• Se la proposta fosse vera, risolverebbe tutto. Vediamo come reagiranno ma sono un sacco di soldi!
    La proposta di Trump: “30 miliardi di dollari all'Iran per far tornare Teheran a negoziare sul nucleare”
    È quanto riferisce la Cnn, in esclusiva
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/27/iran-proposta-trump-miliardi-dollar-tornare-negoziare-nucleare-news/8041614/
    Se la proposta fosse vera, risolverebbe tutto. Vediamo come reagiranno ma sono un sacco di soldi! La proposta di Trump: “30 miliardi di dollari all'Iran per far tornare Teheran a negoziare sul nucleare” È quanto riferisce la Cnn, in esclusiva https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/27/iran-proposta-trump-miliardi-dollar-tornare-negoziare-nucleare-news/8041614/
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  • Si possono già distinguere almeno due fasi in questa "guerra a distanza".
    1) L'iperesaltazione israeliana del primo giorno per il lancio dell'operazione "Rising Lion", con Netanyahu che, al secondo giorno, annuncia il pieno dominio sui cieli di Teheran.
    2) La reazione iraniana con l'esaltazione israeliana che va a scemare, fino al tradizionale gioco della "carta della vittima" da parte dello stesso Netanyahu per forzare l'intervento diretto (sul piano logistico è già un dato di fatto) USA contro l'Iran. Curioso, in questo senso, anche il fatto che lo stesso governo israeliano sia passato dal "non pubblicate foto e video dell'impatto dei missili iraniani" (per non ferire il morale della popolazione) al "pubblicate qualsiasi cosa" (strategia seguita, ovviamente, anche dai nostri mezzi di informazione), compreso lo scontro a muso duro tra Ben Gvir (quello che vuole la pulizia etnica a Gaza) ed il capo del Mossad. Con Ben Gvir che si lamenta perché, probabilmente, la guerra all'Iran ruba risorse al suo piano di sterminio (oltre 250 milioni di dollari al giorno, e consideriamo che solo nell'ultimo anno dell'amministrazione Biden Israele si è preso 20 miliardi di dollari dagli Stati Uniti; mentre, tradizionalmente, tale aiuto si è sempre aggirato intorno ai 5/6 miliardi annui, donazioni private compresse; e magari ricordiamo pure che Israele è l'unico Stato che non deve rendere conto a Washington su come investe i soldi ricevuti).
    Ad ogni modo, quello di spendere tutto al primo colpo è una tradizione conclamata nella dottrina militare israeliana, talvolta coronata da successo (1967), altre volte no (2006). Ed anche in questo caso i risultati sul terreno sono abbastanza deludenti (fatta eccezione per l'uccisione di alti ufficiali dei pasdaran e scienziati iraniani, sempre che l'uccisione di civili possa essere considerato come successo militare). Il programma nucleare iraniano è scalfito solo in parte e le capacità di risposta di Tehran sono quasi intatte.
    Se il conflitto dovesse prolungarsi, la posizione di Tel Aviv potrebbe ulteriormente compromettersi. Se gli USA intervengono direttamente bisognerà valutare in che modo lo faranno. I dubbi di Trump, infatti, sono determinati dal rischio di non ottenere una reale vittoria spendibile sul piano della propaganda interna agli USA e all'Occidente più in generale. Russia e Cina difficilmente consentiranno un comunque assai difficile "cambio di regime" e gli USA potrebbero rischiare una inutile "vittoria di Pirro" con un'azione che avrebbe quasi esclusivamente un valore simbolico (gli iraniani, probabilmente, stanno già procedendo ad evacuazione e smantellamento degli eventuali obiettivi).
    Dunque, senza la sicurezza del cambio di regime gli USA non agiranno, o lo faranno in modo parziale.
    In conclusione, ed in riferimento alla Cina, è curioso il fatto che l'attacco israeliano sia arrivato a pochi giorni dall'inaugurazione della ferrovia Pechino-Tehran, ramo fondamentale della Nuova Via della Seta: segno inequivocabile del fatto che (a prescindere dalle dichiarazioni di facciata), questo "nuovo" conflitto ha ragioni ben più ampie di quanto si possa pensare.

    Daniele Perra
    Si possono già distinguere almeno due fasi in questa "guerra a distanza". 1) L'iperesaltazione israeliana del primo giorno per il lancio dell'operazione "Rising Lion", con Netanyahu che, al secondo giorno, annuncia il pieno dominio sui cieli di Teheran. 2) La reazione iraniana con l'esaltazione israeliana che va a scemare, fino al tradizionale gioco della "carta della vittima" da parte dello stesso Netanyahu per forzare l'intervento diretto (sul piano logistico è già un dato di fatto) USA contro l'Iran. Curioso, in questo senso, anche il fatto che lo stesso governo israeliano sia passato dal "non pubblicate foto e video dell'impatto dei missili iraniani" (per non ferire il morale della popolazione) al "pubblicate qualsiasi cosa" (strategia seguita, ovviamente, anche dai nostri mezzi di informazione), compreso lo scontro a muso duro tra Ben Gvir (quello che vuole la pulizia etnica a Gaza) ed il capo del Mossad. Con Ben Gvir che si lamenta perché, probabilmente, la guerra all'Iran ruba risorse al suo piano di sterminio (oltre 250 milioni di dollari al giorno, e consideriamo che solo nell'ultimo anno dell'amministrazione Biden Israele si è preso 20 miliardi di dollari dagli Stati Uniti; mentre, tradizionalmente, tale aiuto si è sempre aggirato intorno ai 5/6 miliardi annui, donazioni private compresse; e magari ricordiamo pure che Israele è l'unico Stato che non deve rendere conto a Washington su come investe i soldi ricevuti). Ad ogni modo, quello di spendere tutto al primo colpo è una tradizione conclamata nella dottrina militare israeliana, talvolta coronata da successo (1967), altre volte no (2006). Ed anche in questo caso i risultati sul terreno sono abbastanza deludenti (fatta eccezione per l'uccisione di alti ufficiali dei pasdaran e scienziati iraniani, sempre che l'uccisione di civili possa essere considerato come successo militare). Il programma nucleare iraniano è scalfito solo in parte e le capacità di risposta di Tehran sono quasi intatte. Se il conflitto dovesse prolungarsi, la posizione di Tel Aviv potrebbe ulteriormente compromettersi. Se gli USA intervengono direttamente bisognerà valutare in che modo lo faranno. I dubbi di Trump, infatti, sono determinati dal rischio di non ottenere una reale vittoria spendibile sul piano della propaganda interna agli USA e all'Occidente più in generale. Russia e Cina difficilmente consentiranno un comunque assai difficile "cambio di regime" e gli USA potrebbero rischiare una inutile "vittoria di Pirro" con un'azione che avrebbe quasi esclusivamente un valore simbolico (gli iraniani, probabilmente, stanno già procedendo ad evacuazione e smantellamento degli eventuali obiettivi). Dunque, senza la sicurezza del cambio di regime gli USA non agiranno, o lo faranno in modo parziale. In conclusione, ed in riferimento alla Cina, è curioso il fatto che l'attacco israeliano sia arrivato a pochi giorni dall'inaugurazione della ferrovia Pechino-Tehran, ramo fondamentale della Nuova Via della Seta: segno inequivocabile del fatto che (a prescindere dalle dichiarazioni di facciata), questo "nuovo" conflitto ha ragioni ben più ampie di quanto si possa pensare. Daniele Perra
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  • SALVA LA DATA
    Lunedì 23 giugno – Ore 19:00
    Su IGNIS Tv

    Una testimonianza potente. Una voce fuori dal coro. Una verità da ascoltare.
    In diretta con noi Paola Fara, autrice del libro che sta facendo riflettere l’Italia:
    **“Gocce dello stesso mare. In cammino con i danneggiati del vaccino anti Covid-19”.

    Un’intervista da non perdere, per chi ha a cuore la verità, la giustizia e il coraggio di chi, nel silenzio generale, ha subito – e continua a subire – le conseguenze di scelte imposte in nome dell’emergenza.

    Storie vere di dolore e invisibilità.
    Un viaggio umano tra coscienze dimenticate.
    Una riflessione profonda sui diritti sospesi, sulle parole mai dette e su una memoria collettiva da ricostruire.

    Condividi, partecipa, ascolta.
    Perché solo dando voce a chi non ce l’ha, possiamo davvero voltare pagina.

    Lunedì 23 giugno alle 19:00 – solo su IGNIS Tv
    #GocceDelloStessoMare #PaolaFara #IGNISTv #VeritàEDiritti #PostCovid #DanneggiatiDaVaccino #LibertàDiAscoltare #IntervistaEsclusiva #VeritàScomode

    https://www.youtube.com/live/6yQ78nMVnqg?si=2kfpWhZZknHz6b6H
    SALVA LA DATA 🚨 📺 Lunedì 23 giugno – Ore 19:00 🕖 Su IGNIS Tv 🎤 Una testimonianza potente. Una voce fuori dal coro. Una verità da ascoltare. In diretta con noi Paola Fara, autrice del libro che sta facendo riflettere l’Italia: 📘 **“Gocce dello stesso mare. In cammino con i danneggiati del vaccino anti Covid-19”. Un’intervista da non perdere, per chi ha a cuore la verità, la giustizia e il coraggio di chi, nel silenzio generale, ha subito – e continua a subire – le conseguenze di scelte imposte in nome dell’emergenza. 💔 Storie vere di dolore e invisibilità. 🧭 Un viaggio umano tra coscienze dimenticate. ⚖️ Una riflessione profonda sui diritti sospesi, sulle parole mai dette e su una memoria collettiva da ricostruire. 👉 Condividi, partecipa, ascolta. Perché solo dando voce a chi non ce l’ha, possiamo davvero voltare pagina. 📲 Lunedì 23 giugno alle 19:00 – solo su IGNIS Tv #GocceDelloStessoMare #PaolaFara #IGNISTv #VeritàEDiritti #PostCovid #DanneggiatiDaVaccino #LibertàDiAscoltare #IntervistaEsclusiva #VeritàScomode https://www.youtube.com/live/6yQ78nMVnqg?si=2kfpWhZZknHz6b6H
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  • Dal mare della Sardegna al lago di Como, la villa firmata da Jean Claude Lesuisse è come una scultura
    L’architetto belga-francese, progettista delle più belle dimore in Costa Smeralda, ha firmato questa villa esclusiva sulle colline tra Como e Lecco, che ora è in vendita
    https://www.ad-italia.it/article/villa-scultura-jean-claude-lesuisse-lago-como-lecco-vendita/
    Dal mare della Sardegna al lago di Como, la villa firmata da Jean Claude Lesuisse è come una scultura L’architetto belga-francese, progettista delle più belle dimore in Costa Smeralda, ha firmato questa villa esclusiva sulle colline tra Como e Lecco, che ora è in vendita https://www.ad-italia.it/article/villa-scultura-jean-claude-lesuisse-lago-como-lecco-vendita/
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    Dal mare della Sardegna al lago di Como, la villa firmata da Jean Claude Lesuisse è come una scultura
    L’architetto belga-francese, progettista delle più belle dimore in Costa Smeralda, ha firmato questa villa esclusiva sulle colline tra Como e Lecco, che ora è in vendita.
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  • Denunciata la Von der Leyen dopo le rivelazioni dei #pfizerpapers. I vaccini non erano “sicuri ed efficaci”. E tutti sapevano!
    Con @mariannacan_ la nostra Esclusiva per #fuoridalcoro

    Von der Leyen denounced after the revelations of the #pfizerpapers. The vaccines were not "safe and effective". And everyone knew!
    With @mariannacan_ our Exclusive for #fuoridalcoro

    Source: https://x.com/RaffaellaRegoli/status/1927409465751408779?t=Ej0hcvWvcsJ_Md8zBzrb9w&s=19
    🚨Denunciata la Von der Leyen dopo le rivelazioni dei #pfizerpapers. I vaccini non erano “sicuri ed efficaci”. E tutti sapevano! Con @mariannacan_ la nostra Esclusiva per #fuoridalcoro 🚨Von der Leyen denounced after the revelations of the #pfizerpapers. The vaccines were not "safe and effective". And everyone knew! With @mariannacan_ our Exclusive for #fuoridalcoro Source: https://x.com/RaffaellaRegoli/status/1927409465751408779?t=Ej0hcvWvcsJ_Md8zBzrb9w&s=19
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  • Lettera* di una signora di 96 anni alla sua banca

    «Alla cortese attenzione del Direttore

    Desidero ringraziarvi di cuore per aver rifiutato il pagamento del mio assegno al mio idraulico, lo scorso mese.

    Secondo le mie stime, la somma sul conto è arrivata circa tre nanosecondi dopo che lui ha presentato l’assegno allo sportello. Capisco, tuttavia, che questo lasso di tempo vi sia risultato inaccettabile, soprattutto considerando che il trasferimento mensile dal mio conto di risparmio – attivo da appena trentun anni – non fosse stato ancora registrato.

    Devo ammettere che la vostra prontezza nel cogliere quell’attimo di vuoto sul mio saldo è stata ammirevole, così come lo è stata l’energia con cui mi avete addebitato 30 euro di penale per l’accaduto. Grazie! Mi avete aperto gli occhi su quanto poco attenta sia stata nella gestione delle mie finanze.

    Riflettendoci, mi sono accorta di come, negli anni, io abbia sempre risposto alle vostre lettere, alle telefonate, persino agli SMS. Voi invece, avete deciso di farmi parlare solo con robot, messaggi registrati e tasti da premere a caso… una vera dimostrazione di calore umano.
    Così ho pensato: perché non adeguarmi anche io al vostro stile di comunicazione impersonale?

    Da oggi in poi, i miei pagamenti mensili (mutuo, utenze e prestiti) non saranno più automatici, bensì inviati tramite assegni cartacei, indirizzati esclusivamente a un dipendente in carne e ossa che voi dovrete nominare e comunicarmi per iscritto.

    Naturalmente, la busta sarà contrassegnata come riservata e personale, e qualsiasi apertura da parte di soggetti non autorizzati verrà considerata violazione di corrispondenza, ai sensi della legge postale.

    Allego inoltre un modulo conoscitivo di 8 pagine da restituire debitamente compilato, in modo da conoscere il vostro dipendente quanto voi avete imparato a conoscere me. Sono richiesti dati personali, situazione patrimoniale, stato di salute certificato da un notaio, e un’autocertificazione sui livelli di stress causati da clienti ottantenni (e oltre).

    In seguito, fornirò al vostro incaricato un PIN personale di 28 cifre, che dovrà comunicare ogni volta che interagisce con me. Scusatemi se è lungo, ma l’ho elaborato ispirandomi al numero esatto di tasti che mi tocca premere per ascoltare il saldo del mio conto tramite il vostro servizio telefonico automatico.

    E ora, per pareggiare i conti, anche voi dovrete affrontare il mio nuovo sistema telefonico:

    Premi 1: Per prendere appuntamento con me.
    Premi 2: Per sapere se l’assegno è stato spedito.
    Premi 3: Per essere trasferiti in salotto (se ci sono).
    Premi 4: Per essere trasferiti in camera da letto (se sto dormendo).
    Premi 5: Per essere trasferiti in bagno (se sono… occupata).
    Premi 6: Per parlare con me sul cellulare (ma solo se rispondo).
    Premi 7: Per lasciare un messaggio criptato sul mio computer (la password verrà inviata separatamente, solo al mio contatto di fiducia).
    Premi 8: Per ascoltare di nuovo il menu. E pentirvi di aver chiamato.

    Tutte le chiamate per reclami o richieste generiche verranno messe in attesa indefinita e gestite da un sistema automatico a pagamento. Sì, avete letto bene: a pagamento.

    L’attivazione del mio servizio di risposta prevede una tassa fissa di 50 euro, che vi chiedo gentilmente di accreditarmi ogni volta che cercate di contattarmi.
    Con stima.

    Una (non più tanto paziente) cliente di 96 anni.»

    [* Fosse pure inventata, è simpatica]
    Lettera* di una signora di 96 anni alla sua banca 😂 «Alla cortese attenzione del Direttore Desidero ringraziarvi di cuore per aver rifiutato il pagamento del mio assegno al mio idraulico, lo scorso mese. Secondo le mie stime, la somma sul conto è arrivata circa tre nanosecondi dopo che lui ha presentato l’assegno allo sportello. Capisco, tuttavia, che questo lasso di tempo vi sia risultato inaccettabile, soprattutto considerando che il trasferimento mensile dal mio conto di risparmio – attivo da appena trentun anni – non fosse stato ancora registrato. Devo ammettere che la vostra prontezza nel cogliere quell’attimo di vuoto sul mio saldo è stata ammirevole, così come lo è stata l’energia con cui mi avete addebitato 30 euro di penale per l’accaduto. Grazie! Mi avete aperto gli occhi su quanto poco attenta sia stata nella gestione delle mie finanze. Riflettendoci, mi sono accorta di come, negli anni, io abbia sempre risposto alle vostre lettere, alle telefonate, persino agli SMS. Voi invece, avete deciso di farmi parlare solo con robot, messaggi registrati e tasti da premere a caso… una vera dimostrazione di calore umano. Così ho pensato: perché non adeguarmi anche io al vostro stile di comunicazione impersonale? Da oggi in poi, i miei pagamenti mensili (mutuo, utenze e prestiti) non saranno più automatici, bensì inviati tramite assegni cartacei, indirizzati esclusivamente a un dipendente in carne e ossa che voi dovrete nominare e comunicarmi per iscritto. Naturalmente, la busta sarà contrassegnata come riservata e personale, e qualsiasi apertura da parte di soggetti non autorizzati verrà considerata violazione di corrispondenza, ai sensi della legge postale. Allego inoltre un modulo conoscitivo di 8 pagine da restituire debitamente compilato, in modo da conoscere il vostro dipendente quanto voi avete imparato a conoscere me. Sono richiesti dati personali, situazione patrimoniale, stato di salute certificato da un notaio, e un’autocertificazione sui livelli di stress causati da clienti ottantenni (e oltre). In seguito, fornirò al vostro incaricato un PIN personale di 28 cifre, che dovrà comunicare ogni volta che interagisce con me. Scusatemi se è lungo, ma l’ho elaborato ispirandomi al numero esatto di tasti che mi tocca premere per ascoltare il saldo del mio conto tramite il vostro servizio telefonico automatico. E ora, per pareggiare i conti, anche voi dovrete affrontare il mio nuovo sistema telefonico: Premi 1: Per prendere appuntamento con me. Premi 2: Per sapere se l’assegno è stato spedito. Premi 3: Per essere trasferiti in salotto (se ci sono). Premi 4: Per essere trasferiti in camera da letto (se sto dormendo). Premi 5: Per essere trasferiti in bagno (se sono… occupata). Premi 6: Per parlare con me sul cellulare (ma solo se rispondo). Premi 7: Per lasciare un messaggio criptato sul mio computer (la password verrà inviata separatamente, solo al mio contatto di fiducia). Premi 8: Per ascoltare di nuovo il menu. E pentirvi di aver chiamato. Tutte le chiamate per reclami o richieste generiche verranno messe in attesa indefinita e gestite da un sistema automatico a pagamento. Sì, avete letto bene: a pagamento. L’attivazione del mio servizio di risposta prevede una tassa fissa di 50 euro, che vi chiedo gentilmente di accreditarmi ogni volta che cercate di contattarmi. Con stima. Una (non più tanto paziente) cliente di 96 anni.» [* Fosse pure inventata, è simpatica]
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  • DAI TACCHI ALLA SEDIA A ROTELLE DOPO IL 2021: "DICEVANO CHE ERA TUTTA UNA MIA QUESTIONE MENTALE".
    Si fa fatica a capire che non è strumentalizzazione del dolore, è portare alla luce qualcuno che viene costantemente lasciato all'ombra dell'attenzione mediatica.
    Dal 2021 il tema degli #effettiavversi è un tabù che resta insopportabile ai più e allo stesso tempo rimane una necessità impellente di divulgare la propria storia: quella di qualcuno a cui era stato consigliato un trattamento che poi ha portato a nefaste conseguenze senza che nessuno se ne assumesse la responsabilità.

    La storia di Elisa

    Polarizzare il dibattito diventa la parola d'ordine quando non si può lasciare la libertà di scegliere. Elisa Napolitano non si sente come se avesse scelto liberamente di fare il vaccino che - non - l'avrebbe protetta dal Covid. Questo perché all'epoca in cui scoprì di non aver sviluppato anticorpi dalla malattia naturale (e neppure dalla prima dose) le è stato consigliato di ricorrere a più dosi booster.
    "E' questo quello che mi ha fatto molto arrabbiare: oggi la stessa soluzione viene sconsigliata alle persone con malattie autoimmuni come la mia, perché può scatenare una nuova reazione autoimmune".

    Era tutto qua il surreale dibattito dell'epoca covid: non negare, divulgare i numeri per come erano, assumersi la responsabilità per quelli che loro dicevano essere "fisiologici" effetti avversi.
    Come è finita lo sappiamo: archiviazioni a gogo e tutti che alzano le mani, ma nel frattempo Elisa deve continuare a vivere, benché in sedia a rotelle. "Il mio sistema da quel momento è andato in tilt, è arrivata questa febbre che non andava via e non avevo risposte nonostante i numerosi esami".

    "La febbre non passò più"

    Ovviamente non è arrivata nemmeno la protezione dal covid: "Un mese dopo aver fatto la prima dose l'ho ripreso e l'ha ripreso tutta la mia famiglia, tutti vaccinati", figli inclusi, "poi ho studiato che gli anticorpi naturali mi avrebbero protetto, ma solo in seguito. Fino ad allora sapevo che per la macchina si va dal meccanico e per la salute dal medico, come tutte le persone comuni".
    Di chiarezza non c'è traccia, anche perché nelle considerazioni medico-legali ottenute su sua richiesta, il medico scrive che "attualmente i dati della letteratura scientifica non sono sufficienti a stabilire un nesso causale specifico, per quanto precede nel caso in esame, risulta soddisfatto esclusivamente il criterio cronologico, quindi si ritiene di esprimere parere non favorevole alla concessione del beneficio richiesto", cioè il rimborso per danni.

    "Ma non bisogna arrendersi mai": Elisa lo dice guardando le foto delle sue torte, che ora è troppo faticoso realizzare.
    Nel video l'intervista di Fabio Duranti.

    https://youtu.be/J9xXCdTqnF0?si=DzVME5ZW-G-6YkHW
    DAI TACCHI ALLA SEDIA A ROTELLE DOPO IL 2021: "DICEVANO CHE ERA TUTTA UNA MIA QUESTIONE MENTALE". Si fa fatica a capire che non è strumentalizzazione del dolore, è portare alla luce qualcuno che viene costantemente lasciato all'ombra dell'attenzione mediatica. Dal 2021 il tema degli #effettiavversi è un tabù che resta insopportabile ai più e allo stesso tempo rimane una necessità impellente di divulgare la propria storia: quella di qualcuno a cui era stato consigliato un trattamento che poi ha portato a nefaste conseguenze senza che nessuno se ne assumesse la responsabilità. La storia di Elisa Polarizzare il dibattito diventa la parola d'ordine quando non si può lasciare la libertà di scegliere. Elisa Napolitano non si sente come se avesse scelto liberamente di fare il vaccino che - non - l'avrebbe protetta dal Covid. Questo perché all'epoca in cui scoprì di non aver sviluppato anticorpi dalla malattia naturale (e neppure dalla prima dose) le è stato consigliato di ricorrere a più dosi booster. "E' questo quello che mi ha fatto molto arrabbiare: oggi la stessa soluzione viene sconsigliata alle persone con malattie autoimmuni come la mia, perché può scatenare una nuova reazione autoimmune". Era tutto qua il surreale dibattito dell'epoca covid: non negare, divulgare i numeri per come erano, assumersi la responsabilità per quelli che loro dicevano essere "fisiologici" effetti avversi. Come è finita lo sappiamo: archiviazioni a gogo e tutti che alzano le mani, ma nel frattempo Elisa deve continuare a vivere, benché in sedia a rotelle. "Il mio sistema da quel momento è andato in tilt, è arrivata questa febbre che non andava via e non avevo risposte nonostante i numerosi esami". "La febbre non passò più" Ovviamente non è arrivata nemmeno la protezione dal covid: "Un mese dopo aver fatto la prima dose l'ho ripreso e l'ha ripreso tutta la mia famiglia, tutti vaccinati", figli inclusi, "poi ho studiato che gli anticorpi naturali mi avrebbero protetto, ma solo in seguito. Fino ad allora sapevo che per la macchina si va dal meccanico e per la salute dal medico, come tutte le persone comuni". Di chiarezza non c'è traccia, anche perché nelle considerazioni medico-legali ottenute su sua richiesta, il medico scrive che "attualmente i dati della letteratura scientifica non sono sufficienti a stabilire un nesso causale specifico, per quanto precede nel caso in esame, risulta soddisfatto esclusivamente il criterio cronologico, quindi si ritiene di esprimere parere non favorevole alla concessione del beneficio richiesto", cioè il rimborso per danni. "Ma non bisogna arrendersi mai": Elisa lo dice guardando le foto delle sue torte, che ora è troppo faticoso realizzare. Nel video l'intervista di Fabio Duranti. https://youtu.be/J9xXCdTqnF0?si=DzVME5ZW-G-6YkHW
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  • ⏺RFK JR : L'industria fa soldi per tenerci malati"

    Risvegliarsi significa rendersi conto che l'intero sistema è progettato per mantenerci malati e stupidi.

    DOPPIAGGIO ITALIANO IN ESCLUSIVA BY LVOGRUPPO.COM
    ⏺RFK JR : L'industria fa soldi per tenerci malati" ✅Risvegliarsi significa rendersi conto che l'intero sistema è progettato per mantenerci malati e stupidi. ⚠️DOPPIAGGIO ITALIANO IN ESCLUSIVA BY LVOGRUPPO.COM
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  • L'epidemiologo Nicolas Hulscher spiega la sindrome nota come "Arresto cardiaco indotto dal vaccino COVID-19".

    Epidemiologist Nicolas Hulscher explains the syndrome known as “COVID-19 Vaccine-Induced Cardiac Arrest.”

    IN ESCLUSIVA TRADOTTO INTERAMENTE IN  ITALIANO
    L'epidemiologo Nicolas Hulscher spiega la sindrome nota come "Arresto cardiaco indotto dal vaccino COVID-19". Epidemiologist Nicolas Hulscher explains the syndrome known as “COVID-19 Vaccine-Induced Cardiac Arrest.” IN ESCLUSIVA TRADOTTO INTERAMENTE IN  ITALIANO
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  • MEGA SCOOP

    Avvocato invia al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Presidente del Parlamento italiano, ai cittadini italiani e alle istituzioni europee e internazionali competenti una DENUNCIA che ha per Oggetto: Grave violazione dei principi fondativi dell’Unione Europea – Richiesta di uscita immediata dell’Italia dall’UE ai sensi della clausola di recesso (art. 50 TUE).

    Il Parlamento europeo ha approvato, il 2 aprile 2025, la risoluzione P10_TA(2025)0058, che tratta l’attuazione della politica di sicurezza e difesa comune.

    Motivazioni della contestazione:

    1) Violazione dell’art. 11 della Costituzione italiana: l’Italia ripudia la guerra e rifiuta la militarizzazione della società.

    2) Violazione dell’art. 4.2 del Trattato sull’Unione Europea: la difesa nazionale è competenza esclusiva degli Stati, non può essere influenzata o indirizzata da Bruxelles.

    3) Tradimento dello spirito originario dell’Unione Europea: nata per la pace, oggi si orienta verso il riarmo e la preparazione militare.

    4) Manipolazione dell’educazione pubblica: è pericoloso formare “cittadini soldato” invece di cittadini consapevoli, democratici e pacifici.

    AZIONI EFFETTUATE:

    1) Depositato ricorso formale contro l’art. 164. 2) Attivata la procedura di petizione al Parlamento europeo.

    PROSSIME AZIONI:

    1) Esposto politico contro i parlamentari europei italiani che hanno votato a favore della risoluzione.

    2) In preparazione azione alla Corte di Giustizia UE e alla Corte EDU.

    3) Attivazione della procedura ex art. 50 TUE per recesso dall’Unione Europea, in caso di persistente incompatibilità tra le politiche UE e la Costituzione italiana.

    👇🏻👇🏻👇🏻

    https://x.com/itsmeback_/status/1911685761939788184?t=p4Zo7Uj2hhY9lJ0FFyffLQ&s=19
    MEGA SCOOP 💣💥 Avvocato invia al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Presidente del Parlamento italiano, ai cittadini italiani e alle istituzioni europee e internazionali competenti una DENUNCIA che ha per Oggetto: Grave violazione dei principi fondativi dell’Unione Europea – Richiesta di uscita immediata dell’Italia dall’UE ai sensi della clausola di recesso (art. 50 TUE). Il Parlamento europeo ha approvato, il 2 aprile 2025, la risoluzione P10_TA(2025)0058, che tratta l’attuazione della politica di sicurezza e difesa comune. Motivazioni della contestazione: 1) Violazione dell’art. 11 della Costituzione italiana: l’Italia ripudia la guerra e rifiuta la militarizzazione della società. 2) Violazione dell’art. 4.2 del Trattato sull’Unione Europea: la difesa nazionale è competenza esclusiva degli Stati, non può essere influenzata o indirizzata da Bruxelles. 3) Tradimento dello spirito originario dell’Unione Europea: nata per la pace, oggi si orienta verso il riarmo e la preparazione militare. 4) Manipolazione dell’educazione pubblica: è pericoloso formare “cittadini soldato” invece di cittadini consapevoli, democratici e pacifici. AZIONI EFFETTUATE: 1) Depositato ricorso formale contro l’art. 164. 2) Attivata la procedura di petizione al Parlamento europeo. PROSSIME AZIONI: 1) Esposto politico contro i parlamentari europei italiani che hanno votato a favore della risoluzione. 2) In preparazione azione alla Corte di Giustizia UE e alla Corte EDU. 3) Attivazione della procedura ex art. 50 TUE per recesso dall’Unione Europea, in caso di persistente incompatibilità tra le politiche UE e la Costituzione italiana. 👇🏻👇🏻👇🏻 https://x.com/itsmeback_/status/1911685761939788184?t=p4Zo7Uj2hhY9lJ0FFyffLQ&s=19
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