• Il vaccinato Sinner, 24 anni, questa volta a Shanghai si ritira zoppicando. Per gli allegorici media sono "crampi"

    No, non state guardando il Dr. House. Quello zoppicava e faceva uso dl Vicodin.
    Questo ragazzo è il numero due del tennis mondiale, ma ha probabilmente fatto uso di un topicida, molto, ma molto peggiore del Vicodin, che perlomeno ha un senso nella medicina se utilizzato in alcuni contesti ove è richiesto un potente analgesico.

    Non ridete: per i media, che credono di essere a Zelig, Sinner ha avuto solo dei crampi.

    "E dopo 10 minuti sta messo così?" - Cit.

    Ma teniamo aggiornata la lista delle strane problematiche di Sinner.

    2025:
    - Australian Open: Malore durante il match
    - Cincinnati Open: Ritiro per malore (ieri)
    - Shanghai: si ritira zoppicando

    2024:
    -Wimbledon (capogiro e malore durante la sconfitta nei quarti con Medvedev)
    -Bastad (forfait "devo riposare")
    -Olimpiadi (tonsillite, forfait)
    -Parigi-Bercy (forfait per virus intestinale)

    2023:
    - Barcellona (malessere, ritiro prima dei quarti)
    - Parigi-Bercy (ritiro prima degli ottavi per stanchezza)

    2022:
    - Rotterdam ("covid", ritiro prima del torneo)
    - Indian Wells (virus intestinale, ritiro prima degli ottavi con Kyrgios)


    sport.sky.it
    Il vaccinato Sinner, 24 anni, questa volta a Shanghai si ritira zoppicando. Per gli allegorici media sono "crampi" No, non state guardando il Dr. House. Quello zoppicava e faceva uso dl Vicodin. Questo ragazzo è il numero due del tennis mondiale, ma ha probabilmente fatto uso di un topicida, molto, ma molto peggiore del Vicodin, che perlomeno ha un senso nella medicina se utilizzato in alcuni contesti ove è richiesto un potente analgesico. Non ridete: per i media, che credono di essere a Zelig, Sinner ha avuto solo dei crampi. "E dopo 10 minuti sta messo così?" - Cit. Ma teniamo aggiornata la lista delle strane problematiche di Sinner. 2025: - Australian Open: Malore durante il match - Cincinnati Open: Ritiro per malore (ieri) - Shanghai: si ritira zoppicando 2024: -Wimbledon (capogiro e malore durante la sconfitta nei quarti con Medvedev) -Bastad (forfait "devo riposare") -Olimpiadi (tonsillite, forfait) -Parigi-Bercy (forfait per virus intestinale) 2023: - Barcellona (malessere, ritiro prima dei quarti) - Parigi-Bercy (ritiro prima degli ottavi per stanchezza) 2022: - Rotterdam ("covid", ritiro prima del torneo) - Indian Wells (virus intestinale, ritiro prima degli ottavi con Kyrgios) sport.sky.it
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  • L'ultima intervista a Claudia Cardinale: «Sono stata felice solo una volta, per amore. E ho un rimpianto, ma preferisco non pensarci»
    Claudia Cardinale con Alain Delon nella scena del ballo di Angelica e Tancredi deI Il gattopardo , (1963) di Luchino Visconti tratto dal romanzo omonimo di Tomasi di Lampedusa (TITANUS / Album)

    Ripubblichiamo l'ultima intervista a Claudia Cardinale pubblicata su 7, il magazine del Corriere, lo scorso gennaio: la diva parlava dell'unica volta in cui era stata felice e della sua nostalgia: «Ho un rimpianto, preferisco non pensarci»

    Claudia Cardinale è morta il 23 settembre 2025. Ripubblichiamo l'ultima intervista concessa a 7, il magazine del Corriere della Sera, nel gennaio di quest'anno.

    Con quel meraviglioso sorriso di donna irresistibile senza volerlo, Claudia Cardinale venne eletta nel 1957 “la più bella italiana di Tunisia” in un concorso al quale neppure sapeva di avere partecipato, primo passo per venire considerata rapidamente tra le più belle e affascinanti donne del mondo. Sex symbol involontario, soprattutto straordinaria attrice che ha fatto la storia del cinema, Claudia Cardinale è stata la diva che non si prendeva sul serio, così brava e forte da prestarsi a scherzare in televisione, ai tempi del bianco e nero, nello sketch in cui fingeva di saper suonare tutti gli strumenti dell’orchestra, o da accettare la proposta di Alberto Moravia che volle intervistarla «come se fosse un oggetto» per la rivista Esquire.

    «Quando ride, i suoi occhi diventano due fessure nere, scintillanti con qualche cosa di monellesco, di scatenato, di intenso, di meridionale», disse di lei lo scrittore prima di interrogarla passando in rassegna ogni parte del corpo. Ma lei usava il corpo «come una maschera, come rappresentazione di me stessa», disse poi, e si prestò al gioco.

    Marcello Mastroianni si innamorò follemente di lei ne Il Bell’Antonio di Mauro Bolognini: nel film, tanto da essere ridotto all’impotenza come nel romanzo di Vitaliano Brancati, e anche nella realtà. Lei lo respinse perché pensava che ci provasse con tutte le attrici, e lo trattò da amico. Di quella storia mancata, sul set e nella vita, resta l’indimenticabile scena sull’altalena.
    «Claudina», la chiamavano sia Luchino Visconti che Federico Fellini, i grandi maestri del cinema italiano che la scelsero per i due capolavori del 1963, Il Gattopardo con Alain Delon e Burt Lancaster e 8½ di nuovo con Mastroianni.

    Ma tra i 150 film di Claudia Cardinale ci sono anche quelli girati a Hollywood, o Le pistolere in cui le presunte rivali BB (Brigitte Bardot) e CC (Claudia Cardinale) recitano assieme, e il western di Sergio Leone C’era una volta il West, o Fitzcarraldo di Herzog con Klaus Kinski. Una carriera eccezionale, piena di ruoli diversi e imprevedibili, affrontata con l’impegno e la leggerezza dimostrati nell’intervista esclusiva realizzata in questo inizio del 2025 per 7.

    Quando si è accorta di essere diventata una diva senza volerlo?
    «Me ne sono accorta lentamente. Un momento cardine è stato l’anno 1963 quando in sala sono usciti Il Gattopardo e 8 1/2. Ecco, in quel momento ho capito che non ero più una giovane promessa ma che il mondo mi accoglieva come una sua “diva”…»

    Qual è il suo primo ricordo nel mondo del cinema?
    «In Tunisia. Davanti alla mia scuola quando René Vautier (un famoso regista e sceneggiatore francese; ndr) si è avvicinato e mi ha chiesto se poteva parlare a mio padre. Poco dopo avrei fatto la mia prima apparizione in un piccolo film, Les anneaux d’or. Ma in quel momento non pensavo assolutamente che sarebbe stato il mio destino».

    E l’ultimo set al quale ha partecipato?
    «Con la Fondazione Claudia Cardinale che ho fondato con mia figlia Claudia Squitieri. Abbiamo girato il cortometraggio Un Cardinale Donna di Manuel Maria Perrone. Era un ritratto poetico che mia figlia ha voluto fare di me. L’abbiamo girato nella nostra nuova casa a Nemours nel 2023. Il corto è stato presentato al MoMa di New York durante la retrospettiva di Cinecittà».

    Può descriverci la casa dove vive adesso? Come l’ha scelta?
    «È stata una scelta comune con mia figlia Claudia e mio figlio Patrick. Volevo restare in Francia ma ritrovare una vita più vicina alla natura, meno metropolitana. Quindi abbiamo deciso di trasferirci insieme a Nemours. La casa dove viviamo era un’ antica conceria sulla riva del fiume. In questo luogo oggi abbiamo creato un ristorante e dato spazio alla sede della Fondazione».

    Quali sono i suoi progetti artistici?
    «Attraverso la Fondazione Claudia Cardinale sosteniamo il percorso di artisti contemporanei nel mondo audio visivo ma non solo. Accogliamo artisti in residenza, facciamo delle mostre, collaboriamo con altre strutture. Oggi è mia figlia, insieme con la sua collaboratrice Perrine Gamot, che dirige la Fondazione, io assisto con gioia al movimento che si crea intorno a me e al quale collaboro volentieri. Abbiamo fatto delle foto con l’artista Marie Losier, ho prestato la mia voce per i progetti di giovani talenti come Friedreih Andreoni e Benedetta Fioravanti…»

    Ci racconterebbe una sua giornata tipo? C’è un hobby che le piace coltivare?
    «C’è sempre qualcosa da fare qui in casa. Con il ristorante, la Fondazione… Mi piace andare in giro, ascoltare musica…»

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    di Maurizio Porro

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    di Aldo Cazzullo e Stefano Montefiori

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    di Paolo Mereghetti

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    di Stefano Montefiori

    Claudia Cardinale e Milano: addio alla «Ginetta», era l'ultima grande interprete di «Rocco e i suoi fratelli»
    di Maurizio Porro

    Perché tanto tempo fa ha scelto di vivere in Francia e non in Italia?
    «Chi lo sa… In fondo la mia prima lingua, e la mia prima cultura sono state quella francese, seppur attraverso la Tunisia. In Italia vivevo un po’ rinchiusa. Era difficile avere una vita normale. Fare la spesa, andare a passeggio. In Francia ho trovato un Paese amico in cui il rapporto con le persone pubbliche è un po’ più vivibile che in Italia. Almeno per me in quegli anni era così».

    Quale Paese ama di più?
    «La Tunisia. Lo ammetto. Amo la Francia, amo l’Italia ma la Tunisia resta per me il Paese del cuore».

    Che ricordo ne ha?
    «Tanti. Tutta la mia infanzia. Mi ricorda mia madre, mio padre, un tempo sospeso prima che la mia vita diventasse una corsa!»

    Lo sa che all’estero, quando si parla di Italia, accanto ai luoghi comuni sulla pizza c’è sempre qualcuno che cita il fascino delle donne, e quindi Claudia Cardinale? Come ha vissuto il ruolo di simbolo di un Paese?
    «Con piacere immenso. Sono molto onorata di fare parte della cultura (immensa) italiana».

    Vede spesso i suoi vecchi film?
    «Quando capita, magari in televisione, con piacere. Ancora meglio se capita al cinema».

    È vero che è stato Luchino Visconti a spingerla a cominciare a fumare?
    «Sì. Ma ora ho smesso! Ho fumato molto ma a 85 anni ho smesso. Meglio tardi che mai».

    Perché all’inizio della carriera la doppiavano?
    «Sicuramente non avevo una voce standard. Avevo una voce poco femminile per i modelli di quegli anni. In più non parlavo benissimo italiano all’inizio! In Tunisia si parlava un siciliano di casa… Ci ho messo un po’ a parlare bene. Non bisogna dimenticare poi che in quegli anni il doppiaggio in Italia era un’istituzione».

    Che ricordo ha di Marcello Mastroianni, che girò con lei Il bell’Antonio?
    «Che mi faceva la corte!»

    E del grande Alain Delon, da poco scomparso? Che rapporto avevate mentre giravate Il Gattopardo?
    «All’inizio un po’ scontroso. Poi quando ha capito che non sarei caduta tra le sue braccia siamo diventati amici e lo siamo rimasti fino alla fine. Ero stata invitata al suo funerale. Purtroppo, il dolore e la mia età non mi hanno dato la forza di andare».

    E Jean Paul Belmondo?
    «Con Belmondo ci divertivamo come bambini. Ci nascondevamo sotto ai tavoli alle cene noiose e ci buttavamo pezzi di pane».

    Saprebbe dire qual è stato il momento più felice della sua vita?
    «Per fortuna in una vita ce ne sono un paio! Ma sicuramente il momento in cui ho lasciato tutto e raggiunto Pasquale (Squitieri, ndr) a New York è stato un momento importante della mia vita».

    C’è un rimpianto, qualcosa che cambierebbe?
    «Sicuramente, ma preferisco non pensarci».

    Il suo più grande desiderio adesso?
    «Vivere serena in compagnia. E che la Fondazione Claudia Cardinale possa aiutare a realizzare opere che ci aiutino ad affrontare le sfide del nostro tempo».

    CHI È
    LA VITA
    Nata a Tunisi il 15 aprile 1938, quando la Tunisia era protettorato francese, da genitori lì natì ma di famiglie siciliane emigrate, Claudia Cardinale, primogenita di casa, ha una sorella e due fratelli. Madre a 20 anni di Patrick, nato dopo uno stupro, è stata moglie del produttore Franco Cristaldi fino al 1975 e poi sino al 1999 compagna del regista Pasquale Squitieri, con cui ha avuto una figlia, Claudia. Ha due nipoti, uno da ciascun figlio.

    LA CARRIERA
    Nella sua carriera lunga quasi 60 anni e cominciata nel 1958 con I soliti ignoti di Mario Monicelli, ha interpretato oltre 120 film.

    I PREMI
    Alla Mostra di Venezia ha vinto un Leone d’Oro alla carriera nel 1993 e un Premio Pasinetti come migliore attrice per Claretta nel 1984. Si è poi aggiudicata tre David di Donatello più uno alla carriera e quattro Nastri d’argento.

    Source: https://www.corriere.it/sette/25_settembre_24/ultima-intervista-claudia-cardinale-e4d64eac-acbc-4ea7-bb0f-a8b7d33e1xlk_amp.shtml
    L'ultima intervista a Claudia Cardinale: «Sono stata felice solo una volta, per amore. E ho un rimpianto, ma preferisco non pensarci» Claudia Cardinale con Alain Delon nella scena del ballo di Angelica e Tancredi deI Il gattopardo , (1963) di Luchino Visconti tratto dal romanzo omonimo di Tomasi di Lampedusa (TITANUS / Album) Ripubblichiamo l'ultima intervista a Claudia Cardinale pubblicata su 7, il magazine del Corriere, lo scorso gennaio: la diva parlava dell'unica volta in cui era stata felice e della sua nostalgia: «Ho un rimpianto, preferisco non pensarci» Claudia Cardinale è morta il 23 settembre 2025. Ripubblichiamo l'ultima intervista concessa a 7, il magazine del Corriere della Sera, nel gennaio di quest'anno. Con quel meraviglioso sorriso di donna irresistibile senza volerlo, Claudia Cardinale venne eletta nel 1957 “la più bella italiana di Tunisia” in un concorso al quale neppure sapeva di avere partecipato, primo passo per venire considerata rapidamente tra le più belle e affascinanti donne del mondo. Sex symbol involontario, soprattutto straordinaria attrice che ha fatto la storia del cinema, Claudia Cardinale è stata la diva che non si prendeva sul serio, così brava e forte da prestarsi a scherzare in televisione, ai tempi del bianco e nero, nello sketch in cui fingeva di saper suonare tutti gli strumenti dell’orchestra, o da accettare la proposta di Alberto Moravia che volle intervistarla «come se fosse un oggetto» per la rivista Esquire. «Quando ride, i suoi occhi diventano due fessure nere, scintillanti con qualche cosa di monellesco, di scatenato, di intenso, di meridionale», disse di lei lo scrittore prima di interrogarla passando in rassegna ogni parte del corpo. Ma lei usava il corpo «come una maschera, come rappresentazione di me stessa», disse poi, e si prestò al gioco. Marcello Mastroianni si innamorò follemente di lei ne Il Bell’Antonio di Mauro Bolognini: nel film, tanto da essere ridotto all’impotenza come nel romanzo di Vitaliano Brancati, e anche nella realtà. Lei lo respinse perché pensava che ci provasse con tutte le attrici, e lo trattò da amico. Di quella storia mancata, sul set e nella vita, resta l’indimenticabile scena sull’altalena. «Claudina», la chiamavano sia Luchino Visconti che Federico Fellini, i grandi maestri del cinema italiano che la scelsero per i due capolavori del 1963, Il Gattopardo con Alain Delon e Burt Lancaster e 8½ di nuovo con Mastroianni. Ma tra i 150 film di Claudia Cardinale ci sono anche quelli girati a Hollywood, o Le pistolere in cui le presunte rivali BB (Brigitte Bardot) e CC (Claudia Cardinale) recitano assieme, e il western di Sergio Leone C’era una volta il West, o Fitzcarraldo di Herzog con Klaus Kinski. Una carriera eccezionale, piena di ruoli diversi e imprevedibili, affrontata con l’impegno e la leggerezza dimostrati nell’intervista esclusiva realizzata in questo inizio del 2025 per 7. Quando si è accorta di essere diventata una diva senza volerlo? «Me ne sono accorta lentamente. Un momento cardine è stato l’anno 1963 quando in sala sono usciti Il Gattopardo e 8 1/2. Ecco, in quel momento ho capito che non ero più una giovane promessa ma che il mondo mi accoglieva come una sua “diva”…» Qual è il suo primo ricordo nel mondo del cinema? «In Tunisia. Davanti alla mia scuola quando René Vautier (un famoso regista e sceneggiatore francese; ndr) si è avvicinato e mi ha chiesto se poteva parlare a mio padre. Poco dopo avrei fatto la mia prima apparizione in un piccolo film, Les anneaux d’or. Ma in quel momento non pensavo assolutamente che sarebbe stato il mio destino». E l’ultimo set al quale ha partecipato? «Con la Fondazione Claudia Cardinale che ho fondato con mia figlia Claudia Squitieri. Abbiamo girato il cortometraggio Un Cardinale Donna di Manuel Maria Perrone. Era un ritratto poetico che mia figlia ha voluto fare di me. L’abbiamo girato nella nostra nuova casa a Nemours nel 2023. Il corto è stato presentato al MoMa di New York durante la retrospettiva di Cinecittà». Può descriverci la casa dove vive adesso? Come l’ha scelta? «È stata una scelta comune con mia figlia Claudia e mio figlio Patrick. Volevo restare in Francia ma ritrovare una vita più vicina alla natura, meno metropolitana. Quindi abbiamo deciso di trasferirci insieme a Nemours. La casa dove viviamo era un’ antica conceria sulla riva del fiume. In questo luogo oggi abbiamo creato un ristorante e dato spazio alla sede della Fondazione». Quali sono i suoi progetti artistici? «Attraverso la Fondazione Claudia Cardinale sosteniamo il percorso di artisti contemporanei nel mondo audio visivo ma non solo. Accogliamo artisti in residenza, facciamo delle mostre, collaboriamo con altre strutture. Oggi è mia figlia, insieme con la sua collaboratrice Perrine Gamot, che dirige la Fondazione, io assisto con gioia al movimento che si crea intorno a me e al quale collaboro volentieri. Abbiamo fatto delle foto con l’artista Marie Losier, ho prestato la mia voce per i progetti di giovani talenti come Friedreih Andreoni e Benedetta Fioravanti…» Ci racconterebbe una sua giornata tipo? C’è un hobby che le piace coltivare? «C’è sempre qualcosa da fare qui in casa. Con il ristorante, la Fondazione… Mi piace andare in giro, ascoltare musica…» LEGGI ANCHE L'attrice Claudia Cardinale è morta a 87 anni: viveva vicino a Parigi, i figli accanto a lei di Maurizio Porro Claudia Cardinale, la sua vita in un'intervista: «Dissi no a Brando e Delon. Su me e Chirac voci false. A Patrick avrei dovuto dire prima che era mio figlio, non mio fratello» di Aldo Cazzullo e Stefano Montefiori Claudia Cardinale, bellissima e inafferabile, non fu mai schiava di un solo personaggio di Paolo Mereghetti Le ultime ore di Claudia Cardinale a Nemours. La figlia: «Qui aveva ricreato la grande casa italiana in cui ha vissuto tutta la vita» di Stefano Montefiori Claudia Cardinale e Milano: addio alla «Ginetta», era l'ultima grande interprete di «Rocco e i suoi fratelli» di Maurizio Porro Perché tanto tempo fa ha scelto di vivere in Francia e non in Italia? «Chi lo sa… In fondo la mia prima lingua, e la mia prima cultura sono state quella francese, seppur attraverso la Tunisia. In Italia vivevo un po’ rinchiusa. Era difficile avere una vita normale. Fare la spesa, andare a passeggio. In Francia ho trovato un Paese amico in cui il rapporto con le persone pubbliche è un po’ più vivibile che in Italia. Almeno per me in quegli anni era così». Quale Paese ama di più? «La Tunisia. Lo ammetto. Amo la Francia, amo l’Italia ma la Tunisia resta per me il Paese del cuore». Che ricordo ne ha? «Tanti. Tutta la mia infanzia. Mi ricorda mia madre, mio padre, un tempo sospeso prima che la mia vita diventasse una corsa!» Lo sa che all’estero, quando si parla di Italia, accanto ai luoghi comuni sulla pizza c’è sempre qualcuno che cita il fascino delle donne, e quindi Claudia Cardinale? Come ha vissuto il ruolo di simbolo di un Paese? «Con piacere immenso. Sono molto onorata di fare parte della cultura (immensa) italiana». Vede spesso i suoi vecchi film? «Quando capita, magari in televisione, con piacere. Ancora meglio se capita al cinema». È vero che è stato Luchino Visconti a spingerla a cominciare a fumare? «Sì. Ma ora ho smesso! Ho fumato molto ma a 85 anni ho smesso. Meglio tardi che mai». Perché all’inizio della carriera la doppiavano? «Sicuramente non avevo una voce standard. Avevo una voce poco femminile per i modelli di quegli anni. In più non parlavo benissimo italiano all’inizio! In Tunisia si parlava un siciliano di casa… Ci ho messo un po’ a parlare bene. Non bisogna dimenticare poi che in quegli anni il doppiaggio in Italia era un’istituzione». Che ricordo ha di Marcello Mastroianni, che girò con lei Il bell’Antonio? «Che mi faceva la corte!» E del grande Alain Delon, da poco scomparso? Che rapporto avevate mentre giravate Il Gattopardo? «All’inizio un po’ scontroso. Poi quando ha capito che non sarei caduta tra le sue braccia siamo diventati amici e lo siamo rimasti fino alla fine. Ero stata invitata al suo funerale. Purtroppo, il dolore e la mia età non mi hanno dato la forza di andare». E Jean Paul Belmondo? «Con Belmondo ci divertivamo come bambini. Ci nascondevamo sotto ai tavoli alle cene noiose e ci buttavamo pezzi di pane». Saprebbe dire qual è stato il momento più felice della sua vita? «Per fortuna in una vita ce ne sono un paio! Ma sicuramente il momento in cui ho lasciato tutto e raggiunto Pasquale (Squitieri, ndr) a New York è stato un momento importante della mia vita». C’è un rimpianto, qualcosa che cambierebbe? «Sicuramente, ma preferisco non pensarci». Il suo più grande desiderio adesso? «Vivere serena in compagnia. E che la Fondazione Claudia Cardinale possa aiutare a realizzare opere che ci aiutino ad affrontare le sfide del nostro tempo». CHI È LA VITA Nata a Tunisi il 15 aprile 1938, quando la Tunisia era protettorato francese, da genitori lì natì ma di famiglie siciliane emigrate, Claudia Cardinale, primogenita di casa, ha una sorella e due fratelli. Madre a 20 anni di Patrick, nato dopo uno stupro, è stata moglie del produttore Franco Cristaldi fino al 1975 e poi sino al 1999 compagna del regista Pasquale Squitieri, con cui ha avuto una figlia, Claudia. Ha due nipoti, uno da ciascun figlio. LA CARRIERA Nella sua carriera lunga quasi 60 anni e cominciata nel 1958 con I soliti ignoti di Mario Monicelli, ha interpretato oltre 120 film. I PREMI Alla Mostra di Venezia ha vinto un Leone d’Oro alla carriera nel 1993 e un Premio Pasinetti come migliore attrice per Claretta nel 1984. Si è poi aggiudicata tre David di Donatello più uno alla carriera e quattro Nastri d’argento. Source: https://www.corriere.it/sette/25_settembre_24/ultima-intervista-claudia-cardinale-e4d64eac-acbc-4ea7-bb0f-a8b7d33e1xlk_amp.shtml
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  • NUOVE SANZIONI sul PETROLIO RUSSO CHE POI PAGHIAMO NOI Cittadini Europei!
    Droni in Polonia, Parigi e Berlino convocano gli ambasciatori russi. Kallas (Ue): "Nuove sanzioni, colpiremo il petrolio". In corso le esercitazioni militari Mosca-Minsk - Il Fatto Quotidiano
    Anche Bruxelles protesta con i rappresentanti diplomatici. Germania: "Iniziato il rafforzamento del nostro spazio aereo". Cremlino: "In pausa i negoziati con Kiev".
    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/09/12/ucraina-russia-pausa-negoziati-sanzioni-petrolio-diretta-news/8124440/
    NUOVE SANZIONI sul PETROLIO RUSSO CHE POI PAGHIAMO NOI Cittadini Europei! Droni in Polonia, Parigi e Berlino convocano gli ambasciatori russi. Kallas (Ue): "Nuove sanzioni, colpiremo il petrolio". In corso le esercitazioni militari Mosca-Minsk - Il Fatto Quotidiano Anche Bruxelles protesta con i rappresentanti diplomatici. Germania: "Iniziato il rafforzamento del nostro spazio aereo". Cremlino: "In pausa i negoziati con Kiev". https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/09/12/ucraina-russia-pausa-negoziati-sanzioni-petrolio-diretta-news/8124440/
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  • I soldatini di piombo
    Di Marco Travaglio

    Come passa il tempo. Tre anni e mezzo fa, dopo l’invasione russa, i Paesi Ue giuravano: mai soldati né armi, solo aiuti umanitari a Kiev e sanzioni a Mosca. Poi: solo armi leggere e difensive per aiutare l’Ucraina a resistere durante i negoziati di Istanbul. Poi: armi pesanti e offensive per aiutare l’Ucraina che ha abbandonato i negoziati a respingere i russi, ma senza attaccare la Russia. Poi: missili a lungo raggio per colpire in Russia, ma solo nelle regioni di confine. Poi: missili per attaccare in tutta la Russia. Poi: riarmo Ue da 800 miliardi e Nato al 5% del Pil e truppe “volenterose” a Kiev, ma solo dopo la pace contro nuove invasioni. Che è il miglior modo per sabotare la pace: se Putin fa la guerra per impedire che l’Ucraina entri nella Nato, ora che l’ha vinta non accetterà mai che la Nato entri in Ucraina.

    Tre giorni fa cade l’ultima foglia di fico: a Parigi 20 “volenterosi” su 38 approvano l’invio di truppe senza più precisare che lo faranno a guerra finita. Zelensky assicura che arriveranno “migliaia di soldati” per “garanzie di sicurezza subito”. Cioè a guerra in corso. Infatti Francia e Germania, all’insaputa dei Parlamenti, ampliano gli ospedali per curare migliaia di soldati feriti. Salvo poi stupirsi se Putin dice: “Se truppe della Nato comparissero in Ucraina, specialmente ora durante le operazioni militari, saranno obiettivi legittimi”. Mentre combatti, è difficile distinguere i soldati ucraini da quelli europei al loro fianco. Un’ovvietà che i nostri giornaloni, reduci dalle balle sull’attentato russo all’aereo di Ursula, spacciano per una “minaccia di Putin all’Europa”. E intanto piagnucolano perché purtroppo, dopo Parigi, quasi tutti i volenterosi marcano visita: “Solo Francia e Baltici preparano le truppe. Coalizione dei volenterosi in salita” (Rep). Ora, passi la Francia, che per fortuna non ha più un governo e presto neppure un presidente. Ma vogliamo parlare dei bellicosissimi Baltici? Estonia, Lettonia e Lituania hanno, in tre, gli stessi abitanti di San Pietroburgo. E vantano invincibili eserciti di 3.700, 1.500 e 10 mila uomini: la metà di quelli che la Russia recluta in un mese. Zero carri armati, navi da guerra, missili e aerei di difesa. Eppure menano le danze in Ue su Economia (il lettone Dombrovskis), Politica estera (l’estone Kallas) e Difesa (il lituano Kubilius). È con quest’armata fantasma che i Velleitari illudono Zelensky e provocano Putin, prontissimi a fare ciò che prima era un’esclusiva Usa: scatenare le guerre e perderle.

    Ps. Il presidente Mattarella dice che “l’Ue non ha mai scatenato un conflitto”: oltre alle due guerre mondiali della vecchia Europa, dev’essersi scordato i 79 giorni di bombardamenti sulla Serbia quando il vicepremier era un certo Mattarella. Un omonimo?
    I soldatini di piombo Di Marco Travaglio Come passa il tempo. Tre anni e mezzo fa, dopo l’invasione russa, i Paesi Ue giuravano: mai soldati né armi, solo aiuti umanitari a Kiev e sanzioni a Mosca. Poi: solo armi leggere e difensive per aiutare l’Ucraina a resistere durante i negoziati di Istanbul. Poi: armi pesanti e offensive per aiutare l’Ucraina che ha abbandonato i negoziati a respingere i russi, ma senza attaccare la Russia. Poi: missili a lungo raggio per colpire in Russia, ma solo nelle regioni di confine. Poi: missili per attaccare in tutta la Russia. Poi: riarmo Ue da 800 miliardi e Nato al 5% del Pil e truppe “volenterose” a Kiev, ma solo dopo la pace contro nuove invasioni. Che è il miglior modo per sabotare la pace: se Putin fa la guerra per impedire che l’Ucraina entri nella Nato, ora che l’ha vinta non accetterà mai che la Nato entri in Ucraina. Tre giorni fa cade l’ultima foglia di fico: a Parigi 20 “volenterosi” su 38 approvano l’invio di truppe senza più precisare che lo faranno a guerra finita. Zelensky assicura che arriveranno “migliaia di soldati” per “garanzie di sicurezza subito”. Cioè a guerra in corso. Infatti Francia e Germania, all’insaputa dei Parlamenti, ampliano gli ospedali per curare migliaia di soldati feriti. Salvo poi stupirsi se Putin dice: “Se truppe della Nato comparissero in Ucraina, specialmente ora durante le operazioni militari, saranno obiettivi legittimi”. Mentre combatti, è difficile distinguere i soldati ucraini da quelli europei al loro fianco. Un’ovvietà che i nostri giornaloni, reduci dalle balle sull’attentato russo all’aereo di Ursula, spacciano per una “minaccia di Putin all’Europa”. E intanto piagnucolano perché purtroppo, dopo Parigi, quasi tutti i volenterosi marcano visita: “Solo Francia e Baltici preparano le truppe. Coalizione dei volenterosi in salita” (Rep). Ora, passi la Francia, che per fortuna non ha più un governo e presto neppure un presidente. Ma vogliamo parlare dei bellicosissimi Baltici? Estonia, Lettonia e Lituania hanno, in tre, gli stessi abitanti di San Pietroburgo. E vantano invincibili eserciti di 3.700, 1.500 e 10 mila uomini: la metà di quelli che la Russia recluta in un mese. Zero carri armati, navi da guerra, missili e aerei di difesa. Eppure menano le danze in Ue su Economia (il lettone Dombrovskis), Politica estera (l’estone Kallas) e Difesa (il lituano Kubilius). È con quest’armata fantasma che i Velleitari illudono Zelensky e provocano Putin, prontissimi a fare ciò che prima era un’esclusiva Usa: scatenare le guerre e perderle. Ps. Il presidente Mattarella dice che “l’Ue non ha mai scatenato un conflitto”: oltre alle due guerre mondiali della vecchia Europa, dev’essersi scordato i 79 giorni di bombardamenti sulla Serbia quando il vicepremier era un certo Mattarella. Un omonimo?
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  • DECIDONO LORO! CHE CONTANO MENO DEL DUE di PICCHE a BRISCOLA!!!
    LA GUERRA L'AVETE PERSA! FATEVENE UNA RAGIONE!
    Finita a Parigi la riunione dei Volenterosi, alle 14 la chiamata con Trump. Nato a Mosca: “Non decidete voi sulle truppe straniere a Kiev" - Il Fatto Quotidiano
    Macron presiede il vertice: fra i presenti, l'inviato di Trump, Steve Witkoff. Meloni collegata da remoto. Il presidente Usa: "Putin e Zelensky non sono pronti per vedersi". L'Eliseo: "Garanzie di sicurezza a Kiev
    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/09/04/ucraina-parigi-volenterosi-mosca-truppe-straniere-nato-notizie/8115299/
    DECIDONO LORO! CHE CONTANO MENO DEL DUE di PICCHE a BRISCOLA!!! LA GUERRA L'AVETE PERSA! FATEVENE UNA RAGIONE! Finita a Parigi la riunione dei Volenterosi, alle 14 la chiamata con Trump. Nato a Mosca: “Non decidete voi sulle truppe straniere a Kiev" - Il Fatto Quotidiano Macron presiede il vertice: fra i presenti, l'inviato di Trump, Steve Witkoff. Meloni collegata da remoto. Il presidente Usa: "Putin e Zelensky non sono pronti per vedersi". L'Eliseo: "Garanzie di sicurezza a Kiev https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/09/04/ucraina-parigi-volenterosi-mosca-truppe-straniere-nato-notizie/8115299/
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    Finita a Parigi la riunione dei Volenterosi, alle 14 la chiamata con Trump. Nato a Mosca: “Non decidete voi sulle truppe straniere a Kiev" - Il Fatto Quotidiano
    Macron presiede il vertice: fra i presenti, l'inviato di Trump, Steve Witkoff. Meloni collegata da remoto. Il presidente Usa: "Putin e Zelensky non sono pronti per vedersi". L'Eliseo: "Garanzie di sicurezza a Kiev"
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  • CARI AMICI, GRAZIE DEI VOSTRI LIKE. IN RELAZIONE ALLA POLITICA ITALIANA, C'E' SEMPRE E SOLO SILENZIO E LA MELONA SI APPRESTA AD ANDARE A PARIGI, A PARTECIPARE AL VERTICE DEI COSIDDETTI "VOLENTEROSI" !!! IL CHE SIGNIFICA CHE E' STATA SCARICATA DA TRUMP !!!!UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA A TUTTI,
    CARI AMICI, GRAZIE DEI VOSTRI LIKE. IN RELAZIONE ALLA POLITICA ITALIANA, C'E' SEMPRE E SOLO SILENZIO E LA MELONA SI APPRESTA AD ANDARE A PARIGI, A PARTECIPARE AL VERTICE DEI COSIDDETTI "VOLENTEROSI" !!! IL CHE SIGNIFICA CHE E' STATA SCARICATA DA TRUMP !!!!UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA A TUTTI,
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  • Quando c'era terrorismo islamico (come reazione alle guerre in Iraq e Afganistan, perchè prima non c'è mai stato...) a Parigi ad esempio vedevi Nethanyanhu e tutti i leader occidentali a manifestare per gli 8 morti di Charlie Hebdo. Sono due anni che Israele massacra, brucia e affama anche ora, e ha sterminato almeno 300mila palestinesi. Ma nessuno manifesta, vedi Italia o Francia, o viene arrestato se lo fa (vedi UK e Germania)
    E l'ondata di terrorismo del 2004-2010 era stata scatenata dalle guerre degli USA/UK in Afganistan, Iraq, Siria e Libia. Senza contare che attentati come quello alla metro di Londra erano simili all'11 settembre
    (ad esempio, lo stesso giorno, era in corso un operazione di antiterrorismo in cui si simulava un attacco alla metro. Così come l'11 settembre era in corso un operazione di antiterrorismo in cui si simulavano dirottamenti...)

    G.Zibordi

    Source: https://x.com/pbecchi/status/1955197307801985207
    Quando c'era terrorismo islamico (come reazione alle guerre in Iraq e Afganistan, perchè prima non c'è mai stato...) a Parigi ad esempio vedevi Nethanyanhu e tutti i leader occidentali a manifestare per gli 8 morti di Charlie Hebdo. Sono due anni che Israele massacra, brucia e affama anche ora, e ha sterminato almeno 300mila palestinesi. Ma nessuno manifesta, vedi Italia o Francia, o viene arrestato se lo fa (vedi UK e Germania) E l'ondata di terrorismo del 2004-2010 era stata scatenata dalle guerre degli USA/UK in Afganistan, Iraq, Siria e Libia. Senza contare che attentati come quello alla metro di Londra erano simili all'11 settembre (ad esempio, lo stesso giorno, era in corso un operazione di antiterrorismo in cui si simulava un attacco alla metro. Così come l'11 settembre era in corso un operazione di antiterrorismo in cui si simulavano dirottamenti...) G.Zibordi Source: https://x.com/pbecchi/status/1955197307801985207
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  • CARI AMICI, UN ABBRACCIO E BUON MARTEDI'.OGGI L'ANSA RIPORTA LA NOTIZIA DEL RISCHIO CHE LA BOCCIA,- CHE INTRATTENEVA UNA RELAZIONE AMOROSA CON IL MINISTRO DEL PESSIMO GOVERNO IN PIEDI, A NOME SAN GIULIANO,-VADA SOTTO PROCESSO, PER ACCUSE CHE VANNO DALLO STALKING, ALLA DIFFAMAZIONE, ED ALTRO. IL SAN GIULIANO E' CORRISPONDENTE DELLA RAI A PARIGI ED E' STATO PREMIATO PER QUELLO CHE E' SUCCESSO, NELLA ITALIA DEI PAGLIACCI !!!!!
    CARI AMICI, UN ABBRACCIO E BUON MARTEDI'.OGGI L'ANSA RIPORTA LA NOTIZIA DEL RISCHIO CHE LA BOCCIA,- CHE INTRATTENEVA UNA RELAZIONE AMOROSA CON IL MINISTRO DEL PESSIMO GOVERNO IN PIEDI, A NOME SAN GIULIANO,-VADA SOTTO PROCESSO, PER ACCUSE CHE VANNO DALLO STALKING, ALLA DIFFAMAZIONE, ED ALTRO. IL SAN GIULIANO E' CORRISPONDENTE DELLA RAI A PARIGI ED E' STATO PREMIATO PER QUELLO CHE E' SUCCESSO, NELLA ITALIA DEI PAGLIACCI !!!!!
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  • NO AL RIARMO EUROPEO

    March for Peace in Paris — End the War, Exit NATO

    globaldissident | 𝕏 GlobalDiss

    PARIGI OGGI

    PATRIOTI FRANCESI
    NO AL RIARMO EUROPEO ☝️🇪🇺 🇫🇷 March for Peace in Paris — End the War, Exit NATO 🔗 globaldissident | 𝕏 GlobalDiss PARIGI OGGI 🔥 PATRIOTI FRANCESI ☝️🤝🇫🇷💪
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  • Viene a galla un'e-mail scandalosa: l'Inter si è venduta la finale di Champions | Tutto deciso da settimane | Tuttocalcioestero.it
    Non si placano le voci secondo cui la finale di Champions tra Inter e PSG sia stata comprata dai parigini. I social rilanciano l'ipotesi...
    https://www.tuttocalcioestero.it/2025/06/23/viene-a-galla-une-mail-scandalosa-linter-si-e-venduta-la-finale-di-champions-tutto-deciso-da-settimane/158339
    Viene a galla un'e-mail scandalosa: l'Inter si è venduta la finale di Champions | Tutto deciso da settimane | Tuttocalcioestero.it Non si placano le voci secondo cui la finale di Champions tra Inter e PSG sia stata comprata dai parigini. I social rilanciano l'ipotesi... https://www.tuttocalcioestero.it/2025/06/23/viene-a-galla-une-mail-scandalosa-linter-si-e-venduta-la-finale-di-champions-tutto-deciso-da-settimane/158339
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