• Non ce la si fa. Ci sono due categorie di persone che vivono nell'ansia più totale continuando a chiedere del decreto Ucraina nonostante fior di comunicati stampa e interviste.

    Prima categoria: sono quelli del PD, giornalisti inclusi, che sperano nelle crisi di governo per le divergenze sulla politica estera (ansiosi peraltro di governare con il M5S da cui TUTTO li divide in politica estera).

    Seconda categoria: sono i GONZI che ancora ascoltano ciò che quelli della prima categoria fanno scrivere sui giornali nel vano tentativo di mettere zizzania.

    La questione è semplicissima e raccontata mille volte:

    PERSONALMENTE -> ho detto l'anno scorso che quel decreto sarebbe stato l'ultimo che avrei votato. Ultimo significa ultimo.

    COME PARTITO -> ho detto che se il decreto non fosse cambiato non l'avremmo votato e che ci sarebbe dovuta essere una chiara discontinuità per tenere conto del processo di pace in corso.
    A domanda di chiarire cosa avrebbe potuto essere una sufficiente discontinuità ho detto che non ci saremmo accontentati di modifiche puramente formali ma che avrebbe dovuto essere chiaramente esplicitata la prevalenza di strumenti orientati alla protezione della popolazione civile, quindi materiale logistico, sanitario, di scudo da minacce aeree e simili.

    Mettetevi tranquilli che i governi cadono solo se qualcuno in maggioranza vuole farli cadere e vanno fatti cadere solo se c'è immediatamente disponibile una soluzione migliore. Dato che le alternative sono Giuseppi Schlein Renzi e Fratoianni, mi pare evidente che nessuno ha alcuna intenzione di far cadere alcunché. Una volta chiarite quali sono le reciproche linee rosse non è interesse di nessuno attraversarle.

    Source: https://x.com/borghi_claudio/status/2005306649314034001?t=9uRxcIaSNBv0aCFOUjpXsQ&s=19
    Non ce la si fa. Ci sono due categorie di persone che vivono nell'ansia più totale continuando a chiedere del decreto Ucraina nonostante fior di comunicati stampa e interviste. Prima categoria: sono quelli del PD, giornalisti inclusi, che sperano nelle crisi di governo per le divergenze sulla politica estera (ansiosi peraltro di governare con il M5S da cui TUTTO li divide in politica estera). Seconda categoria: sono i GONZI che ancora ascoltano ciò che quelli della prima categoria fanno scrivere sui giornali nel vano tentativo di mettere zizzania. La questione è semplicissima e raccontata mille volte: PERSONALMENTE -> ho detto l'anno scorso che quel decreto sarebbe stato l'ultimo che avrei votato. Ultimo significa ultimo. COME PARTITO -> ho detto che se il decreto non fosse cambiato non l'avremmo votato e che ci sarebbe dovuta essere una chiara discontinuità per tenere conto del processo di pace in corso. A domanda di chiarire cosa avrebbe potuto essere una sufficiente discontinuità ho detto che non ci saremmo accontentati di modifiche puramente formali ma che avrebbe dovuto essere chiaramente esplicitata la prevalenza di strumenti orientati alla protezione della popolazione civile, quindi materiale logistico, sanitario, di scudo da minacce aeree e simili. Mettetevi tranquilli che i governi cadono solo se qualcuno in maggioranza vuole farli cadere e vanno fatti cadere solo se c'è immediatamente disponibile una soluzione migliore. Dato che le alternative sono Giuseppi Schlein Renzi e Fratoianni, mi pare evidente che nessuno ha alcuna intenzione di far cadere alcunché. Una volta chiarite quali sono le reciproche linee rosse non è interesse di nessuno attraversarle. Source: https://x.com/borghi_claudio/status/2005306649314034001?t=9uRxcIaSNBv0aCFOUjpXsQ&s=19
    0 Comments 0 Shares 257 Views
  • A midlife crisis is real, especially for men who often struggle to express their emotions. Between ages 35–44, feelings of anxiety, disappointment, and lost confidence can intensify, leading to a sharp dip in happiness around 45. This article explains the signs and causes of a midlife crisis in men, how it impacts relationships, and the best ways to navigate it.
    Read More Here-: https://shorturl.at/YuLCC
    A midlife crisis is real, especially for men who often struggle to express their emotions. Between ages 35–44, feelings of anxiety, disappointment, and lost confidence can intensify, leading to a sharp dip in happiness around 45. This article explains the signs and causes of a midlife crisis in men, how it impacts relationships, and the best ways to navigate it. Read More Here-: https://shorturl.at/YuLCC
    0 Comments 0 Shares 250 Views
  • Environment News Today: Human Stories After the Shaking — Japan’s Journey of Recovery and Community Strength
    Environment News Today explores the emotional and social impact of Japan’s powerful 7.5-magnitude quake and the megaquake advisory that followed. This piece captures the experiences of families who fled coastal towns, the dedication of emergency workers, and the unity shown in crowded shelters. It reflects on how sudden disaster alerts disrupt everyday life, pushing communities to rely on preparedness, courage, and cooperation. Through these stories, we see how resilience grows even in moments of fear, reminding the world that environmental emergencies are not just events — they are human challenges that demand awareness, readiness, and collective strength
    Trump Claims “Ended Wars” & Punjab Assembly Bans Imran Khan! Global Political Update
    Former U.S. President Donald Trump claims he has “ended eight wars,” but experts argue the conflicts he cites are far from solved. From Armenia–Azerbaijan to Israel–Hamas and Iran tensions, several regions have seen renewed violence despite U.S. involvement. Critics ask: has Trump truly created peace—or simply declared it?
    Meanwhile, Pakistan’s political crisis deepens as the Punjab Assembly passes a resolution to ban Imran Khan and PTI, accusing them of “anti-state activities.” The military, government, and opposition are locked in a growing confrontation as national security concerns rise
    https://youtu.be/BTZ5SZICXuI?si=kVcYlTZsrYLQY_KF

    Environment News Today: Human Stories After the Shaking — Japan’s Journey of Recovery and Community Strength Environment News Today explores the emotional and social impact of Japan’s powerful 7.5-magnitude quake and the megaquake advisory that followed. This piece captures the experiences of families who fled coastal towns, the dedication of emergency workers, and the unity shown in crowded shelters. It reflects on how sudden disaster alerts disrupt everyday life, pushing communities to rely on preparedness, courage, and cooperation. Through these stories, we see how resilience grows even in moments of fear, reminding the world that environmental emergencies are not just events — they are human challenges that demand awareness, readiness, and collective strength Trump Claims “Ended Wars” & Punjab Assembly Bans Imran Khan! Global Political Update Former U.S. President Donald Trump claims he has “ended eight wars,” but experts argue the conflicts he cites are far from solved. From Armenia–Azerbaijan to Israel–Hamas and Iran tensions, several regions have seen renewed violence despite U.S. involvement. Critics ask: has Trump truly created peace—or simply declared it? Meanwhile, Pakistan’s political crisis deepens as the Punjab Assembly passes a resolution to ban Imran Khan and PTI, accusing them of “anti-state activities.” The military, government, and opposition are locked in a growing confrontation as national security concerns rise https://youtu.be/BTZ5SZICXuI?si=kVcYlTZsrYLQY_KF
    0 Comments 0 Shares 852 Views
  • Ottima analisi della crisi spiegata in modo semplice.
    https://youtu.be/Yz7lp5UHOO8?si=mNJjf3y_C3N9zxn0
    Ottima analisi della crisi spiegata in modo semplice. https://youtu.be/Yz7lp5UHOO8?si=mNJjf3y_C3N9zxn0
    Like
    2
    1 Comments 0 Shares 538 Views
  • La tempesta perfetta: l’IA sta uccidendo i PC desktop e prepara la strada per il computer in abbonamento
    La crisi strutturale dei prezzi delle memorie e l'insaziabile domanda di potenza da parte dell'intelligenza artificiale stanno spingendo il mondo dei PC verso quella rivoluzione cloud che in passato è stata tentata più volte, ma senza successo per la resistenza...
    https://www.dday.it/redazione/55386/la-tempesta-perfetta-lia-sta-uccidendo-i-pc-desktop-e-prepara-la-strada-per-il-computer-in-abbonamento
    La tempesta perfetta: l’IA sta uccidendo i PC desktop e prepara la strada per il computer in abbonamento La crisi strutturale dei prezzi delle memorie e l'insaziabile domanda di potenza da parte dell'intelligenza artificiale stanno spingendo il mondo dei PC verso quella rivoluzione cloud che in passato è stata tentata più volte, ma senza successo per la resistenza... https://www.dday.it/redazione/55386/la-tempesta-perfetta-lia-sta-uccidendo-i-pc-desktop-e-prepara-la-strada-per-il-computer-in-abbonamento
    WWW.DDAY.IT
    La tempesta perfetta: l’IA sta uccidendo i PC desktop e prepara la strada per il computer in abbonamento
    La crisi strutturale dei prezzi delle memorie e l'insaziabile domanda di potenza da parte dell'intelligenza artificiale stanno spingendo il mondo dei PC verso quella rivoluzione cloud che in passato è stata tentata più volte, ma senza successo per la resistenza degli utenti. L'acquisto e la manutenzione di un PC desktop potrebbe diventare, a certi prezzi, una scelta economicamente insostenibile e razionalmente obsoleta.
    Angry
    1
    0 Comments 0 Shares 576 Views
  • UNA GRANDE VERITA' @GianandreaGaian di @analisidifesa, reporter di guerra, analizza chiaramente le possibilità che si possa arrivare ad una conclusione della guerra, nonostante i leaders europei, tutti perdenti e in crollo di consensi. Serve mantenere la tensione per continuare a restare sulla scena, contro le evidenze e il volere dei cittadini. Trump sa bene che questa è guerra di Biden Obama e se chiude i rubinetti, la UE sarà travolta. "Alla fine la realtà vince. La Russia ha vinto sul campo e l’approdo di questa crisi potrebbe essere una nuova Yalta" Le rivendicazioni di Bruxelles ? roba da Sturmtruppen

    Source: https://x.com/OrtigiaP/status/1996252912553496901?t=PmRaaQt1qUbQI2aZ6YpyhA&s=19
    UNA GRANDE VERITA' @GianandreaGaian di @analisidifesa, reporter di guerra, analizza chiaramente le possibilità che si possa arrivare ad una conclusione della guerra, nonostante i leaders europei, tutti perdenti e in crollo di consensi. Serve mantenere la tensione per continuare a restare sulla scena, contro le evidenze e il volere dei cittadini. Trump sa bene che questa è guerra di Biden Obama e se chiude i rubinetti, la UE sarà travolta. "Alla fine la realtà vince. La Russia ha vinto sul campo e l’approdo di questa crisi potrebbe essere una nuova Yalta" Le rivendicazioni di Bruxelles ? roba da Sturmtruppen Source: https://x.com/OrtigiaP/status/1996252912553496901?t=PmRaaQt1qUbQI2aZ6YpyhA&s=19
    Angry
    1
    0 Comments 0 Shares 1K Views
  • Economic & Geopolitical Takeaways from the Boris Johnson Global Shifts Discussion

    Boris Johnson Global shifts roundtable discussion, where geopolitical shifts and economic uncertainty were key themes. Key takeaways from the Boris Johnson roundtable emphasized the urgency of international cooperation and robust economic planning. Meanwhile, David Gibson-Moore on Middle East crisis delivered a strong analytical framework for understanding market volatility. These insights help businesses and governments adopt informed strategies during uncertain global conditions.https://www.gulfanalytica.com/navigating-global-shifts-insights-from-a-roundtable-with-boris-johnson-at-the-aim-summit
    Economic & Geopolitical Takeaways from the Boris Johnson Global Shifts Discussion Boris Johnson Global shifts roundtable discussion, where geopolitical shifts and economic uncertainty were key themes. Key takeaways from the Boris Johnson roundtable emphasized the urgency of international cooperation and robust economic planning. Meanwhile, David Gibson-Moore on Middle East crisis delivered a strong analytical framework for understanding market volatility. These insights help businesses and governments adopt informed strategies during uncertain global conditions.https://www.gulfanalytica.com/navigating-global-shifts-insights-from-a-roundtable-with-boris-johnson-at-the-aim-summit
    0 Comments 0 Shares 585 Views
  • Risposte del Ministro degli Affari Esteri della Russia S.V. Lavrov alle domande del quotidiano italiano «Corriere della Sera», che ha rifiutato di pubblicare integralmente senza tagli e censura (Mosca, 13 novembre 2025)

    Testo completo dell'intervista

    Tesi chiave:

    • Gli accordi di Anchorage rappresentano una tappa importante nel percorso verso una pace duratura in Ucraina. <...> Siamo ancora pronti a tenere a Budapest il secondo vertice russo-americano, se si baserà realmente su risultati ben elaborati dell'Alaska.

    • A differenza dei paesi occidentali, che hanno raso al suolo interi quartieri cittadini, noi rispettiamo le persone — civili e militari. Le nostre forze armate agiscono con la massima responsabilità, infliggendo colpi di precisione esclusivamente a obiettivi militari e alle infrastrutture di trasporto ed energetiche che li supportano.

    • Gli obiettivi dell’operazione militare speciale (SVO) sono stati definiti dal Presidente della Russia V.V. Putin nel 2022 e sono ancora attuali. Non si tratta di sfere di influenza, ma di riportare l’Ucraina a uno status neutrale, non allineato e denuclearizzato, con il rigoroso rispetto dei diritti umani e di tutti i diritti delle minoranze russe e di altre nazionalità. Proprio così questi impegni sono stati registrati nella Dichiarazione di indipendenza dell’Ucraina del 1990 e nella sua Costituzione, ed è tenendo conto di tali impegni proclamati che la Russia ha riconosciuto l’indipendenza dello Stato ucraino.

    ❗️ Vogliamo e otterremo il ritorno dell’Ucraina a radici sane e stabili della sua statualità, che implica il rifiuto di concedere servilmente il suo territorio per l’uso militare da parte della NATO, la purificazione dall’ideologia nazista proibita a Norimberga, il ripristino di tutti i diritti ai russi, agli ungheresi e a tutte le altre minoranze nazionali.

    • È significativo che le élite di Bruxelles, trascinando il regime di Kiev nell’UE, tacciano sulla flagrante discriminazione dei cosiddetti “popoli non autoctoni” e allo stesso tempo lodino la giunta di Zelensky come difensore dei “valori europei”. Ciò conferma ulteriormente che il nazismo sta rialzando la testa in Europa.

    • La maggior parte delle capitali europee costituiscono ora il nucleo della cosiddetta “coalizione dei volenterosi”, che desidera solo una cosa — che le ostilità in Ucraina durino il più a lungo possibile, “fino all’ultimo ucraino”. A quanto pare, non hanno altro modo per distogliere l’attenzione del loro elettorato dai problemi socio-economici interni fortemente aggravati.

    • La conflittualità, a cui ha portato la politica sconsiderata e senza prospettive delle élite europee, non è una scelta della Russia. La situazione attuale non risponde agli interessi dei nostri popoli.

    • Non “promuoviamo” un ordine mondiale multipolare, esso si sta formando oggettivamente — non attraverso conquiste, schiavitù, oppressione e sfruttamento, come hanno fatto i colonizzatori per costruire il loro “ordine” (e poi il capitalismo), ma attraverso la cooperazione, il rispetto reciproco degli interessi, la distribuzione razionale del lavoro basata sull’unione dei vantaggi competitivi comparativi dei paesi partecipanti e delle strutture di integrazione.

    • Per la Russia non esistono paesi e popoli ostili, ma paesi con governi ostili. A causa della presenza di uno di questi a Roma, le relazioni russo-italiane stanno attraversando la crisi più grave della loro storia del dopoguerra. Ciò non è avvenuto per nostra iniziativa.

    • La cooperazione paritaria e reciprocamente vantaggiosa tra Russia e Italia risponde agli interessi dei nostri popoli. Se a Roma saranno pronti a muoversi verso il ripristino del dialogo basato sul rispetto reciproco e sul rispetto degli interessi, ce lo facciano sapere, siamo sempre pronti ad ascoltare.
    🇷🇺 Risposte del Ministro degli Affari Esteri della Russia S.V. Lavrov alle domande del quotidiano italiano «Corriere della Sera», che ha rifiutato di pubblicare integralmente senza tagli e censura (Mosca, 13 novembre 2025) Testo completo dell'intervista Tesi chiave: • Gli accordi di Anchorage rappresentano una tappa importante nel percorso verso una pace duratura in Ucraina. <...> Siamo ancora pronti a tenere a Budapest il secondo vertice russo-americano, se si baserà realmente su risultati ben elaborati dell'Alaska. • A differenza dei paesi occidentali, che hanno raso al suolo interi quartieri cittadini, noi rispettiamo le persone — civili e militari. Le nostre forze armate agiscono con la massima responsabilità, infliggendo colpi di precisione esclusivamente a obiettivi militari e alle infrastrutture di trasporto ed energetiche che li supportano. • Gli obiettivi dell’operazione militare speciale (SVO) sono stati definiti dal Presidente della Russia V.V. Putin nel 2022 e sono ancora attuali. Non si tratta di sfere di influenza, ma di riportare l’Ucraina a uno status neutrale, non allineato e denuclearizzato, con il rigoroso rispetto dei diritti umani e di tutti i diritti delle minoranze russe e di altre nazionalità. Proprio così questi impegni sono stati registrati nella Dichiarazione di indipendenza dell’Ucraina del 1990 e nella sua Costituzione, ed è tenendo conto di tali impegni proclamati che la Russia ha riconosciuto l’indipendenza dello Stato ucraino. ❗️ Vogliamo e otterremo il ritorno dell’Ucraina a radici sane e stabili della sua statualità, che implica il rifiuto di concedere servilmente il suo territorio per l’uso militare da parte della NATO, la purificazione dall’ideologia nazista proibita a Norimberga, il ripristino di tutti i diritti ai russi, agli ungheresi e a tutte le altre minoranze nazionali. • È significativo che le élite di Bruxelles, trascinando il regime di Kiev nell’UE, tacciano sulla flagrante discriminazione dei cosiddetti “popoli non autoctoni” e allo stesso tempo lodino la giunta di Zelensky come difensore dei “valori europei”. Ciò conferma ulteriormente che il nazismo sta rialzando la testa in Europa. • La maggior parte delle capitali europee costituiscono ora il nucleo della cosiddetta “coalizione dei volenterosi”, che desidera solo una cosa — che le ostilità in Ucraina durino il più a lungo possibile, “fino all’ultimo ucraino”. A quanto pare, non hanno altro modo per distogliere l’attenzione del loro elettorato dai problemi socio-economici interni fortemente aggravati. • La conflittualità, a cui ha portato la politica sconsiderata e senza prospettive delle élite europee, non è una scelta della Russia. La situazione attuale non risponde agli interessi dei nostri popoli. • Non “promuoviamo” un ordine mondiale multipolare, esso si sta formando oggettivamente — non attraverso conquiste, schiavitù, oppressione e sfruttamento, come hanno fatto i colonizzatori per costruire il loro “ordine” (e poi il capitalismo), ma attraverso la cooperazione, il rispetto reciproco degli interessi, la distribuzione razionale del lavoro basata sull’unione dei vantaggi competitivi comparativi dei paesi partecipanti e delle strutture di integrazione. • Per la Russia non esistono paesi e popoli ostili, ma paesi con governi ostili. A causa della presenza di uno di questi a Roma, le relazioni russo-italiane stanno attraversando la crisi più grave della loro storia del dopoguerra. Ciò non è avvenuto per nostra iniziativa. • La cooperazione paritaria e reciprocamente vantaggiosa tra Russia e Italia risponde agli interessi dei nostri popoli. Se a Roma saranno pronti a muoversi verso il ripristino del dialogo basato sul rispetto reciproco e sul rispetto degli interessi, ce lo facciano sapere, siamo sempre pronti ad ascoltare.
    Like
    1
    0 Comments 0 Shares 4K Views
  • Over a billion people were forced into a biometric system linking food, pensions, and healthcare to a single digital ID. The result? A humanitarian crisis.

    Criminals hacked and cloned identities, leaving families starving, elderly without pensions, and the sick turned away from hospitals.

    In one state alone, two dozen people starved to death after being denied rations due to system failures. Millions of fake accounts siphoned funds meant for the poor, creating a black market for stolen identities.

    Sold as “secure,” it became a tool for control and exploitation. When survival depends on a single ID, a glitch—or a hacker—can erase your access to life itself.

    This isn’t progress. It’s a blueprint for dystopia.

    Il disastro dell'identità digitale in India è un monito per il mondo.

    Oltre un miliardo di persone sono state costrette a utilizzare un sistema biometrico che collega cibo, pensioni e assistenza sanitaria a un unico documento d'identità digitale. Il risultato? Una crisi umanitaria.

    I criminali hanno hackerato e clonato identità, lasciando famiglie affamate, anziani senza pensione e malati respinti dagli ospedali.

    In un solo stato, due dozzine di persone sono morte di fame dopo essersi viste negare le razioni alimentari a causa di guasti al sistema. Milioni di account falsi hanno sottratto fondi destinati ai poveri, creando un mercato nero per le identità rubate.

    Venduto come "sicuro", è diventato uno strumento di controllo e sfruttamento. Quando la sopravvivenza dipende da un singolo documento d'identità, un problema tecnico – o un hacker – può cancellare l'accesso alla vita stessa.

    Questo non è progresso. È un modello per una distopia.

    Source: https://x.com/newstart_2024/status/1985023958131904643?t=Jz-FGT_g4m-Qk9vJkwW4nA&s=19
    Over a billion people were forced into a biometric system linking food, pensions, and healthcare to a single digital ID. The result? A humanitarian crisis. Criminals hacked and cloned identities, leaving families starving, elderly without pensions, and the sick turned away from hospitals. In one state alone, two dozen people starved to death after being denied rations due to system failures. Millions of fake accounts siphoned funds meant for the poor, creating a black market for stolen identities. Sold as “secure,” it became a tool for control and exploitation. When survival depends on a single ID, a glitch—or a hacker—can erase your access to life itself. This isn’t progress. It’s a blueprint for dystopia. Il disastro dell'identità digitale in India è un monito per il mondo. Oltre un miliardo di persone sono state costrette a utilizzare un sistema biometrico che collega cibo, pensioni e assistenza sanitaria a un unico documento d'identità digitale. Il risultato? Una crisi umanitaria. I criminali hanno hackerato e clonato identità, lasciando famiglie affamate, anziani senza pensione e malati respinti dagli ospedali. In un solo stato, due dozzine di persone sono morte di fame dopo essersi viste negare le razioni alimentari a causa di guasti al sistema. Milioni di account falsi hanno sottratto fondi destinati ai poveri, creando un mercato nero per le identità rubate. Venduto come "sicuro", è diventato uno strumento di controllo e sfruttamento. Quando la sopravvivenza dipende da un singolo documento d'identità, un problema tecnico – o un hacker – può cancellare l'accesso alla vita stessa. Questo non è progresso. È un modello per una distopia. Source: https://x.com/newstart_2024/status/1985023958131904643?t=Jz-FGT_g4m-Qk9vJkwW4nA&s=19
    Angry
    1
    0 Comments 0 Shares 2K Views 3
  • India’s digital ID disaster is a warning to the world.

    Over a billion people were forced into a biometric system linking food, pensions, and healthcare to a single digital ID. The result? A humanitarian crisis.

    Criminals hacked and cloned identities, leaving families starving, elderly without pensions, and the sick turned away from hospitals.

    In one state alone, two dozen people starved to death after being denied rations due to system failures. Millions of fake accounts siphoned funds meant for the poor, creating a black market for stolen identities.

    Sold as “secure,” it became a tool for control and exploitation. When survival depends on a single ID, a glitch—or a hacker—can erase your access to life itself.

    This isn’t progress. It’s a blueprint for dystopia.

    Il disastro dell'identità digitale in India è un monito per il mondo.

    Oltre un miliardo di persone sono state costrette a utilizzare un sistema biometrico che collega cibo, pensioni e assistenza sanitaria a un unico documento d'identità digitale. Il risultato? Una crisi umanitaria.

    I criminali hanno hackerato e clonato identità, lasciando famiglie affamate, anziani senza pensione e malati respinti dagli ospedali.

    In un solo stato, due dozzine di persone sono morte di fame dopo essersi viste negare le razioni alimentari a causa di guasti al sistema. Milioni di account falsi hanno sottratto fondi destinati ai poveri, creando un mercato nero per le identità rubate.

    Venduto come "sicuro", è diventato uno strumento di controllo e sfruttamento. Quando la sopravvivenza dipende da un singolo documento d'identità, un problema tecnico – o un hacker – può cancellare l'accesso alla vita stessa.

    Questo non è progresso. È un modello per una distopia.

    https://x.com/newstart_2024/status/1985023958131904643?t=Q-33F8eWrrvSjut4_BIphg&s=19
    India’s digital ID disaster is a warning to the world. Over a billion people were forced into a biometric system linking food, pensions, and healthcare to a single digital ID. The result? A humanitarian crisis. Criminals hacked and cloned identities, leaving families starving, elderly without pensions, and the sick turned away from hospitals. In one state alone, two dozen people starved to death after being denied rations due to system failures. Millions of fake accounts siphoned funds meant for the poor, creating a black market for stolen identities. Sold as “secure,” it became a tool for control and exploitation. When survival depends on a single ID, a glitch—or a hacker—can erase your access to life itself. This isn’t progress. It’s a blueprint for dystopia. Il disastro dell'identità digitale in India è un monito per il mondo. Oltre un miliardo di persone sono state costrette a utilizzare un sistema biometrico che collega cibo, pensioni e assistenza sanitaria a un unico documento d'identità digitale. Il risultato? Una crisi umanitaria. I criminali hanno hackerato e clonato identità, lasciando famiglie affamate, anziani senza pensione e malati respinti dagli ospedali. In un solo stato, due dozzine di persone sono morte di fame dopo essersi viste negare le razioni alimentari a causa di guasti al sistema. Milioni di account falsi hanno sottratto fondi destinati ai poveri, creando un mercato nero per le identità rubate. Venduto come "sicuro", è diventato uno strumento di controllo e sfruttamento. Quando la sopravvivenza dipende da un singolo documento d'identità, un problema tecnico – o un hacker – può cancellare l'accesso alla vita stessa. Questo non è progresso. È un modello per una distopia. https://x.com/newstart_2024/status/1985023958131904643?t=Q-33F8eWrrvSjut4_BIphg&s=19
    Angry
    1
    0 Comments 0 Shares 2K Views
More Results