• MiC - la farsa continua”

    "Chi è causa del suo mal, pianga sé stesso."
    Un detto antico, sì, ma talmente attuale da suonare come una sentenza scolpita sul marmo dell’inerzia politica.

    Perché poi non lamentiamoci se in Italia la Cultura resta ancora percepita come una roba da "intellettuali di sinistra con l’anello al naso" . E non serve nemmeno piangere dopo, quando si capisce che l’occasione era lì, pronta da cogliere. Ma non solo non si è colta — no — non ci si è nemmeno avvicinati.
    Il Ministero della Cultura (MiC) doveva rappresentare un punto di svolta per il governo Meloni. Un modo per dimostrare che anche il centrodestra può ragionare in termini artistici, simbolici, profondi, andando oltre lo slogan e la ruspa .
    E invece? Una maledizione istituzionale che pare scritta da Kafka e diretta da Nanni Moretti. Ma senza ironia.
    Ripercorriamo insieme le tappe di questo disastro annunciato. Così, giusto per lasciare ai posteri un pizzico di vergogna in più:

    Si parte con Gennaro Sangiuliano, ministro catapultato dalla cronaca politica a quella rosa. È bastata una liaison sentimentale per oscurare l’agenda culturale. Ché poi parlare di "agenda" è già generoso .

    Poi arriva Alessandro Giuli che riesce nel difficile compito di fare addirittura peggio. Inerzia totale, interventi sempre in ritardo, e il tocco finale: diserta la finale del Premio Strega, lasciando di stucco tutto il mondo culturale. Quando gli viene chiesto conto, se la cava con una battutina:

    “Non mi hanno fatto avere nemmeno i libri finalisti”
    (No tranquillo Ministro, nessuno dubitava del fatto che li avrebbe letti…)

    Ciliegina sulla torta: le dimissioni di Nicola Borrelli, Direttore Generale Cinema e Audiovisivo del MiC, dopo il caso Kaufmann.
    Ricapitolando: il regista americano Kaufmann, sospettato del duplice omicidio a Villa Pamphilj, avrebbe ricevuto ben 863.000 € in tax credit per un film mai uscito: “Stelle della Notte”, che brilla solo negli archivi ministeriali .
    La procura vuole vederci chiaro: fondi solo deliberati o anche già versati? Si parla già di un nuovo filone d’indagine. E come minimo, l’odore di truffa allo Stato è forte come l’umidità nei palazzi romani.

    E sorvoliamo, per carità di patria, sulla gestione ordinaria del ministero: assenza totale di visione, dialogo con gli operatori ridotto ai minimi sindacali, Cinecittà abbandonata a sé stessa, simbolo di una cultura che da "fabbrica dei sogni" è diventata deposito della polvere e del disinteresse .
    Ma attenzione. Non è una lamentela sterile. E non ce la prendiamo nemmeno troppo con il popolo italiano, che ormai della Cultura si cura poco — o nulla.

    No, qui si parla prima di tutto di una classe politica che non ci crede, che non investe, che non immagina, che non costruisce alternative né simbologie collettive.
    E allora, di chi è la colpa adesso?
    Già nel 2022, all’alba delle Politiche, avevo evidenziato due fronti fondamentali per il Paese:
    la transizione ecologica
    e la transizione culturale
    Due occasioni storiche per alzare il livello, per pensare in chiave umanistica. E invece…
    Il centrodestra è rimasto fedele alla sua indole: pratico, grezzo, ruspante. Il centrosinistra, dal canto suo, non ha fatto di meglio: chiuso nel suo eterno girotondo autoreferenziale, perso dietro priorità che scaldano solo le proprie cerchie interne.

    E allora che facciamo? Ci arrendiamo?
    No. Perché prima o poi, arriverà una forza politica che crede davvero nello spirito umanistico come fondamento del vivere civile. Una forza che non teme la parola "Cultura" perché non produce consenso facile.
    Una forza che capisce che la Cultura è infrastruttura, che genera visione, coesione, valore.
    Sarà domani? Forse.

    Ma per oggi, possiamo solo dire, con l’amaro in bocca:
    "Molto bene… avanti così, mi raccomando."

    #MinisteroDellaCultura #CulturaItaliana #FallimentiIstituzionali #PremioStrega2025 #Cinecittà #TaxCreditGate #PoliticaItaliana #Sangiuliano #Giuli #Borrelli #CrisiCulturale #TransizioneCulturale #IdealiUmanistici #VisionePolitica #Italia2025
    🎭 MiC - la farsa continua” 🎬🤡 "Chi è causa del suo mal, pianga sé stesso." Un detto antico, sì, ma talmente attuale da suonare come una sentenza scolpita sul marmo dell’inerzia politica. Perché poi non lamentiamoci se in Italia la Cultura resta ancora percepita come una roba da "intellettuali di sinistra con l’anello al naso" 🎨✊. E non serve nemmeno piangere dopo, quando si capisce che l’occasione era lì, pronta da cogliere. Ma non solo non si è colta — no — non ci si è nemmeno avvicinati. Il Ministero della Cultura (MiC) doveva rappresentare un punto di svolta per il governo Meloni. Un modo per dimostrare che anche il centrodestra può ragionare in termini artistici, simbolici, profondi, andando oltre lo slogan e la ruspa 🏗️📢. E invece? Una maledizione istituzionale che pare scritta da Kafka e diretta da Nanni Moretti. Ma senza ironia. 📉 Ripercorriamo insieme le tappe di questo disastro annunciato. Così, giusto per lasciare ai posteri un pizzico di vergogna in più: Si parte con Gennaro Sangiuliano, ministro catapultato dalla cronaca politica a quella rosa. È bastata una liaison sentimentale per oscurare l’agenda culturale. Ché poi parlare di "agenda" è già generoso 📕💔. Poi arriva Alessandro Giuli che riesce nel difficile compito di fare addirittura peggio. Inerzia totale, interventi sempre in ritardo, e il tocco finale: diserta la finale del Premio Strega, lasciando di stucco tutto il mondo culturale. Quando gli viene chiesto conto, se la cava con una battutina: “Non mi hanno fatto avere nemmeno i libri finalisti” 📚😅 (No tranquillo Ministro, nessuno dubitava del fatto che li avrebbe letti…) Ciliegina sulla torta: le dimissioni di Nicola Borrelli, Direttore Generale Cinema e Audiovisivo del MiC, dopo il caso Kaufmann. Ricapitolando: il regista americano Kaufmann, sospettato del duplice omicidio a Villa Pamphilj, avrebbe ricevuto ben 863.000 € in tax credit per un film mai uscito: “Stelle della Notte”, che brilla solo negli archivi ministeriali 🕵️‍♂️🎞️. La procura vuole vederci chiaro: fondi solo deliberati o anche già versati? Si parla già di un nuovo filone d’indagine. E come minimo, l’odore di truffa allo Stato è forte come l’umidità nei palazzi romani. E sorvoliamo, per carità di patria, sulla gestione ordinaria del ministero: assenza totale di visione, dialogo con gli operatori ridotto ai minimi sindacali, Cinecittà abbandonata a sé stessa, simbolo di una cultura che da "fabbrica dei sogni" è diventata deposito della polvere e del disinteresse 🕳️🎬. Ma attenzione. Non è una lamentela sterile. E non ce la prendiamo nemmeno troppo con il popolo italiano, che ormai della Cultura si cura poco — o nulla. 👉No, qui si parla prima di tutto di una classe politica che non ci crede, che non investe, che non immagina, che non costruisce alternative né simbologie collettive. E allora, di chi è la colpa adesso? Già nel 2022, all’alba delle Politiche, avevo evidenziato due fronti fondamentali per il Paese: la transizione ecologica 🌱 e la transizione culturale 📖 Due occasioni storiche per alzare il livello, per pensare in chiave umanistica. E invece… Il centrodestra è rimasto fedele alla sua indole: pratico, grezzo, ruspante. Il centrosinistra, dal canto suo, non ha fatto di meglio: chiuso nel suo eterno girotondo autoreferenziale, perso dietro priorità che scaldano solo le proprie cerchie interne. 🎯 E allora che facciamo? Ci arrendiamo? No. Perché prima o poi, arriverà una forza politica che crede davvero nello spirito umanistico come fondamento del vivere civile. Una forza che non teme la parola "Cultura" perché non produce consenso facile. Una forza che capisce che la Cultura è infrastruttura, che genera visione, coesione, valore. Sarà domani? Forse. Ma per oggi, possiamo solo dire, con l’amaro in bocca: "Molto bene… avanti così, mi raccomando." 🙃🇮🇹 #MinisteroDellaCultura #CulturaItaliana #FallimentiIstituzionali #PremioStrega2025 #Cinecittà #TaxCreditGate #PoliticaItaliana #Sangiuliano #Giuli #Borrelli #CrisiCulturale #TransizioneCulturale #IdealiUmanistici #VisionePolitica #Italia2025
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  • PURTROPPO ci SONO STATI DECENNI di DEPISTAGGI! 45 anni per un solo colpevole?
    Strage di Bologna: definitivo l'ergastolo per Paolo Bellini
    La Cassazione conferma la sentenza per l'ex terrorista di Avanguardia Nazionale per l'attentato del 2 agosto 1980
    È arrivato l’ultimo verdetto per l’ex terrorista di Avanguardia Nazionale Paolo Bellini, accusato della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 e condannato all’ergastolo in primo e secondo grado. “Un cerchio che si è chiuso” dice il presidente dell’Associazione 2 agosto, Paolo Bolognesi. La Cassazione ha confermato il fine pena mai per l’imputato e resa granitica la ricostruzione – insieme al verdetto anch’esso passato in giudicato su Gilberto Cavallini – sul filo nerissimo che ha collegato l’eversione di destra, la P2 e l’orrore della sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna. I giudici della VI sezione della Suprema corte hanno anche ribadito la condanna a 6 anni per l’ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel per depistaggio e a quattro anni per Domenico Catracchia, amministratore di alcuni condomini di via Gradoli a Roma, per false informazioni al pubblico ministero...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/01/strage-bologna-cassazione-ergastolo-bellini-oggi/8044808/
    PURTROPPO ci SONO STATI DECENNI di DEPISTAGGI! 45 anni per un solo colpevole? Strage di Bologna: definitivo l'ergastolo per Paolo Bellini La Cassazione conferma la sentenza per l'ex terrorista di Avanguardia Nazionale per l'attentato del 2 agosto 1980 È arrivato l’ultimo verdetto per l’ex terrorista di Avanguardia Nazionale Paolo Bellini, accusato della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 e condannato all’ergastolo in primo e secondo grado. “Un cerchio che si è chiuso” dice il presidente dell’Associazione 2 agosto, Paolo Bolognesi. La Cassazione ha confermato il fine pena mai per l’imputato e resa granitica la ricostruzione – insieme al verdetto anch’esso passato in giudicato su Gilberto Cavallini – sul filo nerissimo che ha collegato l’eversione di destra, la P2 e l’orrore della sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna. I giudici della VI sezione della Suprema corte hanno anche ribadito la condanna a 6 anni per l’ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel per depistaggio e a quattro anni per Domenico Catracchia, amministratore di alcuni condomini di via Gradoli a Roma, per false informazioni al pubblico ministero... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/01/strage-bologna-cassazione-ergastolo-bellini-oggi/8044808/
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    Strage di Bologna: definitivo l'ergastolo per Paolo Bellini
    La Cassazione conferma la sentenza per l'ex terrorista di Avanguardia Nazionale per l'attentato del 2 agosto 1980
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  • LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA RITIENE CHE I MEDICI SARANNO GLI UNICI RESPONSABILI DELLE CONSEGUENZE DELLE INIEZIONI ANTI-COVID PERCHÉ ERANO LIBERI DI RIFIUTARSI DI INIETTARLE.

    Secondo una sentenza della Corte di giustizia europea, tutti gli operatori sanitari che ti hanno consigliato o vaccinato contro il Covid sono responsabili civilmente e penalmente.
    Il caso del Professor Frajese davanti alla Corte di Giustizia Europea ha avuto un esito sorprendente! Secondo la Corte, per somministrare i vaccini anti-Covid era necessaria una prescrizione medica . Ma c'è di più: i medici avrebbero potuto scegliere se somministrarli o meno, e persino sconsigliarli, al punto che la potenziale responsabilità civile e penale degli operatori sanitari è attribuibile al caso specifico.

    Le motivazioni fornite dalla Corte potrebbero quindi rimettere in discussione i procedimenti disciplinari e penali avviati nei confronti dei medici contrari alle vaccinazioni , e attribuire invece gravi responsabilità a chi ha vaccinato “senza se e senza ma”, favorendo così anche il rischio di eventi avversi.

    https://buongiornosuedtirol.it/2025/02/19/esclusivo-vaccini-covid-la-corte-ue-serviva-la-prescrizione-e-il-medico-poteva-sconsigliarli/

    Ha ribadito il principio fondamentale del diritto alla libertà di cura e di scegliere il trattamento più appropriato, più sicuro e più efficace da parte del medico, in buona fede e in tutta coscienza, nel caso specifico e nell'esclusivo interesse della salute del paziente.

    Questo passaggio è di straordinaria importanza, perché smonta definitivamente le accuse mosse, sia in sede giudiziale sia nei procedimenti disciplinari, contro tutti i medici che hanno sconsigliato ai propri pazienti la vaccinazione anti-Covid o si sono rifiutati di promuoverla , restituendo così al medico la piena libertà di cura.

    https://www.europereloaded.com/european-court-of-justice-doctors-will-be-solely-responsible-for-the-consequences-of-covid-injections/
    🧩🟢 LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA RITIENE CHE I MEDICI SARANNO GLI UNICI RESPONSABILI DELLE CONSEGUENZE DELLE INIEZIONI ANTI-COVID PERCHÉ ERANO LIBERI DI RIFIUTARSI DI INIETTARLE. Secondo una sentenza della Corte di giustizia europea, tutti gli operatori sanitari che ti hanno consigliato o vaccinato contro il Covid sono responsabili civilmente e penalmente. Il caso del Professor Frajese davanti alla Corte di Giustizia Europea ha avuto un esito sorprendente! Secondo la Corte, per somministrare i vaccini anti-Covid era necessaria una prescrizione medica . Ma c'è di più: i medici avrebbero potuto scegliere se somministrarli o meno, e persino sconsigliarli, al punto che la potenziale responsabilità civile e penale degli operatori sanitari è attribuibile al caso specifico. ✅ Le motivazioni fornite dalla Corte potrebbero quindi rimettere in discussione i procedimenti disciplinari e penali avviati nei confronti dei medici contrari alle vaccinazioni , e attribuire invece gravi responsabilità a chi ha vaccinato “senza se e senza ma”, favorendo così anche il rischio di eventi avversi. https://buongiornosuedtirol.it/2025/02/19/esclusivo-vaccini-covid-la-corte-ue-serviva-la-prescrizione-e-il-medico-poteva-sconsigliarli/ Ha ribadito il principio fondamentale del diritto alla libertà di cura e di scegliere il trattamento più appropriato, più sicuro e più efficace da parte del medico, in buona fede e in tutta coscienza, nel caso specifico e nell'esclusivo interesse della salute del paziente. ✅ Questo passaggio è di straordinaria importanza, perché smonta definitivamente le accuse mosse, sia in sede giudiziale sia nei procedimenti disciplinari, contro tutti i medici che hanno sconsigliato ai propri pazienti la vaccinazione anti-Covid o si sono rifiutati di promuoverla , restituendo così al medico la piena libertà di cura. https://www.europereloaded.com/european-court-of-justice-doctors-will-be-solely-responsible-for-the-consequences-of-covid-injections/
    BUONGIORNOSUEDTIROL.IT
    ESCLUSIVO. Vaccini Covid, la Corte UE: “Serviva la prescrizione e il medico poteva sconsigliarli” - BGS News - Buongiorno Südtirol
    La causa intentata dal professor Frajese dinnanzi alla Corte di Giustizia UE ha avuto un esito sorprendente. Non perché la richiesta di revoca dell’autorizzazione al commercio dei vaccini effettuata dal ricorrente -difeso dagli avvocati Olga Milanese (Umanità e Ragione) e Andrea Montanari (Eunomis)- sia stata respinta, bensì per le statuizioni confermate dalla sentenza. Per somministrare i vaccini anti-Covid, infatti, secondo la Corte era necessaria la prescrizione medica. Ma c’è di più: i medici avrebbero potuto scegliere se somministrarli o meno e persino sconsigliarli, tant’è che l’eventuale responsabilità civile e penale dei sanitari è riconducibile al caso concreto. Le motivazioni della Corte potrebbero smontare il fondamento dei procedimenti disciplinari e penali avviati nei confronti dei medici che si opposero alle vaccinazioni e attribuire invece gravi responsabilità ai camici bianchi che vaccinarono ‘senza se e senza ma’, con ciò promuovendo anche il rischio di cagionare eventi avversi. Ne abbiamo parlato con l’avvocato Olga Milanese. Avvocato, la Corte ha dichiarato la carenza di interesse del professor Frajese ad adire la Corte comunitaria per ottenere l’annullamento delle autorizzazioni all’immissione in commercio dei vaccini Covid. Può spiegarci, in sintesi, le motivazioni della sentenza? “Devo premettere che eravamo perfettamente consapevoli del fatto che difficilmente la Corte ci avrebbe consentito di superare lo scoglio dell’ammissibilità del ricorso, ma abbiamo deciso di tentare ugualmente sia perché i nostri argomenti erano molto solidi, sia perché una volta decorso il termine per le impugnazioni delle autorizzazioni all’immissione in commercio non sarebbe stato più possibile provare a perseguire la strada dell’annullamento. Le azioni presso il Tribunale UE sono vincolate a filtri molto stringenti. Per impugnare un atto della Commissione Europea è necessario dimostrare la sussistenza dell’interesse ad agire qualificato, di una posizione particolare che giustifica l’interesse a richiedere il suo annullamento”. Cioè? “In altre parole, bisogna dimostrare che l’annullamento dell’atto sia idoneo a produrre per la persona che agisce delle conseguenze giuridiche, che l’esito positivo della causa sia idoneo a procurare beneficio alla parte che ha proposto ricorso. Per questo, a nostro avviso, la richiesta di annullamento dei provvedimenti che autorizzavano l’immissione in commercio dei vaccini Covid-19 non poteva che essere presentata da un medico. L’atto medico della vaccinazione è, infatti, una diretta conseguenza delle autorizzazioni impugnate; lo scopo stesso degli atti autorizzativi è consentire l’uso dei prodotti autorizzati nel territorio dell’Unione, nel rispetto delle prescrizioni ivi indicate e, dunque, in questo caso, la somministrazione del farmaco. Tanto ciò è vero che gli stessi allegati alle decisioni di esecuzione esigono, per la somministrazione del prodotto autorizzato, la prescrizione medica, che per l’appunto è un’attività affidata unicamente ai medici vaccinatori. Per indurre la Corte a non fermarsi al filtro dell’ammissibilità e analizzare il merito delle questioni poste, abbiamo rappresentato che le decisioni della Commissione impugnate, e dunque l’immissione in commercio dei vaccini Covid, determinano l’obbligo per tutti i medici vaccinatori di dover considerare i rischi ed i benefici del farmaco nell’espletamento delle loro specifiche funzioni, valutazione che, invece, in caso di annullamento degli atti autorizzativi e conseguente ritiro del prodotto dal mercato, non sarebbero tenuti a fare. Di qui l’interesse del prof. Frajese ad adire il Tribunale UE in ragione delle implicazioni dirette che le decisioni impugnate hanno sull’attività dei medici e sulle loro scelte professionali. Abbiamo rammentato anche alla Corte il grande problema della mancanza di strumenti in grado di indurre gli Enti regolatori ad effettuare una verifica effettiva e non formale della sicurezza dei prodotti che il medico è chiamato a valutare e somministrare, e l’altrettanto enorme problema dell’assenza di rimedi giurisdizionali, escluso quello da noi scelto, da poter attivare per impugnare e/o contestare gli atti autorizzativi all’immissione in commercio dei farmaci Covid-19. La Corte non ha voluto riconoscere la sussistenza di un interesse specifico della categoria dei medici a richiedere l’annullamento degli atti che autorizzano l’immissione in commercio dei farmaci, sostenendo che gli unici legittimati ad agire in tal senso sono i destinatari degli atti medesimi, ovvero le case farmaceutiche, che chiaramente mai proporrebbero una simile azione. Va da sé che questo equivale ad affermare la sostanziale inoppugnabilità delle decisioni della Commissione Europea in un settore importantissimo, ovvero quello della salute, peraltro esposto ad enormi conflitti di interessi, trattandosi di decisioni con le quali viene permessa la commercializzazione di prodotti destinati alla prevenzione o cura delle persone. Tutto ciò in difetto non soltanto di un controllo terzo ed imparziale sulla sicurezza del prodotto, ma di un controllo di qualunque tipo e questo può essere dimostrato”. Nonostante l’esito a Voi sfavorevole della sentenza, la Corte ha dichiarato che i vaccini anti-Covid dovevano essere somministrati su prescrizione, salvo la libertà del medico di sconsigliarli. Non Le sembra un autogol clamoroso da parte della Corte? “In realtà, speravamo che la nostra puntuale ricostruzione dei motivi posti a giustificazione dell’interesse ad agire del ricorrente, per essere disattesa, avrebbe necessitato un’analisi di merito delle questioni da noi sollevate, e così è stato. Vi erano solo due possibilità: o confermare l’impossibilità del medico di valutare i vaccini Covid, scegliendo se e quando somministrarli (il che avrebbe dovuto portare ad un riconoscimento del suo specifico e personale interesse a richiedere l’annullamento dei provvedimenti di immissione in commercio), o dichiarare la sua libertà di valutazione e scelta al fine di negare il suo interesse ad adire la Corte europea. In entrambi i casi, avremmo ottenuto una pronuncia importante e così è stato. Certo auspicavamo un esame di merito della nostra richiesta di annullamento delle autorizzazioni (con conseguente ritiro dei prodotti in questione dal mercato), anche in considerazione dell’immane lavoro svolto per dimostrare l’assenza dei presupposti per il rilascio delle autorizzazioni tramite la raccolta, traduzione, numerazione e collazione di tutti gli studi scientifici attestanti la mancanza di sicurezza di questi prodotti, ma il risultato “secondario” ottenuto non è comunque di poco conto”. Perché, dal vostro punto di vista, era così importante porre l’attenzione sull’immissione in commercio dei prodotti anti-Covid? “Ritengo che gli atti ufficiali dimostrino in modo lampante che il procedimento autorizzativo si è svolto in violazione non solo della normativa comunitaria, ma delle più banali regole
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  • Lago di Como, albergatori contro Booking.com dopo la clamorosa sentenza europea: "Perché ci battiamo" - ComoZero
    Dopo anni di quelle che denunciano essere ingiustizie, per gli albergatori del Lago di Como è giunto il momento di passare dalle parole ai fatti (avevamo anticipato alcune ragioni qui). La sentenza storica della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 19...
    https://comozero.it/turismo/lago-di-como-gli-albergatori-contro-booking-com-dopo-la-clamorosa-sentenza-europea-recuperiamo-il-30-delle-commissioni-come-aderire/
    Lago di Como, albergatori contro Booking.com dopo la clamorosa sentenza europea: "Perché ci battiamo" - ComoZero Dopo anni di quelle che denunciano essere ingiustizie, per gli albergatori del Lago di Como è giunto il momento di passare dalle parole ai fatti (avevamo anticipato alcune ragioni qui). La sentenza storica della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 19... https://comozero.it/turismo/lago-di-como-gli-albergatori-contro-booking-com-dopo-la-clamorosa-sentenza-europea-recuperiamo-il-30-delle-commissioni-come-aderire/
    COMOZERO.IT
    Lago di Como, albergatori contro Booking.com dopo la clamorosa sentenza europea: "Perché ci battiamo" - ComoZero
    Dopo anni di quelle che denunciano essere ingiustizie, per gli albergatori del Lago di Como è giunto il momento di passare dalle parole ai fatti (avevamo anticipato alcune ragioni qui). La sentenza storica della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 19 settembre 2024 ha confermato l’illegalità delle clausole di parità tariffaria imposte da Booking.com poiché […]
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  • LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA RITIENE CHE I MEDICI SARANNO GLI UNICI RESPONSABILI DELLE CONSEGUENZE DELLE INIEZIONI ANTI-COVID PERCHÉ ERANO LIBERI DI RIFIUTARSI DI INIETTARLE.

    Secondo una sentenza della Corte di giustizia europea, tutti gli operatori sanitari che ti hanno consigliato o vaccinato contro il Covid sono responsabili civilmente e penalmente.
    Il caso del Professor Frajese davanti alla Corte di Giustizia Europea ha avuto un esito sorprendente! Secondo la Corte, per somministrare i vaccini anti-Covid era necessaria una prescrizione medica . Ma c'è di più: i medici avrebbero potuto scegliere se somministrarli o meno, e persino sconsigliarli, al punto che la potenziale responsabilità civile e penale degli operatori sanitari è attribuibile al caso specifico.

    Le motivazioni fornite dalla Corte potrebbero quindi rimettere in discussione i procedimenti disciplinari e penali avviati nei confronti dei medici contrari alle vaccinazioni , e attribuire invece gravi responsabilità a chi ha vaccinato “senza se e senza ma”, favorendo così anche il rischio di eventi avversi.

    https://buongiornosuedtirol.it/2025/02/19/esclusivo-vaccini-covid-la-corte-ue-serviva-la-prescrizione-e-il-medico-poteva-sconsigliarli/

    Ha ribadito il principio fondamentale del diritto alla libertà di cura e di scegliere il trattamento più appropriato, più sicuro e più efficace da parte del medico, in buona fede e in tutta coscienza, nel caso specifico e nell'esclusivo interesse della salute del paziente.

    Questo passaggio è di straordinaria importanza, perché smonta definitivamente le accuse mosse, sia in sede giudiziale sia nei procedimenti disciplinari, contro tutti i medici che hanno sconsigliato ai propri pazienti la vaccinazione anti-Covid o si sono rifiutati di promuoverla , restituendo così al medico la piena libertà di cura.

    https://www.europereloaded.com/european-court-of-justice-doctors-will-be-solely-responsible-for-the-consequences-of-covid-injections/


    DÉJÀ VU: https://t.me/+yk9HVn5Tu0c4MWE0
    🧩🟢 LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA RITIENE CHE I MEDICI SARANNO GLI UNICI RESPONSABILI DELLE CONSEGUENZE DELLE INIEZIONI ANTI-COVID PERCHÉ ERANO LIBERI DI RIFIUTARSI DI INIETTARLE. Secondo una sentenza della Corte di giustizia europea, tutti gli operatori sanitari che ti hanno consigliato o vaccinato contro il Covid sono responsabili civilmente e penalmente. Il caso del Professor Frajese davanti alla Corte di Giustizia Europea ha avuto un esito sorprendente! Secondo la Corte, per somministrare i vaccini anti-Covid era necessaria una prescrizione medica . Ma c'è di più: i medici avrebbero potuto scegliere se somministrarli o meno, e persino sconsigliarli, al punto che la potenziale responsabilità civile e penale degli operatori sanitari è attribuibile al caso specifico. ✅ Le motivazioni fornite dalla Corte potrebbero quindi rimettere in discussione i procedimenti disciplinari e penali avviati nei confronti dei medici contrari alle vaccinazioni , e attribuire invece gravi responsabilità a chi ha vaccinato “senza se e senza ma”, favorendo così anche il rischio di eventi avversi. https://buongiornosuedtirol.it/2025/02/19/esclusivo-vaccini-covid-la-corte-ue-serviva-la-prescrizione-e-il-medico-poteva-sconsigliarli/ Ha ribadito il principio fondamentale del diritto alla libertà di cura e di scegliere il trattamento più appropriato, più sicuro e più efficace da parte del medico, in buona fede e in tutta coscienza, nel caso specifico e nell'esclusivo interesse della salute del paziente. ✅ Questo passaggio è di straordinaria importanza, perché smonta definitivamente le accuse mosse, sia in sede giudiziale sia nei procedimenti disciplinari, contro tutti i medici che hanno sconsigliato ai propri pazienti la vaccinazione anti-Covid o si sono rifiutati di promuoverla , restituendo così al medico la piena libertà di cura. https://www.europereloaded.com/european-court-of-justice-doctors-will-be-solely-responsible-for-the-consequences-of-covid-injections/ ✅ DÉJÀ VU: https://t.me/+yk9HVn5Tu0c4MWE0 ❎
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    ESCLUSIVO. Vaccini Covid, la Corte UE: “Serviva la prescrizione e il medico poteva sconsigliarli” - BGS News - Buongiorno Südtirol
    La causa intentata dal professor Frajese dinnanzi alla Corte di Giustizia UE ha avuto un esito sorprendente. Non perché la richiesta di revoca dell’autorizzazione al commercio dei vaccini effettuata dal ricorrente -difeso dagli avvocati Olga Milanese (Umanità e Ragione) e Andrea Montanari (Eunomis)- sia stata respinta, bensì per le statuizioni confermate dalla sentenza. Per somministrare i vaccini anti-Covid, infatti, secondo la Corte era necessaria la prescrizione medica. Ma c’è di più: i medici avrebbero potuto scegliere se somministrarli o meno e persino sconsigliarli, tant’è che l’eventuale responsabilità civile e penale dei sanitari è riconducibile al caso concreto. Le motivazioni della Corte potrebbero smontare il fondamento dei procedimenti disciplinari e penali avviati nei confronti dei medici che si opposero alle vaccinazioni e attribuire invece gravi responsabilità ai camici bianchi che vaccinarono ‘senza se e senza ma’, con ciò promuovendo anche il rischio di cagionare eventi avversi. Ne abbiamo parlato con l’avvocato Olga Milanese. Avvocato, la Corte ha dichiarato la carenza di interesse del professor Frajese ad adire la Corte comunitaria per ottenere l’annullamento delle autorizzazioni all’immissione in commercio dei vaccini Covid. Può spiegarci, in sintesi, le motivazioni della sentenza? “Devo premettere che eravamo perfettamente consapevoli del fatto che difficilmente la Corte ci avrebbe consentito di superare lo scoglio dell’ammissibilità del ricorso, ma abbiamo deciso di tentare ugualmente sia perché i nostri argomenti erano molto solidi, sia perché una volta decorso il termine per le impugnazioni delle autorizzazioni all’immissione in commercio non sarebbe stato più possibile provare a perseguire la strada dell’annullamento. Le azioni presso il Tribunale UE sono vincolate a filtri molto stringenti. Per impugnare un atto della Commissione Europea è necessario dimostrare la sussistenza dell’interesse ad agire qualificato, di una posizione particolare che giustifica l’interesse a richiedere il suo annullamento”. Cioè? “In altre parole, bisogna dimostrare che l’annullamento dell’atto sia idoneo a produrre per la persona che agisce delle conseguenze giuridiche, che l’esito positivo della causa sia idoneo a procurare beneficio alla parte che ha proposto ricorso. Per questo, a nostro avviso, la richiesta di annullamento dei provvedimenti che autorizzavano l’immissione in commercio dei vaccini Covid-19 non poteva che essere presentata da un medico. L’atto medico della vaccinazione è, infatti, una diretta conseguenza delle autorizzazioni impugnate; lo scopo stesso degli atti autorizzativi è consentire l’uso dei prodotti autorizzati nel territorio dell’Unione, nel rispetto delle prescrizioni ivi indicate e, dunque, in questo caso, la somministrazione del farmaco. Tanto ciò è vero che gli stessi allegati alle decisioni di esecuzione esigono, per la somministrazione del prodotto autorizzato, la prescrizione medica, che per l’appunto è un’attività affidata unicamente ai medici vaccinatori. Per indurre la Corte a non fermarsi al filtro dell’ammissibilità e analizzare il merito delle questioni poste, abbiamo rappresentato che le decisioni della Commissione impugnate, e dunque l’immissione in commercio dei vaccini Covid, determinano l’obbligo per tutti i medici vaccinatori di dover considerare i rischi ed i benefici del farmaco nell’espletamento delle loro specifiche funzioni, valutazione che, invece, in caso di annullamento degli atti autorizzativi e conseguente ritiro del prodotto dal mercato, non sarebbero tenuti a fare. Di qui l’interesse del prof. Frajese ad adire il Tribunale UE in ragione delle implicazioni dirette che le decisioni impugnate hanno sull’attività dei medici e sulle loro scelte professionali. Abbiamo rammentato anche alla Corte il grande problema della mancanza di strumenti in grado di indurre gli Enti regolatori ad effettuare una verifica effettiva e non formale della sicurezza dei prodotti che il medico è chiamato a valutare e somministrare, e l’altrettanto enorme problema dell’assenza di rimedi giurisdizionali, escluso quello da noi scelto, da poter attivare per impugnare e/o contestare gli atti autorizzativi all’immissione in commercio dei farmaci Covid-19. La Corte non ha voluto riconoscere la sussistenza di un interesse specifico della categoria dei medici a richiedere l’annullamento degli atti che autorizzano l’immissione in commercio dei farmaci, sostenendo che gli unici legittimati ad agire in tal senso sono i destinatari degli atti medesimi, ovvero le case farmaceutiche, che chiaramente mai proporrebbero una simile azione. Va da sé che questo equivale ad affermare la sostanziale inoppugnabilità delle decisioni della Commissione Europea in un settore importantissimo, ovvero quello della salute, peraltro esposto ad enormi conflitti di interessi, trattandosi di decisioni con le quali viene permessa la commercializzazione di prodotti destinati alla prevenzione o cura delle persone. Tutto ciò in difetto non soltanto di un controllo terzo ed imparziale sulla sicurezza del prodotto, ma di un controllo di qualunque tipo e questo può essere dimostrato”. Nonostante l’esito a Voi sfavorevole della sentenza, la Corte ha dichiarato che i vaccini anti-Covid dovevano essere somministrati su prescrizione, salvo la libertà del medico di sconsigliarli. Non Le sembra un autogol clamoroso da parte della Corte? “In realtà, speravamo che la nostra puntuale ricostruzione dei motivi posti a giustificazione dell’interesse ad agire del ricorrente, per essere disattesa, avrebbe necessitato un’analisi di merito delle questioni da noi sollevate, e così è stato. Vi erano solo due possibilità: o confermare l’impossibilità del medico di valutare i vaccini Covid, scegliendo se e quando somministrarli (il che avrebbe dovuto portare ad un riconoscimento del suo specifico e personale interesse a richiedere l’annullamento dei provvedimenti di immissione in commercio), o dichiarare la sua libertà di valutazione e scelta al fine di negare il suo interesse ad adire la Corte europea. In entrambi i casi, avremmo ottenuto una pronuncia importante e così è stato. Certo auspicavamo un esame di merito della nostra richiesta di annullamento delle autorizzazioni (con conseguente ritiro dei prodotti in questione dal mercato), anche in considerazione dell’immane lavoro svolto per dimostrare l’assenza dei presupposti per il rilascio delle autorizzazioni tramite la raccolta, traduzione, numerazione e collazione di tutti gli studi scientifici attestanti la mancanza di sicurezza di questi prodotti, ma il risultato “secondario” ottenuto non è comunque di poco conto”. Perché, dal vostro punto di vista, era così importante porre l’attenzione sull’immissione in commercio dei prodotti anti-Covid? “Ritengo che gli atti ufficiali dimostrino in modo lampante che il procedimento autorizzativo si è svolto in violazione non solo della normativa comunitaria, ma delle più banali regole
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  • L'Avvocato Alessandro Fusillo spiega la sentenza della Torteria di Chivasso e tutte le importanti e positive implicazioni per tutti gli imprenditori coraggiosi che hanno disobbedito o che decideranno di disobbedire:
    https://x.com/Adriano72197026/status/1923636244027699543?t=2yLMRkLV35k_v-B0d2MKCw&s=19
    L'Avvocato Alessandro Fusillo spiega la sentenza della Torteria di Chivasso e tutte le importanti e positive implicazioni per tutti gli imprenditori coraggiosi che hanno disobbedito o che decideranno di disobbedire: https://x.com/Adriano72197026/status/1923636244027699543?t=2yLMRkLV35k_v-B0d2MKCw&s=19
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  • BUONGIORNO ITALIA E BUONGIORNO ITALIANI
    Con l'ultima sentenza "woke" degli "esimi giuducanti" sono state abolite dal dizionario della lingua italiana le parole namma e papa'.
    SIAMO ALLA FOLLIA, SIAMO GIUNTI AL CAPOLINEA
    BUONGIORNO ITALIA E BUONGIORNO ITALIANI Con l'ultima sentenza "woke" degli "esimi giuducanti" sono state abolite dal dizionario della lingua italiana le parole namma e papa'. SIAMO ALLA FOLLIA, SIAMO GIUNTI AL CAPOLINEA
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  • Le Pen: “La condanna è una decisione politica. Violato lo stato di diritto”
    di F. Q.
    La leader del Rassemblent National si scaglia contro i magistrati dopo la sentenza di colpevolezza per le accuse di appropriazione indebita di fondi Ue

    Una “decisione politica” che ha “violato lo stato di diritto”. Marine Le Pen si scaglia contro la magistratura dopo la condanna a 5 anni per appropriazione indebita di fondi Ue che la rende ineleggibile stoppando la sua corsa all’Eliseo nel 2027. Intervistata in diretta da TF1, ha bollato la sentenza come “politica” per “impedirmi di candidarmi alle elezioni presidenziali”. E ha quindi aggiunto: “Credo che lo stato di diritto sia stato totalmente violato perché impedisce un ricorso effettivo, che è un diritto garantito dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo”. Quindi ha parlato di “un giorno funesto per la democrazia”.

    Il tribunale di Parigi l’ha dichiarata colpevole, insiem ad altri 8 eurodeputati, di appropriazione indebita di fondi pubblici perché – sostengono i giudici – ha fatto “pagare al Parlamento europeo delle persone (12 assistenti parlamentari, ndr) che lavoravano in realtà per il partito” a livello nazionale e non europeo, portando a una frode nei confronti dell’Unione europea che ammonta a 2,9 milioni di euro. Le responsabilità riconosciute alla leader sono pesanti: “È al centro di questo sistema, dal 2009, con autorità”, ha detto la presidente del tribunale Bénédicte de Perthuis.

    “Farò appello perché sono innocente”, ha aggiunto Le Pen. “I giudici di primo grado possono sbagliarsi. Fin dalle prime ore, pensavo che saremmo stati giudicati in modo parziale”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/31/marine-le-pen-condanna-decisione-politica-news/7935335/
    Le Pen: “La condanna è una decisione politica. Violato lo stato di diritto” di F. Q. La leader del Rassemblent National si scaglia contro i magistrati dopo la sentenza di colpevolezza per le accuse di appropriazione indebita di fondi Ue Una “decisione politica” che ha “violato lo stato di diritto”. Marine Le Pen si scaglia contro la magistratura dopo la condanna a 5 anni per appropriazione indebita di fondi Ue che la rende ineleggibile stoppando la sua corsa all’Eliseo nel 2027. Intervistata in diretta da TF1, ha bollato la sentenza come “politica” per “impedirmi di candidarmi alle elezioni presidenziali”. E ha quindi aggiunto: “Credo che lo stato di diritto sia stato totalmente violato perché impedisce un ricorso effettivo, che è un diritto garantito dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo”. Quindi ha parlato di “un giorno funesto per la democrazia”. Il tribunale di Parigi l’ha dichiarata colpevole, insiem ad altri 8 eurodeputati, di appropriazione indebita di fondi pubblici perché – sostengono i giudici – ha fatto “pagare al Parlamento europeo delle persone (12 assistenti parlamentari, ndr) che lavoravano in realtà per il partito” a livello nazionale e non europeo, portando a una frode nei confronti dell’Unione europea che ammonta a 2,9 milioni di euro. Le responsabilità riconosciute alla leader sono pesanti: “È al centro di questo sistema, dal 2009, con autorità”, ha detto la presidente del tribunale Bénédicte de Perthuis. “Farò appello perché sono innocente”, ha aggiunto Le Pen. “I giudici di primo grado possono sbagliarsi. Fin dalle prime ore, pensavo che saremmo stati giudicati in modo parziale”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/31/marine-le-pen-condanna-decisione-politica-news/7935335/
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  • Metodo Europa, quando un leader politico da' fastidio lo eliminano politicamente come lo scandalo di Călin Georgescu.

    È stata accusata di aver ricevuto finanziamenti per il partito dai suoi parlamentari. Una prassi comune a tutti i partiti politici dove i parlamentari passano una parte dello stipendio al partito, ma per MLP questo diventa proibito e non potrà candidarsi contro il "buono" Macron.
    È il solito sistema europeo di eliminare gli avversari politici con la magistratura, come fatto in Romania e Moldavia.
    La Ue è ormai un sistema totalitario per non dire di peggio viste le origini della kapò Ursula Von Der Leyen.

    https://www.ilpost.it/2025/03/31/sentenza-processo-marine-le-pen-fondi-parlamento-europeo/?utm_source=firefox-newtab-it-it
    Metodo Europa, quando un leader politico da' fastidio lo eliminano politicamente come lo scandalo di Călin Georgescu. È stata accusata di aver ricevuto finanziamenti per il partito dai suoi parlamentari. Una prassi comune a tutti i partiti politici dove i parlamentari passano una parte dello stipendio al partito, ma per MLP questo diventa proibito e non potrà candidarsi contro il "buono" Macron. È il solito sistema europeo di eliminare gli avversari politici con la magistratura, come fatto in Romania e Moldavia. La Ue è ormai un sistema totalitario per non dire di peggio viste le origini della kapò Ursula Von Der Leyen. https://www.ilpost.it/2025/03/31/sentenza-processo-marine-le-pen-fondi-parlamento-europeo/?utm_source=firefox-newtab-it-it
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    Marine Le Pen non potrà candidarsi alle elezioni presidenziali francesi - Il Post
    Nel momento di maggiore popolarità del suo partito è stata condannata a quattro anni di carcere e cinque di ineleggibilità per appropriazione indebita di fondi europei
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  • La pietra miliare sul vax covid dalla giurisprudenza con Sentenza del Tribunale di Velletri N. 1493-2024. Nelle schede tecniche dei "Vaccini" c'era scritto che non preveniva il contagio dal virus. Quindi l'utilizzo del "Vaccino" è stato fatto off label quindi contra legem
    La pietra miliare sul vax covid dalla giurisprudenza con Sentenza del Tribunale di Velletri N. 1493-2024. Nelle schede tecniche dei "Vaccini" c'era scritto che non preveniva il contagio dal virus. Quindi l'utilizzo del "Vaccino" è stato fatto off label quindi contra legem
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