• ECCO COME HANNO MANIPOLATO le ELEZIONI PRESIDENZIALI in ROMANIA. E' UNO SCANDALO! HANNO FATTO di TUTTO perché VINCESSE il CANDIDATO EUROPEISTA.
    Romania, Simion chiede l'annullamento delle elezioni
    Leggi su Sky TG24 l'articolo Romania, Simion chiede l'annullamento delle elezioni: 'Interferenze esterne'

    https://tg24.sky.it/mondo/2025/05/20/romania-simion-annullamento-elezioni
    ECCO COME HANNO MANIPOLATO le ELEZIONI PRESIDENZIALI in ROMANIA. E' UNO SCANDALO! HANNO FATTO di TUTTO perché VINCESSE il CANDIDATO EUROPEISTA. Romania, Simion chiede l'annullamento delle elezioni Leggi su Sky TG24 l'articolo Romania, Simion chiede l'annullamento delle elezioni: 'Interferenze esterne' https://tg24.sky.it/mondo/2025/05/20/romania-simion-annullamento-elezioni
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  • CANNES POLITIK
    (Qualcosa brucia ancora…)


    I festival sono spesso vissuti come passerelle di glamour, selfie e tappeti rossi. Cannes, come Berlino e Venezia, non fa eccezione. Ma da qualche anno, la Croisette sta mutando pelle. Non più solo vetrina patinata, ma fronte culturale e politico dove il cinema torna a essere arma, testimonianza, urlo necessario.
    In un’Italia assuefatta all’indifferenza, Cannes 2025 si erge come un fronte di resistenza, in cui l’arte si ribella, i corpi ritornano scena e le parole graffiano. Per chi — come il sottoscritto — sogna ancora una Nouvelle Vague che parta dalle strade di Milano e arrivi al cuore dell’Europa, è ossigeno puro.
    Quest’anno, sulla Croisette, qualcosa brucia ancora. E noi dobbiamo raccogliere quelle fiamme.

    3⃣ momenti CULT per riscrivere la storia

    1. JULIAN ASSANGE: un corpo politico sulla terrazza del Palais
    Non ha mai abbassato lo sguardo, e anche stavolta lo fa con stile e sostanza. Julian Assange irrompe a Cannes con una camicia kaki e una t-shirt che urla giustizia: stampati, i nomi di quasi 5.000 bambini uccisi a Gaza. Sulla schiena, una sola scritta: STOP ISRAEL.
    Al suo fianco, Stella Morris, moglie e avvocata, e il regista Eugene Jarecki che presenta The Six Billion Dollar Man. Il film-documento su Assange — già vincitore del primo Golden Globe dedicato al documentario — è fuori concorso, ma dentro ogni battito politico del festival.
    “Fare il giornalista è diventato il mestiere più pericoloso al mondo” — dichiara Jarecki. E a Gaza, questo, lo abbiamo visto fin troppo bene.
    Assange non è solo simbolo. È lotta incarnata.

    2. JAFAR PANAHI: la libertà (ri)trovata
    Un altro volto, un’altra prigione, un’altra resistenza.
    Jafar Panahi torna a Cannes dopo anni di silenzi forzati, prigionia e censura. Dal 1995 — anno in cui vinse la Camera d’Or — la sua sedia era rimasta vuota. Oggi la occupa di nuovo. E lo fa con A Simple Accident, film girato senza autorizzazione iraniana.
    Accanto a lui, la figlia Solmaz e la moglie. Un ritorno che è una ferita che si rimargina, ma che sanguina ancora: quattro membri della troupe sono stati recentemente interrogati in Iran.
    Panahi non è solo regista. È memoria vivente della libertà negata.
    E la Croisette applaude.


    3. IL MANIFESTO EUROPEO: cinema contro l’impero delle merci
    A sigillare quest’edizione infuocata, ecco il Manifesto dei Cineasti Europei.
    Lo firmano Sorrentino, Tornatore, i fratelli Dardenne, Rohrwacher, Amelio, Costa-Gavras e decine di altri.
    Lettura pubblica sulla Plage de la Quinzaine. Parole chiare contro i dazi di Trump e contro la Commissione Europea che, a forza di rincorrere il mercato, rischia di svendere l’identità culturale del cinema.
    “Il cinema è arte. E in quanto arte ha una responsabilità: proporre pensiero, punto di vista e spettacolo. Non possiamo essere ridotti a semplici merci.”
    Un appello alla difesa della diversità culturale, della libertà d’espressione, della dignità artistica.
    Il cinema europeo resiste. E rilancia.


    In un mondo che anestetizza, il cinema che brucia è rivoluzione.
    Assange, Panahi, il Manifesto: tre atti di un’unica ribellione che ci chiama a raccolta.
    È in questi momenti che la cultura torna ad essere strumento di giustizia e rito collettivo di riconciliazione. Una dialettica perfetta tra arte, politica e visione.
    Cannes 2025 ci ricorda che qualcosa, ancora, brucia.
    E non possiamo permetterci di lasciarlo spegnere.
    Anzi. Soffiamoci sopra.

    #Cannes2025 #CinemaPolitico #Assange #JafarPanahi #ManifestoCineastiEuropei #NouvelleVague #CinemaComeResistenza #ArtIsNotACommodity #CannesPolitik #CulturaÈLotta #StopIsrael #FreePress #Iran #ResistenzaCreativa
    CANNES POLITIK (Qualcosa brucia ancora…) 🔥✊ I festival sono spesso vissuti come passerelle di glamour, selfie e tappeti rossi. Cannes, come Berlino e Venezia, non fa eccezione. Ma da qualche anno, la Croisette sta mutando pelle. Non più solo vetrina patinata, ma fronte culturale e politico dove il cinema torna a essere arma, testimonianza, urlo necessario. In un’Italia assuefatta all’indifferenza, Cannes 2025 si erge come un fronte di resistenza, in cui l’arte si ribella, i corpi ritornano scena e le parole graffiano. Per chi — come il sottoscritto — sogna ancora una Nouvelle Vague che parta dalle strade di Milano e arrivi al cuore dell’Europa, è ossigeno puro. Quest’anno, sulla Croisette, qualcosa brucia ancora. E noi dobbiamo raccogliere quelle fiamme. 3⃣ momenti CULT per riscrivere la storia 1. JULIAN ASSANGE: un corpo politico sulla terrazza del Palais Non ha mai abbassato lo sguardo, e anche stavolta lo fa con stile e sostanza. Julian Assange irrompe a Cannes con una camicia kaki e una t-shirt che urla giustizia: stampati, i nomi di quasi 5.000 bambini uccisi a Gaza. Sulla schiena, una sola scritta: STOP ISRAEL. Al suo fianco, Stella Morris, moglie e avvocata, e il regista Eugene Jarecki che presenta The Six Billion Dollar Man. Il film-documento su Assange — già vincitore del primo Golden Globe dedicato al documentario — è fuori concorso, ma dentro ogni battito politico del festival. “Fare il giornalista è diventato il mestiere più pericoloso al mondo” — dichiara Jarecki. E a Gaza, questo, lo abbiamo visto fin troppo bene. Assange non è solo simbolo. È lotta incarnata. 2. JAFAR PANAHI: la libertà (ri)trovata Un altro volto, un’altra prigione, un’altra resistenza. Jafar Panahi torna a Cannes dopo anni di silenzi forzati, prigionia e censura. Dal 1995 — anno in cui vinse la Camera d’Or — la sua sedia era rimasta vuota. Oggi la occupa di nuovo. E lo fa con A Simple Accident, film girato senza autorizzazione iraniana. Accanto a lui, la figlia Solmaz e la moglie. Un ritorno che è una ferita che si rimargina, ma che sanguina ancora: quattro membri della troupe sono stati recentemente interrogati in Iran. Panahi non è solo regista. È memoria vivente della libertà negata. E la Croisette applaude. 🎬✊ 3. IL MANIFESTO EUROPEO: cinema contro l’impero delle merci A sigillare quest’edizione infuocata, ecco il Manifesto dei Cineasti Europei. Lo firmano Sorrentino, Tornatore, i fratelli Dardenne, Rohrwacher, Amelio, Costa-Gavras e decine di altri. Lettura pubblica sulla Plage de la Quinzaine. Parole chiare contro i dazi di Trump e contro la Commissione Europea che, a forza di rincorrere il mercato, rischia di svendere l’identità culturale del cinema. “Il cinema è arte. E in quanto arte ha una responsabilità: proporre pensiero, punto di vista e spettacolo. Non possiamo essere ridotti a semplici merci.” Un appello alla difesa della diversità culturale, della libertà d’espressione, della dignità artistica. Il cinema europeo resiste. E rilancia. 🎥 In un mondo che anestetizza, il cinema che brucia è rivoluzione. Assange, Panahi, il Manifesto: tre atti di un’unica ribellione che ci chiama a raccolta. È in questi momenti che la cultura torna ad essere strumento di giustizia e rito collettivo di riconciliazione. Una dialettica perfetta tra arte, politica e visione. Cannes 2025 ci ricorda che qualcosa, ancora, brucia. E non possiamo permetterci di lasciarlo spegnere. Anzi. Soffiamoci sopra. #Cannes2025 #CinemaPolitico #Assange #JafarPanahi #ManifestoCineastiEuropei #NouvelleVague #CinemaComeResistenza #ArtIsNotACommodity #CannesPolitik #CulturaÈLotta #StopIsrael #FreePress #Iran #ResistenzaCreativa
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  • L’OCCASIONE DI ISTANBUL SABOTATA DAGLI EUROPEI❗️
    Elena Basile

    I direttori di Istituti di ricerca e leader di partito si recano a Kiev, parlano con una dirigenza che ha sospeso le elezioni per timore di essere inviata a casa, e ci deliziano con i loro sogni. Si guardano bene dal parlare con i ragazzi al fronte, con i cittadini ordinari, con le popolazioni russofone che rappresentavano il 30 % del Paese.

    🔸️ L’Ucraina si sentirebbe forte (dopo aver perso un terzo del suo territorio e della popolazione, aver finito soldati e munizioni, essere costretta a firmare un accordo da paese colonizzato con Washington sulle terre rare) e vorrebbe continuare la guerra per poter vincere contro una potenza nucleare grazie all’assicurazione offerta dagli europei, leader a guida di paesi deboli politicamente ed economicamente.

    🔸️ L’Ue non ha una difesa né un’integrazione delle forze militari nazionali, non ha neanche una politica estera unitaria con un potere centrale riconosciuto. Il riarmo e le spese fino a 800 miliardi dovrebbero rendere la Germania e gli altri paesi pronti alla guerra nel 2030.

    🔸️ In questi cinque anni di sereni e positivi propositi i cosiddetti filo-ucraini continueranno a gridare Slava Ukraini! e a prodigarsi in esternazioni bellicistiche, attendendosi, con una coerenza sbalorditiva, da un Putin gentiluomo che fermi la sua avanzata e aspetti pazientemente che l’esercito ucraino e i cobelligeranti europei si siano rafforzati.

    Continua

    Riassunto punti salienti

    LIBERTÀ E DEMOCRAZIA
      Canale Libertà e democrazia
      @liberademocrazia (Chat)
    ⚠️ L’OCCASIONE DI ISTANBUL SABOTATA DAGLI EUROPEI❗️ Elena Basile ⏹️ I direttori di Istituti di ricerca e leader di partito si recano a Kiev, parlano con una dirigenza che ha sospeso le elezioni per timore di essere inviata a casa, e ci deliziano con i loro sogni. Si guardano bene dal parlare con i ragazzi al fronte, con i cittadini ordinari, con le popolazioni russofone che rappresentavano il 30 % del Paese. 🔸️ L’Ucraina si sentirebbe forte (dopo aver perso un terzo del suo territorio e della popolazione, aver finito soldati e munizioni, essere costretta a firmare un accordo da paese colonizzato con Washington sulle terre rare) e vorrebbe continuare la guerra per poter vincere contro una potenza nucleare grazie all’assicurazione offerta dagli europei, leader a guida di paesi deboli politicamente ed economicamente. 🔸️ L’Ue non ha una difesa né un’integrazione delle forze militari nazionali, non ha neanche una politica estera unitaria con un potere centrale riconosciuto. Il riarmo e le spese fino a 800 miliardi dovrebbero rendere la Germania e gli altri paesi pronti alla guerra nel 2030. 🔸️ In questi cinque anni di sereni e positivi propositi i cosiddetti filo-ucraini continueranno a gridare Slava Ukraini! e a prodigarsi in esternazioni bellicistiche, attendendosi, con una coerenza sbalorditiva, da un Putin gentiluomo che fermi la sua avanzata e aspetti pazientemente che l’esercito ucraino e i cobelligeranti europei si siano rafforzati. Continua ⤵️ Riassunto punti salienti 🔴 LIBERTÀ E DEMOCRAZIA 👉  Canale Libertà e democrazia 👉  @liberademocrazia (Chat)
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  • CARI AMICI, ANCORA UNA VOLTA, LA MALEDETTA E STRAMALEDETTA UNIONE EUROPEAHA MESSO LA SUA MALEFICA ZAMPA NELLE ELEZIONI IN ROMANIA ED E' STATO ELETTO DAN, MENTRE SIMION ERA AVANTI !!!! DAN E' EUROPEISTA E PER NON DISPIACERE ALLA AMICA URSULA, LA MELONA SI E' CONGRATULATA CON DA, FORTEMENTE EUROPEISTA !!!!QUINDI, ADDIO ROMANIA !!!!! UN ABBRACCIO A TUTTI. BUONA GIORNATA.
    CARI AMICI, ANCORA UNA VOLTA, LA MALEDETTA E STRAMALEDETTA UNIONE EUROPEAHA MESSO LA SUA MALEFICA ZAMPA NELLE ELEZIONI IN ROMANIA ED E' STATO ELETTO DAN, MENTRE SIMION ERA AVANTI !!!! DAN E' EUROPEISTA E PER NON DISPIACERE ALLA AMICA URSULA, LA MELONA SI E' CONGRATULATA CON DA, FORTEMENTE EUROPEISTA !!!!QUINDI, ADDIO ROMANIA !!!!! UN ABBRACCIO A TUTTI. BUONA GIORNATA.
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  • Pfizergate, la Corte UE dà torto a Ursula von der Leyen e fa tremare Bruxelles - Dietro le quinte.
    La Commissione europea ha sbagliato a rifiutare la pubblicazione dei messaggi di testo di Ursula von der Leyen con il CEO di Pfizer Albert Bourla riguardo all'accordo miliardario sulla fornitura di vaccini anti-Covid. È quanto ha stabilito la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, accogliendo il ricorso della reporter del New York Times. La Corte UE ha così annullato la decisione della Commissione di non fornire l’accesso ai messaggi di testo. Bruxelles dovrà ora chiarire perché quei messaggi non sono stati conservati, dove siano finiti e se davvero non contengano informazioni di rilievo per l’interesse pubblico, come spiega Enrica Perucchietti in Dietro le quinte.
    https://youtu.be/wu1QLTI3pQc?si=O-bxyLtxNjRwX3Je
    Pfizergate, la Corte UE dà torto a Ursula von der Leyen e fa tremare Bruxelles - Dietro le quinte. La Commissione europea ha sbagliato a rifiutare la pubblicazione dei messaggi di testo di Ursula von der Leyen con il CEO di Pfizer Albert Bourla riguardo all'accordo miliardario sulla fornitura di vaccini anti-Covid. È quanto ha stabilito la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, accogliendo il ricorso della reporter del New York Times. La Corte UE ha così annullato la decisione della Commissione di non fornire l’accesso ai messaggi di testo. Bruxelles dovrà ora chiarire perché quei messaggi non sono stati conservati, dove siano finiti e se davvero non contengano informazioni di rilievo per l’interesse pubblico, come spiega Enrica Perucchietti in Dietro le quinte. https://youtu.be/wu1QLTI3pQc?si=O-bxyLtxNjRwX3Je
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  • GRAZIE al SINDACO SALA!
    ECCO MILANO COSA È DIVENTATA!!!
    Mentre i milanesi lottano contro gli sfratti, la città attrae i super ricchi con sgravi fiscali
    Milano sempre più città per ricchi e ricchissimi di tutta Europa...

    THIS IS WHAT MILAN HAS BECOME!!!
    While the Milanese fight against evictions, the city attracts the super-rich with tax breaks
    Milan increasingly a city for the rich and very rich from all over Europe...

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/16/residenti-sempre-piu-in-difficolta-ma-bloomberg-celebra-la-milano-meta-dei-ricchi-inglesi/7987741/
    GRAZIE al SINDACO SALA! ECCO MILANO COSA È DIVENTATA!!! Mentre i milanesi lottano contro gli sfratti, la città attrae i super ricchi con sgravi fiscali Milano sempre più città per ricchi e ricchissimi di tutta Europa... THIS IS WHAT MILAN HAS BECOME!!! While the Milanese fight against evictions, the city attracts the super-rich with tax breaks Milan increasingly a city for the rich and very rich from all over Europe... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/16/residenti-sempre-piu-in-difficolta-ma-bloomberg-celebra-la-milano-meta-dei-ricchi-inglesi/7987741/
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  • Non solo la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, ma tutti i parlamentari UE che hanno sostenuto l’operato gravemente illegittimo della von der Leyen, votando a favore del rigetto delle diverse richieste di accesso agli sms della von der Leyen al CEO Alfred Bourla della Pfizer ed altri, e dunque contro la trasparenza e legalità, devono dimettersi! Hanno dato chiara dimostrazione di non operare nell’interesse dei cittadini (… e dunque dei loro elettori) ma di big pharma e di coloro che ne sono i burattini, e di operare come rappresentanti di un regime autoritario e non democratico!

    Not only the President of the European Commission Ursula von der Leyen, but all the EU parliamentarians who supported the seriously illegitimate actions of von der Leyen, voting in favor of the rejection of the various requests for access to von der Leyen's text messages to Pfizer CEO Alfred Bourla and others, and therefore against transparency and legality, must resign! They have clearly demonstrated that they do not operate in the interests of citizens (... and therefore of their voters) but of big pharma and those who are its puppets, and that they operate as representatives of an authoritarian and undemocratic regime!

    Source:

    https://x.com/RHolzeisen/status/1922600170975277461?t=ncVgFEHSPmkhXVc4f6vxgQ&s=19
    ‼️Non solo la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, ma tutti i parlamentari UE che hanno sostenuto l’operato gravemente illegittimo della von der Leyen, votando a favore del rigetto delle diverse richieste di accesso agli sms della von der Leyen al CEO Alfred Bourla della Pfizer ed altri, e dunque contro la trasparenza e legalità, devono dimettersi! Hanno dato chiara dimostrazione di non operare nell’interesse dei cittadini (… e dunque dei loro elettori) ma di big pharma e di coloro che ne sono i burattini, e di operare come rappresentanti di un regime autoritario e non democratico! ‼️Not only the President of the European Commission Ursula von der Leyen, but all the EU parliamentarians who supported the seriously illegitimate actions of von der Leyen, voting in favor of the rejection of the various requests for access to von der Leyen's text messages to Pfizer CEO Alfred Bourla and others, and therefore against transparency and legality, must resign! They have clearly demonstrated that they do not operate in the interests of citizens (... and therefore of their voters) but of big pharma and those who are its puppets, and that they operate as representatives of an authoritarian and undemocratic regime! Source: https://x.com/RHolzeisen/status/1922600170975277461?t=ncVgFEHSPmkhXVc4f6vxgQ&s=19
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  • COSTEI deve DIMETTERSI IMMEDIATAMENTE. SENZA se e SENZA MA e DEVE ESSERE INDAGATA.
    Vaccini, la Corte Ue boccia von der Leyen sul Pfizergate: "Illegittimo vietare l'accesso dei giornalisti agli sms con l'ad dell'azienda" - Il Fatto Quotidiano
    La Commissione Ue aveva negato l'accesso ai messaggi tra la presidente e l'ad di Pfizer Albert Bourla alla reporter americana che seguiva il caso...

    Impedire ai giornalisti di accedere ai messaggi di testo tra Ursula von der Leyen e l’ad di Pfizer, Albert Bourla, nell’ambito dello scandalo Pfizergate scoppiato durante la pandemia di Covid-19, fu un atto illegittimo da parte della Commissione europea. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia Ue nella decisione presa nella mattinata del 14 maggio sostenendo che la richiesta della reporter del New York Times Matina Stevis-Gridneff, che voleva accedere agli sms scambiati tra von der Leyen e Bourla tra il 1 gennaio 2021 e l’11 maggio 2022, era fondata sul regolamento relativo all’accesso ai documenti. L’intento della reporter era quello di indagare sulle accuse di scarsa trasparenza nelle contrattazioni per la fornitura di un’enorme quantità di dosi vaccinali da parte dell’Europa. Palazzo Berlaymont respinse però la richiesta del quotidiano americano sostenendo di non essere in possesso dei documenti oggetto della domanda. Adeso, però, il quotidiano americano potrà avanzare una nuova richiesta di accesso agli atti: “In tal caso, la Commissione potrà ancora negare l’accesso, ma dovrà motivare il diniego in modo molto più chiaro, solido e coerente, tenendo conto delle indicazioni fornite dal Tribunale che ora costituiscono un riferimento giuridico”.

    Nelle motivazioni il Tribunale ricorda che il regolamento mira a dare la massima attuazione al diritto di accesso del pubblico ai documenti in possesso delle istituzioni: in linea di principio, tutti i documenti dovrebbero quindi essere accessibili. Tuttavia, quando un’istituzione afferma che uno specifico file non esiste o di non esserne in possesso si presume che la dichiarazione sia veritiera. Presunzione che può però essere superata sulla base di elementi pertinenti e concordanti forniti dal richiedente. Il Tribunale, ad esempio, osserva che le risposte fornite dalla Commissione nel corso dell’intero procedimento si basano o su ipotesi oppure su “informazioni mutevoli o imprecise. Per contro, la sig.ra Stevis e il New York Times hanno presentato elementi pertinenti e concordanti che descrivono l’esistenza di scambi, in particolare sotto forma di messaggi di testo, tra la presidente della Commissione e l’amministratore delegato di Pfizer nell’ambito dell’acquisto, da parte della Commissione, di vaccini presso tale società durante la pandemia di Covid-19. Essi sono quindi riusciti a superare la presunzione di inesistenza e di non possesso dei documenti richiesti”, si legge.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/14/vaccini-il-tribunale-ue-boccia-von-der-leyen-sul-pfizergate-illegittimo-vietare-laccesso-agli-atti-al-nyt/7987176/
    COSTEI deve DIMETTERSI IMMEDIATAMENTE. SENZA se e SENZA MA e DEVE ESSERE INDAGATA. Vaccini, la Corte Ue boccia von der Leyen sul Pfizergate: "Illegittimo vietare l'accesso dei giornalisti agli sms con l'ad dell'azienda" - Il Fatto Quotidiano La Commissione Ue aveva negato l'accesso ai messaggi tra la presidente e l'ad di Pfizer Albert Bourla alla reporter americana che seguiva il caso... Impedire ai giornalisti di accedere ai messaggi di testo tra Ursula von der Leyen e l’ad di Pfizer, Albert Bourla, nell’ambito dello scandalo Pfizergate scoppiato durante la pandemia di Covid-19, fu un atto illegittimo da parte della Commissione europea. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia Ue nella decisione presa nella mattinata del 14 maggio sostenendo che la richiesta della reporter del New York Times Matina Stevis-Gridneff, che voleva accedere agli sms scambiati tra von der Leyen e Bourla tra il 1 gennaio 2021 e l’11 maggio 2022, era fondata sul regolamento relativo all’accesso ai documenti. L’intento della reporter era quello di indagare sulle accuse di scarsa trasparenza nelle contrattazioni per la fornitura di un’enorme quantità di dosi vaccinali da parte dell’Europa. Palazzo Berlaymont respinse però la richiesta del quotidiano americano sostenendo di non essere in possesso dei documenti oggetto della domanda. Adeso, però, il quotidiano americano potrà avanzare una nuova richiesta di accesso agli atti: “In tal caso, la Commissione potrà ancora negare l’accesso, ma dovrà motivare il diniego in modo molto più chiaro, solido e coerente, tenendo conto delle indicazioni fornite dal Tribunale che ora costituiscono un riferimento giuridico”. Nelle motivazioni il Tribunale ricorda che il regolamento mira a dare la massima attuazione al diritto di accesso del pubblico ai documenti in possesso delle istituzioni: in linea di principio, tutti i documenti dovrebbero quindi essere accessibili. Tuttavia, quando un’istituzione afferma che uno specifico file non esiste o di non esserne in possesso si presume che la dichiarazione sia veritiera. Presunzione che può però essere superata sulla base di elementi pertinenti e concordanti forniti dal richiedente. Il Tribunale, ad esempio, osserva che le risposte fornite dalla Commissione nel corso dell’intero procedimento si basano o su ipotesi oppure su “informazioni mutevoli o imprecise. Per contro, la sig.ra Stevis e il New York Times hanno presentato elementi pertinenti e concordanti che descrivono l’esistenza di scambi, in particolare sotto forma di messaggi di testo, tra la presidente della Commissione e l’amministratore delegato di Pfizer nell’ambito dell’acquisto, da parte della Commissione, di vaccini presso tale società durante la pandemia di Covid-19. Essi sono quindi riusciti a superare la presunzione di inesistenza e di non possesso dei documenti richiesti”, si legge. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/14/vaccini-il-tribunale-ue-boccia-von-der-leyen-sul-pfizergate-illegittimo-vietare-laccesso-agli-atti-al-nyt/7987176/
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  • Sono rimasti in tre: tre somari e tre briganti. Solo tre!!!

    Costoro pensano ancora di imporre sanzioni alla Russia, fanno finta di non sapere che Kiev la guerra l'ha persa su tutti i fronti.
    Macron, Starmer e Merz a Kiev: "Sanzioni a Mosca se non accetta la tregua di 30 giorni". Cremlino: "Prima stop armi all'Ucraina" - Il Fatto Quotidiano
    I volenterosi in visita da Zelensky: i leader chiedono a Putin un cessate il fuoco di 30 giorni e minacciano ritorsioni. Dura la replica di Mosca
    Perché non ci parlano di tutti i morti ucraini di questa guerra?


    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/10/ucraina-macron-starmer-merz-sanzioni-russia-tregua/7982551/

    Vi invito a guardare questo video da brividi: https://www.scenario.press/posts/76498 Come fanno a sostenere ancora Zelensky? I cittadini europei devono sapere!
    Sono rimasti in tre: tre somari e tre briganti. Solo tre!!! Costoro pensano ancora di imporre sanzioni alla Russia, fanno finta di non sapere che Kiev la guerra l'ha persa su tutti i fronti. Macron, Starmer e Merz a Kiev: "Sanzioni a Mosca se non accetta la tregua di 30 giorni". Cremlino: "Prima stop armi all'Ucraina" - Il Fatto Quotidiano I volenterosi in visita da Zelensky: i leader chiedono a Putin un cessate il fuoco di 30 giorni e minacciano ritorsioni. Dura la replica di Mosca Perché non ci parlano di tutti i morti ucraini di questa guerra? https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/10/ucraina-macron-starmer-merz-sanzioni-russia-tregua/7982551/ Vi invito a guardare questo video da brividi: https://www.scenario.press/posts/76498 Come fanno a sostenere ancora Zelensky? I cittadini europei devono sapere!
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    Macron, Starmer e Merz a Kiev: "Sanzioni a Mosca se non accetta la tregua di 30 giorni". Cremlino: "Prima stop armi all'Ucraina" - Il Fatto Quotidiano
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  • ULTIMA ORA: L'UE blocca il volo di Fico per Mosca!

    Polonia e Lituania hanno vietato all'aereo del Primo Ministro slovacco Robert Fico di sorvolare il loro spazio aereo per partecipare al Giorno della Vittoria in Russia.

    "Esilarante", ha detto. "Immaginate a che punto sono ora le relazioni internazionali".

    Fico ha ancora intenzione di andarci.

    https://europeanconservative.com/articles/news-corner/eu-states-close-airspace-to-fico-vucic-en-route-to-moscow/
    ULTIMA ORA: L'UE blocca il volo di Fico per Mosca! Polonia e Lituania hanno vietato all'aereo del Primo Ministro slovacco Robert Fico di sorvolare il loro spazio aereo per partecipare al Giorno della Vittoria in Russia. "Esilarante", ha detto. "Immaginate a che punto sono ora le relazioni internazionali". Fico ha ancora intenzione di andarci. https://europeanconservative.com/articles/news-corner/eu-states-close-airspace-to-fico-vucic-en-route-to-moscow/
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