• QUI LA FACCENDA SI COMPLICA e di PARECCHIO.
    QUALCUNO SPINGE per la TERZA GUERRA MONDIALE!
    Armi all’Ucraina, Mosca avverte gli Stati Uniti: “Errori di calcolo potrebbero avere conseguenze fatali”. Olanda: “Kiev potrà usare i nostri F16 sul suolo russo”
    Dopo l’ok di Biden all’uso di armi a corto raggio per colpire in territorio russo, il Cremlino avverte gli Stati Uniti. Intanto la Cina respinge le accuse di Zelensky “sulle pressioni” esercitate su altri Paesi per disertare la conferenza di pace svizzera sull’Ucraina prevista questo mese...

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/03/armi-ucraina-mosca-avverte-usa-conseguenze-fatali-olanda-kiev-nostri-f16-suolo-russo/7572619/
    QUI LA FACCENDA SI COMPLICA e di PARECCHIO. QUALCUNO SPINGE per la TERZA GUERRA MONDIALE! Armi all’Ucraina, Mosca avverte gli Stati Uniti: “Errori di calcolo potrebbero avere conseguenze fatali”. Olanda: “Kiev potrà usare i nostri F16 sul suolo russo” Dopo l’ok di Biden all’uso di armi a corto raggio per colpire in territorio russo, il Cremlino avverte gli Stati Uniti. Intanto la Cina respinge le accuse di Zelensky “sulle pressioni” esercitate su altri Paesi per disertare la conferenza di pace svizzera sull’Ucraina prevista questo mese... https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/03/armi-ucraina-mosca-avverte-usa-conseguenze-fatali-olanda-kiev-nostri-f16-suolo-russo/7572619/
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  • 30 maggio 2024

    PUTIN COME DOVREBBE REAGIRE?
    di Mario Adinolfi

    Oggi e domani a Praga i ministri degli Esteri della NATO si incontrano per discutere una questione cruciale: come avviare la più pericolosa delle guerre verso un cessate il fuoco e il negoziato di pace? No. Sul piatto c’è l’autorizzazione a Kiev per usare le armi NATO per attacchi sul territorio russo a partire dalla città di Krasnodar. Gran Bretagna, Francia, Polonia, Finlandia, Repubblica Ceca, Olanda, Canada, Lituania, Lettonia e Estonia hanno già detto sì. Soprattutto questa è la linea del segretario generale della NATO, Stoltenberg, così come del segretario di Stato USA, Blinken. Sunak e Macron da tempo poi parlano di inviare direttamente i soldati NATO sul campo di battaglia. Ditemi voi come il “cattivo” Putin dovrebbe reagire a questi atti di ostilità militare.
    Noi abbiamo digerito per un biennio la balla dell’invio da parte dell’Italia e dell’Ue “solo di armi di difesa”. Per i primi tre mesi della guerra in Ucraina c’era chi faceva una diretta tv ogni giorno per glorificare la scelta di supportare Zelensky e mostrificare i russi. Le tv e i giornali martellavano ogni giorno su quanto fosse giusta ogni forma di russofobia, hanno cancellato addirittura il diritto per gli atleti russi e bielorussi di partecipare agli eventi sportivi con la loro bandiera, prossime Olimpiadi comprese. La stessa cosa non accade, ad esempio, per Israele e badate bene che io penso che invece nello sport nessuna bandiera debba essere ammainata, è una grande occasione di dialogo e pace.
    Comunque, l’Italia fornisce da tempo all’Ucraina missili a lunga gittata. Come cittadini non dovremmo saperlo, visto che l’elenco delle armi fornite da noi a Kiev è autorizzato dal Parlamento ma coperto da segreto di Stato. Il ministro della Difesa inglese, Grant Shapps, si è però fatto sfuggire una dichiarazione: “I missili Storm Shadow sono un’arma straordinaria. L’Inghilterra, la Francia e l’Italia forniscono queste armi per essere utilizzate nella guerra in Ucraina, soprattutto in Crimea. Sono missili che stanno davvero facendo la differenza”. Fanno la differenza perché sono missili a lunga gittata, colpiscono obiettivi a 250 km di distanza. Perfetti per devastare Krasnodar, città russa con oltre un milione di abitanti. Se dovesse accadere, lo ripeto, ditemi come dovrebbe reagire Putin.
    Giorgia Meloni sa che gli italiani non sostengono l’invio di armi all’Ucraina e non vogliono fare la guerra alla Russia. Per questo ora dichiara che “bisogna evitare attacchi che provocherebbero una escalation”. Ci sono le elezioni tra 10 giorni e dunque tocca dare un colpo di freno. Ma se “bisogna evitare attacchi” perché l’Italia fornisce sistemi missilistici che servono solo ad attaccare, non certo a difendersi?
    Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, oggi ha dichiarato: “L'attuazione dei piani di dispiegamento di missili terrestri a medio e corto raggio non rimarrà senza la nostra reazione”. Il tipo di reazione la deciderà Putin, aggiunge Lavrov, inclusa la “deterrenza nucleare”. Allo stesso tempo Lavrov si è detto disposto ad “accelerare” una soluzione politica per il conflitto in Ucraina se “l’Occidente smetterà di fornire armi e Kiev cesserà le ostilità”. Quindi siamo davanti al solito bivio: Putin è come Hitler, un pazzo furioso che se lasciato fare porterà la guerra in tutta Europa? Allora bisogna fargli la guerra come la si fece a Hitler, costò ottanta milioni di morti. Oppure Putin è un nazionalista russo che vuole lo status di grande potenza e non vuole vivere sotto costante minaccia di una NATO ostile che si allarga sempre di più verso i suoi confini. Allora bisogna smettere di fornire armi e cominciare a negoziare la pace, visto che dopo due anni e mezzo è chiaro che Zelensky la guerra non la vince.
    Tutti i partiti da destra a sinistra hanno votato con questo governo o con il governo Draghi il sostegno armato alla guerra alla Russia. Credo sia il motivo principale per non votarli alle elezioni europee, specie i più ipocriti come M5S o il mitico Pd che candida Tarquinio che vuole uscire dalla NATO per poi rimbrottarlo e dire che “non è la linea del partito”. Elly Schlein ha superato con questo davvero i limiti dell’ambiguità indecente. Bisogna inviare un segnale di svolta storica all’Ue e anche per questo indico di votare per la lista Libertà che contiene il simbolo del Popolo della Famiglia, che da anni chiede la pace con una soluzione precisa ricalcata sul modello cipriota. Bisogna imboccare subito la via che noi indichiamo perché l’alternativa ormai è un conflitto mondiale che, viste anche le mosse di Xi Jinping nel Mar della Cina contro Taiwan, rischia di essere davvero dietro l’angolo.
    30 maggio 2024 PUTIN COME DOVREBBE REAGIRE? di Mario Adinolfi Oggi e domani a Praga i ministri degli Esteri della NATO si incontrano per discutere una questione cruciale: come avviare la più pericolosa delle guerre verso un cessate il fuoco e il negoziato di pace? No. Sul piatto c’è l’autorizzazione a Kiev per usare le armi NATO per attacchi sul territorio russo a partire dalla città di Krasnodar. Gran Bretagna, Francia, Polonia, Finlandia, Repubblica Ceca, Olanda, Canada, Lituania, Lettonia e Estonia hanno già detto sì. Soprattutto questa è la linea del segretario generale della NATO, Stoltenberg, così come del segretario di Stato USA, Blinken. Sunak e Macron da tempo poi parlano di inviare direttamente i soldati NATO sul campo di battaglia. Ditemi voi come il “cattivo” Putin dovrebbe reagire a questi atti di ostilità militare. Noi abbiamo digerito per un biennio la balla dell’invio da parte dell’Italia e dell’Ue “solo di armi di difesa”. Per i primi tre mesi della guerra in Ucraina c’era chi faceva una diretta tv ogni giorno per glorificare la scelta di supportare Zelensky e mostrificare i russi. Le tv e i giornali martellavano ogni giorno su quanto fosse giusta ogni forma di russofobia, hanno cancellato addirittura il diritto per gli atleti russi e bielorussi di partecipare agli eventi sportivi con la loro bandiera, prossime Olimpiadi comprese. La stessa cosa non accade, ad esempio, per Israele e badate bene che io penso che invece nello sport nessuna bandiera debba essere ammainata, è una grande occasione di dialogo e pace. Comunque, l’Italia fornisce da tempo all’Ucraina missili a lunga gittata. Come cittadini non dovremmo saperlo, visto che l’elenco delle armi fornite da noi a Kiev è autorizzato dal Parlamento ma coperto da segreto di Stato. Il ministro della Difesa inglese, Grant Shapps, si è però fatto sfuggire una dichiarazione: “I missili Storm Shadow sono un’arma straordinaria. L’Inghilterra, la Francia e l’Italia forniscono queste armi per essere utilizzate nella guerra in Ucraina, soprattutto in Crimea. Sono missili che stanno davvero facendo la differenza”. Fanno la differenza perché sono missili a lunga gittata, colpiscono obiettivi a 250 km di distanza. Perfetti per devastare Krasnodar, città russa con oltre un milione di abitanti. Se dovesse accadere, lo ripeto, ditemi come dovrebbe reagire Putin. Giorgia Meloni sa che gli italiani non sostengono l’invio di armi all’Ucraina e non vogliono fare la guerra alla Russia. Per questo ora dichiara che “bisogna evitare attacchi che provocherebbero una escalation”. Ci sono le elezioni tra 10 giorni e dunque tocca dare un colpo di freno. Ma se “bisogna evitare attacchi” perché l’Italia fornisce sistemi missilistici che servono solo ad attaccare, non certo a difendersi? Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, oggi ha dichiarato: “L'attuazione dei piani di dispiegamento di missili terrestri a medio e corto raggio non rimarrà senza la nostra reazione”. Il tipo di reazione la deciderà Putin, aggiunge Lavrov, inclusa la “deterrenza nucleare”. Allo stesso tempo Lavrov si è detto disposto ad “accelerare” una soluzione politica per il conflitto in Ucraina se “l’Occidente smetterà di fornire armi e Kiev cesserà le ostilità”. Quindi siamo davanti al solito bivio: Putin è come Hitler, un pazzo furioso che se lasciato fare porterà la guerra in tutta Europa? Allora bisogna fargli la guerra come la si fece a Hitler, costò ottanta milioni di morti. Oppure Putin è un nazionalista russo che vuole lo status di grande potenza e non vuole vivere sotto costante minaccia di una NATO ostile che si allarga sempre di più verso i suoi confini. Allora bisogna smettere di fornire armi e cominciare a negoziare la pace, visto che dopo due anni e mezzo è chiaro che Zelensky la guerra non la vince. Tutti i partiti da destra a sinistra hanno votato con questo governo o con il governo Draghi il sostegno armato alla guerra alla Russia. Credo sia il motivo principale per non votarli alle elezioni europee, specie i più ipocriti come M5S o il mitico Pd che candida Tarquinio che vuole uscire dalla NATO per poi rimbrottarlo e dire che “non è la linea del partito”. Elly Schlein ha superato con questo davvero i limiti dell’ambiguità indecente. Bisogna inviare un segnale di svolta storica all’Ue e anche per questo indico di votare per la lista Libertà che contiene il simbolo del Popolo della Famiglia, che da anni chiede la pace con una soluzione precisa ricalcata sul modello cipriota. Bisogna imboccare subito la via che noi indichiamo perché l’alternativa ormai è un conflitto mondiale che, viste anche le mosse di Xi Jinping nel Mar della Cina contro Taiwan, rischia di essere davvero dietro l’angolo.
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  • Ucraina, oggi scade il mandato presidenziale di Zelensky.
    Ucraina, oggi scade il mandato presidenziale di Zelensky.
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  • Zelensky purtroppo ha ridotto l'Ucraina ad un cumulo di macerie.
    Tutti gli Ucraini che non l'hanno già fatto stanno scappando all'estero!!!
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/18/ucraina-10mila-persone-evacuate-dalla-regione-di-kharkiv-zelensky-contrario-a-tregua-olimpica/7552963/
    Zelensky purtroppo ha ridotto l'Ucraina ad un cumulo di macerie. Tutti gli Ucraini che non l'hanno già fatto stanno scappando all'estero!!! https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/18/ucraina-10mila-persone-evacuate-dalla-regione-di-kharkiv-zelensky-contrario-a-tregua-olimpica/7552963/
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  • MA COME SECONDO DRAGHI & C. la RUSSIA non aveva già perso la guerra?

    Guerra Ucraina, Kharkiv sotto assedio: migliaia di evacuati. Mosca prepara l'assalto finale
    Le forze russe martellano il nord della regione di Kharkiv, nuovo fronte della guerra sempre più difficile per le difese di Kiev che da tempo denunciano l'arrivo di un'offensiva di...

    https://www.ilmessaggero.it/AMP/schede/guerra_ucraina_kharkiv_cosa_succede_attacco_finale_mosca_putin-8112940.html

    #russia
    #ucraina
    #putin
    #zelensky
    #nowar
    MA COME SECONDO DRAGHI & C. la RUSSIA non aveva già perso la guerra? Guerra Ucraina, Kharkiv sotto assedio: migliaia di evacuati. Mosca prepara l'assalto finale Le forze russe martellano il nord della regione di Kharkiv, nuovo fronte della guerra sempre più difficile per le difese di Kiev che da tempo denunciano l'arrivo di un'offensiva di... https://www.ilmessaggero.it/AMP/schede/guerra_ucraina_kharkiv_cosa_succede_attacco_finale_mosca_putin-8112940.html #russia #ucraina #putin #zelensky #nowar
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    Guerra Ucraina, Kharkiv sotto assedio: migliaia di evacuati. Mosca prepara l'assalto finale
    Le forze russe martellano il nord della regione di Kharkiv, nuovo fronte della guerra sempre più difficile per le difese di Kiev che da tempo denunciano l'arrivo di un'offensiva di...
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  • QUANDO IL REGIME DI KIEV IMPEDIVA AI VETERANI UCRAINI DI COMMEMORARE LA VITTORIA DELL'URSS SUL NAZISMO:

    "PER COSA HO COMBATTUTO !?
    ME LO DICA, COMPAGNO COLONNELLO !"

    "Ho combattuto... disteso sul mio stesso sangue.

    La mano e il mio stomaco squarciati.
    Due buchi nella testa e ho perso una gamba... per cosa ho combattuto ?!
    Me lo dica, compagno colonnello !"

    https://youtu.be/GAVO9I0tzwE?si=8wLWCM1A__nFhrhQ

    Anno 2020, questa era l'Ucraina prima dell'invasione russa, con il suo regime a Kiev guidato dal "democratico" Zelensky.

    Una storia molto diversa da quella che ci hanno raccontato sui media corrotti occidentali.

    E vogliono pure farli entrare nell'Unione Europea.
    QUANDO IL REGIME DI KIEV IMPEDIVA AI VETERANI UCRAINI DI COMMEMORARE LA VITTORIA DELL'URSS SUL NAZISMO: "PER COSA HO COMBATTUTO !? ME LO DICA, COMPAGNO COLONNELLO !" "Ho combattuto... disteso sul mio stesso sangue. La mano e il mio stomaco squarciati. Due buchi nella testa e ho perso una gamba... per cosa ho combattuto ?! Me lo dica, compagno colonnello !" https://youtu.be/GAVO9I0tzwE?si=8wLWCM1A__nFhrhQ Anno 2020, questa era l'Ucraina prima dell'invasione russa, con il suo regime a Kiev guidato dal "democratico" Zelensky. Una storia molto diversa da quella che ci hanno raccontato sui media corrotti occidentali. E vogliono pure farli entrare nell'Unione Europea.
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  • Direttore Alessandro Orsini
    04 Maggio 2024 07:30
    L’Italia manderà soldati in Ucraina?
    Commenti
    Italia
    Ucraina

    Ieri sera a Rete 4 ho cercato di spiegare che Macron sta cercando di dirci qualcosa che non può dire chiaramente. Che cosa? Proverò a chiarire il problema nel modo più semplice possibile. Se il fronte ucraino a Kharkiv collassa, Putin ha la strada spianata verso Kiev giacché, mappa geografica alla mano, tra l’oblast di Kharkiv e quello di Kiev c’è soltanto l’oblast di Poltava. Un oblast e basta.

    Putin, travolte le difese a Kharkiv, potrebbe puntare verso Kiev da due direzioni.

    Potrebbe sfondare nuovamente il fronte dalla Bielorussia, come fece nel febbraio 2022. In questo modo, piomberebbe su Kiev da due direzioni contemporaneamente, cioè, dalla direzione Karkhiv-Poltava e dalla Bielorussia. E allora Zelensky sarebbe spacciato. Ecco, Macron sta cercando di sollevare questa domanda: “Cari amici dell’Unione europea, se accadesse, se Putin prendesse Kharkiv e puntasse verso Kiev, che cosa faremmo? Rimarremmo a guardare o invieremmo truppe di terra a fronteggiare i russi?”. Macron non ha deciso. Sta invitando i leader europei a ragionare sugli scenari possibili e a prendere una decisione comune per non farsi cogliere impreparati.

    Un problema analogo potrebbe porsi verso Odessa. L’arrivo di Putin a Odessa sarebbe un altro rovescio spaventoso per il la Nato che dovrebbe prendere una decisione sul da farsi. La presa di Odessa priverebbe l’Ucraina di ogni sbocco al mare rendendo ancora più frontale la competizione tra Russia e Nato in quel bacino. Nel Mar Nero affacciano molti Paesi della Nato: Turchia, Romania, Bulgaria, cui bisogna aggiungere la Georgia che ambisce a entrare nella Nato, di cui è un membro di fatto. Noi siamo abituati a pensare che Odessa sia dell’Ucraina e che, pertanto, Putin toglierebbe Odessa a Kiev. Non è così. Odessa è della Nato; Putin toglierebbe Odessa agli Stati Uniti. La Nato potrebbe rimanere a guardare mentre una sua parte importantissima viene presa da Putin? Non lo sappiamo. Ma sono queste le questioni di cui bisognerebbe discutere in un Paese maturo che, invece, è ancora fermo agli editti contro i “putiniani” e alla litania: “Invaso e invasore”.

    Mentre tutto crolla, Crosetto e Tajani assicurano che nessun soldato italiano verrà mai mandato in Ucraina. Ma avevano promesso anche che non avrebbero mai dato missili a lunga gittata a Zelensky e, invece, gli hanno appena dato gli “Storm Shadow” che possono colpire il territorio russo in profondità. La verità, dispiace dirlo, è che Tajani e Crosetto non possono dare rassicurazioni giacché le decisioni per l’esercito italiano vengono prese direttamente da Biden. Se Biden deciderà che i soldati italiani dovranno entrare in Ucraina, Crosetto invierà i soldati italiani in Ucraina così come ha inviato i Samp-T e gli “Storm Shadow” dietro richiesta del capo della Casa Bianca. I soldati italiani si addestrano freneticamente per farsi trovare pronti in caso di bisogno. Il nuovo capo di Stato maggiore dell’esercito, Carmine Masiello, nominato a febbraio, ha dichiarato che “bisogna fare presto”: l’esercito italiano deve prepararsi alla guerra perché tutto potrebbe precipitare. Masiello ha detto che l’Italia deve attrezzarsi e colmare le lacune: “E bisogna sbrigarsi a farlo, perché non sappiamo cosa accadrà. Mentre politica e diplomazia fanno il loro lavoro, noi dobbiamo impegnarci a farci trovare pronti, sperando di non dover mai entrare in azione” (qui).

    Non so se l’Italia invierà soldati in Ucraina. Non sto dicendo che accadrà. Sto dicendo che potrebbe accadere. A differenza di ciò che Tajani dice, non è affatto escluso. Tajani e Crosetto vogliono far credere di prendere decisioni che la Casa Bianca prenderà per loro. Il caso dell’invio degli “Storm Shadow” dimostra che Crosetto e Tajani non sono in grado di mantenere fede agli impegni presi con gli italiani. Avevano giurato che mai avrebbero dato a Zelensky quel tipo di missile.

    Alessandro Orsini
    Direttore Alessandro Orsini 04 Maggio 2024 07:30 L’Italia manderà soldati in Ucraina? Commenti Italia Ucraina Ieri sera a Rete 4 ho cercato di spiegare che Macron sta cercando di dirci qualcosa che non può dire chiaramente. Che cosa? Proverò a chiarire il problema nel modo più semplice possibile. Se il fronte ucraino a Kharkiv collassa, Putin ha la strada spianata verso Kiev giacché, mappa geografica alla mano, tra l’oblast di Kharkiv e quello di Kiev c’è soltanto l’oblast di Poltava. Un oblast e basta. Putin, travolte le difese a Kharkiv, potrebbe puntare verso Kiev da due direzioni. Potrebbe sfondare nuovamente il fronte dalla Bielorussia, come fece nel febbraio 2022. In questo modo, piomberebbe su Kiev da due direzioni contemporaneamente, cioè, dalla direzione Karkhiv-Poltava e dalla Bielorussia. E allora Zelensky sarebbe spacciato. Ecco, Macron sta cercando di sollevare questa domanda: “Cari amici dell’Unione europea, se accadesse, se Putin prendesse Kharkiv e puntasse verso Kiev, che cosa faremmo? Rimarremmo a guardare o invieremmo truppe di terra a fronteggiare i russi?”. Macron non ha deciso. Sta invitando i leader europei a ragionare sugli scenari possibili e a prendere una decisione comune per non farsi cogliere impreparati. Un problema analogo potrebbe porsi verso Odessa. L’arrivo di Putin a Odessa sarebbe un altro rovescio spaventoso per il la Nato che dovrebbe prendere una decisione sul da farsi. La presa di Odessa priverebbe l’Ucraina di ogni sbocco al mare rendendo ancora più frontale la competizione tra Russia e Nato in quel bacino. Nel Mar Nero affacciano molti Paesi della Nato: Turchia, Romania, Bulgaria, cui bisogna aggiungere la Georgia che ambisce a entrare nella Nato, di cui è un membro di fatto. Noi siamo abituati a pensare che Odessa sia dell’Ucraina e che, pertanto, Putin toglierebbe Odessa a Kiev. Non è così. Odessa è della Nato; Putin toglierebbe Odessa agli Stati Uniti. La Nato potrebbe rimanere a guardare mentre una sua parte importantissima viene presa da Putin? Non lo sappiamo. Ma sono queste le questioni di cui bisognerebbe discutere in un Paese maturo che, invece, è ancora fermo agli editti contro i “putiniani” e alla litania: “Invaso e invasore”. Mentre tutto crolla, Crosetto e Tajani assicurano che nessun soldato italiano verrà mai mandato in Ucraina. Ma avevano promesso anche che non avrebbero mai dato missili a lunga gittata a Zelensky e, invece, gli hanno appena dato gli “Storm Shadow” che possono colpire il territorio russo in profondità. La verità, dispiace dirlo, è che Tajani e Crosetto non possono dare rassicurazioni giacché le decisioni per l’esercito italiano vengono prese direttamente da Biden. Se Biden deciderà che i soldati italiani dovranno entrare in Ucraina, Crosetto invierà i soldati italiani in Ucraina così come ha inviato i Samp-T e gli “Storm Shadow” dietro richiesta del capo della Casa Bianca. I soldati italiani si addestrano freneticamente per farsi trovare pronti in caso di bisogno. Il nuovo capo di Stato maggiore dell’esercito, Carmine Masiello, nominato a febbraio, ha dichiarato che “bisogna fare presto”: l’esercito italiano deve prepararsi alla guerra perché tutto potrebbe precipitare. Masiello ha detto che l’Italia deve attrezzarsi e colmare le lacune: “E bisogna sbrigarsi a farlo, perché non sappiamo cosa accadrà. Mentre politica e diplomazia fanno il loro lavoro, noi dobbiamo impegnarci a farci trovare pronti, sperando di non dover mai entrare in azione” (qui). Non so se l’Italia invierà soldati in Ucraina. Non sto dicendo che accadrà. Sto dicendo che potrebbe accadere. A differenza di ciò che Tajani dice, non è affatto escluso. Tajani e Crosetto vogliono far credere di prendere decisioni che la Casa Bianca prenderà per loro. Il caso dell’invio degli “Storm Shadow” dimostra che Crosetto e Tajani non sono in grado di mantenere fede agli impegni presi con gli italiani. Avevano giurato che mai avrebbero dato a Zelensky quel tipo di missile. Alessandro Orsini
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  • Essendo Guido Crosetto un bugiardo, ha sempre detto di essere impegnato a favorire la pace in Ucraina. Oggi scopriamo che Crosetto invierà all’Ucraina i missili “Storm Shadow” per colpire in profondità il territorio russo. Ho perso il conto delle menzogne di Guido Crosetto. Però ricordo la sua faccia tosta quando si vantò di avere fatto pressioni su Zelensky per favorire la missione di pace del Papa alla festa del Fatto quotidiano a settembre 2023. Crosetto è come Tajani. Da una parte, Tajani dice di volere la pace in Palestina; dall’altra, dà a Netanyahu missili, bombe, fucili e proiettili per massacrare i bambini palestinesi. Allo stesso modo, Crosetto dice di volere la pace in Ucraina, ma lavora soltanto per la guerra. Se la Russia, per reagire ai missili della Nato, colpisse l’Ucraina con le testate nucleari o scoppiasse la Terza guerra mondiale, Crosetto dovrà essere ritenuto direttamente responsabile di una simile catastrofe. Aggiungo che Putin sta pesantemente colpendo le imprese italiane in Russia che ha iniziato a nazionalizzare, come l'Ariston.

    Alessandro Orsini
    Essendo Guido Crosetto un bugiardo, ha sempre detto di essere impegnato a favorire la pace in Ucraina. Oggi scopriamo che Crosetto invierà all’Ucraina i missili “Storm Shadow” per colpire in profondità il territorio russo. Ho perso il conto delle menzogne di Guido Crosetto. Però ricordo la sua faccia tosta quando si vantò di avere fatto pressioni su Zelensky per favorire la missione di pace del Papa alla festa del Fatto quotidiano a settembre 2023. Crosetto è come Tajani. Da una parte, Tajani dice di volere la pace in Palestina; dall’altra, dà a Netanyahu missili, bombe, fucili e proiettili per massacrare i bambini palestinesi. Allo stesso modo, Crosetto dice di volere la pace in Ucraina, ma lavora soltanto per la guerra. Se la Russia, per reagire ai missili della Nato, colpisse l’Ucraina con le testate nucleari o scoppiasse la Terza guerra mondiale, Crosetto dovrà essere ritenuto direttamente responsabile di una simile catastrofe. Aggiungo che Putin sta pesantemente colpendo le imprese italiane in Russia che ha iniziato a nazionalizzare, come l'Ariston. Alessandro Orsini
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  • FICO HA ANNUNCIATO INTERESSE DELLA SLOVACCHIA AD AVERE RAPPORTI AMICHEVOLI CON LA FEDERAZIONE RUSSA

    Il primo ministro slovacco Robert Fico ha dichiarato che il suo Paese è interessato a standardizzare le relazioni dopo la fine del conflitto russo-ucraino. Secondo lui, gli slovacchi nutrono un grande rispetto per i sacrifici fatti dall'URSS per sconfiggere il fascismo e liberare la Cecoslovacchia.
    “Dico assolutamente chiaro che non appena la guerra sarà finita, e finirà, avremo un enorme interesse a standardizzare le relazioni con la Russia. <...> Siamo interessati ad avere buoni rapporti amichevoli", ha detto Fico alla radio slovacca. Il primo ministro slovacco ha affermato di volere buoni rapporti con la Russia, il presidente Vladimir Putin e il ministro degli Esteri Sergei Lavrov. Allo stesso tempo, vuole anche instaurare buoni rapporti con il primo ministro ucraino Denis Shmygal, che, a suo avviso, è “significativamente più costruttivo” del presidente Vladimir Zelenskyj.
    Fico ha affermato che sostiene le aspirazioni dell’Ucraina di aderire all’Unione Europea, ma sarà contrario all’adesione alla NATO. A suo avviso, l’ingresso dell’Ucraina nella NATO sarebbe un passo verso una terza guerra mondiale. Il Primo Ministro ritiene che ciò che serve è “un’Ucraina indipendente, non un’Ucraina nella NATO”.
    Robert Fico ha parlato delle diverse opinioni di Slovacchia e Ucraina sulla fine del conflitto con la Federazione Russa. In un incontro con il signor Shmygal l'11 aprile, gli ha detto che non credeva in una soluzione militare alla situazione. “Vi uccidete soltanto a vicenda. Questo non porta a nulla”, ha detto il primo ministro slovacco.
    🇷🇺 🇸🇮 FICO HA ANNUNCIATO INTERESSE DELLA SLOVACCHIA AD AVERE RAPPORTI AMICHEVOLI CON LA FEDERAZIONE RUSSA Il primo ministro slovacco Robert Fico ha dichiarato che il suo Paese è interessato a standardizzare le relazioni dopo la fine del conflitto russo-ucraino. Secondo lui, gli slovacchi nutrono un grande rispetto per i sacrifici fatti dall'URSS per sconfiggere il fascismo e liberare la Cecoslovacchia. “Dico assolutamente chiaro che non appena la guerra sarà finita, e finirà, avremo un enorme interesse a standardizzare le relazioni con la Russia. <...> Siamo interessati ad avere buoni rapporti amichevoli", ha detto Fico alla radio slovacca. Il primo ministro slovacco ha affermato di volere buoni rapporti con la Russia, il presidente Vladimir Putin e il ministro degli Esteri Sergei Lavrov. Allo stesso tempo, vuole anche instaurare buoni rapporti con il primo ministro ucraino Denis Shmygal, che, a suo avviso, è “significativamente più costruttivo” del presidente Vladimir Zelenskyj. Fico ha affermato che sostiene le aspirazioni dell’Ucraina di aderire all’Unione Europea, ma sarà contrario all’adesione alla NATO. A suo avviso, l’ingresso dell’Ucraina nella NATO sarebbe un passo verso una terza guerra mondiale. Il Primo Ministro ritiene che ciò che serve è “un’Ucraina indipendente, non un’Ucraina nella NATO”. Robert Fico ha parlato delle diverse opinioni di Slovacchia e Ucraina sulla fine del conflitto con la Federazione Russa. In un incontro con il signor Shmygal l'11 aprile, gli ha detto che non credeva in una soluzione militare alla situazione. “Vi uccidete soltanto a vicenda. Questo non porta a nulla”, ha detto il primo ministro slovacco.
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