• James Dyson: come 5126 fallimenti lo hanno portato al successo
    Genio ostinato, inventore instancabile e imprenditore radicale: così l’imprenditore britannico ha trasformato ogni fallimento in un’occasione per reinventare l’ingegneria...
    https://amp.today.it/speciale/game-changer/james-dyson-successo.html
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    James Dyson: come 5126 fallimenti lo hanno portato al successo
    Genio ostinato, inventore instancabile e imprenditore radicale: così l’imprenditore britannico ha trasformato ogni fallimento in un’occasione per reinventare l’ingegneria
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  • La classe non è acqua. Kennedy elimina i baroni dei vaccini dagli enti americani mentre Schillaci ubbidisce a bigpharma.

    Kennedy dà lezioni a Schillaci sui vaccini: nessun dietrofront sugli esperti critici

    Il ministro alla Salute Usa ha licenziato i vertici che gestirono la profilassi di massa. E, malgrado le proteste, ha tirato dritto…

    di MADDALENA LOY

    Kennedy dà lezioni a Schillaci sui vaccini: nessun dietrofront sugli esperti critici

    Il tormentone sugli «esperti» Paolo Bellavite ed Eugenio Serravalle, nominati e poi cacciati dal comitato tecnico sanitario dal ministro Orazio Schillaci (nonostante rappresentassero una netta minoranza rispetto agli altri 80 esperti) trova un curioso riscontro oltreoceano: quando si è trattato di vaccinazioni Covid, non solo altri scienziati della commissione Acip, da anni favorevoli alle inoculazioni, sono stati licenziati e sostituiti con nuovi Cdc.

    Il segretario di Stato ha nominato 8 nuovi consulenti e sfruttato la direttrice dei Cdc. E lo stesso destino è toccato ai vertici del dipartimento della Salute, rei di aver promosso vaccini e obblighi. I nuovi esperti sono molto critici nei confronti delle politiche di profilassi di massa. Tra di essi figurano Martin Kulldorff, epidemiologo coautore della Great Barrington Declaration insieme con Jay Bhattacharya e Sunetra Gupta; Peter Doshi, professore di scienze farmaceutiche e salute pubblica all’Università del Maryland, noto per le sue pubblicazioni sulla rivista «Bmj» che contestano il prestigio dei trial di Pfizer e Moderna; Harvey Risch, epidemiologo della Yale School of Public Health che ha sottolineato la mancanza di prove sull’efficacia dei vaccini Covid e difeso l’uso di idrossiclorochina come terapia precoce; e altri studiosi che si sono espressi con posizioni critiche.

    Acip, afflitta da persistenti conflitti di interesse, non ha mai emanato una raccomandazione nazionale contraria ad alcuna vaccinazione, compresi i vaccini Covid. Kennedy ha sostituito la direttrice dei Cdc, Mandy Cohen, con Mary Talley Bowden, otorinolaringoiatra sostenitrice delle cure precoci domiciliari.

    Alla fine di agosto, Kennedy ha spiegato di aver proceduto con il «licenziamento di chi ha sponsorizzato obblighi vaccinali e mascherine». Ha accusato i suoi predecessori di avere trasformato i Cdc in un’agenzia di marketing per le aziende farmaceutiche, e ha dichiarato di voler ricostruire la fiducia dei cittadini.

    La decisione ha scatenato reazioni furibonde da parte di scienziati, media e opposizione politica. Ma Kennedy non è arretrato: «Non posso accettare che l’industria detti legge al posto della scienza».

    A differenza del suo omologo italiano, Kennedy non ha ceduto al pressing degli altri «esperti» contrari alla nomina di figure critiche, che in Italia ha portato alla rimozione di Bellavite e Serravalle. Negli Stati Uniti, anzi, il nuovo ministro ha addirittura accelerato la “pulizia” dei vertici istituzionali che avevano sponsorizzato la profilassi di massa, sostituendoli con medici e studiosi che hanno sempre sostenuto posizioni alternative.

    L’intento dichiarato è quello di restituire credibilità e trasparenza alle istituzioni sanitarie, considerate ormai compromesse da rapporti troppo stretti con l’industria farmaceutica.
    La classe non è acqua. Kennedy elimina i baroni dei vaccini dagli enti americani mentre Schillaci ubbidisce a bigpharma. Kennedy dà lezioni a Schillaci sui vaccini: nessun dietrofront sugli esperti critici Il ministro alla Salute Usa ha licenziato i vertici che gestirono la profilassi di massa. E, malgrado le proteste, ha tirato dritto… di MADDALENA LOY Kennedy dà lezioni a Schillaci sui vaccini: nessun dietrofront sugli esperti critici Il tormentone sugli «esperti» Paolo Bellavite ed Eugenio Serravalle, nominati e poi cacciati dal comitato tecnico sanitario dal ministro Orazio Schillaci (nonostante rappresentassero una netta minoranza rispetto agli altri 80 esperti) trova un curioso riscontro oltreoceano: quando si è trattato di vaccinazioni Covid, non solo altri scienziati della commissione Acip, da anni favorevoli alle inoculazioni, sono stati licenziati e sostituiti con nuovi Cdc. Il segretario di Stato ha nominato 8 nuovi consulenti e sfruttato la direttrice dei Cdc. E lo stesso destino è toccato ai vertici del dipartimento della Salute, rei di aver promosso vaccini e obblighi. I nuovi esperti sono molto critici nei confronti delle politiche di profilassi di massa. Tra di essi figurano Martin Kulldorff, epidemiologo coautore della Great Barrington Declaration insieme con Jay Bhattacharya e Sunetra Gupta; Peter Doshi, professore di scienze farmaceutiche e salute pubblica all’Università del Maryland, noto per le sue pubblicazioni sulla rivista «Bmj» che contestano il prestigio dei trial di Pfizer e Moderna; Harvey Risch, epidemiologo della Yale School of Public Health che ha sottolineato la mancanza di prove sull’efficacia dei vaccini Covid e difeso l’uso di idrossiclorochina come terapia precoce; e altri studiosi che si sono espressi con posizioni critiche. Acip, afflitta da persistenti conflitti di interesse, non ha mai emanato una raccomandazione nazionale contraria ad alcuna vaccinazione, compresi i vaccini Covid. Kennedy ha sostituito la direttrice dei Cdc, Mandy Cohen, con Mary Talley Bowden, otorinolaringoiatra sostenitrice delle cure precoci domiciliari. Alla fine di agosto, Kennedy ha spiegato di aver proceduto con il «licenziamento di chi ha sponsorizzato obblighi vaccinali e mascherine». Ha accusato i suoi predecessori di avere trasformato i Cdc in un’agenzia di marketing per le aziende farmaceutiche, e ha dichiarato di voler ricostruire la fiducia dei cittadini. La decisione ha scatenato reazioni furibonde da parte di scienziati, media e opposizione politica. Ma Kennedy non è arretrato: «Non posso accettare che l’industria detti legge al posto della scienza». A differenza del suo omologo italiano, Kennedy non ha ceduto al pressing degli altri «esperti» contrari alla nomina di figure critiche, che in Italia ha portato alla rimozione di Bellavite e Serravalle. Negli Stati Uniti, anzi, il nuovo ministro ha addirittura accelerato la “pulizia” dei vertici istituzionali che avevano sponsorizzato la profilassi di massa, sostituendoli con medici e studiosi che hanno sempre sostenuto posizioni alternative. L’intento dichiarato è quello di restituire credibilità e trasparenza alle istituzioni sanitarie, considerate ormai compromesse da rapporti troppo stretti con l’industria farmaceutica.
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  • IL GOVERNO SCENDE in CAMPO IN DIFESA DELLE SCELTE del MINISTRO SCHILLACI nella nomina del Prof. PAOLO BELLAVITE e del Prof. EUGENIO SERRAVALLE come consulenti nel Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag) del Ministero della Salute. I DISASTRI in termini di gestione della pandemia dei governi precedenti sono gli occhi di tutti.
    MASSIMA DIFFUSIONE.

    Un grande plauso all’onorevole Alice Buonguerrieri per il coraggio e la chiarezza con cui ha difeso la libertà 𝗱𝗶 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗮 𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗼𝗹𝗮 e le scelte del ministro.

    Ma sia chiaro: tutti noi 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗻𝗼𝗻 abbiamo 𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼.
    Non abbiamo archiviato nulla dell’era COVID, né le restrizioni ingiustificate, né l’obbligo vaccinale imposto senza fondamento scientifico, né le centinaia di migliaia di morti e di danneggiati da sieri genici sperimentali, le centinaia di migliaia di morti per il protocollo di cura sbagliato "Tachipirina e vigile attesa", né la gestione autoritaria e priva di alcun fondamento che ha aggravato la crisi, né le menzogne dei "giornalai e delle TV di sistema" foraggiate dalle multinazionali del farmaco, né gli spot di personaggi prezzolati in TV e in radio, né l'ignavia della maggior parte dei medici

    Noi ricordiamo.
    RICORDIAMO TUTTO!
    È ARRIVATO IL TEMPO della VERITÀ e della CHIAREZZA!

    E aspettiamo che la magistratura faccia finalmente il proprio dovere: 𝗶𝗻𝗱𝗮𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮𝗻𝗻𝗮𝗿𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶. 𝗡𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻𝗼 𝗲𝘀𝗰𝗹𝘂𝘀𝗼.

    Source: https://www.facebook.com/share/v/16sfLMaHPJ/
    IL GOVERNO SCENDE in CAMPO IN DIFESA DELLE SCELTE del MINISTRO SCHILLACI nella nomina del Prof. PAOLO BELLAVITE e del Prof. EUGENIO SERRAVALLE come consulenti nel Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag) del Ministero della Salute. I DISASTRI in termini di gestione della pandemia dei governi precedenti sono gli occhi di tutti. MASSIMA DIFFUSIONE. Un grande plauso all’onorevole Alice Buonguerrieri per il coraggio e la chiarezza con cui ha difeso la libertà 𝗱𝗶 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗮 𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗼𝗹𝗮 e le scelte del ministro. Ma sia chiaro: tutti noi 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗻𝗼𝗻 abbiamo 𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼. Non abbiamo archiviato nulla dell’era COVID, né le restrizioni ingiustificate, né l’obbligo vaccinale imposto senza fondamento scientifico, né le centinaia di migliaia di morti e di danneggiati da sieri genici sperimentali, le centinaia di migliaia di morti per il protocollo di cura sbagliato "Tachipirina e vigile attesa", né la gestione autoritaria e priva di alcun fondamento che ha aggravato la crisi, né le menzogne dei "giornalai e delle TV di sistema" foraggiate dalle multinazionali del farmaco, né gli spot di personaggi prezzolati in TV e in radio, né l'ignavia della maggior parte dei medici Noi ricordiamo. RICORDIAMO TUTTO! È ARRIVATO IL TEMPO della VERITÀ e della CHIAREZZA! E aspettiamo che la magistratura faccia finalmente il proprio dovere: 𝗶𝗻𝗱𝗮𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮𝗻𝗻𝗮𝗿𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶. 𝗡𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻𝗼 𝗲𝘀𝗰𝗹𝘂𝘀𝗼. Source: https://www.facebook.com/share/v/16sfLMaHPJ/
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  • OLTRE IL DANNO, LA BEFFA

    Giorni fa, nei miei soliti pellegrinaggi in metropolitana tra un vagone e l’altro, mi è cascato l’occhio su un manifesto pubblicitario che mi ha urtato come una bestemmia in Duomo.
    Leonardo da Vinci, in posa da artista ispirato, osservato da una turista-cartolina nel cortile delle armi del Castello Sforzesco. E quindi? E quindi anche una bella scritta patinata:

    "MILANO, WHERE YOU CAN SEE LEONARDO EVERYWHERE".

    In inglese, of course. Perché siamo la città figa, quella che strizza l’occhio all’investitore straniero, mica al cittadino milanese medio.

    Peccato però che, mentre ci raccontano la favoletta del Leonardo ovunque, stiano per spegnere uno dei pochi spazi dove Leonardo lo vedevi per davvero: il Museo Leonardo3.
    E allora mi chiedo:
    Ma ci prendete per il culo con Photoshop?
    Leonardo ovunque… tranne dove serve.
    Questa roba non è promozione culturale, è marketing tossico con spruzzata di ipocrisia istituzionale.

    Ma facciamo ordine :
    Il Museo Leonardo3 è un’istituzione culturale che ha attratto centinaia di migliaia di visitatori e valorizzato il genio di Leonardo da Vinci in modo unico. Ma da qualche tempo il Comune ha deciso di non rinnovare la concessione degli spazi in Galleria Vittorio Emanuele II, senza spiegazioni pubbliche chiare.

    Massimiliano Lisa, che di mestiere fa il direttore, non il burattino, ha iniziato a fare domande scomode ma sacrosante :

    Perché un museo che la stessa amministrazione definiva "eccellenza culturale" fino all’altro ieri oggi diventa improvvisamente abusivo da cacciare

    Invece di chiarire, il Comune cosa fa? Denuncia Lisa per diffamazione. Eh beh certo...
    Silenzio sulle accuse, rumore di carte bollate.

    E allora Lisa risponde. E lo fa come si deve:

    ⚫️“Il Comune di Milano, anziché rispondere nel merito, ha scelto la via dell’intimidazione. La querela è un gesto disperato, che ha il solo scopo di zittire chi ha chiesto trasparenza.”

    Le domande che ha sollevato non erano insulti o illazioni. Erano richieste legittime, precise, documentate.

    ⚫️ “Non ho fatto altro che denunciare pubblicamente e attraverso esposti alla Procura e alla Corte dei Conti delle anomalie gravi sulla gestione degli spazi pubblici. Ma qui non si può parlare: si viene attaccati, messi a tacere.”

    Lisa racconta di una macchina del fango mascherata da legalità, dove chi disturba il manovratore finisce sotto accusa:

    ⚫️“Due anni fa ci definivano un ‘pezzo importante dell’offerta culturale milanese’. Ora ci trattano da clandestini. La verità? Abbiamo toccato nervi scoperti, e chi comanda non ama essere messo in discussione.”

    Lisa ha consegnato prove, testimonianze, dettagli. Ma il Comune risponde solo con carte bollate.

    ⚫️“Non mi fermerò. La mia battaglia non è più solo per il Museo Leonardo3, ma per un sistema che va smontato pezzo per pezzo. Milano merita trasparenza, non teatrini.”

    Milano è diventata 'sta roba qua

    Io sono incazzato.
    Incazzato perché la Milano che predica trasparenza, cultura e antifascismo… poi ti denuncia perché hai chiesto di leggere le carte.
    Incazzato perché questa sinistra borghese da salotto, che si riempie la bocca di parole come “partecipazione”, “bene comune”, “spazi della città”, reprime e zittisce chi mette in discussione la narrazione ufficiale.

    E quindi, no: Leonardo NON è ovunque.
    Ovunque vedo solo ignoranza istituzionalizzata, doppi standard, facciate rifatte per Expo e una schizofrenia culturale che rasenta il grottesco.
    E mentre la città si fa bella per la foto profilo internazionale, a noi resta solo il diritto di stare zitti.

    Mi spiace, ma no: questa Milano non mi rappresenta.

    ⛔️ #Leonardo3NonSiTocca

    #MilanoVergogna #MuseoLeonardo3 #SalaRispondi #NoAllaCensura #LeonardoLoVogliamoQui
    #CulturaSottoAttacco #StopAllaRepressione #MilanoFacciSognareMaDavvero #noninsilenzio
    🧠 OLTRE IL DANNO, LA BEFFA 💥 Giorni fa, nei miei soliti pellegrinaggi in metropolitana tra un vagone e l’altro, mi è cascato l’occhio su un manifesto pubblicitario che mi ha urtato come una bestemmia in Duomo. Leonardo da Vinci, in posa da artista ispirato, osservato da una turista-cartolina nel cortile delle armi del Castello Sforzesco. E quindi? E quindi anche una bella scritta patinata: "MILANO, WHERE YOU CAN SEE LEONARDO EVERYWHERE". In inglese, of course. Perché siamo la città figa, quella che strizza l’occhio all’investitore straniero, mica al cittadino milanese medio. Peccato però che, mentre ci raccontano la favoletta del Leonardo ovunque, stiano per spegnere uno dei pochi spazi dove Leonardo lo vedevi per davvero: il Museo Leonardo3. E allora mi chiedo: Ma ci prendete per il culo con Photoshop? Leonardo ovunque… tranne dove serve. Questa roba non è promozione culturale, è marketing tossico con spruzzata di ipocrisia istituzionale. 👉Ma facciamo ordine : Il Museo Leonardo3 è un’istituzione culturale che ha attratto centinaia di migliaia di visitatori e valorizzato il genio di Leonardo da Vinci in modo unico. Ma da qualche tempo il Comune ha deciso di non rinnovare la concessione degli spazi in Galleria Vittorio Emanuele II, senza spiegazioni pubbliche chiare. Massimiliano Lisa, che di mestiere fa il direttore, non il burattino, ha iniziato a fare domande scomode ma sacrosante : Perché un museo che la stessa amministrazione definiva "eccellenza culturale" fino all’altro ieri oggi diventa improvvisamente abusivo da cacciare⁉️ Invece di chiarire, il Comune cosa fa? Denuncia Lisa per diffamazione. Eh beh certo... Silenzio sulle accuse, rumore di carte bollate. E allora Lisa risponde. E lo fa come si deve: ⚫️“Il Comune di Milano, anziché rispondere nel merito, ha scelto la via dell’intimidazione. La querela è un gesto disperato, che ha il solo scopo di zittire chi ha chiesto trasparenza.” Le domande che ha sollevato non erano insulti o illazioni. Erano richieste legittime, precise, documentate. ⚫️ “Non ho fatto altro che denunciare pubblicamente e attraverso esposti alla Procura e alla Corte dei Conti delle anomalie gravi sulla gestione degli spazi pubblici. Ma qui non si può parlare: si viene attaccati, messi a tacere.” Lisa racconta di una macchina del fango mascherata da legalità, dove chi disturba il manovratore finisce sotto accusa: ⚫️“Due anni fa ci definivano un ‘pezzo importante dell’offerta culturale milanese’. Ora ci trattano da clandestini. La verità? Abbiamo toccato nervi scoperti, e chi comanda non ama essere messo in discussione.” Lisa ha consegnato prove, testimonianze, dettagli. Ma il Comune risponde solo con carte bollate. ⚫️“Non mi fermerò. La mia battaglia non è più solo per il Museo Leonardo3, ma per un sistema che va smontato pezzo per pezzo. Milano merita trasparenza, non teatrini.” 😡 Milano è diventata 'sta roba qua Io sono incazzato. Incazzato perché la Milano che predica trasparenza, cultura e antifascismo… poi ti denuncia perché hai chiesto di leggere le carte. Incazzato perché questa sinistra borghese da salotto, che si riempie la bocca di parole come “partecipazione”, “bene comune”, “spazi della città”, reprime e zittisce chi mette in discussione la narrazione ufficiale. E quindi, no: Leonardo NON è ovunque. Ovunque vedo solo ignoranza istituzionalizzata, doppi standard, facciate rifatte per Expo e una schizofrenia culturale che rasenta il grottesco. E mentre la città si fa bella per la foto profilo internazionale, a noi resta solo il diritto di stare zitti. Mi spiace, ma no: questa Milano non mi rappresenta. ⛔️ #Leonardo3NonSiTocca #MilanoVergogna #MuseoLeonardo3 #SalaRispondi #NoAllaCensura #LeonardoLoVogliamoQui #CulturaSottoAttacco #StopAllaRepressione #MilanoFacciSognareMaDavvero #noninsilenzio
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  • Un tempo, la Medicina veniva definita Ars Medica.

    Ci sono molte affinità tra la Scienza e l’Arte e spesso la congiunzione tra le due si chiama Genio.
    Sarebbe pleonastico citare Leonardo da Vinci.

    Chi, se non una grande artista, poteva mettersi a cercare e trovare questo testo per farmene dono, dopo avermi fatto e donato un schizzo di ritratto dal vivo mentre parlavo ai più svegli, in una piazza del 2021 a Ferrara?

    Grazie, Chiara Bettelli

    Source: https://x.com/AStramezzi/status/1944177490584568101
    Un tempo, la Medicina veniva definita Ars Medica. Ci sono molte affinità tra la Scienza e l’Arte e spesso la congiunzione tra le due si chiama Genio. Sarebbe pleonastico citare Leonardo da Vinci. Chi, se non una grande artista, poteva mettersi a cercare e trovare questo testo per farmene dono, dopo avermi fatto e donato un schizzo di ritratto dal vivo mentre parlavo ai più svegli, in una piazza del 2021 a Ferrara? Grazie, Chiara Bettelli Source: https://x.com/AStramezzi/status/1944177490584568101
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  • “IL GENIO NON SI SPEGNE” – CONFERENZA PUBBLICA @Leonardo3

    🗓 05/07/2025 – h 17:00
    Museo Leonardo3 – Galleria Vittorio Emanuele II, Milano


    Un pomeriggio carico di energia, parole forti e verità scomode, in una Milano che sembra aver perso l’orientamento culturale.
    Il Museo Leonardo3 è sotto sfratto. Sì, avete capito bene: uno dei cuori pulsanti della cultura milanese rischia la chiusura.

    Post completo + reportage:
    https://www.facebook.com/share/p/1F9hPVNiMi/

    #IlGenioNonSiSpegne #Leonardo3 #MilanoResiste #CulturaSottoAttacco #MuseoLeonardo3 #DifendiamoLaCultura #StopSfrattiCulturali #GiuntaSala #ResistenzaCulturale #MilanoÈDiChiLaVive #NoSgomberoLeonardo3 #MuseoInPericolo #CallToAction #AttivismoCulturale
    🧠 “IL GENIO NON SI SPEGNE” – CONFERENZA PUBBLICA @Leonardo3 🗓 05/07/2025 – h 17:00 📍 Museo Leonardo3 – Galleria Vittorio Emanuele II, Milano Un pomeriggio carico di energia, parole forti e verità scomode, in una Milano che sembra aver perso l’orientamento culturale. Il Museo Leonardo3 è sotto sfratto. Sì, avete capito bene: uno dei cuori pulsanti della cultura milanese rischia la chiusura. Post completo + 📷 reportage: https://www.facebook.com/share/p/1F9hPVNiMi/ #IlGenioNonSiSpegne #Leonardo3 #MilanoResiste #CulturaSottoAttacco #MuseoLeonardo3 #DifendiamoLaCultura #StopSfrattiCulturali #GiuntaSala #ResistenzaCulturale #MilanoÈDiChiLaVive #NoSgomberoLeonardo3 #MuseoInPericolo #CallToAction #AttivismoCulturale
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  • LEONARDO3 WEEKEND!!

    Due giorni per difendere la Cultura.
    Due occasioni per dire insieme: “Io ci sono.”

    Sabato 5 luglio – ore 17:00
    Galleria Vittorio Emanuele II, 11 - Milano
    Un appuntamento pubblico, collettivo, necessario: salviamo il Museo Leonardo3, uno dei cuori pulsanti dell’ingegno milanese.

    Domenica 6 luglio – INGRESSO GRATUITO
    Un’intera giornata per vivere un museo straordinario. Vieni a scoprire (o riscoprire) le macchine, i codici e le invenzioni del Genio che ha cambiato la storia. Proprio adesso, quando ha più bisogno di noi.

    Il Museo Leonardo3 è molto più di uno spazio espositivo: è un luogo dove la mente di Leonardo Da Vinci prende vita ogni giorno, dove innovazione, scienza e arte dialogano con il presente.
    È un presidio culturale che appartiene a tutti noi. Milano non può permettersi di perderlo.
    La speranza va nutrita con l’azione. Difendiamo insieme questo patrimonio.
    Ci saremo. E tu?

    #Leonardo3Weekend #SalviamoLeonardo3 #MuseoLeonardo3 #LeonardoDaVinci #MilanoCultura #DifendiamoLaCultura #IoCiSarò #PatrimonioDaSalvare #CulturaInPericolo #LeonardoVive #EventiMilano #MuseiMilano #IngressoGratuito
    🎉 LEONARDO3 WEEKEND!! 🎨🔧📚 Due giorni per difendere la Cultura. Due occasioni per dire insieme: “Io ci sono.” 🧭 Sabato 5 luglio – ore 17:00 📍 Galleria Vittorio Emanuele II, 11 - Milano Un appuntamento pubblico, collettivo, necessario: salviamo il Museo Leonardo3, uno dei cuori pulsanti dell’ingegno milanese. 🔍 Domenica 6 luglio – INGRESSO GRATUITO 🎫 Un’intera giornata per vivere un museo straordinario. Vieni a scoprire (o riscoprire) le macchine, i codici e le invenzioni del Genio che ha cambiato la storia. Proprio adesso, quando ha più bisogno di noi. 🧠 Il Museo Leonardo3 è molto più di uno spazio espositivo: è un luogo dove la mente di Leonardo Da Vinci prende vita ogni giorno, dove innovazione, scienza e arte dialogano con il presente. 🏛️ È un presidio culturale che appartiene a tutti noi. Milano non può permettersi di perderlo. 💬 La speranza va nutrita con l’azione. Difendiamo insieme questo patrimonio. Ci saremo. E tu? #Leonardo3Weekend #SalviamoLeonardo3 #MuseoLeonardo3 #LeonardoDaVinci #MilanoCultura #DifendiamoLaCultura #IoCiSarò #PatrimonioDaSalvare #CulturaInPericolo #LeonardoVive #EventiMilano #MuseiMilano #IngressoGratuito
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  • CENTRO MEDICO AMICO di MILANO - Interventi del Dott. Carlo Giraldi, Dott. Maurizio Passafarro e Dott. Daniele D'Arliano

    TI ASPETTIAMO PER L'INAUGURAZIONE DEL CENTRO MEDICO AMICO DI MILANO

    Sarà possibile effettuare l'iscrizione al
    CMA direttamente all'evento.

    https://rumble.com/v6v7ykt-centro-medico-amico-dott.-carlo-giraldi-dott.-maurizio-passafarro-e-dott.-d.html?mref=2wyiuy&mc=6s5ce

    Incontro con:
    Andrea Colombini
    Stefano Galli,
    Dott. Carlo Giraldi,
    Daniele D'Ariano,
    Eugenio Manescalchi

    È gradita prenotazione scrivendo a:
    eventi@centromedicoamico.it
    Domenica 22 giugno 2025 dalle 14:00
    Presso l'oratorio San Caldino
    Via Salomone 23, Milano (zona Mecenate)
    CENTRO MEDICO AMICO di MILANO - Interventi del Dott. Carlo Giraldi, Dott. Maurizio Passafarro e Dott. Daniele D'Arliano TI ASPETTIAMO PER L'INAUGURAZIONE DEL CENTRO MEDICO AMICO DI MILANO Sarà possibile effettuare l'iscrizione al CMA direttamente all'evento. https://rumble.com/v6v7ykt-centro-medico-amico-dott.-carlo-giraldi-dott.-maurizio-passafarro-e-dott.-d.html?mref=2wyiuy&mc=6s5ce Incontro con: Andrea Colombini Stefano Galli, Dott. Carlo Giraldi, Daniele D'Ariano, Eugenio Manescalchi È gradita prenotazione scrivendo a: eventi@centromedicoamico.it Domenica 22 giugno 2025 dalle 14:00 Presso l'oratorio San Caldino Via Salomone 23, Milano (zona Mecenate)
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  • Gli autobus elettrici acquistati per evitare l'uso di combustibili fossili, vengono caricati utilizzando generatori diesel in un deposito.

    Il genio ha i suoi limiti, ma la stupidità non ne ha.

    Electric buses purchased to avoid using fossil fuels are charged using diesel generators in a depot.

    Genius has its limits, but stupidity has none.

    Source:
    https://x.com/climacritic/status/1923366799929647290?t=neZ9QhGHAn6ZsKeep-41cQ&s=19
    Gli autobus elettrici acquistati per evitare l'uso di combustibili fossili, vengono caricati utilizzando generatori diesel in un deposito. Il genio ha i suoi limiti, ma la stupidità non ne ha. Electric buses purchased to avoid using fossil fuels are charged using diesel generators in a depot. Genius has its limits, but stupidity has none. Source: https://x.com/climacritic/status/1923366799929647290?t=neZ9QhGHAn6ZsKeep-41cQ&s=19
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  • “Il Conclave non eleggerà il successore di Francesco”. Il cardinale Müller sulle “ambiguità” di Bergoglio

    Il teologo conservatore: "Tutti devono ricordarsi che siamo corpo mistico di Cristo e non una organizzazione internazionale umanitaria e sociale"

    “”Ogni Papa deve servire la missione di San Pietro: è servus servorum Dei. Il futuro Papa non è un successore del suo predecessore ma un successore di Pietro”. In vista del Conclave, il cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller, teologo ed esponente dell’ala conservatrice del collegio cardinalizio, ci tiene a precisarlo. Anzi, ad auspicarlo, viste le critiche che, in un’intervista a Repubblica, rinnova al Papato di Francesco. “Tutti devono ricordarsi che siamo corpo mistico di Cristo e non una organizzazione internazionale umanitaria e sociale. Questo piace a tanta gente secolarizzata, l’élite, gli oligarchi, che vorrebbero il Papa come un simbolo della loro religione, ma il Papa non è un simbolo della religione secolarizzata”.

    “Si è chiuso un capitolo nella storia della Chiesa – afferma Müller – Chiaramente l’ultimo giudizio tocca a Dio, non possiamo giudicare le persone. Se parliamo del pontificato, invece, ci sono diverse opinioni. È unanime l’apprezzamento per l’impegno di Francesco con i migranti, i poveri e per superare le divisioni tra il centro e la periferia. Dall’altra parte, però, in alcuni momenti è stato un pò ambiguo, ad esempio quando con Eugenio Scalfari ha parlato di resurrezione. Con papa Benedetto abbiamo avuto la chiarezza teologica perfetta, ma ognuno ha i suoi carismi e le sue capacità e penso che papa Francesco li avesse più nella dimensione sociale”.

    Già in passato il cardinale ha criticato le assemblee convocate dal Papa, definendole un semplice simposio: “I vescovi hanno una autorità che non si può confondere con la possibilità di tutti i battezzati di parlare. È un simposio, legittimo, ma non è un sinodo, non è un’espressione del magistero della Chiesa. Chiaramente quelli che capiscono nulla o poco della teologia cattolica dicono: adesso il Papa cambia la Chiesa da autocrazia a democrazia. Ma la premessa sbagliata è confondere la Chiesa con un’organizzazione politica, come il World economic forum o l’Onu”.

    Quanto al confronto con i musulmani “dialogo sì, ma evitare ogni forma di relativismo: la fede cattolica non è un’espressione singolare di una religione universale del mondo creata dal forum di Davos”. Ancora, in merito alla benedizione delle coppie omosessuali, Muller afferma che il prossimo Papa “deve chiarire. Il documento approvato sotto Francesco voleva aiutare pastoralmente queste persone ma non si deve relativizzare la dottrina cattolica del matrimonio”. Infine, la Cina: “Si deve fare un compromesso con questi potenti dittatori ma non possiamo tradire i principi della nostra fede, – ha sottolineato Muller – non possiamo accettare che i comunisti atei, nemici dell’umanità, scrivano i nostri libri del catechismo o portino nelle chiese l’immagine di Xi Jinping. Non possiamo accettare che i comunisti nominino i vescovi”.

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    “Il Conclave non eleggerà il successore di Francesco”. Il cardinale Müller sulle “ambiguità” di Bergoglio Il teologo conservatore: "Tutti devono ricordarsi che siamo corpo mistico di Cristo e non una organizzazione internazionale umanitaria e sociale" “”Ogni Papa deve servire la missione di San Pietro: è servus servorum Dei. Il futuro Papa non è un successore del suo predecessore ma un successore di Pietro”. In vista del Conclave, il cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller, teologo ed esponente dell’ala conservatrice del collegio cardinalizio, ci tiene a precisarlo. Anzi, ad auspicarlo, viste le critiche che, in un’intervista a Repubblica, rinnova al Papato di Francesco. “Tutti devono ricordarsi che siamo corpo mistico di Cristo e non una organizzazione internazionale umanitaria e sociale. Questo piace a tanta gente secolarizzata, l’élite, gli oligarchi, che vorrebbero il Papa come un simbolo della loro religione, ma il Papa non è un simbolo della religione secolarizzata”. “Si è chiuso un capitolo nella storia della Chiesa – afferma Müller – Chiaramente l’ultimo giudizio tocca a Dio, non possiamo giudicare le persone. Se parliamo del pontificato, invece, ci sono diverse opinioni. È unanime l’apprezzamento per l’impegno di Francesco con i migranti, i poveri e per superare le divisioni tra il centro e la periferia. Dall’altra parte, però, in alcuni momenti è stato un pò ambiguo, ad esempio quando con Eugenio Scalfari ha parlato di resurrezione. Con papa Benedetto abbiamo avuto la chiarezza teologica perfetta, ma ognuno ha i suoi carismi e le sue capacità e penso che papa Francesco li avesse più nella dimensione sociale”. Già in passato il cardinale ha criticato le assemblee convocate dal Papa, definendole un semplice simposio: “I vescovi hanno una autorità che non si può confondere con la possibilità di tutti i battezzati di parlare. È un simposio, legittimo, ma non è un sinodo, non è un’espressione del magistero della Chiesa. Chiaramente quelli che capiscono nulla o poco della teologia cattolica dicono: adesso il Papa cambia la Chiesa da autocrazia a democrazia. Ma la premessa sbagliata è confondere la Chiesa con un’organizzazione politica, come il World economic forum o l’Onu”. Quanto al confronto con i musulmani “dialogo sì, ma evitare ogni forma di relativismo: la fede cattolica non è un’espressione singolare di una religione universale del mondo creata dal forum di Davos”. Ancora, in merito alla benedizione delle coppie omosessuali, Muller afferma che il prossimo Papa “deve chiarire. Il documento approvato sotto Francesco voleva aiutare pastoralmente queste persone ma non si deve relativizzare la dottrina cattolica del matrimonio”. Infine, la Cina: “Si deve fare un compromesso con questi potenti dittatori ma non possiamo tradire i principi della nostra fede, – ha sottolineato Muller – non possiamo accettare che i comunisti atei, nemici dell’umanità, scrivano i nostri libri del catechismo o portino nelle chiese l’immagine di Xi Jinping. Non possiamo accettare che i comunisti nominino i vescovi”. Source: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/24/il-conclave-non-eleggera-il-successore-di-francesco-il-cardinale-muller-sulle-ambiguita-di-bergoglio/7963801/
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