• QUESTO È SCANDALOSO CHE POSSA ACCADERE ANCORA OGGI!
    Adhu Malual, l'azzurra si ribella contro gli insulti razzisti ricevuti in campo
    La pallavolista della nazionale italiana: "Il silenzio davanti a certi comportamenti non è più un'opzione"
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/21/adhu-malual-insulti-razzisti-pallavolo-news/8235109/
    QUESTO È SCANDALOSO CHE POSSA ACCADERE ANCORA OGGI! Adhu Malual, l'azzurra si ribella contro gli insulti razzisti ricevuti in campo La pallavolista della nazionale italiana: "Il silenzio davanti a certi comportamenti non è più un'opzione" https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/21/adhu-malual-insulti-razzisti-pallavolo-news/8235109/
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    La pallavolista della nazionale italiana: "Il silenzio davanti a certi comportamenti non è più un'opzione"
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  • Per non dimenticare cosa ha fatto il Presidente Mattarella.

    LA TV PUBBLICA E LA PRESA IN GIRO AI NO VAX IN PRIMA SERATA ▷ "COME LA METTIAMO CON L'USCITA AIFA?"

    "Per la serie 'Ai confini dell'umanità' oggi parleremo dei No Vax, un genere di primati appartenenti alla famiglia degli ominidi, per la precisione alla sottospecie degli homo no sapiens". Solo qualche anno fa sulla tv pubblica, tramite una rubrica comica, si ironizzava così delle persone che avevano scelto di non farsi l'inoculazione del siero anti Covid. Si trattava dell'era del Green Pass, quando i cosiddetti "No Vax" non potevano accedere nei bar, ristoranti o palestre. In questo contesto due tecniche comunicative non propriamente corrette potrebbero aver agito: categorizzazione, la creazione prima di un'etichetta, poi attaccata a un preciso cerchio di esseri viventi; disumanizzazione: renderli disumani, che è la spiegazione psicosociale per cui, ad esempio, accade che in guerra due esseri umani si sparano a vista senza alcun freno emotivo. Ma la condizione di partenza è, appunto, la guerra. Il commento di Alberto Contri e Fabio Duranti.
    MASSIMA DIFFUSIONE!

    https://www.youtube.com/watch?v=J9tNqpxC0Ls
    Per non dimenticare cosa ha fatto il Presidente Mattarella. LA TV PUBBLICA E LA PRESA IN GIRO AI NO VAX IN PRIMA SERATA ▷ "COME LA METTIAMO CON L'USCITA AIFA?" "Per la serie 'Ai confini dell'umanità' oggi parleremo dei No Vax, un genere di primati appartenenti alla famiglia degli ominidi, per la precisione alla sottospecie degli homo no sapiens". Solo qualche anno fa sulla tv pubblica, tramite una rubrica comica, si ironizzava così delle persone che avevano scelto di non farsi l'inoculazione del siero anti Covid. Si trattava dell'era del Green Pass, quando i cosiddetti "No Vax" non potevano accedere nei bar, ristoranti o palestre. In questo contesto due tecniche comunicative non propriamente corrette potrebbero aver agito: categorizzazione, la creazione prima di un'etichetta, poi attaccata a un preciso cerchio di esseri viventi; disumanizzazione: renderli disumani, che è la spiegazione psicosociale per cui, ad esempio, accade che in guerra due esseri umani si sparano a vista senza alcun freno emotivo. Ma la condizione di partenza è, appunto, la guerra. Il commento di Alberto Contri e Fabio Duranti. MASSIMA DIFFUSIONE! https://www.youtube.com/watch?v=J9tNqpxC0Ls
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  • “Dio ti aiuti, prego per te.”

    Sembrano parole inoffensive, vero?

    Eppure, dirle in luogo pubblico potrebbe presto costare l’arresto, un processo e una multa.

    Non in Cina, India o Pakistan.

    In Italia.

    Poche settimane fa, l’Emilia-Romagna ha approvato la Risoluzione 284/2025 che minaccia gravemente la libertà religiosa, di opinione ed espressione.

    Con l’intervento delle forze dell’ordine, vogliono creare cosiddette “zone sicure” nei pressi di ospedali, cliniche e consultori. In ogni città.

    Ma zone sicure da cosa?

    Da qualsiasi evento sospettato di essere “a favore della vita nascente”, come un volantinaggio per offrire ascolto e aiuto a mamme incinte e persino momenti di preghiera silenziosa.

    Dicono che serva a non “turbare” le donne intenzionate ad abortire. Vuoi la verità? Serve a impedire che una donna possa cambiare idea.

    Gli effetti pratici saranno devastanti.

    Quartieri in cui sarà vietato affermare che nel grembo della mamma c’è un bimbo e non un grumo di cellule (una verità scientifica).

    Strade e piazze in cui sarà vietato camminare pregando il Rosario, perché c’è un ospedale nei paraggi e potrebbe “turbare” qualcuno.

    La Risoluzione non riguarda solo l’Emilia-Romagna, perché chiede al Parlamento di estendere questa censura illiberale e anticristiana in tutta Italia.

    Se restiamo in silenzio di fronte a questo abuso, altre regioni si aggiungeranno e presto il caso finirà in Parlamento. Rischiamo di essere travolti.

    Noi siamo un gruppo di semplici cittadini che hanno a cuore, come te, la vita e la libertà di difenderla: unisciti a noi per denunciare e fermare questo gravissimo abuso.

    Firma la petizione, aiutaci: No all’istituzione di “zone sicure” in Italia per vietare di difendere la vita e sostenere le maternità difficili. Pregare e offrire aiuto non è un crimine!

    Firma ora la petizione cliccando qui!
    https://www.provitaefamiglia.it/petizione/arrestati-per-unave-maria-no-alle-zone-sicure-in-italia-firma-ora-2

    Ti immagini cosa potrebbe accadere a breve a Bologna, Modena o Reggio Emilia (e poi Roma, Milano, Napoli, Catania….)?

    Potresti vedere per strada cartelli del genere:

    Attenzione! Stai entrando in una “zona sicura”: da qui è severamente vietato pregare, offrire aiuti a donne incinte o esprimere opinioni a favore della vita nascente.

    Ti sembra impossibile, vero?

    Ma è proprio così che iniziano le persecuzioni. Si comincia sempre dicendo: “No, non può accadere!”.

    E poi, un giorno, accade.

    All'estero accade già da anni.

    In Inghilterra proprio una nostra connazionale, Livia, è stata processata e condannata a pagare 20mila sterline per aver violato una “zona sicura”.

    La colpa di Livia?

    Aver sostato nei pressi di una clinica abortiva, in assoluto silenzio, con un cartello che diceva solo: “Sono qui per parlare, se vuoi”.

    Arrestata, processata, condannata.

    Francia, Spagna, Australia, Canada, Stati Uniti… sempre più Stati occidentali stanno creando “zone” dove offrire un volantino a sostegno della maternità o pregare un’Ave Maria può costare multe salate.

    Se non agiamo ora, con forza, l’Italia sarà la prossima nazione su questa lista nera. Noi non vogliamo che accada, e tu?

    Pregare e offrire aiuto non è un crimine: firma ora la petizione e chiedi al Presidente dell’Emilia-Romagna Michele de Pascale (Pd) di bloccare la creazione di “zone” vietate ai cittadini in base alle loro opinioni o al loro credo religioso!

    La Risoluzione 284/2025 approvata in Emilia-Romagna può ancora essere fermata, così come i suoi effetti a cascata in tutta Italia.

    Gli uffici territoriali stanno lavorando per attivare le “zone sicure” contro chi difende la vita nascente, con l’indicazione di coinvolgere le Prefetture, cioè le forze dell’ordine.

    Ma se migliaia di cittadini - specialmente i cristiani - faranno sentire adesso la loro voce, la Regione dovrà bloccare sul nascere questa persecuzione.

    Firmando ora questa petizione ci aiuterai a impedire che l’Emilia-Romagna apra la strada a una lunga serie di amministrazioni che istituiranno in Italia “zone” vietate ai cittadini in base alle loro opinioni o al loro credo.

    Ci aiuterai a far sì che ogni mamma decisa ad abortire per solitudine, difficoltà economiche o altre cause possa ricevere anche una sola parola di ascolto, di sostegno, di aiuto.

    Forse accadrà a trenta metri dall’ospedale.

    Forse accadrà a trenta minuti dall’aborto.

    Non conta la “zona” o il momento: ogni vita merita un’occasione. Diamogliela.

    Grazie di cuore del tuo aiuto e della tua firma.
    “Dio ti aiuti, prego per te.” Sembrano parole inoffensive, vero? Eppure, dirle in luogo pubblico potrebbe presto costare l’arresto, un processo e una multa. Non in Cina, India o Pakistan. In Italia. Poche settimane fa, l’Emilia-Romagna ha approvato la Risoluzione 284/2025 che minaccia gravemente la libertà religiosa, di opinione ed espressione. Con l’intervento delle forze dell’ordine, vogliono creare cosiddette “zone sicure” nei pressi di ospedali, cliniche e consultori. In ogni città. Ma zone sicure da cosa? Da qualsiasi evento sospettato di essere “a favore della vita nascente”, come un volantinaggio per offrire ascolto e aiuto a mamme incinte e persino momenti di preghiera silenziosa. Dicono che serva a non “turbare” le donne intenzionate ad abortire. Vuoi la verità? Serve a impedire che una donna possa cambiare idea. Gli effetti pratici saranno devastanti. Quartieri in cui sarà vietato affermare che nel grembo della mamma c’è un bimbo e non un grumo di cellule (una verità scientifica). Strade e piazze in cui sarà vietato camminare pregando il Rosario, perché c’è un ospedale nei paraggi e potrebbe “turbare” qualcuno. La Risoluzione non riguarda solo l’Emilia-Romagna, perché chiede al Parlamento di estendere questa censura illiberale e anticristiana in tutta Italia. Se restiamo in silenzio di fronte a questo abuso, altre regioni si aggiungeranno e presto il caso finirà in Parlamento. Rischiamo di essere travolti. Noi siamo un gruppo di semplici cittadini che hanno a cuore, come te, la vita e la libertà di difenderla: unisciti a noi per denunciare e fermare questo gravissimo abuso. Firma la petizione, aiutaci: No all’istituzione di “zone sicure” in Italia per vietare di difendere la vita e sostenere le maternità difficili. Pregare e offrire aiuto non è un crimine! Firma ora la petizione cliccando qui! https://www.provitaefamiglia.it/petizione/arrestati-per-unave-maria-no-alle-zone-sicure-in-italia-firma-ora-2 Ti immagini cosa potrebbe accadere a breve a Bologna, Modena o Reggio Emilia (e poi Roma, Milano, Napoli, Catania….)? Potresti vedere per strada cartelli del genere: Attenzione! Stai entrando in una “zona sicura”: da qui è severamente vietato pregare, offrire aiuti a donne incinte o esprimere opinioni a favore della vita nascente. Ti sembra impossibile, vero? Ma è proprio così che iniziano le persecuzioni. Si comincia sempre dicendo: “No, non può accadere!”. E poi, un giorno, accade. All'estero accade già da anni. In Inghilterra proprio una nostra connazionale, Livia, è stata processata e condannata a pagare 20mila sterline per aver violato una “zona sicura”. La colpa di Livia? Aver sostato nei pressi di una clinica abortiva, in assoluto silenzio, con un cartello che diceva solo: “Sono qui per parlare, se vuoi”. Arrestata, processata, condannata. Francia, Spagna, Australia, Canada, Stati Uniti… sempre più Stati occidentali stanno creando “zone” dove offrire un volantino a sostegno della maternità o pregare un’Ave Maria può costare multe salate. Se non agiamo ora, con forza, l’Italia sarà la prossima nazione su questa lista nera. Noi non vogliamo che accada, e tu? Pregare e offrire aiuto non è un crimine: firma ora la petizione e chiedi al Presidente dell’Emilia-Romagna Michele de Pascale (Pd) di bloccare la creazione di “zone” vietate ai cittadini in base alle loro opinioni o al loro credo religioso! La Risoluzione 284/2025 approvata in Emilia-Romagna può ancora essere fermata, così come i suoi effetti a cascata in tutta Italia. Gli uffici territoriali stanno lavorando per attivare le “zone sicure” contro chi difende la vita nascente, con l’indicazione di coinvolgere le Prefetture, cioè le forze dell’ordine. Ma se migliaia di cittadini - specialmente i cristiani - faranno sentire adesso la loro voce, la Regione dovrà bloccare sul nascere questa persecuzione. Firmando ora questa petizione ci aiuterai a impedire che l’Emilia-Romagna apra la strada a una lunga serie di amministrazioni che istituiranno in Italia “zone” vietate ai cittadini in base alle loro opinioni o al loro credo. Ci aiuterai a far sì che ogni mamma decisa ad abortire per solitudine, difficoltà economiche o altre cause possa ricevere anche una sola parola di ascolto, di sostegno, di aiuto. Forse accadrà a trenta metri dall’ospedale. Forse accadrà a trenta minuti dall’aborto. Non conta la “zona” o il momento: ogni vita merita un’occasione. Diamogliela. Grazie di cuore del tuo aiuto e della tua firma.
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    Arrestati per un’Ave Maria? No alle “zone sicure” in Italia | Firma ora!
    La Regione Emilia-Romagna ha approvato la pericolosa Risoluzione 284/2025 per impedire veglie di preghiera e iniziative a favore della vita nascente nei pre
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  • QUELLO CHE IL MAIN-STREAM NON VI DICE! EU agli SGOCCIOLI!
    Il governo filo-UE della Bulgaria si è appena dimesso dopo che 6,5 milioni di bulgari hanno protestato per 2 giorni consecutivi.

    ⚡️ La Bulgaria avrebbe dovuto aderire all'Eurozona il 1° gennaio 2026. Non accadrà.

    Gli europei si stanno riprendendo la loro nazione.
    QUELLO CHE IL MAIN-STREAM NON VI DICE! EU agli SGOCCIOLI! Il governo filo-UE della Bulgaria si è appena dimesso dopo che 6,5 milioni di bulgari hanno protestato per 2 giorni consecutivi. ⚡️ La Bulgaria avrebbe dovuto aderire all'Eurozona il 1° gennaio 2026. Non accadrà. Gli europei si stanno riprendendo la loro nazione.
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  • DOVEVA ACCADERE e PURTROPPO STA GIA' ACCADENDO.
    https://www.macitynet.it/ia-fa-perdere-il-lavoro-nel-mondo-it/
    DOVEVA ACCADERE e PURTROPPO STA GIA' ACCADENDO. https://www.macitynet.it/ia-fa-perdere-il-lavoro-nel-mondo-it/
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  • Il gatto che si vede nella scena d’apertura de Il Padrino… non era previsto.
    Era un randagio. Entrò semplicemente sul set, camminando tra i cavi e i fari come se fosse casa sua, poi saltò sulle ginocchia di Marlon Brando. Si sistemò lì, con la naturalezza di chi ha appena trovato il suo trono.

    Per un istante, tutti si bloccarono.
    Coppola sgranò gli occhi.
    Il tecnico del suono imprecò.
    Ma Brando? Brando abbassò lo sguardo, lo osservò come si guarda un attore arrivato senza copione… e accettò la scena.

    Quando qualcuno cercò di portarlo via, lui alzò una mano:
    «Lasciatelo. Gli animali sanno cose che noi ignoriamo.»

    Coppola esitò. Anni dopo confessò:
    «Temevo che il gatto gli rubasse la scena.»
    E in un certo senso, è quello che successe.

    Durante le riprese, il gatto faceva le fusa così forte da coprire quasi la voce di Brando.
    Il microfonista sussurrava:
    «Non sento il Don. Sembra un tagliaerba.»
    Ma Coppola non fermò niente. Percepiva che, in quell’errore, stava nascendo qualcosa di unico.

    Brando lo accarezzava con una dolcezza quasi ipnotica. Le dita scorrevano sul pelo dell’animale, mentre la voce pronunciava parole di vendetta.
    Un assistente disse:
    «Sembra che sia il gatto a comandare la famiglia, non Don Corleone.»
    Un altro rispose:
    «È per questo che funziona.»

    Perché quella scena era un paradosso perfetto:
    La morbidezza di un animale contro la freddezza del potere.
    La tenerezza domestica dentro il cuore di un boss.

    Quando Coppola disse «stop», Brando sorrise.
    «Avete visto? Sapeva esattamente cosa fare», disse, grattando il mento al gatto.
    Il felino rispose con un’altra fusa, come se fosse appena uscito da una standing ovation.

    Solo in sala di montaggio Coppola capì fino in fondo:
    «Quel gatto… ha dato umanità al Don.»

    Fu un caso.
    Un errore.
    Un miracolo.
    Un gatto di strada che si è infilato nella storia del cinema… e non ne è mai più uscito.
    Il gatto che si vede nella scena d’apertura de Il Padrino… non era previsto. Era un randagio. Entrò semplicemente sul set, camminando tra i cavi e i fari come se fosse casa sua, poi saltò sulle ginocchia di Marlon Brando. Si sistemò lì, con la naturalezza di chi ha appena trovato il suo trono. Per un istante, tutti si bloccarono. Coppola sgranò gli occhi. Il tecnico del suono imprecò. Ma Brando? Brando abbassò lo sguardo, lo osservò come si guarda un attore arrivato senza copione… e accettò la scena. Quando qualcuno cercò di portarlo via, lui alzò una mano: «Lasciatelo. Gli animali sanno cose che noi ignoriamo.» Coppola esitò. Anni dopo confessò: «Temevo che il gatto gli rubasse la scena.» E in un certo senso, è quello che successe. Durante le riprese, il gatto faceva le fusa così forte da coprire quasi la voce di Brando. Il microfonista sussurrava: «Non sento il Don. Sembra un tagliaerba.» Ma Coppola non fermò niente. Percepiva che, in quell’errore, stava nascendo qualcosa di unico. Brando lo accarezzava con una dolcezza quasi ipnotica. Le dita scorrevano sul pelo dell’animale, mentre la voce pronunciava parole di vendetta. Un assistente disse: «Sembra che sia il gatto a comandare la famiglia, non Don Corleone.» Un altro rispose: «È per questo che funziona.» Perché quella scena era un paradosso perfetto: La morbidezza di un animale contro la freddezza del potere. La tenerezza domestica dentro il cuore di un boss. Quando Coppola disse «stop», Brando sorrise. «Avete visto? Sapeva esattamente cosa fare», disse, grattando il mento al gatto. Il felino rispose con un’altra fusa, come se fosse appena uscito da una standing ovation. Solo in sala di montaggio Coppola capì fino in fondo: «Quel gatto… ha dato umanità al Don.» Fu un caso. Un errore. Un miracolo. Un gatto di strada che si è infilato nella storia del cinema… e non ne è mai più uscito.
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  • Seneca ti invita a lasciar andare, a non far dipendere il tuo benessere da ciò che non puoi cambiare | Studenti.it
    Come riscoprire la felicità nel presente: come liberarsi dall’ansia per passato e futuro, allenare attenzione, gratitudine e scelte quotidiane per vivere meglio...
    https://www.studenti.it/seneca-ti-invita-a-lasciar-andare-a-non-far-dipendere-il-tuo-benessere-da-cio-che-e-gia-accaduto-e-non-puoi-cambiare.html
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    Seneca ti invita a lasciar andare, a non far dipendere il tuo benessere da ciò che non puoi cambiare | Studenti.it
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  • STATO di Polizia
    PENSO CHE SIA SCANDALOSO!!!
    Ora non abbiamo neanche più la libertà di pensiero e di parola!!!
    Il ministro Valditara ordina ispezioni in due scuole che hanno ospitato incontri con Francesca Albanese
    La Lega sulla relatrice Onu: "Ha accusato il governo di essere complice del genocidio". Il titolare dell'Istruzione: "Verificare possibili ipotesi di reato". Pd e M5s contrattaccano: "Puzza di propaganda
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/12/il-ministro-valditara-ordina-ispezioni-in-due-scuole-che-hanno-ospitato-incontri-con-francesca-albanese/8225588/
    STATO di Polizia PENSO CHE SIA SCANDALOSO!!! Ora non abbiamo neanche più la libertà di pensiero e di parola!!! Il ministro Valditara ordina ispezioni in due scuole che hanno ospitato incontri con Francesca Albanese La Lega sulla relatrice Onu: "Ha accusato il governo di essere complice del genocidio". Il titolare dell'Istruzione: "Verificare possibili ipotesi di reato". Pd e M5s contrattaccano: "Puzza di propaganda https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/12/il-ministro-valditara-ordina-ispezioni-in-due-scuole-che-hanno-ospitato-incontri-con-francesca-albanese/8225588/
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    Il ministro Valditara ordina ispezioni in due scuole che hanno ospitato incontri con Francesca Albanese
    La Lega sulla relatrice Onu: "Ha accusato il governo di essere complice del genocidio". Il titolare dell'Istruzione: "Verificare possibili ipotesi di reato". Pd e M5s contrattaccano: "Puzza di propaganda"
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  • 𝗘𝗨𝗥𝗢𝗣𝗔 𝗭𝗘𝗥𝗕𝗜𝗡𝗔𝗧𝗔: 𝗙𝗜𝗡𝗘 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗙𝗔𝗩𝗢𝗟𝗔 𝗔𝗧𝗟𝗔𝗡𝗧𝗜𝗦𝗧𝗔.
    Di Pino Cabras

    [PRIMA PARTE]
    La scena è tragica e comica insieme: i guerrapiattisti No Pax, quelli che fino a ieri ci spiegavano con tutto il sussiego possibile che “l’America ci protegge”, oggi piangono perché il “daddy” geopolitico ha pubblicato nero su bianco ciò che ogni adulto poteva già sapere: l’Europa per gli USA è solo un concorrente da manipolare, un vassallo da spremere, non certo un alleato da difendere.
    E così, nel campo NAFO - quel curioso esercito di meme-warriors filo-NATO che passa le giornate su X o su Facebook a fare propaganda come se fosse un videogioco - si passa dal pianto greco alla disperazione isterica. C’è chi frigna perché “daddy ci ha lasciati soli”, chi delira perché “gli USA sono stati corrotti” (e riprende ogni leggenda nera su Trump “asset di Adolf Putin”) e chi continua a recitare la liturgia dell’Occidente faro di civiltà proprio mentre affoga nei suoi stessi dogmi. Ho visto perfino Gramellini e Floris dire che l’Europa non ha mai preteso di imporre una visione, perché invece include con rispetto. Interi continenti colonizzati prenderanno nota di questa strabiliante novità.
    Poi ci sono i furbi che stanno già riposizionandosi: almeno loro non credono alle favole che raccontano.
    Tutti gli altri, come ricorda Francesco Dall’Aglio, farebbero bene a tatuarsi addosso la semplice verità: gli USA non ci hanno mai voluto bene. Ci ha hanno semmai usati e continueranno a farlo finché l’Europa resterà legata a questa spiazzatissima infrastruttura di vecchie illusioni tecnocratiche e nuovi avventurismi militari del tutto velleitari.
    “**** EU”, diceva Victoria Nuland nelle segrete stanze, proprio nei giorni in cui manipolava legioni di europeisti servili e illusi che assecondavano il suo “regime change” a Kiev. Non era una frase qualsiasi, ma il vero manuale operativo.
    In questo cimitero di ingenuità ecco che arriva Calenda. Molti dei lettori, quando lo nomino, obiettano che non conta nulla e che quindi è meglio ignorarlo. Ma non si tratta di lui, è l’apparato che lo pompa e me lo fa apparire ovunque a contare davvero. E quello non si deve ignorare. Dunque andiamo avanti. Calenda, dicevo, con la serietà corrucciata di chi è arrivato tardi alla lezione e non ha capito l’argomento, annuncia che “bisogna rispondere agli americani” e che l’Europa deve “rigettare interferenze, preparare piani, rilevare strutture NATO”. Sembra uno di quei topolini della favola che proponevano di attaccare un campanello alla coda del gatto per accorgersi quando arrivava ma non sapevano spiegare come attaccare la campanella. Diciamo che Calenda dimentica un dettaglio grande quanto una base militare: l’Europa non ha più sovranità. Ha solo basi USA. Una caterva di basi. E non esiste un ufficietto europeo con un modulo per “rilevarle”.
    È sublime: Calenda propone un “Yankee go home” senza avere una “home” da cui farli andare. Un piano di difesa europea senza autonomia industriale, energetica o strategica. La caricatura perfetta dell’europeismo moralista che ha svenduto tutto in nome dei “valori”.

    I No Pax e i guerrapiattisti oggi soffrono il contraccolpo della loro stessa propaganda.
    Per anni hanno urlato: “liberiamoci dalla dipendenza russa!” (sostituendo un rapporto stabile che era di mutua convenienza ed era il contrario di una minaccia con una dipendenza totale dagli USA, pagata tre volte e senza contropartite).
    Poi dicevano “difendiamo l’Europa dagli autoritari!” (mentre consegnavano l’Europa a decisioni prese a Washington, nel Pentagono e nelle sale operative NATO, mentre dicevano che i crimini di Bibi il g3N0cida erano un buon “lavoro sporco” fatto nel nostro interesse). Poi urlavano “l’autonomia strategica!” (mentre firmavano l’atto di morte dell’autonomia energetica, industriale e diplomatica).

    [SECONDA PARTE]

    Il risultato è un’Europa che non decide nulla, non influenza nulla, non guida nulla. Semplicemente subisce e non ha nessuna traiettoria tecnologica in atto per risollevarsi. Questa è la tragedia: i No Pax hanno militarizzato l’immaginario, ma disarmato l’economia del continente. Più parlavano di competitività e altre parole vacue, più ci facevano arretrare in ogni statistica, fino al colpo di grazia delle sanzioni, l’auto-sabotaggio perfetto.
    E qui tornano utili le tesi che ha esibito Francesco Forciniti, da scolpire sul frontone dell’UE:
    • doveva darci forza → ci ha resi irrilevanti,
    • doveva difendere il benessere → ha prodotto impoverimento,
    • doveva garantire pace → prepara riarmo e leva,
    • doveva creare coesione → ha generato fratture e rancori,
    • doveva essere democratica → è diventata l’anticamera ottusa di un’oligarchia lobbistica,
    • doveva renderci competitivi → ha costruito la stagnazione come regime.
    Il re è nudo, si usa dire. Ma qui è peggio. È un re morto, circondato solo da cortigiani che litigano sulle decorazioni del feretro.
    Calenda vuole opporsi agli USA? Wow, vastissimo programma, bello. Ma con cosa? Con quale sovranità? Con quali strutture? Con quali élite che per trent’anni hanno considerato l’obbedienza a Washington l’unica forma di politica estera possibile? Dove li trova gli euro-entusiasti dopo la desertificazione ultratrentennale della forza economica dell’Italia, ad esempio? L’Europa non può rispondere agli americani perché non esiste più come soggetto politico. Esiste come appendice tecnico–militare di un alleato che la considera zavorra.
    I No Pax e i guerrapiattisti possono continuare a urlare, a piangere e a giocare alla geopolitica su X e sui giornali illeggibili che vendono sempre meno. Ma la realtà ormai è chiara: gli USA fanno i loro interessi. E noi abbiamo dimenticato come si fa a difendere i nostri.
    Pazienza se Calenda dice sciocchezze e Musk, pur con tutti i suoi conflitti di interesse, dice su questo la cosa giusta. Pazienza se Dmitry Medvedev dice anche lui il giusto. Una via d’uscita esiste e non passa da questa UE ormai prossima all’implosione.
    Per salvarsi serve una separazione lucida e ordinata che restituisca agli Stati europei ciò che hanno ceduto: sovranità politica, autonomia economica, libertà energetica e monetaria.
    La direzione non è Washington, che ci vuole subalterni, ma il mondo che cresce: i BRICS+, dove cooperazione e sviluppo non richiedono abiure di indipendenza.
    Il futuro è multipolare. Ma per entrarci dobbiamo prima liberarci da questa architettura europea che sta affondando. Uscirne non è un tabù, ma una questione di sopravvivenza.
    [FINE]
    𝗘𝗨𝗥𝗢𝗣𝗔 𝗭𝗘𝗥𝗕𝗜𝗡𝗔𝗧𝗔: 𝗙𝗜𝗡𝗘 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗙𝗔𝗩𝗢𝗟𝗔 𝗔𝗧𝗟𝗔𝗡𝗧𝗜𝗦𝗧𝗔. Di Pino Cabras [PRIMA PARTE] La scena è tragica e comica insieme: i guerrapiattisti No Pax, quelli che fino a ieri ci spiegavano con tutto il sussiego possibile che “l’America ci protegge”, oggi piangono perché il “daddy” geopolitico ha pubblicato nero su bianco ciò che ogni adulto poteva già sapere: l’Europa per gli USA è solo un concorrente da manipolare, un vassallo da spremere, non certo un alleato da difendere. E così, nel campo NAFO - quel curioso esercito di meme-warriors filo-NATO che passa le giornate su X o su Facebook a fare propaganda come se fosse un videogioco - si passa dal pianto greco alla disperazione isterica. C’è chi frigna perché “daddy ci ha lasciati soli”, chi delira perché “gli USA sono stati corrotti” (e riprende ogni leggenda nera su Trump “asset di Adolf Putin”) e chi continua a recitare la liturgia dell’Occidente faro di civiltà proprio mentre affoga nei suoi stessi dogmi. Ho visto perfino Gramellini e Floris dire che l’Europa non ha mai preteso di imporre una visione, perché invece include con rispetto. Interi continenti colonizzati prenderanno nota di questa strabiliante novità. Poi ci sono i furbi che stanno già riposizionandosi: almeno loro non credono alle favole che raccontano. Tutti gli altri, come ricorda Francesco Dall’Aglio, farebbero bene a tatuarsi addosso la semplice verità: gli USA non ci hanno mai voluto bene. Ci ha hanno semmai usati e continueranno a farlo finché l’Europa resterà legata a questa spiazzatissima infrastruttura di vecchie illusioni tecnocratiche e nuovi avventurismi militari del tutto velleitari. “Fuck EU”, diceva Victoria Nuland nelle segrete stanze, proprio nei giorni in cui manipolava legioni di europeisti servili e illusi che assecondavano il suo “regime change” a Kiev. Non era una frase qualsiasi, ma il vero manuale operativo. In questo cimitero di ingenuità ecco che arriva Calenda. Molti dei lettori, quando lo nomino, obiettano che non conta nulla e che quindi è meglio ignorarlo. Ma non si tratta di lui, è l’apparato che lo pompa e me lo fa apparire ovunque a contare davvero. E quello non si deve ignorare. Dunque andiamo avanti. Calenda, dicevo, con la serietà corrucciata di chi è arrivato tardi alla lezione e non ha capito l’argomento, annuncia che “bisogna rispondere agli americani” e che l’Europa deve “rigettare interferenze, preparare piani, rilevare strutture NATO”. Sembra uno di quei topolini della favola che proponevano di attaccare un campanello alla coda del gatto per accorgersi quando arrivava ma non sapevano spiegare come attaccare la campanella. Diciamo che Calenda dimentica un dettaglio grande quanto una base militare: l’Europa non ha più sovranità. Ha solo basi USA. Una caterva di basi. E non esiste un ufficietto europeo con un modulo per “rilevarle”. È sublime: Calenda propone un “Yankee go home” senza avere una “home” da cui farli andare. Un piano di difesa europea senza autonomia industriale, energetica o strategica. La caricatura perfetta dell’europeismo moralista che ha svenduto tutto in nome dei “valori”. I No Pax e i guerrapiattisti oggi soffrono il contraccolpo della loro stessa propaganda. Per anni hanno urlato: “liberiamoci dalla dipendenza russa!” (sostituendo un rapporto stabile che era di mutua convenienza ed era il contrario di una minaccia con una dipendenza totale dagli USA, pagata tre volte e senza contropartite). Poi dicevano “difendiamo l’Europa dagli autoritari!” (mentre consegnavano l’Europa a decisioni prese a Washington, nel Pentagono e nelle sale operative NATO, mentre dicevano che i crimini di Bibi il g3N0cida erano un buon “lavoro sporco” fatto nel nostro interesse). Poi urlavano “l’autonomia strategica!” (mentre firmavano l’atto di morte dell’autonomia energetica, industriale e diplomatica). [SECONDA PARTE] Il risultato è un’Europa che non decide nulla, non influenza nulla, non guida nulla. Semplicemente subisce e non ha nessuna traiettoria tecnologica in atto per risollevarsi. Questa è la tragedia: i No Pax hanno militarizzato l’immaginario, ma disarmato l’economia del continente. Più parlavano di competitività e altre parole vacue, più ci facevano arretrare in ogni statistica, fino al colpo di grazia delle sanzioni, l’auto-sabotaggio perfetto. E qui tornano utili le tesi che ha esibito Francesco Forciniti, da scolpire sul frontone dell’UE: • doveva darci forza → ci ha resi irrilevanti, • doveva difendere il benessere → ha prodotto impoverimento, • doveva garantire pace → prepara riarmo e leva, • doveva creare coesione → ha generato fratture e rancori, • doveva essere democratica → è diventata l’anticamera ottusa di un’oligarchia lobbistica, • doveva renderci competitivi → ha costruito la stagnazione come regime. Il re è nudo, si usa dire. Ma qui è peggio. È un re morto, circondato solo da cortigiani che litigano sulle decorazioni del feretro. Calenda vuole opporsi agli USA? Wow, vastissimo programma, bello. Ma con cosa? Con quale sovranità? Con quali strutture? Con quali élite che per trent’anni hanno considerato l’obbedienza a Washington l’unica forma di politica estera possibile? Dove li trova gli euro-entusiasti dopo la desertificazione ultratrentennale della forza economica dell’Italia, ad esempio? L’Europa non può rispondere agli americani perché non esiste più come soggetto politico. Esiste come appendice tecnico–militare di un alleato che la considera zavorra. I No Pax e i guerrapiattisti possono continuare a urlare, a piangere e a giocare alla geopolitica su X e sui giornali illeggibili che vendono sempre meno. Ma la realtà ormai è chiara: gli USA fanno i loro interessi. E noi abbiamo dimenticato come si fa a difendere i nostri. Pazienza se Calenda dice sciocchezze e Musk, pur con tutti i suoi conflitti di interesse, dice su questo la cosa giusta. Pazienza se Dmitry Medvedev dice anche lui il giusto. Una via d’uscita esiste e non passa da questa UE ormai prossima all’implosione. Per salvarsi serve una separazione lucida e ordinata che restituisca agli Stati europei ciò che hanno ceduto: sovranità politica, autonomia economica, libertà energetica e monetaria. La direzione non è Washington, che ci vuole subalterni, ma il mondo che cresce: i BRICS+, dove cooperazione e sviluppo non richiedono abiure di indipendenza. Il futuro è multipolare. Ma per entrarci dobbiamo prima liberarci da questa architettura europea che sta affondando. Uscirne non è un tabù, ma una questione di sopravvivenza. [FINE]
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  • È ARRIVATO AL CAPOLINEA LUI e I leader UE CHE CONTINUANO a SOSTENERLO
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    https://www.ilfattoquotidiano.it/mondo/live-post/2025/12/09/zelensky-papa-meloni-trump-europa-sta-andando-in-una-brutta-direzione/8221063/
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