• NON MI E' MAI PIACIUTO. IL PEGGIOR SINDACO CHE MILANO ABBIA MAI AVUTO!
    NON LO RIMPIAGEREMO!
    Indagato il sindaco Sala nelle inchieste sull'urbanistica a Milano
    Il primo cittadino coinvolto per dichiarazioni false e induzione indebita in relazione a nomine e progetti immobiliari...

    Anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, è indagato nell’ambito delle inchieste sull’urbanistica per le quali i pm hanno chiesto sei arresti: lo scrivono Corriere della Sera, La Repubblica e La Stampa.

    Le ipotesi di reato, riportano i quotidiani, sono di false dichiarazioni su qualità proprie o di altre persone relativamente alla nomina del presidente della Commissione per il paesaggio del Comune, Giuseppe Marinoni, e di induzione indebita a dare o a promettere utilità intorno al progetto del ‘Pirellino’ dell’architetto Stefano Boeri e dell’imprenditore Manfredi Catella, presidente del gruppo Coima.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/17/sala-indagato-urbanistica-milano-news/8064263/
    NON MI E' MAI PIACIUTO. IL PEGGIOR SINDACO CHE MILANO ABBIA MAI AVUTO! NON LO RIMPIAGEREMO! Indagato il sindaco Sala nelle inchieste sull'urbanistica a Milano Il primo cittadino coinvolto per dichiarazioni false e induzione indebita in relazione a nomine e progetti immobiliari... Anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, è indagato nell’ambito delle inchieste sull’urbanistica per le quali i pm hanno chiesto sei arresti: lo scrivono Corriere della Sera, La Repubblica e La Stampa. Le ipotesi di reato, riportano i quotidiani, sono di false dichiarazioni su qualità proprie o di altre persone relativamente alla nomina del presidente della Commissione per il paesaggio del Comune, Giuseppe Marinoni, e di induzione indebita a dare o a promettere utilità intorno al progetto del ‘Pirellino’ dell’architetto Stefano Boeri e dell’imprenditore Manfredi Catella, presidente del gruppo Coima. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/17/sala-indagato-urbanistica-milano-news/8064263/
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  • Nuovi attacchi russi in Ucraina, “colpito un asilo”. Ma i droni sono di Kiev

    Su Facebook ho trovato questo screen di un articolo de La Stampa, ma pensavo fosse fake. Così sono andato a controllare, constatando che la situazione fosse ancor più grave… Secondo quanto riportato dai titoli di due articoli (fotocopia) di Repubblica e della Stampa, oggi i droni russi hanno colpito Voronezh, in Ucraina. Peccato però che Voronezh si trovi in Russia ed i droni che hanno colpito la città siano ucraini. Di vero c’è solo il bilancio dei feriti (venti persone), tra cui bambini, e l’asilo colpito.

    I droni ucraini su obiettivi civili russi non sono una novità, anche se solitamente le conseguenze non vengono menzionate dai quotidiani italiani.

    In questi anni i giornali italiani sono stati colti in fallo più volte, nel tentativo di manipolare ed alterare la verità, ma questa volta voglio credere che sia stato il caldo a far prendere un abbaglio ai redattori che, convinti di denunciare attacchi russi, hanno smascherato un nuovo crimine ucraino. Difficile che altrimenti avrebbero riportato l’episodio.

    Vittorio Rangeloni

    Source: https://x.com/Giorgioaki/status/1945231079201497195
    Nuovi attacchi russi in Ucraina, “colpito un asilo”. Ma i droni sono di Kiev Su Facebook ho trovato questo screen di un articolo de La Stampa, ma pensavo fosse fake. Così sono andato a controllare, constatando che la situazione fosse ancor più grave… Secondo quanto riportato dai titoli di due articoli (fotocopia) di Repubblica e della Stampa, oggi i droni russi hanno colpito Voronezh, in Ucraina. Peccato però che Voronezh si trovi in Russia ed i droni che hanno colpito la città siano ucraini. Di vero c’è solo il bilancio dei feriti (venti persone), tra cui bambini, e l’asilo colpito. I droni ucraini su obiettivi civili russi non sono una novità, anche se solitamente le conseguenze non vengono menzionate dai quotidiani italiani. In questi anni i giornali italiani sono stati colti in fallo più volte, nel tentativo di manipolare ed alterare la verità, ma questa volta voglio credere che sia stato il caldo a far prendere un abbaglio ai redattori che, convinti di denunciare attacchi russi, hanno smascherato un nuovo crimine ucraino. Difficile che altrimenti avrebbero riportato l’episodio. Vittorio Rangeloni Source: https://x.com/Giorgioaki/status/1945231079201497195
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  • La Danimarca, la Finlandia, la Svezia, gli Stati Baltici vanno aggiornando [ notizia appresa dal quotidiano La Ragione di oggi ] le proprie ff aa, stipulando nuovi e più costosi contratti per l' acquisto di sistemi d' arma onde trovarsi preparati allorché la Russia dopo l' Ucraina si spingerà con le sue armate verso occidente. Già, il loro timore ( confezionato ad arte per millantare un pericolo che non sussiste, ma che permetterà di incrementare il pil del complesso militare industriale) è che la Russia voglia occupare l' Europa .
    La Finlandia è entrata nella NATO nel 2023 e di lì a poco ha portato la spesa militare al 2,4 %, ed ora ha siglato accordi per acquistare sistemi di difesa aerea dagli USA, dalla Svezia e ( può mai mancare ?) da Israele; non doma sta sviluppando droni da sorveglianza ( parola oramai molto diffusa ) in collaborazione con l' Ucraina ( i conflitti bellici portano distruzione, lutti, interrompono la normale quotidianità ma....non fermano la
    creatività e la laboriosità dell' industria militare ) e ha avviato trattative con la francese Parrot per l' acquisto di droni resistenti alle basse temperature.
    Il governo danese ha annunciato un investimento aggiuntivo nel settore militare di 5,4 miliardi di euro, portando così il proprio pil del comparto difesa al 2,4 %; sono stati acquistati nuovi caccia F35 e sta rafforzando il settore cibernetico e missilistico navale; ha inoltre deciso di prorogare il servizio militare obbligatorio, mentre dal 2026 lo estenderà anche alle donne, suppongo in ossequio al criterio della parità di genere e chissà che non venga offerto ad esse, nel corso dell' addestramento, quale modello al quale ispirarsi la bella e avvenente Kaja Kallas.
    La Svezia pur di entrare nella NATO ha gettato al vento la sua proverbiale neutralità, ha portato il famigerato pil quasi al 2,5 %, ha ordinato nuovi e più sofisticati ( ossia più mortiferi ) caccia e intende irrobustire la flotta di sottomarini entro il 2027.
    I Paesi Baltici sono quelli che attualmente hanno le più alte percentuali di spesa militare e pare siano fermamente intenzionati a non farsi surclassare in questo primato dagli altri Stati UE; sono impegnati nell' acquisto congiunto di sistemi di difesa antiaerea e di missili anticarro e sempre insieme come dei buoni amici hanno avviato una collaborazione per lo sviluppo di sistemi dronici avanzati.
    Finlandia, Svezia, Danimarca, Lituania, Lettonia ed Estonia, sempre mossi dal forte timore verso la Russia, stanno prendendo in seria considerazione di ritirarsi dal Trattato di Ottawa in ragione del fatto che " lo scenario della sicurezza è mutato " come dichiarato dal primo ministro finlandese Petteri Orpo.
    Il trattato in questione ( Ottawa 20 settembre 1951 ) vieta la produzione, la detenzione, il trasferimento, l' impiego delle mine antiuomo, impone la distruzione di quelle eventualmente possedute e l' assistenza alle vittime.
    Non sono sufficienti i droni, i sistemi satellitari...vogliono ancora produrre ed usare le mine antiuomo?
    Più che augurarsi che vadano TUTTI A CASA ( per usare lo slogan impiegato dagli organizzatori dell' incontro che si è tenuto a Milano sabato scorso ) vorrei sperare, quantomeno, che sorga un coraggioso drappello di psichiatri che provveda a prenderli in carico, portarli in una struttura di riabilitazione psichiatrica REMS ( residenze per l' esecuzione delle misure di sicurezza ) e avviarli in un percorso di cura obbligatorio per un tempo non inferiore ai venticinque anni, prorogabili a insindacabile giudizio dei curanti.

    Marzo 2025, il Parlamento tedesco approvava la riforma della costituzione in forza della quale la Germania potrà agevolmente fare debito, non più vincolata dalle regole del pareggio di bilancio, potendo così, se lo riterrà opportuno ( e il momento è giunto ) investire cospicue somme nel comparto della difesa. È di questi giorni la dichiarazione del neo primo ministro Merz circa la creazione di un fondo di 500 miliardi di euro per la difesa...Una somma considerevole se rapportata a quella annunciata dalla presidente della commissione europea da suddividere però fra gli Stati membri.
    Altrettanta recente la notizia che il governo tedesco starebbe o avrebbe il proposito di costituire una brigata speciale di 5000 unità da inviare in Lituania per difendere i confini europei ( difenderli da chi ? domanda retorica); ha inoltre in serbo di avviare un programma di addestramento breve per i soldati.
    I governi dell' UE reclamano la pace per l' Ucraina, biasimano aspramente il presidente Putin, le ff aa ucraine poche o tante che siano le forniture continuano a riceverle, anche quelle made in USA....e il
    " pazzo", l' insensato è sempre e soltanto Putin ( e i suoi sodali )....
    La Danimarca, la Finlandia, la Svezia, gli Stati Baltici vanno aggiornando [ notizia appresa dal quotidiano La Ragione di oggi ] le proprie ff aa, stipulando nuovi e più costosi contratti per l' acquisto di sistemi d' arma onde trovarsi preparati allorché la Russia dopo l' Ucraina si spingerà con le sue armate verso occidente. Già, il loro timore ( confezionato ad arte per millantare un pericolo che non sussiste, ma che permetterà di incrementare il pil del complesso militare industriale) è che la Russia voglia occupare l' Europa . La Finlandia è entrata nella NATO nel 2023 e di lì a poco ha portato la spesa militare al 2,4 %, ed ora ha siglato accordi per acquistare sistemi di difesa aerea dagli USA, dalla Svezia e ( può mai mancare ?) da Israele; non doma sta sviluppando droni da sorveglianza ( parola oramai molto diffusa ) in collaborazione con l' Ucraina ( i conflitti bellici portano distruzione, lutti, interrompono la normale quotidianità ma....non fermano la creatività e la laboriosità dell' industria militare ) e ha avviato trattative con la francese Parrot per l' acquisto di droni resistenti alle basse temperature. Il governo danese ha annunciato un investimento aggiuntivo nel settore militare di 5,4 miliardi di euro, portando così il proprio pil del comparto difesa al 2,4 %; sono stati acquistati nuovi caccia F35 e sta rafforzando il settore cibernetico e missilistico navale; ha inoltre deciso di prorogare il servizio militare obbligatorio, mentre dal 2026 lo estenderà anche alle donne, suppongo in ossequio al criterio della parità di genere e chissà che non venga offerto ad esse, nel corso dell' addestramento, quale modello al quale ispirarsi la bella e avvenente Kaja Kallas. La Svezia pur di entrare nella NATO ha gettato al vento la sua proverbiale neutralità, ha portato il famigerato pil quasi al 2,5 %, ha ordinato nuovi e più sofisticati ( ossia più mortiferi ) caccia e intende irrobustire la flotta di sottomarini entro il 2027. I Paesi Baltici sono quelli che attualmente hanno le più alte percentuali di spesa militare e pare siano fermamente intenzionati a non farsi surclassare in questo primato dagli altri Stati UE; sono impegnati nell' acquisto congiunto di sistemi di difesa antiaerea e di missili anticarro e sempre insieme come dei buoni amici hanno avviato una collaborazione per lo sviluppo di sistemi dronici avanzati. Finlandia, Svezia, Danimarca, Lituania, Lettonia ed Estonia, sempre mossi dal forte timore verso la Russia, stanno prendendo in seria considerazione di ritirarsi dal Trattato di Ottawa in ragione del fatto che " lo scenario della sicurezza è mutato " come dichiarato dal primo ministro finlandese Petteri Orpo. Il trattato in questione ( Ottawa 20 settembre 1951 ) vieta la produzione, la detenzione, il trasferimento, l' impiego delle mine antiuomo, impone la distruzione di quelle eventualmente possedute e l' assistenza alle vittime. Non sono sufficienti i droni, i sistemi satellitari...vogliono ancora produrre ed usare le mine antiuomo? Più che augurarsi che vadano TUTTI A CASA ( per usare lo slogan impiegato dagli organizzatori dell' incontro che si è tenuto a Milano sabato scorso ) vorrei sperare, quantomeno, che sorga un coraggioso drappello di psichiatri che provveda a prenderli in carico, portarli in una struttura di riabilitazione psichiatrica REMS ( residenze per l' esecuzione delle misure di sicurezza ) e avviarli in un percorso di cura obbligatorio per un tempo non inferiore ai venticinque anni, prorogabili a insindacabile giudizio dei curanti. Marzo 2025, il Parlamento tedesco approvava la riforma della costituzione in forza della quale la Germania potrà agevolmente fare debito, non più vincolata dalle regole del pareggio di bilancio, potendo così, se lo riterrà opportuno ( e il momento è giunto ) investire cospicue somme nel comparto della difesa. È di questi giorni la dichiarazione del neo primo ministro Merz circa la creazione di un fondo di 500 miliardi di euro per la difesa...Una somma considerevole se rapportata a quella annunciata dalla presidente della commissione europea da suddividere però fra gli Stati membri. Altrettanta recente la notizia che il governo tedesco starebbe o avrebbe il proposito di costituire una brigata speciale di 5000 unità da inviare in Lituania per difendere i confini europei ( difenderli da chi ? domanda retorica); ha inoltre in serbo di avviare un programma di addestramento breve per i soldati. I governi dell' UE reclamano la pace per l' Ucraina, biasimano aspramente il presidente Putin, le ff aa ucraine poche o tante che siano le forniture continuano a riceverle, anche quelle made in USA....e il " pazzo", l' insensato è sempre e soltanto Putin ( e i suoi sodali )....
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  • STA INIZIANDO LA GUERRA, ITALIOTI

    Maurizio Blondet 5 Maggio 2025

    Di Paolo Di Mizio

    Temo che gli italiani non si rendano conto di dove ci stia trascinando la follia di un’Europa a guida franco-anglo-tedesca nonché – udite, udite – a guida baltica (tre paeselli grandi come il Molise e con un PIL pari a quello dell’Abruzzo che determinano la politica del continente più prospero del mondo!) Insieme alla follia europea c’è l’acquiescenza furbesca e deleteria del nostro governo.

    I punti essenziali da conoscere sono i seguenti:

    L’Europa si sta vistosamente riarmando in funzione antirussa e sarà pronta entro 4 o 5 anni (4 anni, secondo le stime della NATO, 5 secondo l’UE).
    La Russia, che voglia o no la guerra, non aspetterà 4 anni per avere 500 milioni di europei pronti ad attaccarla e quindi non avrà altra scelta che attaccare “prima” che gli europei abbiano completato il riarmo e allestito le difese.
    La Russia sa che non avrebbe la minima chance di vittoria in una guerra tradizionale contro 32 Paesi della NATO che sono anche i 32 paesi più ricchi del mondo, e quindi non attaccherà con le forze tradizionali (aerei, carri armati, missili, cannoni, ecc.) bensì lancerà un “first strike” (il primo colpo, senza preavviso) con le sue armi atomiche, che le garantiscono la superiorità.
    Il punto 3 non è un’opinione, è una certezza matematica e nessuna autorità militare la contesta o l’ha mai contestata (era così anche ai tempi dell’URSS e della guerra fredda). Volete sapere quali saranno in Europa i primi obiettivi della prima ondata di missili balistici nucleari? Questo è già noto: saranno le basi di stoccaggio delle armi nucleari americane in Europa nonché i depositi delle armi nucleari francesi e britanniche, nonché tutti i complessi militari che rendono possibile l’utilizzo delle atomiche occidentali (porti, aeroporti, basi sotterranee). L’Italia è il paese che ospita il maggior numero di atomiche americane nel mondo, dopo gli USA stessi.

    Pertanto non è difficile immaginare quali obiettivi siano già inseriti nel programma automatico di lancio del “first strike” nucleare russo. Per l’Italia gli obiettivi prioritari saranno:

    AVIANO (Pordenone), base nucleare.
    GHEDI (Brescia), base nucleare.
    TRIESTE e MONFALCONE, i cui porti stanno per essere trasformati in basi NATO che servirebbero come snodo per il trasferimento di truppe e armi (anche atomiche) verso l’est europeo.
    NAPOLI, base della flotta americana del Mediterraneo, che a sua volta è armata con testate atomiche.
    SIGONELLA (Sicilia), fulcro fondamentale per il monitoraggio e la “scoperta precoce” (“early warning”) sul fianco sud e sud-ovest della Russia. (Sigonella è la base degli aerei AWACS che da tre anni eseguono voli quotidiani attorno ai confini della Russia e che, teoricamente, sarebbero i primi a “vedere precocemente” i missili atomici russi in viaggio verso l’Europa, una manciata di minuti o di secondi prima che i missili atterrino sugli obiettivi). Tralascio gli obiettivi diciamo “secondari” che però verranno egualmente polverizzati: Vicenza, Pisa, Sardegna, ecc.
    Questo è il panorama. Questa è la realtà. Nella più benigna delle ipotesi, si può mettere in conto fin d’ora la distruzione degli obiettivi suddetti (Pordenone, Brescia, Trieste, Monfalcone, Napoli, mezza Sicilia, ecc.) e l’estinzione totale (TOTALE) delle rispettive popolazioni. Si ipotizzano 25 milioni di morti in Italia nelle prime 24 ore. È questo che vogliamo? Sicuramente no, ma è questo il luogo finale a cui ci stanno portando, molto velocemente, le politiche dell’Europa e del governo italiano. E per molto velocemente si intende nel giro di mesi o al massimo due o tre anni.

    Unione Europea è pronta a raddoppiare il sostegno militare acquistando armi dai produttori ucraini, aumentandone così significativamente il volume – Commissario europeo per la difesa e lo spazio Andrius Kubili

    Zelensky afferma che la Russia attaccherà Xi a Mosca come una falsa bandiera per dare la colpa all’Ucraina.

    “Il 9 maggio potrebbero esserci delle provocazioni da parte dei russi, se qualcuno ci crede ancora può andarsene e provare tutto su se stesso”, ha detto Zelensky durante un briefing con il presidente ceco Pavel. Zelensky aveva già accennato ad attacchi ucraini su Mosca durante la parata del 9 maggio, ma ora afferma che potrebbero essere gli stessi russi a effettuare tali attacchi.

    Il Corriere della Sera merita il premio Orwell per la propaganda di guerra. Titolare in prima pagina rovesciando in maniera così plateale la realtà è davvero oltre ogni decenza.

    Starmer lakulandra raschia il fondo del barile

    La Gran Bretagna ha trasferito tutti i suoi obici semoventi AS-90 da 155 mm all’Ucraina
    STA INIZIANDO LA GUERRA, ITALIOTI Maurizio Blondet 5 Maggio 2025 Di Paolo Di Mizio Temo che gli italiani non si rendano conto di dove ci stia trascinando la follia di un’Europa a guida franco-anglo-tedesca nonché – udite, udite – a guida baltica (tre paeselli grandi come il Molise e con un PIL pari a quello dell’Abruzzo che determinano la politica del continente più prospero del mondo!) Insieme alla follia europea c’è l’acquiescenza furbesca e deleteria del nostro governo. I punti essenziali da conoscere sono i seguenti: L’Europa si sta vistosamente riarmando in funzione antirussa e sarà pronta entro 4 o 5 anni (4 anni, secondo le stime della NATO, 5 secondo l’UE). La Russia, che voglia o no la guerra, non aspetterà 4 anni per avere 500 milioni di europei pronti ad attaccarla e quindi non avrà altra scelta che attaccare “prima” che gli europei abbiano completato il riarmo e allestito le difese. La Russia sa che non avrebbe la minima chance di vittoria in una guerra tradizionale contro 32 Paesi della NATO che sono anche i 32 paesi più ricchi del mondo, e quindi non attaccherà con le forze tradizionali (aerei, carri armati, missili, cannoni, ecc.) bensì lancerà un “first strike” (il primo colpo, senza preavviso) con le sue armi atomiche, che le garantiscono la superiorità. Il punto 3 non è un’opinione, è una certezza matematica e nessuna autorità militare la contesta o l’ha mai contestata (era così anche ai tempi dell’URSS e della guerra fredda). Volete sapere quali saranno in Europa i primi obiettivi della prima ondata di missili balistici nucleari? Questo è già noto: saranno le basi di stoccaggio delle armi nucleari americane in Europa nonché i depositi delle armi nucleari francesi e britanniche, nonché tutti i complessi militari che rendono possibile l’utilizzo delle atomiche occidentali (porti, aeroporti, basi sotterranee). L’Italia è il paese che ospita il maggior numero di atomiche americane nel mondo, dopo gli USA stessi. Pertanto non è difficile immaginare quali obiettivi siano già inseriti nel programma automatico di lancio del “first strike” nucleare russo. Per l’Italia gli obiettivi prioritari saranno: AVIANO (Pordenone), base nucleare. GHEDI (Brescia), base nucleare. TRIESTE e MONFALCONE, i cui porti stanno per essere trasformati in basi NATO che servirebbero come snodo per il trasferimento di truppe e armi (anche atomiche) verso l’est europeo. NAPOLI, base della flotta americana del Mediterraneo, che a sua volta è armata con testate atomiche. SIGONELLA (Sicilia), fulcro fondamentale per il monitoraggio e la “scoperta precoce” (“early warning”) sul fianco sud e sud-ovest della Russia. (Sigonella è la base degli aerei AWACS che da tre anni eseguono voli quotidiani attorno ai confini della Russia e che, teoricamente, sarebbero i primi a “vedere precocemente” i missili atomici russi in viaggio verso l’Europa, una manciata di minuti o di secondi prima che i missili atterrino sugli obiettivi). Tralascio gli obiettivi diciamo “secondari” che però verranno egualmente polverizzati: Vicenza, Pisa, Sardegna, ecc. Questo è il panorama. Questa è la realtà. Nella più benigna delle ipotesi, si può mettere in conto fin d’ora la distruzione degli obiettivi suddetti (Pordenone, Brescia, Trieste, Monfalcone, Napoli, mezza Sicilia, ecc.) e l’estinzione totale (TOTALE) delle rispettive popolazioni. Si ipotizzano 25 milioni di morti in Italia nelle prime 24 ore. È questo che vogliamo? Sicuramente no, ma è questo il luogo finale a cui ci stanno portando, molto velocemente, le politiche dell’Europa e del governo italiano. E per molto velocemente si intende nel giro di mesi o al massimo due o tre anni. Unione Europea è pronta a raddoppiare il sostegno militare acquistando armi dai produttori ucraini, aumentandone così significativamente il volume – Commissario europeo per la difesa e lo spazio Andrius Kubili Zelensky afferma che la Russia attaccherà Xi a Mosca come una falsa bandiera per dare la colpa all’Ucraina. “Il 9 maggio potrebbero esserci delle provocazioni da parte dei russi, se qualcuno ci crede ancora può andarsene e provare tutto su se stesso”, ha detto Zelensky durante un briefing con il presidente ceco Pavel. Zelensky aveva già accennato ad attacchi ucraini su Mosca durante la parata del 9 maggio, ma ora afferma che potrebbero essere gli stessi russi a effettuare tali attacchi. Il Corriere della Sera merita il premio Orwell per la propaganda di guerra. Titolare in prima pagina rovesciando in maniera così plateale la realtà è davvero oltre ogni decenza. Starmer lakulandra raschia il fondo del barile La Gran Bretagna ha trasferito tutti i suoi obici semoventi AS-90 da 155 mm all’Ucraina
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  • STA INIZIANDO LA GUERRA, LEGGETE, RIFLETTETE. POI SARÀ TROPPO TARDI.

    di Paolo Di Mizio (giornalista e scrittore)

    Penso che gli italiani non si rendano conto di dove ci stIa trascinando la follia di un’Europa a guida franco-anglo-tedesca nonché - udite, udite - a guida baltica (tre paeselli grandi come il Molise e con un PIL pari a quello dell’Abruzzo che determinano la politica del continente più prospero del mondo!)
    Insieme alla follia europea c’è l’acquiescenza furbesca e deleteria del nostro governo. I punti essenziali da conoscere sono i seguenti:

    1 - L’Europa si sta vistosamente riarmando in funzione antirussa e sarà pronta entro 4 o 5 anni (4 anni, secondo le stime della NATO, 5 secondo l’UE).
    2 - La Russia, che voglia o no la guerra, non aspetterà 4 anni per avere 500 milioni di europei pronti ad attaccarla e quindi non avrà altra scelta che attaccare “prima” che gli europei abbiano completato il riarmo e allestito le difese.
    3 – La Russia sa che non avrebbe la minima chance di vittoria in una guerra tradizionale contro 32 Paesi della NATO che sono anche i 32 paesi più ricchi del mondo, e quindi non attaccherà con le forze tradizionali (aerei, carri armati, missili, cannoni, ecc.) bensì lancerà un “first strike” (il primo colpo, senza preavviso) con le sue armi atomiche, che le garantiscono la superiorità.

    Il punto 3 non è un’opinione, è una certezza matematica e nessuna autorità militare la contesta o l'ha mai contestata (era così anche ai tempi dell’URSS e della guerra fredda).

    Volete sapere quali saranno in Europa i primi obiettivi della prima ondata di missili balistici nucleari?

    Questo è già noto: saranno le basi di stoccaggio delle armi nucleari americane in Europa nonché i depositi delle armi nucleari francesi e britanniche, nonché tutti i complessi militari che rendono possibile l’utilizzo delle atomiche occidentali (porti, aeroporti, basi sotterranee).

    L’Italia è il paese che ospita il maggior numero di atomiche americane nel mondo, dopo gli USA stessi. Pertanto non è difficile immaginare quali obiettivi siano già inseriti nel programma automatico di lancio del “first strike” nucleare russo. Per l’Italia gli obiettivi prioritari saranno:

    • AVIANO (Pordenone), base nucleare.
    • GHEDI (Brescia), base nucleare.
    • TRIESTE e MONFALCONE, i cui porti stanno per essere trasformati in basi NATO che servirebbero come snodo per il trasferimento di truppe e armi (anche atomiche) verso l’est europeo.
    • NAPOLI, base della flotta americana del Mediterraneo, che a sua volta è armata con testate atomiche.
    • SIGONELLA (Sicilia), fulcro fondamentale per il monitoraggio e la “scoperta precoce” (“early warning”) sul fianco sud e sud-ovest della Russia. (Sigonella è la base degli aerei AWACS che da tre anni eseguono voli quotidiani attorno ai confini della Russia e che, teoricamente, sarebbero i primi a “vedere precocemente” i missili atomici russi in viaggio verso l’Europa, una manciata di minuti o di secondi prima che i missili atterrino sugli obiettivi).

    Tralascio gli obiettivi diciamo "secondari" che però verranno egualmente polverizzati: Vicenza, Pisa, Sardegna, ecc.

    Questo è il panorama. Questa è la realtà. Nella più benigna delle ipotesi, si può mettere in conto fin d’ora la distruzione degli obiettivi suddetti (Pordenone, Brescia, Trieste, Monfalcone, Napoli, mezza Sicilia, ecc.) e l’estinzione totale (TOTALE) delle rispettive popolazioni. Si ipotizzano 25 milioni di morti in Italia nelle prime 24 ore.

    È questo che vogliamo? Sicuramente no, ma è questo il luogo finale a cui ci stanno portando, molto velocemente, le politiche dell’Europa. E per molto velocemente si intende nel giro di mesi o al massimo due o tre anni.
    STA INIZIANDO LA GUERRA, LEGGETE, RIFLETTETE. POI SARÀ TROPPO TARDI. di Paolo Di Mizio (giornalista e scrittore) Penso che gli italiani non si rendano conto di dove ci stIa trascinando la follia di un’Europa a guida franco-anglo-tedesca nonché - udite, udite - a guida baltica (tre paeselli grandi come il Molise e con un PIL pari a quello dell’Abruzzo che determinano la politica del continente più prospero del mondo!) Insieme alla follia europea c’è l’acquiescenza furbesca e deleteria del nostro governo. I punti essenziali da conoscere sono i seguenti: 1 - L’Europa si sta vistosamente riarmando in funzione antirussa e sarà pronta entro 4 o 5 anni (4 anni, secondo le stime della NATO, 5 secondo l’UE). 2 - La Russia, che voglia o no la guerra, non aspetterà 4 anni per avere 500 milioni di europei pronti ad attaccarla e quindi non avrà altra scelta che attaccare “prima” che gli europei abbiano completato il riarmo e allestito le difese. 3 – La Russia sa che non avrebbe la minima chance di vittoria in una guerra tradizionale contro 32 Paesi della NATO che sono anche i 32 paesi più ricchi del mondo, e quindi non attaccherà con le forze tradizionali (aerei, carri armati, missili, cannoni, ecc.) bensì lancerà un “first strike” (il primo colpo, senza preavviso) con le sue armi atomiche, che le garantiscono la superiorità. Il punto 3 non è un’opinione, è una certezza matematica e nessuna autorità militare la contesta o l'ha mai contestata (era così anche ai tempi dell’URSS e della guerra fredda). Volete sapere quali saranno in Europa i primi obiettivi della prima ondata di missili balistici nucleari? Questo è già noto: saranno le basi di stoccaggio delle armi nucleari americane in Europa nonché i depositi delle armi nucleari francesi e britanniche, nonché tutti i complessi militari che rendono possibile l’utilizzo delle atomiche occidentali (porti, aeroporti, basi sotterranee). L’Italia è il paese che ospita il maggior numero di atomiche americane nel mondo, dopo gli USA stessi. Pertanto non è difficile immaginare quali obiettivi siano già inseriti nel programma automatico di lancio del “first strike” nucleare russo. Per l’Italia gli obiettivi prioritari saranno: • AVIANO (Pordenone), base nucleare. • GHEDI (Brescia), base nucleare. • TRIESTE e MONFALCONE, i cui porti stanno per essere trasformati in basi NATO che servirebbero come snodo per il trasferimento di truppe e armi (anche atomiche) verso l’est europeo. • NAPOLI, base della flotta americana del Mediterraneo, che a sua volta è armata con testate atomiche. • SIGONELLA (Sicilia), fulcro fondamentale per il monitoraggio e la “scoperta precoce” (“early warning”) sul fianco sud e sud-ovest della Russia. (Sigonella è la base degli aerei AWACS che da tre anni eseguono voli quotidiani attorno ai confini della Russia e che, teoricamente, sarebbero i primi a “vedere precocemente” i missili atomici russi in viaggio verso l’Europa, una manciata di minuti o di secondi prima che i missili atterrino sugli obiettivi). Tralascio gli obiettivi diciamo "secondari" che però verranno egualmente polverizzati: Vicenza, Pisa, Sardegna, ecc. Questo è il panorama. Questa è la realtà. Nella più benigna delle ipotesi, si può mettere in conto fin d’ora la distruzione degli obiettivi suddetti (Pordenone, Brescia, Trieste, Monfalcone, Napoli, mezza Sicilia, ecc.) e l’estinzione totale (TOTALE) delle rispettive popolazioni. Si ipotizzano 25 milioni di morti in Italia nelle prime 24 ore. È questo che vogliamo? Sicuramente no, ma è questo il luogo finale a cui ci stanno portando, molto velocemente, le politiche dell’Europa. E per molto velocemente si intende nel giro di mesi o al massimo due o tre anni.
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  • Attenzione ci stanno riprovando come sempre. I vaccini sono un business troppo proficuo. Ecco cosa può accadere a vostra figlia o a vostro figlio!

    ORRORE SENZA FINE!
    Ragazze danneggiate dal vaccino HPV - Papilloma Virus
    "Non abbiamo più il controllo sul nostro corpo. Perché non c'è più una parte del nostro corpo che alla fine è sana...Perché come detto prima non si sa cosa potrebbe succedere tra un secondo..."
    Ascoltate le loro testimonianza dirette. MASSIMA CONDIVISIONE. Grazie.

    https://www.scenario.press/posts/13806

    #papillomavirus
    #vaccinohpv

    Leggete la scandalosa propaganda dei quotidiani di sistema:
    https://alleyoop.ilsole24ore.com/2025/02/10/papilloma-virus/?utm_source=firefox-newtab-it-it&refresh_ce=1

    DATECI UNA MANO:
    Scrivete tutto il vostro sdegno allegando questo post: https://www.scenario.press/posts/63845
    alla redazione di Alley Oop l’indirizzo mail è: alleyoop@ilsole24ore.com

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    Attenzione ci stanno riprovando come sempre. I vaccini sono un business troppo proficuo. Ecco cosa può accadere a vostra figlia o a vostro figlio! ORRORE SENZA FINE! Ragazze danneggiate dal vaccino HPV - Papilloma Virus "Non abbiamo più il controllo sul nostro corpo. Perché non c'è più una parte del nostro corpo che alla fine è sana...Perché come detto prima non si sa cosa potrebbe succedere tra un secondo..." Ascoltate le loro testimonianza dirette. MASSIMA CONDIVISIONE. Grazie. https://www.scenario.press/posts/13806 #papillomavirus #vaccinohpv Leggete la scandalosa propaganda dei quotidiani di sistema: https://alleyoop.ilsole24ore.com/2025/02/10/papilloma-virus/?utm_source=firefox-newtab-it-it&refresh_ce=1 DATECI UNA MANO: Scrivete tutto il vostro sdegno allegando questo post: https://www.scenario.press/posts/63845 alla redazione di Alley Oop l’indirizzo mail è: alleyoop@ilsole24ore.com MASSIMA CONDIVISIONE!
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    marina931 - ORRORE SENZA FINE! Ragazze danneggiate dal vaccino HPV...
    ORRORE SENZA FINE! Ragazze danneggiate dal vaccino HPV - Papilloma Virus "Non abbiamo più il controllo sul nostro corpo. Perché non c'è più una parte del nostro corpo che alla fine è sana...Perché come detto prima non si sa cosa potrebbe...
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  • I grandi rischi delle vaccinazioni pediatriche - Bio-immunologo Mauro Mantovani - MASSIMA DIFFUSIONE

    Carissime/i amiche/i,

    volevamo portare alla vostra attenzione una questione di fondamentale importanza, sottolineata nel dibattito post-proiezione della serata organizzata a Bareggio (MI) lo scorso 13 Novembre dal bio-immunologo Mauro Mantovani riguardo alla pericolosità dei vaccini pediatrici somministrati subito dopo la nascita ai nostri figli.

    Vi rimandiamo in particolare al minuto 41' del video https://www.scenario.press/posts/33954 che riporta il dibattito completo post-proiezione, dove Mauro Mantovani parla espressamente dei danni da vaccini pediatrici.
    "Presentatevi all'ASL e chiedete espressamente ai medici: mettetemi nero su bianco che mio figlio non avrà effetti avversi. E lo firmate!"

    Oltre a Mauro Mantovani come ospiti della serata sono intervenuti il biologo molecolare ed esperto in ingegneria genetica Alessio Fortunati ed il regista Paolo Cassina.

    Quello che cerchiamo di fare, da ormai più di due anni, con "Il Circolo dei Resistenti" è divulgazione scientifica, uscendo dai canoni e dai diktat imposti dalle multinazionali del farmaco a tutti i mezzi televisivi del mainstream e a tutti i principali quotidiani.

    Proprio ieri sera venerdì 15 Novembre, al Radio TG delle 19:00 su RTL 102.5, hanno annunciato la nomina di Robert F. Kennedy Jr. come nuovo ministro della Sanità americano sotto la nuova amministrazione Trump e l'hanno presentato espressamente come un "No-vax alla sanità", tanto per farvi capire che il vero male in Italia, come in altri paesi così detti occidentali è la disinformazione a cui ci hanno ormai abituato da decenni.
    Subito dopo l'annuncio di Robert F. Kennedy Jr. come ministro della sanità americano, dato anche dalla RAI in questo modo: Link:
    https://www.rainews.it/video/2024/11/trump-sceglie-il-no-vax-cospirazionista-robert-f-kennedy-jr-come-ministro-della-salute-c6ba2b21-be23-437c-8720-cf4e622c6c00.html , RAI che ricordiamo dovrebbe essere un servizio pubblico, non a caso, dopo l'annuncio, tutte le azioni delle principali Big Pharma sono cadute a picco.

    Vi chiediamo cortesemente la massima condivisione di questi contenuti ai vostri amici, parenti, conoscenti, per salvare quanti più neonati possibile, anche dal nuovo vaccino del virus sinciziale che Sanofi sta promuovendo con una diffusione capillare per radio, televisione e stampa.

    Ha presentato e moderato la serata Sergio Barbesta - docente di informatica e fondatore di Scenario.press

    Si ringraziano tutti gli sponsor: Radio Libera, Scenario.press - libera espressione, RainbowTV e TeleMilano.

    Si ringrazia il comune di Bareggio (MI): Angelo Cozzi ed il Sindaco Linda Colombo per la concessione della sala ed in particolare Raffaella Farinelli, organizzatrice della serata e tutto lo Staff: Paolo, Vasco, Daniela, Roberto, Massimo, Emma per la grande riuscita della serata.

    AL PROSSIMO EVENTO!

    Grazie ancora per la vostra partecipazione.

    Il Circolo dei Resistenti

    P.S. Invitiamo quanti di voi non l'avessero ancora fatto a registrarsi su https://www.scenario.press il Social Network contro la censura dei grossi gruppi americani e contro il silenzio dei mass-media europei. Non c'è democrazia senza libertà di informazione.
    I grandi rischi delle vaccinazioni pediatriche - Bio-immunologo Mauro Mantovani - MASSIMA DIFFUSIONE Carissime/i amiche/i, volevamo portare alla vostra attenzione una questione di fondamentale importanza, sottolineata nel dibattito post-proiezione della serata organizzata a Bareggio (MI) lo scorso 13 Novembre dal bio-immunologo Mauro Mantovani riguardo alla pericolosità dei vaccini pediatrici somministrati subito dopo la nascita ai nostri figli. Vi rimandiamo in particolare al minuto 41' del video https://www.scenario.press/posts/33954 che riporta il dibattito completo post-proiezione, dove Mauro Mantovani parla espressamente dei danni da vaccini pediatrici. "Presentatevi all'ASL e chiedete espressamente ai medici: mettetemi nero su bianco che mio figlio non avrà effetti avversi. E lo firmate!" Oltre a Mauro Mantovani come ospiti della serata sono intervenuti il biologo molecolare ed esperto in ingegneria genetica Alessio Fortunati ed il regista Paolo Cassina. Quello che cerchiamo di fare, da ormai più di due anni, con "Il Circolo dei Resistenti" è divulgazione scientifica, uscendo dai canoni e dai diktat imposti dalle multinazionali del farmaco a tutti i mezzi televisivi del mainstream e a tutti i principali quotidiani. Proprio ieri sera venerdì 15 Novembre, al Radio TG delle 19:00 su RTL 102.5, hanno annunciato la nomina di Robert F. Kennedy Jr. come nuovo ministro della Sanità americano sotto la nuova amministrazione Trump e l'hanno presentato espressamente come un "No-vax alla sanità", tanto per farvi capire che il vero male in Italia, come in altri paesi così detti occidentali è la disinformazione a cui ci hanno ormai abituato da decenni. Subito dopo l'annuncio di Robert F. Kennedy Jr. come ministro della sanità americano, dato anche dalla RAI in questo modo: Link: https://www.rainews.it/video/2024/11/trump-sceglie-il-no-vax-cospirazionista-robert-f-kennedy-jr-come-ministro-della-salute-c6ba2b21-be23-437c-8720-cf4e622c6c00.html , RAI che ricordiamo dovrebbe essere un servizio pubblico, non a caso, dopo l'annuncio, tutte le azioni delle principali Big Pharma sono cadute a picco. Vi chiediamo cortesemente la massima condivisione di questi contenuti ai vostri amici, parenti, conoscenti, per salvare quanti più neonati possibile, anche dal nuovo vaccino del virus sinciziale che Sanofi sta promuovendo con una diffusione capillare per radio, televisione e stampa. Ha presentato e moderato la serata Sergio Barbesta - docente di informatica e fondatore di Scenario.press Si ringraziano tutti gli sponsor: Radio Libera, Scenario.press - libera espressione, RainbowTV e TeleMilano. Si ringrazia il comune di Bareggio (MI): Angelo Cozzi ed il Sindaco Linda Colombo per la concessione della sala ed in particolare Raffaella Farinelli, organizzatrice della serata e tutto lo Staff: Paolo, Vasco, Daniela, Roberto, Massimo, Emma per la grande riuscita della serata. AL PROSSIMO EVENTO! Grazie ancora per la vostra partecipazione. Il Circolo dei Resistenti P.S. Invitiamo quanti di voi non l'avessero ancora fatto a registrarsi su https://www.scenario.press il Social Network contro la censura dei grossi gruppi americani e contro il silenzio dei mass-media europei. Non c'è democrazia senza libertà di informazione.
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    The perfect soldier - dibattito post prioezione - Bareggio - 13/11/24
    "The perfect soldier" - il film che fa tanto discutere in questo ultimo periodo - Bareggio (MI) - 13 Novembre 2024. La ricerca scientifica più finanziata al mondo è quella militare, il cui scopo principale è quello di creare l’arma perfetta: il soldato...
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  • "STUDIO ALLARMANTE SUI GIOVANI ATLETI, IL 9% PRESENTA ANOMALIE al CUORE!"
    GAZZETTA dello Sport ed altri quotidiani VENDUTI DICIAMO LE COSE COME STANNO!!!

    Leggete qui l'articolo di ieri della Gazzetta:

    https://www.gazzetta.it/salute/18-09-2024/vaccino-covid-2024-2025-chi-deve-farlo-come-prenotare-la-dose_amp.shtml

    GIORNALISTI COMPRATI!

    #mortiimprovvise
    #mortiatleti
    #dannicardiaci
    #miocarditi
    #pericarditi
    "STUDIO ALLARMANTE SUI GIOVANI ATLETI, IL 9% PRESENTA ANOMALIE al CUORE!" GAZZETTA dello Sport ed altri quotidiani VENDUTI DICIAMO LE COSE COME STANNO!!! Leggete qui l'articolo di ieri della Gazzetta: https://www.gazzetta.it/salute/18-09-2024/vaccino-covid-2024-2025-chi-deve-farlo-come-prenotare-la-dose_amp.shtml GIORNALISTI COMPRATI! #mortiimprovvise #mortiatleti #dannicardiaci #miocarditi #pericarditi
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  • UN GRANDE MAZZUCCO SUI PENNIVENDOLI dei PRINCIPALI QUOTIDIANI ITALIANI che NON HANNO MAI SPESO UNA PAROLA in FAVORE DEGLI OLTRE 10.000 BAMBINI PALESTINESI STERMINATI a GAZA!
    VERGOGNATEVI!
    MASSIMA DIFFUSIONE!

    #mazzucco
    #massimomazzucco
    #freegaza
    #freepalestine
    UN GRANDE MAZZUCCO SUI PENNIVENDOLI dei PRINCIPALI QUOTIDIANI ITALIANI che NON HANNO MAI SPESO UNA PAROLA in FAVORE DEGLI OLTRE 10.000 BAMBINI PALESTINESI STERMINATI a GAZA! VERGOGNATEVI! MASSIMA DIFFUSIONE! #mazzucco #massimomazzucco #freegaza #freepalestine
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  • La “filiera” di Valditara

    Ho deciso di darmi una penitenza per i miei molteplici peccati, anche se non siamo più in Quaresima, e quindi mi sono accinto alla lettura del disegno di legge sulla riforma degli Istituti tecnici e professionali.

    Dopo le prime righe mi sorge un dubbio: ma questa è una proposta di legge riguardante gli agroalimentari prodotti dalle scuole agrarie? Oppure riguarda le fasi di una produzione industriale portata avanti dagli studenti degli ITIS?
    Infatti viene usata ripetutamente la parola “filiera”.

    Ora, mi chiedo, che cos’è una “filiera”? Cerco sulla rete e trovo due definizioni del termine suddetto: la prima è l’insieme delle fasi della produzione di un bene, la seconda è l’insieme dei soggetti che contribuiscono alla produzione di un bene.

    Riporto quanto scrive Wikipedia (“Bibbia” indiscussa dell’etere) :
    “Con filiera (agro-alimentare, industriale, tecnologica) si intende l'insieme articolato (anche detto "rete" o "sistema") che comprende le principali attività (ed i loro principali flussi materiali e informativi), le tecnologie, le risorse e le organizzazioni che concorrono alla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto finito; in senso più stretto, si intende l'insieme delle aziende che concorrono alla catena di fornitura di un dato prodotto. Il termine è stato coniato dall'agronomo francese Louis Malassis”

    Ma di che cosa stiamo parlando? Quale sarebbe il “prodotto finito” di cui sopra? Il servizio scolastico? O addirittura lo studente stesso?

    Ricordo che una volta un rappresentante di una casa editrice, venuto nella mia scuola per presentare i nuovi testi, mi disse, soprappensiero, come per prevenire le mie osservazioni sulla impreparazione degli studenti: “Beh, certo, considerando il prodotto che vi arriva dalla terza media.”. Io ribattei: “Prego? Il prodotto? I ragazzi sarebbero dei prodotti?”. Non ebbi nessuna risposta, se non un tacito assenso imbarazzato.

    Ma tornando alla nostra questione, il vero dramma è che questo “signore” che ha ottenuto il posto per “meriti politici”, durante il corso della sua vita ha insegnato la più astratta delle materie, diritto romano. Peraltro in Università, ed è abbastanza evidente come il mondo universitario stia alla scuola così come l’informatica sta a un idraulico. Il suddetto non ha la più pallida idea di cosa voglia dire far lezione ad una classe di sciamannati che non hanno alcuna intenzione di apprendere bensì solo quella di conseguire un diploma o un attestato.

    Il succitato professore di diritto romano all’Università è costantemente sulle prime pagine dei quotidiani che contano e si fa alfiere delle riforme, guarda caso sempre in stile anglosassone. Poco importa che la scuola degli States sia la più squallida di tutto il mondo occidentale: è ovvio che essa debba essere il faro che indica la strada del progresso all’istituzione scolastica italiana. E soprattutto serve che si vada nella direzione di una società, come quella statunitense, che impedisca ogni tipo di aggregazione e di relazione umana. Di qui la logica conseguenza è la dissoluzione del gruppo classe e la formazione delle classi di volta in volta a seconda delle materie da affrontare.

    Ma non è finita qui: il “vate” della educazione di “destra”, preso da sacro furore si impunta di voler passare alla storia per la riforma di un sistema scolastico che dovrebbe preparare i ragazzi alla concretezza del lavoro e alle esigenze del mercato.

    Ecco allora il politicante smanioso di gloria futura, onnipresente ed onniparlante, che vuol fare la riforma delle riforme. Ed ecco che l’onniparlante ripropone la scuola-azienda che hanno cercato di introdurre gli anni passati, introducendo nuovamente concetti stravecchi e strasuperati di odore marxiano.

    Che però fanno un gran comodo al grande capitale anglosassone.

    Quella struttura di scuola che era rimasta fuori dalla porta rientra dalla finestra.

    Questo è vero obiettivo della “filiera” non si capisce di quale astratto e fumoso servizio scolastico ottenuto da un coacervo di entità scollegate l’una dall’altra.
    La “filiera” di Valditara Ho deciso di darmi una penitenza per i miei molteplici peccati, anche se non siamo più in Quaresima, e quindi mi sono accinto alla lettura del disegno di legge sulla riforma degli Istituti tecnici e professionali. Dopo le prime righe mi sorge un dubbio: ma questa è una proposta di legge riguardante gli agroalimentari prodotti dalle scuole agrarie? Oppure riguarda le fasi di una produzione industriale portata avanti dagli studenti degli ITIS? Infatti viene usata ripetutamente la parola “filiera”. Ora, mi chiedo, che cos’è una “filiera”? Cerco sulla rete e trovo due definizioni del termine suddetto: la prima è l’insieme delle fasi della produzione di un bene, la seconda è l’insieme dei soggetti che contribuiscono alla produzione di un bene. Riporto quanto scrive Wikipedia (“Bibbia” indiscussa dell’etere) : “Con filiera (agro-alimentare, industriale, tecnologica) si intende l'insieme articolato (anche detto "rete" o "sistema") che comprende le principali attività (ed i loro principali flussi materiali e informativi), le tecnologie, le risorse e le organizzazioni che concorrono alla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto finito; in senso più stretto, si intende l'insieme delle aziende che concorrono alla catena di fornitura di un dato prodotto. Il termine è stato coniato dall'agronomo francese Louis Malassis” Ma di che cosa stiamo parlando? Quale sarebbe il “prodotto finito” di cui sopra? Il servizio scolastico? O addirittura lo studente stesso? Ricordo che una volta un rappresentante di una casa editrice, venuto nella mia scuola per presentare i nuovi testi, mi disse, soprappensiero, come per prevenire le mie osservazioni sulla impreparazione degli studenti: “Beh, certo, considerando il prodotto che vi arriva dalla terza media.”. Io ribattei: “Prego? Il prodotto? I ragazzi sarebbero dei prodotti?”. Non ebbi nessuna risposta, se non un tacito assenso imbarazzato. Ma tornando alla nostra questione, il vero dramma è che questo “signore” che ha ottenuto il posto per “meriti politici”, durante il corso della sua vita ha insegnato la più astratta delle materie, diritto romano. Peraltro in Università, ed è abbastanza evidente come il mondo universitario stia alla scuola così come l’informatica sta a un idraulico. Il suddetto non ha la più pallida idea di cosa voglia dire far lezione ad una classe di sciamannati che non hanno alcuna intenzione di apprendere bensì solo quella di conseguire un diploma o un attestato. Il succitato professore di diritto romano all’Università è costantemente sulle prime pagine dei quotidiani che contano e si fa alfiere delle riforme, guarda caso sempre in stile anglosassone. Poco importa che la scuola degli States sia la più squallida di tutto il mondo occidentale: è ovvio che essa debba essere il faro che indica la strada del progresso all’istituzione scolastica italiana. E soprattutto serve che si vada nella direzione di una società, come quella statunitense, che impedisca ogni tipo di aggregazione e di relazione umana. Di qui la logica conseguenza è la dissoluzione del gruppo classe e la formazione delle classi di volta in volta a seconda delle materie da affrontare. Ma non è finita qui: il “vate” della educazione di “destra”, preso da sacro furore si impunta di voler passare alla storia per la riforma di un sistema scolastico che dovrebbe preparare i ragazzi alla concretezza del lavoro e alle esigenze del mercato. Ecco allora il politicante smanioso di gloria futura, onnipresente ed onniparlante, che vuol fare la riforma delle riforme. Ed ecco che l’onniparlante ripropone la scuola-azienda che hanno cercato di introdurre gli anni passati, introducendo nuovamente concetti stravecchi e strasuperati di odore marxiano. Che però fanno un gran comodo al grande capitale anglosassone. Quella struttura di scuola che era rimasta fuori dalla porta rientra dalla finestra. Questo è vero obiettivo della “filiera” non si capisce di quale astratto e fumoso servizio scolastico ottenuto da un coacervo di entità scollegate l’una dall’altra.
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