite di Bruxelles vuole riversare i soldi dei contribuenti europei, dove tutto ciò che non viene sparato in prima linea finisce nelle tasche della mafia di guerra. Follia”. Lo scrive in un tweet il primo ministro ungherese Viktor Orbán, riferendosi all’inchiesta “Midas” che sta colpendo il governo di Kiev. “Grazie – aggiunge – ma non vogliamo avere niente a che fare con tutto questo” aggiunge il primo ministro ribadendo la sua opposizione a inviare “i soldi del popolo ungherese in Ucraina.” “Comunque, dopo tutto questo, non cederemo di certo alle richieste finanziarie e ai ricatti del presidente ucraino. È ora – attacca – che Bruxelles capisca finalmente dove vanno a finire veramente i suoi soldi”.
    ORBAN un GRANDE! Orban: “I soldi Ue finiscono alla rete mafiosa legata a Zelensky” “L’illusione dorata dell’Ucraina sta crollando. Una rete mafiosa di guerra con innumerevoli legami con il presidente Zelensky è stata smascherata. Il ministro dell’Energia si è già dimesso e il principale sospettato è fuggito dal Paese. Questo è il caos in cui l’élite di Bruxelles vuole riversare i soldi dei contribuenti europei, dove tutto ciò che non viene sparato in prima linea finisce nelle tasche della mafia di guerra. Follia”. Lo scrive in un tweet il primo ministro ungherese Viktor Orbán, riferendosi all’inchiesta “Midas” che sta colpendo il governo di Kiev. “Grazie – aggiunge – ma non vogliamo avere niente a che fare con tutto questo” aggiunge il primo ministro ribadendo la sua opposizione a inviare “i soldi del popolo ungherese in Ucraina.” “Comunque, dopo tutto questo, non cederemo di certo alle richieste finanziarie e ai ricatti del presidente ucraino. È ora – attacca – che Bruxelles capisca finalmente dove vanno a finire veramente i suoi soldi”.
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