• CARI AMICI, NESSUNA NOVITA' SE NON LA NOTIZIA DATA DA SCHILLACI, IN RELAZIONE ALLA PUNTURA DELLA ZANZARA TIGRE, CHE, AVREBBE PUNTO 145 PERSONE ED AVREBBE PRODOTTO, SE NON MI SBAGLIO, 12 MORTI !!!! NUMERI IRRISORI, CHE FANNO CAPIRE, PER LA INSISTENZA DELLA TRASMISSIONE DELLA NOTIZIA, ATTRAVERSO LA STAMPA ED I MEDIA CHE E' PARTITA LA CAMPAGNA DEL CIRCO CRIMINALE, DELLA PREPARAZIONE DI UN'ALTRA ARMA BIOLOGICA DESTINATA AD UCCIDERE O A PROVOCARE CONSEGUENZE GRAVI O GRAVISSIME, SPACCIATA PER VACCINO !!!!!UN ABBRACCIO A TUTTI. BUONA GIORNATA.
    CARI AMICI, NESSUNA NOVITA' SE NON LA NOTIZIA DATA DA SCHILLACI, IN RELAZIONE ALLA PUNTURA DELLA ZANZARA TIGRE, CHE, AVREBBE PUNTO 145 PERSONE ED AVREBBE PRODOTTO, SE NON MI SBAGLIO, 12 MORTI !!!! NUMERI IRRISORI, CHE FANNO CAPIRE, PER LA INSISTENZA DELLA TRASMISSIONE DELLA NOTIZIA, ATTRAVERSO LA STAMPA ED I MEDIA CHE E' PARTITA LA CAMPAGNA DEL CIRCO CRIMINALE, DELLA PREPARAZIONE DI UN'ALTRA ARMA BIOLOGICA DESTINATA AD UCCIDERE O A PROVOCARE CONSEGUENZE GRAVI O GRAVISSIME, SPACCIATA PER VACCINO !!!!!UN ABBRACCIO A TUTTI. BUONA GIORNATA.
    Angry
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 358 Visualizzazioni
  • Guardate come stanno funzionando le sanzioni. Sì, sulle spalle di noi italiani! A dicembre 2024 sono stato a casa dall'1 al 20. Dal 20 al 31 praticamente ho consumato zero energia elettrica. Nonostante tutto e nonostante nel mese di dicembre 2024 abbia consumato 120kw in meno rispetto alla media, la bolletta si attesta alla "modica" cifra di 105€. Un furto legalizzato che non riguarda solo me, ma tocca tutti gli italiani. Non solo per l'energia elettrica ma anche e soprattutto con il gas. Questo è il risultato di una politica serva e scellerata che anziché andare a Mosca per riallacciare i rapporti e riprendere a pieno ritmo le forniture di materie prime, parla di sanzioni, preparazione alla guerra e aumento delle spese militari. Non gli basta aver messo già alla fame milioni di persone e centinaia di migliaia di aziende. Continuano tranquillamente su questa strada criminale. Pensate a quante famiglie e aziende sono state messe alla fame perché non ce la fanno a pagare questi furti...

    Fonte: T.me/GiuseppeSalamone
    Guardate come stanno funzionando le sanzioni. Sì, sulle spalle di noi italiani! A dicembre 2024 sono stato a casa dall'1 al 20. Dal 20 al 31 praticamente ho consumato zero energia elettrica. Nonostante tutto e nonostante nel mese di dicembre 2024 abbia consumato 120kw in meno rispetto alla media, la bolletta si attesta alla "modica" cifra di 105€. Un furto legalizzato che non riguarda solo me, ma tocca tutti gli italiani. Non solo per l'energia elettrica ma anche e soprattutto con il gas. Questo è il risultato di una politica serva e scellerata che anziché andare a Mosca per riallacciare i rapporti e riprendere a pieno ritmo le forniture di materie prime, parla di sanzioni, preparazione alla guerra e aumento delle spese militari. Non gli basta aver messo già alla fame milioni di persone e centinaia di migliaia di aziende. Continuano tranquillamente su questa strada criminale. Pensate a quante famiglie e aziende sono state messe alla fame perché non ce la fanno a pagare questi furti... Fonte: T.me/GiuseppeSalamone
    Angry
    1
    1 Commenti 0 Condivisioni 871 Visualizzazioni
  • PERCHÈ GLI INSEGNANTI NON STANNO 36 ORE A SETTIMANA IN AULA
    Come accade ogni anno, in questi giorni molti lavoratori non insegnanti invidiano i "3 mesi di vacanza" le "18-22-25 ore a settimana" i "ponti", le "vacanze di Natale e di Pasqua". Ciò che molti non sanno è il fatto che il lavoro che svolge un insegnante non si misura in "ore" e neanche in "giorni".
    L'insegnante non è un impiegato, nonostante negli ultimi 30 anni percepisca uno stipendio di tipo impiegatizio. L'insegnante è un professionista della conoscenza e della formazione. Come tale il suo lavoro non si riduce alle sole ore frontali che trascorre con i propri studenti.
    Dietro ogni ora di lezione, ce n'è una di preparazione con tanto di differenziazione tra i propri studenti, dietro ogni verifica scritta c'è la sua preparazione e soprattutto la correzione, dietro ogni consiglio di classe c'è la preparazione di scrutini, relazioni e , lasciatemelo dire, scartoffie spesso inutili.
    Ridurre il lavoro di un professionista alle sole ore di lezioni in aula è semplicemente offensivo e chi lo fa, sa che sta offendendo nello stesso istante in cui pronuncia quelle frasi fatte.
    Ma anche durante quelle lezioni in aula possiamo dire che non c'è alcun altro mestiere che mette il docente di fronte a 30 alunni da seguire contemporaneamente. Non c'è medico, magisrtrato, avvocato, ingegnere che si relazioni con tutte queste persone insieme, persone speciali che rappresentano il futuro del Paese, persone che ci vengono affidate dai propri genitori.
    Non c'è alcuna altra professione tanto delicata quanto impegnativa che non prevede pause durante la mattinata salvo quelle famose ore buche che nessuno calcola e che servono per i "banali" bisogni fisiologici.
    Tuttavia mi sento di dire che la mia è una professione speciale. nessun'altra professione come quella dell'insegnante consente di lasciare il segno, incidere sulla formazione dei cittadini del futuro, lasciare una eredità culturale non indifferente, nessuna.
    E allora noi insegnanti riponiamo proprio nella specialità della nostra professione quel supplemento emozionale che nessun altro lavoro potrà mai dare. Ciò che l'insegnante "produce" non si misura in metri quadri nè in chilogrammi, quindi perchè il suo lavoro dovrebbe essere misurato in "ore"? Ed è proprio per questo che cerco sempre di evitare di rispondere a certe domande quantificando in ore tutto il lavoro extra che non richiede presenza in aula.
    Prof. Salvo Amato
    PERCHÈ GLI INSEGNANTI NON STANNO 36 ORE A SETTIMANA IN AULA Come accade ogni anno, in questi giorni molti lavoratori non insegnanti invidiano i "3 mesi di vacanza" le "18-22-25 ore a settimana" i "ponti", le "vacanze di Natale e di Pasqua". Ciò che molti non sanno è il fatto che il lavoro che svolge un insegnante non si misura in "ore" e neanche in "giorni". L'insegnante non è un impiegato, nonostante negli ultimi 30 anni percepisca uno stipendio di tipo impiegatizio. L'insegnante è un professionista della conoscenza e della formazione. Come tale il suo lavoro non si riduce alle sole ore frontali che trascorre con i propri studenti. Dietro ogni ora di lezione, ce n'è una di preparazione con tanto di differenziazione tra i propri studenti, dietro ogni verifica scritta c'è la sua preparazione e soprattutto la correzione, dietro ogni consiglio di classe c'è la preparazione di scrutini, relazioni e , lasciatemelo dire, scartoffie spesso inutili. Ridurre il lavoro di un professionista alle sole ore di lezioni in aula è semplicemente offensivo e chi lo fa, sa che sta offendendo nello stesso istante in cui pronuncia quelle frasi fatte. Ma anche durante quelle lezioni in aula possiamo dire che non c'è alcun altro mestiere che mette il docente di fronte a 30 alunni da seguire contemporaneamente. Non c'è medico, magisrtrato, avvocato, ingegnere che si relazioni con tutte queste persone insieme, persone speciali che rappresentano il futuro del Paese, persone che ci vengono affidate dai propri genitori. Non c'è alcuna altra professione tanto delicata quanto impegnativa che non prevede pause durante la mattinata salvo quelle famose ore buche che nessuno calcola e che servono per i "banali" bisogni fisiologici. Tuttavia mi sento di dire che la mia è una professione speciale. nessun'altra professione come quella dell'insegnante consente di lasciare il segno, incidere sulla formazione dei cittadini del futuro, lasciare una eredità culturale non indifferente, nessuna. E allora noi insegnanti riponiamo proprio nella specialità della nostra professione quel supplemento emozionale che nessun altro lavoro potrà mai dare. Ciò che l'insegnante "produce" non si misura in metri quadri nè in chilogrammi, quindi perchè il suo lavoro dovrebbe essere misurato in "ore"? Ed è proprio per questo che cerco sempre di evitare di rispondere a certe domande quantificando in ore tutto il lavoro extra che non richiede presenza in aula. Prof. Salvo Amato
    Love
    2
    0 Commenti 0 Condivisioni 1K Visualizzazioni
  • CARI AMICI, PENSO CHE SI STIA ALLONTANANDO IL RISCHIO DEL CONFLITTO TRA GLI USA E L'IRAN, DOPO LA DICHIARAZIONE DELL'AEIA CHE IN IRAN NON C'E' PREPARAZIONE DI NUCLEARE !!!! BEL COLPO PER ISRAELE, PER L'OCCIDENTE, PER LA NATO E PER LA UE E PER QUELLA MASSONA CHE STA A PALAZZO CHIGI, AMICA DI ZELENSKY E DI NETHANYAU !!!!! SE FOSSI DONALD TRUMP, MI RITIREREI DALLA POLITICA ED ANDREI A NASCONDERMI NELL'ANGOLO PIU' ISOLATO DEL MONDO !!!!! BUON FINE SETTIMANA. BUON SABATO E BUONA DOMENICA.
    CARI AMICI, PENSO CHE SI STIA ALLONTANANDO IL RISCHIO DEL CONFLITTO TRA GLI USA E L'IRAN, DOPO LA DICHIARAZIONE DELL'AEIA CHE IN IRAN NON C'E' PREPARAZIONE DI NUCLEARE !!!! BEL COLPO PER ISRAELE, PER L'OCCIDENTE, PER LA NATO E PER LA UE E PER QUELLA MASSONA CHE STA A PALAZZO CHIGI, AMICA DI ZELENSKY E DI NETHANYAU !!!!! SE FOSSI DONALD TRUMP, MI RITIREREI DALLA POLITICA ED ANDREI A NASCONDERMI NELL'ANGOLO PIU' ISOLATO DEL MONDO !!!!! BUON FINE SETTIMANA. BUON SABATO E BUONA DOMENICA.
    0 Commenti 0 Condivisioni 474 Visualizzazioni
  • Dei cinque camion entrati ieri a Gaza, di cui i media internazionali parlano per migliorare l'immagine del sionismo, due erano carichi di sudari, donati da un paese arabo tramite le Nazioni Unite.
    Sacchi bianchi con la scritta "Sudari" in blu: non si tratta di aiuti alimentari, ma di preparazione a una morte di massa. Gaza non viene nutrita, viene sepolta. MASSIMA DIFFUSIONE!

    Of the five trucks that entered Gaza yesterday, which the international media are talking about to improve the image of Zionism, two were loaded with shrouds, donated by an Arab country through the United Nations.
    White bags with the writing "Sudari" in blue: this is not food aid, but preparation for mass death. Gaza is not fed, it is buried. MAXIMUM DIFFUSION!

    Majdi Balgouthi, 20 maggio 2025
    Dei cinque camion entrati ieri a Gaza, di cui i media internazionali parlano per migliorare l'immagine del sionismo, due erano carichi di sudari, donati da un paese arabo tramite le Nazioni Unite. Sacchi bianchi con la scritta "Sudari" in blu: non si tratta di aiuti alimentari, ma di preparazione a una morte di massa. Gaza non viene nutrita, viene sepolta. MASSIMA DIFFUSIONE! Of the five trucks that entered Gaza yesterday, which the international media are talking about to improve the image of Zionism, two were loaded with shrouds, donated by an Arab country through the United Nations. White bags with the writing "Sudari" in blue: this is not food aid, but preparation for mass death. Gaza is not fed, it is buried. MAXIMUM DIFFUSION! Majdi Balgouthi, 20 maggio 2025
    Angry
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 822 Visualizzazioni
  • Siamo ancora qui, a chiedere giustizia.
    Forse rimarremo delusi, come per altre inchieste o per quanto non sta uscendo dalla Commissione (a proposito, 70.000 firme e tre associazioni che hanno chiesto di audirci e dopo sei mesi, ancora non siamo stati convocati).

    Il lavoro a monte, nella preparazione della denuncia, è stato immane e ben documentato.

    Vedremo, come lo valuterà la Magistratura.

    @camuso_angela
    @LaVeritaWeb

    VI RICORDIAMO LA NOSTRA PETIZIONE ANCORA APERTA per CHIEDERE l'INCRIMINAZIONE dell'ex Ministro Speranza e dell'ex Direttore Generale di AIFA Nicola Magrini, più di 12.000 firme ottenute.
    GRAZIE per FIRMARE e CONDIVIDERE!

    https://scenario.press/petition

    Fonte: https://x.com/AStramezzi/status/1917128108181753879
    Siamo ancora qui, a chiedere giustizia. Forse rimarremo delusi, come per altre inchieste o per quanto non sta uscendo dalla Commissione (a proposito, 70.000 firme e tre associazioni che hanno chiesto di audirci e dopo sei mesi, ancora non siamo stati convocati). Il lavoro a monte, nella preparazione della denuncia, è stato immane e ben documentato. Vedremo, come lo valuterà la Magistratura. @camuso_angela @LaVeritaWeb VI RICORDIAMO LA NOSTRA PETIZIONE ANCORA APERTA per CHIEDERE l'INCRIMINAZIONE dell'ex Ministro Speranza e dell'ex Direttore Generale di AIFA Nicola Magrini, più di 12.000 firme ottenute. GRAZIE per FIRMARE e CONDIVIDERE! https://scenario.press/petition Fonte: https://x.com/AStramezzi/status/1917128108181753879
    Like
    3
    0 Commenti 0 Condivisioni 4K Visualizzazioni
  • JONATHAN OFIR - ALLA FINE, L' EREDITÀ DEL SIONISMO SARÀ IL GENOCIDIO, E SOLO IL GENOCIDIO

    Di Jonathan Ofir - 27 aprile 2025

    Molti hanno attribuito tratti positivi al Sionismo, e molti lo fanno ancora. Una risposta alla persecuzione degli ebrei, pensavano molti, e sulla scia della Seconda Guerra Mondiale, anche una risposta all'Olocausto.

    Una risposta al Genocidio degli ebrei, forse, ma ora dovrebbe essere chiaro a tutti che non è mai stato un antidoto al Genocidio in generale. Direi anzi che, nella sua intrinseca vena ultranazionalista, è stato ed è un prevedibile Catalizzatore del Genocidio.

    La vena giudeo-centrista del Sionismo ha sempre mantenuto l'idea centrale che "ci prendiamo cura di noi stessi". I cinici direbbero che non possiamo risolvere i problemi del mondo intero; tuttavia, quando i mezzi per tale presunta autoconservazione sono così intrinsecamente legati all'espropriazione dei palestinesi, allora il Genocidio è insito nelle fondamenta del Sionismo. La creazione della "Nazione" nello "Stato Nazione" diventa la distruzione del nativo.

    La Pulizia Etnica è stata l'atto fondante dello Stato. I Crimini coinvolti sono stati tenuti nascosti dai Sionisti per decenni, ma alla fine è diventato ampiamente noto che questo è ciò che è accaduto. Persino gli storici Sionisti più convinti come Benny Morris lo capiscono: la spoliazione era insita e inevitabile nel Sionismo. Si tratta, infatti, di un atto in corso.

    E ora, nonostante la disperata negazione da parte di molti, compresi ovviamente i Sionisti, del Genocidio.

    I negazionisti sono ancora in modalità accusatoria. Ma la colpa non cambierà ciò che è.

    E non scrivo questo per incolpare gli israeliani del Genocidio che perpetrano. Responsabilità e attribuzione di responsabilità sono ben altro che la semplice colpa, e in effetti, i processi legali devono culminare in un'efficace azione penale per almeno i principali responsabili. Sarebbe irrealistico perseguire penalmente tutti i sostenitori, o tutti i silenziosi sostenitori, anche a livello internazionale, sebbene si dovrebbero fare dei tentativi.

    In realtà, sto parlando di qualcosa di più ampio dei singoli autori: si tratta dell'ideologia che essi sottoscrivono, che è, senza dubbio, il Sionismo.

    In un certo senso, attribuire il più grave Crimine contro l'Umanità a un'ideologia può sembrare troppo indulgente, troppo impersonale. Come si può perseguire un'ideologia? Ma c'è un significato morale nel comprendere il problema morale insito in un'ideologia, al fine di condannarla.

    E abbiamo precedenti storici. Il Nazismo è diventato noto come un'ideologia ripugnante, per la quale il Genocidio era naturale. Coloro che aderiscono al Nazismo oggi non hanno bisogno di commettere un Genocidio per essere visti come persone che ne acclamano l'idea stessa, e questo è sufficiente.

    Non è necessario equiparare Sionismo e Nazismo per comprendere questa logica.

    E se il Genocidio è davvero il culmine naturale del Sionismo, allora è prevedibile che i suoi seguaci finiscano per sostenerlo.

    Questo è in effetti ciò a cui stiamo assistendo, cosa che a molti appare scioccante, perché pensavano che il Sionismo, dopotutto, mirasse a prevenire il Genocidio, non a perpetrarlo.

    Ma questo è il culmine della Logica di Eliminazione del Colonialismo d'Insediamento. Questa non è un'aberrazione del Sionismo, ne è la realizzazione.

    Questo è, in senso essenziale, il Genocidio Sionista.

    Che debba essere fermato, è ovvio. Ma la centralità dell'ideologia Sionista nella sua formazione deve essere compresa. Non solo i Genocidi futuri non saranno impediti se il Sionismo non verrà abbandonato, ma servirà nella loro preparazione.

    I Sionisti non abbandoneranno volontariamente la loro ideologia Suprematista ebraica, finché ne trarranno beneficio. E così, la lotta contro il Genocidio diventa una lotta contro il Sionismo.

    Il Sionismo può essere stato noto per ogni sorta di cose apparentemente positive, ma in definitiva, è il suo Crimine più grande a definirne l'eredità. Il Genocidio prevale su tutti gli aspetti positivi, poiché la sua essenza è lo sradicamento dell'Umanità.

    Jonathan Ofir è un direttore d'orchestra, musicista, scrittore e blogger israelo-danese, che scrive regolarmente per Mondoweiss.

    Traduzione: La Zona Grigia

    Fonte: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10162293043044342&id=771374341
    JONATHAN OFIR - ALLA FINE, L' EREDITÀ DEL SIONISMO SARÀ IL GENOCIDIO, E SOLO IL GENOCIDIO Di Jonathan Ofir - 27 aprile 2025 Molti hanno attribuito tratti positivi al Sionismo, e molti lo fanno ancora. Una risposta alla persecuzione degli ebrei, pensavano molti, e sulla scia della Seconda Guerra Mondiale, anche una risposta all'Olocausto. Una risposta al Genocidio degli ebrei, forse, ma ora dovrebbe essere chiaro a tutti che non è mai stato un antidoto al Genocidio in generale. Direi anzi che, nella sua intrinseca vena ultranazionalista, è stato ed è un prevedibile Catalizzatore del Genocidio. La vena giudeo-centrista del Sionismo ha sempre mantenuto l'idea centrale che "ci prendiamo cura di noi stessi". I cinici direbbero che non possiamo risolvere i problemi del mondo intero; tuttavia, quando i mezzi per tale presunta autoconservazione sono così intrinsecamente legati all'espropriazione dei palestinesi, allora il Genocidio è insito nelle fondamenta del Sionismo. La creazione della "Nazione" nello "Stato Nazione" diventa la distruzione del nativo. La Pulizia Etnica è stata l'atto fondante dello Stato. I Crimini coinvolti sono stati tenuti nascosti dai Sionisti per decenni, ma alla fine è diventato ampiamente noto che questo è ciò che è accaduto. Persino gli storici Sionisti più convinti come Benny Morris lo capiscono: la spoliazione era insita e inevitabile nel Sionismo. Si tratta, infatti, di un atto in corso. E ora, nonostante la disperata negazione da parte di molti, compresi ovviamente i Sionisti, del Genocidio. I negazionisti sono ancora in modalità accusatoria. Ma la colpa non cambierà ciò che è. E non scrivo questo per incolpare gli israeliani del Genocidio che perpetrano. Responsabilità e attribuzione di responsabilità sono ben altro che la semplice colpa, e in effetti, i processi legali devono culminare in un'efficace azione penale per almeno i principali responsabili. Sarebbe irrealistico perseguire penalmente tutti i sostenitori, o tutti i silenziosi sostenitori, anche a livello internazionale, sebbene si dovrebbero fare dei tentativi. In realtà, sto parlando di qualcosa di più ampio dei singoli autori: si tratta dell'ideologia che essi sottoscrivono, che è, senza dubbio, il Sionismo. In un certo senso, attribuire il più grave Crimine contro l'Umanità a un'ideologia può sembrare troppo indulgente, troppo impersonale. Come si può perseguire un'ideologia? Ma c'è un significato morale nel comprendere il problema morale insito in un'ideologia, al fine di condannarla. E abbiamo precedenti storici. Il Nazismo è diventato noto come un'ideologia ripugnante, per la quale il Genocidio era naturale. Coloro che aderiscono al Nazismo oggi non hanno bisogno di commettere un Genocidio per essere visti come persone che ne acclamano l'idea stessa, e questo è sufficiente. Non è necessario equiparare Sionismo e Nazismo per comprendere questa logica. E se il Genocidio è davvero il culmine naturale del Sionismo, allora è prevedibile che i suoi seguaci finiscano per sostenerlo. Questo è in effetti ciò a cui stiamo assistendo, cosa che a molti appare scioccante, perché pensavano che il Sionismo, dopotutto, mirasse a prevenire il Genocidio, non a perpetrarlo. Ma questo è il culmine della Logica di Eliminazione del Colonialismo d'Insediamento. Questa non è un'aberrazione del Sionismo, ne è la realizzazione. Questo è, in senso essenziale, il Genocidio Sionista. Che debba essere fermato, è ovvio. Ma la centralità dell'ideologia Sionista nella sua formazione deve essere compresa. Non solo i Genocidi futuri non saranno impediti se il Sionismo non verrà abbandonato, ma servirà nella loro preparazione. I Sionisti non abbandoneranno volontariamente la loro ideologia Suprematista ebraica, finché ne trarranno beneficio. E così, la lotta contro il Genocidio diventa una lotta contro il Sionismo. Il Sionismo può essere stato noto per ogni sorta di cose apparentemente positive, ma in definitiva, è il suo Crimine più grande a definirne l'eredità. Il Genocidio prevale su tutti gli aspetti positivi, poiché la sua essenza è lo sradicamento dell'Umanità. Jonathan Ofir è un direttore d'orchestra, musicista, scrittore e blogger israelo-danese, che scrive regolarmente per Mondoweiss. Traduzione: La Zona Grigia Fonte: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10162293043044342&id=771374341
    Like
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 3K Visualizzazioni
  • MEGA SCOOP

    Avvocato invia al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Presidente del Parlamento italiano, ai cittadini italiani e alle istituzioni europee e internazionali competenti una DENUNCIA che ha per Oggetto: Grave violazione dei principi fondativi dell’Unione Europea – Richiesta di uscita immediata dell’Italia dall’UE ai sensi della clausola di recesso (art. 50 TUE).

    Il Parlamento europeo ha approvato, il 2 aprile 2025, la risoluzione P10_TA(2025)0058, che tratta l’attuazione della politica di sicurezza e difesa comune.

    Motivazioni della contestazione:

    1) Violazione dell’art. 11 della Costituzione italiana: l’Italia ripudia la guerra e rifiuta la militarizzazione della società.

    2) Violazione dell’art. 4.2 del Trattato sull’Unione Europea: la difesa nazionale è competenza esclusiva degli Stati, non può essere influenzata o indirizzata da Bruxelles.

    3) Tradimento dello spirito originario dell’Unione Europea: nata per la pace, oggi si orienta verso il riarmo e la preparazione militare.

    4) Manipolazione dell’educazione pubblica: è pericoloso formare “cittadini soldato” invece di cittadini consapevoli, democratici e pacifici.

    AZIONI EFFETTUATE:

    1) Depositato ricorso formale contro l’art. 164. 2) Attivata la procedura di petizione al Parlamento europeo.

    PROSSIME AZIONI:

    1) Esposto politico contro i parlamentari europei italiani che hanno votato a favore della risoluzione.

    2) In preparazione azione alla Corte di Giustizia UE e alla Corte EDU.

    3) Attivazione della procedura ex art. 50 TUE per recesso dall’Unione Europea, in caso di persistente incompatibilità tra le politiche UE e la Costituzione italiana.

    👇🏻👇🏻👇🏻

    https://x.com/itsmeback_/status/1911685761939788184?t=p4Zo7Uj2hhY9lJ0FFyffLQ&s=19
    MEGA SCOOP 💣💥 Avvocato invia al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Presidente del Parlamento italiano, ai cittadini italiani e alle istituzioni europee e internazionali competenti una DENUNCIA che ha per Oggetto: Grave violazione dei principi fondativi dell’Unione Europea – Richiesta di uscita immediata dell’Italia dall’UE ai sensi della clausola di recesso (art. 50 TUE). Il Parlamento europeo ha approvato, il 2 aprile 2025, la risoluzione P10_TA(2025)0058, che tratta l’attuazione della politica di sicurezza e difesa comune. Motivazioni della contestazione: 1) Violazione dell’art. 11 della Costituzione italiana: l’Italia ripudia la guerra e rifiuta la militarizzazione della società. 2) Violazione dell’art. 4.2 del Trattato sull’Unione Europea: la difesa nazionale è competenza esclusiva degli Stati, non può essere influenzata o indirizzata da Bruxelles. 3) Tradimento dello spirito originario dell’Unione Europea: nata per la pace, oggi si orienta verso il riarmo e la preparazione militare. 4) Manipolazione dell’educazione pubblica: è pericoloso formare “cittadini soldato” invece di cittadini consapevoli, democratici e pacifici. AZIONI EFFETTUATE: 1) Depositato ricorso formale contro l’art. 164. 2) Attivata la procedura di petizione al Parlamento europeo. PROSSIME AZIONI: 1) Esposto politico contro i parlamentari europei italiani che hanno votato a favore della risoluzione. 2) In preparazione azione alla Corte di Giustizia UE e alla Corte EDU. 3) Attivazione della procedura ex art. 50 TUE per recesso dall’Unione Europea, in caso di persistente incompatibilità tra le politiche UE e la Costituzione italiana. 👇🏻👇🏻👇🏻 https://x.com/itsmeback_/status/1911685761939788184?t=p4Zo7Uj2hhY9lJ0FFyffLQ&s=19
    Like
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 5K Visualizzazioni 2
  • MAI CON L’ACCORDO DELL’ITALIA

    L'Organizzazione Mondiale della Sanità sta correndo per finalizzare un accordo di vasta portata sulla pandemia, sostenendo che unirà le nazioni e preparerà il mondo alla prossima epidemia globale per "salvare vite umane".

    Il direttore dell'OMS Tedros afferma che l'accordo si basa sulle dure lezioni apprese dal COVID-19 e mira a risolvere quanto è andato storto l'ultima volta.

    Il piano introduce una strategia globale per la prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie, che potrebbe ridefinire il modo in cui verranno gestite le future crisi sanitarie.

    Il presidente Trump ha già firmato un ordine per ritirare gli Stati Uniti dall'Organizzazione mondiale della sanità.

    https://x.com/OrtigiaP/status/1911183624294273345?t=Zg2GkVfqanaKmh3J9tf-5A&s=19
    MAI CON L’ACCORDO DELL’ITALIA L'Organizzazione Mondiale della Sanità sta correndo per finalizzare un accordo di vasta portata sulla pandemia, sostenendo che unirà le nazioni e preparerà il mondo alla prossima epidemia globale per "salvare vite umane". Il direttore dell'OMS Tedros afferma che l'accordo si basa sulle dure lezioni apprese dal COVID-19 e mira a risolvere quanto è andato storto l'ultima volta. Il piano introduce una strategia globale per la prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie, che potrebbe ridefinire il modo in cui verranno gestite le future crisi sanitarie. Il presidente Trump ha già firmato un ordine per ritirare gli Stati Uniti dall'Organizzazione mondiale della sanità. https://x.com/OrtigiaP/status/1911183624294273345?t=Zg2GkVfqanaKmh3J9tf-5A&s=19
    Angry
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 3K Visualizzazioni
  • La destituzione del Gen. He Weidong, già vicepresidente della Commissione Militare Centrale cinese, insieme alla rimozione dei ministri della Difesa Li Shangfu e Wei Fenghe, segna una delle più incisive epurazioni interne all’apparato militare cinese. Lungi dal ridursi alla narrativa ufficiale della "lotta alla corruzione", questi eventi lasciano intravedere dinamiche più profonde.

    1️⃣ UNA GUERRA SILENZIOSA ALL'INTERNO DELLO STATO?

    Xi Jinping sembrerebbe puntare non solo a colpire comportamenti corrotti, ma a smantellare reti di potere interne al Partito e all’apparato militare, non pienamente allineate alla sua visione. L’epurazione si configurerebbe così come una contro-rivoluzione silenziosa, volta a ricondurre sotto un controllo univoco le leve strategiche dello Stato.

    2️⃣ DUALISMO TRA STANO SOVRANO E TECNOCRAZIA

    La Cina è stata a lungo considerata un laboratorio di governance tecnocratica, in cui la simbiosi tra apparati del Partito, big data, sistema di credito sociale e controllo digitale ha reso possibile una forma sofisticata di autoritarismo efficiente. Tuttavia, questa struttura è tutt'altro che monolitica. All'interno convivono almeno due tendenze:

    Una corrente nazional-popolare, che Xi rappresenta, mirante all’autosufficienza strategica e alla rottura delle dipendenze globali;

    Una corrente tecnocratica e mercatista, favorevole all’interconnessione con le élite internazionali.
    Le epurazioni potrebbero riflettere lo scontro tra questi due orientamenti, con Xi intenzionato a liquidare ogni ambiguità.

    3️⃣ L'ESERCITO COME NODO STRATEGICO

    Il PLA, più che esercito nazionale, è braccio armato del Partito. Ma nel tempo, alcune sue componenti hanno acquisito margini di autonomia, legandosi a interessi industriali e talvolta a posizioni più moderate sul piano geopolitico. Le destituzioni indicano una ricentralizzazione verticale del comando, forse in preparazione a scenari di confronto aperto (Taiwan, Indo-Pacifico).

    4️⃣ VERSO UN NUOVO BLOCCO GEPOLITICO?

    Va rilevato un progressivo allineamento tra potenze non occidentali – Cina, Russia, Iran, India – intorno a un modello alternativo al globalismo neoliberale, fondato su:

    Stato-nazione forte;

    Sovranità economica;

    Rifiuto della supremazia finanziaria occidentale.

    La Cina di Xi si collocherebbe tra i motori di questa transizione sistemica.

    5️⃣ SEGNI DI UNA NUOVA EPOCA?

    Al di là delle letture ufficiali, le epurazioni indicano una fase di riassetto globale, in cui ogni potenza tende a ricomporre le proprie strutture interne prima di affrontare le sfide esterne. Più che repressione, ciò che emerge è la ridefinizione dei centri di potere in vista di un mondo multipolare. Anche le figure autoritarie possono, paradossalmente, agire per preservare l’autonomia politica e culturale delle proprie nazioni.

    .https://www.firstpost.com/opinion/xis-sacking-of-chinese-generals-continues-is-the-pla-corrupt-or-is-he-insecure-13877670.html
    La destituzione del Gen. He Weidong, già vicepresidente della Commissione Militare Centrale cinese, insieme alla rimozione dei ministri della Difesa Li Shangfu e Wei Fenghe, segna una delle più incisive epurazioni interne all’apparato militare cinese. Lungi dal ridursi alla narrativa ufficiale della "lotta alla corruzione", questi eventi lasciano intravedere dinamiche più profonde. 1️⃣ UNA GUERRA SILENZIOSA ALL'INTERNO DELLO STATO? Xi Jinping sembrerebbe puntare non solo a colpire comportamenti corrotti, ma a smantellare reti di potere interne al Partito e all’apparato militare, non pienamente allineate alla sua visione. L’epurazione si configurerebbe così come una contro-rivoluzione silenziosa, volta a ricondurre sotto un controllo univoco le leve strategiche dello Stato. 2️⃣ DUALISMO TRA STANO SOVRANO E TECNOCRAZIA La Cina è stata a lungo considerata un laboratorio di governance tecnocratica, in cui la simbiosi tra apparati del Partito, big data, sistema di credito sociale e controllo digitale ha reso possibile una forma sofisticata di autoritarismo efficiente. Tuttavia, questa struttura è tutt'altro che monolitica. All'interno convivono almeno due tendenze: ▪️ Una corrente nazional-popolare, che Xi rappresenta, mirante all’autosufficienza strategica e alla rottura delle dipendenze globali; ▪️ Una corrente tecnocratica e mercatista, favorevole all’interconnessione con le élite internazionali. Le epurazioni potrebbero riflettere lo scontro tra questi due orientamenti, con Xi intenzionato a liquidare ogni ambiguità. 3️⃣ L'ESERCITO COME NODO STRATEGICO Il PLA, più che esercito nazionale, è braccio armato del Partito. Ma nel tempo, alcune sue componenti hanno acquisito margini di autonomia, legandosi a interessi industriali e talvolta a posizioni più moderate sul piano geopolitico. Le destituzioni indicano una ricentralizzazione verticale del comando, forse in preparazione a scenari di confronto aperto (Taiwan, Indo-Pacifico). 4️⃣ VERSO UN NUOVO BLOCCO GEPOLITICO? Va rilevato un progressivo allineamento tra potenze non occidentali – Cina, Russia, Iran, India – intorno a un modello alternativo al globalismo neoliberale, fondato su: ▪️ Stato-nazione forte; ▪️ Sovranità economica; ▪️ Rifiuto della supremazia finanziaria occidentale. La Cina di Xi si collocherebbe tra i motori di questa transizione sistemica. 5️⃣ SEGNI DI UNA NUOVA EPOCA? Al di là delle letture ufficiali, le epurazioni indicano una fase di riassetto globale, in cui ogni potenza tende a ricomporre le proprie strutture interne prima di affrontare le sfide esterne. Più che repressione, ciò che emerge è la ridefinizione dei centri di potere in vista di un mondo multipolare. Anche le figure autoritarie possono, paradossalmente, agire per preservare l’autonomia politica e culturale delle proprie nazioni. .https://www.firstpost.com/opinion/xis-sacking-of-chinese-generals-continues-is-the-pla-corrupt-or-is-he-insecure-13877670.html
    WWW.FIRSTPOST.COM
    Xi’s sacking of Chinese Generals continues: Is the PLA corrupt or is he insecure?
    If Xi Jinping cannot trust the Chinese military leadership or capability, he is less likely to risk combat operations against Taiwan or India. The importance of success in such conflicts is too high for the Chinese president’s own legitimacy
    Angry
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 6K Visualizzazioni
Altri risultati