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    Addio a Charlie Kirk, simbolo del conservatorismo militante
    Colpisce ancora l’odio progressista (e, stando ai fatti, “progressivo”) dei jihadisti woke della
    composita e (a tratti) liberal-democratica società statunitense.
    Questa volta non si tratta di minacce, censura o procedimenti disciplinari inferti a qualche
    professore universitario (come Jordan B. Peterson) o ad altri presunti “neofascisti”
    conservatori, bensì di un colpo fatale che ha spezzato la vita al tanto amato quanto odiato
    trentunenne Charlie Kirk.
    Una morte improvvisa, avvenuta il 10 settembre, causata da un proiettile sparato con
    precisione al collo di Kirk mentre l’audace conservatore trumpiano stava tenendo uno dei
    suoi consueti dibattiti aperti al campus della Utah Valley University.
    Devoto cristiano evangelico (vicino alla conversione cattolica), marito e padre amorevole, da
    sempre impegnato nella difesa dei valori cristiani e della libertà di parola, Charlie Kirk ha
    affrontato con coraggio ed enorme dedizione folle di collegiali woke schierati a favore di
    aborto, immigrazionismo clandestino e ideologia gender.
    Era noto per la sua appartenenza al movimento MAGA e per l’instancabile attivismo nella
    sua onlus Turning Point USA (rete studentesca co-fondata con Bill Montgomery alla tenera
    età di 18 anni e oggi diffusa in migliaia di campus, capace di ispirare milioni di giovani a
    pensare con la propria testa).
    La presenza sulle reti sociali e il successo del suo podcast (“The Charlie Kirk Show”), oltre a
    numerose apparizioni pubbliche e provocatorie nei campus universitari, lo avevano reso
    inarrestabile e alquanto scomodo alla comunità progressista.
    Rimarranno nella storia i suoi arguti dibattiti nei college (da lui considerati campi di
    indottrinamento al pensiero di sinistra ed ostacolo ad una sana ed efficiente istruzione)
    dove, invitando anche i woke più estremi e ostili al confronto libero e diretto, rispondeva con
    maestria e schiettezza alle obiezioni e provocazioni più assurde lasciando (quasi) sempre
    spiazzati i suoi più inferociti interlocutori.
    I temi più dibattuti sono stati: l’aborto (fermamente condannato da un dichiarato “provita”
    come Kirk), l’apertura dei confini nazionali e il giustificazionismo dell’immigrazione
    clandestina (tanto cara e difesa dai paladini woke), la libertà di parola e di religione
    (argomento scottante per i giovani progressisti, sempre molto inclusivi con i musulmani e le
    loro pretese, ma severi censori del cristianesimo), le folli politiche di “inclusione” di
    transgender e altri soggetti non ascrivibili al “discriminatorio e bigotto” (ma pur sempre
    “naturale”) sistema binario in competizioni sportive, prigioni, bagni pubblici, spogliatoi ecc., i
    benefici della politica Trump sulla vita ed economia americana, il libero mercato, il governo
    limitato e la libertà (oltre che responsabilità) individuale.
    In relazione a questi ultimi temi Kirk, come altri noti conservatori, ha sempre criticato
    (fornendo dati incontestabili) i sistemi socialisti, comunisti e quelli improntati su forme di
    anarchia sociale (sostenuti da lobby neomarxiste come Black Lives Matter ed estremisti ecologisti legati a Greta Thunberg).
    Insomma, un boccone troppo amaro per il collegiale medio americano, intriso di contorte ideologie e di quel patologico vittimismo che contraddistingue larga parte della gioventù cresciuta sotto i governi Obama/Biden, il costante bombardamento di messaggi luciferini (provenienti da musica e film) e di una narrazione contraddittoria e falsata da personaggi politici e autorità scolastiche.
    Ultimo ma non meno importante, la sua critica ad Hamas e alle ondate di chiara discriminazione e violenza nei confronti di studenti ebrei da parte di pacifici rivoltosi woke “propal” armati di bandiere palestinesi e arcobaleno (non per tutti un chiaro ossimoro) ma
    incapaci di indicare su una cartina la striscia di Gaza o di comprendere le origini di questo doloroso conflitto.
    È innegabile che Charlie avesse un dono speciale: nessuno come lui sapeva toccare il cuore dei giovani attraverso la verità e l'esercizio della ragione. Usando il dialogo costruiva ponti, dove altri alimentavano divisioni, in grado di unire persone diverse nella sola autentica Verità
    che alberga in fondo all’animo di ciascun uomo.
    Sapeva ascoltare, incoraggiare i giovani a porsi domande su quanto veicolato dalla narrazione dominante. Invitava inoltre ragazzi e ragazze a non rinunciare a matrimonio e figli per una vita incentrata sulla sola carriera professionale.
    Charlie credeva fermamente che la verità si forgiasse nel dialogo e non nel silenzio imposto dalla paura. Come diceva lui stesso:
    “Quando le persone smettono di parlare, è allora che avviene la violenza. È allora che avvengono le guerre civili perché inizi a pensare che l'altra parte sia così malvagia, e perde la sua umanità”.
    Messaggi di sentito cordoglio sono arrivati dall’amico presidente Donald Trump, da Benjamin Netanyahu e dal fronte conservatore ma anche dalla nostra onlus Pro Vita e Famiglia che lo ha ricordato come un martire nella lotta a difesa della Famiglia e della Vita fin dal suo concepimento.
    Mentre sorge il timore di nuovi attentati a personalità conservatrici (quali Matt Walsh, Ben Shapiro, Michael Knowles e Douglas Murray) vicine a Kirk e impegnate in prima linea nelle stesse campagne, tutti noi ci uniamo in preghiera affinché non accadano più tali tragedie e ci
    siano sorveglianza e sistemi di sicurezza più incisivi in occasione di simili comizi.
    Un proiettile sventato (come accaduto al presidente Trump) può arrivare a destinazione in successive occasioni.
    Il brutale omicidio di Kirk è un triste e chiaro promemoria che la libertà non è mai scontata.
    Charlie mancherà a moltissime persone ma la sua eredità rimarrà nel cuore di chi lo ha
    amato e forse anche in quello di alcuni suoi detrattori ai quali è stata sempre data piena libertà di controbatterlo e accusarlo di bigottismo e fascismo.
    “Una famiglia forte, radicata nella fede, è la prima linea di difesa in un mondo in rovina”
    Charlie Kirk (1993-2025)
    RIP

    Irene
    1 Addio a Charlie Kirk, simbolo del conservatorismo militante Colpisce ancora l’odio progressista (e, stando ai fatti, “progressivo”) dei jihadisti woke della composita e (a tratti) liberal-democratica società statunitense. Questa volta non si tratta di minacce, censura o procedimenti disciplinari inferti a qualche professore universitario (come Jordan B. Peterson) o ad altri presunti “neofascisti” conservatori, bensì di un colpo fatale che ha spezzato la vita al tanto amato quanto odiato trentunenne Charlie Kirk. Una morte improvvisa, avvenuta il 10 settembre, causata da un proiettile sparato con precisione al collo di Kirk mentre l’audace conservatore trumpiano stava tenendo uno dei suoi consueti dibattiti aperti al campus della Utah Valley University. Devoto cristiano evangelico (vicino alla conversione cattolica), marito e padre amorevole, da sempre impegnato nella difesa dei valori cristiani e della libertà di parola, Charlie Kirk ha affrontato con coraggio ed enorme dedizione folle di collegiali woke schierati a favore di aborto, immigrazionismo clandestino e ideologia gender. Era noto per la sua appartenenza al movimento MAGA e per l’instancabile attivismo nella sua onlus Turning Point USA (rete studentesca co-fondata con Bill Montgomery alla tenera età di 18 anni e oggi diffusa in migliaia di campus, capace di ispirare milioni di giovani a pensare con la propria testa). La presenza sulle reti sociali e il successo del suo podcast (“The Charlie Kirk Show”), oltre a numerose apparizioni pubbliche e provocatorie nei campus universitari, lo avevano reso inarrestabile e alquanto scomodo alla comunità progressista. Rimarranno nella storia i suoi arguti dibattiti nei college (da lui considerati campi di indottrinamento al pensiero di sinistra ed ostacolo ad una sana ed efficiente istruzione) dove, invitando anche i woke più estremi e ostili al confronto libero e diretto, rispondeva con maestria e schiettezza alle obiezioni e provocazioni più assurde lasciando (quasi) sempre spiazzati i suoi più inferociti interlocutori. I temi più dibattuti sono stati: l’aborto (fermamente condannato da un dichiarato “provita” come Kirk), l’apertura dei confini nazionali e il giustificazionismo dell’immigrazione clandestina (tanto cara e difesa dai paladini woke), la libertà di parola e di religione (argomento scottante per i giovani progressisti, sempre molto inclusivi con i musulmani e le loro pretese, ma severi censori del cristianesimo), le folli politiche di “inclusione” di transgender e altri soggetti non ascrivibili al “discriminatorio e bigotto” (ma pur sempre “naturale”) sistema binario in competizioni sportive, prigioni, bagni pubblici, spogliatoi ecc., i benefici della politica Trump sulla vita ed economia americana, il libero mercato, il governo limitato e la libertà (oltre che responsabilità) individuale. In relazione a questi ultimi temi Kirk, come altri noti conservatori, ha sempre criticato (fornendo dati incontestabili) i sistemi socialisti, comunisti e quelli improntati su forme di anarchia sociale (sostenuti da lobby neomarxiste come Black Lives Matter ed estremisti ecologisti legati a Greta Thunberg). Insomma, un boccone troppo amaro per il collegiale medio americano, intriso di contorte ideologie e di quel patologico vittimismo che contraddistingue larga parte della gioventù cresciuta sotto i governi Obama/Biden, il costante bombardamento di messaggi luciferini (provenienti da musica e film) e di una narrazione contraddittoria e falsata da personaggi politici e autorità scolastiche. Ultimo ma non meno importante, la sua critica ad Hamas e alle ondate di chiara discriminazione e violenza nei confronti di studenti ebrei da parte di pacifici rivoltosi woke “propal” armati di bandiere palestinesi e arcobaleno (non per tutti un chiaro ossimoro) ma incapaci di indicare su una cartina la striscia di Gaza o di comprendere le origini di questo doloroso conflitto. È innegabile che Charlie avesse un dono speciale: nessuno come lui sapeva toccare il cuore dei giovani attraverso la verità e l'esercizio della ragione. Usando il dialogo costruiva ponti, dove altri alimentavano divisioni, in grado di unire persone diverse nella sola autentica Verità che alberga in fondo all’animo di ciascun uomo. Sapeva ascoltare, incoraggiare i giovani a porsi domande su quanto veicolato dalla narrazione dominante. Invitava inoltre ragazzi e ragazze a non rinunciare a matrimonio e figli per una vita incentrata sulla sola carriera professionale. Charlie credeva fermamente che la verità si forgiasse nel dialogo e non nel silenzio imposto dalla paura. Come diceva lui stesso: “Quando le persone smettono di parlare, è allora che avviene la violenza. È allora che avvengono le guerre civili perché inizi a pensare che l'altra parte sia così malvagia, e perde la sua umanità”. Messaggi di sentito cordoglio sono arrivati dall’amico presidente Donald Trump, da Benjamin Netanyahu e dal fronte conservatore ma anche dalla nostra onlus Pro Vita e Famiglia che lo ha ricordato come un martire nella lotta a difesa della Famiglia e della Vita fin dal suo concepimento. Mentre sorge il timore di nuovi attentati a personalità conservatrici (quali Matt Walsh, Ben Shapiro, Michael Knowles e Douglas Murray) vicine a Kirk e impegnate in prima linea nelle stesse campagne, tutti noi ci uniamo in preghiera affinché non accadano più tali tragedie e ci siano sorveglianza e sistemi di sicurezza più incisivi in occasione di simili comizi. Un proiettile sventato (come accaduto al presidente Trump) può arrivare a destinazione in successive occasioni. Il brutale omicidio di Kirk è un triste e chiaro promemoria che la libertà non è mai scontata. Charlie mancherà a moltissime persone ma la sua eredità rimarrà nel cuore di chi lo ha amato e forse anche in quello di alcuni suoi detrattori ai quali è stata sempre data piena libertà di controbatterlo e accusarlo di bigottismo e fascismo. “Una famiglia forte, radicata nella fede, è la prima linea di difesa in un mondo in rovina” Charlie Kirk (1993-2025) RIP Irene
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  • ANDIAMO BENE!
    Livigno, sotto sequestro la pista da sci della Coppa del Mondo
    I sigilli al cantiere per l’ampliamento in località Costaccia, dove erano già in corso gli interventi per rendere il tracciato idoneo a ospitare il Super G maschile di Coppa del Mondo di sci alpino il prossimo 27 dicembre...
    https://www.ilgiorno.it/sondrio/cronaca/livigno-sequestro-pista-sci-mp9ocr6h
    ANDIAMO BENE! Livigno, sotto sequestro la pista da sci della Coppa del Mondo I sigilli al cantiere per l’ampliamento in località Costaccia, dove erano già in corso gli interventi per rendere il tracciato idoneo a ospitare il Super G maschile di Coppa del Mondo di sci alpino il prossimo 27 dicembre... https://www.ilgiorno.it/sondrio/cronaca/livigno-sequestro-pista-sci-mp9ocr6h
    WWW.ILGIORNO.IT
    Livigno, sotto sequestro la pista da sci della Coppa del Mondo
    I sigilli al cantiere per l’ampliamento in località Costaccia, dove erano già in corso gli interventi per rendere il tracciato idoneo a ospitare il Super G maschile di Coppa del Mondo di sci alpino il prossimo 27 dicembre.
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  • Massacrò la ex, niente carcere.
    Il giudice: 'va compreso'

    (e poi mandano nelle scuole la lobby della lotta al patriarcato)

    https://www.imolaoggi.it/2025/09/11/massacro-la-ex-niente-carcere-il-giudice-va-compreso/
    Massacrò la ex, niente carcere. Il giudice: 'va compreso' (e poi mandano nelle scuole la lobby della lotta al patriarcato) https://www.imolaoggi.it/2025/09/11/massacro-la-ex-niente-carcere-il-giudice-va-compreso/
    WWW.IMOLAOGGI.IT
    Massacrò la ex, niente carcere. Il giudice: ‘va compreso’
    Il violento pestaggio ha lasciato Lucia Regna, 44 anni, con il volto ricostruito da 21 placche di titanio e un nervo oculare lesionato
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  • UNA BUONA NOTIZIA!
    Il dottor Ennio Caggiano, medico di famiglia radiato dall'ordine nel 2022, è stato prosciolto dalle ridicole accuse di "falso ideologico" per aver compilato dei certificati di esenzione dall'obbligo di "elisir di lunga vita". Secondo il gup del tribunale di Venezia non c'è stato alcun falso: "gli atti esprimono un giudizio sanitario, clinicamente motivato".
    Il precedente è utile per tutti quei medici che, rinunciando ai famigerati 80 euro l'ora, sono rimasti fedeli al giuramento di Ippocrate nonchè al loro codice deontologico.

    AVV.Roberto de Petro

    A GOOD NEWS!
    Dr. Ennio Caggiano, a family doctor disbarred in 2022, was acquitted of the ridiculous charges of "ideological forgery" for having filled out certificates exempting him from the "elixir of life" requirement. According to the preliminary hearing judge of the Venice court, there was no forgery: "The documents express a medical, clinically justified opinion."

    This precedent is useful for all those doctors who, by forgoing the infamous €80 an hour, have remained faithful to the Hippocratic Oath and their code of ethics.

    Roberto de Petro

    Source: https://www.facebook.com/share/19unQEG9nG/
    UNA BUONA NOTIZIA! Il dottor Ennio Caggiano, medico di famiglia radiato dall'ordine nel 2022, è stato prosciolto dalle ridicole accuse di "falso ideologico" per aver compilato dei certificati di esenzione dall'obbligo di "elisir di lunga vita". Secondo il gup del tribunale di Venezia non c'è stato alcun falso: "gli atti esprimono un giudizio sanitario, clinicamente motivato". Il precedente è utile per tutti quei medici che, rinunciando ai famigerati 80 euro l'ora, sono rimasti fedeli al giuramento di Ippocrate nonchè al loro codice deontologico. AVV.Roberto de Petro A GOOD NEWS! Dr. Ennio Caggiano, a family doctor disbarred in 2022, was acquitted of the ridiculous charges of "ideological forgery" for having filled out certificates exempting him from the "elixir of life" requirement. According to the preliminary hearing judge of the Venice court, there was no forgery: "The documents express a medical, clinically justified opinion." This precedent is useful for all those doctors who, by forgoing the infamous €80 an hour, have remained faithful to the Hippocratic Oath and their code of ethics. Roberto de Petro Source: https://www.facebook.com/share/19unQEG9nG/
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  • Looking for reliable used machinery for sale? Discover top-quality balancing equipment at great prices with MachineSpotter. We connect you with trusted sellers worldwide, offering cost-effective solutions for your industrial and manufacturing needs. Buying used machines saves money, reduces downtime, and ensures immediate availability. From precision tools to heavy-duty balancing equipment, we’ve got you covered. Read more here about - https://pin.it/72s7TH7Hv
    Looking for reliable used machinery for sale? Discover top-quality balancing equipment at great prices with MachineSpotter. We connect you with trusted sellers worldwide, offering cost-effective solutions for your industrial and manufacturing needs. Buying used machines saves money, reduces downtime, and ensures immediate availability. From precision tools to heavy-duty balancing equipment, we’ve got you covered. Read more here about - https://pin.it/72s7TH7Hv
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  • Chi era Charlie Kirk, l'influencer Maga ucciso in Utah: 31 anni, la moglie ex miss Arizona, milioni di follower, l'amicizia con Trump
    Charlie Kirk con la moglie e i figli.

    Aveva portato voti a Donald negli Stati in bilico. In tour con la scorta. Nel 2012 aveva fondato l’associazione Turning Point Usa, la più importante organizzazione giovanile conservatrice degli Stati Uniti

    DALLA NOSTRA INVIATA
    WASHINGTON - Quando è arrivata la notizia che qualcuno aveva sparato a Charlie Kirk, alla Casa Bianca i volti dei giovanissimi membri dello staff erano scossi. Molti di loro lo conoscevano bene. Per il presidente Trump era un amico, come mostra il messaggio che ha pubblicato sui social annunciando la morte di una persona «leggendaria». La bandiera è stata calata a mezz’asta.

    Attirava grandi folle sui social, ma anche in presenza
    Il suo omicidio è un momento sismico nella politica americana. Era giovane, 31enne, ma aveva una influenza enorme. Era una sorta di influencer di destra, capace di attirare grandi folle sui social (oltre 7,5 milioni di follower su Instagram e 7 su TikTok per esempio) e con i suoi podcast, ma anche in presenza. Un giorno avrebbe potuto essere un candidato presidenziale.

    Aveva fondato Turning Point, organizzazione politica di destra, nel 2012, ad appena 18 anni, punto di riferimento per i giovani: ne fanno parte 250mila studenti universitari e delle scuole superiori. Era diventato milionario con i podcast e i libri tra cui «la Dottrina MAGA». Aveva raccolto 92 milioni di dollari nel 2023, attraverso donazioni, e aveva riversato denaro e volontari negli stati in bilico - a partire dalla sua Arizona - contribuendo alla rielezione di Trump. Era amico del figlio del presidente, Don Junior, che al gala organizzato da Turning Point per l’insediamento di Trump (1500 ospiti con biglietti dai 5000 a 15000 dollari) lo aveva descritto come «una delle vere rock star del nostro movimento».

    vicepresidente J. D. Vance lo aveva portato con sé in Groenlandia. E Kirk aveva dato consigli a Trump sulla scelta dei ministri spostandosi per due mesi in Florida durante la transizione insieme alla moglie Erika, ex miss Arizona, alla figlia di 3 anni e al figlio di un anno. Non aveva esitato ultimamente a esprimere qualche critica rispetto ai falchi repubblicani che consigliavano di intervenire in Iran o sulla gestione del caso Epstein, ma si era rapidamente riallineato alle scelte di Trump.

    Kirk a Milwaukee: «I repubblicani hanno trovato i loro Kennedy»
    L’ultima notte della convention repubblicana, la scorsa estate, lo avvicinammo sotto il palco di Milwaukee dove erano appena apparsi Trump, Melania e tutto il clan. Kirk disse al Corriere che i repubblicani avevano finalmente trovato i loro Kennedy. «Questa è l’elezione di TikTok e dei podcast — ci disse — In ogni elezione capiamo che gli elettori consumano le notizie diversamente. Nel 2008-2012 erano i social, nel 2016 nello specifico Twitter e Facebook, adesso c’è un ribilanciamento: i giovani consumano meno i media tradizionali, più podcast e lunghe interviste. E penso che i conservatori siano più avanti, i democratici si sono addormentati al volante pensando che tutti seguano Cnn».

    Kirk ci disse anche: «Cerco di essere più provocatorio possibile perché la cosa che mi preoccupa di più è quando la gente è d’accordo con noi ma resta a casa e non va a votare». I critici usavano quella parola, provocatorio. I sostenitori ammiravano la sua capacità di dibattere con tutti ai suoi eventi nei college, come quello di ieri in Utah, che prevedevano un incontro intitolato «Prova che ho torto» (Prove me wrong) in cui invitava i partecipanti a contraddirlo, su temi come immigrazione e aborto. Partecipavano studenti di sinistra e di destra: dibattiti con milioni di visualizzazioni su TikTok. Ma era stato minacciato, e aveva la scorta. Oltre 6.800 persone avevano firmato una petizione su change.org cercando di evitare che Kirk parlasse in quell’ateneo in Utah.

    Source: https://www.corriere.it/esteri/25_settembre_11/charlie-l-influencer-maga-con-milioni-di-follower-voglio-essere-provocatorio-6ae9b357-f600-4b6b-aa96-45059db2bxlk_amp.shtml
    Chi era Charlie Kirk, l'influencer Maga ucciso in Utah: 31 anni, la moglie ex miss Arizona, milioni di follower, l'amicizia con Trump Charlie Kirk con la moglie e i figli. Aveva portato voti a Donald negli Stati in bilico. In tour con la scorta. Nel 2012 aveva fondato l’associazione Turning Point Usa, la più importante organizzazione giovanile conservatrice degli Stati Uniti DALLA NOSTRA INVIATA WASHINGTON - Quando è arrivata la notizia che qualcuno aveva sparato a Charlie Kirk, alla Casa Bianca i volti dei giovanissimi membri dello staff erano scossi. Molti di loro lo conoscevano bene. Per il presidente Trump era un amico, come mostra il messaggio che ha pubblicato sui social annunciando la morte di una persona «leggendaria». La bandiera è stata calata a mezz’asta. Attirava grandi folle sui social, ma anche in presenza Il suo omicidio è un momento sismico nella politica americana. Era giovane, 31enne, ma aveva una influenza enorme. Era una sorta di influencer di destra, capace di attirare grandi folle sui social (oltre 7,5 milioni di follower su Instagram e 7 su TikTok per esempio) e con i suoi podcast, ma anche in presenza. Un giorno avrebbe potuto essere un candidato presidenziale. Aveva fondato Turning Point, organizzazione politica di destra, nel 2012, ad appena 18 anni, punto di riferimento per i giovani: ne fanno parte 250mila studenti universitari e delle scuole superiori. Era diventato milionario con i podcast e i libri tra cui «la Dottrina MAGA». Aveva raccolto 92 milioni di dollari nel 2023, attraverso donazioni, e aveva riversato denaro e volontari negli stati in bilico - a partire dalla sua Arizona - contribuendo alla rielezione di Trump. Era amico del figlio del presidente, Don Junior, che al gala organizzato da Turning Point per l’insediamento di Trump (1500 ospiti con biglietti dai 5000 a 15000 dollari) lo aveva descritto come «una delle vere rock star del nostro movimento». vicepresidente J. D. Vance lo aveva portato con sé in Groenlandia. E Kirk aveva dato consigli a Trump sulla scelta dei ministri spostandosi per due mesi in Florida durante la transizione insieme alla moglie Erika, ex miss Arizona, alla figlia di 3 anni e al figlio di un anno. Non aveva esitato ultimamente a esprimere qualche critica rispetto ai falchi repubblicani che consigliavano di intervenire in Iran o sulla gestione del caso Epstein, ma si era rapidamente riallineato alle scelte di Trump. Kirk a Milwaukee: «I repubblicani hanno trovato i loro Kennedy» L’ultima notte della convention repubblicana, la scorsa estate, lo avvicinammo sotto il palco di Milwaukee dove erano appena apparsi Trump, Melania e tutto il clan. Kirk disse al Corriere che i repubblicani avevano finalmente trovato i loro Kennedy. «Questa è l’elezione di TikTok e dei podcast — ci disse — In ogni elezione capiamo che gli elettori consumano le notizie diversamente. Nel 2008-2012 erano i social, nel 2016 nello specifico Twitter e Facebook, adesso c’è un ribilanciamento: i giovani consumano meno i media tradizionali, più podcast e lunghe interviste. E penso che i conservatori siano più avanti, i democratici si sono addormentati al volante pensando che tutti seguano Cnn». Kirk ci disse anche: «Cerco di essere più provocatorio possibile perché la cosa che mi preoccupa di più è quando la gente è d’accordo con noi ma resta a casa e non va a votare». I critici usavano quella parola, provocatorio. I sostenitori ammiravano la sua capacità di dibattere con tutti ai suoi eventi nei college, come quello di ieri in Utah, che prevedevano un incontro intitolato «Prova che ho torto» (Prove me wrong) in cui invitava i partecipanti a contraddirlo, su temi come immigrazione e aborto. Partecipavano studenti di sinistra e di destra: dibattiti con milioni di visualizzazioni su TikTok. Ma era stato minacciato, e aveva la scorta. Oltre 6.800 persone avevano firmato una petizione su change.org cercando di evitare che Kirk parlasse in quell’ateneo in Utah. Source: https://www.corriere.it/esteri/25_settembre_11/charlie-l-influencer-maga-con-milioni-di-follower-voglio-essere-provocatorio-6ae9b357-f600-4b6b-aa96-45059db2bxlk_amp.shtml
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  • Assurda questa sentenza. ma il dovere educativo della scuola dov'e'? spiegare il significato di un simbolo a una ragazzina in crescita e agli altri suoi compagni non mi pare contrario ai doveri di un'insegnante. si parla di tutela della riservatezza quando questo crocifisso rovesciato era ostentato pubblicamente; e l'offesa a chi e' cristiano non si tutela? Al di la' del fatto che Cristo e i suoi insegnamenti sono comunque simbolo di bene anche per chi non crede, e Satana è comunque simbolo di male, portatore di insegnamenti e valori che demoliscono e avviliscono l'uomo e la persona, quando tutte le tradizioni religiose e non e i saggi di ogni tempo riconoscono che l'uomo nel suo profondo è un essere sociale creato per vivere in armonia con gli altri, e questo ci insegna la stessa natura. Il satanismo è una religione tutelata? Non lo sapevo. Pensavo che almeno nella formazione si educasse a valori di solidarietà umana non di demolizione dell'uomo. un insegnante non ha il dovere di "formare" i ragazzi, di spiegare cosa sta dietro simboli e credenze, di educare a valori di rispetto per tutti, e benevolenza verso ognuno, l'inclusione tanto decantata non ha alla radice il rispetto, cui il satanismo è totalmente estraneo perché Satana è da sempre simbolo di prevaricazione, dominio, sopraffazione? Il rispetto reale dell'altro non è un valore universalmente riconosciuto e decantato in tutte le carte dei diritti dell'uomo, un valore fondante della nostra società???? In questa sentenza però l'inclusione e il rispetto vengono utilizzati per tutelare valori totalmente opposti.
    Resto allibita da questa pronuncia che va contro i valori universalmente riconosciuti, il diritto naturale e la Costituzione, oltre al ruolo da sempre riconosciuto agli insegnanti di ausilio alla formazione di persone improntate al rispetto vero e profondo, oltre che alle matrici cristiane della nostra cultura che anch'esse chiedono rispetto. Ritengo che riconoscere il satanismo come credo religioso da tutelare da parte delle istituzioni, addirittura in una scuola, senza portare i ragazzi a esaminare in profondita' gli insegnamenti (se cosi vogliamo chiamarli) sottostanti a questi orientamenti che riconoscono sacrifici umani, violenze e sopraffazioni di ogni genere, sia l'emblema del degrado profondo in cui si trova la nostra societa e penso che questo atteggiamento sia da rigettare e condannare in quanto contrario ai valori dell'uomo di cui la nostra stessa Costituzione e tutto il diritto internazionale sono portatori.

    Alessandra Chiavegatti

    Source: https://t.me/c/1569685676/10788
    Assurda questa sentenza. ma il dovere educativo della scuola dov'e'? spiegare il significato di un simbolo a una ragazzina in crescita e agli altri suoi compagni non mi pare contrario ai doveri di un'insegnante. si parla di tutela della riservatezza quando questo crocifisso rovesciato era ostentato pubblicamente; e l'offesa a chi e' cristiano non si tutela? Al di la' del fatto che Cristo e i suoi insegnamenti sono comunque simbolo di bene anche per chi non crede, e Satana è comunque simbolo di male, portatore di insegnamenti e valori che demoliscono e avviliscono l'uomo e la persona, quando tutte le tradizioni religiose e non e i saggi di ogni tempo riconoscono che l'uomo nel suo profondo è un essere sociale creato per vivere in armonia con gli altri, e questo ci insegna la stessa natura. Il satanismo è una religione tutelata? Non lo sapevo. Pensavo che almeno nella formazione si educasse a valori di solidarietà umana non di demolizione dell'uomo. un insegnante non ha il dovere di "formare" i ragazzi, di spiegare cosa sta dietro simboli e credenze, di educare a valori di rispetto per tutti, e benevolenza verso ognuno, l'inclusione tanto decantata non ha alla radice il rispetto, cui il satanismo è totalmente estraneo perché Satana è da sempre simbolo di prevaricazione, dominio, sopraffazione? Il rispetto reale dell'altro non è un valore universalmente riconosciuto e decantato in tutte le carte dei diritti dell'uomo, un valore fondante della nostra società???? In questa sentenza però l'inclusione e il rispetto vengono utilizzati per tutelare valori totalmente opposti. Resto allibita da questa pronuncia che va contro i valori universalmente riconosciuti, il diritto naturale e la Costituzione, oltre al ruolo da sempre riconosciuto agli insegnanti di ausilio alla formazione di persone improntate al rispetto vero e profondo, oltre che alle matrici cristiane della nostra cultura che anch'esse chiedono rispetto. Ritengo che riconoscere il satanismo come credo religioso da tutelare da parte delle istituzioni, addirittura in una scuola, senza portare i ragazzi a esaminare in profondita' gli insegnamenti (se cosi vogliamo chiamarli) sottostanti a questi orientamenti che riconoscono sacrifici umani, violenze e sopraffazioni di ogni genere, sia l'emblema del degrado profondo in cui si trova la nostra societa e penso che questo atteggiamento sia da rigettare e condannare in quanto contrario ai valori dell'uomo di cui la nostra stessa Costituzione e tutto il diritto internazionale sono portatori. Alessandra Chiavegatti Source: https://t.me/c/1569685676/10788
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  • Sulla vicenda del professore condannato per aver ripreso la studentessa che si proclamava seguace d Satana posto l'interessante commento dell'avvocato Alessandro Molinari di Genova, il quale tocca un'aspetto su cui li' per li' non mi sono soffermata ma che condivido in pieno

    "Il fatto di cronaca "scolastica" che commenti mette in risalto l'incapacità del sistema di contraddire e argomentare. La figura del docente che reprime e non espone invece il problema incarna il gioco del potere, anzi ne è paradossalmente l'essenza stessa. Anche se vestito da buon senso comune. Una società degenerata genera violenza, incapace di proporre una struttura di significato. Anche il docente ha lasciato spazio al solo gioco delle forze e degli impulsi. Anche il docente non è l'eccezione ma il sintomo. Temo che Nietzsche avesse ragione quando affermava che non esiste un se' autentico ma solo una molteplicità di maschere e forze . La ragazza è così una figlia del nihilismo, diventa merce visibile, vetrina, oltre i simboli ed i parrucchi. Ma dietro l'apparenza, la performance da satanista, l'interiorità si estingue nella sovrapposizione di segni visibili . Ma ciò che inquieta è che il potere (la magistratura) accetterà sempre tutto ciò sino a che è controllabile, inquadrabile, spettacolarizzabile. Dall'altro lato il professore è la perfetta sintesi dell'inabilità del sistema. Non si tratta più di educare , o rieducare, con la parola, il dialogo, l'esperienza. Un docente svuotato, neutralizzato, ridotto ad ingranaggio sociale, non attivo, al pari di un personaggio non giocante ma utile alla faziosità divisiva. Le domande che pone questo fatto sono quindi molteplici, ma quella centrale è che l'educazione presuppone la libertà di scegliere tra il bene ed il male attraverso una maturazione interiore. Non attraverso condizionamenti pseudo culturali o, peggio, didattici, che a me personalmente fanno apparire questa realtà odierna come un congegno meccanico. Non a caso ho cambiato il logo del nostro canale ispirandomi a Clockwork Orange, film del 1971. Ci siamo dentro fino alle ginocchia".
    Sulla vicenda del professore condannato per aver ripreso la studentessa che si proclamava seguace d Satana posto l'interessante commento dell'avvocato Alessandro Molinari di Genova, il quale tocca un'aspetto su cui li' per li' non mi sono soffermata ma che condivido in pieno "Il fatto di cronaca "scolastica" che commenti mette in risalto l'incapacità del sistema di contraddire e argomentare. La figura del docente che reprime e non espone invece il problema incarna il gioco del potere, anzi ne è paradossalmente l'essenza stessa. Anche se vestito da buon senso comune. Una società degenerata genera violenza, incapace di proporre una struttura di significato. Anche il docente ha lasciato spazio al solo gioco delle forze e degli impulsi. Anche il docente non è l'eccezione ma il sintomo. Temo che Nietzsche avesse ragione quando affermava che non esiste un se' autentico ma solo una molteplicità di maschere e forze . La ragazza è così una figlia del nihilismo, diventa merce visibile, vetrina, oltre i simboli ed i parrucchi. Ma dietro l'apparenza, la performance da satanista, l'interiorità si estingue nella sovrapposizione di segni visibili . Ma ciò che inquieta è che il potere (la magistratura) accetterà sempre tutto ciò sino a che è controllabile, inquadrabile, spettacolarizzabile. Dall'altro lato il professore è la perfetta sintesi dell'inabilità del sistema. Non si tratta più di educare , o rieducare, con la parola, il dialogo, l'esperienza. Un docente svuotato, neutralizzato, ridotto ad ingranaggio sociale, non attivo, al pari di un personaggio non giocante ma utile alla faziosità divisiva. Le domande che pone questo fatto sono quindi molteplici, ma quella centrale è che l'educazione presuppone la libertà di scegliere tra il bene ed il male attraverso una maturazione interiore. Non attraverso condizionamenti pseudo culturali o, peggio, didattici, che a me personalmente fanno apparire questa realtà odierna come un congegno meccanico. Non a caso ho cambiato il logo del nostro canale ispirandomi a Clockwork Orange, film del 1971. Ci siamo dentro fino alle ginocchia".
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  • Il video dell'assassinio di Iryna Zarutska
    Le telecamere di sorveglianza di un treno a Charlotte, in North Carolina, hanno ripreso il momento in cui Decarlos Brown Jr., 34 anni, senzatetto con numerosi precedenti per reati violenti, ha accoltellato mortalmente Iryna Zarutska, giovane
    https://share.google/F1ONsjr6IW1m2muB3
    Il video dell'assassinio di Iryna Zarutska Le telecamere di sorveglianza di un treno a Charlotte, in North Carolina, hanno ripreso il momento in cui Decarlos Brown Jr., 34 anni, senzatetto con numerosi precedenti per reati violenti, ha accoltellato mortalmente Iryna Zarutska, giovane https://share.google/F1ONsjr6IW1m2muB3
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    Il video dell'assassinio di Iryna Zarutska
    Le telecamere di sorveglianza di un treno a Charlotte, in North Carolina, hanno ripreso il momento in cui Decarlos Brown Jr., 34 anni, senzatetto con numerosi precedenti per reati violenti, ha accoltellato mortalmente Iryna Zarutska, giovane profuga ucraina di 23 anni.La donna, appena uscita dal tur...
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  • BYE BYE Macron!
    "Blocchiamo tutto", circa tremila persone in piazza in Francia dal mattino: oltre 100 gli arrestati
    Manifestanti contro le politiche di Bayrou. Disagi per il traffico a Lione, Lille e Grenoble, tensioni a Marsiglia...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/10/blocchiamo-tutto-iniziate-nella-notte-le-manifestazioni-di-protesta-oltre-200-i-fermi/8121551/
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