STA INIZIANDO LA GUERRA, LEGGETE, RIFLETTETE. POI SARÀ TROPPO TARDI.
di Paolo Di Mizio (giornalista e scrittore)
Penso che gli italiani non si rendano conto di dove ci stIa trascinando la follia di un’Europa a guida franco-anglo-tedesca nonché - udite, udite - a guida baltica (tre paeselli grandi come il Molise e con un PIL pari a quello dell’Abruzzo che determinano la politica del continente più prospero del mondo!)
Insieme alla follia europea c’è l’acquiescenza furbesca e deleteria del nostro governo. I punti essenziali da conoscere sono i seguenti:
1 - L’Europa si sta vistosamente riarmando in funzione antirussa e sarà pronta entro 4 o 5 anni (4 anni, secondo le stime della NATO, 5 secondo l’UE).
2 - La Russia, che voglia o no la guerra, non aspetterà 4 anni per avere 500 milioni di europei pronti ad attaccarla e quindi non avrà altra scelta che attaccare “prima” che gli europei abbiano completato il riarmo e allestito le difese.
3 – La Russia sa che non avrebbe la minima chance di vittoria in una guerra tradizionale contro 32 Paesi della NATO che sono anche i 32 paesi più ricchi del mondo, e quindi non attaccherà con le forze tradizionali (aerei, carri armati, missili, cannoni, ecc.) bensì lancerà un “first strike” (il primo colpo, senza preavviso) con le sue armi atomiche, che le garantiscono la superiorità.
Il punto 3 non è un’opinione, è una certezza matematica e nessuna autorità militare la contesta o l'ha mai contestata (era così anche ai tempi dell’URSS e della guerra fredda).
Volete sapere quali saranno in Europa i primi obiettivi della prima ondata di missili balistici nucleari?
Questo è già noto: saranno le basi di stoccaggio delle armi nucleari americane in Europa nonché i depositi delle armi nucleari francesi e britanniche, nonché tutti i complessi militari che rendono possibile l’utilizzo delle atomiche occidentali (porti, aeroporti, basi sotterranee).
L’Italia è il paese che ospita il maggior numero di atomiche americane nel mondo, dopo gli USA stessi. Pertanto non è difficile immaginare quali obiettivi siano già inseriti nel programma automatico di lancio del “first strike” nucleare russo. Per l’Italia gli obiettivi prioritari saranno:
• AVIANO (Pordenone), base nucleare.
• GHEDI (Brescia), base nucleare.
• TRIESTE e MONFALCONE, i cui porti stanno per essere trasformati in basi NATO che servirebbero come snodo per il trasferimento di truppe e armi (anche atomiche) verso l’est europeo.
• NAPOLI, base della flotta americana del Mediterraneo, che a sua volta è armata con testate atomiche.
• SIGONELLA (Sicilia), fulcro fondamentale per il monitoraggio e la “scoperta precoce” (“early warning”) sul fianco sud e sud-ovest della Russia. (Sigonella è la base degli aerei AWACS che da tre anni eseguono voli quotidiani attorno ai confini della Russia e che, teoricamente, sarebbero i primi a “vedere precocemente” i missili atomici russi in viaggio verso l’Europa, una manciata di minuti o di secondi prima che i missili atterrino sugli obiettivi).
Tralascio gli obiettivi diciamo "secondari" che però verranno egualmente polverizzati: Vicenza, Pisa, Sardegna, ecc.
Questo è il panorama. Questa è la realtà. Nella più benigna delle ipotesi, si può mettere in conto fin d’ora la distruzione degli obiettivi suddetti (Pordenone, Brescia, Trieste, Monfalcone, Napoli, mezza Sicilia, ecc.) e l’estinzione totale (TOTALE) delle rispettive popolazioni. Si ipotizzano 25 milioni di morti in Italia nelle prime 24 ore.
È questo che vogliamo? Sicuramente no, ma è questo il luogo finale a cui ci stanno portando, molto velocemente, le politiche dell’Europa. E per molto velocemente si intende nel giro di mesi o al massimo due o tre anni.
di Paolo Di Mizio (giornalista e scrittore)
Penso che gli italiani non si rendano conto di dove ci stIa trascinando la follia di un’Europa a guida franco-anglo-tedesca nonché - udite, udite - a guida baltica (tre paeselli grandi come il Molise e con un PIL pari a quello dell’Abruzzo che determinano la politica del continente più prospero del mondo!)
Insieme alla follia europea c’è l’acquiescenza furbesca e deleteria del nostro governo. I punti essenziali da conoscere sono i seguenti:
1 - L’Europa si sta vistosamente riarmando in funzione antirussa e sarà pronta entro 4 o 5 anni (4 anni, secondo le stime della NATO, 5 secondo l’UE).
2 - La Russia, che voglia o no la guerra, non aspetterà 4 anni per avere 500 milioni di europei pronti ad attaccarla e quindi non avrà altra scelta che attaccare “prima” che gli europei abbiano completato il riarmo e allestito le difese.
3 – La Russia sa che non avrebbe la minima chance di vittoria in una guerra tradizionale contro 32 Paesi della NATO che sono anche i 32 paesi più ricchi del mondo, e quindi non attaccherà con le forze tradizionali (aerei, carri armati, missili, cannoni, ecc.) bensì lancerà un “first strike” (il primo colpo, senza preavviso) con le sue armi atomiche, che le garantiscono la superiorità.
Il punto 3 non è un’opinione, è una certezza matematica e nessuna autorità militare la contesta o l'ha mai contestata (era così anche ai tempi dell’URSS e della guerra fredda).
Volete sapere quali saranno in Europa i primi obiettivi della prima ondata di missili balistici nucleari?
Questo è già noto: saranno le basi di stoccaggio delle armi nucleari americane in Europa nonché i depositi delle armi nucleari francesi e britanniche, nonché tutti i complessi militari che rendono possibile l’utilizzo delle atomiche occidentali (porti, aeroporti, basi sotterranee).
L’Italia è il paese che ospita il maggior numero di atomiche americane nel mondo, dopo gli USA stessi. Pertanto non è difficile immaginare quali obiettivi siano già inseriti nel programma automatico di lancio del “first strike” nucleare russo. Per l’Italia gli obiettivi prioritari saranno:
• AVIANO (Pordenone), base nucleare.
• GHEDI (Brescia), base nucleare.
• TRIESTE e MONFALCONE, i cui porti stanno per essere trasformati in basi NATO che servirebbero come snodo per il trasferimento di truppe e armi (anche atomiche) verso l’est europeo.
• NAPOLI, base della flotta americana del Mediterraneo, che a sua volta è armata con testate atomiche.
• SIGONELLA (Sicilia), fulcro fondamentale per il monitoraggio e la “scoperta precoce” (“early warning”) sul fianco sud e sud-ovest della Russia. (Sigonella è la base degli aerei AWACS che da tre anni eseguono voli quotidiani attorno ai confini della Russia e che, teoricamente, sarebbero i primi a “vedere precocemente” i missili atomici russi in viaggio verso l’Europa, una manciata di minuti o di secondi prima che i missili atterrino sugli obiettivi).
Tralascio gli obiettivi diciamo "secondari" che però verranno egualmente polverizzati: Vicenza, Pisa, Sardegna, ecc.
Questo è il panorama. Questa è la realtà. Nella più benigna delle ipotesi, si può mettere in conto fin d’ora la distruzione degli obiettivi suddetti (Pordenone, Brescia, Trieste, Monfalcone, Napoli, mezza Sicilia, ecc.) e l’estinzione totale (TOTALE) delle rispettive popolazioni. Si ipotizzano 25 milioni di morti in Italia nelle prime 24 ore.
È questo che vogliamo? Sicuramente no, ma è questo il luogo finale a cui ci stanno portando, molto velocemente, le politiche dell’Europa. E per molto velocemente si intende nel giro di mesi o al massimo due o tre anni.
STA INIZIANDO LA GUERRA, LEGGETE, RIFLETTETE. POI SARÀ TROPPO TARDI.
di Paolo Di Mizio (giornalista e scrittore)
Penso che gli italiani non si rendano conto di dove ci stIa trascinando la follia di un’Europa a guida franco-anglo-tedesca nonché - udite, udite - a guida baltica (tre paeselli grandi come il Molise e con un PIL pari a quello dell’Abruzzo che determinano la politica del continente più prospero del mondo!)
Insieme alla follia europea c’è l’acquiescenza furbesca e deleteria del nostro governo. I punti essenziali da conoscere sono i seguenti:
1 - L’Europa si sta vistosamente riarmando in funzione antirussa e sarà pronta entro 4 o 5 anni (4 anni, secondo le stime della NATO, 5 secondo l’UE).
2 - La Russia, che voglia o no la guerra, non aspetterà 4 anni per avere 500 milioni di europei pronti ad attaccarla e quindi non avrà altra scelta che attaccare “prima” che gli europei abbiano completato il riarmo e allestito le difese.
3 – La Russia sa che non avrebbe la minima chance di vittoria in una guerra tradizionale contro 32 Paesi della NATO che sono anche i 32 paesi più ricchi del mondo, e quindi non attaccherà con le forze tradizionali (aerei, carri armati, missili, cannoni, ecc.) bensì lancerà un “first strike” (il primo colpo, senza preavviso) con le sue armi atomiche, che le garantiscono la superiorità.
Il punto 3 non è un’opinione, è una certezza matematica e nessuna autorità militare la contesta o l'ha mai contestata (era così anche ai tempi dell’URSS e della guerra fredda).
Volete sapere quali saranno in Europa i primi obiettivi della prima ondata di missili balistici nucleari?
Questo è già noto: saranno le basi di stoccaggio delle armi nucleari americane in Europa nonché i depositi delle armi nucleari francesi e britanniche, nonché tutti i complessi militari che rendono possibile l’utilizzo delle atomiche occidentali (porti, aeroporti, basi sotterranee).
L’Italia è il paese che ospita il maggior numero di atomiche americane nel mondo, dopo gli USA stessi. Pertanto non è difficile immaginare quali obiettivi siano già inseriti nel programma automatico di lancio del “first strike” nucleare russo. Per l’Italia gli obiettivi prioritari saranno:
• AVIANO (Pordenone), base nucleare.
• GHEDI (Brescia), base nucleare.
• TRIESTE e MONFALCONE, i cui porti stanno per essere trasformati in basi NATO che servirebbero come snodo per il trasferimento di truppe e armi (anche atomiche) verso l’est europeo.
• NAPOLI, base della flotta americana del Mediterraneo, che a sua volta è armata con testate atomiche.
• SIGONELLA (Sicilia), fulcro fondamentale per il monitoraggio e la “scoperta precoce” (“early warning”) sul fianco sud e sud-ovest della Russia. (Sigonella è la base degli aerei AWACS che da tre anni eseguono voli quotidiani attorno ai confini della Russia e che, teoricamente, sarebbero i primi a “vedere precocemente” i missili atomici russi in viaggio verso l’Europa, una manciata di minuti o di secondi prima che i missili atterrino sugli obiettivi).
Tralascio gli obiettivi diciamo "secondari" che però verranno egualmente polverizzati: Vicenza, Pisa, Sardegna, ecc.
Questo è il panorama. Questa è la realtà. Nella più benigna delle ipotesi, si può mettere in conto fin d’ora la distruzione degli obiettivi suddetti (Pordenone, Brescia, Trieste, Monfalcone, Napoli, mezza Sicilia, ecc.) e l’estinzione totale (TOTALE) delle rispettive popolazioni. Si ipotizzano 25 milioni di morti in Italia nelle prime 24 ore.
È questo che vogliamo? Sicuramente no, ma è questo il luogo finale a cui ci stanno portando, molto velocemente, le politiche dell’Europa. E per molto velocemente si intende nel giro di mesi o al massimo due o tre anni.
