• Il CIO ha rimosso tutte le restrizioni alla partecipazione degli atleti russi alle competizioni internazionali.

    L'esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale ha raccomandato alle federazioni sportive di ammettere i giovani atleti russi e bielorussi alle competizioni con i simboli nazionali. La decisione significa la revoca delle restrizioni in vigore dal 2022, quando gli atleti potevano partecipare solo con uno status neutrale.

    Il ministro dello sport Mikhail Degtyarev ha dichiarato di sentire il sostegno del CIO e ha sottolineato l'intervento della presidente del comitato Kirsty Coventry, che ha evidenziato l'inaccettabilità delle barriere politiche.

    «Ogni atleta ammesso alle competizioni deve poter partecipare senza discriminazioni o interferenze politiche»
    — ha citato il capo del dicastero le parole di Coventry.

    ❗️Le nuove regole si applicano sia agli sport individuali che a quelli di squadra. Le federazioni internazionali definiranno autonomamente i criteri per le competizioni giovanili, ma la partecipazione a queste deve essere garantita senza ulteriori restrizioni. A condizione che il Comitato Olimpico Russo venga reintegrato, queste regole saranno valide per i Giochi Olimpici Giovanili di Dakar 2026.

    Alla domanda di un rappresentante dei media ucraini riguardo alla presunta non conformità dei russi ai criteri, il capo del CIO ha consigliato di rivolgersi a un gruppo di lavoro con tali informazioni, respingendo di fatto le accuse.

    t.me/RussiaeDintorni
    Il CIO ha rimosso tutte le restrizioni alla partecipazione degli atleti russi alle competizioni internazionali. L'esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale ha raccomandato alle federazioni sportive di ammettere i giovani atleti russi e bielorussi alle competizioni con i simboli nazionali. La decisione significa la revoca delle restrizioni in vigore dal 2022, quando gli atleti potevano partecipare solo con uno status neutrale. 📝Il ministro dello sport Mikhail Degtyarev ha dichiarato di sentire il sostegno del CIO e ha sottolineato l'intervento della presidente del comitato Kirsty Coventry, che ha evidenziato l'inaccettabilità delle barriere politiche. «Ogni atleta ammesso alle competizioni deve poter partecipare senza discriminazioni o interferenze politiche» — ha citato il capo del dicastero le parole di Coventry. ❗️Le nuove regole si applicano sia agli sport individuali che a quelli di squadra. Le federazioni internazionali definiranno autonomamente i criteri per le competizioni giovanili, ma la partecipazione a queste deve essere garantita senza ulteriori restrizioni. A condizione che il Comitato Olimpico Russo venga reintegrato, queste regole saranno valide per i Giochi Olimpici Giovanili di Dakar 2026. 🇺🇦Alla domanda di un rappresentante dei media ucraini riguardo alla presunta non conformità dei russi ai criteri, il capo del CIO ha consigliato di rivolgersi a un gruppo di lavoro con tali informazioni, respingendo di fatto le accuse. t.me/RussiaeDintorni
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  • “COLPIRNE UNO PER EDUCARNE 100” — Davvero funziona ancora così?

    A quanto pare sì.
    Perché certe pressioni verso i lavoratori non arrivano solo dalle solite aziende “di frontiera”. No: oggi si insinuano perfino nei luoghi che dovrebbero insegnare cultura, diritto, rispetto e — ironia della sorte — senso del lavoro.

    E quando dico che in questo Paese qualcosa non va, non lo dico per sfogo. Lo dico perché stavolta a essere colpito è un lavoratore, un docente, un professionista stimato. E le scuse con cui è stato messo alla porta sono talmente becere che fanno quasi più rumore del licenziamento stesso.
    E no, non lo dico solo perché questo lavoratore lo conosco e abbiamo condiviso battaglie di attivismo.
    Lo dico perché il punto è esattamente questo: in Italia, oggi, l’attivismo e l’azione sindacale danno più fastidio di ogni inefficienza strutturale.

    Continuate pure a scannarvi su chi parlerà alla prossima kermesse di Atreju. Continuate pure a litigare sul nulla cosmico delle polemiche a orologeria.
    Intanto, nella realtà, le priorità vere le pagano sempre gli stessi: lavoratori, insegnanti, persone che ogni giorno provano a rendere dignitoso ciò che altri vogliono rendere precario.
    Persone come il prof. Carlo Fino, che ha osato una cosa gravissima: cercare di migliorare le condizioni di lavoro dei colleghi e la qualità dell’insegnamento per i ragazzi.

    Tutto questo succede alla International School of Como.
    La dirigenza dell’azienda — perché chiamarla “scuola” in queste condizioni è un esercizio di fantasia — ha costruito un castello di accuse pseudo-didattiche, pseudo-metodologiche e pseudo-legali. Contestazioni inconsistenti, infondate e funzionali a un unico obiettivo: intimidire.
    Perché la verità è un’altra, e la sanno tutti:
    Carlo è stato licenziato per la sua attività sindacale con USB, per l’impegno nel far valere contratti, norme, diritti. Per essersi preso la briga di spiegare tutto questo a colleghe e colleghi di diverse nazionalità che, senza di lui, sarebbero stati ancora più esposti.

    Queste sono battaglie concrete. Non le scaramucce politiche da talk show, non i sondaggi del lunedì, non le risse da social media.
    Servono lucidità e coraggio, non mentalità da bookmaker né da opinionisti della tastiera.

    Dal 2016 ho scelto — sempre — di stare dalla parte dei lavoratori, anche quando si trattava di un solo contratto a rischio.
    E allora la storia di Carlo non è solo un caso:
    è il simbolo di una cultura e di un’istruzione che questo Paese non ha più il coraggio di proteggere.

    Per questo, insieme ad altri amici, sosteniamo USB e chiediamo l’immediato ritiro del licenziamento e il reintegro di Carlo nel suo posto di lavoro.

    Comunicato stampa USB:
    https://lombardia.usb.it/leggi-notizia/international-school-of-como-i-lavoratori-proseguono-lagitazione-fino-al-reintegro-di-carlo-1211.html

    #CarloFino #InternationalSchoolOfComo #Lavoro #Scuola #Diritti #USB #Sindacato #LicenziamentoIllegittimo #Attivismo #WorkersRights #ReintegroSubito #GiustiziaSulLavoro #StopRepressioneSindacale
    “COLPIRNE UNO PER EDUCARNE 100” — Davvero funziona ancora così? A quanto pare sì. Perché certe pressioni verso i lavoratori non arrivano solo dalle solite aziende “di frontiera”. No: oggi si insinuano perfino nei luoghi che dovrebbero insegnare cultura, diritto, rispetto e — ironia della sorte — senso del lavoro. E quando dico che in questo Paese qualcosa non va, non lo dico per sfogo. Lo dico perché stavolta a essere colpito è un lavoratore, un docente, un professionista stimato. E le scuse con cui è stato messo alla porta sono talmente becere che fanno quasi più rumore del licenziamento stesso. E no, non lo dico solo perché questo lavoratore lo conosco e abbiamo condiviso battaglie di attivismo. Lo dico perché il punto è esattamente questo: in Italia, oggi, l’attivismo e l’azione sindacale danno più fastidio di ogni inefficienza strutturale. Continuate pure a scannarvi su chi parlerà alla prossima kermesse di Atreju. Continuate pure a litigare sul nulla cosmico delle polemiche a orologeria. Intanto, nella realtà, le priorità vere le pagano sempre gli stessi: lavoratori, insegnanti, persone che ogni giorno provano a rendere dignitoso ciò che altri vogliono rendere precario. Persone come il prof. Carlo Fino, che ha osato una cosa gravissima: cercare di migliorare le condizioni di lavoro dei colleghi e la qualità dell’insegnamento per i ragazzi. Tutto questo succede alla International School of Como. La dirigenza dell’azienda — perché chiamarla “scuola” in queste condizioni è un esercizio di fantasia — ha costruito un castello di accuse pseudo-didattiche, pseudo-metodologiche e pseudo-legali. Contestazioni inconsistenti, infondate e funzionali a un unico obiettivo: intimidire. Perché la verità è un’altra, e la sanno tutti: Carlo è stato licenziato per la sua attività sindacale con USB, per l’impegno nel far valere contratti, norme, diritti. Per essersi preso la briga di spiegare tutto questo a colleghe e colleghi di diverse nazionalità che, senza di lui, sarebbero stati ancora più esposti. Queste sono battaglie concrete. Non le scaramucce politiche da talk show, non i sondaggi del lunedì, non le risse da social media. Servono lucidità e coraggio, non mentalità da bookmaker né da opinionisti della tastiera. Dal 2016 ho scelto — sempre — di stare dalla parte dei lavoratori, anche quando si trattava di un solo contratto a rischio. E allora la storia di Carlo non è solo un caso: è il simbolo di una cultura e di un’istruzione che questo Paese non ha più il coraggio di proteggere. Per questo, insieme ad altri amici, sosteniamo USB e chiediamo l’immediato ritiro del licenziamento e il reintegro di Carlo nel suo posto di lavoro. 📄 Comunicato stampa USB: https://lombardia.usb.it/leggi-notizia/international-school-of-como-i-lavoratori-proseguono-lagitazione-fino-al-reintegro-di-carlo-1211.html #CarloFino #InternationalSchoolOfComo #Lavoro #Scuola #Diritti #USB #Sindacato #LicenziamentoIllegittimo #Attivismo #WorkersRights #ReintegroSubito #GiustiziaSulLavoro #StopRepressioneSindacale
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  • ULTIMA ORA: IL GIUDICE SUSANNA ZANDA ASSOLTA IN CASSAZIONE.

    La Corte di Cassazione si è espressa con l'assoluzione della giudice Susanna Zanda dalle accuse rivoltegli.

    La giudice ha subito provvedimenti e sanzioni disciplinari che minano la sua carriera e la sua dignità umana e professionale per aver emesso sentenze contro le restrizioni ingiustificate alle libertà dei cittadini durante il periodo della c. d. pandemia. Accuse che appaiono a molti come una ritorsione e un avvertimento verso quelle toghe che osano contraddire le decisioni dei Governi.

    Aveva per prima rifiutato il Green Pass e esternato il suo dissenso tanto da vedersi deferita al CSM (Consiglio Superiore della Magistratura).

    “Il supergreen pass tende ad indurre gli over 50 all’inoculo di un trattamento genico sperimentale, che si era già acclarato avere un’efficacia immunizzante ‘negativa’, come confermato dagli ultimi dati Aifa”, disse.

    Inoltre la Giudice aveva ricordato che "La degradazione della persona del lavoratore a merce di supermercato, potrebbe essere giudicato lesivo della dignità della persona, integrando un comportamento illecito della parte datoriale" definendo il provvedimento della tessera verde come eversivo rispetto ai diritti disciplinati e garantiti in Costituzione.

    Oggi la pronuncia di assoluzione dal provvedimento disciplinare aperto dalla Procura Generale della stessa Corte, per sindacare in merito alle decisioni prese dal Magistrato Zanda.

    Ogni tanto una buona notizia.



    Seguimi e aiutami ad essere un giornalista indipendente con una donazione libera su Paypal:

    paypal.me/DavideGianlucaPorro

    Non ho editori alle spalle, posso svolgere questo lavoro solo grazie ai miei sacrifici e all'aiuto spontaneo di cittadini onesti come te.

    Grazie di cuore.
    🔴ULTIMA ORA: IL GIUDICE SUSANNA ZANDA ASSOLTA IN CASSAZIONE. La Corte di Cassazione si è espressa con l'assoluzione della giudice Susanna Zanda dalle accuse rivoltegli. La giudice ha subito provvedimenti e sanzioni disciplinari che minano la sua carriera e la sua dignità umana e professionale per aver emesso sentenze contro le restrizioni ingiustificate alle libertà dei cittadini durante il periodo della c. d. pandemia. Accuse che appaiono a molti come una ritorsione e un avvertimento verso quelle toghe che osano contraddire le decisioni dei Governi. Aveva per prima rifiutato il Green Pass e esternato il suo dissenso tanto da vedersi deferita al CSM (Consiglio Superiore della Magistratura). “Il supergreen pass tende ad indurre gli over 50 all’inoculo di un trattamento genico sperimentale, che si era già acclarato avere un’efficacia immunizzante ‘negativa’, come confermato dagli ultimi dati Aifa”, disse. Inoltre la Giudice aveva ricordato che "La degradazione della persona del lavoratore a merce di supermercato, potrebbe essere giudicato lesivo della dignità della persona, integrando un comportamento illecito della parte datoriale" definendo il provvedimento della tessera verde come eversivo rispetto ai diritti disciplinati e garantiti in Costituzione. Oggi la pronuncia di assoluzione dal provvedimento disciplinare aperto dalla Procura Generale della stessa Corte, per sindacare in merito alle decisioni prese dal Magistrato Zanda. Ogni tanto una buona notizia. 🆘🆘🆘🆘🆘🆘🆘🆘🆘🆘🆘🆘🆘 👍 Seguimi e aiutami ad essere un giornalista indipendente con una donazione libera su Paypal: paypal.me/DavideGianlucaPorro Non ho editori alle spalle, posso svolgere questo lavoro solo grazie ai miei sacrifici e all'aiuto spontaneo di cittadini onesti come te. Grazie di cuore.
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  • VANNO AVANTI IMPERTERRITI nel LORO GENOCIDIO!
    Gaza, nuovo raid aereo dell' Idf su scuola che ospitava sfollati in campo profughi a Nuseirat: 11 morti, tra cui bambini – VIDEO CHOC
    Il nuovo bombardamento, che ha distrutto un edificio scolastico adibito a rifugio, riaccende le accuse internazionali contro Israele per la continua violazione del cessate il fuoco e delle tregue umanitarie e per l’uso sproporzionato della forza...
    https://www.ilgiornaleditalia.it/video/esteri/741909/gaza-nuovo-raid-aereo-dell-idf-su-scuola-che-ospitava-sfollati-in-campo-profughi-a-nuseirat-11-morti-tra-cui-bambini-video-choc.html
    VANNO AVANTI IMPERTERRITI nel LORO GENOCIDIO! Gaza, nuovo raid aereo dell' Idf su scuola che ospitava sfollati in campo profughi a Nuseirat: 11 morti, tra cui bambini – VIDEO CHOC Il nuovo bombardamento, che ha distrutto un edificio scolastico adibito a rifugio, riaccende le accuse internazionali contro Israele per la continua violazione del cessate il fuoco e delle tregue umanitarie e per l’uso sproporzionato della forza... https://www.ilgiornaleditalia.it/video/esteri/741909/gaza-nuovo-raid-aereo-dell-idf-su-scuola-che-ospitava-sfollati-in-campo-profughi-a-nuseirat-11-morti-tra-cui-bambini-video-choc.html
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    Il nuovo bombardamento, che ha distrutto un edificio scolastico adibito a rifugio, riaccende le accuse internazionali contro Israele per la continua violazione del cessate il fuoco e delle tregue umanitarie e per l’uso sproporzionato della forza
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  • PERCHE' LA SENATRICE NON HA DETTO UNA PAROLA Sull'OLOCAUSTO che si E' CONSUMATO A GAZA negli ULTIMI $= anni?
    Segre replica a Roccella sulle "gite ad Auschwitz" e l'antifascismo
    "La memoria della verità storica fa male solo a chi ha scheletri nell'armadio”
    “Stento a credere che una ministra della Repubblica, dopo avere definito ‘gite‘ i viaggi di istruzione ad Auschwitz, possa avere detto che sono stati incoraggiati per incentivare l’antifascismo. Quale sarebbe la colpa?”. Comincia così la durissima reazione della senatrice a vita, Liliana Segre, alle parole della ministra della Famiglia e per le Pari Opportunità Eugenia Roccella, che ha dichiarato: “Le gite ad Auschwitz secondo me sono state un modo per ribadire che l’antisemitismo era una questione fascista“. La frase è stata pronunciata all’interno di un j’accuse ...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/10/12/segre-replica-a-roccella-la-memoria-della-verita-storica-fa-male-solo-a-chi-ha-scheletri-nellarmadio/8157864/
    PERCHE' LA SENATRICE NON HA DETTO UNA PAROLA Sull'OLOCAUSTO che si E' CONSUMATO A GAZA negli ULTIMI $= anni? Segre replica a Roccella sulle "gite ad Auschwitz" e l'antifascismo "La memoria della verità storica fa male solo a chi ha scheletri nell'armadio” “Stento a credere che una ministra della Repubblica, dopo avere definito ‘gite‘ i viaggi di istruzione ad Auschwitz, possa avere detto che sono stati incoraggiati per incentivare l’antifascismo. Quale sarebbe la colpa?”. Comincia così la durissima reazione della senatrice a vita, Liliana Segre, alle parole della ministra della Famiglia e per le Pari Opportunità Eugenia Roccella, che ha dichiarato: “Le gite ad Auschwitz secondo me sono state un modo per ribadire che l’antisemitismo era una questione fascista“. La frase è stata pronunciata all’interno di un j’accuse ... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/10/12/segre-replica-a-roccella-la-memoria-della-verita-storica-fa-male-solo-a-chi-ha-scheletri-nellarmadio/8157864/
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  • QUESTO MI SEMBRA VERAMENTE SCANDALOSO!!!
    Solo tre patteggiamenti: così si chiude il processo per la strage del Mottarone. La madre di una vittima: “Questo è il valore che danno alla vita delle persone”
    di F. Q.
    Il gup di Verbania ha accolto le istanze a 3 anni e 10 mesi avanzata da Luigi Nerini, il titolare della Ferrovia del Mottarone, e a 4 anni e 11 mesi e 4 anni e 5 mesi proposte da Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, rispettivamente direttore d’esercizio e capo servizio dell’impianto. Nessuno dei tre va in carcere.

    Si è chiuso il capitolo giudiziario nell’ambito del procedimento sulla strage della funivia Stresa-Mottarone. Il giudice per l’udienza preliminare ha accolto tre patteggiamenti e pronunciato sentenza di non luogo a procedere per altri due imputati che sono stati prosciolti. Il gup di Verbania, Gianni Macchioni, ha accolto le istanze a patteggiare a 3 anni e 10 mesi avanzata da Luigi Nerini, il titolare della Ferrovia del Mottarone, e a 4 anni e 11 mesi e 4 anni e 5 mesi proposte da Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, rispettivamente direttore d’esercizio e capo servizio dell’impianto. Con tale pena nessuno dei tre va in carcere. Gli indagati all’epoca erano stati fermati e poi scarcerati dal gip tra le polemiche, salvo poi essere rimessi ai domiciliari dal Riesame. La Cassazione infine aveva annullato gli arresti. La Procura aveva chiesto il proscioglimento di Martin Leitner, consigliere delegato della omonima società, e di Peter Rabanser, responsabile del Customer Service. La Regione Piemonte, ha revocato la costituzione di parte civile dopo un risarcimento di circa 100mila euro.

    “Questo è il valore che danno alla vita delle persone” ha detto Vincenza Minutella, la mamma di Silvia Malnati. “Dal signor Nerini non c’è mai stata una lettera di scusa ai famigliari delle vittime, questo ci lascia con un po’ di amaro in bocca. Siamo comunque soddisfatti dell’esito del processo perché c’è stata una condanna severa per le persone contro cui ci eravamo costituiti parte civile, cioè Nerini e Tadini” ha detto Lo ha detto l’avvocato Emanuele Zanalda, legale di alcuni parenti del ramo paterno di Eitan, il bimbo israeliano unico sopravvissuto alla tragedia.

    La strage
    Il 23 maggio del 2021 morirono 14 passeggeri a bordo della cabina precipitata per la rottura della fune traente dell’impianto e del concomitante inserimento dei ‘forchettoni’ che impedirono l’attivazione dei freni di emergenza. A tre mesi dall’ultima udienza, nella quale i pm di Verbania avevano riformulato le accuse eliminando quella di attentato alla sicurezza dei trasporti aggravato dal disastro. Secondo i periti incaricati la funivia del Mottarone era precipitata “a causa del degrado della fune” traente. Di conseguenza, “una corretta attuazione dei controlli” avrebbe evitato la morte delle persone a bordo.

    I pm
    “Nessuna pena, nessun risarcimento potrà mai lenire il dolore per quanto accaduto. Chiudere ora, in una maniera complessivamente adeguata, è un modo per tutti di cominciare a ricucire quello strappo” aveva detto il rappresentante dell’accusa in udienza aggiungendo che si tratta di una “decisione non facile. Spero che le parti offese possano non dico accettare, ma comprendere questo esito”. I pm in aula hanno illustrato i motivi della richiesta di proscioglimento per i due dirigenti della Leitner. Peter Rabanser, che dell’azienda altoatesina è il responsabile del customer service, non può essere ritenuto responsabile di quanto inizialmente contestato – hanno spiegato – perché non spettava a lui il controllo sull’operato del direttore d’esercizio dell’impianto Enrico Perocchio, pubblico ufficiale sul cui operato i controlli spettavano all’Ustif, l’acronimo che indica l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi.

    Le reazioni
    “Non sono sorpresa, era già previsto dalla scorsa udienza. Ma sono molto amareggiata: loro (i pm, ndr) forse non sono stati sette ore su in mezzo ai morti come me. Rispetto la decisione, però l’intervento della Procura mi è sembrato piuttosto da brivido. Giustificano il fatto che non vai a processo perché in questo modo si rinnova il dolore?” aveva detto la sindaca di Stresa, Marcella Severino, prima della decisione. La prima cittadina ha poi ribadito il concetto: “Il solco era già stato tracciato l’udienza precedente, dove si era capito benissimo, quando sono stati rivisti i capi d’imputazione dove si voleva andare. Sono molto, molto amareggiata. Forse, avendo vissuto la tragedia in prima persona, l’ho un pò cucita sulla pelle, speravo veramente ci fosse giustizia. In questo momento devo riflettere ma sono molto perplessa”.

    “La società Leitner non può che esprimere il proprio apprezzamento per la sentenza di non luogo a procedere – si legge in una nota – in relazione alla posizione del proprio vicepresidente Martin Leitner e del dirigente Peter Rabanser. Una decisione che si pone in linea di totale continuità con le già avvenute archiviazioni della posizione del proprio presidente Anton Seeber e della stessa Società per gli addebiti 231/01. Sin dall’inizio del procedimento la società Leitner ha costantemente ribadito la propria condotta improntata a diligenza, coscienza e responsabilità, nell’esecuzione del contratto di manutenzione vigente con la società Ferrovie del Mottarone”.

    Il procuratore e il rischio prescrizione
    “Questo risultato non è il migliore, ma è una soluzione complessivamente adeguata. Siamo consapevoli della profondità del dolore dei familiari delle vittime, ma il processo penale non può mirare a restituire nulla e neppure ad attenuare il dolore. Non devono pensare all’entità della pena, ma che questo patteggiamento rappresenta un accertamento dei fatti e delle responsabilità. Questo anche la persona offesa può prenderlo in considerazione per provare a girare pagina nel limite di quanto umanamente possibile” ha detto ai giornalisti il procuratore di Verbania, Alessandro Pepè.

    “Questa non è la soluzione migliore, non è quella a cui il procuratore pensava nel corso delle indagini, ma è la soluzione che si basa su un dato di fatto: i tempi di indagini e dell’udienza preliminari sono stati particolarmente lunghi, ci siamo trovati a iniziare la seconda udienza preliminare dopo oltre quattro anni dai fatti e dobbiamo prendere atto di questa situazione. Riteniamo – ha concluso – che questo tipo di atteggiamento, che certamente non applica pene particolarmente severe, possa essere preferibile rispetto all’inizio di un percorso dibattimentale che sarebbe stato molto lungo e anche dall’esito incerto visto il tempo già decorso e considerato che si trattava solo più di reati colposi. I tempi della prescrizione li conosciamo e non sono particolarmente lunghi”.

    Le difese
    “Tadini è sempre stato trasparente e presente, ha scritto una lettera breve e toccante. Secondo me abbiamo chiuso nella maniera tecnicamente giusta. Chiaramente qualcuno sarà insoddisfatto, ma io credo che sia la scelta corretta e definitiva. Alla luce di tutto quello che è accaduto, per quanto mi riguarda sono molto soddisfatto, credo di aver fatto un buon lavoro” dice l’avvocato Marcello Perillo. “Il mio cliente subisce una condanna severa ma che gli consente di pensare di non dover tornare in un carcere: questo era il nostro obiettivo primario rispetto a un disastro che avrebbe potuto avere delle conseguenze gravissime anche su di lui” commenta l’avvocato Andrea Da Prato, difensore di Perocchio. “Sentenza giusta? La verità storica è un’altra cosa, ci vorrebbe un dibattimento ma non era il caso di affrontarlo“, ha concluso.

    La lettera dell’imputato
    “Sono profondamente addolorato per tutto il dolore, per le tante, troppe sofferenze causate dal mio comportamento, le cui conseguenze sono andate ben al di là di quanto potessi immaginare nei giorni che hanno preceduto la tragedia. Da quando è accaduto il fatto, non so darmi pace” si legge nella lettera che Tadini ha scritto per accompagnare la richiesta di patteggiamento. “So bene – afferma – che per quanto io possa essere pentito, il mio dolore, la contrizione del mio cuore non potrà alleviare la sofferenza dei famigliari delle vittime. Più che la condanna, temo il loro mancato perdono. Possa Dio darmi l’occasione di espirare il male compiuto dando loro al contempo tutto ciò che la loro vita necessita per tornare a fiorire”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/18/strage-mottarone-patteggiamento-imputati-notizie/8130804/
    QUESTO MI SEMBRA VERAMENTE SCANDALOSO!!! Solo tre patteggiamenti: così si chiude il processo per la strage del Mottarone. La madre di una vittima: “Questo è il valore che danno alla vita delle persone” di F. Q. Il gup di Verbania ha accolto le istanze a 3 anni e 10 mesi avanzata da Luigi Nerini, il titolare della Ferrovia del Mottarone, e a 4 anni e 11 mesi e 4 anni e 5 mesi proposte da Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, rispettivamente direttore d’esercizio e capo servizio dell’impianto. Nessuno dei tre va in carcere. Si è chiuso il capitolo giudiziario nell’ambito del procedimento sulla strage della funivia Stresa-Mottarone. Il giudice per l’udienza preliminare ha accolto tre patteggiamenti e pronunciato sentenza di non luogo a procedere per altri due imputati che sono stati prosciolti. Il gup di Verbania, Gianni Macchioni, ha accolto le istanze a patteggiare a 3 anni e 10 mesi avanzata da Luigi Nerini, il titolare della Ferrovia del Mottarone, e a 4 anni e 11 mesi e 4 anni e 5 mesi proposte da Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, rispettivamente direttore d’esercizio e capo servizio dell’impianto. Con tale pena nessuno dei tre va in carcere. Gli indagati all’epoca erano stati fermati e poi scarcerati dal gip tra le polemiche, salvo poi essere rimessi ai domiciliari dal Riesame. La Cassazione infine aveva annullato gli arresti. La Procura aveva chiesto il proscioglimento di Martin Leitner, consigliere delegato della omonima società, e di Peter Rabanser, responsabile del Customer Service. La Regione Piemonte, ha revocato la costituzione di parte civile dopo un risarcimento di circa 100mila euro. “Questo è il valore che danno alla vita delle persone” ha detto Vincenza Minutella, la mamma di Silvia Malnati. “Dal signor Nerini non c’è mai stata una lettera di scusa ai famigliari delle vittime, questo ci lascia con un po’ di amaro in bocca. Siamo comunque soddisfatti dell’esito del processo perché c’è stata una condanna severa per le persone contro cui ci eravamo costituiti parte civile, cioè Nerini e Tadini” ha detto Lo ha detto l’avvocato Emanuele Zanalda, legale di alcuni parenti del ramo paterno di Eitan, il bimbo israeliano unico sopravvissuto alla tragedia. La strage Il 23 maggio del 2021 morirono 14 passeggeri a bordo della cabina precipitata per la rottura della fune traente dell’impianto e del concomitante inserimento dei ‘forchettoni’ che impedirono l’attivazione dei freni di emergenza. A tre mesi dall’ultima udienza, nella quale i pm di Verbania avevano riformulato le accuse eliminando quella di attentato alla sicurezza dei trasporti aggravato dal disastro. Secondo i periti incaricati la funivia del Mottarone era precipitata “a causa del degrado della fune” traente. Di conseguenza, “una corretta attuazione dei controlli” avrebbe evitato la morte delle persone a bordo. I pm “Nessuna pena, nessun risarcimento potrà mai lenire il dolore per quanto accaduto. Chiudere ora, in una maniera complessivamente adeguata, è un modo per tutti di cominciare a ricucire quello strappo” aveva detto il rappresentante dell’accusa in udienza aggiungendo che si tratta di una “decisione non facile. Spero che le parti offese possano non dico accettare, ma comprendere questo esito”. I pm in aula hanno illustrato i motivi della richiesta di proscioglimento per i due dirigenti della Leitner. Peter Rabanser, che dell’azienda altoatesina è il responsabile del customer service, non può essere ritenuto responsabile di quanto inizialmente contestato – hanno spiegato – perché non spettava a lui il controllo sull’operato del direttore d’esercizio dell’impianto Enrico Perocchio, pubblico ufficiale sul cui operato i controlli spettavano all’Ustif, l’acronimo che indica l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi. Le reazioni “Non sono sorpresa, era già previsto dalla scorsa udienza. Ma sono molto amareggiata: loro (i pm, ndr) forse non sono stati sette ore su in mezzo ai morti come me. Rispetto la decisione, però l’intervento della Procura mi è sembrato piuttosto da brivido. Giustificano il fatto che non vai a processo perché in questo modo si rinnova il dolore?” aveva detto la sindaca di Stresa, Marcella Severino, prima della decisione. La prima cittadina ha poi ribadito il concetto: “Il solco era già stato tracciato l’udienza precedente, dove si era capito benissimo, quando sono stati rivisti i capi d’imputazione dove si voleva andare. Sono molto, molto amareggiata. Forse, avendo vissuto la tragedia in prima persona, l’ho un pò cucita sulla pelle, speravo veramente ci fosse giustizia. In questo momento devo riflettere ma sono molto perplessa”. “La società Leitner non può che esprimere il proprio apprezzamento per la sentenza di non luogo a procedere – si legge in una nota – in relazione alla posizione del proprio vicepresidente Martin Leitner e del dirigente Peter Rabanser. Una decisione che si pone in linea di totale continuità con le già avvenute archiviazioni della posizione del proprio presidente Anton Seeber e della stessa Società per gli addebiti 231/01. Sin dall’inizio del procedimento la società Leitner ha costantemente ribadito la propria condotta improntata a diligenza, coscienza e responsabilità, nell’esecuzione del contratto di manutenzione vigente con la società Ferrovie del Mottarone”. Il procuratore e il rischio prescrizione “Questo risultato non è il migliore, ma è una soluzione complessivamente adeguata. Siamo consapevoli della profondità del dolore dei familiari delle vittime, ma il processo penale non può mirare a restituire nulla e neppure ad attenuare il dolore. Non devono pensare all’entità della pena, ma che questo patteggiamento rappresenta un accertamento dei fatti e delle responsabilità. Questo anche la persona offesa può prenderlo in considerazione per provare a girare pagina nel limite di quanto umanamente possibile” ha detto ai giornalisti il procuratore di Verbania, Alessandro Pepè. “Questa non è la soluzione migliore, non è quella a cui il procuratore pensava nel corso delle indagini, ma è la soluzione che si basa su un dato di fatto: i tempi di indagini e dell’udienza preliminari sono stati particolarmente lunghi, ci siamo trovati a iniziare la seconda udienza preliminare dopo oltre quattro anni dai fatti e dobbiamo prendere atto di questa situazione. Riteniamo – ha concluso – che questo tipo di atteggiamento, che certamente non applica pene particolarmente severe, possa essere preferibile rispetto all’inizio di un percorso dibattimentale che sarebbe stato molto lungo e anche dall’esito incerto visto il tempo già decorso e considerato che si trattava solo più di reati colposi. I tempi della prescrizione li conosciamo e non sono particolarmente lunghi”. Le difese “Tadini è sempre stato trasparente e presente, ha scritto una lettera breve e toccante. Secondo me abbiamo chiuso nella maniera tecnicamente giusta. Chiaramente qualcuno sarà insoddisfatto, ma io credo che sia la scelta corretta e definitiva. Alla luce di tutto quello che è accaduto, per quanto mi riguarda sono molto soddisfatto, credo di aver fatto un buon lavoro” dice l’avvocato Marcello Perillo. “Il mio cliente subisce una condanna severa ma che gli consente di pensare di non dover tornare in un carcere: questo era il nostro obiettivo primario rispetto a un disastro che avrebbe potuto avere delle conseguenze gravissime anche su di lui” commenta l’avvocato Andrea Da Prato, difensore di Perocchio. “Sentenza giusta? La verità storica è un’altra cosa, ci vorrebbe un dibattimento ma non era il caso di affrontarlo“, ha concluso. La lettera dell’imputato “Sono profondamente addolorato per tutto il dolore, per le tante, troppe sofferenze causate dal mio comportamento, le cui conseguenze sono andate ben al di là di quanto potessi immaginare nei giorni che hanno preceduto la tragedia. Da quando è accaduto il fatto, non so darmi pace” si legge nella lettera che Tadini ha scritto per accompagnare la richiesta di patteggiamento. “So bene – afferma – che per quanto io possa essere pentito, il mio dolore, la contrizione del mio cuore non potrà alleviare la sofferenza dei famigliari delle vittime. Più che la condanna, temo il loro mancato perdono. Possa Dio darmi l’occasione di espirare il male compiuto dando loro al contempo tutto ciò che la loro vita necessita per tornare a fiorire”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/18/strage-mottarone-patteggiamento-imputati-notizie/8130804/
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    Strage del Mottarone, tre imputati chiedono di patteggiare
    Per la strage della funivia Stresa-Mottarone del 23 maggio 2021 tre imputati hanno chiesto di patteggiare con pene fino a 4 anni e 5 mesi
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  • Contri: “Il linciaggio mediatico di RFK Jr. orchestrato da Big Pharma”

    Mentre il cardiologo britannico Aseem Malhotra, vicino a RFK Jr., accusa i vaccini mRNA di aver causato milioni di decessi e di aumentare il rischio di cancro, il nuovo rapporto del Dipartimento della Salute americano rischia di riaccendere il dibattito sulle possibili cause dell'autismo. Intanto Kennedy Jr. affronta un vero linciaggio politico e mediatico al Senato americano. Alberto Contri analizza il clima di delegittimazione e la campagna denigratoria che tenta di silenziare un dibattito scomodo, nell’intervista con Enrica Perucchietti.

    Contri: “The media lynching of RFK Jr. orchestrated by Big Pharma”

    While the British cardiologist Aseem Malhotra, close to RFK Jr., accuses mRNA vaccines of having caused millions of deaths and increasing the risk of cancer, the new report from the US Department of Health risks reigniting the debate on the possible causes of autism. Meanwhile, Kennedy Jr. faces a real political and media lynching in the American Senate. Alberto Contri analyzes the climate of delegitimization and the denigration campaign that attempts to silence an uncomfortable debate, in the interview with Enrica Perucchietti.

    https://youtu.be/I_jiL9YL11A?si=Q5RehngSk2mjPt8P
    Contri: “Il linciaggio mediatico di RFK Jr. orchestrato da Big Pharma” Mentre il cardiologo britannico Aseem Malhotra, vicino a RFK Jr., accusa i vaccini mRNA di aver causato milioni di decessi e di aumentare il rischio di cancro, il nuovo rapporto del Dipartimento della Salute americano rischia di riaccendere il dibattito sulle possibili cause dell'autismo. Intanto Kennedy Jr. affronta un vero linciaggio politico e mediatico al Senato americano. Alberto Contri analizza il clima di delegittimazione e la campagna denigratoria che tenta di silenziare un dibattito scomodo, nell’intervista con Enrica Perucchietti. Contri: “The media lynching of RFK Jr. orchestrated by Big Pharma” While the British cardiologist Aseem Malhotra, close to RFK Jr., accuses mRNA vaccines of having caused millions of deaths and increasing the risk of cancer, the new report from the US Department of Health risks reigniting the debate on the possible causes of autism. Meanwhile, Kennedy Jr. faces a real political and media lynching in the American Senate. Alberto Contri analyzes the climate of delegitimization and the denigration campaign that attempts to silence an uncomfortable debate, in the interview with Enrica Perucchietti. https://youtu.be/I_jiL9YL11A?si=Q5RehngSk2mjPt8P
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  • UNA BUONA NOTIZIA!
    Il dottor Ennio Caggiano, medico di famiglia radiato dall'ordine nel 2022, è stato prosciolto dalle ridicole accuse di "falso ideologico" per aver compilato dei certificati di esenzione dall'obbligo di "elisir di lunga vita". Secondo il gup del tribunale di Venezia non c'è stato alcun falso: "gli atti esprimono un giudizio sanitario, clinicamente motivato".
    Il precedente è utile per tutti quei medici che, rinunciando ai famigerati 80 euro l'ora, sono rimasti fedeli al giuramento di Ippocrate nonchè al loro codice deontologico.

    AVV.Roberto de Petro

    A GOOD NEWS!
    Dr. Ennio Caggiano, a family doctor disbarred in 2022, was acquitted of the ridiculous charges of "ideological forgery" for having filled out certificates exempting him from the "elixir of life" requirement. According to the preliminary hearing judge of the Venice court, there was no forgery: "The documents express a medical, clinically justified opinion."

    This precedent is useful for all those doctors who, by forgoing the infamous €80 an hour, have remained faithful to the Hippocratic Oath and their code of ethics.

    Roberto de Petro

    Source: https://www.facebook.com/share/19unQEG9nG/
    UNA BUONA NOTIZIA! Il dottor Ennio Caggiano, medico di famiglia radiato dall'ordine nel 2022, è stato prosciolto dalle ridicole accuse di "falso ideologico" per aver compilato dei certificati di esenzione dall'obbligo di "elisir di lunga vita". Secondo il gup del tribunale di Venezia non c'è stato alcun falso: "gli atti esprimono un giudizio sanitario, clinicamente motivato". Il precedente è utile per tutti quei medici che, rinunciando ai famigerati 80 euro l'ora, sono rimasti fedeli al giuramento di Ippocrate nonchè al loro codice deontologico. AVV.Roberto de Petro A GOOD NEWS! Dr. Ennio Caggiano, a family doctor disbarred in 2022, was acquitted of the ridiculous charges of "ideological forgery" for having filled out certificates exempting him from the "elixir of life" requirement. According to the preliminary hearing judge of the Venice court, there was no forgery: "The documents express a medical, clinically justified opinion." This precedent is useful for all those doctors who, by forgoing the infamous €80 an hour, have remained faithful to the Hippocratic Oath and their code of ethics. Roberto de Petro Source: https://www.facebook.com/share/19unQEG9nG/
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  • KENNEDY VAI AVANTI COSÌ. LA STRADA È QUELLA GIUSTA. QUESTI BASTARDI CHE HANNO UCCISO MILIONI di AMERICANI CON I VACCINI CI STANNO PROVANDO a FAR FUORI Kennedy Jr.
    Ex direttori CDC accusano Kennedy Jr di mettere a rischio la salute pubblica USA
    Nove ex direttori del CDC criticano duramente Robert Kennedy Jr per le purghe nell'agenzia, mentre Trump chiede dati sui vaccini COVID

    KENNEDY, KEEP GOING. YOU'RE ON THE RIGHT TRACK. THESE BASTARDS WHO KILLED MILLIONS OF AMERICANS WITH VACCINES ARE TRYING TO KILL Kennedy Jr.
    Former CDC directors accuse Kennedy Jr. of jeopardizing US public health
    Nine former CDC directors harshly criticize Robert Kennedy Jr. for purges at the agency, while Trump demands data on COVID vaccines

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/01/kennedy-cdc-sanita-licenziamenti-news/8111620/
    KENNEDY VAI AVANTI COSÌ. LA STRADA È QUELLA GIUSTA. QUESTI BASTARDI CHE HANNO UCCISO MILIONI di AMERICANI CON I VACCINI CI STANNO PROVANDO a FAR FUORI Kennedy Jr. Ex direttori CDC accusano Kennedy Jr di mettere a rischio la salute pubblica USA Nove ex direttori del CDC criticano duramente Robert Kennedy Jr per le purghe nell'agenzia, mentre Trump chiede dati sui vaccini COVID KENNEDY, KEEP GOING. YOU'RE ON THE RIGHT TRACK. THESE BASTARDS WHO KILLED MILLIONS OF AMERICANS WITH VACCINES ARE TRYING TO KILL Kennedy Jr. Former CDC directors accuse Kennedy Jr. of jeopardizing US public health Nine former CDC directors harshly criticize Robert Kennedy Jr. for purges at the agency, while Trump demands data on COVID vaccines https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/01/kennedy-cdc-sanita-licenziamenti-news/8111620/
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    Ex direttori CDC accusano Kennedy Jr di mettere a rischio la salute pubblica USA
    Nove ex direttori del CDC criticano duramente Robert Kennedy Jr per le purghe nell'agenzia, mentre Trump chiede dati sui vaccini COVID
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  • Bill Gates .
    Ben lungi dall'essere una figura filantropica, Gates viene presentato nel rapporto come l' architetto finanziario e ideologico dell'implementazione dell'mRNA, che si avvale delle sue fondazioni, dei suoi think tank e del suo impero tecnologico per incanalare sia la narrazione che la logistica in un'unica direzione: l'adesione di massa attraverso l'intervento chimico.

    I punti di accusa diretti includono:

    Sfruttare le istituzioni sanitarie globali (OMS, GAVI) per definire politiche di risposta alla pandemia in linea con soluzioni basate esclusivamente sui vaccini.

    Prefinanziamento delle piattaforme mRNA anni prima dell'avvento del COVID-19 , in coordinamento con i funzionari della DARPA e del NIH.

    Utilizzare strumenti di censura mediatica e digitale per eliminare il dissenso e proteggere il programma vaccinale da controlli approfonditi.

    Il dossier non arriva ad assegnare una condanna penale, ma il messaggio è inequivocabile:

    "È ora di arrestare Bill Gates."

    Saggezza! Salute attraverso la farmacia di Dio: otto erbe bibliche, un integratore, una vita di benessere e grazia

    LA PROSSIMA MOSSA DI TRUMP: DAL DOSSIER ALL'ACCUSA

    Il presidente Trump ha ricevuto il dossier e, secondo fonti interne alla Casa Bianca, la risposta sarà rapida e definitiva.

    Fonti vicine all'amministrazione confermano che:

    Verrà istituita una task force speciale per esaminare e verificare il dossier nel rispetto dei protocolli di sicurezza nazionale.

    Sono già state gettate le basi legali per un eventuale tribunale internazionale che si occupi dei crimini legati al programma mRNA.

    Il coordinamento con i governi alleati potrebbe comportare accuse pubbliche contro i principali attori , tra cui Gates e diversi dirigenti aziendali di Pfizer e Moderna.

    Trump non ha ancora rilasciato un discorso pubblico completo sulla questione, ma fonti interne confermano che una frase è stata ripetuta a porte chiuse:

    "Hanno avvelenato il mondo. E pagheranno per questo."

    LA BUGIA È CROLLATA. IL DOSSIER È REALE. LA GUERRA È INIZIATA.

    Basta teorie. Basta speculazioni. Non si tratta più di "anti-vaccini" o di "disinformazione". Questa è un'accusa penale a livello statale supportata da 25.000 pagine di prove .

    L'implementazione dell'mRNA non è stata un errore. Non è stata affrettata. Non è stata fatta "per la vostra sicurezza". È stata una presa di potere globalista, coordinata, premeditata e ora smascherata.

    Putin ha consegnato le prove. Trump ha accettato la missione. E Bill Gates è ormai un nome non associato alla filantropia, ma ai crimini legati all'mRNA .

    American Media Group
    Bill Gates .😎 Ben lungi dall'essere una figura filantropica, Gates viene presentato nel rapporto come l' architetto finanziario e ideologico dell'implementazione dell'mRNA, che si avvale delle sue fondazioni, dei suoi think tank e del suo impero tecnologico per incanalare sia la narrazione che la logistica in un'unica direzione: l'adesione di massa attraverso l'intervento chimico. I punti di accusa diretti includono: Sfruttare le istituzioni sanitarie globali (OMS, GAVI) per definire politiche di risposta alla pandemia in linea con soluzioni basate esclusivamente sui vaccini. Prefinanziamento delle piattaforme mRNA anni prima dell'avvento del COVID-19 , in coordinamento con i funzionari della DARPA e del NIH. Utilizzare strumenti di censura mediatica e digitale per eliminare il dissenso e proteggere il programma vaccinale da controlli approfonditi. Il dossier non arriva ad assegnare una condanna penale, ma il messaggio è inequivocabile: "È ora di arrestare Bill Gates." Saggezza! Salute attraverso la farmacia di Dio: otto erbe bibliche, un integratore, una vita di benessere e grazia LA PROSSIMA MOSSA DI TRUMP: DAL DOSSIER ALL'ACCUSA Il presidente Trump ha ricevuto il dossier e, secondo fonti interne alla Casa Bianca, la risposta sarà rapida e definitiva. Fonti vicine all'amministrazione confermano che: Verrà istituita una task force speciale per esaminare e verificare il dossier nel rispetto dei protocolli di sicurezza nazionale. Sono già state gettate le basi legali per un eventuale tribunale internazionale che si occupi dei crimini legati al programma mRNA. Il coordinamento con i governi alleati potrebbe comportare accuse pubbliche contro i principali attori , tra cui Gates e diversi dirigenti aziendali di Pfizer e Moderna. Trump non ha ancora rilasciato un discorso pubblico completo sulla questione, ma fonti interne confermano che una frase è stata ripetuta a porte chiuse: "Hanno avvelenato il mondo. E pagheranno per questo." LA BUGIA È CROLLATA. IL DOSSIER È REALE. LA GUERRA È INIZIATA. Basta teorie. Basta speculazioni. Non si tratta più di "anti-vaccini" o di "disinformazione". Questa è un'accusa penale a livello statale supportata da 25.000 pagine di prove . L'implementazione dell'mRNA non è stata un errore. Non è stata affrettata. Non è stata fatta "per la vostra sicurezza". È stata una presa di potere globalista, coordinata, premeditata e ora smascherata. Putin ha consegnato le prove. Trump ha accettato la missione. E Bill Gates è ormai un nome non associato alla filantropia, ma ai crimini legati all'mRNA . American Media Group😎😎😎
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