• Allora, mettiamo assieme i pezzi.
    Una famiglia vive nei boschi. Una scelta che molti di noi non farebbero, d'accordo, ma va preso atto che gli esiti sono sorprendenti: sono felici, i figli sono circondati da amore, nutriti, sani e regolarmente istruiti. Non c'è traccia di violenza o abusi. Si tratta di una scelta libera che, piaccia o no, trasforma quel nucleo in simbolo radicale della "famiglia tradizionale". Si dice che tutto è partito perché tempo fa sono finiti in ospedale per intossicazione da funghi velenosi. Fosse vero sarebbe in effetti segno d'incuria, ma è una bugia: in realtà avevano fatto indigestione di funghi perfettamente commestibili, come può capitare a qualunque famiglia. Fatto sta che dall'ospedale parte la segnalazione.
    La cosa finisce in mano a una giudice (donna), Cecilia Angrisano, Presidente del Tribunale dei Minori de L'Aquila, che dispone casa famiglia per bambini e madre e allontanamento del padre. Durante il sequestro (perché di questo si tratta), ordina che i Carabinieri dispongano posti di blocco affinché il tutto avvenga senza problemi. Manco si trattasse di pericolosi terroristi.
    In tutto questo a molti qualcosa non torna. Vi spieghiamo noi per punti perché qualcosa non vi torna:

    - Cecilia Angrisano è una femminista, parte integrante dell'industria dell'antiviolenza del nostro paese. Qui è in un liceo locale a spargere la solita propaganda fasulla, senza contraddittorio: https://www.youtube.com/watch?v=r2bUTp1OM8g

    - Cecilia Angrisano è anche una sostenitrice delle famiglie arcobaleno o, come le chiama lei in questo convegno in cui è ospite d'onore insieme ad altri convegnisti improbabili, delle "genitorialità fuori dall'ordinario": https://www.psicologia.io/formazione-online/le-genitorialita-fuori-dallordinario

    Già così si sente puzza di un rigurgito di Bibbiano. Perché, non dimentichiamolo: Bibbiano è ovunque, Bibbiano è sempre. Anche lì c'erano presidenti di tribunale "woke", giudici onorari arruolati dall'industria dell'antiviolenza e operatrici LGBT. Soprattutto c'era un sistema basato su un'ideologia precisa. Scava scava e si trova la prova.

    - Qui Cecilia Angrisano viene intervistata e le viene lisciato il pelo dal CISMAI, nota lobby che elabora ideologie rigettate da tutto il mondo scientifico sul trattamento dei minori in sede giudiziaria. Sono quelli che "il bambino dice sempre la verità, va sempre creduto", favorevoli al sequestro dei minori e al loro più che profittevole collocamento in casa famiglia. Il CISMAI è il mandante ideologico di Bibbiano, dei "Diavoli della Bassa" e di tutti gli eventi similari precedenti. https://cismai.it/intervista-a-cecilia-angrisano/

    - Cecilia Angrisano è una fedele adepta del CISMAI. In questo articolo, relativo proprio alla vicenda di Bibbiano, fa endorsement delle posizioni del CISMAI, mentre partecipa a uno dei suoi convegni tossici. https://www.redattoresociale.it/article/notiziario/infanzia_cismai_il_caso_bibbiano_ha_demonizzato_il_sistema_investire_in_prevenzione_

    La situazione è chiara, dunque: qui la distopia e il veleno ideologico che ODIA la famiglia tradizionale attacca e distrugge un simbolo radicale di famiglia tradizionale, come un maledetto virus fa con una cellula sana.
    In un paese normale i Carabinieri avrebbero già riportato a casa quella famiglia con tante scuse e un risarcimento dello Stato, un PM avrebbe indagato il giudice Angrisano per sequestro di persona, un altro avrebbe aperto un’inchiesta sul CISMAI per verificarne la trasparenza dell’operato.

    Source: https://www.facebook.com/share/p/17heVB37jU/
    Allora, mettiamo assieme i pezzi. Una famiglia vive nei boschi. Una scelta che molti di noi non farebbero, d'accordo, ma va preso atto che gli esiti sono sorprendenti: sono felici, i figli sono circondati da amore, nutriti, sani e regolarmente istruiti. Non c'è traccia di violenza o abusi. Si tratta di una scelta libera che, piaccia o no, trasforma quel nucleo in simbolo radicale della "famiglia tradizionale". Si dice che tutto è partito perché tempo fa sono finiti in ospedale per intossicazione da funghi velenosi. Fosse vero sarebbe in effetti segno d'incuria, ma è una bugia: in realtà avevano fatto indigestione di funghi perfettamente commestibili, come può capitare a qualunque famiglia. Fatto sta che dall'ospedale parte la segnalazione. La cosa finisce in mano a una giudice (donna), Cecilia Angrisano, Presidente del Tribunale dei Minori de L'Aquila, che dispone casa famiglia per bambini e madre e allontanamento del padre. Durante il sequestro (perché di questo si tratta), ordina che i Carabinieri dispongano posti di blocco affinché il tutto avvenga senza problemi. Manco si trattasse di pericolosi terroristi. In tutto questo a molti qualcosa non torna. Vi spieghiamo noi per punti perché qualcosa non vi torna: - Cecilia Angrisano è una femminista, parte integrante dell'industria dell'antiviolenza del nostro paese. Qui è in un liceo locale a spargere la solita propaganda fasulla, senza contraddittorio: https://www.youtube.com/watch?v=r2bUTp1OM8g - Cecilia Angrisano è anche una sostenitrice delle famiglie arcobaleno o, come le chiama lei in questo convegno in cui è ospite d'onore insieme ad altri convegnisti improbabili, delle "genitorialità fuori dall'ordinario": https://www.psicologia.io/formazione-online/le-genitorialita-fuori-dallordinario Già così si sente puzza di un rigurgito di Bibbiano. Perché, non dimentichiamolo: Bibbiano è ovunque, Bibbiano è sempre. Anche lì c'erano presidenti di tribunale "woke", giudici onorari arruolati dall'industria dell'antiviolenza e operatrici LGBT. Soprattutto c'era un sistema basato su un'ideologia precisa. Scava scava e si trova la prova. - Qui Cecilia Angrisano viene intervistata e le viene lisciato il pelo dal CISMAI, nota lobby che elabora ideologie rigettate da tutto il mondo scientifico sul trattamento dei minori in sede giudiziaria. Sono quelli che "il bambino dice sempre la verità, va sempre creduto", favorevoli al sequestro dei minori e al loro più che profittevole collocamento in casa famiglia. Il CISMAI è il mandante ideologico di Bibbiano, dei "Diavoli della Bassa" e di tutti gli eventi similari precedenti. https://cismai.it/intervista-a-cecilia-angrisano/ - Cecilia Angrisano è una fedele adepta del CISMAI. In questo articolo, relativo proprio alla vicenda di Bibbiano, fa endorsement delle posizioni del CISMAI, mentre partecipa a uno dei suoi convegni tossici. https://www.redattoresociale.it/article/notiziario/infanzia_cismai_il_caso_bibbiano_ha_demonizzato_il_sistema_investire_in_prevenzione_ La situazione è chiara, dunque: qui la distopia e il veleno ideologico che ODIA la famiglia tradizionale attacca e distrugge un simbolo radicale di famiglia tradizionale, come un maledetto virus fa con una cellula sana. In un paese normale i Carabinieri avrebbero già riportato a casa quella famiglia con tante scuse e un risarcimento dello Stato, un PM avrebbe indagato il giudice Angrisano per sequestro di persona, un altro avrebbe aperto un’inchiesta sul CISMAI per verificarne la trasparenza dell’operato. Source: https://www.facebook.com/share/p/17heVB37jU/
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  • Purtroppo stravolgono anche le canzoni!
    Ruggeri critica la Mannoia: "Una forzatura woke il finale cambiato della canzone"
    L'autore non condivide la scelta della cantante di modificare il finale del celebre brano con un "no" al posto del "sì" originale
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/19/una-forzatura-dettata-dalla-cultura-woke-il-finale-di-quello-che-le-donne-non-dicono-modificato-da-fiorella-mannoia-lo-sfogo-di-enrico-ruggeri/8200599/
    Purtroppo stravolgono anche le canzoni! Ruggeri critica la Mannoia: "Una forzatura woke il finale cambiato della canzone" L'autore non condivide la scelta della cantante di modificare il finale del celebre brano con un "no" al posto del "sì" originale https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/19/una-forzatura-dettata-dalla-cultura-woke-il-finale-di-quello-che-le-donne-non-dicono-modificato-da-fiorella-mannoia-lo-sfogo-di-enrico-ruggeri/8200599/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Ruggeri critica la Mannoia: "Una forzatura woke il finale cambiato della canzone"
    L'autore non condivide la scelta della cantante di modificare il finale del celebre brano con un "no" al posto del "sì" originale
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  • I nostri figli sono sotto attacco! Questa volta, la colpa è di Netflix.

    E ciò che stanno facendo è uno degli attacchi più subdoli all’innocenza dei nostri figli che abbiamo mai visto.

    Netflix ha trasformato l’intrattenimento per bambini in uno strumento per diffondere l’ideologia LGBT. E ciò che è ancora più inquietante è che stanno iniziando dai più piccoli!

    In programmi come CoComelon Lane (stagione 1, episodio 8), Netflix prende di mira bambini di appena 2 anni con la propaganda. Mostrano un bambino che balla con un tutù e un diadema in testa davanti ai suoi due "papà" gay, cantando “Just Be You” ("Semplicemente sii te stesso") per promuovere la confusione di genere e gli stili di vita omosessuali tra i bambini in età prescolare.

    E questo è solo l’inizio. Il catalogo per bambini di Netflix è infestato dalla propaganda LGBT:

    Dead End: Paranormal Park esalta il personaggio di un adolescente trans e una storia d’amore gay per bambini di 7 anni.

    The Baby-Sitters Club presenta un personaggio che si scaglia conto un ospedale colpevole di aver usato il pronome "sbagliato" con un ragazzo trans.

    Jurassic World: Camp Cretaceous inserisce di nascosto un bacio lesbico tra adolescenti.

    Ada Twist, Scientist celebra un matrimonio omosessuale, per i bambini della scuola materna.

    Questo non è intrattenimento. Questa non è inclusione.

    È indottrinamento, puro e semplice. Il loro obiettivo è far sì che i tuoi figli accettino l’ideologia trans e le relazioni omosessuali come normali, prima ancora che sappiano scrivere il proprio nome.

    Netflix pensa di poterlo fare di nascosto. Che i genitori non se ne accorgano. Che resteremo in silenzio mentre corrompono i cuori e le menti dei piccoli.

    Ma noi non lo faremo! Stiamo per scatenare una tempesta che non dimenticheranno mai.

    Abbiamo già visto cosa accade quando famiglie come la tua reagiscono.

    Ti ricordi la Disney? Quando hanno provato a inserire l’indottrinamento LGBT nei film per bambini, ti sei ribellato e li hai costretti sulla difensiva. E Apple TV? Quando hanno deriso i cristiani, campagne in tutto il mondo hanno esposto la loro blasfemia e li hanno costretti a fare marcia indietro.

    Ora è il turno di Netflix.

    Persino Elon Musk si è unito a questa battaglia, denunciando questa perversione, cancellando pubblicamente il suo abbonamento a Netflix, definendo la piattaforma “propaganda woke transgender” e invitando milioni di persone a fare lo stesso.

    Il suo appello a “Cancellare Netflix per la salute dei vostri figli” ha fatto crollare il loro titolo in borsa!

    Quindi andiamo avanti!

    Chiediamo a Netflix di:

    Rimuovere immediatamente questi programmi dal catalogo per bambini.

    Pubblicare scuse ufficiali per aver diffuso propaganda trans e gay tra i più piccoli.

    Implementare avvisi chiari affinché i genitori possano proteggere i loro figli da questi contenuti.

    Aggiungi subito la tua firma per inondare Netflix e i suoi dirigenti con la nostra indignazione e mostrare loro che quando toccano i nostri figli, toccano tutti noi.

    Questa è una battaglia per l’innocenza dei nostri ragazzi. Se restiamo in silenzio, Netflix continuerà ancora e ancora, prendendo di mira bambini sempre più piccoli con la sua agenda woke.

    Non lo permetteremo.

    Unisciti a migliaia di genitori e cittadini preoccupati. Firma la petizione per chiedere conto a Netflix e proteggere i nostri figli dall’indottrinamento.

    FIRMIAMO e CONDIVIDIAMO! MASSIMA CONDIVISIONE!

    Source: https://www.citizengo.org/it/fm/16643-fermiamo-l-indottrinamento-lgbt-di-netflix-sui-bambini-
    I nostri figli sono sotto attacco! Questa volta, la colpa è di Netflix. E ciò che stanno facendo è uno degli attacchi più subdoli all’innocenza dei nostri figli che abbiamo mai visto. Netflix ha trasformato l’intrattenimento per bambini in uno strumento per diffondere l’ideologia LGBT. E ciò che è ancora più inquietante è che stanno iniziando dai più piccoli! In programmi come CoComelon Lane (stagione 1, episodio 8), Netflix prende di mira bambini di appena 2 anni con la propaganda. Mostrano un bambino che balla con un tutù e un diadema in testa davanti ai suoi due "papà" gay, cantando “Just Be You” ("Semplicemente sii te stesso") per promuovere la confusione di genere e gli stili di vita omosessuali tra i bambini in età prescolare. E questo è solo l’inizio. Il catalogo per bambini di Netflix è infestato dalla propaganda LGBT: Dead End: Paranormal Park esalta il personaggio di un adolescente trans e una storia d’amore gay per bambini di 7 anni. The Baby-Sitters Club presenta un personaggio che si scaglia conto un ospedale colpevole di aver usato il pronome "sbagliato" con un ragazzo trans. Jurassic World: Camp Cretaceous inserisce di nascosto un bacio lesbico tra adolescenti. Ada Twist, Scientist celebra un matrimonio omosessuale, per i bambini della scuola materna. Questo non è intrattenimento. Questa non è inclusione. È indottrinamento, puro e semplice. Il loro obiettivo è far sì che i tuoi figli accettino l’ideologia trans e le relazioni omosessuali come normali, prima ancora che sappiano scrivere il proprio nome. Netflix pensa di poterlo fare di nascosto. Che i genitori non se ne accorgano. Che resteremo in silenzio mentre corrompono i cuori e le menti dei piccoli. Ma noi non lo faremo! Stiamo per scatenare una tempesta che non dimenticheranno mai. Abbiamo già visto cosa accade quando famiglie come la tua reagiscono. Ti ricordi la Disney? Quando hanno provato a inserire l’indottrinamento LGBT nei film per bambini, ti sei ribellato e li hai costretti sulla difensiva. E Apple TV? Quando hanno deriso i cristiani, campagne in tutto il mondo hanno esposto la loro blasfemia e li hanno costretti a fare marcia indietro. Ora è il turno di Netflix. Persino Elon Musk si è unito a questa battaglia, denunciando questa perversione, cancellando pubblicamente il suo abbonamento a Netflix, definendo la piattaforma “propaganda woke transgender” e invitando milioni di persone a fare lo stesso. Il suo appello a “Cancellare Netflix per la salute dei vostri figli” ha fatto crollare il loro titolo in borsa! Quindi andiamo avanti! Chiediamo a Netflix di: Rimuovere immediatamente questi programmi dal catalogo per bambini. Pubblicare scuse ufficiali per aver diffuso propaganda trans e gay tra i più piccoli. Implementare avvisi chiari affinché i genitori possano proteggere i loro figli da questi contenuti. Aggiungi subito la tua firma per inondare Netflix e i suoi dirigenti con la nostra indignazione e mostrare loro che quando toccano i nostri figli, toccano tutti noi. Questa è una battaglia per l’innocenza dei nostri ragazzi. Se restiamo in silenzio, Netflix continuerà ancora e ancora, prendendo di mira bambini sempre più piccoli con la sua agenda woke. Non lo permetteremo. Unisciti a migliaia di genitori e cittadini preoccupati. Firma la petizione per chiedere conto a Netflix e proteggere i nostri figli dall’indottrinamento. FIRMIAMO e CONDIVIDIAMO! MASSIMA CONDIVISIONE! Source: https://www.citizengo.org/it/fm/16643-fermiamo-l-indottrinamento-lgbt-di-netflix-sui-bambini-
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  • Addio a Charlie Kirk, simbolo del conservatorismo militante.

    Colpisce ancora l’odio progressista (e, stando ai fatti, “progressivo”) dei jihadisti woke della composita e (a tratti) liberal-democratica società statunitense.
    Questa volta non si tratta di minacce, censura o procedimenti disciplinari inferti a qualche professore universitario (come Jordan B. Peterson) o ad altri presunti “neofascisti” conservatori, bensì di un colpo fatale che ha spezzato la vita al tanto amato quanto odiato trentunenne Charlie Kirk.
    Una morte improvvisa, avvenuta il 10 settembre, causata da un proiettile sparato conprecisione al collo di Kirk mentre l’audace conservatore trumpiano stava tenendo uno dei suoi consueti dibattiti aperti al campus della Utah Valley University.
    Devoto cristiano evangelico (vicino alla conversione cattolica), marito e padre amorevole, da sempre impegnato nella difesa dei valori cristiani e della libertà di parola, Charlie Kirk ha affrontato con coraggio ed enorme dedizione folle di collegiali woke schierati a favore di aborto, immigrazionismo clandestino e ideologia gender.
    Era noto per la sua appartenenza al movimento MAGA e per l’instancabile attivismo nella sua onlus Turning Point USA (rete studentesca co-fondata con Bill Montgomery alla tenera età di 18 anni e oggi diffusa in migliaia di campus, capace di ispirare milioni di giovani a pensare con la propria testa).
    La presenza sulle reti sociali e il successo del suo podcast (“The Charlie Kirk Show”), oltre a numerose apparizioni pubbliche e provocatorie nei campus universitari, lo avevano reso inarrestabile e alquanto scomodo alla comunità progressista.

    Rimarranno nella storia i suoi arguti dibattiti nei college (da lui considerati campi di indottrinamento al pensiero di sinistra ed ostacolo ad una sana ed efficiente istruzione) dove, invitando anche i woke più estremi e ostili al confronto libero e diretto, rispondeva con maestria e schiettezza alle obiezioni e provocazioni più assurde lasciando (quasi) sempre spiazzati i suoi più inferociti interlocutori.

    I temi più dibattuti sono stati: l’aborto (fermamente condannato da un dichiarato “provita” come Kirk), l’apertura dei confini nazionali e il giustificazionismo dell’immigrazione clandestina (tanto cara e difesa dai paladini woke), la libertà di parola e di religione (argomento scottante per i giovani progressisti, sempre molto inclusivi con i musulmani e le
    loro pretese, ma severi censori del cristianesimo), le folli politiche di “inclusione” di transgender e altri soggetti non ascrivibili al “discriminatorio e bigotto” (ma pur sempre “naturale”) sistema binario in competizioni sportive, prigioni, bagni pubblici, spogliatoi ecc., i benefici della politica Trump sulla vita ed economia americana, il libero mercato, il governo
    limitato e la libertà (oltre che responsabilità) individuale.

    In relazione a questi ultimi temi Kirk, come altri noti conservatori, ha sempre criticato (fornendo dati incontestabili) i sistemi socialisti, comunisti e quelli improntati su forme di anarchia sociale (sostenuti da lobby neomarxiste come Black Lives Matter ed estremisti ecologisti legati a Greta Thunberg).
    Insomma, un boccone troppo amaro per il collegiale medio americano, intriso di contorte ideologie e di quel patologico vittimismo che contraddistingue larga parte della gioventù cresciuta sotto i governi Obama/Biden, il costante bombardamento di messaggi luciferini (provenienti da musica e film) e di una narrazione contraddittoria e falsata da personaggi politici e autorità scolastiche.
    Ultimo ma non meno importante, la sua critica ad Hamas e alle ondate di chiara discriminazione e violenza nei confronti di studenti ebrei da parte di pacifici rivoltosi woke “propal” armati di bandiere palestinesi e arcobaleno (non per tutti un chiaro ossimoro) ma
    incapaci di indicare su una cartina la striscia di Gaza o di comprendere le origini di questo doloroso conflitto.
    È innegabile che Charlie avesse un dono speciale: nessuno come lui sapeva toccare il cuore dei giovani attraverso la verità e l'esercizio della ragione. Usando il dialogo costruiva ponti, dove altri alimentavano divisioni, in grado di unire persone diverse nella sola autentica Verità che alberga in fondo all’animo di ciascun uomo.
    Sapeva ascoltare, incoraggiare i giovani a porsi domande su quanto veicolato dalla narrazione dominante. Invitava inoltre ragazzi e ragazze a non rinunciare a matrimonio e figli per una vita incentrata sulla sola carriera professionale.

    Charlie credeva fermamente che la verità si forgiasse nel dialogo e non nel silenzio imposto dalla paura. Come diceva lui stesso:
    “Quando le persone smettono di parlare, è allora che avviene la violenza. È allora che avvengono le guerre civili perché inizi a pensare che l'altra parte sia così malvagia, e perde la sua umanità”.
    Messaggi di sentito cordoglio sono arrivati dall’amico presidente Donald Trump, da Benjamin Netanyahu e dal fronte conservatore ma anche dalla nostra onlus Pro Vita e Famiglia che lo ha ricordato come un martire nella lotta a difesa della Famiglia e della Vita fin dal suo concepimento.
    Mentre sorge il timore di nuovi attentati a personalità conservatrici (quali Matt Walsh, Ben Shapiro, Michael Knowles e Douglas Murray) vicine a Kirk e impegnate in prima linea nelle stesse campagne, tutti noi ci uniamo in preghiera affinché non accadano più tali tragedie e ci
    siano sorveglianza e sistemi di sicurezza più incisivi in occasione di simili comizi.

    Un proiettile sventato (come accaduto al presidente Trump) può arrivare a destinazione in successive occasioni.
    Il brutale omicidio di Kirk è un triste e chiaro promemoria che la libertà non è mai scontata.
    Charlie mancherà a moltissime persone ma la sua eredità rimarrà nel cuore di chi lo ha amato e forse anche in quello di alcuni suoi detrattori ai quali è stata sempre data piena libertà di controbatterlo e accusarlo di bigottismo e fascismo.
    “Una famiglia forte, radicata nella fede, è la prima linea di difesa in un mondo in rovina”
    Charlie Kirk (1993-2025)
    RIP

    Irene V.
    Addio a Charlie Kirk, simbolo del conservatorismo militante. Colpisce ancora l’odio progressista (e, stando ai fatti, “progressivo”) dei jihadisti woke della composita e (a tratti) liberal-democratica società statunitense. Questa volta non si tratta di minacce, censura o procedimenti disciplinari inferti a qualche professore universitario (come Jordan B. Peterson) o ad altri presunti “neofascisti” conservatori, bensì di un colpo fatale che ha spezzato la vita al tanto amato quanto odiato trentunenne Charlie Kirk. Una morte improvvisa, avvenuta il 10 settembre, causata da un proiettile sparato conprecisione al collo di Kirk mentre l’audace conservatore trumpiano stava tenendo uno dei suoi consueti dibattiti aperti al campus della Utah Valley University. Devoto cristiano evangelico (vicino alla conversione cattolica), marito e padre amorevole, da sempre impegnato nella difesa dei valori cristiani e della libertà di parola, Charlie Kirk ha affrontato con coraggio ed enorme dedizione folle di collegiali woke schierati a favore di aborto, immigrazionismo clandestino e ideologia gender. Era noto per la sua appartenenza al movimento MAGA e per l’instancabile attivismo nella sua onlus Turning Point USA (rete studentesca co-fondata con Bill Montgomery alla tenera età di 18 anni e oggi diffusa in migliaia di campus, capace di ispirare milioni di giovani a pensare con la propria testa). La presenza sulle reti sociali e il successo del suo podcast (“The Charlie Kirk Show”), oltre a numerose apparizioni pubbliche e provocatorie nei campus universitari, lo avevano reso inarrestabile e alquanto scomodo alla comunità progressista. Rimarranno nella storia i suoi arguti dibattiti nei college (da lui considerati campi di indottrinamento al pensiero di sinistra ed ostacolo ad una sana ed efficiente istruzione) dove, invitando anche i woke più estremi e ostili al confronto libero e diretto, rispondeva con maestria e schiettezza alle obiezioni e provocazioni più assurde lasciando (quasi) sempre spiazzati i suoi più inferociti interlocutori. I temi più dibattuti sono stati: l’aborto (fermamente condannato da un dichiarato “provita” come Kirk), l’apertura dei confini nazionali e il giustificazionismo dell’immigrazione clandestina (tanto cara e difesa dai paladini woke), la libertà di parola e di religione (argomento scottante per i giovani progressisti, sempre molto inclusivi con i musulmani e le loro pretese, ma severi censori del cristianesimo), le folli politiche di “inclusione” di transgender e altri soggetti non ascrivibili al “discriminatorio e bigotto” (ma pur sempre “naturale”) sistema binario in competizioni sportive, prigioni, bagni pubblici, spogliatoi ecc., i benefici della politica Trump sulla vita ed economia americana, il libero mercato, il governo limitato e la libertà (oltre che responsabilità) individuale. In relazione a questi ultimi temi Kirk, come altri noti conservatori, ha sempre criticato (fornendo dati incontestabili) i sistemi socialisti, comunisti e quelli improntati su forme di anarchia sociale (sostenuti da lobby neomarxiste come Black Lives Matter ed estremisti ecologisti legati a Greta Thunberg). Insomma, un boccone troppo amaro per il collegiale medio americano, intriso di contorte ideologie e di quel patologico vittimismo che contraddistingue larga parte della gioventù cresciuta sotto i governi Obama/Biden, il costante bombardamento di messaggi luciferini (provenienti da musica e film) e di una narrazione contraddittoria e falsata da personaggi politici e autorità scolastiche. Ultimo ma non meno importante, la sua critica ad Hamas e alle ondate di chiara discriminazione e violenza nei confronti di studenti ebrei da parte di pacifici rivoltosi woke “propal” armati di bandiere palestinesi e arcobaleno (non per tutti un chiaro ossimoro) ma incapaci di indicare su una cartina la striscia di Gaza o di comprendere le origini di questo doloroso conflitto. È innegabile che Charlie avesse un dono speciale: nessuno come lui sapeva toccare il cuore dei giovani attraverso la verità e l'esercizio della ragione. Usando il dialogo costruiva ponti, dove altri alimentavano divisioni, in grado di unire persone diverse nella sola autentica Verità che alberga in fondo all’animo di ciascun uomo. Sapeva ascoltare, incoraggiare i giovani a porsi domande su quanto veicolato dalla narrazione dominante. Invitava inoltre ragazzi e ragazze a non rinunciare a matrimonio e figli per una vita incentrata sulla sola carriera professionale. Charlie credeva fermamente che la verità si forgiasse nel dialogo e non nel silenzio imposto dalla paura. Come diceva lui stesso: “Quando le persone smettono di parlare, è allora che avviene la violenza. È allora che avvengono le guerre civili perché inizi a pensare che l'altra parte sia così malvagia, e perde la sua umanità”. Messaggi di sentito cordoglio sono arrivati dall’amico presidente Donald Trump, da Benjamin Netanyahu e dal fronte conservatore ma anche dalla nostra onlus Pro Vita e Famiglia che lo ha ricordato come un martire nella lotta a difesa della Famiglia e della Vita fin dal suo concepimento. Mentre sorge il timore di nuovi attentati a personalità conservatrici (quali Matt Walsh, Ben Shapiro, Michael Knowles e Douglas Murray) vicine a Kirk e impegnate in prima linea nelle stesse campagne, tutti noi ci uniamo in preghiera affinché non accadano più tali tragedie e ci siano sorveglianza e sistemi di sicurezza più incisivi in occasione di simili comizi. Un proiettile sventato (come accaduto al presidente Trump) può arrivare a destinazione in successive occasioni. Il brutale omicidio di Kirk è un triste e chiaro promemoria che la libertà non è mai scontata. Charlie mancherà a moltissime persone ma la sua eredità rimarrà nel cuore di chi lo ha amato e forse anche in quello di alcuni suoi detrattori ai quali è stata sempre data piena libertà di controbatterlo e accusarlo di bigottismo e fascismo. “Una famiglia forte, radicata nella fede, è la prima linea di difesa in un mondo in rovina” Charlie Kirk (1993-2025) RIP Irene V.
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  • Spot “woke” per l’elettrico, crollano le vendite di Jaguar

    https://www.imolaoggi.it/2025/07/07/spot-woke-crollano-vendite-jaguar/
    Spot “woke” per l’elettrico, crollano le vendite di Jaguar https://www.imolaoggi.it/2025/07/07/spot-woke-crollano-vendite-jaguar/
    WWW.IMOLAOGGI.IT
    Spot “woke” per l’elettrico, crollano le vendite di Jaguar
    Immatricolati soltanto 49 veicoli, contro i 1.961 dello stesso mese del 2024, secondo i dati di Acea. Si tratta di un calo del 97,5%.
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  • In #UK i bambini a scuola ricevono lezioni di Islam ogni settimana, a meno che i genitori non chiedano espressamente di esonerarli. E contemporaneamente vengono indottrinati alle teorie LGBTQ e woke. Immaginate la confusione e gli effetti che questa roba avrà sulla mente dei ragazzi.

    Source: https://x.com/ladyonorato/status/1922892984418242682
    In #UK i bambini a scuola ricevono lezioni di Islam ogni settimana, a meno che i genitori non chiedano espressamente di esonerarli. E contemporaneamente vengono indottrinati alle teorie LGBTQ e woke. Immaginate la confusione e gli effetti che questa roba avrà sulla mente dei ragazzi. Source: https://x.com/ladyonorato/status/1922892984418242682
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  • BUONGIORNO ITALIA E BUONGIORNO ITALIANI
    Con l'ultima sentenza "woke" degli "esimi giuducanti" sono state abolite dal dizionario della lingua italiana le parole namma e papa'.
    SIAMO ALLA FOLLIA, SIAMO GIUNTI AL CAPOLINEA
    BUONGIORNO ITALIA E BUONGIORNO ITALIANI Con l'ultima sentenza "woke" degli "esimi giuducanti" sono state abolite dal dizionario della lingua italiana le parole namma e papa'. SIAMO ALLA FOLLIA, SIAMO GIUNTI AL CAPOLINEA
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  • "Era il 2 maggio 2014, quando militanti di estrema destra e neonazisti ucraini, filo-europeisti, a Odessa, in Ucraina, aggredirono e massacrarono manifestanti comunisti e di sinistra, favorevoli all’indipendenza della regione del Donbass e contro l’entrata dell’Ucraina nell’UE."

    Così narrano il massacro di Odessa i meno infami, ma anche in questa narrazione c'è il falso e la superficialità.

    Intanto va detto che da quel massacro iniziò la guerra civile in Ucraina tra forze naziste sostenute dagli Stati occidentali e le popolazioni del Donbass, le quali dopo quella strage di Odessa hanno deciso collettivamente di difendersi armi in pugno. Ma cosa sono socialmente queste popolazioni del Donbass? Nella narrazione semplificata e subdola le si descrivono come popolazioni russofone, filo putiniane, anti-ue, qual'è invece la verità sociologica e di classe più profonda ?

    Nel Donbass vi è da sempre una forte concentrazione di classe operaia (operai, impiegati, minatori...) sindacalizzata e coesa. Dico "sindacalizzata" per definire una classe operaia non rivoluzionaria ed allo stesso tempo però assolutamente ostile al capitalismo liberista fatto di privatizzazioni, chiusure di aziende, speculazioni e di sopraffazione. Insomma una classe di "diritti e doveri" che non mette in discussione la gerarchia del lavoro e il profitto, ma pretende però che parte di quel profitto venga reinvestito e redistribuito in salario diretto e indiretto (stato sociale) senza tante discussioni. Sono stati proprio quegli operai lì ad imbracciare le armi.

    Le popolazioni del Donbass si sono formate culturalmente e politicamente nella grande industria dell'estrazione e della trasformazione delle materie prime, e sanno di essere fulcro della società, gente che se ne sbatte di massimizzare i profitti, che guarda con avversione l'aumento della produttività e la robotizzazione che toglie loro lavoro, che impone ritmi... Insomma quella gente è e resta, secondo i canoni liberisti da "capitale umano" una obsolescenza, un esubero da eliminare, è sostanzialmente l'operaio massa in versione Russa.

    Quell'operaio che in tutto l'occidente fu sconfitto ed eliminato negli anni 70/80, sostituito dall'operaio precario, flessibile, terziarizzato, disperso in mille mansioni e luoghi, disoccupato e marginale, schiacciato dalla finanziarizzazione dell'economia che ha ridotto la forza lavoro a orpello quasi inutile, senza diritti, da comprare al prezzo più basso possibile, usare e gettare.

    Ecco, quella classe operaia del Donbass rimane invece "conservatrice" si oppone a questo modello sociale e ai nazisti che cercavano di imporlo con l'occidente, il quale comunque valutava secondario questo obiettivo di eliminazione ma vedeva in quella popolazione un perfetto mezzo per provocare la Fed Russa, da qui la narrazione condivisa un po' da tutti di chiamare quella gente "russa o russofona" ma sono classe sociale !

    Ad Odessa i nazisti non hanno massacrato esseri umani in una discoteca ma dentro la casa dei sindacati dove i manifestanti anti-golpisti si erano rifugiati dopo essere stati bersagli di violenze da parte di nazifascisti e polizia (vi ricorda niente compagni ?) durante il corteo.

    Oh si, gente ribelle, determinata, rozza e molto diversa da noi, perché tradizionalista, religiosa, poco propensa ad assimilare culture LGBT e poco avvezza alle fantasy della woke culture, oltre che radicalmente antinazista... Stiamo parlando pur sempre di classe in sé letteralmente.

    Che l'indipendentismo e l'annessionismo non siano esattamente istanze rivoluzionarie non ci piove, che quelle popolazioni non lo siano di fatto come soggetti politici altrettanto vero, loro hanno scelto su basi tattiche e strategiche quello che come classe in questo momento gli garantiva vita e un futuro accettabile, cioè la Russia del democristiano Putin.
    Non hanno creduto alle favole sull'eldorado hollywoodiano occidentale che hanno trasformato l'altra parte del popolo ucraino in carne da macello e prostitute, loro sono stati le vittime sacrificali di una provocazione e lo hanno pagato col sangue.

    A Vadim Papura e tutti i martiri del massacro di Odessa.
    "Era il 2 maggio 2014, quando militanti di estrema destra e neonazisti ucraini, filo-europeisti, a Odessa, in Ucraina, aggredirono e massacrarono manifestanti comunisti e di sinistra, favorevoli all’indipendenza della regione del Donbass e contro l’entrata dell’Ucraina nell’UE." Così narrano il massacro di Odessa i meno infami, ma anche in questa narrazione c'è il falso e la superficialità. Intanto va detto che da quel massacro iniziò la guerra civile in Ucraina tra forze naziste sostenute dagli Stati occidentali e le popolazioni del Donbass, le quali dopo quella strage di Odessa hanno deciso collettivamente di difendersi armi in pugno. Ma cosa sono socialmente queste popolazioni del Donbass? Nella narrazione semplificata e subdola le si descrivono come popolazioni russofone, filo putiniane, anti-ue, qual'è invece la verità sociologica e di classe più profonda ? Nel Donbass vi è da sempre una forte concentrazione di classe operaia (operai, impiegati, minatori...) sindacalizzata e coesa. Dico "sindacalizzata" per definire una classe operaia non rivoluzionaria ed allo stesso tempo però assolutamente ostile al capitalismo liberista fatto di privatizzazioni, chiusure di aziende, speculazioni e di sopraffazione. Insomma una classe di "diritti e doveri" che non mette in discussione la gerarchia del lavoro e il profitto, ma pretende però che parte di quel profitto venga reinvestito e redistribuito in salario diretto e indiretto (stato sociale) senza tante discussioni. Sono stati proprio quegli operai lì ad imbracciare le armi. Le popolazioni del Donbass si sono formate culturalmente e politicamente nella grande industria dell'estrazione e della trasformazione delle materie prime, e sanno di essere fulcro della società, gente che se ne sbatte di massimizzare i profitti, che guarda con avversione l'aumento della produttività e la robotizzazione che toglie loro lavoro, che impone ritmi... Insomma quella gente è e resta, secondo i canoni liberisti da "capitale umano" una obsolescenza, un esubero da eliminare, è sostanzialmente l'operaio massa in versione Russa. Quell'operaio che in tutto l'occidente fu sconfitto ed eliminato negli anni 70/80, sostituito dall'operaio precario, flessibile, terziarizzato, disperso in mille mansioni e luoghi, disoccupato e marginale, schiacciato dalla finanziarizzazione dell'economia che ha ridotto la forza lavoro a orpello quasi inutile, senza diritti, da comprare al prezzo più basso possibile, usare e gettare. Ecco, quella classe operaia del Donbass rimane invece "conservatrice" si oppone a questo modello sociale e ai nazisti che cercavano di imporlo con l'occidente, il quale comunque valutava secondario questo obiettivo di eliminazione ma vedeva in quella popolazione un perfetto mezzo per provocare la Fed Russa, da qui la narrazione condivisa un po' da tutti di chiamare quella gente "russa o russofona" ma sono classe sociale ! Ad Odessa i nazisti non hanno massacrato esseri umani in una discoteca ma dentro la casa dei sindacati dove i manifestanti anti-golpisti si erano rifugiati dopo essere stati bersagli di violenze da parte di nazifascisti e polizia (vi ricorda niente compagni ?) durante il corteo. Oh si, gente ribelle, determinata, rozza e molto diversa da noi, perché tradizionalista, religiosa, poco propensa ad assimilare culture LGBT e poco avvezza alle fantasy della woke culture, oltre che radicalmente antinazista... Stiamo parlando pur sempre di classe in sé letteralmente. Che l'indipendentismo e l'annessionismo non siano esattamente istanze rivoluzionarie non ci piove, che quelle popolazioni non lo siano di fatto come soggetti politici altrettanto vero, loro hanno scelto su basi tattiche e strategiche quello che come classe in questo momento gli garantiva vita e un futuro accettabile, cioè la Russia del democristiano Putin. Non hanno creduto alle favole sull'eldorado hollywoodiano occidentale che hanno trasformato l'altra parte del popolo ucraino in carne da macello e prostitute, loro sono stati le vittime sacrificali di una provocazione e lo hanno pagato col sangue. A Vadim Papura e tutti i martiri del massacro di Odessa.
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  • Oggi al Parlamento Europeo si sono tenuti due voti cruciali.

    Il primo riguarda il budget per il 2026, che continua a seguire ciecamente l’agenda del Green Deal, nonostante i devastanti effetti dell’ideologia verde sull’industria e sull’economia europea.

    Il secondo è sulla modifica dei documenti d’identità e dei permessi di soggiorno nell’UE. Con il voto favorevole anche del PPE, è passata la proposta che sostituisce la dicitura “sesso” con “genere”, permettendo a chiunque di dichiarare liberamente la propria identità in base alla propria percezione.

    Questo varrà anche per i permessi di soggiorno degli immigrati, aumentando il rischio per la sicurezza del continente: chiunque potrà identificarsi come uomo, donna o come altro altro con una semplice "X", rendendo ancora più difficile l’individuazione di minacce e terroristi.

    L’Europa di oggi è ostaggio di ideologie pericolose, dal fanatismo green al dogma woke. Serve un cambiamento radicale per garantire ai nostri figli un futuro prospero e sicuro.

    Source: https://x.com/isatovaglieri/status/1907410069781680181?t=1p8gUohcDb0iWA8HWDvM8w&s=19
    Oggi al Parlamento Europeo si sono tenuti due voti cruciali. Il primo riguarda il budget per il 2026, che continua a seguire ciecamente l’agenda del Green Deal, nonostante i devastanti effetti dell’ideologia verde sull’industria e sull’economia europea. Il secondo è sulla modifica dei documenti d’identità e dei permessi di soggiorno nell’UE. Con il voto favorevole anche del PPE, è passata la proposta che sostituisce la dicitura “sesso” con “genere”, permettendo a chiunque di dichiarare liberamente la propria identità in base alla propria percezione. Questo varrà anche per i permessi di soggiorno degli immigrati, aumentando il rischio per la sicurezza del continente: chiunque potrà identificarsi come uomo, donna o come altro altro con una semplice "X", rendendo ancora più difficile l’individuazione di minacce e terroristi. L’Europa di oggi è ostaggio di ideologie pericolose, dal fanatismo green al dogma woke. Serve un cambiamento radicale per garantire ai nostri figli un futuro prospero e sicuro. Source: https://x.com/isatovaglieri/status/1907410069781680181?t=1p8gUohcDb0iWA8HWDvM8w&s=19
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  • Roy De Vita: notizia BOMBA
    Trump apre inchiesta per presunte mazzette Covid, #Vonderleyen e Ceo> Pfizer Bourla.
    Per dosi Vax SPOPOSITATI:
    900 mln dosi x 35 MLD tt con msg SEGRETI TRA LORO

    Promesse mantenute di TRUMP:
    Woke-Green Deal-No Trans >sport

    ORA TOCCA A LORO

    Roy De Vita: BOMBUS news
    Trump opens investigation for alleged Covid bribes, #Vonderleyen and Ceo> Pfizer Bourla.
    For UNPOPOSITED Vax doses:
    900 mln doses x 35 MLD tt with SECRET messages BETWEEN THEM

    Trump's kept promises:
    Woke-Green Deal-No Trans >sport

    NOW IT'S THEIR TURN
    Roy De Vita: notizia BOMBA 💣 Trump apre inchiesta per presunte mazzette Covid, 🎯 #Vonderleyen e Ceo> Pfizer Bourla. Per dosi Vax SPOPOSITATI: 900 mln dosi x 35 MLD tt con msg SEGRETI TRA LORO Promesse mantenute di TRUMP: Woke-Green Deal-No Trans >sport☑️ ORA TOCCA A LORO‼️ Roy De Vita: BOMBUS news 💣 Trump opens investigation for alleged Covid bribes, 🎯 #Vonderleyen and Ceo> Pfizer Bourla. For UNPOPOSITED Vax doses: 900 mln doses x 35 MLD tt with SECRET messages BETWEEN THEM Trump's kept promises: Woke-Green Deal-No Trans >sport☑️ NOW IT'S THEIR TURN‼️
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